Domenica 30 marzo si inaugura la Certosa

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Domenica 30 marzo si inaugura la Certosa
COMUNICATO STAMPA
Domenica 30 marzo si inaugura la Certosa
Bagheria, 27/03/2014
– L’Amministrazione Comunale di Bagheria ed il “Museo del Giocattolo e delle Cere
Pietro Piraino” inaugurano domenica 30 marzo 2014, alle ore 11.00, la riqualificata Certosa di Villa
Butera e la riapertura del museo del Giocattolo.
Fra le tante ville settecentesche che impreziosiscono il territorio di Bagheria, la Certosa di Villa
Butera si distingue, per la sua storia singolare, per l’unicità dell’architettura e per la ricercatezza
degli affreschi eseguiti dal Velasco, che veniva inteso come il “Velasquez siciliano”.
Costruita nel 1797 per volere del Principe Ercole Michele Branciforti Pignatelli, recentemente
restaurata, la Certosa oggi ospita il “Museo del Giocattolo e delle Cere Pietro Piraino” con le sue
collezioni di giocattoli d’epoca e di opere in cera.
Nella struttura anche le aule per la didattica, per trasmettere ai giovani i dettami dell’arte della
ceroplastica e dell’arte presepiale, una biblioteca, un “Book shop” per l’editoria destinata ai
ragazzi e per il merchandising, un salone polifunzionale per le manifestazioni collaterali e per la
celebrazione di eventi attenenti al mondo della cultura e a quello dei giovani.
All’inaugurazione saranno presenti il vice-sindaco di Bagheria, Massimo Mineo, l’assessore alla
Cultura, Dora Favatella Lo Cascio ed il maestro ceroplasta Pietro Piraino Papoff.
Le collezioni Piraino, ospitate alla Certosa, sono stati sottoposti a decreto di vincolo dei Beni
Culturali, ai sensi della legge 29 ottobre 1999, coi provvedimenti DDS N° 8267 e DDG N° 1017, in
quanto riconosciuti di alto valore demo-etno-antropologico. Il museo, antesignano e precursore di
quello di Madame Tussaud e Grevin, è visitabile dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 13.00 Chiuso
domenica e festivi.
Per informazioni e prenotazioni per la visita del museo del giocattolo: Tel./Fax 091.580008 - Cell.
335.6651025 [email protected].
“Uno dei punti fondamentale delle azioni dell’amministrazione uscente era quello di puntare sulla
valorizzazione, mediante un’adeguata riqualificazione, dei beni architettonici e naturalistici della
città – dichiara il vice-sindaco Massimo Mineo – non solo per non perdere uno dei più belli e ricchi
patrimoni artistico del barocco ma anche perché attraverso essi, adeguatamente resi fruibili si
rilancia turisticamente un territorio. Dopo villa San Cataldo domenica si inaugura un altro gioiello
di Bagheria, ed in un esso un altro gioiello: il museo del giocattolo che sono certa porterà a
Bagheria non solo turisti ma anche tante scuole”.
La Certosa di villa Butera
Originariamente costituiva un piccolo padiglione in stile neoclassico, posto in fondo al viale centrale di Villa
Butera, fatto costruire dal principe Ercole M. Branciforte, a seguito di un voto in onore dei Padri Certosini.
La Certosa rappresentava una vera attrazione e divenne uno dei primi musei delle cere d’Europa per la sua
singolarità :raccoglieva statue in cera ad altezza naturale, raffiguranti monaci certosini ed alcuni celebri
personaggi del tempo ritratti nella vita di tutti i giorni.
Il Museo delle Cere vero e proprio chiamato “il conventino della trappa” era posto al piano nobile dell’ala
est della Certosa e vi si accedeva salendo una scala a chiocciola in pietra, oggi non più esistente.
All’ingresso dell’edificio un chierico con una brocca in mano dava il benvenuto ai visitatori con fare affabile,
mentre un altro frate tirando la cordicella di una campana avvisava i fratelli della visita. Attraverso un
corridoio, nel quale facevano bella mostra un cane San Bernardo ,un orso ed un pescecane imbalsamati, si
potevano raggiungere le varie celle. Sulle pareti del corridoio erano appesi quadri ed incisioni di grande
valore tra cui vari ritratti come quello dello stesso Branciforti. Nelle celle invece, si potevano ammirare
preziosi affreschi.
Nella prima cella era rappresentato l’ammiraglio Orazio Nelson, seduto davanti ad una tavola ben
imbandita in compagnia della sua amante Maria Carolina, mentre un cameriere negro li stava servendo.
Nella seconda e terza cella si ricordava l’amore infelice tra Comincio ed Adelaide, che secondo la leggenda
pur essendo molto innamorati non riuscirono ad ottenere la dispensa papale per sposarsi, perché parenti
prossimi. Nella quarta stanza c’era una cucina in muratura dove un cuoco cucinava due uova in un
tegamino, mentre sulle pareti erano appesi antichi utensili da cucina. Proseguendo per il corridoio, nella
prima stanza a sinistra un certosino lavorava tranquillo con la pala in mano ed una cesta. Nella cella accanto
Ruggiero dei Normanni era seduto leggendo un libro, mentre nella cella successiva, seduti attorno ad un
tavolo, discutevano il principe Ercole M. Branciforti, Re Luigi XVI di Francia e Ferdinando di Borbone.
Nell’ultima stanza era rappresentata una scena molto drammatica che ricordava la morte del principe
Caramanico.
Grazie ad un complesso ed articolato intervento di restauro, effettuato nell’ambito dei POR FESR Campania
e Sicilia 2007-2013 conclusosi nel 2008, si è impedito che andasse definitivamente perduto uno dei siti più
raffinati del patrimonio artistico e culturale della Sicilia.
Il Museo del Giocattolo Pietro Piraino trova una collocazione quasi naturale nella Certosa, carica della sua
bizzarra storia e del suo fascino.
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M.M.
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