Contesto 1 - dai sistemi di bassa pressione ai cicloni

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Contesto 1 - dai sistemi di bassa pressione ai cicloni
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Contesto 1 - dai sistemi di bassa pressione
ai cicloni
Parole chiave:
sistema di bassa pressione, ciclone, uragano, scala SaffirSimpson, intensità / frequenza dei cicloni tropicali
Dai sistemi di bassa pressione alle
tempeste
Le regioni in cui l'aria sale sono
chiamate sistemi o zone di bassa
pressione, depressioni o cicloni. Un
sistema di bassa pressione si siviluppa
quando dell'aria relativamente calda e
umida sale dalla superficie terrestre
verso gli strati atmosferici più alti. Un
sistema di linee di pressione simili tra
loro (isobaro) è caratterizzato da un
punto centrale con una pressione
relativamente bassa. L'aria calda che
sale forma le nuvole, che a loro volta
portano spesso pioggia o neve. In un
sistema di bassa pressione l'aria si
avvolge a spirale attorno al centro.
Se la pressione è molto bassa le raffiche
di vento possono essere molto
distruttive fino a diventare uragani,
tifoni o cicloni. Questo è il motivo per
cui il termine "ciclone", che dal punto
divista meteorologico definisce
solamente un centro di bassa pressione,
viene spesso associato a vari tipi di
tempeste.
1. Schema generale di un sistema di bassa
pressione: l'aria converge verso il centro di bassa
pressione. L'aria calda e umida viene spinta in alto
e si diffonde alle altitudini maggiori. (nessun
copyright).
ACCENT Rivista > Speciale Settembre 2005 > Cicloni tropicali
2. Schema di un ciclone tropicale. Sotto dei cirri densi si formano delle zone di pioggia che ruotano
intorno all'occhio del ciclone © NOAA, US National Weather Service
Definizioni dei cicloni tropicali (uragani, tifoni, cicloni) e le regioni in cui si
formano
I cicloni tropicali sono causati dai sistemi di bassa pressione e possono aver luogo
in quelle regioni della terra dove la temperatura della superficie marina e
l'evaporazione sono molto alte. Essi si definiscono uragani, tifoni o più
generalmente cicloni a seconda che l'area colpita sia atlantica, pacifica o indiana.
3. La definizione dei
cicloni tropicali
dipende dal luogo in
cui si manifestano
© Wolfgang Ulrich
Le regioni regolarmente colpite dagli uragani sono quelle del Golfo del Messico
(Cuba, Haiti, Messico, Honduras, Stati Uniti meridionali). I tifoni minacciano i paesi
dell'Asia sud-orientale quali Giappone, Cina e Filippine. I paesi che si affacciano
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sull'Oceano Indiano, invece, possono essere colpiti dai cicloni.
Le proprietà dei cicloni
Tutti i cicloni hanno in comune le
seguenti caratteristiche:
raccolgono dagli oceani enormi
quantità di acqua che si riversano
sulla terraferma sottoforma di
enormi nubifragi che spesso
causano alluvioni; si possono
sviluppare forti raffiche di vento
che soffiano da 150 a 300km/h
4. Dinamiche di un ciclone intorno all'occhio.
intorno al centro (occhio) della
© Wolfgang Ulrich, Istituto di Met., Università di Monaco
tempesta. L'occhio del ciclone,
tuttavia, è calmo. Il vento causa
distruzione in modo diretto per la
forza delle raffiche, ed indiretto
per le onde anomale che vengono
spinte verso le regioni costiere e
che possono sommergere
chilometri di costa.
La forza dei cicloni viene misurata seguendo la scala Saffir-Simposon dalla
categoria 1 alla 5. Vedi "Intensità delle tempeste"
Animazione della forza degli uragani dal 1990 al 2003
Danni e forza/frequenza dei cicloni
Quando cerchiamo di determinare se la forza e la frequenza dei cicloni aumentino
come conseguenza dei cambiamenti cllimantici, i danni causati dalle tempeste non
sono indicatori affidabili. I clima si modifica lentamente lungo i decenni. Nelle scale
temporali che possimao confrontare dobbiamo tener conto anche delle statistiche
relative alle tempeste. Gli indicatori importanti sono la frequenza delle tempeste, la
velocità del vento e le precipitazioni. I danni causati tuttavia non dipendono solo
dall'evento meteorologico stesso, ma soprattutto dal comportamento umano. Il
danno economico aumenta se beni e proprietà di alto valore sono presenti nelle
regioni colpite dalla tempesta (come gli yacht o gli appartamenti lussuosi della
Florida). Le entrate dovute ai premi assicurativi aumentano se aumenta il numero
delle persone che assicurano i propri beni contro i danni provenienti dalle
tempeste. Allo stesso tempo gli assicuratori sono costretti a pagare di più nel caso
in cui aumentino questi eventi meteorologici. I due grafici sotto mostrano le
catastrofi naturali ed il danno relativo al periodo 1950 - 2004, dimostrando che le
perdite economiche ed assicurate crescono ben di più rispetto al numero degli
eventi estremi.
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5. a + b) Statistiche delle catastrofi naturali 1950 - 2004 (sulla sinistra) e relativi danni ai beni
assicurati (sulla destra). Clicca sul grafico per ingrandirlo. (16 KB)
© Munich Re Insurance, geo risk research
Se gli abitanti non seguono gli ordini delle autorità di evacuare le loro case, se tali
moniti non sono sufficienti, se la gente non ha i mezzi per fuggire (per esempio a
causa dell'età o del fatto che non ci sono sufficienti mezzi di trasporto) o non sa
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dove andare per la mancanza di infrastrutture, il numero dei morti è destinato a
salire.
6. Il tetto del Superdome a New Orleans
danneggato dall'uragano Katrina il 29 agosto 2005
7. La vera catastrofe è stata però causata
dall'inondazione avvenuta dopo la tempesta. Ciò fu
possibile perchè gran parte di New Orlans è sotto il
livello del mare e protetta da dighe che non sono
riuscite a contrastare la violenza della tempesta
8. Biloxi, una città sulla costa, è stata colpita da
tutta la forza dell'uragano che a terra ha raggiunto
forza quattro.
Clicca sulle varie immagini per ingrandirle (ca. 100
KB).
9. Il porto di Gulfport è stato colpito allo stesso
modo.
Foto: Documentazione satellitare del servizio
meteorologico nazionale statunitense, NOAA
Una parte significativa di danni provocati dall'uragano Katrina non sono stati
causati solo dalla sua forza, ma dal fatto che gran parte di New Orleans è sotto il
livello del mare. L'uragano ha causato ingenti perdite all'industria petrolifera. Fino
ad ora la compagnia di assicurazione Munich Re aveva accertato che i danni
peggiori all'industria petrolifera erano stati provocati dall'uragano Ivan (metà
settembre 2004):
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10. Illustrazione tratta dalla sintesi annuale dei disastri naturali 2004 - Munich Re
Tuttavia un confronto tra i percorsi delle tempeste mostrano che Katrina ha colpito
maggiormente la produzione di petrolio rispetto ad Ivan. Sulle varie cartine New Orleans
è indicata da un punto rosa.
11. Sovrapposizione dei percorsi di Katrina e Ivan
Illustrazioni originali: Servizio meteorologico nazionale statunitense
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I fattori meteorologici (forza del vento, precipitazioni) e la frequenza delle
tempeste non mostrano una correlazione certa con il surriscaldamento globale.
(vedi anche i testi in "contesto 2" e "ricerca")
© ACCENT 2006 | www.accent-network.org
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