Albenga,sìasottopassaggio erotatoriadellastazione
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Albenga,sìasottopassaggio erotatoriadellastazione
30 GIOVEDÌ 1 MARZO 2007 albenga e riviera COMUNE DI ALASSIO OPERE PUBBLICHE Albenga, sì a sottopassaggio e rotatoria della stazione Più finanziamenti per lungomare e fortino, ma slittano molti interventi ALBENGA. Ricompare il sottopassaggio alla foce del Centa nel piano delle opere pubbliche, compare la rotatoria di piazza Matteotti, davanti alla stazione ferroviaria, e salgono i finanziamenti per la passeggiata e il fortino, ma molte opere fortemente richieste dalla cittadinanza rischiano di slittare al prossimo anno. Il nuovo piano è stato definito martedì sera durante la consueta riunione di maggioranza e prevede interventi per un totale di oltre tredici milioni di euro, ma, di questi, quattro milioni sono legati a eventuali plusvalenze nella vendita del patrimonio immobiliare o comunque a somme di denaro da reperire durante l'anno. Come noto, infatti, la capacità di indebitamento del Comune (cioè la possibilità di accendere mutui) è ridotta al lumicino, cioèapocopiùditremilioniemezzo, mentre altri quattro e mezzo arriveranno dalla vendita della palazzina Mariettina Lengueglia, dell'ex magazzino artiglieria di Vadino (sulla cui cessione però non tutti sarebbero d'accordo) e di altri appartamenti, terreni e magazzini. Anche aggiungendo un milione abbondante di contributi si arriva appena appena a quota nove milioni. In sostanza si faranno certamente la rotatoria di piazza Matteotti (quattrocentomila euro), il sottopasso ferroviario (2,6 milioni), parte della passeggiata a mare (1,2 milioni, mentre altri cinquecentomila euro sono attesi dalle plusvalenze), il completamento di piazza del Popolo, a Leca, e la pavimentazione di via Enrico D'Aste, nel centro storico, i pannelli solari sulla piscina, la sistemazione dei moli e la sistemazione delle scuole di Campochiesa (un milione e mezzo per due terzi provenienti da contributi regionali). È stato rifinanziato anche l'allesti- >> IL COMUNE «PIANO IN LINEA CON GLI ANNI PRECEDENTI» Il sottopasso alla foce del Centa ricompare nel piano delle opere pubbliche mento della mostra dei vetri (mutuo da 280.000 euro), mentre il completamento del fortino è anticipato dal 2008 al 2007 e finanziato attraverso le dismissioni al pari del museo del mare e delle confermate strade di Lusignano e Carenda. A proposito di strade e piazze, scende lo stanziamento per la manutenzione straordinaria (da 250.000 a 150.000 euro), al pari di quello per la manutenzione di rii, fossi e canali e delle fognature. Restanotracolorochesonsospesi, invece, il secondo stralcio dell'ampliamento della Bastia-Enesi, l'adeguamento degli impianti elettrici delle scuole, la sistemazione degli impianti sportivi, la manutenzione straordinaria di patrimonio comunaleepubblicailluminazione,lapas- seggiata nell'alveo del Centa, la ristrutturazione della ex casa comunalediCampochiesa,masoprattutto l'atteso prolungamento di via Partigiani a Leca, che si vede confermare il finanziamento di cinquecentocinquantamila euro, ma solo alla voce plusvalenze. La discussione sulle opere pubbliche ha vissuto momenti caldi quando si è parlato della futura stazione ferroviaria e soprattutto della strada che la collegherà con l'abitato di Bastia. Alcuni consiglieri di maggioranza vedrebbero bene una nuova soluzione che utilizzi l'attuale stradad'argine,cheperònonsembra convincere il sindaco Antonello Tabbò e il vice Franco Vazio. ••• ALBENGA. Franco Vazio, vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, si mostra soddisfatto per un piano delle opere pubbliche che risente meno del previsto degli annunciati tagli di spesa: «Le dismissioni e le altre manovre di bilancio ci hanno permesso comunque di stilare un piano in linea con quelli degli anni precedenti che sono stati di 12 o 13 milioni di investimenti in opere fondamentali». Però alcune opere importanti sono state finanziate con poste d'entrata non certe, come le plusvalenze. «Abbiamo voluto mantenere tutte le opere previste, perché alcune voci d'entrata come le dismissioni e gli oneri d'urbanizzazione potrebbero variare notevolmente in aumento, visto che ci siamo attenuti a stime estremamente prudenziali. Comunque in molti casi si tratta di opere che non sono neppure progettate, come il prolungamento di via Partigiani, o di cui è in partenza il primo stralcio, come la Bastia-Enesi. In casi come questi comunque i lavori non potrebbero partire prima dell'autunno. Se non ci saranno le plusvalenze slitteranno solo di pochi mesi. Quanto alla passeggiata lungo il Centa non avrebbe senso iniziare i lavori ora, perché lì sotto passeranno le condotte del depuratore. In compenso abbiamo aumentato i finanziamenti per la passeggiata a mare di cui partirà subito la parte mutuabile e in un secondo tempo quella finanziata con le dismissioni, e anticipato la conclusione del fortino». LUCA REBAGLIATI Indagine su acquisti e fatture atti trasmessi alla magistratura «L'ESITO dell'indagine interna sugli acquisti e le fatture è stato trasmesso alla magistratura che sta conducendo un'inchiesta». L'annuncio è stato dato martedì sera dal sindaco Marco Melgrati alla minoranza che in consiglio comunale ha chiesto di conoscere l'esito dei controlli che lo stesso Melgrati aveva annunciato. «Essendoci un'inchiesta in corso - ha ribattuto Melgrati - e non essendoci nessuno iscritto nel registro degli indagati questi atti non possono essere resi pubblici». La cosa non ha convinto il capogruppo di opposizione Giancarlo Garassino, che ha vivacemente contestato il sindaco, accusandolo di voler tenere il consiglio all'oscuro degli sviluppi della ben nota vicenda sugli acquisti di televisori per il cimitero, abbigliamento di marca per i necrofori e sull'utilizzo delle auto comunali. Un'inchiesta che ha portato diverse volte gli agenti del commissariato a sequestrare documenti negli uffici comunali. Ma la battaglia non è mancata neppure sulle varianti urbanistiche. «Se c'è bisogno di continue varianti evidentemente l'amministrazione comunale ammette che il piano regolatore è completamente sbagliato» hanno ironizzato a tal proposito Garassino e soci. Nel mirino in particolare il progetto del parcheggio interrato di piazza Stalla. «Non sono contrario ai parcheggi, ma al modo in cui vengono fatti», ha attaccato Garassino. Melgrati invece ha ribattuto: «Quando questi progetti li presentavate voi andavano bene, adesso che li facciamo noi li contestate». Polemiche anche sulla trasformazione di un immobile di proprietà delle suore francescane. Alla fine, comunque, entrambe le pratiche sono state approvate con il voto favorevole della maggioranza. CONSIGLIO SENZA SINDACO Laigueglia aumenta la Tarsu e ora prepara il “salasso Ici” SALE LA TASSA sui rifiuti, e anche sul fronte Ici si profila un salasso ai danni di molte famiglie, anche se formalmente le aliquote non sono state ritoccate. Sono queste le brutte sorprese per i cittadini laiguegliesi previste dal bilancio approvato martedì a tarda serata da un consiglio comunale caratterizzato dall'assenza del sindaco Giuseppe Giuliano. Un'assenza che il vicesindaco Paolo Martino ha giustificato con un attacco influenzale anche se c'è chi sostiene di avere visto il primo cittadino in giro per Alassio nel pomeriggio. Per far quadrare i conti Silvano Montaldo, incaricato da Giuliano di stendere la bozza del bilancio, ha soprattutto tagliato le spese, ma ha anche ritoccato del 2,2% la Tarsu. «Un aumento cui ne seguirà un altro del 6% il prossimo anno - polemizza il consigliere d'opposizione Luigi Tezel -, senza contare che la riclassificazione catastale degli immobili porterà un aumento medio del 30% dell'Ici per gran parte delle famiglie di Laigueglia». «Non credo che la riclassificazione arrivi a pesare così tanto - replica Montaldo - Non abbiamo inserito alcuna voce in aumento nel bilancio. Si tratta di un'operazione necessaria, perché è impensabile che un appartamento con vista mare abbia rendite catastali infinitamente inferiori ad un altro delle stesse dimensioni alle spalle del Comune. Quanto alla Tarsu, l'aumento del prossimo anno non è certo e dipenderà dall'entrata in vigore delle nuove leggi statali che impongono la copertura totale dei costi». Polemica anche sugli emendamenti presentati dall'opposizione, tutti bocciati. Montaldo ha invitato tutti a ridiscuterli in conferenza dei capigruppo per eventualmente provvedere a qualche variazione. «Sfido l'amministrazione a spiegare pubblicamente il suo progetto di città alla luce di un bilancio che non contiene la minima progettualità», replica Franco Laureri. VILLANOVA IL COMPLICE FUGGE NEI BOSCHI Spacciatori in motorino, un arresto ad Arnasco Bloccato un marocchino con hascisc e coca, caccia a un connazionale. L’uomo già fermato tre anni fa con altre nove persone ARNASCO. Sono stati sorpresi dai carabinieri di Alassio e Villanova e dalla Finanza di Albenga mentre scendevano lungo la strada che da Arnasco porta ad Albenga (dove altri due spacciatori erano stati arrestati un paio di mesi fa) in sella ad un ciclomotore. Alla vista delle forze dell'ordine hanno tentato una fuga nei boschi, ma uno dei due è stato catturato mentre il complice (identificato) è ancora braccato dagli agenti. Protagonisti del tentativo difugadueextracomunitaricheprobabilmente si stavano preparando a consegnare un bel quantitativo di droga, o che invece si erano appena riforniti su qualche piazza importante e si preparavano a lavorare la merce. Al momento dell'arresto, infatti, Rahal Fouad, ventisettenne marocchino originariodiBeniMellal,giànotoallecronache per diversi episodi criminali, aveva con sé 325 grammi di hashish ed alcuni grammi di cocaina, oltre che di un taglierino e altri attrezzi per la lavorazione delle sostanze. Il suo complice sarebbe un altro marocchino, E. M. A. di 23 anni. Rahal Fouad è stato arrestatoconl'accusadidetenzioneafinidi spaccio di sostanze stupefacenti. Un attività non nuova per l'extracomunitario che nel 2004 venne arrestato in compagnia di otto connazionali, tutti originari della stessa città, e un pizzaiolo albenganese con l'accusa di essere i componenti di una grossa organizzazione. Una banda guidata dai marocchini che avrebbe avuto in alcuni italiani incensurati e insospettabili i suoi “cavallini” incaricati di trasporti e consegne. Anche in questo caso gli inquirentiritengonocheidueextracomunitari sorpresi martedì sera siano esponenti di un'organizzazione più ampia e ramificata. >> DUE TUNISINI IN MANETTE DEPOSITO DI STUPEFACENTI AL MARINO PIEMONTESE ••• LOANO. Un deposito di stupefacenti nel vecchio Ospedale marino piemontese. A scoprirlo sono stati i carabinieri che dopo una serie di appostamenti e di riprese video sono entrati in azione martedì sera arrestando due clandestini tunisini e sequestrando un notevole quantitativo di droghe e farmaci di vario tipo. I militari sono entrati in azione proprio mentre Chaktami Ben Anis Laroussi, ventiseienne, e Fatihi Hatmi, di un anno più vecchio, stavano cedendo una dose di eroina ad una trentacinquenne casalinga loanese. Secondo i carabinieri i due avevano già da qualche tempo fatto della vecchia casa di cura in disuso (è uno dei beni venduti per finanziare il nuovo ospedale di Albenga) una sorta di farmacia-ambulatorio dove dispensare so- stanze stupefacenti in tutta tranquillità, senza il rischio di essere sorpresi da occhi indiscreti.Qualche cittadino, però, ha notato lo strano andirivieni nella zona e ha avvisato i carabinieri, che si sono appostati nella zona e nel giro di pochi giorni hanno messo le mani sui due spacciatori. All'interno della vecchia struttura sanitaria sono stati ritrovati nove grammi di eroina divisi in dodici dosi, un paio di grammi di hashish, un flacone di metadone (probabilmente barattato con piccole quantità di droga) e diverse confezioni di un farmaco con effetti allucinogeni. Secondo gli inquirenti i due tunisini arrestati sarebbero gli unici componenti di una delle numerosissime minuscole organizzazioni che si dividono il mercato degli stupefacenti in riviera. TEPPISTI AD ALBENGA Si nascondono negli spogliatoi e di notte devastano la piscina Porte sfondate, servizi e arredi distrutti, escrementi a bordo vasca, bottino di pochi spiccioli. I carabinieri analizzano tutte le tracce ALBENGA. Raid vandalico nella piscina comunale, e alla fine l'entità dei danni materiali è ben superiore a quella del bottino messo assieme durante l'incursione notturna. Ad accorgersi dell'accaduto sono stati i bagnini ed i responsabili della piscina che si affaccia sui giardini appena intitolati al fondatore dei boy scout Baden Powell, quando ieri mattina hanno aperto il portone dell'impianto e si sono trovati davanti agli occhi uno spettacolo di devastazione. Le porte dei vari locali erano state sfondate, molti degli arredi di spogliatori e servizi erano distrutti o pesantemente danneggiati e come “firma” gli autori dell'inaspettata e spiacevole visita notturna hanno pensato bene di lasciare i propri escrementi sul bordo della piscina. I responsabili della piscina hanno avvisato i carabinieri che immediatamente hanno effettuato tutti i prelievi e i rilievi di rito sulle tracce (comprese quelle organiche lasciate probabilmente in segno di spregio) e confidano attraverso questi reperti di poter risalireall'identitàdegliautorideidanneggiamenti. Con ogni probabilità i vandali non hanno neppure avuto bisogno di forzare gli accessi, ma si sarebbero nascosti all'interno dell'impianto la sera precedente, prima della chiusura e sarebbero riusciti a sfuggire ai controlli dei custodi. Appena la piscina è stata chiusa e deserta i malfattori sarebbero usciti dai loro nascondigli alla ricerca di denaro e valori che evidentemente pensavano di poter trovare nascostidaqualcheparte.Unaricercaandatadelusa,vistocheinpiscinac'erano solo poche manciate di spiccioli. Ben più ingenti i danni provocati a strutture e arredi, calcolati in almeno cinquecento euro di soli materiali. «Non capisco cosa sperassero di trovare - afferma Gianni Muratorio, responsabile dell'Ingaunia nuoto, società che gestisce la piscina - Tutti sanno che in posti come questo al massimo si trovano gli spiccioli che servonoperiresti.Sonoindignato,perché si è trattato di di danneggiamenti gratuiti a danno di una struttura che non è nostra ma di tutti e che è frequentata da un gran numero di albenganesi. In questo modo non è stato fatto un dispetto a noi, ma un danno a tutti». L. R. Aeroporto Panero, in dieci anni da 700 a 17.000 passeggeri SETTECENTO passeggeri nel 1996, diciassettemila nel 2006. Sono questi i numeri della crescita dell'aeroporto Clemente Panero nell'ultimo decennio di vita, caratterizzato dall'avvio del volo di linea con Roma e da una lunga serie di interventi sulle strutture aeroportuali che non hanno mancato di suscitare polemiche. Ma i dati emessi dall'Enac, l'ente che coordina l'aviazione civile, sembrano proprio dar ragione all'Ava visto che in questi anni l'aeroporto è cresciuto in maniera esponenziale. Dai 727 passeggeri di dieci anni fa ai 17578 di oggi, che si traducono in un totale di decolli e atterraggi che è passato da 697 a 6849 in un decennio. «I numeri parlano da soli - commenta soddisfatto il presidente Pietro BaleCISANO LUTTO Traffico rallentato per due cantieri È morto il notaio Gerini oggi funerali a Cisano TRAFFICO rallentato sulla Provinciale 582 a causa di due cantieri che hanno imposto l’installazione di semafori a senso unico alternato nella zona del Polo 90, tra Albenga e Cisano, e a monte di Zuccarello su una strada molto trafficata anche da parte di mezzi pesanti. È SCOMPARSO ieri mattina nella sua casa di Cisano all’età di ottantacinque anni Michele Gerini, molto conosciuto non solo nella cittadina della Val Neva ma anche ad Albenga dove per anni ha esercitato la professione di notaio. Gerini lascia la moglie Elza, i figli Marco (in passato sindaco di Cisano) e Annalia, il genero Sandro e la nuora Carmen. I funerali saranno celebrati questo pomeriggio alle 16 nella chiesa di Santa Maria Maddalena di Cisano. ORTOVERO Incendio boschivo spento dai pompieri Una porta distrutta dai teppisti stra - e sono il prodotto di una crescita dovuto a tutto ciò che è stato fatto in questi anni. In particolare l'ottenimento del volo notturno nel 2004, la realizzazione della nuova aerostazione e la dotazione della pista dei più moderni e sofisticati strumenti elettronici per l'atterraggio hanno dato la svolta, assiee al volo di linea». Si può dire che l'aeroporto sta... decollando? «Direi che è già decollato - chiude Balestra - e che adesso sta prendendo la giusta quota per evitare le ultime possibili turbolenze. Adesso stiamo avviando un programma di marketing diretto nella capitale per promuovere il nostro volo di linea anche nei confronti dell'utenza romana». HANNO dovuto lavorare per più di un’ora i vigili del fuoco intervenuti l’altra sera per bloccare un principio di incendio nella zona boschiva della frazione di Pogli. A causare il rogo probabilmente la mancanza di cautela di qualche abitante della zona che avrebbe tentato di bruciare alcuni rifiuti senza tenere conto del vento che in poco tempo ha diffuso le fiamme tutto attorno. ALBENGA L’addio a Dezani in San Bernardino SARANNO celebrati oggi pomeriggio alle 15 nella chiesa di San Bernardino i funerali di Francesco Dezani, novantacinquenne ex dirigente della Fipap, la federazione nazionale del pallone elastico, di cui è stato lungamente segretario generale.