Civica Scuola Di Teatro Paolo Grassi BRITNEY, ONE MORE TIME
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Civica Scuola Di Teatro Paolo Grassi BRITNEY, ONE MORE TIME
Civica Scuola Di Teatro Paolo Grassi BRITNEY, ONE MORE TIME testo Luca Tazzari || regia Gloria Giacopini 26/27/28 febbraio, 20: 30 Civica Scuola Di Teatro Paolo Grassi || Palestrina - via Salasco, 4 interpreti Donato Demita | Liber Dorizzi | Gloria Giacopini | Lucia Rho | Valeria Tomasulo scene e costumi Scuola di Scenografia Accademia di Belle Arti di Brera Lucia Rho| Elisa Zammarchi | Francesca Sartorio | Alexandra Zachi supervisione Davide Petullà | Beatrice Laurora referente organizzativo Tatiana Olear video e animazione Chiara Caliò | Alberto Danelli | Alberto Redighieri | Nicola Mingazzini supervisione Fabio Cherstich Luci Paolo Latini, Simona Ornaghi Scene Pio Manzotti, Alice Capoani, Mattia Franco Costumi Enza Bianchini, Nunzia Lazzaro Note di drammaturgia - Luca Tazzari L’indagine del fenomeno pop; l’indagine della superficialità; lo studio dell’ identità dilaniata che tanto ci rispecchia e l’ipotesi di un suo nucleo originario; la sperimentazione di una polifonia di punti di vista: non ho voluto fare niente di tutto ciò. Britney Spears mi piace tantissimo, rapito dai suoi video ho creduto di non desiderare altro che lei. Ed è questo ciò di cui parla “… Britney, One More Time!”: della natura dei nostri desideri e delle loro conseguenze. Seguendo i movimenti di Britney Spears non facciamo che seguire i movimenti dei nostri desideri e delle metamorfosi delle nostre identità per inseguirli. Britney Spears come desiderio supremo di un mondo. Icona culturale di tale portata che la realtà è pregna di lei, riconoscibile in ogni gesto dello quotidianità, anche in chi la disprezza o la deride. La storia, se si può parlare di storia, non ha un andamento classico, ma ritmico ed ha abbandonato in parte i nessi causa-effetto per preferire quelli analogici delle metafore; quasi una musica. Mi sembrava necessario per restituire Britney Spears allo stato puro, per poterci entrare nuovamente in contatto e lasciarla libera di manifestarsi in tutti i suoi aspetti: fenomeno pop, identità dilaniata, polifonia di punti di vista, un tutto in perenne contraddizione. Bellissima e Superficiale. E molto altro che ancora mi sfugge. Note Di Regia - Gloria Giacopini Non è Britney Spears che mi interessa. Ciò che ho scelto di seguire è il pensiero di Luca Tazzari: “Britney Spears mi piace tantissimo, rapito dai suoi video ho creduto di non desiderare altro che lei. Questo testo parla della natura dei nostri desideri e delle metamorfosi delle nostre identità per inseguirli.” Un gruppo di cinque performer prova a inseguire questo pensiero, raccontando il testo, indagandone l’andamento ritmico e musicale. Una performer “fa” Britney e gli altri ruotano nei diversi ruoli. È proprio questo esperimento (se così si può definire) a fare emergere i rapporti di causa effetto che esistono in quest’opera. Non è un’operazione metateatrale in senso stretto, voglio piuttosto mettere in luce attraverso un gioco teatrale che il rapporto tra i performer e il testo è metafora del rapporto tra Luca e Britney, che a sua volta è metafora del rapporto tra Britney e la sua stessa icona. Ciò che accadrà sarà una vera caduta dentro al testo, una vera metamorfosi da parte di chi racconta Britney in prima persona, che finirà per sentire il bisogno vero di dire e fare ciò che dice e fa il personaggio che racconta. La mia regia funziona pertanto come una matrioska. Il nucleo è il testo, poi c’è la storia che esso racconta, dunque la vera Britney Spears, poi ci siamo noi che proviamo a raccontarla. Tutti, seguendo lo stesso andamento ritmico, subiamo lo stesso effetto: ci trasformiamo nella rincorsa dei nostri desideri e ne veniamo fagocitati.