[g-son - i] giorno/giornale/son/01 20/16

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[g-son - i] giorno/giornale/son/01 20/16
VENERDÌ 20 MAGGIO 2016 • EURO 1,30
ANNO 125 . NUMERO 137 • www.laprovinciadisondrio.it
PIAZZOLE PER GLI ELICOTTERI
Soccorsi, Madesimo resta isolata
Anche in provincia parte il progetto per innovare l’elisoccorso attraverso nuovi punti
per l’atterraggio e nuove tecnologie. Ma nessuno di questi spazi – che vanno da Livigno
a Mese - si trova in Valle Spluga. E Madesimo rischia di finire, ancora una volta, in fondo
alla classifica per la rapidità dei soccorsi dal tramonto all’alba o in caso di maltempo
BARBUSCA A PAGINA 28
PANNELLA
QUANDO
LA POLITICA
ERA UN’IDEA
di MARCO MARZANO
er quelli della mia
generazione
appassionati come me
alla politica, per i
cinquantenni di oggi, Marco
Pannella è stato una sorta di
eterno compagno di viaggio,
una presenza costante e
significativa.
Quando ho cominciato ad
interessarmi alla politica,
verso la metà degli anni
Settanta, lui era già lì, e lo
era da tempo. Aveva fondato
il partito radicale vent’anni
prima, aveva già vinto la
battaglia sul divorzio e si
apprestava a ottenere la più
importante vittoria
elettorale della sua vita,
quasi un milione e
trecentomila voti nelle
elezioni del 1979.
Debbo confessare che nei
P
Passamonti, la battaglia dei ricorsi
I difensori: processo da annullare - Presenta appello davanti ai giudici anche il pm Latorre
Quasi38annidireclusione e più di 5milioni di risarcimento
per 9 dei 19 imputati a giudizio. La
sentenza pronunciata nel dicembre scorso non poteva non essere
impugnata e tutte le parti in causa
- compresa la Procura e anche chi
ha beneficiato della prescrizione
- hanno infatti presentato Appello.
I giudici di Milano avranno di che
lavorare: in alcuni casi si parla di
centinaia di pagine. Del resto il
“processo Passamonti” è stato lungo e articolato. «In Appello - spiegano gli avvocati di Silvano Passa-
monti - riproponiamo il vizio di
notifica che già abbiamo evidenziato e contestiamo fortemente il
giudizio che il Tribunale di Sondrio
ha formulato sulla personalità di
Passamonti ritenuto l’ideatore di
un “sistema”, senza però andare ad
analizzare nel dettaglio i singoli
episodi e i singoli reati».
MARSETTI A PAGINA 16
Filo di Seta
Assolto Biagio Antonacci.
Perché si è avvalso della
facoltà di non cantare
Il varo della barca
Lago di Poschiavo
Ecco il battello
per il turismo locale
MARSETTI A PAGINA 11
CONTINUA A PAGINA 9
LA LOTTA
AI TERRORISTI
FALLIMENTO
GLOBALE
di FULVIO SCAGLIONE
è un nesso tra la
tragedia dell’aereo
Egypt Air, partito da
Parigi per raggiungere
il Cairo e invece precipitato nel
Mediterraneo con 66 persone a
bordo, e la strage messa a segno
in Libia da un kamikaze dell’Isis
che ha ucciso almeno 30
soldati? Forse no. Anzi, con ogni
probabilità no. Ma il fatto stesso
che non possiamo escluderlo a
priori rende l’idea di quale sia, e
quanto profondo sia, il nostro
problema.
Il morbo del terrorismo
islamico (ma in realtà del
C’
CONTINUA A PAGINA 9
Sempre aperto
Carrefour di Poggi
Lo shopping sarà H24
Primavera scomparsa
Un paesaggio invernale
Torna la neve sui monti
Freddo, tanta pioggia e una spolverata di neve nei paesi delle nostre vallate,
a un’altitudine di circa 1500 metri di quota. Nella foto si ammira il paese di Tartano.
La provincia ieri è stata investita da una serie di piovaschi intensi accompagnati da
folate di vento che hanno richiesto anche l’intervento dei vigili del fuoco lungo
la strada che porta ad Arquino per la caduta di un’albero. SERVIZIO A PAGINA 25
9 771590 588032
Valchiavenna
Progetti Aree Interne
Tutti gli interventi
PRATI A PAGINA 13
Profughi ad Aprica, più di 700 firme
IlsindacodiAprica,Carla
Cioccarelli, non ha dubbi: «Un paese intero è con me e chiede che non
arrivino altri profughi e che la maggioranza di quelli presenti ora, 70
persone,vengaspostata».Ladimostrazione viene dalla massiccia
raccolta firme che l’amministrazione comunale ha avviato dopo
l’assemblea pubblica di mercoledì
11 maggio. In base agli ultimi conteggi sono oltre 700 le firme raccolte. «Giovani, anziani, mamme,
operatori turistici, albergatori, cit-
tadini a prescindere dalle correnti
politiche hanno espresso il loro volere - aggiunge -. Ripeto un paese
intero, considerato che siamo
1.500 abitanti, ma i minori non
hanno ovviamente potuto firmare» prosegue il sindaco. La lettera,
che il Comune di Aprica invierà nei
prossimi giorni, sarà indirizzata a
prefetto di Sondrio, questore di
Sondrio, presidente della Provincia di Sondrio, presidente di RegioneLombardia,presidentedelConsiglio dei ministri, ministro degli
Interni e presidente della Republica».
CASTOLDI A PAGINA 18
Storica fusione tra Morbegno e Olympic
60520
CASTOLDI A PAGINA 12
Unire le proprie forze
per dare vita a una nuova realtà
calcistica che mira a diventare
vero e proprio punto di riferimento per tutto il movimento
della Bassa Valle e non soltanto.
Questo l’obiettivo della fusione siglata ieri tra Morbegno 1908
e Olympic Retica. La nuova squadra si chiamerà Olympic Morbegno. Anche la divisa riprenderà
i colori sociali delle due squadre
da cui la nuova formazione prende corpo.
Il progetto è ambizioso, ma
poggia su basi solidissime: tre
campi da gioco in ottime condizioni, uno staff tecnico e dirigenziale più che collaudato e, soprattutto, un vivaio che, già adesso, può contare su un esercito di
350 giocatori tesserati.
Mancano ancora i nomi del
presidente e dell’allenatore della
prima squadra, ma si dovrebbero
conoscere già dalla prossima settimana. La scalata della Olympic
Morbegno verso i vertici del calcio regionale partirà l’anno prossimo dal campionato di Prima
categoria.
I dirigenti di Olympic e Morbegno insieme
ROCCA A PAGINA 38
Sondrio
Posteggio impossibile
alla primaria Paini
BORTOLOTTI A PAGINA 15
Lo scontro
Turismo, Morbegno
lascia il consorzio
GHELFI A PAGINA 26
Bormio
Comuni e parrocchia
La vertenza è chiusa
dopo quattro secoli
Si è chiusa l’annosa vertenza relativa ai beni del cosiddetto “Pio
Istituto”. Definita la proprietà
di numerosi beni immobili di
grande valore.GURINIAPAGINA25
La Torre Alberti di Bormio
11
LA PROVINCIA
VENERDÌ 20 MAGGIO 2016
Economia
TOCCANDOFERRO
«La Sassalbo offrirà a bordo il meglio delle nostre produzioni e sarà
la vetrina più prestigiosa che il settore agroalimentare
qui abbia mai avuto. Ci aspettiamo grandi cose»
Kaspar Howald, direttore dell’Ente turistico Valposchiavo
[email protected]
Tel. 0342 535511 Fax 0342 535553
La Sassalbo appena ha toccato l’acqua ha festeggiato il varo con il colpo di sirena: alle 8,40 di ieri mattina
Il lago di Poschiavo
ha il suo battello
«Basta prenotarlo»
L’evento. Ieri mattina il varo della barca di 19 metri
Marcello Gervasi: «Sarà al servizio del turismo locale
a bordo solo prodotti locali e tante opportunità»
POSCHIAVO (CH)
ANTONIA MARSETTI
Operazione spettacolare quella che questa mattina all’alba ha richiamato
l’attenzione di decine di persone sulle rive del lago di Le
Prese. Una gigantesca gru ha
messo in acqua la Sassalbo,
battello che dopo una vita di
navigazione nei laghi elvetici
ora sarà esclusivamente al
servizio dei turisti della vallata alpina.
L’operazione è iniziata all’alba con il trasporto della
barca - 11 tonnellate, la più
grande dei Grigioni- dal magazzino dove è stata rimessa a
nuovo alle rive del lago di Poschiavo dove l’ha presa in carico Falvio Lardi, proprietario dell’hotel La Romantica e
appassionato pescatore, tra i
promotori del progetto. «È
un momento delicato - afferma emozionato -. Il braccio è
al limite e il lago in questo
punto è abbastanza profondo... Ma sono sicuro che andrà tutto bene».
E così in effetti è stato: alle
8 e 40, la Sassalbo ha dato il
primo colpo di motore e di si-
rena accolto da un’esplosione
di gioia e applausi.
Pioggia battente
In tanti hanno voluto esserci
nonostante il tempaccio. In
prima fila, due donne: Gabriella e Denise. «Siamo le
mogli dei futuri capitani che
solcheranno queste acque e
siamo emozionatissime, come i nostri mariti che non
hanno chiuso occhio».
Anche il presidente dell’associazione “amici del lago” che dopo anni di sogni ad occhi aperti finalmente corona-
La Holcim annuncia tagli
Sono a rischio 73 lavoratori
Il caso
«Una scelta difficile
ma inevitabile»
Assemblea permanente
in tutti gli stabilimenti
Agitazione alla Holcim. La più grande multinazionale del cemento presente in
Italia ha comunicato al Coordinamento delle Rsu ed ai rappresentanti sindacali di FenealUil, Filca- Cisl e Fillea-Cgil del-
la Lombardia l’intenzione di
avviare una nuova riduzione di
personale; a rischio ci sono 73
lavoratori su 317 addetti occupati tra Holcim Italia e Holcim
Aggregati e Calcestruzzi srl.
Un piano che i sindacati, alla
fine dell’incontro di ieri mattina, hanno rifiutato in toto e al
quale hanno deciso di rispondere con 48 ore di assemblea
permanente in tutti gli stabilimenti per decidere, in attesa di
nuovi sviluppi, quale risposta
collettiva da dare all’azienda.
Non è escluso che lo sciopero
possa proseguire ad oltranza.
La ristrutturazione riguarderebbe 22 lavoratori che operano nello stabilimento di Merone e nelle cave su 50 addetti,
altri 21 lavoratori delle strutture di gruppo (ovvero staff, amministrazione e commerciale,
ndr.) su 60 addetti e ulteriori 30
esuberi nella società Calcestruzzi e Aggregati srl ( 20 nell’area commerciale e 10 nella
Attimi di apprensione in riva al lago per la delicata operazione
no il varo del battello - è lì, tra
la piccola folla, con lo sguardo
all’insù. «Non capita tutti i
giorni di vedere una barca
“volare” sopra gli alberi»,
scherza Marcello Gervasi che
è anche presidente dell’Ente
turistico locale, oltre che gestore del magnifico Hotel Le
Prese che si affaccia proprio
sul lago.
«Ora l'avventura può avere
inizio», dice soddisfatto al
primo colpo di sirena.
In realtà il gruppo di amici
e volontari che hanno voluto
il battello in acqua è al lavoro
da diversi mesi. «Abbiamo già
più di mille ore di volontariato all’attivo per costruire il
molo e l’attracco. I posti a sedere sono una cinquantina e
noi ne abbiamo venduti quasi
80 al costo di 2500 franchi
l’uno. Ma questa barca non
l’abbiamo voluta per fare cassa, ma per fare turismo».
La Sassalbo (che si è dotata
di un sito dove è possibile
prendere visione dei costi e
prenotarsi) solcherà il lago lungo 2,5 chilometri - in tour
organizzati della durata di
un’ora e mezza, ma potrà anche essere affittata per eventi
e feste private. A bordo sarà
possibile anche pranzare. «E
qui ci teniamo a dire - fa presente il direttore dell’ente tu-
produzione) su 100 addetti. «È
un piano che non possiamo accettare – spiega per conto dei
tre i sindacati in maniera unitaria Enrico Marconi della Feneal-Uil – è una presa di posizione
che non ci aspettavamo, anche
perché la decisione dell’azienda
modifica il piano industriale
definito sia in sede sindacale
che ministeriale, con accordo
sottoscritto nel 2013». «Non
possiamo permetterci – aggiungono i sindacati - l’ennesima riduzione occupazionale
che mette in discussione la soglia minima sotto la quale il primo gruppo al mondo del cemento Lafarge-Holcim avrebbe convenienza a restare in Italia. Oltretutto tagliare ancora il
personale significherebbe gra-
Passato glorioso
Un secolo
di navigazione
e di storia
Era il 1919 quando la ditta di
munizioni Sprengstoff AG Cheddite, situata a Isleten, sul bellissimo
Lago dei Quattro Cantoni, commissionò il battello per il trasporto di persone merci. L’inaugurazione della MS Rütli II, con tanto
di festeggiamenti sfarzosi, avvenne il 6 febbraio del 1920.
Nel 1959 Ferdinand Kaufmann
acquistò la barca per adibirla al
solo trasporto di persone. Il
numero dei passeggeri aumentò
da 35 a 50. Incominciava una
nuova era, quella turistica e la
barca fu ribattezzata MS Flüelen.
Nel 2009 la società di navigazione sul fiume Aare, in quel di
Soletta, acquistò la barca ma
dopo soli 5 anni la rimise in vendita perchè il battello faticava a
passare sotto i ponti della città.
Nel settembre del 2015 l’«arzilla
signora dei laghi», alla veneranda
età di 96 anni, intraprende un
nuovo viaggio, questa volta per
superare il passo del Bernina e
raggiungere Le Prese dove ha
cambiato di nuovo nome.
vare ulteriormente su un territorio già pesantemente colpito
a livello sociale».
L’azienda spiega la decisione
con la difficile situazione dell’industria dei materiali da costruzione, caratterizzata da
una domanda debole e da continue pressioni sui prezzi che ha
messo in gravi difficoltà economico-finanziarie tutti gli operatori del settore. «È stata una
decisione molto difficile - spiega l’amministratore Delegato
Lucio Greco - ma purtroppo
inevitabile. Vogliamo e dobbiamo mantenere la nostra presenza industriale nel medio e
lungo periodo in Italia con una
rete di impianti competitivi e
strutture efficienti. Il nostro
primo pensiero è rivolto ai col-
ristico Kaspar Howald - che
verranno servizi solo prodotti caratterizzati dai nostri
due marchi: il 100% Valposchiavo che garantisce l’autenticità e la tipicità e il “Fait
su in Valposchiavo” per i prodotti lavorati in valle con materie prime che giungono da
fuori... Insomma, la Sassalbo
(il nome deriva dalla montagna che si specchia nel lago,
ndr) sarà la vetrina più prestigiosa che il settore agroalimentare qui abbia mai avuto... Ci aspettiamo grandi cose!»
Dopo il varo della barca
l’associazione avrà modo di
effettuare il rodaggio in vista
dell’inaugurazione prevista
per il 28 maggio. Ad occuparsi
di questa “vecchia signora” che è ormai prossima al secolo di vita - ci saranno 4 capitani, quasi tutti reclutati tra i
pensionati della valle: Ilario
Dorizzi, ex barbiere, all’età di
settant’anni è tornato sui
banchi di scuola e assieme ad
altri colleghi della Ferrovia
retica, sta frequentando i corsi supervisionati da Rene
Stauffer per ottenere i patentini necessari alla navigazione sul lago. «Mi sento come
un bambino: emozionato e
curioso. Ne sono certo: sarà
una bellissima avventura».
leghi che perderanno il posto di
lavoro e che si sono impegnati
per le nostra azienda».
Le previsioni di mercato,
fanno sapere dalla Holcim, non
sono rosse e non lasciano intravedere una chiara inversione
del trend nel medio-breve periodo. «In tale delicato contesto –
aggiunge l’azienda - Holcim Italia e Holcim Aggregati Calcestruzzi, dopo le precedenti ristrutturazioni degli ultimi anni
e dopo un attenta analisi del
mercato attuale e dei futuri sviluppi hanno deciso di avviare
un ulteriore progetto di ristrutturazione aziendale per recuperare la competitività nel
mercato e garantire la sostenibilità economica aziendale».
S.Fac.
12 Sondrio economia
LA PROVINCIA
VENERDÌ 20 MAGGIO 2016
La grande novità
«Noi sempre aperti
Anche nella notte»
L’annuncio. Il supermercato Carrefour Le Rocce
sperimenterà per quattro mesi questa soluzione
«Abbiamo aumentato l’organico del 40 per cento»
POGGIRIDENTI
CLARA CASTOLDI
Da mercoledì 1° giugno fino a sabato 1° ottobre il supermercato “Carrefour Le Rocce” di Poggiridenti, che fa parte
del Gruppo Salumificio Mottolini, sarà aperto 24 ore su 24 per
sette giorni su sette. Una grande
novità quella che Emilio Mottolini, responsabile commerciale
e marketing, rende ora ufficiale.
«Siamo i primi in Valtellina – annuncia Mottolini -. Faremo una
prova per quattro mesi e poi valuteremo i risultati. Fino ad oggi
i dipendenti erano 13, ora abbiamo assunto altre 5 unità. Di notte avremo un servizio di vigilanza per garantire sicurezza a chi
verrà a fare la spesa e 4 dipendenti che si alterneranno nei
giorni e nelle notti. Abbiamo aumentato del 40 per cento l’organico, dando lavoro a qualche
persona in più».
La linea adottata
Una linea, quella dell’h24, che la
catena di supermercati e ipermercati francese ha adottato anche in Italia: il primo ad aver introdotto l’apertura no stop è stato il Carrefour di piazzale Prin-
1 Sono previste
anche degustazioni
«Privilegeremo
le aziende locali
grandi e piccole»
cipessa Clotilde a Milano nel
2012, poi ne sono seguiti altri in
tutto il Belpaese. Ora la sperimentazione approda anche in
provincia di Sondrio. In vista di
questo appuntamento, che rappresenta senza dubbio una grossa innovazione -si potrà, insomma, andare a fare la spesa a qualsiasi ora del giorno e della notte
o, nel caso dei turisti, fermarsi
per l’acquisto di prodotti tipici
quando si vuole – il negozio di
via Stazione n.1 a Poggiridenti è
stato rinnovato.
«Sono stati cambiati i banchi
frigo con quelli a risparmio
energetico – spiega Mottolini - e
stiamo allestendo una zona di
degustazione. In 80 metri quadrati saranno venduti prodotti
biologici, naturali, senza zucchero, senza glutine, senza lattosio. Ci sarà la possibilità di preparazione da parte dei banconieri di piatti di affettati, formaggi, panini gourmet, piatti
caldi. Le persone potranno fermarsi a degustare in piatti usa e
getta».
Le degustazioni mirate saranno promosse una volta ogni
quindici giorni o, a seconda del
riscontro, anche tutte le settimane. Parola chiave: qualità.
«Privilegeremo le aziende locali
piccole o grandi – prosegue l’amministratore -. Sarà data la possibilità ai produttori di far assaggiare i propri prodotti ai clienti.
Mi viene in mente il Pastificio
Negri a Chiuro, che ha appena
aperto e che fa paste interessanti. Sarà il produttore stesso a
spiegare le caratteristiche. E ancora organizzeremo degustazioni alla cieca, ovvero senza sapere la casa madre di quello che
sarà assaggiato. La degustazione
sarà aperta agli amanti della
buona cucina, non professionisti, in modo che gli stessi potranno poi acquistare quello che più
piace nel punto vendita».
Cultura della qualità
L’obiettivo è creare una cultura
sui prodotti di alta qualità. Abbiamo anche una cantina rifornita di vini locali e, per i valtellinesi, anche di vini del resto d’Italia e del mondo». Mottolini definisce questa operazione una
forma di «evoluzione» del modo
di vedere la distribuzione.
«Pensiamo che stiano cambiando il mondo e le abitudini
delle persone – conclude -. Il nostro punto vendita sta cercando
di proporre qualcosa di diverso
dalla spesa fine a se stessa. Cerchiamo di farci aiutare dai consumatori a scegliere i prodotti
che saranno a loro disposizione.
Vorremmo anticipare i tempi
con questa innovazione e vendere non solo quello che la pubblicità propone ma anche quello
che il cliente desidera».
Un’altra primizia: “Carrefour
Le Rocce” promuoverà anche
eventi musicali. La prima serata
sarà proprio il 1° giugno, alle 21,
in occasione dell’inaugurazione
dell’h24 con l’esibizione della
Ladiesgang. Seguiranno, nel
corso dell’estate, altri eventi di
musica, arte e cultura.
«Difendiamo i nostri prodotti»
La tenda della Flai Cgil in piazza
Sondrio
I sindacati preoccupati
per le conseguenze del Ttip
nell’agricoltura
La lotta al caporalato
Non bastava la crisi dei
consumi che determina un’inevitabile frenata anche per molte
aziende dell’industria agroalimentare. Ora i pericoli arrivano
anche dal Ttip, il Partenariato
transatlantico sul commercio e
gli investimenti. Ecco perché la
Flai-Cgil ha scelto di manifestare il proprio dissenso nella tenda rossa di piazza Campello fino
a domani all’ora di pranzo.
«Quello che sappiamo, fino
ad oggi, sul Trattato ci suscita
particolare preoccupazione per
ciò che riguarda il settore agroalimentare e la qualità del cibo,
dall’utilizzo di pesticidi ora banditi in Europa, agli antibiotici
La tenda rossa dei sindacati in piazza Campello
nelle carni o alla possibile importazione di organismi geneticamente modificati – spiega il
segretario generale Vittorio Boscacci -. Per non parlare dell’attacco alla tutela delle nostre 271
tipicità riconosciute, che oggi
rappresentano il meglio del Made in Italy del settore agroalimentare. In Valtellina abbiamo
la bresaola da difendere, senza
dimenticare tutto il settore del
Alcuni dipendenti del supermercato; Philip, Antonio, Roberto,Fabiana, Sonia, Francesco, Luca
vino e autentiche eccellenze come Bitto, violino e capra orobica, presidi Slow food che rappresentano storie e biodiversità
di cui andiamo fieri. Non a caso
una delle voci più critiche è
quella di Carlin Petrini».
Ecco spiegati, quindi, i motivi
della protesta. «Siamo andati in
piazza per contrastare tutto ciò,
per ribadire che il lavoro non è
una merce bensì diritti, dignità,
Uno dei banconi del supermercato di Poggiridenti
La storia
Venne inaugurato nel 2010
«La nostra grande vetrina»
Il supermercato “Carrefour Le
Rocce” è stato aperto nel 2010
dalla famiglia Mottolini del
Gruppo Salumificio Mottolini di
Poggiridenti, attivo dal 1986.
Emilio Mottolini ne è l’amministratore, l’addetto marketing e
commerciale. «Siamo contenti
dell’andamento delle vendite in
questi ultimi sei anni – spiega
Mottolini -. La mia famiglia
nasce come produttrice di bresaole, per cui non aveva un
rapporto diretto con la clientela.
“Le Rocce” sono, dunque, la
nostra vetrina, dove ci piace
sicurezza, tutela della salute di
lavoratori e consumatori. Infine, sul Ttip ci preoccupa soprattutto quello che non sappiamo,
vista la segretezza dei testi e la
loro inaccessibilità». Non è – la
Cgil lo ha spiegato chiaramente
– una protesta di coloro che dicono sempre di no. È condivisa
da un numero sempre maggiore
di cittadini ed economisti. La
tenda rossa della Flai ha anche
l’obiettivo di raccogliere attenzione sul caporalato in agricoltura. Un fenomeno che in Valtellina ha una portata ben minore rispetto alla media italiana e
soprattutto a quelle zone del
Sud Italia dove questo problema
è ancora dilagante. «Ma bisogna
tenere sempre alta la guardia e
non dobbiamo dimenticare che
la concorrenza sleale generata
dal mancato rispetto delle regole va a colpire anche le nostre
aziende sane e pienamente allineate alle normative». La Cgil
ha promosso, in occasione della
tenda rossa, occasione di informazione di discussione e confronto, le iniziative confederali
dedicate all’estensione dei diritti con una specifica Carta.
S.Bar.
Emilio Mottolini
portare innovazione e valutare
le reazioni della clientela locale
e dei turisti, di cui pure abbiamo
riscontrato un buon passaggio.
Quando abbiamo fatto questo
investimento, siamo stati spinti
dalla volontà di capire dove
vada il nostro prodotto, come
viene recepito e questo è sicuramente un buon banco di prova».
Mottolini insiste molto sulla
qualità e sulla tipicità. «Nel
punto vendita ci sono prodotti
di qualità e di alta qualità –
aggiunge -. Si possono trovare
prodotti locali, perché vogliamo
valorizzare quello che il territorio propone, e naturalmente
non possono mancare anche
prodotti provenienti da fuori».
C.CAS.
Il premio Guido Carli alla Bps
Riconoscimento. Un riconoscimento che attesta «la
valenza e l’attualità della natura cooperativa e mutualistica
della Banca Popolare di Sondrio». Nell’ambito del “Milano
Finanza Global Awards 2016”, organizzata dal quotidiano
economico Milano Finanza, è stato assegnato alla Bps il
premio “Guido Carli/Lombard” come miglior banca italiana per la promozione dello spirito mutualistico. Già negli
anni passati alla Popolare era stato riconosciuto il premio
“Creatori di Valore”. La cerimonia di consegna del premio,
a cui hanno partecipato il presidente Francesco Venosta e
il consigliere delegato Mario Alberto Pedranzini (nella foto
sopra), ha avuto luogo mercoledì sera a Milano.
LA PROVINCIA
13
VENERDÌ 20 MAGGIO 2016
Il piano
La strategia Aree Interne della Valle
Valchiavenna, 20milioni per il futuro
L’annuncio. Sono ventinove le schede di progetto per ridurre il divario tra le zone più evolute e le più svantaggiate
Ospedale virtuale di montagna,istruzione, mobilità, nuove tecnologie e turismo sono i punti per rilanciare la zona
CHIAVENNA
DANIELE PRATI
Ventinove schede di
progetto per un valore complessivo di 19,5 milioni di euro. In
grandissima parte coperti da
fondi europei o previsti nell’ultima legge di stabilità varata dal
governo.
Questo il quadro della strategia Aree Interne Valchiavenna
2020 ormai in dirittura d’arrivo.
I fondi arriveranno in Valchiavenna nei prossimi sei anni e
costituiscono il tentativo di ridurre il gap esistente tra i territori svantaggiati dal punto di
vista territoriale rispetto alle
aree più evolute. Dal punto di
vista delle operazioni che saranno messe in campo il programma è suddivisibile in cinque
grosse aree di intervento.
Le cinque aree
La prima riguarda l’ospedale. O
meglio quello che viene chiamato Mountain Virtual Hospital.
Ospedale virtuale di montagna.
Telemedicina, televisita specialistica, teleconsulto medico e
telemonitoraggio domiciliare,
che verranno messi in rete entro
la fine del 2017. Cinque schede,
quindi, per la seconda area di
intervento. Quella legata all’istruzione “Scuola in Valchiavenna” prevede progetti riguardanti le lingue, il turismo, la ricettività, il marketing, le nuove
tecnologie, lo sport realizzati
dalle scuole di ogni ordine e grado della valle. Oltre 1,7 milioni
di interventi complessivi.
Tra scuola e mondo del lavoro
il progetto di Formazione Continua, che costerà 90 mila euro
circa. Ancora due progetti coinvolgono il mondo della scuola,
e precisamente l’istituto Caurga. “Basic e Chef Design” e
“Cheftech” sono progetti di for-
mazione che toccano aspetti come la filiera agroalimentare e
pasticceria. Il primo avrà un costo di 220 mila euro, il secondo
di 810 mila.
Si passa quindi alla terza area
di intervento, quella riguardante la mobilità. Il progetto “Intemodalità e mobilità in Valchiavenna” si propone di riorganizzare e incrementare i servizi di
trasporto pubblico locale già
esistenti sul territorio, affiancando ad essi l’introduzione di
sistemi di mobilità intermodale
bici/bus, bici/treno, bici/battello lacuale ed, eventualmente,
servizi pubblici alternativi “a
chiamata”. Costo complessivo
710 mila euro.
Decisamente rilevante l’investimento su sentieri e vie storiche. Via Spluga, Via Bregaglia,
Via Francisca, Mezzacosta delle
Lepontine, mulattiera dell’Acqua Merla, Anello di Scilano,
Torre di Segname, Via dei Crotti
e area del canyoning della Valbodengo saranno oggetto di in-
1 I soldi arriveranno
nei prossimi 6 anni
in parte coperti
da fondi europei
o del Governo
1 Si punterà
sulla formazione,
promozione
del territorio
e il marketing
terventi per oltre 1 milione di
euro. A questi se ne aggiungeranno 225 mila per la segnaletica.
Le altre schede
La quarta area riguarda la promozione e le nuove tecnologie.
Il piano di sviluppo dell’offerta
del territorio prevede la creazione e promozione del brand
Valchiavenna, di un piano di comunicazione 2.0, la definizione
di azioni di content marketing,
lo sviluppo di un piano di Destination Marketing, la realizzazione di pubblicità multicanale
digitale, pubblicazioni multilingua di brochure e cataloghi, la
calendarizzazione degli eventi.
Spesa totale 219 mila euro. Novantamila euro saranno spesi
per Valchiavenna 2.0, che prevede la realizzazione di un portale
di valle, un portale dedicato alla
sentieristica e la predisposizione di una app da scaricare. Family Friendly è un progetto turistico orientato alle famiglie del
costo di 50 mila euro. Si chiude
con gli interventi riguardanti le
strutture in grado di attrarre
turismo. L’area del lago di Mezzola, sia su Novate sia su Verceia, sarà destinataria di interventi di riqualificazione per 315 mila euro con zone di ristoro, punti
di informazione e strade di accesso al lago. Un milione e 300
mila euro saranno destinati a un
intervento già annunciato: la
realizzazione di due strutture
ricettive a Voga e San Bernardo
sulla Mezzacosta delle Lepontine. Il polifunzionale di Madesimo sarà finanziato con un milione di euro su un totale di spesa
di 1,8. Intervento già annunciato
quello legato al recupero delle
pertinenze di palazzo Vertemate con un contributo di 950 mila
euro.
Contributi ad aziende e privati
Quattro i bandi per le imprese
Chiavenna
Sistema agro silvo pastorale
imprese turistiche
ristrutturazioni e star up
riceveranno finanziamenti
Il progetto Aree Interne della Valchiavenna non prevede contributi solo per gli enti
locali o per altri soggetti comunque istituzionali. La strategia indica anche quattro bandi da
aprire per aiutare le imprese e i
cittadini direttamente. Il primo
bando riguarderà finanziamenti per interventi di sviluppo del
sistema agro-silvo-pastorale
della valle ai fini della ripresa
delle attività agricole tradizionali e di una migliore gestione
del territorio. Nel dettaglio sviluppo di attività agrituristiche,
sostegno alla realizzazione di attività di produzione di energia,
infrastrutture per lo sviluppo
Tra gli obiettivi anche il sostegno per la filiera del legno
del settore forestale, investimenti per la filiera del legno,
prevenzione e ripristino dei
danni alle foreste e agricoltura
sociale e educazione ambientale e alimentare. A disposizione
ci sono 2,8 milioni di euro. Il secondo bando riguarda il sostegno alla competitività delle imprese turistiche in valle. Medie e
piccole imprese dedite all’attività dei servizi di alloggio e ristora-
zione, noleggio, agenzie di viaggio, attività sportive, artistiche,
di intrattenimento e divertimento. I progetti dovranno essere volti all’adeguamento e ammodernamento delle strutture
di accoglienza attraverso investimenti strutturali, in beni e
nuove tecnologie al fine di aumentare la capacità di accoglienza delle categorie considerate fragili e a diversificare l’of-
Il lago di Novate è una delle aree che riceverà fondi nel progetto per la Valchiavenna
Il dettaglio
Cinque i progetti basilari
per definire le strategie
totale ammonta a 402 mila euro.
La terza scheda riguarda la cosiddetta Ict, cioè le tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Dai siti web istituzionali alle
app da scaricare, dagli acquisti di
hardware e software alla progettazione dei sistemi di sicurezza.
Trecentotrentamila euro la spesa.
La quarta scheda riguarda il
Fundraising, cioè la creazione di
un servizio in grado di cercare e
trovare fonti di finanziamento.
Duecentomila euro di spesa.
L’ultima azione sinergica a tutti
gli interventi è quella del monitoraggio dell’attuazione della stessa
strategia, che costerà 150 mila
euro. D.PRA.
Sono cinque i progetti della strategia di Aree Interne Valchiavenna 2020 considerati “sinergici” a
tutti gli altri interventi. Progetti,
quindi, che hanno un senso solo
se collegati agli altri e dei quali
costituiscono in qualche modo la
cornice. Il primo è il potenziamento dei servizi associati per la
governance turistica, considerata
prerequisito essenziale per tutta
la strategia. L’obiettivo è il coordinamento delle azioni finalizzate
ad uno sviluppo turistico e la
promozione del brand unico
Valchiavenna. Intervento da 326
mila euro. La seconda scheda
riguarda sempre il potenziamento dei servizi associati per la
difesa del suolo e la manutenzione del dissesto idrogeologico. Dai
piani di previsione e prevenzione
alla realizzazione di carte del
dissesto, dalla realizzazione di
una banca dati frane al monitoraggio dei corpi franosi più a
rischio fino alla realizzazione del
progetto Manumont. La spesa
ferta. Finanziamenti anche per
la creazione creazioni di standard comuni a più imprese , però, si devono candidare obbligatoriamente con un unico progetto. A disposizione ci sono 3
milioni di euro, con la previsione di un contributo pubblico fino a 200 mila euro. Il terzo bando consisterà in aiuti per investimenti in macchinari e beni
intangibili per la riorganizzazione e la ristrutturazione ambientale. A disposizione ci sono 1,250
milioni di euro. L’ultimo bando
si chiamerà “StartUp di impresa
in Valchiavenna” e prevede contributi a piccole imprese o singoli che vogliono aprire un’impresa sul territorio della valle.
Prevalentemente nel settore turistico. Prevista una dotazione
di mezzo milione con agevolazioni fino a un massimo dell’80
per cento della spesa complessiva ammissibile, da un minimo di
25 mila a un massimo di 65 mila
euro. I bandi 2 e 3 saranno finanziati a livello regionale con fondi
Fesr 2014-2020. Il primo e il
quarto bando riguarderanno la
sola Valchiavenna con fondi
PFR e FESR degli stessi anni.
Accordo di programma
Manca ancora la firma
D.Pra.
Chiavenna
La convenzione
sarà approvata
dall’assemblea
della Comunità montana
L’approvazione della
convenzione in programma la
settimana prossima in assemblea di Comunità Montana e
quindi nei consigli comunali
non è l’ultimo atto dell’iter per
quanto riguarda le aree interne. Manca, infatti, ancora la
firma sul cosiddetto Accordo
di Programma Quadro. Tutto
parte nel 2014, quando la
Commissione Europea adotta
un accordo di partenariato
con l’Italia per la definizione
di azioni finalizzate allo sviluppo locale ed al rafforzamento dei servizi essenziali di
cittadinanza, da attuarsi attraverso risorse ordinarie e risorse a valere sul Fondo Sociale Europeo (FSE), sul Fondo
Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo
Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR). L’accordo ha fissato contenuti strategici e modalità attuative delle azioni attuabili mirate a sostenere aree
ritenute «particolarmente
fragili, sovente geograficamente interne, che hanno subito nel tempo un processo di
marginalizzazione e declino ».
A fine 2014 la Regione Lombardia ha individuato come
aree interne la Valchiavenna e
l’Alta Valtellina. La Valchiavenna ha scelto il sindaco di
Chiavenna Luca Della Bitta
come proprio delegato a seguire la partita. Ne è seguito
un lungo lavoro per arrivare al
preliminare di strategia pubblicato durante la scorsa estate. A febbraio di quest’anno la
Regione ha approvato il quadro finanziario delle risorse a
disposizione.
D.Pra
15
LA PROVINCIA
VENERDÌ 20 MAGGIO 2016
Sondrio
[email protected]
Tel. 0342 535511
Luca Begalli [email protected], Marzia Colombera [email protected], Eugenio Gizzi [email protected], Sara Baldini [email protected], Monica Bortolotti [email protected],
Riccardo Carugo [email protected], Paolo Giarrizzo [email protected], Antonia Marsetti [email protected], Alessandra Polloni [email protected], Franco Tonghini [email protected]
Parcheggi impossibili
fuori dalla Paini
«Mettete quelli rosa»
L’appello. Richiesta delle famiglie all’amministrazione
Il comandante della Polizia locale ammette il problema
«Valuteremo con attenzione una soluzione su misura»
MONICA BORTOLOTTI
Difficile, quasi impossibile. Parcheggiare l’auto per
accompagnare i bambini alla
scuola primaria Paini di via IV
Novembre senza creare intralcio o pericolo è un’impresa, tanto da spingere i genitori, attraverso i loro rappresentanti di
classe, a rivolgersi direttamente
a palazzo Pretorio per cercare di
trovare una soluzione.
L’iniziativa
È nata dalle esigenze delle famiglie - tra l’altro non tutte di Sondrio e quindi impossibilitate a
raggiungere la scuola a piedi - la
richiesta avanzata nei giorni
scorsi dai rappresentanti di
classe al comando della Polizia
locale del capoluogo per l’introduzione di alcuni parcheggi rosa
a disposizione dell’istituto.
Un problema molto sentito e
già segnalato a palazzo Pretorio
e che si è acuito con la chiusura
del posteggio di pertinenza della
scuola, ora riservato soltanto al
personale della primaria. «Sappiamo che i parcheggi rosa sono
generalmente riservati agli asili
nido e alle scuole d’infanzia - dicono i promotori dell’iniziativa
-, ma la situazione si è fatta insostenibile».
Un problema già noto a palazzo Pretorio e non soltanto per le
segnalazioni dei genitori della
Paini. «Che la zona sia problematica per la sosta è un dato di
fatto - ammette l’assessore alla
Mobilità Pierluigi Morelli -,
sappiamo che le aree di sosta a
disposizione sono poche e che
quindi possono crearsi dei problemi per chi accompagna i
bambini a scuola. È altrettanto
vero che l’area non si presta all’individuazione di ulteriori
stalli per il parcheggio. È una situazione complicata, ma valuteremo il da farsi con il comandante della Polizia locale per cercare
di trovare una soluzione». Che
potrebbe essere anche quella di
individuare posteggi con le strisce rosa. Il comandante Mauro
Bradanini non lo esclude a
priori. «È vero che finora i parcheggi rosa sono stati individuati vicino ad asili nido e scuole
dell’infanzia per andare incontro alle esigenze delle famiglie
con bambini piccoli - dice -, ma è
pur vero che in quella zona, in
particolare, c’è una penuria di
parcheggi che merita una riflessione particolare. Tra l’altro - aggiunge - siamo ormai alla fine
dell’anno scolastico per cui abbiamo anche tutto il tempo per
valutare con attenzione e decidere di adottare una soluzione
ad hoc, valida solo per quel contesto e non ripetibile altrove».
Sosta speciale
Le strisce rosa destinate alle famiglie con bambini negli asili
cittadini sono state introdotte
nel 2010, prima in via sperimentale in via Carducci - i park servono l’Imbasciati e l’asilo di via
Toti - e poi allargate in via De Simoni per il nido “La Mami”, in
via Colombaro dove c’è la scuola
d’infanzia Segantini e in via Vanoni.
I posteggi dedicati lo sono solo per un determinato lasso di
tempo, quello cioè dell’orario di
ingresso e di uscita dalle strutture. Per il resto del tempo sono
regolamentati con il disco orario.
Intonaci e camini da rifare
Lavori in vista a Palazzo
L’intervento
Approvato il progetto
esecutivo per l’intervento
di manutenzione
straordinaria sul municipio
Restauro in vista per
cornicioni e camini di palazzo
Pretorio. Con un intervento da
circa 40mila euro verranno sistemati gli intonaci del sottogronda, che hanno mostrato
qualche problema di tenuta, e
saranno riparati i camini sul
tetto del palazzo municipale,
che hanno bisogno di una manutenzione generale.
In questi giorni la giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo per l’intervento di
manutenzione straordinaria,
che richiede particolari accorgimenti visto che palazzo Pretorio «è un edificio vincolato in
Palazzo Pretorio transennato per la caduta di calcinacci
Le aree di sosta di via Carducci
«Più sicurezza ai pedoni
sulla strada di Ponchiera»
Per la strada di Ponchiera la Lega chiede interventi
per garantire più sicurezza ai
pedoni, con segnaletica orizzontale o altri accorgimenti.
A sollevare il problema è
un’interpellanza che il consigliere comunale Lorenzo Grillo Della Berta ha presentato in
vista della prossima seduta dell’assemblea cittadina, segnalando una questione legata anche alla fruibilità del Sentiero
Rusca da Sondrio alla Valmalenco. Chi segue questo percorso, ricorda Grillo Della Berta
nell’interpellanza, nei pressi
dell’abitato di Ponchiera per un
tratto «di circa 400 metri» deve
camminare lungo la carreggiata
della strada, che però non ha caratteristiche ideali per i pedoni.
«Questo tratto, frequentatissimo, è piuttosto pericoloso scrive il consigliere della Lega
nel documento -, perché il lato
quanto bene storico monumentale», come ricorda la delibera. Per questo, a seguire l’esecuzione dei lavori ci sarà anche
un restauratore, come consulente, e il progetto è stato sottoposto alla Soprintendenza alle
Belle arti per il parere vincolante, arrivato qualche settimana fa. «L’inizio delle operazioni è previsto per la fine di
giugno - spiega l’assessore ai
Lavori pubblici Michele Iannotti - e l’intervento consentirà di risolvere definitivamente
i problemi che si sono manifestati l’anno scorso sugli intonaci del marcapiano sottogronda,
specie sul lato di palazzo Pretorio che si affaccia su corso Italia. Un sopralluogo sul tetto ha
evidenziato anche alcuni punti
ammalorati nei camini, quindi
si provvederà anche a questa
sistemazione». I problemi al
cornicione del municipio si
erano manifestati nell’aprile
dell’anno scorso, con la caduta
di alcuni calcinacci su corso
Italia, proprio pochi giorni dopo un episodio analogo verificatosi in Collegiata. In accordo
con i vigili del fuoco, per precauzione il Comune aveva fatto
transennare la facciata del municipio verso corso Italia, in
modo da consentire un esame
dettagliato da parte dei tecnici
e le prime riparazioni necessarie per prevenire altri distacchi
dell’intonaco. Dall’analisi non
erano emersi rischi immediati,
tant’è che dopo pochi giorni
dalla via erano state rimosse le
transenne che impedivano di
avvicinarsi troppo al municipio: in quell’occasione i tecnici
avevano anche fatto un sopralluogo sul tetto e sulle strutture
dei camini, in modo da chiarire
bene il quadro della situazione,
scoprendo anche lì alcuni punti bisognosi di riparazioni. Negli ultimi mesi non si sono verificati altri episodi di quel genere, ma «un intervento di restauro era necessario», spiega
l’assessore, e così il Comune
nei mesi scorsi ha fatto preparare il progetto e l’ha sottoposto alla Soprintendenza per il
via libera. Il cantiere partirà fra
poche settimane: considerando anche l’intervento in programma sulla centrale termica,
per palazzo Pretorio sarà
un’estate di lavori.
F.Bet.
sinistro scendendo è impraticabile, non essendoci spazio fra
la carreggiata e il muro, mentre
il lato destro non presenta alcuna segnaletica che avverta della
possibile presenza di pedoni».
Senza dimenticare un altro
problema, legato alle normative del Codice della strada: «Il lato destro della strada, unico
praticabile, a norma di legge
non sarebbe utilizzabile dai pedoni - rimarca il consigliere -,
per cui ci sono stati casi di pedoni investiti ai quali è stato attribuito un concorso di colpa, perché scendevano sul lato destro
della carreggiata».
F. Bet.
Raccolta firme
a sostegno
del garante
dei detenuti
Nella vicenda del garante dei detenuti scendono in
campo associazioni e cittadini,
con una petizione indirizzata alle autorità locali e nazionali.
Obiettivo, chiedere un impegno
«perché vengano ripristinate le
condizioni per l’esercizio della
funzione del garante nella sua
veste di collegamento con la comunità» e per la prosecuzione
delle attività in carcere delle associazioni di volontariato.
La lettera aperta - cui ha aderito anche il Csv Lavops - esprime «rammarico» per le dimissioni dell’ex garante Francesco
Racchetti, e chiede «che vengano ristabilite le condizioni di rispetto, dialogo e collaborazione». Domani mattina in piazza
Campello ci sarà un banchetto
per raccogliere firme a sostegno
dell’appello.
F.Bet.
16 Sondrio
LA PROVINCIA
VENERDÌ 20 MAGGIO 2016
Passamonti, tutti presentano appello
I difensori: «Il processo va annullato»
Maxi processo. Gli imputati e la Procura non si accontentano della sentenza di primo grado
Il Pm Latorre vuole la condanna anche per il falso. Bianchi ricorre nonostante la prescrizione
ANTONIA MARSETTI
Quasi 38 anni di reclusione e più di 5milioni di risarcimento. La sentenza pronunciata nel dicembre scorso non poteva non essere impugnata e
tutte le parti in causa - compresa
la Procura e anche chi ha beneficiato della prescrizione (vedi il
funzionario Angelo Bianchi,
ndr) - hanno infatti presentato
Appello.
I giudici di Milano avranno di
che lavorare: in alcuni casi si
parla di centinaia di pagine. Del
resto il processo è stato lungo e
articolato (56 udienze, 250 detesti) e la sentenza pronunciata
dal giudice Barbara Licitra è
stata una vera e propria mazzata.
La Procura
Anche la Procura ha impugnato
l’assoluzione di Passamonti (e
altri) per due capi di imputazione che lo vedevano a processo
per falso. «Siamo convinti di poter dimostrare la colpevolezza
e pertanto chiediamo la condanna», afferma un agguerritissimo
Stefano Latorre, il pm che ha
dato parecchio filo da torcere
alle difese che ora entrano di
nuovo nel merito dei tre filoni
dell’inchiesta approdata in aula:
l’appalto per la strada di Bema
(già tutto prescritto), la gestione
di Eventi Valtellinesi e la cessione dei terreni a Cercino.
Cone è noto, Silvano Passamonti è uscito dal primo grado
con una condanna a 9 anni e 2
mesi di reclusione, in quanto
ritenuto il deus ex machina di
quel “sistema” che, secondo la
pubblica accusa, avrebbe gestito
le operazioni più importanti
della Bassa Valle (doveva rispondere di peculato, corruzione, concussione, falso, turbativa
d’asta, truffa aggravata, reati
molti dei quali prescritti). Quattro anni e 10 mesi all’ex sindaco
di Cercino Renzo Barona, per
sette casi di concussione. Stessa
condanna per il direttore factotum di Eventi Valtellinesi Luca
Spagnolatti, che doveva rispondere di peculato. Quattro
anni e 6 mesi all’allora segretario generale della Comunità
montana di Morbegno Salvatore Marra (concussione e falsità
materiale); 4 anni di reclusione
al segretario comunale Franco
Gusmeroli (concussione); 3 anni e 4 mesi a Giacomino Rebuzzi (per falso materiale) per via
di una delibera in Comunità
montana che è costata due anni
(con la condizionale) alla dipendente Gioconda Fransci. Due
anni (con sospensione) anche a
Gianni Lanza per peculato (per
aver emesso fatture per prestazioni non dovute a Eventi Valtellinesi tramite la sua società
Luxerit), mentre Simona Vitali
per le sue intermediazioni si è
presa 3 anni e due mesi (per lei
Latorre aveva invece chiesto
l’assoluzione per non aver commesso il fatto).
Gli avvocati
«In Appello - ci spiega Aldo
Turconi, uno degli avvocati di
Silvano Passamonti - non solo
riproponiamo il vizio di notifica
che già abbiamo evidenziato all’inizio del primo grado, ma contestiamo fortemente il giudizio
che il Tribunale di Sondrio ha
formulato sulla personalità di
Passamonti ritenuto l’ideatore
di un “sistema”, senza però andare ad analizzare nel dettaglio
i singoli episodi e i singoli reati
che sono stati a lui contestati...
Sia chiaro. Sicuramente Passamonti ha un’indubbia personalità, ma il suo ruolo non è quello
che gli hanno cucito addosso.
Eventi Valtellinesi era davvero
una società di diritto privato,
così come i terreni di Cercino
non sono stati sottopagati: lo
dimostrano i valori che venivano assegnati ai lotti in quel periodo in un’altra area industriale,
quella di Morbegno-Talamona.
E per concludere: nessuno degli
imputati ha mai costretto qualcuno a vendere. E se non c’è
stata costrizione, si dovrebbe
semmai parlare di “induzione”,
fattispecie che in questo caso
sarebbe pure prescritta». Insomma, sarà di nuovo battaglia.
Avvocati e Procura si daranno di nuovo battaglia
Il collegio giudicante mentre pronuncia la sentenza di primo grado
Violenza su donne Salta i lavori “utili”
Tre mesi di reclusione
Due le condanne
Il caso
nude e con un bastone, sino a
costringerla a scappare e a
Due vicende inquietanti
chiedere aiuto alla Piccola
approdate in aula
Opera di Traona.
In entrambi i casi il giudice
Il marito non solo la malmeha previsto risarcimenti
nava, ma le contava il denaro,
impedendole di acquistare il
cibo da mettere in tavola ai
In un caso di tratta di suoi figli e la minacciava di
un chiavennasco che ha reso la morte e di dire ai suoi familiari
vita impossibile alla sua ex. In in patria che il loro figlio più
un altro di un maripiccolo era stato
to manesco (la copconcepito fuori dal
pia è di origini egimatrimonio. Inziane) che non solo
somma, vessazioni
ha percosso la mosu vessazioni. In
glie, ma è stato puoltre all’uomo è
re trovato in posstato contestato
sesso di materiale
anche il reato di depedopornografico.
tenzione di filmati
Il giudice non ha
a sfondo sessuale
avuto dubbi nel Il giudice
con minori.
condannarli ed ha Barbara Licitra
L’altro processo
previsto dei risarsi è invece svolto a
cimenti per le parti civili.,
carico di un chiavennasco acMa andiamo con ordine.
cusato di stalking nei confronUn egiziano del ’73, residen- ti della sua ex alla quale faceva
te in Bassa Valle, è stato con- agguati fuori dai locali che la
dannato a due anni e sei mesi donna frequentava in compadi reclusione oltre al paga- gnia di altre persone. Non da
mento delle spese processuali, ultimo l’uomo - classe 1977 - è
al risarcimento di 5mkila euro arrivato ad incendiare la vetalla ex moglie (con una provvi- tura della ex dopo essersi insionale immediata di 2500 eu- trodotto nel box. È stato conro) e al pagamento delle spese dannato a 4 mesi di reclusione
legali sostenute dalla parte of- e al pagamento di 2500 euro di
fesa. L’uomo era accusato di danni e delle spese processuaaver picchiato la moglie a mani li.
in Tribunale
La sentenza pronunciata ieri
farà riflettere chi
viene condannato
con pene alternative
Era finito in carcere
per stalking dopo aver preso la
sua auto ed essere andato a
sbattere con la contro la vettura del nuovo boyfriend della
sua ex, travolgendo (a Tirano
nell’ordine auto, fioriere e ta-
volini ai quali erano sedute tre
ragazzi di 20, 33 e 34 anni finiti
all’ospedale.
Dopo il botto, Cosimo Greco, un cinquantenne pugliese
residente a Piateda, era stato
sottoposto al test dell’etilometro, che aveva dato esito positivo. L’uomo finito con le accuse di stalking, lesioni plurime
aggravate, danneggiamento
aggravato e guida in stato di
ebbrezza. Uscito di prigione
dopo la convalida aveva giura-
Vende droga su Facebook
Condannato sondriese
Il patteggiamento
Un sondriese ha patteggiato
la pena davanti al Gup
che ha dovuto conteggiare
anche i precedenti
Gli agenti della squadra mobile della Polizia erano
arrivati a lui controllando un
giovane trovato in possesso di
marijuana. E quando i poliziotti
sono entrati in casa sua non ci
hanno messo molto a trovare
sette sacchetti di plastica con
quasi 185 grammi di marijuana
Il Tribunale di Sondrio
Africani
scarcerati
dopo la
convalida
Sono stati scarcerati i
due africani finiti in cella dopo
una tentata rapina ai danni di
un marocchino della Bassa
Valle. Aki Alimi Abdullras,
classe 1979, originario della
Costa d’Avorio e Lucky Chineye Abakwue, nigeriano classe 1984, entrambi giunti in
Italia quali profughi-richiedenti asilo umanitario. I due
sono stati sottoposti uno agli
arresti domiciliari e l’altro all’obbligo di dimora.
Saranno invece ascoltati sabato mattina Matteo Rossi, 40
anni originario del Varesotto,
ma a Bormio da anni, e Raffaele Scanziani, coetaneo della
Magnifica Terra, in cella da
martedì pomeriggio per rapina aggravata e lesioni aggravate in concorso. I due si erano
accaniti su un turista - uno
chef di origine sarda di 51 anni
che lavora alle Barbados, e che
si trovava in Alta Valle in visita
alla sorella - per privarlo del
portafoglio. Lo hanno malmenato e picchiato duramente. I
fatti risalgono alla serata del 5
maggio. Dopo essere stato dalla sorella, l’uomo è andato al
Pub Clem di via Fiera per bere
qualcosa. È qui che ha conosciuto i due con i quali si è trovato a scambiare quattro
chiacchiere e consumare delle
bibite.
Quando è uscito dal pub, è stato seguito e poi aggredito alle
spalle . Un inferno durato alcuni minuti al termine dei
quali si è ritrovato non soltanto a terra in mutande, ma con
45 giorni di prognosi.
to di rigare dritto, ma così non
stato. Avrebbe dovuto “scontare”66 giorni di pubblica utilità al servizio della Croce Rossa di Teglio ma all’appuntamento non si è mai presentato.
Ieri è stato così di nuovo condannato a tre mesi di reclusione e questa volta senza beneficio alcuno ma con l’obbligo di
pagare le spese processuali.
Greco, che ha dei precedenti alle spalle, è una delle poche
eccezioni alla regola ormai
confermata da decine e decine
di casi che i lavori di pubblica
utilità
rappresentano
un’esperienza positiva sia per
chi si trova a farli che per le associazioni che ne beneficiano.
che teneva nascosti in terrazzo
assieme a tre grinder (l’attrezzo
per sminuzzare lo stupefacente) e un bilancino di precisione.
Piero Messinese - classe 1974,
residente in città - è stato prima
arrestato e poi scarcerato dopo
la convalida. Rinviato a giudizio
per detenzione ai fini di spaccio, gli è stata contestata anche
la cessione di marijuana a tre
persone che aveva contattato in
Facebook.
Comparso davanti al Gup,
l’uomo è stato condannato a 4
mesi di reclusione e al pagamento di 2mila euro di multa,
pena che è andata ad aggiungersi ad una precedente sentenza.
Alla fine l’uomo dovrà scontare
due anni di reclusione e pagare
una multa di oltre 6mila euro.
LA PROVINCIA
Sondrio 17
VENERDÌ 20 MAGGIO 2016
In piazza con São Mateus
Una festa di musica e colori
Antichi mulini aperti
Visite a Castello,
Teglio e Berbenno
Giornate europee
L’iniziativa. Sabato verde-oro per il gemellaggio con la cittadina brasiliana
Si parte con le scuole per concludere tra concerti e cucina tradizionale
La Valtellina risponde
all’appello
dell’associazione italiana
“Amici dei mulini storici”
FRANCESCA BETTINI
Anche la Valtellina
risponde all’appello dell’associazione italiana “Amici dei
mulini storici” che organizza
sabato 21 e domenica 22 maggio le “Giornate europee dei
mulini”. Parteciperanno, infatti, Castello dell’Acqua con
la fucina Cavallari, il mulino e
la pila di Ca’ l’Albert, Teglio
con il mulino Menaglio a san
Rocco e Berbenno con il mulino Della Ghelfa.
Lanciato nella sua forma
attuale in Francia dal 2007 e
attuato in Italia dall’associazione a partire dal 2012,
l’evento ha ricevuto, anno dopo anno, una sempre maggiore adesione. «Con esso si vuole portare a conoscenza del
pubblico un patrimonio che
ha varie sfaccettature - spiega
il vicesindaco di Castello, Renato Gregorini -: salvaguardia di edifici con valenza storica e architettonica, rilancio di
un turismo educativo, valorizzazione dei siti ambientali
modellati dalla presenza di
mulini e, non ultimo, il rilancio di un’attività molitoria capace di trasformare in modo
corretto i prodotti di un’agricoltura biologica in farine e
prodotti utilizzati per un’alimentazione sana».
Il Comune di Castello Dell’Acqua aprirà al pubblico il 21
maggio le proprie strutture, in
particolare la fucina Cavallari
dalle 10 alle 12, mulino e pila di
Ca’ d’Albert dalle 14 alle 16
(per informazioni cell. 3407276756). Per l’occasione il ristorante Moretti offrirà per
pranzo un menù turistico del
costo di 15 euro a base di prodotti locali.
Ogni anno l’evento è dedi-
Unsabatoverde-oroper
festeggiare il gemellaggio con São
Mateus, fra musica, danze e sapori.
Domani piazza Garibaldi si animerà con la giornata italo-brasiliana organizzata dall’associazione A dança da vida e dal Comune,
una festa che coinvolgerà grandi
e piccini con diversi appuntamenti a tema.
Alunni protagonisti
Si comincia domattina con uno
spettacolo proposto dalle scuole,
di scena dalle 9 in poi sul palcoscenico allestito in piazza nei giorni
scorsi: i protagonisti saranno l’Ensemble degli istituti comprensivi
Paesi retici e Paesi orobici con
un’esibizione musicale, la scuola
media di Ardenno con balli e laboratori, le classi prima e quinta della primaria Paini con “Alfabetambiente”, la primaria Credaro che
presenterà un balletto e canti corali dedicati all’amicizia, la scuola
primariadiBianzonechesiesibirà
in uno spettacolo insieme al clown
Procopio, e Cleo Lopes alla guida
del balletto “Baianà”.
A fare gli onori di casa, il presidente di A dança da vida Manuel
Marelli e i rappresentanti del Comune, che porteranno i saluti ufficiali negli intervalli fra le varie esibizioni.
Dopo l’appuntamento con le
scuole, che tradizionalmente richiama in piazza un pubblico molto numeroso, la manifestazione
riprenderà nel pomeriggio, con
due iniziative dedicate ai bambini:
alle 16 ci sarà un laboratorio di origami guidato dall’artista Giuseppe Rocca, mentre alle 17 gli animatori di Spazio Famiglia, Ghirotondo e cooperativa Ippogrifo
proporranno dei laboratori crea-
Tutto pronto per le iniziative di gemellaggio con São Mateus
1 A fare gli onori
di casa, il presidente
di A dança da vida
e i rappresentanti
del Comune
1 Ancora aperta
“Dignità dell’uomo
e difesa della terra”
mostra del fotografo
Sebastião Salgado
tivi intitolati “I colori della felicità”.
Gran finale
Verso sera, poi, sul palco della
piazza partirà la festa in musica
per i ragazzi e per i “grandi”: in
programma, animazione latinoamericanaconMarta,leesibizioni
dei gruppi Compagnia solidale e
Mixing glass, e il concerto della
bandAlmadeTerra,chepresenterà “Imperfect bossa”, uno spettacolo musicale che rende omaggio
ad Antonio Carlos Jobim.
E per un aperitivo in compagnia, a suon di musica, dalle 18,30
in piazza aprirà anche un buffet
solidale con bevande e piatti italiani e brasiliani, per un gemellaggio
anche a tavola. Le previsioni del
tempo per domani promettono
bene, ma la kermesse si terrà comunque, anche se solo con il programma pomeridiano: in caso di
maltempo, l’appuntamento sarà
all’oratorio del Sacro cuore, dalle
16 in poi, per far festa al coperto.
Oggi e domani, intanto, sarà ancora possibile visitare la mostra “Dignità dell’uomo e difesa della terra”, che presenta le immagini del
fotografo Sebastião Salgado dedicate ai Sem terra, i contadini
senza terra del Brasile: organizzata da A dança da vida per la giornata del gemellaggio 2016, l’esposizione è aperta nella sala Ligari della Provincia dalle 9,30 alle 12 e dalle 17 alle 19. Nella giornata di domani, poi, ci sarà un banchetto che
presenterà le varie attività promosse a Sondrio e a São Mateus
dal gemellaggio solidale.
cato ad un prodotto tipico.
Questo è l’anno della molitura
del mais; quindi sia il manifesto che sarà affisso nei mulini
aderenti che la piastrella commemorativa hanno per soggetto il mais.
«Con questi eventi si vogliono valorizzare i mulini e
gli uomini ingegnosi e spesso
coraggiosi - prosegue Gregorini - che, col proprio lavoro e
con la propria passione, stanno salvando dal degrado ed in
molti casi rilanciando edifici,
tecnologia e saperi affinati per
millenni da chi li ha preceduti.
Naturalmente quando parliamo di mulini allarghiamo il discorso a tutti quegli opifici che
utilizzano l’energia idraulica
per il loro funzionamento.
Quindi le segherie, i magli, i
frantoi, le pile da riso e i mille
modi di utilizzo della ruota
idraulica».
Nella rassegna sono inclusi
anche gli ex mulini industriali
a vapore trasformati in musei
dove l’archeologia industriale
si è evoluta con fini documentali e didattici, i mulini a vento
con funzione sia molitoria che
di pompa idraulica e le aziende agricole che hanno all’interno mulini per la trasformazione dei loro prodotti.
Anche a Teglio l’antico mulino Menaglio ad acqua aprirà
le porte ai visitatori, che potranno riassaporare il profumo della farina appena macinata e rivisitare la molitura
dei cereali alpini tradizionali
coltivati a Teglio. A Teglio il
mulino, gestito dall’associazione per la coltura del grano
saraceno, sarà aperto domenica 22 maggio dalle 22 alle 18.
Nell’occasione delle giornate dei mulini, a Berbenno
domenica dalle 8 alle 12 sarà
aperto il mulino “ex Della
Ghelfa”, costruito nella valle
del torrente Finale, che macinerà granoturco.
C. Cas.
LA PROVINCIA
18 Sondrio
VENERDÌ 20 MAGGIO 2016
Piccoli lettori
crescono
Mille libri
in cinque mesi
Castione
Il primato è stato messo
a segno dagli alunni
della scuola primaria
“Tullio Bagiotti”
Aprica, con in testa il sindaco Carla Cioccarelli, era stata anche ospite di una trasmissione televisiva per parlare del tema profughi
Profughi, raccolte oltre 700 firme
«Tutto il paese chiede di spostarli»
Aprica. Sono più di 70 e si cerca una rapida soluzione: «Una situazione non più gestibile»
Il sindaco: «Mi fa piacere che anche parecchie associazioni abbiano dato la loro adesione»
CLARA CASTOLDI
Il sindaco di Aprica,
Carla Cioccarelli, non ha
dubbi: «Un paese intero è con
me e chiede che non arrivino
altri profughi e che la maggioranza di quelli presenti ora, 70
persone, venga spostata».
La dimostrazione viene dalla massiccia raccolta firme che
l’amministrazione comunale
ha avviato dopo l’assemblea
pubblica di mercoledì 11 maggio. In base agli ultimi conteggi
sono oltre 700 le firme raccolte.
«Giovani, anziani, mamme,
operatori turistici, albergatori,
cittadini a prescindere dalle
correnti politiche hanno
espresso il loro volere - aggiunge -. Ripeto un paese intero,
considerato che siamo 1.500
abitanti, ma i minori non hanno ovviamente potuto firmare
- prosegue il sindaco -. Mi fa
piacere che anche parecchie
associazioni abbiano dato la
loro adesione, scrivendo una
lettera di sostegno con le loro
considerazioni». La lettera, che
il Comune di Aprica invierà nei
prossimi giorni, sarà indirizzata a prefetto di Sondrio, questore di Sondrio, presidente della
Provincia di Sondrio, presidente di Regione Lombardia, presidente del Consiglio dei ministri, ministro degli Interni e
presidente della Republica.
Nella missiva i cittadini di
Aprica chiedono che «urgente-
mente si ponga rimedio alla
grave situazione creatasi in paese a seguito dell’emergenza
profughi - si legge nella lettera
-. Nello specifico chiediamo alle autorità competenti di valutare alcuni aspetti. Come prima
cosa, il numero di persone
ospitate ad oggi risulta essere
più di settanta. In un paese
di 1.500 abitanti è un numero
spropositatamente elevato e
che crea, a detta di tutti gli operatori del settore, l’impossibilità di gestire in modo adeguato
le necessità di queste persone,
le quali vengono ospitate alla
1 «Chiediamo
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«L’emergenza»
la riduzione
della loro presenza
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della località. Chiediamo pertanto l’immediata riduzione
del numero a non più di venti
persone».
Poi c’è la questione sicurezza. «La presenza di un numero
così elevato di persone concentrate in due strutture, poste tra
l’altro a poca distanza l’una dall’altra, genera non poche preoccupazioni a noi residenti,
donne e genitori - prosegue il
primo cittadino del paese orobico -. I profughi sono quasi
totalmente uomini tra i 25 e i
40 anni, che si muovono anche
a gruppi di 30 persone».
«Problemi di convivenza»
Relativamente all’integrazione, «è lampante come un nu-
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mero così elevato di persone
non possa in alcun modo essere
integrato in un piccolo paese.
Già si cominciano a manifestare problemi di convivenza nelle
strutture sportive e di svago.
Aprica è da sempre un paese
ospitale, ma quella che gridiamo è preoccupazione di chi vede messi in pericolo la propria
sicurezza, il proprio lavoro e la
serenità delle famiglie. Settanta, ottanta o forse cento uomini
adulti lasciati allo sbando nelle
nostre strade - aggiunge il sindaco - distruggeranno la nostra
economia e, con facile profezia,
avremo episodi di prevaricazione e violenza. La gravità della situazione è a nostro avviso
talmente evidente che confidiamo in una rapidissima presa
di posizione da parte di chi di
dovere».
Carla Cioccarelli conclude
con una richiesta: «Ora mi
aspetto una risposta chiara».
Oltre mille libri letteralmente “divorati” da novembre ad aprile. Con una media che
sfiora i 400 letti al mese.
Un primato, quello messo a
segno, dalla scuola primaria
“Tullio Bagiotti” di Castione - il
plesso fa capo all’istituto comprensivo “Paesi retici” di Sondrio, diretto da Raffella Giana
-, 62 alunni coinvolti nel concorso “SuperElle”, alias “Super Lettori”, la cui cerimonia finale si è
svolta nel fine settimana scorso.
Teatro della tappa conclusiva
del concorso, la biblioteca comunale “Aurelio Tognini”, promotrice dell’iniziativa in stretta
collaborazione con la scuola,
volta a premiare chi ha letto di
più. Come spiegano dalla biblioteca, «dal primo novembre al 26
aprile scorso sono stati letti
1.072 libri di narrativa e 120 di
saggistica», che a conti fatti danno un totale di 1.192 libri letti dagli alunni, dalla prima alla classe
quinta, nessuno escluso.
Nella fascia di testi rivolti a
lettori tra i sei e gli otto anni, il
libro preferito è “Da Mary taglio
e piega”, che ha raccolto otto
preferenze. Sei quelle che si è
meritato “Immagina...: una porta senza stanza, diresti di essere
dentro o fuori” scritto da Norman Messenger. Sul terzo gradino del podio “Segreto di famiglia”. Tra i lettori più grandicelli
- gruppo dai nove anni in su - a
totalizzare 11 preferenze è stato
il libro scaturito dalla penna di
Raina Telgemeier intitolato
“Smile”, che si è piazzato davanti a “Mia mamma è un gorilla, e
allora?” di Frida Nilsson con sei
preferenze. Una in meno, vale a
dire cinque, sono andate a “Le
avventure di Lupo Uragano”
scritto da Pinin Carpi.
D.Luc.
Sciopero nella scuola
Lezioni a singhiozzo
La mobilitazione
Coinvolge tutto il personale
per il rinnovo del contratto
e tutti gli altri problemi
che sono sul tappeto
Lezioni a singhiozzo
oggi in Valtellina e Valchiavenna
per lo sciopero generale del
comparto scuola, indetto da Flc
Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola,
Snals Confsal della Lombardia.
Coinvolto nella mobilitazione tutto il personale della scuola, dai lavoratori amministrativi, tecnici e ausiliari (Ata) ai docenti, ai dirigenti scolastici. «I
motivi che hanno portato a questo sciopero sono quanto mai
urgenti e fondamentali - hanno
posto l’accento dalla sede della
Cisl Scuola di via Bonfadini -, a
cominciare dal contratto di lavoro che da sette anni attende di
essere rinnovato. Capire però
quale sia l’adesione - hanno detto ieri - è decisamente difficile,
anche in considerazione del periodo “caldo”, scolasticamente
parlando, costellato da impegni
per chi opera in questo settore,
essendo ormai agli sgoccioli
l’anno scolastico
Sul piede di guerra i dirigenti
scolastici, «spesso costretti a
reggenze su più scuole - la sottolineatura delle forze sindacali -,
riduzione dei fondi contrattuali,
competenze assegnate dalla cosiddetta “buona scuola” che si
scontrano con la scuola della
condivisione, della collegialità e
cooperazione». Lo stesso vale
per il personale Ata, «sottoposto
al blocco delle immissioni in
ruolo, al divieto di sostituire assenze, a carichi di lavoro sempre
più pesanti dovuti all’ennesimo
taglio degli organici». Uno sciopero anche «per i precari abilitati e con anni di servizio, che non
hanno avuto la stabilizzazione
nonostante la sentenza della
Corte di giustizia europea».
D.Luc.
LA PROVINCIA
Sondrio 19
VENERDÌ 20 MAGGIO 2016
La donazione? Si sceglie in Comune
L’iniziativa. È stata presentata la nuova campagna di sensibilizzazione che coinvolge l’Aido, l’Ats e gli enti locali
Troppo lunghe le liste d’attesa. L’obiettivo è formare gli operatori degli uffici anagrafe per intercettare i consensi
tempi d’attesa medi sono di
“Una scelta in Comu- circa due anni e mezzo per il
ne” è il titolo della campagna di rene, di otto mesi per il cuore e
sensibilizzazione sull’impor- di cinque per il fegato. Chiaro
tanza della donazione degli or- che abbiamo ancora molto da
gani, varata dall’Ats (Agenzia fare, e lo vogliamo fare insiedi tutela della salute) della me, Ats, Aido e Comuni».
La strategia è chiara e condiMontagna, in stretta collaborazione con Aido, Associazione visa: consiste nel formare, il
italiana donazione organi, e più e il meglio possibile, gli
Anci, Associazione nazionale operatori degli uffici anagrafe
dei 77 Comuni di Valtellina e
dei Comuni italiani.
A presentarla, ieri mattina, Valchiavenna, dei 49 del Medio
all’Ats della Montagna, c’erano e Alto Lario, e dei 42 della Valtutti gli attori a livello locale, in camonica, perchè, in concomitanza col rilascio o
primis, Maria Beil rinnovo della caratrice Stasi e Lota d’identità possarella Cecconami,
no “intercettare”
rispettivamente diadeguatamente il
rettore generale e
consenso alla dodirettore sanitario
nazione degli orgadell’Ats; Riccardo
ni da parte dei cittaRedaelli, vicepredini.
sidente regionale
«Non è un’opeAido e presidente
razione semplice di Aido Sondrio,
ha sottolineato LoMaurizio Leali, La presentazione
rella Cecconami -,
presidente Aido della campagna
però abbiamo notaprovinciale, Alcide
Molteni, referente provincia- to che, per essere partiti solo lo
le Anci e sindaco di Sondrio, scorso anno con una primissiLuca Della Bitta, presidente ma formazione rivolta agli
della Provincia e sindaco di operatori degli uffici anagrafe
Chiavenna, e Fiorenzo Bon- della provincia, già i risultati
giasca, sindaco di Gravedona non mancano. Nel giro di un
ed Uniti e presidente della anno, su 77 Comuni sono 32
Conferenza dei Sindaci del suo quelli della provincia di Sondrio già attivi su questo fronte
territorio di appartenenza.
e inseriti nel Sistema Informativo Trapianti (online) del mi«La nuova frontiera»
«L’iniziativa “Una scelta in Co- nistero della Salute, mentre almune” rappresenta la “nuova tri tre, Bianzone, Caiolo e
frontiera” delle donazioni in Montagna in Valtellina sono in
Italia, perché – ha precisato fase di attivazione e, su tutti gli
Maria Beatrice Stasi – anche se altri ci stiamo attivando per fasiamo il terzo Paese in Europa vorire la partecipazione a una
per numero di donazioni, que- campagna “salvavita”».
Analogo lavoro - ha assicuste non sono sufficienti rispetto al fabbisogno. Basti dire che, rato il direttore sanitario –
a fronte di 2997 trapianti l’an- stiamo facendo sui 49 Comuni
no, le persone in lista d’attesa del Medio e Alto Lario di cui sosono 9313, fra cui anche parec- no 7, al momento, quelli attivi e
chi bambini (137 in lista per re- 1 in via di attivazione, mentre
ne, 30 per fegato, 76 per cuore e in Valcamonica siamo, attual20 per il polmone, nda) e che i mente, fermi a 3 Comuni attivi,
ELISABETTA DEL CURTO
I “sì” finora sono 941
La parte del leone
la fa Livigno, con 175
I dati
Su un totale di 10.773 consensi
in Lombardia, Alto Lario
Valtellina e Valcamonica
ne totalizzano 1.455
Su un totale di 10.773
consensi alla donazione raccolti
da fine 2014 nei Comuni lombardi (contro 1.753 dinieghi), la
provincia di Sondrio, l’Alto Lario
e la Valcamonica ne totalizzano
1.455 (127 i dinieghi) di cui 941
espressi in 32 Comuni della provincia di Sondrio, 384 in 3 Comuni della Valcamonica, e 130
in 7 Comuni dell’Alto Lario.
A fare la parte del leone, in
provincia di Sondrio, è Livigno,
con 175 consensi e 1 no, seguita
da Chiavenna, 171 e 1 no, Samolaco, 108 e 14 no, Verceia, 62 e 16
A Livigno il maggior numero di sì
no, Bormio, 59 e nessun diniego,
Valdisotto, 44 e 1 no, Valdidentro
42 e 1 no, Sondalo, 37 e 2 no, Villa
di Chiavenna, 34 e 10 no, Berbenno, 32 e 4 no, Colorina, 29 sì,
Valfurva, 25 e 1 no, Piantedo, 23 e
5 no, Torre, 18 e 6 no, Mello, 15 e
23 no (unico Comune in cui i no
sono il 60% del totale), Tresivio,
14 e 1 no, Civo, 10 e 4 no, Piuro, 8 e
Fiorenzo Bongiasca, Luca Della Bitta, Maurizio Leali, Riccardo Redaelli, Beatrice Stasi, Lorella Cecconami, Alcide Molteni e Monica Fumagalli
L’auspicio
per quanto ve ne siano 18 pronti a partire».
«Serve uno scatto in avanti»
Fare leva sulle coscienze
La richiesta del consenso alla
donazione non come atto dovuto
per legge, ma come «modalità
attraverso la quale riattivare un
meccanismo di partecipazione
attiva della comunità per la comunità, perché, oggi - ha detto Alcide
Molteni, sindaco di Sondrio -, il
senso di appartenenza è in calo».
Concetto sposato da tutti, con Luca
Della Bitta, presidente della Provincia, lanciato verso la «sfida che
deve essere costituita dalla copertura totale, di tutti i nostri Comuni», e con Maurizio Leali, presidente provinciale Aido, determinato
nel sollecitare uno scatto in avanti
«imprescindibile, dato che il nostro
Paese è fermo al 2000 quanto a
pazienti in lista d’attesa».
Che, a livello nazionale, sono 9.313,
a fronte di 1.656.776 consensi in
L’opzione di assunzione del
consenso alla donazione in Comune, o, di contro, del diniego
(in quanto la legislazione italiana non prevede si possano
prelevare organi sulla base del
silenzio-assenso), peraltro, appare il grimaldello attraverso il
quale far leva sulle coscienze,
considerato che, «in un solo
giorno, dal 17 al 18 maggio - ha
precisato Maria Beatrice Stasi
-, in tutti i Comuni d’Italia sono stati raccolti 1000 consensi
alla donazione».
Tanto più considerato che la
campagna di raccolta del consenso tramite tesserino blu di
qualche anno fa non ha prodotto alcun effetto, anzi, è del tutto
archiviata, mentre la campagna di adesioni tramite sportelli delle ex Asl, pure, non ha
1 no, Chiesa in Valmalenco, 7 e 1
no, Caspoggio, 7 e 5 no, Lanzada,
7 e 3 no, Valmasino, 5 e 4 no, Dazio, 5 sì, Poggiridenti, 3 sì, Gordona, 1 sì, e Spriana 3 no, per
quanto i 100 abitanti siano per lo
più anziani. Attivi sulla donazione, anche se non risultano ancora nella banca dati, causa anche
la lentezza della rete, i Comuni
di Castello dell’Acqua, Cedrasco,
Chiuro, Cosio Valtellino, Dubino, Mese e Sondrio. Rispetto alla
Valcamonica, invece, boom di
adesioni a Darfo Boario Terme,
334 sì contro 5 no, seguita da
Berzo Inferiore, 39 sì e 1 no e da
Pisogne, 11 sì e 5 no. In fase di attivazione sono i Comuni di Berzo Demo, Cedegolo, Cevo, Corteno Golgi, Edolo, Gianico, Incudine, Malonno, Monno, Paisco Loveno, Ponte di Legno, Saviore Dell’Adamello, Sellero, Sonico, Temù, Vezza d’Oglio, Vione. Infine, l’Alto Lario totalizza
41 sì e 3 no a Valsolda, 38 sì e 3 no
a Carlazzo, 21 sì e 2 no a Gravedona ed Uniti, 18 sì e 5 no a Corrido,
8 sì a Menaggio, e 4 sì a San Fedele Intelvi. Attivo anche il Comune di Cremia, in corso di attivazione quello di Bene Lario.
E.Del.
gran parte raccolti da Aido, che ha
1.310.047 iscritti, seguiti da quelli
giunti dai Comuni, 203.591 e dalle
Asl, 143.138. La Lombardia è la
prima regione per numero di
consensi, pari a 440.989, di cui
390.266 raccolti da Aido, 33.323
dalle Asl e 10.773 dai Comuni.
Quanto ai trapianti sono stati 2.997
in Italia, di cui 316 su residenti
nell’Ats della Montagna (214 maschi e 102 femmine), 157 in provincia di Sondrio, 121 in Valcamonica e
38 nell’Alto Lario. Lo scorso anno,
infine, sono stati eseguiti 4 prelievi
multiorgano a Sondalo e 1 a Esine
(Brescia) e, rispetto ai prelievi di
cornee,190 quelli eseguiti in provincia di Sondrio su 95 donatori, di
cui 37 a Sondrio, 36 a Morbegno, 21
a Sondalo e 1 a Chiavenna. Nove i
donatori a Esine. E.DEL.
funzionato come ci si attendeva. L’Asl di Sondrio, ad esempio, ha raccolto solo 15 consensi e 2 dinieghi, mentre un po’
meglio è andata nell’Asl Valcamonica-Sebino, con 110 consensi e 13 dinieghi, e nell’Asl di
Como con 627 consensi e 201
dinieghi.
«Su questo fronte la parte
del leone l’ha sempre fatta Aido, (con 390266 consensi raccolti in Lombardia, 7650 in
provincia di Sondrio, nda) - ha
concluso Cecconami -, però
ora, insieme, possiamo fare di
più sia attivando tutti i Comuni dell’Ats e formandone il personale dell’ufficio anagrafe, sia
aprendo dei punti di raccolta
del consenso dentro i singoli
distretti dell’Ats, sia diffondendo la locandina di promozione
della campagna per la donazione negli ambulatori dei medici
di medicina generale, nelle farmacie e nei Comuni».
LA PROVINCIA
20 Sondrio
VENERDÌ 20 MAGGIO 2016
«Abusò sessualmente delle sue pazienti»
Pena definitiva per il guru dell’anoressia
Cassazione. Sei anni e mezzo per Waldo Bernasconi, responsabile della clinica SanaVita
Una ragazza affidò a un diario le accuse al “terapista”. Condannato pure l’attore Isaac George
PAOLO MORETTI
«Mi diceva che era
una terapia. Mi faceva sedere
su di lui. Andavamo avanti a
baciarci e a toccarci». Quell’atto d’accusa lasciato nero su
bianco sul suo diario, prima di
togliersi la vita, è costato a
Waldo Adolfo Bernasconi la
ben poco edificante etichetta
di molestatore. Il sedicente
guru dell’anoressia, inventore
e ideatore di un ciclo di cure
contro i disturbi dell’alimentazione, è stato condannato in
via definitiva a sei anni e mezzo di carcere dai giudici della
corte di Cassazione, che hanno respinto il ricorso presentato dai legali di Bernasconi.
Le accuse
Foto di Mauro Lanfranchi
moma comunicazione_bg
Il “professore” che aveva messo in piedi la casa di cura Sana
Vita di Lugano, il Forum Crisalide e CasaDap di Como, è dunque colpevole di violenza sessuale su quattro sue pazienti
(l’accusa di esercizio abusivo
della professione di psicologo
si era prescritta in appello).
Una condanna, quella sancita dalla Cassazione, che potrebbe costare il carcere a Bernasconi nel momento in cui
dovesse mettere piede in Italia
o nei Paesi dell’Unione europea. Carcere che potrebbe
scattare anche per gli altri due
coimputati, ovvero per l’attore
Isaac George (il cui ricorso è
addirittura stato bollato come
inammissibile dalla Suprema
corte) e per l’ex collaboratore
Pietro Billari, entrambi condannati a 4 anni e mezzo di
carcere anche loro per violenza sessuale.
A nulla è valso il ricorso presentato dai legali del guru, gli
avvocati Angelo Giuliano e
Piermario Vimercati, i quali
avevano contestato le conclusioni sia del Tribunale di Como che della corte d’Appello di
Milano. Contestazioni, quelle
1 I difensori
«Faremo ricorso
alla corte europea
per i diritti
dell’uomo»
dei difensori, particolarmente
veementi soprattutto nei confronti del diario scritto dalla
giovane paziente valtellinese,
morta suicida otto anni fa, e diventato uno degli atti d’accusa
più toccanti e sconvolgenti nei
confronti del sedicente “prof”.
In quel diario, la ragazza,
morta a soli 22 anni, scriveva
del suo terapista: «Mi piaceva
l’idea di essere sensuale. Mi ha
detto che l’amore non è
un’esperienza che fa di solito
in terapia, ma l’ha fatto con
me, perché sono speciale». Attenzioni che hanno trascinato
la ragazza negli abissi dell’animo: «Adesso mi rendo conto
che ho le idee parecchio confuse. Sono completamente incasinata».
Volontari al lavoro
Il programma
della giornata prevede
il ritrovo alle 8 nell’area
scolastica di Poggi piano
Tutti in campo per
un paese più pulito, più ordinato e più bello. Il Comune di
Poggiridenti, insieme alle associazioni locali e ai volontari, organizza domani la
“Giornata ecologica” all’insegna del rispetto della natura e dell’ambiente. Il programma prevede il ritrovo alle 8 nell’area scolastica di
Poggi piano. Quindi si inizierà a lavorare. Ad ogni gruppo
sarà dato un compito che riguarderà, comunque, la manutenzione del verde del territorio. A mezzogiorno la
pausa pranzo, per riprendere
con i lavori alle 13,30 fino alle
17,30. L’efficacia della giornata - cui il sindaco, Giovanni
Piasini, tiene particolarmente - è legata al numero
dei volontari che daranno la
propria disponibilità a favore
della collettività e dei bene di
tutti. Per concludere in bellezza l’amministrazione comunale offrirà una cena gratuita a tutti i partecipanti
nella sala riunioni dell’oratorio di Poggi piano.
La prenotazione è gradita.
Inoltre a tutti sarà donato un
simpatico omaggio. In caso di
cattivo tempo l’iniziativa
verrà rinviata a sabato 4 giugno.
La difesa
Nonostante la condanna dei
giudici della Cassazione, dal
canto sui, Waldo Bernasconi
non vuole saperne di arrendersi. E addirittura sta già
pensando di rivolgersi alla
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo contro la sentenza.
«Prendiamo atto della decisione della Suprema Corte scrivono in una nota gli avvocati del “guru” - non senza rilevare, tuttavia, che questo procedimento penale, la cui irragionevole ed eccessiva durata
sarà oggetto di autonoma censura (l’inizio dell’inchiesta risale al 2007 e la condanna di
primo grado al 2012 ndr), ha in
più fasi violato i diritti e le libertà fondamentali sancite
dalla Convenzione Europea
dei Diritti dell’Uomo. Basta rilevare che il prof. Bernasconi è
stato condannato sulla base di
un manoscritto senza che il
contenuto dello stesso fosse
mai sottoposto al vaglio di alcuna perizia».
Verde pulito
A Poggi
domani tutti
con la scopa
Waldo Adolfo Bernasconi, ARCHIVIO
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Viale Papa Giovanni XXIII, 124
24121 Bergamo
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23
LA PROVINCIA
VENERDÌ 20 MAGGIO 2016
Tirano e Alta Valle
Area produttiva, 20mila metri inutilizzati
Livigno. Si infiamma il dibattito elettorale per la scelta della giunta di definire il piano di lottizzazione del 2004
Barbara Silvestri attacca: «Le esigenze sono cambiate». Bormolini si difende: «Ci sono richieste degli artigiani»
LIVIGNO
PAOLO GHILOTTI
L’area artigianale di
Livigno, circa 20 mila metri
quadrati senza nessun insediamento, infiamma i rapporti
fra la maggioranza e il gruppo
di minoranza “Progetto Livigno” nella campagna elettorale.
Durante un incontro organizzato dalla televisione locale Tmn (nel quale non era presente Giuseppina Silvestri,
candidata sindaco di “La Prima Vera Livigno”), la comunicazione da parte del sindaco
uscente e candidato di “Punto
Livigno” Damiano Bormolini di una delibera di giunta
nella quale sono definite le
opere che dovrà realizzare il
Comune in quell’area e quelle
che dovranno essere realizzate dai privati, ha innescato la
polemica con la candidata di
“Progetto Livigno” Barbara
Silvestri.
lizzarla prima, ma ne ha difeso
l’attualità: «L’ideale sarebbe
stato sette, otto anni fa, ma in
Comune sono pervenute richieste scritte da parte di artigiani che hanno intenzione di
insediarsi nell’area».
È una storia lunga quella
dell’area artigianale che nasce
con un piano del 2001 approvato nel 2004. «Un piano di
lottizzazione smisurato con
grandi interrati e tanta superficie - concede Bormolini -. In
quindici anni le esigenze sono
cambiate, come testimonia il
fatto che la cooperativa che
era stata creata dagli artigiani
contava quaranta soci ora ridotti a tre, perché tanti nel
frattempo hanno risolto altrove le loro esigenze. Non dimentichiamo che, però, molti
artigiani lavorano a Livigno
nei sotterranei e andando ad
operare nell’area artigianale
migliorerebbero la qualità
della loro vita lavorativa».
Un’opera per la quale il Co-
Piano smisurato
«Sono passati tanti anni da
quando si è iniziato parlare di
questo progetto, tanto valeva
ridiscutere il tutto visto che
sono cambiate le esigenze degli artigiani di Livigno» protesta Silvestri.
Pure il sindaco ha ammesso
che sarebbe stato meglio rea-
12
1 Tanto valeva
ridiscutere
il tutto
dopo le elezioni
di giugno
mune ha speso parecchi soldi
«visto che ha dovuto compiere
espropri per un totale di 3,5
milioni di euro - afferma Barbara Silvestri -, accettando le
spropositate valutazioni fatte
dalla commissione espropri
provinciali».
«Non ricorrere contro la
commissione provinciale è
stato un errore - ha ammesso
Damiano Bormolini -. La commissione avrebbe dovuto stabilire rimborsi più realistici».
Concorrenza esterna
Visto che molti artigiani di Livigno si sono sistemati e non
sembrano più interessati a insediarsi nell’area, Matteo
Galli, attuale capogruppo di
“Progetto Livigno” e pure lui
in lista con Barbara Silvestri
nelle prossime amministrative, teme la speculazione nell’area: «Non vorrei che favorisse l’arrivo di artigiani e
aziende da fuori Livigno».
Un’eventualità remota, secondo il primo cittadino: «L’area
può servire ad aziende come le
nostre falegnamerie che hanno bisogno di parecchi spazi.
Per far fronte alla concorrenza esterna, potrebbero anche
unirsi in maniera di poter ambire ad aggiudicarsi lavori
grossi come il rifacimento degli alberghi».
Bimbi e scuola
Diventare grandi
con il teatro
Tirano
Il Giardino d’infanzia
ha portato a termine
il percorso di insegnamento
attraverso la recita
La meta – quella di diventare grandi, uomini e donne del futuro – è unica per tutti
i bambini. Ognuno raggiunge
questo traguardo, che nello
spettacolo è rappresentato
concretamente dalla montagna, con una propria via, ma
poi in cima si arriva insieme,
l’ideale è unico e condiviso.
Questo il messaggio che la
scuola della fondazione “Giardino d’Infanzia” di Tirano ha
voluto lanciare nella rappresentazione, tenutasi al cineteatro Mignon, che ha coinvolto
56 bambini dell’ultimo anno
della scuola dell’infanzia paritaria dei due plessi di Madonna e di Tirano. Sul palco, nel
musical, i piccoli hanno raccontato il frutto del lavoro durato un anno che ha contato
sull’aiuto di tanti volontari, fra
cui la cantastorie Anna, Isabella per la parte musicale e
Loredana per il laboratorio. La
storia narra di tre orsi che crescono in una vallata e vedono,
in lontananza su un ghiacciaio, dei segni. Pensano che siano stelle e, invece, sono le impronte lasciate da orsi divenuti saggi. Anche loro vogliono
salire lassù, ma potranno farlo
solo dopo il letargo, solo dopo
aver imparato a procurarsi il
cibo. Ogni orso – e dunque
ogni bimbo – sceglie la strada
che più si confa a lui, superando paure, difficoltà, ostacoli,
ma alla fine gli orsetti si ritrovano insieme sulla vetta e potranno imprimere la loro impronta e diventare grandi.
«Negli anni vissuti a scuola i
bambini hanno fatto un cammino puntando in alto - spiega
la direttrice del Giardino d’Infanzia, Pierangela Bonetti -.
Ognuno di loro ha lasciato
un’impronta di se stesso che
porteremo nel nostro cuore.
Lo spettacolo è il segno della
collaborazione forte fra bambini, insegnanti, genitori, comunità delle suore e i tanti tiranesi che ci sostengono».
C. Cas.
In costume da ape
Un momento dello spettacolo
Foto di gruppo dei bambini
I tre cugini candidati: da sinistra, Barbara Silvestri, Damiano Bormolini e Giuseppina Silvestri
La camminata
gustosa
Domenica
con la pro loco
Aperitivo
e musica
Riapre il bar
del palasport
Tirano
Sondalo
Questa volta le previsioni sono positive e annunciano una domenica calda e di
sole. Ci sperava la Pro loco di
Tirano che ha dovuto rinviare
la prima edizione di “Antant ca
’n gira ’n mangia”, la camminata gustosa che si sarebbe dovuta tenere il 1° maggio. La manifestazione, promossa per la
prima volta con questa formula dalla Pro loco, si terrà domenica 22 maggio con programma immutato. La camminata
partirà da piazza Cavour dove
si raccoglieranno le iscrizioni
dalle 9 alle 10.30, mentre il
percorso partirà alle 10. La
prima sosta sarà a porta Bormina per la colazione, la seconda a San Rocco dove ci sarà
l’aperitivo. A Santa Perpetua ci
sarà il pranzo a base di polenta
e salsicce cucinato dai volontari della Pro loco. Poi si scenderà fino alla piazza Unità
d’Italia per l’assaggio di una
fetta di formaggio. Quindi si
concluderà la passeggiata al
Castellaccio con un dolce o un
amaro. Il costo è di 20 euro per
gli adulti e di 10 euro per bimbi
fino ai 12 anni».
Inaugurazione questo
pomeriggio alle 18 della nuova
gestione del Bar del Palasport
del palazzetto di Sondalo che sarà gestito nei prossimi cinque
anni da Massimo Tasca, noto
in questo settore: gestisce attualmente il bar della stazione
ferroviaria a Tirano e ha gestito
per tanti anni il Bar Centrale a
Sondalo. È previsto un aperitivo
di benvenuto e musica con i dj di
Radio Number One. Il bar ha un
ruolo determinate di aggregazione nella cittadella dello sport
che comprende il campo da calcio, la pista di atletica, i campi da
tennis e calcio, la tensostruttutra, il rinnovato parco giochi.
Era chiuso dalla fine del 2015.
«Siamo molto soddisfatti di aver
trovato un gestore che ha investito parecchio nella struttura
del bar che è stato rifatto a dimostrazione di quanto creda nel
progetto - afferma il sindaco di
Sondalo, Luigi Grassi -. Il contratto è di 5 anni con la possibilità di rinnovarlo per altri 5. Oltre
alla sistemazione del bar, Tasca,
proprio come era nei desideri
del Comune, ha creato degli appositi spazi per le famiglie».
C. Cas.
P. Ghi.
24 Tirano
LA PROVINCIA
VENERDÌ 20 MAGGIO 2016
Il territorio, le scuole e la sicurezza
Le proposte dei tre candidati di Villa
Gerardo
Boselli
presidente
del Csi
Verso le elezioni. Per Marantelli, Stella alpina, «sono necessari interventi sui sottopassaggi»
Manoni, Noi per Villa: «Puntare su formazione». Negri, Villa rinasci: «Turismo da valorizzare»
VILLA DI TIRANO
CLARA CASTOLDI
La sicurezza per la lista
“Stella Alpina” capitanata da
Franco Marantelli, classe 1968,
imprenditore agricolo, ex vicesindaco e presidente della Latteria di Chiuro. Il mantenimento
delle scuole per la lista “Noi per
Villa” con candidato sindaco
Monica Manoni, classe 1973,
funzionario nel Comune di Tirano ed ex consigliere di minoranza a Villa. La manuntezione del
territorio per la lista “Villa Rinasci” guidata dal candidato sindaco Mauro Negri, classe 1957,
imprenditore e anch’egli ex consigliere di minoranza.
Le presentazioni
Sono la sicurezza, le scuole e il
territorio le tre priorità di intervento a Villa per i tre candidati
alla poltrona di sindaco che illustreranno i loro programmi nelle
assemblee pubbliche a partire
dalla prossima settimana.
“Stella Alpina” si presenta il
24 maggio a Stazzona, il 26 a
Motta e il 31 all’auditorium di
Villa alle 20,30; “Noi per Villa”
lo farà il 24 a Motta, il 1° giugno
a Villa e, data da confermare, il
25 a Stazzona alle 21; “Villa Rinasci”, invece, si presenta all’aperto, nella piazza comunale, il 2
giugno (orario da definire). «La
prima azione che farò, se diventerò sindaco, sarà per garantire
la sicurezza ai cittadini - annuncia Marantelli -. Il commissario
prefettizio ha portato avanti un
lavoro, iniziato in passato, per la
chiusura di alcuni passaggi a livello e la creazione di viabilità
alternativa. Noi ci impegneremo
a realizzare i due sottopassi: uno
pedonale in prossimità della stazione ed uno pedonale e carrabile da via Europa. La chiusura di
passaggi a livello porterebbe a
concentrare il traffico su quelli
rimasti con maggiori pericoli».
Gerardo Boselli
Tirano
Rinnovate le cariche
all’interno
del consiglio direttivo
Anna Panizza è vice
Idee sul tavolo
Manoni pensa alle scuole: «La
continua e preoccupante diminuzione degli alunni e la migrazione verso i paesi limitrofi impongono di valutare i dati riguardanti le nascite, i numeri delle
iscrizioni negli anni verso plessi
scolastici che garantivano altri
standard e ad ascoltare le esigenze dei genitori dei bambini anche in età prescolare, per valutare un asset strategico e non farci
cogliere impreparati - dichiara
-. Dobbiamo tutelare la scuola di
Villa, non quella di altri Comuni.
Ci impegneremo affinché la
scuola sia dinamica e in grado di
evolvere mediante l’offerta del
tempo pieno con servizio mensa
a Villa. Non sono chiusa a nessuna modifica rispetto all’attuale
organizzazione purché si vada
verso le reali esigenze dei villaschi».
Il municipio di Villa di Tirano
È Gerardo Boselli il
nuovo presidente del gruppo
sportivo Csi Tirano. La nomina
è avvenuta nel corso del consiglio di martedì 17 durante il quale è stato rinnovato il direttivo.
Boselli sarà affiancato dalla vice
presidente, Anna Panizza,
mentre il responsabile tecnico è
Riccardo Crotti, il segretario
Claudio Cedro e l’amministratore Andrea Bonola. Consiglieri
eletti sono Pierluigi Tenni, che
passa dunque il testimone della
presidenza, Marco Rossi,
Marcello Gualteroni, Moreno Tantardini, Claudio Ferrari, Angelica Spada, Erika Maganetti e infine, consulente ecclesiastico il vicario don Nicola
Schivalocchi.
Appuntamento importante
per il Csi il taglio del nastro di domani alle 19,15 del nuovo manto
sintetico del campo di calcio dell’oratorio.
Mauro Negri, dal canto suo,
non ha dubbi: «La priorità è la
manutenzione delle strutture
comunali e del territorio – afferma – a beneficio sia dei cittadini
sia delle attività legate al turismo. Penso alla viabilità montana, alla cura dei sentieri, allo sviluppo di attività sportive legate
al mountain bike, sport sempre
in maggiore crescita, alla valorizzazione della riserva di Pian
Gembro per la quale poco il Comune ha fatto finora. Non opere
faraoniche, ma interventi concreti per la crescita del nostro
paese dal punto vista economico
e turistico».
Uomini e animali, il punto di vista della Lav
discussione, il motivo per il
quale Lav Sondrio ha deciso di
incontrare i cittadini di Villa di
Tirano. Saranno proiettate immagini di cani che sono costretti a «sopravvivere - prosegue -. Perché attestare che un
animale, nella fattispecie un
cane, stia bene solo perché ha la
razione quotidiana di cibo e acqua significa condannarlo alla
sopravvivenza e questo fa parte
di un retaggio amministrativo,
politico e sociale obsoleto e superato dalla moderna normativa e dalla sempre accresciuta
sensibilità della opinione pubblica, che alla fine è quella che
permette il cambio di rotta».
VILLA DI TIRANO
C. Cas.
TIRANO
Villa di Tirano
Incontro all’auditorium
per conoscere
l’associazione
animalista
Questa sera la Lav organizza un incontro sul rapporto uomo-animale all’auditorium di Villa di Tirano alle
20,30. Si partirà dalla presentazione della Lav, dal 1977 anno
della sua fondazione ad oggi,
soffermando l’attenzione sulla
piccola ma attiva sede valtelli-
nese che, in cinque anni di presenza sul territorio, ha affrontato le criticità ad esso connesse stando sempre dalla parte
degli animali, senza compromessi.
«Scelta che a volte si è presentata e lo sarà ancora irta di
difficoltà - sostiene l’associazione -, ma l’appoggio della
gente che va man mano accrescendosi, è la dimostrazione
che è quella giusta». La parte
centrale della serata sarà dedicata alla “questione animale”
per poi arrivare al fulcro della
1 Tutti e tre
vantano
una esperienza
amministrativa
in paese
Un banchetto della Lav ARCHIVIO
C.Cas.
Sentieri puliti
in località Reola
Il consorzio “Val Maggiore
confine italo-svizzero” organizza per domenica la
manutenzione delle strade
Ragno-Lughina-SassoFrantellone e Reola-Stavello-Iada con ritrovo alle
7 in località Reola con attrezzi. Alle 13 il pranzo è
fissato alla chiesa del Reola, organizzato dal consorzio. Per adesioni chiamare
3493160601
oppure
3389136426. C.CAS.
Culture del mondo
con il laboratorio
Ci sono pochi iscritti al palio
Salta la settimana dei giochi
Grosio
Solo sette classi
hanno risposto
all’appello
della Pro loco
Avrebbe dovuto essere il fine settimana del Palio dei
coscritti a Grosio, ma la manifestazione organizzata dalla Pro
Loco di Grosio quest’anno non si
svolgerà perché ci sono state poche iscrizioni come confermano
gli stessi organizzatori. «Il palio
non si fa perchè hanno risposto
positivamente solo sette classi :
97, 96, 89, 88, 85, 81 e 80. Confidiamo che l’ anno prossimo ci sia
una maggiore risposta perché è
un bellissimo evento ormai di
tradizione e sarebbe un peccato
se andasse perso .Quest anno
inoltre era in programma, oltre
naturalmente alle serate con dr.
Why e caccia all oggetto, una domenica conclusiva di giochi tradizionali e pranzo in compagnia
con i coscritti partecipanti in Eita alle case della chiesa». Avvisaglie della crisi del Palio c’erano
già state lo scorso anno con un
palo delle classi partecipanti e
soprattutto anche del pubblico
che assisteva alla prove. Dopo il
grande entusiasmo delle prime
edizioni, un evento veramente
che coinvolgeva l’intera comunità come da tempo non si vedeva, nel corso degli anni l’interesse è via via calato. Probabilmente la formula andava rivista e
adottati degli accorgimenti in
maniera di tenere alto l’interesse. Creare un comitato organizzatore con la presenza di un elemento per ogni classe di coscritti in maniera di avere un punto
di contatto diretto, avrebbe dato
un simbolo di appartenenza,
rendendo ogni classe più responsabile sulla realizzazione
della manifestazione. La scelta
delle ultime stagioni di cancellare “La Corrida” che impegnava i
coscritti per varie serate nella
preparazione, ma che poi richiamava in piazza migliaia di persone non si è rilevata azzeccata. Il
Palio ora conta di risorgere dalle
proprie macerie. Un anno di
pausa può far nascere al nostalgia.
Il palio dell'anno scorso
P. Ghi.
Domani in biblioteca a Tirano c’è il terzo appuntamento del laboratorio sulle culture del mondo. Il tema del pomeriggio sono gli
oggetti, lontani echi artigiani. Adatto ai bambini
dagli 8 ai 10 anni. Si inizia
alle 14,30. C.CAS.
TIRANO
Festa e mostra
per Sconfinando
Domani si inaugura alle
16,30 a palazzo Foppoli di
Tirano la mostra “I nostri
vent’anni” per il compleanno di Sconfinando. La
mostra resterà aperta fino
al 31 maggio dalle 9,30 alle
11,30 e dalle 15 alle 18. C.CAS.
Tirano 25
LA PROVINCIA
VENERDÌ 20 MAGGIO 2016
Parrocchia e Comuni
Accordo storico
dopo quattro secoli
Bormio. Si chiude la vertenza relativa al “Pio Istituto”
Definita la proprietà di immobili di grande valore
Sant’Ignazio alla Chiesa, il resto alle municipalità
BORMIO
DANIELA GURINI
Mercoledì, dinnanzi
al notaio Pierluigi Corradini
di Bormio si è chiusa l’annosa
vertenza relativa ai beni del
cosiddetto “Pio Istituto”. È
stata infatti definita la proprietà di numerosi beni immobili siti in comune di Bormio, di inestimabile valore
storico ed economico; tra questi vale la pena ricordare il palazzo del Ginnasio, la Torre Alberti con il relativo palazzo
(ex-liceo Alberti), oltre alla
chiesa di Sant’Ignazio ed ai
terreni della zona del Pentagono con il campo di calcio e le
aree sportive annesse.
Gli atti notarili concludono
un iter lungo ed articolato fatto di incontri, proposte e controproposte riassunte a fine
anno in una serie di deliberazioni, approvate dai vari consigli comunali del mandamento, con le quali i Comuni sociali (ovvero Bormio, Valfurva,
Valdisotto e Valdidentro) hanno approvato l’accordo raggiunto con la società “Pentagono Spa”, la parrocchia “Santi Gervasio e Protasio” e la
Procura generale della “Società dei Preti del Sacro Cuore di
Gesù di Betharram”.
La storia
Una vicenda, quella dei beni
del Pio Istituto, che affonda le
sue radici nel 1611. Il compendio di beni immobili si formò
nel tempo in conseguenza di
una serie di donazioni effettuate da nobili cittadini bormiesi (su tutti vanno ricordati
Caterina Alberti e Simone
Sermondi) in favore della
“Communitas Burmii”, affinché venissero destinati “ad
causas pias” e, dunque, essenzialmente all’attività di istruzione dei giovani residenti nel
contado bormiese, attività all’epoca esercitata dai religiosi
e, in modo particolare, dai Gesuiti. Nel corso dei secoli detto
compendio venne poi ricondotto alla denominazione di
“Istituto scolastico” e successivamente di “Pio istituto scolastico”. Nel 2003 la parrocchia di Bormio aveva instaurato avanti al Tribunale di Sondrio una causa civile, unitamente alla Procura generale
della “Società dei Preti del Sacro Cuore di Gesù di Betharram” per l’accertamento, in
capo ad essa, della proprietà di
tutti i beni (o comunque per
acclarare che detta proprietà
non era da attribuire ai Comuni sociali) con condanna al
rendimento dei conti da parte
dei Comuni in ordine alla amministrazione dei beni di detto Pio istituto scolastico nel
corso degli anni ed al pagamento, in proprio favore, del
saldo accertato.
La Torre Alberti nel centro storico di Bormio
l’accertamento in capo ad essi
della proprietà (eventualmente anche per usucapione) di
tutto il compendio immobiliare con conseguente rigetto
della domanda di rendiconto.
Inutile dire che il procedimento giudiziario si era manifestato da subito particolarmente complesso e, soprattutto, assolutamente incerto
quanto alla sua soluzione.
La definizione
La posizione dei Comuni
1 Riconosciuto
un contributo
straordinario
per il rifacimento
del tetto
I Comuni avevano resistito in
giudizio, contestando integralmente le pretese della parrocchia, sulla scorta di una
pluralità di argomentazioni
difensive tanto di carattere
giuridico quanto storico e
chiedendo, a propria volta,
Le parti, alla fine, hanno ritenuto saggio addivenire ad un
accordo transattivo attraverso il quale si è convenuto il riconoscimento, in favore della
parrocchia dei Santi Gervasio
e Protasio, della proprietà della chiesa di Sant’Ignazio, con il
relativo terreno di pertinenza,
Freddo e pioggia
E in montagna
è tornata la neve
Giornata difficile
Intervento dei vigili
del fuoco lungo la strada
che porta ad Arquino
per la caduta di un albero
Freddo, tanta pioggia e
una spolverata di neve nei paesi
delle nostre vallate, a un’altitudine di circa 1500 metri di quota. La provincia di Sondrio ieri è
stata investita da una serie di
piovaschi intensi accompagnati
da folate di vento che hanno richiesto anche l’intervento dei
vigili del fuoco lungo la strada
che porta ad Arquino per la caduta di un’albero.
Una giornata complicata, che
è andata poi migliorando in serata. «Ombrelli aperti anche oggi, l’ennesima perturbazione dal
Nord Europa porterà una coda
di maltempo - ha spiegato Edoardo Ferrara di 3bmeteo.com
-. Già dalla tarda mattinata di
oggi i fenomeni piovosi sono in
graduale attenuazione. Il tutto
verrà accompagnato da un nuovo calo delle temperature, che
potranno riportarsi sotto le medie. Si confermano buone noti-
zie per il fine settimana, l’alta
pressione sarà in rinforzo e porterà sole prevalente su gran parte della Penisola, salvo ultime
piogge al sud sabato e qualche
nuovo rovescio o temporale su
Alpi e Nordovest domenica, ma
soprattutto dalla serata. Le temperature saranno inoltre in decisa ripresa tanto che si potranno raggiungere punte di 26 e 27
gradi anche al Nord».
Attenzione però a lunedì,
quando arriverà una nuova veloce perturbazione che porterà
qualche rovescio. Poi dovrebbe
arrivare il bel tempo. Dovrebbe
perché gli esperti del settore
non si lasciano andare a previsioni a lunga scadenza. Intanto
sempre ieri Anas ha comunicato che dalle 14 di domani, venerdì 20 maggio, saranno riaperti al
traffico, dopo la chiusura invernale programmata, i seguenti
tratti di strada statale: dal km
106,500 al km 121,200 della
strada statale 38 “dello Stelvio”,
dalla località di Bagni Vecchi a
Bormio al Passo Umbrail; dal
km 0,000 al km 0+200 della
strada statale 38 Dir/B, dalla IV
cantoniera al Confine di Stato.
nonché di una porzione del
fabbricato urbano sito in via
De Simoni, angolo via Ginnasio (il palazzo ubicato accanto
all’edificio storico del Ginnasio) comprendente l’unità immobiliare ad uso abitazione di
tipo economico posta al primo
piano e parte di quelle ad uso
uffici pubblici poste ai piani
secondo e terzo nella parte
nord-ovest, mentre il restante
compendio immobiliare è stato riconosciuto di esclusiva
proprietà dei quattro Comuni
sociali. Nel rispetto delle finalità originarie della donazione
istitutiva del “Pio istituto scolastico” e della sua fruizione
nel tempo, i quattro Comuni
sociali si sono espressamente
impegnati ad utilizzare il compendio immobiliare secondo
finalità sociali, socio assistenziali, culturali e sportive. Inoltre è stata stabilita la corresponsione, in favore della Parrocchia, di un contributo di
150mila euro necessario per il
pagamento delle spese di manutenzione straordinaria (intervento già da tempo effettuato dalla Parrocchia medesima) del tetto della chiesa di
Sant’Ignazio oltre all’integrale accollo, a carico dei Comuni
sociali, delle spese inerenti i
rogiti notarili necessari per la
formalizzazione dell’intesa e
delle relative tasse ed imposte;
alla Parrocchia è stato concesso anche l’eventuale utilizzo
della struttura del Pentagono
in alcune occasioni caratterizzate da comprovate esigenze
di natura pastorale.
Gestione del Parco
Parolo: «Un ottimo
lavoro di squadra»
L’incontro
Non appena approvato,
il Piano d’azione
verrà illustrato alla stampa
e ai cittadini
La neve primaverile caduta a Tartano
Il meteo nel weekend dovrebbe migliorare
«Con l’insediamento del Comitato dei Comuni
prende il via ufficialmente la
nuova gestione della parte
lombarda del Parco dello
Stelvio». Lo ha dichiarato il
sottosegretario di Regione
Lombardia ai Rapporti con il
Consiglio regionale, Politiche per la Montagna, Macroregione alpina (Eusalp),
Quattro motori per l’Europa
e Programmazione negoziata
Ugo Parolo, al termine del
primo Comitato dei Comuni,
tenutosi ieri pomeriggio a
Bormio, nella sede del Parco
nazionale dello Stelvio. Si
tratta dei primi, importanti
passi nella direzione di una
guida autonoma della parte
lombarda del Parco.
Il Comitato - presieduto e
convocato dal direttore del
Parco Alessandro Meinardi
- è composto, oltre che dal
sottosegretario Parolo, in
rappresentanza della giunta
regionale, per la provincia di
Sondrio, dal sindaco del Comune di Bormio Giuseppe
Occhi, da Raffaele Cola per
il Comune di Valdidentro e
dal sindaco di Valfurva Angelo Cacciotto. Per la provincia di Brescia fanno parte del
Comitato Ivan Faustinelli
(Comune di Pontedilegno) e
Stefano Tomasi (Comune di
Vione).
«Durante il Comitato - ha
spiegato il sottosegretario sono stati presentati il Piano
annuale delle attività e il Piano triennale degli investimenti, finalizzati alla promozione e allo sviluppo del turismo sostenibile di questa vasta area protetta. Non appena
approvato, il Piano d’azione
verrà illustrato alla stampa e
ai cittadini con un evento alla
sede del Parco. Ringrazio il
direttore Alessandro Meinardi e i sindaci che compongono il Comitato - ha concluso Parolo - per l’ottimo lavoro
di squadra e per la dimostrazione di grande attenzione e
responsabilità verso questa
preziosa risorsa ambientale.
Sono sicuro che porterà a ottimi risultati».
LA PROVINCIA
26
VENERDÌ 20 MAGGIO 2016
Morbegno e Bassa Valle
Morbegno lascia Porte di Valtellina
Lo strappo. Manca ancora l’ufficialità, ma pare sia l’epilogo di mesi di screzi tra il Comune e il Consorzio turistico
Al prossimo consiglio comunale il sindaco Ruggeri dovrebbe annunciare l’avvio di una promozione autonoma
MORBEGNO
SABRINA GHELFI
Strappo netto fra Comune e consorzio turistico:
Morbegno esce da Porte di Valtellina per fare promozione da
sé. La notizia è ufficiosa, ma ancora per poco. Pare si debba attendere il consiglio comunale
della prossima settimana per
conoscere le decisione della
giunta Ruggeri a riguardo.
Le divergenze
Che consorzio e amministrazione comunale fossero ai ferri
corti lo si era capito da qualche
settimana, ma sino all’ultimo si
attendeva un cambio di scena,
magari grazie alla mediazione
della Comunità montana che
questa settimana aveva previsto di incontrare le parti per
cercare di aggiustare i cocci di
un rapporto ridotto ai minimi
termini. L’incontro a tre, però, è
saltato, sembra per volontà del
Comune capo mandamento,
che nel frattempo ha fatto due
conti per avviarsi verso l’autogestione della promozione turistica. L’idea dell’amministrazione Ruggeri sembrerebbe
quella di dissociarsi da Porte di
Valtellina per creare un nuovo
soggetto, un consorzio parallelo (consorzio Città di Morbegno il nome più accreditato) del
quale servirsi per gestire even-
ti, marketing e promozione turistica e culturale della città.
Scelta nell’aria da tempo
Una decisione teoricamente
annunciata, visti gli ultimi periodi di aspri contrasti, ma che,
nella pratica, crea un caso senza
precedenti in Bassa Valle dove
Comuni, associazioni, Pro loco
e operatori hanno unito le forze
per portare avanti insieme, uniti nel consorzio Porte di Valtellina, la promozione turistica
dell’intero territorio. Un’era
che pare sia sepolta definitivamente dalle recenti scelte morbegnesi. Il campanello d’allarme rispetto a questa novità aveva suonato su due fronti. Da un
lato, la raffica di recenti accuse
di Morbegno sulla cattiva gestione del consorzio. Dall’alto
lato, le prime mosse solitarie
della giunta Ruggeri su un
evento da sempre condiviso fra
i due soggetti, Morbegno in
cantina. Del resto il primo cittadino della città del Bitto come
1 Questa settimana
non si è più tenuto
l’incontro
di mediazione
all’ente montano
ultimo atto aveva chiesto la testa non solo del vice, ma anche
del presidente di Porte di Valtellina dopo le prese di posizione di Marilisa Paltrinieri contro Morbegno nell’ultimo consiglio di amministrazione del
consorzio. A dire il vero, però, se
negli ultimi tempi le cose sono
peggiorate, le tensioni fra i due
enti risalgono a più di un anno
fa, al caso D’Agata (l’assessore
di Morbegno, allora presidente
del consorzio poi dimessosi,
che aveva proposto nel Cda l’assunzione della moglie del vicesindaco di Morbegno come
nuova dipendente del consorzio turistico). «Da allora il Comune ci ha dichiarato guerra»
ha detto il presidente di Porte di
Valtellina, Stefano Scetti. Da
lì, a catena, si è passati al mancato contributo di Morbegno
per lo Iat, alle lamentele del Comune per la scarsa affluenza all’ultimo concerto all’auditorium Sant’Antonio e quindi al
reciproco scambio di accuse:
«inadeguata» la gestione del
consorzio per Morbegno e «accentratrice» la direzione del
Comune per il consorzio. Dalle
parole adesso si passa ai fatti.
Così, a mettere la parola fine alla diatriba di queste settimane,
pare arrivi il divorzio finale tra i
due enti che da mesi convivono
da separati in casa.
L’ultimo motivo della contesa tra il Comune di Morbegno e Porte di Valtellina è lo sportello in piazza Bossi
Giochi: Serta
è in testa
Le ultime prove
Morbegno
Una festa corale, grande tifo
e sfide agguerrite stanno
per arrivare alla fine
nel weekend decisivo
Battute finali per i Giochi delle contrade di Morbegno.
Domani, infatti, è l’ultima giornata dei giochi morbegnesi predisposti dalla Pro loco, che sino a
sabato animeranno la città grazie allo spirito goliardico condiviso da 600 contradaioli che
partecipano alle varie iniziative
in programma. Il calendario di
domani prevede alle 14 la pesca
sportiva (fiume Adda); alle 18 la
staffetta 4x186,50 (al campo
sportivo Toccalli); mentre alle
18,20 il mini bici bmx femminile
(al campo sportivo Toccalli) e alle 18,30 mini bici bmx maschile.
Si passa alle 20,15 con le finali del
tiro alla fune femminile (alla colonia), seguite alle 20,45 dalle finali tiro alla fune maschile. Alle
19 la cena di saluto ai giochi e la
festa finale che si terranno alla
colonia. Si chiude alle 22,30 con
la cerimonia delle premiazioni.
Intanto il presidente Luca
Della Sale si dice soddisfatto
per lo svolgimento dei giochi che
stanno coinvolgendo le contrade. In testa al momento c’è Serta,
seguita da San Rocco e da Bottà,
ma si tratta ancora di una classifica parziale tutta da giocare.
«Abbiamo trascorso un
weekend, quello passato, ricco
di emozioni ed entusiasmo - afferma il presidente -, sono stati
un migliaio i partecipanti alla biciclettata e la colonia è stata il teatro di due grandissimi giorni.
Serta ha rimontato posizioni e
ora è al comando della classifica.
La cenerentola San Rocco ha dimostrato di avere un gruppo
molto affiatato e ha ottenuto risultati importanti; Bottà e Adda
sono alla finestra pronte a giocarsela fino alla fine. San Giovanni si è liberata dell’ultima posizione in classifica. Ma su tutto
sono molto contento dello spirito con il quale la gente si è approcciata ai Giochi, c’è una sana
competizione; vedere ogni sera i
cittadini con la maglia della propria contrada, bambini felicissimi è un’immensa soddisfazione».
S. Ghe.
Assemblea Promor
Cambio al vertice
Morbegno
Sabato Roberto Bordoni
lascerà la presidenza.
Intanto, scelti sei progetti
per il concorso di idee
Una delle sfide dello scorso fine settimana SANDONINI
La biciclettata ha coinvolto un migliaio di persone
Si chiude il concorso
di idee pensato per ridisegnare
la città lanciato da Promor.
Martedì 24 maggio, dalle 16 in
avanti, al Sant’Antonio di Morbegno il sodalizio presenterà i
risultati dell’iniziativa, «per la
quale la giuria - spiega il presidente di Promor, Roberto
Bordoni - ha selezionato sei
progetti, due dei quali locali e
quattro da fuori provincia». In
queste settimane la giuria,
composta dal presidente Armando Ruinelli, noto architetto svizzero, l’architetto Giulia Vitali, rappresentate dell’Ordine degli architetti di Sondrio, Marco Scaramellini per
l’Ordine degli ingegneri di Sondrio, Renzo Fallati studioso di
storia, Bordoni, presidente di
Promor, Sandro Nava ed Enrico Colombini di Promor coordinati dall’architetto Marco
Caprari, ha esaminato gli elaborati. Ventidue i gruppi di
professionisti iscritti al concorso e diciassette i progetti
presentati che hanno aderito al
bando proposto da Promor.
Fra di loro martedì verrà decretato lo studio più rispondente alle finalità di Promor,
che sull’iniziativa ha investito
15mila e 500 euro che verranno
poi ripartiti fra i vincitori
(8mila euro al vincitore, 4mila
al secondo classificato e 2mila e
al terzo 500). Quindi il sodalizio morbegnese si preoccuperà
di sostenere economicamente
l’idea migliore che uscirà dal
concorso e che poi verrà consegnata al Comune.
Proprio Promor domani
mattina sarà protagonista dell’assemblea annuale dei soci in
cui verranno rinnovati i vertici
del sodalizio. In questa occasione Bordoni ufficializzerà il
suo ritiro dalla carica che ricopre dall’inizio degli anni Novanta. Bordoni ora è pronto a
cedere il passo, «e lasciare a forze nuove la gestione di Promor,
che ha bisogno di essere rinnovata a 360 gradi intendo in termini di facce nuove - ha detto -.
Parlo innanzitutto per me: dopo vent’anni è arrivato il momento di farmi da parte e passare il testimone. Mi piacerebbe vedere giovani entusiasti al
lavoro, penso ad esempio a un
componente del consiglio come Enrico Colombini, che vedrei bene come mio sostituto».
S. Ghe.
Morbegno e bassa valle 27
LA PROVINCIA
VENERDÌ 20 MAGGIO 2016
Speziale ha presentato la sua squadra
«La persona fulcro della nostra azione»
Amministrative. L’ex consigliere di minoranza si candida a sindaco con la lista “Ardennovità”
Si scontrerà con Bonat, collega nell’attuale amministrazione, «ma non c’è dissidio politico»
ARDENNO
SABRINA GHELFI
Presentazione ufficiale mercoledì sera per Ardennovità, la lista che candida a sindaco Agostino Speziale.
Una lista civica
L’ex consigliere di minoranza
si contenderà il Comune con
la sua ex capogruppo Laura
Bonat, con la quale «non abbiamo avuto alcun dissidio
politico - ha specificato alla
presentazione Speziale, alle
“Case dei baff” di Masino - abbiamo cominciato a lavorare
lo scorso ottobre e allora Bonat si era chiamata fuori da
una nuova tornata elettorale.
Quindi abbiamo continuato
da soli. Poi c’è stato un tentativo di riavvicinamento e, infine, abbiamo saputo della
sua nuova decisione». Speziale si presenta «con un gruppo
totalmente civico - ha affermato -, del quale fanno parte
elementi nuovi e non, come il
consigliere di minoranza Luca Spalla, con il quale ho lavorato per la formazione della
compagine». Con lui ci saranno Sara Berni, Sonia Bertola, Mirko Bertolini, Fiorenzo Carobbio, Pietro De
Giambattista, Giuseppe Figoni, Luca Gallerini; Emanuela Longoni; Emanuele
Oliva, Walter Poli, Patrizia
Silvani e Luca Spalla.
Il cambiamento voluto dal
gruppo passa anche da un
programma elettorale che
mette al centro «la persona,
con i suoi bisogni materiali,
sociali, culturali e ricreativi,
tenendo presenti le esigenze
di tutte le fasce d’età». Una realtà, quella del paese, che si è
evoluta «e ha bisogno di essere animata e attiva in ogni settore della società, dallo sport
alla scuola, dal tempo libero
sino alla creazione di momenti di incontro, come eventi di
formazione socio politico e
culturale».
I profughi
Per includere anche i profughi. «Una realtà - ha rimarcato - che non bisogna fare finta
di non vedere e con la quale,
con i limiti pratici di un Comune, bisognerà collaborare
in sinergia con la Prefettura,
ma anche con le realtà che già
si occupano di questo fenomeno, come la parrocchia».
Fra i punti del programma, il
ruolo centrale del Comune
nella gestione dei servizi alla
persona. «Particolare attenzione sarà pertanto rivolta alle situazioni di difficoltà e fragilità. Pensiamo anche allo
studio di fattibilità per un asilo nido, alla programmazione
La squadra di “Ardennovità” la lista che sostiene la candidatura a sindaco di Agostino Speziale
12
1 Sui profughi
bisognerà
collaborare
con prefettura
e parrocchia
di interventi condivisi con
l’istituzione scolastica e le associazioni, relativi al problema del disagio giovanile». Riflettori puntati sulla comunicazione (il gruppo ha un sito
internet: https://ardennovita.wordpress.com) informatica e di semplificazione per
l’accesso dei cittadini e delle
imprese ai servizi della pubblica amministrazione. Si
vuole anche riorganizzare il
servizio di trasporto scolastico. Più informazione sulla
pianificazione urbanistica
territoriale e maggiore manutenzione del territorio.
Luci, odori e sapori
“Tutti dappertutto”
rende il bosco accessibile
Gerola Alta
Ieri mattina la presentazione
del percorso sensoriale
realizzato ad anello
percorribile in joelette
Anche il paese delle
valli del Bitto entra ufficialmente nella rete di “Tutti dappertutto” in Valtellina con l’inaugurazione del percorso degli Ecomusensi. Risultato di una collaborazione tra enti e istituzioni a
livello provinciale, il percorso si
snoda lungo 750 metri di sentiero accessibile a tutti, «che
vuole abbattere - ha detto il direttore di Lavops, Massimo
Pinciroli - le barriere architettoniche così come quelle culturali, rendendo concreta la possibilità anche per i disabili di accedere alla montagna e vivere
un’esperienza di arricchimento». Il sindaco di Gerola e presidente dell’Ecomuseo, capofila
del progetto, Rosalba Acquistapace, ha riconosciuto come
«anche in questa iniziativa si vede il grande lavoro dell’Ecomuseo portato avanti in questi anni
per la promozione di un turi-
smo leggero molto radicato nel
territorio e nelle sue peculiarità».
Madrina dell’evento è stata la
campionessa mondiale di corsa
in montagna Alice Gaggi: «Sono rimasta molto colpita da
questo progetto - ha detto - perché sebbene io spesso passi di
corsa sulle montagne, a volte mi
accorgo di gustare di più questo
ambiente che amo quando mi
prendo il tempo di annusare un
fiore, sentire le foglie sotto i piedi, ammirare un panorama.
Questo percorso ricorda a tutti
il vero senso della montagna:
godersi l’ambiente che ci rende
sereni e ci aiuta a riscoprire noi
stessi». Un valore riconosciuto
anche da Antonio Valentini,
responsabile dell’area disabili
della casa Madonna del Lavoro
di Nuova Olonio che ha fatto
presente come «quando le funzioni cognitive non sono al massimo, i sensi sono i canali che
permettono a tutti di potersi arricchire, come nel caso di questo percorso».
Il sentiero propone una
quindicina di stazioni “sensoriali” con giochi di luce, di suoni,
aiuole da annusare o dalle quali
mangiare frutti e piante, esperienze tattili da fare a piedi nudi,
giochi d’acqua e tanto altro. Proprio l’accessibilità è il tema di
base di “tutti dappertutto”, come ha spiegato Walter Fumasoni di Tecnici senza barriere:
«Il modello elaborato per consentire l’accesso a tutti si fonda
su due punti, che sono l’accordo
con gli enti per azioni strutturali quali parcheggi nelle vicinanze dei percorsi, pavimentazione
e manutenzione adeguata, e
una rete di volontariato in grado
di garantire l’accompagnamento dei disabili con la joelette, la
carrozzina adatta alla percorrenza di sentieri di montagna».
A questo proposito, il progetto punta nel futuro alla creazione di una struttura che possa essere punto di riferimento per le
famiglie con disabili, alla quale
potranno rivolgersi per prenotare un’escursione in montagna
avendo la certezza della disponibilità non solo della joelette,
ma anche di volontari che accompagnino il disabile e trascorrano la giornata con lui.
A. Acq.
Una nuova
associazione
si presenta
stasera
Dubino
Alla sala civica di Nuova Olonio
“Cuore delle valli” parlerà
di obiettivi e iniziative
per promuovere il paese
Si chiama “Olonio
cuore delle valli”, è nata da poco
e si presenterà alla popolazione,
alle altre associazioni del territorio e agli enti locali nell’assemblea pubblica in programma stasera. È la nuova onlus fondata di
recente dalle persone impegnate nel gruppo “Amici di Spinida”,
che molti hanno conosciuto con
il successo delle due edizioni del
presepe vivente. Lo stesso nome
scelto per l’associazione vuole
essere «un messaggio del nostro
intento - dicono dalla onlus - che
è quello di promuovere attività e
iniziative in favore degli abitanti, e non solo, di una zona che è
centro e, quindi, cuore di più valli, crocevia tra Valtellina, Valchiavenna e Lario. Lo spirito è
quello puro del volontariato. Per
questo il nostro tesseramento
sarà un’adesione e una condivisione degli obiettivi, non prevede la raccolta di fondi».
Nella serata saranno presentati gli obiettivi e le iniziative in
programma, con la prima uscita
ufficiale in programma domenica a Traona, in occasione della
rassegna mandamentale dei costumi tradizionali. L’associazione ha invitato le famiglie e le altre realtà associative a prendere
parte alla serata che si terrà alle
21 nella sala civica di Nuova Olonio in via Spluga.
A. Acq.
Asfaltatura
della strada
Provinciale
chiusa
Dazio
Il sindaco di Gerola Alta, Rosalba Acquistapace, taglia il nastro
L’Ecomuseo
Due giardini
uno geologico
l’altro botanico
Un giardino geologico è l’idea che
arricchisce da oggi la Casa del
Tempo, struttura realizzata dal
Parco delle Orobie Valtellinesi con
lo scopo di valorizzare le tracce
fossili trovate nell’alta Valgerola.
«L’abbiamo inaugurata nel 2005 –
ha detto ieri il presidente Walter
Raschetti, – e proprio la sua presa
sulla comunità ha dato il via a una
serie di sinergie, che ha portato
poi fino alla creazione dell’Ecomu-
seo». Oggi è proprio l’Ecomuseo
ad aver scelto di valorizzarla,
migliorandone l’accesso in favore
dei disabili e realizzando all’esterno due giardini, uno geologico e
uno botanico. Nel giardino geologico si trovano le rocce tipiche
della Valgerola. Si è pensato di
rendere curioso e interessante
l’allestimento facendo lavorare
ogni pietra con incisioni, bassorilievi, sculture, fori. L’aiuola botanica porta, a chi è impossibilitato a
raggiungere l’alta montagna, una
serie di piante e fiori tipici delle
Prealpi Orobie, fornite dal Centro
Flora Autoctona del Monte Barro
in collaborazione con il Parco
delle Orobie Valtellinesi. A. ACQ.
Strada tormentata,
strada spesso chiusa. È stata
emessa ieri dalla provincia di
Sondrio settore Lavori pubblici,
Viabilità e trasporti l’ordinanza
di chiusura al traffico, nel comune di Dazio, per la provinciale 10
o “dei Cech orientale”. Sono in
corso i lavori di asfaltatura, si
parla di un altro lotto rispetto ai
riassetti di manto già iniziati in
autunno, il tratto in questione è
quello compreso tra il km 4+000
e il km 5+000 ed è stata disposta
la chiusura totale «dalle ore 8 del
19 maggio 2016 alle 18 del 20
maggio 2016». In realtà ieri ha
piovuto, non si è lavorato e si è
transitato, ma da oggi l’ordinanza dovrebbe essere effettiva. Poi
si procederà a una sospensione
della limitazione, durante il fine
settimana, ma la strada sarà di
nuovo chiusa, «dalle ore 8 del 23
maggio 2016 alle 18 del giorno 25
maggio». Dazio resta così raggiungibile facendo il giro da Santa Croce. Non si fermeranno i
pullman scolastici, sarà consentito, nell’area di cantiere e con limite di velocità di 30 km orari, il
transito degli autobus di linea e
dei mezzi di soccorso.
D. Roc.
LA PROVINCIA
28
VENERDÌ 20 MAGGIO 2016
Valchiavenna
Niente volo notturno a Madesimo
Il Comune: «Pronti a cedere l’area»
Elisoccorso. La Valle Spluga è esclusa dai progetti Areu di potenziamento delle piazzole
Il sindaco: «Ci hanno chiesto 100mila euro per l’illuminazione, ma non tocca a noi farla»
MADESIMO
STEFANO BARBUSCA
Quattro piazzole per
il volo notturno ci sono già da
due anni, altre quattro sono in
arrivo e per due progetti sono
a buon punto. Anche in provincia di Sondrio parte il progetto promosso da Regione e
Areu per innovare l’elisoccorso attraverso nuovi luoghi per
l’atterraggio e nuove tecnologie. Ma nessuno di questi spazi – che vanno da Livigno a
Mese - si trova in Valle Spluga.
A Madesimo rischia di andare, ancora una volta, la maglia nera per la rapidità dei
soccorsi dal tramonto all’alba
o in caso di maltempo, visto
che in Val San Giacomo non ci
sono né piazzole notturne, né
campi sportivi illuminati e
quindi “atterrabili”, per dirla
con l’aggettivo coniato dal Pirellone in occasione della presentazione del progetto.
Salendo a Montespluga si arriva a tre quarti d’ora. In caso
di situazioni gravi, sono davvero molti.
Nelle scorse settimane, ad
esempio, i tempi dei soccorsi
notturni a un alpinista sono
stati segnati dalla necessità di
viaggiare in autoambulanza
da Isola a Chiavenna, prima
del trasferimento da Mese alla Valtellina del ferito. Areu è
disposta a dialogare con le
istituzioni per trovare una soluzione.
«La nostra azienda sta
spingendo da anni affinché le
stazioni turistiche più frequentate della provincia, ad
esempio Madesimo e Aprica,
si dotino di strutture di questo tipo, proprio come le altre
che possono già contare su
questo tipo di superfici – è il
punto di vista espresso dall’articolazione territoriale di
Sondrio -. Sembra che ci siano
degli spiragli positivi. Auspichiamo che sia gli enti comprensoriali, sia i Comuni stessi, magari anche grazie al supporto della Regione, arrivino
a un finanziamento delle opere necessarie per la realizzazione di questi spazi».
La piazzola illuminata più vicina a Madesimo dista 21 chilometri ed è quella di Mese
Circolo Arci
Stasera
assemblea
dei soci
La riunione
Oggi alle 19 a Pratogiano
si riuniranno i soci
del circolo presieduto da
Valerio Putignano
Da sei anni il Circolo
Arci Mille papaveri rossi con i
suoi circa duecentoventi soci
promuove iniziative culturali,
ricreative e di solidarieta . Sono stati organizzati presentazioni di libri, spettacoli teatrali
e musicali, dibattiti, gite, cene e
progetti di solidarietà (ad
esempio per l’Emilia dopo il
terremoto e la Bosnia colpita
dall’alluvione), manifestazioni
promosse insieme ad altre associazioni e istituzioni, corsi e
percorsi dedicati alle degustazioni e alla storia locale, in particolare della Resistenza. Tra le
attività c’e anche la gestione
del bar, resa possibile dall’impegno di volontari che si occupano di tutti gli aspetti, dalla
contabilità alle pulizie passando per il servizio dei soci.
L’obiettivo, nel rispetto dello
statuto, non e la creazione di
un semplice bar, ma di un luogo
di aggregazione aperto a tutti i
cittadini che intendono diventare soci, con una particolare
attenzione all’inclusione. L’assemblea è un momento centrale per il bilancio e la programmazione di nuove iniziative.
ni da chiarire. La prima è di
tipo economico: ci è stato detto che occorrono centomila
euro per attrezzare questo
spazio e riteniamo che non sia
un intervento di competenza
comunale. Poi ci è stato spiegato che quell’area sarebbe
inadeguata a causa del rischio
di valanghe. Secondo noi basterebbe valutare la situazione di volta in volta, d’altra parte spesso si interviene in contesti ostili».
Non ci sono, sul territorio
comunale, alternative percorribili.
«I piazzali della diga e del
municipio non sono adeguati
e a Isola, secondo Areu, la
piazzola non rappresenta una
soluzione ottimale a causa dei
rischi di isolamento dovuti alle slavine. Noi vogliamo invitare Regione e Areu a effettuare dei nuovi sopralluoghi,
riprendendo le analisi che sono state interrotte».
ra di venerdì 24 con la “cena
merenda” assieme alle famiglie. Possono iscriversi al
Grest tutti i ragazzi, anche
non di Villa, dalla prima elementare alla terza media. Per
i più grandi c’è la possibilità di
fare gli aiutanti. L’attività si
svolgerà dalle 9 alle 11.45 del
mattino e dalle 14 alle 17 nel
pomeriggio.
I due lunedì i bambini possono fermarsi a pranzare insieme all’oratorio, mentre i
giovedì, tempo permettendo,
sarà organizzata una gita con
pranzo al sacco. Tutto pronto
anche a Chiavenna, dove sono
attese centinaia di ragazzi agli
oratori di San Luigi e San Fe-
dele.
Per iscrizioni e informazioni sarà possibile recarsi a San
Luigi il 16-17 e 19 maggio dalle
15 alle 17.
A San Fedele il 18 e 20 maggio con lo stesso orario. Ci sarà uno stand dell’oratorio
aperto durante la giornata
conclusiva del 5 giugno del
Week&Festival. Il Grest chiavennasco durerà tre settimane.
La prima vedrà attività il
lunedì, martedì e mercoledì
solo al pomeriggio. Le altre
due settimane orario pieno,
dalle 10 alle 12 e dalle 14,30
alle 17. Si parte il 6 giugno.
Rombano i motori, c’è attesa per i “galletti”
to e premiazioni. Per ulteriori
informazioni è possibile contattare Renato Negri al numero
338 4277210 oppure all’indirizzo e-mail [email protected].
Per l’occasione l’amministrazione comunale di Chiavenna
ha diffuso un’ordinanza che prevede la chiusura al transito e alla
sosta lungo viale Matteotti dalle
7,30 alle 11,30 nel tratto compreso tra l’entrata del parcheggio
Donegani e la rotatoria di piazza
Bertacchi. Già annunciate le date anche per i prossimi appuntamenti. Il 5 giugno si terrà la seconda edizione del raduno dedicato alle Vespa Piaggio, mentre
il 31 luglio sarà la volta del motoraduno storico dello Spluga.
Per la ricorrenza dell’arrivo a Soglio di Michel Agnolo Florio, avvenuto il 27 maggio
1555, il gruppo di progetto «Florio-Soglio» organizza il secondo
Florio Day.
L’iniziativa si terrà stasera
dalle 20 alla Stüa Granda.
L’evento comincerà con la conferenza di Ilaria Colombo «Messaggi segreti nel vocabolario di
John Florio». Il figlio di Michel
Agnolo, che dopo aver passato
l’infanzia a Soglio è vissuto in Inghilterra, ha compilato il primo
dizionario inglese-italiano, A
Worlde of Wordes. Nel 2013
un’edizione critica di quel vocabolario del 1598 è stata pubblicata dalla prestigiosa Accademia della Crusca. La studiosa
Ilaria Colombo ha scovato nel
dizionario di John Florio molti
messaggi dell’autore, nascosti
fra le righe, e li presenterà al
pubblico nella sua conferenza.
Poi ci sarà la presentazione della
manifestazione «Florio vive».
Dal 10 al 13 novembre saranno proposte al pubblico numerose attività legate ai Florio e ai
loro legami con William Shakespeare.
D. Pra.
S. Bar.
Tempistica e problemi
La distanza che separa Mese –
il punto di atterraggio notturno più vicino - e Madesimo è
di circa ventun chilometri,
per un tempo di percorrenza
su gomma di circa 35 minuti.
Timori e risorse
Questa situazione preoccupa
cittadini e amministratori in
Valle Spluga, in particolare a
Madesimo, dove c’è una piazzola abilitata per il volo diurno. «Siamo disponibili a mettere a disposizione l’area dell’attuale piazzola, di nostra
proprietà, per favorire la realizzazione di un impianto di
illuminazione adeguato – rileva il sindaco Franco Masanti -. Ci sono delle questio-
Grest all’insegna del viaggio
“Per di qua” è il nome scelto
Chiavenna
Alcune parrocchie
sono già in grado
di presentare le loro offerte
agli adolescenti della Valle
Il tema di quest’anno
sarà quello del viaggiare e del
partire. Saranno intitolati
“Per di qua” i Grest della Valchiavenna.
Il raduno
L’ultima domenica di maggio
tradizionale appuntamento
con il Motoclub valligiano
in piazza Bertacchi
Forse la manifestazione più seguita tra quelle proposte dal sodalizio guidato dal presidente Giampaolo Pozzoli. Il
Galletto è uno dei motocicli più
amati di sempre, uno di quelli
che ha fatto la storia su due ruote
in Italia. Progettato da Carlo
Guzzi in collaborazione con Lorenzo Mainetti, il Galletto è stato presentato ufficialmente nel
Le prime realtà parrocchiali a muoversi nel proporre le attività dedicate ai ragazzi una volta finito l’anno scolastico sono quelle di Chiavenna e di Villa.
La parrocchia di San Sebastiano, sul confine con la Bregaglia, in collaborazione con
l’amministrazione comunale,
propone il Grest che inizierà
lunedì 13 giugno con la pre-
1950, al Salone di Ginevra. Quella di quest’anno per il sodalizio
valchiavennasco è un’edizione
importante.
Per il raduno del 29 maggio si
tratta della edizione numero 26.
Per quanto riguarda il programma appuntamento alle 8,30 in
piazza Bertacchi a Chiavenna.
Alle 10,20 termineranno per
operazioni di iscrizione e alle
10,30 prenderà il via la sfilata per
il centro storico della città. Alle
10,45 saluta fino a Dalò con aperitivo con vista panoramica sulla Valchiavenna. Alle 13 pranzo
al ristorante Aqua Fracta di Borgonuovo di Piuro, seguita da fo-
sentazione e la Messa. Centro
di ogni attività sarà come
sempre l’oratorio “Donpe”
(che sta per don Peppino Cerfoglia, tra i fondatori del Centro di studi storici valchiavennaschi), ma se il tempo lo permetterà sarà sfruttato anche
il centro sportivo comunale e
tutti gli spazi che il paese offre
per giocare.
La conclusione sarà alla se-
Il raduno richiama sempre molti appassionati da ogni dove
D. Pra.
S. Bar.
In Bregaglia
si celebra
stasera
il Florio Day
Bregaglia
LA PROVINCIA
35
VENERDÌ 20 MAGGIO 2016
CulturaeSpettacoli
[email protected]
Tel. 031 582311
Parlare d'amore
fa bene all'amore
Due persone non possono
incontrarsi neanche un giorno
prima, di quando saranno
mature per il loro incontro
Sandor Màrai
Cultura: Mario Schiani [email protected], Massimo Romanò [email protected], Umberto Montin [email protected], Mauro Butti
[email protected], Pietro Berra [email protected], Spettacoli: Edoardo Ceriani [email protected], Nicola Nenci [email protected], Fabio Cavagna
[email protected], Riccardo Bianchi [email protected], Lilliana Cavatorta [email protected], Antonella Crippa (Lecco)[email protected], Sara
Baldini (Sondrio)[email protected]
L'INTERVISTA MARIA TATSOS. La giornalista e scrittrice comasca
nel suo libro racconta una tragedia taciuta che sconvolse la sua famiglia
giornalista si è avvalsa poi del
racconto di alcuni storici locali
e della lettura degli scritti di chi
visse la diaspora.
Il Giorno della Memoria
«NEI SILENZI DEI MIEI
IL GENOCIDIO
DEI GRECI DEL PONTO»
MARIO CHIODETTI
È il settembre 2015
quando la giornalista Maria Tatsos scende all’aeroporto internazionale Makedonia di Salonicco. Viaggia alla ricerca delle
proprie radici, per saperne di più
su ciò che ha scoperto per caso,
facendo una ricerca in Internet,
dopo aver ascoltato per anni vaghi racconti in famiglia, per bocca della nonna Eratò, nata e cresciuta nel Ponto, greca in terra
di Turchia.
Quello che Maria ha letto è
agghiacciante, un eccidio, una
vera e propria pulizia etnica che
i Giovani Turchi di Mustafà Kemal, movimento salito al potere
nel mezzo della Grande Guerra,
perpetrarono ai danni della popolazione greca presente nelle
città del Ponto da 2500 anni, da
quando mosse da Mileto sull’Egeo verso il mar Nero, sulle
cui rive fu fondata la città di Sinope.
Le radici
Maria Tatsos, giornalista e scrittrice, ha scritto il romanzo partendo dalle traversie segrete dei suoi nonni
Su 700mila persone ne morirono 353mila, nella sola Kotyora, l’odierna Ordu, dove affondano le radici della famiglia di Maria Tatsos, vivevano 6mila greci,
la maggioranza di una popolazione composta anche da tremila turchi e altrettanti armeni.
Non ne rimase traccia, e la giornalista, nata a Como e italiana a
tutti gli effetti, vuole rendersi
conto da vicino di ciò che i suoi
antenati patirono un secolo fa,
e gettare luce su un genocidio di
cui tuttora si parla pochissimo.
Un anno dopo, la ricerca di
Maria Tatsos ha preso forma in
un libro, “La ragazza del Mar
Nero – La tragedia dei greci del
Ponto” (Edizioni Paoline, pp.
224, euro 15) un romanzo che
incomincia a mo’ di reportage,
con il resoconto del viaggio e il
commovente incontro a Ghiannitsà con zia Elpida, l’unico legame di Maria con la sua terra e
custode delle tombe di Eratò
Espielidis e della sua famiglia. La
Magni e Vitali, a confronto
i cantori della Lombardia
L’incontro
Oggi insieme
in libreria a Erba
due “firme”
molto amate dai lettori
Appuntamento all’aria
di lago e di collina, questa sera,
alle 21, alla Libreria Colombre di
Erba (Como). Per il programma
primaverile di incontri con gli
autori, la libreria erbese raddoppia, ospitando due penne note e
MASSIMARIOMINIMO
FEDERICO RONCORONI
Andrea Vitali ed Emlio Magni
1 La deportazione
di centinaia
di migliaia di persone
fu “un’Auschwitz
in movimento”
apprezzate da un pubblico vasto, ben oltre i confini del Comasco e del Lecchese. Dialogheranno Emilio Magni e Andrea Vitali.
Benché nessuno dei due abbia bisogno di presentazioni, ricordiamo che Magni è erbese
doc, anche se è nato a Como,
giornalista professionista a “La
Provincia” e al “Giorno” e profondo conoscitore e divulgatore
della cultura popolare lombarda, scrittore o come ama definirsi, “raccontista”, con molti libri
all’attivo. Vitali poi è scrittore
conosciuto a livello nazionale, è
nato e vive a Bellano, dove lavora
come medico e scrive i suoi fortunati romanzi, che traggono
ispirazione proprio dall’ambiente del lago e dalle sue storie
Il 19 maggio di ogni anno, in
Grecia e nelle comunità greche
in Germania, Stati Uniti, Canada
e Australia, si celebra il Giorno
della Memoria del genocidio dei
greci del Ponto, ma la Turchia
non lo ha mai voluto riconoscere, imputandolo a vicende belliche e non a una precisa volontà
di sterminio.
«Un secolo fa, la mia famiglia,
greca e cristiana ortodossa, fu
cacciata da Kotyora, nel 1923 i
miei nonni partirono alla volta
della Grecia, dove arrivarono
dopo un viaggio avventuroso per
mare e senza conoscere né la
lingua né i costumi locali. I miei
non ne parlarono mai, io conobbi nonna Eratò già ultra settantenne ma ancora indomita, dal
temperamento forte e autoritario. Non sapevo ancora cosa aveva dovuto sopportare in gioventù, il segreto fu sempre custodito
con cura», spiega Maria Tatsos,
laureata in scienze politiche e
diplomata in lingua e cultura
giapponese, giornalista freelance e autrice di diverse pubblicazioni sulle religioni orientali.
«All’inizio la convivenza tra
turchi, greci, armeni ed ebrei era
pacifica nelle terre del Ponto
Eusino, il “mare accogliente”,
anche se questi ultimi erano
piuttosto discriminati e sottoposti a vessazioni economiche.
Ogni etnia professava tranquillamente la propria religione,
c’erano moschee, chiese ortodosse e sinagoghe, i greci erano
intraprendenti, abili commercianti, e diedero origine alla borghesia locale, mentre i turchi o
appartenevano a una élite militare oppure erano contadini.
Non si tolleravano però mescolanze né si parlava di matrimoni
misti, pena, in caso di innamoramenti, l’uccisione per le femmine turche e l’allontanamento
dalla famiglia per i maschi greci».
Le accuse
Di colpo, con lo scoppio della
Grande Guerra, la situazione
cambia, i turchi accusano i greci
per l’alleanza con il nemico rus-
vintage. Alla Libreria Colombre
saranno loro i protagonisti di
un’amichevole “sfida”, scambiando “Quattro chiacchiere su
il Lario e la Brianza”. L’ingresso
sarà libero. Si incroceranno tante narrazioni e aneddoti, ma soprattutto sarà l’occasione per la
presentazione d ben due libri.
Andrea Vitali ci parlerà del
suo nuovo romanzo: “Le mele di
Kafka”, edito da Garzanti. Si racconta la vicenda di Abramo Ferrascini, quello del ferramenta di
Bellano, abile giocatore di bocce.
In procinto di partecipare alle
semifinali del Campionato provinciale in programma a Cermenate, viene a sapere che l’Eraldo,
il cognato che vive a Lucerna, sta
male. Potrebbe morire entro
due giorni. Rosalba, moglie di
so, così 700mila persone diventano indesiderate e, dopo il genocidio degli armeni nel 1915,
incomincia quella che lo storico
Kostantinos Fotiadis definisce
«un’Auschwitz in movimento»,
una carneficina bianca, senza
spargimenti di sangue o esecuzioni capitali.
«Vecchi, donne e bambini furono deportati, costretti a camminare per ore al gelo sui monti
del Ponto verso l’interno dell’Anatolia, gli uomini invece furono obbligati ai lavori forzati,
a scavare e spaccare pietre dodici ore al giorno con la scusa dello
sforzo bellico in zone impervie,
con poca acqua e pochissimo
cibo. Morirono quasi tutti, di
malattia e di fatica, fu un delitto
perfetto, senza nemmeno lo
spreco di pallottole. Gli scampati presero la via della Grecia, i
miei nonni furono tra i fortunati,
profughi greci che ritornavano
nella patria d’origine dopo secoli, un milione e duecentomila
persone in movimento in un
esodo biblico in proporzione al
quale le migrazioni di oggi fanno
quasi sorridere», dice Maria Tatsos, il cui padre Pètros, farmacista laureato a Bologna, figlio di
Eratò, si innamorò di Como dove
venne a vivere con la famiglia.
Le chiese-musei
«Miracolosamente anche mio
nonno Nikòs, dopo aver girato
tutta la Grecia, ritrovò la moglie
Eratò e i figli e si rifece una vita.
Erano entrambi sarti, mentre il
bisnonno faceva il maestro di
scuola a Kotyora ed era una persona in vista, colto e amante della mitologia classica, tanto da
chiamare le figlie Eratò, Pinelòpi, Ifighènia e Athinà. Il mio
libro racconta la loro storia, dal
1896, anno di nascita di nonna,
fino alla deportazione e alla fuga
in Grecia. È un modo per ricordare, perché occorre sapere da
dove si viene per capire dove si
vuole andare. Oggi nel Ponto
molte chiese cristiane ortodosse, semidistrutte allora dalla violenza turca, sono state trasformate in musei, e anche la parrocchia di Ordu dove mia nonna
andava a pregare è diventata un
polo culturale. Un piccolo segno
per alimentare la memoria di chi
diede la vita per una terra cui era
fiero di appartenere».
Abramo, vuole andare a visitare
il malato e allora si parte per la
Svizzera, sperando di poter tornare in tempo… Dal canto suo,
invece Emilio Magni annuncerà
l’uscita del suo prossimo romanzo “Il malnatt” edito da
Mursia.
Qui abbiamo due protagonisti brianzoli. Lei è una bruttina
passionale che vuole vivere e si
lega ad un poco di buono che vive
di espedienti. Vivranno un’avventura che li porterà molto,
molto lontano. Per informazioni sulla serata o sul programma
della libreria (in via Plinio, 27 a
Erba), si può chiamare lo
031.610.999 o scrivere a [email protected]. Il sito è
www.colombre.org.
Sara Cerrato
36 Spettacoli
LA PROVINCIA
VENERDÌ 20 MAGGIO 2016
Tutti ospiti della “Vivaldi” Supereroi in 3D
e film da Cannes
Note sublimi al Malacrida nelle sale in Valle
Morbegno. Stasera concerto ad ingresso gratuito nello splendido palazzo
Protagonisti l’orchestra del Maestro Passerini e il pianista Andrea Molteni
Weekend al cinema
MORBEGNO
Per chi ama il genere horror,
Starplex e Cinema Mignon
di Tirano propongono
l’inquietante “The Boy”
«Si chiude con una
perla la Stagione Musicale a
Morbegno dell’Orchestra Antonio Vivaldi» anticipa il direttore d’orchestra Lorenzo Passerini.
Il riferimento è all’evento di
stasera dalle 21, il concerto ad
ingresso libero nella cornice del
meraviglioso palazzo Malacrida, nel cuore del centro storico.
Ad esibirsi il giovanissimo
talento comasco Andrea Molteni, classe 1998, diplomatosi a
soli 16 anni presso il Conservatorio “G. Verdi” di Como sotto
la guida del Maestro Mario Patuzzi, col massimo dei voti, lode
e menzione d’onore all’unanimità della Commissione. Al suo
attivo 28 Primi Premi Assoluti
in concorsi nazionali ed internazionali, ultimo dei quali il
concorso internazionale di Nizza, nonché un secondo premio
al concorso internazionale di
esecuzione pianistica di Kosice.
Il concerto di stasera «sarà
spettacolare - assicura Passerini - perché abbraccia tutte quelle che sono le peculiarità tecniche e stilistiche del pianoforte».
Il programma di stasera prevede la Sonata in fa minore op. 57
di Ludwig van Beethoven, le
Images (deuxième série) di
Claude Debussy e le Variazioni
su un tema di Paganini (secondo libro) di Johannes Brahms.
L’Orchestra Antonio Vivaldi
sfrutterà anche l’occasione dell’evento di stasera per presentare al pubblico quella che sarà
la propria Stagione Concertistica 2017 a Morbegno, costituita da nove eventi, di cui uno
sinfonico, quattro con l’orchestra da camera, e quattro operistici.
Presente sarà tutta la direzione artistica dell’Orchestra:
Lorenzo Passerini (direttore
musicale), Piergiorgio Ratti
(compositore residente) e Olga
Introzzi (segretario artistico).
Il concerto è organizzato
dall’Orchestra Antonio Vivaldi,
in collaborazione con il Comune di Morbegno e l’Associazione Culturale “PianoFriends”
del Maestro Vincenzo Balzani.
Un grosso film di supereroi in uscita ogni due settimane: i ritmi del cinema, quello delle storie per andare sul sicuro e incassare molto, sono
sempre più serrati. Questo settimana è la volta di “X-Men:
Apocalisse 3D” di Bryan Singer, in cartellone al Cinema Pedretti di Morbegno e allo Starplex di Sondrio.
Il primo e più potente mutante dell’universo Marvel degli X-Men, Apocalisse, ha inglobato i poteri di molti altri
mutanti ed è divenuto immortale e invincibile. Nel cast i divi
Jennifer Lawrence, Michael
Fassbender, James McAvoy,
Nicholas Hoult e Oscar Isaac.
Cominciano intanto ad arrivare i titoli del Festival di Cannes che termina domenica. Al
Cinema Excelsior e alla multisala di Sondrio e Cinema Iris
di Morbegno è già in programma la commedia “La pazza gioia” di Paolo Virzì. Uno dei sei
film italiani presentati sulla
Croisette, quello accolto con
più calore. Il regista di “Ovosodo” e “Il capitale umano” torna
con una commedia che fa scintille contrappuntata da una
componente di dolore che porta nel film una sana commozione. È l’incontro e l’amicizia tra
due ospiti di una struttura che
ospita pazienti psichiche con
condanne giudiziarie: per caso
si trovano sole in paese e tentano una fuga che sa di “Thelma e
Louise”. Il disagio e la voglia di
vivere per una pellicola da vedere: particolare non trascurabile la presenza, nel ruolo di
uno dei medici che si prendono
cura delle pazienti, dell’attore
sondriese Stefano Scherini.
Sempre dal Festival di Cannes proviene “Money Monster
– L’altra faccia del denaro” di
Jodie Foster, proiettato allo
Starplex. con la coppia George
Clooney e Julia Roberts alle
prese con le speculazioni della
finanza. I due sono conduttore
e regista di uno show sugli investimenti, che all’improvviso
sono presi in ostaggio da un
Il giovane e talentuosissimo pianista comasco Andrea Molteni si esibirà questa sera a palazzo Malacrida
Piergiorgio Ratti, Lorenzo Passerini e Olga Introzzi
Il “Maggio chitarristico” a Bormio
Si ascolta il Trio Concertando
Domenica alle 21 a
Bormio, Salone d’onore di Palazzo De Simoni, ultima tappa
della rassegna itinerante “Maggio Chitarristico 2016”.
Protagonisti di questo concerto, il terzo, saranno Ivett Nagy, violino;Luca Trabucchi, chitarra e Pierluigi Ruggero, violoncello, ovvero il Trio Concertando. Si tratta di una formazione composta da musicisti che da
molti anni svolgono attività
concertistica in Italia e all’estero
sia come solisti che in prestigiosi
complessi cameristici e sinfonici, collaborando con direttori e
ESTRAZIONI DEL LOTTO
15
39
54
62
71
MONTEPREMI
Euro
Punti 6
JackPot
Punti 5+1
Punti
Punti
Punti
Punti
5
4
3
2
1
0
Concorso n° 60
di giovedì 19-05-16
74
Numero
Jolly
60
Numero
Superstar
30
ESTRAZIONI
3.879.632,40
84.109.843,32
-
5
4
3
2
54.314,86
418,95
33,17
5,99
stella
stella
stella
stella
stella
stella
41.895,00
3.317,00
100,00
10,00
5,00
Passerini mentre dirige con piglio
Nazionale
Bari
Cagliari
Firenze
Genova
Milano
Napoli
Palermo
Roma
Torino
Venezia
Numero
Oro
86
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1
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48
14
15
15
solisti di livello internazionale e
partecipando ai più importanti
festival italiani ed esteri (ad
esempio quelli di Montreaux,
Vienna, Lubiana, Boston e Bruxelles).
Trabucchi, Ruggero e Nagy, i
componenti del trio, hanno ottenuto numerosi premi e riconoscimenti in diversi concorsi
nazionali ed internazionali. Il
Trio Concertando può vantare
un repertorio molto vario ed articolato, che ha l’obiettivo di valorizzare al meglio l’organico
strumentale inusuale con opere
sia originali sia inedite, compo-
“Le Beatrici” già pronte a fare il bis
Doppio appuntamento a Casa Besta
Laboratorio teatrale Pgi
62
50
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69
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ste appositamente per l’Ensemble con trascrizioni ed arrangiamenti dal repertorio del ’900.
A Bormio la serata avrà il seguente programma: di Niccolò
Paganini (1782-1840) Terzetto
in Re maggiore MS 69 (Allegro
con brio, Minuetto, Andante larghetto, Rondò): di Fernando
Millet (Viv.) Milonga Final: di
Franz Joseph Haydn (17321809) Cassazione in Do maggiore (Hob.III:6) (Presto, Minuetto, Adagio, Finale presto)e, infine, di Nino Rota, musiche da
“Romeo e Giuletta” e “Il Gattopardo”.
I 17 attori valposchiavini
e valtellinesi diretti
da Gigliola Amonini sul palco
a Brusio il 28 e 29 maggio
Vi ricordate di Beatrice Portinari, l’angelica musa
ispiratrice di Dante? Ecco, proprio lei: si è stufata, ribellata, e li
sta mandando al diavolo tutti.
Non ne poteva più delle imposizioni medievali, di dover aspettare la fine della Divina Commedia per potersi realizzare con
l’uomo prescelto. Beatrice è una
delle diverse tragicomiche figure femminili che sarà interpretata dal laboratorio teatrale Pgi.
Ci sono infatti pure una suora,
una crudele donna in carriera,
una vecchia sognatrice e altri
personaggi intrappolati nella
solitudine e negli schemi di un
sistema che reputiamo libero.
Lo spettacolo “Le Beatrici”,
in scena a Casa Besta a Brusio il
28 e 29 maggio, si prospetta così
come un’occasione per riflettere ma anche sorridere delle innumerevoli contraddizioni del-
la società contemporanea e degli esseri umani in genere. Lo
spettacolo, frutto delle lezioni
tenute in queste mesi, è tenuto
dalla regista di Chiuro, Gigliola
Amonini, mentre video, audio,
luci e assistenza regia sono di
Maurizio Natali di Aprica. Sul
palco di casa Besta ci saranno diciassette attori valposchiavini e
valtellinesi che hanno lavorato
con Amonini, diplomata nel
1996 alla Scuola Teatrale biennale di dizione, recitazione, mimo e linguaggio del corpo promossa dal Comune di Sondrio in
La locandina de “La pazza gioia”
giovane che ha perso tutti i soldi messi in azioni della Ibis. Un
film non troppo originale, ma
molto attuale e abbastanza avvincente sul ruolo dell’informazione e della finanza.
Per chi ama il genere, Starplex e Cinema Mignon di Tirano propongono l’inquietante
horror “The Boy” di William
Brent Bell con Lauren Cohan
alle prese con una bambola assassina. Una donna americana
è assunta da un’anziana coppia
inglese per fare da babysitter a
loro figlio in una villa vittoriana, ma troverà tante sorprese.
È ancora in sala, alla multisala e al Mignon (domenica
alle 16) “Tini – La nuova vita di
Violetta” di Juan Pablo Buscarini con la star argentina per
giovanissimi Martina Stoessel,
alias Violetta, che torna sul
grande schermo. Stavolta siamo in una nuova fase della vita
della giovane donna dall’animo
artistico alla ricerca di se stessa: un tour estivo di tre mesi in
Europa le fa vivere un’avventura che la spinge diventare una
vera donna.
Resiste al Cinema 3 di Morbegno e Starplex “Captain
America: Civil War” di Anthony e Joe Russo, con Chris
Evans, Robert Downey jr.,
Scarlett Johansson e molti altri nomi noti nei panni di
Avenger che devono sventare
una minaccia.
Infine stagione conclusa per
il Cinema Victoria di Chiavenna che chiude i battenti fino alla rassegna estiva.
Nicola Falcinella
collaborazione con Teatriditalia (Elfo e Portaromana) sotto la
direzione di Fiorenzo Grassi. La
conduzione di laboratori teatrali per adulti e ragazzi l’ha portata
alla realizzazione e alla messa in
scena di oltre 50 spettacoli.
Gli spettacoli si tengono sabato 28 maggio e domenica 29
maggio 2016 alle 17 e alle 20. Ingresso: 14 euro, soci Pgi, studenti e apprendisti 9 euro. Nel prezzo d’ingresso è incluso il rinfresco finale. Intanto per stuzzicare gli appetiti è possibile guardare il video promozionale a cura
di Maurizio Natali al link: https://vimeo.com/165832065 .
Informazioni e prenotazioni:
[email protected] +41(0)81
839 03 41.
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Venerdì 20 maggio 2016
Redazione: via A. Caimi 6, Sondrio - Tel. 0342 527411 - Fax 0342 527417
· Pubblicità: SpeeD - Sondrio - Tel. 0342 515111 - Fax 0342 215199, e-mail: [email protected]
CHIAVENNA CHE SUCCESSO PER LE ESIBIZIONI DELLA DDD DANCE
A SCUOLA
DI DANZA
«MA SERVE
TANTA
PASSIONE»
Il giudice
Camnasio
Nei guai
per stalking
ma assolto
per l’auto
bruciata
CARENA · All’interno
BERGAMINI · All’interno
Bernasconi
il famoso guru
delle anoressiche
condannato
in Cassazione
PIOPPI · All’interno
È tornato
l’inverno:
freddo
pioggia
e neve
SEGUI
CION LI
NESUWWW.
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LGI
ORNO.
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SONDRI
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TUBELLI · All’interno
II
••
PRIMO PIANO
MORBEGNO
VENERDÌ 20 MAGGIO 2016
PROCESSO
TRIBUNALE
CONDANNA A SEI ANNI E SEI
MESI DI CARCERE PER TRE
EPISODI DI VIOLENZA
GLI ALTRI REATI SONO
PRESCRITTI, IL PROCESSO
INIZIÒ NEL 2010
Il Guru delle giovani anoressiche
condannato anche in Cassazione
Per Bernasconi 6 anni e 6 mesi, fra le sue vittime una valtellinese
di PAOLA PIOPPI
– MORBEGNO –
LA CONDANNA a carico di
Waldo Bernasconi, è definitiva e
irrevocabile.
LO HA STABILITO a tardissima ora di mercoledì la Corte di
Cassazione di Roma, che ha rigettato il ricorso presentato dai suoi
legali, Angelo Giuliano e Piermario Vimercati, rendendo quindi
eseguibile la condanna a 6 anni e
6 mesi di carcere per tre episodi
di violenza sessuale nei confronti
di altrettante pazienti. Al netto di
assoluzioni e prescrizioni di un
processo iniziato a Como nel
2010, sono infatti queste le uniche imputazioni di cui deve rispondere il terapeuta luganese,
che per anni ha curato anoressia e
bulimia senza avere i necessari titoli abilitativi.
ORMAI
ULTRASETTANTENNE, residente in Svizzera,
nella zona sopra Lugano, non ha
mai messo piede in Italia da dieci
anni a questa parte, quando la sua
VIVE IN SVIZZERA Waldo Bernasconi condannato a sei anni e sei mesi per tre episodi di violenza sessuale
indagine – condotta dalla Guardia di finanza di Como e coordinata dal sostituto procuratore Mariano Fadda - partì dalla denuncia di
una ex paziente di Benasconi, e
dalla chiusura della Cascina Respaù di Como e l’oscuramento del
«Forum Crisalide», uno dei punti
di riferimento per le centinaia di
pazienti (compresa una giovane
ANNO
354 | MAG
GIO 2016 | PREZ
ZO € 6,00
ANNO XXXI
| N.
Residente in Svizzera
Bernasconi non ha più
messo piede
in Italia da dieci anni
a questa parte dopo
la denuncia di una sua
ex paziente
valtellinese) che, con grande difficoltà e spaesamento, facevano i
conti con gravi disturbi alimentari. Quella ragazza, la prima ad avere il coraggio di presentarsi alla
Guardia di finanza e raccontare
tutti i suoi dubbi, non saprà mai
di questa sentenza: la malattia ha
avuto la meglio su di lei un anno
fa.
ASSIEME A QUELLA di Bernasconi, la Cassazione ha reso definitive le condanne a 4 anni e 6
mesi di carcere anche per due
coimputati, Pietro Billari e Isaac
George, sempre per abusi sessuali. Riconosciuti tutti colpevoli di
esercizio abusivo della professione sanitaria, sono andanti incontro alla prescrizione di questa imputazione già lo scorso anno.
BASTA RILEVARE che il professor Bernasconi è stato condannato sulla base di un manoscritto
(il diario di una ragazza del Morbegnese) senza che il contenuto
dello stesso fosse mai sottoposto
al vaglio di alcuna perizia, né in
primo grado né in secondo grado.
Per questi motivi, nonché per
quelli contenuti nella memoria redatta dal professor Bernasconi, è
intenzione del nostro assistito ricorrere alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo contro questa sentenza».
È in edicola
il numero di maggio,
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| MAGGIO 2016
XXXI | N. 354
Il personaggio
«PRENDIAMO ATTO della decisione della Suprema Corte - hanno commentato i legali del tarapeuta - non senza rilevare, tuttavia, che questo procedimento penale, la cui irragionevole ed eccessiva durata sarà oggetto di autonoma censura, ha in più fasi violato i
diritti e le libertà fondamentali
sancite dalla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo.
1
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••
IV
CRONACHE
VENERDÌ 20 MAGGIO 2016
ECONOMIA
VOCAZIONE BIO
I PRODOTTI
«UN TIPO DI PRODUZIONE
CHE RISPETTA LE RISORSE
SENZA CONTAMINARLE»
«12 QUINTALI DI MIELE
300 QUINTALI DI MELE
E 30 QUINTALI DI MIRTILLI»
StraShare, in Valle l’agricoltura etica
L’azienda che guarda al sociale offre lavoro alle fasce più deboli
di EMMANUELA TUBELLI
– PONTE IN VALTELLINA –
AGRICOLTURA sostenibile e
socialmente responsabile: queste
le due anime racchiuse in «StraShare», l’azienda agricola di Ponte in Valtellina, nata lo scorso
maggio grazie all’incontro produttivo e creativo tra la cooperativa
Ippogrifo, da vent’anni attiva sul
territorio, e diversi altri soci. Un
progetto che ha potuto innestarsi
su di una preesistente attività a
conduzione familiare, da cui si sono attinte competenze ed esperienza, da potenziare con uno sviluppo che guarda alla sostenibilità e, al contempo, all’inclusione
comunitaria: «Il piano di agricoltura sociale ed etica è un’esperienza di ibridazione del tutto innovativa per il nostro territorio, anche
perché il progetto imprenditoriale non sta in piedi su finanziamenti pubblici. L’idea di fondo è quella di attivare, e poi col tempo implementare, un meccanismo virtuoso che valorizzi tanto le persone, quanto la nostra terra. Così,
da un lato c’è l’ambiente, e l’obiet-
tivo è quello di praticare una produzione che rispetti le risorse, senza usurarle o contaminarle, in
una prospettiva futura che, da ultimo, mira alla riconversione biologica delle varie colture. D’altro
canto, poi, in linea con la vocazione propria della nostra cooperativa, l’azienda si propone di favorire il benessere della comunità, in
primis, ma non solo, attraverso il
reinserimento dei soggetti social-
mente più svantaggiati. Si cerca
così di offrire opportunità di integrazione lavorativa agli individui
con bassa capacità contrattuale»,
spiega Paolo Pomi, presidente della cooperativa sociale Ippogrifo,
ovvero socio di maggioranza di
«StraShare».
SUL LATO SOCIALE, oltre al
tema dell’occupazione, con l’assunzione a tempo indeterminato
di due dipendenti e l’assorbimento di vari stagionali nei periodi di
raccolta, l’azienda promuove una
serie di progetti interessanti, da
corsi di formazione e orientamento per i giovani, a programmi di
riabilitazione dedicati a detenuti
ed ex detenuti, sino al tirocinio offerto lo scorso anno ad un ragazzo
disabile. Degli aspetti produttivi,
parla invece più nel dettaglio Federico Marveggio, responsabile
della produzione di StraShare:
«La nostra è una società di recente formazione, per cui l’obiettivo
resta quello di intensificare l’attuale prestazione, che per lo scorso anno ha comunque portato a
buoni risultati: parliamo di 12
quintali di miele millefiori, 300
quintali di mele e 30 quintali di
mirtilli. A latere di questa principale attività, vi è poi quella connessa alla realizzazione dei trasformati, succhi e confetture, e alla
piccola coltivazione di ortaggi. Il
valore aggiunto resta ad ogni modo l’amore che ci lega alla terra,
cui guardiamo come un bene da
tutelare».
In breve
Dalla parte della natura
Una giornata intera
nel segno dell’ecologia
Poggiridenti
GIORNATA ecologica
domani per Poggiridenti.
L’evento realizzato dal
Comune in sinergia con
le associazioni locali, sarà
all’insegna del rispetto
della natura e dell’ambiente.
Per tutti i partecipanti
è previsto un simpatico
omaggio.
Mensa caserma
dei Vigili del fuoco
C’è chi si lamenta
Sondrio
NELL’edizione locale de «Il
Giorno», uscito mercoledì,
abbiamo pubblicato una foto
di gruppo di vigili del fuoco a
corredo di articolo
riguardante problemi per la
mensa della caserma Vvf
denunciati dall’Unione
sindacale di base. Visto che
due pompieri ritratti non
hanno gradito
l’accostamento, ce ne
scusiamo con gli interessati.
TIRANO «ABBIAMO RIDISEGNATO IL NEGOZIO CON AREE PIÙ APERTE, DA DESTINARE AI DIVERSI INCONTRI IN PROGRAMMA»
Non solo libri, con TiraLiStori un nuovo spazio che unisce
– TIRANO –
IN LINEA con la volontà di ampliare i
propri orizzonti, uscendo dall’ambito
di azione circoscritto proprio di una
cooperativa sociale, «Ippogrifo» si sta
impegnando sul territorio anche con altri progetti imprenditoriali di diverso tipo, che comunque serbano lo spirito
fondamentale che investe «StraShare».
Ne è un esempio «TiraLiStori», la prima libreria sociale della provincia di
Sondrio, di recente inaugurata a Tirano, nella centralissima Piazza Cavour.
UN’IMPRESA a tutti gli effetti, proprio come l’azienda agricola di Ponte
in Valtellina: entrambe ad ogni modo
mantengono fermo l’obiettivo primario della cooperativa, quello di veicolaLETTURE
Nella scelta editoriale,
resta prevalente il taglio
sociale, come appare
dai diversi titoli incentrati
sulla professionalità
degli operatori,
o anche dall’ampia parte
destinata alla lettura
per i più piccoli e alla
genitorialità. Tanti
anche gli incontri a tema
re, attraverso diverse attività, contenuti
di natura sociale.
«ABBIAMO intercettato la necessità
della precedente gestione di cedere
l’esercizio, cogliendo al volo una preziosa opportunità. Rilevando la preesisten-
te libreria, innanzitutto abbiamo ripensato gli spazi, ridisegnandoli in modo
da ottenere aree più aperte, da destinare ai diversi incontri che abbiamo programmato, già per il mese di maggio»,
spiega Paola Pradella, socia della cooperativa e gestore di «TiraLiStori».
NELLA SCELTA editoriale, resta prevalente il taglio sociale, come appare
dai diversi titoli incentrati sulla professionalità degli operatori sociali, o anche
dall’ampia parte destinata alla lettura
per i più piccoli e alla genitorialità.
Non mancano però volumi di vario altro genere, dalla narrativa contemporanea ai classici.
TANTE ANCHE le iniziative e le attività messe in campo per le famiglie.
«Per questo mese sono in calendario altri incontri: uno con un docente universitario sul tema dell’immigrazione ed
un altro sabato dedicato alla lettura animata per i più piccoli», conclude Paola
Pradella.
Emmanuela Tubelli
FOCUS
Le coordinate
TiraLiStori è la prima
libreria sociale della
provincia di Sondrio,
di recente inaugurata
a Tirano, nella centrale
Piazza Cavour.
CRONACHE
VENERDÌ 20 MAGGIO 2016
V
••
SONDRIO
AGENZIA DELLE ENTRATE «IL GOVERNO NON CI ASCOLTA»
Blocco degli aumenti e tagli
c’è la protesta dei lavoratori
«La riforma del pubblico impiego ci penalizza»
IL PUNTO
Le richieste
«Chiediamo da tempo
senza successo una
riforma organica e
coerente del fisco»
Il prefetto
DISAGI La riforma del pubblico impiego ha ridotto gli sportelli
di CAMILLA MARTINA
– SONDRIO –
STATO DI AGITAZIONE per
i lavoratori dell’agenzia delle entrate della provincia. Nel mirino
il disinteresse del governo e per le
criticità dell’amministrazione finanziaria in Lombardia e, ancor
più nello specifico, nelle sedi di
Sondrio, Morbegno e Tirano. Gli
addetti, che in delegazione hanno
incontrato il prefetto Giuseppe
Mario Scalia, si lamentano per il
blocco degli stipendi del pubblico
impiego: nonostante la consulta
abbia dichiarato costituzionalmente illegittimo il mancato adeguamento, il Governo continua a
non conformare gli emolumenti
al reale costo della vita.
A ciò va aggiunto che la riforma
del pubblico impiego riduce i
comparti della pubblica amministrazione, portando al paradossale
accorpamento lavoratori che svolgono mansioni diverse.
«SI FA PRESENTE - scrivono
nella nota - che né il Governo né
l’amministrazione finanziaria si
preoccupano dell’aumento del già
eccessivo carico di lavoro, che certi uffici, nello specifico la dipendenza di Sondrio, sono costretti
ad affrontare per l’enorme quantità di istanze di collaborazione volontaria. In sede locale, si registra
l’ulteriore criticità dovuta alla decisione, presa a livello regionale,
di ridimensionare alcuni uffici decentrati (Chiavenna e Tirano,
ndr.), deputati a svolgere un ruolo
di presidio in un territorio molto
ampio».
«Ultimo, ma non per importanza,
Nel corso dell’incontro il
prefetto ha assicurato una
doverosa attenzione ai
problemi dei lavoratori
il clima di caccia alle streghe che
si respira anche a seguito di servizi, non sempre obiettivi, andati in
onda in alcune trasmissioni nazionali, che imputano ai funzionari
la responsabilità delle inefficienze e degli errori che possono verificarsi in qualunque ambito. Ciò conclude la nota di protesta - incrementa la frustrazione dei lavoratori che diventano capro espiatorio del disagio dei contribuenti.
I lavoratori, fanno presente che,
essendo anch’essi contribuenti,
condividono in pieno le difficoltà
affrontate, ricordando che le ragioni sono da ricercare nella confusa e non coordinata produzione
normativa, di anno in anno più
complessa in corrispondenza
dell’approvazione della legge di
stabilità. Non a caso chiedono da
tempo una riforma organica e coerente del fisco».
LA TENDA ROSSA C’è tempo fino a giugno per firmare le
quattro petizione della Camera del lavoro
(National Press)
RACCOLTA FIRME LE PETIZIONI SONO QUATTRO
Jobs act, voucher e Ttip
qui non tornano i conti
La Cgil scende in piazza
– SONDRIO –
IN 1500, in provincia, l’hanno
già fatto, ma c’è tempo fino a
giugno per firmare le 4 petizione della Cgil. Una a sostegno
della legge di iniziativa popolare per «la carta dei diritti universali del lavoro», le altre per
cancellazione del lavoro accessorio (voucher), reintroduzione della piena responsabilità solidale in tema di appalti, nuova
tutela reintegratoria nel posto
di lavoro in caso di licenziamento. Per quanto concerne
quest’ultimo punto, in provincia c’è già un esempio che conferma i timori dei sindacati:
«un lavoratore assunto con jobs
act da un anno, dopo 3 di determinato, licenziato di punto in
bianco dall’azienda che lo in-
dennizza con una somma di
non più di 4000 euro - spiegano
Giocondo Cerri e Vittorio Boscacci, Cgil- Prima un giudice
garantiva il lavoratore quale
parte debole, ora abbiamo dovuto impugnare il licenziamento, chiedendo il reintegro». Nella tenda rossa della Flai, in piazza Campello fino al 21 maggio,
oltre alle firme, «tocchiamo argomenti fondamentali quali caporalato, lavoro nero, esproprio delle terre e Ttip, trattato
di libero scambio transatlantico, che porterà alla scomparsa
di dop, igp. Da noi, l’esempio
calzante è la bresaola: se passa
scompariranno i disciplinari e
tutti potranno produrla ovunque, abbassando la qualità e minando i posti di lavoro».
Camilla Martina
in breve
Guai per automobilista
dopo aver bevuto
troppo al volante
Sorpreso con droga
Condannato a quattro
mesi di carcere
Piateda
Sondrio
·RICONOSCIUTO
colpevole del reato
di guida in stato
di ebbrezza, avrebbe
dovuto svolgere 66 giorni
di lavoro di pubblica
utilità presso il centro
polifunzionale di Teglio
della Croce rossa, ma
non si era mai
presentato al luogo
indicato dal giudice.
Per questo Cosimo
Greco, 57 anni, di
Piateda, è stato
condannato a tre mesi di
reclusione con
pagamento delle spese
processuali.
·IL 3 AGOSTO 2015, era
stato trovato in possesso
di circa 185 grammi
di marijuana, di un
bilancino e di 3 grinder
per sminuzzare lo
stupefacente. Inoltre era
accusato di aver ceduto
marijuana a 3 acquirenti,
contattati via Facebook.
Ieri Piero Messinese, 42
anni, di Sondrio, è stato
condannato a 4 mesi e
2mila euro di multa.
Sommata a una
precedente condanna la
pena complessiva è di 2
anni e 6.358 euro di
multa.
Tentata rapina a Morbegno, convalidati arresti
Morbegno
·E’ STATO convalidato ieri mattina dal gip di Sondrio
Fabio Giorgi l’arresto dei due stranieri fermati,
domenica sera, dai carabinieri di Morbegno, con
l’accusa di aver rapinato un marocchino. Per uno
dei due uomini sono stati disposti gli arresti
domiciliari, per il complice l’obbligo di dimora.
3
SONO stati
fortunatamente
contenuti i danni
dovuti al maltempo
in provincia. La
pioggia di ieri
mattina e il vento
hanno causato solo
la caduta di tre
alberi nei centri
attorno al
capoluogo.
Festa Bresaola
Enpa dice no
al consumo di carne
Sondrio
·IN merito a quanto
riportato circa un
collegamento tra la
Festa della Bresaola e
l’Enpa Day, (28 e 29
maggio), l’Ente nazionale
protezione precisa: «Si
tratta di due eventi
assolutamente distinti,
Enpa non ha mai aderito
in alcun modo né ha
intenzione di farlo, alla
Festa della Bresaola. La
nostra mission è la
tutela, la protezione e la
salvaguardia di tutti gli
animali». Enpa quindi
dice no al consumo di
carne.
••
VI
CRONACHE
VENERDÌ 20 MAGGIO 2016
ALTA VALLE
LE PRIORITÀ
A MISURA DI BAMBINO
MARCIAPIEDE DI VIA BERTACCHI
E STRADA DI COLLEGAMENTO
NELLA FRAZIONE DI FRONTALE
UN OCCHIO AI PIÙ PICCOLI
CON LA MANUTENZIONE
DEI PARCHI E AREE GIOCO
SONDALO IL VASTO PIANO DI INTERVENTI PROGRAMMATO DALL’AMMINISTRAZIONE
Investimenti per 900mila euro
Manutenzione delle strade e collegamenti con le frazioni
al Consorzio Forestale.
di EMMANUELA TUBELLI
– SONDALO –
UN VASTO piano di interventi quello programmato dall’amministrazione comunale di
Sondalo, che ha previsto per il
2016 un investimento totale di
circa 939mila euro, da utilizzarsi a partire dalla prossima estate in progetti infrastrutturali
PER QUEST’ULTIMO intervento, stimato per 70mila euro,
si beneficerà del contributo aggiuntivo della Comunità montana. Proseguiranno, inoltre, i
lavori per la Valle delle Pozze
in Val di Rezzalo, con un secondo lotto di sistemazione che co-
ACCESSO A TUTTI
Abbattimento delle barriere
architettoniche presso
la biblioteca comunale
IL FINANZIAMENTO
Si beneficerà anche
di un contributo aggiuntivo
della Comunità montana
che coinvolgono l’intero territorio comunale.
UNA PARTE delle risorse economiche a disposizione (nello
specifico 136mila euro) sono
state applicate sul bilancio
2016 grazie all’avanzo di 516mila euro riportato lo scorso anno. Incisive, poi, ai fini della
concreta realizzazione di una simile manovra, anche le recenti
IN MUNICIPIO Il primo cittadino di Sondalo, Luigi Grassi.
Sono diversi gli interventi illustrati dall’amministrazione
disposizioni emesse dagli organi centrali: con l’abolizione del
patto di Stabilità, sostituito lo
scorso marzo dal governo Renzi con la regola del pareggio di
bilancio, si pone difatti fine ad
un vincolo in cui sinora restavano ingabbiati i comuni e gli enti locali, che invece potranno
ora più agevolmente destinare
le proprie risorse in piani come
quello messo appunto per Son-
dalo. Di diversa natura le opere
prioritarie individuate dalla
giunta sondalina, guidata dal
sindaco Luigi Grassi: dalla realizzazione del marciapiede di
via Bertacchi e della strada di
collegamento interno frazione
Frontale, sino alla manutenzione di varie strade comunali, tra
cui la vecchia strada di collegamento di Sommacologna e
quella della montagna, in capo
sterà in totale 370mila. Tra le
misure studiate dal Comune,
compaiono anche interventi
per alcuni spazi dedicati ai più
piccoli, con la manutenzione
prevista per parchi e aree gioco, che si pensa di impreziosire
peraltro con nuove attrezzature ludiche. Alcuni lavori saranno infine destinati alla biblioteca comunale, per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
PARCO DELLO STELVIO
La nuova gestione
Ecco i primi passi
«CON L’INSEDIAMENTO del comitato dei Comuni prende ufficialmente la nuova gestione della parte
lombarda del Parco dello Stelvio». Lo
ha dichiarato il sottosegretario di Regione Lombardia ai rapporti con il
consiglio regionale Ugo Parolo, al termine del primo comitato dei comuni,
tenutosi a Bormio nella sede del Parco
nazionale dello Stelvio. Il Comitato presieduto e convocato dal direttore
del Parco Alessandro Meinardi - è
composto, oltre che dal sottosegretario
Parolo, in rappresentanza della Giunta regionale, per la provincia di Sondrio, dal sindaco del Comune di Bormio Giuseppe Occhi, da Raffaele Cola
per Valdidentro e dal sindaco di Valfurva Angelo Cacciotto. «Durante il comitato - ha spiegato il sottosegretario sono stati presentati il Piano annuale
delle attività e il Piano triennale degli
investimenti, finalizzati alla promozione e allo sviluppo del turismo sostenibile di questa vasta area protetta. Non
appena approvato, il Piano d’azione,
verrà illustrato alla stampa e ai cittadini con un evento alla sede del Parco.
Ringrazio il direttore Alessandro Meinardi e i sindaci che compongono il comitato - ha concluso Parolo - per l’ottimo lavoro di squadra e per la dimostrazione di grande attenzione e responsabilità verso questa preziosa risorsa ambientale».
Alessia Bergamini
CRONACHE
VENERDÌ 20 MAGGIO 2016
LA SITUAZIONE METEO È DECISAMENTE
MIGLIORATA GIÀ DAL POMERIGGIO DI IERI
OGGI SOLO SCARSI RESIDUI DI NUVOLOSITÀ
In Valtellina è tornato l’inverno
Freddo, pioggia e a Livigno nevica
Temperature in picchiata ieri mattina in tutta la provincia
di EMMANUELA TUBELLI
– LIVIGNO –
A TREMARE soprattutto la zona dell’Alta Valle, con precipitazioni nevose, deboli o anche moderate, a Livigno, dove la temperatura si è assestata per gran parte
della giornata su di 1 grado, con
In alta Valtellina ieri è
arrivata la neve, soprattutto
a Livigno e sul passo dello
Stelvio e del Foscagno
(National Press)
zero termico attorno ai 2000 metri ed un livello di pioggia di circa
8 millimetri.
Una situazione anomala, specie
per la presenza di neve a quota
1700 m, dopo una stagione invernale e turistica, come quella appena conclusasi, che ha lasciato a
lungo le piste a secco.
ANCHE a Bormio, seppur con
qualche grado in più e una minima sui 5 gradi, la pioggia e le temperature base l’hanno fatta da pa-
••
LE PREVISIONI METEO
MALTEMPO
TEMPERATURE quasi invernali, piogge, anche a carattere di
rovesci e temporali, con qualche
fiocco di neve nelle località poste
a maggiore altitudine. È il sorprendente bollettino meteo che
ha accompagnato per tutta la giornata di ieri le principali realtà valtellinesi e, più in generale, quello
che meglio riassume questa maledetta primavera, manifestatasi sinora solo a brevi sprazzi.
Questa volta la colpa è da imputarsi ad una perturbazione proveniente dall’Atlantico, origine di
un vortice depressionario, con associata aria fredda in quota, e dei
primi fenomeni piovosi comparsi
nella notte tra mercoledì e giovedì e intensificati poi nell’arco della mattinata di ieri.
VII
drone; come del resto a Tirano e
Sondrio, dove però l’aria si è mantenuta più mite, con valori attestatisi tra i 7 e i 10 gradi.
A MADESIMO, se da un lato a
valle ci si mantiene tra i 2 e i 5°, in
quota il termometro tocca i -4 di
minima nelle giornate di ieri ed
oggi, quando invece la massima si
è portata dai -2 ai 6°.
LA SITUAZIONE è difatti nettamente migliorata, almeno in rela-
zione alle precipitazioni, già dal
pomeriggio di ieri su tutti i comprensori principali, così che oggi
si riscontrano solo scarsi residui
di nuvolosità sparsa.
Ma è solo una piccola tregua: il
tempo asciutto e stabile, dovuto
ad un nuovo campo di alta pressione, persisterà sino alla prima metà della giornata di domenica,
quando è atteso l’ingresso sull’intera regione di aria via via più
umida, portatrice di nuove perturbazioni.
CASTELLO DELL’ACQUA
Minaccia il figlio
con il fucile
Scarcerato «Rambo»
– CASTELLO DELL’ACQUA –
È STATO scarcerato ma dovrà restare a distanza di almeno
cinquecento
metri
dall’abitazione del figlio e dal
suo posto di lavoro. È quello
a cui dovrà attenersi Raffaele
De Paoli, il sessantenne che,
domenica scorsa, ha minacciato il figlio imbracciando
un fucile a Castello Dell’Acqua. In casa dell’uomo i militari hanno poi trovato un vero e proprio arsenale clandestino. Per lui l’accusa è di «detenzione illegale di armi comuni da fuoco e parti di armi
da guerra».
NEL CORSO dell’udienza
di convalida, De Paoli ha raccontato la sua versione secondo cui, quella sera, sarebbe
stato provocato dal figlio
trentaquattrenne.
Ad incastrare l’uomo, però,
ci sarebbe un video nel quale
si vede De Paoli imbracciare
l’arma. Non è da escludere
che l’uomo, quella notte, fosse anche in preda ai fumi
dell’alcol.