Lotta alla disoccupazione secondo i padroni tv

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Lotta alla disoccupazione secondo i padroni tv
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Venerdì 24 giugno 2016
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DIRETTORE VITTORIO FELTRI
ANNO LI NUMERO 173 EURO 1,50*
Lotta alla disoccupazione secondo i padroni tv
Il carrello dei bolliti Rai
Ferrara
fa la balia
di Buttafuoco
Santoro
reinventa
balle politiche
Lerner
si butta su Allah
per disperazione
Ci vorranno due anni perché il referendum abbia effetto
di FRANCESCO SPECCHIA
C’è qualcosa di nuovo, eppur d’antico tra gli
austericorridoi diViale Mazzini, labirinti spettrali dove spesso s’odono le voci disperate di
conduttori, dirigenti e anchormen colà abbandonati, negli anni, dalle varie lottizzazioni
a stratificazioni geologiche.
Eppure, qualcuna di queste anime perdute
riappare, riemerge fiera e vendicativa dalle
nebbie della memoria (c’è chi usa la metafora del «bollito è servito», chi dei «vecchi leoni
più vecchi che leoni», fate voi). E, oggi, pare
che gli obliati finiscano dritti dritti nei palinsesti della «nuova Rai» che Antonio Campo Dall’Orto consegnerà al mondo il prossimo 28
giugno. Ho visto i palinsesti, di straforo. Alcuni di loro si stagliano tra le pieghe (...)
I nostri portafogli dopo il voto inglese
Intanto persino la Turchia ci ripensa: non vuole più entrare nell’Unione Europea
Pronti a stropicciarvi gli occhi? Allora: a Granada, nel sud della
Spagna, un ragazzo ha mandato
un sms alla sua fidanzata con
scritto «vaffanculo» (in spagnolo:
«vete a la mierda») e dopo la successiva denuncia penale di lei
(aspettate a stropicciarveli) è stato arrestato (ecco, primo stropicciamento) e poi portato in manette davanti al Tribunale per la
Donna (secondo stropicciamento) sulla base della Legge spagnola contro la violenza di genere (terzo stropicciamento) ed è stato condannato a cinque giorni di arresti
di UGO BERTONE
BANCAROTTA
Yacht fantasma:
indagato l’ex capo
di BancaEtruria
di GIACOMO AMADORI
segue a pagina 5
* Con: "GLI ALPINI" € 11,00.
Veltroni
come Baudo:
fa la bella vita
APPUNTO
di FILIPPO FACCI
La legge
del taglione
domiciliari (quarto stropicciamento e collirio) più il pagamento delle spese processuali. La sentenza è definitiva. La ragazza aveva risposto con un altro sms con
scritto «affanculo vacci tu» («a la
mierda te vas tu») con tanto di icona escatologica, ma non è stata
incriminata perché è risultata par-
a pagina 17 Giuseppe Fornasari [Ftg]
I più temerari sono entrati in azione alle undici di sera di giovedì, sull’onda
dei primi, ma poco affidabili, exit poll
non ufficiali che circolavano. O, peggio
ancora, dopo l’annuncio del voto a Gibilterra la colonia europea della (...)
segue a pagina 3
MANIACI, MOLTENI e PERNA
alle pagine 2-3-4
Cambia l’Italicum
Ecco il trucco
per fermare
i cinquestelle
di FAUSTO CARIOTI
C’è ilmovente:il Movimento Cinque Stelle, grazie ai
ballottaggiprevisti dall’Italicum, ha prenotato palazzo
Chigi per la prossima legislatura. (...)
segue a pagina 6
Avviso ad Alfano
te protetta dalla citata Legge contro la violenza di genere. La notizia è stata riportata dal quotidiano online Granada Digital. Fine.
Commenti da fare? Io sì. Primo:
se in Italia dovessero rimanere in
libertà solo gli uomini che non
hanno mai espresso un «vaffanculo» alla dolce metà, andrebbero recintati i confini. Secondo: non opporrò resistenza, sono qui. Terzo:
calcolando il numero di insulti
che ho ricevuto in questi giorni dopo un mio articolo su Napoli, per
far arrestare mezza città mi basterebbe evirarmi.
Sgambetti in Ncd
Il governo
va sotto al Senato
di FRANCO BECHIS
L’incidente è capitato poco
dopo le 11 di ieri mattina in
Senato. Maggioranza e governo sono andati sotto su
un trattato internazionale
sulla lotta (...)
segue a pagina 7
Prezzo all’estero: CH - Fr 3.70 / MC & F - € 2.50 / SLO - € 2.80 / HR - HRK 21.00
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il crac dell’Europa
STALLO I colloqui sull’adesione si sono arenati,
ma i 28 hanno già versato tre miliardi di euro
per l’assistenza ai profughi. E ne sborseranno altri sei
Anche la Turchia
vuole votare
contro l’Europa
Erdogan punta a sospendere i negoziati con Bruxelles
e chiama il popolo alle urne per un referendum:
«Non ci vogliono nell’Ue perché siamo musulmani»
::: CATERINA MANIACI
■■■ E dopo la Brexit avre-
mo anche una Turchexit?
Sarebbe l’idea di Recep
Tayyip Erdogan, il presidente turco, che con l’Unione
Europea ha un rapporto altalenante. Ma che comunque
è piuttosto redditizio, per la
Turchia. Se si considerano i
tre milioni di euro appena ricevuti per l’emergenza profughi...
Ma qual è il fatto in questione? Ispirandosi al referendum nelRegno Unito sulla Brexit, Erdogan ha ipotizzato per la prima volta la convocazione in Turchia di una
consultazione analoga anche se di segno opposto,
con icittadini chiamati a pronunciarsi sulla prosecuzione o meno delle tormentate
trattative con Bruxelles per
l’adesione turca all’Unione
Europea, un’ennesima tornata delle quali è in programma il 30 giugno prossimo «Possiamo organizzarci
e chiedere che cosa ne pensa al popolo, proprio come
stanno facendo i britannici»,
l’ha buttata lì il presidente
turco, durante un discorso
tenuto a Istanbul.«Chiederemo “Continuiamo i negoziati con l’Unione Europea, o la
facciamo finita?”»,ha spiegato. «Se il popolo risponderà
“Continuate”, allora andremo avanti», ha concluso.
Illeader turco,ultimamen-
::: LA SCHEDA
MIGRANTI
L’accordo sui migranti tra Europa e Turchia, firmato lo scorso 18
marzo, prevede che i migranti e i profughi sulla rotta balcanica, siriani
compresi, saranno rimandati in Turchia se non presenteranno domanda d’asilo presso le autorità greche.
VISTI
La Turchia chiedeva anche la liberalizzazione dei visti per i cittadini
turchi a partire dal 1˚ giugno di quest’anno. L’Unione europea tuttavia chiede ad Ankara di rispettare 72 regole.
AIUTI
L’Unione europea ha deciso di accelerare il versamento di tre miliardi
di euro di aiuti alla Turchia, già approvati nel vertice di novembre, per
la gestione dei campi profughi. Inoltre l’Unione vuole mobilitare «fino a un massimo di altri tre miliardi entro fine 2018», ma solo dopo
che i primi tre miliardi saranno spesi.
ADESIONE
L’Ue «si preparerà a decidere l’apertura di nuovi capitoli» sull’adesione della Turchia fermo da tempo, «non appena possibile»
te, ha lanciato dure critiche
a Bruxelles, con l’accusa di
«non mantenere le promesse» e di voler ostacolare l’ingresso di Ankara in Europa
ma senza ammetterlo apertamente. Anzi, ha detto rincarando la dose, non ci accettano perché «siamo un
Paese musulmano», proprio in relazione al fatto che
è stato «stoppato» il processo di liberalizzazione dei visti per i cittadini turchi che
vogliano recarsi nell’area
Schengen.
L’idea di questo referendum, però, assomiglia sempre meno a una boutade di
un Erdogan semplicemente
infastidito, visto che è stata
rilanciata dal ministro turco
degli Esteri, Mevlut Cavuso-
■■■ Un viaggio che procura di cer-
to cattivo umore al già infastidito Recep Tayyp Erdogan, presidente turco, quello che oggi inizia per papa
Francesco e che si concluderà domenica 26 giugno. Il viaggio è quello in
Armenia ed è noto quanto sensibile
sia, per la Turchia, la questione del
genocidio armeno. Francesco, alla vigilia della partenza, in un videomessaggio alla popolazione , invita a non
fermarsi «ai ricordi dolorosi», «non
permettiamo di impadronirsi del nostro cuore» all’amarezza di questi ricordi, e «anche di fronte ai ripetuti
assalti del male, non arrendiamoci».
Ma il programma prevede una visita
al memoriale del genocidio e l’incotro con i discendenti di vittime dello
sterminio.Non potrà essere accantonata facilmente, dunque, quest’ombra immensa che ancora, con il rifiuto di essere riconosciuta, e con le violenze che ne conseguono, continua
glu, durante una conferenza
stampa ad Ankara. E per rinforzare il concetto di democrazia diretta a cui ci si ispirerebbe «riceviamo il nostro
potere dal popolo», ha detto
Il presidente turco Erdogan con il presidente della Commissione Ue Juncker [LaPresse]
il ministro, «e se i negoziati
con l’Ue non avanzano, come ha già detto il presidente
Erdogan,potremmo chiedere al popolo se dobbiamo
continuare a negoziare».
RITORSIONI
Ankara si vendica contro i politici tedeschi
Ingresso vietato nella base Nato anti-Isis
Niente visite di politici tedeschi alla base aerea Nato di
Incirlik, nella provincia di Adana, nel sudest della Turchia, da dove decollano gli aerei della coalizione internazionale a guida Usa che colpiscono l’Isis in Siria. Il
ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, commentando le dichiarazioni di un portavoce della Difesa tedesca che mercoledì aveva criticato Ankara perché impedisce la visita a Incirlik del vice ministro Ralf
Brauksiepe.
In effetti, lo stato dei rapporti tra Ue e Turchia non è
dei migliori. E nella giornata
di ieri è arrivato anche il monito del Consiglio d'Europa
nel rapporto sul funzionamento delle istituzioni democratiche in Turchia votato a larga maggioranza: contro la libertà di stampa violata, lo stato di diritto e i diritti
umani «erosi», che costituiscono « una minaccia al funzionamento delle istituzioni
del Paese e al rispetto degli
obblighi che ha preso verso
il Consiglio d'Europa». Niente monitoraggio e «sorveglianza speciale» su Ankara
come è stato fino al 2004, e
c’è anche chiconsidera blando il tono dell’avvertimento.
Comunque c’è stato.
Il viaggio pontificio
Colpo basso del Papa: va in Armenia e il Sultano si offende
ad allungarsi sulla Storia. E l’arcivescovo degli armeni cattolici di rito latino, Raphael Minassian, ha ricordato che «con pura semplicità e senso
di giustizia», Papa Francesco non ha
esitato il 12 aprile 2015 a denunciare
le persecuzioni subite dagli armeni
nel 1915, reiterando il pronunciamento del suo predecessore Giovanni Paolo II che nel 2001 le aveva definite «il primo genocidio del ventesimo secolo».
Ed è anche ad una missione di pace, articolata in due viaggi - quello di
oggi in Armenia e quella di settembre in Azeirbagian e Georgia - che si
accinge Papa Francesco. Una missione in una regione «calda», elemento
di ulteriore instabilità per il Caucaso,
già piuttosto instabile. È dal 1988 -
cioè dal crollo dell’Unione Sovietica
- che Armenia e Azerbaigjan si contendono la sovranità del NagornoKarabakh, enclave armena cristiana
rimasta all’Azerbaigian musulmano.
E proprio nello scorso aprile, dopo
oltre vent’anni, sono ricominciati gli
scontri: 300 i soldati uccisi, mille i feriti. La Turchia appoggia l’Azerbaigian
ed Erdogan si dice convinto che che
il territorio conteso «un giorno tornerà certamente al suo padrone legittimo,l’Azerbaigian». La Georgia - coinvolta per ragioni geografiche - ha richiesto l’intervento diplomatico della Russia, che - come si sa - vende
armi sia all’Armenia sia all’Azerbaigian. Era stato proprio Stalin ad annettere il Nagorno Karabakh all’Azeirbaigjan e crollata l’Urss, la provin-
cia decise per la secessione dall’Azerbaigian e l’annessione all’Armenia,
scatenando un conflitto continuo tra
i due Paesi.
Altra questione in primo piano nella visita papale: il dialogo ecumenico
fra le chiese cristiane. Il motto della
visita, infatti, sarà che la visita papale
avverrà nel primo Paese cristiano.
Fu grazie all’opera di san Gregorio
Illuminatore – vescovo cristiano
orientale, fondatore e santo patrono
della Chiesa apostolica armena – infatti, che il cristianesimo si radicò in
questa terra. La Chiesa apostolica armena è è guidata da un cathólicos
che ha la sua sede a Echmiadzin, in
Armenia, ed è una della grandi chiese ortodosse orientali.Da una separazione successiva è nata la Chiesa ar-
Bisogna ricordare che è
stata Ankara a chiedere incessamente di entrare nell’Unione, e che per l’accordo faticosamente assemblato nel marzo scorso per la gestione dell’arrivo dei migranti sulle coste greche, Bruxelles ha deciso di accelerare il
versamento di tre miliardi di
euro di aiuti alla Turchia, già
approvati nel vertice di novembre, per la gestione dei
campi profughi. Inoltre l’Unione prevede di mobilitare
«fino a un massimo di altri
tre miliardi entro fine 2018».
Una bella cifretta, se poi si
considera che i profughi restano in maggioranza intrappolati in Grecia o se ne vanno a morire in mare.
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meno-cattolica, chiesa patriarcale
sui iuris nata nel 1742 dalla Chiesa
nazionale armena. Fu riconosciuta
da papa Benedetto XIV (1740-58). La
sede della Chiesa armeno-cattolica è
a Bzoummar, in Libano.
Per questa occasione è stato realizzato un logo, un sigillo rotondo diviso a metà dai simboli colorati delle
due Chiese: viola per quella apostolica armena, gialla per la chiesa cattolica di Roma, proprio a simboleggiare
la complessità della vita religiosa in
questo Paese, ma anche la sua ricchiezza e il suo dialogo costante. Attorno alla corona bianca del logo vi è
la scritta «Papa Francesco in Armenia, 24-26 giugno 2016. Visita al primo paese cristiano». Fanno da sfondo il monastero di Khor Virap e il
monte Ararat, i «luoghi del cuore»
per gli armeni di tutto il mondo.
C.MA.
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TITOLI DI STATO Se il Regno Unito resta con Bruxelles è
probabile un recupero dei Btp italiani, a danno del Bund
tedesco. Ma occhio all’aumento dei tassi Usa
il crac dell’Europa
Come investire dopo il voto di Londra
Due scenari: col successo degli europeisti è ipotizzabile un rialzo di titoli bancari, assicurativi, fino a Telecom in Borsa
In caso di trionfo degli indipendentisti ci saranno occasioni sull’oro, ma anche per acquisti immobiliari in Inghilterra
::: segue dalla prima
UGO BERTONE
(...) Regina cui è toccato l’onore di pronunciare il primo verdetto sul referendum britannico pro o contro la Ue. Le grandi case di investimento e la
speculazione internazionale hanno attivato i loro cannoni
finanziari attorno alle 3 e trenta, quando
sono uscitiiprimi responsi attendibili.
Un’ora dopo, di
fronte ai dati quasi
definitivi, la City era
in piena attività, al
pari di Wall Street
che ha fatto le ore
piccole o delle altre
capitali della finanza globale: nessuno
ha voluto mancare
l’appuntam ento
più rischioso ed affascinante della recente storia finanziaria,
un «testa e croce»
destinato a riempire
(o a svuotare) i portafoglia seconda delle decisioni dei cittadini britannici e,
non meno importante, degli umori
della grande finanza.
la vittoria del remain, anche
per motivi psicologici, è stata
interpretata come una riscossa degli investimenti di rischio, a tutto vantaggio dei beni ritenuti più fragili: le Borse
del Sud Europa, Italia in testa,
così come gli investimenti in
tutta l’area della sterlina.
MEGLIO I BTP
Una nota particolare la meritano gli investimenti nei titoli diStato.Il «sì» a Bruxelles potrebbe favorire un recupero
dei Btp a danno dei beni rifugio per eccellenza; I Bund tedeschi, soprattutto i decennali che sono stati iper-comprati
mandando irendimenti sottozero, e lo yen giapponese. Ma
attenzione: da stamane la paura per l'uscita della Gran Bre-
tagna dalla sfera di Bruxelles
appartiene già al passato. Passata l'euforia, le Borse si concentreranno sulle elezioni
spagnole di domenica prossima (altra scadenza a rischio
per l'Eurozona dato che Madrid è senza governo da sette
AZIONI? YES...
Ma adesso? Come muoversi dopo
il verdetto storico?
La grande finanza
ha scommesso forte Un’immensa “Union Jack”, la bandiera del Regno Unito, a Oxford Street, in centro a Londra [Epa]
sulla scelta degli inglesi di restare agganciati a
Bruxelles. Gli operatori, inoltre, sono convinti che in questi mesi ingenti capitali sono
stati parcheggiati in strumenti di liquidità nell'attesa del voto.
Di qui un consiglio quasi
Con la Brexit due-tre anni per rifare gli accordi. Più poteri a Cameron su immigrati e finanza con i pro Europa
scontato: comprare azioni a
::: MIRKO MOLTENI
campo diplomatico e commerciale. teranno «cassa» sulle concessioni
piene mani, privilegiando i tiLa Gran Bretagna diventerebbe infatti strappate da Cameron il 19 febbraio,
toli più bersagliati negli ultimi
■■■ Qualunque risultato emerga dal un soggetto tanto esterno quanto gli dopo una lunga maratona. In soldoni,
mesi. Non solo a Londra. Anreferendum in Gran Bretagna, scor- Usa o la Cina, con necessità di accordi lo statuto speciale che assicura a Lonzi. Secondo Morgan Stanley
diamoci traumi nell’arco di pochi gior- di scambio specifici. Il nuovo accordo dra una maggiore indipendenza ecola riscossa interesserà le piazni. Le conseguenze geopolitiche del direlazioni GB-UE dovrà passare al va- nomica e in particolare la esenta dal
ze più sacrificate in questi mevoto risulteranno spalmate lungo an- glio del Parlamento Europeo, e inoltre contribuire all’eventuale salvataggio
si, a partire da Piazza Affari. A
ni, cambiando gli assetti dell’Europa, beneficiare del sostegno di almeno il di altri Stati membri, come nel caso
trainare il rialzo saranno i titoma con la gradualità burocratica di 72% degli Stati membri e che rappre- della Grecia. La supervisione delle auli bancari, già esplosi ieri al
Bruxelles.
sentino il 65 % della popolazione del- torità economiche di Bruxelles si limirialzo. Ma a guadagnarci sal’Unione. Se l’iter saltasse o s’incaglias- terà poi alle specifiche regole sul merranno anche i titoli del risparse, vale il termine massimo di due an- cato azionario della City, ma senza
mio gestito e quelli assicuratiCON LA BREXIT
ni dalla dichiarazione di Brexit come metter becco nel bilancio statale brivi. Nel portafoglio «remain»
Se Londra se ne va, verrà applicato, decadenza di tutti gli accordi in vigore tannico. Potenzialmente a vantaggio
di Morgan Stanley spiccano
per la prima volta,l’articolo 50 del Trat- con lo Stato membro, a meno che anche di altri Stati membri, inoltre, la
le blue chips italiane, da Intetato dell’Unione siglato a Lisbona nel l'UE decida di prendersi più tempo, limitazione dei sussidi per gli immigrasa a Telecom Italia. In sintesi,
2007 e in vigore dal 1˚ dicembre 2009. ma in tal caso ci vuole l'unanimità e ti, anche comunitari, nei primi 4 anni
Regola l’uscita volontaria di un Paese non si andrebbe oltre maggio 2019, di permanenza nel paese ospite.
membro ed è stato aggiunto ai trattati quando decade l'attuale EuroparlaSull’attuazione di questi accordi si
perché prima non esisteva. Dopo che mento. Lo stesso Cameron potrebbe inizierà a lavorare dopo che Cameron
il governo Cameron avrà comunicato guadagnare tempo, se posticipasse la inoltrerà al Consiglio Europeo la dialConsiglio Europeo la volontà di usci- dichiarazione ufficiale da inoltrare al chiarazione ufficiale che il paese ha
re, inizierà fra Gran Bretagna e UE Consiglio UE, che è quella che fa fede. scelto di restare nell'Unione, ma anuna lunga trattativa, che può durare
che in tal caso ci vorrebbe tempo, non
fino a due anni,per negoziare le modaessendo trattati internazionali autoVINCE IL «REMAIN»
lità con cui regolare le future relazioni
matici.
Se invece gli inglesi resteranno, batbilaterali da paese indipendente, in
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È solo l’inizio...
Così cambia il rapporto con la Ue
mesi) e sul possibile rialzo dei
tassi americani, finora congelato per il rischio di un divorzio di Londra.
VAI STERLINA
Al contrario, in caso di no
alla Ue, è senz'altro
destinata a prender
velocità la fuga dall'
Europa alla tedesca.
Nell'immediato pagheranno un prezzo
salato i titoli più
esposti verso il Regno Unito: Leonardo-Finmeccanica,
che controlla gli elicotteri Agusta-Westland e che pagherà
più di tutti la frattura
tra Londra ed i Paesi
del Vecchio Continente.Un brutto colpo anche per Yoox e
Falck Renewables,
due società italiane
che hanno concentrato buona parte
della loro attività oltre Manica. I mercati danno per scontato un inevitabile tonfo della sterlina (tra
il15 ed il 20%) in caso di successo del
no. Ovvero, chi possiede azioni (ma anche un appartamento) nel Regno Unito
subirà un forte taglio
sul valore dei propri
investimenti. Ma,
d’altro canto, si potrebbe sfruttare a
proprio vantaggio
l’imprevisto sconto:
è difficile che Londra perda il
suo fascino per un referendum. Può invece essere l’occasione per far shopping.
E L’ORO?
In terminigeneralil'aumento a breve dell'incertezza, sotto la pressione del grande business, si tradurrà in un ottimo affare per chi ha puntato
sul bene rifugio per eccellenza: l'oro, destinato non solo a
sfondare la barriera dei 1.300
dollari l'oncia, ma a muoversi
rapidamente verso quota
1,400. Un traguardo che, per
la verità, potrebbe essere raggiunto anche nel caso di yes
all'Europa. A favorire la corsa
contribuiscono vari fattori, tra
cui spicca la fragilità della ripresa economica.
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«IL ROSSO È LA MIA VITA» Nonostante il ruolo
istituzionale, è un settario. Per questo ha fatto imbufalire
i governi israeliano, polacco e svizzero
il crac dell’Europa
::: GIANCARLO PERNA
■■■ Dei beneficati da Silvio Berlu-
sconi, il principale è certamente il tedesco Martin Schulz, l’odierno presidente del Parlamento Ue. Ciò che il
Cav tocca si trasforma in oro, questo
è noto. Se la prescelta è una bella ragazza, quel tocco diventa un c/c bancario e un pied à terre in
Via Olgettina. Ma vuoi
mettere con ciò che accadde a Schulz il 2 luglio
2003 quando il Berlusca
lo definì kapò difronte all’Europa intera?
Nell’Aula di Strasburgo erano riuniti i parlamentari per ascoltare il
nostro premier che inaugurava il semestre di presidenza italiana. Da Malta a Helsinki, le tv inquadravano la scena.IlBerlusca fece il solito discorso
pieno di sorrisi per accattivarsidestra e sinistra.Sedendosi, non dubitava di
esserci riuscito. Si alzò invece un tizio massiccio e
semi calvo, con la barbetta da quacchero, che si
lanciò in un’invettiva. Almeno così pareva dalditino alzato, tipo califfo, e i
suoni aspri e gutturali. Ci
volle un po’ perché la cerchia dei berlusconiani
potesse raccapezzarsi su
chi fosse quel tarantolato. Si capì dall’assenza di
sfumature che era tedesco e che apparteneva al
Pse per la posizione nell’emiciclo. Poi, si seppe
che era tale Schulz - «ilsolito Schulz sempre fumantino», suggerì qualcuno-, capogruppo Pse di Berlino. Il
Cav prese nota del nome e si mise la
cuffia. Cadde dalle nuvole quando
sentì che gli rimproverava il conflitto
di interessi, la vicinanza a Umberto
Bossi cui dava apertamente dell’ebete e che gli augurava - a lui ospite d’onore della giornata - di andare in galera. Ma come, si disse il Cav, io mi faccio in quattro per piacere e questo tizio, mai sentito prima, mi insulta a
freddo? Così, quando il bruto finì di
parlare, Berlusca era caricato a dovere. «Signor Schulz - disse, occultando
la stizza con l’ironia -, so che in Italia
c’è un produttore che sta montando
un film sui campi di concentramento nazisti: la suggerirò per il ruolo di
kapò. Lei è perfetto». Apriti cielo. Tutti nell’Aula a dargli addosso, col vicepresidente del Consiglio italiano,
Gianfranco Fini, che voleva coraggiosamente sprofondare.
UN COLPO DI FORTUNA
La felice definizione di kapò mise
le ali e volò per l’Europa. Martin divenne popolare dal Mediterraneo al
Polo Nord. Fu un inaspettato colpo
di fortuna che lo spinse come un’onda. L’anno dopo (2004), quasi per risarcirlo dell’etichetta nazisteggiante,
divenne numero uno del Pse e, per li
Schulz tentò il suicidio
Fu miracolato dal Cav
Da ragazzo il presidente dell’Europarlamento voleva fare il calciatore. Dopo
un infortunio cominciò a bere per la delusione. La sua fama grazie a un «kapò»
rami, presidente del Parlamento Ue
nel 2012, riconfermato nel 2014. Ora
che la carica scade a gennaio, aspira
alla staffetta, eventualmente anticipata, con Jean-Claude Juncker per la
presidenza della Commissione Ue.
Oggi ammette di essere «un po’ grato
a Berlusconi». Ma aggiunge: «Non ci
siamo però riappacificati. Io so essere caparbio».
La testonaggine è,infatti, la caratteristica di fondo del Nostro. L’ha ben
descritta Beppe Grillo il quale, essendo anti Ue, è indigesto a Schulz che
una volta disse di lui: «Mi ricorda Stalin». Al che il comico replicò a distanza: «Berlusconi non aveva tutti i torti
a chiamarlo kapò, anche se assomiglia più a un krapò, ossia crapùn, crapa dura che spara cazzate». Faccio
notare che gli attacchi di Schulz stridono con la sua carica che è per definizione sopra le parti. Martin però
non sa dov’è di casa la neutralità politica. È sanguigno, settario e dice di sé:
«Il mio colore è il rosso. Io appartengo ai rossi. Questa è la mia vita». Tanto che Nigel Farage, l’eurodeputato
antieuropeista inglese, votandogli
contro per la presidenza del Parlamento, lo liquidò così: «Solo una Repubblica delle banane vorrebbe alla
guida un presidente così schierato come lo è lei».
Avendo, come vedremo, poco di
cui compiacersi, Martin ha cosparso
la sua biografia di piccole leggende.
La più retorica è il collegamento del
proprio europeismo con la sua origine nel Dreilaendereck (Angolo dei
tre Paesi), dove confinano Germa-
nia, Belgio e Olanda. Gli Schulz, racconta Schulz, si erano sparsi tra questi nazioni e nelle guerre, schierati su
fronti contrapposti, i fratelli sparavano ai fratelli. Colpito da questa assurdità, il Nostro si innamorò dell’unità
europea che prometteva la pace.
Martin, oggi sessantenne, è il quinto e ultimo figlio didue Schulz, genitori dall’identico cognome ma non parenti. Albert, poliziotto, di tendenze
socialiste e Clara di credo democristiano.La mamma prevalse nell’istru-
il graffio
Compagno
di solitudine
«Il Partito democratico deve fare una profonda riflessione al proprio interno: deve discutere in modo pacato e costruttivo prima di affrontare altri tipi di dibattito
come ad esempio quello
sulle alleanze». Così, ieri,
parlando al Velino, il leader
di Centro democratico Bruno Tabacci. Secondo lui,
«dovrebbe essere scontato
che il Pd capisca che da solo non ce la fa». Certo, se l’alternativa allo star da solo è
allearsi con Tabacci, per il
Pd non cambia moltissimo...
zione, mettendo quel suo figliolo
crapùn nell’Istituto cattolico del Santo Spirito di Wuerselen, la loro città. Il
babbo ebbe la meglio nella politica,
poiché a 19 anni il ragazzo era già
iscritto alla Spd. A scuola, Martin fu
un disastro. Fece i tredici anni degli
studi secondari ma fallì all’esame finale e rimase con la sola Licenza media.
«QUI VADO A SCATAFASCIO»
Intanto, incapricciato del calcio,
puntava a diventare professionista
nell’Alemannia Aachen ma si ferì a
un ginocchio e dovette rinunciare al
sogno. Per la delusione, cominciò a
bere e tentò il suicidio. Dopo un po’
di questa vita, Martin ebbe una notte
dell’Innominato in cui si disse: «O do
un taglio radicale o vado a scatafascio». Intervenne il fratello medico e
lo spedì a disintossicarsi. Aveva 26 anni. Risanato, si diplomò bibliotecario
e aprì una propria libreria a Wuerselen. «I libri sono sempre stati la mia
passione», ha spiegato Martin, senza
specificare - alla luce dei risultati scolastici - se chiusi o aperti. A 31 anni,
nonostante i trascorsi, fu per due lustri sindaco della sua città (38 mila
abitanti). «La gente mi ha perdonato
glierrori giovanili»,ha detto con umiltà inconsueta. Nel 1994, entrò, per
non più lasciarlo, nel Parlamento europeo. Sulla scheda ufficiale, la sua
qualifica è bibliotecario.
Come i buoni europeisti, Schulz
parla correntemente diverse lingue
oltre il tedesco: francese, inglese,
olandese, italiano. Come molti suoi
compatrioti, che a dispetto della loro
centralità si sentono provinciali, ama
altre culture più della propria. Il suo
libro preferito è Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa. Ha un debole
per la Francia e canta spesso, sotto la
doccia e altrove, le canzoni Anni ’60
di Juliette Greco, Georges Brassens e
Charles Aznavour.
Il settarismo schulziano è di due tipi: contro la
destra
e
contro
l’europerplessità. Considera essenziale mettere
i piedi nel piatto e creare
casino. Ci riesce in media una volta al trimestre. Due anni fa, invitato in Israele, fece un discorso alla Knesset. Parteggiò per i palestinesi e
accusò gli ebrei. Diversi
abbandonarono l’Aula,
il premier Netanyahu
andò in bestia e Uri Orbach, ministro dell’Economia, commentò: «È
insopportabile sentire
pronunciare delle menzogne alla Knesset e per
giunta in tedesco». Sei
mesi fa, rimproverò al
governo polacco, fresco
di elezione, di avere fatto un colpo di Stato per
la sua politica di destra.
Il primo ministro, Beate
Szydlo, una dura, gli ha
chiesto le scuse e quello
degli Esteri l’ha mandato a quel Paese. Per questo e altro, ci si è posti la
domanda se non usi la
carica più per fare parlare disé che per proteggere l’Ue dal collasso.
INVASATO
Schulz appartiene a quella genia
di europeisti tedeschi che, invasati
del loro primato, finiranno per incendiare in un nuovo Walhalla, la costruzione Ue. È della pasta di Wolfgang
Schäuble, il ministro dell’Economia
di Berlino che ha ammonito Londra,
qualora esca con Brexit, che la strada
è senza ritorno. Nessuno l’ha autorizzato ma l’ha detto. Con una spocchia
che pare fatta apposta per provocare
l’elettore inglese e farlo fuggire dall’Ue. Eguale ottusità è già stata applicata con successo da Martin. Due anni fa, gli svizzeri si apprestavano a votare una limitazione dell’andirivieni
di stranieri a casa loro. I dubbi erano
molti.Scomparvero però dicolpo,appena l’impiccione renano ebbe il
guizzo geniale di dire al più diffuso
giornale elvetico che, se la proposta
fosse passata,l’Ue «non l’avrebbe presa bene». Seccati per l’ingerenza, gli
elettori votarono sì. L’intellighenzia
locale, inviperita per un risultato in
contrasto con la tradizione svizzera
di accoglienza, accusò il libraio di
Wuerselen di avventata dissennatezza.
Il libraio se n’è impipato e continua a fare il crapùn.
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PRIMO PIANO
__Venerdì 24 giugno 2016__
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PALINSESTI SU MISURA Nel menu della prossima
stagione ci sono anche la conferma di Augias, gli special
di Giletti e il debutto dell’ex Sky Gianluca Semprini
il vecchio che avanza
Alla Rai servono il carrello dei bolliti
Il rinnovamento secondo i padroni della tv pubblica: Santoro piazza le sue fiction politiche, Veltroni ci impartisce
delle lezioni sulla bellezza, Lerner per disperazione si butta su Allah e Ferrara si riduce a far da balia a Buttafuoco
::: segue dalla prima
RICOLLOCATI
A SPESE NOSTRE
FRANCESCO SPECCHIA
(...) delle prime e seconde serate. Altri non ci sono. Sono in
«avanzata trattativa». Ci finiranno, probabilmente, in autunno. Rimane la sensazione
del deja vu. Una volta che sali
sulcavallo diViale Mazzini, disarcionarti è impresa titanica.
Michele Santoro, che
aveva definito «bluff»
la Rai di Renzi e Campo
Dall’Orto è premiato
con le sue docu-fiction:
sceneggiati su fatti e
personaggi. Walter
Veltroni, che di Africa
parla ma non ci va, firma
invece «Le dieci cose più
belle» su Rai1.
Gad Lerner, di cui in tv
si ricordano solamente
i clamorosi flop di ascolti,
andrà in giro per l’Italia
a raccontare l’islam nel
programma chiamato,
appunto, «Islam, Italia»
su Rai3. L’ex direttore
del Foglio Giuliano
Ferrara, invece, sarà tra
gli autori del programma
di Pietrangelo
Buttafuoco su Rai2
[Oly, LaP]
ELEFANTINO DA BALIA
Giuliano Ferrara è tra i revenant più illustri. Lo danno
non in video, ma come autore
e mentore del programma di
Pietrangelo Buttafuoco su Raidue (che potrebbe essere, lui
sì, la vera sorpresa), voluto fortemente dal «consulente Rai»
Francesco Merlo, un tenace
doppiolavorista di
Repubblica che di tv
poco mastica ma
che è senz’altro molto autorevole. L’ultima volta che Ferrara impose la sua corpulenza intellettuale fu a Raiuno con
Radio Londra, 3mila euro di cachet per
5 minutidiprogramma al giorno, beato
lui. Lasciò il servizio
pubblico dichiarandosi «mobbizzato»
da un oscuro funzionario Rai che pare
gli facesse sempre
lo scherzetto di sfumarlo e di spegnergli le luci da dietro, mentre era
in onda col sigaro spento.
tà e Carlo Freccero ora gli hanno fatto sapere. Raidue.
SANT’ORO
Michele Santoro aveva dichiarato ferocemente: «La Rai
di Campo Dall’Orto è un bluff,
come l’Italia di Renzi». Infatti,
ora la Rai, ringraziandolo, gli
assegna (a detta del Corriere
della sera) il suo programma
della vita. Niente piazze, niente talk, stavolta.
Michele si butta sulla sua
vecchia ossessione da teatrante salernitano: le docu-fiction,
a cominciare dal progetto sulla strage di Portella delle ginestre. Cioè una roba di cui Michele parlava anche nel sonno, progetto leggendario e
mai realizzato come Il Viaggio
di G.Mastorna di Felllini o il
Don Chisciotte di Orson Welles, ma che qualsiasi cronista
di spettacoli tra i 30 e i 50 anni,
estenuato, conosce a memoria. Le docu-fiction, gli sceneggiati di cronaca realizzati come produttore, Santoro li aveva già proposti. A tutti. Anche
all’ex direttore generale Rai
Gubitosi, aspirando non si sa
se a Cannes o allo stipendio.
La risposta era sempre stata
un mantra: «Grazie, le faremo
sapere...». Grazie ai suoi pregiati sponsor Antonio Marano
ora presidente di Rai Pubblici-
WALTER IL BUONO
Quel che atterrisce forse di
più è un’iniezione di veltronismo, glucosio allo stato puro,
nel corpaccione già diabetico
di Raiuno. Le dieci cose più belle sarà il programma autunnale che l’ex segretario Pd dovrebbe condurre (o dirigere, o
entrambe le cose) per la rete
ammiraglia. Trattasi di un tripudio di «radici, memoria,racconti, interviste, riflessioni,
commozioni», ha anticipato
Walter al Fatto Quotidiano.
LA PRESUNTA TRAPPOLA AL GIORNALISTA RANUCCI
Tosi rinviato a giudizio per calunnia contro Report
Il sindaco di Verona, Flavio Tosi, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di calunnia e
diffamazione nei confronti del giornalista
di Report Sigfrido Ranucci. Lo ha deciso il
gip del Tribunale di Verona, al termine dell’udienza preliminare. Con Tosi è stato rinviato a giudizio per la stessa vicenda, con
l’ipotesi di calunnia, anche un’altra persona, l’ex militante leghistqa Sergio Borsato,
che avrebbe cercato di imbastire una “trappola” ai danni di Ranucci, quando si seppe
che questi cercava notizie compromettenti
su Tosi. Il processo si celebrerà il 23 novembre. La vicenda risale alla puntata di Report
trasmessa su Rai3 il 7 aprile 2014. Prima
della messa in onda Tosi criticò duramente
Ranucci e la trasmissione di Milena Gabanelli, presentando una querela contro Ranucci, che a sua volta denunciò il sindaco. A
conclusione dell’inchiesta il pm Labate aveva chiesto l’archiviazione delle denunce,
ma il Gip decise l’imputazione coatta per
Tosi. «Io dovrò pagare le spese legali», ha
spiegato Tosi, «anche se verrò assolto; i magistrati che magari avranno sbagliato non
pagheranno nulla e in compenso io ho una
querela della stesso magistrato per aver criticato la sua decisione. Viva la giustizia».
Una colata di buonismo alla
Nicola Di Bari, con un tocco
onirico. Qualcuno azzarda
che per Walter si tratti di una
terapia: è il suo modo di combattere le cattiverie del renzismo e le malvagità del mondo. Un tempo sarebbe andato
in Africa, ora si limita a girare
film, doppiare cartoni animati
(il suo personaggio era «Rino
Tacchino» per la Disney)e programmi tv. Queste quattro
puntate prodotte da Magnolia
lo ricondurrano alla casa del
padre Vittorio, grande dirigente della Rai degli albori. Walter
potrà far flettere l’Auditel, ma
di certo non rischia un calo degli zuccheri.
L’ISLAM DI GAD
Dell’esoterica rimaterializzazione di Gad Lerner nel format Islam, Italia «sei puntate
di reportage e inchieste per
parlare di diversità» su Raitre.
mi pare in seconda serata di
domenica, s’è detto tutto. Ma
non è mai abbastanza. Per la
sua ex allieva a Milano, Italia
(anno 1992) Daria Bignardi, il
recupero del vecchio Infedele
ha un’eco di nostalgia freudiana. Diciamolo: è un po’ come
ammazzare il padre per affermare definitivamente se stessi, la propria realizzazione nelle stanze dei bottoni. Non so
se basti. Conoscendo la
sensibiltà di Gad verso il soldo,
non oso pensare al compenso.
Ah, poi, in tutto questo c’è
anche Corrado Augias, riproposto a tempo pieno, prezzemolo odoroso sparso nelpalinsesto di Raitre. E gli Speciali informativi in prima serata di
Massimo Giletti. L’unica novità? Gianluca Semprini, cronista guerriero da Sky a Raitre. Il
classico cavolo a merenda. Auguri, Gianlù...
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EX AZZURRO DI RUGBY
Lo Cicero denunciato
per aggressione
a una troupe di La 7
Andrea Lo Cicero, ex capitano della nazionale di
rugby e assessore capitolino in pectore allo Sport
della giunta Raggi è di
nuovo nell’occhio del ciclone. L’ex atleta è stato
accusato da una giornalista della trasmissione de
La 7, l’Aria che tira, di aggressione e danni ad una
telecamera. «Andrea Lo
Cicero ha aggredito una
nostra giornalista e il suo
operatore», ha raccontato Myrta Merlino, conduttrice di L’Aria che tira, riferendo l’episodio.
Stando al racconto, l’ex pilone sinistro della nazionale di rugby avrebbe aggredito la giornalista Elisa
Covelli, che era andata a
cercarlo nei pressi della
sua tenuta a Nepi (Viterbo), per intervistarlo. «Lei
è dai carabinieri, sta sporgendo denuncia per violenza privata e danneggiamento perché ha aggredito lei e l’operatore e ha
danneggiato la telecamera. Domani faremo vedere le immagini», ha detto
la Merlino nel finale della
trasmissione. Ma Lo Cicero non ci sta e mostra su
Facebook il video a testimonianza «che non c’è
stata alcuna aggressione». Secondo Lo Cicero la
giornalista, insieme al
suo operatore, avrebbe
violato la proprietà privata «irrompendo in casa
mia senza alcuna autorizzazione del sottoscritto ed
invadendo, dunque, la privacy del sottoscritto, della
mia famiglia e del mio domicilio». Nel video postato infatti si vede la Covelli
al telefono con i carabinieri, mentre racconta di
aver subito un’aggressione con l’operatore e di essere «ostaggio» di Lo Cicero che «blocca la mia auto
con la sua auto». Un video
che, secondo Lo Cicero,
«ben riassume la cornice
di quanto accaduto: qui
potete infatti vedere la
giornalista stare tranquillamente al telefono e fingere di essere aggredita
da me. Corre da sola e afferma “questo mi sta per
menare, devo chiudermi
in macchina”, celebrando un vero e proprio siparietto del ridicolo».
CH.PEL.
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ITALIA
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::: DOPO IL VOTO
Con l’accordo di centristi e Fi
Il trucchetto del Pd:
cambiare l’Italicum
per fermare i 5 stelle
Con la nuova legge elettorale, i grillini potrebbero vincere
al ballottaggio. Ecco perché i renziani sono pronti a riscriverla
::: segue dalla prima
FAUSTO CARIOTI
(...) C’è anche l’arma: dope le
elezioniamministrative, in Parlamento è rispuntata una proposta di legge elettorale che pareva dimenticata, e invece diventa attualissima proprio perché sterilizza il“problema grillino”. Manca ancora una maggioranza che si dichiari pronta
a premere il grilletto, ma l’impressione è che tra poco ci sarà
la fila. Emanuele Fiano, esponente del Pd, ieri ha rotto l’embargo dei renziani: «Sull’Italicum penso che verrà fatta una
riflessione.Sarà Renzi a decidere se affrontare questo tema».
La minoranza del Pd porterà
la questione alla direzione convocata per oggi, e stavolta troverà orecchie attente anche tra
gli uomini legati al segretario,
dove Fiano non è l’unico a dichiararsi interessato.
Insomma, è scattato l’allarme. Due i dati che lo hanno innescato. Il primo è l’arrivo dei
primi sondaggi nazionali che
attestano il sorpasso dei grillini
sul centrodestra. Quello di
Emg per La7, realizzato il 19
giugno, dà il Pd primo col
31,3% dei voti, il M5S secondo
a quota 30,9 e il centrodestra
unito (cosa niente affatto scontata)al28,3%. Tradotto:se sivotasse con l’Italicum, al ballottaggio andrebbero il partito di
Matteo Renzi e il movimento
fondato da Beppe Grillo. Una
brutta notizia per Forza Italia,
Lega e Fratelli d’Italia, ma anche per il Pd. Come confermano i ballottaggi delle amministrative (secondo motivo d’allarme), contro i Cinque Stelle
infatti il Pd perde quasi sem-
pre.
Così chi vuole sbarazzarsi
del Movimento deve prima fare fuori l’Italicum, e se possibile ogni ipotesi di ballottaggio.
La proposta presentata dalpresidente del gruppo misto della
Camera, il centrista Pino Pisicchio, mira proprio a questo.
Porta la data dell’8 luglio scorso, ma è stata tirata fuori adesso, per incardinarla il prima
possibile nei lavori di Montecitorio. Prevede due novità. La
prima riguarda il premio di
maggioranza, che andrebbe alla coalizione e non più alla lista. Se ne gioverebbero Pd e
centrodestra, che possono allearsi con altri, e ne risulterebbe
penalizzato il M5S, che si sna-
LA RAVETTO (FI)
«Matteo ora rischia
di essere sostituito»
«Se Renzi non si muove affinché venga riscritto l’Italicum lo faranno un altro
premier e un altro governo al posto suo». È la convinzione di Laura Ravetto
(Fi). «L’Italicum non piace al M5S e a buona parte
del Pd, non piace a me e
sono certa a tanti colleghi
di Forza Italia, ma soprattutto non piace ai partiti
che tengono in piedi il governo Renzi e cioè a Ncd e
Scelta Civica. Credo pertanto che, costretto dai numeri, Renzi dovrà assecondare la volontà di chi
vuole cambiare la legge
elettorale oppure, immagino, verrà cambiato lui».
turerebbe se cercasse apparentamenti. La seconda novità stabilisce che il ballottaggio sarà
valido solo se votato dal 50 per
cento più uno degli elettori; in
caso contrario i seggi saranno
ripartiti con il proporzionale.
Che appare già adesso l’esito
più probabile, se si somma la
campagna per il non voto di
chi non sarà ammesso al ballottaggio alla crescente tendenza degli italiani all’astensione.
Ovviamente quello di Pisicchio è solo uno dei tanti modi
per affossare una legge che
sembrava disegnata da Renzi
a proprio uso e consumo e si
sta rivelando invece perfetta
per le esigenze dei Cinque Stelle. I grillini, che sinora dell’Italicum hanno detto peste e corna, adesso prendono tempo.
«Intanto si lavora al referendum, dopo ci rifletteremo»,
spiega Roberto Fico. Forza Italia è più che favorevole a un
cambio in corsa e dentro Ncd
uno dei motivi della fronda
contro Angelino Alfano è proprio iltimore che Renzi, contrariamente a quanto avrebbe
promesso in via riservata agli
alleati, non abbia alcuna intenzione di cambiare l’Italicum,
condannando così ipartitini all’estinzione.
I renziani sembravano tetragoni, ma le sconfitte ai ballottaggi hanno aperto tante crepe
nelle loro certezze. Il premier,
invece, continua a resistere.
Ha buoni motivi per farlo: senza premio di maggioranza l’unico esecutivo possibile sarebbe un governo di coalizione,
che segnerebbe il grande ritorno sulla scena dei centristi e
dei suoi avversari.
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Resa dei conti in casa Dem
La Madia usa la Raggi contro Orfini
I ribelli: «Non voteremo più fiducie»
■■■ La tensione in vista
della direzione del Pd di oggi escala oltre il livello di
guardia e mette a rischio la
tenuta stessa del governo.
Assorbita la botta dei ballottaggi, la minoranza del partito rialza la testa e scodella
l’ultimatum al segretariopremier: «Chiediamo un
cambio profondo», attacca
l’ex capogruppo alla Camera Roberto Speranza, «non
siamo più disponibili a sostenere provvedimenti che
aggravano le fratture sociali e non c’è più voto di fiducia che tenga». Tradotto:
sui provvedimenti troppo
Grillo diventa pro-Europa sul blog, base infuriata
Nasce il super-direttorio per controllare i sindaci M5S
::: ROMA
■■■ Affacciata al balcone delCampi-
doglio, Virginia Raggi non ce l’ha fatta
più a trattenersi. E, fascia tricolore sul
petto, dopo il suo insediamento a Palazzo Senatorio, si è abbandonata alla
commozione. Sono spuntate le lacrime mentre il neo sindaco di Roma «ma chiamatemi pure Virginia», ha
detto lei - salutava una piccola folla
accorsa in piazza.
Nel giorno in cui Beppe Grillo annuncia la svolta pro Ue del Movimento - «ilM5s è in Europa e non ha nessuna intenzione di abbandonarla» - che
provoca la reazione della base - «chi
l’ha deciso? Perché nessuno ha potuto votare questo cambio di rotta?» Raggiaggiorna la sua agenda da sinda-
co. «La squadra sarà presentata in
Consiglio comunale, come prevede il
regolamento, durante la sua prima
riunione, che penso si terrà il prossimo 7 luglio». Tra le priorità, la riorganizzazione della giungla delle partecipate, in primis Atac e Ama. Raggi, già
alle prese con i guai che le sta procurando l’assessore in pectore allo
Sport, l’ex rugbista Andrea Lo Cicero,
accusato di una presunta aggressione
a un giornalista, sta anche pensando
di chiedere udienza a Papa Francesco. Proprio sull’uscita del neo sindaco alla Pontificia università Lateranense, c’è stato un botta e risposta tra il
M5s e il Pd. Motivo: la presunta, mancata stretta di mano tra la stessa Raggi
e il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi. La ricostruzione di Alessan-
dro Di Battista è stata smentita dalrenziano Ernesto Carbone, che ha postato la foto del saluto tra le due donne. Il
vicepresidente del Senato Maurizio
Gasparri, però, sostiene che alla cerimonia dell’ateneo pontificio Raggi ha
preferito lasciare una sedia vuota nelle prime file piuttosto che sedersi accanto a Boschi. «Boschi ha fatto cenno alla Raggi di venire a sedersi lì, per
non lasciare una sedia vuota.Il neosindaco di Roma è rimasta dov’era», ha
detto Gasparri.
Intanto il Movimento tiene a battesimo il super direttorio che dovrà vigilare sui sindaci pentastellati. La nuova
struttura, formata da parlamentari e
consiglieri regionali, avrà il compito di
aiutare i sindaci sparsi sul territorio.
La prima riunione si è svolta ieri matti-
eterodossi sulle materie care alla sinistra storica,la minoranza non garantisce
nemmeno la disciplina di
partito.
Nel mirino dei ribelli ci
sono i decreti attuativi sulla
PA. Obiettivo non casuale:
la riforma in questione porta la firma del ministro Marianna Madia, cioè di colei
che ieri ha attaccato a testa
bassa un esponente di primo piano della sinistra interna come Matteo Orfini,
che del partito è presidente
ma soprattutto commissario straordinario a Roma:
«Se il tappo alle nuove ge-
nerazionidem nella Capitale è Orfini», ha detto il ministro, «si dimetta da commissario».
La sortita della Madia
contro Orfini va ad esacerbare un clima dove i motivi
di tensione non mancano:
dal tagliando alla segreteria agli assetti di maggioranza passando per le modifiche alla legge elettorale, il
menu delle divisioni interne al Pd è più che corposo.
Naturale che una presa
di posizione come quella
di Speranza abbia un effetto deflagrante. Effetto la cui
portata, nonostante le rassi-
Luigi Di Maio, 29 anni,
vicepresidente della
Camera. È figlio di un ex
dirigente del Msi [LaPresse]
na a Montecitorio. Assenti, per diversi
motivi,Federico Pizzarotti, Chiara Appendino e la stessa Raggi. Ilprimo, sindaco di Parma, non è stato invitato.
Quanto al primo cittadino, ha sempre
rivendicato un profilo autonomo,
mentre la neoinquilina del Campidoglio un minidirettorio che la affianca
già ce l’ha (una deputata, una senatrice, un consigliere regionale e un europarlamentare) e ieri è stata comunque alle prese con una girandola di
impegni istituzionali (Altare della Patria, Porta San Paolo, Fosse Ardeatine,
Tempio maggiore). Il vicepresidente
della Camera, Luigi Di Maio, responsabile Enti locali, è stato impegnato
tutto il giorno con i neosindaci.
T.M.
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ITALIA
__Venerdì 24 giugno 2016__
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::: DOPO IL VOTO
Al Senato pure Ala vota contro la maggioranza
Guerra in Ncd: il governo va sotto
Passa un emendamento di Fi al ddl antiterrorismo. Gli anti-Alfano stanno con l’opposizione
::: segue dalla prima
FRANCO BECHIS
Virginia Raggi ieri si è
insediata al
Campidoglio.
Affacciandosi dalla
finestra del suo studio,
ha salutato giornalisti
e sostenitori presenti,
poi si è commossa
[Ansa]
curazioni circa la non
prodromicità dell’indurimento di linea a scissioni o
altri eventi traumatici, viene recepita a strettissimo giro dal quartier generale. Al
punto che il braccio di destro di Matteo Renzi, Lorenzo Guerini, si vede cosretto
ad operare una rampogna
dalla rara ruvidezza: «Evocare ipotesi di non votate la
fiducia al governo», afferma il vicesegretario, «sarebbe un fatto grave e la negazione del significato stesso
di essere un partito».
M. G.
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reato di concorso esterno per terrorismo e non ce ne è uno specifico di concorso esterno in associazione mafiosa,
tutta la giurisprudenza su questo tema
verrebbe annientata: non c’è il reato,
che invece c’è per altro. E quindi non
potrai più condannare nessuno per
concorso esterno in associazione mafiosa. Ne è nato un dibattito serrato in
aula fra mafiologi. Quelli del Pd hanno
contestato questa tesi. Contrario pure
il capogruppo di Ala in commissione
Giustizia, Ciro Falanga: messo ai voti
l’emendamento è stato bocciato. Come tutti gli altri di Forza Italia, quindi
fino a quel momento nessun segnale
politico è stato inviato a chicchessia.
Restava l’ultimo emendamento, che
riguardava ilraddoppio della pena prevista (da 6 a 12 anni) per un terrorista
pizzicato a custodire un ordigno nucleare. Anche qui gran dibattito in aula.
(...) al terrorismo dove di solito perfino
le opposizioni votano sempre con la
maggioranza. E invece nonostante il
parere negativo del relatore - il Pd Sergio Lo Giudice - e del rappresentante
del governo - il sottosegretario agli Esteri Benedetto della Vedova, è stato approvato un emendamento di Forza Italia (primi firmatari due magistrati come Giacomo Caliendo e Francesco Nitto
Palma) con i voti decisivi
delgruppo Ala diDenis Verdini e di nove senatori Ncd
- gruppo Alleanza Popolare. Il caso è diventato subito
politico, e si sono moltiplicate le interpretazioni su
quelvoto,che per le opposizioni avrebbe avuto il significato di un pizzino inviato
da Verdini e Angelino Alfano a Matteo Renzi. In realtà
idue sgambettialla maggioranza sembrano avere significati diversi. Non sembra trattarsi di una piccola
vendetta di Ala per il trattamento ricevuto dai vertici
del Pd dopo il primo deludente turno delle amministrative (avevano scaricato
sui verdiniani gran parte
della colpa di quanto avvenuto, soprattutto a Napoli).
Perché non sia così è
piuttosto evidente dalla lettura dello stenografico della seduta. Forza Italia aveva Il ministro dell’Interno, e leader Ncd, Angelino Alfano col premier Matteo Renzi [LaPresse]
votato con la maggioranza i
primi tre articoli di quel trattato. Al
UN VIGNETTISTA AL TIMONE
quarto aveva presentato una serie di
emendamenti tecnici. Due erano particolarmente rilevanti, e infatti l’aula ha
dibattuto a lungo su quei contenuti. Il
primo,presentato da Nitto Palma, vole«Mi è stata chiesta la disponibilità a dirigere l'Unità e io l'ho data
va abrogare la previsione specifica del
con grande entusiasmo, più di pancia che di testa...». A parlare è
reato diconcorso esterno in associazioil vignettista dell’Unità, Sergio Staino, il «padre» di Bobo (elettore
ne terroristica. E lo faceva con motivadi sinistra, alter ego dello stesso Staino), che sostituirà dunque,
zioni che avrebbero dovuto suscitare
alla testa del quotidiano fondato da Antonio Gramsci, organo del
attenzione soprattutto a sinistra: il reaPartito democratico, l’attuale direttore Erasmo D’Angelis. Staino
to di concorso esterno è ben noto per
in realtà frena: «Non ho ancora parlato con Renzi e quindi la cosa
l’associazione mafiosa. Ma non è stabiè ancora tutta da vedere. Però è vero che mi è stata chiesta la
lito da un articolo del codice penale né
disponibilità». «L'Unità - aggiunge - è un giornale che ha bisogno
dalla legge ordinaria: è la giurisprudendi cuore e anima. E Bobo ne ha». Inoltre, conclude, «dopo oltre
za che fin qui gli ha dato fondamento,
trent'anni trascorsi al giornale, conosco molto bene la testata e i
sentenza dopo sentenza. Secondo Nitsuoi meccanismi».
to Palma se si introduce uno specifico
::: GIOVANNI MIELE
■■■ Senatore Miguel Gotor, dopo
la sconfitta del PD alle elezioni amministrative chiederete le dimissioni del Premier Renzi dalla segreteria del partito?
«Le dimissioni non sono all’ordine
del giorno e il doppio incarico è previsto dallo statuto del Pd, però siamo
per la separazione deidue ruoli e chiediamo che si faccia un congresso che
introduca questa possibilità, perché il
partito non può essere soltanto il megafono dell’attività di governo».
Ma il doppio incarico non riguarda solo Renzi.
«Certo, per quanto riguarda le vicesegreterie sono state fatte scelte politiche che non sono vincolate dallo statuto. Se perdiamo a Trieste e a Pordenone forse sarebbe auspicabile che la
governatrice del Friuli Venezia Giulia,
Debora Serracchiani si occupasse di
Sarà Staino il direttore dell’«Unità»
Intervista a Miguel Gotor (Pd)
«La Serracchiani è meglio che si occupi solo del Friuli»
più del territorio che deve governare». Renzi cambierà l’Italicum che semAnche a Roma il Pd sembra bra fatto apposta per far vincere i 5
scomparso dalle periferie.
Stelle alle politiche?
«A Roma veniamo
«Certamente occorda 18 mesi di commisre intervenire, prevesariamento ma, in una
dendo la possibilità di
situazione difficile, i rifare coalizioni, perché
sultati sono andati oltre
l’esperienza ci dice che
lepiù pessimistiche prenella sfida dei ballottagvisioni, per cui come digi il Pd prevale se riesce
ce la sempre tempestiad organizzare il camva ministra Madia sapo delcentrosinistra corebbe ora di chiudere
me è avvenuto a Milal’esperienza di Matteo
no, mentre se va da soOrfini e tornare alla celo viene sconfitto. Ma
lebrazione dei congres- Miguel Gotor [LaPresse]
soprattutto servirebbe
si. Mi meraviglio che se
un doppio turno di colne debba parlare».
legio che consenta di selezionare dal
Ma dopo l’esperienza disastrosa basso i deputati evitando un Parladei ballottaggi a Roma e a Torino, mento che sia un’appendice del go-
verno con scarsa rappresentanza».
Intanto il primo scoglio sul quale
potrebbe infrangersi Renzi in autunno è il referendum costituzionale. Voi come vi muoverete?
«Io penso che ilPd, una volta stabilita la linea della maggioranza per il sì,
dovrebbe consentire al proprio interno anche la formazione di comitati
per il no. Questo consentirebbe di
spersonalizzare il referendum, separandolo nettamente dal giudizio sul
governo, e eviterebbe di perdere il
contatto con tanti elettori del Pd, che
vogliono continuare a votarci ma sono contrari alla riforma».
Ma a Renzi chiederete un mea
culpa sia per la gestione del governo che del partito.
«Chiederemo un cambio di rotta e
Ma una novità: il verdiniano Falanga
ha detto di condividere la modifica. Di
più: ha messo la sua firma a nome di
Ala sotto l’emendamento. Difficile definire questo un agguato politico, visto
che è avvenuto con preavviso e alla luce del sole. Di solito quando si vogliono mandare pizzini si tace, e poi la sorpresa arriva dal voto. Qui sorpresa non
c’era. Tanto che - confida a Libero il
vicepresidente Pd del Senato, Valeria
Fedeli - «in aula mancavano un fracco dei nostri. Ho
avvisato il capogruppo Luigi Zanda che rischiavano di
finire sotto, pur non immaginando che avrebbe votato contro anche Ncd».
Ecco, questo sì che è un
caso politico: il Pd che non
c’è, e mancava quasi tutta la
minoranza. Ma soprattutto
i 9 Ncd che hanno votato
contro senza prendere prima la parola come ha fatto
Falanga, né dare alcun preavviso. Chi lo ha fatto magari condivideva il testo di
quell’emendamento, ma
non lo ha detto. E secondo
le ricostruzioni successive,
sembra che quei nove - in
gran parte siciliani legati a
Renato Schifani e alcuni
campani - il pizzino volessero davvero inviarlo. Non
tanto a Renzi, quanto al loro leader Alfano con cui sono in frizione dopo i deludentissimi risultatidelle amministrative. Il ventre molle
della maggioranza è proprio il gruppo di Ap, percorso da tensioni e anche da progetti divergenti. Non pochi vorrebbero tornare
nel centrodestra con questa legge elettorale, e si rendono conto di non poterlo fare restando al governo con Renzi
fino al referendum di ottobre. Per questo cercano e cercheranno ancora l’incidente politico. Cosa che ancora di
più fa gongolare i verdiniani. Che se la
ridono sotto i baffi: «Noi», dicono, «sulla giustizia spesso abbiamo avuto idee
divergentidal governo.E coerentemente votiamo. Ma il caso di ieri al Senato
dimostra quanto siamo necessari a
Renzi. Senza di noi lui non ha più la
maggioranza...».
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di stile. Dopo un risultato come quello
di domenica è sbagliato commentare
il voto facendosi un selfie con uno
chefpentastellato. Chiediamo anzitutto minore arroganza e maggiore umiltà. La sconfitta elettorale dimostra che
siamo in una nuova fase rispetto airacconti propinati con un ottimismo che
non corrisponde al paese reale. Ora
dobbiamo intervenire subito su quelle questioni che abbiamo denunciato
in passato e per cui siamo stati persino irrisi mentre oggi i fatti ci danno
ragione. Penso alla riforma della scuola per cui insegnanti abilitati sono stati
costretti a fare una gara di dattilografia. Penso al jobs act che ha portato
all’esplosione dei voucher e quindi
dellavoro precario con una contrazione dei salari, mentre con la riduzione
dei contributi pubblici assistiamo ad
una diminuzione delle stabilizzazioni
contrattuali».
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ITALIA
__Venerdì 24 giugno 2016__
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::: DOPO IL VOTO
Domani a Parma la Leopolda leghista
Il Cantiere di Salvini mette fretta a Forza Italia
La politica lascia la parola alla società civile per «l’alternativa a Renzi». E un centrodestra a trazione più verde
:::
Commento
La batosta di Varese non sia vana:
meno moderati,più cattivi con la Ue
::: PAOLO BECCHI e CESARE SACCHETTI
■■■ Più di un osservatore
::: TOMMASO MONTESANO
■■■ Qualcuno l’ha già ribattezzata la «Leopolda» della
Lega, anche se le bandiere
del Carroccio, giurano gli organizzatori, non ci saranno.
«E non ci sarà alcun intervento politico: vogliamo solo
ascoltare», spiega Massimiliano Fedriga, capogruppo a
Montecitorio. Fatto sta che
la Lega, a neanche una settimana dal voto amministrativo, brucia sul tempo gli alleati e inizia a costruire un centrodestra a «trazione verde»,
con Matteo Salvini che anticipa la convocazione del suo
«Cantiere».
«RIPARTIRE SUBITO»
Una manifestazione, domani pomeriggio a Parma,
«aperta a tutti» per sentire cos’hanno da dire una dozzina
tra imprenditori, economisti
e professionisti su fisco, immigrazione, politica estera,
famiglia e pensioni. Obiettivo: capire di quale centrodestra c’è bisogno in vista della
«costruzione di una coalizione di governo alternativa» al
Pd renziano. Tra gli altri, sono in programma gli interventi di Ettore Gotti Tedeschi (demografia e Pil), Stefano Cordero di Montezemolo (credito alle imprese e risparmio), Luciano Barra Caracciolo (trattati internazionali), Maurizio Casasco (imprese) e Valter Maccantelli
(famiglia).
«Il Cantiere, il Paese che
vogliamo», è il titolo dell’appuntamento. Una kermesse
all’auditorium Paganini di
Parma che Salvini ha deciso
di anticipare proprio la notte
di ballottaggi, mentre dalle
sezioni elettorali affluivano
risultati con luci e ombre per
ilCarroccio. Un modo per dimostrare che la Lega riparte
subito, battendo ancora una
volta sul tempo gli alleati, costretti a rincorrere le mosse
del Carroccio. La scelta di
Parma non è casuale. Lì, il
prossimo anno, si voterà e
Salvininon fa mistero dipuntare al colpo grosso: la poltrona attualmente occupata da
Federico Pizzarotti, il primo
sindaco del M5s adesso in
rotta con il movimento. La
Lega,come dimostrano le dichiarazioni di sostegno ai
candidati pentastellatialla vigilia dei ballottaggi, punta a
mettersi in scia blandendo
l’elettorato grillino in nome
della comune opposizione
al governo Renzi.
Ieri i capigruppo della Lega di Camera e Senato, Massimiliano Fedriga e Gian
Marco Centinaio,hanno preso carta e penna e scritto ai
loro omologhi di Forza Italia, Renato Brunetta e Paolo
Romani, per invitarli alla
convention. Invito esteso «a
tutti i parlamentari del grup-
Matteo Salvini, leader
della Lega Nord, domai
all’auditorium Paganini
di Parma aprirà
«Il Cantiere, il Paese
che vogliamo» [Ftg]
po» forzista. «Si tratta di un’iniziativa non di partito, ma
di progetto per il nostro futuro», sostengono i leghisti.
L’idea è quella di «gettare
le basi, dal basso, per la costruzione di una coalizione
alternativa a Matteo Renzi.
Vogliamo invertire i piani»,
sostiene Fedriga, «dando voce a un mondo esterno alla
politica che non si riconosce
nel presidente del consiglio».
GLI INVITATI
La risposta di Brunetta e
Romaniè stata positiva in nome di «un importante momento di riflessione e approfondimento per la costruzione di un nuovo progetto di
centrodestra per il Paese».
Un appuntamento, però,
puntualizzano i due capigruppo azzurri, «che dovrà
OGGI LA DIREZIONE DEL PARTITO
La Meloni riunisce Fratelli d’Italia
per smaltire la delusione elettorale
Le alleanze, che alle elezioni comunali non hanno pagato.
Il risultato di Giorgia Meloni a Roma, inferiore alle aspettative. L’inevitabile confronto interno che segue una sconfitta. E la linea da tenere da adesso in poi, anche nei confronti di Lega e Forza Italia. Una linea che comunque appare
già tracciata e riassumibile nel motto «meno moderatismo». Per discutere di queste cose si riunisce oggi a porte
chiuse la direzione nazionale di Fratelli d’Italia. Sarà pure
l’occasione per decidere quanto insistere sulle tematiche
anti-Ue. «Mi sono vergognata per l’appello pubblicato a
pagamento da Renzi sul Guardian per invitare i britannici a votare no al referendum sull’uscita del Regno Unito
dall’Unione Europea», ha detto intanto ieri la Meloni.
essere seguito da altri nell’ambito di un percorso condiviso». Traduzione: anche
Forza Italia sta pensando di
aprire «un suo cantiere nelle
prossime settimane», annuncia Maurizio Gasparri,vicepresidente del Senato. Insomma, benissimo il centrodestra unito, «ma senza sbilanciare su posizioni troppo
oltranziste la nostra coalizione. Senza una FI forte e radicata il centrodestra non ha
prospettive vincenti». Fedriga non si scompone:«Se Forza Italia aprirà il suo cantiere
e sarò invitato, sarò lieto di
parteciparvi».
LE PAURE AZZURRE
Il timore del partito del
Cav è che la Lega, anche grazie all’assenza sulla scena di
Silvio Berlusconi, possa intensificare il pressing sul
«fronte del Nord» forzista,
che da sempre punta ad un
asse privilegiato con il Carroccio. A mezza bocca, qualcuno evoca addirittura il pericolo di un’Opa soft sui quadri azzurri più sensibili al richiamo leghista. Così Gasparri alza il muro: «Quando
in passato la destra aveva
qualche risultato negativo, ci
si riuniva per ascoltare gli intellettuali, spesso alla ricerca
di un seggio. Puntualmente,
alla tornata successiva si
prendevano meno voti...».
Domani ci sarà anche Giovanni Toti, presidente della
Regione Liguria, tra i primi
ad aderire, ed è annunciata
la presenza di Raffaele Fitto,
leader dei Conservatori riformisti.Fratelli d’Italia sarà presente con una sua delegazione, visto che Giorgia Meloni
non potrà partecipare.
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ha definito questa tornata
delle amministrative una
débâcle per la Lega e un arretramento della leadership di
Matteo Salvini. È proprio così? Sicuramente la sconfitta
nella città storica che ha visto
l’ascesa della Lega Nord,
quella Varese da dove iniziò
la scalata del Carroccio verso
i palazzi romani, brucia e parecchio. Ma, a ben vedere,
non è tanto una sconfitta della leadership diSalvini, quanto dell’immagine della vecchia Lega Nord di memoria
bossiano-maroniana, alla
quale molti elettori stessi della Lega hanno voltato le spalle. Non è un caso che il capolista a Varese fosse proprio
quel Roberto Maroni che
rappresenta l’ala della vecchia guardia, refrattaria alle
bizze del “giovanotto” irrequieto Salvini che nonostante tutto è stato però in grado
di risollevare le sorti di un
partito condannato non da
Bossi ma dai suoi circoli magici a percentuali quasi da
prefisso telefonico.
Laddove invece la Lega ha
saputo dare il meglio di sé è
stato nelle città di Savona e
Cascina, dove nella prima ha
presentato Ilaria Caprioglio,
un avvocato che non appartiene aiquadri storici del Carroccio e che ha saputo espugnare la città di Pertini, una
roccaforte del serpentone
Pci-Pds-Pd, e la città ligure
dove è nato il M5s, conquistando ivoti dei portuali e degli imprenditori locali; mentre nella seconda città la giovanissima Susanna Ceccardi
conquista un altro comune
dominato storicamente dal
centrosinistra e siafferma come il primo sindaco leghista
in Toscana. La lezione che si
può trarre è 0 semplice.
Quando la Lega si rinnova e
si affida a personaggi e nuovi
dirigentiappartenenti alterritorio riesce a fare breccia persino nelle zone più rosse d’Italia, tanto da riscuotere successo in quelle fasce sociali
storicamente più legate alla
sinistra.
Quando invece la Lega ripropone l’immagina logora
della vecchia dirigenza che
ha portato alla completa perdita di credibilità dopo gli
scandali del Trota e dei diamanti in Sudafrica, l’elettorato gli volta le spalle e preferisce rivolgersi da qualche altra parte. Per poter diventare
partito di respiro nazionale,
è necessario il passo successi-
vo oltre la Lega Nord e gettare le basi di una Lega d’Italia,
che non dovrà essere tanto
una pedissequa imitazione
delFronte Nazionale in Francia, ma una formazione politica in continuità con l’ ispirazione genuinamente federalista e in grado di valorizzare
al meglio le molte e diverse
realtà territoriali del Paese,
anche in quelle zone dove
ad oggi la Lega non riesce ancora a mettere piede, come
nel centrosud e nelle isole.
Per fare questo salto di
qualità, non occorre una
nuova alleanza con Fi, bisogna anzi prendere atto delfallimento di quel progetto per
andare avanti.Occorre iniziare a costruire una classe dirigente locale e non calata dalle regioni del Nord, o peggio
frutto delle transumanze di
politici riciclati forzisti che
hanno invaso la Lega negliultimi tempi. Da questo nuovo
corso occorre ripartire per
poter superare una volta per
tutte il mantra del moderatismo (che a Milano ha prodotto il risultato ben noto) e dare una rappresentanza a una
larga fascia di elettorato che
non siriconosce più nei partiti attuali e per questo vota
M5s. Per farlo è necessario
mettere al centro di questo
progetto la battaglia contro
l’euro e l’Ue, grazie alla quale
Salvini solamente due anni è
riuscito a portare la Lega al
Parlamento Europeo.
Il segretario del Carroccio
ha invece preferito virare da
un po’ di tempo a questa parte sul tema dell’immigrazione, senza dubbio fondamentale, ma ha così finito per
mettere in secondo piano la
battaglia “sovranista” che gli
aveva fatto guadagnare più
consensi all’inizio della sua
nomina. Oggi la questione
politica decisiva non è più
l’indipendenza della Padania ma l’indipedenza dell’Italia, a partire dal recupero della sovranità monetaria.
La domanda di sovranità
e di indipendenza dall’Unione Europea dell’austerità è
molto più alta di quello che
si creda, e resta oggi insoddisfatta da tutte le forze politiche, Cinque Stelle compresi.
Salvini colmerà questo vuoto? Sabato a Parma proverà
a lanciare un chiaro messaggio politico? Non lo sappiamo, sappiamo soltanto che
se continua soltanto con le
ruspe rischia alla fine di essere lui stesso asfaltato.
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ESTERI
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Mistero sull’identità dell’assalitore: «Non diffondiamo il nome, questione di privacy»
Un fucile giocattolo terrorizza la Germania
Entra in un cinema e prende 50 ostaggi. La polizia fa irruzione e lo uccide: «Non è terrorismo, era solo un folle»
::: DANIEL MOSSERI
BERLINO
■■■ Una giornata di sole cocente, un uomo mascherato,
un fucile, un cinema multiplex con bambini presenti in
sala. La ricetta perfetta per un
film dell’orrore o per una giornata di terrore. È quella che
ha vissuto Viernheim, una cittadina dell’Assia vicinissima
a Mannheim e poco distante
da Francoforte.
Qua un uomo - la cui identità le forze dell’ordine non vogliono rivelare protette da
una legge sulla privacy che in
Germania tutela gli stessi criminali per non gettare discredito sui loro famigliari - è entrato in un complesso multisala con il volto coperto da
una maschera e con un fucile
sottobraccio seminando il panico. Difficile spiegare le ragioni del suo gesto: le forze
dell’ordine prima, le autorità
politiche poi hanno escluso
la pista del terrorismo islamico. A quella puntavano tanto
gli investigatori quanto i cittadini tedeschi seguendo una
specie di riflesso condizionato dagli eventi che sta ormai
plasmando la cronaca in Europa. Basti ricordare che già
nelle primissime ore del 2016
alcuni quartieri e due stazioni
dei treni a Monaco di Baviera
venivano chiusi al pubblico:
una brusca fine per i festeggiamentidella notte di Capodanno dopo che l'intelligence tedesca aveva diffuso la notizia
dell’arrivo in città di un commando di cinque jihadisti appartenenti alo Stato Islamico
in Siria e nel Levante, giunti
appositamente per seminare
il terrore. Non si può dire se si
trattò di un falso allarme o se
l’azione preventiva della polizia servì a evitare una strage:
l’unico fatto certo è che del
gruppo di terroristi non è mai
stata trovata traccia.
Né si era chiuso meglio il
2015 con la cancellazione all’ultimo minuto dell’amichevole di calcio fra le nazionali
tedesca e olandese a causa di
quella che lo stesso ministro
federale degli Interni, Tho-
mas De Maiziere, definì «una
minaccia concreta». Al terrore per crescere basta la notizia del terrore: e sangue vero
di cittadiniinermi è stato invece versato lo scorso maggio a
Grafing, poco lontano da Monaco, quando uno squilibrato ha attaccato dei pendolari
::: CLAUDIA OSMETTI
alla locale stazione dei treni al
grido di «Allah uhakbar». Neanche in quel caso si trattò di
vero terrorismo islamico: l’assassino si rivelerà un malato
di mente, senza legami di sorta con al-Qaeda o con l’Isis.
Anche giovedì le forze dell’ordine tedesche sarebbero
IL BLITZ
Alcune immagini dell’operazione che ha portato alla
liberazione dei 50 ostaggi all’interno di un cinema di
Viernheim, cittadina tedesca di 32mila abitanti
situata a ottanta chilometri da Francoforte [Reuters]
state tratte inizialmente in inganno. Le indagini dovrebbero confermare che l’assalitore del cinema altri non era
che una persona squilibrata.
«Ci risulta che l’uomo entrato
nelmultiplex fosse molto confuso», ha spiegato in giornata
il ministro degli Interni dell’Assia, Peter Beuth. E per
quanto spaventosa, l’azione
dell’aggressore sarebbe stata
del tutto simbolica: all’interno del cinema l’uomo ha infatti esploso quattro colpi, ma
nessuno dei presenti è rimasto ferito. Nonostante il riserbo degli inquirenti, sembra
confermato che la sua arma
fosse poco più di un fucilegiocattolo, adatto solo per
sparare a salve. Ciò non toglie
che la risposta delle forze dell’ordine sia stata di primissimo livello: mentre la polizia
locale accorreva davanti al cinema dove lo squilibrato teneva i presenti in ostaggio, da
Francoforte veniva elitrasportato a Viernheim un reparto
di teste di cuoio, gli Spezialeinsatzkommando: saranno
loro ad abbattere l’uomo in
maschera. Una reazione eccessiva? La titolare del multiplex,fra le prime a dare l’allarme, ha riferito alla Bild di aver
notato che, oltre al fucile, l’uomo portava a tracolla anche
una cartucciera. Poco dopo,
assieme ad altri testimoni, la
donna ha sentito quattro colpi esplosi in sala. Il resto è cronaca. Compreso l’accavallarsidi notizie - tutte rivelatesifalse - secondo cui i feriti in sala
erano almeno una ventina,
molti dei quali intossicati dai
gas impiegati dalle teste di
cuoio per liberare il cinema.
L’assalitore è invece stato abbattuto e gli ostaggi liberati
senza vittime o feriti. Secondo la Bild, la polizia avrebbe
trovato accanto al corpo dell’uomo anche una bomba a
mano e una cintura esplosiva,ma la notizia non è confermata.E tuttavia resta la sensazione che anche il sangue
freddo dei tedeschi sia messo
a dura prova dal susseguirsi
di allarmi terrore.
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L’assalto alle coste italiane
■■■ Un’altra giornata di continui
Cinquemila clandestini in 24 ore: è record di sbarchi
sbarchi, quella di ieri, nel Canale di
Sicilia: da mattina a sera, infatti, gli
uomini della Guardia costiera col tricolore sul braccio non hanno avuto
un attimo di respiro. Anche perché stando a quanto ha dichiarato la
Centrale operativa in quelle concitate ore - hanno dovuto far fronte a
qualcosa come quaranta operazioni sotto il sole del Mediterraneo, per
un totale di poco meno di cinquemila migranti tratti in salvo al largo delle coste sicule.
Ma il computo (purtroppo) è di
quelli destinati a salire, e anche in
fretta: già in serata sono partiti dal
mare altri due Sos, al punto che da
Roma la stima dei salvataggi è balzata, nell’arco di qualche ora, a 5mila
profughi. In neanche un giorno, però: ed è questo che preoccupa.Com-
plice il mare calmo e le prime giornate di sole, gli arrivi a singhiozzo
dei gommoni della speranza non si
sono fatti attendere. E sfortunamente non senza tragedie: su una di
quelle barchette della fortuna arrivate in Italia nelle ultime ore, cioè, i
militari hanno trovato anche il cadavere di una donna.
Tant’è: dopo otto giorni di “tregua
forzata” (puntualizzano le autorità),
dalla Libia sono arrivati i nuovi flussi
di disperati che hanno potuto sfruttare “la prima finestra di tempo utile”. Condizioni meteorologiche incluse, s’intende. Così in neanche
una settimana sono tornate in azione le navi della Marina Militare,
quelle della Capitaneria di Porto di
Palermo nonché altri mezzi targati
::: I NUMERI
STIME
Secondo le stime del Viminale potrebbero essere 200mila i migranti
pronti ad approdare sulle coste italiane nel 2016.
IL CONFRONTO
Da inizio anno al 30 maggio scorso
(ultimo dato disponibile) i migranti
sbarcati in Italia sono stati ben
47.740, ossia il 4% in più rispetto
allo stesso lasso di tempo del 2015.
FLUSSI E CLANDESTINI
Stando ai numeri del Viminale, nel
2016 in testa ci sono i flussi dalla
Nigeria, seguiti dai migranti provenienti da Gambia e Senegal. Per lo
più, quindi, si tratterebbe di semplici clandestini, non di rifugiati provenienti da zone di guerra.
(anzi, varati) Mare Sicuro, Eunavfor
Med e altre organizzazioni umanitarie come Medici senza frontiere. In
totale, raccontano gli addetti ai lavori della sola Marina, sono stati condotti interventi su 31 gommoni e, su
questi, viaggiavano 1.800 migranti.
Per intenderci: da inizio anno al
30 maggio scorso (ultimo dato disponibile) i migranti sbarcati sulle
coste italiane sono stati ben 47.740,
ossia il 4% in più rispetto allo stesso
lasso di tempo del 2015. Nell'ultima
settimana di maggio, tanto per avere un'idea, si è toccato il picco con
7.200 persone arrivate di tutta fretta
dalmare.Solamente nell'ultimo mese sono arrivati nello Stivale quasi
20mila profughi, con la conseguenza che i centri di accoglienza, da
Lampedusa a Milano, sono pieni e
forse anche di più: al momento gli
ospiti sono, di fatti, 119.294. Che tradotto in altri termini significa un rialzo di ben 16mila profughi in più rispetto allo stesso periodo del 2015.
Che il 2016 sia l'anno dei “record”
però non è (ancora) dato sapere:
per ora le statistiche dicono che nel
2014 è sbarcata la maggior parte dei
profughi sulle spiagge italiane (oltre
170mila persone), mentre l’anno
scorso il numero è stato più contenuto (si fa per dire): 153mila. A fare
da ago della bilancia è, manco a dirlo, la situazione in Libia che, senza
la certezza di una stabilizzazione ancora lontana a venire, rischia davvero di portare sulle coste del nostro
Paese un numero sempre più alto
di profughi e disperati, con scenari
che ipotizzano l’arrivo anche di
200mila persone fino a dicembre.
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__Venerdì 24 giugno 2016__
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I punti di forza di Banca Mediolanum sviluppati nel tempo: solidità, innovazione e consulenza finanziaria
Solidità, innovazione
e un’assistenza continua:
sono questi i punti di forza sviluppati nel
tempo da Banca
Mediolanum, la
banca costruita intorno al
cliente. Già,
perché “Al
centro ci sei
tu”,
come
recita lo slogan dell’ultima
campagna pubblicitaria, firmata dal premio Oscar
Giuseppe Tornatore, in
onda in questi giorni, nella
quale i protagonisti, accanto all’amministratore delegato, Massimo Doris,
sono proprio otto
clienti dell’istituto. Clienti che
possono
ritenersi tranquilli grazie
alla consapevolezza di
aver affidato i
propri risparmi ad uno dei
gruppi bancari
che ha un indice di
solidità tra i più elevati
sul mercato italiano. Il parametro più utilizzato per valutare la solidità di una banca è il Common Equity Tier
1 (CET 1) e il Gruppo Bancario Mediolanum registra un 19,7% (al
31 marzo 2016),
ben al di sopra
del 7% minimo richiesto
dalla regolamentazione comunitaria. Oltre
alla solidità,
Banca Mediolanum offre ai
propri clienti servizi innovativi: ad esempio
l’app Mediolanum Wallet,
disponibile sia per Android
che per iOS, un portafoglio
virtuale su smartphone grazie al quale si possono fare
acquisti, pagare bollette,
trasferire denaro in tempo
reale tramite Jiffy. Il sistema
Fingerprint, inoltre, permette di accedere a Mediolanum
Wallet e di autorizzare le
Libertà, relazione,
consulenza a tutto tondo,
personalizzazione.
In questi principi risiede la
filosofia di Banca Mediolanum: il volersi prendere cura
del cliente nella realizzazione dei suoi obiettivi bancari,
finanziari, assicurativi e previdenziali.
Oggi Banca Mediolanum
ha deciso di evolvere questa
filosofia con Mediolanum
ForYou, l’iniziativa promozionale calibrata sul profilo
di ogni cliente per offrigli
un modello di banca più
aderente alle sue esigenze.
In particolare l’iniziativa
prevede una classificazione
dei clienti in 5 profili: Basic, Smart, Privilege, Elite e
disposizioni con l’impronta del dito garantendo la
massima semplicità e sicurezza. La centralità del cliente si
conferma uno
dei principali
punti di forza di Banca
Mediolanum: ai Family Banker,
quasi 4.400
professionisti
sul
territorio
nazionale, che affiancano i clienti nella
pianificazione finanziaria,
si aggiunge l’assistenza del
Banking Center. Un team
composto da 550 banking
specialist, in potenziamento continuo,
che, direttamente dalla sede
della Banca,
dove
sono
adeguatamente formati ed aggiornati,
offrono telefo n i c a m e n t e
informazioni ed
assistenza a tutti
i clienti, dalle 8 alle 22
dal lunedì al venerdì e dalle
8 alle 18 il sabato. Un servizio efficiente e all’avanguardia che da una ricerca GFK
Eurisko è stato giudicato
dagli stessi consulenti finanziari della
Banca come “il
più soddisfacente”
tra
quelli
presenti
sul
mercato.
Messaggio Pubblicitario:
Fogli
informativi, norme
contrattuali e documento promozioni su
bancamediolanum.it Indice Common Equity Tier 1
- dato al 31/3/2016 riferito al Gruppo
Bancario Mediolanum - relativo all’indice di capitale di “miglior qualità” delle banche richiesto dall’Autorità di Vigilanza. La funzione impronta digitale
(Fingerprint) è disponibile per le operazioni previste nell’app Mediolanum
Wallet e limitatamente agli smartphone
indicati nella sezione Wallet del sito
bancamediolanum.it. Per le funzionalità e i pagamenti con smartphone tramite l’app Mediolanum Wallet e i relativi
limiti / modalità di utilizzo, si rimanda
alla sezione Wallet del sito bancamediolanum.it.
«Non chiedetemi come
saranno i mercati tra un
anno, chiedetemi come saranno i mercati tra dieci anni»,
così risponde Warren Buffett,
uno dei più grandi investitori viventi, a chi gli domanda
previsioni di mercato. Oggi,
ancora più di ieri, è importante imparare dalla storia e
comprendere che, nonostante
le inevitabili crisi, il mercato
azionario globale, nel lungo
periodo, ha offerto grandi
opportunità di investimento. Per coglierle però occorre
sangue freddo, per affrontare
i momenti difficili, quelli di
maggior volatilità in cui si è
portati a “scappare” dai mercati, vendendo tutto; ma se
paura ed emotività non prendono il sopravvento, queste
diventano occasioni da sfruttare. Se è vero che nessuno è
in grado di prevedere le oscillazioni dei mercati, è altrettanto vero che esiste un me-
todo molto efficace: si tratta
del Dollar Cost Averaging,
una strategia che permette di
entrare nei mercati gradualmente a periodi stabiliti e con
importi fissi, anziché investire
tutto in un’unica soluzione.
Con questo metodo si mira
dunque a cogliere le opportunità offerte dai momenti di
flessione, e mediare nel tempo il prezzo di acquisto. Ed è
proprio basandosi su questa
strategia che Mediolanum
International Funds, società
di gestione di diritto irlandese, ha sviluppato un nuovo
servizio di investimento che i
clienti possono sottoscrivere
con il proprio Family Banker
di Banca Mediolanum: si tratta di Intelligent Investment
Strategy, una conversione
programmata, della durata di
36, 48 o 60 mesi a scelta del
cliente, che prevede un “serbatoio” di partenza (il comparto obbligazionario Euro
Fixed Income) in cui viene
versato il capitale iniziale
- (minimo di 50.000 Euro) da investire gradualmente in
uno o più comparti azionari
sempre del fondo di diritto
irlandese, Mediolanum Best
Brands. Il nuovo servizio
Intelligent Investment Strategy è contraddistinto da due
meccanismi: uno per l’investimento automatico (“Automatic Step-In”), che entra in gioco nei periodi di flessione dei
mercati. Ad esempio, la rata
raddoppia in automatico nel
caso in cui il comparto azionario registri un decremento tra il 5% e il 10%. L’altro
meccanismo funziona invece
per il disinvestimento automatico (“Automatic StepOut”) e si attiva nei periodi
di rialzo, ad esempio con un
incremento del 10%, per consolidare i risultati conseguiti
che potranno essere utilizzati
per alimentare nuovamente il
fondo azionario. Intelligent
Investment Strategy permette
quindi di adottare una strategia d’investimento con un
approccio automatico e graduale, con l’obiettivo di cogliere le opportunità offerte
dall’andamento dei mercati
in un’ottica di crescita nel
lungo termine.
Black ai quali corrispondono vantaggi e servizi dedicati. L’assegnazione del profilo avviene principalmente
in base alla patrimonialità
del cliente. In particolare i
profili Black, Elite e Privilege possono beneficiare di
una serie di vantaggi e iniziative dedicati, nell’ambito
del programma promozionale di Banca Mediolanum,
Mediolanum ForYou Club:
dal conto corrente a canone
zero ad agevolazioni sui canoni delle carte di credito. I
clienti Elite e Black inoltre,
possono contare su un team
di sede dedicato ed hanno a
disposizione dei professionisti in grado di assisterli su
alcuni temi particolarmente
complessi e delicati. Perché
Banca Mediolanum ama
prendersi cura dei propri
clienti.
Messaggio pubblicitario con finalità
promozionale. Promozione “Mediolanum ForYou” valida fino al 31/12/2017.
Per conoscere i termini e tutti i dettagli
della promozione, consultare il documento “Promozioni su tassi e condizioni
applicate ai Servizi Bancari e d’investimento”, disponibile nella sezione “Promozioni e manifestazioni a premio” e
presso i Family Banker®. Per le condizioni economiche e contrattuali relative
ai prodotti e servizi offerti da Banca
Mediolanum, è necessario fare riferimento ai Fogli Informativi e alle norme
contrattuali disponibili nella sezione
Trasparenza e presso i Family Banker®.
Messaggio Pubblicitario. Prima dell’adesione al Fondo comune di investimento
Mediolanum Best Brands di Mediolanum
International Funds Ltd, leggere le Informazioni chiave per gli Investitori (KIID)
e il Prospetto disponibile presso tutti gli
Uffici dei Consulenti Finanziari abilitati
all’offerta fuori sede di Banca Mediolanum e consultabile direttamente sul sito
Internet della Società di Gestione www.
mediolanuminternationalfunds.it o accedendo al sito www.bancamediolanum.it.
L’investimento in fondi non dà certezza
della restituzione del capitale. Per i rischi connessi all’investimento consultare
il Prospetto. Verificare la coerenza dei
Comparti scelti con il proprio Profilo di
Investitore. Per aderire alla conversione programmata Intelligent Investment
Strategy utilizzare l’apposito modulo che
contiene anche tutte le informazioni relative al funzionamento.
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ESTERI
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Barack programma il futuro lontano dalla politica
::: MAURIZIO STEFANINI
■■■ Spesso i politici falliti so-
Dopo il flop alla Casa Bianca
Obama si darà al basket
no invitati a darsi all’ippica:
Obama sista invece per dare al
basket. Finita un’annata Nba
che gliestimatori già definiscono storica per via dell’epico
duello tra Cavs e Golden State,
il portavoce Josh
Earnest assicura
che una volta lasciata la Casa
Bianca il presidente degli Stati
Unitipotrebbe riconvertirsi
in
presidente
di
una franchigia
Nba. «Se ci sono
le giuste circostanze, è una
possibilità», ha
detto Earnest.
Ha così confermato l’indiscrezione secondo
cui che il 54enne
presidente
avrebbe già discusso questa
opzione con alcuni proprietari. Barack Obama, 54 anni, si è sempre dichiarato appassionato di basket, tifoso dei Chiago Bulls
«Da giovane più
che interessarmi di politica an- avevano lasciati quasi sullastri- vamente giovane dopo un so- Carter Center, che a sua volta
davo appresso alle ragazze e al co. Non solo sono rientrati, ma lo mandato; un po’ perché per ha raggiunto il Nobel nel 2002.
basket», ha ricordato lo stesso hanno incassato abbastanza la cosa migliore che aveva fat- Motivazione: «Si è impegnato
Obama durante il suo ultimo e da lanciare la carriera politica to, gli accordi di Camp David, in risoluzioni tese a prevenire
recente viaggio in Vietnam. di Hillary. Uno che si è dato da il Nobel per la Pace l’avevano conflitti in diversi continenti,
L’interesse è dunque di vec- fare in tutti i modi possibili è dato ai suoi sodali Begin e Sa- inoltre ha mostrato uno straorchia data, e già lo scorso no- stato Jimmy Carter: un po’ per- dat, e non a lui. Tanto comun- dinario impegno in favore dei
vembre Obama siera detto «as- ché l’avevano trombato relati- que si è dato da fare con il suo diritti umani, e svolto attività di
solutamente interessato a entrare nella proprietà di una
franchigia».
È vero che, essendo lui un
noto tifoso dei Chicago Bulls, il
mercato è iniziato per lui già
male,dalmomento che la bandiera Derrick Rose, 27enne
playmaker, lascerà la città d’origine per andare ad affiancare
Carmelo Anthony nella ricostruzione dei Knicks di New
York. Ma, tutto sommato, questi sono problemi di secondo
piano rispetto a quelli che ha
dovuto affrontare alla Casa
Bianca. Molti dicono che ne
ha lasciati soprattutto di irrisolti, ma questo è un altro discorso. Qualcuno insinua anche
che, poiché negli Stati Uniti è
d’uso dei presidenti della repubblica ricevere i presidenti
delle squadre vincenti, questo
potrebbe essere per Obama
un modo di tornare alla Casa
Bianca, anche senza dover
aspettare che decolli la carriera politica di sua moglie, come
è accaduto a Bill Clinton. Ma
anche quello è un altro discorso.
Certo, il problema di che fare dopo essere stato per quattro o otto anni l’uomo più potente del pianeta è comune a
molti inquilini della Casa Bianca. Ronald Reagan andò ad
esempio in Germania Orientale a fare comizi per la lista liberale alle prime elezioni democratiche del 1990. Proprio lui
che definiva «liberal» una «parolaccia»: ma si riferiva evidentemente alla variante statunitense piuttosto che europea
della parola. Bill Clinton assieme a Hillary ha dovuto invece
per un po’ dedicarsi a fare soldi con conferenze, perché spese legali legate e note vicende
di stagiste di nome Monica li
Secondo il suo entourage il presidente in uscita, tifoso dei Chicago Bulls,
sarebbe intenzionato ad acquisire quote di una società dell’Nba
osservatore in innumerevoli
elezioni in tutto il mondo».
Al Gore invece presidente
non è mai diventato: vice di
Clinton, quando ha provato a
fare il salto è stato sconfitto da
George W. Bush. Per compensare non si è accontentato del
Nobel per la Pace del 2007, ma
ha anche preso un Premio
Principe delle Asturie e perfino
due Oscar, per il suo impegno
in difesa dell’ambiente. Peccato che pochi giorni dopo l’assegnazione dell’Oscar al suo documentario ecologista “Una
scomoda verità”, requisitoria
sui pericoli e sulle ripercussioni del riscaldamento globale
della Terra, il quotidiano britannico The Guardian abbia rivelato che Gore consumerebbe ogni mese nella sua abitazione 20 volte l’energia elettrica consumata da una famiglia
americana media in un anno.
Insomma, forse è davvero meglio il basket. Anche perché comunque a Obama il Nobel l’avevano già dato sulla fiducia,
prima ancora di incominciare.
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Piano immigrati Usa
Stop Corte Suprema
Stallo alla Corte Suprema
sul piano immigrazione
di Obama. I giudici si sono divisi: quattro hanno
votato a favore, quattro
contro. Un’impasse dovuta alla mancata elezione
del nono giudice costituzionale dopo la morte di
Antonin Scalia. E rappresenta una significativa
sconfitta per il presidente
americano, i cui decreti
puntavano a regolarizzare milioni di immigrati
clandestini. Peraltro, alcune corti di appello avevano già bloccato il piano,
sostenendo che il presidente sarebbe andato oltre i poteri esecutivi riconosciutigli dalla Costituzione. La conseguenza è
dunque che la riforma del
presidente rimane ferma,
restando in vigore le decisioni contrarie prese di recente da alcune corti di appello. «L’immigrazione
non è un qualcosa di cui
bisogna avere paura», ha
commentato lo stesso
Obama.
Parigi, 85 fermati
prima del corteo
Sono state ben 85 le persone fermate a Parigi ancora prima che avesse inizio
l’ennesima manifestazione di protesta contro la riforma del lavoro varata
dal governo di Francois
Hollande. La Prefettura
della capitale francese ha
precisato che la maggior
parte dei fermati aveva
con sé oggetti che «potevano essere utilizzati per essere lanciati». Duemila
agenti sono stati mobilitati per garantire il pacifico
svolgimento del corteo, e
poi controlli all’ingresso,
rigida perquisizione di zaini e borse di ogni manifestante. Inoltre, per un centinaio di individui a rischio è scattato il divieto
di partecipare alla marcia. Smontati i cartelli, le
pensiline nei bus, protetti
gli impianti pubblicitari,
le forze dell’ordine hanno
fatto di tutto per scongiurare la furia dei cosiddetti
“casseurs”.
Il governo colombiano
fa la pace con le Farc
La Colombia si prepara a
gettare le basi per porre fine a un conflitto che si trascina dai primi anni ’60,
quello con le Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc). Una cerimonia ha riunito all’Avana il presidente colombiano Juan Manuel Santos e
il comandante delle stesse Farc Rodrigo Londono,
per firmare l’accordo di
cessate il fuoco bilaterale
e definitivo, passo chiave
nei negoziati di pace. Presenti il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, il presidente dell’Assemblea Generale Mogens Lykketoft, il presidente del Consiglio di Sicurezza, Francois Delattre, oltre ai presidenti del
Cile, Bachelet, e del Venezuela, Maduro.
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ESTERI
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Guttuso e Mirò contro Israele
La Palestina piange, l’Olp colleziona capolavori
Spunta in un museo di Teheran il patrimonio artistico che Arafat abbandonò nel 1982 per fuggire a Tunisi
::: ENRICA VENTURA
■■■ Abbiamo sempre im-
maginato il popolo palestinese come un popolo povero, senza una terra, sempre
senza pace, un popolo di
eterni sfollati (ovviamente
sempre per colpa di Israele). E poi abbiamo sempre
immaginato i suoi combattenti nelle vesti di uomini armati dediti a compiere stragi con il più alto numero di
vittime possibile (infatti li
consideriamo terroristi). Invece ora scopriamo che
l’Olp, l'Organizzazione per
la Liberazione della Palestina, aveva un vero e proprio
tesoro, non soltanto il fiume
di denaro riversato nel corso di decenni dai dittatori
dei paesi arabi fratelli, bensì
un tesoro più raffinato, fatto
di quadri. E a far conoscere
questa incredibile storia, anzi a riportarla alla luce,è proprio un artista palestinese.
Nasser Soumi, secondo
quanto riferito da AnsaMed, sta recuperando parte
delle circa 200 opere donate negli anni ’70 da pittori di
una trentina di paesi, che
hanno voluto esprimere solidarietà alla causa palestinese. Risulterebbero anche
quadri di Guttuso, Mirò, Tapies,
Giò
Pomodoro,
Samonà e Treccani. L'Italia
contribuì con il maggior numero di artisti, seguita dalla
Francia.
Soumi è un nome noto
nel mondo dell'arte araba:
nato nel 1948 a Silat el
Dhahr, attualmente nel territorio della Cisgiordania,
dal 1980 vive a Parigi e ha
già organizzato diverse mostre. È appena rientrato dall'
Iran, dove ha ottenuto dal
direttore del Museo di arte
contemporanea di Teheran, Majid Molla Norouzi,
l’impegno a far tornare a
Beirut 37 delle opere, che
da oltre trent’anni giacciono nei suoi depositi. Si tratta
di quegli stessi depositi in
cui è custodita una delle più
grandi e preziose collezioni
di arte contemporanea e
moderna
del
mondo
(Warhol,Picasso, Giacometti, Van Gogh), cioè quella
appartenuta allo scià di Persia e poi nascosta dopo la Ri-
IL TESORO RITROVATO
LA STORIA
PACE IN GALILEA
Il 6 giugno 1982 le Forze di
Difesa Israeliane entrano nel
Libano del sud per mettere fine agli attacchi di artiglieria
dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina contro la popolazione della Galilea. Dopo aver attaccato
l’Olp, i siriani e le forze musulmane libanesi, Israele occupa
il Libano meridionale
LA FUGA A TUNISI
Assediata nel settore Ovest di
Beirut sotto pesanti bombardamenti, l’Olp negozia lo
sgombero dal Libano sotto
protezione internazionale. Il
leader dell’Olp, Yasser Arafat,
va in esilio in Tunisia fino al
1994, quando, dopo gli accordi di Oslo, torna a insediarsi a
Ramallah, in Cisgiordania
L’EREDITÀ
Alla sua morte, nel 2004, Arafat lascia un’immensa ricchezza, dispersa in conti bancari di
tutto il mondo. La maggior parte viene dall’Unione Europea,
che negli anni 2000 ha versato
in media all'Anp 232 milioni
di euro all'anno, e dall’Onu,
tramite contributi indiretti
Dai caveau sotterranei di un museo di Teheran e da
alcune case private di Beirut, in Libano, sono tornati alla
luce decine di dipinti del «tesoro» artistico dell'Olp,
andato disperso e in parte distrutto nell’invasione e nei
bombardamenti israeliani del 1982 in Libano. Da
sinistra, «Un uomo in terra rossa» di Renato Fascetti;
un’incisione senza titolo di Joan Mirò; «Memorie» di
Paolo Ganna [Ansa]
voluzione
khomeinista,
esposta al pubblico dopo
decenni soltanto nel dicembre scorso.
Si scopre così che il museo di Teheran possiede anche questo secondo tesoro,
che però sarebbe diproprietà dell’Olp. La storia risale al
1978. In quell’anno, infatti,
alla Beirut Arab University
venne organizzata l’International Art Exhibition in Solidarity with Palestine, con i
contributi dei maggiori artisti dell'epoca provenienti
da tutto il mondo. Organizzata dall'OLP, la mostra viene ancora oggi presentata
come un evento, anche se
di breve durata, poiché rimase visibile soltanto dal 21
marzo al 5 aprile del 1978.
L'iniziativa palestinese si
ispirò a quella andata in scena nel 1973 a Parigi, in solidarietà con il presidente cileno Salvador Allende. Dopodiché la collezione presentata a Beirut, come spesso accade, fu divisa e andò
itinerante in diversi paesi,
tra cui Giappone e Norvegia. Nel 1982 approdò in
Iran, ospitata presso il Museo di arte contemporanea
di Teheran. Si tratta dello
stesso anno del conflitto
israelo-libanese, con l'OLP
che abbandona il paese dei
cedri per riparare in Tunisia, mentre i capolavori restano nella capitale iraniana.
Ora Soumi ha deciso di rimettere insieme la collezione, con l’obiettivo di creare
il Museo internazionale di
solidarietà con la Palestina,
creando persino una fondazione a Parigi. Il Museo sarebbe ospitato a Beirut, almeno «finché la Palestina
non sarà liberata», ha dichiarato non potendo ri-
Allarme dell’intelligence
«La Francia rischia la guerra civile
fra estrema destra e musulmani»
::: MAURO ZANON
PARIGI
■■■ «Siamo sull'orlo della guerra civi-
le».Nessuno ai piani altidello Stato aveva mai pronunciato pubblicamente
queste parole. Nessuno siera mai spinto a dire ciò che soltanto due giornalisti
coraggiosi come Eric Zemmour e Ivan
Rioufol del Figaro ripetono incessantemente da due anni. Fino allo scorso
maggio, quando Patrick Calvar, capo
della Dgsi (i servizi segreti interni francesi) ha affermato davanti ai deputati
della commisione d’inchiesta parlamentare sugli attentati dello scorso 13
novembre che la «guerre civile» è dietro l'angolo.
Calvar, il 10 maggio, si era espresso
in questi termini davanti alla Commissione difesa dell'Assemblea nazionale:
«Penso che questo scontro (in particolare tra gli estremisti di destra e gli islamisti, ndr) si verificherà. Ancora uno o
due attentati e avrà luogo. Dobbiamo
dunque anticipare e bloccare tutti que-
sti gruppi che vorrebbero, da un momento all'altro, scatenare degli scontri
intercomunitari». La diagnosi allarmante viene dalla persona che più di
tutti in Francia ha un’idea chiara del
livello delle tensioni sociali e dei rischi
legati ad attentati e rivolte violente come quelle che hanno scosso le
banlieue parigine nel 2005.
Per il ministro dell’Interno, Bernard
Cazeneuve, il terrorismo sta provocando nella società francese «fratture irreversibili». Posizione condivisa da Matignon, dove siede il primo ministro Manuel Valls, che assieme a Place Beauvau è il più esposto nella lotta contro la
minaccia terroristica e il più sollecitato
in questi giorni di disordini di piazza
contro la contestata riforma del lavoro.
La maggior parte degli osservatori concorda sul fatto che la scintilla che potrebbe far precipitare la situazione è un
nuovo attentato islamista, dopo il quale, come scrive Le Figaro, «la fiducia
nei corpi speciali verrebbe meno», e
«la popolazione passerebbe all'autodi-
fesa». Tra gli scenari più temuti dall'intelligence francese, figura in cima alla
lista un attacco terroristico contro una
scuola e la presa di ostaggi di bambini:
uno scenario che potrebbe scatenare
in risposta un’ondata di violenza da
parte di alcuni gruppi estremisti.
Per Alain Bauer, specialista delle
questionidi sicurezza,la società francese è in una fase di «ipertensione e isteria».Tre elementi vicontribuiscono: l’emergenza di un «terrorismo di prossimità», di jihad della porta accanto, come accaduto a Magnanville con l’assassinio di due poliziotti al loro domicilio
da parte di un islamista; il salafismo
che impone la sua visione rigorista dell’islam in diversi quartieri; la perdita
delcontrollo di organizzazioni sindacali come la Cgt, il supersindacato rosso
guidato da Philippe Martinez, che ha
provocato nelle ultime manifestazioni
contro il Jobs Act francese danni ingenti per le strade di Parigi. «È una situazione inedita. Non è una guerra, ma una
situazione comparabile a quella degli
nunciare alla stoccata contro Israele. La sua iniziativa
è soprattutto politica, volendo portare questa collezione nel Museo Palestinese,
edificio costruito vicino a
Ramallah, inaugurato a
maggio dal presidente dell’Anp, Abu Mazen, ma che
finora non ha ospitato alcuna esposizione. Con questi
quadri se ne potrebbe organizzare una, ma come la
prenderebbe il popolo palestinese se sapesse del valore
di questa collezione nelle
mani di quei combattenti
che credevano dediti soltanto alla «causa della terra»?
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Per il ministro
dell’Interno Bernard
Cazeneuve, il terrorismo
sta provocando nella
società francese «fratture
irreversibili» [Epa]
anni di piombo in Germania e in Italia», spiega Alain Bauer.
Anche alla Drm (i servizi segreti dell'
esercito), gli ufficiali manifestano le
stesse preoccupazioni della Dgsi. Il «teatro nazionale», come racconta Le Figaro, è ormai una «priorità per l'esercito». Attualmente sono 10mila i soldati
dispiegati sul suolo francese nel quadro dell’Operazione Sentinelle: cifre
che la Francia non contava nemmeno
negli anni della guerra d’Algeria. In seno al ministero della Difesa, numerose
voci premono affinché i militari dell’Operazione Sentinelle non si limitino a
sorvegliare le strade, ma svolgano anche una missione di «controllo delle zone»: in altre parole, indossino anche i
panni di agenti dell’intelligence. Ma resta alto il pericolo che Gilles Kepel professore universitario e tra i massimi
esperti di islam in Francia ha riassunto
con queste parole: «I jihadisti puntano
a far implodere le società europee e a
installare il califfato sulle loro rovine».
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ATTUALITÀ
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Le indagini di procura e finanza sul «Ruggi» di Salerno
TRENTO
L’ospedale degli assenteisti
I truffatori sono quasi 600
«Fu licenziata
perché gay»
E sarà risarcita
Coinvolti medici, infermieri e dipendenti vari: c’è chi si è fatto marcare il cartellino 100 volte
Si calcolano 80mila giornate evase. È l’incredibile caso del secondo centro della Campania
::: PEPPE RINALDI
■■■ In principio si pensava
fossero circa ottocento: dopo
le verifiche, ne sono rimasti
poco meno di seicento. Una
legione di assenteisti, piccolo
corpo d’armata di dipendenti
pubblici decisi a scansare la
trincea del lavoro in qualsiasi
modo. Parliamo di infermieri,
medici, sindacalisti, impiegati
amministrativi e dei servizi,
ausiliari, di livello alto e meno
alto, tutti concentrati in un’unica struttura pubblica. Si tratta dell’azienda ospedaliera
“San Giovanni di Dio e Ruggi
d’Aragona”, la seconda della
Campania, da qualche mese
impigliata nella rete della magistratura per le proporzioni
dell’italico vizietto: numeri giganteschi, in valore assoluto e
relativo.
Precisamente,siamo passati da 766 assenteisti scoperti
in un sol colpo e indagati dalla procura della repubblica di
Salerno, a “soli” 566, verso i
quali si confermano quasi tutte le iniziali imputazioni nella
richiesta di rinvio a giudizio:
truffa in danno dello Stato, cui
va ad aggiungersi quella di associazione per delinquere.
Non proprio una forzatura
giuridica - l’associazione, per
la sua intrinseca aleatorietà, è
tra i reati più difficili da dimostrare- se si considera che il lavoro degli inquirenti, coordinati dalprocuratore capo Corrado Lembo, ha consentito la
scoperta di circa venti gruppi
organizzati di dipendenti che
si accordavano tra loro per
timbrare il proprio badge (il
cartellino marcatempo) a seconda delle esigenze. C’è anche il caso di un infermiere
che il suo l’ha fatto timbrare
ad altri ben cento volte: più di
tre mesi di assenze remunerate, impossibili in qualsiasi
azienda privata.
Ora dovranno affrontare il
processo, l’ha chiesto la procura dopo aver fatto ricontrollare al nucleo dei finanzieri
una ad una le posizioni dei dipendenti, graziandone due-
cento per la tenuità delle contestazioni. Per gli altri nessuno sconto, dovranno vedersela in un’aula di tribunale, sarà
un maxi-processo vero e proprio: mafiosi stavolta non ce
ne saranno, sono tutti colletti
bianchi cosiddetti. Che facevano un po’ come pareva loro
secondo le risultanze investigative: chi, dopo aver timbrato, andava in riva al mare nella vicina costiera amalfitana
per incontrare amanti o fidanzate, chi andava a farsi i fatti
suoi in palestra, al mercato, al
centro commerciale, ovunque. Lo scenario è identico, affratella tutti i “popoli” di quest’Italia, seppur qui si sia di
molto esagerato.
È significativa,infatti,la relazione istruita dalla Commis-
::: LA SCHEDA
LA NUOVA LEGGE
Il decreto sui licenziamenti dei dipendenti assenteisti della Pubblica Amministrazione prevede la
sospensione in 48 ore di chi viene colto in flagrante o ripreso in
video. All’impiegato sospeso verrà corrisposto un “assegno alimentare”, una somma che gli
permetta di non doversi trovare
da un giorno all’altro senza nessuna fonte di reddito e di mantenimento. Questo assegno sarà
pari alla metà della retribuzione
“tabellare”, senza cioè considerare indennità e premi.
Il processo disciplinare sarà di
30 giorni, ma il tempo inizierà a
decorrere soltanto dalla notifica
dell’atto al dipendente. Dopo il
processo disciplinare, se sarà
confermato il comportamento illecito, il dipendente pubblico potrà essere licenziato.
sione interna per le rilevazioni delle presenze in ospedale,
all’indomani del blitz della
magistratura, che per alcuni
aveva anche chiesto l’arresto
senza,però, vederselo autorizzare dal gip: erano state conteggiate 80mila giornate di assenze, precisamente 79mila e
300; 8 mila casi di mancata
correzione delle errate e/o
omesse timbrature; 1300 casi
di presenza nella stessa giornata di timbrature e giustificativo (ferie, permessi, malattie); 70 mila giornate di assenza non giustificata. Circostanze emerse da uno screening
sui cartellini del personale dipendente svolto dal primo
febbraio 2012 al 28 febbraio
2015. Numeri definiti record
già dagli stessi commissari
(dopo il blitz, non prima) e
che tradotti in soldoni potrebbero prefigurare un danno
erariale di diversi milioni di
euro. Costi esorbitanti, scaricati sul resto della collettività,
ricavati dall’immenso calderone della tassazione indiscriminata che ammorba il resto
delle categorie produttive.
L’azienda ospedaliera, che
per il solo 2014 - ultimo dato
rinvenibile sul sito web ufficiale - ha pagato circa 180milioni
di euro per 2796 dipendenti
complessivi, sconta già un calo dialmeno 700 ricoveriall’indomani dello scandalo, secondo i rilievi di alcuni sindacati: un guaio per un centro
che ospita unità d’eccellenza
medico-sanitaria. Che,probabilmente, sarebbero ancora
più eccellenti se lavorassero
tutti. Per quanto riguarda infine le posizioni disciplinari e i
relativi licenziamenti degli assenteisti, sono sub iudice in
commissioni ad hoc e procedure giudiziarie istituzionali,
risentendo dell’operatività
della vecchia normativa. Si vedrà.
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LO STRUMENTO DIMENTICATO DAI CHIRURGHI DOPO UN’OPERAZIONE
Scordano le pinze nell’addome: muore dopo 2 anni
Hanno dimenticato delle pinze lunghe 18 centimetri nell’addome del paziente. Dopo quattro mesi, con una nuova operazione, le hanno tolte, ma proprio questi due interventi, secondo gli avvocati, sono stati l’inizio del calva-
rio. Stefano Mianiati, 57 anni, è morto martedì all'ospedale Cisanello di Pisa e ora i legali della famiglia, Roberto
Margara e Leonardo Angiolini del foro di Massa, hanno
presentato una denuncia per omicidio colposo.
ALESSIA PEDRIELLI
Abano Terme, sette imprenditori hanno ammesso di aver pagato il pizzo
Tangenti sui lavori alle terme, in manette il sindaco appena rieletto
::: ALESSANDRO GONZATO
■■■ Quattro giorni fa era stato ri-
confermato sindaco di Abano Terme a capo di una lista civica di centrodestra. Ieri è stato arrestato dalla
guardia di finanza di Padova con le
accuse di corruzione, concussione, e
induzione indebita. Luca Claudio,
45 anni, aveva festeggiato la rielezione in lacrime: «Hanno vinto i buoni
contro i cattivi». Gliavversari, in campagna elettorale, non avevano perso
occasione per ricordare che la procura da oltre un anno gli contestava i
Aveva sporto denuncia
poiché rimasta senza lavoro in quanto omosessuale. Ora verrà risarcita con
25mila euro. È la prima
volta in Italia che una
scuola paritaria cattolica
viene condannata per
aver discriminato un’insegnante. È successo a Trento: una docente che da anni lavorava, con incarichi
più volte rinnovati, all’Istituto Figlie del Sacro Cuore di Gesù, nel luglio 2014,
a contratto scaduto, venne convocata dall’allora
responsabile dell’istituto.
Durante il colloquio, secondo quanto riportato
dall’insegnante, la suora
le chiese chiarimenti su
«alcune voci» che riguardavano la sua vita intima,
motivando la domanda
con la «presenza nell’istituto di minori da tutelare». Davanti al rifiuto della docente di confermare
o smentire, la dirigente
concluse che questo
«equivaleva ad asserire di
essere omosessuale» e invitò la docente a «risolvere il problema». L’insegnante non ottenne il rinnovo del contratto e fece
causa. Quando l’istituto
fu chiamato a riferire dell’accaduto, prima addusse come motivazione il fatto di non avere più la necessità di ricoprire l'incarico, e in un secondo momento accusò la docente
di condotte improprie.
Anche per questo il giudice del lavoro di Rovereto
ha condannato la scuola
per «violazione del principio di parità di trattamento» in ambito lavorativo,
tutelato dalla legge del
2003 che vieta qualsiasi discriminazione «per religione, convinzioni personali, handicap, età e orientamento sessuale». Da
escludere anche la «clausola di salvaguardia per le
organizzazioni di tendenza», che scatta in presenza di una palese incompatibilità: l’orientamento
sessuale dell’insegnante,
infatti, non è in conflitto
con l'orientamento religioso della scuola.
reati di concussione e di induzione
indebita a dare e promettere utilità
dopo che l’ex assessore all’Ambiente
di Montegrotto (dove Claudio è stato
sindaco dal 2001 al 2011), Ivano Marcolongo, era finito in manette per
aver intascato una mazzetta. Di lì si
era scatenato un terremoto giudiziario.Neiguai era finito anche il successore di Claudio a Montegrotto, Massimo Bordin. Marcolongo aveva ammesso di aver preso tangenti per i
due che, in cambio, avrebbero conferito incarichi ad alcune aziende vivaistiche per curare il verde pubblico.
Luca Claudio [Ansa]
Ieri l’operazione della guardia di finanza.
Secondo le fiamme gialle, Claudio
si serviva di società intestate a prestanome per ottenere tangenti sugli appalti. Una volta assegnato l’appalto
la ditta vincitrice pagava una somma
che variava tra il 10 e il 20 per cento
sugli importi dei lavori. Per gli appalti
minori ci sarebbe stato uno scambio
di contanti. Sette gli imprenditori
che hanno ammesso di aver pagato
il pizzo: sarebbe stato l'unico modo
per poter lavorare, non solo nel verde pubblico ma pure nell’edilizia e
nella manutenzione.
A Montegrotto, in un caso, per accelerare le pratiche per il cambio di
destinazione d’uso di un immobile,
l’allora sindaco Claudio avrebbe indotto due imprenditori a cedergli un
appartamento a 65 mila euro, la metà del valore di mercato. Il giro d'affariilleciti, negli ultimi otto anni, sarebbe stato di 20 milioni. Oltre a Claudio, che prima di essere portato in
carcere si è rivolto ai cronisti parlando di «uno strano tempismo» circa
l’operazione della finanza, sono stati
arrestati Bordin - l’ex sindaco di Montegrotto - e tre imprenditori, tutti ai
domiciliari. Diciotto gli indagati a piede libero.
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ATTUALITÀ
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La bambina violentata e affogata a Benevento
::: CRISTIANA LODI
■■■ «Il branco. Quanto accaduto alla bambina è opera di
più persone», afferma convinto l’avvocato dei genitori di
Maria, «questo è senza dubbio un delitto di gruppo, e potrebbe trovare radicinelpassato. Prima o poi le complicità
verranno alla luce», aggiunge
il legale Giovanni D’Occhio.
Se così è, presto si saprà: i
carabinieri di Benevento guidati dal colonnello Pasquale
Vasaturo e dal pm Isabella
Scamarcio, da tre giorni sentono e risentono testimoni. Gli
abitanti del paese, i compagni
di classe di Maria, le maestre e
anche i suoi genitori: Marius e
Andrea Ungureano sono stati
sentiti per quasi 14 ore l’altra
notte. E le loro dichiarazioni
sulle ultime di vita della piccola sono state incrociate col racconto di Daniel Ciocan, l’operaio romeno di 21 anni (loro
connazionale)indagato a piede libero.
Omicidio volontario e violenza sessuale le ipotesidireato, per il giovane
che per ultimo ha
visto Maria viva.
Lui stesso ammette
di averla portata a
fare una gitain macchina a Telese il tardo pomeriggio di
domenica, per poi
lasciarla alle otto
dellasera davantialla chiesa dell’Assunta, a pochi passi dalla casa di
lei. Daniel aggiunge di non
averla più incontrata dopo allora. Tutto però si gioca proprio fra le otto e le nove di domenica sera. Maria va a casa,
cena in fretta con mamma e
papà, poi di nuovo esce per
andare alla processione. E’ la
festa di Sant’Anselmo, ma la
celebrazione viene rinviata
perché scoppia il temporale.
E’ mezzanotte quando la titolare del pub della piazza, vede
il corpo nudo e senza vita galleggiare nella piccola piscina
dell’agriturismo di Piazza Pacelli. E’ chiuso, fa freddo e si
Su Maria l’ombra del branco
«Trucidata da più persone»
L’ipotesi avanzata dall’avvocato nominato dai genitori della piccola vittima
Ancora interrogati il papà e il ragazzo romeno unico indagato per l’omicidio
Terremoto a La Spezia
Paura ma niente danni
Un terremoto di magnitudo 4.0 si è verificato ieri
alle 16.38 in provincia
della Spezia, con epicentro a Santo Stefano Magra e profondità di 9 chilometri, come rilevato
dall’Istituto nazionale di
Geofisica e Vulcanologia;
il sisma è stato seguito da
scosse di assestamento
di minore entità. Sui social network moltissime
le persone che hanno raccontato di avere avvertito la scossa anche nel capoluogo e che sono state
fatte allontanare da scuole e uffici. Non si sono registrati danni nè feriti.
Sgominata banda
che rapinava le ville
Una banda specializzata
in rapine in villa è stata
scoperta dai carabinieri
del Comando di Pordenone che, con la collaborazione dei militari di Roma, hanno eseguito 10 arresti. Le indagini sono state avviate nel settembre
2015, in seguito a una rapina compiuta in una villa a Sacile (Pordenone).
Coordinate dalla Procura, hanno individuato un
gruppo criminale che da
Roma partiva per rapinare persone facoltose in
Italia e all'estero.
SOTTO ACCUSA
Nella foto in alto, Andrea
e Mario Ungureanu,
i genitori della piccola
Maria (foto a sinistra),
trovata morta
in una piscina
a San Salvatore Telesino,
in provincia di Benevento.
A destra, in grande,
Daniel Ciocan, il giovane
romeno indagato
dalla Procura [Ansa]
capisce subito che non può essere un incicidente. Maria è
stata violentata, prima di annegare. Sulla schiena ha graffi,
sul resto del corpo i segni dell’abuso. O degli abusi: nelle
prossime ore si saprà se sono
recenti, se si tratta di un episodio isolato, oppure se (questo
il sospetto) la piccola venisse
violentata da tempo. E da chi.
Intanto ilpadre operaio della piccola uccisa, grida la sua
rabbia nei confronti dell’indagato: «Danielveniva a casa nostra, spesso cenava con noi.
Perché, se era un amico, non
ha detto nulla mentre noi cer-
cavamo Maria domenica sera? Perché ha taciuto il fatto
che fosse stata con lui prima
che venisse uccisa?». E lancia
un appello, Marius Ungeranu: «Chi sa deve parlare».
Gli investigatori sanno che
c’è una falla, sanno che bisogna rompere il silenzio. E non
danno respiro ai tanti attori di
questa storia atroce. Vogliono
chiudere il cerchio. Adesso.
Gli interrogatori proseguono
e si contiuna a incrociare le
versioni di tutti. Si cercano
tracce sul corpo violato della
piccola e nel luogo dove è stato trovato. Il resort del delitto e
Sparatoria tra nomadi
Un morto e un ferito
la piscina dov’è annegata Maria,sono ispezionatia intermittenza.Sotto i raggi X l’auto dell’indagato. E anche la casa dei
genitori di Maria, in via Belledonne, è stata ispezionata.
«Il mio assistito ha precisato alcune cose», dice il difensore Giuseppe Maturo, «la sua
posizione non è cambiata dopo l’interrogatorio della scorsa notte. Le indagini sono a un
punto cruciale». Stando all’avvocato, l’operaio indagato «ha
confermato in toto la sua versione e ha ribadito di essere
stato in compagnia di amici
dopo avere lasciato la bambi-
na davanti alla chiesa». Si
aspettano gli esiti degli esami
sulle tracce biologiche rimaste su di lei. E il procuratore di
Benevento, Giovanni Conzo,
ripete il ritornello: «Tutte le piste vengono esplorate». Il sospetto è che la piccola possa
avere subito violenza anche
in passato. Maria era arrivata
dalla Romania a San Salvatore Telesino due anni fa. «Solare e sempre sorridente», dicono le insegnanti. Disegnava
cuori e stelle. Possibile potesse nascondere ilterribile segreto di un orco?. O degli orchi?.
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Il condominio dell’orrore, la donna nega le accuse della procura
«L’altro bimbo di Caivano ucciso dalla madre»
Antonio morì un anno prima di Fortuna cadendo dal settimo piano: Marianna Fabozzi l’avrebbe gettato volontariamente
■■■ È accusata di omicidio volontario. Anche lei. Marianna Fabozzi,
la madre di Antonio Giglio, il bimbo di tre anni morto in circostanze
analoghe a quelle diFortuna Loffredo (la bambina di 6 anni deceduta
dopo essere stata lanciata nel vuoto dall’ottavo piano del palazzo dove abitava, il 24 giugno del 2014,
nel Parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli: per l’omicidio è incolpato Raimondo Titò Caputo,
convivente di Marianna) avrebbe
ammazzato il figlio. Ad accusarla è
la Procura della Repubblica di Napoli e a questo punto cambia completamente lo scenario, visto che finora per la donna era stato ipotizzato solo l’omicidio colposo per non
aver vigilato sul bimbo: il piccolo
Antonio, dunque, quel 27 aprile
2013 non precipitò casualmente
A sinistra Marianna Fabozzi, a destra il figlio Antonio Giglio
dalla finestra dell’abitazione dei
nonni materni, al settimo piano
dell’isolato 3 del Parco Verde di Caivano, ma - secondo l’accusa - sarebbe stato scaraventato nel vuoto
proprio da lei. Dalla madre.
«La tapparella era rotta, alzata a
metà, lei l’ha sollevata ancora e ha
buttato giù il figlio»: queste le parole - contenute in un file audio mandato in onda da Radio 1 Rai - con
cuiAntonella Caputo,sorella diRaimondo Caputo (l’uomo in carcere
con l’accusa di avere violentato e
ucciso Fortuna) rivolge pesanti accuse alla compagna del fratello e
madre di Antonio Giglio. «L’ex marito la ricattava, - dice ancora la
donna - non voleva farle vedere la
creatura, e allora lei ha detto o con
me o con nessuno». Queste testimonianze di Antonella Caputo, secondo quanto riferito ancora da Radio 1 Rai, hanno contribuito a far
riaprire l’inchiesta sulla morte del
piccolo. La madre di Antonio Giglio respinge però le accuse: «Tutto
falso, Antonio è morto per un incidente che ancora oggi non riesco a
spiegarmi». La donna, difesa dall’avvocato Salvatore Di Mezza, ieri
è stata interrogata nel carcere di Benevento dai magistrati della Procura di Napoli che seguono il caso.
Antonio Giglio cadde dalla finestra e morì poco dopo il ricovero
Un morto e un ferito in
condizioni gravissime. È
questo il primo bilancio
di una sparatoria tra nomadi, verificatasi in via
Liguria, a Thiene (Vicenza), proprio in un campo
di sosta. Secondo le prime informazioni, dopo il
conflitto a fuoco due uomini sono stati caricati
su un furgone e poi scaricati davanti all'ospedale
di Santorso. Uno di questi era già deceduto, mentre l'altro, gravemente ferito, è stato trasferito nel
reparto di rianimazione.
Sono in corso indagini
dei carabinieri.
all’ospedale Santobono di Napoli.
La madre si era separata un anno
prima dal marito Gennaro Giglio,
padre del bambino, e conviveva
con Raimondo Caputo. Il giorno in
cui Antonio precipitò, nell’appartamento c’erano la mamma, la nonna Angela Angelino, Titò e la sorella Antonella Caputo. Le prime due
dichiararono che il piccolo Antonio era scappato nella camera da
letto della nonna ed era salito su
uno sgabello per osservare un elicottero alla finestra, ma che si era
sporto troppo. Titò ha sempre detto di non aver visto cosa realmente
accadde nella camera, ma che all’improvviso Marianna Fabozzi
uscì dalla stanza dicendo che il
bimbo era caduto giù: «Ce l’aveva
la mamma vicino, sopra al davanzale».
Nelle prossime ore, intanto, potrebbe arrivare una risposta anche
alla richiesta di riesumazione del
corpo del piccolo Antonio, sul quale all’epoca dei fatti non fu disposta
alcuna autopsia.
ADO
16
ATTUALITÀ
__Venerdì 24 giugno 2016__
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@
Un’estate di ripetizioni
A NEW YORK DA 9 ANNI IL MICIO-MASCOTTE ACCOGLIE I CLIENTI
Bobo, il gatto «guardiano» di un supermercato
Bellissimo, ha il pelo color zenzero e si chiama
Bobo. È il gatto che da nove ani vive in un supermercato a New York. Da quando è nato trascorre la sua vita tra gli scaffali di verdure, sur-
gelati e prodotti per animali del negozio. È la
mascotte del quartiere, per i clienti è una sorta
di custode dell’edificio. E lui si dedica all’accoglienza. Ha anche un profilo su Instagram.
La catena pronta a subentrare a un negozio di articoli sportivi
quelliche hanno le tasche più leggere, quando non sfondate. Un tempo, i politici di sinistra avevano anche un nome per identificarli, nome che poi hanno sostituito con disagiati, emarginati, le fasce sociali
svantaggiate, ecc. Sono i poveri.
McDonald’s è frequeentato anche
da poveri. Non è gente che ci va perché ha letto Philip Roth, il quale ha
detto (tutto vero) che adora McDonald’s e che fanno le patatine fritte
più buone del mondo, no; quello è
il motivo per cui ci vado io, e anche
per i miei studi antropologici, ma
loro ci vanno perché è l’alternativa
più lussuosa della Caritas. Anche i
poveri hanno il diritto di andare al
ristorante, no? E McDonald’s è il ristorante dei poveri, dato che il Savini o la Locanda Cipriani non se li
possono permettere, con buona pace dei salvatori delle città, quasi tutti appartenenti alla classe intellettuale, abilissima nello scroccare
pranzi, aperitivi e cene a presentazioni di libri, feste editoriali e/o di
partito, vernissage, finali di premi,
mostre e installazioni e/o performances di artisti foraggiati da magnatidella moda, eccetera. Tutta roba di un certo impegno, sia chiaro,
ma dove inevitabilmente ci si abbuffa.
Ora, capiamo che il
senso estetico di
questi raffinati intellettuali possa sentirsi turbato dal contrasto offerto dal
dozzinale store di
McDonald’s, e la
sua clientela prevalentemente illetterata e dunque difficilmente usa a mangiare a scrocco. Però, andiamo, non
potete avere tutto, il
monopolio culturale e pure quello delle derrate alimentari: qualcosa mollate, lasciate andare al ristorante i poveracci, e lasciate che siano loro a storcere il naso
se l’arredo del Mc non è all’altezza
delle loro baracche di cartoni. Anzi,
cisentiamo di avanzare una proposta nientemeno che a papa Francesco: se il McDonald’s a piazza Duomo dovesse sfumare, Santità, ne
faccia aprire uno a piazza San Pietro. Le docce per i poveri sotto il colonnato del Bernini sono state un
atto che abbiamo apprezzato, ma
non potrebbe eguagliare la gioia di
vedere colonne di pellegrini vestiti
male,con gli spiccioli delle elemosine contati nelle mani gonfie, affluire nelle porte del primo McDonald’s nella Città del Vaticano, per sfamarsi a prezzi finalmente cristiani.
■■■ Ho letto i suggerimenti dello psicologo
«per sopravvivere a un’estate da rimandati
ed essere promossi". Noi italiani siamo insuperabili in scienze del nulla e non possiamo
certo farci mancare i consigli di uno strizzacervelli per l’inutile cretinata degli esami di
riparazione. Evidentemente i prof rinviano a
settembre gli asini nella convinzione che si
trasformino in aquile in poco più di due mesi
a 35-40 gradi. Miracoli della natura da affrontare con l’assistenza di un rigoroso delirio psicologico, ovviamente non allo studente inetto, ma al genitore fesso: «Andate in vacanza,
non dite di studiare a vostro figlio, siate accoglienti e fate voi da mangiare». Passata l’estate e alimentato il business progressista delle
ripetizioni in nero di maestri e maestrine, i
caproni rimarranno tali, perchè il difetto sta
nel gregge, pardon nel manico, cioè la scuola: lottizzata e ridotta a bacino elettorale, non
insegna nulla, è priva di personale capace e
adeguato a preparare il futuro dei nostri figli.
L’educazione ivi inclusa quella universitaria non si nega a nessuno per monco precetto costituzionale, ma tale inflazione didattica
è nella maggior parte dei casi nelle mani di
professorini sindacalizzati con barbetta incolta e camicia lisa che, al minimo accenno di
meritocrazia, imbracciano la bandiera con la
falce e martello per correre a cazzeggiare in
piazza. Nella stessa adunata progressista dove incontreranno lo psicologo fervente di banalità e lo studente che, dopo aver fatto finta
di studiare, affoga i manuali in uno spritz.
Aboliamo questo circo inutile e costoso. Nulla cambierà, se non che le famiglie saranno
più serene e in tempi di crisi risparmieranno
qualche soldino estorto: il prof privato estivo
del rimandato è guarda caso sempre cugino,
zio o stretto amico di quello invernale. Miracoli nazionali che nemmeno il più progressista degli psicologi è in grado di svelare.
Un’altra considerazione: in un Paese come l’Italia, dove è antropologicamente assente il concetto stesso della “riparazione”, che
mai dovranno rimediare questi malcapitati a
ferragosto? I nostri politici hanno devastato
un Paese senza mai porsi il men che minimo
dubbio se “riparare” alle predazioni compiute. Al massimo gl’italiani saltano da un comico a un altro, cambiando il canovaccio del
lazzo scherzoso di cui sono comparse inconsapevoli. Fate così anche voi, cari prof tanto
inclini alla sinistra: il ragazzo non capisce
niente di matematica? Mandatelo in un liceo
più consono. Non hanno capito Euclide d’inverno, figurarsi quando sono interessanti solo i bikini. È fannullone? Bocciatelo. Voi con
lui potete. Noi con voi no, perché siete bloccati alla cadrega per Costituzione.
Non bastasse l’illicenziabilità, vi godete pure la quattordicesima. Andate a spenderla e
non infierite sulle vittime vostre e della scuola
italiana. Non c’è più nulla da riparare, perché
non c’è più nulla da rompere, nemmeno le
scatole di questi ragazzi.
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Firenze litiga per gli hamburger
Ma McDonald’snon è pattume
Sollevazionecontro l’apertura in piazza del Duomo.Eppure il fast food non è fonte di
degrado. E costa poco: in una città governata dalla sinistra dovrebbe essere un pregio
::: GIORDANO TEDOLDI
■■■ Ogni tanto nelle città del Bel-
paese sorge una vergogna da combattere, un affronto contro cui mobilitarsi, un assalto del neocapitalismo da rintuzzare. Sembra passato
un secolo da quando ci si scandalizzava per l’apertura del primo ristorante McDonald’s in Italia, nella
prestigiosa piazza di Spagna a Roma. Trent’anni dopo, la città da salvare è Firenze, e in rete già si raccolgono adesioni con l’hashtag maccheronico #saveFirenze. La catena
di fast food ha messo gli occhi sui
locali attualmente affittati dal negozio di articoli sportivi Universo
Sport, che non se la passa troppo
bene, a piazza Duomo, e se dovesse rimpiazzarlo allora capirai il de-
grado:invece delle scarpe da ginnastica, all’ombra della cupola del
Brunelleschi si venderebbero cheeseburger, una cosa inaudita, «una
porcata»,come dicono gli oppositori dell’azienda dalla grande M, «fermiamoli».
Alcontrario,se i salvatoridiFirenze consentono, vorremmo elencare alcuni argomenti a difesa della
eventuale apertura di un ristorante
McDonald’s in piazza Duomo, a Firenze. Primo:se piazza Duomo fosse una specie di luogo sacro, di recinto illibato dell’arte e della cultura, davvero non capiamo come
McDonald’s andrebbe a sostituire
non gli spazi di un museo, o una
libreria, o una biblioteca, o una sala
da concerti, o un teatro, ma quelli
diUniverso Sport (con tutto ilrispet-
to per i lavoratori di Universo Sport,
sia chiaro). Secondo: lo dicevamo
prima, c’è un McDonald’s in una
delle piazze più importanti di Roma, e non risulta che la città sia affondata a causa sua. Roma affonda
eccome, ma per colpa dei romani
(e il sottoscritto è uno di loro), non
di McDonald’s. Anche a Milano il
McDonald’s nei pressi del Duomo
non risulta abbia fatto piangere la
madonnina. Terzo: ci capita di frequentare i McDonald’s, e soprattutto quelli nelle piazze storiche. Da
apprendisti antropologi, abbiamo
osservato la clientela. Molti turisti
vestiti abbastanza sciatti, molti ragazzi e, soprattutto la sera, alcuni
barboni.Non civuole un antropologo meno apprendista di noi per capire che a McDonald’s ci vanno
L’inutile circo
degli esami
di riparazione
::: MATTEO MION
Si può chiedere il rimborso
Sul motore di ricerca risultava chiusa
«Pericolosi»: Ikea ritira i cancelletti per bimbi
La pizzeria che vuole un milione da Google
■■■ A rischio la sicurezza dei più piccoli.
Ikea ritira dal mercato il cancelletto “Patrull”, la «struttura» di protezione per evitare che i bambini utilizzino le scale interne
degli appartamenti o possano entrare in
aree della casa pericolose. Alcune di esse,
infatti, hanno ceduto, causando la caduta
dei piccoli. E qualcuno è persino finito in
ospedale.
La multinazionale svedese ritira dal
commercio, in media, un prodotto al mese: sei in sei mesi. Secondo un’indagine
indipendente condotta a seguito delle segnalazioni «il meccanismo di bloccaggio
non è affidabile e rappresenta quindi un
■■■ «Un milione di euro», i danni che una
rischio per i bambinipiccoli, sebbene i prodotti siano stati testati e approvati secondo
le norme vigenti», scrive Ikea sul suo sito.
Chi ha acquistato il prodotto, quindi può
restituirlo in uno degli store Ikea ed è previsto un rimborso spese, come per quelli già
ritirati dal mercato dall’inizio del 2016. Per
il rimborso, sottolinea Ikea, non è richiesto lo scontrino fiscale.
E come ha dichiarato il Codacons, la
scorsa settimana, «l’azienda dovrebbe prevedere anche un risarcimento del danno,
perché se un prodotto ha messo a rischio
la mia vita o, ancor peggio, quella dei miei
bambini il semplice rimborso non basta».
pizzeria napoletana chiederà a Google. Il colosso di Mountain View sarà citato in giudizio
«per gravi danni d’immagine e patrimoniali»
causati, secondo l’avvocato Angelo Pisani, nei
confronti della pizzeria Brandi che sul motore
di ricerca risultava definitivamente chiusa.
Ad aprile scorso, ricostruisce la vicenda l’avvocato Pisani, il titolare della pizzeria è stato
contattato da alcuni albergatori e clienti che
gli hanno chiesto quale fosse la causa della
«improvvisa chiusura definitiva» dello storico
esercizio commerciale. Il titolare ha così appreso che da qualche tempo su Google la Pizzeria Brandi risultava «chiusa definitivamen-
te». Una situazione «gravissima, durata almeno dal 25 aprile fino al 5 maggio quando, dopo i numerosi reclami dei gestori, l’errata informazione è stata finalmente cancellata mentre
ora resta da spiegare al pubblico la falsa notizia, sfruttata ad arte anche dalla concorrenza».
Pisani, presidente di Noi Consumatori, annuncia l’azione legale «a tutela della web reputation del marchio Pizzeria Brandi» e chiede
«anche al legislatore di pensare ad una nuova
normativa a tutela delle persone che per errore o altro nel veloce mondo di internet possono essere spazzati via e distrutti senza un’idonea difesa e cautele».
Borsa Milano-FTSE Mib
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Lo scandalo svelato da «Libero»
Lo yacht fantasma affonda gli ex Etruria
Perquisiti con l’accusa di bancarotta fraudolenta l’ex presidente Fornasari, il vice Guerrini e il dirigente Fumi. Nel mirino
i 30 milioni concessi dalla banca alla Privilege per il cantiere navale mai partito, dove lavorava il figlio di uno dei manager
::: GIACOMO AMADORI
■■■ La vicenda del mega
yachtannunciato e maicostruito dalla Privilege yard spa di Civitavecchia continua a far discutere. A maggio Libero ha
raccontato le indagini suifinanziamentidelle banche alcantiere,soldi in buona parte trasferiti in diversi paradisi fiscali; ora
tocca agli inquirenti di Arezzo
indagare sul presunto buco lasciato nei conti della Banca popolare dell’Etruria e del Lazio
da quegli fidi milionari.
Per questo ieri sono stati perquisiti con l’accusa di bancarotta fraudolenta l’ex presidente
dell’istituto Giuseppe Fornasari, l’allora vice Natalino Giorgio
Guerrini e Paolo Luigi Fumi, ex
direttore territoriale della zona
di Roma (ha lasciato la banca
nel 2011). Il figlio di quest’ultimo, un personal trainer, era un
impiegato della Privilege con
contratti a termine da 1.400 euro al mese. «Non veniva quasi
mai in ufficio e diceva di fare
ricerche per la zona benessere
della nave» racconta una fonte
di Libero.
2009 (…) il finanziamento era
deciso e concesso in 7 giorni.
(…) Nel corso del 2009, il Comitato crediti assumeva altre 4 delibere, che portavano l’esposizione complessiva a oltre 16 milioni. Alcune di tali delibere sono caratterizzate da tempi di
istruttoria solo di pochi giorni.
(…) Con delibera del Comitato
esecutivo (presenti: Giuseppe
Fornasari, Natalino Guerri-
ni…) del 12 maggio 2010, con
soli 8 giorni di istruttoria, i fidi
erano incrementati da 24 milioni a oltre 57 milioni (…)».
Dunque Bpel in quei mesi
concede alla Privilege finanziamenti a tempi di record senza
che il cantiere produca alcunché. Solo il 30 marzo del 2012,
quando più di una barca avrebbe dovuto aver preso il largo, la
posizione di Privilege viene
classificata per la prima volta
come deteriorata. Non basta.
Alla vigilia di San Silvestro del
2014, il 29 dicembre 2014, «il
cda approvava la sua unica delibera sulla posizione, quando
ormaiquesta era non più in bonis,peradeguare ifidi agliutilizzie per concedere linee aggiuntive di 18 milioni, mai erogati,
in previsione di ulteriori “sal”
(stato avanzamento lavori
no accantonati come perdite
2.925.322,74. (…) Tra i soci di
High Facing risultava il signor
Natalino Guerrini, in quanto
detentore di una partecipazione pari al 10 per cento del capitale sociale per il tramite della
holding di famiglia di cui è socio accomandatario».
Il commissario puntualizza
che tra il 2008 e il 2011 Guerrini
è stato consigliere di amministrazione della medesima società e «ha altresì ricoperto di
consigliere di amministrazione di Bpel dal 9 aprile 2003 al
30 gennaio 2013 (essendo stato
nominato vicepresidente della
stessa dal 27 aprile 2008 sino alle dimissioni del 2013)».
LE COMMESSE
S.IAC.
Santoni nella sua relazione
annota anche che High Facing
ha ricevuto commesse dalla
stessa Privilege. Infatti una delle poche opere realizzate dal
cantiere civitavecchiese è stato
l’impianto fotovoltaico, per il
quale la stessa Bpel e Banca
Marche avevano concesso un
prestito ad hoc di 5,65 milioni.
L’affare deve essersi concluso
positivamente visto che la High Facing non risulta tra le
aziende che si sono insinuate
nel fallimento Privilege. Infine
il capitolo Bertone. Il cardinale,
come ha raccontato Libero a dicembre, a partire dal 2008, ha
personalmente segnalato a Mario la Via diverse «richieste di
elargizioni pervenutemi ultimamente da alcune diocesi o
istituzioni».
Nelle settimane successive
La Via ha spedito i dettagli dei
bonifici in Vaticano e in un documento acquisito dai magistrati di Civtavecchia (in contatto con i colleghi aretini) sono
elencate 14 «erogazioni» spalmate tra il 4 febbraio 2008 e il 2
dicembre 2010, per un totale di
323 mila euro e rotti.Ora imagistrati vogliono capire se quei
versamenti fossero il prezzo di
un intervento presso Fornasari. Per dovere di cronaca va ricordato che quest’ultimo è stato sottosegretario nell’ultimo
governo Andreotti, lo stesso di
cuifece parte uno degli indagati eccellenti per il crac del cantiere, l’ex ministro dell’Interno
Vincenzo Scotti, già presidente
della Privilege fleet (la finanziaria del gruppo) e presidente ad
honorem della fallita Privilege
yard spa. Ma Scotti a Libero ha
assicurato di non aver mai accettato l’incarico onorifico, ma
soprattutto di non aver mai interceduto presso Bpel.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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I PANFILI PRIVILEGE
RIMASTI A SECCO
Le perquisizioni dei
finanzieri ai top manager
di Banca Etruria
riguardano il
finanziamento da circa 30
milioni di euro elargito al
cantiere Privilege
dall’istituto di credito e i
soldi concessi alla High
facing, un’azienda
produttrice di pannelli
solari. Nel riquadro,
«Libero» dell’11/12/2015
I FINANZIERI
La visita dei finanzieri si deve principalmente a due motivi, enunciati nella relazione del
commissario liquidatore dell’Etruria, l’avvocato Giuseppe
Santoni: il finanziamento da
circa 30 milioni di euro elargito
al cantiere dall’istituto di credito e i soldi concessi alla High
facing, un’azienda produttrice
di pannelli solari, finanziata
dalla Bpel e ingaggiata dalla
stessa Privilege per la costruzione di un impianto fotovoltaico.
A quanto risulta a Libero gli inquirenti aretini, alla pari di
quellicivitavecchiesi, stanno facendo approfondimenti anche
sulle elargizioni che l’ex amministratore delegato della Privilege Mario la Via (indagato a Civitavecchia) ha concesso a onlus
segnalate dal cardinale Tarcisio Bertone. Infatti, secondo
una pista investigativa, sarebbe stato l’ex segretario di Stato
vaticano ad aprire le porte di alcuni istituti bancari ai vertici
del cantiere laziale. Un’ipotesi
confermata a Libero da alcuni
stretti collaboratori di La Via.
Ma partiamo dalla relazione
di Santoni. A pagina 82 si legge:
«La Privilege Yard s.p.a. risultava debitrice nei confronti di
Bpel dell’importo di euro
29.940.106,19, di cui erano stati
accantonati come perdite euro
25.461.123,37. La prima concessione avveniva nel marzo
nda) di fatto mai perfezionati».
Appena sei mesi dopo quest’ulteriore prova di fiducia da
parte dell’Etruria, la Privilege
veniva dichiarata fallita dal Tribunale di Civitavecchia.
Santoni fa le pulci anche al
credito concesso alla High facing srl,in liquidazione: «La società risultava debitrice nei confronti di Bpel dell’importo di
3.159.311,09 di euro di cui era-
Altre avances della Polonia su Pekao (Unicredit)
Nuova inchiesta su PopVicenza
Direttore accusato di truffa a Padova. E i pm chiedono 3 anni per il presidente di Banca Nuova
■■■ Si allarga l’inchiesta su Pop Vicen-
za. Dopo le nuove perquisizioni di martedì scorso e l’iscrizione nel registro degli
indagatidella procura diUdine di 4 direttori di filiale, ieri si è appreso che sulle
operazionidi finanziamento vincolate all’acquisto di azioni, le cosiddette “baciate”,si stanno muovendo pure i magistrati di Padova. I pm hanno avviato un’inchiesta per truffa a carico di un direttore
diuna filiale ad Albignasegno che, secondo l’accusa, alla fine del 2013 avrebbe
convinto un cliente ad acquistare titoli
(allora valutati 62,5 euro l’uno) in cambio della concessione di un mutuo da
30mila euro. A Palermo, invece,la procura ha chiesto 3 anni e 3 mesi a testa, con
l’accusa di usura,per Marino Breganze e
Rodolfo Pezzotti, rispettivamente presidente e direttore commerciale di Banca
Nuova, istituto del gruppo BpVi.
Ieri intanto, in attesa del verdetto dalla
Gran Bretagna, sulle banche si è scatena-
ta una pioggia di acquisti. Piazza Affari,
in linea con le Borse europee, ha chiuso
la seduta con un balzo del 3,71%. Nessun titolo è scivolato in territorio negativo, ma a trainare il listino sono stati proprio gli istituti di credito. A partire da Ubi
Banca, che ha portato a casa un progresso del 9,58%, seguita a ruota da Banco
Popolare (+7,38%), Unicredit (+7,17%) e
Bper (+6,93%). Rialzi superiori all’indice
anche per Mediobanca (+5,83%) e Intesa Sanpaolo (+4,55%). Forti acquisti anche sugli assicurativi, con Unipol salita
del 7,25% e Generali del 4,29%.
A movimentare ulteriormente la giornata di Unicredit ci hanno pensato le
nuove avances del governo polacco verso la controllata Pekao. «È noto che ci
siano colloqui sulla vendita. Le nostre società pubbliche potrebbero prendere
parte a questa operazione poiché il livello di ri-nazionalizzazione non è ancora
quello che ci soddisfa», ha detto il mini-
stero del Tesoro, Dawid Jackiewicz. Unicredit, per ora, non commenta. Anche
se solo qualche giorno fa il ceo della divisione polacca, Luigi Lovaglio, ha escluso
che l’istituto di Piazza Gae Aulenti possa
cedere le proprie quote nelgruppo. Un’ipotesi peraltro bocciata sotto il profilo finanziario dagli analisti di Equita Sim.
Nel frattempo, si susseguono le notizie sui papabili per il nuovo ceo. Alla rosa da giorni indicata, con la short list che
composta da manager italiani tra i quali
Alberto Nagel, Giampiero Maioli e Flavio Valeri, ieri si è aggiunta la novità di
Fabio Innocenzi, attuale ad di Ubs Italia.
La scelta, comunque, non dovrebbe essere lontana. «Confido che avvenga in
tempi molto brevi perché alla banca serve una amministrazione che funzioni»,
ha incalzato il governatore di Bankitalia,
Ignazio Visco.
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__Venerdì 24 giugno 2016__
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Mps cede crediti Npl
per 290 milioni a Kruk
Fancel presidente
di Banca Generali
Leonardo dà il via
all’hub di Novosibirsk
■■■ Mps ha sottoscritto un contratto di
■■■ Giancarlo Fancel è ilnuovo presi-
■■■ È stato avviato ilprogetto di Leonar-
cessione pro soluto e in blocco di un portafoglio di crediti non performing a Kruk
Group. Il portafoglio ceduto è composto
da oltre 40.000 posizioni per un valore
contabile lordo di circa 290 milioni di euro (circa 350 milioni, includendo gli interessi di mora maturati).
dente di Banca Generali. Fancel è
chieffinancial officer di Generali Country Italia e di Generali Italia e presidente di Genagricola. Il cda ha inoltre cooptato all’interno del consiglio Azzurra Caltagirone, e Cristina Rustignoli, direttore centrale di Banca Generali.
do-Finmeccanica e Russian Post per la
realizzazione dell’hub logistico multifunzionale di Novosibirsk. L’accordo è
stato firmato nel corso del Forum economico internazionale di San Pietroburgo e
si inserisce nell’ambito della cooperazione strategica con Poste Russe.
Mercato Azionario
AZIONI
PREZZO
A
B CARIGE
B CARIGE RSP
B DESIO BRIA RNC
B DESIO E BRIANZA
B IFIS
B INTERMOBILIARE
B M.PASCHI SIENA
B P DI SONDRIO
B P EMILIA ROMAGNA
B POP ETRURIA E LAZIO
B POP MILANO
B POP SPOLETO
B PROFILO
B SANTANDER
B SARDEGNA RSP
B SISTEMA
BANCA GENERALI
BANCO POPOLARE
BANZAI
BASF
BASICNET
BASTOGI
BAYER
BB BIOTECH
B&C SPEAKERS
BCA FINNAT
BCA MEDIOLANUM
BE
BEGHELLI
BENI STABILI
BEST UNION COMPANY
BIALETTI INDUSTRIE
BIANCAMANO
BIESSE
BIOERA
BMW
BNP PARIBAS
BOERO
BOLZONI
BON FERRARESI
BORGOSESIA
BORGOSESIA RSP
BREMBO
BRIOSCHI
BRUNELLO CUCINELLI
BUZZI UNICEM
BUZZI UNICEM RSP
«Farmindustria innova
ma basta tasse occulte»
C
Il settore è fuori dalla crisi. Ma chiede al governo una nuova governance
e di investire il pay back farmaceutico (1,5 miliardi) in ricerca e sviluppo
::: ANTONIO CASTRO
■■■ «Facciamo un patto tra
gentiluomini: l’industria farmaceutica si impegna a investire ancora di più nella ricerca, ma il governo, da parte
sua, garantisca che il pay
back sia destinato alle imprese per investirlo nei prodotti
innovativi». Detta così sembra poca cosa, però per le imprese rappresentate da Farmindustria un impegno del
genere vale a spanne «qualcosa come un miliardo e
mezzo».
Francesco De Santis, vicepresidente di Farmindustria
e presidente del gruppo Italfarmaco, riconosce i meriti
dell’attuale esecutivo. Lui, come i suoi colleghi industriali
del farmaco, rivendicano
con orgoglio il ruolo di eccellenza italiana e chiedono per
il settore «una più concreta attenzione».
Fra qualche settimana,
come di tradizione, si comincerà a discutere di manovra, oggi si chiama legge
di Stabilità: timori?
«Devo ammettere che questo governo, dopo tanti anni,
dimostra una particolare attenzione per il sistema industriale. Rivediamo presidente del Consiglio e ministri nelle fabbriche…».
Come si faceva negli anni Sessanta…
«Sì, e questo è un bene.
Però…».
Però cosa?
«Il comparto della farmaceutica è quello che ha maggior valore aggiunto. I dati di
crescita e dell’export, nonché
quelli del fatturato dimostrano che il settore ha superato
e archiviato la crisi…».
Prima e meglio di altri...
«Sì, è proprio così. È innegabile che il settore stia accelerando. I primi dati 2016 sono incoraggianti però serve
uno scatto in avanti».
Ovvero?
«L’attuale sistema del pay
back (il meccanismo introdotto negli anni passati che
impone alle aziende delsetto-
IL FARMACO MADE IN ITALY
Decollano export e addetti (+20%)
Fieramente in controtendenza: se il resto del Paese arranca la farmaceutica è riuscita ad aumentare gli addetti (il
20% in più rispetto ai 5 anni prima, la metà sono under
30). La produzione - ha ricordato il presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi - ha superato i 30 miliardi, grazie all’export (22 miliardi, il 73%). Gli investimenti
sono stati pari a 2,6 miliardi (1,4 in R&S e 1,2 in produzione), in aumento del 15% in due anni. «Siamo un’industria
in salute capace di competere a livello internazionale, ma
che ha bisogno di una nuova governance», ha scandito
Scaccabarozzi. Sperando che il governo ascolti.
re di contribuire al 50% dello
sfondamento della spesa farmaceutica ospedaliera, ndr),
rappresenta oggi un limite
importante».
E come si potrebbe uscirne? I quattrini sono pochi e
certo non è aria di aumentare la spesa…
«No, aumentare magari
no, però si potrebbero vincolare queste risorse, senza
spremere le aziende, ai prodotti innovativi. Si tratta a
spanne di un miliardo e mezzo».
Il nostro Paese soffre di
un invecchiamento della
popolazione impressionante. Invecchiano gli italiani
ed è destinata a crescere la
spesa pubblica per farmaci
e assistenza. Sbaglio o manca una progettazione?
«È ovvio che il progressivo
invecchiamento demografico della popolazione comporti nuove sfide. Servono
concreti e condivisi progetti
di governance per il sistema,
per
assicurarne
la
sostenibilità».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Titolo
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CAIRO COMMUNICATION
CALEFFI
CALTAGIRONE
CALTAGIRONE EDITORE
CAMPARI
CARRARO
CARREFOUR
CATTOLICA ASSICURAZIONI
CEMBRE
CEMENTIR HOLDING
CENTRALE DEL LATTE TO
CERVED INFORMATION SOL
CHL
CIA
CICCOLELLA
CIR
CLASS EDITORI
CNH INDUSTRIAL
COFIDE
COIMA RES
CONAFI PRESTITO’
CR VALTELLINESE
CREDEM
CREDIT AGRICOLE
CSP INTERNATIONAL
CTI BIOPHARMA
D
0,427
63
1,982
1,81
22,61
1,586
0,5435
2,664
4,632
0,583
0,502
1,794
0,1818
4,19
6,16
2,556
22,38
3,03
3,7
71,65
3,086
1,196
92,85
41,42
6,955
0,345
7,11
0,49
0,3956
0,6235
2,356
0,3114
0,1385
12,02
0,2239
74,15
47,8
18
4,274
18,5
0,2717
0,342
52,5
0,049
17,6
16,96
9,935
2,2
-4,89
5,23
3,1
1,86
3,92
6,39
7,67
5,64
2,02
2,24
0,98
1,43
2,94
6,47
0,05
0,84
-0,77
0,5
0,32
0,85
1,76
2,34
3,72
0,66
-0,08
1,63
-2,81
1,26
2,9
1,3
2,8
-0,51
1,74
-3,54
1,91
2,98
2,79
0,4208
63
1,9807
1,7983
22,1592
1,5748
0,533
2,6385
4,4821
0,5883
0,4963
1,7955
0,1811
4,1405
6,1003
2,5686
22,1988
2,9815
3,6694
71,6476
3,0805
1,1712
93,5519
41,3965
6,8223
0,3487
7,0387
0,4714
0,3937
0,6263
2,342
0,3183
0,1407
12,0106
0,2212
73,6518
47,5335
18
4,2687
18,5365
0,2717
0,342
52,1879
0,0496
17,4844
16,8272
9,7989
-66,16
-24,73
-21,66
-34,61
-21,57
-28,82
-55,88
-35,84
-34,2
-45,49
-32,64
-9,5
-25,47
-34,23
-23,3
-68,12
-16,85
1,06
-36,37
-24,3
-20,64
-23,55
-9,91
-20,18
-2,74
-5,13
-17,22
-10,74
-1,83
-17,62
-50,71
-24,5
-38,91
-24,3
-8,95
-19,28
9,09
-2,32
-6,31
-12,31
17,5
-44,25
7,84
2,17
-2,5
3,74
4,41
1,16
2,01
0,87
8,655
1,219
23,42
6,185
13,59
4,1
2,722
7,755
0,0185
0,1825
0,2413
1,047
0,397
6,865
0,3898
8
0,2525
0,533
6,58
8,805
1,038
0,3612
-0,27
0,23
-0,79
-1,14
2,55
-0,65
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1,81
0,22
4,01
-1,09
-0,19
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2,85
2,48
4,33
3,95
1,27
-0,98
3,7
2,41
2,26
-0,76
-0,61
3,74
4,3843
1,1599
2,0402
0,8688
8,5798
1,207
23,4972
6,1326
13,5579
4,0081
2,7399
7,7588
0,0186
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1,0365
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8
0,2446
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6,4989
8,7143
1,0211
0,3667
-9,22
-3,5
16
-14,83
-13
8,19
-36,71
-13,74
-15,74
-2,23
-30,57
-18,21
0,71
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8,28
-6,3
-18,42
-51,15
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-19,29
-2,26
-68,75
2,296
- 2,2885 6,69
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0,9755 -2,35 0,9773 -18,37
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13,09 1,24 13,0595 -0,46
63,4 1,44
63,6 0,79
14,28 1,06 14,3314 -12,93
1,13 1,53 1,1218 -12,15
23,01 0,83 22,8552 -16,84
15,48 1,78 15,4505 -31,6
14,75 2,08 14,7618 -11,2
55,25 0,36 55,0169 14,04
6,85 -2,84 7,0714 -7,81
1,175 -3,29 1,2578 -40,95
DADA
DAIMLER
DAMIANI
D’AMICO
DANIELI & C
DANIELI & C RSP
DANONE
DATALOGIC
DEA CAPITAL
DE’LONGHI
DEUTSCHE BANK
DEUTSCHE TELEKOM
DIASORIN
DIGITAL BROS
DMAIL GROUP
E
0,6535
0,105
49,55
13,79
1,85
0,7205
4,002
2,4
14,7
65,7
14,58
9,29
10,34
0,0511
0,817
5,9
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1,388
35,37
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EDISON RSP
EEMS
EI TOWERS
EL EN
ELICA
EMAK
ENEL
ENERVIT
ENGIE
ENGINEERING
ENI
E.ON
ERG
ERGYCAPITAL
ESPRESSO
ESPRINET
EUKEDOS
EUROTECH
EXOR
EXPRIVIA
F
1,4
19,45
1,81
0,66
1,43
0,56
2,46
-0,27
-0,23
3,26
1,25
0,88
5,14
0,31
1,2
1,18
-0,29
5,87
1,33
Ultima rilev.
BOT
BOT 30.06.2016 (180)
BOT 14.07.2016 (366)
BOT 12.08.2016 (364)
BOT 31.08.2016 (184)
BOT 14.09.2016 (366)
BOT 30.09.2016 (183)
BOT 14.10.2016 (366)
BOT 14.11.2016 (367)
BOT 14.12.2016 (366)
BOT 13.01.2017 (365)
BOT 14.02.2017 (368)
BOT 14.03.2017 (365)
BOT 13.04.2017 (364)
BOT 12.05.2017 (364)
BOT 14.06.2017 (365)
100,001
100,004
100,011
100,035
100,023
100,025
100,045
100,057
100,051
100,077
100,09
100,086
100,07
100,148
100,105
BTP
BTP 1.08.2016 3,75%
BTP 15.09.2016 4,75%
BTP 15.11.2016 2,75%
100,366
101,024
101,101
Titolo
BTP 15.12.2016 1,5%
BTP 01.02.2017 4%
BTP 01.05.2017 4,75%
BTP 15.05.2017 1.15%
BTP 01.06.2017 4,75%
BTP 1.8.2017 5,25%
BTP 01.11.2017 3,50%
BTP 15.1.2018 0,75%
BTP 01.02.2018 4,5%
BTP 15.05.2018 0,25%
BTP 01.06.2018 3,5%
BTP 01.08.2018 4,5%
BTP 15.10.2018 0,3%
BTP 01.12.2018 3,5%
BTP 1.2.2019 4,25%
BTP 01.03.2019 4,5%
BTP 15.04.2019 0,1%
BTP 01.05.2019 2,5%
BTP 1.8.2019 1,5%
BTP 01.09.2019 4,25%
BTP 01.12.2019 1,05%
Ultima rilev.
100,725
102,451
104,075
101,088
104,508
105,822
104,774
101,166
107,198
100,413
106,69
109,37
100,62
108,39
110,89
111,89
100
106,79
104,24
113,06
103,1
Titolo
BTP 1.2.2020 4,5%
BTP 01.03.2020 4,25%
BTP 01.05.2020 0,7%
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BTP 01.06.2021 0,45%
BTP 1.8.2021 3,75%
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BTP 15.12.2021 2,15%
BTP 01.03.2022 5%
BTP 15.04.2022 1,35%
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BTP 15.09.2022 1,45%
BTP 01.11.2022 5,5%
BTP 15.03.2023 0,95%
BTP 01.05.2023 4,5%
BTP 01.08.2023 4,75%
BTP 15.09.2023 2,6%
BTP 1.11.2023 9%
Ultima rilev.
115,6
114,98
101,9
115,63
101,53
115,72
115,99
100,18
116,7
122
108,72
124,57
104,11
129
104,59
129,36
100,88
124,4
126,82
116,44
156,98
Titolo
Ultima rilev.
BTP 01.03.2024 4,5%
BTP 01.09.2024 3,75%
BTP 01.12.2024 2,5%
BTP 01.03.2025 5%
BTP 01.06.2025 1,5%
BTP 01.12.2025 2%
BTP 01.03.2026 4,5%
BTP 01.06.2026 1,6%
BTP 1.11.2026 7,25%
BTP 1.11.2027 6,5%
BTP 01.09.2028 4,75%
BTP 1.11.2029 5,25
BTP 01.03.2030 3,50%
BTP 01.05.2031 6%
BTP 01.03.2032 1,65%
BTP 1.2.2033 5,75%
BTP 01.08.2034 5%
BTP 01.09.2036 2,25%
BTP 1.2.37 4%
BTP 01.08.2039 5%
BTP 01.09.2040 5% EUR
125,43
120,22
110,53
131,18
102,16
106,1
128,3
101,74
155,69
150,73
134,3
141,85
121,44
154,31
97,95
153,63
144,22
102,4
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148,21
147,93
Titolo
BTP 15.09.2041 2,55%
BTP 01.09.2044 4,75%
BTP 01.09.2046 3,25%
BTP 01.03.2047 2,7%
Ultima rilev.
126,55
146,28
116,49
104,13
CCT
CCT 01.07.2016 IND
100
CCT 1.03.2017
100,141
CCT-EU 15.06.2017
102,335
CCT-EU 15.10.2017
100,889
CCT-EU 15.04.2018
101,557
CCT-EU 01.11.2018
103,72
CCT-EU 15.11.2019
103,22
CCT-EU 15.12.2020 EUR6M+0,8 101,91
CCT-EU 15.06.2022 EUR6M+0,55 100,5
CCT-EU 15.12.2022 EUR6M+0,7 100,99
CCT-EU 15.07.2023 EUR6M+0,7 100,51
CTZ
CTZ 30.08.2016
CTZ ZC 27.02.2017
100,031
100,117
Titolo
CTZ 30.08.2017
CTZ 28.03.2018
BTP INDICIZZATI
BTPI 15.09.2016 2,1%
BTP IT 22.10.2016
BTP IT 22.04.2017
BTPI 15.9.2017 2,10%
BTP IT 12.11.2017
BTPI 15.09.2018 1,7%
BTPI 15.09.2019 2,35%
BTP IT 23.04.2020
BTP IT 27.10.2020
BTPI 15.9.2021 2,1%
BTPI 15.05.2022 0,1%
BTP IT 20.04.2023
BTP IT 11.04.2024
BTPI 15.09.2024 2,35%
BTPI 15.9.2026 3,1%
BTPI 15.09.2032 1,25%
BTPI 15.9.2035 2,35%
Ultima rilev
G
0,545
1,3
2,698 1,81
1,636 0,37
13,12 4,29
3,046 1,53
0,2165 -0,92
GABETTI
GAS PLUS
GEFRAN
GENERALI
GEOX
GRUPPO WASTE ITALIA
H
HERA
I
I GRANDI VIAGGI
IGD
IL SOLE 24 ORE
IMA
IMMSI
INDUSTRIA E INNOVAZIONE
100,085
100,029
100,601
100,642
101,841
103,06
102,711
104,47
108,62
105,48
104,46
111,03
99,75
101,34
100,35
114,31
123,2
104,4
123,27
Titolo
360
0,6437
0,0987
49,4359
13,6968
1,8395
0,709
3,9615
2,3999
14,7707
65,7351
14,4193
9,2605
10,2691
0,0502
0,8182
5,8177
0,9532
1,3712
34,4739
0,6773
-9,61
5,42
-16,79
37,21
-6,8
-6,37
2,83
-15,25
-11,07
9,5
5,65
3,57
-9,16
-34,9
-19,27
-30,67
-11,48
-13,79
-15,97
-9,55
0,8075 2,74 0,7978 -26,99
38,59 2,66 38,3004
6,3 2,02 6,2244 -26,02
5,695 0,62 5,659 -10,74
1,711 -0,52 1,7207 -26,19
12,58 2,28 12,4622 15,94
0,36 -0,5 0,3607 -10,07
6,625 3,52 6,5269 -13,11
0,4471 1,75 0,4462 -7,43
1,232 -1,83 1,2399 -30,36
FALCK RENEWABLES
FERRARI
FIAT CHRYSLER
FIDIA
FIERA MILANO
FILA
FINCANTIERI
FINECOBANK
FNM
FULLSIX
0,5405
2,6925
1,6279
12,9047
3,0252
0,2134
-34,3
-25,26
-5,16
-22,46
-25,38
-70,14
2,428
1,08
2,418
-0,9
0,9415
0,743
0,5165
52,85
0,418
0,1854
1,73
0,68
0,49
0,19
0,77
0,16
0,9388
0,7468
0,5177
52,7318
0,4121
0,1854
4,61
-16,19
-19,92
10,13
-10,68
-37,79
Euribor
Titoli di stato
AZIONI
PREZZO VAR% PR. UF.
10,89 -1,18 10,9225 -23,31
6,335 0,08 6,396 -26,04
1,543 0,19 1,5547 -3,56
0,4007 1,44 0,3987 -22,87
1,102
1,1 1,0989 -25,99
4,358 3,91 4,3621 -17,15
8,265 0,43 8,3261 35,49
34,95 1,13 34,95 -19,23
19,71 1,23 19,6362 2,92
2,65
- 2,9214 -12,71
3,468
- 3,468
-4,2
1,63 -1,09 1,6347 -32,08
141 1,29 140,7569 -13,97
0,4
- 0,3931 -11,11
8,65 0,46 8,6164 8,19
5,15 1,58 5,0907 -35,79
10,08
- 10,057 2,13
2,62
- 2,6145 19,96
4,042 2,69 4,0062 -28,01
10,81 0,56 10,7798 -6,41
23,64 3,82 23,332 -3,51
7,585 1,95 7,5254
-14
16,23 0,81 16,085 -8,77
21,25 0,71 21,332 -16,31
19,49 3,29 19,2419 -15,48
1,202 3,71 1,1897 -4,15
ACEA
ACOTEL GROUP
ACSM-AGAM
AEDES
AEFFE
AEGON
AEROPORTO MARCONI BO.
AGEAS
AHOLD KON
ALBA
ALCATEL-LUCENT
ALERION
ALLIANZ
AMBIENTHESIS
AMPLIFON
ANIMA HOLDING
ANSALDO STS
ASCOPIAVE
ASTALDI
ASTM
ATLANTIA
AUTOGRILL
AUTOS MERIDIONALI
AXA
AZIMUT
A2A
B
Il vicepresidente Francesco De Santis
VAR%
Dati aggiornati al 22/06
365
Titolo
360
365
1 SETT.
-0.368 -0.373
3 MESI
-0.266 -0.27
2 SETT.
-0.363 -0.368
6 MESI
-0.159 -0.161
1 MESE
-0.358 -0.363
9 MESI
-0.094 -0.095
2 MESI
-0.306 -0.31
12 MESI -0.029 -0.029
Cambi
Titolo
Dollaro USA
Yen
Dollaro Canadese
Dollaro Australiano
Franco Svizzero
Sterlina
Corona Svedese
Corona Danese
Corona Norvegese
Corona Ceca
Fiorino Ungherese
Domanda
Offerta
1,1389
120,3800
1,4517
1,5060
1,0876
0,7660
9,3030
7,4396
9,2993
27,0620
314,2800
1,1283
118,0100
1,4399
1,5033
1,0830
0,7679
9,3468
7,4384
9,3555
27,0710
314,4200
PREZZO
VAR%
PREZZO VAR% PR. UF.
CHIUSURA SU PR. RIF.MED. PON. DAL 30/12/15
CHIUSURA SU PR. RIF.MED. PON. DAL 30/12/15
ING GROEP
INTEK GROUP
INTEK GROUP RSP
INTERPUMP
INTESA SANPAOLO
INTESA SANPAOLO RSP
INVEST E SVILUPPO
INWIT
IRCE
IREN
ISAGRO
ISAGRO AZIONI SVILUPPO
IT WAY
ITALCEMENTI
ITALIAONLINE
ITALIAONLINE RSP
ITALMOBILIARE
ITALMOBILIARE RSP
IVS GROUP
10,91
0,2073
0,4244
14,75
2,258
2,12
0,141
4,126
1,677
1,437
1,266
1,009
1,471
10,55
2,4
300
34,07
26,41
8,18
2,35
-0,05
-0,14
2,08
4,93
4,64
3,68
1,18
0,42
-0,94
1,77
-1,28
0,09
-0,66
1,04
0,8
1,36
10,9072
0,2055
0,4064
14,7096
2,2211
2,089
0,1389
4,1177
1,6549
1,4378
1,2742
1,0088
1,4475
10,5421
2,4042
300
34,2623
26,2729
8,1632
-13,28
-34,48
-11,84
3
-26,88
-25,19
-47,97
-18,13
-21,42
-3,56
-15,6
-2,89
-8,63
2,93
-22,58
2,49
-19,07
-11,67
-7,05
0,2588 -0,04 0,2584
-0,46
J
JUVENTUS FC
K
KERING
K.R.ENERGY
151,7 -0,07 153,4209 -5,78
0,4728
2,8 0,4622 -29,54
L
LA DORIA
LANDI RENZO
LAZIO S.S.
LEONARDO - FINMECCANICA
L’OREAL
LUXOTTICA GROUP
LVENTURE GROUP
LVMH
11,89 0,34 11,8933
0,4575 1,44 0,4494
0,475
- 0,4638
10,18 3,35 10,0773
170 1,61 170,6599
46,86 1,47 46,7041
0,556 -0,89 0,5626
144,6 0,77 144,6098
-8,89
-38,55
-7,77
-21,09
7,94
-22,42
-15,73
-2,17
M
MAIRE TECNIMONT
MARR
MASSIMO ZANETTI BEVERAGE
M&C
MEDIACONTECH
MEDIASET
MEDIOBANCA
MERIDIE
MID INDUSTRY CAPITAL
MITTEL
MOLESKINE
MOLMED
MONCLER
MONDADORI
MONDO TV
MONRIF
MUNICH RE
MUTUIONLINE
2,364 1,11 2,3772 -5,82
17,47 2,22 17,42 -8,44
7,395 0,61 7,3316 -22,2
0,1616
0,5 0,1585 20,06
1,301 2,68 1,2893 57,22
3,926 5,54 3,8642 2,45
6,74 6,23 6,6065 -24,14
0,096
- 0,096 -16,59
4,31
4,31 7,75
1,38
1,38 -11,71
2,3 2,86 2,2811 35,14
0,3587 4,61 0,3528 -1,89
15,84 2,66 15,6961 22,6
1,039 -1,89 1,0481
3,82 4,49 3,7819 -36,07
0,1845 0,11 0,1789 -30,14
159,8
0,5 159,5112 -12,49
8,105 0,19 8,0728 1,38
N
NICE
NOEMALIFE
NOKIA CORPORATION
NOVA RE
2,202 0,09 2,202 -10,27
7,36 -0,54 7,3407 9,44
5,045 1,59 5,0326 -23,56
0,268
- 0,268 -51,62
O
OLIDATA
OPENJOBMETIS
ORANGE
OVS
0,154
7
1,3
14,64 2,23
5,54 -0,81
0,1552 -18,09
6,9714 -4,11
14,7324 -6,15
5,5974 -13,71
P
PANARIAGROUP
PARMALAT
PHILIPS
PIAGGIO
PIERREL
PININFARINA
PIQUADRO
POLIGRAFICA S.FAUSTINO
POLIGRAFICI EDITORIALE
POSTE ITALIANE
PRELIOS
PREMUDA
PRIMA INDUSTRIE
PRYSMIAN
2,7
2,324
23,32
1,736
0,285
2,104
1,138
4,878
0,1786
6,7
0,082
0,0575
13,1
21,66
-0,15
-0,09
2,54
1,42
1,61
0,62
-0,22
1,13
0,61
-0,86
-1,5
3,24
2,6973
2,3282
23,3178
1,7198
0,2805
2,1041
1,1241
4,878
0,1768
6,6333
0,081
0,0577
13,1597
21,4521
-23,3
-2,76
-2,83
-25,37
-48,09
-43,14
-14,88
-17,74
-29,66
-5,63
-69,56
-69,35
-11,61
6,91
R
RAI WAY
RATTI
RCS MEDIAGROUP
RECORDATI
RENAULT
RENO DE MEDICI
REPLY
RETELIT
RICCHETTI
RISANAMENTO
ROMA A.S.
ROSSS
RWE
3,8 -0,68 3,8394 -19,46
2,334
- 2,2705 -1,52
0,7845 1,88 0,778 26,43
26,84 1,55 26,7241 11,42
81,25 2,91 81,25 -13,66
0,3163
3,1 0,3131 -14,03
125
- 125,7906 -0,71
0,6355 0,08 0,6387 4,87
0,167 1,21 0,1658 -29,95
0,0872
- 0,087 -30,57
0,4136 2,76 0,4066 -15,38
0,581 -4,28 0,5835 -38,84
13,63 1,11 13,8372 16,4
S
SABAF
SAES GETTERS
SAES GETTERS RSP
SAFILO GROUP
SAIPEM
SAIPEM RCV
SALINI IMPREGILO
SALINI IMPREGILO RSP
SALVATORE FERRAGAMO
SANOFI
SAP
SARAS
SAVE
SERVIZI ITALIA
SESA
SIAS
SIEMENS
SINTESI
SNAI
SNAM
SOCIETE GENERALE
SOGEFI
SOL
SPACE2
STEFANEL
STEFANEL RSP
STMICROELECTRONICS
9,5
- 9,4634 -16,3
11,78
- 11,7585 -8,75
8,79
1,8 8,7079 -11,7
7,045 0,86 7,0207 -34,22
0,4047 2,77 0,4003 -57,08
5,7 -1,72
5,7 -2,18
2,922 3,47 2,8619 -27,13
7,16
- 7,0089 -24,71
20,08 1,77 20,0271 -7,68
71,6 -0,07 72,6187 -10,44
70,9 0,28 71,1817 -2,54
1,673 2,64 1,6594 -6,22
13,38 1,67 13,3655 2,92
3,636 0,66 3,6279 -4,32
14,31 0,77 14,129 -8,39
8,295 0,12 8,2495 -15,36
96,9 0,05 97,3191 8,27
0,0213 1,91 0,0206 -39,14
0,7015 0,29 0,6974 -21,4
5,16 1,98 5,143 6,83
36,3 4,82 35,7293 -16,2
1,435 0,56 1,4269 -33,75
8,69 1,64 8,5177 5,21
9,75 0,78
9,75 -1,52
0,1804 -0,17
0,18 -24,39
145
145
5,43 2,94 5,3677 -13,33
T
TAMBURI
TAS
TECHNOGYM
TELECOM ITALIA
TELECOM ITALIA RSP
TELEFONICA
TENARIS
TERNA
TERNIENERGIA
TESMEC
TISCALI
TOD’S
TOSCANA AEROPORTI
TOTAL
TREVI
TXT E-SOLUTIONS
3,556 0,45 3,5366 4,96
0,525 -4,2 0,5203 23,82
3,912
0,2 3,887
0,8275 4,75 0,8205 -29,57
0,652 4,82 0,6491 -31,44
9,04
0,5 8,9854 -13,82
13,1 3,97 12,8699 19,74
4,864 1,76 4,833 2,27
0,8175 2,19 0,8107 -48,32
0,515 1,78 0,5135 -20,77
0,0461 0,66 0,046 -20,1
54,35 -1,09 54,8093 -25,6
14,37
- 14,0293
-3,1
43,52 0,51 43,6306 4,67
1,324 2,24 1,3152 -27,65
7,4 2,78 7,3215 -8,98
U
UBI BANCA
UNICREDIT
UNICREDIT RSP
UNILEVER
UNIPOL
UNIPOLSAI
3,258
2,724
6,545
40,68
3,004
1,64
9,92
7,24
1,63
0,47
7,75
4,26
18,4
1,194
9,38
16,64
0,6
0,34
3,25
0,85
0,087
0,0591
0,7645
0,001
0,0069
0,0574
0,571
0,061
0,1189
0,0364
0,0055
6,545
0,3
0,127
0,85
0,08
0,221
0,2612
0,0002
0,995
0,065
1
1,2
0,0001
1,9
0,6405
0,0878
0,3875
0,3989
14,2
-4,71
30
-3,03
-5,44
-7,12
3,1372
2,643
6,5183
40,964
2,897
1,6079
-47,45
-46,95
-19,79
-0,05
-36,94
-30,51
V
VALSOIA
VIANINI INDUSTRIA
VITTORIA ASS
VIVENDI
18,4625 -10,36
1,1914 -1,24
9,1992 -6,57
16,6177 -15,58
W
WAR AMBROMOBIL 17
WAR CDR ADVANCE CAPITAL 2017
WAR ENERTRONICA 13-18
WAR ERGYCAPIT 16
WAR FIRST CAPITAL 2016
WAR IKF 10-18
WAR NOEMALIFE 12-17
WAR SAFE BAG 13-16
WAR TE WIND 18
WARR AEDES 2015-20
WARR AGRONOMIA 2014-2017
WARR BIO ON 14-17
WARR BRIDGE MGMT 18
WARR CALEFFI 20
WARR CAPFORPROG1 17
WARR CLABO 18
WARR ELETTRA INV 17
WARR ENERGICA M 18
WARR GGP 16
WARR GLENFOOD 20
WARR INNOVATEC 17
WARR ISI 2 21
WARR IWB
WARR LUVE
WARR SEAT PG 16
WARR SITI-B&T 21
WARR SMRE 19
WARR SPACE2 17
WARR TECH-VALUE 2014-2017
WARR TIP 20
WARR ZEPHYRO
0,1088
0,0595
0,7566
0,0009
0,0069
0,0574
0,571
0,061
0,1189
0,0365
0,0055
6,2571
0,3
0,1275
0,85
0,0787
0,221
0,25
0,001
0,8468
0,065
1
1,008
0,0001
1,9047
0,6405
0,0871
0,3973
0,4295
-51,37
-26,03
-10,01
-84,85
-66,18
14,8
62,17
-49,17
-23,04
-29,59
-62,33
20,19
15,45
-19,05
-40,74
6,76
-99,94
-30,81
-14,24
-75
-28,83
1,04
-5,37
-42,93
Y
YOOX NET-A-PORTER GROUP
24,01
2,43 23,8543 -30,51
5,71
0,0202
0,141
2,15 5,6389 -5,85
- 0,0202 -49,75
8,46 0,1372 22,61
Z
ZIGNAGO VETRO
ZUCCHI
ZUCCHI RSP
Lavoro
mercato, tendenze e offerte
Luci e ombre
«Garanzia Giovani» funziona
Il 44% trova lavoro in 6 mesi
Il piano cofinanziato con l’Europa prevede un percorso di formazione in base
al titolo di studio. Ma ad avere successo sono soprattutto i laureati con esperienza
::: GIULIA CAZZANIGA
■■■ Centosessantatremila sici-
liani e centoventiduemila campani si sono registrati a Garanzia
Giovani. Numeri importanti, se
confrontati con i dati ad esempio
di Veneto e Piemonte, dove si sono iscritti “solo” in 55-60mila. È
nel Sud Italia e isole che, scrive
l’Isfol nel rapporto che traccia i
risultati a due anni dall’inizio del
programma, si concentrano i Neet,e cioè i giovani che non studiano né lavorano.
Lo studio presentato in questi
giorni traccia così l’ennesima linea nello Stivale, dove vivono 1
milione e 723mila giovani inattivi. È questo il bacino potenziale a
cui il programma si rivolgeva,
più di un miliardo di euro europei e 378 italiani, risorse da spendere entro il 2018. Nella classifica
dei Paesi europei che hanno aderito siamo, per cifre, secondi solo
alla Spagna “grazie” all’alto tasso
di disoccupazione giovanile.
Dal primo maggio 2014, data
dell’avvio di Garanzia Giovani in
Italia, di aggiornamenti in corso
d’opera ne sono stati fatti molti.
Primo tra tutti, l’estensione del
programma fino ai 29 anni, non
24 come chiedeva l’Europa. E il
risultato,oggi, è che più della metà (il 57%, e cioè 982mila ragazzi)
di chi avrebbe potuto aderire alla
Garanzia lo ha fatto.
I NUMERI DEGLI OCCUPATI
Come è andata? È andata che
in 73mila e 300 hanno trovato
un’occupazione dipendente, a
uno (34%), tre (39,7%), sei mesi
dalla conclusione del programma (la maggioranza: il43,8%). Altri 170mila ragazzi hanno poi fatto un tirocinio in azienda: è que-
sta la misura che è stata più proposta e più utilizzata.
I dati più freschi dicono che su
194mila giovani che a fine marzo
hanno concluso il percorso proposto all’interno del programma, 73mila hanno un lavoro, il
37,8%. E tra chi è ancora nel programma, il 21% è già stato assunto. Il numero di occupati sul totale degli iscritti è quasi raddoppiato dal 30 settembre 2015 al 31
marzo 2016. I giovani presi in carico da parte dei servizi per il lavoro superano poi i 630 mila. Ben
265mila giovani sono stati avviati
a un intervento di politica attiva:
sono il 42,1% dei presi in carico.
MEGLIO LA LAUREA
Sono soprattutto i profili “forti”
deilaureati, ad aver avuto successo. E tra quegli occupati di cui sopra, la maggior parte è di sesso
maschile e ha un età compresa
tra i 25 e i 29 anni. La percentuale
di occupati aumenta infatti con
l’aumentare dell’età e con il tito-
lo di studio: a un mese dall’uscita
dal programma risulta occupato
il 28,1% dei giovani con titoli di
studio basso e il 39% di chi ha un
titolo terziario. Numeri che, tra
coloro che hanno concluso il loro percorso da almeno sei mesi,
salgono rispettivamente al 31,3%
e al 50,6%. C’è una variabile, però, che Isfol invita a considerare:
le misure della Garanzia Giovani
dedicate alla fascia dei 15-18enni
con bassi livelli di istruzione avevano soprattutto lo scopo di reinserimento nei percorsi di istruzione e formazione professionale.
In altre parole, i minori tassi di
inserimento dei profili più "fragili" potrebbero (ma di certezze
non ce ne sono) essere più che
compensati dalla quota di giovani recuperati all’interno di percorsi di studio.
LA COMUNICAZIONE
È il passaparola tra amici, parenti e conoscenti, a spopolare
tra i canali attraverso cui i giovani
A ROMA E MILANO
Autogrill avvia il progetto «Scuola & Lavoro»
e avvicina 100 studenti alla pratica aziendale
Autogrill ha scelto di sostenere la formazione professionale dei ragazzi provenienti da alcuni Istituti Superiori italiani lanciando, a partire da fine giugno, un programma estivo della durata di circa sei settimane, a cui parteciperanno
circa cento studenti frequentanti il terzo e il quarto anno di
scuole medie superiori di Milano e Roma. Il Gruppo, attivo
nel comparto della ristorazione, è tra le prime aziende del
proprio settore a sviluppare questa attività, prevista dal
Decreto Legge 107/2015.
L’azienda, infatti, intende avvicinare al mondo del lavoro i
giovani puntando su una formazione molto pratica e contribuire, così, a dare seguito alle disposizioni previste dal
Ddl cosiddetto de “La Buona Scuola”.
si sono avvicinati alle opportunità offerte dalla Garanzia: così è
stato per il 39% degli iscritti. Un
altro 24% ne è venuto a conoscenza attraverso centri per l’impiego, agenzie per il lavoro e centri per l’orientamento e il lavoro,
il 20% circa lo ha saputo tramite
internet e social network.
L’AIUTINO DEGLI INCENTIVI
Scrive l’Isfol, che Garanzia Giovani si sta dimostrando «un buono strumento di mobilitazione»:
su 10 registrazioni, 5 persone
non avevano mai avuto contatti
con i servizi per il lavoro. A trainare questi numeri, c’è stato anche
il bonus occupazionale: in pratica, le imprese che assumevano
un giovane iscritto al programma potevano ottenere un’agevolazione da 1500 a 6mila euro, un
premio variabile a seconda della
durata dell’esperienza lavorativa
e dellivello delgiovane che entrava in azienda.
Visto quanto hanno funzionato i tirocini extracurricolari, in attesa che la Ue rifinanzi il programma (ancora non è certo), a
marzo il governo ha modificato
questo tipo di contratto.
In pratica, lo Stato contribuisce con 300 euro (inizialmente
ne erano previsti 500): un importo fisso a cui se ne aggiunge uno
variabile a carico dell’impresa
ospitante. Per far sì che chi porta
a termine quello che una volta si
chiamava stage venga assunto,
poi, è stato previsto il riconoscimento di un super bonus occupazionale al datore che assume il
giovane con un contratto di lavoro a tempo indeterminato: un incentivo che va dai 3mila ai 12mila euro.
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Lavoro
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La formazionegiovanile e il lavoro
:::
Commento
L’apprendistato fa flop
E raggiungere Berlino
resta solo un bel sogno
::: ATTILIO BARBIERI
■■■ Le dimensioni del programma euro-
peo Garanzia Giovani sono significative.
Sul milione abbondante di giovani che si
sono registrati sul portale web del ministero, i 712mila abbondanti presi in carico sono comunque un risultato notevole. Fra i
motivi che hanno spinto i giovani a farsi
avanti spiccano la loro scarsa propensione
a frequentare un corso di formazione, appena lo 0,5%,e il dato di quanti si aspettavano di ricevere aiuto nella ricerca di un lavoro: appena il 16,5%.
Quelli che hanno declinato la Youth
Guarantee come una mera operazione di
collocamento sono meno di due su dieci.
Interpretare numeri di questo genere è
sempre rischioso, ma non mi sentirei di
escludere che alla base di questa risposta vi
sia soprattutto una buona dose di realismo. Gli under 30 hanno capito quel che
molti editorialisti fingono di ignorare: fintanto che non ripartirà davvero l’economia, i contratti di lavoro rischiano di restare un miraggio. I posti non si fabbricano a
tavolino, né con il Jobs Act renziano né con
la Garanzia Giovani.
Certo uno su tre ha dichiarato di essersi
registrato per trovare un lavoro o fare un
tirocinio qualsiasi e oltre quattro su dieci
per trovare lavori o tirocini coerenti con le
competenze maturate durante il percorso
di studi. Ma nel momento in cui si offre la
propria disponibilità per uno stage, ci si pone in una prospettiva diversa rispetto a
quella di quanti cercano un’occupazione e
si aspettano di essere aiutati a trovarla.
Probabilmente tra i nostri ragazzi c’è
una consapevolezza diffusa che è finito il
tempo del posto sicuro e un tirocinio può
funzionare benissimo come percorso per
accelerare l’entrata nel mondo del lavoro.
Un atteggiamento perfettamente in linea
con gli obiettivi di Garanzia Giovani.
Purtroppo questa disponibilità degli under 30 ha autorizzato alcune Regioni a trasformare il programma europeo in una fabbrica di tirocini (il tema è sviluppato in altra
parte della pagina) trascurando le altre misure previste. A cominciare dall’inserimento lavorativo. Una constatazione che smorza parecchio gli entusiasmi sui risultati raggiunti e dovrebbe indurre il professor Maurizio Del Conte, presidente della neonata
Agenzia nazionale delle politiche attive, a
intervenire preventivamente proprio su
questi ambiti territoriali più problematici.
Non a caso sui 280.991 giovani che hanno ricevuto una misura, ben 159.202, circa
il 56%, hanno svolto un tirocinio, mentre
46.533, pari al 16,5%, hanno beneficiato di
un bonus occupazione.
Stupisce il flop inappellabile dell’apprendistato, inferiore all’1% sul totale dei giovani presi in carico. Un insuccesso legato in
buona misura al bonus decontribuzione
che ha reso più vantaggiosi in assoluto i
contratti a tutele crescenti. Ma anche l’ennesima conferma che le imprese italiane
vedono negli apprendisti soprattutto l’occasione per pagare meno di stipendio e
contributi.
Le novità di quest’anno, con la riduzione
del bonus assunzioni e la firma del nuovo
contratto di lavoro per l’apprendistato, dovrebbero riequilibrare le proporzioni. Ma
fintanto che manager e imprenditori dimostreranno questa scarsa fiducia nei contratti d’ingresso coi quali i giovani possano imparare un mestiere, continuerà a mancarci
il canale che ha fatto della Germania il paese europeo con la disoccupazione giovanile più bassa.
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L’altra faccia della medaglia
I tirocini sono ancora troppi
Così si rischia di svilire il piano
Nonostante la stretta imposta dal governo, a livello locale si applicano le vecchie regole
::: GIOVANNANGELO ANGELERI
■■■ In chiaroscuro, gli esiti
del programma di Garanzia
Giovani illustrati dall’ultimo
rapporto di monitoraggio dell’Isfol. A fronte di un milione di
adesioni di giovani fuori dal sistema di istruzione e formazione e fuori dal mercato del lavoro, 280.991 hanno potuto fruire di almeno una delle 9 misure previste dal programma. Ancora meno quelli che hanno
avuto un vero e proprio contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato superiore a 6 mesi o di apprendistato professionalizzante, con circa 44.000 domande
di bonus assunzione erogate
dall’Inps.
Il rapporto conferma che la
misura che ha avuto sicuramente più successo è quella
del tirocinio, consentendo ai
critici di sostenere che il programma rischi di ridursi a un
“tirocinificio” con l’aggravante
che molti giovani sono ancora
in attesa di percepire il pagamento delle indennità, pur
avendo ormaiconcluso il tirocinio da diversi mesi, a causa dei
soliti, immancabili, problemi
procedurali.
Infatti, attraverso la Youth
Guarantee sono stati attivati
159.202 tirocini: circa il 53% dei
giovani che hanno ricevuto
una misura all’interno del programma, hanno attivato un ti-
Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti [Ansa]
rocinio. Si tratta di esiti prevedibili e determinabili già in sede
di programmazione delle risorse regionali, in quanto il 29%
delle risorse è stato assegnato
ai tirocini, oltre il doppio rispetto a alla seconda misura in ordine di stanziamenti, quella che
prevede il reinserimento dei
giovani nei percorsi formativi
con un’allocazione finanziaria
del 12% del totale.
La tendenza delle diverse regioni a puntare sulrisultato meno ambizioso dei tirocini emerge anche nel raffronto con il bonus cui sono stati destinati in
totale poco più di 150 milioni
del miliardo e mezzo destinato
al finanziamento delle misure
del programma, l’11% delle risorse complessive, importo in
diversi casi anche decurtato a
seguito di riprogrammazioni fi-
nanziarie necessarie per coprire altre misure, prima fra tutti il
tirocinio.
L’unica eccezione è stata la
Lombardia che ha destinato al
bonus circa 52 milioni, il 35%
delle risorse a livello nazionale,
già realizzato per il 71%, con
11.385 domande approvate
dall’Inps.
In ogni caso, il rischio di ridurre il programma ad un tirocinificio era già stato considerato dal ministero del Lavoro e
delle Politiche sociali che infatti, dal 1˚marzo 2016, con il lancio della Fase Due ha previsto
il super bonus per la trasformazione di tirocini effettuati all’interno del programma in contratti di lavoro a tempo determinato, indeterminato e di apprendistato professionalizzante. Inoltre, sono state introdot-
te delle condizionalità nuove
per l’attivazione di nuovi tirocini.
In particolare,l’indennità dovrà essere composta da un importo pubblico pari a un massimo di 300 euro e un importo
variabile a carico dell’impresa
ospitante in considerazione
della normativa regionale di riferimento. Nel caso in cui
l’indennità prevista dalla normativa regionale coincida con
l’importo massimo (300 euro),
il contributo pubblico dovrà essere riparametrato così da integrare il cofinanziamento privato da parte del datore di lavoro.
Però, la nuova disciplina si applicherà agli avvisi Regionali
emanati a partire dal 1˚ marzo,
mentre per i tirocini attivati sulla base dei precedenti avvisi,
continuano ad applicarsi le
vecchie regole.
Questa situazione rischia di
rendere inefficace la stretta sui
tirocini in quanto molte regioni hanno attivato un avviso a
sportello per cui valgono le vecchie modalità che non prevedevano il cofinanziamento.
Col rischio che le nuove disposizioni nazionali non trovino
mai applicazione a livello regionale.Inoltre,la stessa indicazione del Ministero rischia di essere intempestiva in quanto molte regioni hanno già esaurito le
risorse, anche a seguito delle riprogrammazioni.
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Lavoro
__Venerdì 24 giugno 2016__
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il punto
Se integrato al Jobs Act
«Garanzia Giovani»
ha già tanti meriti
Potrebbe averne altri
::: GIANNI BOCCHIERI
■■■ È davvero encomiabile la pervicacia
Cristina Grieco
«Un applauso alle Regioni
Ora ci vogliono nuovi fondi»
L’assessore al Lavoro della Toscana: obiettivi superati ma le risorse si stanno esaurendo
::: GIULIA CAZZANIGA
■■■ «Le criticità ci sono, ha ragione, ma le voglio prima elencare i
vantaggidi questo programma, perché superano le prime di gran lunga». Raggiungiamo al telefono Cristina Grieco, assessore all’Istruzione,formazione e lavoro della Toscana, in questi giorni di dibattito sul
programma Garanzia Giovani. Di
numeri, nelle 133 pagine del rapporto presentato a due anni dall’avvio del programma, ce ne sono parecchi. E lei li ha spulciati uno a uno
come rappresentante delCoordinamento delle Regioni. «Ci sono due
elementi», ci dice, «su cui forse in
pochi avrebbero scommesso e che
invece nella sperimentazione di
questo programma hanno funzionato. La prima, sono proprio le Regioni. Sud e isole non si discostano
granché dal punto di vista quantitativo da quelle del centronord».
Agli inizi i numeri dicevano
esattamente il contrario…
«Hanno recuperato. Sia per prese in carico che per avviamenti al
lavoro».
Circa la metà delle proposte
fatte ai giovani sono però tirocini, non contratti. Cosa ne pensa?
«Non è un elemento negativo, a
mio parere. Soprattutto perché se
si guardano quegli stessi giovani a
3, 6, 12 mesi dal tirocinio, molti di
loro li si troverà occupati. In ogni
caso, ilprogramma ha dato la possibilità di far loro incontrare per la prima volta il mondo del lavoro. Certo, da oggi in poi cercheremo di
Cristina Grieco, assessore all’Istruzione e lavoro della Toscana
sfruttare laddove è possibile l’apprendistato di primo e terzo livello,
di implementarlo. Ma i tirocini non
rientrano per me nelle criticità».
Siamo rimaste alla prima “sorpresa”. La seconda?
«Il fatto che i centri per l’impiego
abbiano lavorato in modo ottimo.
Sono il secondo canale attraverso il
quale, dopo il passaparola, i giovani hanno conosciuto Garanzia Giovani».
Mi vuole dire che è un sistema,
quello dei centri pubblici, che
funziona così com’è?
«Ovviamente va potenziato per
tutte le politiche attive. Manca il personale, ad esempio, è vero. Ma ha
dimostrato di sapersi prodigare
con impegno per i ragazzi».
Fino a qui tutti pregi.
«E mi lasci aggiungere che il nostro Paese aveva l’obiettivo di raggiungere 540mila giovani, ne ha
raggiunti 1 milione, del quale il 70%
è stato preso in carico dal sistema.
Per le Regioni è stato un banco di
prova importante, un modello direlazione con lo Stato in vista della
partenza delle politiche attive».
Cosa c’è invece da mettere a
punto?
«In primis, siamo riusciti a raggiungere diplomati e laureati, ma
fatichiamo molto con chi ha la terza media come livello di istruzione,
e cioè la fascia più fragile. Chi ha
familiarità con internet e con altri
strumenti è facile da contattare, ma
nella Penisola sono molti gli esclusi.È un lavoro che riguarda il territorio, un’urgenza fondamentale.
Dobbiamo poi lavorare meglio sul
tema del bilancio delle competenze, attraverso canali formali e informali. In questo ci aiuterà la grande
banca dati che funzionerà da piattaforma anche per le politiche attive.
I dati sono da implementare a mio
parere, da dividere per fasce d’età o
per distanza dall’ultima esperienza
formativa o lavorativa».
Crede che il programma sarà
rifinanziato da Bruxelles?
«Non è scontato. Siamo stati il secondo Paese dopo la Spagna per risorse ottenute, visto l’elevato tasso
di disoccupazione giovanile. Se la
Spagna non è riuscita a spendere il
target intermedio richiesto dalla
Ue, noi ce l’abbiamo fatta. E dopo
le forti richieste di Renzi e Hollande, i colloqui dei ministri del Lavoro a livello europeo… sono fiduciosa.Entro fine giugno dovremmo sapere».
I soldi sono finiti?
«Si stanno esaurendo gli impegni che possiamo prendere».
Come hanno reagito le imprese? Agli inizi sembravano non volerne nemmeno parlare…
«Anche in questo sono stati fatti
grandipassiavanti. Grazie anche alla messa a punto di strumenti come l’alternanza scuola-lavoro e
l’apprendistato».
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del ministro Poletti nella difesa del Programma Garanzia Giovani, avviato dal suo
predecessore e mai sostenuto da Palazzo
Chigi, vista l’accoglienza che gli ha riservato la grande stampa generalista. Ancora nell’ultima conferenza stampa di presentazione del rapporto ISFOL a due anni dall’avvio del programma, il ministro non ha perso l’occasione di sottolineare la valenza di
una politica di attivazione, che ha coinvolto più di un milione di giovani fuori dal sistema di istruzione e formazione e fuori dal
mercato del lavoro. In tutte le occasioni,
non rinuncia a chiedere alle istituzioni europee il rifinanziamento del programma,
soprattutto dopo il nostro raggiungimento
dell’obiettivo intermedio di rendicontazione, a differenza degli altri Paesi europei
coinvolti nel programma.
In effetti, oltre ad un così massiccio coinvolgimento, Garanzia Giovani ha avuto
moltialtri meriti,sebbene meno interessanti per la stessa stampa generalista.
Infatti il programma ha costretto tutte le
Regioni ad adottare quei sistemi di accreditamento di operatori pubblici e privati, previsti dalla Riforma Biagi agli inizi degli anni
2000 e rimasti spesso inattuati per almeno
un decennio, non senza l’immancabile
contenzioso avanti alla Corte Costituzionale. Inoltre, il Programma ha promosso la
realizzazione di quella cosiddetta cooperazione applicativa tra i diversi sistemi informatici nazionali e regionali, che dovrebbe
costituire ilprodromo diquel sistema informativo unico che gli estensori del decreto
di riordino dei servizi all’impiego dichiaravano incautamente di realizzare nel giro di
qualche mese.
A ben vedere, si tratta di componenti essenziali per la costruzione di quelle politiche attive del lavoro, capaci di ridurre i tempi di disoccupazione e di spostare l’asse degliinvestimenti pubblici dalle politiche passive a quelle attive. Infatti, senza un’adeguata rete di servizi all’impiego, mancherebbe
quell’attività di continua sollecitazione dei
lavoratori privi di occupazione ad accettare
occasioni formative per aumentare la loro
occupabilità ed a non rifiutare offerte congrue di lavoro, anche attraverso quei meccanismi sanzionatori che possono arrivare
fino alla decadenza dalle indennità didisoccupazione. Senza un sistema informativo
efficace, ancorché unico o unitario, poi,
quegli stessi operatori non potrebbero condividere quelle informazioni indispensabili per garantire uniformemente in tutto il
territorio nazionale, l’accesso e la fruizione
delle politiche di inserimento o reinserimento nel mercato del lavoro.
Oltre a questi due obiettivi raggiunti grazie a Garanzia Giovani, che sembrano sottostimati persino dal ministero del Lavoro,
ilprogramma consente anche diindividuare le cause che potranno ulteriormente
complicare il già imbarazzante ritardo dell’implementazione delmodello neocentralista di organizzazione del mercato del lavoro, disegnato dal Jobs Act. In particolare,
sarebbe proprio utile approfondire l’analisi
sulle diverse modalità di attuazione da parte delle Regioni della misura dell’accompagnamento al lavoro, per ricavarne le loro
diverse attitudini a pensare a servizi per il
lavoro orientati ai risultati occupazionali,
anziché alla semplice esecuzione di attività
burocratico-amministrative.
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A tu per tu
di MATTIAS MAINIERO
::: lelettere
[email protected]
Le lettere via e-mail vanno inviate sottolineando nell’oggetto: “lettere“. Via posta vanno indirizzate a: Libero - viale L. Majno 42 - 20129 Milano, via fax al n. 02.999.66.264.
BOLOGNA
qualcuno di essere un antirivoluzionario per farlo finire nella
lista. E non importava che si
trattasse di un adulto o di un
ragazzo. Lui non concedeva la
grazia a nessuno. E lo sa Sala
che il Che ha organizzato il primo campo di concentramento
per gay? Se non fosse stato ucciso giovane, probabilmente sarebbe diventato un dittatore al
pari di Hitler. Del resto, lo stesso Che ha sempre ammesso di
sentirsi assetato di sangue e
che uccidere gli piaceva.
Vittoria
di Pirro
Tutti onesti
nella Roma
della Raggi?
È da molto tempo che le mezze stagioni non ci sono. Ora non ci sono
più neanche le stagioni. In attesa di
diventare un paese sub-sahariano,
potremmo dire che le ere geologiche
stanno cambiando o che l’inquinamento muti ilclima. Inizialmente parlare di scie chimiche,di metalli pesanti gettati dagli aerei sulle nostre teste
mi pareva una stranezza dettata dall’umorismo dei grillini, ora che governano mi viene da pensare che anche
l’impossibile è possibile.
Alessandro Cammerieri
e.mail
***
I grillini sulle nostre teste hanno riversato molte sciocchezze, ma in
materia non hanno l’esclusiva. Ricorda la funivia metropolitana che
Virginia Raggi ha proposto per Roma durante la campagna elettorale? Proposta accolta con sorrisi e
non pochi fischi. Bene: l’idea non è
dei grillini. Uno dei primi a parlare
della funivia metropolitana fu Walter
Veltroni. All’epoca
niente fischi e pernacchie. Gesù mio,
parlava Veltroni.
Che c’era di male
in quella funivia?
Ignoranti, Veltroni
sa, Veltroni ha viaggiato. Negli Usa c’è
una funivia, la Roosevelt Island
Tramway, che collega l’Isola di Roosevelt con l’Upper East Side di
Manhattan. E Roma non ne potrebbe avere una tutta sua? Parla la
Raggi. Poveretta, è una grillina. Come la storia dei metalli pesanti,
che non è un’invenzione dei Cinquestelle e non riguarda gli aerei.
Se non ricordo male, la denuncia
fu fatta da un consigliere comunale di Terni. Era relativa ai livelli di
cromo e nichel e si riferiva all’aerea siderurgica. Recentemente, i
grillini hanno parlato di nuovo di
metalli pesanti. Zona interessata:
Pavia. Sotto accusa, i concimi. Propongo un argomento per attaccare i grillini. A Roma la Raggi ha raccolto più di 770mila voti. I grillini
dicono: è la voglia di cambiamento
dei romani, la voglia di pulizia, di
rompere con il malaffare. È la Roma pulita che reclama pulizia. Ma
veramente i grillini pensano che a
Roma ci siano 770 mila votanti tutti galantuomini, osservanti della
legge, tutti con la fedina penale immacolata? Proprio nessun malfattore? Nessun truffatore? Neanche
un piccolo mariuolo? E che cos’è il
paradiso terrestre? Cala, Trinchetto, cala. [LaPresse]
[email protected]
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Il rieletto sindaco di Bologna,
Valerio Merola, si vanta della
sua vittoria alballottaggio. Vittoria quasi di Pirro, se si pensa
che la sua avversaria, la consigliera comunale Lucia Borgonzoni, ha avuto pochissima visibilità in televisione. Se avesse
dovuto vedersela, invece, con
un’altra consigliera comunale
della stessa città, Valentina Castaldini, unica rappresentante
del Nuovo centrodestra, presente in tutte le trasmissioni televisive, e non si sa per quale
motivo,il nostro sindaco avrebbe dovuto cambiare mestiere.
Luisa Ricchi
e.mail
Massimo Albini
e.mail
ROMA
Non solo
protesta
La Ferilli convertita in quel di
Roma alla causa del Movimento Cinquestelle ha affermato
che analizzando il voto, quello
diprotesta equivarrebbe a quello di cambiamento. Ritengo invece, che ci sia una differenza
sostanziale: il voto di protesta
può essere “pro tempore” indice di un dissenso nei confronti
dei tradizionali attori della politica, senza implicazioni di necessaria affinità dell’elettore
con chi ne beneficia, mentre il
voto di cambiamento implica
aspettative da parte dell’elettore, che nel merito si affida ad
un soggetto di cui condivide il
carattere innovativo della proposta. Penso che soprattutto a
Roma, date le contingenze pregresse di cattiva gestione della
cosa pubblica, ilvoto dicambiamento sia stata apertura di credito verso il Movimento Cinquestelle, che verrà chiamato a
dar prova della propria capacità gestionale, pena il consistente ridimensionamento alla
prossima tornata elettorale.
ELEZIONI
Il vero
vincitore
Nel ballottaggio a vincere è stato il partito dell’astensione. Mai
s’è verificata una così bassa affluenza alle urne. Pertanto la
crescita esponenziale dell’astensionismo è un fenomeno
che dovrebbe essere studiato
ed interpretato. È come una
malattia che colpisce nel cuore
la democrazia rappresentativa.
La disaffezione e il distacco che
esiste fra cittadini e potere è dovuto, a mio avviso, alla eccessiva personalizzazione. L’offerta
politica deve incentrarsi su programmi e non su schieramenti,
alleanze o leader. Il 2 ottobre
siamo chiamati di nuovo al voto,per il referendum confermativo della riforma costituzionale. Sarebbe opportuno e necessario far conoscere agli elettori
il testo della nostra Carta costituzionale e le modifiche che
verrebbero introdotte con la riforma.
Daniele Bagnai
e.mail
Angelo Ciarlo
e.mail
SALA
Quella maglietta
col Che
VICE DIRETTORI
Massimo de’ Manzoni (vicario)
Franco Bechis - Fausto Carioti
DIRETTORE GENERALE
Stefano Cecchetti
REDAZIONE MILANO e AMMINISTRAZIONE
Viale L. Majno, 42 - 20129
Telefono: 02.999.666 - Fax: 999.66.264
Finalmente l’Ue dimostra un
po’ di considerazione anche
per gli italiani e le loro esigenze!
Dopo annidi controlli seri, continui e faticosi (chissà quanti
esemplari avranno dovuto esaminare), è stato deciso che le
nostre vongole, buone ma che
hanno per la maggior parte
una grandezza di 22 millimetri,
si potranno pescare, mentre
prima dovevano essere minimo di 25 mm. Sono felice perché adesso, quando preparerò
la pasta con le vongole, non dovrò mettermi più a misurarle.
Prima fino ai24 mm avreidovuto riportarle in pescheria.
Claudio Iona
e.mail
TRASPORTI/1
Marina
alla deriva
L’aliscafo distrutto a Stromboli
(l’ultimo di una serie) non doveva partire con quello scirocco. Le isole minori non hanno
porti riparati dove attraccare,
ma pontili ricavati sulle spiagge, dove certo non è facile ormeggiare. A tutto ciò si aggiunga che una volta anche per comandare un aliscafo bisognava
aver fatto la trafila di patentino,
patente e diciotto mesi su una
turbo-nave; oggi un grado non
si nega a nessuno: basta fare un
anno il meccanico, poi andare
in Capitaneria, fare un esame
deficiente e diventare Direttore.La Marina mercantile e quella militare sono alla deriva.
Raffaella Parricchi
e.mail
SICILIA
Per gli incendi
paghino i colpevoli
Dopo i numerosi ed estesi incendi che hanno recentemente sfregiato la Sicilia, nella mag-
LOTTO
Estrazione del 23/06/2016
BARI
17 81 90 68 70
CAGLIARI
65 56 25 17 88
FIRENZE
69 12 35 66 24
GENOVA
17 59 55 28 50
MILANO
57 27 65 15
NAPOLI
20 12 36 50 55
PALERMO
30 68 87 71 42
ROMA
36 86 29 23 47
TORINO
35 23 80 73 89
VENEZIA
75 77 10 72 82
NAZIONALE
44 87 36 50 15
Angelo Catalano
e.mail
TRASPORTI/2
8
Storie
di ordinaria follia
10eLOTTO N. oro 17
12 17 20 23 25 27 30 35 36 56
La combinazione vincente
17 - 18 - 25 - 43 - 66 - 87
Apprendo dai giornali che uno
dei padridi questo disastro economico e sociale, dovuto in
buona parte a moneta unica
più Bce, il professor Romano
Prodi discetta su cause e rimedi per l’attuale situazione. Mai
che queste persone se ne stiano zitte!
DIRETTORE RESPONSABILE
Pietro Senaldi
Una buona
notizia
SUPERENALOTTO
Prima sbagliano
e poi discettano
DIRETTORE
Vittorio Feltri
gior parte dei casi di origine dolosa, dai vertici politici della Trinacria si intende chiedere aiuti
economici adducendo lo stato
di calamità. Ma tale sostegno
può venire solo quando la sciagura è prodotta da agenti naturalinon prevedibili o affrontabili. Siccome la responsabilità di
quanto avvenuto è riconducibile all'uomo, siano i colpevoli a
pagare in moneta sonante, con
le loro proprietà ed il lavoro.
57 59 65 68 69 75 77 81 86 90
EUROPA/1
Ho visto la foto che ritrae Sala
che mostra orgoglioso la sua
maglietta di Che Guevara. Mi
domando se Sala sa che razza
di criminale fosse stato il Che.
Lo sa Sala che fine faceva fare il
Che ai suoi oppositori? Lo sa
quanti innocenti ha fatto fucilare il Che? Bastava accusare
EUROPA/2
Oscar Fenu
e.mail
Numero jolly: 1
Numero SuperStar: 57
QUOTE SUPERENALOTTO
• Nessun ”6” (jackpot 98.355.327,73) • Nessun ”5+1” • Ai 5 ”5” vanno € 32.758,59
• Ai 559 “4” vanno € 297,23 • Ai 20.081 ”3”
vanno € 24,97 • Ai 299.757 ”2” vanno € 5,20.
QUOTE SUPERSTAR
• Nessun “5 stella” • Ai 2 “4 stella”
vanno € 29.723,00 • Ai 90 “3 stella” vanno
€ 2.497,00 • Ai 1.360 “2 stella” vanno €
100,00 • Ai 9.432 “1 stella” vanno € 10,00 •
Ai 19.562 “0 stella” vanno € 5,00.
• Montepremi: € 3.899.832,00
Storie di follia collettiva 21 giugno. Partenza da Voghera col
treno delle 7.40. A Milano Lambrate incontro una terza persona. Mio figlio e io siamo i primi
partiti. Treno ore 9 per Brescia,
ore 10.15 stazione Brescia, coda caffè, toilette coda. Voilà, coda due ore per prendere il treno per Sulzano. 12.15 partenza,
arrivo 13.30 finalmente, siamo
sulle acque. Bellissimo, organizzatissimo, sorvegliatissimo, affollatissimo. Code infinite anche per la fontanella dell’acqua. Tre ore per ammirare la
costruzione passeggiando sulle acque, encomiabile. Alle
16.30 in coda per treno ritorno,
partenza 19 arrivo a casa alle
23.30. Totale 12 ore di viaggio
per 3 di cammino con Christo.
Alessandro Gaggianese
e.mail
REDAZIONE ROMA
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Telefono: 06.999.333 - Fax: 06.999.33.443
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nº 173 anno LI
Registrazione nº 8/64 del 22/12/1964 - Tribunale di Bolzano
CERTIFICATO N. 8166
DEL 06/04/2016
ISSN 1591-0423
La tiratura di venerdì 24 giugno 2016
è di 102.408 copie
23
__Venerdì 24 giugno 2016__
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Posta prioritaria
DI MARIO GIORDANO
La politica tra facce nuove e facce di bronzo
Caro Giordano, dopo il clamoroso successo
delle pentastellate, l’avvocato Raggie la dottoressa Appendino, in quel di Roma e Torino,
gli esperti di politica si sono affannati a spiegarci i motivi del perché l’elettorato si sia
orientato verso le due «grilline». Non pensa
anche lei che la carta vincente dei Cinque
Stelle sia stata candidare due «gran belle ragazze»?
Paolo Vacchini – Milano
Pensavo la stessa cosa mentre osservavo
ieri il sindaco Virginia Raggi aggirarsi per
CALCIO
Un ct
coraggioso
Nonostante tutto, bravo Conte.
Il ct, contro l’Irlanda, ha fatto
giocare molti calciatori maiscesi in campo. Di conseguenza,
la squadra non ha potuto dare
il meglio di sé e ha perso. Ma ha
fatto bene: ha risparmiato le
energie dei titolari. L’importante è andare avanti e vincere le
partite decisive, alle quali Conte si presenterà con la squadra
migliore e anche più fresca.
Giacomo Alberti
e.mail
INFORMAZIONE
Voglia di nazione,
cioè di libertà
Una battuta circolava su internet: c’è ancora un modo per far
sì che, dopo l’omicidio della
Cox,le sortidel movimento proBrexit possano essere risollevate: che qualche suo esponente
venga fatto fuori da uno psicopatico pro-remain. Una battutaccia.Ma di quelle che contengono una buona dose di verità
e di cinico realismo. Il fatto è
le strade di Roma avvolta in una fascia tricolore, elegante e affascinante. E anche
Chiara Appendino, fin dalle sue prime apparizioni, ha vinto il confronto con Piero
Fassino dal punto di vista dell’appeal. Non
era difficile, si capisce, ma di certo Osvaldo Napoli (con tutto il rispetto) non era
competitivo nemmeno da questo punto
di vista. Discorsi futili? Mica tanto. È stato
proprio Silvio Berlusconi a insegnare all’Italia che la politica si fa anche con le facce
e che avere facce giovani, fresche, pulite
vale più che presentare tomi di programmi che, il più delle volte, restano disattesi.
Ricordo l’ironia che accompagnò le prime giovani donne ministro, dalla Carfagna alla Meloni, ne cito due che hanno dimostrato con il tempo di essere persone
davvero in gamba, capaci di far politica e
che allora furono accolte tra risolini e toccate di gomito. Poi è stata la volta di Renzi
mostrare il volto pulito del Pd: rottamati i
vecchi arnesi, da D’Alema alla Bindi, ha
messo in campo un gruppo d’assalto di
persone nuove, capaci, preparate, com-
che, come osservava su Libero
Paolo Becchi, il “sistema” di
pensiero unico globale, di cui
la strategia europeista è diretta
emanazione,ha scelto diesercitare il proprio dominio facendo leva non tanto su argomenti
razionali, ma sulle emozioni di
massa e sulle svariate paure oggi in circolazione (crollo dei
mercati, oscure minacce di ritorsione, ecc.), che vengono così ad aggiungersi, all’interno di
quel mostro che è diventato il
discorso pubblico dell’Occidente,all’utilizzazione spregiudicata della xenofobia, della stigmatizzazione dei «discorsi ispirati
all'odio», ecc. Oggi abbiamo un
gran numero di giornali e di
mezzi audiovisivi, è vero, ma
che ripetono più o meno tutti la
stessa cosa.L’azione scientificamente deformante esercitata
dai media riproduce questa assordante ridondanza del discorso pubblico. Uno dei motivi di ciò è probabilmente che la
maggior parte degli addetti all’informazione fa parte del medesimo ambiente socio-culturale, all’interno del quale informazione, politica e show business scambiano reciprocamen-
battive, dalla Simona Malpezzi (la mia preferita) alla Alessia Morani. Ora è la volta
dei Cinque Stelle, che superati i primi desperados che credevano nelle scie chimiche e vestivano come tupamaros di provincia, hanno schierato volti assai più piacevoli e credibili, come appunto quelli della Raggi e della Appendino. Non c’è da stupirsi, caro Paolo. Ma nemmeno da emozionarsi troppo. Perché, le dico la verità,
mi fa un po’ ridere questo correre entusiasta sul carro dei vincitori a Cinque Stelle,
con il coro estasiato di coloro che pure,
fino a ieri, sparavano a zero contro il movimento. Il campione della giravolta è Enrico Salza: torinese, già presidente del comitato di gestione Intesa San Paolo, principe
del salotto buono al gianduiotto, in campagna elettorale aveva detto: «Se vince la Appendino Torino e il Piemonte sono finiti».
Ora s’è corretto e dice: «Con la Appendino
Torino e il Piemonte possono rilanciarsi».
Che ci vuol fare? In politica ci sono le facce nuove e le facce pulite. Ma purtroppo
resistono sempre le solite facce di bronzo.
te le proprie funzioni. Per questo vorrei ringraziare Libero e
spero continui a esistere questo oramai unico raggio nel regno delle tenebre. Grazie per
dar voce a qualcosa che sta maturando nella società, ma che
ci si ostina a non voler vedere,
quella «voglia di nazione» che è
voglia di libertà, come bene traspare dal contributo di Becchi.
Emanuele Castrucci
Ordinario di Filosofia del Diritto
all’Università di Siena
FINCANTIERI
Il premier a bordo
delle navi
Siamo stati indirettamente
chiamati in causa da un articolo di Franco Bechis del 20 giugno e desideriamo chiarire alcuni particolari. Il presidente
delConsiglio viene sempre invitato a presenziare in occasione
delle cerimonie a bordo delle
nostri navi da crociera, in virtù
dell’attenzione che ilgoverno ripone nell’industria cantieristica, comparto all’avanguardia
tecnologica, uno dei principali
motoridell’export italiano, nonché uno degli ultimi baluardi
per rilanciare il manifatturiero
europeo e americano e arginare la crescita asiatica. Fincantieri vanta la leadership mondiale
nel settore, motivo per cui questa attenzione siè rinnovata anche nell’aprile scorso allorché il
ministro deiTrasporti e delle Infrastrutture Graziano Delrio, su
delega della presidenza del
Consiglio, ha rappresentato l’esecutivo alla cerimonia di consegna di una nostra nave passeggeri a Marghera. Matteo
Renzi ci ha onorato della sua
presenza a Monfalcone più di
due anni fa, mentre ospite d’onore alla recente consegna di
Carnival Vista, quella cui si riferisce l’articolista, è stata Debora Serracchiani, presidente della regione che ospita il nostro
stabilimento isontino. Queste
occasioni non sono passerelle
mondane,ma momentidi testimonianza diretta per i nostri
clienti, come il gruppo Carnival, che con oltre 30 miliardi finora investiti per acquistare le
nostre navi si pone come il
maggior investitore americano
in Italia.
Fincantieri Media Relations
e.mail
NORD: Bel tempo su tutte le regioni, salvo variabilità diurna sulle Alpi
con locali e brevi fenomeni sul comparto centro orientali. Temperature
in ulteriore aumento.
CENTRO: Si rinnovano condizioni di bel tempo con cieli in prevalenza sereni o poco nuvolosi. Da segnalare isolati fenomeni diurni in sviluppo diurno
sulla dorsale centrale. Temperature stabili.
SUD: Si rinnovano condizioni di bel tempo con cieli in prevalenza sereni o poco nuvolosi. Da segnalare isolati fenomeni diurni in sviluppo
diurno sulla dorsale centrale.
NORD: Avvio di giornata soleggiato. Aumenta l'instabilità nel pomeriggio sui rilievi con rovesci e temporali in locale sconfinamento anche sulla Val padana, specie settentrionale. Temperature in lieve calo.
CENTRO: Bel tempo ovunque, ad eccezione di rovesci diurni sulla dorsale
centrale. Temperature perlopiù stazionarie con clima estivo. Mari calmi o
poco mossi.
SUD: Tempo a tratti ancora instabile tra Sicilia orientale, Calabria e
Metaponto ma con tendenza a rasserenamento entro fine giornata.
Temperature stabili o in locale flessione.
NORD: Bel tempo prevalente ma con instabilità dal pomeriggio sui
monti, occasionalmente anche sulle pianure tra Lombardia, Emilia, Veneto e Friuli entro sera.
CENTRO: Bel tempo ovunque, salvo locali annuvolamenti diurni lungo la
dorsale ma senza fenomeni degni di nota, se non isolati. Temperature perlopiù stazionarie con clima estivo.
SUD: Torna il bel tempo anche al Sud, nonostante ancora qualche isolato fenomeno diurno in sviluppo sulla dorsale. Temperature stabili o
in locale rialzo, massime tra 26 e 31°C.
Temperature previste oggi
PUBBLICITÀ NAZIONALE
Direzione Generale: Via Monte Rosa, 91 - 20149 Milano
Tel. 02.3022 1/3837/3820 - Fax 02.30223214
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Per le filiali di competenza territoriale: www. system24. ilsole24ore.com
PUBBLICITÀ LOCALE
Viale Milanofiori Strada 3, Palazzo B10
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Arretrati del solo quotidiano: disponibili, salvo esaurimento scorte, le
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dall’importo in valori bollati, indirizzata a Libero - Uff. Arretrati Viale L. Majno, 42 20129 Milano
CAGLIARI
CAMPOBASSO
FIRENZE
GENOVA
L'AQUILA
MILANO
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MIN MAX
NAPOLI
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PERUGIA
POTENZA
PRATO
ROMA FIUMICINO
TORINO
TRENTO
TRIESTE
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Su Sky Arte HD il documentario su Natalia Ginzburg
Il sistema culturale no profit genera 89,7 miliardi di euro
Oggi alle 20.30 arriva in prima visione su Sky Arte HD (canale 120 e 400 di Sky) il documentario
Natalia Ginzburg - Storia di una voce, dedicato al primo appuntamento con il programma di
attività culturali della città di Torino nell'auditorium del Grattacielo Intesa San Paolo. Il programma di reading a cura di Giulia Cogoli ha reso omaggio alla celebre scrittrice nel centenario della
nascita.Toni Servillo, Anna Bonaiuto e Lella Costa sono le tre voci narranti.
Il sistema produttivo culturale creativo fatto da imprese e non profit genera 89,7 miliardi di euro e
attiva altri settori dell’economia arrivando a muovere nell’insieme 249,8 miliardi, equivalenti al
17% del valore aggiunto nazionale. Questi i dati messi in luce dal Rapporto 2016 “Io sono cultura l’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi”, elaborato da Fondazione Symbola di Eremete
Realacci e Unioncamere presentato oggi al Mibact, alla presenza del ministro Dario Franceschini.
La polemica
Quando il populismo era una cosa seria
I socialisti prima di Lenin, i «farmer» americani contro i ricchi, la parabola del peronismo
Storia di un’idea rispettabile di democrazia trasformata in vizio dalla macchina del fango
::: MARCO GORRA
di PAOLO NORI
■■■ Dici populismo e pensi
a demagoghi paonazzi, arruffapopolo urlanti, agitatori
col megafono. Dici populismo e vedi politicanti da due
soldi, tribuni della plebe, ingannatoridelle masse.Dici populismo, insomma, e davvero
ti passa davanti dagli occhi la
feccia dell’umanità. Poche parole come questa risultano così efficaci nello squalificare in
partenza qualsiasi cosa: una
persona, un’idea o altro. Potenza della propaganda: a forza di ripeterci che il populismo è lo spauracchio ultimo
del tempo presente, sono riusciti ad instillarci il riflesso pavloviano per cui ci basta sentirlo nominare per metterci ad
abbaiargli contro.
Questa specie di macchina
del fango semantica è intervenuta a rovinare la reputazione
diuna parola che, per un secolo abbondante, aveva avuto
una storia più che rispettabile,
risultando addirittura pionieristica rispetto a tanti avanzamenti culturali e politici che
scuole di idee più recenti e prestigiose non si sarebbero fatte
scrupoli a saccheggiare senza
pietà.
Tacendo delle suggestioni
più radicali (esistono correnti
di pensiero secondo cui il primo populista della storia rispondeva al nome di Napoleone Bonaparte, nientemeno), per trovare l’origine del
populismo bisogna andare all’inizio degli anni ’70 del XIX
secolo in Russia. Dove arretratezza ed immobilismo fanno
il miracolo e creano il socialismo prima del socialismo. Al
posto degli operai ci sono i
contadini e al posto della collettivizzazione a tappe forzate
c’è la scoperta di una sorta di
socialismo innato e consustanziale al dna della popolazione
rurale, ma per il resto siamo lì:
sarà il populismo ad incanalare il fiume puro ed incorrotto
diun universo popolare e contadino che, una volta liberato
dalle angherie zariste ed aristocratiche, potrà finalmente
scorrere secondo la propria
natura istintivamente tendente al bene.
La fine del populismo russo, come noto, non sarà delle
migliori. Cooptato alla bell’e
meglio nell’armamentario ideologico bolscevico (nonostante le perplessità di Lenin, che
anzi ne diffidava vedendoci
un riflesso dell’ideologia gret-
Come la coda
del maiale
■■■ La scorsa settimana, come i lettori di Libero
NELLA STORIA
Esempi di storici populismi.
Sopra, particolare de «Il
Primo Console supera le Alpi
al Gran San Bernardo» di
Jacques-Louis David. A
sinistra, un ritratto di Evita
Peron, populista
ta e reazionaria del piccolo
produttore egoista), verrà rimosso una volta preso il potere e riservato ai contadini il
trattamento che si sa.
Nel frattempo, però, il seme
ha trovato il modo di germogliare altrove. A Ottocento ancora da archiviare, infatti, il populismo fa la propria comparsa in Nord America. Il passo
avanti è duplice: se quanto ad
organizzazione si registra la
creazione del Partito populista (peraltro primo tentativo
di spezzare il duopolio bipartitista statunitense), è quanto a
struttura teorica che si hanno i
risultati maggiori: la base di
partenza essendo la stessa
(agricoltori impoveriti che vogliono farla pagare ai plutocrati di città), l’elaborazione del
concetto arriva a comprendere elementi destinatia diventare parte integrante della mentalità politica americana: diffi-
denza per immigrazione e
multiculturalismo, valorizzazione della piccola comunità
locale come atomo della resistenza individuale all’autorità
costituita, rifiuto di tariffe, dazi
e di qualsiasi altra misura che
puzzasse di protezionismo.
Perché il populismo sbarchi in Italia bisognerà aspettare più a lungo. È infatti nel primo dopoguerra che gli intellettuali nostrani iniziano a confrontarsicol tema.I risultati sono tutt’altro che lusinghieri:
Gobetti prima e soprattutto
Gramsci dopo stroncano l’idea stessa di populismo, tacciandolo l’uno di arcaismo e
di devianza borghese l’altro.
L’operazione di screditamento è destinata al successo, al
punto che il regime fascista cui pure le architravi ideologiche del populismo non erano
estranee - avrà sempre grande
ritegno ad annoverarlo tra le
proprie influenze: per iniziare
a chiamare le cose col proprio
nome sarà infatti necessario
aspettare l’intervento della storiografia repubblicana.
Intanto, però, il populismo
ha cambiato pelle un’altra volta. Rilocatosi con inatteso successo in America Latina, il populismo assume, anche qui
con discreto anticipo sui tempi,la propria moderna fisionomia: plebiscitarismo permanente, connessione sentimentale tra le masse ed il capo, policlassismo spinto. Un mix di
elementi che in più casi avrebbe avuto effetti collaterali non
esattamente gradevoli, ma
che ha contribuito a dare la forma attuale ad una filosofia politica che non si può affermare
goda oggi di cattiva salute.
Nonostante ciò, al populismo si è unilateralmente deciso di negare la cittadinanza
nel novero delle idee rispettabili. Per farlo, si è deciso di trasformarlo in una specie di babau della politica. Tattica comodissima e dall’indubbia efficacia, e che però viene con
un prezzo più che salato: l’impedirsi da soli di capire la realtà. La realtà di una società che,
nonostante sia anni luce avanti rispetto a quello di 150 anni
fa che ne era stato nutrice, di
populismo non cessa di tenere alta la domanda, chiedendone al massimo l’aggiornamento alle circostanze attuali.
Una società che, forse proprio
per questo, continua a spaventare. E, da che mondo è mondo, le cose che spaventano
non si cercano di capire. Si
esorcizzano.
sanno benissimo, ci son stati i ballottaggi per l'elezione del sindaco in alcuni comuni italiani e, a Romaha vinto Virginia Raggi del MoVimento 5 stelle. Quasi tutti i rappresentanti del MoVimento 5
stelle hanno commentato la cosa con soddisfazione; uno, Gabriele Folli, assessore all'ambiente del
comune di Parma, ha scritto, sulla sua pagina Facebook, ai rappresentati romani del suo movimento:
«Fatemi capire, a noi l'avete menata 4 anni per non
essere riusciti a spegnere l'inceneritore e poi mettete come assessore all'ambiente una convinta inceneritorista? Ma andate un po' a cagare, va!».
Allora, adesso, io un po' son sorpreso per il linguaggio usato da Gabriele Folli, assessore all'ambiente del comune di Parma, e in particolare da
quell'Inceneritorista che non avevo mai sentito e
che potrebbe essere un neologismo da inceneritore; come camionista è uno che guida il camion,
incerneritorista potrebbe essere una che guida l'inceneritore (ma l'incerneritore ha un volante? ha le
ruote? non credo). Forse si potrebbe dire inceneritorofila, una a cui piacciono gli inceneritori, e Gabriele Folli potrebbe essere definito un misoinceneritorologo, o qualcosa del genere; ma a parte il lessico, la cosa più stupefacente, della dichiarazione di
Folli, è che lui si stupisca del fatto che per quattro
anni gliel'hanno "menata per non essere riusciti a
spegnere l'inceneritore".
Come i lettori di Libero sanno benissimo (e Gabriele Folli, probabilmente, si è dimenticato) alle
scorse elezioni comunali di Parma del 2012 la promessa di spegnere l'inceneritore è stato il principale argomento elettorale del futuro sindaco di Parma Federico Pizzarotti (e del suo sodale Gabriele
Folli), mentre il rivale di Pizzarotti, Vincenzo Bernazzoli, diceva che spegnere l'inceneritore ormai
era impossibile; come ho già scritto in questa rubrica nell'aprile del 2013, una volta diventato sindaco,
Federico Pizzarotti, che in campagna elettorale aveva anche detto che non avrebbe più assegnato incarichi nominativi senza concorsi, ha assegnato un
incarico nominativo senza concorso a un consulente di sua fiducia, incarico costato ai cittadini di
Parma qualche decina di migliaia di euro e che
consisteva nel leggere tutta la documentazione e
verificare se quel che Pizzarotti e Folli avevano detto in campagna elettorale, che l'inceneritore sipoteva spegnere, era vero oppure no. Sembra che, dopo qualche mese di lavoro, questo consulente abbia fatto una relazione nella quale sembra dicesse
che l'inceneritore, ormai, era impossibile spegnerlo, cioè la stessa cosa che Vincenzo Bernazzoli, antagonista di Federico Pizzarotti, in campagna elettorale aveva ripetuto per mesi gratis. Sembra che
poi, lì le mie informazioni sono un po' di quarta
mano, ma io ho sentito dire che Gianroberto Casaleggio avesse poi detto, qualche mese dopo, quando l'inceneritore è stato effettivamente acceso, che
uno che vince le elezioni dicendo che non accende
l'inceneritore e che poi invece lo accende è uno
che dovrebbe dare le dimissioni, che, non lo so se è
vera, questa cosa, ma se fosse vera è una delle pochissime cose dette da Casaleggio che io sarei stato
d'accordo con lui, se l'avesse detta davvero.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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25
CULTURA
Un’autobiografia
«Alce nero parla»
memorie stanche
di un capo indiano
__Venerdì 24 giugno 2016__
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su www.liberoquotidiano.it
@
Negli anni Trenta, Alce Nero, ex sciamano
sioux da tempo convertito al cristianesimo
(era diventato uno zelante catechista), raccontò la propria vita allo scrittore americano
John G. Neihardt. Ne sarebbe venuto fuori
(1960) un libro - Alce Nero parla (Adelphi) venerato dalla destra tradizionalista e antiyankee. Adesso la Castelvecchi propone - e gli
aficionados potranno far confronti - opere e
giorni di un altro pellerossa di rango: Black
Hawk (Autobiografia di un capo indiano, pp.
122, euro 13,50). Falco Nero, capo guerriero
sauk vissuto tra il 1767 e il 1838, nel 1832 animò la lotta degli indiani contro il governo Usa
che aveva ingiunto loro di lasciare la residenza stanziale posta sul Rock River. Fu una resistenza disperata: finì infatti in un bagno di sangue, con donne e bambini massacrati senza
pietà.
Black Hawk, i suoi familiari e i suoi consiglieri, scampati alla mattanza, furono condotti a
Washington, per incontrare il presidente Jack-
AVANGUARDIE POP
Paolo Troubetzkoy
il principe russo
zar della scultura
::: VERA AGOSTI
■■■ Dopo due anni e mezzo di chiusura
Il noir sardo di Ruju, i gialli milanesi di Max Bunker, i romanzi storici di Manfredi
L’inaspettato successo degli sceneggiatori di comics prestati alla «vera» letteratura
::: GIUSEPPE POLLICELLI
STORIE DI CARTA
Sopra «Hellnoir» opera di
Ruju. A destra: Pasquale
Ruju, Gianfranco Manfredi,
Luciano Secchi/Max Bunker
mandato per seguire gli affari della
cosca, sarà assai tardiva e avverrà
in circostanze drammatiche che
Ruju, abile nel tratteggiare le psicologie dei suoi personaggi come nel
rendere le numerose scene d’azione, racconta con l’efficacia garantita da un solido mestiere.
Quello di Ruju, dicevamo, è però solo l’ultimo caso in una lunga
lista di sceneggiatori di fumetti che
hanno scelto di praticare la scrittura in prosa. Alcuni, molto noti, sono stranieri, come l’inglese Neil
Gaiman o il belga Jean Van Hamme, ma la pattuglia degli italiani è
nutrita. Gian Luigi Bonelli, l’inventore di Tex, è stato per esempio
autore, negli anni Quaranta, di tre
romanzi d’avventura. Renzo Barbieri, principale responsabile, fra
gli anni Sessanta e gli Ottanta, del
boom del fumetto tascabile per
adulti, ha scritto svariati romanzi
ambientati nel jet set e divenuti talvolta dei bestseller, come quel Miliardi da cui Carlo Vanzina ha tratto nel 1991 un film con Carol Alt.
Luciano Secchi, alias Max
Bunker, papà di Alan Ford assieme a Magnus, ha firmato tuttiigialli del detective milanese Riccardo
Finzi, a uno dei quali si ispira una
pellicola del 1979 con Renato Pozzetto. Tiziano Sclavi, il creatore di
Dylan Dog, è uno scrittore notevolissimo, non meno interessante
del fumettista, che ha all’attivo
MARIO BERNARDI GUARDI
La mostra
La narrativa ruba gli scrittori
alle pagine dei fumetti
■■■ Pasquale Ruju aveva già da
tempo dato prova di essere uno
scrittore eclettico. Finora, però, lo
aveva dimostrato soltanto attraverso i fumetti, di cui in Italia è uno
degli sceneggiatori più affermati.
Sono davvero tanti,in effetti,igeneri che ha affrontato per conto della
Sergio Bonelli Editore, dal western
di Tex all’horror di Dylan Dog, dall’archeologia fantastica di Martin
Mystère alla fantascienza di Nathan Never, fino al thriller - per venire a collane create direttamente
da lui - di riuscite miniserie come
Demian (2006), Cassidy (2010) e la
più recente Hellnoir (2015). Ora la
sua versatilità lo ha indotto a cambiare modalità espressiva, facendolo approdare al romanzo. Ma
questo, come vedremo, è un passaggio non infrequente tra gli sceneggiatori di fumetti.
Il dato più interessante del debutto narrativo di Ruju (nuorese,
classe 1962, trapiantato a Torino)
sta nel fatto che, pur muovendosi
nei territori del noir, cioè scegliendo di rimanere all’interno di uno
dei filoni che meglio conosce e sa
gestire,ha optato per un’ambientazione e per dei caratteri insoliti e
particolarmente intriganti. I protagonisti di Un caso come gli altri
(e/o, pp. 256, euro 16) sono infatti due sposi calabresi, il duro e silenzioso Marcello Nicotra e la giovane e sprovveduta Annamaria,
coinvolti, con un differente grado
di consapevolezza, in una tragica
vicenda di ’ndrangheta.
Una storia italiana, dunque, per
scrivere la quale Ruju ha verosimilmente trovato ispirazione in efferati fatti di cronaca, come quello che
ha al centro Lea Garofalo, testimone di giustizia ammazzata nel
2009 a Milano dal proprio compagno, affiliato a una ’ndrina. La giovane e avvenente Annamaria ha
soprattutto una colpa, se così la si
può chiamare: la propria ingenuità, alimentata da un romanticismo che la porta a non rendersi
conto (e a non voler vedere, attraverso un processo di rimozione talmente inesorabile da non essere
forse del tutto innocente) che suo
marito è uno spietato boss a capo
di una delle più influenti famiglie
della costa ionica. La presa di coscienza da parte della ragazza, in
qualche modo favorita dal trasferimento della coppia dalla Calabria
in Piemonte, dove Marcello viene
son, e poi portati in giro ed esibiti come trofei
nelle città dell’Est, per soddisfare la curiosità
dei bianchi vincitori. Un anno dopo, tornato a
casa, Black Hawk, dettò le proprie memorie,
con l’aiuto di un interprete che, a sua volta,
contattò il giovane giornalista John B. Patterson. Ne seguì un libro di successo, peraltro
ampiamente meritato: racconta senza risentimento la storia di un vinto non convinto, che
non rinuncia all’identità.
una decina di romanzi tra cui spiccano l’orrifico Dellamorte Dellamore e il sofisticato Non è successo
niente. Gianfranco Manfredi, colonna della Sergio Bonelli Editore,
ogni tre o quattro anni è solito sfornare un nuovo romanzo (l’ultimo
è per adesso lo storico-avventuroso La freccia verde,ambientato nell’Inghilterra del XVI secolo). Giuseppe Ferrandino ha appena visto il suo noir Pericle il Nero diventare un film con Riccardo Scamarcio.E lo stesso Hugo Pratt ha rielaborato in prosa più di un suo fumetto, a cominciare da quella Ballata del mare salato che nel 1967
segnò la nascita di Corto Maltese.
Ultimamente, poi, la voglia di
narrativa sembra essersi fatta tra
glisceneggiatori di fumetti particolarmente forte. Fra i colleghi di
Ruju che direcente hanno mandato loro romanzi in libreria si possono citare Tito Faraci (La vita in
generale, Feltrinelli, pp. 208, euro 15) e Roberto Recchioni, che
nel 2015 ha dato alle stampe per
Mondadori il primo capitolo di
una trilogia fantasy, Ya. La battaglia di Campocarn (pp. 214, euro 18) Non mancano infine le donne:Paola Barbato scrive per la Bonelli ed è autrice di tesissimi thriller come Bilico e Il filo rosso (entrambi usciti da Rizzoli), mentre
Barbara Baraldi, fresco acquisto
dello staff di Dylan Dog e ideatrice
per la Disney della serie a fumetti
Real Life, ha da poco proposto in
un unico volume edito da Mondadori la sua trilogia gotica dedicata
alla sedicenne Scarlett (pp. 860,
euro 22).
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per lavori di restauro, riapre il Museo del
Paesaggio di Verbania.
L'istituzione accoglie i dipinti di paesaggisti come Filippo Carcano, Mosé Bianchi,
Achille Tominetti, Vittore Grubicy, Carlo
Fornara, ma anche opere di Arturo Martini
e Mario Tozzi. Il Museo, inoltre, ospita la
gipsoteca di Paolo Troubetzkoy, donata
dagli eredi per volontà del maestro nel 1938
e composta da più di 300 modelli in gesso.
A questa collezione si aggiungono una terra cruda, 9 plastiline, 6 cere per fusione e 12
marmi. L'artista, nato a Intra e scomparso a
Pallanza, di cui quest'anno ricorre il 150˚
anniversario della nascita, è un personaggio imprescindibile per il territorio. Il suo
struggente Monumento ai caduti dialoga
collungolago di Pallanza, così come il ricordo del cenacolo di intellettuali, artisti, musicisti, letterati che soleva riunire nella sua villa di Ghiffa, frequentata dal bel mondo.
Ma chiè Troubetzkoy? Un principe di origini russe. Un suo antenato, appassionato
di botanica, era arrivato sul Lago Maggiore,
incantato dalla bellezza delpaesaggio e dalla piacevolezza del clima, che consente la
crescita di fiori e vegetazione particolari. Il
giovane scultore intrese, nel 1884 si trasferisce a Milano,dove conduce ilsuo apprendistato presso Donato Barcaglia e poi Ernesto
Bazzaro,conosce molti amiciillustri e partecipa a concorsi per realizzare monumenti.
Nel 1898 è a Mosca per tenere un corso di
scultura all'Accademia di Belle Arti. Immortala Tolstoj ed esegue il monumento equestre dello zar Alessandro III. Si reca quindi a
Parigi, dove vivrà abitualmente, tornando
in estate sul Lago Maggiore. Viaggia a Londra e negli Stati Uniti, e si dedica alle star del
cinema e alla memoria dei nativi americani. A questo periodo risalgono la serie dei
cowboy e dei pellerossa.
Il Museo ricorda il maestro con la mostra
150 Troubetzkoy: 1866 - 2016 a Palazzo
Viani Dugnani, fino al 30 ottobre. Esposte
150 sculture in gesso, secondo un percorso
curato dalla conservatrice Federica Rabai,
che si concentra sulla sua formazione, il legame con il lago e le esperienze all'estero,
soprattutto in Russia. Scultore e abile disegnatore, l'artista ritrae i suoi familiari - la
moglie Elin (Mia moglie, 1911, Elin nuda,
1910-'11) e la figlia Angeline - gli aristocratici, come il Principe Alexandre Mescerskij e
la Baronessa De Rothschild e gli amici del
mondo della cultura dell'epoca, in particolare Gabriele D'Annunzio, Arturo Toscanini, Giovanni Boldini e Giovanni Segantini.
Rappresenta anche nudi femminili eleganti e febbrili. Amante della natura e convinto
vegetariano _ celebri i suoi Divoratori di
cadaveri- raffigura anche glianimali. Siracconta che possedesse un orso nel suo studio di Mosca e un lupo delle steppe, per il
divertimento dei suoi bambini.A metà strada tra Impressionismo e Scapigliatura, i
suoi contemporanei non glihanno mai perdonato l'esistenza agiata, tanto da definirlo
spregiativamente «un ricco dilettante».
L'esposizione si conclude con la parziale
ricostruzione, a partire da alcune fotografie
storiche, dell'atelier francese di Troubetzkoy e dello studiolo di Suna, andato distrutto in un incendio.
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26
SPETTACOLI
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Viale Mazzini corteggia Joe per «Cinquanta modi per uccidere mamma»
Bastianich proverà a far fuori sua madre in Rai
::: CLAUDIA CASIRAGHI
■■■ Furti, ruberie o mere coinci-
denze.Rai Due, che mai ha mistificato la volontà di rinnovarsi, sembra decisa a seguire la strada intrapresa da Sky. Condividendo, con
la televisione di Rupert Murdoch,
i suoi volti più noti.
Pochi giorni fa, il secondo canale del Servizio Pubblico ha potuto
salutare a festa l’arrivo di Mika.
L’ex giudice di X Factor, cui il ruo-
lo andava stretto, è stato chiamato
a condurre un show avveniristico,
in cui la musica fa il paio con
l’attualità, l’intrattenimento con la
riflessione socio-culturale.
Di metabolizzare la notizia e, insieme, le nuove vesti che Mika ha
voluto per sé non c’è stato, però,
alcun tempo. Ieri, in rete, ha preso
a circolare una congettura che ha
dell’incredibile. Joe Bastianich, ha
scritto TvBlog, potrebbe dividersi
tra le cucine di Sky Italia e gli studi
di viale Mazzini. Il più severo tra i
giudici di MasterChef, con quel
suo accento ciancicato e lo sguardo di glaciale indifferenza, starebbe passando al vaglio un programma intitolato 50 ways to kill your
mother (ossia, Cinquanta modi
per uccidere mamma). Il format,
adattamento di un omonimo
show internazionale, è ordito così
da presentarsi come variante dei
più tradizionali programmi itineranti. Uno showman, accompa-
gnato dalla propria (e non più giovanissima) madre, deve cimentarsi in prove potenzialmente letali.
Lanci in paracadute, guide spericolate, corse e prove di resistenza
sono affrontate dalla strana coppia, le cui imprese a spasso per il
mondo si rivelano viatico di una
tenerezza genuina e mai simulata.
Bastianich, che si dice essere in
trattative con la rete di Ilaria Dallatana, dovrebbe condurre il programma insieme alla madre Lidia
Bastianich, ex giudice di Junior
MasterChef Italia.
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NUOVE PROFESSIONI
Le stelle della rete «vanno a comandare»
CLICCATISSIMI
Dal disco d’oro di Rovazzi al libro della Viscardi: i giovani idoli di internet invadono le classifiche
In alto, la youtuber Sofia
Viscardi (18), autrice del
romanzo rosa
«Succede». Nella foto
grande, la web star
Fabio Rovazzi (22),
disco d’oro con la
canzone «Andiamo a
comandare»
::: ANTONELLA LUPPOLI
■■■ «Andiamo a comandare». E loro, gli Youtubers, comandano davvero. Checché
se ne dica. Stuoli di ragazzine
impazzite che li acclamano
come fossero Nick Carter o
Geri Halliwell ai tempi d’oro.
Idoli indiscussi sulla Rete, dove sono seguitissimi e imitati
ancor di più. I web addicted
sono il simbolo del nostro
tempo, modelli per la nuova
generazione. Lo ridiciamo,
comandano sul serio. Col
trattore in tangenziale, e pure
senza. Il riferimento è al brano – fresco di disco d’oro – di
Fabio Rovazzi che sulla piattaforma fondata da Chad
Hurley, Steve Chen e Jawed
Karim macina numeri strepitosi (oltre 22 milioni di visualizzazioni in meno di tre mesi). E prima del botto su Youtube, il 22enne di Lambrate
era già conosciutissimo su
Facebook per una serie di video. Cosiddetti virali. Come
siamo arrivati a questo punto? Glielo abbiamo chiesto.
«Non per dire la solita cosa
ma davvero per me è iniziato
tutto per gioco, io non sono
un rapper, sono un comico
musicale» ci ha risposto sorridendo. Ha aggiunto: «Il mio
obiettivo? Far capire che ci si
può divertire anche senza
strafare». «Non fumo canne e
sono pure astemio» recita il
suo brano sbanca iTunes.
Ma sul futuro è criptico:
«Qualcosa bolle in pentola,
non posso dire nulla. Se non
avessi fatto questo “lavoro”
che cosa mi sarebbe piaciuto
fare? Non lo so, senza Internet forse non ci sarei stato
neppure io (ride, ndr). A 3 anni avevo già in mano la mia
telecamerina». Sì, perché lui
di professione è un videomaker. Quello di Fedez. Entrato da poco in scuderia
Newtopia (casa discografica
fondata da Fedez e J-Ax). Ma
Rovazzi è la punta di diamante, il numero 10, il fuoriclasse,
di una squadra ben fornita.
Provate a chiedere ai vostri figli teenager chi sono Sofia Viscardi, Gordon, Greta Menchi,Luca Chikovani, Tess Masazza, i The Show, Michele
Bravi (che archiviata la vittoria a X Factor ha deciso di
cantare sul web, mica scemo) e chi più ne ha più ne
metta. Nativi digitali, appassionati del web. Chiamateli
come volete ma questi, conoscitori scafati della finestra
sul mondo, sanno bene cosa
significhi stupire con la normalità. Ed essere eletti come
verie propri trendsetter da seguire, idolatrare e imitare. Attenzione: nel bene e nel male. Pensate che Showreel ha
deciso di metterli insieme in
uno spettacolo itinerante Creators on the road. La prima
data, già sold out s’intende, è
fissata per il 1 settembre a
Modugno (Bari). Poi saranno ad Afragola (Napoli), Roma, Firenze, San Biagio di
Callalta (Treviso), Bologna,
Cesena, Torino e infine a Milano. Lo spettacolo è una rivisitazione contemporanea
del teatro di rivista. Il segreto
per molti di loro è esasperare
il grottesco che è parte integrante della quotidianità di
ciascuno di noi. Qualcuno lo
fa con musica e parole, qualcun altro solo con lunghi monologhi. Gordon per esempio è re indiscusso deipeggiori cliché legati al mondo femminile. Non solo. Con Si sboc-
tivi abbastanza»…
«Da siciliano non posso che usare i
miei strumenti per denunciare questo
verme che rovina il Paese. Lo stesso Paese che mi ha dato un calcio in c… proprio a causa della sua chiusura nel modo di trattare i musicisti. Sono andato via
perché volevo cercare altrove i mezzi
per proseguire il mio percorso.»
Per poi ritornare in Italia dopo essere stato selezionato ad X Factor…
Ho colto questa possibilità per dare
una svolta economica alla mia vita e arrivare al grande pubblico, non lo nascondo. Mi ha cambiato la vita ma non basta.
I talent non ti rendono una superstar.
Oggi esce il tuo nuovo singolo Cosa
vorrei (Macro Beats Records). Cosa
vorrebbe Davide adesso?
«Che la gente fosse più aperta verso la
musica italiana. Bisogna custodirla.»
cia poveri, il ragazzone dalla
faccia pulita ha raggiunto e
superato quota 3 milionidi visualizzazioni su Facebook.
Scommettiamo che diventa
uno dei tormentoni estivi?
Un altro, starete pensando.
Perché per i quattordicenni
gli Youtubers sono come per
iduenni Peppa Pig.Insostituibili. A proposito di tinte rosa,
quelle al femminile, Sofia Viscardi (più di 1 milione di follower su Instagram, 550 mila
utenti sul canale Youtube,
365 mila su Twitter e 150 mila su Facebook) è sbarcata in
libreria. All’attivo, 40 mila copie vendute nel giro di qualche settimana.Succede – questo il titolo del suo romanzo
di formazione, edito Mondadori – è in cima alle classifiche dei libri più venduti in Italia. Racconta la storia di Margherita, una ragazzina timida
e un po’ goffa che, in piena
adolescenza, tenta di trovare
la chiave di lettura per stare al
mondo e relazionarsi con esso. Per vivere. E sopravvivere.
Margherita assomiglia molto
a Sofia. E forse anche a tante
ragazzine d’oggi, che tra un
messaggino su WhatsApp e
la condivisione della loro storia su Snapchat,provano a diventare donne. Con la Rete.
Sulla Rete. Ormai un pezzo
del loro dna.
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«Cosa vorrei», il nuovo singolo del 3˚ classificato a X Factor
Shorty: «I talent? Li sconsiglio»
«Gli adolescenti dovrebbero fare più gavetta, anche se in Italia non ti aiuta nessuno»
::: FABRIZIA MIRABELLA
«I talent sono un’arma a doppio taglio. Talent sì perché hai la possibilità di
■■■ Si definisce una «pallina da flipper far arrivare il tuo messaggio a molti. Taprofessionista». Shorty , Davide Sciorti- lent no perché lo spettatore si innamora
no al secolo, dopo aver ricevuto la meda- della tua storia, facendo traslocare in seglia di bronzo alla scorsa
condo piano la tua musiedizione di X Factor, rimca. È uno strumento molbalza tra l’Italia - a lavoro
to potente, uno shock per
su un album da solista - e
chi vi partecipa. Infatti lo
la sua seconda patria, l’Insconsiglio ai giovanissimi.
ghilterra - in uscita in auDovrebbero invece fare
tunno il disco con la band
tanta gavetta e capire coRetrospective For Love.
me esprimersi. Fare musiCom’è salire solo il prica è una responsabilità
mo gradino del podio?
nei confronti del pubblico
«Una gioia, in ogni cae della tradizione italiana.
so.Più che come una com- Davide Shorty (27 anni) Ogni cantautore ha il dopetizione, ho visto X
vere di nutrirla.
Factor come una grande opportunità,
Sei impegnato nel sociale, sopratnonostante molto spesso favorisca il“bu- tutto contro la mafia. Hai però affersiness senza pietà” dei discografici…».
mato di essere scappato da Palermo,
Talent sì, talent no?
la tua città natale, perché «non ti sen-
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SPETTACOLI
__Venerdì 24 giugno 2016__
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Complimenti per la trasmissione di FRANCESCO SPECCHIA
Quel «Romanzo Siciliano» sull’isola senza redenzione
■■■ La scena è davvero una pagina
di Sciascia, l’ammissione d’una resa,
una crepa nell’anima dello Stato. C’è
il mafioso Buscemi, con la sua bella
faccia fresca di chirurgo plastico, che
convoca il killer Rizzo nel teatro greco di Siracusa, - il sole picchia, nel
frinire dei grilli - e domanda con un
sussurro: «Conosci il teatro greco?
Noi oggi abbiamo messo in scena
una commedia di Aristofane, perché
abbiamo dimostrato che lo Stato
non conta una minchia... Una volta
avevamo con noi fidati uomini diStato, ma poi ci hanno abbandonato,
hanno trovato altri posti dove rubare
soldi...». Quando si dice che comanda il mercato. Ecco. Sta tutta qua, la
parabola di Romanzo Siciliano (Canale5, martedì, prime time) la nuova
fiction sulla mafia che io avrei evitato
volentieri; perché è dai tempi del Padrino e della Piovra che non apprezzo il genere, vuoi per quelle trame
che si complicano e s’avvitano su sè
stesse, vuoi per quell’insinuante fa-
scino del Male che ne permea il tessuto narrativo. Eppure, vuoi per la
bravura degli attori (su tutti Fabrizio
Bentivoglio nei panni del tenente colonnello Spada, Claudia Pandolfi in
quelli della pm La Torre e Nini Bruschetta che fa il mafioso), vuoi per il
realismo, vuoi per un’accorta regia
punteggiata da ottimi snodi di scrittura:be’, questo Romanzo Siciliano attizza.La trama è,naturalmente, complicatissima. Spiccano giudici corrotti ad altissimi livelli e pubblici mini-
steri che se la fanno con minorenni
conosciute in chat; e altre minorenni
che saltano in aria a causa di autobombe mafiose piazzate davanti al
liceo. Poi avanzano ufficiali dei carabinieri alla ricerca di una madre sconosciuta che ha generato anche un
killer di Cosa Nostra - il Rizzo di cui
sopra - che lo vuole ricattare. E sinarra di giornalisti barbamente uccisi
nell’incauta ricerca della verità (sinota perfino un talk show di denuncia
alla Santoro Zona Rossa tv). E si par-
la anche di «talpe», di spie senz’onore che scavano gallerie sotto le procure già funestate da lutti continui.
Quel che ne esce, finora, è la Sicilia
«Repubblica autonoma governata
dalla Mafia» che combatte, attraverso pochi arditi, per la propria redenzione. Temi abbondantemente trattati in decine di film e nei libri di Mario Puzo. Per me, il film migliore sull’argomento rimane Il prefetto di ferro di Squitieri sulla vita diCesare Mori. Questa mini fiction a tratti me lo
ricorda. Ovviamente aspetto la fine...
Contratto prolungato con il Biscione per altri 5 anni
La Hbo liquida
la serie «Vynil»
MARIA PER SEMPRE
Da «Amici» alle nuove produzioni: De Filippi regina a Mediaset
::: ALESSANDRA MENZANI
di una visione comune per
il futuro e per nuovi progetti. Per me Mediaset è la casa
di Maria De Filippi, e i suoi
programmi su Canale 5 sono la casa degli italiani». La
moglie di Maurizio Costanzo ammette di «essere “nata” televisivamente con lui»
ed è felice di «pensare a cinque annidilavoro ancora insieme».
■■■ C’è chi va, chi viene e
chi invece resta. Se Nicola
Porro passerà dalla Rai a Mediaset, Gad Lerner esce dalla naftalina per tornare su
Raitre e Discovery è riuscita
a convincere Maurizio Crozza a lasciare La7 per il canale Nove (dal 2017) c’è una
donna che resta fedele alla
sua casa televisiva.
LA DECISIONE
CORTEGGIAMENTI
La tentazione di cedere al
caloroso corteggiamento di
Discovery (sempre loro) c’era. Alla fine Maria De Filippi
ha scelto di restare al Biscione, con un maxi accordo
che la vedrà sugli schermi di
Canale 5 ancora per cinque
anni, con tutti i suoi successi
e qualcosa di più. «Le trattative non si fanno sui giornali
e sui siti, ma con l’editore»,
aveva detto la conduttrice e
titolare della casa di produzione tv Fascino un mese fa,
a notte fonda dopo la finale
di Amici. Senza messaggi in
codice né ultimatum, si è
confrontata con Pier Silvio
Berlusconi. Una trattativa
che ha portato all’accordo
che accontenta entrambi.
Dieci giorni prima dell’atteso galà dei palinsesti Mediaset, la tv di Cologno e Ma-
Maria De Filippi (54) autrice e conduttrice di punta del gruppo Mediaset
ria De Filippi, partner al 50%
in Fascino, non si trattengono e comunicano di aver firmato un’intesa quinquennale che prevede, oltre la riconferma dei programmi di
Maria, un’estensione del
suo impegno anche in altre
aree televisive del gruppo.
In altre parole, nuovi spazi e
programmi sulle generaliste ma non solo. Show non
necessariamente condotti
da Maria ma di certo prodotti da Fascino, che già realizza il Maurizio Costanzo
Show e Temptation Island,
oltre all’annunciato The Cube.
Torneranno quindi Amici, day time e serale, C’è posta per te, il colosso del sabato sera, e il pomeridiano Uomini e donne, format venduto anche all’estero, che dopo la gloriosa versione «an-
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ziana», da settembre inaugura l’edizione gay, con tronisti e corteggiatori tutti uomini(o tutte donne).Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato Mediaset, non
trattiene la soddisfazione.
Lui adora la De Filippi, a tutti gli effetti la sua pupilla e la
sua icona, non un’eredità
del padre Silvio: «Oggi questa partnership con Maria e
Fascino si rafforza sulla base
Eppure, c’è stato un momento in cui i loro destini
sembravano vicini alla separazione, perché la proposta
di Discovery - nella persona
di Laura Carafoli, responsabile dei programmi - era
molto allettante.La De Filippi non ne aveva mai parlato
apertamente ma non aveva
negato che era un motivo di
orgoglio ricevere l’interessamento di un editore così importante ed internazionale.
«Abbiamo parlato a lungo
ma purtroppo la proposta
non si è perfezionata. Il dialogo, però, è stato stimolante», ha detto la Carafoli alcuni giorni fa.
Su Discovery Real Time,
comunque, resta la striscia
quotidiana di Amici. Una
consolazione un po’ magra
ma meglio di niente.
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Con buona pace di due
big della musica e del cinema internazionale, Mick
Jagger e Martin Scorsese,
che l’avevano ideata, la
Hbo ha deciso di chiudere
«Vynil». Non si farà quindi la seconda stagione della serie tv, un flop di pubblico e critica costato 100
milioni di dollari. La colpa? Una trama troppo
scontata nonostante le altissime aspettative.
Debutta «Now»,
la internet tv di Sky
Oggi arriva finalmente in
Italia «Now Tv», il nuovo
brand della internet tv di
Sky. Pensata per gli utenti
che preferiscono lo streaming e l’intrattenimento
on demand direttamente
da smartphone e tablet.
Disponibili film, serie tv,
programmi di ogni genere, senza rinunciare all’Alta Definizione, nuova arrivata sulla pay tv.
Leo torna alla regia
con «Che vuoi che sia»
Al via le riprese di «Che
vuoi che sia», il nuovo
film di Edoardo Leo. La
trama ruota attorno alla
storia d’amore di due aspiranti genitori, che continuano a rimandare il progetto di un figlio in attesa
di situazioni economiche
più rosee. La loro speranza sembra riposta in un video hard da caricare online. Nel cast anche Anna
Foglietta e Marina Massironi.
PALINSESTI
__Venerdì 24giugno2016__
RAI UNO
RAI DUE
RAI TRE
CANALE 5
ITALIA UNO
RETE QUATTRO
LA 7
6.00
6.30
8.40
9.25
9.30
8.00
8.00
8.45
9.15
9.45
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13.30
14.00
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15.35
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18.45
20.00
20.30
21.25
23.10
0.40
Il caffè di Raiuno
TG1 - Previsioni sulla
viabilità CCISS Viaggiare informati
Unomattina Estate.
Condotto da Mia
Ceran e Alessio Zucchini
Rai Player
Cedar Cove “Scelta
d’amore” con Andie
MacDowell
Don Matteo 7 “La cattiva strada” “Un’amabile chiacchierata”
TG1
TG1 Economia
Estate in diretta. Condotto da Arianna
Ciampoli
Prima tv Legàmi
Previsioni sulla viabilità - Che tempo fa
TG1
Estate in diretta. Condotto da Eleonora Daniele, Salvo Sottile
Reazione a catena.
Condotto da Amadeus
TG1
Techetecheté 2016...
Vorrei rivedere
La mafia uccide solo
d’estate (Drammatico,
2013) con Cristiana
Capotondi, Pif, Ginevra Antona. Regia di
Pif.
Prima tv Ispettore Jury
- Il cigno della morte
(Poliziesco, 2013) con
Fritz Karl, Götz Schubert, Arndt SchweringSohnrey. Regia di
Edzard Onneken.
TG1 Notte
9.40
10.25
10.30
11.20
12.10
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15.35
16.15
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19.40
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21.15
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23.50
0.05
Il nostro amico Kalle
Rai Player
Rai Parlamento Spaziolibero
TG2 Insieme Estate
TG2 Flash
Summer Voyager
Il nostro amico Charly
La nostra amica Robbie
TG2 Giorno
Il caffè degli Europei
Prossima fermata:
omicidio (Thriller,
2010) con Brigid Brannagh. Regia di John
Murlowsky.
Elementary
Guardia Costiera
Rai Parlamento Telegiornale
TG2 Flash L.I.S.
Rai TG Sport
TG2 - Meteo 2
N.C.I.S.: Los Angeles
“Il vaccino”
N.C.I.S. “A caccia di
fantasmi”
TG2 - 20.30
Lol;-) con Réal Bossé
La carica dei 102 - Un
nuovo colpo di coda
(Commedia, 2000) con
Glenn Close, Gérard
Depardieu, Ioan Gruffudd. Regia di Kevin
Lima.
Prima tv Rai The Good
Wife “La demolizione”
con Julianna Margulies
TG2
Tezz (Azione, 2012)
con Anil Kapoor, Kangana Ranaut, Ajay
Devgn. Regia di Priyadarshan.
10.00
11.00
11.55
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12.25
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15.05
15.50
16.50
17.50
18.55
19.00
19.30
20.00
20.10
20.35
21.05
23.30
0.25
0.35
0.45
1.20
1.30
Agorà. Condotto da
Gerardo Greco
Mi manda Raitre. Condotto da Elsa Di Gati
Elisir
Meteo 3
TG3
TG3 Fuori TG “Il Festival dei Due Mondi di
Spoleto”
Pane quotidiano “Il
mondo poetico di
Francesco De Gregori”
Il tempo e la storia
TG Regione - Meteo
TG3 - Meteo 3
TGR Piazza Affari
TG3 L.I.S
Rai Player
La casa nella prateria
“L’eredità”
Sam e Sally “La collana”
Due assi per un turbo
Geo Magazine
Meteo 3
TG3
TG Regione - Meteo
Blob
I giorni di Parigi
Un posto al sole
TG3 Speciale “Brexit”
Radici - L’altra faccia
dell’immigrazione
TG Regione - Meteo 3
Rai Parlamento Telegiornale
Rai Cultura Memex La scienza raccontata
dai protagonisti
Fuori orario. Cose
(mai) viste
V.o. con sottotitoli La
tenda scarlatta (Drammatico, 1953) con
Anouk Aimée
10.55
11.00
13.00
13.40
14.10
14.45
15.45
16.45
18.45
19.55
20.00
20.40
21.10
23.30
0.10
0.40
1.25
2.15
TG5 Mattina
CentoVetrine
CentoVetrine
Le tre rose di Eva. Con
Anna Safroncik, Roberto Farnesi
TG5 - Ore 10
Forum. Condotto da
Barbara Palombelli
TG5 - Meteo.it
Beautiful
Una vita
Cherry Season - La stagione del cuore
Il segreto
Un’estate a Marrakech
(Commedia, 2010) con
Jutta Speidel, Peter
Sattmann, Luise Helm.
Regia di Gero Weinreuter.
TGCom - Meteo.it (all’interno)
Caduta libera smile
TG5 Prima Pagina
TG5 - Meteo.it
Paperissima Sprint
Estate. Condotto da
Maddalena Corvaglia,
Vittorio Brumotti e il
Gabibbo
Caduta Libera Campionissimi “Una serata
speciale”. Condotto da
Gerry Scotti
SuperCinema “Speciale Taormina”
X-Style Motori
TG5 Notte - Meteo.it
Paperissima Sprint
Estate. Condotto da
Maddalena Corvaglia,
Vittorio Brumotti e il
Gabibbo (Repl.)
TG5 Meteo.it
SATELLITI
FILM
SPORT
19.20 Pongo il cane
milionario
Con Ivan Massagué SCF
19.25 San Pietro e le Basiliche Papali di Roma 3D
Con Adriano Giannini
SC1
(voce narrante)
21.00 Chiedimi se sono
felice
Con Giacomo Poretti SCC
21.00 Alice in Wonderland
Con Mia Wasikowska SCF
21.00 The Uninvited
Con Emily Browning SCM
21.00 Ritorno al Marigold
Hotel
SCP
Con Judi Dench
21.00 The Fighter
Con Mark Wahlberg SCU
21.10 Prima tv Dio esiste e
vive a Bruxelles
SC1
Con B. Poelvoorde
21.10 Casino Royale
SCH
Con Daniel Craig
22.35 L’amore bugiardo Gone Girl
SCM
Con Ben Affleck
22.45 Manuale d’amore
Con Carlo Verdone SCC
22.55 Ciak, si canta
Con Kiernan Shipka SCF
23.00 Studio 54
Con Ryan Phillippe SCU
23.10 La leggenda di Al,
John & Jack
SC1
Con Aldo Baglio
23.10 Arsenico e vecchi
confetti
SCP
Con Chris Cooper
23.35 Agente 007 - Al
servizio segreto di Sua
Maestà
Con George Lazenby SCH
SCF
0.30 Home - A casa
LEGENDA
C - CN Cult - Cartoon Network
SKM Sky Mondiali HD
D
Discovery Chan. HD
ES
Eurosport HD
DY Disney Channel
11.30 Golf, PGA European Tour
BMW International
Open: 2a giornata - 1a
SP3
parte (Diretta)
13.00 Tennis, ATP World Tour
250 Series Nottingham:
ES
semifinali (Diretta)
13.10 Motomondiale GP
Olanda: Moto 3 - Moto
GP - Moto 2: 2a sess.
SP2
prove libere (D)
15.30 Golf, PGA European Tour
BMW International
Open: 2a giornata - 2a
SP3
parte (Diretta)
17.00 Scherma, Europei 2016
ES
(Diretta)
19.00 Snooker European Tour
Riga: finale (Diretta) ES
20.30 Basket, Serie A2 Brescia
- Fortitudo Bologna
(Playoff. Finale. Gara
SP3
5) (Diretta)
SP1
21.00 Paris Nuit Live
21.00 Wrestling,
SP2
WWE NXT
21.05 Tennis, ATP World Tour
250 Series 2016 NottinES
gham: semifinali
HD
15.35
16.05
16.35
17.00
17.55
18.20
18.30
19.25
21.10
23.45
1.15
10.45
11.30
12.00
13.00
14.00
15.30
16.00
18.55
19.35
19.55
20.30
21.15
0.30
0.35
2.40
Cuore Ribelle
Carabinieri 3 “Radio
Voice” con Alessia
Marcuzzi
Ricette all’italiana
TG4 - Meteo.it
Un detective in corsia
“Omicidio d’annata”
con Dick Van Dyke
La signora in giallo
con Angela Lansbury
Lo sportello di Forum.
Condotto da Barbara
Palombelli
I viaggi di Donnavventura
La stangata (Commedia, 1973) con Robert
Redford, Robert Shaw,
Paul Newman. Regia
di George Roy Hill.
TGCom - Meteo.it
(all’interno)
TG4
Dentro la Notizia Meteo.it
Tempesta d’amore
Dalla vostra parte.
Condotto da Paolo Del
Debbio
Quarto Grado “Giallo
di Benevento: la morte
della piccola Maria
Ungureanu”. Condotto da Gianluigi
Nuzzi con Alessandra
Viero (Dir.)
I bellissimi di R4
Il mistero dell’acqua
(Drammatico, 2000)
con Catherine McCormack, Sean Penn, Josh
Lucas. Regia di Kathrin
Bigelow.
Vai con la sigla - Ieri e
oggi in tv
11.00
13.30
14.00
14.20
16.20
17.15
19.00
20.00
20.35
21.10
23.00
1.15
1.25
2.00
3.00
CANALI FREE DIGITALE TERRESTRE
TELEFILM
Rai 4
Rai 5
21.00 Prima tv Rosewood “Un
FC
ragazzo di talento”
21.00 Novità - Prima tv The
Grinder “Il principe del
F
foro”
21.00 I maghi di Waverly DY
21.00 Revenge “Epitaffio” FL
21.10 Sleeper cell “Nuovi acSKA
cordi”
NCK
21.20 I Thunderman
21.25 Prima tv The Grinder
“La giustizia non ha
F
prezzo”
DY
21.25 Raven
21.50 Prima tv Life in Pieces
F
“Tata cercasi”
21.50 Zack e Cody sul ponte
DY
di comando
FL
21.50 Revenge “Follia”
21.55 Prima tv Rosewood
“Vandali e vitamine” FC
22.10 Sleeper cell “Il disceSKA
polo”
22.15 Prima tv Life in Pieces
“Il mercato messicano” F
DY
22.20 Violetta
22.45 Scream Queens “ChaF
nel-o-ween”
FL
22.45 The Catch
21.10 Blitz (Drammatico, 2011)
con Jason Statham. Regia
di Elliott Lester.
22.55 Prima tv Ray Donovan
“Irish Spring”
23.50 Fargo “The Crocodile’s Dilemma”
19.20 Le nozze di Figaro - Apertura 59a edizione Festival
dei Due Mondi (Dir.)
23.20 Terza pagina
23.50 Nick Cave - 20.000 Days On
Earth (Doc., 2014) Regia di I.
Forsyth, J. Pollard.
Rai Storia
Cielo
20.45 Il tempo e la storia
21.30 L’Italia della Repubblica
22.30 Donna Guerra e Pace
21.15 Attrazione fatale (Drammatico, 1987) con Michael
Douglas. Regia di Adrian
Lyne.
23.15 Sex Researchers
DOCUMENTARI
RAGAZZI
20.55 Prima tv Prigionieri di
NGC
viaggio
D
21.00 Amici per le bielle
21.00 Apocalypse NeanderTHC
thal
21.10 Prima tv America’s Next
SKU
Top Model
21.50 L’impero della
NGC
droga
21.55 Prima Tv Diesel
D
Brothers
22.00 Prima tv America’s Next
SKU
Top Model
18.30
18.50
19.00
19.15
19.40
19.45
20.00
20.25
20.50
21.15
21.40
21.45
F
I Simpson
The Powerpuff Girls CN
F
I Simpson
Lo straordinario
mondo di Gumball CN
CN
Clarence
DY
Summer Camp
Teen Titans
CN
CN
Teen Titans
CN
Teen Titans
CN
Teen Titans Go!
CN
Teen Titans Go!
NCK
Spongebob
Canale disponibile anche in alta definizione
F
Fox HD FC-FL Fox Crime HD Fox Life
SKA Sky Atlantic
MGM Metro Goldwyn Mayer
NCK Nickelodeon
13.05
13.45
14.35
15.00
Belle e Sebastien
Georgie
Sailor Moon
Chuck
White Collar
White Collar
Studio Aperto Meteo.it
Sport Mediaset
I Simpson
I Griffin
The Big Bang Theory
“Il Fattore sorella gemella”
My name is Earl “A
sud della frontiera prima parte” con Jason
Lee
Due uomini e mezzo
“Superpapà”
Suburgatory “A spasso
con Dalia”
Friends “Un premio
per Joey” “Il provino”
con Jennifer Aniston
Dharma & Greg
“Uomo ideale cercasi”
Camera Cafè con Luca
e Paolo
Studio Aperto Meteo.it
C.S.I. Miami “L’addio
di Alexx” “La morte
corre sul filo” con
David Caruso
Prima tv Blindspot
“Per contattare il tuo
responsabile”“Troverai
l’occorrente” “Nell’ultimo posto dove guarderesti” con Jaimie
Alexander
Top Dj «Re - Play»
Suits “Crisi d’identità”
“Imbattuto” con Gabriel Macht
NGC National Geo.HD
SC1 - SCU Cinema 1 HD - Cult
SCC Cinema Comedy HD
SCF Cinema Family HD
SCH - SCM Cinema Hits HD-Max HD
SF1 Sky Formula 1 HD
SCP Cinema Passion HD
SP1-2-3 Sky Sport 1-2-3 HD
SKU Sky Uno
THC The History Channel
Rai Movie
21.15 Green Card - Matrimonio
di convenienza (Commedia, 1990) con Gérard Depardieu. Regia di Peter
Weir.
23.10 Merantau (Azione, 2009)
con Iko Uwais, Sisca Jessica, Christine Hakim.
Regia di Gareth Evans.
Iris
21.00 Prima tv Bruc. la Leggenda
(Avventura, 2010) con Juan
Jose Ballesta. Regia di Daniel Benmayor.
22.55 Il Bounty (Avventura,
1984) con Mel Gibson.
Regia di Roger Donaldson.
Meteo
Omnibus (Dir.)
Coffee Break. Condotto da Andrea Pancani (Dir.)
L’aria che tira. Condotto da Myrta Merlino (Dir.)
TG La7
TG La7 Cronache.
Condotto da Bianca
Caterina Bizzarri
Tagadà. Condotto da
Tiziana Panella (Dir.)
Sfera
Joséphine, ange gardien “Nadia” con
Mimie Mathy
A cena da me - Come
Dine With Me
TG La7
Otto e mezzo. Condotto da Lilli Gruber
(Dir.)
Crozza nel paese delle
meraviglie “Best of”.
Condotto da Maurizio
Crozza
Tutti pazzi per Mary
(Commedia, 1998) con
Cameron Diaz, Matt
Dillon, Chris Elliott.
Regia di Bobby Farrelly, Peter Farrelly.
TG La7
Otto e mezzo. Condotto da Lilli Gruber
(Repl.)
A cena da me - Come
Dine With Me (Repl.)
Tutti gli uomini del re
(Drammatico, 2006)
con Sean Penn, Jude
Law, Anthony Hopkins. Regia di Steven
Zaillian.
CLASS TV
Class Cnbc
(Canale 507 di Sky)
18.00 Report - Il TG della Finanza
19.00 Gli Speciali di Class
CNBC: Partita Doppia Speciale Brexit
20.15 The Edge
22.00 Linea Mercati Notte
Class Horse
(Canale 221 di Sky)
14.20 Special Class: Fiorente, a
cavallo per Firenze
20.35 Furusiyya FEI Nations Cup
2016: Sopot
Class TV Moda
(Canale 180 di Sky)
18.00
18.15
21.00
22.00
23.30
Fashion Dream
Full Fashion Designer
Breakout
Full Fashion Designer
Fashion Dream
CANALI PREMIUM DIGITALE TERRESTRE
Joi
Action
Premium Stories
20.20 Due uomini e mezzo “Chi
la dura la vince” “Grandi
successi”
21.15 Prima tv 2 Broke Girls
21.40 Super Fun Night
22.05 Mom
23.05 The Big Bang Theory
“L’esaltazione dei vegetali cruciferi”
23.30 Due uomini e mezzo
19.05 Undercover “Un capo di
troppo” “Di nuovo in
pista” con Vladimir Penev
21.15 Prima tv Chicago Fire
“Kind of a Crazy Idea”
“Where the Collapse
Started” “Superhero”
con Jesse Spencer
23.40 Supergirl “Master Jailer”
con Melissa Benoist
20.20 Royal Pains “L’inizio
della fine” con Mark Feuerstein
21.15 Prima tv Chicago Med
“Scelte” “Chiarezza” con
Yaya Dacosta
22.55 The Mysteries of Laura
“San Valentino” con
Debra Messing
23.50 X-Style
Premium Cinema
Studio Universal
Premium Sport
21.15 La teoria del tutto (Biografico, 2014) con Eddie
Redmayne, Felicity Jones,
Charlie Cox. Regia di
James Marsh.
23.15 Yves Saint Laurent (Biografico, 2014) con Pierre
Niney, Guillaume Gallienne, Charlotte Lebon.
Regia di Jalil Lespert.
21.15 D.A.R.Y.L. (Fantastico,
1985) con Barret Oliver,
Mary Beth Hurt, Michael
McKean. Regia di Simon
Wincer.
23.00 A scuola con papà (Commedia, 1986) con Rodney
Dangerfield, Sally Kellerman, Burt Young. Regia
di Alan Metter.
18.30
19.00
19.30
20.05
21.00
Premium Sport News
Premium Sport News
YouPremium
YouPremium
Calcio, Premium Calcio
Classic Fiorentina - Manchester United 1999/00
22.45 Calcio Mercato
23.20 Calcio Mercato
0.00 Premium Sport News
È L’INIZIO DELLA VOSTRA VACANZA O SOLO DELLA TUA?
ABBANDONARE UN ANIMALE È UN REATO INFAME E SEMPRE PIÙ INUTILE,
PERCHÉ ANDARE IN VACANZA CON LUI È PIÙ FACILE DI QUEL CHE PENSI. VAI SU
VACANZEBESTIALI.ORG E SCOPRI UN MONDO PRONTO AD ACCOGLIERVI, INSIEME.
Enpa ringrazia per questo spazio.
28
World League, Settebello sbarca ai quarti
Moto ad Assen: Bulega rinnova con Sky
Wimbledon, forfait della Azarenka
Dopo la sconfitta contro la Grecia, riscatto dell’Italia che ha
battuto ieri 17-10 il Giappone nella terza partita delle Superfinal di World League, in corso in Cina. Oggi alle 9 italiane gli
azzurri giocheranno i quarti di finale contro il Brasile.
Il motomondiale arriva in Olanda, ad Assen. Oggi le prime
libere (ore 9.55 e 14.05, diretta Sky Sport Moto Gp). Intanto
Nicolò Bulega, che corre in Moto 3, ha rinnovato per altri due
anni (2017 e 2018) con la scuderia Sky Racing Team VR46.
Victoria Azarenka, numero 6 del mondo, ha dato forfait al
torneo di Wimbledon, che parte lunedì. La 26enne bielorussa non ha ancora recuperato dall’infortunio al ginocchio che
l’aveva costretta al ritiro nel primo turno del Roland Garros.
Insigne e nuovo modulo
Per stupire le Furie
serve lo scugnizzo
22
Il ct azzurro Antonio
Conte (46 anni). Dopo
gli Europei allenerà il
Chelsea
giocatori utilizzati da
Conte, contro i 17
di Del Bosque
::: CLAUDIO SAVELLI
■■■ È bastato un quarto d’ora di celebrità a
© RIPRODUZIONE RISERVATA
337
km percorsi dagli
azzurri, spagnoli
fermi a 320
6
iberici impegnati per
270’ minuti contro
2 soli italiani
::: FRANCESCO PERUGINI
EURO 2016 - FRANCE
Lorenzo Insigne per stampare sul palo l’unica cosa giusta di una partita sbagliata. Conte
dovrebbe dormirci su in vista dell’ottavo di
finale contro la Spagna, e non solo perché
nella nostra diffusa bruttezza, il napoletano è
un brindisi al calcio. Se in 15’ contro l’Irlanda, Insigne ha generato una piccola scossa,
in un’ora e mezza contro gli spagnoli potrebbe provocare un terremoto. Pensiamoci.
Anche perché ci sono partite in cui l’azzardo è necessario, e quella di lunedì rientra in
questa categoria. Quattro anni fa Prandelli
non osò cambiare in finale, nonostante la
stanchezza dei titolari fosse evidente e oltre il
limite: finì 4-0 per loro, mentre a noi rimase
solo il rimorso. Stavolta servirebbe un sussulto, una sorpresa, una variante, perché la Spagna ci aspetta al varco del nostro 3-5-2, ormai
studiato e capito.E allora perché non cambiare, affidandosi all’unico per cui vale la pena
farlo: Insigne, la pedina alternativa, e quindi
finora esclusa. Oltretutto, la nazionale di Del
Bosque vista con la Croazia ha evidenziato di nuovo - alcune lacune difensive: Lorenzo
è un coltello che va sfilato dalla panchina e
infilato nella piaga difensiva spagnola.
E poi, la manovra azzurra è stentata, arrugginita a tal punto che la predilezione per il
lancio immediato è diventata un’ossessione.
In questo contesto, e in relazione alle qualità
di palleggio della Spagna, Insigne è l’unico in
grado di offrire una valvola di sfogo alternativa al gioco dell’Italia.
Contro l’Irlanda, oltre all’occasione creata,
Lorenzo si è abbassato per dare una nuova
dimensione alla costruzione azzurra, a tratti
tendente a zero. Retaggio pericoloso, perché
chi rinuncia al gioco contro la Spagna,di fatto alza bandiera bianca, favorendone la colonizzazione della
trequarti. Per fare loro la guerra, sono necessari un pressing più aggressivo e un possesso palla consolidato.
Meno frenesia e più pensiero, e quindi anche più coraggio: per schierare
Insigne, per cambiare modulo, per
variare strategia e per recuperare
l’atteggiamento che ci ha portato
agli ottavi.
A Lille le motivazioni hanno fatto
la differenza, però paradossalmente l’Irlanda ha fatto l’Italia mentre
l’Italia si smarriva. Loro erano feroci nell’assalto e incuranti dei limiti tecnici, noi eravamo pigri,
spavaldi e un po’ nervosi perché
consci di una superiorità non
manifestata. L’Italia ha ancora
tre giorni per ritrovarsi, altrimenti la Spagna sarà l’ultima
tappa di un illusorio viaggio, finito
nell’anonimato esattamente com’era
iniziato.
■■■ Grazie, Irlanda. Magari
voi«verdi» in questo momento pensate di dover ringraziare gli azzurri per avervi regalato il passaggio del turno, ma
non è così. Siamo noi tutti italiani che dobbiamo dirvi
thank you!.
La nostra gratitudine, infatti, va a voi, Brady e compagni,
per lo schiaffone di Lilla. Tre
punti non ci sarebbero serviti
a niente in classifica, uno 0-0
ci avrebbe illuso di essere imbattibili e imperforabili, mentre era proprio una sconfitta
quella che ci voleva per il
gruppo di Antonio Conte. Il ct
era stato l’unico a paventare i
rischi di questa partita, ma in
troppi si erano rilassati. I panchinari, prendendo l’occasione come un contentino. Ma
anche i possibili titolari, convinti di non doversi giocare
una maglia in ogni minuto di
questa competizione (vedasi
lo stizzito Florenzi almomento della sostituzione). Proprio
questo atteggiamento ci è costato un bel bagno d’umiltà,
ma in tempo per rimediare.
Non basterà rinunciare a
giocare per passare il turno
con la Spagna lunedì. Non sarà sufficiente trincerarsi in difesa per fermare Iniesta, Morata & Co. Servirà la feroce
concentrazione
mostrata
contro il Belgio. Bisognerà
mettere in campo gli attributi
«rivendicati» da Giaccherini
al termine del match con la
Svezia. Avrà anche sbagliato
Conte a mettere in campo
mercoledì sera Bonucci da
diffidato, ma l’esitazione del
centrale juventino è un segnale chiaro: non si può mollare
un centimetro, non si può
guardare avanti prima di aver
concluso ogni partita. E questo varrà ancora di più al Sa-
Benedetta
sconfitta
Battuti e ridimensionati: il ko con l’Irlanda aiuterà Conte
a risvegliare la «rabbia azzurra» in vista della Spagna
Italia con 10 diffidati ma più energie. Del Bosque: «Vi temo»
int Denis con dieci azzurri a
rischio squalifica per i quarti.
A proposito di retroguardie,
però, non dimentichiamo
che Buffon è ancora imbattuto, mentre De Gea si è attirato
molte critiche per le papere
contro i croati.
La Spagna di Del Bosque
(«sono moderatamente ottimista. Non vedo l’Italia una
squadra difensiva in assoluto
nonostante abbia questa fama»,ha raccontato ilctal quotidiano As) sarà più stanca,
avendo giocato tre partite
con gli stessi uomini - sei uomini in campo per 270’ (più
Alba a 261’) contro i soli Barzagli e Bonucci sempre in
campo per noi - ma avrà tonnellate di talento in più. A partire da Iniesta, vera stella finora di Francia 2016. La Croa-
il graffio
Eurotraditori
■■■ Le «teste di serie» degli Europei in corso era-
no Francia, Inghilterra, Germania, Spagna, Belgio e Portogallo. Hanno mantenuto il loro status
soltanto Francia e Germania, essendo l’Inghilterra, la Spagna e il Belgio arrivate seconde e il Portogallo addirittura tra le migliori terze. Intendiamoci, la scorpacciata di peperonata fredda resta sempre la principale causa degli abbinamenti cervellotici agli ottavi ma quattro Paesi, venendo meno
al loro ruolo di leader, ci hanno messo una buona
dose ciascuna di coda alla vaccinara senza sedano.
SERGIO DE BENEDETTI
zia, tuttavia, ha dimostrato
che le Furie Rosse si possono
battere,e pure senza stelle come Modric e Mandzukic. A
questo gruppo mancherà pure un Perisic in stato di grazia,
ma abbiamo undicititolarissimi che quando vogliono sanno sputare il sangue. Come
Conte seppe sfruttare la dolorosa eliminazione della Juve
contro ilGalatasaray per chiudere una stagione record da
102 punti, così il ct dovrà convertire i malumori post-Irlanda nella grinta giusta per spaventare i campioni in carica.
Quelli che quattro anni fa
ci hanno massacrato in finale, quelli che non battiamo da
Usa ’94. Certo, all’epoca avevamo quel fenomeno di Baggio a dipingere, ma pure Tassotti letteralmente a menare.
Quell’Italia sfiorò il trionfo iridato, quando ancora il tikitaka era solo un tarlo nella
mente di Pep Guardiola. E
quel mondiale, per chi se lo
fosse dimenticato, ci aveva visto perdere 1-0 contro l’Irlanda.
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30
SPORT
__Venerdì 24 giugno 2016__
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su www.liberoquotidiano.it
@
I legali di Alex chiedono di anticipare le controanalisi
Malagò tifa Schwazer: «Spero vada a Rio ma è dura»
■■■ La difesa di Alex Schwazer pun-
terà molto sul singolare viaggio che è
stato fare alla provetta misteriosa tra
marzo ed aprile 2016. Uno spostamento dallaboratorio di Colonia a Montreal, sede dell’agenzia mondiale antidoping. «Perchè da Colonia, laboratorio
di alto livello, quella provetta è stata
portata fino a Montreal e poi è ritornata a Colonia?», si chiede l’entourage
dellmarciatore altoatesino trovato po-
sitivo da un ri-test effettuato il primo
gennaio. In mano ai legali ci sarebbero documenti inconfutabili dove gli organismi internazionali certificano le
negatività dei test effettuati.
In attesa della memoria difensiva
che i suoi legali, Gerhard Brandstaetter e Thomas Tiefenbrunner annunciano essere corposa, il 28 giugno il
marciatore altoatesino verrà sospeso.
Il 5 luglio sono attese le controanalisi.
I suoi legali stanno cercando di anticiparle alla prossima settimana, ma se
anche la prova B confermerà la
positività al testosterone, Schawazer
verrà convocato per l’audizione all’Ufficio di Procura Antidoping del Coni.
Intanto, in una nota, la Fidal, conferma non c’è nessun mistero o complotto: «In questa vicenda, le regole hanno sempre rappresentato il punto di
riferimento a monte di ogni decisio-
Alex Schwazer (31
anni) ha vinto l’oro
nella 50 chilometri
a Pechino 2008 [LaP]
ne. Senza nessun tipo di distinguo». E
sulla possibile partecipazione di
Schwazer a Rio si è espresso anche il
presidente del Coni, Giovanni
Malagò: « Io sono uno che la speranza
ce l’ha sempre,sono ottimista, ma certo la casistica e la storia lasciano intendere un altro tipo di direzione, salvo
che si dimostri qualcosa di diverso».
G.D.C.
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OTTAVI INVASI
Altro che «no-Euro»
En plein britannico
Bale stella di un torneo con quattro nazionali del Regno Unito
E l’inglese Atkinson dirige il derby tra Galles e Irlanda del Nord
::: DANIELE DELL’ORCO
■■■ Nonostante una formula
a dir poco discutibile, la chiusura della prima fase dell’Europeo in Francia ha fornito interessanti segnali sullo stato del
calcio continentale. Le gerarchie sono in bilico, le distanze
tra piccole e grandi nazioni sono ridotte e ilcalcio anglosassone non è più solo sinonimo di
Inghilterra. Proprio mentre si
decidono le sorti
della permanenza
della Gran Bretagna nell’Unione
Europea, tutte e 3
le formazioni britanniche si sono
qualificate perla fase a eliminazione
diretta.E se perl’Inghilterra si trattava
di un obiettivo minimo, Galles e Irlanda del Nord
hanno compiuto
un’impresa sportiva qualificandosi
da debuttanti assolute. Il Galles di Bale,peraltro, ha conquistato anche il
primo posto nel girone dell’Inghilterra. Un Europeo
che parla inglese,
insomma (visto
che agli ottavi ci sarà pure l’Irlanda),
con la suggestione
di un arbitro inglese, Atkinson, che
dirigerà ilderby britannico Galles-Irlanda del Nord,
l’ottavo di finale di
domani alle 18.
Proprio Bale, il
protagonista del trasferimento
più caro della storia,rappresenta l’esempio della ricaduta che
avrebbe l’uscita del Regno Unito dalla Ue, visto l’impatto che
avrebbero i cambiamenti nelle
leggi sull’immigrazione sugli
equilibri della Premier, e del
calcio continentale. A meno di
deroghe speciali, Bale nel Real
Madrid occuperebbe una ca-
sella da extracomunitario e avere giocatori britannici in rosa
spingerebbe molti club continentali a dover rivedere i loro
piani sul mercato. Per non parlare, poi, dei giocatori provenienti dall’Ue che dovrebbero
abbandonare il Regno Unito.
Le regole introdotte dalla Foot-
FEDELE A RANIERI
Vardy-Leicester
fino al 2020
Jamie Vardy ha rinnovato con il Leicester
di Ranieri per altri 4
anni (2020). Il nuovo
accordo prevede un
ingaggio da 4.5 milioni di euro l’anno [LaP]
ball Association sui visti lavorativiper glisportiviextracomunitari prevedono un permesso di
soggiorno per calciatori originari dei primi 50 paesi del
ranking mondiale Fifa, e che
abbiano giocato almeno il 70%
di partite internazionali (con
club o nazionali) in cui sono
stati convocati negli ultimi due
anni (con possibilità di ricorso). Con questi standard solo
23 dei 180 stranieri attualmente nelle prime divisioni avrebbero il
permesso di lavoro. Nei principali 5
club gente come
Zouma e Azpilicueta (Chelsea),
De Gea, Mata,
Schneiderlin e
Martial (United),
Mangala, Navas
e Nasri (City), Bellerìn e Coquelin
(Arsenal) e il belga
Mignolet (Liverpool) sarebbe costretta ad emigrare.
Secondo i sostenitori del no, queste regole potrebbero beneficiare il
calcio inglese, dal
momento che i
club dovranno investire nei talenti
nazionali. Ma nei
primiannila qualità del gioco scenderebbe, che nel
calcio di oggi vuol
dire soldi. Solo di
diritti tv la Premier
incassa 7 miliardi
di euro, più altri 2
miliardi dalla vendita dei diritti per
l’estero. Questo, assieme alla
svalutazione della moneta, significherebbe un miliardo di
sterline in meno, con ricaduta
su quel concetto di mutualità
che permette ai club inglesi di
ridurre le distanze tra piccole e
grandi. La natura stessa della
Premier verrebbe così stravolta
per sempre.
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Nel Paese dei geyser esulta solo il telecronista
Metti una sera in piazza a Reykjavik
con gli islandesi che non si sciolgono
::: GIOVANNI RUGGIERO
REYKJAVIK
■■■ Un gruppo di signore
sulla sessantina sembra averci puntato, siamo tre italiani
in piazza Ingólfstorg a Reykjavik e in mezzo a un migliaio di
islandesi, forse ci hanno riconosciuto perché sono tutti a
mezze maniche mentre noi di
togliere il maglioncino non ci
pensiamo neanche. La folla
per vedere Islanda-Austria
era arrivata alla spicciolata già
dalla mattina, chissà quanto
spinta dall’eccitazione delmomento storico, del calabrone
islandese che vola anche se
non potrebbe, oppure da
quel sole che quasi quasi riscalda. Lui è lassù dalle tre di
stanotte, se n’era andato giusto per tre ore, il tramonto qui
è un po’ una presa in giro.
Quando abbiamo raggiunto
la piazza, ci siamo fatti le solite
premesse: «Mi raccomando
non ci dividiamo, occhio che
qua può scattare la bolgia».
Magari.
Con un po’ di adrenalina
autoindotta ci siamo infilati
nel mucchio blu, sui lati tanti
padri con bambini, verso il
centro i più giovani, qualche
coppia, ma quel che salta agli
occhi sono i gruppetti di lunghi capelli lisci biondi, occhi
azzurro oceano, studentesse
e giovani donne che hanno
scelto la piazza per seguire la
partita, magari perché il fidanzato o il marito aveva preferito
la Francia, se è vera la teoria
che l’8% della popolazione
dell’isola è partita per questo
Europeo. Sentendo tutta la responsabilità sulle spalle di doverle consolare in caso di insuccesso, arriva il lampo dal
maxischermo: Bodvarssor
sembra un invasato, controlla
il pallone e ammazza il portiere austriaco Almer. La folla
della piazza esplode con un
urlo, noi pure urliamo e saltelliamo come dementi, tanto,
forse troppo, comunque più
degli altri che dopo dieci secondi avevano smesso, noi invece ancora ci dimenavamo
come scimmiette. Con un po’
di imbarazzo, torniamo a seguire la partita, le biondine ci
guardano come fossimo babbei, le sessantenni continuano a fissarci. Decidiamo di
gioire dentro.
Il primo tempo sta per finire, l’Austria sembra più viva
che morta,Skulason pensa bene di ravvivare la situazione afferrando un avversario nella
sua area.Rigore giusto, la piazza mugugna. Dragovic smarmella tutto e becca il palo. In
noi scatta irrefrenabile il gesto
dell’ombrello intorno a noi il
silenzio.
L’intervallo è l’apoteosi delle birre in lattina: «Oh dai che
adesso bevono e si scatenano». Poveri illusi. Le lattine
vanno giù a sorsetti che dureranno tutto il secondo tempo,
un uomo dai tratti asiatici passa tra la gente con un bustone
nero per raccogliere l’immondizia, siamo sbigottiti.
Dall’altra partita del girone,
Ungheria-Portogallo, arrivano buone notizie perché il pa-
31
SPORT
__Venerdì 24 giugno 2016__
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@
Ancora il Cile (Colombia ko 2-0) tra la Pulce e il primo titolo con l’Argentina
Diego Maradona (55
anni) è stato ct
dell’Argentina al
Mondiale 2010 [LaP]
Maradona sfida Messi: «Vinci la Copa o non tornare»
■■■ «È chiaro che domenica vinceremo la finale, ma se non dovesse essere meglio che non tornino», è ilpronostico sull’atto finale della Coppa America di Diego Armando Maradona
che vede l’Argentina favorita contro il
Cile. Il Pibe de oro ha parlato in occasione di una intervista ad un canale
argentino a trenta anni dal gol di mano contro l’Inghilterra nel mondiale
del Messico vinto poi dall’Albiceleste,
episodio ribattezzato «la mano de
Dios». Maradona, in modo colorito,
ha interpretato il pensiero di molti sulla sfida che la «sua» Argentina affronterà contro il Cile. Messi, che con il gol
agli Usa è diventato il primo marcatore della nazionale con 55 gol,e compagni sono infatti, considerati favoriti
contro i campioni in carica della Roja,
che un anno fa vinsero la Copa America battendo in finale proprio l’Argenti-
na.Le due finaliste si sono già confrontati, nella partita di apertura, del torneo del Centenario. Match vinto 2 a 1
da Higuain e compagni. Con la vittoria del trofeo, che manca nella bacheca argentina dal 1993, la Pulce si aggiudicherebbe così per la prima volta
una Copa America.
Sarebbe ilprimo trofeo conquistatato dal giocatore con la maglia della nazionale maggiore, dopo la vittoria alle
Olimpiadi di Pechino. La finale (diretta ore 2 Sky Sport 1 HD, canale 201 o
su Sky Sport Mix,canale 106,nella notte tra domenica e lunedì) si giocherà
al MetLife di East Rutherford. Ai biancocelesti mancherà Lavezzi, autore di
un gol nella semifinale. Il Pocho ha riportato una frattura al gomito sinistro
e oggi sarà operato.
G.DEC.
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SVOLTA «AZZURRA»
L’Inter cinese parla italiano
Accordo con Candreva, possibile scambio Sirigu-Handanovic, ma Squinzi blocca Berardi
::: MICHELE MAZZEO
■■■ Sono giorni di pausa per
Tifosi islandesi in
piazza a Reykjavik
[Foto Pino
Ruggiero]
reggio agli islandesi torna utilissimo. Chiediamo a un biondino dietro di noi se i nostri
calcoli sono giusti, il ragazzino alza le spalle. Ci sente un
olandese che vive là, sembra
aver capito ilregolamento cervellotico della Uefa, lo assecondiamo passivi finché non
ci interrompe bruscamente il
pareggio dell’Austria di
Schopf.Con l’olandese lanciamo insulti divario genere contro l’austriaco, un ragazzo accanto a me sembra avere una
reazione scomposta, ma invece sta prendendo un pacchetto di cioccolatini dallo zaino.
Passa una mezz’ora ditribolazione e ansia (per noi), in
piazza chiacchierano con le
facce rilassate. All’Austria negano un rigore limpido, intorno a noimormorano, noi esultiamo meschini.Gli ultimi dieci minuti è un assalto al forti-
no islandese, anche Almer lascia i pali per pressare. Traustason, uno dei pochi professionisti di questa squadra, frega tutti, riparte palla al piede e
chiude a un minuto dalla fine.
Dai, adesso spaccheranno
qualche cestino, qualcuna si
spoglierà in nome della libertà morale nordica, macché. Al
triplice fischio parte in coro
un brano in islandese stile
«You never walk alone», poi
dal palco un piccoletto col microfono riesce a trascinare tutti in quattro o cinque: «Iceland, Iceland». La musica dalle casse si velocizza, qualcuno
accenna a ballare, ma il grosso sta andando via. Le sessantenni però non si sono dimenticate di noi, partono in fila
con un trenino e ci vengono
ad abbracciare. Delle biondine non c’è più traccia.
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i giocatori impegnati nell’Europeo che sono però molto attivi
nelle trattative di mercato. Tra
gli azzurri che affronteranno la
Spagna agli ottavi il protagonista della pista più calda è Antonio Candreva: l’Inter ha l’accordo con il giocatore (quadriennale da 2.7 milioni a stagione) e sta trattando con Lotito.I nerazzurri offrono 20 milionima la Lazio ne chiede 25.Dopo l’esordio all’Europeo contro
l’Irlanda,Salvatore Sirigu,è vicino alla conclusione della sua
esperienza con il Psg e al suo
rientro in Italia. Ilportiere ex Palermo è seguito dalla Fiorentina e dalla stessa Inter, che pensa ad uno scambio (più conguaglio a favore dei nerazzurri)
con Handanovic. A fare gola a
tante squadre cisono soprattutto gli attaccanti a disposizione
diAntonio Conte. Il nuovo allenatore della Lazio Bielsa vorrebbe portare nella capitale il
tandem Pellè e Immobile
(che però piace anche al Napoli). Anche la Juventus è alla ricerca di un rinforzo per l’attacco: l’obiettivo è Michy Batshuayi, belga attaccante del
Marsiglia finito nel mirino di
Marotta & Paratici (che pensano anche ad Alexis Sanchez)
dopo l’addio di Morata.
Intanto sembra conclusasi
la querelle su Domenico Berardi, che negli ultimi giorni
ha visto coinvolti l’Inter, la Juve
e il Sassuolo. A fare chiarezza il
presidente dei neroverdi, Giorgio Squinzi:« l’Inter non ha assolutamente formulato alcuna
offerta per il nostro giocatore.
Resterà al Sassuolo e andrà alla
Juve al termine del prossimo
campionato». Non ci sarà dunque nessun trasferimento da
Sassuolo a Milano, sponda nerazzurra. E già, perchè anche la
trattativa per il prestito di Ra-
AL PESCARA 9 MILIONI, OGGI LE VISITE MEDICHE
Colpo Milan, preso Lapadula
Colpo a sopresa del Milan che
chiude l’acquisto di Gianluca Lapadula (foto LaP), bomber del
Pescara. Oggi il 26enne calciatore effettuerà le visite mediche
con il Milan. Il capocannoniere
della Serie B, 30 gol, firmerà con
i rossoneri un contratto quinquennale da 1 milione di euro a
stagione. Al Pescara andranno
invece 9 milioni. Adriano Galliani, ricevuto il consenso del presidente Silvio Berlusconi, ha chiuso con la società abruzzese battendo la concorrenza di Napoli,
Sassuolo, Genoa e Juve. La fumata bianca è arrivata dopo un incontro dei vertici rossoneri con
il presidente dei pescaresi, Daniele Sebastiani. [M.M.]
nocchia agli emiliani ha subito
uno stop dopo che l’Inter si è
rifiutata di pagare parte dell’ingaggio del difensore. E così il
dg Carnevali ha virato su Vlad
Chiriches del Napoli. Intanto
Iago Falque,ex Genoa, passa
in prestito dalla Roma al Torino, che attende anche l’ok di
Adem Ljajic. Il Grifone oggi
ufficializzerà il nuovo allenatore Juric, dopo l’arrivo di Davide Nicola sulla panchina del
Crotone.
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Zlatan cita Sinatra
Fuori di testa
La Turchia è furiosa
«Il biscotto tricolore»
■■■ In Turchia ce l’hanno con l’Italia. Gli
azzurri, perdendo contro l’Irlanda, hanno vanificato la qualificazione della nazionale della mezzaluna agli ottavi di finale. Per i turchi
è un «biscotto» ai loro danni. Addirittura per
qualche giornale l’Italia dovrebbe essere punita dall’Uefa, per aver schierato le riserve.
Conte,scrivono, avrebbe violato un fantomatico articolo 5. Situazione paradossale, noi
che da un Europeo (2004) siamo stati eliminati proprio a causa di un vero «biscotto».
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L’addio di Ibrahimovic:
«Svedese a modo mio»
■■■ «Un ringraziamento enorme agli sve-
desi, senza di voi non sarei mai stato in
grado di realizzare i miei sognI. Sarete sempre nel mio cuore blu e giallo. I love you». È
il saluto di Zlatan Ibrahimovic che mercoledì sera ha giocato il suo ultimo incontro
con la maglia della Svezia, sconfitta dal Belgio ed eliminata dagli Europei. «Vengo da
un posto che la gente chiama “ghetto di
Rosengard”», prosegue l’attaccante sul
suo profilo Facebook, «ho conquistato la
Svezia e l’ho fatta diventare il mio Paese. A
modo mio. Sono svedese».
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LA SINDROME HIKIKOMORI
Reclusi in casa per non fallire
Il male venuto dal Giappone
Servizio a pagina 37
IL COMUNE VUOLE VENDERE
I NUMERI DI IERI
::: 14 Borseggi
::: 20 Scippi
::: 17 Rapine
::: 21 Truffe
::: 23 Furti in appartamenti e negozi
::: 9 Furti di autovetture
::: 5 Furti a bordo di autovetture
::: 23 Arresti
Ferrovie Nord punta agli aerei
E vuole le quote Sea di Orio
Servizio a pagina 39
Redazione cronaca: viale Majno 42, 20129 Milano; telefono 02.999666; fax 02.99966227; email: [email protected]. Pubblicità: SpeeD Società pubblicità editoriale e Digitale, Viale Milanofiori Strada 3, Palazzo B10 - 20090 Assago (Milano); tel. 02.57577.605/640
:::
Commento
PenatitentatodaSala
IDemaMilano
rottamanoirottamati
::: ALESSANDRO USAI
■■■ A volte ritornano. Titubanti - «ho solo
provato a mettere fuori il naso per vedere se
avevo la forza di parlare davanti a una platea»,ha detto ieri. Ma non sembrano tanto
cambiati. Filippo Penati meno degli altri. Partiamo da una doverosa premessa. Il “Sistema
Sesto” non esisteva. Lo hanno stabilito i giudici di Monza. L’ex presidente della Provincia,
Filippo Penati, e gli altri dieci imputati sono
stati prosciolti nel processo sul presunto giro
di mazzette «perché il fatto non sussiste». Le
accuse erano, a vario titolo, corruzione e finanziamento illecito dei partiti. Ecco perché
adesso Filippo Penati cerca un risarcimento
«politico» dopo un percorso che ha certamente danneggiato la sua carriera.
Non a caso si è fatto vedere nel comitato di
Beppe Sala alla vigilia dell’esito elettorale. Un
segnale chiaro soprattutto per i suoi compagni di viaggio. Penati è un pezzo che ancora
conta nel centrosinistra e il suo sorriso poco
dopo la vittoria di Sala testimoniava anche
un suo possibile rientro nella politica che conta.Resta una domanda: con quale ruolo? Difficile ipotizzare una risposta. La pattuglia dei
giovani del Pd vuole difendere il lavoro svolto
durante gli ultimi anni e soprattutto passare
all’incasso al termine di una serratissima
campagna elettorale dove ci hanno messo la
faccia. E hanno rischiato di andare a casa.
Nella testa dei vari Cornelli, Bussolati, Maran
ma anche Tajani, Majorino, De Cesaris non
c’è spazio per un ritorno al passato. Hanno
vinto loro e loro vanno ricompensati. Il nome
di Penati fa sobbalzare sulla sedia più il centrosinistra che l’attuale centrodestra che sembra avere all’orizzonte ben altri regolamenti
dei conti.
Ma come chiudere il cerchio con Penati?
La sua linea è stata trasparente dopo la sentenza giudiziaria: «Si è messa fine a una ingiustizia durata quattro anni e mezzo, esce pulita la mia immagine di amministratore ed è
stata restituita la mia onorabilità». Condivisibile dal suo punto di vista. Ma la politica è
cinica. E questo messaggio sarebbe difficile
da far passare. Già la sinistra è dilaniata dopo
un forzato raggruppamento per non perdere
Palazzo Marino, ci mancava solo Penati a
«rasserenare» il clima. Come coniugare l’esigenza di rilancio di Milano con un volto che
rappresenta il passato? Un bel problema (...)
Peggio degli arancioni
La sinistra ci impone
la bandiera arcobaleno
La zona 2 rifiuta di esporla. Ma Pd e Radicali danno battaglia.Gli avvocati: nessun obbligo
FOTOGRAFATO DALLA MOGLIE AL SUPERMERCATO
Ecco l’esordio del pensionato Pisapia
■■■ I lavori all’interno delle
nuove municipalità meneghine non sono ancora iniziati e già fioccano le polemiche.
Nell’occhio del ciclone è finito il neo eletto presidente del
municipio 2, il leghista Piscina. La sua colpa? Aver deciso
dinon esporre la bandiera arcobaleno nella pride week.
MARIANNA BAROLI a pag.35
Buffagni (M5s)
«Ecco perché i grillini
non hanno votato»
■■■ Il Movimento 5 Stelle in
Lombardia, dopo Sedriano, ha
conquistato al ballottaggio Vimercate. Ma a Milano non si è
avvicinato agli exploit di Roma
e Torino. Analizza il voto Stefano Buffagni, consigliere regionale grillino, e leader emergente. È lui a spiegare il mancato
apporto dei grillini: «Non controlliamo i voti dei singoli. E loro in maggioranza hanno scelto di non votare nessuno, perché non si fidano».
FABIO RUBINI a pag.35
■■■ L’ex sindaco Pisapia col car-
rello della spesa in un supermercato cittadino. Lo ha immortalato
così la moglie Cinzia Sasso, ieri
mattina, e ha subito postato la foto su Facebook: «Ritorno alla vita
normale». A seguire una pioggia
di commenti. Molti hanno apprezzato,qualcuno ha storto il naso chiedendosi se sia per questo
che Giuliano ha rinunciato alla
corsa. Chiacchiere da bar. Certo
fotografare ilmarito come un pensionato qualunque non è stato il
più amorevole degli omaggi.
L’ipotesi di Roberto Tasca in giunta
Mr Expo vuole il suo socio al Bilancio
■■■ Il primo imbarazzo per il neosindaco Pd
Il miracolo della Statale:
«Tagliate le tasse
e il numero dei fuoricorso»
MASSIMO COSTA a pagina 34
a pagina 37
segue a pagina 34
La passerella chiude la notte
Clooney e Pitt pronti a dare buca a Christo
::: MASSIMO DE ANGELIS
■■■ Sulla mediatica passerella
“The Floating Piers” sfogliano la
margherita. Arriveranno, o no,
sul lago d’Iseo i super vip internazionali annunciati da giorni? Al
momento nessuno si è visto, anche se sono stati effettuati dei tentativi da parte dei big Clooney e
Brad Pitt. Il bel George soggiorna
da lunedì nella lussuosa villa Oleandra di Laglio e ha cercato in
PARLA IL PRORETTORE
Beppe Sala arriva da Roberto Tasca, il docente
di Economia degli intermediari finanziari
all’università di Bologna che Mr Expo vorrebbe
sulla delicata poltrona di assessore al Bilancio.
Tasca e Sala condividono tuttora una partecipazione azionaria nel capitale di Kenergy spa, società di fotovoltaico con sede legale a Milano.
queste ore di organizzare un viaggio verso Sulzano, dovendo però
rinunciare a causa dell’eccessivo
caos, mentre il marito della Jolie
gira da 48 ore nel nord Italia. Il
suo obiettivo è trovare il momento per incontrare Christo. Il troppo affollamento non aiuta, ma
qualcuno vocifera di eccezioni
notturne per mostrare l’installazione alle star.Le vere certezze sono altre, ovvero la definitiva chiusura notturna del percorso dalla
mezzanotte alle 6 delmattino, così da permettere la manutenzione e la pulizia dell’opera. A partire da oggi,verrà rimodulato l’intero sistema dei trasporti. Quindi i
treni resteranno in servizio con
direzione Sulzano fino alle 20 e di
seguito sigarantiranno solo iviaggi di rientro, mentre l’ultima corsa dei bus sarà alle 19. Il battello
terminerà il servizio per Monte
Isola alle 22.
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34
CRONACA
__Venerdì 24 giugno 2016__
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Il sindaco prepara la squadra
Il prof in affari con Sala
farà l’assessore al Bilancio
Tasca e il sindaco condividono le quote della Kenergy, nel 2014 in rosso per 106mila euro
IL COMMENTO
Penati in campo
Tentazione Pd
::: segue dalla prima
ALESSANDRO USAI
(...) per il sindaco Sala che
con Penati ha sempre avuto
negli anni un cordiale rapporto. Fu proprio Penati a
intravedere per primo in Sala una figura su cui puntare.
Ma il tempo passa, «le abitudini cambiano e i ricordi
sbiadiscono». Non è Vasco
Rossi, ma la realtà. Possibile
che il centrosinistra riparta
proprio da Penati? Possibile
che il rinnovamento politico guardi indietro invece
che avanti? Possibile che le
lotte intestine nel Pd portino in dote a Milano una figura divisiva? Possibile. Forse
probabile. In fondo è «la
giunta che conta» come ironizzavano quelli del Terzo
segreto di Satira. Ma alla fine è il sindaco che decide. E
il suo margine di libertà di
azione dipenderà anche dalla gestione dei vecchi nuovi
volti. Che a volte ritornano.
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::: MASSIMO COSTA
■■■ Il primo imbarazzo
per il neosindaco Pd Beppe
Sala arriva da Roberto Tasca, il docente di Economia
degli intermediari finanziari
all’università di Bologna che
Mr Expo vorrebbe sulla delicata poltrona di assessore al
Bilancio. Tasca è uno dei nomi di fiducia che Sala ha in
mente per alcuni posti chiave della giunta che verrà presentata lunedì: i due hanno
lavorato insieme nel 2007 e
2008 in Medhelan Management & Finance, la società
costituita da Sala dopo l’uscita da Telecom. E i due, soprattutto, condividono tuttora una partecipazione azionaria nel capitale di Kenergy
spa, società che si occupa di
fotovoltaico con sede legale
a Milano.
In campagna elettorale, si
era parlato della Kenergy
perché Sala non aveva inserito le sue quote nella società
(pari al 20%) nella dichiarazione presentata all’Expo, al
pari della casa in Svizzera e
dell’investimento immobiliare in Romania. Nella Kenergy il professor Tasca detiene il 3,3% pari a 250mila
azioni ordinarie del valore di
132mila euro. Dal 2013 alla
fine del 2015, l’assessore al
Bilancio in pectore ha svolto
il ruolo di consigliere d’amministrazione della Kenergy. L’ultimo bilancio approvato nel 2014 - si legge nella
relazione allegata ai conti - è
stato chiuso con una perdita
di 106mila euro «a fronte dei
numerosi provvedimenti
che hanno ridotto le tariffe di
remunerazione dell’energia
prodotta». Kenergy, società
con un capitale di 3,9 milioni
di euro, si occupa di parchi
fotovoltaici in Puglia, ma la
coabitazione nel board della
società privata e a Palazzo
Marino potrebbe creare dei
malumori nel centrosinistra
(anche se la Kenergy al momento non ha rapporti con
il Comune). Qualcuno potrebbe spingere perchè Tasca (o il neosindaco Sala) ceda le quote della società per
evitare imbarazzi: la questione, però, non è ancora finita
al centro dei vertici di maggioranza.
L’ex commissario Expo,
che questa mattina farà la
sua prima uscita ufficiale da
sindaco all’anniversario della Guardia di Finanza in via
Melchiorre Gioia, conta di
comporre gli ultimi tasselli
Manifesti del Pd che
celebrano la vittoria
elettorale di Beppe Sala
[Ftg]
della giunta entro lunedì.Oggi è in programma un vertice coi partiti di maggioranza. Il Pd in giunta dovrebbe
avere 6 assessori.Il puzzle resta complicato: nel ruolo di
vicesindaco salgono le qutazioni di Anna Scavuzzo, profilo renziano che potrebbe
ottenere la delega all’Educazione. Sicuri Majorino e Maran, potrebbero entrare anche Onorio Rosati (attuale
consigliere regionale, al suo
posto entrerebbe al Pirellone il segretario metropolitano Pietro Bussolati) e Roberto Cornelli (ex segretario
dem). In lizza per una delega pesante anche Ada Lucia
De Cesaris (già vicesindaco
di Giuliano Pisapia fino all’anno scorso), mentre resta
aperto il nodo degli arancioni. Filippo Del Corno, primo
degli eletti nella lista SinistraxMilano, è iscritto al Pd e
quindi l’ala sinistra potrebbe
dirottarsi su un altro nome.
Sala sta anche lavorando alla composizione del suo
staff, dove potrebbe entrare
come capo di gabinetto Ma-
rio Vanni, ex tesoriere Pd e
uno dei collaboratori più
stretti del nuovo sindaco durante la campagna elettorale.
A mostrare irritazione per
iprimipassi dell’amministrazione Sala sono invece i radicali, che dopo il primo turno
hanno scelto l’apparentamento con Mr Expo pur
avendolo criticato aspramente nei mesi scorsi: Emma Bonino avrà, come promesso pochi giorni prima
del ballottaggio, un incarico
da «ambasciatrice» di Milano, ma non sono previsti posti in giunta per i radicali.
Sempre i radicali ieri hanno
spalleggiato la Consulta rom
chiedendo che di nomadi si
occupi il nuovo assessore alla Sicurezza e non il responsabile del Welfare: «La passata giunta ha peggiorato la
condizione dei rom a Milano, auspichiamo un incontro col sindaco per avviare
un confronto costruttivo sul
tema».
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CRONACA
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La prima sfida all’unico fortino del centrodestra
Ora impongono la bandiera arcobaleno
Guerra di dem e radicali contro il municipio 2 che non espone il simbolo. La Lega: non ci pieghiamo
::: MARIANNA BAROLI
Bandiere arcobaleno
durante il gay pride
dell’anno scorso a
Milano. La sinistra e i
radicali vorrebbero che
fossero esposte fuori da
tutti i minucipi insieme
alla bandiera italiana
■■■ I lavori all’interno delle nuo-
Il Pirellone
Accordo Fi-Maroni
Oggi la nomina
di Gallera alla Sanità
■■■ Potrebbe arrivare già oggi la nomina di Giulio Gallera alla Sanità lombarda. Il governatore Roberto Maroni, che
ha tenuto la delega durante l’avvio della
riforma, aveva espresso la preferenza di
un profilo politico in uno dei ruoli più
delicati del Pirellone: l’accordo con Forza Italia si è chiuso sul nome dell’avvocato azzurro, attuale assessore lombardo al
Reddito di autonomia ed ex coordinatore cittadino del partito.
La giunta non si allargherà quindi a un
tecnico esterno, come chiedevano invece a gran voce alcuni consiglieri regionali
azzurri. Ieri, alla presenza del capodelegazione in giunta Alessandro Sorte, il
gruppo ha provato a prendere tempo e
rinviare la nomina a settimana prossima
«per trovare la soluzione migliore per
completare la riforma». Nella girandola
dei vertici ieri è saltato l’incontro di maggioranza (Maroni era a Roma), mentre
oggi il capogruppo azzurro Claudio Pedrazzini dovrebbe incontrare il governatore proprio sul tema della riforma sanitaria. Lunedì pomeriggio è fissato un altro
vertice di maggioranza. Ma l’intesa tra i
vertici di Forza Italia e il governatore regge.Risultato:oggi Gallera potrebbe diventare l’assessore alla Sanità. Tramontano
anche le richieste di Fratelli d’Italia, che
nei giorni scorsi insistevano sul nome di
Viviana Beccalossi, attuale assessore al
Territorio.
Ieri, intanto, in Tribunale era in programma l’udienza del processo a carico
di Roberto Maroni, accusato di turbata
libertà di scelta del contraente e induzione indebita: al centro un viaggio (mai fatto) a Tokio per l’Expo tour e un incarico
assegnato un’ex collaboratrice. La difesa
del governatore ha attaccato duramente
la pubblica accusa sollevando la «violazione del diritto di difesa» a riguardo di
un «sms trascritto in modo falsato rispetto al testo originale». Duro l’avvocato Domenico Aiello: «Per molto meno altri pm
sono stati denunciati». La difesa ha chiesto anche il trasferimento del processo a
Roma perché il fatto contestato al governatore sarebbe avvenuto a Roma.
M. COS.
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ve municipalità meneghine non
sono ancora iniziati ufficialmente
e già iniziano a fioccare le prime
polemiche. Nell’occhio del ciclone, per primo, è finito il neo eletto
presidente del municipio 2, il
26enne leghista Samuele Piscina.
La sua colpa? Aver deciso di non
esporre a fianco del tricolore la
bandiera arcobaleno simbolo dei
diritti Lgbt nella settimana - in corso - in cui in città si celebra la pride week. Un affronto grave secondo il popolo arcobaleno meneghino e la sinistra della zona che, nella persona di Yuri Guaiana nella
giornata di ieri ha proceduto per
vie legali diffidando il presidente
Piscina. «Grazie all’avvocato Andrea Bullo, abbiamo diffidato oggi
il presidente del municipio 2», ha
spiegato Guaiana «se non esporrà
la bandiera arcobaleno,come previsto dalla delibera n.57/2014, entro 24 ore, saremo costretti a fare
un esposto in procura per ristabilire la legalità». «Una follia» per il
presidente Piscina deciso però a
continuare nella sua battaglia contro Pd e Radicali per l’esposizione
del vessillo arcobaleno nella sede
del municipio 2. Dopotutto, come
ha sottolineato Piscina «i problemi di Milano sono ben altri». Il
municipio 2, che ricomprende zone problematiche come Stazione
Centrale e via Padova, ha solo recentemente modificato la sua
maggioranza passando, dopo l’ultima tornata elettorale, nelle mani
centrodestra. Punto di forza di
Giuliano Pisapia che aveva promesso di trasformare proprio via
Padova in un laboratorio culturale, dopo le ultime elezioni la zona
si è tramutata in una roccaforte
del centrodestra con la maggioranza dei voti assegnati alla destra
anche al ballottaggio tra Stefano
Parisi e Giuseppe Sala dello scorso 19 giugno.
La prima seduta del nuovo consiglio di zona è prevista per il prossimo 27 giugno, ma già le differenze tra la nuova gestione di centrodestra e il partito democratico
sembrano essere insormontabili.
«Io continuerò a non esporre la
bandiera arcobaleno», ha spiegato Piscina, «ho chiesto un parere
anche all’avvocatura di Palazzo
Marino e la mia decisione non incappa in alcuna violazione». «Nessuno discrimina i cittadini omosessuali, ma i cittadini hanno scelto una maggioranza diversa», ha
ribadito Piscina che tuttavia potrebbe trovarsi a fare i conti con il
settore di zona 2 che, pur sostenendo la decisione del presidente, per evitare di incorrere in lunghe e tortuose battaglie legali avviate da Pd e Radicali, potrebbe
decidere di esporre la bandiera
nella giornata di oggi. «E' una loro
decisione», ha spiegato Piscina
che resta fermo sulle sue posizioni, «i problemi da risolvere nella
zona sono ben altri, primo tra tutti
quello della sicurezza ed è di questo che mi occuperò tempestivamente».
A non fermare la sua battaglia
per i diritti Lgbt fino a che non verrà esposta la bandiera arcobaleno
nella sede del municipio è Yuri
Guaiana, ex vicepresidente della
zona 2 di centrosinistra, che ha ri-
CERIMONIA
Un premio
al progetto
Run For HOPE
badito come il problema è il «non
aver rispettato una delibera presentata proprio dall'ex consiglio
di zona e votata il 3 aprile 2014 secondo cui il municipio si impegnava a esporre la bandiera arcobaleno durante i prossimi Festival
Mix di Milano e le prossime Pride
Week che si svolgeranno, di regola, la penultima e l'ultima settimana di giugno di ogni anno». «Siamo seri», ha commentato Guaiana, «la semplice circostanza che
la tornata elettorale non abbia
confermato la maggioranza
uscente non è sufficiente a porne
nel nulla le deliberazioni consilia-
ri». «Finché non interverrà una delibera consiliare che annulli la precedente, il municipio 2 sarà tenuto ad esporre la bandiera arcobaleno», ha concluso il presidente dell’associazione Certi Diritti che oggi chiede anche l’intervento del
sindaco Beppe Sala «per far rispettare la legalità nel municipio 2».
Contro la decisione del neo eletto
presidente si sono scagliati anche
alcuni cittadini che prontamente
hanno raccolto l'invito delle associazioni Lgbt e dei sentinelli di Milano e hanno esposto sui balconi
del quartiere il vessilo arcobaleno.
Mercoledì in Piazza della Besana, l’assessore alle Politiche Sociali della
Regione
Lombardia,
Giulio Gallera, si è appassionato al progetto
«Run For HOPE» dell’organizzazione no profit HOPE (speranza).
Ha premiato i giovani
ambasciatori che hanno messo in moto questo progetto. I ragazzi
correndo la Milano City
Marathon hanno raccolto soldi che hanno finanziato più di 100 ore
gratuite di sport ai bambini dell’orfanotrofio di
Sephoris, in Israele. La
premiazione e stata seguita da un rinfresco in
stile libanese...
DILETTA MONTAGNI
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Stefano Buffagni (Movimento 5Stelle)
«Si illude chi cerca i nostri voti»
Il consigliere regionale: non controlliamo gli elettori, pronti a governare la Lombardia
::: FABIO RUBINI
ritorio molte istanze sono raccolte da liste civiche».
C’è qualche cosa che non ha funzionato?
■■■ Il Movimento 5 Stelle è stato protagonista delle
«La grande delusione è stata l’astensione. Dobbiaultime elezioni. In Lombardia, dopo Sedriano, ha mo fare di più per far capire che siamo credibili».
conquistato al ballottaggio Vimercate. Ma a Milano
Nel 2018 ci sono le Politiche e le Regionali. Conon si è avvicinato agli exploit di Roma e Torino. me vi state preparando?
Stefano Buffagni, consigliere regionale grillino, è
«Per il governo credo che si voterà già il prossimo
uno dei leader emergenti del movimento.
anno. Puntiamo a vincere».
Cosa ha detto l’ultima tornata elettorale?
E per la Lombardia?
«Il M5S ha vinto le elezioni. I cittadini hanno capi«Ci stiamo preparando. Continueremo a denunto che la nostra non è solo protesta, ma
ciare l’uso disinvolto della sanità,tratche c’è anche una proposta di governo
tata come un bancomat. Stiamo scriseria e chiara, che si stacca nettamente
vendo un programma partecipato,
da centrodestra e centrosinistra».
con molti professionisti che senza
Siete stati accusati di mancata recinulla in cambio ci aiutano. Lo metteprocità. A Roma e Torino il centroderemo sul sito, i cittadini potranno vostra al ballottaggio ha votato i vostri
tarlo e darci ulteriori suggerimenti».
candidati, a Milano vi siete defilati…
Come pensate di battere Maro«Accuse stupide. Salvini ha provato
ni?
a mettere il cappello su qualcosa che i
«Con contenuti e credibilità. In Resuoi elettori avevano già deciso di fare,
gione abbiamo deciso di tagliarci lo
cioè votare per noi che rappresentiastipendio e lo abbiamo fatto. Il Pd ha
mo il cambiamento. Milano è la prova Stefano Buffagni [Ftg]
detto che ci avrebbe seguito, ma i
che noi non controlliamo i voti che sosuoi consiglieri prendono lo stipenno dei singoli cittadini. E in maggioranza hanno scel- dio pieno. Il sistema Renzi sta fallendo. Il sistema
to di non votare nessuno, perché non si fidano».
Maroniha perso a Varese e Salvini a Milano ha portaA Milano siete andati sotto media. Tutta colpa to a casa l’11%. Possiamo farcela».
del cambio del candidato in corsa?
Nel 2018 tocca a voi come a Roma?
«Lo dico con le parole usate dal candidato Gianlu«Ci proveremo. Non sarà facile, ma arriveremo
ca Corrado: in 5 anninon siamo stati bravi a comuni- pronti. Più che Roma io preferisco citare il caso di
care quello che abbiamo fatto a Palazzo Marino. Det- Chiara Appendino».
to questo, Corrado ha fatto un ottimo lavoro».
Come mai?
Sì ma in Lombardia siete andati peggio che in
«A Roma, come a Parma, abbiamo vinto in situaaltre regioni. Come se lo spiega?
zioni dove chi c’era prima aveva fatto disastri. A Tori«Non è del tutto vero. Abbiamo vinto a Vimercate, no no. Lì è stato il nostro progetto, serio e chiaro, ad
e in generale la percentuale di voti è stata buona. In aver conquistato i cittadini».
Lombardia facciamo più fatica, anche perché sul ter© RIPRODUZIONE RISERVATA
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__Venerdì 24 giugno 2016__
CRONACA
__Venerdì 24 giugno 2016__
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L’unica onlus che cura i ragazzi con la sindrome di Hikikomori
IL FUTURO DELL’AREA
Vita da reclusi per non fallire
Il male che viene dal Giappone
i risultati si vedono: è aumentato il numero degli studenti in corso».
Per questo state cambiando il sistema di tassazione, con rate ridotte per
tutti e borse di studio per merito, oltre
che per reddito?
«Esistono borse solo per merito e borse
combinate sia per merito sia per reddito.
Per esempio, chi alla fine dell’anno accademico ha acquisito il90% dei crediti riceve un bonus di 400 euro, a prescindere
dal reddito. E ci sono anche 20 borse di
studio da 10mila euro l’una per studenti
che si impegnino non solo nello studio
ma anche in attività sociali, artistiche o
sportive, per far capire che scuola e vita
sono cose che convivono. Diamo borse
di studio per scrivere la tesi all’estero, in
un tempo che va dai due ai sei mesi. Abbiamo investito in questo progetto più di
mezzo milione dieuro. All’inizio erano soprattutto gli studenti delle facoltà scientifiche a sfruttare queste borse, ora pure giurisprudenza, lettere, scienze politiche».
Avete abbassato la prima rata di quasi 200 euro. Potete permettervelo?
«Il bilancio della Statale è molto solido.
La spesa per il personale non è sproporzionata come in molti altri atenei e il primo investimento deve essere il diritto allo
studio, sulla didattica e sugli studenti e
poi sulla ricerca, che di fatto si riversa poi
sugli studenti stessi. Investire nella cultura costa nell’immediato, ma paga in futuro. Vogliamo che l’università sia ancora
un fattore di crescita della società».
La ricerca che si sfida. E
senza risparmiarsi colpi, nemmeno con i flash
mob. Questa mattina
all’Università statale di
Milano andrà infatti in
scena “Mind the gap”,
un convegno che riunisce attorno al tavolo dell’aula magna dell’ateneo meneghino diversi
esponenti della comunità scientifica con un unico intento: quello di fare
il punto sull’innovazione e sui possibili modelli
di finanziamento. Non è
una sfida facile, certo:
eppure non tutti ci saranno.
Già, perché dalle parti
dell’Iit di Genova (l’istituto italiano di tecnologia piû famoso dello Stivale, quello che ha creato il primo robot umanoide della storia, tanto
per intenderci) non hanno preso molto bene il
mancato invito ufficiale
al dibattito. Così, armati
di pagine facebook e
contatti informatici (e
come altro avrebbero
potuto fare, sennò?), circa un centinaio di persone si sono date appuntamento, proprio per questa mattina, fuori dai
cancelli di via Festa del
perdono per un Flash
mob in piena regola. Alla fine della manifestazione, inoltre, sono previsti interventi di oratori
e addetti ai lavori. Sempre sul tema della ricerca scientifica. Come a dire: ci siamo anche noi.
Tant’é: sul palco di entrambe le rassegne
(quella dentro e quella
fuori l’Università di Milano) c’è da presumere
che si parlerà della carenza di investimenti
nel settore, sempre più
cronica, e delle possibili
soluzioni per risollevare
il sistema italiano che
“soffre” (raccontano dalla Statale) «la mancanza
di un chiaro processo
strategico, di strumenti
decisionali, di gestione e
di allocazione delle risorse che invece potrebbero garantire efficienza
ed efficacia». Non a caso
proprio nel corso dell’evento verranno snocciolati i dati e i numeri sulla
ricerca in Italia e nel resto dell’Unione Europea. E se sono tanti gli
ospiti che interverranno
nel corso di “Mind the
gap”, (personalità del calibro di Gianluca Vago,
della senatrice a vita Elena Cattaneo, di Giorgio
Parisi, di Maria Pia Abbracchio e di Luigi Nicolais), c’è da immaginare
che nemmeno il flash
mob sulla strada adiacente all’ateneo resterà
deserto. Sempre nel nome della ricerca, s’intende.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Cl.Osm.
Rifuggonoscuola e impegni.Poi si chiudono in una stanza e si creano un’esistenzasu internet
::: ALESSANDRA PARLA
■■■ Andare al cinema,
uscire con gli amici, fare
una partita a calcetto o una
cena in allegria. A quindici
anni, ma anche a venti e a
trenta, questa è considerata
la normalità. Almeno dalla
maggior parte delle persone. Poi c’è chi preferisce rimanere chiuso tra le quattro mura della propria stanza, lontano da tutto e tutti. E
non per qualche ora, ma
per interi giorni, e perfino
anni.No, non si tratta dei soliti “nerd” occhialuti che
snobbano la mondanità
esaltandosi davanti al display di un computer. Stiamo parlando degli hikikomori, ragazzi che hanno difficoltà a livello relazionale e
per questo motivo si rifiutano di avere contatti con il
mondo esterno. Quella in
cui sono immersi è una dimensione tutta loro, una vita parallela spesa tra il cuscino e la tastiera. È una realtà
che rispecchia un fenomeno sociale sempre più diffuso, una sindrome coniata
dallo psichiatra giapponese
Saito Tamaki che letteralmente significa «stare in disparte, isolarsi». Questo
vuol dire che i migliori amici diventano i giochi e internet, la medicina più efficace per fuggire dal senso di
frustrazione, di vuoto interiore, di angoscia che cresce dentro.
A chiudere le porte al
mondo esterno sono «giovani dai 13 ai 30 anni che
provano un senso di inadeguatezza e di fallimento»,
spiega la dottoressa Rita
Marianna Subioli, psicologa specializzata sulle nuove
dipendenze comportamentali. Quando un adolescente sguscia nottetempo dalla
sua camera pur di non incontrare mamma e papà, il
perché, il più delle volte,
non si trova scritto tra le pagine di un manuale di psicologia, ma è una conseguenza della «percezione da parte del ragazzo di aspettative
troppo elevate da parte dei
genitori». A volte, infatti,
«un iperinvestimento» sulle capacità dei figli può diventare controproducente.
Al punto tale da abbandonare le lezioni di chitarra
«perché gli altri sono più
bravi di me». Sono questi i
campanelli di allarme di
una dipendenza comportale che non deriva da un’ossessione verso il mondo virtuale, ma «ne diventa una
causa». Secondo la psicologa, infatti, «il problema non
sono le otto ore trascorse
davanti al computer o ai videogame».
Se il ragazzo decide di abbandonare pian piano i
La stanza di un ragazzo malato della sindrome di Hikikomori
banchi di scuola, se ha difficoltà a relazionarsi soprattutto con i coetanei, se preferisce rifugiarsiin una community piuttosto che in un
parco giochi, «è perché ritiene di non essere all’altez-
za». Per questo motivo decide di chiudersi in se stesso,
di affidare le proprie debolezze a un computer che
«lo accoglie senza giudicarlo». La punizione non sarà
più allora una paghetta che
chiede un intervento mirato in termini di prevenzioni
e di cura», sostiene la dott.
ssa Subioli che, nel 2012, insieme alla presidente Valentina Di Liberto e a un team
di psicoterapeuti e sociologi, ha dato vita alla cooperativa sociale onlus Hikikomori. Una realtà milanese
che, a oggi, è l’unica in Italia
a occuparsi in maniera specifica di questa patologia.
Grazie a laboratori creativi
di teatro e musicoterapia,
sono circa una ventina i ragazzi che stanno cercando
di superare le proprie difficoltà, tornando a gioire dopo una passeggiata all’aria
aperta in compagnia del
«counselor». Tra loro ci sono anche quelliche necessitano di terapie mirate a domicilio e realizzate con la
collaborazione dei genitori:
si tratta di ragazzi che vivono una forma di «autoreclusione totale». «Non escono
di casa da anni - racconta la
dottoressa - vivono di notte
e hanno un rapporto difficile con i genitori». In questi
casi si cercano strategie di
confronto, si cerca di non
colpevolizzarli. Spesso, infatti, i genitori fanno la voce
grossa o minacciano di sequestrare il computer.
Quante volte, del resto, l’imperativo «ora basta altrimenti stacco la spina» ha
tuonato tra le mura degli
adolescenti di questa generazione. Il segreto, invece, è
sedersi accanto al ragazzo,
ed entrare nel suo mondo.
non arriva a inizio del mese, ma «un’autoreclusione
sociale» che lo porta a voler
tagliare i ponti con il resto
del mondo.
«Si tratta di un fenomeno
in rapida evoluzione che ri-
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Intervista al prorettore alla didattica
Miracolo Statale: «Giù tasse e fuoricorso»
De Luca: «Abbiamo abbassato la retta di 200 euro e fatto borse per merito e reddito. Puntiamo su ricerca e qualità»
::: ALVISE LOSI
percorso lungo, impostato dal rettore, del
quale solo adesso si cominciano a racco■■■ Merito, internazionalità e studenti gliere i frutti grazie a un sistema più dinaal centro e non ai margini. Il nuovo corso mico e più aperto e grazie all’arruolamendella Statale inizia a dare i suoi frutti. to di risorse anche internazionali. E ora
L’Università degli Studi è ilpiù grande ate- c’è grande attenzione per i progetti euroneo meneghino, una città nella città con i pei».
suoi 65mila studenti e 5mila dipendenti,
Negli ultimi anni c’è stato un calo getra professori, ricercatori e personale am- neralizzato delle immatricolazioni nelministrativo. Ilche rende il rettore Gianlu- le università italiane: come si può conca Vago, in carica dal 2012,
trastarlo?
e i suoi collaboratori re«Abbiamo investito in
sponsabili di una comunimonitoraggio e tutoraggio
tà numerosa quanto una
degli studenti. Vogliamo
città come Pavia. Con tanti
che anche quelli con diffistudenti milanesi certo, ma
coltà portino a termine il
anche molti altriche arrivacorso distudi, grazie al prono da altre regioni d’Italia o
gramma “Non uno di medall’estero. Giuseppe De
no”. Stiamo lavorando su
Luca,prorettore alla didattimodelliscuola-lavoro e sulca, anticipa così i prossimi
l’apprendistato nelle azienpassi dell’università più
de, per fare capire sia ai raGiuseppe De Luca
grande di Milano.
gazzi sia alle imprese che è
La classifica Reuters
importante stipulare quesulle più innovative università euro- ste forme contrattuali non in nero. E quepee ha appena valutato la Statale il se- sto ha un valore soprattutto culturale e
condo ateneo italiano dopo il Politecni- sociale.Tutto ciò non ha un ritorno immeco, la prima tra le università generali- diato, ma forse i nostri figli vedranno un
ste. A cosa si deve questo riconosci- mondo migliore».
mento?
Esiste una ricetta per riuscirci?
«È il risultato di una grande spinta che
«Dobbiamo passare a un’università doabbiamo effettuato verso il rinnovamen- ve lo studente sia al centro della didattica.
to, a partire dalla selezione di nuovi pro- L’università deve essere inclusiva: tutoragfessori di alto livello. Ma non bisogna di- gio, cura degli studenti disabili, lavoro comenticare l’investimento sulla ricerca, in me fattore formativo e di confronto col
particolare nelle biotecnologie, nella bio- mondo. Sono investimenti che renderangenetica e nella biochimica. Si tratta di un no sul medio e lungo periodo. Ma già ora
IIT- Università
Sfida sul post Expo
a colpi di flash mob
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CRONACA
__Venerdì 24 giugno 2016__
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■ FALCK - Via Falck - zona 8
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■ TABACCHI - Via Tabacchi - zona 5
■ TRASIMENO - Via Trasimeno - zona 2
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Chiusura al traffico: Via Lorenteggio: fra
Via Tito Vignoli e Via Leone Tolstoi strada chiusa al traffico causa cantieri in direzione Centro Città - Lavori M4
Termine lavori previsto: 31 dicembre
2016 . Via Niccolini: fra Piazzale
Cimitero Monumentale e Via Fioravanti
divieto di transito causa lavori dalle 00:00
del 10 agosto 2015 alle 00:00 del 1 agosto 2016. Via Giovanni Battista
Niccolini: fra Piazzale Cimitero
Monumentale e Via Fioravanti divieto di
transito causa lavori fino alle 00:00 del 1
agosto 2016. Corso Plebisciti: strada
Vi invitiamo a scrivere lettere brevi. La redazione si riserva il diritto di tagliare o sintetizzare i testi
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Un’estate di fuoco
Antonio B.
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15.00-21.30
17.25-19.45
15.00-17.10-21.30
19.30
15.00-17.10-21.30
19.20
15.00-17.10
The Conjuring - Il caso Enfield
15.00-18.00-21.00
Julieta
15.30-17.50-20.20-22.30
Now You See Me 2 - I maghi del crimine 15.00-17.30-20.00-22.30
Angry Birds - Il Film
15.30-17.50-20.10
The Nice Guys
22.30
Conspiracy - La cospirazione
15.00-17.30-20.00-22.30
Alice attraverso lo specchio
15.00-17.30
L’uomo che vide l’infinito
20.00-22.30
UCI CINEMAS BICOCCA
VIALE SARCA, 336 - TEL. 892960
Friend Request - La morte ha il tuo profilo
22.30
Pelé
14.40-17.10
The Nice Guys
19.50
Angry Birds - Il Film
15.00-17.20-19.55
The Conjuring - Il caso Enfield
22.30
Now You See Me 2 - I maghi del crimine 14.05-16.55-19.45-22.35
Robinson Crusoe
14.25
Warcraft - L’inizio
16.40-19.30-22.20
Alice attraverso lo specchio
14.45-17.25-20.00-22.35
Conspiracy - La cospirazione
14.50-19.50-22.20
The Nice Guys
17.20
Kiki & I Segreti del Sesso
15.00-17.30-19.50-22.10
Mothher’s Day
Jem e le Holograms
La canzone del mare
La pazza gioia
Now You See Me 2 - I maghi del crimine
L’uomo che vide l’infinito
Tutti vogliono qualcosa
Friend Request - La morte ha il tuo profilo
Ma Ma - Tutto andrà bene
Conspiracy - La cospirazione
Il Libro della Giungla
La pazza gioia
Passo falso
La canzone del mare
X-Men: Apocalisse
Passo falso
The Conjuring - Il caso Enfield
Angry Birds - Il Film
Miami Beach
The Conjuring - Il caso Enfield
UCI CINEMAS CERTOSA
14.30-17.10-19.45-22.30
14.20-17.30-19.40-22.20
17.15
14.45
21.00-23.50
14.20-16.55-19.30
22.00
14.50-17.45-22.30-23.50
20.00
23.50
14.50
19.30
17.30-22.00
14.45
17.40-20.50
14.40
16.30-19.30
15.45-18.05-20.25-22.30
22.45
15.00-18.00-21.00-23.50
VIA STEPHENSON, 29 - TEL. 892960
Mother’s Day
Now You See Me 2 - I maghi del crimine
Pelé
Angry Birds - Il Film
The Conjuring - Il caso Enfield
Alice attraverso lo specchio
Jem e le Holograms
The Nice Guys
Conspiracy - La cospirazione
Warcraft - L’inizio
Angry Birds - Il Film
Kiki & I Segreti del Sesso
Alice attraverso lo specchio
Jem e le Holograms
Mother’s Day
SPAZIO OBERDAN CINETECA ITALIA
19.50-22.35
17.00-19.40-22.35
17.20
17.15
17.00-19.40-22.40
17.10
19.50
22.30
20.00
22.30
20.00-22.20
17.30-20.10-22.35
19.45
17.10-22.30
17.10
VIALE VITTORIO VENETO 2 - TEL. 0277406300
Matador
Zero in condotta
Parla con lei
17.00
19.15-V.O.SOTT.
21.15
ARIANTEO - CITY LIFE
PIAZZA TRE TORRI - TEL. 0243912769 INT. 3
Spectre
21.45
ARIANTEO - PALAZZO REALE
PIAZZA DUOMO, 12 - TEL. 02 43912769 INT. 3
Concerto dell’Orchestra dei Pomeriggi Musicali
Brooklyn
20.30
21.45
HINTERLAND
ASSAGO
Turno diurno
■ CENTRO v. Fiori Oscuri, 13; v. Visconti di Modrone, 1; c.so di Porta
Ticinese, 50. ■ NORD v. Pascarella, 22; v. Bodoni, 19; v. Candiani, 122;
v. P. Lambertenghi, 25; v. Airolo, 36.. ■ SUD v.le Bligny, 47; v. Monte
Palombino, 9; v. Meda, 37; v. San Paolino, 18. ■ EST v. Malpighi, 12; p.le
Loreto, 7; v. Iglesias, 48; v.le Abruzzi, 23; v. Grossich, 15; c.so Concordia, 16; v.
Compagnoni, 24; p.za Insubria, 11, v.le Ungheria, 13. ■ OVEST v.le Coni
Zugna, 43; v. Primaticcio, 96; v. delle Forze Armate, 4; v. delle Betulle, 36/c;
v. Rasori, 2; p.za Monte Falterona, 3; v. Ugo Betti, 42/b; v. S. Galdino, 11.
Turno notturno
(dalle ore 21 alle ore 8,30)
p.za Clotilde, 1; p.za Cinque Giornate, 6; c.so S. Gottardo, 1; v.le Zara, 38;
v. R. Di Lauria, 22.
Aperte 24h: Via Boccaccio, 26; V.le Famagosta, 36; Stazione Garibaldi (P.za S,
Freud); p.le Stazione Porta Genova 5/3 ang. via Vigevano 45; v.le Lucania,
6; Corso Magenta, 96; v.le Testi, 90
A Lotto i mondiali
di pattinaggio
EVENTO A giugno brillano le Stelle sotto il cielo di
Milano. Il Pavarotti - Milano Restaurant Museum di
Piazza Duomo 21, saluta
l’arrivo della bella stagione, abbinando il menù degustazione Rigoletto,firmato dallo chef stellato Luca
Marchini, alla meravigliosa passeggiata sui tetti della galleria Vittorio Emanuele II. Il tutto al prezzo di solo 49 euro a persona, tutto
incluso. Scoprire l’eccellenza della cucina emiliana accompagnati dalla voce del
Maestro Luciano Pavarotti
è un’esperienza unica. Tuttii giovedì sera inoltre si terrà il concerto gratuito a fine cena con i soprani e i tenori della Fondazione Luciano Pavarotti. Prenotazione obbligatoria scrivendo a [email protected] o chiamando lo 02
45397657.
Ogni giovedì
Al Pavarotti Restaurant
Per tutta la città ci sono parchi dedicati in
memoria di qualche celebrità. E con celebrità non parlo di personaggi del mondo
dello spettacolo, ma piuttosto di uomini
e donne che hanno fatto la storia del nostro paese. E non solo. Qualche giorno fa,
avendo letto una delle lettere pubblicate
sul vostro quotidiano di cui sono appassionata lettrice, ho conosciuto il giardino
dedicato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Da allora ho l’abitudine, durante
i miei spostamenti lavorativi per la città,
di far attenzione alle insegne commemorative sparse per Milano. Eccone una in
piazza Gae Aulenti, dove è stato intitolato
uno spazio verde, proprio ai piedi del palazzo dell’Unicredit, alla giornalista Anna
Stepanovna Politkovskaja. Non conoscevo la sua storia. Anna era una giornalista
russa, conosciuta per il suo impegno sul
fronte dei diritti umani e per il suo reportage sulla Cecenia, oltre che per la sua
opposizione al governo. Muore assassinata nel 2006. Milano ha fatto bene a dedicarle un giardinetto. Il mio tour per la
città continua. Si scoprono non solo storie nuove, ma anche posti nuovi della nostra città.
Alessia F.
e.mail
MILANO
chiusa al traffico causa cantieri - Lavori
M4 - Termine previsto: 31 dicembre
2017. Via Brera: fra Via del Carmine e
Via Melone strada chiusa al traffico causa
cantieri dalle 08:00 del 30 maggio 2016.
Via Antegnati: fra Via Amidani e Via
Gabussi strada chiusa al traffico causa
lavori - Termine: 30 settembre 2016
Traffico difficoltoso in: Via Guido
Cavalcanti: lavori - Rallentamenti e
deviazioni. Termine lavori previsto: 10
agosto 2016. Viale Eginardo: lavori in
entrambe le direzioni Lavori
Teleriscaldamento Termine: luglio 2016.
Pavarotti
sotto le stelle
I giardini commemorativi
Sembra che ormai tra palazzi esplosi e tetti
in fiamme Milano stia prendendo fuoco.
Ogni giorno leggiamo o di esplosione per
fughe di monossido di carbonio o di incendidivampati in centro città. Inseriamoci pure qualche allarme bomba un giorno sì e
l’altro pure, ed ecco la nuova estate milanese. Verrebbe quasi da rifugiarsi altrove. Mi
verrebbe da chiedere come questi rischi
possano essere evitati. Ogni appartamento
dovrebbe regolarmente effettuare dei controlli. Che sia un obbligo. Poi se esplosioni
ed incendi hanno una matrice dolosa, allora questa è tutta un’altra storia.
(dalle ore 8,30 alle ore 21,00)
::: appuntamenti
Le lettere via e-mail vanno inviate a: [email protected]
Via posta vanno indirizzate a: LiberoMilano - viale L. Majno 42, 20129 Milano.
PERICOLO
Farmacie
UCI CINEMAS MILANOFIORI
VIALE MILANOFIORI - TEL. 892960
Alice attraverso lo specchio
Conspiracy - La cospirazione
Warcraft - L’inizio
Mother’s Day
Pelé
The Nice Guys
Tutti vogliono qualcosa
Angry Birds - Il Film
The Conjuring - Il caso Enfield
Angry Birds - Il Film
The Conjuring - Il caso Enfield
Friend Request - La morte ha il tuo profilo
17.35
20.10-22.35
17.10-19.50-22.35
17.25-20.00-22.35
17.30
22.35
20.00
17.35
19.50-22.40
19.50
17.00-22.05
22.45
L’arte del “mistero”
per Sguaitamatti
SPORT Milano, da ieri 23
giugno e fino a domenica
26 giugno, ospita i campionati mondiale open di pattinaggio artistico in linea,
che si svolgono presso il
centro sportivo lido di piazzale Lotto. L’evento sportivo,giunto alla sua sesta edizione, prevede la partecipazione di oltre 300 atleti
provenienti da 15 nazioni.
Le gare saranno organizzate in tre circuiti in base alle
difficoltà tecniche presentate.Per ognilivello dicampionato saranno presenti
le seguenti categorie del
pattinaggio difigura:artistico singolo maschile e femminile, artistico coppia,
danza singola maschile e
femminile, danza in coppia, sincronizzato e gruppi
spettacolo. Per partecipare è richiesta una prenotazione scrivendo a [email protected].
Da oggi e fino il 26/06
Ingresso libero
Now You See Me 2 - I maghhi del crimine
Jem e le Holograms
Kiki & I Segreti del Sesso
Angry Birds - Il Film
La pazza gioia
Now You See Me 2 - I maghi del crimine
17.10-20.00
17.25-20.00-22.35
17.30-20.05-22.30
17.05
19.50
22.35
BELLINZAGO LOMBARDO
C.C. LA CORTE LOMBARDA - TEL. 02954164445
ARCADIA
Alice attraverso lo specchio
17.40
L’uomo che vide l’infinito
19.45
Angry Birds - Il Film
17.00-18.00-20.10-22.30
La pazza gioia
21.00
Now You See Me 2 - I maghi del crimine
17.15-20.00-22.50
Pelé
17.20
X-Men: Apocalisse
16.50
La canzone del mare
17.35
The Nice Guys
22.20
Porno & Libertà
22.15
Conspiracy - La cospirazione
19.55
Warcraft - L’inizio
20.05-22.45
The Conjuring - Il caso Enfield
17.10-19.50-21.10-22.40
Kiki & I Segreti del Sesso
17.30-20.15-22.35
Mother’s Day
17.05-19.40-22.20
INCONTRO Al Museo
Diocesano di corso di
Porta Ticinese 95, oggi 24
giugno alle 18,si tiene l’ultimo incontro di approfondimento dei temi trattati dalla mostra Design
behind Design in corso fino all’11 settembre. Protagonista sarà mons. Domenico Sguaitamatti,dell’ufficio beni culturali dell’Arcidiocesi di Milano,
che parlerà di come l’arte
contemporanea annuncia il mistero: Il “caso” del
nuovo Evangeliario ambrosiano.
L’accesso all’incontro è
gratuito a tutti i possessori del biglietto della XXI
Esposizione Internazionale della Triennale di
Milano o pagando l’ingresso ridotto (5 euro) alla mostra del Museo Diocesano Design behind Design.
Oggi, ore 18
Costo ingresso: 8 euro
PIOLTELLO
UCI CINEMAS PIOLTELLO
VIA SAN FRANCESCO, 33 - TEL. 892960
Conspiracy - La cospirazione
20.00-22.40
Pelé
17.20
Jem e le Holograms
16.50-19.45-22.35
La pazza gioia
19.45
The Nice Guys
17.00-22.20
Alice attraverso lo specchio | Imax (3D)
17.00
Warcraft - L’inizio | Imax (3D)
19.45-22.30
Now You See Me 2 - I maghi del crimine
16.45-19.40-22.35
Alice attraverso lo specchio
17.10-19.50
Warcraft - L’inizio
22.45
The Conjuring - Il caso Enfield
16.45-17.00-19.45-22.15-22.45
Tutti vogliono qualcosa
22.35
Miami Beach
20.00
Passo falso
17.30-19.45-22.00
Mother’s Day
17.00-19.45-22.35
Kiki & I Segreti del Sesso
17.15-20.00-22.30
Angry Birds - Il Film
17.00-17.30-19.30-20.00-22.30
Friend Request - La morte ha il tuo profilo
22.40
L’uomo che vide l’infinito
20.00
Warcraft - L’inizio
17.00
ROZZANO
THE SPACE CINEMA ROZZANO
CERRO MAGGIORE THE SPACE CERRO MAGGIORE
C.SO PERTINI, 20 - TEL. 892111
Now You See Me 2 - I maghi del crimine
16.00-19.05-22.10
Passo falso
17.00-19.15-21.30-23.45
The Nice Guys
16.15
Conspiracy - La cospirazione
19.15-21.55-0.30
Jem e le Holograms
16.20-19.10-22.00
Angry Birds - Il Film
16.40
L’uomo che vide l’infinito
19.05
The Conjuring - Il caso Enfield
21.40
The Conjuring - Il caso Enfield
16.00-19.00-22.05
Angry Birds - Il Film
16.00-18.30-21.00-23.30
Kiki & I Segreti del Sesso
16.30-19.05-21.50-0.25
Mother’s Day
16.30-19.30-22.20
Alice attraverso lo specchio
17.00
The Nice Guys
19.45
Friend Request - La morte ha il tuo profilo
22.30
Warcraft - L’inizio
16.05-19.05-22.05
Now You See Me 2 - I maghi del crimine
15.00-18.15-21.30
Angry Birds - Il Film
17.00-19.30-22.00
Mother’s Day
16.50-19.35-22.25
Conspiracy - La cospirazione
19.10-21.45
Passo falso
16.10-18.10-20.25-22.30
Kiki & I Segreti del Sesso
17.20-19.50-22.20
The Conjuring - Il caso Enfield
16.00-19.00-22.10
Alice attraverso lo specchio
15.20-18.05
The Nice Guys
21.00
Angry Birds - Il Film
15.30
The Nice Guys
17.55
Friend Request - La morte ha il tuo profilo
16.45-20.40
X-Men: Apocalisse
15.10
Angry Birds - Il Film (3D)
18.20
Now You See Me 2 - I maghi del crimine
20.45
Jem e le Holograms
15.30-18.20-21.10
Warcraft - L’inizio
15.45-18.40-21.40
The Conjuring - Il caso Enfield
15.05-18.10-21.15
VIA TURATI, 62 - TEL. 892111
MELZO
ARCADIA MULTIPLEX
VIA MARTIRI DELLA LIBERTA` - TEL. 0295416444
Conspiracy - La cospirazione
Now You See Me 2 - I maghi del crimine
Warcraft - L’inizio
Angry Birds - Il Film
The Conjuring - Il caso Enfield | Atmos
The Conjuring - Il caso Enfield
PADERNO DUGNANO
VIA BRASILE, 4 - TEL. 0291084250
21.00
19.55-22.30
22.20
20.00
21.10
19.50-22.35
LE GIRAFFE
Alice attraverso lo specchio
17.40-20.20
Tutti vogliono qualcosa
22.40
Conspiracy - La cospirazione
17.20-19.30-21.40
The Nice Guys
18.00-20.30-22.50
Warcraft - L’inizio
16.20-18.50-21.20
The Conjuring - Il caso Enfield
16.20-19.00-21.40
Angry Birds - Il Film
17.10-19.15
X-Men: Apocalisse
21.20
Angry Birds - Il Film
16.40-18.40-20.40-22.45
Now You See Me 2 - I maghi del crimine
17.40-20.15-22.50
La canzone del mare
17.00
Pelé
19.00-21.15
L’uomo che vide l’infinito
16.20-18.40-21.00
The Conjuring - Il caso Enfield
17.50-20.40
Jem e le Holograms
17.40-20.20-22.45
Now You See Me 2 - I maghi del crimine
16.20-19.00-21.40
SAN GIULIANO MILANESE
MOVIE PLANET
The Conjuring - Il caso Enfield
Angry Birds - Il Film
La canzone del mare
L’uomo che vide l’infinito
Now You See Me 2 - I maghi del crimine
Alice attraverso lo specchio
Warcraft - L’inizio
16,30-19,25-22,15
17,15-19,50-22,15
17,10
19,40-22,15
16,50-19,30-22,15
17,10-19,40
22,15
S.S. 9 VIA EMILIA, ANGOLO VIA TOLSTOJ - TEL. 899 552578 (PREN.)
SESTO SAN GIOVANNI
SKYLINE MULTIPLEX
Jem e le Holograms
La pazza gioia
La canzone del mare
Conspiracy - La cospirazione
Angry Birds - Il Film
Il Libro della Giungla
The Conjuring - Il caso Enfield V.O.
Now You See Me 2 - I maghi del crimine
Warcraft - L’inizio
Alice attraverso lo specchio
The Nice Guys
Kiki & I Segreti del Sesso
Mother’s Day
Warcraft - L’inizio | Imax (3D)
15.10-17.35-20.00-22.25
15.00-20.05-22.30
15.20-17.40
20.05-22.20
15.15-17.45-20.20-22.30
17.35
15.00-17.25-19.45-22.20
15.00-17.30-20.00-22.35
15.05
17.45-20.00
22.20
15.10-17.40-20.05-22.20
15.10-17.35-20.00-22.30
21.30
C/O CENTRO SARCA - TEL. 0224860547
CRONACA
__Venerdì 24 giugno 2016__
39
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La Corte dei Conti
Nella foto l’aeroporto
di Orio al Serio
a Bergamo
Tangenti sulle dentiere
Danni per quattro milioni
Sequestrati immobili e beni
::: GIUSEPPE SPATOLA
■■■ Sul futuro di Sea, la holding
degli aeroporti di Linate e Malpensa controllata dal Comune di Milano, è appeso alle decisioni del neo
sindaco Giuseppe Sala. In campagna elettorale l’ex patron di Expo
aveva puntato il dito sulle controllate facendo capire che un «alleggerimento» della presenza pubblica
non solo era auspicabile ma da mettere in cantiere immediatamente.
In questo senso nelle ultime ore è
spuntato un nuovo dossier tenuto
per mesi nel cassetto da Giuliano
Pisapia. Secondo le più accreditate indiscrezioni di
Palazzo Marino, infatti,Ferrovie Nord di Milano
(Fnm), partecipata dalla
Regione Lombardia, avrebbe un piano per rilevare le
quote che Sea detiene in
Sacbo, la società aeroportuale di Orio al Serio (Bergamo).Un colpo importante se si considera che le
azioni rappresentano il
30% dello scalo specializzato in voli low cost che risulta essere in continua crescita sia a livello di bilanci che
di passeggeri annui. Ma l’operazione Ferrovie Nord Sacbo sarebbe solo la prima mossa di un progetto
sostenuto sia da Palazzo Marino
che dall’attuale presidente di Sea
Pietro Modiano. L’idea è di costituire un’unica società aeroportuale
milanese-bergamasca. In questo
dedalo finanziario Fnm andrebbe
ad acquisire le quote di Sea in
Sacbo e successivamente Sea e
Sacbo andrebbero a fondersi con il
loro nuovo azionariato. Tutto per
un costo per Fnm di circa 77 milioni,da reperire rivolgendosi al credito bancario. Gli interessi del presti-
■■■ Il danno patrimoniale alla sanità pub-
Possibile asse con Sala intenzionato a ridurre la parte pubblica
Ferrovie Nord punta agli aerei
e vuole le quote Sea di Orio
La partecipata regionale interessata alla percentuale in Sacbo, che gestisce il Caravaggo
to? Si auto-finanzieranno grazie ai
dividendi dello scalo bergamasco
che risulta essere in positivo da diversi esercizi. Del resto il mercato
non lascerebbe dubbi sulla bontà
dell’affare con il valore complessivo di Sacbo fermo tra i 214 e i 293
milioni e quello di Sea tra 1,07 e
1,66 miliardi. In questo contesto il
ruolo di Fnm (che sarebbe socio di
maggioranza relativa del sistema
aeroportuale bergamasco) diventerebbe sicuramente centrale, promuovendo la fusione tra i due colossi dell’aria lombarda. Un piano
messo nero su bianco il 17 novem-
bre 2015 in una lettera di «manifestazione di interesse all’acquisto
della partecipazione» inviata da
Fnm a Sea e tenuta riservata. A distanza di sette mesi, con Sala diventato sindaco di Milano, Fnm ha pigiato il piede sull’acceleratore. Tutto dipende dal Comune di Milano
(che ha il 54,8% di Sea) e dal fondo
diinvestimenti F2i (44,3%). L’orientamento di Sala sarebbe sovrapponibile al piano di fusione e integrazione con Ferrovie Nord. Il nuovo
sindaco,infatti,aspira all’integrazione degli aeroporti puntando a diminuire la presenza del pubblico fino
a una quota del 30% circa. Lo stesso
presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, il 17 maggio
scorso aveva confermato l’interesse nell’operazione. «Nelle infrastrutture aeroportuali non siamo presenti - aveva sottolineato Maroni -.
Siamo interessati a entrare in SeaSacbo per svolgere un ruolo di regia assieme alle istituzioni locali. È
ovvio - ha aggiunto - che, per acquisire le quote di Sea, non essendo
quotata in Borsa, occorre che gli
azionisti decidano di venderle».
L’ultima parola a Sala.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
blica è di circa quattro milioni di euro. Lo
sostiene la Procura della Corte deiConti della Regione in merito all’inchiesta “Smile”
del febbraio scorso che aveva svelato una
violazione delle normative negli appalti
pubblici che affidavano a cliniche private il
servizio di odontoiatria.
A fare da perno a tale irregolarità si è scoperto essere un giro di tangenti tra le cliniche odontoiatriche degli ospedali, cliniche
che eranno affidate alla gestione di Maria
Paola Canegrati. Ma non è tutto. Dall’inchiesta, coordinata dalla pm di Monza Manuela Massenz, è emerso che i medici scoraggiavano i pazienti a farsi curare dalla sanità pubblica, obbligandoli, in caso contrario, a liste d’attesa interminabili. Così facendo, i pazienti si convincevano ad affettuare
interventi e impianti dentari a pagamento.
Spesso però si sono rivelate spese inutili,
considerando le diagnosi volontariamente
sbagnate. Le indagini, seguite anche dal
procuratore regionale Antonio Caruso e
dai sostituti procuratori Alessandro Napoli
e Luigi D’Angelo, a distanza di mesi procedono. La Procura, con l’ausilio del nucleo
di polizia tributaria della guardia di finanza
di Monza, ha eseguito, a tutela dell’Erario,
numerosi sequestri su beni immobili, conti
correnti e altri crediti nei confronti dipubblici funzionari di aziende sanitarie lombarde.
L’inchiesta vede Fabio Rizzi, l’ex consigliere
regionale leghista ed estensore della riforma della sanità accusato di aver pilotato
una serie di gare d’appalto nel settore dell’odontoiatria. Il leghista, braccio destro del
presidente Maroni, era finito in manette insieme ad altre sette persone. La Regione,
nelle ultime ore, ha deciso di costituirsi parte civile contro l’ex consigliere. A scendere
nelle aule di tribunale in difesa della Regione è stato scelto il legale dello stesso governatore Domenico Aiello.
G. VEN.
__Venerdì 24 giugno 2016__