la ricerca fenomenologica
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LEZIONE “LA RICERCA FENOMENOLOGICA” PROF. ANTONIO FRANCESCHI Università Telematica Pegaso La ricerca fenomenologica Indice 1 La ricerca fenomenologica ------------------------------------------------------------------------------- 3 1.1. 1.2. 1.3. 1.4. 1.5. 1.6. 1.7. 2 L’utilizzo della grounded theory ----------------------------------------------------------------------- 9 2.1 2.2 2.3 2.4 3 Introduzione -------------------------------------------------------------------------------------------- 3 La ricerca fenomenologica: definizione di fenomenologia ------------------------------------- 3 La ricerca fenomenologica: definizione operativa generale ------------------------------------ 4 La ricerca fenomenologica: analisi del campione di ricerca ------------------------------------ 4 La ricerca fenomenologica: l’organizzazione del lavoro ---------------------------------------- 5 La ricerca fenomenologica: l’analisi dei dati ottenuti dalle interviste. ------------------------ 6 La ricerca fenomenologica: limiti operativi ------------------------------------------------------- 7 Introduzione al concetto --------------------------------------------------------------------------------- 9 La grounded theory: caratteristiche salienti dell’analisi -------------------------------------------- 9 La grounded theory: limiti di analisi ---------------------------------------------------------------- 10 La grounded theory: caratteristiche vantaggiose della ricerca flessibile ----------------------- 10 La ricerca etnografica ---------------------------------------------------------------------------------- 12 3.1 Cenni teorici e prospettive di lavoro ---------------------------------------------------------------- 12 3.2 La ricerca etnografica: esposizione dei principali vincoli di ricerca ---------------------------- 13 4 L’empirismo e la ricerca in ambito qualitativo --------------------------------------------------- 15 4.1 Concetto di base ---------------------------------------------------------------------------------------- 15 4.2 L’empirismo: nozioni pratiche da utilizzare durante la ricerca operativa ---------------------- 16 Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 2 di 16 Università Telematica Pegaso La ricerca fenomenologica 1 La ricerca fenomenologica 1.1. Introduzione Non è certamente nei miei obbiettivi, tantomeno nell’impostazione didattica di questo corso, fare una teoresi sulle varie interpretazioni della filosofia fenomenologica. Tuttavia, anche per doveroso omaggio alla vostra competenza culturale di professionisti laureati, è inevitabile un accenno ai concetti generali, i quali saranno di utilità per comprendere tutto il resto della dissertazione che verterà molto di più sulla pragmatica e sull’operatività. 1.2. La ricerca fenomenologica: definizione di fenomenologia Il maggior contributo, a mio avviso, è da ricercare nel lavoro intellettuale di Edmund Husserl, filosofo tra i più attivi all’inizio del secolo scorso nel far progredire il pensiero filosofico attraverso la cosiddetta “riduzione fenomenologica” la quale pone come presupposto essenziale l’esperienza intuitiva. Con essa ci si riferisce al fenomeno in analisi come base fondamentale per esperire da esso stesso le essenze fondamentali di quanto sperimentiamo. Un vincolo fondamentale per l’analisi fenomenologica è l’intenzionalità: il concetto fermo che la coscienza sia rivolta verso un oggetto che abbia un contenuto per l’osservatore. Husserl distingue tra atto mentale ed il relativo fenomeno verso il quale si è mentalmente proiettati mettendo tra parentesi (epochè) le precedenti assunzioni e cercando di conseguenza solo le idee pure, la conoscenza di essenze. Diamo quindi una rapida consulenza bibliografica per chi fosse appassionato ed interessato a prolungare la conoscenza in merito: Fenomenologia e psicologia, a cura di Anna Donise, Napoli: Filema, 2007 Metodo fenomenologico statico e genetico, a cura di Mario Vergani, Milano: Il Saggiatore, 2003 I problemi fondamentali della fenomenologia. Lezioni sul concetto naturale di mondo (1910-1911), a cura di Vincenzo Costa, Quodlibet 2008 La crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale: introduzione alla filosofia fenomenologica, a cura di Walter Biemel, traduzione di Enrico Filippini, Milano: Il Saggiatore, 1961 Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 3 di 16 Università Telematica Pegaso La ricerca fenomenologica Erinnerungen an Franz Brentano" in Franz Brentano. Zur Kenntnis seines Lebens und seiner Lehre a cura di Oskar Kraus, Beck, München. 1.3. La ricerca fenomenologica: definizione operativa generale Attualmente la ricerca fenomenologica gode di largo seguito, è l’analisi qualitativa per eccellenza proprio per avere come caratteristica di rilievo la capacità dell’intervistatore come fattore di successo e di garanzia del buon esito dell’intervista. Diamo una prima definizione: LA RICERCA FENOMENOLOGICA HA SCOPO MERAMENTE DESCRITTIVO E SI LIMITA A DELINEARE LE ESPERIENZE DEI PARTECIPANTI NEL MODO IN CUI SONO STATE VISSUTE. Vincolo da tenere quindi in primo piano è “il vissuto” ed a questo punto per comprendere meglio tutta la teoria spieghiamolo in dettaglio. Si tratta di un gruppo di individui, meglio se uno solo, dotati di un forte valore esperenziale. Solitamente tanto più la vita di questi individui è caratterizzata da un particolare evento, o meglio momento esistenziale, che ha condizionato la loro esistenza, tanto più saranno capaci di fornire informazioni, dati, stati d’animo, racconti utili a completare la ricerca. E’ ovvio, che su queste basi di ricerca solo un’analisi qualitativa si presta al caso. Cercare di capire un momento di vita richiede capacità di ascolto e di organizzazione del dialogo che solo un ricercatore dotato di empatia e “senso delle relazioni” riesce a realizzare. Tengo a precisare che quanto scritto finora non deve portare a pensare di essere negati in principio per tale lavoro oppure di sentirsi vocati e non avere bisogno di ulteriore formazione. Per definirsi professionisti nel settore occorre pratica, esperienza e formazione, soprattutto quest’ultima che definisce la barriera tra il professionista destinato a fornire un lavoro prezioso al mondo scientifico e il dilettante il cui elaborato approssimativo è privo di utilità e valore culturale destinato a produrre dati fuorvianti e spreco di risorse economiche. 1.4. La ricerca fenomenologica: analisi del campione di ricerca Nella scelta del campione si deve porre maggiore attenzione alla qualità che alla quantità, spesso un gruppo ristretto di individui dotati di un sensibile vissuto forniscono molte più informazioni rispetto ad un gruppo numeroso ma omogeneo il cui difetto è di prolungare il lavoro di ricerca. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 4 di 16 Università Telematica Pegaso La ricerca fenomenologica Spesso l’analisi critica dei lavori di ricerca fenomenologica mette in rilievo l’opportunità di concentrarsi su campioni di piccole dimensioni per evitare il problema delle ripetizioni. Durante la raccolta delle interviste, nei gruppi quantitativamente considerevoli, capita di dover analizzare più di una volta lo stesso racconto, i medesimi dati e tutto ciò è niente altro che una perdita di tempo. Rammento che trattandosi di una valutazione qualitativa basata su singoli eventi spesso irripetibili, è da considerare sufficiente anche un solo racconto se questo delinea esaustivamente quanto ci si era proposto nella progettazione iniziale su quanto e cosa ottenere dal ciclo di interviste. Più tecnicamente introduco il concetto di “ridondanza”: noto nelle scienze statistiche comporta la ripetizione di dati la cui eliminazione o mancanza non incide nella formulazione finale del risultato. Questo ci riporta anche alla prima lezione dove ho sottolineato più volte i parametri di efficienza ed efficacia, soprattutto nel primo vincolo portano ad un considerevole spreco di risorse umane ed economiche e penalizzano la valutazione delle abilità professionali dell’infermiere stesso. 1.5. La ricerca fenomenologica: l’organizzazione del lavoro Come accennato in precedenza tutto è imperniato sul ruolo dell’infermiere designato alla ricerca. Il suo primo compito è di fare una valutazione su sé stesso, sulle proprie caratteristiche e su come ha intenzione di interfacciarsi con l’interlocutore. In questa fase si richiede una notevole capacità riflessiva, saper definire chiaramente da subito i parametri di ricerca, come articolarli, cosa ottenere e quanto tempo dedicare. Il parametro di ricerca basilare è, oltre alla scelta del campione, come strutturare l’intervista: con quali strumenti e quanto deve essere standardizzata ma su questi presupposti faremo delle riflessioni nei capitoli successivi Infine cercare di prevedere eventuali imprevisti e pensare anzitempo alle eventuali soluzioni e metodi risoluti da utilizzare, nella fattispecie il compito più logorante è l’organizzazione del tempo messo a disposizione ad entrambi: spesso gli intervalli di tempo non coincidono o si prolungano oltre ad un orario accettabile o compatibile con altri impegni. Ad ulteriore completamento della formazione suggerisco la lettura dei libri del seguente autore: Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 5 di 16 Università Telematica Pegaso La ricerca fenomenologica Van Kaam A. (1985) Il counseling. Una moderna terapia esistenziale. Roma: Città Nuova. Van Kaam A. (1966). The art of existential counseling. Wilkes Barre PA: Dimensio Books. 1.6. La ricerca fenomenologica: l’analisi dei dati ottenuti dalle interviste. Tale fase è legata al modo con il quale sono state strutturate le interviste effettuate in precedenza. Indubbiamente ci trova di fronte ad una quantità più o meno consistente di dati, di descrizioni, di interviste audio e video, per velocizzare e sintetizzare nel modo più efficiente il lavoro è indubbio che questa fase deve essere svolta dal ricercatore singolo o dal gruppo di ricerca che ha prodotto finora l’analisi: sanno come sono arrivati a tanto, in quali periodo e, ciò che più conta, sono in grado di interpretare immediatamente senza filtri quanto arriva sotto gli occhi. L’analisi si basa sul concetto di “senso”, in altre parole ciò che si ottiene deve avere un significato che è la somma, la sintesi logica dei racconti delle esperienze degli intervistati. Più pragmaticamente si devono eliminare le espressioni inutili, le frasi che non hanno coerenza con l’obiettivo della ricerca, inoltre riporto al già citato fattore della “ridondanza” poiché se un insieme di valori appare più volte significa che vi è una unità di intenti, o meglio di significati, pertanto diventa inutile continuare ad elaborare e quantificare dati che sono già chiari per l’intervistatore ed il gruppo di ricerca stessi. La metodologia scientifica delinea il concetto di “senso di unità” che chiede di mettere in relazione le esperienze, i significati ottenuti l’uno con gli altri e successivamente indirizzarli verso l’obbiettivo del lavoro assegnato al fine di dare una risposta a quanto dalla ricerca si chiede di ottenere. Sottolineo che quanto richiesto di fare, una volta completato, deve essere esposto con un linguaggio scientifico in grado di dare ai professionisti del settore un insieme di valori comprensibili ed utilizzabili come ulteriore supporto al loro operare. Consiglio la seguente bibliografia per espandere al meglio la propria conoscenza in merito: Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 6 di 16 Università Telematica Pegaso La ricerca fenomenologica Fischer, Costanza e Wertz, Fred (1979). Analisi empirica fenomenologica di essere penalmente vittime. In Amadeo Giorgi, (Ed.), Duquesne studi in psicologia fenomenologica (vol.3, pp.135-158). Pittsburgh University Press Duquesne. Giorgi, Amedeo (1975a). Convergenza e divergenza di metodi qualitativi e quantitativi in psicologia. In Amadeo Giorgi, (Ed.), Duquesne studi in psicologia fenomenologica (Volume 2, pp.72-79). Atlantic Highlands: Premere Humanities. Giorgi, Amedeo (1975b). L'applicazione del metodo fenomenologico in psicologia. Atlantic Highlands: Premere Humanities. Giorgi, Amedeo (1994). Una prospettiva fenomenologica, relativa a taluni metodi di ricerca qualitativa. Gazzetta di psicologia fenomenologica, 25, 190-220. Shweder, Richard & Much, Nancy (1987). Le determinazioni di significato: Discorso morale e di socializzazione. New York: Wiley. Strauss, Anselm (1987). analisi qualitativa degli scienziati sociali. New York: Cambridge University Press. Strauss, Anselmo & Corbin, Juliet (1990). Nozioni di base della ricerca qualitativa: Grounded procedure di teoria e tecniche. Newbury Park, CA: Sage. Carl Ratner (1997) Psicologia culturale e metodologia qualitativa. New York: Plenum. 1.7. La ricerca fenomenologica: limiti operativi Come già chiarito nella prima parte del corso questo tipo di ricerche, più delle altre, indaga a fondo sulla vita degli individui generando oltre ai dati utili alla nostra ricerche anche dati sensibili e personali dell’intervistato. Se non viene dato il consenso la ricerca perde ragione di proseguire, nel caso in cui si abbia il “via libera” all’analisi rimangono sempre da tenere in considerazione i limiti etici e morali che distinguono un professionista da chi specula a proprio vantaggio sulle situazioni di disagio o intimità dell’intervistato. Ricordo ancora una volta che quanto ottenuto, elaborato e scientificamente esposto deve essere altrettanto portato a conoscenza delle persone che hanno costituito il campione di analisi. Riporto per pura puntualizzazione anche i limiti legali che inquadrano l’attività di ricerca: La Costituzione della Repubblica Italiana: Articolo 15 e Articolo 21 Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 7 di 16 Università Telematica Pegaso La ricerca fenomenologica Codice penale: Capo III - Sezione IV Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 Articolo 2050 del Codice Civile Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 8 di 16 Università Telematica Pegaso La ricerca fenomenologica 2 L’utilizzo della grounded theory 2.1 Introduzione al concetto L’utilizzo della Grounded Theory ha trovato ampio seguito sul finire degli anni sessanta del secolo scorso negli Stati Uniti basandosi sul contributo metodologico e scientifico di Barney Glaser ed Anselm Strass e permane tuttora come un sistema efficace per condurre la ricerca qualitativa. Per gli appassionati di psicologia e sociologia segnalo come riferimenti epistemologici le innovazioni introdotte dall’interazionismo simbolico e della “Scuola di Chicago”. Il punto fondamentale della Grounded Theory è il progredire contestuale della fase della ricerca, gestione, organizzazione e della relativa elaborazione dei dati raccolti: il ricercatore manda avanti di pari passo tutti i momenti descritti in un contesto di interazione continua. La circolarità è la caratteristica che contraddistingue tale metodo rispetto agli altri, pertanto non vi è mai alcuna interruzione tra raccolta e analisi permettendo così un’efficace valutazione del processo di ricerca. Al contrario delle metodologie di analisi finora spiegate dove veniva posto una forte enfasi alla strutturazione iniziale del percorso di ricerca, in particolare nella fissazione degli obbiettivi, nella Grounded Theory la formulazione della Teoria di base è imperniata in un assetto teorico assolutamente dinamico dove ogni asserzione viene mantenuta o riveduta sulla scorta di nuovi eventi, dati ed informazioni, anzi è proprio su quanto si è rilevato che viene fondata una Teoria descrittiva ed interpretativa del sistema considerato. 2.2 La grounded theory: caratteristiche salienti dell’analisi Nella fase operativa strettamente considerata è simile all’osservazione partecipante: richiede al ricercatore/infermiere di calarsi direttamente nella realtà da osservare, tuttavia l’intensità della partecipazione deve essere maggiore e con questo intendo che ci si debba concentrare non solo sui dati formali ma anche sulle cosiddette interviste informali quali conversazioni fatte al di fuori dell’intervista, ascolto di dialoghi tra i partecipanti, indagine sull’ambiente, ecc. Il campo di indagine rispetto alla ricerca fenomenologica è più vasto sia per il numero di individui ritenuti idonei a fornire informazioni sia per la quantità superiore delle informazioni stesse Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 9 di 16 Università Telematica Pegaso La ricerca fenomenologica poiché l’analisi di questo genere basa sulla costante comparazione di quanto ottenuto il fondamento per trarre delle teorie definitive giustificatrici del lavoro assegnato. In altre parole è proprio perché non si ha sin dall’inizio il problema definito che si richiede alla ricerca di proseguire col più ampio raggio d’azione possibile, dopodiché definiti diversi “step” di analisi si provvederà a sintetizzare le prime definizioni che saranno la base di ulteriori indagini, conferme e comparazioni tra dati simili. 2.3 La grounded theory: limiti di analisi Proprio per il fatto saliente che non viene definito “a monte” un vincolo, un parametro guida di ricerca, il ricercatore si trova di fronte ad una mole notevole di dati ottenuti i quali, oltre alla quantità che richiede capacità di immagazzinamento, disorientano e rallentano l’attività dell’infermiere preposto con la conseguenza inevitabile di proseguire con un obbiettivo chiaro e di limitarlo ad una semplice descrizione acritica, essenzialmente tassonomica, di quanto ottenuto. 2.4 La grounded theory: caratteristiche vantaggiose della ricerca flessibile Ricordo che questo tipo di analisi, tuttora diffuso in molti ambienti di ricerca, ha il pregio di adattarsi con estrema facilità ad ogni tipo di sistema culturale nuovo o con caratteristiche da riscoprire e valutare con altro approccio scientifico. La flessibilità permette, inoltre, di cambiare rapidamente schema di lavoro senza annullare quanto prodotto in precedenza e orientarlo secondo i nuovi canoni proposti. Infine le teorie generate rimangono ad uso comparativo per altre future ricerche su eventi simili facendo risparmiare tempo ed energie per la formulazione di concetti inediti o per decodificare strutture sociali finora inaccessibili dal punto di vista sociologico e scientifico. Di seguito riporto un’adeguata bibliografia al fine di espandere al meglio i concetti espressi: Glaser, Barney G. and Strauss, Anselm L. (1967) The discovery of grounded theory: strategies for qualitative research. Chicago.: Aldine Benoliel, J.Q. (1996). Grounded theory and nursing knowledge. Qualitative Health Research, 6, 406-428. Woods, P. (1992). Symbolic interactionism: Theory and method. In M. D. LeCompte, Tarozzi "Cos'è la Grounded Theory" ed. Carocci Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 10 di 16 Università Telematica Pegaso La ricerca fenomenologica Strauss, A., & Corbin, J. (1998). Basics of qualitative research: Techniques and procedures for developing grounded theory. Newbury Park Herbert Blumer, Symbolic Interactionism, Berkeley, University of California, 1969 Habermas, Jürgen (1992) "Individuation through socialization: On George Herbert Mead’s theory of socialization," in Habermas, Postmetaphysical Thinking Robert Park, Ernest Burgess, Roderick McKenzie, La città, 1925 Piergiorgio Corbetta: "La ricerca sociale: metodologia e tecniche - III. Le tecniche qualitative". il Mulino, Bologna, 2005 Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 11 di 16 Università Telematica Pegaso La ricerca fenomenologica 3 La ricerca etnografica 3.1 Cenni teorici e prospettive di lavoro La ricerca etnografica completa il ciclo di lezioni volte ad elencare le metodologie di acquisizione dati ed elaborazione qualitativa dei risultati ottenuti attraverso il lavoro diretto dell’intervistatore. Questa metodologia ha una forte base culturale e scientifica nei fondamenti teorici dell’antropologia e della microsociologia. Ha ricevuto il maggior contributo teorico grazie all’opera di ricerca prodotta all’inizio del secolo scorso di Bronislaw Malinowski e successivamente di Erwin Goffman e Harold Garfinkel. Sostanzialmente trova ragione operativa quando si vuole capire la cultura, i modi di agire e pensare, le tradizioni, ecc. di un altro popolo o gruppo etnico completamente diverso dal nostro. La metodologia utilizzata è l’osservazione partecipante, in questo caso è proprio l’ambito nel quale deve essere usata a fondo soprattutto per quanto riguarda il tempo da dedicare: Malinowski stesso passò parecchi anni a studiare i comportamenti di una civiltà tribale e diede i primi risultati scientifici solo dopo essersi impadronito della loro lingua e di essere stato completamente accettato dal gruppo sociale stesso o come spiegava lui stesso “afferrare il punto di vista dei soggetti osservati, nell'interezza delle loro relazioni quotidiane, per comprendere la loro visione del mondo”. Erwin Goffman studiò a fondo le “istituzioni totali” in particolare operò come osservatore partecipante presso una casa di cura per pazienti affetti da malattie psichiche. Portava in evidenza le reazioni degli ospiti alla burocratizzazione dell’ambiente e ai metodi su come venivano interpretati i vari ruoli che caratterizzavano e facevano funzionare l’istituzione. Basandosi anche su un intenso approccio descrittivo di tipo fenomenologico, tuttora le sue teorie supportano la scienza sociologica in diversi ambiti di indagine, in particolare nelle discipline di ricerca e di comunicazione. Gli uomini hanno bisogno di contatti sociali e di compagnia sotto un duplice profilo; da un lato essi necessitano di un pubblico davanti al quale recitare le proprie vanterie, dall’altro di compagni di équipe con i quali entrare in cospirazioni segrete e rilassarsi nel retroscena (E. Goffman) Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 12 di 16 Università Telematica Pegaso 3.2 La ricerca fenomenologica La ricerca etnografica: esposizione dei principali vincoli di ricerca I criteri basilari sono già stati introdotti nella trattazione dell’osservazione partecipante semmai vi è la necessità di aggiungere ulteriori dettagli che ampliano e caratterizzano ulteriormente l’etnografia. Si deve prestare molta attenzione alla fase preparatoria: la scelta del contesto di ricerca e con chi stabilire inizialmente i primi contatti si rivelerà poi determinante nell’evoluzione dell’indagine, altrettanto basilare è strutturare l’iter delle interviste (NB qui si raggiunge un livello elevato di standardizzazione!) e tracciare i valori salienti della cultura del gruppo di ricerca. Altrettanto utile è lo studio preliminare della letteratura scientifica precedente e il dialogo con gli intermediari preposti ed eventuali informatori. Durante la raccolta dati è utile soffermarsi e raccogliere una quantità superiore di informazioni su quelli che notiamo essere i tratti rilevanti e strutturali della cultura e dei modi di pensare del sistema analizzato. Infine, una volta ottenuta una mole sufficiente di dati, informazioni e valori si passa a comparare ed elaborare analiticamente quanto prodotto tenendo sempre come riferimento le pubblicazioni scientifiche già esistenti poiché un’analisi su un settore che ha già conosciuto un processo di ricerca produce inevitabilmente una relativa critica o aggiunta in merito. Attualmente le discipline antropologiche e sociologiche si basano ancora sulle tesi degli autori sopraccitati, dei quali ne gioverebbe la consultazione bibliografica: Erwin Goffman: La vita quotidiana come rappresentazione, collana «Biblioteca», traduzione di Margherita Ciacci, Il Mulino, 1969. Erwin Goffman: Asylums. Le istituzioni totali: i meccanismi dell'esclusione e della violenza, traduzione di Franca Ongaro Basaglia, collana «Biblioteca», Einaudi, 2003 Erwin Goffman: Stigma. L'identità negata, traduzione di Roberto Giammanco, collana «Psicologia sociale e clinica della devianza», Giuffrè, 1983 Erwin Goffman: Relazioni in pubblico. Microstudi sull'ordine pubblico, traduzione di Davide Zoletto, collana «Studi», Bompiani, 1981 Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 13 di 16 Università Telematica Pegaso La ricerca fenomenologica Harold Garfinkel: Practical sociological reasoning: Some features in the work of the Los Angeles suicide prevention center." in Essays in self-destruction. Edited by E. Shneidman 1963 Harold Garfinkel: Studies in the routine grounds of everyday activities." in Studies in social interaction. Edited by D. Sudnow, 1-30. New York: The Free Press 1972 Harold Garfinkel: The Work of a Discovering Science Construed with Materials from the Optically Discovered Pulsar." Philosophy of the Social Sciences Borislaw Malinowski: Le Isole Trobriand (1915) Borislaw Malinowski: Argonauti del Pacifico Occidentale (1922) Borislaw Malinowski: Crimini e costumi nelle società selvagge (1926) Borislaw Malinowski: La teoria scientifica della cultura (1944) Borislaw Malinowski: Magia, scienza e religione (1945) Borislaw Malinowski: La dinamica del mutamento culturale (1945) Robert E. Park: Introduzione alla scienza della sociologia, (1921) Robert E. Park: Race and Culture (1950) Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 14 di 16 Università Telematica Pegaso La ricerca fenomenologica 4 L’empirismo e la ricerca in ambito qualitativo 4.1 Concetto di base Allo scopo di fornire maggiore comprensione ed aiuto nella parte pratica dell’operatore si ribadisce ed espande il concetto di empirismo. L’attività di ricerca in generale e la ricerca qualitativa in particolare, a prescindere dall’ambiente di analisi e dalle caratteristiche professionali e personali di ogni ricercatore richiede sempre un forte ricorso alla cosiddetta “virtù empirica”. Con una breve descrizione filosofica definiamo empirismo la corrente di pensiero che pone come preminente la conoscenza ottenuta dai sensi e dall’esperienza. In questo ambito l’introspezione, la razionalizzazione, le intuizioni, ecc. vengono messe in secondo piano ed è la conoscenza che deriva dall’osservazione a fondare le basi del ragionamento scientifico. L’induzione ex post è prioritaria rispetto alla deduzione logica, soprattutto nelle scienze sociali dove quanto prodotto può, o meglio deve, essere smentito da un successivo esperimento, pertanto la logica di strutturazione del lavoro deve basarsi su questo tipo di ipotesi. In ogni caso la legge di fondo che governa l’empiria prevede che, pur variando l’osservazione nel tempo e nello spazio e l’osservatore stesso, se la definizione dell’oggetto esaminato (nel nostro caso gruppo di persone, individuo singolo, ecc.) non produce diversità sensibili allora quanto dichiarato ha validità. L’empirismo (dal greco esperienza) ha basi antiche, nel caso ci fosse il desiderio di espandere la propria conoscenza in merito suggerisco la lettura dei seguenti autori: Antonio Allegra, Dopo l'anima. Locke e la discussione sull'identità personale alle origini del pensiero moderno, Edizioni Studium, Roma 2005 Arrigo Pacchi, Introduzione alla lettura del Saggio sull'intelletto umano di Locke, Edizioni Unicopli, Milano 1997 Silvia Parigi, Il mondo visibile. George Berkeley e la "perspectiva", Olschki, Firenze 1995 Paolo Spinicci, La visione e il linguaggio. Considerazioni sull'applicabilità del modello linguistico all'esperienza, Guerini e Associati, Milano 1992 Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 15 di 16 Università Telematica Pegaso La ricerca fenomenologica David Hume: A Treatise of Human Nature: Being an Attempt to introduce the experimental Method of Reasoning into Moral Subjects. (1739–40) J Stuart Mill: A System of Logic (Un Sistema di Logica) 1843 William James: Saggi di empirismo radicale, Macerata, Quodlibet, 2009 (Essays in Radical Empiricism, 1912) Thomas Kuhn The Structure of Scientific Revolutions, Chicago University Press, Chicago, tr. it della II ed. La struttura delle rivoluzioni scientifiche, Torino, Einaudi, 1979 Bas Van Fraassen: Derivation and Counterexample: An Introduction to Philosophical Logic (with Karel Lambert), Dickenson Publishing Company, Inc. 1972 4.2 L’empirismo: nozioni pratiche da utilizzare durante la ricerca operativa Qualsiasi ricercatore nell’attivare le indagini dovrà sempre avere come guida alcune pratiche operative che se saranno scrupolosamente osservate avranno il pregio di ridurre la fatica e il tempo di analisi, nonché elaborare con relativa facilità l’insieme di informazioni create: 1) COMPILARE UN RESOCONTO DI QUANTO RILEVATO: Interviste, Report giornalieri, Documentazioni varie (registrazioni, video ecc.) E’ fondamentale tenere inventariato il materiale giorno per giorno allo scopo di portare in evidenza con facilità i dati specifici richiesti durante la fase elaborativa. 2) INDIVIDUARE E CLASSIFICARE LE REGOLARITA’ NEL TEMPO E LE SIMILITUDINI ELIMINANDO QUANTO SUPERFLUO Richiama al concetto di ridondanza, in ogni caso ogni decisione di eliminare i dati inutili viene effettuata sulla scorta di una valutazione logica precedentemente impostata. 3) ELABORARE UN’ASTRAZIONE DEI DATI ANALIZZATI DANDO A QUESTI SIGNIFICATO TEORICO E SOCIOLOGICO DI CARATTERE GENERALE UTILIZZABILE PER FUTURI CONFRONTI E/O CRITERI DI ANALISI La ricerca è sempre l’opera di un professionista dotato di una riconosciuta preparazione accademica, pertanto quanto sarà portato a disposizione dei lettori dovrà essere caratterizzato da linguaggio e organizzazione di livello, ovviamente senza trascurare la semplicità e la chiarezza espositiva. Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) 16 di 16