pag 10 maggio F.pub - Giornale della Fontanabuona e dell`Aveto
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10 Il Giornale della Fontanabuona e dell’Aveto CASARZA LIGURE IL MUSEO “PARMA GEMMA”: MINERALI E BOMBOSCULTURE CASARZA LIGURE - Oltre duecento opere d'arte in cerca di casa. Angelo Stagnaro, che da quarant'anni guida il museo minerario “Parma Gemma” di Casarza Ligure, lancia un appello alle istituzioni affinchè si facciano avanti per dare idonea collocazione alle sue bombosculture. Centinaia di figure assemblate con materiali totalmente recuperati, come bombole, componenti di elettrodomestici e rottami di ferro, che prendono vita nei corridoi e nel giardino della struttura; angeli, gendarmi, banditi, creature fantastiche, persino un crocifisso nero e un'intera serie di allegorie dedicate ai 150 anni della Repubblica, ciascuna corredata da una o più poesie e fumetti di Tiziana De Nevi, collaboratrice del museo. “Queste opere devono essere esposte al coperto e custodite per evitare danni o atti vandalici; occorre molto spazio, almeno 1000 metri quadri, difatti oggi costituiscono per me un ingombro per chi viene a visitare il complesso mineralogico - spiega Stagnaro -. Scriverò al Presidente della Repubblica per sollecitare un qualche interessamento e, se non troverò spazio in Italia, proverò con i paesi esteri”. Recentemente le bombosculture sono state oggetto di una tesi di laurea in psicologia dell'arte all'Università di Bologna, di uno studio sulle architetture fantastiche e di una mostra fotografica tenutasi a Parigi. Il parco è costituito da duecento “bombosculture”: fantasiose e colorate figure create da Stagnaro, ex operaio nei cantieri navali, e posizionate su più livelli. Utilizza bombole del gas che ritrova abbandonate nei boschi, rottami che affiorano dal torren- La vecchia “baracca”, come da sempre amichevolmente la chiamano i sestrini, ha passato oggi il testimone alla nuova e moderna “casa del pescatore”. Tanti i “mainolli” presenti alla cerimonia di inaugurazione, testimoni di un’epoca che si chiude per lasciare il passo ad un nuovo ciclo, sempre all’insegna della tradizione marinara. “La baracca ha sempre assolto la funzione di luogo di incontro non solo per i pescatori, ma per tutta la popolazione: lo sarà anche nel futuro grazie a questo “ecomuseo” del mare a cielo aperto – ha detto il sindaco Valentina Ghio -. E’ il primo passo verso un più generale piano di riqualificazione dei nostri arenili, e vuole ribadire l’intento di diffondere e tenere sempre viva la sestrinità. A questo proposito la casa del pescatore sarà inserita in uno degli otto percorsi all’aperto del Musel, andando a formare insieme al leudo il fulcro della “Via dei pescatori”. L’opera, progettata dallo studio Gallarati di Genova, è costata circa 160mila euro, con un contributo di 70mila euro da parte della Provincia. Viva emozione nelle parole di Giovanni Bertorino, presidente del “Circolo pescatori balin”, che ha raccontato la storia della vecchia “baracca”, di quando fu realizzata dai pescatori in pochi giorni 36 anni fa, con materiali di reupero, diventando “il più grande salotto Maggio 2014 te Petronio: le seziona, le riassembla e le dipinge, arricchendole di dettagli con chiodi, materiali di recupero, attrezzi. Prendono così vita caratteristici personaggi, figure storiche, allegorie. Le prime creazioni in ferro sono nate nel 2000 come portaoggetti e fioriere. Dopo un periodo di notorietà il museo è andato in declino, fra progetti sfumati e contrasti con gl’interlocutori istituzionali. Nel cortile dove si prevedeva l’ampliamento del museo Stagnaro ora costruisce e colloca i suoi personaggi in ferro. Il museo “Parma Gemma” nasce conseguentemente ad un progetto di iniziativa culturale che aveva visto la luce nell’anno 1975: in quel periodo doveva venire realizzata nell’ambito del Circolo Ricreativo Aziendale della Fincantieri di Riva Trigoso, azienda nella quale vi lavoravano diversi ricercatori, una esposizione naturalistica con valenza anche didattica e particolare riferimento per il settore della mineralogia. Tale progetto non si realizzò ma pose le basi per quanto avvenne qualche anno dopo. Nel luglio del 1982, conseguentemente ad una serie di avvenimenti verificatisi durante una ricerca sul ghiacciaio del Miage, nel massiccio del monte Bianco, la collezione mineralogica privata di Angelo Stagnaro, già frequentata all’epoca da scolaresche ,da turisti e da appassionati mineralogisti, venne intitolata alla memoria di “Parma Gemma”, madre dello Stagnaro stesso, scomparsa nell'agosto del 1981. E’ rimasto una istituzione privata, di appassionati volontari, essenzialmente una “casa museo”, che per alcuni decenni ha portato il patrimonio culturale, ambientale, geologico e scientifico della mineralogia ligure, attraverso conferenze, proiezioni di diapositive ed esposizioni, sia nelle piazze di molti paesi e città che nelle scuole di ogni ordine e grado. LA BIMARE FA IMPAZZIRE LE POPSTAR IL MARE E I GOZZI DI PORTOBELLO IN UN VIDEO SESTRI LEVANTE - La bimare sempre più spesso protagonista di omaggi o riprese video girate in angoli caratteristici o sulle spiagge: basti pensare allo spot di una delle più famose telefonie italiane girato lo scorso anno sulla spiaggia di Levante, vicino a Galleria Rizzi. Qualche giorno fa i genovesi Ex Otago, realtà oramai consolidata nel panorama indie italiano, hanno scelto Portobello per le riprese del loro video “Foglie al vento“, anteprima del loro nuovo disco, videoclip che ha richiesto anche la collaborazione del Circolo Pescatori Dilettanti Portobello, che ha messo disposizione dei musicisti gozzi, lance, cime e reti. Solo qualche mese fa la band toscana degli Zen Circus, protagonista di una fortunata serata live e s t i v a p r o m o s s a dall’associazione culturale Mojotic, annunciava di aver dedicato alla “città dei due mari” una canzone, chiamata proprio “Sestri Levante“: Ora accendiamo un fuoco/ e restiamo un poco seduti qua/ Nessuno che ci rincorre…”, scritta in ricordo della serata trascorsa in Baia del silenzio dopo il concerto tenuto a l l’ e x convento dell’Annunziata nel 2011. La scorsa settimana un’altra grande soddisfazione, sia per i ragazzi del Mojotic che per la città tutta: anche i Tame Impala, che lo scorso agosto fecero registrare il tutto esaurito nel cortile della Colonia Tagliaferro, hanno deciso di omaggiare Sestri Levante nella tracklist di un disco, intitolando una traccia del loro EP live, in uscita il 19 aprile per il Record Store Day, alla nostra cittadina. Gloria Carabbio G.C. INAUGURATA LA NUOVA “CASA DEL PESCATORE” LA VECCHIA BARACCA SARÀ SMANTELLATA E AFFIDATA AL CONSORZIO RURALE DI MISSANO della maina di Sestri, il più frequentato”. Nel 2009, su invito dell’allora assessore Francesco Latiro, la scelta di fondare un circolo autonomo rispetto alle Cooperative dei pescatori. “Dal 1976 la baracca non ha mai chiuso un giorno, ha ospitato quotidianamente una media di 45 soci al giorno, restando aperta anche 12 ore – ha detto Bertorino -. Sappiamo che svolge ruolo importante nel tessuto sociale, e questa sua funzione va preservata anche se verrà smantellata. So che il nuovo manufatto finora non ha riscosso grande successo; io non critico la nuova Casa del pescato- re, sono solo un po’ scettico verso la scelta dei materiali, forse troppo deperibili per la posizione vicina al mare. Concludo dicendo che i nostri nonni mai vollero adattarsi al grasso della fabbrica, a lavorare dietro i cancelli della tubifera; lo fecero i nostri padri, per poterci garantire un futuro migliore. Noi abbiamo scelto la strada dell’opificio, per dare sostentamento ai nostri figli e garantire loro un futuro, poter trasmettere i nostri valori: non lasciamo che le nuove generazioni li calpestino, ma che se ne facciano portatori”. Gloria Carabbio