marocco (le associazioni)
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marocco (le associazioni)
MAROCCO (LE ASSOCIAZIONI) Le Associazioni: risposta cittadina ai problemi sociali Il Concilio Vaticano II, nella sua Costituzione Gaudium et Spes (21), dichiara che l’edificazione di questo mondo, nostra casa comune, chiede una collaborazione che non è possibile senza un dialogo prudente e sincero, e ci invita al dialogo e alla cooperazione fraterna, per servire la famiglia umana, desiderando che questo dialogo aperto conduca tutti i credenti a ricevere il soffio dello Spirito (92). Come già sappiamo, dei passi importanti sono stati fatti circa il dialogo interreligioso. Dopo la lettera aperta dei 138 saggi dell’Islam nell’ottobre 2007, <Una parola comune> e la risposta di Benedetto XVI, le delegazioni hanno annunciato la costituzione di un Forum islamo-cattolico, avendo come scopo di intensificare il dialogo tra musulmani e cattolici. Il primo seminario del nuovo Forum si è tenuto a Roma dal 4 al 6 novembre, sul tema: “Amore di Dio, amore del prossimo”, secondo i “Fondamenti teologici e spirituali”, “ la dignità umana e il rispetto reciproco “. FMM, inserite nei paesi musulmani, senza pretese se non quella di avere un cuore aperto per tutti, viviamo semplicemente un dialogo nella vita, secondo le raccomandazioni che San Francesco d’Assisi faceva ai frati mandati nei paesi musulmani. E’ il dialogo del contatto aperto, con le persone che avviciniamo. Questo dialogo è fondato sull’interesse mutuo dell’amicizia. Noi viviamo gomito a gomito, condividendo i desideri e le speranze, le gioie e le pene secondo gli avvenimenti. Questo ci permette di sottolineare il bene che si fa nel mondo, frutto dell’impegno di coloro che sono aperti allo Spirito di Dio, questo Dio che abita in tutti noi, musulmani e cattolici. Il Forum dell’incontro <LE ASSOCIAZIONI , risposta cittadina ai problemi sociali>, è stata un’occasione privilegiata per questo dialogo nella vita. E’ stata celebrata nel marzo 2008, a Martil, al Centro Culturale LERCHUNDI, della Chiesa diocesana. Questo centro, dotato di un’importante biblioteca universitaria, l’unica in Martil, occupa i locali della chiesa inutilizzati. E’ aperto a tutti e da anni cerca di venire in aiuto alla gioventù marocchina; i numerosi studenti che vengono da paesi sub sahariani, studiano qui all’università. Il Centro Lerchundi assicura corsi di lingue, e di tutti i livelli, specialmente per i giovani di liceo e universitari. Una parte dell’edificio dell’antica chiesa accoglie la Scuola di Formazione femminile, di cui si occupano le FMM. Inoltre noi ci impegniamo per il corso di spagnolo al centro culturale, e collaboriamo alle diverse attività culturali e sociali che il Centro organizza. Il Forum delle Associazioni fa parte di una serie di incontri durante l’anno su temi scottanti di attualità, e che sono organizzati dal Consolato di Spagna. Dopo le parole di benvenuto di Don Francesco Jimenez, direttore del Centro Lerchundi, il Console Generale di Spagna a Tetuan, Don Javier Jmenez Ugarte, ha inaugurato il Forum e il Sig. Mohamed Achboun, sindaco di Martil, ha pronunciato parole di benvenuto e di ringraziamento per queste iniziative che aiutano per la cultura e l’interesse della popolazione e per la problematica sociale. 1/2 MAROCCO (LE ASSOCIAZIONI) L’Associazione è considerata come una forma importante di partecipazione dei cittadini, per i problemi sociali; le Associazioni hanno presentato i loro progetti e le difficoltà che incontrano nello svolgersi delle loro attività. Le associazioni seguenti sono intervenute alla tavola rotonda : APISF, Minori in situazioni di rischio, ATIL, abbandono scolare, AMAL AL ATFAL, Minori abbandonati. Per il lato delle donne, la Signora Prof. Nadia Nair ha tracciato un percorso storico molto interessante, circa la presenza delle associazioni in favore della donna nel Marocco. Da 40 anni le associazioni presenti al nord, hanno lottato clandestinamente, per migliorare la situazione della donna. Dagli anni 80 è iniziato un movimento più organizzato, con strategie e attività per dare alla donna maggior autonomia, e sviluppare la salute e l’educazione della madre. Nel 2002 le associazioni femminili si sono mobilizzate e una lista di donne è stata presentata al Parlamento. Non ci fu una grande riuscita, dice Nadia, ma fu il risultato di una lunga lotta delle donne del paese. L’influenza delle associazioni delle donne è stata decisiva per la riforma legislativa, e particolarmente per il Codice della famiglia, la Mudawana. Le associazioni che hanno espresso i loro obiettivi, le difficoltà e le realizzazioni sono : le Donne delle zone in conflitto, ARFEDEC, Violenza sulle donne, Progetto Solidale. Durante la pausa, ci fu una conversazione animata e scambio di carte, secondo l’interesse delle diverse associazioni. La giornata è passata in un clima disteso e amichevole, il Forum ha sensibilizzato l’uditorio alla necessità di non restare indifferenti, ma di aprirsi e aumentare il circolo di aiuto con la collaborazione, in modo di potersi scambiare le esperienze e di incontrarsi periodicamente. Nelle parole di ringraziamento, il direttore del Centro Culturale ha ricordato che: “il lavoro del Centro Lerchundi, anche se è una goccia d’acqua nell’oceano, è possibile perché delle persone sono disponibili, generose e disinteressate, motivate da valori che da due mila anni sostengono una civilizzazione d’amore, di libertà e dignità della persona umana, la via che conduce alla verità e alla vita”. La chiesa di Martil, che prima era la , continua ad esserlo, perché è la <Casa di tutti i suoi figli >. Cristiani e musulmani, agnostici e indifferenti, soprattutto d’Africa, d’Europa e d’America. Latina; e i più forestieri accorrono a lei e sono sempre ricevuti. Con entusiasmo ed interesse aspettiamo il prossimo Forum che sarà sul tema : GIORNALISMO E DEMOCRAZIA. Il dialogo semplice di vita, e questo progetto di un Chiesa che, in paese mussulmano non può consacrarsi all’evangelizzazione diretta, non corrisponde forse al nuovo paradigma della missione che ci chiede di testimoniare una vita evangelica in seno ad un pluralismo ideologico, culturale e religioso della mondializzazione, e di collaborare con i membri delle altre religioni ? Ringraziamo il Signore per queste occasioni che marcano il solco dove fiorirà, fertilizzato dallo Spirito, il bel fiore della vita comune, nel mutuo rispetto delle nostre credenze. Perché, in fondo, è lo stesso spirito che ci conduce a vivere <l’Amore di Dio, l’amore del prossimo> e <la dignità umana nel rispetto reciproco>, per essere costruttori della pace che tutti desideriamo. Maria Guadalupe Rivas, fmm. 2/2