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Gabriele Gianni TECNOLOGIE Innovazione ed export le sfide dell’automazione l comparto dell’automazione può contribuire allo sviluppo dell’industria italiana, sfruttando al meglio le potenzialità delle conoscenze tecniche e applicative, specialmente per la sua capacità di affermarsi sui mercati mondiali. Stefal è un’azienda che da oltre trent’anni opera nel settore dei cablaggi elettrici e dell’assemblaggio elettromeccanico, si rivolge a vari settori e a varie produzioni, tra cui macchine da caffè, macchine per il gelato, apparecchiature professionali per la ristorazione e il comparto dell’auto motive. Gabriele Gianni, direttore generale della società, descrive l’ascesa dell’azienda di Crespellano. Quali sono i vostri mercati più importanti all’estero e qual è la situazione nel mercato interno? I 32 • DOSSIER • EMILIA-ROMAGNA 2013 L'automazione dei processi industriali è un aspetto determinante per la qualità dei prodotti. Il settore ora richiede la riduzione dell’impatto ambientale, l’abbassamento dei costi di produzione e investimenti in innovazione Lorenzo Brenna «Il mercato italiano è in una situazione di forte stallo. Le aziende che riescono ad andare avanti sono tutte rivolte all’estero. La maggior parte dei nostri clienti italiani esporta in tutto il mondo, anche la ricerca di nuovi business è rivolta quasi interamente all’estero. Negli ultimi mesi siamo riusciti ad acquisire diversi clienti tra Svizzera, Romania e Polonia. Il nostro comparto commerciale è sempre alla ricerca di nuovi businnes, per questo motivo anche quest’anno Stefal parteciperà all’HOST di Milano, fiera internazionale rivolta al mondo della ristorazione». Su quali progetti state lavorando in questo momento? «Anno dopo anno Stefal continua ad investire risorse e denaro nello sviluppo di sistemi che garantiscano un miglioramento costante delle performance di produzione, gestione e controllo dei flussi produttivi. Nel 2013 Stefal ha integrato un nuovo sistema com- Da Sinistra, Lisa Ruggeri, responsabile produzione e logistica, Gabriele Gianni, direttore generale, Rossella Guidotti, C.E.O e Massimo Lenzi, responsabile area commerciale della Stefal Srl di Crespellano (BO) www.stefal-cablaggi.it pletamente informatizzato che collega tra loro tutti i reparti in perfetta sincronia con lo stabilimento estero. Oggi dall’Italia possiamo controllare l’avanzamento delle produzioni dei vari reparti produttivi all’estero mediante un pannello di controllo condiviso con il management tunisino». Quali sono stati gli ultimi investimenti in innovazione? «Gli ultimi investimenti sono stati fatti nell’ambito delle attrezzature di collaudo e in software che possano garantire ripetibilità dei processi in modo controllato e sicuro. L’azienda ha sempre voluto distinguersi nell’ambito dell’affidabilità e per questo motivo abbiamo l’ambizione di non rincorrere i nostri competitor ma di essere fautori di nuovi sistemi che ci pongono in una posizione di rilievo nel mercato». Avete adottato una politica di rispetto ambientale per quanto riguarda la produzione? «Stefal è da sempre attenta e sensibile alle problematiche ambientali. L’abbiamo dimostrato nel 2012 con il conseguimento della certificazione ambientale Iso 14000. Anche gli investimenti fatti nel software per la gestione della produzione hanno visto miglioramenti sul consumo di carta, toner, elettricità e tutto ciò che ne consegue. Per diminuire ulteriormente il nostro impatto è stato necessario coinvolgere e rendere consapevoli le persone che lavorano in azienda». Nel 2012 e nel primo semestre 2013 qual è stato l’andamento del vostro business? «Nel 2012 siamo riusciti a mantenere il fatturato a circa 8,6 milioni di euro. Per il 2013 è pianificato un incremento tra l'8 ed il 10 per cento. L’anno è stato impegnativo si è raggiunto l’obiettivo di integrare nuovi clienti e allargare gli orizzonti della clientela estera. Gli c d Gli ultimi investimenti sono stati fatti per attrezzature di collaudo e software che possano garantire ripetibilità dei processi in modo controllato e sicuro ostacoli sono stati diversi, tra cui la mancanza di flessibilità del nostro mercato del lavoro. Oggi per sopravvivere le imprese hanno bisogno di elasticità. Per sopperire a questa mancanza e continuare a rimanere competitivi e attivi sul mercato Stefal ha proseguito nello sviluppo e integrazione dello stabilimento in Tunisia». Quali sono le prospettive e gli obiettivi per il medio e lungo periodo? «Per l’anno 2013 prevediamo un aumento del fatturato e un miglioramento dei flussi produttivi, anche grazie ad investimenti e continua ricerca di opportunità e di business. L’imprenditore del futuro deve prevedere con maggiore attenzione quali saranno le tendenze del mercato cercando di essere sempre allineato alle richieste e mai in rincorsa. Tutto questo sempre nel rispetto di sicurezza, ambiente e qualità che sono da sempre il punto di partenza di ogni imprenditore capace e responsabile». EMILIA-ROMAGNA 2013 • DOSSIER • 33