Aiutare i pompieri ad aiutare basta un euro ad abitante
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Aiutare i pompieri ad aiutare basta un euro ad abitante
30 SEBINO E FRANCIACORTA GIOVEDÌ 27 SETTEMBRE 2012 GIORNALE DI BRESCIA Iseo Turismo e sostenibilità a convegno ISEO In occasione della 33˚ Giornata mondiale del turismo, oggi la Diocesi di Brescia, Ufficio Turismo e Pellegrinaggi, organizza un convegno a Iseo, a castello Oldofredi dal tema «Turismo e sostenibilità energetica: propulsori di sviluppo sostenibile». L’incontro sarà aperto dal sindaco di Iseo, Riccardo Venchiarutti alle 15.45, seguirà l’intervento del Vescovo di Brescia, mons. Luciano Monari che parlerà di «Turismo per uno sviluppo umano-spirituale delle persone». Seguirà una tavola rotonda, coordinata da don Claudio Zanardini, direttore dell’Ufficio per il turismo ed i pellegrinaggi, a cui prenderanno parte Antonio Vivenzi, presidente di Ter- re della Franciacorta-accordo di comuni, Tino Bino, amministratore Colombera spa e Agostino Mantovani, segretario della Fondazione Cab. Dopo gli interventi dei responsabili delle associazioni turistiche la giornata si concluderà alle 18.30 con la Messa nella chiesa parrocchiale di Iseo. v. m. Aiutare i pompieri ad aiutare basta un euro ad abitante Cologne Settimana mariana fino a domenica Palazzolo: i Vigili del fuoco volontari presto acquisteranno due nuovi automezzi di soccorso coinvolgendo 7 Comuni PALAZZOLO La formula è vecchia, nel senso di collaudata. Con successo, ovviamente. Un euro all’anno per ogni abitante, per un quinquennio. È quanto versano sette municipalità dell’Ovest bresciano (bacino da sessantamila e più residenti) ai vigili del fuoco volontari diPalazzolo, o meglio all’associazione «Pompieri di Palazzolo sull’Oglio 1883», fondata nel 2003 per sostenere l’attività del locale distaccamento. In pratica, sulla scorta di una convenzione, rinnovata nei mesi scorsi, i Comuni di Palazzolo, Adro, Capriolo, Cologne, Erbusco, Paratico e Pontoglio versano un contributo annuo calcolato «ad personam» che verrà utilizzato per acquistare una nuova autobotte e un’autoscala. «Aiutare per aiutare» è un po’ lo slogan dell’iniziativa che già nel 2005 ha permesso di dotare i Vigili del fuoco palazzolesi di una nuova autopompa del valore di circa 250mila euro. A fronte della crisi e dei grandi tagli statali, la strategia è quindi di «interagire» col territorio, su cui poi ricade l’operatività dello storico gruppo di pompieri volontari (l’anno prossimo si festeggia il 130esimo del distaccamento). «Proprio in periodi come questo, dove le ristrettezze economiche rendono problematico l’ammodernamento dei veicoli e delle attrezzature da parte del Dipartimento dei Vigili del fuoco - spiegano i pompieri palazzolesi (oggi operativi sono in 36) -, diventafondamentale poter disporre di concreti aiuti da parte dei Comuni, da sempre attenti alle esigenze ed alle realtà del proprio territorio e della propria gente». In quest’ottica l’associazione «Pompieri di Palazzolo sul- l’Oglio 1883», presieduta da Stelio Plebani, d’intesa con il distaccamento di cui attualmente è responsabile Maurizio Simoni, ha calendarizzato gli obiettivi: anzitutto la sostituzione dell’autoscala (ha oltre quarant’anni) e dell’autobotte (che di anni ne ha pochi di meno) per poi procedere all’acquisto dello specifico equipaggiamento per la bonifica di insetti pericolosi. Mentre è del 2011 l’acquisto di un defibrillatore semiautomatico, per il cui utilizzo - sulla scorta di un corso svoltosi al comando di Brescia - sono già stati abilitati 22 pompieri palazzolesi. Resta invece ancora in sospeso il progetto di ampliamento della caserma (operazione da 250mila euro) per cui è necessaria la stipula di una convenzione fra l’Amministrazione comunale e la Cooperativa Sociale Palazzolese. Marco Bonari Trapassato e presente ■ Nella foto storica, datata 1936, i pompieri volontari di Palazzolo nel cortile del municipio, dove aveva sede il distaccamento. Sotto i vigili del fuoco di oggi AL VIA IL CORSO RICORRENZA Col Gruppo Allievi s’avvicinano i giovani al volontariato Da 130 anni al servizio della gente e del territorio PALAZZOLO Il Gruppo Allievi è decollato. La scuola di avvicinamento al mondo dei vigili del fuoco, ma ancor prima al volontariato, sta muovendo i suoi primi passi. Sette ragazzi di età compresa fra i 10 e i 14 anni (due di Palazzolo, 3 di Cologne, uno di Adro e uno di Erbusco) stanno partecipando al corso avviato ad aprile di durata quinquennale che prevede lezioni teoriche e pratiche che si concretizzano in attività formative di tipo ludico, sportivo ed escursionistico. Una formazione - quella del «Gruppo di contatto giovani» - capace di avvicinare, con senso di responsabilità ed in tutta sicurezza, gli adolescenti al volontariato ed alla grande famiglia dei pompieri, sulla scorta del modello trentino che affonda lunghe e consolidate radici. Sulla base di una convenzione siglata con i sette Comuni dell’Ovest bresciano e col disco verde del Comando provinciale dei vigili del fuoco, del Corpo nazionale e del Ministero, il corso tenuto dagli istruttori Stelio Plebani, Maurizio Simoni, Gianluca Rondi e Natale Peri, ha permesso agli iscritti un primo approccio alle tecniche d’intervento e l’attività in piscina, oltre alla teoria per due venerdì sera al mese. bon PALAZZOLO Quella dei pompieri di Palazzolo è una storia davvero lunga... 130 anni. Una storia di volontariato, altruismo e sacrifici che ha visto protagonisti, nel corso dell’ultimo secolo e mezzo, decine di palazzolesi e intere famiglie (pompiere il nonno, il papà, il figlio!). Al punto che oggi i vigili del fuoco volontari sono un’istituzione di Palazzolo, capace di stare al passo coi tempi e di essere sempre baluardo del territorio e della sua gente. Una storia che ha inizio nel 1883 con un primo servizio pompieri dotati di una pompa a mano trainata da quattro volontari che viene «istituzionalizzato» nel 1891, quando il Comune regolarizza il Corpo dei pompieri civici, con sede nel palazzo municipale. Sede che viene occupata sino agli anni Ottanta, per poi traslocare nell’ex asilo di via Torre del popolo e da lì, nel 1999, nella caserma di Protezione civile di via Golgi. «Stiamo già lavorando per organizzare i festeggiamenti del 130˚ di fondazione - spiegano i vigili -; il clou sarà ad ottobre 2013». Sarà questa l’occasione per ricordare tutti i pompieri del locale distaccamento e i molti atti eroici di cui alcuni di loro si sono resi protagonisti. m. b. COLOGNE Proseguono le celebrazioni per la settimana mariana che si concluderà questa domenica. Oggi alle 16 avrà luogo la messa per anziani e ammalati con l’amministrazione del Sacramento dell’Unzione degli Infermi. Alla funzione, rivolta in particolar modo agli ospiti della casa di riposo, prenderà parte il vescovo di Cremona, monsignor Dante Lafranconi. Alle 20.30 verrà celebrata lamessa per le persone che assistono gli ammalati e gli anziani, presieduta da don Maurizio Funazzi. La giornata si concluderà alle 22 con la Preghiera della compieta e il saluto alla Madonna. Si terranno domani il Santo Rosario delle16. 30, in compagnia dei bambini e dei ragazzi, e la Via Crucis «Matris Dolorosae», che si svolgerà a partire dalle 20.30 e si concluderà con l’esposizione del Santissimo. Subito dopo avrà inizio l’Adorazione notturna, che proseguirà fino alle 6. 30 del giorno dopo. Sabato, alle 18, sarà celebrata la messa festiva con la presenza dei chierichetti della Zona pastorale, e alle 20.30 verrà recitato il Santo Rosario insieme alle famiglie che hanno partecipato all’incontro di Milano in occasione dell’Anno Internazionale della Famiglia. Seguirà la processione «aux flambeaux», con le vie del centro illuminate dalle candele dei fedeli, e in piazza si potrà poi assistere all’atto di consacrazione del paese al cuore immacolato di Maria. Le celebrazioni si concluderanno questa domenica con la messa delle 18 alla quale parteciperà anche la Corale Montorfano, e infine ci sarà la processione, accompagnata dal Corpo Musicale di Cologne, che porterà la Madonna Pellegrina lungo la via Cappuccini, per affidarla al parroco e alla comunità di Zocco di Erbusco. Paola Omodei Sale Marasino Piove e si allagano i negozi Forti disagi per le attività del centro storico per lo straripamento delle fogne Acqua all’interno di un negozio di Sale Marasino rTf6TfBUWFeHKvrWDsGaZp+HZxXp7Z7Vb7vgwlMTQcg= SALE MARASINO Sono stati due giorni di disagi quelli appena trascorsi per le attività commerciali che si affacciano sulla nuova piazza Marinai del centro storico di Sale Marasino. Gli acquazzoni che hanno investito il Sebino a inizio settimana hanno mandato in crisi il reticolo di smaltimento delle acque nere e di quelle piovane che si trova proprio sotto i negozi, provocando il ritorno in superficie di fiotti di acqua, che riemergendo da chiusini e bagni hanno inondato i locali delle attività, il camminamento dei portici e la strada. A finire allagati per due volte in 24 ore il negozio di elettrodomestici, quello di abbigliamento, il bar, e la tabaccheria. «I problemi con l’acqua sono iniziati con la realizzazione dei nuovi impianti, messi a regime di pari passo con la nuova piazza - spiega il barista Andrea -. Da noi l’acqua sale dallo sgabuzzino e dal bagno. Quello che ci preoccupa maggiormente è l’accumulo sotto la pedana del banco- ne - continua - perché lì corrono fili e impianti. In più il legno della pedana, allagamento dopo allagamento, è quasi da butttare». Situazione ancora più difficile per il negozio di elettrodomestici. «Per me non è veramente uno scherzo - ci fa notare il signor Mario -. Qui il negozio fa anche da magazzino, dove si trovano lavatrici, frigoriferi e televisioni, roba costosa e delicata che con l’umidità si deteriora molto facilmente. Come se non bastasse l’acqua bianca è mista a quella nera e l’acidità corrode la roba». Chiamato in causa dalla spiacevole vicenda il Comune non si è sottratto al suo impegno, nonostante la responsabilità degli impianti sia in capo ad Aob2. «Stiamo facendo pressioni perché il problema si risolva rapidamente - spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Silvetro Toselli -. La società di gestione ha già fatto alcuni sopralluoghi ma il reticolo è complesso perché riceve acqua da una zona molto vasta».