Odori e preferenze sessuali
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Odori e preferenze sessuali
Odori e preferenze sessuali Gli odori, sgradevoli e non, giocano un ruolo molto importante nella vita sociale degli animali, uomo compreso. Diversi studi cercano di capire il ruolo degli odori nella sfera sessuale e nella scelta del partner. Alcuni scienziati del Monell Chemical Senses Center di Philadelphia hanno osservato che gli odori del nostro corpo giocano un ruolo essenziale nell’attrarre e nell’essere attratti da qualcuno. Charles Wysocki e colleghi hanno chiesto a 82 fra uomini e donne, eterosessuali e omosessuali, di indicare una preferenza fra gli odori provenienti dal sudore raccolto da 24 donatori di vario genere e orientamento sessuale. N’è uscito un quadro abbastanza chiaro della situazione: gli uomini e donne omosessuali hanno preferenze diverse rispetto alle controparti eterosessuali; più precisamente gli uomini gay prediligono gli odori di altri uomini gay e di donne eterosessuali, mentre i loro odori sono i più sgraditi da uomini eterosessuali e dalle donne. Generalmente, le preferenze sono risultate essere connesse alla piacevolezza o non degli odori, perciò alla loro qualità, ma non all’intensità. “Le nostre scoperte – commenta Wysocki – supportano l’ipotesi che le preferenze sessuali hanno una componente biologica che si riflette sia nella produzione di diversi odori corporei, sia nella percezione e nella risposta ad essi”. Il nostro naso, e il nostro “profumo” personale, possono quindi risultare essenziali nello scegliere il nostro compagno. I risultati di questa ricerca verranno pubblicati sul numero di settembre della rivista Psychological Science. In un secondo studio, un gruppo di ricercatori svedesi, attraverso risonanza magnetica cerebrale, ha dimostrato che il cervello risponde diversamente a due feromoni, un derivato del testosterone (AND) e uno steroide simile agli estrogeni (EST). I feromoni sono delle sostanze chimiche rilasciate da certi animali che possono modificare la fisiologia e il comportamento di altri individui, per lo più della stessa specie. Ad un gruppo misto di 36 uomini e donne sono quindi stati fatti annusare AND e EST, mentre il loro cervello veniva esaminato. Questi scienziati del Karolinska Institute di Stoccolma hanno osservato che AND attiva la parte del cervello chiamata ipotalamo, ma solo negli uomini omosessuali e nelle donne eterosessuali. Di contro, EST, attiva l’ipotalamo solo negli uomini eterosessuali. L’ipotalamo, una delle parti più “antiche” del nostro cervello – come è stato dimostrato attraverso vari studi – ha un importantissimo ruolo nel comportamento sessuale degli individui, sino essi uomini o animali. Mentre è noto che i feromoni negli animali giocano un ruolo molto importante nella sfera sessuale, la loro funzione nell’uomo è probabilmente molto più complessa. I feromoni, infatti, non si registrano a livello conscio, ma si pensa possano avere un grosso impatto sul comportamento. La percezione di queste “magiche” molecole è, nei mammiferi, affidata ad uno specifico organo che si trova nel naso, l’organo vomeronasale, che nell’uomo – tuttavia – sembra si sia atrofizzata con l’evoluzione della specie. Tutto questo lo riassumeva Eugenio Finardi nel 1977 in una bellissima canzone: “l’amore non è nel cuore, ma è riconoscersi dall’odore”. Probabilmente aveva ragione. Marco Cambiaghi (pubblicato su La Provincia il 10/06/2005)