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UNITALSI - SEZIONE TRIVENETA – BASSANO DEL GRAPPA S.Bernadette Soubirous NOTE BIOGRAFICHE DELLA PRESCELTA DA MARIA IMMACOLATA Lourdes, piccola cittadina della Bigorre – Alti Pirenei, conta nel 1843, circa 4200 abitanti legati alla misera agricoltura di montagna. Tutti parlanodialetto il della Bigorre e capiscono, poco, il francese. In uno dei mulini, quello detto “di Boly”, nasce il 7 gennaio 1844 Bernarda-Mariala primogenita diFrancois Soubirousche ha sposato giusto un anno primaLuise Casterotfiglia del mugnaio morto in un incidente. Il 9 gennaio 1844 la bambina è battezzata con il nome diMaria-Bernarda.E’ tempo di carnevale e il battesimo è festeggiato con un cesto di frittelle e un fiasco di vino. Si vive bene e serenamente al mulinoche Bernadette ricorderà per sempre comeil“mulino della felicità”. Francois Soubirousè un bravo mugnaio, ma come commerciante non ha il senso degli affari: una prolungata siccità e una conseguente grave carestia riducono il lavoro al mulino. Le macine girano poco, la serenità e l’allegria spariscono, deve abbandonare il mulino: diventa bracciante e cerca di guadagnarsi da vivere, poveramente,alla giornata con quattro figli da sfamare. I soldi non bastano, vengono cacciati di casa e finiscono al “cachot” il vecchio carcere, una sola stanza dichiaratainsalubre dalle autorità che è il loro unico rifugio. La mamma Luise, che le ripetute maternità hanno reso gracile, deve rassegnarsi a fare la lavandaia tentando di guadagnare qualche soldo.Bernardetta, per non essere di peso alla famiglia, va a servizio nell’osteria della zia Bernarda, Nel 1857 viene denunciato il furto di due sacchi di farina e Francois, il più povero e disperato del paese, viene accusato e messo in carcere. Dopo una settimana è rilasciato per mancanza di prove: intanto la famiglia si sente diffamata e i figli sono fatti segno di scherno. Bernadette viene mandata aBartres dalla vecchia nutrice che la mette a fare i lavori più umili e a pascolare le pecore: ci sarà una bocca in meno da sfamare. Ma Bernadette vuole studiare il catechismo (che è in francese) per essere ammessa alla S. Comunione come stanno facendo le ragazze della sua età, ma vecchia nutrice non riesce ad insegnarle niente. Bernadetta decide di tornare alcachot e andare a scuola, dove è ammessa alla scuola gratuita dei poveri, così potrà frequentare il catechismo. E’ il 1858, ha 14 anni ed è felice di essere tornata al calore della famiglia, pur nella povertà e nella fame. Per lei, che si definirà la più povera e miserabile di Lourdes, si preparano grandi avvenimenti. Giovedì 11 febbraio è festa di carnevale e la scuola è chiusa. Nel cachot, freddo e umido, non c’è più legna. Quella raccolta i giorni precedenti è stata venduta per comprare il pane per Bernadette che non digerisce la polenta e lei si sente in colpa. Si offre di uscire a raccogliere legna assieme alla sorella Toinette. Anche l’amica Jeanne, detta “Baloum” perché è grande e grossa, si unisce al gruppetto. Le ragazze corrono via contente e timorose, non sono mai andate fino a una grotta che lambisce il Gave e che porta un nome così pauroso, Massabielle: vecchia roccia, che si eleva per 27 metri, imponente, sopra il Gave. C’è però un ostacolo, bisogna superare il canale d’acqua limpida e fredda che esce da una segheria. Per Baloum e Toinette non ci sono problemi. Basta levarsi i “sabots” e affrontare la gelida acqua a piedi nudi. Ed è così che fanno, gettando prima gli zoccoli di là del canale per poi attraversarlo facendo attenzione a non scivolare sulle pietre gelide. L’acqua è gelida e piangono di freddo. Bernadette però, a differenza delle altre, porta le calze perché è cagionevole di salute e ha l’asma. La mamma le ha raccomandato di non prendere freddo. Appunti su S. Bernadette Soubirous a cura di Pino Toniolo Pagina 1 di 2 UNITALSI - SEZIONE TRIVENETA – BASSANO DEL GRAPPA Racconterà poi: “Mi ero appena tolta una calza, quando tutto ad un tratto avvertii un gran rumore come un colpo di vento. Mi girai verso la prateria che si trova di fronte alla grotta e notai che gli alberi non si muovevano; pensai di essermi ingannata. Continuai a levarmi le calze allorché un nuovo rumore, simile al primo, si fece di nuovo intendere. Ebbi paura e mi alzai in piedi. Girai la testa verso la grotta e vidi una signora vestita di bianco. Aveva un vestito bianco, un velo anch’esso bianco, una cintura azzurra e una rosa gialla su ogni piede. Anche la corona del rosario era gialla. Restai sorpresa. Credevo di sbagliarmi. Misi una mano in tasca e presi la mia corona. Volevo fare il segno della croce, ma non riuscii a portare la mano alla fronte. Allora fui presa da un grave spavento e la mano mi tremava. La signora prese la corona che aveva al braccio e fece il segno della croce: anche io allora cercai di farlo e ci riuscii. Non appena feci il segno della croce, il gran timore che mi aveva preso scomparve. M’inginocchiai e recitai la corona insieme alla bella signora. La visione faceva scorrere i grani del suo rosario, senza muovere le labbra. Al termine del rosario mi fece cenno di avvicinarmi, ma io non osai. Allora scomparve improvvisamente.” E’ la prima di 18 apparizioni che verranno confermate, quattro anni dopo, il 18 gennaio 1862, dal Vescovo di Tarbes che dichiarerà “ Noi affermiamo che l’Immacolata, Madre di Dio, è realmente apparsa a Bernadette Soubirous ”. Aquerò trasmette a Bernadette pochi e semplici messaggi: 1) Nella 3^ apparizione il 18 febbraio: “Volete avere la cortesia di venire qui per quindici giorni?” “Non vi prometto di rendervi felice in questo mondo, ma nell’altro”. 2) Nella 8^ il 24 febbraio: “ Penitenza, penitenza, penitenza” “Pregate Dio per la conversione dei peccatori”. 3) Nella 9^ il giorno dopo: “Andate alla fonte a bere e a lavarvi” “Mangiate di quell’erba che c’è la”. 4) Nella 13^ il 2 marzo: “Andate dai preti e ditegli di venire qui in processione e di costruire una cappella”. 5) E finalmente nella 16^ il 25 marzo, festa dell’Annunciazione si manifesta: “Que soy era Immaculada Concepciou – Io sono l’Immacolata Concezione”. Seguiranno altre due apparizioni il 7 aprile, conosciuta per il miracolo del cero e l’ultima, il 16 luglio festa della Madonna del Carmelo che Bernadette conserverà nel cuore “Mai l’ho vista così bella”. Inizia un lungo periodo di testimonianza e di maturazione della vocazione. Ma iniziano anche i grandi pellegrinaggi e si verificano i primi miracoli. Nel 1864 viene posta nella nicchia la grande statua in marmo di Carrara e il 19 maggio 1866 viene inaugurata la cripta dell’erigenda chiesa. Bernadette può assistere alla processione e alla cerimonia che completa il messaggio della Vergine. “Andate dai preti e ditegli di venire qui in processione e di costruire una cappella”. La sua partenza per Nevers avverrà pochi giorni dopo, il 4 luglio 1866. Non tornerà più a Lourdes che ricorderà così: “La grotta era il mio cielo” . Soffrirà di asma e di tumore al ginocchio e morirà, nel convento, il 16 aprile 1879 , a soli 35 anni. Bernadette venne sepolta nella cappella del Cimitero annesso al convento e il suo corpo, riesumato per il processo di beatificazione, fu trovata incorrotto. Una semplice maschera di cera ricopre il viso di S. Bernadette Soubirous che sembra addormentata. La serenità che emana conforta i pellegrini che accorrono sempre più numerosi a venerare la piccola e umile messaggera dell’Immacolata Concezione. Appunti su S. Bernadette Soubirous a cura di Pino Toniolo Pagina 2 di 2