PRINCIPI DI BASE
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PRINCIPI DI BASE
PRINCIPI DI BASE METODO DELLA PARTITA DOPPIA CORSO CONTABILITA’ GENERALE E DEL PERSONALE I.T.C PIAGGIA VIAREGGIO • Non si può gestire un’azienda e redigere il bilancio senza tenere una contabilità. • La contabilità generale registra tutti i fatti di gestione che avvengono in una azienda che riguardano le voci che poi risulteranno nel bilancio. • Si chiama contabilità generale per distinguerla dalle contabilità speciali che si occupano di un oggetto particolare (esempi: contabilità del personale, contabilità di magazzino, contabilità dei • costi, …). • Per tenere la contabilità c’è bisogno dei conti. Il conto è l’insieme delle registrazioni riguardanti un determinato oggetto contabile. Ha la forma di un prospetto a due sezioni. Sopra si scrive il nome del conto. La sezione di sinistra si chiama dare, la sezione destra si chiama avere (sono dei nomi convenzionali) • Quando si scrive un importo nella sezione “dare” si dice che il conto è stato “addebitato”. • Quando si scrive un importo nella sezione “avere” si dice che il conto è stato “accreditato”. • . Attenzione: sono termini convenzionali, non vanno interpretati letteralmente cio “addebitare” un conto non significa assolutamente che aumentano i debiti ma solo che abbiamo scritto l’importo nella sezione sinistra. • NOME DEL CONTO • sezione sinistra • DARE sezione destra AVERE • Per tenere la contabilità generale c’è bisogno di : • a) un sistema contabile • b) un metodo di registrazione • Il sistema contabile ci dice come si classificano i conti. • Il sistema contabile • più usato classifica i conti in conti finanziari e conti economici. • I conti finanziari sono quelli intestati agli oggetti finanziari cioè tutto quello che rappresenta denaro, crediti e debiti. Esempio: Denaro in cassa, Cambiali • attive, Cambiali passive, Banca c/c, Assegni, Crediti v/clienti, Debiti v/fornitori, Mutui passivi, Valori bollati, IVA a credito, IVA a debito, eccetera • I conti economici (praticamente tutti gli altri conti) sono quelli intestati ai costi, ai ricavi e alle parti del patrimonio netto. Esempio: acquisto merci, vendita merci, fitti attivi, fitti passivi, interessi attivi, interessi passivi, costo del • personale, spese di trasporto, spese telefoniche, costi energia, automezzi, fabbricati, macchinari, arredamento, patrimonio netto, utile di esercizio, perdita di esercizio, prelevamenti del titolare, eccetera • Nel Bilancio i conti finanziari vanno tutti nello Stato Patrimoniale. I conti economici invece, • vanno in parte nello Stato Patrimoniale e in parte nel Conto Economico. Vanno nel C.E. i costi e ricavi di competenza dell'esercizio, vanno nello S.P. i costi e ricavi che riguardano due o più esercizi (i costi pluriennali, i costi sospesi, i ricavi sospesi) e i conti che rappresentano le parti del patrimonio netto. Il reddito di esercizio risulta sia nello S.P. che nel C.E. • Ma perché due tipi di conti (finanziari ed economici)? Perché la gestione presenta due aspetti tra loro inscindibili: l'aspetto finanziario e l'aspetto economico che sono come le due facce di una stessa moneta. Quando acquisto della merce ho un costo : aspetto economico. Da cosa viene misurato questo costo? • Dall'aumento di debiti verso ilfornitore (aspetto finanziario) documentato dalla fattura che mi consegna per farmi conoscere quanto devo pagare. Senza la variazione finanziaria non si potrebbe misurare, quantificarenessun costo e nessun ricavo. Se c'è un costo o un ricavo quindi ci deve essere • necessariamente una variazione finanziaria che lo misura. • I conti finanziari funzionano così: quando si ha una variazione finanziaria positiva (VF+) l’importo va scritto nella sezione sinistra ( cioè dare e si dice che il conto viene addebitato), quando si ha una variazione finanziaria negativa (VF-) l’importo va nella sezione destra (cioè avere e si dice che il conto viene • accreditato). • Esempio n.1: si ha una entrata di denaro in cassa di 200 euro: nel conto DENARO IN CASSA bisogna scrivere 200 nella sezione sinistra (dare); si ha • una uscita di cassa di 140 euro: bisogna scrivere 140 nella sezione di destra (avere). In parole semplici il conto DENARO IN CASSA funziona così: le entrate di cassa si scrivono a sinistra (dare) le uscite di cassa di scrivono a destra (avere) • Esempio n.2: paghiamo una fattura di 600 € ad un fornitore in contanti: deve risultare con la registrazione di questo fatto che i debiti v/fornitori sono diminuiti di 600€ ( - debiti = variazione finanziaria positiva + sezione • sinistra dare) ma nello stesso tempo diminuito il denaro in cassa ( uscita di • cassa = variazione finanziaria negativa sezione destra avere) • Esempio n.3: paghiamo una cambiale passiva di 69 € in scadenza emettendo un Assegno Bancario (A/B) di 69 €: con la registrazione di questo fatto deve risultare che le cambiali passive sono diminuite di 69€ (- cambiali passive da pagare = variazione finanziaria + sezione sinistra dare) ma nello stesso tempo l’emissione dell’ A/B (Assegno Bancario) comporta una diminuzione del denaro sul c/c bancario ( - denaro sul c/c bancario = variazione finanziaria - sezione destra avere). I conti economici invece funzionano al contrario. Quando si ha una variazione economica positiva (VE+) [aumento di ricavi o diminuzione di costi] l’importo va in avere, quando si ha una variazione economica negativa (VE-) [aumento di costi o diminuzione/rettifica di ricavi] l’importo va in dare • Per esempio: abbiamo un costo di 50 euro per fitti passivi, dobbiamo scrivere 50 nella sezione sinistra dare del conto Fitti Passivi perché è una variazione economica negativa (+ costi); abbiamo un ricavo per vendita di merci per 900 euro, dobbiamo scrivere 900 nella sezione destra avere del conto Merci c/vendite perché è una variazione economica positiva (+ ricavi); abbiamo un costo per acquisto di merci per 80 euro, dobbiamo scrivere 80 nella sezione sinistra dare • del conto Merci c/acquisti perché è una variazione economica negativa (+costi). • Il metodo di registrazione è l’insieme delle regole e degli strumenti per registrare i fatti di gestione. Il metodo usato è quello della Partita Doppia. • Le regole della Partita Doppia sono: • 1) quando si registra un fatto sono interessati minimo due conti, da cui il nome di partita (= importo) doppia. • 2) quando si registra un fatto di gestione il totale degli addebitamenti (importi in “dare”) deve essere uguale al totale degli accreditamenti (importi in “avere”). • Gli strumenti della Partita Doppia sono: • 1) il piano ( o quadro) dei conti (cioè l’elenco dei conti divisi in gruppi) • 2) il libro Mastro (che contiene l’insieme dei conti, detti anche mastrini) • 3) il Libro Giornale dove i fatti sono registrati in ordine cronologico in una certa forma (articoli). • Ogni volta che rileviamo un fatto di gestione dobbiamo registrarlo sia nei conti interessati (minimo 2) del libro mastro, sia nel libro giornale • Perché 2 libri per registrare le stesse cose? • Perché ogni libro ha una sua funzione: • se vogliamo conoscere la situazione di un singolo conto (per esempio Debiti v/ fornitori) ci serve il libro mastro, se vogliamo invece sapere le operazioni fatte in dato giorno allora ci serve il libro giornale, dove gli articoli sono in ordine cronologico. • Alla fine dell’esercizio amministrativo (al 31/12) i conti vanno chiusi per poter • “fotografare” la situazione patrimoniale ed economica dell'azienda nel bilancio. • Per chiudere un conto bisogna fare in modo che i totali delle due sezioni risultino in pareggio. Per fare ciò si calcola il totale della sezione “dare” e il totale della sezione “avere”. • La differenza tra i due totali, chiamata saldo, va • registrata nella sezione dove il totale è minore. A questo punto si scrivono i totali delle due sezioni che quindi risultano in pareggio. I conti e i relativi saldi • vanno quindi riportati, inseriti ovviamente nella esatta classe, sottoclasse, voce, sottovoce dello Stato Patrimoniale o del Conto Economico, che (insieme alla • relazione dell’amministratore e ai vari allegati) costituiscono il Bilancio di esercizio: il documento contabile fondamentale. ANALIZZIAMO I PROSPETTI FONDAMENTALI PER LA REALIZZAZIONE DEL BILANCIO DI ESERCIZIO DI UNA AZIENDA NELLA PRIMA FASE PER CHIAREZZA USEREMO I MODELLI TRADIZIONALI, SUCCESSIVAMENTE LI TRASFORMEREMO NEL BILANCIO “CEE” STATO PATRIMONIALE: RAPPRESENTA IL PROSPETTO AL CUI INTERNO SI SUDDIVIDONO A SINISTRA : LE ATTIVITA’, CHE LE POSSIAMO ANCHE CHIAMARE IMPIEGHI O INVESTIMENTI A DESTRA : LE PASSIVITA’, CHE LE POSSIAMO ANCHE CHIAMARE FONTI O FINANZIAMENTI LE ATTIVITA’ SI SUDDIVIDONO IN: ATTIVO FISSO; SONO QUEI ELEMENTI CHE HANNO DURATA PLURIENNALE E SI SUDDIVIDONO A LORO VOLTA IN : A) IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI: SONO ELEMENTI CHE HANNO UNA UTILITA’ PLURIENNALE MA NON SONO TANGIBILI ; ESEMPIO BREVETTI, SOFTWARE, KNOW HOW, AVVIAMENTO, COSTI DI RICERCA E SVILUPPO….. SONO VARIAZIONI ECONOMICHE NEGATIVE ACCESE AI COSTI PLURIENNALI E DANNO LA LORO UTILITA’NELL’ESERCIZIO DI RIFERIMENTO TRAMITE LA QUOTA DI AMMORTAMENTO !!!!!!!!!! B) IMMOBILIAZIONI MATERIALI: SONO QUEI ELEMENTI DI DURATA PLURIENNALE CHE SONO TANGIBILI E CORPOREI; ESEMPIO AUTOMEZZO, FABBRICATI, MOBILI ED ARREDI, PERSONAL COMPUTER, ATTREZZATURE…. SONO VARIAZIONI ECONOMICHE NEGATIVE, ACCESE AI COSTI PLURIENNALI E CHE DANNO LA LORO UTILITA’ NELL’ESERCIZIO TRAMITE LE QUOTE DI AMMORTAMENTO C) IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE: SONO ELEMENTI DI NATURA FINANZIARIA (CREDITI, MUTUI ATTIVI, TITOLI DI STATO) CHE HANNO UNA SCADENZA DI LUNGO PERIODO ATTIVO CIRCOLANTE: SONO ELEMENTI DELLO STATO PATRIMONIALE CHE SUSSISTONO NEL BREVE PERIODO E SI SUDDIVIDONO IN A) MERCI IN MAGAZZINO : SONO RAPPRESENTATE DA RIMANENZE DI MERCI CHE L’AZIENDA HA IN CARICO A FINE ANNO RAGIONANDO A LIVELLO CONTABILE NOI ABBIAMO SOSTENUTO L’INTERO COSTO DI ACQUISTO DURANTE L’ANNO,,,E SUCCESSIVAMENTE ABBIAMO RILEVATO LE VENDITE ESEMPIO: ACQUISTATO 100 KG DI MERCE A 10 EURO CAD TOTALE COSTO 1000 VAR ECON NEGATIVA POI ABBIAMO VENDUTO 80 KG DI MERCE A 20 EURO CAD TOTALE RICAVO 1600 VAR EC POSIT I 20 KG DI MERCE CHE RIMANGONO IN MAGAZZINO COME LI TRATTO A LIVELLO CONTABILE? SONO MERCI CHE VENDERO’ NEL FUTURO ESERCIZIO E PERTANTO A LIVELLO CONTABILE RILEVO NELL’ASPETTO PATRIMONIALE COME MERCI IN MAGAZZINO (COSTI SOSPESI) VAR ECON NEGATIVA ACC AI COSTI SOSPESI E NELL’ASPETTO ECONOMICO RETTIFICANO NEL CONTO ECONOMICO I COSTI DI ACQUISTO E PERTANTO LI INSERICO ME RETTIFICA DI COSTO OLTRE IL MAGAZZINO TROVIAMO NELL’ATTIVO CIRCOLANTE I CREDITI A BREVE TERMINE ( ES CREDITI VS CLIENTI, CREDITI TRIBUTARI, CREDITI VS INAIL ECC ECC), LA BANCA E LA CASSA TERMINATA LA LETTURA DELL’ATTIVO INIZIAMO A RELAZIONARCI CON LE VOCI DEL PASSIVO DELLO STATO PATRIMONIALE CHE SI SUDDIVIDONO IN DUE GRANDI MACROVOCI: CAPITALE PROPRIO : APPORTO INIZIALE DELL’IMPRENDITORE, FONDI DI RISERVA, UTILI ACCANTONATI E NON DISTRIBUITI,, CAPITALE DI TERZI: CHE SI SUDDIVIDE A SUA VOLTA IN DUE GRANDI VOCI: A MEDIO/LUNGO TERMINE E A BREVE TERMINE RIEPILOGANDO I CONCETTI SOPRA ESPOSTI ALL’INTERNO DELLO STATO PATRIMONIALE TROVIAMO I SEGUENTI CONTI : ATTIVITA’ CONTI ECONOMICI ACCESI AI COSTI PLURIENNALI (IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI E MATERIALI) CONTI ECONOMICI ACCESI AI COSTI SOSPESI (MERCI IN MAGAZZINO) CONTI FINANZIARI (CREDITI A LUNGO TERMINE, CREDITI A BREVE TERMINE, BANCA CASSA) PASSIVITA’ CONTI ECONOMICI ACCESI AI COSTI DEL CAPITALE (CAPITALE PROPRIO,,,,,) CONTI FINANZIARI ( DEBITI A MEDIO-LUNGO TERMINE, DEBITI A BREVE TERMINE) TERMINATA LA TRATTAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE ANALIZZIAMO IL PROSPETTO DENOMINATO CONTO ECONOMICO AL CUI INTERNO SONO RAGGRUPPATI I COSTI ED I RICAVI DI ESERCIZIO DETTI ANCHE DI COMPETENZA CONCETTO DI COMPETENZA E’ FONDAMENTALE NELLA PARTITA DOPPIA E NELLA COMPILAZIONE DEI RELATIVI BILANCI DI ESERCIZIO DI QUALSIASI IMPRESA: COSTI E RICAVI MATURATI NELL’ANNO DI RIFERIMENTO E CHE HANNO DATO LA LORO UTILITA’ NELL’ANNO IN OGGETTO INDIPENDENTEMENTE DALL’INCASSO O DAL PAGAMENTO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! QUINDI PER FARE DEGLI ESEMPI PRATICI SE IO ACQUISTO DELLE MERCI NELL’ANNO 2012 E LE RIVENDO TUTTE NELL’ANNO IN OGGETTO INDIPENDENTEMENTE DAL FATTO CHE QUESTE MERCI LE PAGO NEL 2013 QUESTI COSTI SONO DI COMPETENZA 2012 !!!!!!!!!!!!!!!! IDENTICO RAGIONAMENTO PER SPESE PER SERVIZI O CONSULENZE; ESEMPIO UNA IMPRESA NELL’ANNO 2013 HA MATURATO UN COSTO ED IL RELATIVO DEBITO NEI CONFRONTI DEL COMMERCIALISTA; TALE DEBITO E’ STATO PAGATO NEL 2014 MA E’ UN COSTO CHE VA INSERITO NELL’ANNO 2013 IN QUANTO E’ UN COSTO DI COMPETENZA DI QUELL’ANNO (MATURATO IN QUELL’ANNO)!!!!!!! PERTANTO TUTTI I COSTI ED I RICAVI DI COMPETENZA VANNO INSERITI NEL CONTO ECONOMICO. PERTANTO APPARE SUBITO AGEVOLE NOTARE CHE NEL CONTO ECONOMICO VI SARANNO SOLAMENTE LE VARIAZIONI ECONOMICHE NEGATIVE E POSITIVE MATURATE NELL’ANNO