Il Seeing del Cerro Paranal

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Il Seeing del Cerro Paranal
Il Seeing del Cerro Paranal
di Ferruccio Zanotti
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E' da alcuni anni che mi occupo di riprese planetarie in alta risoluzione, ed è risaputo
come per questo genere d'osservazioni il principale fattore limitante sia la turbolenza
atmosferica.
Le condizioni ideali per sfruttare appieno il potere risolutivo del telescopio si hanno
quando il seeing ( termine che indica il grado di turbolenza dell'aria ) è ideale e ciò si
verifica in particolari momenti ( alta pressione atmosferica stabile, assenza di
turbolenze locali, ecc… ) e particolari luoghi.
Anche In Italia si possono verficare, condizioni di seeing ottimali, e certi astroimager
sono riusciti a registrare nelle proprie riprese webcam dettagli al limite del potere
risolutivo strumentale, ad esempio c'è chi è arrivato a discernere dettagli planetari di
0,25" con telescopi da 25 cm. In ogni caso nel nostro paese le condizioni di seeing sono
molto variabili e per ottenere risultati di tale portata bisogna costantemente essere
pronti a riprendere appena l'alta pressione la fa da padrone.
Ultimamente si sono visti spettacolari risultati ottenuti nelle riprese planetarie con webcam e telescopi
amatoriali da diversi luoghi nel mondo, dove la turbolenza atmosferica si assesta stabilmente nel tempo su
valori ottimali, ( Cina, Texas, Pic Du Midi Francia ), uno dei luoghi al mondo migliore in assoluto è il Cerro
Paranal nel deserto di Atacama, sito del VLT, dove si registra un seeing medio annuale di 0,6-0,7" con punte di
0,1"
Fra gli scopi del nostro viaggio in Cile, c'era anche la possibilità di saggiare le
potenzialità nelle riprese in alta risoluzione ( chiaramente a livello amatoriale ), proprio
del Cerro Paranal.
Per effettuare la prova occorreva uno strumento che potesse garantire elevate
performance in alta risoluzione, un potere risolutivo adeguato all'eventuale ottimo
seeing, e nello stesso tempo un contenuto ingombro e peso.
La scelta è caduta sull'INTES ITALIA MCT 180 Challenger Maksutov Cassegrain
180/1800 f:10
, messo gentilmente a disposizione dalla ditta il Diaframma.
Il sensore di ripresa utilizzato la classica webcam Philips Toucam Pro, già collaudata in Italia, accoppiata a
diversi strumenti.
La prova si presentava particolarmente stimolante per il fatto che avremmo potuto confrontare per la prima
volta, le nostre stime del seeing a quanto registrato dagli strumenti appositi installati nell'area del VLT, dove un
telescopio, utilizzando la metodologia DIMM (differential image motion method ), è in grado di misurare la
qualità del seeing in tempo reale.
Nel pomeriggio durante la visita ai telescopi del VLT, gli astronomi ci spiegano come la temperatura fosse in
calo repentino, e come ciò non facesse presagire nulla di buono sul fronte della turbolenza dell'aria.
Ci rechiamo al nostro sito osservativo, un colle a fianco del VLT, ed effettivamente appena il Sole tramonta, la
temperatura cala velocemente e si assesta a valori prossimi allo zero.
Montiamo gli strumenti e lasciamo che il telescopio si adatti alla rigida temperatura. Nel frattempo diamo un
occhiata alla Luna anche con un dobson da 25 cm autocostruito, l'immagine del nostro satellite periodicamente
appare percorsa da ampi tremolii, complice sicuramente il fatto che non si trovava ad altezze elevate
sull'orizzonte. ( 25° ).
Stessa cosa per Venere alto circa 15°, che presenta un'immagine quasi completamente distrutta dalla
turbolenza.
Il grande atteso però è Giove, alto circa 55°, che non aspetta altro che essere ripreso, sotto un cielo diventato
nero come l'inchiostro. Il Maksutov è andato in temperatura e dopo una accurata collimazione, viene puntato
sul gigante gassoso e lo stesso fa Claudio Balella con un Pentax 75 APO. Le immagini vengono visualizzate
attraverso la webcam sullo schermo del PC, e lavorando con una barlow ad una focale di 8 metri, si fa parecchia
fatica a mettere a fuoco, lo stesso accade con il piccolo Pentax ed una focale equivalente ben minore. Effettuo
altre riprese a 7 metri di focale e con un Giove meno ingrandito, l'immagine appare più nitida, anche se
continua ad apparire come soggetta ad una sfocatura dei microdettagli ( stessa sensazione avuta osservando
anche da altri luoghi del deserto di Atacama ). La cosa strana è che non si avvertono tremolii dell'immagine,
Giove appare immobile ma sfocato, lo stesso con il Pentax, tolgo la webcam e anche ad una ispezione visuale la
sensazione è la stessa, rimane la microsfocatura.
Elaboriamo le immagini e i risultati non mancano, i dettagli ci sono ( distinguiamo particolari sull'ordine dei 0,6"
in accordo col potere risolutivo teorico dello strumento ), anche se non rimango completamente soddisfatto, ho
visto strumenti dello stesso diametro arrivare in serate eccezionali ad almeno 0,4".
Lo strumento dopo averlo testato anche in Italia ( star-test e prove preliminari webcam e visuali ) è apparso
ottimo.
Purtroppo non altrettanto ottimo è stato il seeing della nottata cilena, dai dati del DIMM telescope del VLT ci
rendiamo conto come quella notte il seeing si fosse assestato mediamente attorno allo scarso valore di 2",
valore compatibile anche con l'effetto di microsfocatura delle immagini e tipica della turbolenza "veloce" d'alta
quota in grado di generare tremolii dell'immagine così rapidi da essere rilevati dall'occhio solo come una
generale sfocatura.
In seguito a questa esperienza, e dopo anni di monitoraggio del seeing attraverso osservazioni planetarie
compiute in Italia, da tutta una serie di appassionati dell'alta risoluzione, e da altre spedizioni all'estero come
quella al Pic du Midì dell'Italian Planet Team dello scorso febbraio ( anche in quel caso il seeing non fu all'altezza
della fama del luogo ), nonostante nel mondo vi siano luoghi privilegiati per l'osservazione planetaria, mi sento
di affermare che anche in Italia abbiamo condizioni di seeing eccellente più spesso di quel che si pensa e
soprattutto in certi luoghi ( anche se parecchio fluttuante in relazione alla intrinseca variabilità del clima
europeo ).
Ad esempio nella mia esperienza ad Ostellato ( FE ), ho verificato che all'instaurarsi di un'alta pressione stabile,
il seeing quasi certamente lo si ritrova dal buono all'ottimo ( anche utilizzando strumenti di diametro elevato,
fino a 45 cm ).
In questo genere d'osservazioni è la costanza che paga e visto che anche il nostro paese può fornire buone
opportunità, perché non creiamo una sorta di censimento dei luoghi dell'alta risoluzione in Italia, come viene
fatto per i luoghi d'alta montagna dal cielo limpido e buio? La risposta ai lettori.