Salpando dai Porti Grigi

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Salpando dai Porti Grigi
Salpando dai Porti Grigi
Un viaggio celtico nel mondo de Il Signore degli Anelli
Salpando dai Porti Grigi
Un viaggio celtico nel mondo de Il Signore degli Anelli
“Al centro del vascello sedeva Celeborn, dietro al quale, alta e bianca, era in piedi Galadriel;
portava in testa un cerchio di fiori d’oro, e in mano un’arpa, e cantava. Dolce e accorato il
suono della sua voce nell’aria fresca e limpida…” (Addio a Lòrien)
“Nel cuore di tutti gli (elfi) Esuli la nostalgia del Mare era un inguaribile
tormento; nell’animo dei Grigi Elfi un’inquietudine latente, che una volta destata
non poteva essere più placata.” (Appendice F, A proposito degli Elfi)
Così scrive Tolkien descrivendo lo stato d’animo degli Elfi lontani dalla loro
Terra Madre; la stessa nostalgia, lo stesso richiamo del mare è la cifra
caratteristica della musica e del folklore dei “paesi celtici” (Britannia, Irlanda,
Scozia e Galles).
Lo spettacolo che vorremmo proporre intende così, attraverso antiche ballate
gaeliche, evocare quella sensazione di struggente nostalgia verso le proprie
origini, quel richiamo che non può rimanere inascoltato del Mare, che ci
sembrano evocare anche gli elfi tolkeniani.
L’esecuzione delle melodie nella loro lingua originale gaelica, in cui senso e
suono sono indiscindibili, ci riporta alla funzione evocativa della lingua
originaria, dedicata soprattutto al canto. E’ possibile trovare un’altra
similitudine con Tolkien in cui l’Alto Elfico o Queya si era perso come lingua
parlata ma era “ancora adoperato nelle cerimonie, e in materia di saghe e di
canti…” (Appendice F, A proposito degli Elfi).
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Un viaggio celtico nel mondo de Il Signore degli Anelli
Lo spettacolo proposto si strutturerà come un’alternanza tra l’esecuzione di
brani musicali (che sarà comunque la parte predominante) e la lettura di brani
tolkeniani.
Anastasia Giusti: Voce, voce narrante, arpa celtica, flauti, percussioni.
Daniele Ranieri: Chitarre, ricerca e adattamento testi.