Report Statistico CBI

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Report Statistico CBI
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REPORT STATISTICO CBI
19 febbraio 2015
CONSORZIO CBI
ASSEMBLEA 2015
2014
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www.cbi-org.eu
Sede legale: Piazza del Gesù, 49 | 00186 Roma | tel. 06.6767459 | fax 06.6767688
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19 febbraio 2015
CONSORZIO CBI
ASSEMBLEA 2015
2014
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REPORT STATISTICO CBI
RISERVATEZZA E DIVULGAZIONE
Il “Consorzio CBI - Customer to Business Interaction” – di seguito Consorzio CBI – in
qualità di titolare del Marchio del Consorzio CBI, del Servizio CBI e del Servizio CBILL,
fornisce queste informazioni prevedendo che siano mantenuti i livelli di correttezza e,
se indicati, di riservatezza sui relativi contenuti. Il documento potrà pertanto essere fotocopiato o riprodotto in tutto o in parte ed i contenuti potranno essere divulgati a terzi,
anche consulenti, purché siano rispettati i diritti del titolare dei Marchi suddetti.
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REPORT STATISTICO CBI
INDICE
1 PREMESSA E OBIETTIVI DEL DOCUMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5
2RIFERIMENTI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
3 SCENARIO ECONOMICO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7
3.1 Contesto di riferimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
3.2 Analisi dati Banca d’Italia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
4 SERVIZIO CBI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
4.1Dati strutturali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
4.1.1 Istituti finanziari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
4.1.2 Aziende e Distribuzione geografica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
4.1.3 Aziende e distribuzione settoriale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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4.2Dati applicativi di sintesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
4.3Tempi di attraversamento CBI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
5 SERVIZIO CBILL . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19
5.1I numeri del Servizio CBILL . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20
5.2La sperimentazione sul Servizio CBILL sul Nodo dei Pagamenti
dell’Agenzia per l’Italia Digitale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22
5.3Statistiche sito CBILL . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22
6 SERVIZIO DI NODO CBI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24
6.1Il Servizio di Nodo per il Monitoraggio Finanziario - CAPACI . . . . . . . . . . . . . 24
6.2Il Servizio di Nodo per la Certificazione Crediti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26
6.3La nuova funzione “Fattura elettronica PA” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28
6.4Il Servizio di Nodo per l’Agenzia delle Entrate:
progetto Pagamenti da Portale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28
6.5Il Servizio di Nodo per Equitalia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30
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REPORT STATISTICO CBI
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REPORT STATISTICO CBI
1. PREMESSA E OBIETTIVI DEL DOCUMENTO
Il presente report, a cadenza annuale, scaricabile gratuitamente dal portale del Consorzio CBI nella sezione dedicata alle statistiche (http://www.cbi-org.eu/Engine/RAServePG.php/P/251510010405/T/Statistiche-CBI), si prefigge l’obiettivo di fornire una serie
di indicatori quantitativi relativamente a:
• i dati strutturali di sistema (istituti finanziari, aziende e relativa distribuzione geografica);
• i dati applicativi di sintesi di tutti i flussi originati a partire da un contratto di Servizio CBI, indipendentemente dalla circostanza che tali flussi vengano immessi sulla
rete (quando cioè l’Istituto finanziario destinatario, diverso da quello originante, utilizza un diverso punto di accesso);
• i dati applicativi di sintesi di tutti i flussi originati in relazione ai contratti in essere
con la PP.AA. nell’ambito dell’offerta dei “Servizi di Nodo CBI”;
• i dati applicativi di sintesi del Servizio CBILL.
In particolare, per ciò che concerne le funzioni CBI erogate tramite la rete Batch e la
Rete Online, si riporta di seguito una tabella riassuntiva di riferimento:
tabella 1 – Elenco delle Funzioni del Servizio CBI
Fonte: Consorzio CBI
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2. RIFERIMENTI
Per ulteriori approfondimenti circa il contenuto nozionistico del presente report, si rimanda alla lettura delle specifiche tecniche contenute all’interno degli Standard Tecnici
CBI nonché nei manuali di riferimento della rete CBI. La succitata documentazione è
disponibile, previa registrazione, sul portale web del Consorzio CBI (www.cbi-org.eu)
alle sezioni riservate ai Non Consorziati (ad es. “Standard”) e ai Consorziati (ad es.
“Directory”).
Si informa inoltre che l’Ufficio Standard e Architettura del Consorzio CBI è disponibile a
ricevere eventuali suggerimenti/integrazioni. A tal fine la richiesta può essere inoltrata
via mail all’indirizzo [email protected] inserendo in oggetto “Report statistico CBI”.
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3. SCENARIO ECONOMICO
Lo scenario economico di queste due ultime decadi è stato inequivocabilmente segnato
dall’ascesa di internet, network globale, interattivo e multimediale di comunicazione
che consente di ridurre, fino ad annullare, la distanza tra tutti gli attori di mercato e
rendere immediatamente accessibile la conoscenza.
Già nei primi anni ‘90 il comparto bancario italiano, intuite le enormi potenzialità ed
implicazioni della diffusione su scala planetaria della “rete”, si attivò per rendere disponibili strumenti di pagamento tramite electronic banking (sulla scorta del piano
attivato dalle Nazioni Unite di concerto con l’allora Comunità Economica Europea) e per
lo sviluppo di documenti elettronici (su standard UN/EDIFACT) in sostituzione di quelli
cartacei tradizionali utilizzati negli scambi commerciali.
Da allora, in questi anni, l’Industria Finanziaria Italiana ha affermato la propria modernità nell’interpretazione dei trend evolutivi nell’economia digitale e sta accompagnando
imprese, cittadini e Pubblica Amministrazione nel delicato processo di cambiamento e
digitalizzazione.
Il 2014 verrà ricordato come l’anno di avvio effettivo della Fattura Elettronica nel nostro
Paese, dopo 6 anni dalla Legge Finanziario 2008, dopo circa 10 anni di impegno da parte dell’industria finanziaria, attraverso le attività poste in essere dal Consorzio CBI, nella
creazione di standard e servizi a supporto della dematerializzazione e dell’ottimizzazione della financial value chain. In tale contesto il mercato bancario ha compreso in questi
anni che la valorizzazione delle attività collaborative può rappresentare la chiave di volta
per il miglioramento dell’offerta competitiva nei confronti della propria clientela.
In particolare, la riusabilità di infrastrutture cooperative già disponibili e ampiamente
diffuse nel mercato bancario costituisce un asset importante per il sistema Paese, e
deve essere sfruttato e supportato. Ciò consente di ottimizzare gli investimenti già effettuati anche da industrie private (quale quella finanziaria ad esempio) in modo tale
che sia le Pubbliche Amministrazioni sia i soggetti che interagiscono con esse (cittadini
ed imprese) possano accedere agevolmente a servizi a valore aggiunto in modalità integrata.
Un esempio di questa positiva esperienza è rappresentato dall’infrastruttura del Consorzio CBI, che permette lo scambio di flussi finanziari e informativi tra gli istituti finanziari, le imprese e la PA in grado di rendere più efficienti, dal punto di vista economico
e organizzativo, le procedure di incasso, pagamento, riconciliazione e gestione documentale tra i soggetti stessi.
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3.1 Contesto di riferimento1
I trend sui servizi di incasso e pagamento registrano a fine 2013 una costante crescita
(CAGR +6%) e sono superiori rispetto a quelli registrati in Europa. Tuttavia, pur con un
costante incremento dei volumi relativi ai servizi SEPA, in particolare per il SEPA Credit
Transfer, si riscontra una predominanza dei Credit Transfer paper based (57% del totale
bonifici nel 2013 – fonte Banca d’Italia), a differenza di quanto si registra in Europa (%
dei CT paper based su CT totale pari al 17% nel 2013 – fonte BCE).
In tale scenario i servizi definiti dal Consorzio CBI (Servizio CBI, Servizio CBILL, di
seguito indicati anche come “servizi”) confermano il fatto che il canale CBI sia il più
utilizzato dalle imprese per i pagamenti telematici in Italia.
In proposito, per quanto riguarda i flussi dispositivi di pagamento, il Consorzio CBI detiene una quota di mercato pari a circa il 60% del totale in termini di numero transazioni inizializzate da prodotti “corporate” in ambiente multibanca. Tale dato corrisponde a
oltre il 30% dei bonifici telematici, considerate tutte le categorie di utenti (es. mercato
retail).
Per ciò che concerne i flussi dispositivi di incasso, il Consorzio CBI detiene altresì una
quota di mercato pari in media (RIBA, RID, MAV) ad oltre il 60% del totale in termini di
numero transazioni.
Con l’approssimarsi della SEPA end date nella tratta C2B (febbraio 2016), l’Italia riscontra una continua crescita percentuale nell’utilizzo degli strumenti XML nativi in
luogo dei tracciati legacy. In tale contesto il Consorzio CBI giocherà un ruolo centrale
nella valorizzazione dei servizi a “valore aggiunto” (AOS – Additional Optional Services), quali SEDA in ambito Customer-to-Bank (gestione deleghe telematiche SDD), che
consentiranno l’evoluzione dell’offerta di servizi di Corporate Banking mantenendo nel
contempo la qualità ed i livelli di servizio cui le imprese italiane sono abituate.
I trend di crescita dei flussi scambiati nel circuito CBI nonché dei soggetti attivi nella
community sono raccolti attraverso rilevazioni statistiche condotte presso gli ESTEC2
che, nelle loro ultime elaborazioni, includono segmenti specifici di servizio (es.: flussi
F24 e relativi esiti) e tutti i controvalori dispositivi (eccettuati i bonifici esteri che non
consentono detta aggregazione a causa della eterogeneità di divise).
Fonte: elaborazioni Consorzio CBI su dati Banca d’Italia, BCE.
L’elenco ESTEC (Elenco dei Soggetti Tecnici del Consorzio CBI) disponibile sul portale del Consorzio
al seguente indirizzo: http://www.cbi-org.eu/Engine/RAServePG.php/P/322410010320 comprende le
Strutture Tecniche Delegate (STD), i Gestori dei Punti di Accesso CBI (GPA), i Gestori Market Place (MP).
Tali soggetti svolgono i servizi di gestione informatica dei flussi per conto di uno o più Consorziati CBI.
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3.2 Analisi dati Banca d’Italia
Il seguente paragrafo evidenzia alcuni benchmark rispetto ai dati pubblicati da Banca
d’Italia all’interno della base informativa pubblica.
Di seguito alcune elaborazioni:
grafico 1. Distribuzione Strumenti di Pagamento Bancari – 2013
Fonti: Banca d’Italia, Consorzio CBI
Si riportano di seguito i dati della rilevazione Banca d’Italia riferiti al precedente grafico
1, con particolare riferimento al canale CBI:
tabella 2 – Volumi Strumenti di Pagamento – unità – 2013
Fonte: Banca d’Italia, Consorzio CBI
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4. SERVIZIO CBI
4.1 Dati strutturali
4.1.1 Istituti finanziari
Le statistiche elaborate dal CBI evidenziano che il processo di crescita del Servizio è
stato negli ultimi cinque anni considerevole, con punte superiori al 9% in termini di incremento annuo del numero di istituti finanziari collegate al sistema.
In particolare, a dicembre 2014, risultano consorziati 580 Istituti Finanziari, inclusi
Poste Italiane e istituti di moneta elettronica, che rappresentano l’88,6% dei prestatori
di servizi di pagamento, nonché il 100% delle banche che offrono servizi di corporate
banking.
La crescita di tale quota, in media del 4% annuo fino al 2007, ha subito un rallentamento derivante principalmente dal processo di concentrazione in atto nel sistema bancario
italiano (“Merger & Acquisition”). Il tasso medio composto di crescita (CAGR) è pertanto
pari all’1,6% annuo.
Gli Istituti finanziari che svolgono un mero ruolo di Banca Passiva sono solo 20 e rappresentano circa il 3% del totale del sistema. Ciò significa che il 97% degli Istituti finanziari
aderisce per svolgere il doppio ruolo di Banca Proponente e Banca Passiva. Gli Istituti
finanziari che erogano la funzione F24 CBI rappresentano il 97,5% del totale degli Istituti finanziari CBI (dati desunti dall’anagrafica presente sul Directory e disponibili sul
portale web del Consorzio alla sezione “Servizio CBI/Banche e funzioni erogate”).
grafico 2 - Istituti finanziari aderenti (% sul totale del sistema)
Fonte: Consorzio CBI-Bankitalia
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4.1.2 Aziende e Distribuzione geografica
Le recenti rilevazioni a dicembre 2014 hanno evidenziato un dato interessante in
chiave evolutiva: oltre 1,8 milioni di aziende sono contrattualizzate in base alla
normativa CBI, e di queste 975.820 sono censite sul Directory CBI; la restante
parte ha quindi rapporti monobanca ovvero viene gestita in modalità intra- pool.
Tali utenti, seppure non censiti sul Directory, rappresentano un bacino di utenza
potenziale per l’offerta di servizi di gestione documentale.
Tali valori evidenziano un tasso medio composto di crescita (CAGR) pari al 4,75%
annuo.
grafico 3 - Imprese connesse al CBI (numero)
Fonte: Consorzio CBI
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REPORT STATISTICO CBI
4.1.3 Aziende e distribuzione settoriale
Si riporta di seguito il dettaglio grafico (Cfr. grafico 4) della distribuzione geografica delle aziende attive CBI, che mostra una diffusione capillare al Nord (67% del
totale) ed una percentuale del 4% di aziende estere.
grafico 4 - Distribuzione geografica degli utenti CBI
Fonte: Consorzio CBI
Per ciò che concerne la distribuzione delle aziende CBI in base al settore di attività
economica (codifica SAE), il grafico 5 evidenzia che è preponderante la presenza
delle “imprese produttive” (tipicamente le grandi imprese) con il 47% del totale,
seguite dalle “Società con meno di 20 addetti”, presenti nel 12,9% dei casi. Le
“Istituzioni ed Enti” sono presenti per il 11,7% mentre le “imprese artigiane” rappresentano il 4% del totale.
grafico 5 - Distribuzione degli utenti CBI per Settore Economico di Attività (SAE)
Fonte: Consorzio CBI
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Dati applicativi di sintesi
A partire dal 2007 il Consorzio CBI ha avviato un nuovo sistema per la rilevazione della
totalità dei dati applicativi, che a tendere, con il progressivo arricchimento dei contenuti
estratti dai c.d. “Soggetti Rilevatori” (essenzialmente, i soggetti che effettuano le attività
di smistamento dei flussi elettronici sulla rete CBI), contribuirà alla realizzazione di un
Osservatorio dati sempre più performante.
I dati applicativi riguardano in sintesi tutti i flussi originati a partire da un contratto di
Servizio CBI, indipendentemente dalla circostanza che tali flussi vengano immessi sulla
rete (quando cioè l’istituto finanziario destinatario, diverso da quello originante, utilizza
un diverso punto di accesso). Precedentemente all’implementazione della Architettura
di rete “CBI2”, infatti, i dati erano riferiti ai soli volumi gestiti dai centri applicativi, che
inevitabilmente non coprivano l’intera casistica del Servizio (es.: flussi in “pool” oppure flussi destinati alla stessa Banca Proponente, che funge contemporaneamente da
Passiva). Inoltre, le nuove rilevazioni includono segmenti specifici di servizio (es.: flussi
F24 e relativi esiti) e tutti i controvalori dispositivi (eccettuati i bonifici esteri che non
consentono siffatta aggregazione comprendendo potenzialmente operazioni in divisa).
I dati raccolti vengono resi pubblici dal Consorzio CBI esclusivamente in forma aggregata, in ottemperanza al D.Lgs n.196 del 30 giugno 2003 recante disposizioni in materia
di tutela della privacy.
I dati vengono forniti dai Soggetti Rilevatori su base semestrale; l’obiettivo è quello di
poter disporre a breve di una tracciatura più puntuale dei flussi dispositivi e dei relativi
flussi di ritorno al fine di supportare l’attività di monitoraggio delle funzioni utilizzate e
meglio definire nuove direttrici di sviluppo. In tale direzione un importante contributo
è stato dato dalla c.d. “naming convention”, ossia l’applicazione da parte degli Istituti
finanziari CBI di nuove regole che definiscono la modalità di creazione dei codici identificativi con cui denominare ciascun flusso immesso in rete. Tali nuove regole consentono
di attribuire la paternità di ciascun flusso a ciascun Istituto finanziario nonché di avere a
disposizione nuove statistiche circa il rispetto degli SLA di servizio e l’utilizzo della rete
da parte di ciascun Istituto consorziato.
I dati ultimi disponibili (cumulato anno 2014) mostrano un trend positivo, legato all’ulteriore sviluppo del Servizio CBI.
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grafico 6 - Andamento flussi dispositivi (incassi + pagamenti) 2007-2014
Fonte: Consorzio CBI
Quanto al totale (circa 830 milioni) delle disposizioni transitate nel sistema nel corso
del 2014 (Cfr. grafici 6-7-8), esse hanno evidenziato un andamento crescente specialmente nella componente relativa alle disposizioni di pagamento. A tal proposito si evidenzia che le “disposizioni di pagamento Italia (PC-EF)” rappresentano da sempre la
componente preponderante di tali tipologie di flussi (circa il 66% nel 2014 con un numero pari a circa 131 mln di disposizioni) con un trend decrescente, visto l’imminente
passaggio alla SEPA nella tratta C2B (cfr. intra). Le “disposizioni bonifici esteri” rappresentano una quota minoritaria con meno del 2% del totale principalmente disposti
tramite data entry da front-end. Seppur in crescita, le disposizioni di pagamento vedono
lo scarso utilizzo della firma digitale (in media circa il 6% del totale contro il 2% del
2013), mentre – visto il target di clienti – evidenziano degli importi medi elevati pari in
media a circa 7mila euro.
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REPORT STATISTICO CBI
grafico 7 - Disposizioni di pagamento CBI (% - anno 2014)
Fonte: Consorzio CBI
Tra le disposizioni di pagamento merita un cenno particolare quella relativa alla veicolazione delle deleghe F24. La funzione di Pagamento F24 CBI consente a ciascun
contribuente, dotato di un home banking, di eseguire i pagamenti delle imposte tramite
collegamento remoto e di ricevere, sempre in remoto, le attestazioni di conferma degli
avvenuti pagamenti.
In particolare sul canale CBI sono transitate il 51% delle deleghe a sistema (di cui il
27% tramite Funzione F24 CBI e il 24% tramite I24). Tale percentuale sale al 86% se
consideriamo gli importi versati tramite F24.
grafico 8 - Numero F24 acquisti dall’industria bancaria
Fonte: Agenzia delle Entrate – Stime Consorzio CBI
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REPORT STATISTICO CBI
Per ciò che concerne le disposizioni di incassi, è evidente un’inversione di tendenza nella distribuzione degli strumenti ad iniziativa del beneficiario dovuta al graduale passaggio – perlomeno nella tratta cliente/banca – all’utilizzo di strumenti in formato xml. Si
noti come per la prima volta in ambito CBI il SEPA Direct DEBIT sia infatti lo strumento
più utilizzato con il 47% del totale, superando i volumi degli strumenti tradizionali basati su tracciati flat. In particolare il RID ha una quota del 30% mentre gli strumenti di
nicchia nazionali (MAV, RIBA) rappresentano invece il 23% del totale.
grafico 9 - Disposizioni di incasso CBI (% - anno 2014)
Fonte: Consorzio CBI
Come evidenziato in precedenza, la migrazione alla SEPA ha coinvolto nel 2014 gli
Istituti finanziari obbligandoli a utilizzare gli strumenti nativi xml nella tratta di regolamento B2B. Pertanto è opportuno sottolineare che la porzione di rid (IR-EF) e bonifici
(PC-EF) rilevati rappresentano la quota di disposizioni soggette necessariamente a conversioni (da legacy ad xml) a carico delle banche passive.
Ciò detto, analizzando il trend degli ultimi due anni, è evidente che anche nella nella
tratta customer to bank si percepisce chiaramente una generale inversione di tendenza
nell’utilizzo degli strumenti dispositivi a favore di quelli xml.
In particolare, la migrazione degli incassi che vede il sorpasso degli SDD (circa 216
milioni di disposizioni) sui RID (circa 139 milioni di disposizioni), è stata agevolata, in
parte per le grandi imprese, dalla necessità di rivedere le procedure di incasso alla luce
della non perfetta sovrapposizione degli strumenti di conversione da rid che non garantiscono una perfetta veicolazione di tutte le informazioni.
Mentre per le disposizioni di pagamento, il trend – seppur positivo – non è parimenti
evidente (circa 45 milioni di disposizioni SCT contro 131 milioni di bonifici tradizionali).
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REPORT STATISTICO CBI
Ciò è da imputarsi ad una operatività corrente già perfettamente compatibile con gli
attuali strumenti di conversione xml oltre alla che alla percezione di possibili criticità a
valere su particolari operazioni (ad es. pagamento stipendi).
Nelle prossime rilevazioni sarà altresì possibile evidenziare ulteriori input circa l’utilizzo
delle nuove funzioni SEDA (allineamento e remunerazione).
grafico 10 - Migrazione SEPA – 2013-2014
Fonte: Consorzio CBI
Infine, passando ad analizzare i volumi di traffico delle informazioni contabili in termini
di numero di righe di estratto conto transitate (grafico 11), queste al 31 dicembre 2014
sono risultati pari a 4.026.725.216 con un incremento del 16,6% rispetto al 2013.
grafico 11 - Informazioni contabili transitate nel CBI (mln di record cumulati)
Fonte: Consorzio CBI
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REPORT STATISTICO CBI
4.3
Tempi di attraversamento CBI
Il Consorzio CBI ha condotto, a partire dal 2011 e su richiesta del Consiglio Direttivo,
una puntuale ricognizione presso gli Istituti Consorziati circa il rispetto degli obblighi
relativi alle tempistiche massime di veicolazione dei flussi dispositivi CBI.
Si ricorda che tale previsione normativa, sancita dal comma 10.2.5 delle Norme del
Servizio CBI, congiuntamente alle disposizioni tecniche di cui al manuale tecnico “Criteri e regole generali” par. 4, è in vigore dal 1° novembre 2010 ed è ad oggi pari a trenta
minuti primi.
Si riporta in tabella 3 la sintesi del monitoraggio effettuato per il periodo gennaio-dicembre 2012, distinguendo tra supporti logici veicolati in modalità intrapool (Nodo
mittente coincidente con Nodo ricevente) e sulla Rete CBI.
tabella 3 – Tempi di attraversamento proponente passiva – anno 2014
Fonte: Consorzio CBI
In sintesi, per l’anno 2014, si rilevano i seguenti tempi medi di attraversamento:
• Tratta intrapool: 7,79 minuti per supporto logico veicolato;
• Tratta CBI: 9,84 minuti per supporto logico veicolato.
Mediamente un supporto logico è veicolato in 8,82 minuti se consideriamo la totalità
dei flussi scambiati nelle due tratte (Intrapool e CBI).
Il calcolo di tali tempistiche medie non ha tenuto conto della quota di flussi veicolati
oltre i 40 minuti (2,50% del totale), in considerazione della possibile dipendenza di tali
ritardi da eventi quali la chiusura del Servizio CBI, eventi eccezionali o cause di forza
maggiore, le cui segnalazioni sono gestite dai Consorziati attraverso la funzione di Tavolo Operativo offerta dal Consorzio CBI.
Alcune considerazioni finali relative alla metodologia di rilevazione. In particolare:
• la rilevazione è stata effettuata sulla totalità dei soggetti ESTEC per tutti i flussi
logici CBI da questi elaborati in qualità di STD e/o GPA per conto di tutti gli Istituti
Finanziari serviti;
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REPORT STATISTICO CBI
• il dato è stato fornito dal primo Soggetto Veicolatore, indipendentemente dall’immissione in rete (sono quindi compresi gli eventuali flussi intrapool, infragruppo, o
destinati/ricevuti da Banca Proponente coincidente con Banca Passiva);
• la rilevazione tiene conto della tratta Banca Proponente/Banca Passiva integralmente considerata per la veicolazione di flussi dispositivi. Tale tratta ha inizio nel momento in cui la Banca proponente ha ricevuto3 i flussi inviati dal cliente e ha termine
nel momento in cui tali supporti vengono messi a disposizione della Banca passiva
ricevente;
• le aree considerate sono due:
• flussi interni (destinati a stessa Banca Proponente o a Banca Passiva servita da
stesso Nodo Banca Proponente);
• flussi esterni (destinati a Banca Passiva raggiunta mediante infrastruttura di rete CBI).
5. SERVIZIO CBILL
La ricerca costante del Consorzio CBI per garantire ai Consorziati servizi più efficienti
ed evoluti per arricchire la propria offerta verso nuovi mercati e target di clientela, ha
portato ad indagare nuove modalità per il pagamento delle bollette e a sviluppare il
Servizio CBILL.
In particolare, si evidenzia che gli attuali servizi di pagamento online delle bollette
consentono al cliente di pagare solo quelle delle aziende/PA che hanno sottoscritto specifici accordi con l’Istituto Finanziario del cliente stesso. Con il Servizio CBILL tutti i privati/aziende che hanno un conto online presso un qualsiasi Istituto Finanziario possono
consultare e pagare online le bollette di tutte le aziende/PA che hanno aderito al CBILL.
CBILL permette ai Fatturatori di mettere a disposizione elettronicamente i dati delle bollette ai propri clienti retail, corporate e PA, che potranno pagarle in logica multicanale
(Internet Banking, ATM, mobile, ecc.).
Anche relativamente al Servizio CBILL, il Consorzio ha sviluppato a favore degli Intermediari Finanziari lo standard del servizio multibanca di consultazione e pagamento delle
bollette in modalità multicanale, lasciando a ciascun Consorziato lo sviluppo di ulteriori
funzionalità competitive associate al Servizio CBILL da offrire alla propria clientela sia
come proponente del debitore che come proponente del creditore (P.A. ed aziende di
servizio).
In particolare, il Servizio CBILL consente
• la visualizzazione dei dati delle bollette da parte dei Debitori dotati di Home Banking/Corporate Banking;
Tali termini sono calcolati avendo a riferimento i due momenti temporali di cui ai commi
10.2.6 e 10.2.7 delle Norme del Servizio. Si definisce “ricezione” ai sensi del comma 10.2.6
l’istante in cui si verificano entrambe le condizioni seguenti:
3
•
•
il flusso inviato dal cliente è a completa disposizione della Banca Proponente;
il cliente ha autorizzato l’inoltro del flusso verso la Banca Passiva.
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REPORT STATISTICO CBI
• il pagamento delle bollette selezionate ed il successivo rilascio al Debitore di una
comunicazione attestante l’avvenuto addebito del pagamento;
• la ricezione da parte del Fatturatore creditore di una notifica di avvenuto pagamento
contenente le informazioni necessarie al processo di riconciliazione.
Il Servizio CBILL consente il pagamento di bollette emesse da soggetti “Fatturatori”
clienti CBI (es. multiutilities); di servizi tipici della Pubblica Amministrazione Locale (es.
multe, TASI, bollo auto, ticket sanitario,…); di ticket eventi e trasporti pubblici (sia verso
imprese che Pubbliche Amministrazioni).
5.1
I numeri del Servizio CBILL
In seguito al lancio ufficiale, avvenuto lo scorso 1° Luglio 2104, nel mese di dicembre
2014 risultano attivi oltre l’80% degli Istituti Finanziari Consorziati CBI4, ed altri sono
in via di attivazione.
Alcuni Fatturatori sono già attivi sul Servizio CBILL (Enel Energia, Enel Servizio Elettrico,
Azienda USL 8 Arezzo, Consorzio Bonifica Renana e, in modalità monobanca, Telecom)
e molti altri sono in fase di test/contrattualizzazione.
A dicembre 2014 il CBILL ha attivato circa 334.000 operazioni, per un controvalore di
oltre 47,7 milioni di euro, ciascuna del valore medio di circa oltre 143 euro (grafici 12,
13 e 14). Numeri destinati a crescere considerando che è in programma l’ingresso di
altri fatturatori, tra aziende private e pubbliche amministrazioni.
grafico 12 - Servizio CBILL: numero operazioni
Fonte: Consorzio CBI
4
20
L’Elenco Istituti Finanziari Attivi è pubblicato sul sito www.cbill.it nell’apposita sezione
REPORT STATISTICO CBI
grafico 13 - Servizio CBILL: controvalore complessivo
Fonte: Consorzio CBI
grafico 14 - Servizio CBILL: Importo medio pagamento
Fonte: Consorzio CBI
21
REPORT STATISTICO CBI
5.2
La sperimentazione sul Servizio CBILL sul Nodo dei Pagamenti
dell’Agenzia per l’Italia Digitale
Per quanto riguarda i Pagamenti Elettronici verso la Pubblica Amministrazione lo scorso
2 agosto 2013 è stato sottoscritto un Accordo di Cooperazione con l’Agenzia per l’Italia
Digitale (AgID), che riconosce il Consorzio CBI come Intermediario tecnologico per le
attività di sperimentazione delle procedure di incasso offerte dal Nodo dei Pagamenti
SPC (Sistema Pubblico di Connettività).
Tale accordo si inserisce nel quadro dei provvedimenti normativi volti a favorire l’azzeramento del “digital divide” e lo sviluppo dell’utilizzo della moneta elettronica. In particolare dà piena attuazione all’articolo 15 del decreto “crescita 2.0” (DL 179/2012) che
definisce una nuova formulazione dell’articolo 5 del CAD (Effettuazione di pagamenti
con modalità informatiche) indicando le regole per l’effettuazione dei pagamenti a favore delle pubbliche amministrazioni e imponendo di accettare «i pagamenti ad esse
spettanti, a qualsiasi titolo dovuti, anche con l’uso delle tecnologie dell’informazione e
della comunicazione».
L’accordo consentirà a cittadini e imprese di pagare somme dovute alla Pubblica Amministrazione e ai gestori di pubblici servizi mediante i canali previsti dai PSP (Prestatore
di servizi di pagamento) convenzionati, a cui potranno essere affiancati i servizi già
diffusi presso i Consorziati CBI, tra cui il nuovo Servizio CBILL.
La fase di sperimentazione, che dà attuazione alla fase finale dell’accordo, è stata avviata nel mese di novembre 2014 con alcuni primari Istituti Finanziari e le Pubbliche
Amministrazioni che si sono dimostrate interessate alla sperimentazione (si citano a
titolo esemplificativo Unicredit/Regione Veneto, Comune di Feltre, Comune di Padova e
Comune di Treviso; a breve Intesa San Paolo/Regione Toscana).
5.3
Statistiche sito CBILL
Nel corso della 2014 il Consorzio CBI ha attivato una serie di iniziative di comunicazione
light volte a supportare la prima informazione sul nuovo Servizio CBILL.
Tra queste si segnala la realizzazione del sito di web educational www.cbill.it. Attraverso
di esso, gli utenti possono conoscere le modalità di utilizzo e i vantaggi del Servizio
CBILL, nonché sapere quali bollette è possibile pagare attraverso il CBILL, consultando
on line l’elenco dei Consorziati che hanno attivato il Servizio e quello dei soggetti Fatturatori che vi hanno aderito.
Il suddetto sito sta registrando un considerevole interesse da parte degli utenti. Negli ultimi mesi gli accessi al sito sono cresciuti in maniera esponenziale passando da 19.459
del mese di novembre 2014 a 40.913 del mese di gennaio 2015. Anche il numero di
utenti che hanno visitato il sito si è più che raddoppiato raggiungendo a gennaio 2015
le 36.487 unità a fronte delle 17.338 di novembre 2014.
Il numero medio di pagine visualizzate è di 2,10 con una durata media per sessione
di 1.18 min. Questo può essere valutato come un buon risultato considerata la relativa
22
REPORT STATISTICO CBI
ampiezza del sito, puramente informativo, ed indice di una agevole navigabilità del medesimo.
grafico 15 - Sorgente di accesso al sito www.cbill.it (dati al 15 gennaio 2015)
Fonte: Consorzio CBI
Per quanto concerne la sorgente di accesso al sito www.cbill.it si rileva che la URL del
medesimo ha raggiunto una buona awareness con il 37% degli accessi diretti. Ampia
anche la percentuale di accesso dai motori di ricerca (25,2%). La restante parte è costituita da accessi intermediati dal sito del Consorzio CBI (www.cbi-org.eu) e dall’attività
del Consorzio sui Social ovvero da altri siti, tra cui alcune testate editoriali e i siti degli
Istituti Finanziari Consorziati che riportano informazioni sul Servizio CBILL citando direttamente il sito relativo.
Un approfondimento sulle chiavi di ricerca utilizzate negli appositi motori conferma la crescente awareness anche sul nome del servizio in quanto quelle maggiormente usate sono:
• cbill
• bolletta cbill
• www.cbill.it
• servizio cbill
• bollette cbill
• cbill cos’è
• cbill.com
• bolletta cbill cos’è
• bollettini cbill
Tali dati confermano l’importanza di attivare una comunicazione puntuale sul Servizio
CBILL sia a livello consortile, sia a livello dei singoli Istituti Finanziari al fine di creare la
massima viralità sui vantaggi del Servizio CBILL sia per i fatturatori che per gli utenti.
23
REPORT STATISTICO CBI
6. SERVIZIO DI NODO CBI
Il Consorzio CBI ha visto in questi anni trasformare la propria mission, sviluppando servizi evoluti e rivolgendo le progettualità verso nuovi mercati e target di clientela, in primis
la Pubblica Amministrazione.
Proprio con riferimento a quest’ultimo aspetto, le esigenze di innovazione della Pubblica Amministrazione stanno portando alla creazione di nuovi progetti di collaborazione
con l’industria bancaria tramite la definizione di servizi finanziari personalizzati. Da tali
accordi sono derivati progettualità specifiche per l’offerta alla Pubblica Amministrazione di servizi personalizzati, erogati attraverso il Servizio di Nodo CBI. Il Nodo permette
l’accesso diretto delle Pubbliche Amministrazioni Centrali alla rete CBI per lo scambio
con l’industria finanziaria di disposizioni di incasso e pagamento, fatture elettroniche e
flussi documentali ed ulteriori tipologie di flussi definite ad hoc sulla base delle esigenze
della singola PA Centrale
Negli ultimi anni, il Consorzio CBI ha erogato i seguenti Servizi di Nodo CBI verso le
Pubbliche Amministrazioni Centrali:
• Monitoraggio finanziario delle Grandi Opere Pubbliche verso il Dipartimento per la
Programmazione e il coordinamento della politica Economica – DIPE;
• Servizio di Accesso alla Piattaforma Elettronica per la Certificazione Crediti verso la
Pubblica Amministrazione;
• La nuova funzione “Fattura elettronica PA”;
• Gestione del Fondo Unico Giustizia e della tesoreria aziendale verso il Gruppo Equitalia S.p.A.;
• Pagamenti da Portale verso l’Agenzia delle Entrate, ex AdT;
• Servizio di Trasmissione comunicazioni all’Anagrafe Tributaria verso l’Agenzia delle
Entrate.
Si riportano di seguito alcuni dati statistici di sintesi sui progetti in corso con le suddette Pubbliche Amministrazioni.
6.1
Il Servizio di Nodo per il Monitoraggio Finanziario - CAPACI
Proprio grazie al supporto dell’infrastruttura CBI, si è sviluppato il progetto relativo
al Monitoraggio Finanziario, che risponde all’esigenza del Ministero dell’Interno e del
DIPE (Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica) di monitorare i flussi di natura finanziaria legati alla realizzazione di Grandi Opere
pubbliche, sia per acquisire una maggiore conoscenza dell’utilizzo del denaro pubblico,
ma soprattutto per fornire supporto alle indagini volte a prevenire l’infiltrazione della
criminalità negli appalti pubblici.
In attuazione di un Protocollo d’intesa specifico ABI-DIPE del luglio 2009, il Consorzio
CBI ha dapprima avviato la sperimentazione del monitoraggio finanziario dei conti correnti delle imprese appaltatrici e subappaltatrici coinvolte nella realizzazione di parte
della tratta T5-linea C della metropolitana di Roma, assumendo il ruolo di Nodo di accesso alla rete interbancaria CBI, tenuto a raccogliere e mettere a disposizione del DIPE
24
REPORT STATISTICO CBI
i flussi di rendicontazione ed esito dei bonifici effettuati su detti conti correnti.
Il Progetto utilizza il bonifico SEPA, che rispetto agli altri strumenti contiene maggiori
informazioni utili. Ciò in quanto, potendo esso contenere maggiori informazioni rispetto
agli altri strumenti, ha consentito di far effettuare sin dal 2009 pagamenti tramite bonifici on-line con all’interno il codice identificativo dell’intervento pubblico (CUP) ed il cui
esito di avvenuta esecuzione viene inviato direttamente al DIPE in modalità telematica.
Grazie al valore riconosciuto al progetto si è passato dalla sperimentazione alla creazione di un’apposita disposizione di legge con il Decreto Legge N. 90 del 24 giugno
2014, convertito in Legge 114 dell’11 agosto 2014 (in attesa di Delibera CIPE per definire gli aspetti operativi) che sancisce l’obbligo dell’utilizzo di conti correnti dedicati e
l’effettuazione dei pagamenti tramite bonifici on-line conformi allo standard SEPA, che
riportino il codice identificativo dell’intervento pubblico. Ciò consentirà la disponibilità immediata dell’informazione relativa alle singole transizioni e una rappresentazione
completa della filiera per rilevare possibili anomalie nei flussi finanziari da segnalarle
alle Agenzie Investigative, garantendo un monitoraggio completo degli investimenti pubblici.
grafico 16 - Totale dei conti monitorati nel corso della sperimentazione
Fonte: Consorzio CBI
I conti monitorati a dicembre 2014 risultano pari a 181 per 238 imprese coinvolte nel
progetto.
25
REPORT STATISTICO CBI
6.2
Il Servizio di Nodo per la Certificazione Crediti
Nel corso del 2012 il Ministero dell’Economia e Finanze (MEF) ha realizzato, in collaborazione con la Sogei S.p.A., una Piattaforma elettronica per la Certificazione dei Crediti
che consente ai creditori della Pubblica Amministrazione di richiedere la certificazione
dei crediti relativi a somme dovute per somministrazioni, forniture e appalti.5
I crediti certificati possono essere sia oggetto di compensazione con i debiti fiscali sia
di cessione pro-soluto o anticipazione pro-solvendo nei confronti di banche e intermediari
finanziari. È nata quindi l’esigenza di individuare una soluzione tecnica tale da consentire a banche e intermediari finanziari di collegarsi alla piattaforma e di tracciare le
eventuali operazioni di anticipazione e cessione a valere sui crediti certificati.
La soluzione tecnica, che costituisce l’oggetto di una apposita Convenzione sottoscritta
tra l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) ed il MEF, consente all’intera industria bancaria di collegarsi alla piattaforma per il tramite dei Servizi messi a disposizione dal
Consorzio CBI.
I creditori possono dunque usufruire delle funzionalità messe a disposizione dalle banche e dagli intermediari aderenti alla convenzione, ottenendo di fatto l’anticipo o la
cessione dei propri crediti in modo sicuro, veloce ed efficace.
Il Servizio di Nodo CBI per l’Accesso alla Piattaforma Certificazione Crediti del MEF,
attivo dal 10 aprile 2013, abilita quindi ad oggi tutti gli Istituti Finanziari italiani, siano
essi Consorziati CBI o meno:
• alla visualizzazione dei dati relativi ai crediti commerciali verso le Pubbliche Amministrazioni certificati dalle stesse,
• alla comunicazione dell’anticipo o cessione degli stessi (cioè segnalazione - in caso
di cessione di tali crediti - alla PA l’acquisto della titolarità del credito o in caso di
anticipazione, l’acquisizione di un mandato irrevocabile all’incasso). Gli Intermediari Finanziari aderenti a dicembre 2014 risultano essere 135. Dall’avvio
del servizio, tali Intermediari hanno richiesto la visualizzazione di 2.792 crediti certificati, sui quali sono state eseguite 1.322 operazioni di finanziamento (anticipo/cessione), per un controvalore totale di circa 400 mln di euro. (grafico 17 e grafico 18).
5
26
Decreto ministeriale del 22 maggio 2012, recante “Modalità di certificazione del credito, anche in forma telematica, di somme dovute per somministrazione, forniture e appalti da parte delle amministrazioni dello Stato e degli enti pubblici nazionali.” e successiva modifica con Decreto ministeriale del 24
settembre 2012. Decreto ministeriale 25 giugno 2012, recante: “Modalità di certificazione del credito,
anche in forma telematica, di somme dovute per somministrazione, forniture e appalti, da parte delle
Regioni, degli Enti locali e degli enti del Servizio sanitario nazionale, di cui all’articolo 9, commi 3-bis e
3-ter del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio
2009, n. 2 e successive modificazioni e integrazioni”, e successiva modifica con Decreto ministeriale 19
ottobre 2012.
REPORT STATISTICO CBI
grafico 17 - Richieste eseguite dagli Intermediari Finanziari
Fonte: Consorzio CBI
grafico 18 - Controvalore richieste
Fonte: Consorzio CBI
27
REPORT STATISTICO CBI
6.3
La nuova funzione “Fattura elettronica PA”
La funzione di “Fattura PA” è attiva sul canale CBI dal 6 dicembre 2013 ed abilita il
colloquio tra i Consorziati e il Sistema di Interscambio SdI, gestito dall’Agenzia delle
Entrate.
Dopo la preliminare fase di test end-to-end con l’Agenzia / SDI, dal 6 giugno scorso –
data di entrata in vigore dell’obbligo nei confronti dei fornitori della PA Centrale - sono
passati in produzione i primi flussi di fattura tramite la rete CBI.
In particolare, il servizio è attivo su 18 banche ed ha visto finora un totale di 15.115
fatture inviate da 280 aziende per il tramite della rete CBI e dei prodotti di corporate
banking offerti da tali Istituti.
6.4
Il Servizio di Nodo per l’Agenzia delle Entrate: progetto Pagamenti da Portale
Il Consorzio CBI ha avviato vari progetti a supporto del rapporto tra Agenzia delle Entrate-imprese/cittadini.
Uno dei progetti in essere è quello che il Consorzio CBI ha attivato nel corso del 2010
con l’Agenzia del Territorio (successivamente incorporata nell’Agenzia delle Entrate)
con l’obiettivo di analizzare possibili modalità per ottimizzare il colloquio tra quest’ultima e gli Istituti Finanziari. Tale progetto denominato “Pagamenti da Portale SISTER”
abilita gli utenti del portale dell’Agenzia delle Entrate (sister.agenziaentrate.gov.it) al pagamento in via telematica dei servizi offerti tramite collegamento tra portale di servizi
telematici dell’Agenzia e gli Istituti Finanziari consorziati.
28
REPORT STATISTICO CBI
Sulla base dei dati inviati mensilmente dall’Agenzia delle Entrate, il Consorzio CBI ha
rilevato che dal 1 gennaio al 31 dicembre 2014 sono stati disposti 23.018 bonifici.
grafico 19 - “Pagamenti da Portale SISTER”: numero disposizioni
Fonte: Elaborazione Consorzio CBI su dati Agenzia delle Entrate
Il numero totale dei bonifici disposti dal 1 gennaio al 31 dicembre 2014 ha un controvalore pari a € 12.952.186,90. Il valore medio su base mensile è pari a circa 510 euro.
grafico 20 - “Pagamenti da Portale SISTER”: importo cumulato bonifici
Fonte: Elaborazione Consorzio CBI su dati Agenzia delle Entrate
29
REPORT STATISTICO CBI
6.5
Il Servizio di Nodo per Equitalia
Il Consorzio CBI supporta Equitalia nell’ottimizzazione della gestione finanziaria e nella
gestione della tesoreria di Equitalia Holding e delle società controllate attraverso il servizio di Nodo CBI.
Il progetto è partito dapprima con Equitalia Giustizia S.p.A., con l’obiettivo di razionalizzare la gestione delle somme amministrate dal sistema giustizia nell’ambito del
Fondo Unico Giustizia - FUG, ed in ottemperanza a quanto previsto dal D.L. 143/2008,
convertito nella Legge 181/2008, recante “Interventi urgenti in materia di funzionalità
del sistema giudiziario”, che ha individuato nel Consorzio CBI il soggetto attraverso il
quale realizzare, in modalità accentrata, un servizio abilitante il controllo telematico dei
rapporti riconducibili al FUG.
Nel corso del 2009 il Consorzio CBI ha implementato, attraverso l’utilizzo dei servizi di Nodo CBI, una connessione telematica tra Equitalia Giustizia S.p.A e l’Industria
Bancaria, al fine di consentire a quest’ultima di ricevere le rendicontazioni elettroniche
dei suddetti rapporti e la misura del tasso attivo a questi applicato e movimentarne le
disponibilità.
I grafici 21 e 22 presentano i dati cumulati dei Flussi informativi (intesi come il numero
di Record) e dei Flussi dispositivi (conteggiando il numero di disposizioni contenute
nel singolo flusso) veicolati nel 2014 per Equitalia Holding e società controllate (tra cui
Equitalia Giustizia).
grafico 21 - Equitalia: Flussi informativi veicolati nel 2014 (dati cumulati)
Fonte: Consorzio CBI
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REPORT STATISTICO CBI
grafico 22 - Equitalia: Flussi informativi veicolati nel 2014 (dati cumulati)
Fonte: Consorzio CBI
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REPORT STATISTICO CBI
Finito di stampare nel mese di Febbraio 2015
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