I francesi a Terranova 1500 - IL RICERCATORE

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I francesi a Terranova 1500 - IL RICERCATORE
I Francesi a Terranova
1500 – 1763.
GABRIELE PENATI.
Terranova inizio 1500.
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INDICI.
CAPITOLO I° - Aspetti generali.
Pag. 4
CAPITOLO II° - L’esplorazione e la pesca internazionale 1500 – 1560.
Pag. 7
CAPITOLO III° - L’antagonismo Franco – Inglesi e i primi
insediamenti 1560 – 1640.
Pag.10
CAPITOLO IV° - La Colonia Francese di Terranova 1650 – 1690.
Pag.15
CAPITOLO V° - Le guerre coloniali 1690 – 1763.
Pag.22
APPENDICI.
Pag.31
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Terranova prima metà 1500.
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Cap. I° – ASPETTI GENERALI.
A) La popolazione indiana.
L’isola di Terranova era conosciuta fin da tempi antichi, nel 900 i vichinghi stabilirono delle
colonie lungo le sue coste.
Gli abitanti originali erano i Beothuk, una nazione indiana dalle origini misteriose.
I Beothuk, non avevano affinità linguistiche con le nazioni dell’entroterra canadese. La stima della
popolazione si aggirava intorno alle 3 – 4000 persone, inizi del 1500. La nazione si concentrava
unicamente a Terranova, principalmente sulla costa meridionale e orientale, nelle penisole di
Plaisance e d’Avalon e lungo le coste di Trinity bay. Piccoli gruppi si spostarono, in seguito nel
Labrador e nel Quebec orientale, quando la presenza degli europei si fece massiccia, mescolandosi
poi con le nazioni native dei Naskapi e dei Montagnais.
Erano una popolazione semi nomade, organizzata in piccoli clan di una trentina di persone, pare che
durante l’estate si riunissero in grossi villaggi nella regione di Notre Dame Bay, sulla costa
orientale. Il loro sostentamento derivava, prevalentemente, dalla caccia e dalla pesca.
Subivano periodicamente, le incursioni dei loro nemici Micmac lungo la costa meridionale, inoltre
la regione intorno a Fortuna Bay era diventata negli anni la loro riserva di caccia, e degli InnuitEskimo lungo quella nord-occidentale, mentre mantenevano buoni rapporti con i Naskapi e i
Montagnais. Gli Innuit dopo il 1530 iniziarono ad occupare la costa nord occidentale dell’isola,
respingendo i pochi insediamenti Beothuk verso l’interno, invece lungo la costa meridionale ed
occidentale, dal 1540, iniziarono i primi contatti con i pescatori europei, da subito i Beothuk si
mantennero diffidenti, presto la situazione degenerò in atti ostili, forse in relazione alle distruzioni
subite dai portoghesi agl’inizi del 1500.
Nel 1594, addirittura, attaccarono un vascello francese nella baia di Plaisance, quando sempre più
navi giungevano a Terranova, i Beothuk furono costretti a spostarsi all’interno per cercare cibo,
perché i pescatori stabilendo le loro basi di pesca lungo le coste, occupavano i loro territori di caccia
e pesca. Ritornavano sulla costa, in inverno, quando i pescatori abbandonavano le loro basi per
rientrare nei porti di origine.
I Beothuk si dimostrarono amichevoli verso i coloni inglesi, quando iniziarono a stabilire delle
colonie stabili sulla costa occidentale, tra i due gruppi si stabilì la cosiddetta “permuta silenziosa”. I
Beothuk lasciavano pellicce e cibo appesi a dei pali in luoghi prestabiliti, che gli inglesi
prendevano, lasciando in cambio vari oggetti e utensili.
I rapporti tra i francesi e la nazione Beothuk si mantennero sostanzialmente tranquilli, a parte
qualche scontro sporadico, fino agli inizi del 1600, nonostante i francesi erano alleati con i loro
nemici Micmac.
La situazione cambiò, nel 1613, quando un pescatore uccise un Beothuk che lo stava derubando. Per
rappresaglia gli indiani assalirono gli stabilimenti stagionali di pesca francesi sulla costa
meridionale, uccidendo 37 marinai, i francesi inviarono 2 navi da guerra che bombardarono i piccoli
villaggi costieri e le loro canoe quando erano intenti a pescare, causando numerose vittime tra i
Beothuk. Negli anni successivi le incursioni dei Beothuk divennero alquanto fastidiose, colpivano
gli insediamenti stagionali dei pescatori, bloccando il lavoro dell’asciugatura del pesce; causando
così un notevole danno economico. Alcuni commercianti francesi pensavano che fossero i rivali
inglesi a istigare i Beothuk a compiere queste incursioni, accusa non del tutto infondata.
Per porre rimedio a questo fastidioso inconveniente, i francesi convinsero i Micmac dell’isola di
Cap Bretone a colpire gli insediamenti Beothuk a ridosso della costa in cambio di armi da fuoco e
di utensili vari. A questo scopo alcune bande di Micmac si trasferirono sull’isola, stabilendosi
lungo la Georgian bay (nel 1705 troviamo un villaggio con 25 famiglie nelle vicinanze di
Plaisance), per i Beothuk non vi fu altra possibilità che ritirarsi nelle regioni centrali dell’isola e
verso la costa orientale, spostandosi vicino alle colonie inglesi, ma ben presto anche gl’inglesi
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entrarono in conflitto con loro, la mancanza di cibo costringeva i Beothuk a compiere furti di
animali nelle fattorie dei coloni.
Le loro incursioni si diradarono, a cause delle superiorità dalle armi da fuoco europee, i Beothuk si
limitarono a colpire gruppi isolati e a saccheggiare le stazioni abbandonate alla ricerca di utensili.
Dopo il 1650 la nazione Beothuk non fu più un problema per i francesi e per gli inglesi, anche se un
piccolo gruppo di Beothuk si stabilì nelle vicinanze della colonia francese.
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B) La pesca.
La ricchezza di Terranova erano i ricchi banchi di pesca che si trovavano al largo delle sue coste.
Nel periodo 1400 – 1500, il regime alimentare europeo si basava sull’agricoltura, coltura dei
cereali, e sulla pesca.
Il pesce era una sorgente di proteine, facile da conservare e trasportare, inoltre era la razione ideale
per i soldati delle prime nazioni stato. Vi erano due modi per conservarlo; gli inglesi preferivano la
pratica di asciugare il pesce lungo le coste per poi immagazzinarlo secco, con poco sale.
I francesi, nonostante usassero la pratica inglese, preferivano il procedimento della salamoia, il
pesce pescato era messo in barili pieni di sale e altro.
Il fatto dipendeva che i francesi producevano molto sale rispetto agli inglesi, cui mancava. Il
metodo inglese dava più garanzie di conservazione, ma il merluzzo salato era più ricercato sui
mercati dell’Europa meridionale e nel bacino mediterraneo.
Gli inglesi e gli olandesi pescavano in massima parte per esportare il prodotto, ignorando il mercato
interno; mentre i francesi, gli spagnoli e i portoghesi avevano una forte domanda interna. Il pesce
era scambiato con olio, frutta, vino e altre derrate alimentari.
La continua domanda di pesce, aveva spinto le nazioni predominanti in questo commercio a cercare
nuove zone di pesca dove la concorrenza fosse meno forte e guardavano con grande interesse alle
potenzialità dei banchi del nuovo mondo, per questo motivo le nazioni europee inviavano continue
spedizioni per esplorarne le coste e scoprire nuove fonti di commercio.
Terranova seconda meta 1500.
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CAP.
II°
ESPLORAZIONE
INTERNAZIONALE 1500 – 1560.
E
PESCA
Secondo un documento del 1710 trovato negli archivi di St. Jean de Luz, i baschi conoscevano
Terranova e suoi ricchi banchi fin dal 1392. I pescatori bretoni, nella meta del 1400, pagavano già la
decima sulla vendita del merluzzo pescato a Terranova, questa notizia si può trovare nei registri
sulle transazioni dell’abbazia di Beauport
Lo scopritore ufficiale dell’isola di Terranova è considerato Giovanni Caboto. Nel maggio del 1497
il veneziano Caboto, su commissione del re d’Inghilterra Enrico VIII, intraprese una spedizione per
trovare in passaggio verso la Cina attraverso l’Atlantico, con una piccola nave e 18 membri
d’equipaggio compreso suo figlio Sebastiano. Durante il viaggio scoprì Terranova, navigando poi,
lungo le coste del golfo di San Lorenzo raggiungendo l’isola di Capo Bretone. Al suo ritorno in
Inghilterra, nell’agosto 1497, quello che maggiormente interessò all’opinione pubblica europea,
oltre alle scoperte geografiche, era la descrizione dei banchi di pesca che si trovavano in quelle
acque. Re Enrico VIII gli concesse lettere patenti per organizzare una nuova spedizione, per meglio
approfondire le nuove scoperte.
La nuova spedizione forte di cinque navi, salpò dall’Inghilterra nel 1498, costeggiò le coste di
Terranova e del Labrador, da qui il golfo di San Lorenzo spingendosi fino alle coste di New York.
Al suo ritorno i suoi resoconti più dettagliati dei precedenti fecero il giro di tutta Europa.
Gli inglesi che avevano commissionato le spedizioni di Caboto in un primo momento non seppero o
vollero sfruttare le potenzialità economiche delle nuove terre, per la corona le scoperte non avevano
portato ad ottenere il vero obiettivo, la scoperta di un passaggio verso la Cina, inoltre gli inglesi
erano più vicini ai banchi di pesca dell’Islanda e del mare del Nord, perché i loro principali porti di
pesca erano situati a nord – est lontani dalle rotte per Terranova, mentre i porti di sud – ovest non
erano attrezzati per organizzare grosse flotte da pesca e richiedevano grossi investimenti, che per il
momento mancavano.
I portoghesi, chiusi nell’Atlantico centrale dagli spagnoli e alla ricerca di nuovi sbocchi
commerciali e conquiste territoriali, approfittarono di queste scoperte, inviando immediatamente
spedizioni ufficiali per rivendicarne il possesso. Mentre, i francesi, favoriti dal fatto che i loro
principali porti di pesca, si trovavano in linea d’aria più vicini alle nuove scoperte non erano
interessati a rivendicazioni territoriali, e per il momento si limitarono a uno sfruttamento puramente
commerciale. In seguito cercarono in tutti i modi di contrastare le pretese portoghesi, quando
capirono che questi potevano bloccare la loro pesca.
Questo conflitto politico – economico rientra nel tentativo di ottenere il controllo di tutto il bacino
del golfo di San Lorenzo di cui Terranova fa parte (per successivi approfondimenti si rimanda al
volume sulla Nuova Francia – Canada). Le spedizioni portoghesi iniziarono nel 1500, con i Fratelli
Cortereal che in un periodo di quattro anni dal 1501 al 1503, esplorarono in modo sistematico le
coste di Terranova, inoltre Gaspar de Cortereal compì incursioni contro i villaggi costieri dei
Beothuk per procurarsi schiavi per ripagarsi delle spese di viaggio, in seguito i due fratelli perirono
durante i loro successivi viaggi.
Proseguì nelle loro imprese, molti anni dopo, l’intraprendente mercante ed esploratore Joao
Faguntes, che ottenne dal re del Portogallo Manuele I° lettere patenti che gli davano il possesso di
tutte le terre che avrebbe scoperto e di sfruttarle economicamente, nel 1521 i portoghesi stabilirono
una base nella Baia di Plaisence, che divenne la loro principale base sulla costa meridionale. Fino al
1530 Terranova, come il golfo di San Lorenzo, divenne prevalentemente zona d’influenza
portoghese. Contrastata dalla crescente attività francese. Le navi francesi che pescavano a
Terranova diventavano d’anno in anno sempre più numerose, nel 1508 nella baia di St. Jhonn’s
sono presenti quattro navi da pesca normanne, alcuni anni dopo il loro numero salirà a dieci, alle
spedizioni di pesca seguirono esplorazioni geografiche accurate a partire dal 1506 con Giovanni
Denys che continuarono nel 1508 con Tommaso Aubert e Jean Ango. Dal 1520 i francesi
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allestivano per Terranova 60 – 90 navi da pesca e nel 1527 vi erano undici vascelli nella sola baia di
St. Jhonn’s. Inoltre spedizioni corsare guidate dai fratelli Permentier e da Jean Ango colpivano in
modo massiccio la pesca portoghese, infliggendole notevoli danni economici. Le guerre in Europa
si ripercuotevano anche sulle rotte atlantiche, i carichi di pesce facevano gola, soprattutto agli
inglesi e agli spagnoli, costringendo la Francia a inviare navi da guerra a proteggere le flotte da
pesca a Terranova.
Nel 1524 le navi da scorta francesi respinsero una squadra inglese.
Nel 1542 una flotta di 60 navi salpò in direzione dei banchi di Terranova, al suo ritorno fu attaccata
dagl’inglesi al largo delle coste francesi.
Dopo il 1540 anche i baschi spagnoli iniziarono a frequentare Terranova, dopo aver perso a scapito
dei portoghesi le loro zone nel golfo del San Lorenzo.
Gli inglesi sembravano stare alla finestra, limitandosi a inviare in questo periodo solo 10 – 20 navi
l’anno, erano più propensi a compiere incursioni corsare, più convenienti in termini economici.
Nel 1550 le coste di Terranova erano divise in varie zone, dove navi di determinate nazioni vi
pescavano quasi in esclusiva. La costa orientale era battuta da navi portoghesi, in prevalenza,
mentre la penisola d’Avalon e il porto di St.Jhonn’s era neutrale, vi pescavano spagnoli, portoghesi,
inglesi e francesi in un sistema di perfetta neutralità.
La costa a nord di Bonavista era esclusiva dei francesi provenienti dalla Bretagna, detta Costa dei
Bretoni, i punti più frequentati erano; Carpoint, St.Lunaire, Birhat, St.Jean, Groix, Belle Isle e Petit
Maistre, quest’ultimo era il luogo d’appuntamento dei battelli bretoni. Il primo capitano di nave che
vi giungeva diventava ammiraglio di pesca; il cui compito era d’articolare la pesca e di provvedere
alla difesa della costa da possibili attacchi dei Beothuk ostili e da possibili incursioni di corsari e
pirati. Negli anni 1554 – 1555 gli attacchi delle navi spagnole sono sempre più massicci, i francesi
perdono una trentina di vascelli e oltre 600 marinai. I francesi si devono ritirare. Nel 1556 i francesi
passano all’offensiva il corsaro Broussardiere, di St. Malo, con l’autorizzazione reale organizza una
flotta di 5 navi, che mette in seria difficoltà gli spagnoli. Nel 1558 una flotta di corsari normanni
infligge una serie di sconfitte alle navi spagnole, estromettendo definitivamente la Spagna da
Terranova, per alcuni anni.
Nel periodo 1555 – 1558, i bretoni edificarono due piccoli fortilizi difesi da cannoni nella baia di
Saint Jean, queste difese furono efficaci per respingere le incursioni spagnole.
I baschi spagnoli frequentavano la costa occidentale e la costa del Labrador i cui principali punti
erano Vlycilho, Oparportu, Barrachoa, Balaedeira, Anngucahar, Portuochoa, Anvix e Ferrol per lo
più impegnati nella pesca delle balene.
La costa meridionale fino a Trepassy era fino al 154, frequentata da vascelli francesi e portoghesi in
diretta concorrenza. Dal 1525 i portoghesi impegnano fino a 6.000 pescatori stagionali la cui base
principale si trova nella baia di Plaisance, viene edificata una chiesa con alcuni preti per alleviare le
loro pene spirituali, nei periodi della pesca. In seguito la costa meridionale diventerà una zona
esclusivamente francese dopo il 1560.
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Il grande banco a sud di Terranova.
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Cap. III° L’ANTAGONISMO FRANCO – INGLESE
I PRIMI INSEDIAMENTI 1560 – 1640.
La Francia, dopo il 1560, fu sconvolta da una serie di conflitti religiosi che provocarono una guerra
civile che si protrasse in modo altalenante fino alla fine del secolo, ma la pesca a Terranova non si
fermò, anzi continuò in modo proficuo; nel 1574 i vascelli francesi presenti sull’isola erano 175. La
guerra richiedeva notevoli quantità di vettovaglie, quindi guadagni proficui per gli armatori.
Anche la Spagna continuava a impegnarsi a fondo a Terranova, nello stesso periodo vi erano dai
150 – 200 vascelli l’anno, mentre i portoghesi si stabilizzarono sui 50 – 60 vascelli.
Dopo il 1570 anche gli inglesi incominciarono a interessarsi alle pescherie di Terranova, il mercato
del pesce inglese era in forte espansione.
Anthony Parkhurst, un mercante ed esploratore, che dal 1575 organizzava spedizioni di pesca ed
esplorazioni a Terranova; vedeva con gran rammarico, i grandi banchi sfruttati dalle nazioni
concorrenti, cercò di sensibilizzare l’opinione pubblica inglese in modo da spingere la corona
inglese a occupare l’isola, il suo proposito era di costruire basi fortificate a Belle Isle e a St. Jhonn’s
e stabilire colonie permanenti, si pensava che il clima, vista la stessa latitudine, potesse permettere
la coltivazione per il sostentamento delle colonie stesse. Nel 1578 durante una spedizione di pesca
identificava quasi 400 navi che incrociavano lungo le coste di Terranova: 150 francesi, 100
spagnole, 50 portoghesi e soltanto 40 inglesi, ed in fine 35 baleniere basche. La situazione politica
internazionale sembrava dargli ragione, l’Inghilterra era in quel momento avvantaggiata
politicamente rispetto alle nazioni concorrenti, la sua forza economica era in forte espansione.
La Francia era in una situazione politica instabile, divisa in fazioni religiose con il potere del re
ridimensionato con una politica coloniale, alquanto ridimensionata in seguito alle sconfitte subite in
Florida e in Brasile. Infine il partito protestante, seconda forza politica francese era alleata con gli
inglesi.
Il Portogallo nel 1580 era stato annesso alla Spagna quindi ne seguiva la politica che
ridimensionava il suo ruolo coloniale ed economico.
La Spagna era impegnata in modo pesante in America meridionale e nei Caraibi, e non poteva
intervenire in maniera decisiva a sostegno delle proprie pretese. Gli inglesi stavano diventando
aggressivi. L’armatore e commerciante Henry Oughtred inviava, nel 1582, una spedizione corsara
ad attaccare le navi ispano – portoghesi, per risarcirsi delle perdite subite nei suoi commerci in
Spagna. La spedizione era comandata da Richard Clarke ed era composta da due grossi vascelli, il
suo intento era di attaccare la flotta portoghese lungo le coste di Terranova. Alla fine di luglio le
navi di Clarke arrivano a Fermeuse, ma, i portoghesi si erano spostati a Remewse bay. Con una
audace manovra entrò nella piccola baia protetta, e riuscì a catturare tre navi nemiche, inoltre
convinse con la forza l’ammiraglio di pesca della zona, un francese, a non intervenire. Le altre navi
portoghesi comandate dal capitano Fernandes rientrarono in Portogallo denunciando l’atto di
pirateria. Clarke continuò ad attaccare navi spagnole e portoghesi, lungo tutta la costa orientale
dell’isola, alla fine le sue prede furono cinque navi portoghesi, due spagnole e anche due navi
francesi. Al suo ritorno in Inghilterra il suo bottino consisteva in 200.000 libbre di pesce, alcune
tonnellate di olio e una nave. Oughtred poteva considerarsi soddisfatto.
Le relazioni di Parkhurst interessarono sir Humprey Gilbert, che aveva già intrapreso spedizioni
coloniali in America, lungo le coste della futura Virginia. Sir Gilbert ottenne dalla corona lettere
patenti per lo sfruttamento commerciale e per stabilire colonie sull’isola. Ottiene aiuti finanziari da
alcuni mercanti di Bristol; Cristopher Carleill, Richard Grenville e George Peckham.
Nel 1583 fu organizzata una spedizione con quattro navi e numerosi coloni, tra i capitani di vascello
si trovava Richard Clarke.
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In agosto la flotta di sir Gilbert giunge a St. Jhonn’s, dove sarebbe sorta la colonia. In quel periodo
vi erano nella rada trentasei navi da pesca di varia nazionalità e di fronte agli equipaggi sir Gilbert
prese possesso dell’isola in nome dell’Inghilterra e consegna a ciascun capitano una lettera con la
quale ciascuna nave deve consegnargli una percentuale sul pesce imbarcato.
Dopo alcuni mesi la colonia fu abbandonata, inoltre tre navi andarono perse in spedizioni per
esplorare le coste dell’isola. Sir Gilbert e i superstiti rientrarono in patria, aveva fallito, ma
l’Inghilterra aveva preso formalmente possesso di Terranova. Le altre nazioni protestarono per
quest’usurpazione. In Francia alcuni proposero l’occupazione dell’isola per prevenire nuove
spedizioni inglesi, ma l’instabilità politica interna e la mancanza di fondi bloccò qualsiasi possibilità
di mettere in pratica tale proposta.
La Spagna era rimasta l’unica a contrastare in qualche modo la politica espansionistica inglese,
Terranova era soltanto una delle cause d’attrito tra le due potenze. Dopo il 1580 corsari inglesi, tra
cui sir Drake e George Raimond iniziarono a compiere incursioni contro le navi da pesca ispaniche
a Terranova. Nel 1585 la regina Elisabetta autorizzata gli attacchi contro le navi ispano – portoghesi
in tutto il continente americano. Drake e Raimond organizzarono una spedizione a Terranova, a
Bull bay fu intercettata una flotta e furono catturate numerose navi. I due corsari rientrarono in
patria con un notevole bottino.
Gli attacchi inglesi contro le navi e i possedimenti spagnoli in tutto il continente americano
provocarono notevoli danni economici, che la Spagna non poteva permettersi, per questo viene
organizzata una grande flotta, l’invincibile Armada, per invadere l’Inghilterra, in questo periodo
l’esercito spagnolo non aveva rivali sul suolo europeo e se fosse sbracato sul suolo inglese avrebbe
facilmente sbaragliato il debole esercito inglese. La flotta da pesca spagnola fu coinvolta nella
spedizione inglese. La distruzione dell’invincibile Armada nel 1588 mise in ginocchio la forza
navale spagnola, compresa la flotta da pesca. Nel 1593 troviamo solo otto navi spagnole a
Terranova. In seguito a questa vittoria. gli inglesi ottennero il monopolio dell’importazione di pesce
in Spagna, che consolidò la presenza nell’isola.
In Francia la salita al trono di Enrico IV, sensibile alla politica coloniale al contrario del primo
ministro Sully, che la osteggiava, emana alcune direttive per una politica coloniale forte, nel 1590
pone con una ordinanza reale la pesca a Terranova sotto la protezione della corona.
Il 1600 portò dei cambiamenti nella situazione economica – militare a Terranova.
La Spagna sconfitta e ridimensionata in modo rilevante politicamente e militarmente, usciva dalla
scena dalla pesca nell’isola, anche se in più di un’occasione cercò di rivendicare i suoi diritti. Il
Portogallo, rimase ai margini non avendo una flotta adeguata per supportare qualsiasi
rivendicazione, nonostante riusciva a inviare annualmente a Terranova trenta navi. Gli inglesi che
avevano con la forza dei cannoni ampliato i loro mercati non si accontentavano dello sfruttamento
della pesca, ma volevano occupare l’intera isola, l’occupazione dell’isola avrebbe definitivamente
allontanato la concorrenza.
Questa politica era in netto conflitto con gli interessi francesi. Il periodo 1610 – 1630, fu il più duro
per francesi messi in difficoltà dall’intraprendenza dei commercianti inglesi e dagli attacchi dei
pirati e corsari, ma soprattutto dalla mancanza di uno stato militarmente forte e di cooperazione tra
i vari commercianti. Se da una parte non conveniva che la corona s’impegnasse in una politica
coloniale forte, perché questo avrebbe posto una regolamentazione della pesca e di conseguenza una
maggiore pressione fiscale, a scapito del libero commercio, nello stesso tempo questa politica
economica libera rendeva debole la pesca francese.
Nel 1608 per sopperire a questa mancanza di organizzazione si formò una specie di cartello per il
controllo e la regolamentazione della pesca a Terranova fra 26 commercianti di La Rochelle : Bizet,
Dorliac Bouillon, Mesnade, Gaultron, Jehan David, J. Prou, J. Mondot, Delpy, Darryete, Francois
Tallemant, P. Perel, Delastes, J. Bureau, Bodier, Blays, David Papin, J. Sicerel, J. Lemaire, Fenyou,
J. Delas, M. Dessalle, d’Hariette, Jean Macaing e Samuel Georges, questi ultimi erano gli
organizzatori. Un primo cartello si era sviluppato nel 1570 attorno ad una ventina di commercianti
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di Dieppe, con alterna fortuna. Questi tentativi iniziarono a risvegliare le voglia di resistere agli
inglesi, nel loro tentativo di primeggiare a Terranova.
A)
L’espansionismo inglese.
Dopo il fallimento di sir Gilbert, nel 1583, gli inglesi avevano abbandonato temporaneamente nuovi
tentativi di stabilire colonie sull’isola. Con la fine della guerra con la Spagna, 1603, i tentativi
ripresero con la fondazione della London and Bristol company, il cui scopo era lo sfruttamento
economico e la colonizzazione di Terranova, aveva ottenendo dal re lettere patenti per il monopolio
economico. Nel 1608 Jhonn Guy, uno dei fondatori, fu inviato sull’isola per trovare un luogo adatto
per stabilirvi una colonia.
Nel 1610 Jhonn Guy organizzò una spedizione di 39 tra uomini e donne, tra i quali vi erano suo
fratello Philip e suo cognato William Colstron.
La colonia fu stabilita a Cupid Cove, nella baia di Concepsion sulla costa orientale, negli anni a
seguire la piccola colonia prosperò e i coloni nel 1612 erano saliti a 62. Jhonn Guy fu nominato
governatore, con la delega reale di supervisionare la pesca nella baia di Concepsion e nella penisola
d’Avalon. In estate le continue incursioni del pirata Peter Easton misero a dura prova la colonia e la
pesca sulla costa orientale. I comandanti delle navi consigliarono a Jhonn Guy di attaccare i pirati
ma Guy preferì trattare con Peter Easton per mantenere neutrale la colonia, ma è costretto ad
abbandonare ulteriori tentativi di allargare la colonia, verso Trinity Bay e a ritirare i suoi uomini da
Renewse, in seguito agli accordi con Easton, il pirata era militarmente più forte e avrebbe potuto
tranquillamente spazzato via la colonia.Guy in un giro di esplorazioni, il cui scopo era di trovare
una via di collegamento terrestre con baia di Plaisance, incontrò i Beothuk, a Bull Arm, fu un
incontro amichevole con relativo scambio di regali,utensili e coperte, in cambio di pellicce.
Negli anni successivi si ebbero altri tentativi di fondare colonie. Nel 1615 la spedizione di Richard
Whitburne si stabilì a St. Jhonn’s.
Nel 1616 William Vaugham acquistò la parte meridionale della penisola d’Avalon, da Placentia
Bay a St. Mari’s Bay, fondando un piccolo insediamento a Renews che durò poco; un altro tentativo
nel 1620 a Trepassey fallì allo stesso modo.
Jhonn Calvert fondò la colonia di Ferryland a sud di St. Jhonn’s, con Daniel Powell quale
governatore, nel 1625 la colonia aveva più di 100 coloni. Successivi tentativi di fondare
insediamenti a ovest di Trepassy, fallirono a causa della violenta reazione dei francesi. Nel 1623 a
Bonavista Bay coloni irlandesi fondarono un insediamento.
Nel 1630 si ebbero le prime abitazioni stabili a St Jhonn’s.
Nel 1630 gli inglesi avevano più di 300 coloni suddivisi in 5 insediamenti, nel 1637 gli
insediamenti sono riuniti nella colonia di Newfoundland con governatore David Kirke, nonostante
le proteste di sir Calvert che rivendicava quella carica. Ferryland ne diventa la capitale, La guerra
civile che sconvolse l’Inghilterra negli anni successivi ritardò l’espansione coloniale a Terranova.
B)
Pirati e Corsari.
Nel 1610 lungo le coste di Terranova apparve il più famoso pirata del nord atlantico, Peter Easton.
Easton era stato un valente ufficiale della marina inglese, nel 1602 era stato inviato con tre navi
nell’isola per proteggere le flotte da pesca dalle incursioni degli spagnoli. L’anno successivo con la
fine delle ostilità con la Spagna rimase disoccupato.
Nel 1605 con alcuni compagni si da alla pirateria sulle rotte atlantiche, nel 1609 inizia ad operare
lungo le coste di Terranova, stabilendo una base fortificata a Harbour Grace, nella baia di
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Concepsion. Le sue incursioni colpivano qualsiasi nave e stabilimento, anche inglese, lungo le coste
dell’isola. Nel 1611 alcuni vascelli francesi attaccano la base del pirata a Harbour Grace, ma sono
respinti con notevoli perdite.
L’anno successivo Easton, che dispone, ormai di una decina di navi e con circa 500 uomini,
trasferisce la sua base nelle vicinanze della futura Ferryland. Nel 1612 cattura cinque vascelli
francesi e 15 portoghesi, con un carico di pesce per oltre 1.000 sterline. Fino al 1613 Easton è una
seria minaccia per le attività economiche di Francia e Portogallo, ma anche per gli interessi inglesi,
le sue azioni causano un danno economico per oltre 20.000 sterline. Il re invia un suo
rappresentante per porre un freno alle azioni del pirata, nella persona di Richard Withburne, ma
questi non avendo navi al seguito, viene catturato e trattenuto per alcuni mesi prigioniero da Easton,
questi sentendosi minacciato rilascia l’inviato cercando di trattare con la corona per un perdono.
Non avendo notizie da Londra e temendo ritorsioni, Easton lascia Terranova e si trasferisce a sud
est attaccando le navi spagnole lungo le isole Azzore e Canarie, in seguito si ritirerà a vita privata.
Il posto di Easton fu preso subito da Henry Mainwhoring, che nonostante avesse la patente di
corsaro con il compito di attaccare navi francesi e portoghesi, attacca navi inglesi, nel 1614 con una
flotta di otto vascelli saccheggia le navi lungo tutta la costa orientale, catturando un grosso vascello
francese. Una commissione reale lo condannò per atti di pirateria, ma viene quasi subito perdonato.
Nel 1617 comanda una squadra navale con il compito di difendere le rotte atlantiche dai pirati. Dal
1620 si hanno le imprese di Jhonn Nutts, colono a Terranova poi imbarcato su navi da pesca, con
alcuni compagni catturò una nave francese, dandosi alla pirateria; nei tre anni successivi la sua
flotta si arricchì di altri 2 vascelli catturati, sempre ai francesi. La sua base di operazione era nella
baia di Torbay
Nel 1623 Nutts si accordò con Jhonn Elliot, vice ammiraglio della flotta reale stanziata a Devon, per
rientrare nella legalità ma giunto in Inghilterra fu imprigionato. Sir Calvert in seguito lo liberò.
C)
La risposta francese.
I francesi si sentivano minacciati, nei loro interessi, dalla presenza di colonie stabili inglesi sulla
costa orientale, che potevano legittimare le pretese inglesi e portare alla loro definitiva espulsione
dall’isola.
Nel 1610 i mercanti di St. Malo armarono due navi da guerra per proteggere la costa nord
occidentale dai pirati e dall’intrusione di navi inglesi, nel 1612 il tentativo di distruggere la base di
Easton fallisce. Nel 1613 gli armatori impegnati nella pesca a Terranova protestarono, chiedendo
che la corona attui una politica più energica nei confronti dei pirati e degli inglesi, ma il suo operato
non va oltre una protesta formale, la verità è che la Francia non ha i mezzi per imporsi a Terranova.
La difesa è delegata ai privati, nel 1625 è costruita una flottiglia di quattro navi da guerra per la
difesa delle flotte da pesca e colpire l’insediamenti inglesi.
L’area di maggior conflitto è la costa meridionale e la penisola di Avalon.
Sull’onda della conquista inglese di Quebec e delle Acadia avvenute nel 1628, dovute alla guerra
scoppiata tra la Francia e l’Inghilterra, per l’appoggio inglese agli ugonotti. Quello stesso anno la
corona invia a Terranova lord Baltimore, appartenente alla famiglia Calvert che possedeva le
principali colonie sull’isola, con alcuni vascelli da guerra per proteggere le navi da pesca inglesi
dagli attacchi dei corsari francesi. Nello stesso tempo il cardinale Richelieu attraverso la compagnia
Caen invia il proprio ammiraglio marchese De la Ralde con tre navi da guerra a colpire la pesca
inglese nella Penisola di Avalon. I francesi catturano due navi inglesi a Cap Broyle. Informato
dell’attacco lord Baltimore, invia due vascelli, che riescono a sorprendere la forza francese che
dopo un combattimento si ritira, le navi catturate sono liberate. Per ritorsione a questo attacco lord
Baltimore con la sua flotta compie una incursione nella baia di Trepassy, catturando sei navi
francesi, che vengono inviate in Inghilterra come bottino di guerra. I francesi non abbandonano la
13
zona, De la Ralde attacca gli insediamenti inglesi; a Trinity Bay e a Concepsion Bay, catturando
alcuni battelli. Questi continui combattimenti e il freddo dell’inverno costringono lord Baltimore a
rientrare in Inghilterra. Lord Baltimore esorta il re a inviare due navi da guerra permanenti a
difendere gli interessi inglesi a Terranova, ma il re ne concesse soltanto una, che fece ben poco per
proteggere le colonie inglesi.
Dopo il 1630 la colonia inglese di Terranova fu sconvolta da un conflitto politico tra sir Calvert e
David Kirke, quest’ultimo grazie ai successi ottenuti in Canada e dall’appoggio del re Carlo I
ottiene il controllo della colonia. Nel 1632 con il trattato di Saint German en Laye, oltre alla
restituzione del Canada e dell’Acadia, l’Inghilterra riconosceva il diritto di pesca lungo le coste di
Terranova alla Francia. Un chiaro riconoscimento dei diritti francesi sull’isola.
14
Cap. IV° - LA COLONIA FRANCESE DI TERRANOVA.
FONDAZIONE, ECONOMIA, RELIGIONE E DIFESA.
A) FONDAZIONE E LO SVILUPPO 1650 – 1690.
La guerra civile e la successiva rivoluzione interruppero l’espansione inglese a Terranova, i francesi
approfittarono di questo momento favorevole per imporre le loro rivendicazioni, già in parte sancite
nel trattato del 1632. La salita di Luigi XIV, al trono di Francia, dette un nuovo impulso alla politica
coloniale francese. L’area di maggior conflitto tra inglesi e francesi, era come sempre la penisola di
Avalon. Una tacita intesa tra le due nazioni fissava come linea di confine tra le zone influenza,
Trepassay Bay, sulla costa meridionale, ma lord Calvert aveva occupato e stabilito alcuni
insediamenti lungo la baia di Placentia, nella zona cosiddetta francese, la situazione politica interna
sconvolta dalle guerre della Fronda non aveva permesso in un primo momento ai francesi una
contromossa efficace, che si limitò ad una protesta diplomatica. Soltanto i privati cercarono di
contrastare gli inglesi, nel periodo 1650 – 1651 Nicholas Gargot, un armatore che aveva forti
interessi economici nella regione, compì incursioni piratesche contro gli insediamenti inglesi nella
penisola di Avalon, senza ottenere risultati permanenti.
Nel 1655 la corona francese decise di fondare una colonia permanente a Placetia con l’invio di
governatore che sovraintendesse alla sua fondazione e alla costruzione di un forte. L’incarico è
affidato al bretone sieur de Kereon.
Questa mossa provocò le lagnanze dei mercanti privati che si rivolsero agli Stati di Bretagna, in
essa vedevano l’inizio di tentativo della corona di controllare a suo beneficio la pesca, imponendo
monopoli che avrebbero soffocato il libero mercato e nuovi balzelli, inoltre la colonia si sarebbe
posta in concorrenza con i porti bretoni, St. Malo in testa, dopo queste forti proteste, l’idea di una
colonia reale venne per il momento abbandonata. Nel 1658 il re Luigi XIV decretava che l’unico
modo per espellere gli inglesi era di creare una forte base che tutelasse gli interessi francesi nella
penisola, quindi concedeva a Nicholas Gargot il possesso della baia di Placentia del suo entroterra
per 26 leghe, inoltre il titolo di conte e governatore di Terranova, in modo di installarvi una colonia
stabile e una forte guarnigione militare. A questa nomina non era estraneo il potente sovrintendente
delle finanze Nicolas Fouquet, che aveva notevoli interessi economici nell’isola, attraverso la
compagnia del Nord, e forse anche nella compagnia di Gargot.
Nel 1660 con una squadra navale, Gargot scacciò gli inglesi dagli insediamenti che avevano
costruito a Grand Plaisance, a Petit Plaisance e Petit Paradis sulla costa meridionale e ovest di
Trepassy, ma quando le sue incursioni minacciarono la regione di Ferryland fu fermato da
un’ordinanza reale che proibiva ulteriori azioni ostili verso gli inglesi. Nel 1661 fu stipulato un
accordo segreto tra le due nazioni per delimitare i rispettivi confini lungo la costa meridionale di
Terranova. La costa a ovest fino alla baia di St. Mary era territorio francese, oltre inglese.
Nel 1662 Gargot fondò un insediamento a Placentia, che divenne Plaisance con 80 tra coloni e
soldati, provenienti in gran parte da St. Malo e dai paesi baschi. È costruito un forte con bastioni in
terra rinforzato da pali, con postazioni per quattro cannoni, inoltre impose ai pescatori che
frequentavano il porto a versagli una parte del loro pesce, come tassa di attracco.
Dopo aver stabilito la colonia, Gargot rientrò in Francia, dove informato della caduta del suo
protettore Nicolas Fouquet, con opportunismo si mise sotto la protezione del re, chiedendo che
fosse nominato un governatore regio per la nuova colonia a Terranova. Il re Luigi XIV nominò suo
fratello Theron du Perron governatore di Plaisance.
Nel luglio del 1663 Du Perron e Gargot dalla Francia raggiunsero la colonia a brodo del vascello
Aigle d’Or. Gargot proseguì, poi, per il Canada.
Durante l’inverno gran parte della guarnigione si ammutinò, negli scontri rimase ucciso governatore
Du Perron e una quindicina di coloni. Gli ammutinati s’impadronirono della colonia,
15
saccheggiandola nei suoi beni più preziosi e
assassinarono il cappellano. Sul finire
dell’inverno gli ammutinati con il bottino
cercarono di passare sulla terraferma, ma fecero
naufragio ritornando a Terranova. Nella
primavera del 1663 arrivò dalla Francia una
nave con i rifornimenti, 30 soldati e 50 nuovi
coloni guidati dal capitano Guillon. aiutante di
Gargot. Questi riprese il controllo della colonia
e catturò parte dei ribelli, li portò a Quebec,
dove furono processati da Gargot stesso,
nonostante le proteste della sovraintendenza di
Quebec che reclamava la sua giurisdizione in
materia, e condannati a morte. Con la morte di
Gargot nel 1664, la colonia di Plaisance passò
direttamente sotto la sovranità della corona, per
evitare nuove proteste. Fu inviato un nuovo
governatore nella persona di Bellot Lafontaine.
Durante il suo governatorato sono costruite una
scuola, un ospedale e potenziata la darsena per
le navi, ma ben presto Bellot si dimostra un incapace e un deposta, provocando numerosi malumori
tra la popolazione residente e tra i pescatori stagionali, le lamentele del suo operato raggiunsero
Parigi e ben presto Bellot venne richiamato.
La colonia francese, se sul lato amministrativo si dimostrava fragile, in compenso era pienamente
installata. Questo mise in agitazione i coloni inglesi, che chiedevano con insistenza la presenza
stabile di un governatore e di una forza militare, che li proteggesse da possibili aggressioni francesi.
La corona si limitò a delegare la difesa ai magistrati dei porti coinvolti nella pesca a Terranova, in
ogni modo gli inglesi non crearono problemi alla piccola colonia di Plaisance, erano troppo
impegnati a litigare tra loro e a guerreggiare con gli olandesi. Nel 1665 una flotta olandese
comandata dall’ammiraglio de Ruyter conquistò St. Jhonn’s e distrusse gli stabilimenti di pesca a
Bulls Bay e a Fetty Harbour.
Nel 1667 arriva a Plaisence un nuovo governatore, La Palme con due navi e 150 soldati. Questi
potenzia le fortificazioni del forte e portando l’artiglieria ad avere 32 cannoni.
Questo rafforzamento spense definitivamente il desiderio inglese di riprendere le posizioni perdute
a ovest di Trepassay.
Strategicamente Plaicence era troppo importante per la Francia, era la sentinella che controllava gli
accessi al golfo di San Lorenzo e le rotta nord atlantica, inoltre era un buon porto di attracco
naturale e confinava gli inglesi sulla costa Orientale.
Il 20 febbraio 1670 è nominato governatore La Poippe, il suo diretto superiore il ministro Colbert
gli diede istruzione di proteggere la pesca a Terranova e di rafforzare la colonia concedendogli
sussidi per 10.000 livres. Appena arrivato, appurò che la popolazione stabile della colonia
ammontava a 73 abitanti e cercò di porre un freno agli abusi degli ufficiali che sottoponevano i
capitani delle navi da pesca a pagare delle tangenti per un terzo del carico del pesce imbarcato e
speculavano sui prezzi dei beni di prima necessità, per rimpinguare il loro magro stipendio. Altro
problema veniva dai commercianti e dai marinai dalle navi da pesca stagionali, specialmente i
baschi che non riconoscevano alcuna autorità e provocavano disordini.
Dal 1671 è presente nella colonia un prete Martin D’Huete, che ha il compito di seguire sia la
cittadinanza sia i soldati della guarnigione.
Dopo il 1674, per la colonia iniziò un periodo difficile a causa della guerra con l’Olanda e come
sempre le guerre combattute sul suolo europeo si ripercuotevano sulle colonie.
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Nel 1673 gli olandesi riprendevano New Amsterdam e una flotta di quattro navi con 150 cannoni
risalì l’Atlantico per attaccare le basi inglesi a Terranova, le comandava il capitano Jacob Everson,
la penisola di Avalon e Ferryland sono saccheggiate e fu posta sotto assedio St. Jhonn’s, difesa
tenacemente dal mercante Cristopher Martin con 30 soldati e quattro cannoni, alla fine gli olandesi
dovettero ritirarsi.
Nel 1676 navi olandesi condussero una serie d’incursioni, in seguito all’invasione dei Paesi Bassi
da parte degli eserciti francesi, contro gli insediamenti intorno a Plaisance, i danni furono limitati,
anche se andarono perduti alcuni vascelli. Dalla Francia furono inviate due navi da guerra
comandate dal commissario reale Benne a proteggere la flotta da pesca francese e la colonia.
Nel 1681 La Poippe sviluppò le basi dell’ordinanza che disciplinò la pesca a Terranova.
Nel 1684 La Poippe morì, con tutta probabilità a Plaisance, si era dimostrato un buon
amministratore e una persona onesta, anche se come tutti i funzionari regi fece affari con la pesca,
nessuno ebbe mai a lamentarsi, doveva rimanere in carica solo tre anni, invece rimase per quindici
anni.
Dopo il 1680 l’attrito tra inglesi e francesi, anche per via della politica aggressiva di Luigi XIV in
Europa, ritornò a farsi sentire a Terranova.
Il 2 giugno 1685 assunse la carica di governatore di Plaisance Antoine Parrat, ufficiale di marina. Il
suo primo passo fu il censimento della popolazione e delle proprietà immobiliari e mobiliari di tutta
la colonia. La popolazione effettiva era di 640 abitanti, di cui oltre 200 erano residenti a Plaisance
distribuiti in una ventina di abitazioni, il resto della popolazione era distribuito in una dozzina di
piccoli insediamenti lungo la costa. Durante la stagione di pesca nella colonia sostavano oltre 60
navi da pesca per una produzione di merluzzo di 140.000 quintali. Parrat capì subito di avere a
disposizione mezzi insufficienti per garantire la sicurezza della colonia e dei suoi abitanti sparsi e
turbolenti. Per questo chiese aiuti alla madrepatria. Nel 1687 gli furono inviati una compagnia di 25
soldati comandati da Pastour de Costebelle e qualche fondo in denaro. Per terminare le riparazioni
alle fortificazioni dovette mettere mano al suo capitale privato. Allo stesso modo in periodo di
carestia fu costretto ad acquistare viveri e beni di prima necessità dai mercanti di Boston.
Con gli inglesi, il governatore cercò di trovare una via diplomatica, con il governatore della colonia
inglese di Remewse firmò un trattato di neutralità, la cosa non ben accettata da alcuni armatori che
catturano a dispetto una nave da pesca inglese. Parrat intervenne subito e libero la nave inglese con
tutto il suo carico. Questo non impedì che gli inglesi inviassero una spedizione di un vascello
armato con 45 corsari a occupare Plaisance per sei settimane, saccheggiandola da cima a fondo.
Dopo il ritiro inglese, il governatore scrisse al ministro preposto per avere i mezzi economici e
militari per potenziare le difese, chiedeva che l’intera popolazione fosse raggruppata a Plaisance e
che fosse inviata una fregata che incrociasse in modo permanente lungo le coste per evitare queste
azioni piratesche ed infine se le richieste non venivano accolte chiese di essere richiamato.
Le sue lamentele non produssero alcun effetto, se non quello di scontrarsi con il comandante della
guarnigione de Costebelle, con alcuni mercanti locali e con i capitani delle navi da pesca basche.
Inoltre il suo comportamento aveva provocato molte gelosie per i suoi affari poco leciti e aveva
creato uno scandalo, la sua relazione con una donna del luogo. La notizia di questa relazione
adultera raggiunse Quebec e il vescovo di Quebec minacciò di scomunicarlo. Parrat fu costretto a
troncare la relazione. Lo scandalo raggiunse infine la Francia e il ministro decise di sollevarlo
dall’incarico nel 1690.
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B) SVILUPPO SOCIALE ED ECONOMICO.
Il primo censimento ufficiale della popolazione francese a Terranova è effettuato nel 1671, risultano
29 famiglie per un totale di 74 abitanti, proveniente in massima parte dalla regione di La Rochelle
con due inglesi rifugiati, il commissario reale Benne ha lasciato una descrizione di Plaisance in quel
periodo:
l’ abitato di Plaisance era un insieme di baracche ricoperte di corteccia, solo la residenza del
governatore dava una parvenza dignitosa, difeso da una palizzata di legno. Il porto era magnifico
circondato da spiagge di ghiaia e poteva accogliere molte navi. L’abitato si rianimava durante la
stagione di pesca. Il governatore aveva il suo d’affare a tenere tranquilla la marmaglia.
Nel 1685 la popolazione saliva a 588 abitanti, i coloni erano 119, divisi in 27 famiglie, il resto erano
unità di guarnigione, personale amministrativo e pescatori stagionali, nel 1685 la popolazione salì a
640. La principale occupazione economica degli abitanti era la pesca, anche se alcuni coltivavano la
terra e allevavano animali domestici. Nonostante la colonia non riusciva a provvedere al proprio
sostentamento, dipendeva in tutto e per tutto dalle merci provenienti dalla Francia e da Quebec,
soprattutto dopo il 1706 a causa della guerra in atto. I commercianti francesi e canadesi
pretendevano a volte prezzi esorbitanti dai coloni di Terranova, questi si rivolgevano ai mercanti
inglesi della Nuova Inghilterra, principalmente di Boston, favorendo il contrabbando anche in
tempo di guerra. Questo commercio era iniziato già dal 1670, ed era tollerato dai vari governatori,
alcuni vi partecipavano in prima persona, soprattutto esportando alcool in cambio di beni di prima
necessità. Le merci inglesi erano di qualità superiore e a buon prezzo rispetto a quelle della
madrepatria.
Nel 1690 i Francesi oltre alla colonia di Plaisence, il centro più importante, avevano piccoli
insediamenti, in genere stazioni di pesca in parte stabili, a Conneigre, a Cap Negre, a Harbor
Breton, a Grande Banc, a Fortuna Bay, a Petit Plaisance, a Pointe Vert, a L’ Hermitage e nelle isole
di St. Pierre e Miquelon.
La pesca a Terranova nel periodo 1678 – 1690, impegnava circa 20.000 persone con oltre 300 navi
l’anno, suddivise tra vari compagnie commerciali e singoli privati.
Il maggior sviluppo di Plaisence si ebbe nel 1698, quando vi abitavano 40 famiglie, 52 in tutta
Terranova, con più di 200 persone. La cittadina era divisa in tre quartieri distinti.
Quello del forte con quattro abitazioni, il quartiere centrale con 25 abitazioni e Più distaccato, a sud,
Pointe Vert con cinque abitazioni. Queste abitazioni erano poco più che casupole di campagna.
In questo periodo il principale commerciante della colonia era Pierre Carrerot, proprietario di
cinque porzioni di terra, con relative case, e concessioni di pesca, aveva al suo servizio tra i 10 e i
20 dipendenti, inoltre era sovraintendente dei magazzini reali della colonia, con l’occupazione
inglese si trasferisce sull’Ile Royal. Alla fine dell’occupazione francese la popolazione dell’intera
colonia era salita a 250 abitanti permanenti, divisi in 62 famiglie.
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Plaisence fine 1600.
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C)
RELIGIONE.
Il primo insediamento religioso stabile si ebbe nel 1689, quando il re di Francia firmò un’ordinanza
per istituire una missione religiosa con annessa chiesa, datata 24 settembre 1688.
La giurisdizione della missione fu affidata al vescovato di Quebec. Il vescovo Saint Vallier affidò
all’ordine religioso dei Recoletti il compito di gestirla.
Il vescovo Saint Vallier accompagnò i frati Sexte Le Tac e Joseph Denys, coadiuvati dal frate laico
Claude Didache e da un prete secolare nel viaggio a Terranova. I religiosi giunsero a Plaisance il 21
giugno 1689.
Davanti al luogotenente reale de Costabelle fu firmato un contratto di acquisto per una porzione di
terreno sulla spiaggia, con annessa casa, quattro barche e una concessione di pesca per 1200 livres.
Subito dopo il loro arrivo i frati e il vescovo si scontrarono con il governatore Parat, a causa della
sua condotta morale assai disdicevole, conviveva con una donna sposata del luogo, il vescovo lo
denunciò alla corte di Francia, in seguito sarà richiamato, anche per rispondere dalle accuse di
contrabbando. Il 21 luglio Saint Vallier con padre Denys raggiunse l’isola di St. Pierre, con una
nave e dei soldati offerti da de Costebelle per proteggerli da possibili attacchi di pirati. Nell’isola il
vescovo consacrò una cappella che affido al prete e proseguì per l’Acadia.
A capo della missione rimase padre Denys, mentre padre Le Tac rientrava in Francia per chiedere,
tramite una lettera del vescovo di Quebec, ai Recoletti della provincia di Aquitania di inviare alcuni
missionari per rinforzare la missione di Terranova. La sua missione non sembra aver avuto il
successo sperato. Rientrato a Plaisance si scontrò con il nuovo governatore e fu costretto a
reimbarcarsi per la Francia.
Uno dei problemi maggiori per i frati erano i rapporti difficili tra i coloni e gli equipaggi delle navi
da pesca stagionali, l’opera di mediazione dei frati fu messa a dura prova, a scapito della propria
incolumità, in alcuni casi.
La nomina di de Brouillan a governatore, uomo risoluto ed energico, migliorò la situazione sociale
della colonia.
Le delibere reali datate 1692 portano alla costruzione della prima chiesa cattolica a Terranova,
Nostra Signora degli Angeli, il vescovo di Quebec scrive la prima lettera ai fedeli della colonia
nello stesso anno, subito dopo padre Denys è richiamato a Montreal.
Nel 1694 la missione, oltre alla chiesa, possedeva una casa con giardino e cortile con annesso
cimitero. Sul finire del ‘600 a Terranova vi erano sette chiese; due a Plaisance, una ciascuna a
Pointe Verte, a Petit Plaisance, a San Mary, a St. Pierre e a Miquelon Agl’inizi del 1700 la missione
aveva quattro frati stabili che si dividevano il compito religioso tra la guarnigione e gli abitanti. Con
la conquista inglese la missione fu smobilitata e frati rimpatriati in Canada.
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D)
DIFESA e FORTICAZIONI.
Nei piani di Versailles, Plaisence doveva essere il cardine della difesa della pesca francese e la
sentinella del golfo di San Lorenzo, aveva bisogno di un sistema di difesa adeguato.
Nel 1687 vi era solamente un forte difeso da una palizzata di legno e con alcuni cannoni. Nel 1691
fu costruito fort Louis, sulla piccola spiaggia a nord della penisola.
Aveva un perimetro di 300 metri, con mura in pietra. Al suo interno la residenza del governatore e
gli alloggiamenti per la guarnigione. Nel 1692 furono posti in batteria 26 cannoni, disposti su tre
lati. In seguito furono costruiti una polveriera e un magazzino per gli approvvigionamenti. Come
complemento al forte, vi era una ridotta con una batteria di cannoni sulla spiaggia grande e sulla
collina che dominava il forte un’altra ridotta, detta ridotta Gaillardin.
Nel 1693 il governatore de Brouillan ottenne l’autorizzazione per la costruzione di un nuovo forte
sulla collina, ma la guerra ne bloccò la costruzione. Ripresa nel 1698, la nuova fortificazione è
chiamata fort Royal. Aveva un muro di pietra con piazzole per otto cannoni. Nel 1700 si costruirono
torri di vedetta di legno, nuove piazzole per altri otto cannoni e due mortai, alloggiamenti,
magazzino e polveriera.
In quegli anni l’intera opera difensiva di Plaisence aveva una trentina di cannoni e vari mortai.
La consistenza della guarnigione variava secondo le situazioni. Nel 1692 aveva una forza di 40
soldati, supportati dalle unità della milizia cittadina. Sul finire della guerra della lega d’Augusta vi
erano 130 soldati, scesi a 80 nel 1700, risaliti a 250 nel 1713. Il governatore de Brouillan aveva
informato la corte francese, che per attuare una difesa efficace, Plaisence aveva bisogno di almeno
300 soldati con adeguata artiglieria e rifornimenti.
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CAPITOLO V° - LE GUERRE COLONIALI 1690 1763.
A)
LA GUERRA della LEGA d’AUGUSTA.
L’aggressione francese al Palatinato nel 1688, provocò l’intervento delle nazioni aderenti alla lega
d’Augusta.
L’inizio delle ostilità in Europa coinvolse immediatamente la colonia nei combattimenti. Il 25
febbraio 1690, due navi corsare inglesi con 50 uomini, giunte da Ferryland, dopo un breve
combattimento con la debole guarnigione francese, occupò Plaseince, tenendola per sei settimane,
vessando in ogni modo gli abitanti, richiudendoli poi nella chiesa e portandosi via tutto il
trasportabile. Nello stesso periodo è attaccata anche l’isola di St. Pierre.
Il 20 maggio giunse dalla Francia una piccola squadra navale comandata dal capitano Lelamande,
dopo aver aiutato i coloni a ricostruire in parte le abitazioni, decise di inseguire i corsari inglesi. Il
13 agosto raggiunse la costa del New England, i corsari si erano rifugiati nel forte di Torillon, dopo
una battaglia di quattro ore, i francesi affondarono una nave, distrussero il forte e uccisero una
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trentina di nemici, portandosi via un ricco bottino. Dopo di che la squadra navale rientrò in Francia.
A Plaisance, intanto la situazione interna non era delle migliori, i contrasti tra le autorità francesi e
gli equipaggi delle navi basche che non sopportavano le restrizioni dovute allo stato di guerra, il
capitano basco Jammis Haerbour guidò la rivolta che provocò alcuni feriti da ambo le parti,
minacciando la vita del governatore Parat. Nello stesso tempo i marinai baschi attaccarono alcuni
indiani Beothuk che abitavano vicino alla colonia,
Un marinaio fu ferito e un giovane indiano catturato per essere impiccato, il governatore Parat
intervenne con alcuni soldati per liberare il giovane, ma in aiuto dei loro connazionali intervennero
i capitani Harmandal, Hontarat, Hiribarn e Loubara coi loro equipaggi, Parat e i suoi soldati furono
disarmati e imprigionati, il forte fu occupato, a questo punto padre Denys intervenne facendo da
mediatore tra i contendenti, la rivolta si placò. In giugno giunse dalla Francia il nuovo governatore
Momberton de Brouillan con una nave, 25 soldati, 17 volontari baschi e rifornimenti adeguati per
sostenere la colonia per un lungo periodo. Il governatore iniziò subito a potenziare le fortificazioni
di Plaisance, ma i rapporti con i capitani baschi si mantennero sempre tesi, fino alla fine della
stagione di pesca.
L’anno successivo giunse il nipote del governatore, de Saint Ovide con tre navi, 30 soldati, due
artiglieri e una ventina tra falegnami e carpentieri, con queste forze fu respinto, in agosto, un altro
attacco inglese La debolezza dei francesi in questo periodo favorì l’aggressività degli inglesi, gli
attacchi erano portati solo in primavera quando giungevano a Terranova navi e truppe
dall’Inghilterra, poiché nella colonia non stazionavano guarnigioni permanenti a parte la milizia
locale insieme a qualche ufficiale, poco adatta ad operazioni offensive. Nell’ autunno del 1692, il
commodoro Williams con cinque navi e 800 uomini, attaccò Plaisence. Il governatore francese
aveva a disposizione solo 50 soldati e la debole milizia locale, con solo una decina di cannoni,
funzionanti, riuscì ad ottenere aiuti dagli equipaggi delle navi da pesca, ottenendo così un rinforzo
di 120 uomini. La determinazione dei francesi e l’arrivo di alcuni vascelli comandati da Lahotan,
costrinsero gli inglesi a ritirarsi. La colonia subì numerosi danni. Ritirandosi Williams bruciò le
abitazioni di Point Vert. L’anno successivo, in primavera Pastour de Costebelle guidò una piccola
incursione a Trinity Bay, catturando sei prigionieri. Un’altra incursione distrusse l’insediamenti
intorno a Trepassey
In agosto, una potente flotta inglese forte di 29 vascelli comandata dal capitano Wheeler, si presentò
davanti a Plaisence, dal 28 al 31 i cannoni bombardano le posizioni francesi. Una tempesta si
abbatté sulla flotta inglese disperdendo le navi, danneggiandone alcune, salvando cosi i francesi
dalla distruzione. Wheeler non soddisfatto compì una rapida incursione sull’isola di St. Pierre e
catturò alcune navi rifornimento, dirette a Plaisance. Nonostante la perdita delle navi rifornimento
catturate, de Brouillan decise di passare all’offensiva, anche se disponeva di scarsi mezzi, inoltre
per rifornire di viveri la colonia, requisì il cibo che alcuni coloni avevano nascosto.
Nel 1694 Saint Ovide con alcuni vascelli distrusse due insediamenti inglesi a Bay Bulls, ma il suo
attacco a Ferryland fu respinto dal capitano Holman, che era stato informato per tempo
dell’incursione francese, e aveva avuto modo di rinforzare le difese. L’anno dopo de Brouillan con
alcuni vascelli corsari attaccò la flotta da pesca inglese che rientrava in Europa, catturando alcuni
battelli e affondando la nave di scorta Shappire. Dopo questo successo de Brouillan partì per Parigi
per chiedere aiuti ed esporre un suo piano per espellere definitivamente gli inglesi da Terranova.
Intanto Saint Ovide si portava nell’isola di Saint Pierre, per rinforzarne le difese, lasciando una
piccola guarnigione comandata dal capitano Belleorme.
De Brouillan rientrò a Terranova con l’autorizzazione reale per intraprendere la sua offensiva, il
governatore della Nuova Francia gli avrebbe inviato rinforzi, mentre dalla Francia sarebbe giunta
una squadra navale di appoggio.
Il piano prevedeva un doppio attacco navale e terrestre, nel periodo invernale quando le truppe
inglesi rientravano in Europa e le colonie restavano indifese.
Nell’autunno 1696 la forza d’attacco si riunì a Plaicence, 400 tra soldati regolari, miliziani, Abenaki
di Acadia , Micmac di Terranova e una flotta composta di una fregata e nove vascelli da guerra.
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Le forze navali erano guidate da de Brouillan, quelle terrestri dal famoso corsaro d’Iberville, giunto
dal Canada insieme all’abbé Beaudoin, cappellano ed esperto archibugiere. De Brouillan anticipò la
sua offensiva attaccando St. Jhonn’s, ma fu respinto.
Allora si riunì a Iberville sulla costa meridionale. Il loro attacco combinato portò alla distruzione
degli insediamenti inglesi nella penisola di Avalon; Ferryland, Bay Bulls e Fermeuse, inoltre un
distaccamento di 30 miliziani inglesi fu distrutto a Petty Harbour. Da qui i francesi procedono verso
nord. Il 28 novembre, sulla collina di Southside, nella valle di Waterford, Iberville sconfigge con
gravi perdite, la milizia inglese di St Jhonn’s e cattura 36 prigionieri, mentre de Brouillan cattura
una trentina di battelli da pesca.
Iberville attaccò fort William posto a difesa di St. Jhonn’s, difeso da 160 miliziani con un solo
cannone, comandati dal governatore Miners, dopo due giorni di combattimenti, gli inglesi
capitolarono. Il 30 novembre le forza francesi occupano St. Jhonn’s, sono presi prigionieri 330
inglesi, che furono rimpatriati con due navi. De Brouillan voleva occupare la colonia inglese ma
Iberville non fu d’accordo, di conseguenza fu rasa al suolo. In gennaio de Tilly con alcuni vascelli
distrugge gl’insediamenti di Trinity Bay, mentre Iberville per via terra, procedeva lungo la costa
verso nord, come prima mossa occupava, dopo un rapido scontro, la località strategica di Heart’s
Content, 8 gennaio 1697, che diventò la sua base di operazione. Gli insediamenti di Torbay, di
Quidi Vidi, di St. Francis sulla costa nord orientale e di Harbour Main e di Harbour Grace nella baia
di Concepsion furono distrutti e furono catturati oltre 100 inglesi. Gli scampati, più di 300, si
rifugiarono sull’isola di Carbonear, posta in modo strategico e fortemente difesa, la cui guarnigione
era comandata dal capitano William Pynne.
Il 24 gennaio Iberville pose il blocco all’isola, il 31 gennaio con 90 uomini e nove imbarcazioni
cercò di sbarcare sull’isola, ma fu respinto, ulteriori attacchi sferrati il 1 e il 10 febbraio sortirono lo
stesso risultato, Iberville fu costretto a ritirarsi, ma lasciò un distaccamento per bloccare l’isola.
Nello stesso periodo anche Bonavista resistette agli attacchi francesi. Furono gli unici insediamenti
inglesi a salvarsi dalla distruzione.
De Brouillan rientrò a Plaisence in febbraio con un bottino dal valore di 500.000 livres e numerosi
battelli, Iberville rimase sulla costa orientale fino ad aprile, poiché gran parte delle truppe al suo
comando erano canadesi e volevano rientrare. Le posizioni occupate dovettero essere abbandonate,
poiché non vi erano truppe sufficienti a mantenere guarnigioni. L’offensiva francese aveva distrutto
36 insediamenti, ucciso più di 200 coloni e catturandone 700, il vero obiettivo, però, era stato
mancato, quello di conquistare definitivamente le posizioni inglesi sulla costa orientale.
In primavera le notizie della distruzione delle colonie a Terranova giunsero in Inghilterra, si
organizzò immediatamente una spedizione navale con 1500 soldati comandati dall’ammiraglio
Norris e dal colonnello Jhonn Gibsone, giunta a St. Jhonn’s iniziò a riedificare le case e i magazzini,
organizzando i pochi coloni scampati per rimettere in funzione l’apparato economico, il forte
William e le altre fortificazioni furono ricostruiti e rinforzati, inoltre venne piazzata una batteria
costiera, per la difesa del porto.
In agosto una squadra navale francese comandata dal marchese di Nesmond si presentò davanti al
porto, ma ritenendo troppo ben difeso, si ritirò senza combattere.
In ottobre il colonnello Gibsone si ritirò con gran parte delle forze, lasciando una guarnigione di
300 soldati al comando del maggiore Thomas Handasayde.
Negli anni seguenti non vi furono altri scontri rilevanti. Nel 1698 il trattato di Ryswick pose fine
alle ostilità, ma lasciò la situazione politico – militare immutata.
24
Spedizione Iberville 1696 – 1697.
B) LA GUERRA DI SUCCESSIONE SPAGNOLA 1701 –
1714.
La pace durò pochi anni, nel 1701 la successione al trono di Spagna portò a un nuovo conflitto tra
Franca e Inghilterra. Nel 1699 de Brouillan fu rimpatriato e sostituito ad interim da Joseph de
Monic, ufficiale delle truppe coloniali, questi era accompagnato da Durand de la Garonne che
faceva le funzioni di commissario per l’intendenza di Quebec, il cui compito era di sovraintendere
ai bisogni della guarnigione e sullo stato delle fortificazioni. Il governatore De Monic, per suo
carattere arrogante e collerico, si scontrò con gli ufficiali più anziani della colonia Pastour de
Costabelle e Jacques L’Hermitte, e in seguito con il commissario Durand de la Garonne. Il conflitto
interno si ampliò quando scoppiata la guerra, De Monic per sostenere la colonia fu costretto a
comprare beni di prima necessità da un mercante ugonotto di Boston Faneuil. A questo punto i suoi
25
avversari lo accusarono di traffici illeciti per guadagno personale. Le accuse giunsero al ministro
per le colonie Pontchartrain che non era indulgente su questo reato, ma tenendo presente che
l’operato come governatore di De Monic era stato efficiente: avendo messo prontamente in difesa la
colonia potenziandone le fortificazioni, ampliando l’ospedale, sviluppando l’industria del pesce e
infine bloccato il commercio inglese lungo le coste di Terranova fino a Trinity Bay. Sul fronte
religioso de Monic si scontrò con i recoletti che dirigevano la missione, i religiosi furono costretti a
ritirarsi a Quebec, lasciando la colonia senza ministri religiosi, il vescovo di Quebec corse ai ripari
cercando volontari tra i preti delle diocesi, ma tutti rifiutarono, allora fu costretto a rivolgersi ai
recoletti della Bretagna, che inviarono tre missionari. Padre Antoine ricevette l’incarico di dirigere
le chiese di Saint Pierre e Miquelon. Il ministro fece richiamare De Monic all’inizio del 1703, senza
formulare accuse, assegnandogli un comando di terra al porto di Rochefort.
Il nuovo governatore Auger de Subercasse giunse a Terranova nell’aprile del 1702.
Subercasse trovo le difese di Plaisence in uno stato deprecabile e poteva contare solo su 80 soldati
regolari, più la milizia locale.
Gli ordini di Subercasse era di difendere la colonia e colpire al meglio, le posizioni inglesi.
Come il solito,gli inglesi attaccarono per primi, a St. Pierre. Nel marzo del 1702, Sebastien de
Sourdeval era stato nominato comandante dell’isola. Al suo arrivo, con i pochi fondi a disposizione
costruisce un piccolo forte difeso da alcuni cannoni di piccolo calibro. La guarnigione era fornita
dai pochi coloni. Il 7 ottobre una squadra navale inglese comandata dall’ammiraglio Leake, si
presentò davanti al piccola colonia. Gli inglesi sbarcarono una compagnia di soldati, ma la
prontezza di de Sourdeval e il fuoco dei pochi cannoni respinsero gli assalitori, che riuscirono, però,
ad incendiare la chiesa e due case. L’indomani gli inglesi sbarcarono in forze, 400 soldati, de
Sourdeval resiste con coraggio, fino al giorno successivo quando capitolò. Dopo aver distrutto le
difese gl’inglesi si ritirarono si ritirarono, lasciando liberi i francesi. La squadra di Leake lasciata
l’isola distrusse le stazioni di pesca nella baia di St. Mary. L’anno successivo de Souderval ricostruì
il forte, ma Subercasse non poté inviare alcun soldato di guarnigione.
Nel marzo 1703 una grossa flotta comandata dall’ammiraglio Grayson pose il blocco alla baia di
Plaicence, ma non ebbe il coraggio di attaccare le difese francesi si limitò a catturare alcuni vascelli
da pesca. L’arrivo di due navi da guerra francesi in settembre, ruppe il blocco e costrinse gli inglesi
a ritirarsi.
Il governatore Subercasse bloccato via mare, compì alcune incursioni via terra con l’appoggio dei
Micmac presenti sull’isola. Nel 1703 sono distrutte le installazioni di Scilly bay e alcune incursioni
nel dicenbre 1702 e nel marzo 1703 guidate dal capitano corsaro Sieur de Tilly colpiscono
Concepsion Bay e Trinity Bay, dove vengono catturati alcuni prigionieri.
Nel 1704 fu organizzata, con l’assenso del comando centrale, una grossa spedizione rinforzata da
truppe canadesi e indiani Abenaki comandati dal capitano Beaucourt e dal capo Assacombuit per
attaccare le posizioni inglesi. L’intera forza francese comandata da Subercasse comprendeva oltre
450 tra regolari, miliziani e indiani Micmac e Abenaki, appoggiata da una squadra di quattro
vascelli comandata da Leger de Lagrange. Il 18 agosto Lagrange attaccò Bonavista ma grazie alla
difesa organizzata dal capitano Michael Gill e all’appoggio di due navi, i francesi furono respinti
dopo sei ore di furiosi combattimenti.
Verso la metà di gennaio furono distrutti i piccoli insediamenti di Bay Bulls e Petty Harbour, il 31
gennaio i francesi attaccarono St. Jhonn’s, l’abitato fu preso e saccheggiato, ma fort William difeso
da 54 miliziani comandati da Robert Latham e Jhonn Moddy resistette ad un’assedio di cinque
settimane. La truppe francesi rimaste senza munizioni si ritirarono. Subercasse divise le sue forze in
vari distaccamenti che misero a ferro e fuoco la costa nord orientale. Montigny con una forza
franco – indiana di 70 uomini distrusse tutti gl’insediamenti tra Comcepsion Bay e Trinity Bay, solo
Carbonear si salvò dalla distruzione per l’ostinata difesa dei coloni. L’intera operazione fruttò ai
francesi 1.200 prigionieri, in gran parte rilasciati, e un bottino di oltre 20.000 livres, ma i danni
economici inflitti agli inglesi superavano i quattro milioni.
26
L’attacco francese aveva fallito come sempre il suo obiettivo principale, la distruzione o
l’occupazione definitiva di St. Jhonn’s, ma il comando francese si complimenta ugualmente con
Subercasse.
Dopo il ritiro delle truppe francesi, gli inglesi ripresero le posizioni perdute.
Nel 1706, pur con pochi mezzi, Subercasse distrusse le stazioni di pesca di Notre Dame bay e di
White Bay, grazie all’aiuto di corsari e Micmac provenienti dall’Ile Royal. Nello stesso anno
Subercasse fu inviato in Acadia per sostituire il governatore de Brouillan deceduto.
Il suo posto fu preso da Pastour de Costebelle, che continuò l’espansione della colonia e rinforzò le
difese dei forti e per meglio proteggere via terra la colonia creò delle unità miste di Micmac e
miliziani per pattugliare le principali vie di comunicazione con le colonie inglesi. Sviluppò
l’agricoltura aumentando l’allevamento del bestiame e gli appezzamenti di terra coltivabile.
Nonostante la guerra, la stagione della pesca non subì molti danni da parte degli inglesi.
Gli inglesi risposero con un’incursione di due vascelli da guerra contro l’importante stazione di
pesca di Cap Rouge sulla costa settentrionale dell’isola.
Nel dicembre 1707 una squadra inglese occupò Saint Pierre, de Sourdeval si rifugiò con alcuni
miliziani all’interno, compiendo azioni di guerriglia che provocarono numerose perdite alla forza da
sbarco inglese. Il comandante minacciò di distruggere l’abitato se i francesi non si arrendevano, ma
de Sourdeval rifiutò, gli inglesi per evitare un massacro si ritirarono sulle navi e ripresero la via per
St. Jhonn’s. in seguito de Sourdeval ritornò in Francia, dove morì nel 1710.
Nel 1708 gli inglesi bloccarono per mare, per l’ennesima volta, Plaisence, per ritirarsi in autunno
senza un nulla di fatto.
In inverno giunsero a Plaisance, alcune navi di rinforzo: due vascelli da guerra, che avrebbero
dovuto compiere un’incursione nella Baia di Hudson, e tre brigantini, provenienti da Quebec,
inoltre venti soldati provenienti da Port Royal e una cinquantina di filibustieri della Martinica.
Costebelle aveva a disposizione, così, circa 170 uomini e cinque navi, incaricò St. Ovide con questa
forza di attaccare St. Jhonn’s.
L’1 gennaio 1709, St. Ovide con un rapido attacco e grazie all’incapacità del comandante inglese
Thomas Lloyd, che disponeva di una forza di 88 soldati, riuscì a catturare sia la cittadina sia il forte,
al solo prezzo di tre soldati uccisi.
I francesi tennero St. Jhonn’s fino a marzo, quando si ritirarono per l’ennesima volta, St. Ovide non
aveva truppe sufficienti per mantenere la conquista, nonostante avesse richiesto rinforzi dalla
Francia. In primavera una spedizione navale inglese, due vascelli e 200 soldati riprese la cittadina
senza colpo ferire.
Nel 1710 la stessa spedizione attaccò le stazioni di pesca francesi sulla costa settentrionale,
catturando e affondando numerosi vascelli, mentre un’incursione francese contro Ferryland fu
facilmente respinta. La situazione degli approvvigionamenti a Plaisence si fece sentire, poiché
alcuni vascelli bloccarono le navi che portavano i beni di prima necessità, le prime navi non
giunsero che alla fine di marzo.
Pastour de Costabelle con l’aiuto del corsaro Baptiste Maissonat allestisce alcuni vascelli corsari,
che opereranno con alterna fortuna fino alla fine della guerra.
Dopo quell’anno la situazione per i francesi a Terranova si fece critica, nonostante giunsero rinforzi
che portarono la guarnigione a 250 soldati, la caduta di Port Royal e di parte dell’Acadia e la
supremazia navale inglese aveva isolato la colonia, inoltre il comando inglese inviò una grossa
flotta al comando dell’ammiraglio Walker che bloccò nuovamente gli approvvigionamenti e
isolarono la colonia e di conseguenza qualsiasi azione offensiva fu abbandonata. Inoltre il governo
inglese si decise, finalmente, a nominare un governatore e di stanziare truppe permanenti sull’isola.
Nel 1712 fu inviato il commodoro Josias Crowe ad assumere quella carica, con una forza di 25 navi
e 4000 uomini. Nonostante Crowe non lanciò un attacco contro le posizioni francesi, limitandosi a
inasprire il blocco navale.
Nel 1712 in Europa si giunse a un armistizio che pose fine alle ostilità a Terranova
27
Il trattato di pace d’Utrecht sancì in modo definitivo il passaggio degli insediamenti francesi a
Terranova agli inglesi, i coloni che non accettavano la sovranità inglese dovevano abbandonare le
loro case entro il 1714. I francesi mantenevano i loro diritti di pesca lungo le coste di Terranova, ma
non potevano s stabilire basi permanenti, e limitate solo sulla costa settentrionale da capo Bonavista
a Pointe Riche, in un periodo compreso tra il 5 aprile e il 5 ottobre.
Pastour de Costabelle organizzò il trasferimento dei coloni francesi che non volevano restare sotto il
dominio degli inglesi verso l’Ile Saint Jean e l’Ile Royal e il passaggio delle consegne al
comandante inglese.
28
C)
LA GUERRA DEI SETTE ANNI.
Non vi furono nuovi scontri lungo le coste di Terranova fino al 1762, a parte alcune incursioni
corsare.
Nel 1759 con la sconfitta di Montcalm e la conquista inglese di Quebec e di seguito la resa di
Montreal nel 1760, si poteva considerare chiuso il capitolo francese in America settentrionale.
La Francia, però aveva bisogno di una vittoria da portare sul tavolo dei negoziati, come merce di
scambio e forse salvare qualcosa del suo impero nordamericano. L’alto comando francese decise di
organizzare una spedizione per occupare Terranova, perché un tentativo di inviare un nuovo
esercito in Canada era in pratica impossibile, anche se il ministro della guerra Choiseul aveva
intenzione di inviare una spedizione in Canada nel 1763. L’importanza economica di Terranova era
riconosciuta e avrebbe in qualche modo risollevato il prestigio militare francese. Inoltre la
principale base inglese St. Jhonn’s era difesa da solo 64 soldati, con le fortificazioni in cattivo stato.
Il comando delle operazioni terrestri fu affidato al conte D’Haussonville che poteva disporre di 800
soldati, provenienti dai reggimenti della marina, di Penthievre e di Beauvasis, con adeguata
artiglieria. La squadra navale forte di quattro navi da guerra e alcuni trasporti erano sotto il
comando dell’ammiraglio d’Arsac de Ternay. La spedizione partì da Brest l’8 maggio.
Il 24 giugno 1762 la spedizione francese sbarcò a Bay Bulls, la guarnigione inglese di St. Jhonn’s,
poco numerosa e male armata si arrese, quasi senza combattere, il 27 giugno.
Immediatamente Haussonville fece riparare e rinforzare le fortificazioni di fort William, fortificò
con terrapieni, collocando batterie d’artiglieria sulle colline di Culkod’s Cove e Signal Hill. Tra
luglio e agosto fu inviata una spedizione forte di 150 soldati ad occupare gl’insediamenti di Trinity
bay; di La Concepcion e di Carbonear, presa dal cavaliere de Boisgellin. In queste operazioni i
francesi distruggono circa 400 imbarcazioni e provocano danni per circa un milione di sterline.
Gl’inglesi sono colti di sorpresa, solo il 30 luglio il contrammiraglio Colville apprende
dell’invasione francese, immediatamente informa alto comando a New York, ed invia una forza
navale e un distaccamento a difesa di Plaisence per evitare che i francesi tentassero di occuparla.
Alcuni vascelli inglesi tentano un’incursione contro le posizioni francesi per saggiarne le difese, ma
sono respinti.
L’alto comando inglese decide di inviare subito una spedizione a riconquistare le posizioni perdute.
Da New York salpò il generale Amherst con 1500 soldati, tratti da vari reggimenti regolari e
provinciali, coadiuvato dalla squadra navale dell’ammiraglio Colville.
Gli inglesi sbarcarono il 13 settembre a Topay bay ad otto miglia a nord di St. Jhonn’s.
I francesi si erano fortificati a Signal Hill, a Quividi pass e a fort William.
Il 15 settembre con un assalto di sorpresa gl’inglesi respingono i francesi da Signal Hill e il giorno
dopo da Quividi con gravi perdite. Il 17 Amherst concentra tutte le sue forze contro le fortificazioni
di St. Jhonn’, a questo punto l’ammiraglio de Ternay, di sua iniziativa decide di salpare con tutte le
navi, col favore della nebbia, per non restare intrappolato. Abbandonato a se stesso D’Haussonville
dopo un combattimento accanito, capitola il 18 settembre. La flotta francese di de Ternay riesce,
dopo un viaggio avventuroso e perdendo due soli vascelli, a giungere a Brest il 28 gennaio 1763.
Il trattato di Parigi del 1763 sancisce il definitivo passaggio delle colonie americane francesi alla
corona inglese, alla Francia rimanevano solo le isole di St. Pierre e Miquelon e i diritti di pesca sulla
costa settentrionale di Terranova.
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30
APPENDICE A) I GOVERNATORI.
1) Sieur de Kereon
1655 – 1656.
2) Nicolas Gargot
1658 - 1662.
3) Thallon du Perrot
1662 - 1633
4) Bellot Lafontaine
1663 - 1667.
5) Sieur de la Palme
1667 - 1670.
6) Sieur de Poippe
1670 - 1685.
7) Antoine Parat
1685 - 1690.
8) Sieur de Brouillan
1690 - 1699.
9) Sieur de Monic
1699 – 1702.
10) Auger de Subercasse
1702 - 1706.
11) Philippe de Costebelle
1706 - 1714.
31
Appendice B) Tabelle Popolazione
POPOLAZIONE ANNO 1687
Fort (soldati)
9
Fort (impiegati)
14
Baie-Fortune
72
Cap-Nègre
72
Grand-Banc
45
Havre-Bertrand
36
L'Hermitage
31
Petit-Plaisance
35
Plaisance
256
Pointe-Verte
17
Saint-Pierre
76
Total
663
TERRANOVA — 1698.
Censimento degli abitanti di Plaisance
Localités.
M
ai
s
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n
s.
C
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p
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M Sexes.
Mariés. Veuvage Enfants J
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s.
Grand Plaisance.
Quartier du Fort
2
7
" de la Gde.
Grave
18 60
" de la Pte.Verte
4
11
7
14
2
1
4
38 98
17 15 4
2
39 21
8
3
… 6
19
1
1
3
2
5
5
52 1
23 2 12 182 163
Petit Plaisance.
Quart. de la Gde.
Grave
8
16
20 36
7
"
de
Marquise
la
1
2
2
… … 2
… … 2
" de la Pte.
Grave
5
7
10 17
5
… 2
Total
4
52 1 38 103 85 188
7
4
1
…
33 30 11
1
4
8
12
6
59 51 23 2 12 182 163
32
Popolazione di Plaisance 1671-1711
anno Famiglie donne ragazzi ragazze bambini totale
1671 29
17
8
15
5
74
1673 28
23
11
9
--
71
1687 27
25
47
20
--
119
1691 24
18
38
27
--
107
1693 26
18
33
31
--
108
1698 52
34
55
67
--
208
1704 50
26
36
46
--
158
1705 53
34
53
52
--
192
1706 61
32
57
55
--
205
1710 62
54
31
23
43
248
1711 44
36
56
53
--
189
Soldati di guarnigione a Plaisance 1663-1711
1663 20
1698 129
1667 150
1700 78
1687 25
1701 79
1692 40
1702 150
1693 60
1704 150
1694 100
1709 200
1695 120
1711 250
1696 150
33
BIBLIOGRAFIA.
Storia del Canada
Luca Codignola – Luigi Bruti Liberati.
Ed. Bompiani.
Europa e America.
Matteo Sanfilippo.
Ed, Giunti – collana Americana.
Epopea dei Pellirossa.
Jean Pictet.
Ed. Mursia.
Etlabissement des Recolettesde de la province de Saint Denis a
Plaisance ile de Terre Neuve 1689.
Da sito http//gallica.bnf.fr
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