Costa Concordia: Schettino ha avuto un “attacco” della sindrome del

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Costa Concordia: Schettino ha avuto un “attacco” della sindrome del
Costa Concordia: Schettino ha avuto un
“attacco” della sindrome del Super Uomo?
“La C osta C rociere è un ’azienda seria che investe in sicu rezza ed è attenta alla
preparazione dei suoi equ ipaggi. Il caso C oncordi a è un caso strao rdinario da non
utilizzare per giudicare un’intera società e tutto il suo apparato”. Manuel Tavill a,
ammin istrato re unico della Litav, l ’Ente di Formazione Maritti ma S uperi ore e
comandante d i lungo corso con ann i d i esperien za, difende la società Costa: ” Ha
un’impostazione statunitense di security ciò sta a significare un’attenzione magg iore
rispetto ad alt re aziende eu ropee del settore. La Costa effettua periodicamente co rsi di
aggiornamento in safety e security e ha un cent ro d i addestramento sulla sicu rezza
riservato ai p ropri comandant i in Olanda”.
So lo poch e settimane p rima d ella t ragedia del Giglio la società ha incaricato il dotto r
Ferrarini, d i effettuare p resso la Litav un ulterio re corso d i specializzazione sulla
security riservato ai manager delle compagnia d i navigazione.
Eppure la Costa Concord ia, nave della flotta Costa, ha fin ito la sua crociera adagiata
sull’isola del Gig lio .
““Il cavallo di Troia e i suoi travestimenti ovvero nemici subdo li della sicurezza” è
una tra le prime lezion i che effettuiamo a tutt i i comandant i delle navi da crociera ma
anche mercantili, che vengono a seguire i corsi da noi. La percezione sbagliat a, la
memo ria che spesso viene “annullata” dalla frequenza e d alla ripet itiv ità d i un gesto,
la comun icazione, le errate v alut azion i, le emozion i da contro llare come la paura,
l’asia, la rabb ia e la sfiducia sono i perico li p iù insid iosi n ei quali può inco rrere anche
un comandante mo lto esperto. A nzi, spesso è prop rio l’ufficiale con esperien za che
potrebbe esserne vittima. Ma il ca vallo di Troia per un u fficiale ai co mandi rimane
la sind ro me del Super Uomo . Capit a raramente, è doveroso sottolinearlo, gli ufficiali
non sono affett i da questa sindro me ma la ripet izion e d i una manov ra che risult a
facile può far sì che s i inneschi questo meccanismo e si intacch i la sicu rezza”
La sindrome come si traduce ai comandi di una nave?
“Può tradu rsi in una d inamica d i incidente particolarmente banale ovvero che poteva
essere facilmente ev itato, esemp io, quello del Giglio. L’impuden za e soprattutto la
protezione di sè con le conseguent i sel f-serving bias e sel f-handicapping sono i due
rivolt i del Super Uomo . L’impud en za porta il co mandante ad una irreale sicurezza di
sè ossia a prendere le d ecisioni p iù sciagurate non quando non sa qualcosa ma quando
si illude d i sapere. Così co me il comandante che sovrastima le p rop rie capacità d i
giudizio porta a sottostimare i risch i e a illud ers i di contro llare g li event i. E invece
nella realtà spesso è incap ace di contro llarli. In sostanza non riesce più a gestirli e
fugge “
Cos a significa sel f-serving bias e self-ha ndicapping per un comandante?
“Il primo attegg iamento porta il co mandante della n ave ad att ribuire i suo i successi
alle sue qualità mentre i fallimenti ad altri o ad imp revedib ili sfo rtune. Il
self hand icapping nel Super Uo mo, invece, s ign ifica p repararsi una scusa in caso d i
fallimento della manov ra. Ma la strateg ia ha esiti paradossali, in sostan za chi ha un
attacco di Super Uo mo va a sabotare la sua prep arazione p er risu ltare p iù eccezionale
in caso di riuscita e giustificato in caso d i fallimento. La potenza dell’effetto è
propro rzionale al grado d i co involg imento della prova e alla percep ita p robab ilit à d i
insuccesso “.
Ma c’è un al tro probl ema che afflige gli uffici ali ai comandi e non rientra tra i
pericoli del cosi detto cavall o di Troia, è il telefoni no…
“Sì, nella mia esperien za ho riscontrato che dopo una collisione o un prob lema serio a
bordo il cellu lare del comandante dovrebbe finire in acqua! La normat iva p revede che
la compagnia venga in formata d i quanto accade su lla e alla nave ma i comandanti si
diment icano che subito dopo Dio ci sono loro e non le compagn ie; sono lo ro ch e
conoscono la gravità d el p rob lema e devono intervenire. Quindi prima i p asseggeri,
poi l’equipaggio ed in fine la nav e. Ma sempre p iù spesso sembra che questa scala d i
priorità venga annu llata e il comandante si attacchi al cellulare”.