Nel piatto 10 miliardi di uomini
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Nel piatto 10 miliardi di uomini
Nel piatto 10 miliardi di uomini GIANLUIGI BOZZA All'Astra il film di Valentin Thurn con la domanda: come faremo nel 2 0 5 0 , quando saremo così tanti? TRENTO -1 molteplici temi che hanno a che fare con il cibo (al centro dell'Expo di Milano), la sua produzione e la sua salubrità, con la fame e le crescenti disuguaglianze economiche e delle condizioni degli abitanti fra e all'interno delle nazioni dei singoli continenti, con le proprietà estese e lo sfruttamento della terra a livello globale da parte delle multinazionali, con la salvaguardia del pianeta e dell'ambiente Qa. cura della casa comune dell'enciclica «Laudato sì» e di numerosi interventi di papa Francesco), con l'omologazione mondiale di mercati e delle produzioni sono, con sguardi e sottolineature differenti, affrontati dagli oltre trenta titoli (fra documentari e film a soggetto, corti, medio e lungometraggi) in programma da oggi' fino al 29 al Festival Internazionale di cinema cibo & videodiversità Tutti nello stesso piatto giunto alla VII edizione. L'apertura (al Cinema Astra alle 19) è affidata al documentario di produzione tedesca 10 miliardi. Cosa c'è nel tuo piatto? (foto in alto) di Valentin Thurn. Con un accattivante approccio da giornalismo d'inchiesta e riflessione, incalzante nel montaggio e nelle argomentazioni, ricco di informazioni e di spunti, ruota intorno alla considerazione che nel 2050 la popolazione mondiale supererà i 10 miliardi e alle questioni di sopravvivenza che questo vertiginoso incremento può provocare. Diego Luna e la figura di Cesar Chàvez, leader delle lotte contadine negli Stati Uniti d'America L'autore indaga sulle possibili trasformazioni della produzione e della distribuzione alimentare (compresa la carne artificiale e gli insetti che qualche perplessità ha creato in Italia nell'opinione pubblica nei giorni scorsi perché apparsa concomitantemente con le valutazioni dell'Oms sui rischi che si accompagnano con il consumo delle carni rosse) e cerca anche di prospettarsi quali innovazioni possano essere accettabili nel nostro futuro rimarcando come l'impegno di uno di noi possa giocare un ruolo cruciale. Segue (ore 21) il lungometraggio a soggetto, di produzione canadese, di Diego Luna Cesar Chàvez (nella foto il sindacalista) dedicato alla figura di uno dei grandi leader delle lotte dei braccianti contadini (soprattutto messicani e filippini) dagli anni '60 agli anni 70 in California e Florida per ottenere salari accettabili dai latifondisti. Accusati di essere comunisti, perché come pericolosi rivoluzionari venivano giudicati tutti coloro impegnati per affermare i diritti dei lavoratori, i braccianti furono a lungo osteggiati in ogni forma, dalla polizia e dai politici locali (uno di questi fu Ronald Reagan, governatore della California). Chàvez, cattolico praticante, fu sostenuto da Robert Kennedy e dall'opinione pubblica liberal e ostacolato da Richard Nixon. Tra scioperi della fame, arresti, forme di lotte innovative anche a livello internazionale (il boicottaggio delle produzioni dei latifondisti che si rifiutavano di riconoscere i diritti dei braccianti), sconfitte e vittorie, il movimento riuscì ad affermare i proprio obiettivi segnando una pagina fondamentale del sindacalismo americano. Anche se a tratti didascalico, grazie ai preziosi materiali di repertorio e al solido impianto storico il film, è una solida testimonianza di una pagina straordinaria delle lotte sociali in America, espressione delle difficoltà dei rapporti fra Stati Uniti e il vicino Messico. Scarsamente conosciuta in Europa merita di essere evidenziata in un presente in cui i diritti dei lavoratori sono spesso considerati un ostacolo nell'epoca del capitalismo dominato da logiche finanziarie.