visitors - Telefilm Central

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visitors - Telefilm Central
• Alias • Eastwick • Desperate Housewives • Melrose Place
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magazine amatoriale di www.telefilm-central.org •
numero 08 - gennaio-febbraio-marzo 2010
White collar
+
Speciale
Una visita agli studios televisivi
di Los Angeles
i personaggi del mese
Abby Sciuto e Clark Kent
visitors
a volte ritornano
arriva anche in Italia su DDT il remake
della celebre serie cult degli anni ‘80
Editoriale
è vero, anche questa volta pubblichiamo il numero della Telefilm Central Fanzine con qualche
settimana di ritardo, ma c’è una ragione! Eravamo ansiosi e agitati perchè pensavamo
fosse un numero troppo snello, che vi fossero pochi articoli di approfondimento sulle
vostre (e nostre) serie televisive preferite e invece, al momento dell’impaginazione,
ci siamo accordi che questo ottavo numero è a dir poco immenso!
Partiamo con V - Visitors, la serie sci-fi remake della miniserie americana degli anni ‘80. La
serie è finalmente giunta anche in Italia grazie a Mediaset Premium e non potevamo non
dedicarvi l’articolo iniziale della Fanzine e la cover con l’angosciosa V sanguinante.
Sul satellite sono tornate le amate Desperate Housewives con le (dis)avventure
della sesta ed inedita stagione. Se pensavate che Wisteria Lane si fosse un
po’ tranquillizzata, beh che dire? Vi siete completamente sbagliati!
Magazine amatoriale gratuito a cura della redazione di Telefilm-Central.org
Anno II Numero 08
www.telefilm-central.org
[email protected]
[email protected]
Redazione:
Valentina Colombo, Mara Dallefrate
Progetto grafico e impaginazione:
Valentina Colombo
Hanno collaborato a questo numero:
Beerok23, Claudio Buscaroli, Valentina Colombo, Mara Dallefrate,
Fran, Pietro Iezzi, Giuseppe Meniconi, Jacopo Paliaga.
© copyright 2010
Tutti i diritti sono riservati. La riproduzione dei contenuti, totale o parziale,
in ogni genere e linguaggio è espressamente vietata.
Tutte le immagini e i marchi citati sono di proprietà dei rispettivi aventi diritto.
L’angolo Serie Usa di questo mese l’abbiamo dedicato ad un gioiellino che quest’anno USA Network
ha deciso di promuovere spendendo la bellezza di 10 milioni di dollari: White Collar. La serie è
davvero una perla nel suo genere, tenendo poi conto che è nata dalla penna di un esordiente.
Un tocco di magia e sovrannaturale, soprattutto in questo periodo dove i vampiri spopolano
ovunque, non poteva mancare anche nella Telefilm Central Fanzine. Direttamente dalla ABC, ecco
dunque un approfondimento su Eastwick, serial dedicato alle adoratrici del male: le streghe.
La Serie Vintage è questa volta Alias, del guru cine-televisivo J.J. Abrams. In questo
numero troverete un approfondimento di ben 16 pagine che vi farà rivivere tutto il
telefilm minuto per minuto. L’articolo vi introdurrà inoltre a VirtuAlias, la stagione virtuale
realizzata da alcuni fan italiani che potete leggere solo su Telefilm-Central.org
Con Merlose Place 2.0 arriva dagli USA l’erede del vecchio teen drama Merlose Place, spin off
del più celebre Beverly Hills 90210. In questo articolo troverete parallelismi tra i due serial.
I personaggi di questo mese sono Abby Sciuto, l’analista di laboratorio un po’ dark queen di
NCIS e Clark Kent, il supereroe di Smallville che esordì sul piccolo schermo ben 10 anni fa.
A concludere la Fanzine il resoconto e le foto del viaggio a Los Angeles di due fan scatenate
che vivono davvero a pane e telefilm: Valentina e Mara. Qualcuno ha potuto seguire la cronaca
del loro viaggio tramite Facebook, tra commenti e fotografie che ritraevano ogni singolo
sassolino che incontravano. Con l’ottavo numero della Telefilm Central Fanzine, Vale ha voluto
raccontarvi più dettagliatamente la loro settimana all’insegna dei set e dei serial, facendovi
vedere i set telefilmici degli studi cinematografici visitati durante la loro vacanzina californiana.
Buona lettura e arrivederci al prossimo numero!
Sommario
n. 8 gennaio-febbraio-marzo 2010
PREVIEW
delle serie
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Housewives
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Claudio Buscaroli
Collar
14 diWhite
Valentina Colombo
Place
18 diMelrose
Fran
ALTRE SERIE
Eastwick
22 diITalia:
Pietro Iezzi
Alias
26 diVintage:
beerok23
ALTRE RUBRICHE
Abby Sciuto
42 diPERSONAGGI:
Mara Dallefrate
Clark Kent
46 diPERSONAGGI:
Jacopo Paliaga
Tour agli Studios
50 diSPECIALE:
Valentina Colombo
25 Home Video
Serie Preview
V
so, sia in patria sia nel nostro Bel
Paese, grazie ad effetti speciali, che
oggi possono sembrare ingenui e
primitivi ma che allora furono una
novità assoluta per la televisione,
a una certa larghezza di mezzi,
anch’essa inusitata in televisione,
ma soprattutto grazie ad una sceneggiatura
stringente,
approfondita e ben
studiata ed
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caratterizzazione dei
di Giuseppe Meniconi personaggi, in special modo quella di uno dei “cattivi”
più carismatici ed affascinanti che
la storia della fantascienza televisiva ricordi: la temibile Diana (interpretata da Jane Badler). Il successo
fu tale che ci fu anche un seguito,
una serie TV di complessive 19
puntate trasmesse anch’esse con
buon successo sia negli USA che in
anche i visitatori
a volte ritornano
telefilm central
E’
difficile trovare qualcuno
quantomeno
adolescente negli anni
’80 che non ricordi V:
Visitors, una doppia miniserie TV
americana di fantascienza di complessivi cinque episodi di un’ora e
mezza ciascuno, prodotta nel 1983
e arrivata nel nostro paese l’anno
successivo. La serie cominciava
con l’arrivo, molto suggestivo,
di alcune gigantesche astronavi aliene che andavano a posizionarsi sopra le principali città
del mondo (un “incipit” che una
dozzina d’anni dopo sarebbe
stato copiato - pressoché pari
pari - da Roland Emmerich per il
suo roboante Indipendence Day).
Gli alieni a bordo di tali navi
si mostravano estremamente
simili fisicamente agli umani,
amichevoli e desiderosi di dividere conoscenze e tecnologie
con gli abitanti della Terra. La
realtà dietro la maschera (mai
espressione fu più opportuna)
si dimostrò presto ben diversa...
Il prodotto ebbe enorme succes-
Italia, anche se probabilmente tale
prodotto non raggiunse la qualità
della doppia miniserie precedente.
Come tutte le serie TV di grande
successo molto amate, Visitors ha
sempre mantenuto un posto speciale nel cuore di chi l’ha seguita,
anche a distanza di molti anni, ed è
pertanto comprensibile che le prime reazioni all’annuncio di un remake della rete televisiva ABC siano
state improntate ad un certo scetticismo. Dopo la visione dei primi
quattro episodi di “V” (peraltro lo
stesso semplice titolo dell’originale, rinominata Visitors in Italia) andati in onda negli USA a partire dal
3 novembre 2009, si può dire con
assoluta certezza che tale scetticismo è completamente infondato.
La nuova serie comincia in maniera molto simile all’originale (tanto che gli autori si sono permessi
una sottile presa in giro, ovvero far
esclamare ad un personaggio che
“sembra di stare in Indipendence
Day”), ma mostra subito una qua-
telefilm central
Serie Preview
lità di effetti speciali che segnano
una nuova frontiera per la fantascienza televisiva, nonché un impegno produttivo paragonabile
soltanto ai serial più importanti
dell’emittente, quali Lost o Flash
Forward. Ma sarebbe ingiusto e riduttivo pensare che le qualità della
nuova incarnazione di “V” si limiti-
telefilm central
no all’esperienza visiva. Il cast
è azzeccato, un giusto mix di
giovani ed attraenti volti come
Logan Huffman (Tyler) e Laura
Vandervoort (Lisa) e di attori
di alta qualità già noti agli appassionati del piccolo schermo come Joel Gretsch (Padre
Jack Landry ma in precedenza
Tom Baldwin in 4400), Elizabeth Mitchell (Erica Evans meglio conosciuta
come Juliet Burke
in Lost) e Morena
Baccarin (Anna,
ma in precedenza
Inara in Firefly). I
personaggi sono
complessi, ben
caratterizzati
e
approfonditi e la
sceneggiatura è contemporaneamente
interessante, sorprendente e con il giusto
quantitativo di colpi
di scena.
Se la trama della serie originale era fortemente basata sulla
realtà storica della
zone europee occupate dai nazisti durante la seconda guerra
mondiale, e sui movimenti di resistenza
nati nelle stesse aree
(ricordiamo che il
creatore di Visitors stava in realtà scrivendo
una soggetto sulla nascita e sulla presa del
potere da parte di un
movimento neofascista negli USA
degli anni ’80 ed alla richiesta da
parte della ABC di una serie di fan-
tascienza l’ha soltanto adattato),
quella del remake invece sembra
mostrarci una presa di potere più
sottile da parte dei nuovi arrivati,
una dittatura “attualizzata” basata
sulla manipolazione delle masse,
sul potere dei media e sulla conoscenza delle tecniche di creazione e mantenimento del consenso più che sulla forza militare.
Se chi non conosce l’originale rimarrà avvinto dallo svilupparsi
della storia, il fan di vecchia data
troverà sufficienti differenze per
appassionarsi alla nuova serie, ma
anche appaganti riferimenti e strizzate d’occhio a chi conosce bene la
storia, in attesa di vedere cosa ci riserverà sotto questo punto di vista
il proseguio della serie. Ricordiamo
infatti che uno dei motivi del grande successo dell’originale risiede
proprio nel forte impatto visivo di
determinate situazioni e di particolari scene, che sono considerate
tra quelle più d’impatto nella storia della fantascienza televisiva; se
è giusto e normale che un remake
debba avere sufficienti motivi di
originalità per essere considerato
una serie a sé stante è anche vero
che è comprensibile aspettarsi
qualche scena“storica” a sua volta
anche dalla nuova serie. In patria
gli ascolti sono partiti fortissimo
per poi accusare un certo calo ma
stabilizzarsi ad un livello sufficiente, intorno ai nove milioni e mezzo
di spettatori, da garantire il proseguimento della serie dal 30 marzo e
per tutta il primo blocco di episodi.
La domande per il futuro sono es-
senzialmente due: se, dopo una
pausa cosi lunga, questi livelli di
audience saranno sufficienti per
offrire ulteriore vita ad un serie che,
a giudicare dalle prime quattro
puntate, sembra veramente poter
rinverdire i fasti di uno dei prodotti
più amati dai fan della fantascienza televisiva, e se (in caso di risposta affermativa) l’inventiva degli
autori sarà sufficiente a mantenere
il livello cosi alto per un numero
notevole di episodi, tenendo presente che tutti ci auguriamo che
sia già presente quantomeno una
traccia di come dovrà evolvere la
vicenda sino alla conclusione.
E’comunque innegabile che gli elementi per essere ottimisti ci sono
tutti: non è facile fare il remake di
una serie quasi leggendaria e riuscire ad ottenere un risultato dello
stesso livello, ed almeno quest’antipasto dei primi episodi ci è riuscito pienamente. V sarà suoi nostri
schermi televisivi da marzo, sul canale Joy del bouquet a pagamento
di Mediaset su digitale terrestre, e
presumibilmente a seguire ci sarà
anche un passaggio sulle reti gratuite dello stesso gruppo televisivo. Per tanto buona visione a tutti
e ricordate che non sempre i Visitatori sono quello che sembrano!
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attenzione
spoiler!
Serie Preview
Tremate, tremate,
Le casalinghe sono tornate...
di Claudio Buscaroli
…e più disperate che mai!
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telefilm central
L
e signore di mezza età che
abitano a Wisteria Lane ne
hanno fatta di strada... Hanno affrontato a testa alta
quasi tutti i grandi problemi della
vita, consce della forza che solo il
reciproco supporto può dare; la costante che, stagione dopo stagione, ha permesso loro di superare le
piccole e grandi insidie del vivere
quotidiano è stata infatti il gruppo.
Hanno vissuto litigi, tradimenti e
persino morti inaspettate, eppure
le nostre casalinghe non si sono
mai date per vinte; hanno messo
da parte i vecchi stupidi rancori e
si sono unite di fronte ai problemi
più importanti, facendosi coraggio
e riuscendo ad arrivare, ancora una
volta, tutte insieme fino alla nuova
sesta stagione.
è scomparso il timore secondo cui,
nell’ormai lontano ottobre 2004, ci
si chiedeva come l’America (e successivamente il resto del mondo)
avrebbe potuto trovare interessanti
le “avventure” di quattro casalinghe
quarantenni sull’orlo della disperazione. Quello che Bree, Lynette, Susan e Gabrielle ci hanno insegnato
è che i panni sporchi, prima o poi,
bisogna certo lavarli, ma alla gente
che ci guarda dall’esterno piacciono
solo se non sono ben puliti. Ormai
anche noi ci siamo trasferiti in quel
di Wisteria Lane e troviamo stuzzicante vedere le complicate relazioni dei nostri vicini di casa “acquisiti”.
Siamo felici di sbirciare fuori dalla
nostra finestra, pronti a criticare e a
fare il tifo prima per l’una e poi per
l’altra quarantenne, rassicurati dal
fatto che, per una volta, non saremo a nostra volta giudicati!
Ma facciamo un po’ il punto della
situazione. Marc Cherry, ideatore
della serie, ci ha proposto con impareggiabile ironia le evoluzioni delle
vite di queste quattro valchirie.
L’algida Bree con alle spalle un
marito defunto ha ora una figlia
scomparsa dopo la gravidanza e un
figlio omosessuale che, dopo l’abbandono, sembra essere tornato
con la testa talmente sulle spalle da
essere diventato suo assistente di
lavoro e ad aver messo su famiglia.
La sfortunata Susan che, con un
figlio in più a carico, è sempre impegnata nel suo “tira e molla” con
Mike ed ha intrapreso una dura lotta contro l’amica-nemica (nonché
ex di Mike) Katherine.
La prima donna Gabrielle è, in
questa sesta stagione, mamma di
due figlie che l’hanno portata a trascurarsi ma a recuperare finalmente
il suo rapporto con il marito Carlos.
Infine l’infaticabile Lynette, di
nuovo disoccupata, con nuovi figli
in arrivo e un marito che vuole ritrovare la sua perduta giovinezza.
La serie ci ha ormai abituati a radicali cambiamenti; quando una
delle quattro raggiunge un buon
equilibrio, ecco infatti che irrompe qualcosa nella loro vita che
crea disordine e stravolge il loro
quotidiano. E’ accaduto quando,
alla fine della quarta stagione, le
loro avventure hanno fatto un salto in avanti di cinque anni e pure
con la morte di Edie nel quinto
capitolo. Il nuovo anno, ne siamo
sicuri, non sarà certo da meno.
Ricattata dal marito Orson, Bree si
avvale per il divorzio dell’avvocato
Karl con il quale si consola sotto le
lenzuola. Susan, rivelatasi la misteriosa sposa di Mike, deve combattere la follia delirante di Katherine,
caduta in depressione per aver
perso l’amato vicino. Lynette, neoassunta da Carlos, deve mediare
tra la sua nuova brillante carriera e
l’ennesima imminente gravidanza.
Gabrielle è invece alle prese con la
sua nuova irrefrenabile figlioccia e
sta pian piano perdendo il rapporto con quella più piccola.
Come se non bastasse a Wisteria
Lane si è trasferita infine una nuova misteriosa famiglia che sembra nascondere un terribile passato in ambito terroristico e che
sta fuggendo addirittura dall’FBI.
Per non parlare dell’inquietante presenza di un presunto serial
killer, tentato omicida di Julie…
Su FOX LIFE (canale 112 di Sky) siamo ormai al giro di boa. La stagione sei si avvia verso il gran finale. I
segreti si stanno per svelare, i panni sporchi stanno per essere stesi in
piazza, ma non prima dell’immancabile episodio catastrofe a cui negli ultimi anni siamo stati abituati.
Dopo tornado, incendi, sequestri
al supermercato, è infatti la volta di
un incidente aereo. Durante l’abituale party di Natale, Karl decide
di affittare un piccolo velivolo con
annesso striscione per dichiarare
il suo amore a Bree. Sarà catastrofe quando l’aereo, dopo la morte
improvvisa del pilota, si ritroverà
ad atterrare su Wisteria seminando
il panico e distruggendo la casetta
di Babbo Natale dentro alla quale
Bree, Orson e Karl stanno litigando,
provocando la morte certa di uno
dei tre protagonisti.
Ancora una volta gli equilibri si
spezzano e le carte in tavola, ormai
scoperte, vengono mischiate di
nuovo. In che modo? Solo la seconda parte della stagione ce lo potrà
rivelare…
telefilm central 11
Serie Preview
BREE
LYNETTE
KATHERINE
ALTRI NOMI: il suo vero cognome è Lindquist
ANNO DI NASCITA: 1966
OCCUPAZIONE: pubblicitaria, poi vice presidente dell’agenzia, co-proprietaria della pizzeria del
marito e vice presidente nell’agenzia di Carlos.
RESIDENZA: 4355 Wisteria Lane
Stagione 1: Pressata dalla sua frenetica vita di casalinga,
Lynette comincia ad avere visioni sulla defunta Mary Alice e a meditare il suicidio. In seguito licenzia l’attraente
baby-sitter di cui il marito si invaghisce.
Stagione 2: E’ una stagione che vede i ruoli invertiti; Lynette riprende infatti il suo lavoro in pubblicità mentre a
Tom viene affidato l’onere dei figli. La donna abbandona poi Tom a causa di un’amante per poi scoprire che si
tratta di un’ex compagna di Tom da cui quest’ultimo ha
avuto una figlia.
Stagione 3: Viene tenuta in ostaggio al supermercato
dall’ex moglie di Tom, si invaghisce del cuoco della pizzeria del marito, scopre di avere il cancro e deve riprendere i complicati rapporti con la madre.
Stagione 4: Affronta e vince la battaglia contro il cancro, scopre che i figli hanno appiccato l’incendio
della nuova pizzeria dell’ex cuoco di Tom e viene accusata dalla figlia di molestie.
Stagione 5: Suo figlio Porter ha una relazione con una donna più vecchia e viene falsamente accusato
dell’incendio di un locale, atto ad opera invece di Dave. Lynette viene poi assunta da Carlos e scopre
di essere nuovamente incinta di 2 gemelli.
SUSAN
GABRIELLE
ALTRI NOMI: Susan Bremmer (nome di
battesimo), Susan Mayer all’unione con
Karl e Susan Delfino dopo il secondo matrimonio.
ANNO DI NASCITA: 1964
OCCUPAZIONE: illustratrice di libri per
bambini, maestra d’arte in una scuola elementare privata
RESIDENZA: 4353 Wisteria Lane
Stagione 1: Susan rimane chiusa fuori
casa completamente nuda e dà accidentalmente fuoco alla casa di Edie.
Stagione 2: Conosce il padre biologico
che la rinnega e aspetta invano Mike per
la proposta di matrimonio. Il suo futuro
marito viene però investito da Orson.
Stagione3: SusansifidanzaconilmedicoIan
ma sposa Mike con una piccola cerimonia.
Stagione 4: Durante un litigo con il
marito, la donna cade dalle scale rischiano di perdere il futuro figlio. Cinque anni più tardi frequenta Jackson.
Stagione 5: Susan e suo figlio M.J. sono
minacciati dal nuovo vicino di casa: Dave.
12
telefilm central
ALTRI NOMI: originariamente Bree Mason, diventa Van de Kamp grazie al primo (defunto)
marito. Con il matrimonio con Orson diviene la signora Hodge.
ANNO DI NASCITA: 1961
OCCUPAZIONE: casalinga e proprietaria di una ditta di catering
RESIDENZA: 4354 Wisteria Lane
Stagione 1: Bree mette in lavastoviglie le manette che userà poi con il marito Rex. Rimane poi
vedova del marito avvelenato dal farmacista George, suo amante geloso.
Stagione 2: Affronta la madre di Rex in una dura convivenza forzata, assiste al suicidio di George in preda ai sensi di colpa e si dà all’alcool innamorandosi del suo sponsor. Infine abbandona
il figlio Andrew a causa del suo irrefrenabile comportamento.
Stagione 3: Bree ritrova Andrew, costretto a vivere come un barbone e sposa Orson per poi
partire in luna di miele.
Stagione 4: Finge una gravidanza per coprire quella reale della figlia e pubblica il suo primo
libro di ricette.
Stagione 5: La donna avvia con successo un’agenzia di catering con l’aiuto del figlio. Scopre
poi che il marito soffre di cleptomania e ne chiede il divorzio con l’aiuto di Karl, ex marito di
Susan e uomo di cui ben presto si innamora.
ALTRI NOMI: nasce come Marquez per diventare temporaneamente Lang durante il suo secondo matrimonio.
Come moglie di Carlos è conosciuta come la signora Solis.
ANNO DI NASCITA: 1976
OCCUPAZIONE: promoter, truccatrice, modella e ora
casalinga
RESIDENZA: 4349 Wisteria Lane
Stagione 1: La sua relazione con il giardiniere John
viene scoperta dalla suocera Juanita. Le sue pillole anticoncezionali vengono manomesse dal marito e rimane
così incinta.
Stagione 2: Aggredita dal vicino di casa, Gabrielle cade
dalle scale e perde il bambino. Successivamente si ingelosisce della suora che ha riportato Carlos sulla retta via
e, in accordo con il marito, decide di assumere una nuova
domestica che diviene presto la loro madre surrogato.
Stagione 3: Dopo il fallimento della seconda gravidanza e il divorzio da Carlos, Gabrielle torna a fare la
modella e viene corteggiata da Zach. La donna sposa il
sindaco Victor ma, resasi conto di essere stata usata per
le elezioni, si riavvicina a Carlos.
Stagione 4: Durante un tornado, Victor perde la vita nel tentativo di uccidere Carlos e Gabrielle riesce a risposare l’ex marito, reso cieco a causa di una ferita.
Stagione 5: La donna è ora madre di due figlie, ma il suo aspetto ora è molto più trascurato e ciò la
preoccupa soprattutto in vista della guarigione di Carlos. Infine decide di ospitare la nipote acquisita
Ana, portatrice di grossi problemi.
ALTRI NOMI: il suo primo cognome è
Simms, cambiato poi in Davis dopo il primo matrimonio. Katherine diviene poi la
signora Mayfair dopo il matrimonio con il
ginecologo Adam Mayfair.
ANNO DI NASCITA: 1962
OCCUPAZIONE: è stata co-proprietaria
della ditta di catering di Bree.
RESIDENZA: 4356 Wisteria Lane
Stagione 4: Ritorna dopo 12 anni a Wisteria con una figlia che apparentemente non
ricorda nulla del suo passato e osteggia la
malata zia Lilian per nascondere il segreto
che riguarda proprio sua figlia. Katherine
affronta in seguito lo scandalo della squilibrata amante del marito e durante un tornado, si barrica nel bagno di Bree. La donna viene infine tenuta in ostaggio assieme
a Bree dall’ex marito Wayne Davis.
Stagione 5: Viene abbandonata in aereoporto da Mike durante il viaggio a Las Vegas.
telefilm central 13
Serie Preview
di Valentina Colombo
irresistibile canaglia
L’espressione “white collar – colletti bianchi” si riferisce a quelle figure professionali che svolgono mansioni prettamente d’ufficio e sono
contrapposte ai “colletti blu” che, al contrario, svolgono lavori manuali. I “colletti bianchi” sono per lo più diplomati e/o laureati e il loro lavoro
richiede funzioni amministrative.
L’origine del termine risale allo scrittore americano Upton Sinclair che coniò l’espressione per descrivere, durante gli anni ’30, il nuovo ceto
professionale di amministratori e manager.
Analogamente in criminologia, l’espressione “white collar crime” è stata definita da Edwin Sutherland come “un crimine commesso da una persona
rispettabile di elevato status sociale nel corso della sua occupazione”. Sutherland credeva che il comportamento criminale fosse fortemente
influenzato dall’interazione con gli altri individui. Per tale ragione, il “crimine dei colletti bianchi” coincide con il crimine aziendale in quanto le
occasioni di frode, corruzione, insider trading, appropriazione indebita, furto di identità, contraffazione e crimine informatico sono largamente
disponibili agli impiegati aziendali (detti appunto “colletti bianchi”).
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telefilm central
telefilm central 15
Serie Preview
Q
uesto mese vorrei presentarvi una serie che
non molti di voi avranno sentito nominare,
ma che tra tutti quei grossi prodotti delle enormi reti broadcast spicca
per la sua freschezza: White Collar.
Targata USA Network, che ha speso ben 10 milioni di bei dollaroni
per promuoverla, White Collar è
una piccola perla nata dalla penna
dell’esordiente Jeff Eastin.
Neal Caffrey è un ladro e falsario,
quello che si direbbe un genio della truffa. Mentre sta scontando gli
ultimi tre mesi di condanna in un
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telefilm central
carcere di massima sicurezza, l’uomo riesce all’improvviso ad evadere per mettersi alla ricerca della fidazata che teme essere in pericolo.
Peter Burke, l’agente dell’FBI che
lo aveva arrestato la prima volta,
lo cattura nuovamente poche ore
dopo l’evasione ma, approfittando
di un caso su cui Peter sta lavorando, Neal propone al poliziotto un
accordo: la sua “esperienza” a servizio del Bureau in cambio della
libertà vigilata.
La trama non è certo delle più originali, ricalca infatti il film Prova a
Prendermi con Leonardo Di Caprio
e Tom Hanks, ma non è questo il suo
punto forte. Ciò che attrae lo spettatore sono sì i personaggi (non a
caso lo slogan del network è “characters welcome”) ma ancor più la
relazione che si instaura tra di essi.
Il cast non poteva ricadere su scelte migliori, a partire da Matthew
Bomer, una sorta di paladino delle
serie sfortunate (da Tru Calling a
Traveler, fino al più recente Chuck),
che veste con estrema naturalezza
gli eleganti abiti di Neal Caffrey:
affascinante, ironico, abile e due
occhi azzurri che gli donano quell’aria apparentemente innocente.
Neal è il classico fuorilegge alla Robin Hood, con lo charme di Humphrey Bogart e la “faccia da schiaffi” di George Clooney. Romantico
e innamoratissimo della sua Kate,
pare proprio un uomo di un’altra
epoca ed è intenzionato più che
mai a ritrovare la sua fidanzata,
nonostante la sua ricerca gli possa
costare l’ergastolo.
Tim DeKay, lasciato il cast di Carnivale e Tell Me You Love Me, dopo
qualche apparizione in svariati
show è ora l’agente dell’FBI Peter
Burke: rigido, onesto, un uomo
tutto d’un pezzo che segue sempre le regole e il protocollo e che,
nonostante non lo voglia ammettere, dopo tre anni di inseguimenti
si è a suo modo affezionato a Neal,
sviluppando un’amicizia indubbiamente particolare.
Ma la vera sorpresa è Tiffani Thiessen che, se per qualcuno può essere un motivo per il quale evitare a
priori questa serie, sembra finalmente aver trovato il ruolo giusto
per lei. Tiffani è Elizabeth Burke, la
moglie di Peter. Premurosa e comprensiva, la sua presenza è marginale ma costante, tuttavia mai forzata.
Infine Willie Garson è Mozzie,
l’immancabile macchietta. (Unico)
amico fidato di
Neal, vanta una
vasta rete di conoscenze e risorse di discutibile
legalità.
In questo quadretto,
ogni
settimana ci troviamo di fronte
ad un crimine
da risolvere di
colletti bianchi
e parallelamente
un nuovo indizio che ci avvicina o
ci allontana all’identità dell’uomo
la cui misteriosa “mano con l’anello” sembra tenere in ostaggio Kate
nel video della sorveglianza di un
aeroporto. La trama orizzontale
si svolge
tuttavia
in man i e r a
quasi impercettibile: è sì
il fattore
comune
che lega
i vari episodi della
stagione,
ma non
si impone come
l’elemento principale
della storia. Ogni
singolo episodio è puro entertainment e il merito va proprio ai suoi
personaggi e alla loro interazione:
ciò che mi richiama ogni settimana
alla New York di Neal è il rapporto
di fiducia tra lui e Peter e vedere
come si evolve, come Peter in realtà dipenda da Neal e non viceversa, gli allegri siparietti di Mozzie, la
voce della coscienza di Elizabeth.
White Collar è una serie fresca, spiritosa, immediata. Non pretende
di essere il nuovo fenomeno televisivo o di districarsi tra complotti su complotti. Conosce i propri
limiti e utilizza sapientemente il
proprio materiale, tanto che dal
suo debutto ad ottobre il venerdì
sera, il network televisivo ha spostato l’appuntamento al martedì e
i buoni risultati di audience hanno
fatto sì che venisse rinnovato per
una seconda stagione.
telefilm central 17
Serie Preview
Speciale
M
elrose Place debuttò
nell’estate del 1992
sul canale americano FOX. La serie non
brillò in ascolti e ben presto si aggiunse al cast un nuovo membro:
l’attrice Heather Locklear che riuscì innegabilmente a far cambiare
direzione al telefilm. Dai toni casti
con cui era partita come spin-off
di Beverly Hills 90210, la serie ebbe
infatti una svolta soap con intrighi,
scontri e addirittura catfight tra le
protagoniste.
La serie ebbe ben sette stagioni
e 226 episodi: un vero e proprio
successone. Il cast fisso restò fino
alla quinta stagione quando alcuni
attori lasciarono definitivamente
il posto a nuovi protagonisti. Tra
i più famosi che raggiunsero la
fama anche grazie a Melrose Place
ricordiamo Marcia Cross e Doug
Savant (Bree Van De Kamp e Tom
Scavo di Desperate Housewives),
Kelly Rutherford (ora Lily in Gossip Girl), Kristin Davis che lasciò la
serie per partecipare a Sex and the
city e Courtney Thorne Smith che
partecipò a Ally McBeal e a La vita
secondo Jim appena dopo l’uscita
dal cast.
Dopo dieci anni, il network The
CW ha dato inizio al remake-se-
quel del vecchio Melrose Place. La
nuova serie ha debuttato lo scorso
settembre in America con nuovi
protagonisti, nuove storie ma anche grandi ritorni come quello di
Jane, Jo, Micheal e - uno fra tutti quello di Sydney Andrews. Sydney
era, senza ombra di dubbio, uno
dei personaggi migliori della vecchia serie. Problematica, introversa e a volte anche un pò ossessiva,
Sydney morì alla fine della quinta
stagione della vecchia serie, ma a
quanto pare finse di morire... Ad
aprire il remake è infatti iniziato
proprio con la stessa situazione:
Sydney morta in piscina. Chi ha
ucciso Sydney Andrews?
Proprio con il proposito di scoprire
l’assassino, eccoci inseriti nel “nuovo/vecchio” condominio insieme
ad Ella, pubblicitaria all’apparenza
cinica, estroversa e divertente ma
segretamente fragile e innamorata di Jonah Miller, aspirante regista
promesso sposo della nuova “Jo”
aka Riley, sensibile e onesta maestra d’asilo. Nello stesso condominio vivono anche Violet, giovane
ragazza pronta a tutto per ottenere ciò che vuole, la studentessa di
medicina Lauren, che per pagarsi
gli studi lavora di notte come prostituta, il figlio illegittimo di Mi-
di Fran
18
telefilm central
telefilm central 19
Serie Preview
cheal Mancini, David, e per finire il
surfista ed ex alcolista Auggie.
Nuovi intrighi, nuovi amori ma
anche grandi ritorni come quello
della mitica Amanda Woodward,
una donna sempre pronta a portare scompiglio nelle vite dei vicini e
specialmente in quella di Ella, sua
collaboratrice nella WPK.
Eredi o cloni? Fino adesso nel nuovo Melrose Place abbiamo trovato
sicuramente degni eredi; Ella rappresenta infatti un po’ quello che
era Amanda nelle prime stagioni
della vecchia serie, ad eccezione
del suo desiderio di avere storie
anche con altre donne. Riley può
definirsi invece la degna erede di
Jo, una ragazza sempre pronta ad
aiutare gli altri ma spesso insicura
in amore. Violet è invece la figlia di
Sydney e come
sua madre, anche lei è una
donna piena di
problemi, ossesiva e basa le sue
scelte sui sentimenti che prova,
come l’amore
per Auggie che
la porta a farsi
assumere nello
stesso bar dell’uomo e compiere gesti non
proprio consoni
ad una ragazza
della sua età.
Il ritorno acclamato dalla critica
di Heather Lockelear durerà per
otto episodi e la sua prima apparizione avviene nella puntata 1.10
“Cahuenga”.
La prima stagione di Melrose Place
sarà composta da 18 episodi ma
se gli ascolti resteranno bassi purtroppo non avremo un seguito e
questo nonostante il remake abbia
riproposto lo spirito del serial originale...
Curiosità
• Nella serie
originale Jake
ha un figlio di
nome David;
nel remake David è il
figlio di Mancini.
• Thimas Calabro (Michael Mancini) è l’unico del cast ad aver
partecipato a tutte le stagioni
di Melrose Place.
• Courteney Cox, Calista
Flockhart, Julianna Margulies,
Paul Rudd, Robert Sean Leonarrd, Pamela Anderson e Noah
Wyle parteciparono tutti all’audizione prima che lo show venisse trasmesso nel 1992.
• Heather Locklear per sei stagioni comparve nei titoli di testa come “special guest star”.
• Quando la serie terminò, le persone che lavoravano allo show
misero su Ebay bottiglie d’acqua
proveniente dalla piscina.
20
telefilm central
Roma
2-4 aprile 2010
Jus
in
Bello
con
at our signal, unleash Heaven
telefilm central 21
O
ggigiorno i prodotti
televisivi e cinematografici sono incentrati
su una sola tematica: i
vampiri. Tutto ebbe inizio da Twilight, passando poi per Moonlight,
True Blood, The Vampire Diaries.
Eppure, non molto tempo fa, tra
le “creature” più affascinanti e presenti del piccolo schermo e non
c’erano loro: le adoratrici del male,
le Streghe.
Eastwick, serie televisiva della ABC
creata da Maggie Friedman e in arrivo sul canale DTT a pagamento
Mya di Mediaset Premium), ha l’arduo compito di riportare in auge le
streghe sul piccolo schermo dopo
i fasti di Charmed, andando a rivisitare quello che ormai è un classico
della letteratura e, soprattutto, della storia del cinema: Le Streghe di
Eastwick. Originariamente portato
in scena da mostri sacri del cinema
(i premi oscar Cher, Susan Sarandon e Jack Nicholson e la famosissima Michelle Pfiffer) per questa versione televisiva sono state
scelte delle attrici sicuramente
meno famose e totalmente imparagonabili alle loro ben più illustri
colleghe ma brave e sicuramente
adeguate e credibili nei loro ruoli.
Rebecca Romijn, bellissima attrice che ricordiamo in film come
Femme Fatal e X-Men nonché in
produzioni televisive come Pepper
Dennis e Ugly Betty, dà il volto a Roxanne “Roxie” Torcoletti, una giovane artigiana rimasta vedova e
conosciuta come la ‘sgualdrina’ del
paese per via della sua relazione
con un ragazzo più giovane di lei.
Ben presto, grazie alla conoscenza
con altre sue compaesane, scoprirà
che la sua vita è piena….di magia.
Serie Italia
22
Eastwick
telefilm central
di Pietro Iezzi
telefilm central 23
Serie Italia
Jaime Ray Newman, fresca di serie
come Mental è nel ruolo di Katherine ‘Kat’ Gardner, una giovane casalinga e madre di famiglia. Un marito dispotico e immaturo, cinque
figli da mantenere ed un lavoro da
infermiera. Ben presto le cose per
lei si complicheranno quando, insoddisfatta della sua vita, cercherà
di cambiarla a cominciare dal ma-
rito, grazie all’aiuto di misteriosi
poteri che lei stessa fa fatica ad
accettare.
Nelle vesti di Joanna Frankel
è Lindsay Price, reduce dal recente flop di Lipstick Jungle.
Joanna è una giornalista locale
molto ambiziosa (sogna di scri-
24
telefilm central
vere cronaca), un po’ imbranata
e sognatrice, segretamente innamorata di un fotografo collaboratore del quotidiano per cui lavora.
Tutte queste donne avranno la possibilità di cambiare le proprie vite
e scoprire letteralmente la ‘magia’
che risiede dentro di loro all’arrivo
in città di uno strano personaggio:
Darryl Van Horne è interpretato da
Paul Gross, perfetto nel ruolo di
piacione tentatore.
Così, mentre Joanna imparerà a
trarre vantaggi dal suo potere ‘ipnotico’ a cui nessun uomo può
sfuggire dopo averla guardata negli occhi, Kat dovrà imparare a controllare il suo umore che sembra
influenzare il tempo atmosferico e
la natura circostante. Ma, spesso e
volentieri, sarà il potere di Roxie a
fornire i cliffhanger a fine episodio
più sconvolgenti: il suo potere di
sognare il futuro non mostra immagini rassicuranti.
La guerra tra ‘vampiri’ e ‘streghe’
però si conclude con una vittoria
schiacciante per i primi. Mentre
Twilight e il resto della saga sbanca ai botteghini, mentre True Blood
continua a confermarsi uno degli
show di punta della HBO, questo
Eastwick ha, purtroppo, il destino segnato: solo tredici episodi,
a causa di ascolti insoddisfacenti.
Che sia per colpa di poca pubblicità o scarso interesse nel pubblico, una cosa è certa: la serie aveva
davvero delle potenzialità notevoli. Un ottimo
mix di drama, comicità
e magia. Ottima la trama orizzontale, intrigante e appassionante.
Ciononostante, questo
nuovo e inconcluso
telefilm, non è esente
da difetti. Forse, anche
a causa di ‘ambizioni a
lungo termine’ dell’autrice, c’è troppa lentezza per le protagoniste
nel ‘prendere coscienza’
dei loro poteri e vengono aperte troppe
questioni che, probabilmente, rischieranno
di rimanere irrisolte.
Consiglio caldamente
la visione comunque
per chi cerca un nuovo
serial spensierato e allo stesso tempo interessante e misterioso, cercando di non disperarsi per i pochi
episodi realizzati, ma di goderli appieno in maniera rilassata. Eastwick
è in onda su Mya ogni venerdì alle
21.00 con un doppio episodio a
partire dall’8 febbraio. Don’t miss it.
Homevideo
ite
Le ultime usc
13 gennaio
TRUE BLOOD stagione 1
Box: 5 dvd
Video: 1.78:1 Anamorfico
Durata: 720’
Distribuzione: Warner Bros.
Extra: Focus Vampiri in America; 6 commenti audio con il cast e la troupe, compresi quelli del creatore e produttore esecutivo della serie Alan Ball, Anna Paquin e
Stephen Moyer.
WEEDS, stagione 2
20 gennaio
SONS OF ANARCHY, stagione 1
3 febbraio
GLEE - IL FILM
9 febbraio
CALIFORNICATION, stagione 2
10 febbraio
LEVERAGE, stagione 1 vol.2
GLEE - IL FILM
Video: 1.78:1 Anamorfico
Durata: 49’
Distribuzione: Fox
Extra: Shomance, anteprima non ufficiale del secondo episodio; “Preparare
gLee”: un’intervista esclusiva al regista
sul processo di realizzazione e sui retroscena della serie tv; Scuola di Ballo; Opinioni; Audizione di Rachel “On My Own”;
Audizione di Mercedes “Respect”.
23 febbraio
THE MENTALIST, stagione 1
16 marzo
SLEEPER CELL, stagione 2
23 marzo
TRUE BLOOD, stagione 1
24 marzo
CSI, stagione 8 vol.2
DESPERATE HOUSEWIVES, stagione 5
MY NAME IS EARL, stagione 3
telefilm central 25
SYDNEY BRISTOW segni particolari: agente segreto
Serie Vintage
aliaS
di beerok23
26
telefilm central
Così Sydney Bristow si rivolge a
Suit and Glasses nella prima puntata di Alias, chiarendo immediatamente a chi sta guardando la televisione che in questo
telefilm si sta facendo sul serio.
Alias è un telefilm creato da J.J.
Abrams (autore di serie di successo quali Felicity, Lost e Fringe, nonché regista di Mission:
Impossible III e Star Trek) e trasmesso dalla ABC dal settembre
del 2001 al maggio del 2006.
La protagonista della serie è Sydney Bristow (Jennifer Garner),
agente segreto della C.I.A. che
tenta di barcamenarsi fra missioni ad alto rischio che la portano a
viaggiare in tutto il mondo e la sua
vita di tutti i giorni, nella quale lei
è solamente una studentessa universitaria che lavora in banca.
Sydney lavora per l’SD-6, il cui
capo è Arvin Sloane (Ron Rifkin),
un uomo senza scrupoli che sfrutta il lavoro dei suoi sottoposti guidato da un unico obiettivo:
scoprire il mistero che si
cela dietro ai manufatti
di Milo Rambaldi. Si tratta di un inventore italiano del Rinascimento descritto come un incrocio
fra Leonardo da Vinci e
Nostradamus, viste la sua genialità
nel concepire scoperte scientifiche
innovative e il suo enunciare profezie che si sono sempre avverate.
Quando Sydney rivela la sua vera
identità di agente segreto al suo
fidanzato Danny, Arvin Sloane lo
fa uccidere: da quel momento le
cose nella vita di Sydney precipitano. Dapprima scopre che l’agenzia
SYDNEY: “Ho delle brutte notizie per te:
sono il tuo peggior nemico.
Io non ho niente da perdere, tesoro!”
SUIT AND GLASSES “Dici cose non esatte: hai ancora denti!”
telefilm central 27
del loro tradimento, li farebbe uccidere senza esitazione, nonostante si consideri come un padre per
Serie Vintage
28
telefilm central
“
“
presso la quale lavora, l’SD-6, non
appartiene realmente alla C.I.A.
come lei credeva, ma è una branca
dell’Alleanza dei Dodici, organizzazione nemica degli Stati Uniti e
contro la quale lei era convinta di
combattere. La
scoperta
della vera
natura
dell’SD-6
è seguita
da quella
sulla vera
identità
di suo padre: anch’egli è
un agente segreto che lavora per l’Alleanza, e non
un venditore di ricambi per aerei,
come aveva sempre sostenuto.
A questo punto Sydney si rende
conto che l’unico modo per vendicare la morte del suo fidanzato, è
consegnare l’Alleanza alla giustizia,
e l’unico modo per farlo è diventare una doppiogiochista per la C.I.A..
Sydney pensa di dover svolgere
questo compito da sola, ma ben
presto scopre che anche suo padre, Jack Bristow (Victor Garber)
è solo apparentemente legato ad
Arvin Sloane: in realtà fa il doppiogioco per la C.I.A., e si ritrova così
a dover collaborare con una figlia
che conosce pochissimo e con la
quale ha sempre avuto un rapporto complesso.
Qui non è sufficiente tagliare un tentacolo
del mostro, bisogna per forza ucciderlo.
E il lavoro che ti aspetta e il lavoro che ha da fare
tuo padre è complicato,
un gioco politico e a lungo termine.
MICHAEL VAUGHN qualcuno di cui fidarsi
La prima e la seconda serie del
telefilm hanno come principale
obiettivo proprio il porre termine all’SD-6. Vi sono dodici cellule
dell’Alleanza in tutto il mondo e
quella con la quale hanno a che
fare Sydney e Jack è quella di Los
Angeles. Ecco perché il loro lavoro è complicato e pericoloso, non
possono permettersi di sbagliare o
di scoprire troppo le loro carte: se
Arvin Sloane sospettasse qualcosa
Sydney e un caro amico per Jack.
In una tela così intricata diventa
fondamentale la cooperazione
con persone di cui ci si possa fidare, e Sydney trova il suo contraltare ideale nella figura di Michael
Vaughn (Michael Vartan), un giovane agente della C.I.A. a cui viene affidato l’incarico di farle da
supervisore. Il rapporto fra i due è
burrascoso in un primo momento,
dato che Sydney si ritrova a voler
fare di testa sua e ha una spiccata
tendenza a disobbedire agli ordini per comportarsi come meglio
crede; tuttavia la ragazza si rende
ben presto conto che Vaughn (così
come lo chiamerà per tutto il resto
della serie) è l’unica persona di cui
possa fidarsi ciecamente, nonché
l’unico con cui possa essere davvero sincera. Nella sua vita, infatti,
convive con la sua migliore amica,
Francie (Merrin Dungey), e ha un
tenero rapporto d’amicizia con
Will (Bradley Cooper), un giornalista troppo curioso che sta indagando sulla morte del fidanzato di
Sydney, apparentemente priva di
spiegazioni. Nonostante Sydney li
ami moltissimo, non può rivelare
loro la sua vera
identità
di
agente segreto,
dato che l’esperienza
avuta
con Danny le
ha fatto capire
che è essenziale mantenere
il segreto per
l ’i n c o l u m i t à
delle
persone che ama.
Di conseguenza la sua unica
ancora di salvezza quando ha bisogno di sfogarsi con qualcuno o di
confrontarsi su argomenti relativi
al lavoro è proprio
Vaughn. Fra i due
nasce un’intesa
profonda, che si
sviluppa fino a
diventare amore.
I loro incontri avvengono sempre
in posti sicuri o
in luoghi pubblici nei quali non
possono nemmeno guardarsi in
faccia: infatti se
l’Alleanza li scoprisse insieme sarebbe la fine per
entrambi.
La loro relazione
culmina nella seconda serie, quando possono finalmente cominciare
a frequentarsi alla
luce del giorno.
Curiosità
• La presenza del numero 47 è ricorrente
nell’intera serie.
• La quarta serie fu trasmessa in ordine scorretto rispetto alla volontà originale degli autori. Il vero ordine, infatti, segue molto più
l’evolversi degli eventi della stagione.
• Sydney è nata il 17 aprile 1975, Jennifer Garner il medesimo giorno nel 1972.
• Nella sigla del telefilm, il cui tema è
stato scritto da J.J. Abrams, appare per
un istante il simbolo di Rambaldi < O >.
• Michael Vartan è un abile giocatore di
hockey, tant’è vero che il suo personaggio, Michael Vaughn, gioca spesso con
Sydney sul ghiaccio nel tempo libero.
• Molti degli oggetti e dei vestiti all’interno della serie sono di colore rosso.
• Vi sono parecchi riferimenti in Alias
che rimandano ad Alice nel Paese delle
Meraviglie.
telefilm central 29
Serie Vintage
IRINA: “Come si fa a dire grazie a chi
ha ucciso tuo padre?”
VAUGHN: “Non si dice.”
IRINA DEREVKO un’opportunista asociale patologica
Sydney è convinta che sua madre
fosse un insegnante, devota alla
sua famiglia e morta anni prima in
un incidente d’auto. Non potrebbe essere più lontana dalla verità:
il più grande colpo di scena della
prima serie, infatti, è la scoperta
che la madre di Sydney è in realtà
un’agente del KGB che aveva sposato Jack con l’unico obiettivo di
sottrarre informazioni alla C.I.A.
30
telefilm central
La figura di Irina Derevko è, come
quella di tutti i personaggi di Alias,
caratterizzata da più sfaccettature. Da un lato è la traditrice che ha
ucciso molti agenti della C.I.A., fra i
quali il padre di Vaughn; dall’altro è
la tenera madre che ha dovuto abbandonare Sydney e Jack per obbedire agli ordini dei suoi superiori.
Nel corso delle cinque serie di
Alias, la figura di Irina si fa sempre
più complessa e dinamica:
dapprima collabora con la
C.I.A. per porre fine all’Alleanza; in seguito si allea
con Arvin Sloane per costruire “Il Dire”, una macchina che assembla tutti i manufatti di
Rambaldi; sparisce nella terza serie,
apparendovi solamente come un
“jolly” per aiutare Jack nelle situazioni più pericolose, sempre senza
farsi vedere; si scopre che ha avuto
una seconda figlia, Nadia, insieme
ad Arvin Sloane; infine rivela i suoi
veri intenti nell’ultima serie, quando è pronta a sacrificare tutto ciò a
cui tiene per ottenere l’immortalità concessa da Rambaldi.
Irina e Sloane sono certamente
due fra i personaggi che rendono
questo telefilm indimenticabile:
i cattivi di J.J. Abrams non sono
mai banali, né scimmiottature di
altri “bad guys”. Si tratta di persone
provviste di un lato buono e di un
lato oscuro, a cui tendono inevitabilmente a causa della loro fede
nel progetto di Rambaldi. Senza le
loro ossessioni, Alias non sarebbe
stato lo stesso.
Sydney soffre molto per il tradimento di sua madre, ma mai quanto Jack: la sua fama da agente privo
di scrupoli e abile manipolatore è
dovuta in gran parte all’abbandono di sua moglie, che l’ha distrutto
a livello emotivo. Il suo rapporto
s c o stante
c o n
Sydney è
causato
proprio
dalla
sua
poca capacità di
manifestarle quanto in realtà la
ami e dal fatto che spesso le tiene
nascoste verità che per lei potrebbero essere troppo dure da affrontare.
SARK E LAUREN una coppia esplosiva
La terza serie è la più particolare
delle cinque, sicuramente la più
diversa rispetto alle altre. Forse
questo è ciò che la rende anche la
più avvincente.
Sydney si risveglia in un incubo che
la vede privata di tutto ciò che ama
di più quando si rende conto che
sono passati due anni dall’ultimo
avvenimento che riesce a ricordare e che tutti nel frattempo l’hanno
creduta morta. Si è svegliata in un
mondo
in
cui
Michael
Va u g h n
è sposato con
Lauren
R e e d
(Melissa
George),
suo padre è in
prigione
e i suoi
a m i ci non
sono più
accanto
a lei per
consolarla (Will
è un testimone
protetto
e Francie
è morta).
Inizia
così una
corsa
contro il
tempo
per trovare le cause della sua amnesia prima che ci riesca la Convenzione, il “nuovo nemico” da combattere. Fra i capi di questa nuova
associazione troviamo una vecchia
conoscenza di Sydney, Julian Sark
(David Anders), un mercenario
senza scrupoli il cui unico scopo nella vita è acquistare potere.
Sydney provvede a far liberare
Jack, e insieme indagano sul suo
passato, venendo a conoscenza
telefilm central 31
Serie Vintage
di avvenimenti sorprendenti. Nel
frattempo la donna deve riuscire
ad accettare il fatto che Michael sia
sposato con un’altra; fra lei e Lau-
astio reciproco, portato agli eccessi quando
Vaughn si rende conto
di essere ancora innamorato di Sydney.
Per gli spettatori la
terza serie è stata un
continuo susseguirsi
di momenti di nervosismo
e
agonia, si sono ritrovati a soffrire
empaticamente
insieme a Sydney ogni volta
che vedeva Lauren e Michael
insieme. Tuttavia sono stati
premiati da uno
dei colpi di scena più eccitanti
dell’intera serie:
il momento in
cui si scopre che
Lauren Reed è
in realtà affiliata
alla Convenzione. Il periodo
che sussegue a
tale scoperta è
uno dei più brillanti dell’intera
serie: mentre
Lauren tradisce
Michael, intraSYDNEY: “Non lo so…non credo che chiederebbe il divorzio per me,
insomma se, se capitasse
prendendo una
è perché non sono fatti l’uno per l’altra!”
relazione con
BARNETT: “E voi due invece si?”
Sark, il rapporSYDNEY: “Lei ha mai incontrato l’anima gemella?”
to fra Sydney e
Vaughn torna
ren si manifesta fin dall’inizio un ad essere intenso. La terza è la serie
32
telefilm central
IL PASSEGGERO: NADIA la sorella di Sydney
degli sguardi languidi e degli abbracci passionali; i sentimenti dei
due protagonisti rimangono celati nella prima metà della serie, ma
tornano alla superficie quando si
ritrovano a rischiare la vita insieme
nella memorabile puntata “Incroci”.
Sydney e Vaughn sono senza dubbio una fra le coppie migliori dei
telefilm: il loro amore, nonostante
ostacolato dal loro mondo di spionaggio e tradimenti, è stato intenso e sincero fin dal primo istante.
La terza serie è l’apice di un rapporto praticamente platonico, nel
quale non occorre manifestare
apertamente i propri sentimenti
con baci o effusioni; sono le sensazioni, i dialoghi a fil di voce e le
espressioni affrante derivate dalla
loro lontananza, che rendono questa serie così intensa agli occhi dello spettatore.
Il confronto fra la “Doppia Coppia”
(citando il titolo italiano di una
puntata della serie) è il tema più
coinvolgente della terza stagione:
da un lato Sark e Lauren che tramano per trovare il Passeggero
prima della C.I.A., dall’altro Sydney
e Vaughn, che devono fare i conti
con il proprio orgoglio e lavorare
l’uno al fianco dell’altra.
Il Passeggero non è altro che la
sorellastra di Sydney, Nadia (Mia
Maestro). Nata dalla relazione extra-coniugale di Irina e Sloane, la
ragazza ha vissuto per anni in un
orfanotrofio per poi entrare a far
parte dei Servizi Segreti argentini.
Come la sorella, Nadia ha un carattere forte e tenace, un’abilità innata per il combattimento e un certo
istinto. Fra le due nasce fin dal loro
primo incontro una tenera intesa:
finalmente Sydney ha la sorella
che avrebbe sempre desiderato.
Se la terza serie si chiude con la
sparizione di Nadia e Sloane, che
vanno alla ricerca di un manufatto
di Rambaldi, la quarta si apre con il
ritorno di Nadia a Los Angeles per
lavorare all’A.P.O., una nuova sezione occulta della C.I.A., diretta da
Arvin Sloane e di cui fanno parte
NADIA: “Non avevo nessuno: niente famiglia, niente legami...
non potevo essere compromessa perché ero sola...
ho sempre pensato che fosse quello a rendermi una buona spia.”
SYDNEY: “E adesso?”
NADIA: “Forse mi sbagliavo!”
tutti i protagonisti. Sydney accetta
di lavorare nuovamente alle sue
dipendenze solo per tenerlo d’occhio, ma allo stesso tempo cerca di
fidarsi di lui per il bene di sua sorella, che va a vivere con lei.
La quarta serie è un “ritorno agli
albori”: Sydney e Vaughn tornano
a stare insieme, anche se all’inizio
sono tormentati entrambi dai fantasmi del passato. Lei dall’angoscia
costante e dall’incapacità di fidarsi
completamente di Michael, che
l’aveva tradita sposando Lauren;
lui dal senso di colpa per avere ucciso sua moglie, nonostante meritasse di pagare per i suoi sbagli.
Rilevante ai fini della loro relazione
è la loro missione in Russia nella
puntata “Benvenuti al Liberty Village”, durante la quale il pubblico
si rende conto che poco prima che
Sydney sparisse nei due anni in
cui è stata creduta morta, Vaughn
stava per chiederle di sposarlo. È
questo il momento in cui la donna abbandona completamente le
sue paure: la loro relazione torna
a splendere come in precedenza
e per i due si prospetta anche il
matrimonio quando Michael, al
termine della stagione, chiede a
Sydney di sposarlo..
La quarta, tuttavia, è soprattutto
la serie della redenzione di Sloane, che abbandona tutto ciò che
riguarda Rambaldi per il bene di
Nadia, la figlia che finalmente ha
ritrovato. Il vero “cattivo” di questa
stagione, infatti, è la terza delle
sorelle Derevko, Elena, spietata e
diabolica, pronta a portare a termine il grande piano di Rambaldi.
telefilm central 33
Serie Vintage
La quinta stagione è la più corta e
la meno amata dell’intera serie; la
fretta di chiudere lo show da parte della ABC ha infatti portato gli
autori a compiere scelte poco riuscite, come quelle di concludere il
telefilm con un’Irina Derevko nuovamente “cattiva”, la non presenza
di Michael Vartan per quasi tutta
la stagione e molti punti lasciati in
sospeso.
Ciò che ha dato vigore alla stagione è stata la presenza di due nuovi
personaggi principali: Tom e Rachel. Il primo è un agente scelto da
MARSHALL, WEISS E DIXON i personaggi “secondari”
TOM E RACHEL i nuovi agenti della quinta serie
Jack per sostituire Vaughn
quando, all’inizio della stagione, muore. Si scoprirà in
seguito che in realtà la sua
sparizione è stata architettata per permettergli di rifugiarsi dal Quinto Profeta
(l’organizzazione nemica
che caratterizza l’intera serie). Il personaggio di Tom
Grace (Balthazar Getty) ha
una doppia natura: da un
lato è arrogante e apparentemente fuori controllo,
dall’altro è sensibile e segnato dal rimpianto per la perdita di
sua moglie.
Rachel
Gibson
(Rachel Nichols),
invece, è la “nuova
Sydney”. Un genio
del computer assoldato
dal capo del Quinto Profeta facendole credere di
lavorare per la C.I.A. Fin
dal primo momento Sydney la prende sotto la sua
protezione, vedendo in lei
la se stessa di pochi anni
prima, quando lavorava
all’SD-6. Rachel compie
un percorso di crescita,
passando dall’essere insicura e impaurita al diventare una spia capace di
cambiare Alias, così come
ha sempre fatto Sydney.
La quinta stagione non
sarebbe stata la stessa
senza questi due perso-
TOM: “Tutto ok?”
RACHEL: “Se per ok intendi spaventata
e imbarazzata…Allora sì, tutto ok…”
34
telefilm central
naggi, anche perché l’avvenimento più importante, ossia la nascita
della figlia di Sydney e Vaughn,
porta la donna a essere – ovviamente – impossibilitata a compiere missioni ad alto rischio; ecco
perché l’A.P.O. trova in Rachel una
degna sostituta.
La serie si conclude come ogni storia che si rispetti, un E vissero per
sempre felici e contenti in piena regola per Sydney e Vaughn, sposati
e con due figli, finalmente liberi di
condurre una “vita normale”.
Tuttavia la morte di troppi protagonisti ha lasciato il segno negli
appassionati dello show, letteralmente annichiliti dalla perdita di
personaggi come Jack, Nadia, Irina
e molti altri.
Il mio nome è Marshall J. Flinkman
e sono qui per salvarla!
Ad arricchire la trama di Alias appaiono alcuni personaggi che, anche se apparentemente secondari, sono in realtà fondamentali. Il
primo di essi è Marcus Dixon (Carl
Lumbly), partner di Sydney all’SD6, nonché suo caro amico. La figura di Dixon è quella di un uomo
d’onore, pronto a rischiare sempre
la vita per il proprio paese. E’ padre
di due figli, avuti dalla moglie Diane che muore nel corso della serie,
per mano di Sloane. E’ sicuramente il collega con il quale Sydney si
trova maggiormente a suo agio sul
campo; nella terza serie, tuttavia,
lo vediamo nella veste del direttore della task force, ruolo che “non
faceva per lui”, come ci specifica all’inizio della quarta.
Marshall Flinkman (Kevin Weisman)
è il genio della squadra: crea i dispositivi da usare durante le missioni e spesso prepara anche gli Alias
di Sydney; sa forzare qualunque
genere di allarme o cassaforte, può
inserirsi in qualunque network di
sicurezza per neutralizzarlo. È la figura fondamentale affinché le missioni di Sydney abbiano successo.
La sua genialità sul lavoro va di pari
passo con il suo carattere bizzarro, che lo porta a fare monologhi
lunghi e incoerenti e ad avere esitazioni nella sua vita amorosa, per
lo meno finché non incontra Carrie,
che diventa in seguito sua moglie.
Infine Eric Weiss (Greg Grunberg) è
un agente della C.I.A., nonché migliore amico di Michael Vaughn. La
sua figura può sembrare grottesca
e banale, se paragonata a quella
degli altri; tuttavia la sua presenza
è essenziale per spezzare momenti
di tensione con battute o affermazioni sferzanti nei confronti del suo
amico. Eric segue Michael in tutte
le fasi della sua storia con Sydney, si
ritrova ad essere il confidente della donna nella terza serie, quando
Michael è sposato con un’altra, e si
innamora di Nadia nella quarta, diventando un personaggio importante nella vita della ragazza.
telefilm central 35
Serie Vintage
Jennifer Garner è stata la protagonista indiscussa di Alias. Dopo aver
recitato in Felicity, di J.J. Abrams,
è stata da lui scelta per il ruolo di
Sydney Bristow. La sua recitazione
nella serie le è valsa quattro nomination consecutive ai Golden Globe e agli Emmy Awards e la vittoria
di quattro premi (un Golden Globe, un Saturn Award, uno Screen
Actors Guild Award e un Teen Choice Award). Il trampolino di lancio
per la sua carriera di attrice è stato
proprio il telefilm, che l’ha portata
a recitare dapprima in Pearl Harbor
e Catch me if you can interpretando ruoli marginali, poi in Daredevil
ed Elektra come protagonista. Più
recenti sono le ottime interpreta-
36
telefilm central
IL CAST ARTISTICO E GLI OSPITI D’ECCEZIONE
zioni in Juno, The
Kingdom e Ghosts of
Girlfriends Past.
La sua vita privata è
stata segnata principalmente da tre
uomini: il primo è
Scott Foley (incontrato sul set di Felicity), con il quale si è
sposata nel 2000 e
dal quale ha divorziato nel 2004.
In seguito lei e Michael Vartan hanno
stupito favorevolmente tutti i fan
della serie rivelando
una relazione che
in realtà durò solo
alcuni mesi, disilludendo mandrie di
ragazzine sognanti.
Infine Ben Affleck, suo attuale marito, nonché padre delle sue due
figlie (Violet e Seraphina).
Victor Garber è l’uomo d’eccellenza del telefilm: la sua apparizione
più rinomata è certamente quella
in Titanic, nella parte dell’amorevole signor Andrews; ma la sua carriera
da attore e cantante di Broadway è
costellata di successi e favolose interpretazioni. Dopo Alias fra le più
recenti apparizioni vediamo quella in Milk (al fianco di Sean Penn
premio oscar) e quella in Eli Stone, telefilm conclusosi alla seconda stagione, ma particolarmente
brillante per la scelta dei temi.
Michael Vartan ha delle origini
miste: bulgare da parte di padre e
polacche da parte di madre; è nato
in Francia e ha vissuto sia lì che in
America nel corso di tutta la sua
adolescenza, decidendo di trasfe-
rirsi definitivamente a Los Angeles
per poter diventare un attore.
Dopo le sue apparizioni in due
episodi di Friends e Ally McBeal è
diventato celebre per la sua interpretazione del professor Sam
Coulson in Mai stata baciata, al
fianco di Drew Barrymore. Dopo
essere diventato l’agente Michael
Vaughn in Alias, ha recitato al fianco di Jennifer Lopez in Quel mostro
di suocera e in seguito in One our
Photo. È tornato in televisione con
Big Shots, una
serie che non ha
avuto
successo, al punto da
essere cancellata; infine dal
2009 è il dottor
Tom Wakefield
in
Hawthorne,
al fianco di Jada
Pinkett Smith.
Quest’ultima è
una serie ancora
inedita in Italia,
ma le fan dell’attore potranno
esserne molto
soddisfatte nel
caso
vogliano
seguirla in lingua
originale.
Le guest stars di Alias
sono sempre state scelte con cura per non
deludere le aspettative
del pubblico. Fin dalla
prima serie, nell’elenco
degli attori ad apparire
per una puntata o poche più, vi sono nomi
di calibro elevato: Roger Moore, capo della
cellula dell’SD inglese,
se possibile ancora più
spietato di Arvin Sloane; Terry O’
Quinn, entrato poi nel cast artistico nella seconda serie come il
direttore Kendall; Quentin Tarantino, presente in due episodi memorabili, nella parte di un personaggio fra i più riusciti dell’intera
serie, McKenas Cole; Gina Torres,
nei panni della più temibile avversaria di Sydney, Anna Espinosa; infine John Hannah nel ruolo
di Martin Shepard, killer di Danny
man i p o l a to
dall’SD6 e con
il quale
Sydney
ha alcuni
fra i dialoghi più
toccanti
della prima serie.
Nella sec o n d a
stagione,
invece,
sono rilevanti le
interpretazioni di
Christian
Slater, nei panni del matematico Neil Caplan, Ethan Hawke,
l’agente duplicato Jim Lennox,
David Carradine, un misterioso
monaco
seguace
di Rambaldi e
Rutger
Hauer,
il folle
torturatore Anthony
Geiger.
È
nella terza
serie,
invece,
che appare per
la prima volta Isabella Rossellini, nei panni
della zia di Sydney Katya Derevko; Djimon_Hounsou, invece,
interpreta il terribile Kazari Bomani, mentre Ricky Gervais abbandona le solite scene comiche
per interpretare il folle creatore
di bombe Daniel Ryan; infine brillante è anche l’interpretazione
di Vivica A. Fox nel ruolo di Toni
Cummings, affascinante esperta
di sistemi d’allarme.
Nella penultima serie subentrano
i personaggi del direttore Hayden
Chase, interpretata da Angela
Bassett, e di Elena Derevko, la più
crudele delle tre sorelle russe, il
cui volto è quello di Sonia Braga.
Infine nella quinta stagione appaiono gli attori Tyrees Allen,
lo spietato killer di Vaughn, Gordon Dean, e Patrick Bauchau nei
panni del dottor Aldo Desantis.
telefilm central 37
Serie Vintage
ALIAS: UNA SPY-STORY DRAMMATICA
SARK: “Nessun problema.
Il mio concetto di fedeltà
è molto flessibile.”
Episodi da non
perdere
• 1.04 Dritti al cuore (A
Broken Heart)
• 1.12-13 La scatola,
Prima e Seconda parte
(The Box 1 & 2)
• 2.13 Fase Uno (Phase One)
• 3.09 Cosciente (Conscious)
• 3.12 Incroci (Crossings)
• 3.15 Facciata (Façade)
• 4.05 Benvenuti al Liberty Village (Welcome
to Liberty Village)
• 4.13 Quarantena (Tuesday)
• 4.22 Prima del Diluvio (Before the Flood)
• 5.09 L’Orizzonte (The Horizon)
• 5.14 Vedo i morti (I See Dead People)
• 5.17 Tutto il tempo del mondo (All the
Time in the World)
38
telefilm central
Alias è stato un telefilm caratterizzato dalle più svariate tematiche.
Nelle prime due serie, in particolare, sono gli “Alias” di Sydney a farla da padrone: il titolo della serie,
infatti, è determinato dai continui
cambi di look dell’agente per cercare di mascherare la sua vera identità durante le sue missioni in giro
per il mondo. Il pubblico sembra
pensare “Così è troppo facile!” ogni
volta che la mitica Sydney riesce
a ottenere qualcosa mostrando il
suo bel faccino o facendo gli occhi
dolci al cattivone di turno, per poi
magari dargliele di santa ragione.
Fulcro dell’attenzione della C.I.A. è
il recupero dei manufatti di Rambaldi per fare sì che non cadano
nelle mani sbagliate (a seconda
del momento Arvin Sloane, Irina
Derevko, la Covenzione…); il grande piano di Rambaldi prevede che
un uomo capirà il suo messaggio
e dovrà riferirlo al mondo, portando così a una nuova evoluzione
della razza umana. Inoltre Rambaldi è stato l’unico a scoprire il
segreto dell’immortalità, alla quale agognano tutti i “bad guys” del
telefilm. Sydney, Vaughn e Jack
devono districarsi in un labirinto
di follia e ossessioni per cercare di
mantenere la lucidità in un mondo
costellato da eventi paranormali e
al limite della verosimiglianza.
Sydney è inoltre la “Prescelta” designata dalla Profezia di Rambaldi,
colei che “farà della maggior potenza scempio totale”.
Un altro elemento sempre costante nella serie è la presenza di
doppiogioco e tradimento: in ogni
stagione vediamo personaggi che
cambiano alleanze e che tradiscono i protagonisti senza pudore.
Persino chi sembra realmente ravveduto può tornare a rappresenta-
re una minaccia nel
mondo di Sydney.
Ecco perché deve
essere ben costruita
la macchina dei personaggi: nessuno di
essi è mai completamente buono o completamente cattivo.
Il termine più utilizzabile per descriverli potrebbe essere
proprio “ambiguità”.
Persino Michael Vaughn, uomo perfetto
e anima gemella di
Sydney, a un certo punto rivela una
seconda vita di cui
non potevamo
avere
alcuna
idea fino
a quel
m o mento.
In Alias non esistono
bene e male distinti
l’uno dall’altro: esistono solo il potere e coloro che sono troppo
deboli per ottenerlo.
Tema rilevante per tutta la serie è il rapporto
fra Sydney e suo padre
Jack; lei è cresciuta
praticamente da sola,
spesso affidata a balie
nei periodi in cui suo
padre era in missione
per conto della C.I.A.
Paradossalmente nella
sua infanzia le veniva elargita una certa
dose di sicurezza dalla
presenza di Arvin Sloane e sua moglie Emily, che Sydney ha sempre
considerato come una madre.
Da quando Sydney scopre che suo
padre è in realtà un agente segreto,
impara a conoscerlo di nuovo: costruisce con lui un rapporto conflittuale, che a seconda dei periodi si
rivela più intenso o più distaccato.
Un altro rapporto che vivacizza
notevolmente il telefilm è quello
fra Jack Bristow e Michael Vaughn.
Jack non aveva avuto minimamente a che fare con Danny, il primo
fidanzato di Sydney, ma conosce
Vaughn intimamente e ne scorge
pregi e difetti fin dal loro primo
incontro, nell’episodio “Daltonico”.
Jack non sembra mai approvare
telefilm central 39
Serie Vintage
appieno la scelta di Sydney, e l’apice dell’astio fra i due si ha agli albori della terza stagione: quando
Jack scopre che Vaughn si è sposato, lo considera “un immaturo, che
non sarebbe mai stato all’altezza
di Sydney”. Tuttavia Jack finisce
per l’approvare il rapporto fra i
due agenti, rendendosi conto che
lui e Michael sono in realtà molto
simili e che si trovava a detestare
in lui quelli che in realtà erano suoi
difetti.
VIRTUALIAS
La fine quinta serie aveva lasciato molti
fan perplessi e colmi di rimpianti; in 18
episodi si era cercato di far concludere una serie che aveva probabilmente
bisogno di più tempo per trovare un
degno finale.
Troppi personaggi principali morti
“per niente”, troppi tornati cattivi senza una giusta motivazione o per cause
poco verosimili.
In particolare il tradimento finale di
Irina Derevko è stato visto da molti
appassionati della serie come privo di
fondamento, soprattutto perché alla
conclu-
sione
della
quarta
stagione
la madre
di Sydney
era scomparsa lasciando
una scia di
serenità e
bonismo
(anche se
forse un
po’ troppo) dietro
di sé.
Per questi
e per altri
motivi alcuni degli
utenti del forum di Alias SomethingGood, guidati dalla moderatrice Fran-
40
telefilm central
cesca, hanno deciso di continuare da
dove Alias ci aveva lasciato e portare
avanti una stagione virtuale del telefilm.
La prima stagione virtuale è formata da dieci episodi; il livello di scrittura e sceneggiatura è diventato
sempre più particolareggiato e veritiero col passare del tempo e con
l’affiatarsi di un piccolo gruppo di
autori che stanno tuttora lavorando alla scrittura di nuovi episodi.
Gli autori principali lavorano sul sito
con i seguenti soprannomi: alex64, Iri-
naxx83, MacSloane87, Montanaro87
e Sarax. Posso confermare in prima
persona che
il lavoro di
scrittura degli
episodi è eseguito da veri
fan della serie, e io sono
una di essi.
Il lavoro che
dobbiamo
compiere è
doppiamente complesso: da una
parte perché
dobbiamo
mantenere
viva l’attenzione dei lettori con nuovi
colpi di scena
e procedendo con una
trama che sia
intrigante,
misteriosa e
ricca di suspance (proprio come Alias);
dall’altra perché il ricordo della serie
“reale” deve essere mantenuto vivo
nella nostra. E’ per questo motivo che
continui rimandi alla serie regolare
sono presenti nei nostri episodi, sia
tramite flashback, sia tramite accenno
da parte dei personaggi durante le discussioni.
Gli episodi sono pubblicati a cadenza bimestrale, utilizzando un blog
di wordpress raggiungibile al sito
http://www.telefilm-central.org/virtuAlias. Ogni post di tale blog non
è altro che un episodio della stagione virtuale, che può in tal modo
essere commentato dai lettori, ma
anche criticato e persino votato.
La lettura viene resa più accattivan-
te grazie alla presenza di immagini
(prese, ovviamente, dalla serie regolare) che vanno ad esprimere gli stati
d’animo dei personaggi: momenti di
discussione, pianti, sorrisi, baci, persino le sparatorie!
Inoltre laddove vi siano dei personaggi creati da noi provvediamo sempre
ad associarli a un attore che, a nostro
avviso, sarebbe valido per interpretarli. Il tutto per rendere la nostra serie
virtuale il più veritiera possibile.
L’invito che posso fare agli appassionati di Alias, al termine di questo articolo, è di andare a leggere le serie
virtuali sul nostro sito. Vi assicuro che
non ve ne pentirete e potrete tornare
a vivere le avventure di Sydney, Vaughn e tutti gli altri, anche se solo con
la forza della vostra immaginazione.
telefilm central 41
Abby
Sciuto
una dark queen dal cuore d’oro
N
el corso degli anni,
NCIS ha introdotto nel
cast svariati personaggi, alcuni dei quali –
confessiamolo - davvero “particolari”. Tra gli agenti speciali del
quartier generale della Naval
Criminal Investigative Service ai
telespettatori non è passata di
certo inosservata l’addetta alle
analisi forense Abby Sciuto che,
grazie alla sua natura techno,
dark, geek e il suo gusto davvero
particolare per la moda, è riuscita
facilmente a distinguersi dagli altri
suoi colleghi sin dal primo episodio.
Abby Sciuto è una ragazza spiritosa
e amabile, responsabile di svariate
competenze scientifiche che per
questo la rendono un tassello fondamentale
nelle
indagini
dell’agente
Gibbs e
del
di Mara Dallefrate
42
telefilm central
suo team. Nella Stagione Sette si conclude però dopo qualche
attualmente in onda in America, episodio. Nonostante siano degli
Anthony “Tony” DiNozzo ha defi- “ex”, Abby e Tim sono molto aminito la sua collega “un paradosso ci e spesso si confidano a vicenda.
avvolto in un ossimoro soffocato Con Leroy Jethro Gibbs, capo delin una contraddizioni di termini”. la squadra, Abby condivide la pasAbby è infatti una persona gotica, sione per la caffeina. Solo due volma nonostante si vesta completa- te Gibbs ha lasciato cadere il suo
mente di nero, dorma in una bara, caffè ed entrambe le volte Abby
abbia le borchie, si diletti nella pra- Sciuto era in grave pericolo; la pritica del voodoo e sia ricoperta di ma volta è stata nell’episodio “Uctatuaggi, è il membro più felice e cidete Ari” (3.01 – 3.02), quando un
gioioso della squadra
cecchino
dell’NCIS.
Abby: Oh, mi ricordo di quei giorni. Quando ero entra nel
Abby ha sempre il
laborapiena di
…Ti invidio Tony.
Tony: Perchè sei vestita da funerale, Abby?
sorriso in volto e
torio di
McGee: E’ tutto ok?
la sua felicità rimediciAbby: No. Frank è malato.
sulta essere conZiva: Chi è Frank?
tagiosa per tutto
Abby: Il mio secondo molare. Mi sta uccidendo
il team. Il rapda una settimana. Finalmente sto andando dal dentista.
porto con i colle- Tony: Dai nomi ai denti?
Abby: Perché
(6.21 “Toxic”)
ghi è poi ottimo,
anche se alcune volte
na legale di Abby metrasenta la stramberia più totale. tendo la donna in pericolo, mentre
Grazie alle sue abilità da hacker e al la seconda volta è stata nell’episosuo nerdismo, Abby ha un rappor- dio chiamato “Driven” (4.11) quanto molto stretto con Timothy do Abby rischia di soffocare a cau“Tim Pivello” McGee. Du- sa del gas di scarico in un Humvee
rante la prima stagione, sperimentale. Il rapporto tra Jethro
Abby e Timothy hanno e Abby ricorda molto una relauna relazione che zione padre/figlia in quanto non
“
gioia
“
Personaggi del mese
tu no?
telefilm central 43
Personaggi del mese
passa episodio senza che Jethro
non protegga - o si preoccupi di
progettere - la giovane collega.
Il dottor Donald “Ducky” Mallard,
medico legale incaricato delle autopsie e dei rilevamenti sui cadaveri, è l’unico all’NCIS a chiamare
Abby con il suo nome di battesimo:
Abigail. E’ molto affezionato alla
ragazza e anche Abby è molto legata al suo “Ducky”, tanto da dirgli
spesso che lui è l’unico vero uomo
che lei abbia mai conosciuto.
Quando Ziva David, agente del
Mossad, entra a far parte della
squadra dell’NCIS, Abby inizia ad
avere alcuni problemi. Nonostante
una diffidenza iniziale e qualche
screzio, la ragazza riesce comunque ad accettare la nuova arrivata
e ben presto le due donne diventano grandi amiche. La stessa Ziva
sceglie spesso Abby per confidarsi
ed è lei che chiama quando finisce
nei guai con il Mossad e l’FBI in
“Shalom” (4.01).
Tony DiNozzo ha un rapporto
amichevole con Abby e durante le
missioni la stessa scienziata
Carta di Identità
non nasconNome: Abigail “Abby” Sciuto
de la sua
Occupazione: specialista forense e assistente di laboratorio.
Istruzione: tripla laurea alla Louisiana State University (LSU) in Socioforte preoclogia, Criminologia e Psicologia. Master alla Georgia State University in
cupazione
Criminologia e in Scienze Forensi.
per le sorti
Abilità speciali: analisi dei materiali, scienza informatica, analisi di tessuti e sangue, analisi del DNA.
dell’amico.
Segni particolari: parla con le macchine di laboratorio, ha 9 tatuaggi,
Come
la
parla correttamente il linguaggio dei segni americano.
maggior
parte degli attori, Pauley Perrette si identifica
positivamente con il suo ruolo e
44
telefilm central
ne condivide anche alcuni tratti.
Per prima cosa,
Abby Sciuto e Pauley Perrette possiedono entrambe dei
tatuaggi. Mentre
Abby ne ha almeno
nove sul collo, sulle
braccia, sulla schiena e sulla caviglia,
l’attrice di NCIS
rivela che la sua
“body art” supera
di gran lunga quella del suo personaggio televisivo.
“Penso di essere
a quota 13 o 14. A
NCIS non solo amano
i miei tatuaggi, ma
generalmente me
ne applicano di nuovi. Quello sul collo è
un’applicazione che
necessita solamente
di pochi minuti, ma
con quella cosa sul
collo ci si sente come
una vecchia gomma da masticare” ha
confessato l’attrice
durante un’intervista
a TV Guide.
Sebbene molti descrivano Abby come
“gotica”, Pauley è in
forte disaccordo con
questa percezione.
In realtà nonostante
sembri l’opposto, il
suo personaggio incarna l’entusiasmo
di una cheerleader.
“Don
Bellisario,
l’ideatore di NCIS,
mi ha detto che quando ha creato Magnum PI ha voluto introdurre un veterano del Vietnam per
sfidare i vari stereotipi negativi
che ruotavano intorno a queste
persone. Così ha fatto con Abby
dove ha voluto introdurre una
persona in stile dark e piena di
tatuaggi, ma sempre sorridente e
con la gioia di vivere. Tutte le sue
scene dovevano essere incentrate
sui suoi capelli neri, sulla sua intelligenza e sulla sua dipendenza
dalla caffeina. Inoltre Abby doveva
risultare completamente ignara
al fatto che qualcuno potesse ritenerla una tipa strana. Lei pensa
di essere carina e non chiede altro se non essere felice. E anch’io
combatto per questo” ha spiegato
l’attrice in una recente intervista.
Chi non conosce bene NCIS o non
ha seguito Abby sin dai suoi esordi, troverà questo personaggio
alquanto strano e noioso, ma la
sua natura contraddittoria e il suo
modo davvero buffo di colloquiare con gli altri hanno reso Abby un
personaggio importante nel serial.
E’ una ragazza in grado di infondere allegria non solo nel gruppo di
agenti speciali protagonisti del telefilm, ma nei telespettatori stessi
che non mancano mai di seguire
le sue (dis)avventure con affetto e
simpatia.
Curiosità
• Pauley Perrette era la
cantante di una punk
band femminile di nome
Lo-Ball.
• E’ anche una poetessa.
• Divorziata dal primo marito Coyote Shivers nel 2004, il 14 febbraio
scorso si è sposata col fidanzato Michael
Bosman.
• Se la sua carriera non dovesse durae a lungo, il suo piano di “riserva” sarebbe diventare una guardia di sicurezza.
• I suoi album preferiti sono Distorted Lullabies e Precious.
• Analogamente al suo personaggio in
NCIS, Pauley si è laureata con lode in criminologia. Ha inoltre studiato psicologia e
sociologia ed è sempre stata letteralmente
ossessionata dalla scienza forense.
• Possiede una casa discografica, GO Records.
• VIve a Los Angeles con due cani e un gatto.
• Ha una sorella che vive in Tennessee.
telefilm central 45
Clark Kent
Personaggi del mese
di Jacopo Paliaga
46
telefilm central
“Somebody save me!”
Con queste parole quasi dieci anni
fa esordiva Smallville, serie basata
sulla giovinezza di Clark Kent (interpretato da Tom Welling) ormai
entrata nella storia. Dopo nove
stagioni vissute nella “cittadina dei
meteoriti” accanto all’azzurronefuturo-Supes diventa quasi obbligatorio chiederci: Superman ha
davvero bisogno di essere salvato?
Luogo comune vuole che, ogni
qualvolta si pensi a Superman,
la mente vada a focalizzarsi sui
possenti bicipiti, sulle spalle larghissime,
sulla forza di un Dio.
La verità è che sotto
la spessa corazza dell’uomo d’acciaio c’è
ben altro. Sotto la corazza c’è Clark Kent.
Nato sul pianeta Krypton, Kal-El è stato inviato sulla Terra con
una navetta spaziale
prima dell’esplosione
del suo pianeta d’origine. Figlio di Jor-El e
di Lara-El, il piccolo Kal
purtroppo possiede
un destino già scritto.
Dopo un atterraggio
di fortuna sulla Terra
il Kryptoniano viene
trovato da Jonathan
e Martha Kent, due
tenerissimi proprietari di una fattoria che adotteranno il
piccolo Kal e gli offriranno così una
casa, una famiglia ma soprattutto
dei solidi valori con i quali Clark
(come verrà chiamato da sua madre) costruirà la sua vita. Inoltre CK
sarà costretto a mantenere il se-
greto sulla sua
identità per
sempre, persino con i suoi più cari amici, anche
se con qualche oculata eccezione.
Inizia così l’avventura a Smallville,
questa piccola cittadina del Kansas. Piccola si, ma piuttosto famosa! Kal infatti non è giunto da solo
sul nostro pianeta: si è trascinato
dietro una scia di rocce meteoritiche portatrici di sventura, in
grado di donare agli umani poteri
mutanti. Queste rocce provengono dal centro del pianeta Krypton
mente) il suo unico punto debole,
il suo tallone d’achille che troppo
spesso è stato sfruttato dai suoi
nemici per far vacillare il possente
uomo d’acciaio. Come già detto
però, la Kryptonite può sembrare essere l’unico punto debole
di Supes ma, appunto, non lo è.
La vera debolezza dell’eroe per
eccellenza è il cuore, ovvero tutti
i sentimenti che il giovane Clark
prova per le persone a lui vicine.
Persone che con il passare del tempo imparerà a conoscere meglio e
dalle quali, a volte, sarà costretto
e furono scagliate nello spazio
dopo la grande esplosione (questo materiale è chiamato appunto
“Kryptonite”). Questa particolare
sostanza verde fosforescente è
ormai un elemento storico delle
avventure di Clark: è (apparente-
a guardarsi le spalle. Questo è il
caso di Lex Luthor (Michael Rosenbaum) nemesi storica e nemico per antonomasia di Superman
e, più in generale, di moltissimi
personaggi del multiverdo DC. Lex
nella serie non è ancora il cinico
telefilm central 47
Personaggi del mese
spietato uomo d’affari che il mondo conosce grazie ai comics, ma
si presenta come un ragazzo problematico, lievemente disturbato
ed ossessivo che cerca in Clark un
rapporto che non ha mai trovato
in nessuno, nemmeno in famiglia.
Con il passare del tempo però, Lex
passa al lato oscuro. Rompe il suo
legame con Clark, diventa più falso e meschino di quanto non lo
fosse già stato inconsapevolmente in passato e finisce col bramare
sempre più potere. Questa pazzia
lo porta ad assemblare un esercito
di super-mutanti pronti ad essere
utilizzati per gli scopi più ignobili.
Il nostro Clark però, rappresentazione moderna di un cavaliere
senza macchia, vede sempre nel
buono in tutti; sarà a causa del suo
nobile sangue Kryptoniano, sarà
48
telefilm central
a causa dei valori tramandati dai
Kent, fatto sta che Kal-El, pur essendosi sforzato di capire il mondo che lo circonda, non racconta
il segreto della sua storia a nessuno. Fato vuole che il padre di Lex,
Lionel Luthor (John Glover) dopo
aver passato anni a tentare di scoprire cosa si nascondesse dietro al
sorriso da bravo ragazzo di Clark,
viene a sapere del suo passato.
Sorprendentemente non succede
nulla di ciò che ci si potesse aspettare da un imprenditore subdolo come Lionel. Questi diventa il
tramite con il padre biologico di
Clark, Jor-El, offrendo spesso aiuto
e protezione al giovane e arrivando a sacrificare persino la sua vita
per proteggerlo. Sono avvenimenti come che questi fanno aprire gli
occhi a Clark. Il giovane Superboy
deciderà di offrire al mondo il suo
potere, di rendersi utile per aiutare le persone. Deciderà dunque di
spostarsi in una città più adatta alle
sue necessità di eroe: Metropolis.
Qui i fan del fumetto potranno ritrovare tanti degli elementi celebri
e caratterizzanti dell’azzurrone,
partendo dai luoghi storici, come
il Daily Planet e continuando con
alcuni dei nemici più famosi e potenti come Brainiac (interpretato
da un bravissimo James Marsters),
Bizarro e il cattivissimo Doomsday.
Con il passare del tempo i rapporti di Clark con le persone che lo
circondano si fanno sempre più
profondi. La morte del padre Jonathan lo spinge verso un buio
angolo malinconico, lasciando nel
suo cuore un posto vacante. Una
mancanza che verrà presto colmata dall’amore di Lana Lang (Kristin
Kreuk), il primo vero amore che riu-
scirà a scalfire
l’indistruttibile
corpo di Kal-El.
Altra confidente di Clark è la
giovane Chloe
Sullivan (Allison Mack),
cugina della
ben più nota
Lois
Lane
(Erica Durance) e migliore
amica dell’uomo d’acciaio.
Il rapporto di
Chloe e Clark
è uno tra i più
solidi e sinceri
di tutto il telefilm. Un legame formatosi
con anni di
amicizia tra i
due. Un legame che purtroppo, come
gli amanti dei
comics sanno,
è destinato a
sciogliersi in
qualche modo.
Il personaggio di Chloe
è stato infatti
creato appositamente per
la serie televisiva, concepita come un
adattamento
televisivo delle avventure
di Superboy,
il
giovane
Superman.
Ma qual’è il motivo di tanto successo? Insomma, qual’è
il fattore “X” del telefilm?
Sarà forse la presenza di un attore come Tom Welling, modello
statunitense e sex symbol con
all’attivo pure qualche pellicola cinematografica? Sarà che
gli alieni attirano gli spettatori?
No, il punto di forza dello show è proprio Clark Kent.
Stiamo parlando di un personaggio che, se solo lo volesse,
potrebbe radere al suolo mezzo
mondo nella metà del tempo che
s’impiega a leggere questo articolo, ma che nonostante tutte le
difficoltà non esita nemmeno un
secondo e tiene a mente il suo
compito. Essere un supereroe non
è un lavoro da tutti, ma ciò che
pochi sanno è che Clark Kent non
ha bisogno di un’identità segreta.
Clark Kent è un’identità segreta!
Al contrario di eroi quali Batman,
The Flash o Green Arrow, Superman
è il vero essere di CK. Il giovane reporter un po’ sbadato è solamente una copertura per compiere in
tranquillità i suoi salvataggi. Superman non può cambiare. E’ nato
così e così resterà. Per sempre.
Il Clark Kent smallvilleiano si distacca dalla cronologia classica del
comic ma rimane pur sempre una
di quelle icone che gli americani
affiancherebbero alla bandiera a
stelle e strisce. Una di quelle icone
che rassicurerebbero gli abitanti dell’intero pianeta e farebbero
dormire sogni tranquilli, soprattutto in un momento come questo
dove, per come vanno le cose, il
mondo avrebbe più che mai bisogno di eroi disposti a lottare per la
giustizia...
telefilm central 49
Wisteria Lane, Desperate
Housewives
Speciale
A
L
m
o
r
f
s
g
n
i
t
e
gre
testo e foto di Valentina Colombo
Wisteria Lane, Desperate Housewives
La Guerra de
i Mondi
Dovete sapere che lo scorso
Natale la redazione
di TC Fanzine, nelle
persone di Mara e
della sottoscritta, è
migrata nella “soleggiata” California,
fulcro della maggiori produzioni cinematografiche e televisive. Un tour per la cittè e le ville di Beverly Hills, un’escursione al
mostodontico Getty Center e una passeggiata su Rodeo Drive e la Walk of Fame non possono comunque essere paragonate all’emozione di entrare in un set che per anni hai “vissuto” solo sulla tv di casa.
La prima immersione nella “finzione” è stata la visita agli Universal Studios, una vera e propria città alle porte di
Los Angeles, con negozi e attrazioni per grandi e bambini ma, soprattutto, sede di famosissimi set quali Psycho,
Cabot Cove de La signora in giallo, Ghost Whisperer, La guerra dei mondi e, ciliegina sulla torta, la ricca Wisteria
Lane delle tanto amate Desperate Housewives. Un delizioso tour tra veri e finti set, deserti a causa delle festività,
gallerie dell’orrore e un’accurata esposizione delle auto più famose utilizzate in scena.
Ma il meglio doveva ancora arrivare.
Wisteria Lane, Desperate Housewives
Cabot Cove, La Signora
rate Housewives
Wisteria Lane, Despe
50
telefilm central
in Giallo
Serenity
telefilm central 51
Speciale
Interstardita sul ‘dobbiamo
andare a Burbank’, che era ormai diventato il
mio ritornello da
giorni, ci siamo
avventurate in
questa cittadina
un po’ desolata
un lunedì mattina alla volta dei
Warner Bros.
Studios che, sebbene non fossero pubblicizzati quanto gli Universal, la sola idea di vedere il gazebo di Stars Hollow o le porte del Central Perk era un motivo
più che sufficiente a percorrere a piedi il perimetro della città in cerca
dell’entrata giusta. Passati i controlli di sicurezza, gli ultimi due posti
disponibili erano nostri e dopo una ventina di minuti un altro viaggio è
iniziato. Dean, la nostra guida, ci ha mostrato ogni singolo set ed edificio, spiegando orgoglioso i loro utilizzi più comuni ed episodi di backstage altrettanto divertenti.
Non voglio dilungarmi più del necessario, mi limiterò a dirvi che siamo
entrate a casa di Sookie, abbiamo visto il gazebo (ormai inutilizzato) e
la casa di Lorelai a Stars Hollow, abbiamo attraversato il vicolo dove
a di Lorelai)
Spiderman ha baciato M.J. per la prima volta sotto la pioggia, siamo enStars Hollow, Gilmore Girls (cas
trate nel cortile di Chuck passando per il soggiorno di Casey e la nuova
cucina di Chuck e Morgan e...sì, siamo entrate al Central Perk, ancora
intatto e completamente arredato, curato fin nei minimi dettagli.
Al termine del tour, la tappa finale consisteva in un museo esclusivo che raccoglie abiti originali e oggetti di scena
purtroppo vietate a videocamere e macchine fotografiche. Tra questi: gli abiti di Sam e Dean di Supernatural (e sì,
il manichino di Dean portava la collanina al collo), un intero piano dedicato alla saga di Harry Potter, i costumi di
Willy Wonka, The Matrix e Casablanca. E ora, finalmente, la parola alle immagini.
52
telefilm central
okie)
re Girls (casa di So
Stars Hollow, Gilmo
Chuck
Stars Hollow, Gilmore Girls
(Jumbo Mart)
telefilm central 53
Speciale
a nell’episodio 5.08)
Friends (casa di Monic
Spider Man
diare
ry si fermava a stu
ro di Yale dove Ro
Gilmore Girls (albe
Stars Hollow, Gilmore
Girls (Luke’s)
Central Perk, Friends
Stars Hollow, Gilmore
Stars Hollow, Gilmore Girls
(scuola di danza di Miss
Girls (gazebo)
Patty)
Central Perk, Friends
Archivio prop
Central Perk, Friends
Genitori in Blue Jeans (casa dei Seaver)
54
telefilm central
telefilm central 55
...l’avventura continua
su www.telefilm-central.org
D
E
D
A
RELO

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