Le abitudini alimentari nell`ASL TO5

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Le abitudini alimentari nell`ASL TO5
Azienda Sanitaria Locale
Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in
Italia
di Chieri, Carmagnola, Moncalieri e Nichelino
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Schede PASSI 2016: le abitudini alimentari
[Dati della sorveglianza raccolti negli anni 2012-2015]
La situazione nutrizionale di una popolazione influenza le sue condizioni di salute: l’eccesso di peso,
favorendo l’insorgenza o l’aggravamento di molte patologie, riduce la durata della vita e ne peggiora la
qualità.
In Italia, come nella gran parte dei Paesi a medio e alto reddito, l’eccesso ponderale è uno dei principali
fattori alla base delle malattie croniche. Per l’identificazione dell’eccesso ponderale sono definite quattro
categorie, sulla base dell’Indice di massa corporea (IMC = peso in chilogrammi / statura in metri elevata al
quadrato): sottopeso (IMC <18,5), normopeso (IMC 18,5-24,9), sovrappeso (IMC 25,0-29,9), obese (IMC ≥
30).
Ad alcuni alimenti è riconosciuto un ruolo protettivo: l’elevato consumo di frutta e verdura è, ad esempio,
protettivo rispetto ad alcune neoplasie. Per questo motivo l’Organizzazione Mondiale della Sanità
raccomanda il consumo di almeno cinque porzioni di frutta e verdura il giorno (cosiddetto five-a-day).
Qual è lo stato nutrizionale della popolazione?
% (IC95%)
Popolazione in eccesso ponderale
28,4 (25,3-31,7)
sovrappeso
8,6 (6,8-10,9)
obesi
Consigliato di perdere peso da un medico o operatore sanitario (tra chi è stato dal medico negli ultimi 12 mesi obesi o
in sovrappeso: n=245)
36 (29,5-43,1)
sovrappeso
67,7 (54,4-78,7)
obesi
Adesione al five-a-day
5,4 (4-7,2)
Tabella 1 - Situazione nutrizionale e consumo di frutta e verdura – ASL TO5 - PASSI 2012-15 (n=735)
Nell’ASL TO5 il 3,55% delle persone intervistate è sottopeso, il 60% circa riferisce di essere normopeso, il
28% sovrappeso e quasi il 9% obeso. Complessivamente si stima che il 37% sia affetto da eccesso
ponderale.
1
70
59,45
60
50
40
28,38
30
20
10
8,62
3,55
0
Sottopeso
Normopeso
Sovrappeso
Obeso
Figura 1 - Stato nutrizionale ASLTO5 2012-15 (n=735)
Quante e quali persone sono in eccesso ponderale?
L’eccesso ponderale aumenta col crescere dell’età, è più frequente negli uomini e nelle persone con basso
livello d’istruzione. Tra i residenti che denunciano difficoltà economiche l’obesità e significativamente più
frequente.
Totale in eccesso ponderale:
37% (IC 95%: 33,7-40,4)
Età
18%
18-34
5%
25%
35-49
7%
38%
50-69
12%
Sesso
uomini
36%
donne
21%
10%
7%
Istruzione
nessuna/elementare
40%
23%
34%
media inferiore
11%
26%
media superiore
17%
laurea
6%
5%
molte
31%
qualche
30%
nessuna
27%
italiana
28%
straniera
27%
0%
22%
9%
6%
9%
7%
20%
Sovrappeso
40%
60%
80%
Obesi
Figura 2 - Eccesso ponderale Prevalenze per caratteristiche socio-demografiche
Nell’ASL TO5 la prevalenza di persone in eccesso ponderale non si discosta dai valori medi regionali.
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80
60
%
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20
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2
12
TO
CN
BI
CN
VC
P
NO
O
TO
3
TO
5
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AT
AL
TO
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0
Figura 3 - eccesso ponderale 2012-2015 in Regione Piemonte
A livello nazionale il Piemonte ha una prevalenza di eccesso ponderale minore che nelle Regioni
meridionali, in linea con il nord dell’Italia. L’andamento temporale 2008-2015 è stabile.
Come gli intervistati considerano il proprio peso?
La percezione che la persona ha del proprio peso è un aspetto importante da considerare poiché
condiziona il cambiamento dello stile di vita. Tale percezione non sempre coincide con il IMC calcolato sulla
base di peso ed altezza riferiti dagli stessi intervistati: colpisce il fatto che metà delle persone in sovrappeso
e un obeso su dieci sembrano non essere consapevoli del proprio stato nutrizionale.
3
100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
89%
82%
50% 49%
13%
11%
5%
Sotto/ normopeso
Peso troppo alto
1%
0%
Sovrappeso
Obeso
Peso più o meno giusto
Peso troppo basso
Figura 4 - percezione del proprio per stato nutrizionale
Fra le donne, il 10% delle obese e il 34% delle signore in sovrappeso ritiene normale il proprio stato
nutrizionale. Fra gli uomini la percezione è ancora più divergente dalla massa corporea misurata ed è pari al
12% fra gli obesi e al 56% nei soggetti sovrappeso.
Quante persone mangiano almeno cinque porzioni di frutta o verdura al giorno (“five a day”)?
Nell’ASLTO5 davvero poche persone dichiarano di mangiare quotidianamente almeno cinque porzioni di
frutta o verdura.
70,0%
61,4%
60,0%
50,0%
40,0%
31,2%
30,0%
20,0%
10,0%
5,4%
2,0%
0,0%
0 porzioni
1-2 porzioni
3-4 porzioni
5 o più porzioni
Figura 5 - consumo di frutta e verdura
A livello regionale la raccomandazione del “five a day” è poco seguita, ma l’ASLTO5 ha un livello di adesione
inferiore alle altre aziende. Nel confronto nazionale il Piemonte, invece, mostra un’adesione superiore al
valore nazionale.
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80
60
%
40
20
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TO
TO
BI
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CN
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P
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AL
AT
TO
4
CN
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NO
0
Figura 6 – confronto regionale per adesione al “five a day”
Quante persone sovrappeso/obese ricevono consigli di perdere peso dagli operatori sanitari e con quale
effetto?
Nell’ASL TO5 il 44% delle persone in eccesso ponderale ha riferito di aver ricevuto il consiglio di perdere
peso da parte di un medico o di un altro operatore sanitario: in particolare il 36% delle persone in
sovrappeso e 68% delle persone obese.
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80
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%
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BI
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CN
2
TO
4
0
Figura 7 – confronto regionale per il consiglio di perdere peso
da parte di un operatore sanitario.
In Piemonte gli operatori sanitari sembrano non molto attenti al problema, soprattutto l’eccesso ponderale
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non è associato ad altri problemi di salute. Nel pool di ASL 2012-15, in Italia, solo la metà delle persone
intervistate e in eccesso ponderale dichiara di aver ricevuto il consiglio di perdere peso. Anche in questo
caso permane il gradiente Nord-Sud, anche se più attenuato.
Il 27% delle persone in eccesso ponderale ha riferito di seguire una dieta per perdere o mantenere il
proprio peso (23% fra i soggetti sovrappeso e 41% fra gli obesi). La proporzione di persone con eccesso
ponderale che seguono una dieta è significativamente più alta:
• Fra le donne (36% vs 22% negli uomini)
• Fra le persone sovrappeso (escludendo gli obesi) che ritengono il proprio peso “troppo alto” (40%)
rispetto a quelle che ritengono il proprio peso “giusto” (9%)
• Fra quanti hanno il consiglio da parte di un operatore sanitario (48% vs 16%).
Quante persone sovrappeso/obese ricevono consigli di fare attività fisica dagli operatori sanitari e con
quale effetto?
Quasi la metà (47%) delle persone in eccesso ponderale è sedentaria (46,5% fra i soggetti sovrappeso e 49%
fra gli obesi). Solo il 37% delle persone in eccesso ponderale ha riferito di aver ricevuto il consiglio di fare
attività fisica da parte di un medico o di un altro operatore sanitario; in particolare hanno ricevuto questo
consiglio il 30% delle persone in sovrappeso e il 58% di quelle obese.
Tra le persone in eccesso ponderale che hanno riferito il consiglio, il 55% pratica attività fisica almeno
moderata, rispetto al 39% di chi non l’ha ricevuto.
Rispetto all’invito all’attività fisica nei soggetti con eccesso ponderale, l’azienda è in linea con il
comportamento degli altri operatori regionali.
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%
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Figura 8 – confronto regionale per il consiglio a fare attività fisica ai soggetti in eccesso ponderale
Conclusioni e raccomandazioni
In letteratura è ampiamente documentata la sottostima dell’eccesso ponderale quando la misura sia
eseguita attraverso indagini telefoniche; ciononostante, in ASL TO5 più di un adulto su tre è in eccesso
ponderale.
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Una particolare attenzione andrebbe posta, oltre che alle persone obese, a quelle in sovrappeso. La
sottostima del fenomeno è in questo caso evidente: meno di un soggetto su due percepisce il proprio peso
come “troppo alto”, mentre la maggior parte giudica la propria alimentazione in senso positivo.
La dieta per ridurre o controllare il peso è praticata solo dal 27% delle persone in eccesso ponderale,
mentre è più diffusa la pratica di un’attività fisica moderata (53%).
La maggior parte delle persone consuma giornalmente frutta e verdura: solo un terzo, però, ne assume
almeno tre porzioni e solo una piccola quota assume le cinque porzioni al giorno raccomandate per
un’efficace prevenzione delle neoplasie.
I risultati indicano la necessità d’interventi multi settoriali per promuovere un’alimentazione corretta,
accompagnata da un'attività fisica svolta in modo regolare; per aumentare l’efficacia degli interventi è
fondamentale l'approccio multidisciplinare, e la Sanità Pubblica può giocare un ruolo importante nel
coordinamento e nella promozione. Importanti, anche se ancora sottovalutati dal personale sanitario, sono
il consiglio e il sostegno del Medico di Medicina Generale, spesso il primo operatore a confrontarsi con il
problema del proprio assistito.
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