3 posizioni

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3 posizioni
La posizione in piedi
La posizione in piedi è
certamente uniforme per le
diverse specialità di carabina:
standard, libera e aria
compressa.
Di norma la posizione più
corretta si propone
disponendo i piedi paralleli alla
linea di tiro con le gambe
diversamente divaricate (circa
larghezza delle spalle e più).
Con la mano sinistra chiusa a
pugno o altro, si sostiene la
carabina all’altezza di mira,
spingendo l'anca sinistra in
fuori. Il gomito del braccio sx
appoggerà sull'anca e
contemporaneamente si
produrrà un leggero
avvitamento su se stessi.
Il piede destro si disporrà parallelo al sx o leggermente più avanzato.
La gamba destra verrà usata come antagonista alla gamba sinistra al fine di stabilizzare il bacino.
Sarà il piede sx a sopportare la maggior parte del peso corporeo e quello della carabina.
Una posizione comoda potrebbe essere quella frontale rispetto al bersaglio, ma ha grandi
probabilità di produrre anche rilevanti errori di quando in quando.
Con la posizione in linea, diversamente, si evitano errori grossolani in quanto l'arma è "tenuta" dal
corpo e dalla testa (diritta), appoggiata sul guanciolo della carabina.
La tenuta dell'arma sul corpo è realizzata alzando la parte sinistra del bacino (di quasi 1 cm) e
bloccando il punto femore-bacino. Il gomito sinistro si caricherà del peso dell'arma direttamente
sulla parte anteriore, bacino e anca. Per riproporsi in linea ci si dovrà piegare indietro e torcere la
colonna vertebrale verso sinistra.
I piedi verranno tenuti possibilmente paralleli in quanto in questo modo la gamba destra potrà
fare da supporto in modo corretto. Di fatto avere i piedi disassati comporta anche un leggero
piegamento del ginocchio destro con relativa instabilità.
Nell'imbracciare l'arma, la mano destra (con il dito medio, l'anulare e il mignolo) eserciterà una
modesta forza che produca una pressione tra il calciolo e la spalla destra.
È opportuno guidare il calciolo sulla spalla dx, con la mano sinistra e “sentire” fisicamente il punto
d'appoggio solitamente usato.
Il calciolo sarà posizionato subito dopo la clavicola. Il gomito destro dovrà risultare
sufficientemente rilassato, per non produrre inutili tensioni ( posizione scostata dal corpo di circa
45°), così da bloccare il calciolo alla spalla e migliorare l'equilibrio.
La presa dell'arma si produrrà con l’uso delle dita (medio, l'anulare e il mignolo della mano destra)
che premeranno l'arma verso la spalla. Questa leggera pressione servirà a stabilizzare l’arma e a
scattare meglio.
La carabina non sarà premuta con forza contro la spalla. Sicuramente il calciolo dovrà essere ben
inserito nell’appoggio sulla spalla. Spingere troppo l'arma contro la spalla potrà dare l'illusione di
una maggiore stabilità, ma di fatto darà luogo ad inevitabili errori quando si produrranno delle
inevitabili variazioni di pressione e i conseguenti spostamenti dell’arma.
Il pollice della mano destra dovrà trovare un punto di appoggio, il più rilassato possibile.
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Di grande importanza sarà il dover fare mente locale per mantenere la spalla sinistra del tutto
rilassata e non sotto la carabina.
Di norma la mano sx, potrà disporsi con il pugno chiuso ( si sono anche altre alternative), in modo
da portare l'arma alla giusta altezza e consentire la massima stabilità.
La testa dovrà stare possibilmente diritta con i muscoli del collo rilassati, come del resto tutta la
muscolatura della parte alta del corpo.
Usando l'arma diritta, il collo si disporrà un po’ storto e i muscoli del tronco subiranno una certa
tensione, sarà decisivo a questo punto non contrarli volontariamente. Per tenere la testa diritta si
dovrà inclinare leggermente la carabina; ci vorrà molta esperienza e tante prove d’allenamento per
saper disporre ogni volta la carabina con la stessa inclinazione.
Il guanciolo sarà sempre disposto esattamente sia in altezza che nell’inclinazione.
Il corpo del tiratore:
- i muscoli addominali dovranno rimanere rilassati, con la pancia un po' in fuori e assumeremo una
posizione in schienata.
- il grande gluteo dovrà andare in tensione soltanto nel porsi
posizione, poi lo si disporrà in completo rilassamento.
- i polpacci saranno rilassati.
- le ginocchia non dovranno mai risultare piegate.
Si dovrà prestare sempre molta attenzione alla zona sopra le caviglie
in cui risiedono i muscoli propriocettori che regolano le oscillazioni.
Quando si assumerà la posizione sarà necessario concentrarsi sulle
sensazioni provenienti dalla zona sopra le caviglie in quanto proprio
da questa si estendono tutte le vibrazioni al corpo.
Memo:
- imbracciare e alzare l'arma
- controllare la direzione dell'arma e quella delle gambe.
- controllare la posizione di appoggio calciolo - spalla
- centrare la testa sul guanciolo e allineare le mire
- rilassare la spalla e il braccio sinistro così anche tutti i muscoli non necessari
- compiere un’ampia respirazione seguita da una seconda minore e quindi iniziare lo stato di
apnea
- iniziare la prima corsa col metodo dello scatto pulsante
- focalizzare il mirino e attendere l'attimo di fermo
- scattare premendo con decisione e senza strappare
- restare in posizione (guidare il colpo sul 10)
- dopo qualche secondo sbracciare l'arma.
Ultime raccomandazioni:
La pressione dell'arma sulla spalla dovrà sempre essere possibilmente costante.
IL peso dell'arma dovrà essere sopportato dalle ossa e non dai muscoli del sistema.
La posizione dell'arma dopo lo scatto, dovrà essere mantenuta per non influenzare minimamente
la direzione del proietto in uscita dalla canna.
Predisporre i mirini che permetteranno di vedere chiaro il bersaglio nelle condizioni di luce del
poligono (di norma 4.0 con il Sole e il bersaglio ben illuminato, 4.2 – 4.5 quando è nuvoloso con
poca luce).
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La posizione a terra
Per quanto apparentemente la posizione a terra sembri la più facile delle tre, in realtà
contiene diversi elementi tecnici non sempre semplici, che se usati correttamente
e scrupolosità, si possono ottenere punteggi di alto
livello. Delle tre posizioni è di fatto quella
che consente di ottenere con maggior
facilità i maggiori punteggi in quanto favorita
dall'ampia superficie di appoggio e con il
baricentro del corpo estremamente basso.
Procedura:
Il tiratore si sdraia sul pancone, con la giacca
da tiro indossata, con il guanto e la cinghia
allacciata alla parte alta della manica (braccio Sx). Imbraccerà così la carabina in modo
che la stessa, scarichi il proprio peso sul braccio sinistro dato che agganciata sotto la cassa
della carabina, si porti in una tal tensione da escludere un qualunque sforzo muscolare del
braccio.
Questa impostazione risulterà ottimale nel momento in cui i tre punti di tenuta della
carabina saranno ben congegnati e cioè: mano sinistra, spalla destra e braccio sinistro
concorreranno in modo armonico a bloccare la carabina, impedendo qualunque vibrazione
durante la mira e soprattutto nell'attimo dello sparo.
Il corpo
Il corpo si disporrà in posizione naturale, con la spina dorsale e le spalle a formare una "T.
La pancia dovrà essere appiattita sul bancone con il peso corporeo che prediliga di più la
parte sinistra al fine di favorire la respirazione. Il corpo e la linea di mira forma si
disporranno a formare un angolo di 20-30° circa .
Le gambe si disporranno aperte, con la gamba sinistra diritta e quella destra allineata con
l'asse passante sul prolungamento della canna della carabina. Il ginocchio della gamba dx,
piegato, per scaricare la pressione del ventre sul pancone.
Il braccio e la mano sinistra ela cinghia di sostegno.
Il braccio sinistro è di norma
usato in ampia apertura
(braccio – avambraccio) al
fine di conferire al corpo una
posizione allungata e quindi
più stabile. Come da
regolamento ISSF, il suddetto
angolo non potrà essere
inferiore a 30°. Il punto
d'appoggio potrà collocarsi
all’incirca sotto l'arma oppure
con leggero spostamento a
sinistra. La triangolazione di questi punti d’appoggio conferiranno al tiratore una posizione
naturale e sciolta. Inizialmente l’appoggio sul gomito sinistro risulterà un po’ doloroso per
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la pressione prodotta dal peso della carabine, ma fatto un po’ di “callo” il tutto diventerà
facilmente sopportabile. Lo spostamento del gomito nel corso della gara potrebbe quasi
certamente causare degli spostamenti del punto zero assestato inizialmente. Il gomito
dovrà rimanere sempre nella stessa collocazione verificata nei colpi di prova, nel corso di
tutta la competizione. E’ vivamente sconsigliato porre il gomito sinistro, proprio sotto
l'arma in quanto tale sistemazione favorirebbe una maggior pressione sul punto
d’appoggio con il conseguente impedimento al normale flusso sanguineo e la conseguente
trasmissione di pulsazioni alla carabina. Braccio sx e gamba sx dovranno essere allineate
sullo stesso asse.
La mano sinistra sarà sempre posta sotto la cassa della carabina,in parte avvolta dalla
cinghia, fino all'aggancio della stessa con l’hand stop. Questo punto esteso di contatto e il
relativo punto fermo garantirà che la cassa non si possa spostare. La cassa della carabina
si appoggerà sul muscolo posto sotto al pollice della mano sinistra. Le dita dovranno
essere del tutto rilassate e non toccare l'arma. Di fatto anche la più debole pressione
irregolare delle dita provocherebbe una influenza sulla traiettoria del colpo. Un elemento di
ragguardevole importanza è certamente la Cinghia. Ha il compito di rilassare totalmente il
braccio d'appoggio e per ottenere questo effetto il tiratore la userà vincolata al punto più
alto possibile del braccio d'appoggio (sx). Una volta sistemata, la cinghia non dovrà più
essere spostare o modificare il suo punto di fissaggio, pena modificazioni anche importanti
del punto zero di assestamento iniziale. Quindi non si dovranno avere esitazioni di sorta a
rimetterla nella posizione originale qualora ci si dovesse accorgere di uno spostamento
prodotto accidentalmente, anche durante la gara.
La spalla , il braccio e la mano destra
La spalla destra dovrà disporsi a realizzare un solido contatto, a pressione costante, con il
calciolo in modo che l’arma cada sulla direttrice del bersaglio e la muscolatura risulti
rilassata. L’irregolarità della pressione sul calciolo produrrebbe sicure irregolarità di rosata.
Il gomito destro sarà posto avanti a
destra, rilassato e comodo. Con la
parte superiore del braccio il tiratore
sosterrà la spalla ed il corpo. Questa
posizione escluderà di poter modificare
l’assetto della spalla(e del punto zero),
il che accadrebbe se fosse impostata a
ridosso del corpo. L'avambraccio non
ha funzione d'appoggio;
La mano destra non dovrà fare alcuna pressione laterale sull'arma e chiudendosi
sull’impugnatura, si disporrà esclusivamente a tirare il grilletto nel modo più fluido
possibile (seguendo le note regole dello scatto). La modalità con cui verrà impugnata
l’arma dipenderà dalla posizione dell'indice sul grilletto, dalla pressione da esercitare con la
tecnica di scatto. Per ottenere un buon contatto sulla spalla, si può esercitare una modesta
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pressione con l’indice,l’anulare ed il mignolo sull'impugnatura dell’arma, portandola a sé.
La posizione deve comunque essere rilassata ed equilibrata. È senza dubbio un errore
produrre un aumento della pressione delle dita, per avere maggior contatto con la spalla.
La migliore delle posizioni possibili
Stendersi sul pancone cercando di ripetere la posizione regolamentare. Imbracciare la
carabina con la giacca da tiro indossata (ma senza la cinghia),e con l’aiuto di un
compagno o dell’allenatore segnare il punto d’appoggio “ideale” della mano sinistra
sotto la cassa della carabina. In corrispondenza dell'incavo formato del pollice e
dall'indice, si fisserà il dispositivo di aggancio della cinghia, hand stop, fermo per la
mano.
Inserito il fermo per la mano sulla cassa della carabina facendolo scorrere nell'apposita
rotaia si indosserà e fisserà la cinghia vincolandola al braccio sx, nel punto più alto
sopra il bicipite. La cinghia dovrà adattarsi alle caratteristiche fisiche del tiratore e
quindi allungata o accorciata in modo da favorire l'assetto complessivo della posizione.
Se la cinghia avrà la giusta tensione d’equilibrio, dopo lo sparo la canna si alzerà di
poco in verticale verso l’alto per ricadere poi esattamente al centro del bersaglio. In
pratica la carabina dovrà risultare appesa alla cinghia. Così impostata la mano, si
appoggerà al fermo in modo da non rischiare anche un modesto scivolamento e la
posizione sarà stabile. Senza impugnare la carabina con la mano destra il tutto dovrà
poter rimanere in equilibrio senza alcuna forza muscolare applicata dal tiratore.
Nella carabina libera si interverrà allungando o accorciando il calciolo, agendo sull'apposito
dispositivo; nella carabina standard inserendo o togliendo spessori.
In entrambi i casi si potrà anche intervenire spostando il fermo per la mano in avanti o
indietro non modificando la lunghezza del calciolo e senza modificare l'assetto della
posizione impostata in precedenza.
Qualora la posizione risultasse:
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troppo alta: allungare la cinghia e spostare in avanti il fermo per la mano (circa un
buco della cinghia, per ogni tacca della rosata);
troppo bassa: accorciare la cinghia e spostare indietro il fermo per la mano.
La posizione della diottra, di norma sarà a circa 5-7cm dall'occhio di mira.
Per diminuire le tensioni muscolari si consiglia l’esecuzione alternata di tiri in bianco (es. 3)
seguito da un tiro a fuoco.
Nella fase di messa a punto della posizione non ci si dovrà preoccupare del punteggio.
L'obiettivo è trovare una posizione comoda e rilassata che permetta al tiratore di
mantenere la carabina immobile senza alcuno sforzo. Per far questo è comodo socchiudere
gli occhi e verificare con la mente che tutti i muscoli siano rilassati compresa la stabilità
della posizione. Prodotta questa verifica della posizione, si passerà alla cura della mira sul
bersaglio.
Dopo ogni singolo colpo i movimenti del tiratore dovranno ripetersi con la massima
attenzione e seguendo il ritmo della respirazione, quando in successione cadenzata si
porterà il mirino al centro del bersaglio anche con residue mini correzioni. Dopo ogni
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sparo si dovrà rimanere in mira al fine di distinguere i propri errori da quelli dovuti
eventualmente dalle condizioni atmosferiche. La linea di mira della carabina consiste
normalmente in un anello posto sulla punta della canna e una diottra situata sopra il
castello dell'otturatore che traguardati in modo coassiale, inquadrano il bersaglio. La
diottra ha un sistema di regolazione che consente di spostare la traiettoria del proiettile.
Ponendosi in posizione di mira, dopo aver controllato le condizioni generali di
ottimizzazione fisico mentali, non si dovrà portare con la forza la carabina sul bersaglio,
ma si correggerà la posizione fin tanto da trovarsi al centro del bersaglio con la
muscolatura del tutto rilassata
Per gli spostamenti macroscopici :
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se la linea di mira è al di sotto del bersaglio spostare in avanti il gomito sinistro, se
è al di sopra spostarlo indietro
se la linea di mira è a sinistra del bersaglio spostare il gomito a destra, se la linea di
mira è a destra spostare il gomito a sinistra
Per gli spostamenti minimi :
se la linea di mira è al di sotto del bersaglio spostare indietro la pancia facendola
strisciare sul pancone, se è al di sopra spostarla in avanti
se la linea di mira è a sinistra del bersaglio spostare la pancia verso sinistra, se è a
destra spostarla verso destra.
Il controllo successivo tenderà a
verificare che il movimento
oscillante della carabina, dovuto
alla respirazione e quindi al
gonfiamento e sgonfiamento della
cassa toracica, stia su un asse
verticale.
Se le condizioni risultassero
diverse si dovrà intervenire sul
punto di appoggio del gomito ( braccio sx) :
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verso destra se il movimento della carabina va dall'alto a destra al basso a sinistra;
verso sinistra se il movimento della carabina va dall'alto a sinistra al basso a destra.
Modesti aggiustamenti potranno essere prodotti modificando la posizione del gomito
destro rispetto al corpo, riverificando poi le pressioni della mano destra sul calciolo oltre a
quella espressa della guancia sul guanciolo.
È sconsigliabile proseguire con una mira quando la carabina oscilla su un asse obliquo
rispetto alla verticale, per le obbiettive difficoltà di poter controllare la stessa condizione
per tutta la durata della gara.
Una volta effettuata la punteria e trovato l'allineamento diottra-mirino-bersaglio il gomito
sinistro non dovrà più perdere tale posizione.
Il tempo di mira dovrà durare il meno possibile in quanto il suo protrarsi potrebbe
facilmente produrre visioni deformate, puntini o altri disturbi legati all’affaticamento
dell’occhio. Di regola sarebbe preferibile far partire il colpo dopo pochi secondi.
Una volta sistemata la posizione e completata la prima corsa dello scatto, ci si porrà in
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stato di apnea(contando da questo istante circa tre secondi), si controllerà l'allineamento
diottra-mirino-bersaglio, (focalizzando solo il mirino) e si farà partire il colpo.
Il controllo della posizione del corpo si dovrà eseguire prima dei tre secondi. Dopo il
controllo finale e il conseguente sparo si dovrà mantenere la posizione per un paio di
secondi. Questa sequenza eviterà che il cervello possa memorizzare un’immagine del
bersaglio, fittizia che a noi risulterà immobile, ma che in realtà non rispecchia i movimenti
della carabina rispetto al bersaglio reale.
In fine consideriamo alcuni utili controlli da effettuare, prima di produrre lo scatto avendo
l’obbiettivo di verificare la nostra posizione di stabilità ed equilibrio. Per ognuno di essi, il
controllo sarà superato positivamente se la carabina si riposizionerà in modo tale da
vedere il disco nero del bersaglio al centro del mirino:
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con la mano sinistra dare alcuni strattoni all'arma; se questa si riposizionerà in
modo diverso sul bersaglio controllare l'impugnatura della mano sinistra e di non
avere dei muscoli in tensione;
allentare la presa della mano destra sul calcio e controllare che l'arma non si muova
rispetto al bersaglio;
sollevare la testa e riposizionarla per verificare la stabilità dell'imbracciatura
con il piede destro battere leggermente sul pancone con la parte interna del tallone
facendo ruotare la caviglia;
scattare a vuoto continuando a premere il grilletto fino a fine corsa per controllare
che l'arma resti in punteria sul bersaglio.
La posizione in ginocchio
La posizione in ginocchio impone al tiratore di
ricercare in proprio e con la guida esperta di un
allenatore, la condizione meno stressante e di
massimo equilibrio di tutte le forze in gioco.
E’ necessario quindi “sentire” ogni parte del
proprio corpo che risulti in un buon equilibrio
statico. Come per le altre posizioni di tiro, ma in
questa in particolare, non bisogna illudersi che si
possa semplicemente copiare la posizione di un
altro tiratore “ molto bravo”.
La morfologia del nostro corpo è sicuramente
molto individuale e quindi è necessario concentrarsi sulla stessa. Una buona posizione si
costruisce in un tempo relativamente non breve , lavorando molto sui dettagli di diverse
sedute di allenamento al fine di ottenere la necessaria sensibilità per una discreta certezza
dei propri mezzi.
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La posizione di norma ha 3 punti di appoggio: 1 – il piede sx sul cui ginocchio si scarica
il peso della carabina e del braccio sx.
2 – l’insieme del piede destro flesso suo cuscino
“sedile” e la suola della scarpa dx. 3 - Il ginocchio della gamba dx che sostiene buona
parte del peso corporeo e concorre all’equilibrio complessivo.
Dall’analisi di questo insieme si evince che il peso complessivo corpo/carabina è sostenuto
da due punti dei tre di appoggio. Infatti il piede dx sostiene buona parte del corpo e sul
sx si scarica il rimanente peso corporeo, carabina compresa.
Il tiratore dovrà quindi bilanciare con cura e sensibilità il proprio baricentro di gravità su
questi tre punti di appoggio. Una nota di rilievo è riservata al cuscino di appoggio che
dovrà essere scelto in considerazione del piede del tiratore. Il suo contenuto poi dovrà
contenere corpi di relativa compattezza tali che per la pressione espressa sullo stesso, lo
possa modellare opportunamente ed in modo tale che non produca dolore insostenibile al
collo del piede.
Le spalle si disporranno a circa 45 gradi rispetto alla linea di tiro. La spalla del braccio sx
sarà di massima leggermente più bassa di quella dx. Il braccio e la spalla dx dovranno
essere rilassati. L’avambraccio e la parte superiore del braccio sx formeranno tra loro un
angolo di circa 90 gradi che di fatto potrà variare in funzione di braccia lunghe o corte.
La gamba sinistra deve essere perfettamente perpendicolare al pancone ed esattamente
sotto la carabina, o leggermente a sinistra (qualche centimetro); comunque mai a destra
rispetto alla carabina. In alcuni casi la posizione della gamba sinistra può essere corretta
leggermente in avanti, rispetto alla posizione classica, quando il tiratore è di alta statura o
ha le gambe particolarmente lunghe.
Se le dimensioni della calciatura sono state ben considerate, la giacca e il guanto non
presenteranno pieghe e l’handstopp non premerà con troppa forza producendo un dolore
sopportabile e limitato, allora è ok.
La gamba dx ripiegata sul cuscino forma un insieme che di fatto è un sedile. E’ buona
norma caricare il ginocchio, la caviglia che appoggia sul cuscino e la suola della scarpa con
circa lo stesso peso. Questa ripartizione si percepisce spostando anche di poco la
posizione del cuscino. Spostandolo nella direzione del ginocchi si aumenterà la pressione
sulla suola e facendo il contrario si scaricherà maggiormente sul ginocchio. Più il cuscino è
largo e maggiore sarà la pressione esercitata sullo stesso. Questa
posizione impone alla muscolatura uno sforzo inconsueto;
passerà quindi abbastanza tempo prima che si evitino crampi
e formicolii.
Molto importante è la posizione del busto; ci sono due
posizioni tipiche:
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una consiste nel tenere il busto molto rilassato e molto
piegato in avanti;
la seconda posizione consiste nel tenere sempre il busto
rilassato, ma più perpendicolare.
In entrambi i casi i muscoli dorsali non lavorano e il busto risulta formare un arco
abbastanza accentuato sul davanti. Entrambe le posizioni sono corrette e hanno dato, in
campo internazionale, ottimi risultati.
Per quanto riguarda la posizione della gamba destra, essa deve formare con la direzione di
tiro (asse della carabina) un angolo di circa 55-65°.
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L’uso della cinghia deve essere tale che risulti in grado di aiutare a portare il peso della
carabina senza apporti di tensioni e forze “altre”.
Agli inizi della ricerca della giusta posizione, sarebbe bene escludere l’uso della
cinghia.
In generale il tiratore tende a correggere i
piccoli errori di mira con il braccio sx e il suo
punto di appoggio. In realtà è necessario
procedere alla correzione del punto zero.
Uno dei problemi più rilevanti di questa
posizione è dato dalla “pulsazione” della
carabina. Questo è dovuto principalmente al
braccio sx che trasmette queste pulsazioni
attraverso la cinghia e quindi alla carabina in modo discretamente regolare.
Un aiuto per migliorare la situazione può venire dal riposizionamento della cinghia.
Diversamente si ricorre al ricontrollo della tensione della stessa, alleggerendola nella parte
interna, modificandone la lunghezza o modificando il punto di appoggio dell’handstopp.
Il gomito ed il ginocchio sx, devono trovare una buona compatibilità e stabilità nell’area di
appoggio che solo la sensibilità del tiratore può determinare ed acquisire nel tempo senza
lasciare spazio a sensazioni di incertezza statica.
Il piede sx è senza dubbio il “pilastro“ sul quale è regolato l’equilibrio della posizione e la
direzione del punto zero. Infatti, il piede e il ginocchio possono venire posizionati in modo
diverso e girati intorno al proprio asse. Saranno quindi necessari diversi allenamenti e
notazioni, seguite da attente valutazioni, prima di qualificare la più soddisfacente.
La gamba dx definisce la stabilità della posizione (“timone”) e quindi ogni tiratore
ricercherà la propria tenendo conto di angoli di apertura dai 45° a 90°( limite) in quanto a
questo massimo valore può certamente influire la forza di rinculo del colpo sparato
(quantità di moto). Ai principianti è consigliato iniziare con un angolo di 45°. Ognuno poi
deve ricercare al meglio per portare il baricentro sull’asse della canna.
Il “timone” cosiddetto, serve a regolare il
bilanciamento e la direzione del tiro (punto
zero) con i piccoli movimenti del piede. Il
calciolo si dovrà adattare perfettamente alla
posizione rilassata della spalla dx e si dovrà
trovare di norma leggermente sotto la metà
della slitta.
La testa appoggerà in modo rilassato sul
calcio e l’altezza facciale (zigomo) sarà fissata
in modo che lo sguardo cada esattamente
sulla linea di mira quando ci si appoggia in
modo comodo.
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L'arma deve restare su da sola, senza l'intervento della mano destra e del braccio. La
mano destra deve appoggiare sulla cassa senza stringerla ed in posizione tale da poter
effettuare le operazioni di scatto in maniera pulita.
Notazione… i pantaloni devono essere aperti il più possibile per evitare che la stoffa
eserciti una pressione tale da provocare delle pulsazioni che si trasmetteranno
inevitabilmente sulla canna.
Per controllare se la posizione raggiunta è buona, bisogna che il tiratore spari un colpo,
scattando in maniera pulita e senza preoccuparsi minimamente di fare un centro; se allo
sparo il tiratore o l'allenatore nota che il sussulto dell'arma è perfettamente verticale vuol
dire che la posizione raggiunta si può considerare soddisfacente se invece allo sparo l'arma
ha sbandamenti laterali, anche leggerissimi, vuol dire che la posizione non è ancora
buona.
Gli allenamenti a fuoco vanno fatti, solo dopo aver assunto una posizione regolare e dopo
aver imparato a vuoto, a mantenere la posizione per almeno 20 minuti senza stancarsi.
È bene iniziare tirando un colpo con pallottola e uno a vuoto e se la serie finisce prima dei
20 minuti, si deve restare in posizione continuando a scattare a vuoto.
Riassumendo, per raggiungere la corretta posizione occorre :
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spalla, non portare la spalla in avanti;
la mano destra non deve sostenere l'arma e i muscoli devono essere rilassati;
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sedersi sul tallone del piede
appoggiandosi con l'osso della
natica destra,scaricando il peso del
corpo;
sistemare la punta del gomito
sinistro sopra la rotula del
ginocchio;
la mano sinistra va tenuta come
nella posizione a terra,
appoggiando l'arma sul cuscinetto
del pollice;
disporsi frontalmente: corpo e
petto orientati verso il bersaglio;
testa in posizione naturale, senza
inclinazioni; la testa deve scendere
diritta sull'arma e il mirino deve
essere al centro della diottra;
inspallatura : l'arma si imbraccia
come a terra, spingere il calcio
verso l'interno;
il calcio deve andare verso la
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posizione della cinghia: alta sul braccio (chi ha le braccia corte può tenerla bassa);
la tensione della cinghia deve essere moderata tale da sostenere l'arma alla spalla;
il braccio sinistro deve essere piegato leggermente verso destra non sotto l'arma.
sistemare l'arma all'altezza del bersaglio: non curarsi se l'arma cade a destra o
sinistra, è necessario regolare l'inspallatura, il calciolo (di solito in posizione
intermedia tra terra e in piedi) e l'appoggio della mano sinistra. Si fa notare che la
gamba sinistra deve stare verticale, al massimo leggermente piegata in avanti, ma
non indietro.
portare l'arma al centro del bersaglio. A tale scopo si regolano i tre punti di
appoggio : piede sinistro, punta del piede destro, ginocchio destro.
È importante:
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trovare mentalmente la posizione giusta del corpo;
rilassarsi sull'arma e con l'allenamento a casa superare il dolore alla gamba destra;
si raggiunge la posizione ottimale quando l'arma oscilla lentamente come un
bilanciere, per allinearla si sceglie il punto in cui si ferma più frequentemente;
soprattutto non PORTARE l'arma sul bersaglio ma…..
In contrapposto alle altre due altre posizioni, per quella in ginocchio sono stabilite
disposizioni particolari:
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sotto il collo del piede si può porre un cuscinetto tenero del diametro fino a 15 cm e
di lunghezza fino a 20 cm.
Il ginocchio e la punta del piede devono toccare il suolo o la pedana esistente nel
poligono.
Il braccio sorreggente l'arma si appoggia al ginocchio in modo che il gomito non sia
più distante di 10 cm dal menisco.
È proibito appoggiare il braccio sul ginocchio o sulla coscia.
La mano che serve il grilletto o la carabina non deve toccare l'altro braccio in
nessun modo.
Non è permesso fissare l'abito del tiratore (giacca, soprabito, ecc.) tra il sedere e il
tallone.
Equilibrio e rilassamento costituiscono i principi fondamentali della posizione in ginocchio e
l’atleta che la pratica, deve impegnarsi al massimo delle proprie possibilità affinché le
proprie azioni muscolari risultino minimali o poco influenti ai fine ultimo di ottenere il
miglior punteggio.
Buon tiro
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