Conoscere i funghi per capire e proteggere il mondo in

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Conoscere i funghi per capire e proteggere il mondo in
CONOSCERE I FUNGHI
PER CAPIRE
E PROTEGGERE
IL MONDO IN CUI
VIVIAMO
a cura di
SERGIO RUINI
QUANDO SI DICE FUNGO…
MA I FUNGHI
POSSONO AVERE
FATTEZZE,
SEMBIANZE E
COLORI
IMPENSABILI E
SORPRENDENTI
Trametes
versicolor
Artomyces
pyxydatus
Fistulina
hepatica
Ramaria
pallida
Clathrus ruber
Lycoperdon
echinatum
Sarcoscypha austriaca
Calvatia utriformis
Tremiscus helvelloides
Otidea
cochleata
Morchella rotunda
Macrotyphula
fistulosa
Dictyophora indusiata
E NON
NECESSARIAMENTE
HANNO DELLE FORME
CARATTERISTICHE
E BEN DEFINITE
ANCHE
LE MUFFE
SONO DEI
FUNGHI
Questa ad esempio è
Penicillium
digitatum
o muffa degli agrumi
LE MICOSI SONO MALATTIE CAUSATE DA FUNGHI
ANCHE LA PERONOSPORA…
PERONOSPORA
COM’È PURE UN FUNGO
USTILAGO MAYDIS
Lieviti
Muffe
CHI MANGIA PANE E FORMAGGIO…
CHI BEVE
VINO
E BIRRA…
)
fungo
Saccaromyces
ellypsoideus
fungo
(
Saccaromyces
cerevisiae
Anche gli ANTIBIOTICI vengono preparati con dei
FUNGHI
COSÌ
COME
ALCUNI
DIGESTIVI
L’UOMO
PER VIVERE
HA
BISOGNO DI
ARIA
L’ARIA CI
VIENE
FORNITA
DAL
VERDE
QUANDO IN NATURA
QUALCOSA MUORE
CADE PER TERRA
NEL VOLGERE DI POCHI ANNI
SI FORMEREBBE UNA CROSTA TALE…
TUTTO
MORIREBBE
TUTTO
MORIREBBE
TUTTO
MORIREBBE
TUTTO
MORIREBBE
TUTTO
MORIREBBE
TUTTO
MORIREBBE
PER FORTUNA CHE CI
SONO CERTI FUNGHI
E CERTI BATTERI…
…che con la putrefazione riescono
a mettere a posto le cose
Ecco allora che,
collegati
alla natura,
entrano in campo
I FUNGHI
FUNGHI =
ECOLOGIA
È IMPENSABILE INFATTI PARLARE
DI FUNGHI SENZA FAR RIFERIMENTO
ALL’
ECOLOGIA
o Biologia ambientale
ECOLOGIA = dal greco ôikos : abitazione
e lógos : studio,
quindi:
STUDIO DELL’AMBIENTE
ovvero
Il rapporto tra gli esseri viventi
(vegetali e animali)
con gli ambienti
CONCETTI SEMPLICI E CHIARI DI
ECOLOGIA
____________________________________________________
Î LA COMUNITÀ VITALE È UNA
BIOCENÓSI
(Fitocenósi o vegetazione + Zoocenósi o animali)
Î LO SPAZIO VITALE È UN
BIÒTOPO
(Suolo e luogo)
Î BIOCENÓSI E BIÒTOPO, REGOLATI DAL
CLIMA,
costituiscono un
ECOSISTEMA
L’ECOSISTEMA
è l’unità fondamentale dell’Ecologia
Tra gli organismi viventi di un Ecosistema bisogna distinguere: i
Ä PRODUTTORI di sostanza organica
(piante verdi)
Ä CONSUMATORI PRIMARI
(mangiatori delle piante fresche)
Ä CONSUMATORI SECONDARI
(mangiatori dei consumatori primari e dei produttori)
Ä RIDUTTORI o decompositori
(funghi, batteri, alghe, protozoi, piccoli animali come
lombrichi, millepiedi, oniscidi)
IL BOSCO
È L’ESPRESSIONE
PIÙ PERFETTA DI UN
ECOSISTEMA
poiché ha
piante, animali, suolo, clima, funghi,
batteri, alghe, ecc.
Ecco,
brevemente
Illustrata,
l’importanza
che i funghi
hanno nel
mondo in cui
viviamo
QUINDI RICORDIAMO CHE IL RAPPORTO
DEI FUNGHI CON LE PIANTE
È INSCINDIBILE ED È VITALE
SIA PER LORO E PER NOI
Ma ecco che siamo
tornati a parlare di
FUNGHI
quindi di
micologia
MICOLOGIA
µυχης (mykes) = fungo
λογος (logos) = studio
STUDIO DEI FUNGHI
MICÒLOGO
Studioso dei funghi
MICÒFILO
Amico dei funghi
MICÒFAGO
Mangiatore di funghi
MICÒSI
Malattia causata da funghi
STREPTOMICÍNA
Antibiotico ricavato da un fungo
I FUNGHI
n Sono dei formidabili
chimici in grado di
sintetizzare molecole complicatissime
o Hanno una grande capacità
metabolica
p Si adattano ad ogni ambiente
I FUNGHI
hanno bisogno di nutrirsi con
AZOTO, OSSIGENO,
IDROGENO, FOSFORO,
ZOLFO, POTASSIO, RAME,
MAGNESIO, MANGANESE, FERRO, ZINCO
e alcune vitamine.
Hanno bisogno di CALORE e di LUCE.
Ma sono grandemente dipendenti nei confronti del
CARBONIO
Devono pertanto trovare assolutamente
del carbonio organico nei loro paraggi
per
CARBONIO ORGANICO
s’intendono delle
MATERIE ORGANICHE
PREFORMATE
come fonte di
NUTRIMENTO
I FUNGHI
hanno quindi lo stesso
problema degli ANIMALI
(cioè devono mangiare!)
mentre i VEGETALI,
che sono autosufficienti
grazie alla
fotosintesi clorofilliana,
per vivere si accontentano
DI ENERGIA LUMINOSA,
DI ANIDRIDE CARBONICA ATMOSFERICA,
DI ACQUA
E DI QUALCHE SALE MINERALE.
Di fronte a questa
esigenza
la risposta dei funghi è
triplice:
SI PRESENTANO
CIOÈ IN TRE FORME
I FUNGHI
SAPRÒFITI O SAPRÒBI
con il loro micelio degradano biologicamente
qualsiasi cosa
che ha terminato il suo ciclo vitale.
In pratica
smantellano e scompongono
le molecole complesse
in singoli elementi chimici
per metterli a disposizione
degli altri organismi viventi
I FUNGHI
SIMBIONTI O MICORRIZICI
instaurano
un rapporto vitale
con le radici delle piante
tramite il loro micelio
che avvolge la parte esterna delle radicole
per penetrarle all’interno
funzionando come un
sistema di tubature fungo-pianta
per lo scambio di sostanze nutrienti
I FUNGHI
PARASSITI
non sono altro che dei Funghi simbionti
“autobeneficianti”
perché apportano benefici a una sola
parte (alla propria, e danno all’altra).
I funghi parassiti operano, però, una
naturale regolazione
eliminando gli individui deboli
MICORRIZIA
Mantello
ifale
Radice
micorrizata
Reticolo di Hartig
Cortex
RADICOLA
MICORRIZATA
FORTEMENTE INGRANDITA
Una pianta può
essere
micorrizata
da più di
un fungo
(anche
centinaia)
LO SCOPO
DELLA PRODUZIONE DEI
“ F U N G H I”
È QUELLO DELLA
CONTINUAZIONE
DELLA SPECIE
QUESTO È
QUELLO
CHE NOI
CHIAMIAMO
FUNGO
Ä
MA IL VERO
FUNGO
È QUESTO
Ä
Vengono liberate le spore
mature. Esse cadono sul
terreno e possono
germinare o rimanere
inalterate per anni e anni.
Due spore germinano ed
ognuna produce un
filamento ifale che si
allunga e si ramifica
(Micelio primario sterile).
A un certo momento i due
miceli si uniscono e
mescolano i loro nuclei
(Micelio secondario, fertile
se le due spore saranno
state di polarità diversa).
Se le condizioni climatiche, igrometriche, termiche,
stagionali saranno favorevoli, il Micelio potrà anche
fruttificare. Ma anche situazioni da stress per spavento,
causato da condizioni avverse potrebbero farlo fruttificare.
OSSERVIAMO COM’È FATTO
UN MICELIO
M E CC A NI S M I P E R L A
DISPERSIONE DELLE
S PO R E
I funghi per assicurarsi la
CONTINUAZIONE DELLA SPECIE
devono farlo attraverso
LA DISPERSIONE DELLE LORO SPORE.
Il meccanismo della dispersione delle
spore non è uguale per tutti i funghi. La
natura si è sbizzarrita ad ideare i
sistemi più vari, impensabili e, in alcuni
casi, addirittura spettacolari !
NEI FUNGHI CON GAMBO E
CAPPELLO LE SPORE SI
LIBERANO PER
SEMPLICE
DISTACCO
E CADONO
PER TERRA
NELLO SPHAEROBOLUS STELLATUS LE
SPORE VENGONO DISPERSE PER LANCIO
DELLA SFERETTA CONTENUTA NEL FUNGO
LE VESCE, CHE QUI VEDIAMO DA GIOVANI,
A MATURAZIONE SI
SECCHERANNO E…
…BASTERÀ UN PICCOLO URTO, ANCHE DI UNA
GOCCIA D’ACQUA, PER FAR USCIRE E VOLAR
VIA LE SPORE MATURE
NEI PHALLALES,
UN FETENTISSIMO
ESCONO CON UN
E PUZZOLENTE
DEL FUNGO. CIÒ
RARE LE MOSCHE
CHE SE NE
SI SPORCHERANNO
PROVVEDENDO
LORO DIFFUSIONE
CARATTERIZZATI DA
ODORE, LE SPORE
LIQUIDO COLLOSO
DALLA SOMMITÀ
SERVE AD ATTIDELLE CAROGNE
CIBERANNO E
LE ZAMPE
COSÌ ALLA
IL CYATHUS STRIATUS, DALL’ASPETTO DI UN
SECCHIELLO, HA DELLE PALLINE CHE (CONTENGONO
LE SPORE) INCOLLATE AL FONDO. A MATURITÀ
BASTERÀ UNA GOCCIA D’ACQUA PER “SCOLLARLE” E,
PER MEZZO DI UN FILAMENTO VEGETALE FATTO A
MOLLA, ESSERE LANCIATE E DISPERSE
NELL’AMBIENTE, DOVE LIBERERANNO LE SPORE
CLAVICEPS
PURPUREA
O SEGALE
CORNUTA,
INSEDIA LE SUE
SPORE AL POSTO
DEI CHICCHI. ESSE
DIVENTERANNO
SCLEROZI CHE
CADRONNO IN
TERRA E ALLA
SUCCESSIVA PRIMAVERA
ORIGINERANNO DEI
FUNGHI CHE
LIBERERANNO DELLE
SPORE…
PILOBOLUS KLEINII È UN
PICCOLO FUNGO CHE PER
RIPRODURSI HA IDEATO UN
MECCANISMO
SPETTACOLARE E
INCREDIBILE: LE SUE
SPORE CADONO SULL’ERBA
CHE VIENE MANGIATA DA
UN ERBIVORO, PASSANO
PER IL SUO TUBO
DIGERENTE E, ALLA
DEFECAZIONE, DI NUOVO
ALL’ARIA SUL LETAME,
GERMINANO E PRODUCONO
I FUNGHETTI CHE VEDIAMO.
I QUALI ESPLODERANNO
LANCIANDO LA PALLINA
SCURA CHE HANNO IN
TESTA CONTENENTE LE
SPORE CHE SI
LIBERERANNO NELL’ERBA
Ô
PILOBOLUS KLEINII
LONGEVITÀ DEI MICELI
Dopo aver disperso le sue spore
il “fungo”
ha completato la sua funzione,
collassa e subisce una normale
biodegradazione.
Ma il micelio cosa fa?
Il ciclo vitale di alcuni miceli
dura il tempo di una riproduzione
che può essere di poche ore o di pochi giorni.
Alcuni miceli vivono però anche qualche anno,
altri addirittura decine di anni.
Molti dei funghi che interessano al comune
cercatore
VIVONO DECINE DI ANNI.
Ne può far fede il costante ritrovamento
di funghi cresciuti fedelmente
sempre nello stesso posto.
Una piccola dimostrazione
della longevità di un micelio
la possono dare alcuni
MODI DI CRESCERE DI CERTI FUNGHI
“I cerchi delle streghe”
Nell’alone di mistero che
circonda il mondo dei
funghi, si narra che
LE STREGHE
nelle notti di plenilunio
danzassero all’interno di un
CORDONE DI FUNGHI…
CRESCITA
RADIALE
DEL
MICELIO
ATTUALMENTE
(Hainsworth 1973: Hawskworth, 1995)
5 REGNI degli esseri viventi
Monera (Batteri) Plantae (Piante)
Animalia (Animali) Protesta (Protozoi) Î FUNGI (Funghi): - 4 Divisioni
Chytridiomycota
Zygomycota
Ascomycota
Basidiomycota
I f un g h i
regolarmente catalogati e
registrati dovrebbero essere circa
72. 000
I n Eu r o p a
i macrofunghi , cioè quelli
“che si vedono” sono all’incirca
3.500
I funghi che interessano al raccoglitore
appartengono a due grosse suddivisioni:
B A S ID IO MIC E T I
e
AS C O M I C E T I
Questi funghi devono il loro nome alle loro
cellule riproduttive: Basidio e Asco
Ai BASIDIOMICETI appartengono
i Porcini, le Russole, i Finferli.
Agli ASCOMICETI appartengono
le Spugnole, le Elvelle, i Tartufi.
Tra i funghi
ASCOMICETI
ricordiamo:
SPUGNOLA
Morchella esculenta
Sarcoschypha coccinea
TARTUFO
BIANCO
Tuber magnatum
Tra i funghi
BASIDIOMICETI
ricordiamo:
OVOLO BUONO
Amanita
caesarea
PORCINO FIORONE
Boletus
aestivalis
COLOMBINA MAGGIORE
Russula cyanoxantha
VESCIA
Calvatia coelata
QUANTI NOMI !
In moltissimi paesi,
anche vicinissimi tra loro,
nei dialetti locali
un fungo può essere chiamato
con nomi diversi
oppure con lo stesso nome
vengono chiamati funghi diversi.
In ogni nazione, con la lingua locale,
succede lo stesso.
Vediamo un esempio di come
viene chiamato nel mondo
l’ Amanita
caesarea
ANTICHI ROMANI
FRANCESI
GIAPPONESI
GRECI
INGLESI
ITALIANI
RUSSI
SPAGNOLI
TEDESCHI
Fungus caesareus
Oronge
Tamagotake
Bolites
Caesar’s agarics
Ovolo buono
Kesarev grib
Oronja verdodera
Kaiserling
Per evitare la Torre di Babele:
Ð
NOMENCLATURA UNICA
IN TUTTO IL MONDO
IN LATINO
(Nomenclatura binomia latina)
Amanita (genere – con iniziale maiuscola)
caesarea (specie – con iniziale minuscola)
MA COME SI
RACCOLGONO I FUNGHI ?
La ricerca deve essere metodica e
attenta. Le prime volte è
indispensabile andare insieme a
qualcuno più bravo di noi in modo
che possa correggere i nostri errori.
Poi occorre munirsi dei
“ferri del mestiere”
I FERRI DEL
MESTIERE
Pochi ma
indispensabili
Però
in montagna
e in luoghi scoscesi
è preferibile
NON USARE GLI STIVALI
perché non hanno un’adesione
avvolgente
sul piede e non hanno il carroarmato
come gli scarponi
SE POI CI PRENDE
LA PASSIONE…
Se poi qualcuno vorrà dedicarsi
maggiormente alla conoscenza dei funghi
dovrà munirsi anche di:
Q
Un po’ di stagnola (per incartare separatamente i
reperti da studiare a casa)
Q
Penna e carta
(per annotare particolarità utili a
casa per la determinazione:
habitat, odore, sapore, ecc.)
Q
Fotocamera
(per immortalare caratteristiche
che potremmo dimenticare e per
farci una diateca)
Ma quando
vanno raccolti i funghi
per uso alimentare?
QUANDO SONO
MATURI !
Altrimenti hanno poco sapore,
sono più indigesti
e si perpetua un danno ecologico
E quand’è che sono maturi
i funghi?
Naturalmente quando hanno le
spore mature pronte per la
dispersione.
E come si fa a capire, nei porcini,
quando le spore sono mature?
Quando i PORI (cioè “la spugna”)
VERDI
sono
Che poi non è
da gettar via
quando si cucinano
perché è la parte
più saporita
del fungo!
I FUNGHI SONO COME I PESCI
La cattura dei pesci è vietata fino a
quando non hanno raggiunto una
misura minima. Perché?
Perché si presume che fino ad
allora non abbiano potuto
effettuare una riproduzione perché
troppo giovani
PER NON CORRERE
RISCHI GASTRONOMICI
CI SONO DEI FUNGHI CHE
SAREBBE INDISPENSABILE
IMPARARE A CONOSCERE
K MOLTO BENE 1
Amanita phalloides
Amanita verna
Cortinarius
orellanus
Cortinarius
speciosissimus
Galerina marginata
111
MA CI SONO ANCHE
Î Amanita proxima
Î Amanita virosa
Î Cortinarius splendens
Î Lepiota brunneoviolacea
Î Lepiota helveola
Îtutte le piccole Lepiota
TUTTI FUNGHI MORTALI
MA ANCHE
CON QUESTI
SI PUÒ
MORIRE
Entoloma
sinuatum
Cortinarius
sanguineus
Amanita
pantherina
1
COME PURE CON QUESTI
Î Inocybe rimosa
Î Clitocybe bianche
Î Cortinarius venetus
Î Cortinarius sottogenere Dermocybe
Î il genere Inocybe
Î Inocybe geophylla
Î Paxillus involutus
Î il genere Psilocybe
CON QUESTI
FORSE
NON SI MUORE
PERÒ
SI STA MALE
LO STESSO
Tricholoma pardinum
Lactarius
torminosus
Amanita muscaria
Insieme a questi
Boletus satanas
il genere Conocybe
il genere Cortinarius
Panaeolus
il genere Galerina
Hygrocybe conica
Hypholoma fasciculare
Lactarius scrobiculatus
Tricholoma josserandii
altri Lactarius
Mycena pura
Mycena rosea
il genere
Ramaria formosa
Ramaria pallida
Russula emetica
il genere Scleroderma
Mycena pelianthina
SE INVECE
VOLETE MANGIARE
DA GOURMET
DOVRESTE IMPARATE
A CONOSCERE QUESTI
Agaricus campestris
Agrocybe aegerita
Amanita caesarea
Boletus aereus
Boletus aestivalis
Boletus edulis
Boletus erythropus
Boletus luridus
Boletus pinophilus
Calocybe gambosa
Cantharellus cibarius
Coprinus comatus
Entoloma clypeatum
Hydnum repandum
Laccaria amethystina
Lactarius deliciosus
Macrolepiota procera
Marasmius oreades
Morchella esculenta
Morchella vulgaris
Russula cyanoxantha
Russula vesca
Russula virescens
Tricholoma portentosum
Tricholoma terreum
Xerocomus badius
I FUNGHI SONO
IMPORTANTI
Alcuni esempi:
 Produzione di formaggi come gorgonzola,
camembert, roquefort, ecc.
 Produzione di vino, birra, bevande varie
 Produzione di pane e dolci
 Produzione alimentari come salse vegetali,
mangimi, integratori dietetici
 Produzione farmaceutiche e medicinali
come antibiotici, medicinali vari, digestivi,
alcuni acidi, prodotti fitocurativi, ecc.
INOLTRE I FUNGHI SONO
DEGLI ECCELLENTI
 Bioindicatori
in quanto legati a qualche elemento chimico
particolare: il suo aumento o la sua
diminuzione può rivelare alterazioni
ambientali (Inocybe, Clitocybe, Collybia,
ecc.)
E UNA NON TRASCURABILE
FONTE ECONOMICA
 Lavoro e occupazione
Turismo, viaggi, ricezione alberghiera,
coltivazione, condizionamento,
confezionamento, trasporto, commercio
Precedentemente
abbiamo appreso
l’importanza del
rapporto ecologico
tra funghi e piante.
Ma c’è un altro motivo che obbliga chi si interessa di
FUNGHI
a conoscere anche gli
ALBERI
perché conoscendo gli alberi si possono
riconoscere e dare i nomi ai funghi
HABITAT DI CRESCITA
È molto importante
conoscere un habitat
se si vuole determinare un fungo.
Tra le caratteristiche dell’habitat
è spesso basilare la conoscenza
dell’
AMBIENTE VEGETALE
CIRCOSTANTE
‹
Ci sono dei funghi che crescono indifferentemente
prossimità di qualsiasi specie arborea o erbacea
in
‹
Ce ne sono di quelli che amano solo le piante erbacee
(graminicoli, come nel caso di parecchi igrofori, clitocibi e altri)
‹
Ci sono dei funghi che scelgono le conifere o le
latifoglie in generale senza predilezione particolare
‹
Altri funghi incominciano a restringere la loro
ad esempio, ai soli pini o agli abeti o ai larici
‹
preferenza,
Altri ancora, più pretenziosi, vogliono solo abeti rossi o
abeti bianchi o pini a due aghi o pini a cinque aghi
Suillus grevillei
LARICI
ONTANI
Gyrodon lividus
Lactarius glyciosmus
BETULLE
PINI A 2
AGHI
Lactarius
deliciosus
Lactarius
deterrimus
ABETE ROSSO
Lactarius
salmonicolor
ABETE
BIANCO
Abbiamo visto dei funghi
che crescono in
ambienti boschivi
Ma esistono anche molti altri
HABITAT
con i loro funghi specifici
che troverete solo lì
Luoghi erbosi
Hygrocybe
punicea
Marasmius oreades
Vascellum pratense
Clitocybe dealbata
Panaeolus phoenisecii
Ambienti nei quali è passato il
fuoco
Peziza violacea
Faerberia
carbonaria
Pholiota
highlandensis
Psathyrella pennata
Rhizina
undulata
AMBIENTI DELLE ALTE QUOTE
Agaricus campestris var. articus
Cortinarius friesii
Lactarius robertianus
Omphalina obatra
AMBIENTI DUNALI O SABBIOSI
Peziza ammophila
Pisolithus arrhizus
Agaricus
devoniensis
AMBIENTI UMIDI O ACQUITRINOSI
Vibrissea truncorum
Cudoniella clavus
Urnula craterium
Sarcoscypha
coccinea
Mitrula paludosa
Arrhenia lobata
E TANTI ALTRI HABITAT !
IL CERCATORE DI FUNGHI
DEVE QUINDI SAPERE
DOVE CERCARE
SE VUOL AVERE
SUCCESSO
RINGRAZIANDOVI PER
L’ATTENZIONE
PRESTATA
CEDO LA PAROLA A
FRANCESCO
CARDINETTI
PER LA SECONDA
PARTE
FINE DELLA PRIMA PARTE
GRAZIE
PER LA VOSTRA
ATTENZIONE