clostridium perfringens

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clostridium perfringens
METODO NAZIONALE STANDARD
CONTEGGIO DI
CLOSTRIDIUM PERFRINGENS
CON MEMBRANA DI FILTRAZIONE
W5
Emesso da Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory
Specialist and Reference Microbiology Division
CONTEGGIO DI CLOSTRIDIUM PERFRINGENS CON MEMBRANA DI FILTRAZIONE
Revisione no: 3.1 Data di revisione: 03.05.05 Emesso da: Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory in collaborazione con il Regional
Food, Water and Environmental Microbiologists Forum
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Questa POS deve essere usata congiuntamente con le altre POS emesse dalla Health Protection Agency
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STATO DEI METODI NAZIONALI STANDARD
I Metodi Nazionali Standard, che includono le procedure operative standard (POS) algoritmi e linee guida,
promuovono l’adozione di elevati livelli di qualità, contribuendo ad assicurare la possibilità di confronto delle
informazioni diagnostiche ottenute in laboratori diversi. Ciò consente la standardizzazione della sorveglianza
sostenuta dalla ricerca, sviluppo e verifica, promovendo nello stesso tempo la salute pubblica e la fiducia del
paziente nelle proprie strutture sanitarie. I metodi sono ben referenziati e rappresentano un buon standard minimo
per la microbiologia clinica e per la salute pubblica. Comunque, utilizzando i Metodi Nazionali Standard, i
laboratori dovranno tenere in considerazione le esigenze locali e potranno intraprendere ricerche addizionali. I
metodi forniscono inoltre un punto di riferimento per un loro ulteriore sviluppo.
I Metodi Nazionali Standard sono stati sviluppati, revisionati ed aggiornati con una procedura aperta di consenso
ove le opinioni di tutti i partecipanti sono state tenute in adeguata considerazione ed i documenti elaborati
riflettono il consenso della maggior parte degli stessi.
I rappresentanti di alcune organizzazioni professionali, incluse quelle il cui logo appare sulla prima pagina, sono
membri dei gruppi di lavoro che sviluppano i Metodi Nazionali Standard. L’inclusione del logo di una
organizzazione nella prima pagina implica sostegno agli obiettivi ed al processo di preparazione dei metodi
standard. I componenti di queste organizzazioni scientifiche hanno partecipato allo sviluppo dei Metodi Nazionali
Standard ma le loro opinioni personali non rispecchiano necessariamente quelle dell’organizzazione di cui sono
membri. L’elenco attuale delle organizzazioni professionali partecipanti può essere ottenuto tramite e-mail
all’indirizzo [email protected].
Le prestazioni dei metodi standard sono condizionate dalla qualità di reagenti, strumentazione, procedure
commerciali o prove messe a punto in loco. I laboratori devono assicurare che queste siano state validate e
dimostrate idonee allo scopo prefissato. Devono essere adottate procedure di controllo di qualità interno ed
esterno.
Nonostante siano state osservate le più scrupolose attenzioni nella preparazione di questa pubblicazione, la
Health Protection Agency o qualsiasi organizzazione di sostegno non può essere ritenuta responsabile
dell’accuratezza o dell’utilizzo o di qualsiasi conseguenza derivante dall’uso o da modifiche delle informazioni
contenute in questo documento. Queste procedure sono intese solamente come una risorsa generale per i
professionisti che esercitano in questo settore, operanti nel Regno Unito, pertanto si dovrà ricorrere ad altri
consulenti quando ritenuto necessario. Se si apportano modifiche a questa pubblicazione, si deve porre in
evidenza dove sono state apportate modifiche al documento originale. La Health Protection Agency (HPA) dovrà
essere informata in ogni circostanza.
La HPA è una organizzazione indipendente che ha lo scopo di proteggere la salute della popolazione. Ad essa
confluiscono esperienze professionali già appartenenti ad organizzazioni ufficiali. Maggiori informazioni riferibili
alla HPA possono essere ottenute al sito www.hpa.org.uk
La HPA è un’organizzazione che mira ad essere completamente in accordo con le direttive Caldicott. Ciò significa
prendere ogni possibile precauzione per prevenire la diffusione non autorizzata di informazioni sui pazienti e di
garantire che le informazioni relative agli stessi siano mantenute in condizioni di sicurezza1.
Maggiori dettagli possono essere ottenuti dal sito web www.evaluations-standards.org.uk. Contributi allo sviluppo
dei documenti possono essere forniti contattando l’indirizzo [email protected].
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si modifica o si cancella il testo senza avere installato nel computer il Reference Manager; la bibliografia non
sarà aggiornata automaticamente.
Riferimento suggerito per questo documento:
Health Protection Agency (2004). Enumeration of Clostridium perfringens by membrane filtration. National
Standard Method W 5 Emissione 3. http://www.hpa-standardmethods.org.uk/pdf_sops.asp.
CONTEGGIO DI CLOSTRIDIUM PERFRINGENS CON MEMBRANA DI FILTRAZIONE
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INDICE
STATO DEI METODI NAZIONALI STANDARD ..................................................................................................
2
INDICE ..................................................................................................................................................................
3
PROCEDURA DI MODIFICA ................................................................................................................................
4
INTRODUZIONE ..................................................................................................................................................
5
SCOPO ………………………….…………………………………………………………………………………………
GENERALITA’ ………………….…………………………………………………………………………………...………
5
5
1.0
DEFINIZIONI ..............................................................................................................................................
6
2.0
PRINCIPIO ................................................................................................................................................
6
3.0 CONSIDERAZIONI SULLA SICUREZZA .....................................................................................................
6
3.1 PRELIEVO DEL CAMPIONE ……………………………………………………….…………………………………
3.2 TRASPORTO E CONSERVAZIONE DEL CAMPIONE ………………………………………………………………….
3.3 PROCEDURA SUL CAMPIONE ………………………………………………………………………………………
6
6
6
4.0
ATTREZZATURA ......................................................................................................................................
7
5.0
TERRENI DI COLTURA E REAGENTI .....................................................................................................
7
6.0
PROCEDURA SUL CAMPIONE .................................................................................................................
8
6.1 PREPARAZIONE DEL CAMPIONE E DILUIZIONI …………………………………………………………………….
6.2 FILTRAZIONE ED INCUBAZIONE ……………………………………….……………………………………………
6.3 CONTEGGIO COLONIE …………………………………………………………..…………………………………
6.4 PROVE DI CONFERMA . ……………………………………………………..………………………………………
8
9
9
9
7.0
CALCOLO DEI RISULTATI ....................................................................................................................... 10
8.0
REFERTO .................................................................................................................................................. 10
9.0
CONTROLLO DI QUALITA’ . .................................................................................................................... 10
DIAGRAMMA DI FLUSSO CHE ILLUSTRA LA PROCEDURA PER IL CONTEGGIO DI CLOSTRIDIUM
PERFRINGENS CON MEMBRANA DI FILTRAZIONE ........................................................................................ 12
BIBLIOGRAFIA . .................................................................................................................................................
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PROCEDURE DI MODIFICA
Documento di riferimento
controllato
Titolo del documento controllato
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Procedura Operativa Standard per Conteggio dI Clostridium
perfringens con membrana di filtrazione
Ciascun Metodo Nazionale Standard possiede una registrazione separata con le modifiche. Le modifiche di
questa revisione sono riportate in questa pagina. Le precedenti modifiche sono disponibili presso la
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Qualora vi sia una revisione di pagine o vengano emesse pagine nuove il proprietario di ciascun documento
controllato dovrebbe aggiornare la copia in laboratorio.
Modifica
Numero/
Data
4/
03.05.05
Emissione no.
Scartata
3
Inserita
Emissione
no.
3.1
Pagina
Sessione(i)
interessate
Modifica
1
Prima pagina
Modificata
2
Stato del
documento
Revisionato
4
Pagina della
procedura di
modifica
Ridisegnata
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PROCEDURA OPERATIVA STANDARD PER
CONTEGGIO DI CLOSTRIDIUM PERFRINGENS
CON FILTRAZIONE SU MEMBRANA
INTRODUZIONE
Scopo
Il presente metodo di filtrazione su membrana fornisce linee guida per il conteggio di Clostridium perfringens in
campioni di acqua destinati a consumo umano o di tipo ambientale.
Generalità
Il C. perfringens svolge un ruolo sussidiario nell'esame dell'acqua2. Questi microrganismi formano spore, che sono
più resistenti al calore rispetto alle cellule di tipo vegetativo e questa loro caratteristica è utilizzata nella ricerca dei
clostridi nell'acqua. Il C. perfringens è il più importante dei clostridi che riducono il solfito ed è normalmente
presente nelle feci umane ed animali. Le spore dei clostridi sopravvivono più a lungo dei coliformi, Escherichia
coli, enterococchi e di conseguenza sono utilizzate come indicatore di un trascorso inquinamento fecale. Le spore
non sono sempre inattivate dalla clorurazione ma nell'acqua potabile non costituiscono un rischio per la salute.
Anche se la resistenza delle spore di C. perfringens conferisce loro aspetti simili a quelli di Cryptosporidium e
Guardia, esse non costituiscono indicatori affidabili per la presenza di questi parassiti nell'acqua potabile o in
quelle da ricreazione. Le spore di C. perfringens sono state utilizzate per provare l'efficienza delle procedure di
filtrazione, ma sono presenti in numero ridotto rispetto alle spore aerobie e sono pertanto meno utili.
Nei campioni ambientali, quali le acque superficiali, può essere presente un'ampia varietà di specie Clostridium.
La maggior parte dei ceppi di C. perfringens cresce a 44°C, al contrario di alcune altre specie. L'incubazione a
44°C può pertanto migliorare la specificità e l'isolamento di C. perfringens in questi campioni ed è stata adottata
per l'acqua potabile nella ISO CD 6461 part 22 e dagli Standing Committee of Analysts 20043
Sono disponibili standard di C. perfringens per l'acqua potabile e le acque campionate da mattatoi4 ed acqua
potabile in contenitori. Questo metodo si avvale del metodo in bozza descritto nella ISO 6461 CD part 22.
Il metodo descritto nella Drinking Water Directive 98/83/EC che si avvale del M-CP agar (Membrane-Clostridium
perfringens) consente scarso isolamento di C. perfringens ed era stato rifiutato dalla ISO in favore dei metodi
basati sull’agar TSC, come di seguito descritto.
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1.0 DEFINIZIONI
Per gli obiettivi di questo metodo applicare le seguenti definizioni:
Sospetti Clostridium perfringens
Bastoncini anaerobi sporigeni Gram positivi che a 44°C formano caratteristiche colonie nere o da grigio a
giallo su terreni contenenti solfito.
Clostridium perfringens confermati
Bastoncini anaerobi sporigeni Gram positivi che a 44°C formano caratteristiche colonie su terreni
contenenti solfito, non sono mobili, riducono i nitrati, fermentano il lattosio e sciolgono la gelatina.
2.0 PRINCIPIO
Un determinato volume di campione, o una sua diluizione, è filtrato con membrana in grado di trattenere
le spore dei clostridi. La membrana è incubata su un agar selettivo/differenziale e si contano le colonie
caratteristiche. Sono poi eseguite le prove di conferma ed il risultato è calcolato come numero di colonie
per 100 mL di volume del campione4. Se è richiesto solo un conteggio delle spore per acque non potabili
con elevata concentrazione di fondo, il campione è prima riscaldato a 60°C per uccidere le forme
microbiche vegetative.
3.0 CONSIDERAZIONI SULLA SICUREZZA
5-11
Adottare le normali precauzioni del laboratorio di microbiologia. Inoltre si deve porre attenzione quando si
immergono i campioni in un bagno termostatico a 60°C ed anche se si utilizza un bagno termostatico per
portare in fusione l’agar (Sezione 6). Utilizzare guanti resistenti al calore ed impermeabili e non esporre il
viso o le mani sopra il bagno quando si rimuovono gli oggetti.
3.1
Prelievo del campione
N/D
3.2
Trasporto e conservazione del campione
E’ essenziale l’adeguamento alle attuali regolamentazioni della posta e del trasporto.
3.3
Procedura sul campione
•
Alcune specie di Clostridium sono patogene, isolamento ed identificazione devono essere eseguiti
da personale di laboratorio esperto in un laboratorio dotato di opportune protezioni e sotto la
supervisione di un microbiologo qualificato
•
Si deve prestare attenzione allo smaltimento ed alla sterilizzazione dei materiali di prova
Le seguenti indicazioni devono essere supplementate con le indicazioni del COSHH e con la
valutazione del rischio
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4.0 ATTREZZATURA
Normale attrezzatura di laboratorio ed aggiungere:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Bagno termostatico: 45°C ± 1°C e 60°C ± 2°C
Bagno per ebollizione mantenuto a 100°C ± 2°
Membrane di filtrazione di tipo diverso
Imbuti da filtro sterili graduati a 100 mL (devono essere autoclavati prima dell'uso)
Forbici sterili di acciaio inossidabile a punta piatta
Bagno per bollitura (strumento sterilizzatore)
Bottiglie Pirex per vuoto con rivestimento protettivo, di grande volume, 5L o equivalenti
Pompa a vuoto, con raccoglitore di umidità o filtro protettivo, o sorgente alternativa di vuoto
Termostati: 44°C ± 1.0°C e 36°C ± 2°C
Dispositivi per incubazione anaerobica
Piastre di Petri
Filtri di estere di cellulosa da 0.45 µm con griglia
Pipettattori automatici e punte di pipette sterili associate in grado di distribuire fino a 10 mL e 1
mL (opzionale)
Pipette (sterili a distribuzione totale) da 10 mL ed 1 mL graduate per volumi da 0.1 mL (opzionale)
5.0 TERRENI DI COLTURA E REAGENTI
Si possono utilizzare terreni disidratati pronti all’uso disponibili in commercio con formulazione
equivalente. Seguire le indicazioni della ditta produttrice.
Tranne il caso di indicazioni di altro tipo, i componenti chimici sono addizionati come sali anidri
Diluente peptone salino (Diluente di massimo isolamento)
Peptone
Cloruro di sodio
Acqua
pH 7.0 ± 0.2 a 25°C
1.0 g
8.5 g
1L
Soluzione di Ringer a un quarto di concentrazione
Cloruro di sodio
Cloruro di potassio
Cloruro di calcio, anidro
Bicarbonato di sodio
Acqua
2.25 g
0.11 g
0.12 g
0.05 g
1L
Agar triptosio sulfito cicloserina (ATSC)
Triptosio
Peptone di soia
Estratto di lievito
Metabisolfito di sodio
Ammonio citrato ferrico
D - cicloserina
Agar
Acqua
pH 7.6 ± 0.2 a 25°C
15.0 g
5.0 g
5.0 g
1.0 g
1.0 g
0.4 g
12.0 g
1 L
Nota. La prestazione del terreno si deteriora durante la conservazione per esposizione all'ossigeno
determinando una riduzione della crescita e l'annerimento delle colonie. Teoricamente l’agar triptosio
solfito cicloserina (ATSC) deve essere preparato il giorno del suo utilizzo aggiungendo il supplemento
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cicloserina alla base dell’agar perfringens fuso e raffreddato (45°C). Se questo non è possibile il terreno
preparato deve essere conservato in frigorifero in condizioni anaerobiche a 2 – 8°C per non più di 7 giorni.
Le piastre di Petri rimosse dal frigorifero e non utilizzate devono essere scartate.
Terreno Nitrato-Mobilità tamponato
Estratto di carne
Peptone
Nitrato di potassio
D-Galattosio
Glicerolo
Sodio fosfato monoacido (Na2HPO4)
Agar
Acqua
3.0 g
5.0 g
5.0 g
5.0 g
5.0 g
2.5 g
da 3.0 g a 5.0 g*
1 L
* In funzione della forza del gel dell’agar
Sciogliere gli ingredienti solidi in 950 mL di acqua riscaldando fino al punto di ebollizione con agitazione
continua. Sciogliere il glicerolo in 50 mL di acqua in un contenitore separato ed aggiungerlo alla base del
terreno, miscelando vigorosamente prima della dispensazione e trattare con autoclave.
Reagente nitrato A
Acido sulfanilico
Acido acetico (15% volume)
0.8 g
100 g
Reagente nitrato B
Acido 5-amino-2-naftalene-sulfonico
Acido acetico (15% volume)
0.8 g
100 g
Terreno lattosio-gelatina
Digerito di caseina
Estratto di lievito
Gelatina
Acqua
Lattosio
Rosso fenolo (soluzione 0.4% p/v)
15 g
10 g
120 g
1L
10 g
12.5 g
Agar sangue
Agar Columbia o qualsiasi altra base adeguata con sangue di cavallo al 5%
6.0 PROCEDURA SUL CAMPIONE
6.1
Preparazione del campione e diluizioni
I campioni idrici devono essere ricevuti e manipolati come descritto nella SOP: W 1 Sezione 5.
Proteggere i campioni dalla luce solare diretta e trasportare in un contenitore isolato o in frigorifero a 2° 10°C. La tipologia della richiesta e le condizioni del campione devono essere registrate all’accettazione. I
campioni devono essere analizzati il più presto possibile, nel giorno del prelievo. In circostanze
eccezionali, se si verifica un ritardo, la conservazione, nelle condizioni indicate in precedenza, non deve
prolungarsi oltre le 24 ore prima dell’inizio delle analisi.
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Per acque non potabili, nella quali si ricercano solo le spore, riscaldare il volume di campione da
analizzare e mantenere in bagno d’acqua a 60 C ± 2°C per 15 ± 1 minuti. Il tempo richiesto per
raggiungere la temperatura può essere determinato con un flacone simile contenente lo stesso volume di
acqua ed un termometro.
Nota: Questo trattamento non può essere eseguito con le acque potabili (in osservanza alla Drinking
Water Directive”).
Seguire le procedure descritte nella SOP: W 1 Sezione 5; selezionare un idoneo volume di campione e
preparare le necessarie diluizioni.
6.2
Filtrazione ed Incubazione
Prima della filtrazione l’imbuto del filtro deve essere autoclavato per inattivare qualsiasi spora residua
dopo la filtrazione di altri campioni e che la bollitura potrebbe non aver inattivato.
Seguire le procedure descritte nella SOP W1 Sezione 5, filtrare con membrana un determinato volume di
campione. Per le acque potabili (inclusa l’acqua imbottigliata) si usano di solito volumi di 100 mL.
Posizionare la membrana con la griglia rivolta verso l’alto sulla base di una piastra di Petri da 50 mm,
contenente ATSC, verificare che nessuna bolla d’aria sia intrappolata sotto la membrana.
Per tutti i campioni di acqua incubare a 44°C ± 1°C.
Esaminare le piastre a 21 ± 3 ore. Il tempo intercorso fra il posizionamento della membrana sull’ATSC e
l’inizio dell’incubazione deve essere il più breve possibile e non superare le 2 ore.
6.3
Conteggio delle colonie
Contare tutte le colonie che presentano colore nero o dal grigio al giallo scuro del terreno ATSC osservate
sopra o sotto il filtro. Alcune colonie possono presentare colorazione del terreno appena percettibile, ma
anche queste devono essere conteggiate.
6.4
Prove di conferma
Se è stato filtrato più di un volume o diluizione, procedere se possibile, con la membrana su cui si sono
sviluppate da 20 a 80 colonie.
Selezionare le colonie per la conferma secondo quanto descritto nella SOP: W 1 Sezione 5. Eseguire
sottocolture da ciascuna colonia su due piastre di agar sangue (AS). Porre una piastra in un termostato
per incubazione aerobica a 36°C ± 2°C e l’altra in un termostato per incubazione anerobica alla stessa
temperatura. Esaminare le piastre dopo 21 ± 3 ore per presenza o assenza di sviluppo della crescita e per
la purezza. Eseguire le prove di conferma sulle sottocolture che si sono sviluppate solo in anaerobiosi. Le
colonie di C. perfringens producono, in modo caratteristico sull’agar sangue, chiare zone di emolisi.
Seminare i seguenti terreni:
Terreno Nitrato-Motilità tamponato
Immediatamente prima dell’uso, riscaldare il terreno in acqua bollente per 10 – 15 minuti e raffreddare
rapidamente per fare solidificare. Seminare il terreno per infissione ed incubare in condizioni di
anaerobiosi a 36°C ± 2°C per 21 ± 3 ore. Al termine dell’incubazione esaminare il terreno per la crescita
lungo la linea di infissione. La motilità si manifesta come una crescita diffusa nel terreno al di fuori delle
linea di infissione.
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Miscelare volumi uguali di reagente per nitrati A e B prima dell’uso; eseguire la prova per la presenza di
nitrati aggiungendo da 0.2 a 0.5 mL di questa miscela a ciascuna provetta di terreno tamponato NitratoMotilità. La formazione di un colore rosso conferma la presenza di nitriti prodotti dalla riduzione dei nitrati.
Se non si sviluppa il colore rosso entro 15 secondi aggiungere una piccola quantità di polvere di zinco e
lasciare riposare per 10 minuti.
Se si sviluppa colore rosso non si è verificata la riduzione dei nitrati e la prova è considerata negativa.
Se non si sviluppa colore rosso dopo l’aggiunta di polvere di zinco significa che non è rimasto alcun
nitrato, trasformato completamente in gas di azoto, e la prova è considerata positiva.
Terreno lattosio-gelatina
Immediatamente prima dell’uso riscaldare il terreno in acqua bollente per 10 – 15 minuti e raffreddare
rapidamente. Seminare il terreno ed incubare in anaerobiosi a 36°C ± 2°C per 21 ± 3 ore. Controllare le
provette per la comparsa di colore giallo che indica la produzione di acido. Raffreddare per 1 – 2 ore a
5°C ± 3°C e verificare per la liquefazione della gelatina. Le provette possono essere controllate dopo 1
ora, ma quelle che non si sono solidificate devono essere di nuovo poste in frigorifero per un’altra ora. Se
il terreno si è solidificato reincubare a 36°C ± 2°C per altre 21 ± 3 ore e controllare nuovamente per la
liquefazione della gelatina.
C. perfringens forma colonie nere o da grigio a giallo su ATSC, non è mobile, riduce i nitrati a nitriti,
produce acido dal lattosio e liquefa la gelatina entro 44 ± 4 ore.
7.0 CALCOLO DEI RISULTATI
Calcolare il numero delle colonie sospette per il microrganismo ricercato nel modo seguente:Numero di colonie presunte positive / A mL = Numero colonie contate
Volume Analizzato
x A
Dove A = volume specificato da refertare secondo le appropriate regolamentazioni.
Seguire le procedure descritte nella SOP: W 1 Sezione 7; calcolare il numero di C. perfringens presenti
nel campione originale.
8.0 REFERTO
Refertare i risultati secondo le procedure descritte nella SOP: W 1 Sezione 9
Se il C. perfringens non è presente, refertare nel modo seguente:
Non rilevati in 100 mL 2
Se i microrganismi ricercati sono rilevati refertare nel modo seguente:
a in 100 mL
ove a è il numero confermato.
9.0 CONTROLLO DI QUALITA’
Filtrazione con membrana
Quando si utilizza la tecnica di filtrazione con membrana, devono essere eseguite le procedure per il
controllo di qualità interno almeno una volta al giorno in funzione del carico di lavoro del laboratorio. Se in
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una sessione analitica si utilizza più di un lotto di terreno, è necessario ripetere in controllo di qualità per
ciascun lotto.
I controlli di qualità interni qualitativi sono eseguiti con sospensioni di microrganismi di controllo positivi e
negativi noti per contenere fra 20 – 80 unità formanti colonia nel volume filtrato.
Controllo positivo
C. perfringens
NCTC 8237
Controllo negativo
E. coli
NCTC 9001
Incubare tutte le prove contemporaneamente alle prove di routine.
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Diagramma di flusso che illustra la procedura di conteggio di Clostridium perfringens con membrana di filtrazione
Trasportare in laboratororio a 2°C – 10°C senza esporre alla luce solare diretta
Ø
Conservare a 2°C – 10°C al buio ed analizzare il più presto possibile, nel giorno del prelievo,
altrimenti entro 24 ore dal prelievo
Ø
Se si ricercano spore, riscaldare il campione in bagno d'acqua a 60°C per 15 minuti
(NON CAMPIONI DI ACQUA POTABILE)
Ø
Lasciare raffreddare
Ø
Miscelare il campione e preparare le diluizioni necessarie
Ø
Filtrare
Ø
Trasferire la membrana su agar triptosio solfito cicloserina
Ø
Incubare in anaerobiosi a 44°C
Ø
Dopo 24 ore contare le colonie nere / da grige a giallo marrone
Ø
Eseguire sottocolture di conferma su agar sangue
Ø
Incubare in aerobiosi e anaerobiosi
Ø
Eseguire le prove di conferma
Ø
Calculare i conteggi confermati per Clostridium perfringens
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BIBLIOGRAFIA
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CONTEGGIO DI CLOSTRIDIUM PERFRINGENS CON MEMBRANA DI FILTRAZIONE
Revisione no: 3.1 Data di revisione: 03.05.05 Emesso da: Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory in collaborazione con il Regional
Food, Water and Environmental Microbiologists Forum
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