Le Rubriche PAG I Pattini a Rotelle ASD
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Le Rubriche PAG I Pattini a Rotelle ASD
ASD - Pattinaggio Artistico Grottaferrata Le Rubriche PAG www.pattinaggiogrottaferrata.it Notizie tecniche e informazioni sul mondo del pattinaggio Carlo Salvaterra I Pattini a Rotelle Questi sConosciuti Leggere con attenzione prima di usufruire delle informazioni contenute nell'articolo I nostri articoli fanno riferimento anche a marche e prodotti senza per questo dare indicazioni precise su quale utilizzare. E' ovviamente una scelta etica per non avvantaggiare una marca rispetto ad un'altra sta poi all'utente utilizzare le informazioni riportate per una corretta scelta. La ASD-PAG non si assume nessuna responsabilità circa le indicazioni fornite che sono da ritenersi solo informative e non assolute e quindi in certi casi possono anche non essere condivise. Chi fa una scelta in base a quanto letto se ne assume completamente la responsabilità e in nessun caso si può chiedere conto alla ASD-PAG o all'autore dei contenuti. Chi decide di usufruire di queste informazioni accetta, senza eccezioni, le condizioni appena indicate. Introduzione Scegliere il pattino giusto potrebbe essere molto semplice ma farlo con cognizione di causa è sicuramente più difficile. Inoltre una volta scelto e acquistato, il pattino deve essere accuratamente controllato con una cadenza ben precisa per verificare una serie di effetti di usura. Tra questi è importante controllare la corretta scorrevolezza delle ruote o meglio dei cuscinetti associati, è importante controllare la superficie delle ruote verificando che non sia sporca, che i lacci siano in buone condizioni per prevenire rotture improvvise, verificare lo stato di usura dei freni e delle solette interne. Per i pattini più impegnativi e utilizzati va anche controllato lo stato degli ammortizzatori e dello sterzo. Infine è buona cosa imparare ad allacciare correttamente il pattino, la stabilità del piede è molto importante è l’allacciatura, se non ben fatta, può rendere difficile l’esecuzione degli esercizi. Si ricorda che l’Italia è leader Mondiale in questo campo e i prodotti Italiani sono i migliori in assoluto. Scopriamo come è fatto un pattino Il pattino a prima vista può sembrare un prodotto molto semplice ma in realtà è uno strumento sportivo ad alto livello tecnico. E’ importante conoscerlo a fondo per poterlo acquistare, per utilizzarlo al meglio e per poter fare una corretta manutenzione. Nelle figure di seguito possiamo vedere alcune figure che ritraggono i particolari delle parti che compongono un pattino. Le parti principali sono: lo Stivaletto, il Telaio e le Ruote. A loro volta queste parti principali hanno dei componenti che le compongono, è quindi importante conoscere l'insieme delle parti. Proprio la differenza tra questi particolari contribuisce a definire la categoria di un pattino. Quindi i pattini non sono tutti uguali, ma in base ai componenti che li compongono possono essere classificati per utilizzi diversi e ovviamente ne definiscono anche il costo. I pattini utilizzati nella categoria Danza e Libero sono differenti dai pattini che vengono utilizzati negli esercizi Obbligatori nei quali non è presente il freno anteriore. Le principali categorie sono: Avviamento, Avanzato, Pre-agonistica e Agonistica. Stivaletto Ruote Telaio Le parti secondarie di un pattino Ogni parte principale va analizzata per capire bene come è fatta e soprattutto come deve essere utilizzata e verificata. Di seguito cerchiamo di analizzare nei dettagli le singole parti, cioè la parti secondarie, che compongono le parti principali cercando di comprenderle al meglio e di dare consigli circa il loro acquisto. Le ruote Le ruote sono un componente molto importante del pattino e non va assolutamente sottovalutato. Dalla loro composizione chimica si stabilisce il loro utilizzo. Esistono quindi ruote adatte alle diverse superfici e si possono identificare da una sigla associata. Per far capire meglio si può tentare un paragone con i pneumatici della nostra autovettura sappiamo infatti che esistono coperture adatte per l’asciutto, per il bagnato, per la neve o per il fuoristrada. Anche i pattini possono essere utilizzati su diverse superfici e quindi occorre stabilire con una buona approssimazione quale ruote usare. Le ruote dei pattini hanno quindi diverse mescole dalle più morbide alle più dure. Le più dure si utilizzano su superfici rugose e mediamente rugose mentre le più morbide si utilizzando su superfici mediamente scivolose o scivolose. Esistono poi versioni particolari per superfici extra scivolose o super extra scivolose. E’ in particolare la capacità di aderire alla superficie che distingue un modello da un altro, ad esempio aumentando o diminuendo il proprio Grip di aderenza. Una ruota non adatta alla superficie può compromettere la stabilità complessiva o nel caso opposto ridurre di molto la scorrevolezza. Non esiste una ruota adatta a tutte le superfici, anche se in realtà quelle a media densità possono essere utilizzate per molte superfici. Spesso è la capacità dell'atleta a minimizzare gli effetti negativi di un Grip errato, ma un ruota adatta aiuta non di poco l'esecuzione di certi esercizi, a certi livelli è consuetudine di utilizzare un mix di ruote con Grip differenti sugli assi del pattino, proprio a conferma dell'importanza della scelta giusta. Oltre al Grip la ruota è identificata dalla sua elasticità o meglio il grado di assorbire gli urti o dalla sua leggerezza. Le sigle di identificazione, produttori e modelli Esistono diversi produttori di ruote ed esistono molti modelli, apparentemente uguali ma con sostanziali differenze e non solo di colore. La differenza funzionale tra modelli e marche può essere anche molto evidente, è come scegliere un pneumatico per l'auto infatti sappiamo bene che non tutte le marche e i modelli di ruota vanno bene per la nostra autovettura. Stessa cosa per i pattini, orientarsi non è facile anche se gli assortimenti non sono così elevati come per le autovetture. Occorre iniziare a capire che non è soltanto il prezzo il fattore di scelta ma è sopratutto la caratteristica tecnica. Per iniziare a capire dovremo conoscere e comprendere le sigle che identificano i vari modelli di ruota. La sigla infatti ci indica la durezza della mescola e ci dice per quale superficie è adatta. Esiste anche un altro fattore quello costruttivo. Esistono infatti mescole fatte con materiali diversi tra ruote della stessa marca, queste diversità attribuiscono alla ruota la categoria di utilizzo; quindi esistono modelli adatti ai principianti, per gli atleti avanzati per i professionisti. Anche il disegno costruttivo è un segno di distinzione che può aumentare la rigidità o la morbidezza. Il disegno costruttivo definisce anche il peso della ruota. Entrambi questi fattori Disegno e Peso non vanno confusi con il Grip di Aderenza alla superficie che è invece definito dalla mescola chimica dei materiali. Cerchiamo ora di riepilogare quanto abbiamo imparato. Nozioni importanti da ricordare Il Grip è definito da una sigla di identificazione Il Peso e il Disegno sono caratteristiche costruttive sempre descritte dal produttore I materiali utilizzati sono sempre descritti dal costruttore Ci sono diverse categorie di appartenenza in funzione del grado tecnico dell'atleta Ruota in scala A cod. 90 Ad altissimo GRIP per superfici extra scivolose Ruota in scala D cod. 46 Ad alto GRIP per superfici scivolose Questa tabella ci aiuta a comprendere la differenza tra le sigle. Esistono infatti due scale di misurazione una definita A e una definita D Gli esempi delle ruote e la scala di conversione sono prodotti della Komplex Srl un'azienda Italiana che utilizza gli ultimi ritrovati della tecnologia per costruire accessori per i pattini adatti a tutti, sia principianti che professionisti. Ruota in scala D cod. 56 Ad basso GRIP per superfici rugose Ruota in scala D cod. 48 Ad basso GRIP per superfici medie Sopra vediamo alcuni esempi tratti dal catalogo della Komplex una azienda Italiana giovane e innovativa con dietro un grande studio tecnologico e tanta esperienza sul campo. La serie Felix è adatta all'avviamento, la serie Azzurra è adatta all'agonismo, mentre la serie Ghibli è adatta ad un utilizzo Professionale insieme alle serie Angel, Bolero e Tango. Di seguito possiamo notare alcuni esempi tratti da prodotti della Roller-Line altra azienda Italiana tra i leader di mercato. Anche in questo caso possiamo vedere sigle provenienti da entrambe le scale di misurazione A e D. La Roller-Line è sicuramente la casa produttrice che propone un parco ruote molto assortito, le ruote adatte all'avviamento sono le classiche Boxer, un gradino più in alto si collocano le ruote della serie Magnum molto utilizzate per la loro mescola di qualità, modelli superiori come costruzione e caratteriste tecniche sono i modelli delle serie Giotto, di questa serie esiste anche il modello per superfici extra scivolose definito Special (noto per il suo colore azzurro acceso e finitura argento). Infine esistono le versioni Professionali Light ultra leggere generalmente identificate dalla sigla Light tra queste esistono modelli particolari ad altissimo Grip come le Fox Light. Giotto Special Boxer Magnum Ruota Giotto Special con scala 47D Ad alto GRIP per superfici molto scivolose come il Parquet Professional Light Ruota Mustang Light in scala 97A Ad basso GRIP per superfici molto dure Le Boxer della Roller-Line. Sono ruote economiche adatte a chi inizia il pattinaggio Le 4 scelte della serie Magnum della Roller-Line. 49D Soft per superfici scivolose 53D Medium per superfici poco scivolose 57D per superfici medie 60D per superfici ruvide Giotto Le 4 scelte della serie Giotto della Roller-Line. 49D Soft per superfici scivolose 53D Medium per superfici poco scivolose 57D per superfici medie 60D per superfici ruvide Tra tutti questi modelli è difficile non trovare il prodotto adatto alla superficie di gara o di allenamento. Ovviamente per motivi pubblicitari non possiamo indicare un modello rispetto ad un altro. Le indicazioni fornite sono sufficienti per poter operare una scelta corretta in totale autonomia. I Cuscinetti a sfera Le ruote da sole non sono niente senza i cuscinetti a sfera. Sono quest’ultimi infatti che definiscono la scorrevolezza della ruota. Un cuscinetto difettoso o sporco può compromettere la rotazione di una o più ruote e rendere il pattino sbilanciato con tutte le conseguenze del caso. Su ogni ruota vengono applicati 2 cuscinetti uno interno ed uno esterno per un totale di 16 cuscinetti a sfera. I cuscinetti sono costruiti in acciaio anche se esistono versioni realizzate con materiali innovativi. Esistono anche in questa categoria diversi tipi di cuscinetti si va da quelli base a quelli per uso professionale e da competizione. Si distinguono per le loro caratteristiche di robustezza e scorrevolezza. I cuscinetti possono essere completamente aperti da entrambi i lati, o essere semi schermati cioè chiusi da una lato oppure schermati cioè chiusi da entrambi i lati. Sotto vediamo alcuni modelli offerti dalla Roller-Line e dalla Komplex, vediamo gli Abec1 che sono quelli base, poi seguono gli Abec3 per un uso più intensivo e gli Abec 5 Carbon ad alta scorrevolezza. Poi seguono i modelli di maggior pregio come gli Abec7 e Abec9. I cuscinetti vanno controllati spesso e se sporchi vanno puliti e oliati per rendere corretta nuovamente la loro scorrevolezza. Leggere con attenzione la sezione di manutenzione. La serie di cuscinetti proposti dalla Komplex In figura gli ABEC3, ABEC5, ABEC7 gli ABEC9 La serie di cuscinetti proposti dalla Roller-Line. In figura gli ABEC1, ABEC3 ABEC5 e ABEC9 I distanziali Questo piccolo e insignificante accessorio viene spesso trascurato anche da pattinatori con molti anni di esperienza. A cosa serve il distanziatore e dove va installato. Va installato all'interno della ruota tra i 2 cuscinetti a sfera ed è sempre consigliabile tranne nel caso di principianti. Infatti i principianti quando si apprestano ad imparare devono poter avere la possibilità di ridurre lo scorrimento delle ruote tramite l'avvitamento del dato di serraggio delle ruote. Se si installa il distanziale l'effetto di riduzione del movimento non può avvenire. Per i pattinatori già avviati o esperti il distanziale può conferire una serie di vantaggi. Il primo è la possibilità di sostituire le ruote anche sul campo di gara con una rapidità molto elevata, cosa non semplice in mancanza di distanziali in quanto la regolazione del dato di serraggio deve essere fatta con precisione cioè non troppo stretto (causa rallentamento) e non troppo lento (causa basculamento della ruota). Questa è una operazione che va compiuta con attenzione infatti una installazione non corretta può causare problemi anche seri all'esecuzione degli esercizi. Inoltre anche quando le ruote sono ben regolate si può verificare un grip del cuscinetto sottoposto a trazione laterale. Infatti il cuscinetto durante l'esercizio può essere premuto tra la ruota e il dado determinando un rallentamento che può creare incertezza nei movimenti. Installare il distanziale invece garantisce sempre la perfetta distanza tra i cuscinetti evitando che possa essere schiacciato tra la ruota e i dato di serraggio. In questo modo garantisce sempre un ottimale scorrimento anche se la ruota riceve trazioni trasversali. Inoltre Distanziali per cuscinetti quando si cambia un treno di ruote sul campo di gara si può serrare al massimo il dato di tenuta senza compromettere la scorrevolezza della stessa. Tutto a vantaggio della rapidità del cambio. Occorre comunque sempre verificare la corretta installazione del distanziale questo non deve interferire con la rotazione a qualsiasi serraggio. Il Telaio Il Telaio è la sezione ad alta tecnologia del pattino. Esistono molti tipi di telai e orientarsi per l'acquisto non è semplice anche perchè insieme alla scarpetta è un componente ad alto costo. Il Telaio è a sua volta composto da diverse parti. Tra queste possiamo distinguere le seguenti; la piastra che funge da struttura portante tra la scarpetta e le altri parti, i supporti per le ruote e la meccanica dello sterzo entrambi coincidono con la crociera, gli ammortizzatori sono parte integrante delle crociere e il freno che è fissato sulla struttura portante della piastra. La figura1 ci mostra come è fatto un telaio. Sul telaio viene fissata la scarpetta. Il telaio può essere molto semplice e privo di regolazioni o di un certo livello completo di diverse regolazioni come la pressione degli ammortizzatori e la pressione dello sterzo. La robustezza della crociera definisce anche una sicurezza operativa oltre alla garanzia di una tenuta in assenza di deformazioni, le crociere possono essere costruite in ferro, in acciaio o in materiali compositi. La piastra è un componente importante e può essere realizzato in diversi materiali metallici, le migliori sono realizzate in alluminio o leghe leggere per conferire rigidità, robustezza e leggerezza. Altre piastre hanno parti in acciaio insieme a quelle in lega leggera. La figura 2 mostra una piastra professionale in cui si notano dei fori di alleggerimenti, questi intagli possono essere realizzati solo se il materiale è particolarmente rigido e robusto e di conseguenza anche costoso. Gli ammortizzatori e i freni sono componenti soggetti ad usura e vanno controllati con una certa frequenza. Per capire meglio questi componenti si consiglia di leggere i paragrafi dedicati. Variant M Roller-Line Ammortizzatori Piastra Crociera e Sterzo Figura1 Matrix Roller-Line Figura2 Gli ammortizzatori Gli ammortizzatori sono costituiti da una sospensione di materiale elastico sorretta da una struttura metallica in pressione, generalmente il grado di tensione è regolabile. Come già indicato i gommini della sospensione sono componenti soggetti ad usura e se presentano crepe o fessurazioni vanno subito sostituiti. Vanno anche sostituiti in caso in cui l'atleta evolve fisicamente. La loro mescola definisce l'elasticità che deve essere proporzionale al peso dell'atleta. Usare un gommino troppo duro per un atleta che pesa poco può compromettere l'elasticità dell'ammortizzatore rendendo i contatti con il terreno troppo traumatici. Viceversa un gommino troppo morbido in relazione ad un atleta pesante può rendere il pattino troppo morbido e creare incertezza in certe figure acrobatiche come i salti a rotazione. Le case produttrici propongono un assortimento di gommini che sono in diretta relazione con il peso dell'atleta. Esistono inoltre mescole diverse tra cui la gomma naturale e le mescole sintetiche in poliuterano. Il colore del gommini definisce i range di utilizzo in base al peso. Nelle figure vediamo alcuni esempi di sospensioni sia in gomma naturale che sintetiche in poliuterano. Le sospensioni in poliuterano hanno un costo circa doppio rispetto a quelle in gomma naturale. Sospensioni in Poliuretano professionali specifiche per piastra Matrix Verde Extra soft - fino a 55 kg Grigio Soft - fino a 70 kg Blu clear Medio - fino a 90 kg Clear Medio/hard - oltre 90 kg Sospensioni in Poliuretano Verde Extra soft - fino a 35 kg Grigio Soft - fino a 45 kg Blu clear Medio - fino a 55 kg Clear Medio/hard - fino a 70 kg Giallo clear Hard - oltre 70 kg Sospensioni in Gomma naturale Verde Soft - fino a 35 kg Ambra Medio - fino a 50 kg Giallo Hard - oltre 50 kg I Freni Il Freni sono un componete che aiuta l'atleta in certi esercizi e non deve essere considerato solo un accessorio per fermarsi. Anche per i freni esistono modelli diversi con mescole opportune che conferiscono caratteristiche e comportamenti diversi. I Freni hanno quindi degli indici a 5 stelle (o asterischi) che identificano nel profilo specifico il livello. I profili di identificazione sono 3: Risposta elastica (o elasticità), Grip, abrasione/consumo. La risposta elastica; definisce la capacità del materiale di adattarsi al terreno contro cui si preme Il Grip; Grip è la capacità di aderire al terreno L'abrasione; il consumo o l'abrasione definisce il grado di usura del materiale Freni proposti dalla Roller-Line Scala da 1 a 5 Freni Grigi Freni Cappuccino Freni Blu Elasticità Grip Abrasione X X X X X X X Elasticità Grip Abrasione Freni Ambra X X X X X X X X X X X X Elasticità Grip Abrasione X X X X X X X X X X X X X X Elasticità Grip Abrasione X X X X X X X X X X X X X X X Freni proposti dalla Komplex scala da 1 a 9 Freni Sky Elasticità Grip Abrasione Freni Honey 6 6 6 Elasticità Grip Abrasione 7 7 7 Freni Avana Elasticità Grip Abrasione 8 8 8 Freni Ice Elasticità Grip Abrasione 9 9 9 Lo stivaletto Lo stivaletto o scarpa è la parte a contatto con il piede e deve consentire un certo confort e nel contempo garantire elasticità e robustezza. In Italia esistono i più grandi produttori mondiali di scarpe la Risport e la Edea oltre ad altri produttori minori. La Risport è una azienda storica mentre la Edea è stata fondata proprio dai proprietari della Risport nel momento in cui hanno venduto l'azienda ad altri. Entrambe le case hanno un parco scarpe di assoluto rilievo e adatto a tutti i livelli. Le scarpette (o stivaletto) si distinguono oltre per il costo di acquisto anche per un indicatore di rigidità che ci dice per quale atleta è destinata la calzatura. L'indicatore in effetti è strettamente legato al peso dell'atleta e indirettamente al tipo di categoria di appartenenza e agli esercizi a cui è destinata. Si parte da un indice di rigidità di 15 per arrivare a 90. Alcuni particolari costruttivi possono rendere lo stivaletto più confortevole e di maggior pregio. Ad esempio le imbottiture, la tomaia, la suola, l'areazione. I modelli più semplici hanno una struttura non molto imbottita, spesso la calzatura e la suola sono in materiali sintetici e non posseggono un sistema di circolazione dell'aria. I modelli di marca e migliori hanno molto curato il tipo di imbottitura tenendo conto la stabilità del piede a la sua anatomia, hanno la struttura e la suola in pelle con interni spesso in micro fibra, e sono dotati di un sistema di circolazione dell'aria sia sulla linguetta sia sulla suola e incerti casi anche nel tacco. Spesso le scarpe adatte al pattinaggio su ghiaccio sono anche adatte al pattinaggio a rotelle e viceversa ampliando di molto la scelta proposta e anche il loro utilizzo. Alcuni modelli della EDEA Ice Fly della Edea adatto a professionisti indice rigidità 90 Rotelle e ghiaccio Fly rotelle della Edea adatto a professionisti indice rigidità 50 Motivo della Edea per avviamento indice rigidità 40 Preludio della Edea primi salti indice rigidità 35 Alcuni modelli della RISPORT Siria della Risport adatto a principianti indice rigidità 15 Perla professional Risport indice rigidità 50 RF2 della Risport Agonistico rigidità 55 Scegliere la misura giusta Per un atleta in età evolutiva avanzata, in cui in piede ha oramai raggiunto la sua stabilità, è molto più facile scegliere la calzatura. Il numero di calzata può tranquillamente corrispondere con il numero dello stivaletto. Infatti deve essere preciso e non ci devono essere punti morti o giochi tra l'interno dello stivaletto e il piede. In questi casi si può anche investire in uno stivaletto di maggior pregio in quanto potrà essere utilizzato per un periodo più lungo. Molto più difficile scegliere la calzatura per un atleta in fase di crescita, in tal caso investire per una calzatura di grande pregio è sicuramente dispendioso dovendola sostituire dopo breve tempo anche dopo una sola stagione. Per scegliere la calzatura giusta occorre valutare il grado tecnico dell'atleta e il suo peso. Infine è fondamentale scegliere la calzata giusta valutando attentamente la grandezza del piede. La tecnica migliore è quella di misurare il piede e definire con precisione il numero di scarpa di appartenenza. Il momento migliore per l'acquisto è alla fine dell'estate in quanto il piede del bambino smette di crescere o meglio rallenta la crescita per poi riprendere in primavera inoltrata e velocizza durante l'estate. Per un piede in crescita si può scegliere una calzata di 5mm o 10 millimetri in più rispetto alla calzata ideale. Questo significa 1 o 2 taglie in più. Infatti ogni taglia varia di 5 mm (circa). Come facilmente individuabile nella tabella sottostante. Tabella fornita dalla Edea sulla comparazione tra la taglia e i millimetri del piede Come misurare il piede Misurare il piede è facile e non servono particolari accessori. Se si dispone di una soletta graduata potete utilizzarla, altrimenti potete seguire le semplici indicazione di seguito riportate. Trovata la misura potete scegliere lo stivaletto più adatto. Tenete conto sempre se si tratta di un piede già sviluppato o in crescita. L'indicazione di massima sviluppata dalla Edea consente di scegliere una calzatura leggermente più grande per un piede in crescita come indicato nella figura, al massimo si può aumentare di 10mm (circa2 taglie). Fate riferimento alla tabella delle taglie elencate cercando il numero a voi più vicino. Ad esempio la misura di 230mm corrisponde alla taglia di 34,5. Le scarpette spesso dispongono di tutte le misure. DISEGNO DEL PROFILO DEL PIEDE PER MISURARE CON PRECISIONE Mettersi seduti e appoggiare un foglio A4 sotto ogni piede. I piedi devono essere perpendicolari al pavimento senza nessuna inclinazione. Da una persona esterna, con l'utilizzo di una semplice penna a sfera, farsi tracciare il profilo del piede. La penna deve essere tenuta aderente al piede, ma sempre in posizione VERTICALE. Senza muovere i piedi, alzarsi in piedi e ripetere l'operazione. Questo disegno dovrebbe essere più grande in quanto evidenzia il profilo del piede in pressione. Successivamente, con un righello, tracciare in ogni foglio una linea tra i punto piu' estremo della punta e quello del tallone. Misurare precisamente questa distanza in centimetri. Questa è la nostra misura del piede. Se si è abituati a calzare scarpe aderenti, consigliamo di provare esattamente questa Indicazioni della Edea sulla grandezza massima della scarpa taglia. E' uso comune lasciare un piccolo margine in punta, per favorire il movimento delle dita, ma ATTENZIONE ! NON PIU' DI 5 MILLIMETRI se il piede è fermo NON PIU' DI 10 MILLIMETRI se il piede è in crescita. Misuratore apposito Allacciare la scarpa correttamente Allacciare correttamente e scarpe è fondamentale. Contribuisce a tenere il piede fermo evitando sfregamenti contro le pareti della scarpa e sul fondo. Inoltre aiuta ad avere quella aderenza con la scarpa necessaria ad aumentare la sensibilità e rendere più facile lo svolgimento degli esercizi. L'allacciatura è FONDAMENTALE !! Aiuta il piede a mantenere la corretta posizione all'interno della scarpa e a lavorare in sintonia con la scarpa. La scarpa della taglia esatta e correttamente allacciata lavora correttamente e perciò dura di piu' e garantisce le massime performance all'atleta. I matematici ci dicono che ci sono circa 2 TRILIONI di possibilità diverse di allacciare una scarpa attraverso 6 soli fori. La piu' comunemente utilizzata e consigliata è quella a SPINA di PESCE Sconsigliamo vivamente altri modi di allacciatura in quanto chiudono la scarpa in modo disarmonico.. Sono importanti il TIPO di allacciatura e soprattutto il GRADO di allacciatura TIPO DI ALLACCIATURA Consigliamo l'allacciatura a SPINA PESCE nel verso ESTERNO --> INTERNO. Consiste nel far passare il laccio sopra il foro, dall' esterno all' interno della scarpa. IL SENSO DI TIRAGGIO E' ORIZZONTALE !! Ha innumerevoli vantaggi: il laccio NON esercita PRESSIONE DIRETTA sul collo del piede e CHIUDE la scarpa avvolgendo il piede OMOGEANEAMENTE il LACCIO si AUTOBLOCCA ad ogni passaggio evitando cosi di slacciarsi. Con questo tipo di allacciatura risulta più difficile slacciare la scarpa Nella zona CAVIGLIA, consigliamo di far passare il laccio da SOPRA a SOTTO IL GANCIO per: - esercitare sul gancio una PRESSIONE uniforme verso l'interno. - BLOCCARE il laccio ad ogni passaggio - il laccio non esercita una pressione diretta nella gamba, ma sulla scarpa. In piu' si forma nella parte alta una chiusura a V che facilita il piegamento del piede. Il GRADO DI ALLACCIATURA è la tensione del laccio La zona che permette il controllo della scarpa è il tallone e per mantenerlo nella corretta posizione durante la pattinata è fondamentale l'allacciatura SERRATA del COLLO DEL PIEDE. Consigliamo infatti di allacciare la scarpa come una CLESSIDRA. MORBIDA NELLA PUNTA in modo da favorire il movimento delle dita dei piedi. STRETTA NEL COLLO del piede per mantenere il tallone in posizione RELATIVAMENTE MORBIDA NELLA CAVIGLIA in modo da favorire il movimento della gamba e la flessione. Il grado di allacciatura nella caviglia determina la resistenza della scarpa nel piegamento. Piu' viene stretta e più sento la resistenza al piegamento. Per verificare la corretta tensione del laccio, passare con il dito sopra i lacci. NON SI DOVREBBERO SPOSTARE. Effetti di una allacciatura non corretta La scarpa destra (a sinistra dello schermo) ha l'allacciatura errata, mentre la scarpa sinistra (a destra dello schermo) con il grado di allacciatura corretta. Notate come durante il piegamento la scarpa destra 'spancia' e tende a piegarsi. Questo non deve accedere. FERMALACCIO Anatomicamente il piede non è simmetrico. La parte interna ha piu' volume mentre la parte esterna, con la caviglia in posizione arretrata, ha un volume ridotto. In tutte le calzature la lingua ha la funzione di proteggere il collo del piede e permettere la flessione della gamba. E' naturale che con l'esercizio la lingua lasciata libera, cioè non tenuta da un'allacciatura ferma e sicura, segua l'anatomia del piede, spostandosi verso l'esterno. Anche questo motivo, raccomandiamo di mantenere un'allacciatura ferma. Nonostante questo, in caso di mal allineamento plantare si può verificare lo stesso lo spostamento della lingua.A tal proposito Edea, nei modelli professionali, ha inserito il FERMA LACCIO. Suggeriamo due metodi d'uso: - DIRETTO. Far passare entrambi i lacci attraverso il ferma laccio. (foto sopra) - INVERSO. Far passare solamente il laccio attraverso il Ferma Laccio inserendolo al contrario. Si costringe così la lingua a seguire la direzione del laccio. La lingua solitamente gira verso l'esterno nella parte vuota del piede. Prendendo il laccio interno, facendolo passare al contrario nel ferma laccio e poi proseguendo nell'allacciatura, la lingua viene tenuta verso la caviglia interna. (foto di lato) ATTENZIONE Immagini, foto, disegni, tabelle sono tratti dai siti web delle rispettive case di produzione. Si ringraziano la Komplex, la Roller-Line, la Edea e la Risport. Tutti i diritti riservati dai rispettivi produttori. Per ulteriori informazioni circa la loro produzione potete visitare i rispettivi siti Web