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La storia di Galway inizia con la costruzione di una fortificazione sulle rive del fiume Gaillimh (= sassoso) nel 1124
da parte del re del Connacht. Nel Medioevo Galway diventa città fortificata, governata da 12 famiglie (Tribes) anglonormanne e 2 gaeliche. Il suo porto era il principale centro irlandese per i commerci con la Spagna e la Francia.
Cristoforo Colombo si fermò a Galway nel 1477 durante un viaggio verso l’Islanda e le isole Faroe.
Oggi Galway è la terza città dell’Irlanda dopo Dublino e
Cork, con 75.500 abitanti. In realtà il centro della città
è piuttosto piccolo. Bridge Street, Shop Street e William
Street (tre parti di un’unica lunga strada) sono le vie
dello shopping, che partono dal fiume Gaillimh, oggi
Corrib e arrivano a Eyre Square (dove si trovano i
grandi magazzini Marks & Spencer e l’ingresso all’ Eyre
Square Shopping Centre). Qui sventolano le 14
bandiere che rappresentano le Tribes. Il parco al centro
della piazza si chiama Kennedy Memorial Park perché il
Presidente Kennedy – la cui famiglia era di origine
irlandese – tenne qui un discorso durante una visita
ufficiale nel 1963.
Galway è una città formata principalmente da quartieri
residenziali –file di villette con giardino disposte
ordinatamente. Galway è racchiusa a nord da una
grande circonvallazione a semicerchio lungo la quale vi
sono 14 “roundabouts” – rotonde – che hanno il nome
delle 14 Tribes. All’esterno della circonvallazione vi è la
zona industriale.
Se dal centro si attraversa il ponte sul fiume Corrib si
arriva a “The Claddagh”, luogo ove vi era il più antico
villaggio di pescatori in Irlanda, oggi distrutto. Vi sono qui molti cigni, e la leggenda dice che siano le
anime dei pescatori morti in mare. Un simbolo della cultura irlandese è il “Claddagh Ring”, un anello
che raffigura un cuore sormontato da una corona e racchiuso tra due mani, molto amato dagli
emigrati irlandesi in America. Se una persona indossa l’anello con la punta del cuore verso il braccio,
significa che è impegnata, se lo indossa con la punta del cuore verso le dita significa che è libera.
Si può poi seguire la passeggiata a mare fino a Salthill (dove si trova la scuola) che è la parte “turistica” di Galway,
con le spiagge, i ristoranti e l’Acquario.
Vi sono anche numerosi campi da golf e un famoso ippodromo dove a Luglio si corrono le Galway Races.
Galway si è rapidamente estesa dopo il boom improvviso dell’economia irlandese a partire dagli anni ’90 – sono state
costruite centinaia di nuove case, e le persone che vivevano in campagna si sono spostate verso le città per essere più
vicine ai luoghi di lavoro.
Galway ha anche una famosa università che offre a 20.000 studenti provenienti da diversi paesi numerose facoltà,
soprattutto in ambito tecnico-scientifico. Quindi la città è – nonostante il rallentamento dovuto alla crisi economica –
molto vitale e in continua evoluzione, ed è – grazie all’università - una città “giovane”.
Non è raro vedere nel centro artisti di strada che recitano o suonano tutti i tipi di musica, da quella tradizionale
irlandese, alla musica classica, al blues, al rock. La gente ama stare all’aperto, e non appena c’è un po’ di sole le
strade, le spiagge e il lungomare si affollano. Vi è anche un trampolino per i tuffi nell’Oceano! Gli irlandesi sono grandi
camminatori (non fidatevi quando dicono “oh, è vicinissimo, al massimo 10 minuti a piedi!”) o si spostano in bicicletta.
La città è anche piena di taxi che hanno tariffe molto basse e vi sono due compagnie di bus.
Il Connemara, meta della gita della domenica, è una regione che viene considerata il cuore della cultura irlandese;
qui si parla il Gaelico, si suona la musica irlandese e si mantengono le antiche tradizioni. I ragazzi delle altre parti del
paese vengono qui durante l’estate per una o due settimane per frequentare corsi di “irlandesità”. E’ una zona
selvaggia, brulla e aspra, con alte colline scoscese segnate da muretti di pietra (durante la grande carestia della metà
del 1800 i contadini ricevevano denaro dai proprietari terrieri per ogni metro di muro costruito).
Si attraversa la zona delle torbiere, distese infinite di erba giallastra che copre lo strato di
combustibile fossile, spesso circa 50 centimetri, che viene tagliato e lasciato asciugare all’aria per
giorni prima di poter essere bruciato.
Il paesaggio è interrotto da torrenti la cui acqua sembra birra (con la schiuma!) a causa della
torba, e da fiordi, laghi e valli boscose.
Proprio sulla riva di un piccolo lago si trova Kylemore Abbey – Si tratta di un lussuoso palazzo
che un ricco commerciante fece costruire per la moglie verso la fine del 1800. Successivamente,
l’edificio è diventato una costosissima scuola privata per signorine gestita da suore benedettine (1923 – 2010). Le
suore hanno aperto il palazzo e i giardini ai visitatori, e producono cosmetici, marmellate e ceramiche decorate con
fiori di fucsia (Deora Dé), tipici dei giardini, che vengono venduti nel negozio annesso alla
caffetteria.
All’interno del parco vi è un bus navetta che porta al famoso “walled garden” vittoriano.
Visiteremo anche la miniera d’argento e piombo di Glengowla, che è stata chiusa nel 1875 –
oggi è testimonianza dei metodi di lavoro che si utilizzavano all’epoca. Il luogo è famoso per i
cristalli di quarzo e pirite.
Scogliere di Moher (contea di Clare)
Un luogo veramente spettacolare, con pareti di roccia alte fino a 214 metri a strapiombo sull’oceano. Molti uccelli
marini nidificano qui, anche i “puffins” o pulcinella di mare, insieme a gabbiani, fregate e cormorani.
Al largo si possono vedere le 3 Isole Aran, i cui circa 1200 abitanti parlano solo gaelico e mantengono intatte le
tradizioni più antiche. A Galway si acquistano i maglioni tipici dei pescatori di queste isole, fatti di lana grezza a
disegni in rilevo.
Burren National Park – Si tratta di una immensa piattaforma rocciosa, su cui il vento e la pioggia hanno scavato
lunghi solchi. Le frequenti piogge irrigano le piante che occupano i fazzoletti di terra nelle intercapedini. In questa zona
si può trovare il 75% della flora dell'intera Irlanda, e anche numerose specie di orchidee. Vivono qui lepri, volpi,
ermellini, martore, pipistrelli, capre selvatiche, conigli, scoiattoli, tassi, visoni e lontre. Ci sono inoltre
89 specie di uccelli, oltre a diversi tipi di farfalle e insetti, rane e pesci lacustri. Nel parco vi sono
numerosi dolmen; il più famoso è Il Dolmen di Poulnabrone. Risale al neolitico, tra il 4.200 e il 2.900
a.C. Usato come monumento funebre, è costituito da una lastra di 3,6 metri di lunghezza supportata da
due sottili lastre poste in verticale.
Kilmacduagh Monastery
Fondato nel VII secolo, il monastero contiene una “round tower”. Si tratta di un campanile cilindrico che serviva
all’occorrenza anche da rifugio per i monaci; infatti l’unica porta – a cui si accedeva con una scala a pioli che veniva poi
ritirata - è a 7 metri di altezza. La torre è alta 30 metri, ed è pendente. E’ una delle poche
torri cilindriche in Irlanda ad avere ancora la copertura a forma di cono.
Intorno alla torre vi sono numerose chiese: la “Cathedral” del XI secolo, la piccola chiesa di
St. John, St. Mary’s Church, O’ Heynes Church, tutte del XII – XIII secolo, e vi è anche una
costruzione che serviva da abitazione dei monaci. A causa della sua importanza e
ricchezza, il monastero è stato più volte devastato, e oggi è quasi completamente in
rovina. Questo luogo, anche grazie al paesaggio che lo circonda, ha grande fascino e
suggestione.
DUBLINO
Baile Átha Cliath (città del guado fortificato), il nome di Dublino in gaelico. Una terra scelta dai Vichinghi, una capitale
che si è sviluppata in una città tra le più belle e visitate d'Europa, in una miscela armoniosa d'Irlanda e d'Inghilterra,
di stile vittoriano e residenze georgiane, di tradizioni e di modernità.
La storia di Dublino comincia nel II secolo, poi passa da Vichinghi, Danesi, Celti, Normanni, Inglesi – per un certo
periodo Dublino fu la seconda città dell’Impero Britannico – la drammatica Carestia delle Patate del 1845 che costrinse
metà della popolazione ad emigrare, l’indipendenza di Irlanda del 1916, e più recentemente il grande sviluppo
economico della “tigre celtica” che si sta ora esaurendo a causa della crisi economica mondiale.
Oggi Dublino ha più di un milione di abitanti, ma il centro, sulle due rive del fiume Liffey, si può tranquillamente
visitare a piedi. Sulla sponda meridionale vi sono il caratteristico quartiere di Temple Bar, l’università (Trinity College),
Grafton Street con i bei negozi, i più importanti musei, il Dublin Castle (1204), la Cattedrale di San Patrizio (1220) e la
Cattedrale di Christchurch (1028), St Audoen’s Church (1190), il parco di St. Stephen’s Green e la fabbrica-museo
della Guinness. Sull’altra sponda, collegata dal famoso O’Connell Bridge (più largo che lungo) e dal Ha’Penny Bridge ci
sono le vie dello shopping Parnell Street e O’Connel Street, con l’altissima “Spire”.