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INTRODUZIONE
Questo libro affonda le sue radici nella tradizione classica
dell’agopuntura cinese, che si è enormemente diffusa nel
mondo occidentale nel corso degli ultimi trenta-quarant’anni. All’inizio di questa espansione era disponibile solo una
minima quantità di materiale originale. La Cina era fermamente chiusa all’accesso da parte di studenti di medicina cinese; pochi erano i libri reperibili in traduzione e ancor meno erano i traduttori qualificati per il difficile compito di
rendere in altre lingue il linguaggio medico cinese. Come risultato di queste difficoltà, non era facile acquisire una buona conoscenza delle diverse tradizioni classiche e autentiche
di agopuntura; esisteva quindi, inevitabilmente, un forte rischio di fraintendimento e di conseguenza era necessaria
molta inventiva per colmare le lacune.
Inoltre, l’agopuntura è una scienza indulgente ed estremamente flessibile. L’inserzione di un ago nel corpo per
prendere contatto con il qi generalmente produce alcuni
cambiamenti, indipendentemente dai punti prescelti. Nella
pratica corrente in tutto il mondo si assiste a vari criteri di
selezione dei punti. In effetti, questa «indeterminatezza»
non è limitata al mondo occidentale; anche tra la tradizione
cinese classica e quella moderna esistono notevoli differenze nella conoscenza e nella previsione degli effetti della
puntura dei diversi punti, e altrettante varietà di modi per
trattare le differenti malattie.
Tali diversità nella pratica mettono in dubbio l’idea che ci
siano dei criteri universalmente accettati per la scelta dei
punti. Questo è un pensiero sconcertante, soprattutto in
un’epoca e in una cultura che richiedono certezze, ma su tale
argomento non ci dilungheremo in queste pagine. Crediamo, tuttavia, che la cosa più vicina a un’obiettiva conoscenza
teorica e clinica si trovi nel corpo della tradizione classica cinese. Questo è principalmente dovuto al fatto che essa rappresenta il lento aggregarsi di osservazioni, registrazioni e
verifiche avvenute nell’arco di un ininterrotto periodo di oltre venti secoli (certamente una delle più notevoli tradizioni
registrate nella storia della medicina mondiale). Gran parte
dei testi usati e citati in questo libro, ad esempio il “Classico
sistematico di agopuntura e moxibustione” e il “Grande
compendio di agopuntura e moxibustione”, erano in larga
parte una registrazione della pratica clinica dell’epoca. Ciascuna di queste grandi compilazioni enciclopediche portava
avanti la teoria e la pratica dei lavori più antichi, ma con aggiunte, modifiche e manipolazioni alla luce delle esperienze
dei medici contemporanei. Questo è particolarmente evidente nelle prescrizioni classiche dei punti, gran parte delle
quali sono riportate in questo libro. Alcune derivano dal
“Classico di medicina interna dell’Imperatore Giallo” e si
trovano ripetute nelle successive compilazioni. Spesso, però,
vi sono modifiche, ad esempio l’aggiunta o l’eliminazione di
punti, e cambia anche lo scopo per cui sono stati usati.
Non è nostra intenzione presentare questa pratica tradizionale come se fosse scritta nella pietra, immutabile e sacra. Lo stesso rapido sviluppo dell’agopuntura, sia in Cina
che all’estero, negli ultimi decenni ha introdotto grandi innovazioni nella pratica, e questo va tenuto presente nella
discussione dei punti. D’altra parte, la natura inquisitiva e
indagatrice della mente moderna occidentale può servire a
superare le rigide limitazioni della tradizione, abbandonare quello che non è utile e introdurre nuove pratiche e prospettive. Rimane tuttavia il fatto che la tradizione storica
dell’agopuntura cinese, questa registrazione unica di una
pratica che si è modificata nel corso di almeno due millenni, dovrebbe servire come base su cui lavorare per svilupparla ulteriormente.
Traduzione
La traduzione dal cinese classico (e perciò spesso arcaico),
come sa chiunque vi si sia dedicato, è un’impresa irta di
difficoltà. Attualmente è in corso un ampio dibattito su come sia meglio rendere il significato di molti termini e concetti difficili che si trovano nella medicina tradizionale cinese. Come chiunque altro, anche noi ci siamo imbattuti in
questi problemi e abbiamo preso le seguenti decisioni.
1. Abbiamo mantenuto alcuni termini cinesi (pinyin) che
riteniamo siano largamente noti, come qi, yin, yang, Jiao,
S a n j i a o, taiyang, yangming, shaoyang, taiyin, shaoyin,
jueyin. Li abbiamo ridotti al minimo e abbiamo spiegato
il loro significato nel glossario o anche nel testo, nel caso
il lettore non abbia dimestichezza con tali termini. In alcuni casi abbiamo mantenuto il termine cinese, perché
non c’era una facile alternativa nelle lingue occidentali.
Le sindromi shan, ad esempio, sono talvolta tradotte nei
testi inglesi come disordini di tipo erniario. Tuttavia
l’ernia è solo uno dei possibili significati di questo termine (vedi “Glossario”).
2. Per tradurre la maggior parte dei termini abbiamo attentamente consultato un gran numero di traduzioni inglesi
precedenti e abbiamo selezionato quelle che rendevano
nel modo migliore il significato originale, e che sono
d’uso relativamente comune nella pratica quotidiana.
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Gli esempi includono sindrome atrofica per wei zheng,
ostruzione dolorosa per bi zheng, ecc. Abbiamo, anche, di
frequente lasciato una terminologia ben nota per rendere
più facile la lettura: ad esempio, ci riferiamo alla funzione di «discesa e diffusione» del Polmone piuttosto che a
quella con cui viene sostituita di recente e che dice «depurare facendo scendere».
3. In molti casi non sembra esserci alternativa alla necessità
di adottare una terminologia poco familiare e relativamente nuova. È il caso soprattutto della maggior parte
delle indicazioni dei punti. Non poche di queste possono
essere sconosciute a molti lettori, ad esempio sindrome
coleriforme acuta (sudden turmoil disorder, letteralmente
«patologia da confusione improvvisa»), sindromi shan,
tosse da esaurimento da Vento, flusso inverso Freddo,
atrofia del Polmone, ecc. Anche se ci rendiamo conto che
per alcuni lettori possono costituire una difficoltà nel processo di apprendimento, crediamo che sia importante includere questi termini. Infatti, se sudden turmoilpuò essere
reso con «colera», in realtà si riferisce a una vasta varietà
di situazioni cliniche in cui si manifestano insieme vomito
e diarrea acuti, ad esempio l’avvelenamento da cibo. Il fatto è che spesso la descrizione della malattia nei testi classici è differente dal modello occidentale moderno e tuttavia
può trasmettere in modo accurato una realtà clinica. In altre parole, questi termini sono mantenuti a causa della loro precisione storica. Speriamo che continuando a usare
questo testo e il suo glossario gran parte di questi termini
diventino nel tempo familiari. Nel breve accenno alla medicina occidentale abbiamo cercato di dare, quando è possibile, la corrispondenza tra queste indicazioni e le malattie riconosciute dalla classificazione occidentale.
4. Occasionalmente abbiamo utilizzato termini di medicina
occidentale; ad esempio, ipertensione non ha equivalenti
nella medicina cinese tradizionale, e tuttavia molti punti
hanno un effetto dimostrabile nel ridurre la pressione
del sangue. Abbiamo usato erisipela invece del termine
tradizionale «tossine di cinabro», perché il significato dei
due termini è praticamente identico.
5. Per quanto riguarda i brani più lunghi che sono stati tradotti, il significato dei testi antichi scritti in cinese classico è invariabilmente aperto a più di un’interpretazione.
Abbiamo consultato quanti più commenti possibili e abbiamo generalmente scelto la traduzione più facilmente
comprensibile.
Azione dei punti
In termini generali, si può dire che l’attribuzione di un’azione al punto di agopuntura è una pratica moderna (del
XX secolo) che deriva dalla tradizione «erboristica» cinese.
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Detto questo, esiste una prova chiara di questa pratica nei
testi antichi. Tra i molti esempi, il “Classico sistematico di
agopuntura e moxibustione” raccomanda Shangjuxu ST-37
per “Calore negli Intestini” e “Ricette sagge dall’era Taiping” raccomanda lo stesso punto per “insufficienza del qi
di Grosso Intestino”. Secondo le “Domande essenziali”,
Xiajuxu ST-39 “purifica il Calore di Stomaco” mentre il
“Grande compendio di agopuntura e moxibustione” raccomanda Sanyinjiao SP-6 per “deficit di Milza e Stomaco”.
Tuttavia, in molti casi l’attribuzione di un’azione a un punto è semplicemente empirica. Ad esempio, dato che Yinbai
SP-1 è classicamente indicato per sanguinamento uterino,
menorragia, sangue nelle urine e nelle feci, vomito ematico,
epistassi e malattie febbrili con sanguinamento nasale, è
chiaro che questo punto svolge l’azione di arrestare il sangue. Anche solo un esame superficiale delle indicazioni
classiche della maggior parte dei punti mette in risalto i
quadri di disarmonia che possono essere riassunti nelle
azioni del punto. Generalizzare le informazioni in questo
modo aiuta a chiarire la gamma d’indicazioni e semplifica
il processo di apprendimento.
Indicazioni dei punti
La maggior parte delle indicazioni fornite in questo testo è
stata tratta da fonti classiche. Benché non in modo esauriente, abbiamo scelto di elencarne un numero maggiore di
quelle presenti in molti testi inglesi. Abbiamo osservato che
tanto più numerose erano le indicazioni, tanto più facile era
farsi un’idea della natura e della forza di ciascun punto. È
anche chiaro che le indicazioni riportate costituiscono
un’importante registrazione delle osservazioni cliniche che
sono, almeno in parte, più empiriche che teoriche. Per rendere le indicazioni di più facile apprendimento abbiamo
scelto di raggrupparle secondo il tipo; ma bisogna tenere
presente che questi raggruppamenti sono nostri e non si
trovano nei testi classici.
Inoltre, le indicazioni elencate non sono esclusivamente
classiche. Abbiamo aggiunto indicazioni moderne quando
erano chiaramente riflesse nella pratica clinica corrente. Ad
esempio, Zulinqi GB-41 è spesso usato dai medici contemporanei per la cefalea monolaterale, specie in combinazione con Waiguan SJ-5 e specialmente per cefalee associate al
ciclo mestruale, nonostante tutti i maggiori riferimenti classici riportino dolore occipitale e al vertice.
Infine, vorremmo sottolineare che di solito abbiamo evitato di aggiungere indicazioni al punto quando non erano
riportate nei testi cinesi classici o moderni. Nell’agopuntura occidentale si è assistito a un grande fiorire di libere interpretazioni, spesso basate su supposizioni più che sulla
realtà storica o su accurate e prolungate osservazioni clini-
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che. Un esempio di questo processo può essere il punto
Shaofu HT-8. Come punto Fuoco del canale di Cuore è naturale pensare che purifichi il Calore e che perciò possa essere indicato per disturbi come insonnia, agitazione mentale, afte orali, ecc. e questa è l’impressione che forniscono
parecchi testi moderni occidentali di agopuntura. In realtà,
queste indicazioni non si trovano affatto nei testi classici
antichi e raramente in quelli moderni, ed è stato piuttosto
Laogong PC-8 ad essere usato con questi scopi. Noi abbiamo privilegiato i documenti storici, non tanto perché rifiutiamo l’innovazione e lo sviluppo quanto perché, con una
tradizione così lunga e unica come quella della medicina cinese, è innanzitutto importante stabilire che cos’è veramente tradizione per poter innovare con attenzione e rispetto.
Commenti
Le azioni e le indicazioni dei punti si possono trovare in
molti libri di agopuntura. Manca invece un tentativo di
chiarire e spiegare come il punto sia stato usato nel corso
del tempo, per migliorare la comprensione dell’insieme
delle sue azioni e indicazioni. Nel commento dei punti più
importanti abbiamo cercato di mettere insieme e chiarire
una vasta gamma di informazioni, ivi comprese le più importanti indicazioni classiche e moderne, le combinazioni
classiche in cui compare il punto, i commenti sul punto
tratti da vari testi, la localizzazione del punto, le sue relazioni con gli altri canali, il tipo di punto (ad esempio, se è
punto xi-fessura o jing-pozzo), la fase/elemento (secondo
la teoria delle cinque fasi/elementi), che cosa gli si attribuisce, ecc. Una volta presi in esame tutti questi fattori, abbiamo aggiunto la nostra interpretazione ed esperienza come
medici praticanti da lungo tempo. Un’interpretazione richiede necessariamente di esprimere dei giudizi, e abbiamo
cercato di mantenere un equilibrio tra il nostro contributo
originale e il rispetto dell’informazione disponibile.
Esistono parecchie e differenti teorie tradizionali per determinare quali punti selezionare. Potrebbe accadere che,
statisticamente parlando, il metodo più comunemente praticato nel mondo sia la puntura dei punti di agopuntura semplicemente perché sono dolenti, come i punti ahshi. A un livello molto più complesso si collocano le teorie delle cinque
fasi/elementi, dei cinque punti shu, dei punti shu del dorso e
mu-frontali, la combinazione dei punti luo-collegamento e
yuan-sorgente, ecc. Tra queste differenti teorie, tuttavia, noi
spesso riscontriamo importanti contraddizioni. Quale di
queste teorie si può cercare di applicare e come affrontare le
contraddizioni? Alcuni terapeuti, privilegiando una particolare teoria, preferiscono applicarla in modo assoluto. Così un
fedele seguace della teoria delle cinque fasi/elementi può in
tutti i casi selezionare un punto «madre» per tonificare un
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certo canale e uno «figlio» per disperderlo. Come possiamo
decidere se l’applicazione astratta di una teoria particolare
come questa, benché spesso appropriata, possa essere sostenuta? Ad esempio, Quchi LI-11 è il punto Terra e perciò «madre» del canale di Grosso Intestino; dovrebbe pertanto avere
un’azione di tonificazione. Come si spiega allora il fatto che,
sebbene sia indubbiamente un punto importante per tonificare il qi e il sangue nell’arto superiore, sia d’altra parte usato
per drenare l’eccesso di Calore, Fuoco, Vento e Umidità da
tutto il corpo? Per non parlare del fatto che le indicazioni documentate includono sintomi intestinali molto scarsi. Similmente, secondo la teoria delle cinque fasi/elementi, Jiexi ST41 come punto Fuoco del canale di Stomaco Terra dovrebbe
avere un’azione tonificante, mentre tutte le indicazioni documentate ne propongono l’uso per ridurre l’eccesso di Calore sia nel canale sia nel viscere/fu Stomaco.
Per quanto concerne i cinque punti shu, il “Classico delle
difficoltà” alla 68a Difficoltà afferma che i punti jing-fiume
vanno punti per dispnea, tosse, brividi e febbre. Si dovrebbe dunque arguire che tutti i punti jing-fiume abbiano lo
stesso effetto? Come si concilia questo fatto con l’affermazione del “Cardine spirituale” che i punti jing-fiume dovrebbero essere punti nella tarda estate o per i cambiamenti di voce? O che cosa si pensa della classificazione del
“Cardine spirituale” dello stato relativo di qi e sangue nei
sei canali? Il canale yangming, ad esempio, è abbondante in
qi e sangue, e questa teoria è spesso chiamata in causa per
spiegare l’uso dei canali yangming di Grosso Intestino e Stomaco nel trattamento delle sindromi atrofiche e delle ostruzioni dolorose. Il “Cardine spirituale” afferma inoltre che i
canali taiyang e jueyin sono abbondanti in sangue, il che
aiuta a spiegare perché si può far sanguinare Weizhong BL40 e Quze PC-3 per purificare il Calore dal corpo. Che dire
poi dell’applicazione clinica contraddittoria del sanguinamento di LU-11 in caso di mal di gola, dal momento che il
“Cardine spirituale” afferma che taiyin è abbondante in qi e
non in sangue?
Nel corso della storia della medicina cinese, teorie differenti sono state sviluppate, verificate, contestate, conservate se ritenute utili e rapidamente abbandonate se non lo
erano, o in parte mantenute se erano considerate di valore
dal punto di vista clinico o teorico. In certe situazioni una
teoria può avere applicazione, in altre no. Nei nostri commenti sui punti abbiamo cercato di vagliare queste diverse
teorie e di trovare quella più pertinente per comprendere e
spiegare come un punto sia usato attualmente e verificato
nella pratica clinica, il che costituisce il verdetto finale di
ogni discussione.
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Combinazioni dei punti
La maggior parte delle combinazioni elencate sotto ciascun
punto è stata presa da fonti classiche, che sono riportate tra
parentesi. Ci siamo presi la libertà di cambiare l’ordine in
cui i punti sono elencati, così una combinazione può apparire più volte nel testo tra i differenti punti riportati nelle
combinazioni. Una piccola parte di combinazioni è moderna, alcune provengono da fonti cinesi contemporanee, altre
dalla nostra stessa esperienza clinica. In tutti questi casi
non si segnala la fonte.
Uso delle maiuscole
Abbiamo cercato di ridurre al minimo il numero di parole
maiuscole. Tuttavia, abbiamo messo in maiuscolo i nomi
degli zangfu (ad esempio, Polmone, Stomaco, Cuore) per
distinguerli dai nomi dati dalla medicina occidentale agli
organi anatomici (polmone, stomaco, cuore, ecc.) e i qi perversi, ad esempio Freddo, Calore, ecc.
Localizzazione dei punti
Le localizzazioni date in questo testo derivano dalla revisione complessiva dell’interpretazione cinese moderna delle fonti tradizionali, tenendo conto dell’esperienza clinica
degli autori. Ci siamo sforzati di essere il più possibile precisi nella descrizione anatomica e di risolvere le contraddizioni che talvolta si trovano nelle descrizioni esistenti sulla
localizzazione di alcuni punti. Quando ci sono due descrizioni alternative di un punto, le si riporta chiaramente nel
testo. La precisione della descrizione anatomica non esenta
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il terapeuta dall’obbligo di osservare attentamente e palpare l’area che deve essere punta, così da rilevare strutture come i vasi sanguigni; né va trascurata la fondamentale importanza del ruolo della palpazione nella localizzazione
del punto.
Note sulla localizzazione
Queste note derivano dall’esperienza clinica degli autori e
dalle fonti tradizionali. Sono concepite per facilitare la localizzazione del punto nella pratica clinica da parte del terapeuta.
Puntura
Il terapeuta deve essere consapevole che l’agopuntura è
una procedura terapeutica invasiva. Le istruzioni date sull’inserzione dell’ago servono ad aumentare il livello di sicurezza non meno dell’efficacia terapeutica. A questo fine,
nel corso del testo si riportano chiaramente specifiche precauzioni da adottare nella puntura di punti potenzialmente
pericolosi.
Punti extra
Abbiamo utilizzato il sistema di numerazione usato in Acu puncture: AComprehensive Text 1.
NOTE
1 Acupuncture: AComprehensive Text, Shanghai College of Traditional
Medicine, traduzione e curatela di John O’Connor e Dan Bensky,
Eastland Press, 1981.
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NOTA DEI CURATORI ALL’EDIZIONE ITALIANA
In Occidente, nella pubblicistica di Medicina Tradizionale
Cinese, si è passati dall’estrema scarsità di testi in lingue occidentali che ha caratterizzato gli anni Ottanta al gran numero di proposte recenti. Ma nonostante ciò, A Manual of
Acupuncture di Peter Deadman, Mazin Al-Khafaji e Kevin
Baker costituisce in questo panorama un testo originale e
unico per chi non può accedere direttamente ai testi cinesi.
Infatti, accanto alla descrizione puntuale dei percorsi dei
canali Principali e secondari e alla localizzazione dei punti di
agopuntura, illustrate in modo chiaro e preciso, per ciascun
punto vengono riportate le azioni, le indicazioni e le combinazioni quali si trovano nei testi cinesi classici – dal “Classico
di medicina interna dell’Imperatore Giallo” (Neijing) fino a
quelli più vicini a noi – molti dei quali tradotti per la prima
volta direttamente dalla lingua originale. Nei commenti ai
punti vengono analizzate tutte le informazioni raccolte per
comprendere come un punto vada usato e verificato nella
pratica clinica.
Accedere alla ricchezza della tradizione non ha solo un
valore culturale: dà a tutti la possibilità di conoscere con
certezza le fonti e l’occasione per costruire, partendo da
queste conoscenze applicate e verificate nella pratica clinica quotidiana, un proprio patrimonio unico.
Siamo felici e fieri di offrire questa opportunità a tutti i
colleghi italiani che praticano l’agopuntura.
Nella traduzione abbiamo dovuto fare alcune scelte, il
più possibile rispettose del testo originale, ma necessarie
per renderlo più fluente in lingua italiana.
In particolare, abbiamo limitato l’iniziale maiuscola ai termini che assumono un valore e un senso precipuo in medicina cinese. Così sono maiuscole: le cinque fasi (Legno,
Fuoco, ecc.), i nomi dei canali (Principale, Luo, ecc.), i patogeni (Freddo, Calore, Vento, ecc.) e gli organi e i visceri (Fegato, Cuore, Stomaco, ecc.). Abbiamo mantenuto i termini
cinesi in pinyin che gli Autori avevano scelto di utilizzare,
evitando il maiuscolo, come accade in altri testi, e preferendo il corsivo per evidenziarli (ad esempio, qi e non Qi o qi).
Dei testi citati al titolo cinese è stata preferita la traduzione
italiana.
Abbiamo adottato dei termini comprensibili anche al
pubblico italiano, rinunciando a volte a traduzioni letterali
del termine inglese che avrebbero potuto essere fuorvianti:
così, ad esempio, abbiamo reso sudden turmoil disorder non
con «patologia della confusione improvvisa», ma con «sindrome coleriforme acuta». In altri casi abbiamo deciso di
utilizzare il termine cinese, nella trascrizione pinyin, invece
di lanciarci in funamboliche traduzioni in italiano. In particolare, per i vasi Straordinari abbiamo mantenuto il nome
cinese: Chongmai e non vaso Strategico, Penetrante o d’Assalto; Renmai e non vaso Concezione, ecc.
Abbiamo modificato le sigle dei punti adottando quelle
OMS, tranne CV che diventa REN, GV che diventa DU e TE
che diventa SJ, vale a dire Sanjiao, come è sempre citato nel
testo invece della dizione Triplice Riscaldatore.
Grazia Rotolo
Giulio Picozzi