In ricordo di Gennaro Cuomo
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In ricordo di Gennaro Cuomo
In ricordo di Gennaro Cuomo ALBERTO MATTIACCI** Quando, su sollecitazione del professor Golinelli, mi accinsi a scrivere queste pagine per ricordare il professor Gennaro Cuomo, il primo sentimento fu indubbiamente di orgoglio, per ovvii ed evidenti motivi. Subito dopo, però, il pensiero corse a chi mi si chiedeva di ricordare, alla sua personalità, al suo stile così particolare di léggere le cose della vita e i rapporti con le persone. Così, immediatamente, mi sentii un po’ in ansia, sapendo di trovarmi in una situazione sulla quale egli avrebbe certamente esercitato la propria ironia. Me lo immagino, infatti, seduto qui di fronte, ad alzare il sopracciglio in un silenzio divertito, mentre me ne sto davanti a questa pagina a cercare le parole giuste per raccontarne la vita professionale! Chi ha conosciuto Gennaro Cuomo ne ricorda infatti innanzitutto lo sguardo, perennemente ironico. E su questa ironia mi piace introdurne il ricordo. Era un’ironia tutta meridionale. Un’ironia che non indulge mai alla cattiveria, ma che è una forma di espressione; che sferza con una carezza; che comunica, lancia messaggi e ne richiede di ritorno; che sa di complicità, perché consapevole. Era quel tipo di ironia, insomma, che ti resta attaccata addosso, nei ricordi - e ho scoperto, in seguito, non solo miei. A seguito della sua scomparsa, infatti, sono rimasto sorpreso dalle numerosissime manifestazioni di affetto e stima nei suoi confronti, che tanti colleghi amici hanno avuto la sensibilità di presentarmi. Fra queste, un fil rouge era proprio costituito dal ricordo della sua capacità, unica nel nostro ambiente, di stabilire proprio attraverso l’ironia un contatto umano particolare e vero. Questo contatto, nelle cose di lavoro, era sorretto da un’onestà intellettuale piuttosto rara a trovarsi e che, Cuomo mi ricordava sempre, era stata coltivata, giorno dopo giorno, in quel sodalizio speciale quale fu il suo col professor Carlo Fabrizi. La storia professionale di Gennaro Cuomo non è infatti scindibile da quella del professor Fabrizi, del quale fu Assistente Volontario alle Facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Napoli prima (dal 1964 al 1967) e di Roma poi (dal 1967). La sua esperienza romana, che diverrà definitiva, inizia proprio dalla decisione professionale di seguire il Professor Fabrizi nella Capitale. Diverrà una scelta di vita. Accanto a Fabrizi, Cuomo sviluppa il proprio interesse per le tematiche della distribuzione commerciale, una passione che non lo abbandonerà mai, sia negli studi che nella professione. Già nei primi anni del suo lavoro a Napoli, Cuomo fu inviato ** Straordinario di Economia e Gestione delle Imprese - Università degli Studi di Siena e-mail: [email protected] sinergie n. 70/06 XVI IN RICORDO DI GENNARO CUOMO da Fabrizi al Cnel presso la Commissione di studio sulla distribuzione commerciale e alla Regione Abruzzo, quale membro esperto del Comitato Scientifico per il piano di sviluppo economico regionale. Divenuto nel frattempo Assistente Incaricato, sempre alla Sapienza, ricopre nel 1967 l’incarico di Funzionario dell’Ufficio Studi dell’Unioncamere e di Segretario del Comitato di Studi per i problemi dell’Urbanistica Commerciale, sempre presso la medesima istituzione. Questi incarichi danno l’imprimatur all’attività extrauniversitaria di Gennaro Cuomo che, negli anni a seguire, lo vedrà protagonista di importanti lavori, fra i quali ci limiteremo a ricordare: il ruolo di esperto scientifico in materia di costi distributivi presso la Camera dei Deputati (1977/9), il piano di Urbanistica Commerciale della Regione Abruzzo (1981/3), il piano di settore Distribuzione e Consumi della Regione Marche (1982/4), numerose riedizioni del piano commerciale del Comune di Civitavecchia (1982/7 e 1994), il primo piano commerciale del Comune di Roma, quello del Comune di Siena fino ai primi anni Novanta, quando coordinò un gruppo di lavoro per il supporto alla pianificazione commerciale della Regione Puglia, a norma del noto decreto Bersani. Sostanzialmente senza soluzione di continuità fu poi parte attiva dell’INDIS, l’Istituto Nazionale della Distribuzione, come consulente prima (fino al 1980) e membro del Consiglio e del Comitato Scientifico e di Redazione della rivista “Disciplina del Commercio” poi. La sua cifra specifica di studioso di problematiche distributive lo porta anche nel Comitato Scientifico della rivista Commercio e servizi e, dalla seconda metà degli anni Novanta in poi, nel Consiglio d’Amministrazione della Fondazione Cesar (Centro Europeo Studi Assicurativi e Ricerche) dell’Unipol e nel Comitato Scientifico dell’Istituto Romano per la Formazione Imprenditoriale (Camera di Commercio di Roma). Per molti anni, infine, è membro del Comitato Scientifico del Premio Philip Morris per il Marketing. La sua produzione scientifica è nel solco del tracciato professionale e umano sopra descritto. I primi lavori costruiscono la base del suo interesse per le strutture e le politiche distributive, toccando anche alcuni temi che appaiono oggi consolidati nel bagaglio di conoscenze di chi studia marketing, pionieristici per l’epoca. Il primo lavoro monografico data il 1966: “Le aziende di vendita per corrispondenza”; segue, l’anno successivo, “Le funzioni degli ausiliari del commercio”; nel 1969 “Lo sviluppo delle vendite automatiche in Italia” e, nel 1974, “Il franchising”; due anni dopo “Le tendenze evolutive della collaborazione economica tra operatori del commercio” e, nel 1977, “Il discount nella realtà distributiva europea”. Il sodalizio intellettuale con Giorgio Eminente - del quale diremo oltre - genera un lavoro, ancora una volta pionieristico (è il 1971): il “Manuale delle simulazioni di gestione didattica - Progettazione ed esecuzione di Business Games”. Questo libro deve la propria paternità - fra gli altri - anche a Paolo Jaccod, un collega verso il quale Gennaro Cuomo nutriva grande affetto e considerazione. Un viaggio di studio compiuto con Isa Marchini e Cosetta Pepe produce nel 1981 un saggio che oggi suona attualissimo: “La sperimentazione delle riforme nelle imprese cinesi” per le pagine di Economia e Politica Industriale. ALBERTO MATTIACCI XVII Nel 1984, con il volume “Funzioni, strutture, strategie delle imprese commerciali complesse” inaugura la collana dell’Istituto di Tecnica Industriale, commerciale e delle imprese di pubblica utilità, oggi Dipartimento di Scienze della Gestione d’Impresa (denominazione, quest’ultima, di cui porta la paternità). Tocca ancora a Lui, nel 1989, inaugurare la rinnovata edizioni di Sinergie, con un volume monografico che raccoglie i contributi del Convegno di Verona: “Le relazioni tra industria e distribuzione. Attualità e prospettive”. Questi ultimi due passaggi recano impresso il segno di un altro rapporto speciale che Cuomo ebbe nella propria vita, quello con il professor Gaetano Golinelli. Fra i due corse un rapporto affettivo particolarissimo, per intensità e qualità. Difficile immaginare due persone più diverse nell’affrontare tanto il quotidiano, quanto lo straordinario; impossibile, per chi guarda ai rapporti umani basandosi sulla loro manifestazione apparente, anche solo intuire l’esistenza di quel filo invisibile che li legava così saldamente e lungo il quale correva un dialogo intimo continuo, essenziale e pregnante. Quel filo esisteva ed esiste ancora. Lungo quel filo si è veicolato un rapporto profondo, fatto anche di gratitudine e di molti momenti - felici e non - vissuti assieme; ha condotto una relazione che, sebbene non priva della dialettica che sempre sostiene le personalità forti, era basata su una consapevolezza, a me espressamente ribadita più volte da Cuomo: il sapere l’uno di poter contare, sulle cose importanti, sull’appoggio dell’altro. Tornando alla disamina della sua produzione scientifica, nella seconda metà degli anni Ottanta altri lavori vedono proseguire e ampliare le sue riflessioni sul commercio, con precipua attenzione agli accadimenti legislativi che ne guidano l’evoluzione: in particolare, ci sembra vadano ricordate le “Riflessioni sul Trade marketing” nei celebri Scritti in onore di Luigi Guatri del 1988, il Quaderno dell’Istituto Guglielmo Tagliacarne su “La struttura del commercio italiano alle soglie del 1993”, il volume “L’Italia nell’Europa del commercio” del 1993 e il contributo, più volte aggiornato a partire dal 1993, al volume curato dal professor Claudio Baccarani Imprese commerciali e sistema distributivo sul tema de “La disciplina del commercio in Italia e i suoi effetti reali”. Nel 1995 giunge poi a concludere idealmente il proprio dialogo intellettuale col proprio Maestro, promuovendo e curando gli Scritti in ricordo di Carlo Fabrizi, lavoro collettivo di grande spessore culturale che, a nostro avviso, non gode della notorietà che merita presso la nostra comunità scientifica. Qui, il Suo saluto al Maestro è ne “Carlo Fabrizi e la teoria dell’efficienza commerciale”. Gli anni più vicini a noi lo vedono avvicinarsi con sempre maggiore interesse alle tematiche dell’internazionalizzazione, già approcciate una prima volta nel 1974 con il lavoro “Il marketing internazionale”. Nel biennio 1988/9 redige per conto dell’ICE e in collaborazione con l’amico professor Carlo Magni, cinque importanti volumi sul tema “I prodotti agro-industriali italiani verso l’internazionalizzazione”, ciascuno dedicato a un paese (Francia, Germania, Belgio, Olanda e Stati Uniti). Nel 1995 cura, in collaborazione con un collega inglese, un volume di casi di marketing internazionale. XVIII IN RICORDO DI GENNARO CUOMO Su questo filone, negli anni a venire fino ad oggi, spende le proprie energie nel supportare alcuni tecnici, cooptati come cultori presso la cattedra di “Marketing Internazionale” tenuta presso la Luiss, a redigere dei volumi monografici di approfondimento su temi di marketing internazionale, nel quale vedeva dipanarsi il futuro sentiero della disciplina. Questa produzione viene maturando in un percorso che si snoda fra diverse sedi universitarie. La Sapienza di Roma divenne, come detto, la sede nella quale Gennaro Cuomo fissò il proprio domicilio professionale. Vi arrivò da Assistente Volontario nel 1966 per divenire Assistente Ordinario nel 1969, permanendovi come tale fino al 1984. In quegli anni - dal 1972 al 1984 - si colloca la sua esperienza anconetana in qualità di Professore Incaricato Stabilizzato di Tecnica Industriale e Commerciale, seguendo dappresso il percorso di affrancamento della sede di Ancona da Urbino. Di quegli anni serberà sempre un ricordo piacevolissimo, umano e professionale. E’ agli anni di Ancona infatti che data la sua amicizia con alcuni colleghi, a tutti noi ben noti: Riccardo Varaldo in primis, Sabino Cassese e, in particolare, Giorgio Eminente, l’amico napoletano cui fu sempre particolarmente affezionato. Mi piace soffermarmi brevemente su quest’amicizia, profonda e vera come vere e profonde erano le due persone, per una breve digressione. L’ultima fatica accademica di Gennaro Cuomo fu il MUMM, il Master Universitario in Marketing Management del suo Dipartimento. L’idea di quel Master, oggi alla quarta edizione, nasce in realtà tanti anni fa, un pomeriggio in una stanza dell’Iri Management - l’ex IFAP- su un tavolo attorno al quale - e per loro iniziativa - siedono con Gennaro e Giorgio l’amico e collega Sergio Cherubini e un paio di collaboratori, Carlo Alberto Pratesi e il sottoscritto. Ciò che rese particolare e per noi carissimo - il progetto che animava quella riunione, era l’idea maturata dal sodalizio di Gennaro e Giorgio con Sergio Cherubini: un Master espressione di un’idea forte di Università Pubblica, capace di divenire laboratorio culturale di un approccio al mercato non meramente tecnico, ma improntato a una visione sociale dell’impresa e del mercato, a un concetto alto e pregnante di homo-faber e alla voglia di contribuire a selezionare e formare delle persone capaci e utili al Paese, oltre che a loro stesse; un Master, in sostanza, che rendesse concreto l’approccio umanistico caratterizzante le persone riunite in quella stanza e che a Gennaro e Giorgio piaceva pensare quali esponenti di una Scuola Romana del Marketing. Con questo spirito, e con il determinante apporto dell’amico Alberto Pastore, ha potuto prendere corpo il Mumm. Oggi noi serbiamo il ricordo di Giorgio Eminente con una collana di casi di marketing, a lui dedicata, che raccoglie i migliori project work, anno per anno, degli allievi del Mumm. Serbiamo, del pari, il ricordo di Gennaro Cuomo, primo Direttore e fondatore del Mumm, con una borsa di studio del Dipartimento di Scienze di Gestione d’Impresa a Lui intitolata. Ci piace pensare che i due vecchi amici possano sorridere compiaciuti, magari sfottendoci pure un po’, per questo pensiero affettuoso che dedichiamo loro. All’inizio della prima metà degli anni Ottanta, consegue l’idoneità a Professore Associato per il raggruppamento disciplinare n. 32 (Economia delle aziende ALBERTO MATTIACCI XIX Industriali), ruolo nel quale inaugura alla Sapienza la sua docenza in marketing, allora denominato Tecnica e Politiche di Vendita. Dalla conferma alla prima fascia - con lo straordinariato in Tecnica del Commercio Internazionale presso la facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Chieti - passano poco più di tre anni, conclusi i quali, nel novembre 1989, fa il suo ritorno in pianta stabile alla Sapienza, come Professore Ordinario di Marketing. Coprirà questo insegnamento per oltre quindici anni, insegnando Marketing a generazioni di studenti, fondando - coi colleghi Alpa, Morcellini, Chiacchierini e Bugio - e dirigendo il Centro Interdipartimentale di Ricerca sui Consumi e Consumatori e affiancandogli, presso l’Università Luiss, l’insegnamento di Marketing Internazionale. Tale dunque il percorso dello Studioso. L’Uomo ha permeato di sé questo iter, con la sua propria visione del mondo, espressiva di un’idea “forte” della vita e delle persone. Fra queste, un posto centrale era occupato dagli studenti, cui dedicava affetto, energie ed attenzioni continue e dai giovani in generale, da lui sempre trattati con il rispetto che si deve alla persona e non con il distacco che viene dalla gerarchia. Nello specifico del suo mestiere di economista d’impresa, infine, la propria filosofia gli faceva concepire le cose dell’economia come strumenti al servizio della persona e non viceversa. Le sue critiche - e la sua ironia - puntavano così quasi istintivamente sulle posizioni di chi, magari prendendo troppo sul serio il proprio mestiere, finiva per invertire i termini di quel rapporto. Questo insistere quotidiano - negli scritti come nelle azioni, quasi subliminale per la sua continuità - su questa linea, che non esito a definire etica, costituisce, a mio modo di vedere, il lascito maggiore che Gennaro ci dona. Personalmente, non cesserò mai di essergliene grato. Bibliografia ragionata di Gennaro Cuomo Saggi e Volumi Le aziende di vendita per corrispondenza (Collana Unione Italiana Camere di Commercio), Abete, Roma, 1966. Le funzioni degli ausiliari del commercio (Collana Unione Italiana Camere di Commercio), Abete, Roma, 1967. Lo sviluppo delle vendite automatiche in Italia, (Collana Unione Italiana Camere di Commercio), Abete, Roma, 1969. Aspetti e caratteristiche del commercio in Emilia-Romagna, Azzoguidi, Bologna, 1970. Analisi di mercato per l’impianto di Fermo, (con G. Orlando), Arti Grafiche Sabatini, Falconara, 1972. Il Franchising, (Collana INDIS n. 23), Abete, Roma, 1974. Tendenze evolutive della collaborazione economica tra operatori del commercio, (Collana INDIS n. 35), Abete, Roma, 1976. Il discount nella realtà distributiva europea, con V. Macchitella, (Collana INDIS n. 37), Abete, Roma, 1977. XX IN RICORDO DI GENNARO CUOMO Manuale delle simulazioni di gestione - Didattica, Progettazione ed Esecuzione dei Business Games, (con G. Eminente, P. Jaccod, C. Pepe e P. Lanciotti), F. Angeli, Milano, 1981. Rapporto sul commercio in Provincia di Pesaro, (con G. Florenzano), C.C.I.A.A. di Pesaro, Pesaro, 1982. Rapporto sulla struttura del commercio alimentare in Provincia di Viterbo, C.C.I.A.A. di Viterbo, Viterbo, 1982. Funzioni, strutture e strategie delle imprese commerciali complesse, CEDAM, Padova, 1984. La distribuzione dei servizi assicurativi in Italia, CIRSA, Roma 1984. I prodotti agro-industriali italiani verso l’internazionalizzazione: Progetto per la Francia, (con R. Bedetti e C. Magni), I. C. E. /S. A. S. , Roma, 1988. Atti del Convegno di Sinergie: Le relazioni tra industria e distribuzione. Attualità e prospettive. Verona, 1989. La Indagine sulla distribuzione dei servizi assicurativi in Italia, Cirsa, Roma, 1989. I prodotti agro-industriali italiani verso l’internazionalizzazione: strategie per l’export in Germania R. F. , Belgio e Olanda, (con C. Magni), I. C. E. /S. A. S. , Roma, 1989 (4 Volumi). La struttura del commercio italiano alle soglie del 1993, in “Quaderno dell’Istituto Guglielmo Tagliacarne”, n. 7, Roma, marzo 1992. Il commercio agroalimentare con gli U. S. A. : strategie di penetrazione, (con C. Magni), ICE, Roma, 1993. L’Italia nell’Europa del commercio, Fisascat-CISL, Roma, 1993. Tendenze evolutive della distribuzione del mobile in Provincia di Roma, C.C.I.A.A. di Roma, 1994. Il mercato all’ingrosso dei fiori di Roma, (con C. Magni), Camera di Commercio di Roma, Roma, 1995. Ruolo e prospettive del Centro Carni di Roma, (con C. Magni), Camera di Commercio di Roma, Roma, 1995. Case study for the internationalization of business and marketing (co-editor), The Manchester Metropolitan University, Manchester, 1995. Aspetti giuridici e strutturali dell’apparato distributivo in Italia e negli altri Paesi del Mercato Comune Europeo in “Osservazioni e proposte sui problemi della distribuzione”, Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro - CNEL, Roma, 1966. Contributi a volumi Analisi del commercio al dettaglio e all’ingrosso nella Campania, ricerca diretta dal Prof. Carlo Fabrizi, rapporto n. 2: Indagine sul commercio al dettaglio ambulante (pagg. 155-217), Giannini, Napoli, 1968. L’attività di distribuzione da parte delle aziende industriali in “L’organizzazione commerciale delle aziende produttrici industriali ed agricole”, Collana Unione Italiana Camere di Commercio, Abete, Roma, 1968. Il quadro operativo, in “Il Marketing Internazionale”, Ed. Accademia, Roma 1974. Le caratteristiche tipologiche dei pubblici esercizi, in AA.VV., “I Piani per gli esercizi pubblici”, F. Angeli, Milano, 1977. Riflessioni sul Trade Marketing, in “Saggi in onore di Luigi Guatri”, Bocconi Comunicazione, Milano, 1988. ALBERTO MATTIACCI XXI La disciplina del commercio in Italia e i suoi effetti reali, in “Imprese commerciali e sistema distributivo” a cura di C. Baccarani, Giappichelli, Torino, 1993. Carlo Fabrizi e la teoria dell’efficienza della distribuzione commerciale, in “Scritti in ricordo di Carlo Fabrizi”, Cedam, Padova, 1995. Struttura di sistema e congiuntura economica delle PMI della distribuzione commerciale (con D. Mauriello) in “Rapporto 1995 sull’impresa e l’economie locali”, Istituto Tagliacarne, Roma, 1996. Articoli e scritti vari Lo studio delle modificazioni ubicazionali del commercio al dettaglio nella città di Roma, in “Roma Economica”, n. 10/1967. Aspetti economici e di disciplina giuridico-amministrativa delle case di vendita per corrispondenza in Italia, in “Roma Economica”, n. 6/1967. Mobilità dei consumatori e categorie di beni, in “L’Impresa” n. 5 sett/ott. 1968. Criteri di concessione delle autorizzazioni amministrative in assenza di piani, in “Atti della giornata di studio sull’urbanistica commerciale”, Pavia, luglio 1972. Le commercie associé en Italie, in “Franchising”, luglio 1975 n. 27, Toulon, 1975. La sperimentazione delle riforme nelle imprese cinesi, esito di un viaggio di studio (con I. Marchini e C. Pepe), in “Economia e Politica Industriale” n. 32/1981. Il dibattito sull’industria agro-alimentare in Italia: un contributo di sistemazione (con C. Magni), in “Cooperazione ed Agricoltura” n. 2/1983. Stato della distribuzione e tendenze evolutive, in “Atti del Convegno: Credito e Commercio domani”, Campobasso, 1987. L’impatto delle 300 direttive sul commercio, in “Servizi”, Anno 1, n. 0, 1991. La variabile tempo nelle attività di marketing, con C. A. Pratesi, in “Atti del Convegno: Il tempo come fattore competitivo nell’approccio al mercato”, in “Sinergie”, Quaderno n. 9, novembre 1993. Contributi all’analisi della rivoluzione commerciale, in “Economia e Diritto del Terziario”, F. Angeli, Milano, n. 1, 1994. I canali di distribuzione, in “Marketing”, a cura di E. Valdani, “Enciclopedia dell’Impresa” UTET, Torino, 1995. 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Le applicazioni dei modelli al marketing distributivo: il caso italiano delle birre (con A. Pulli e A. Mattiacci), in “Trade Marketing” n. 24/1998. XXII IN RICORDO DI GENNARO CUOMO Il sistema di scambio dei prodotti artistici e culturali: mercato o non mercato? (con A. Mattiacci) in “Atti del Convegno AIDEA: La gestione e valorizzazione dei beni artistici e culturali”, Università di Siena, ottobre 1998. Consumer studies and marketing decision: a market response model and some consideration about managerial implication (con A. Pulli, A Mattiacci), Workshop “Modelli per l’analisi del comportamento del consumatore”, Università di Modena, giugno 1998. A category management application in the frozen sector in Italy. The case Unilever-Sagit (con A. Pastore), in “Atti del 10th International Conference on Research in the Distributive Trade”, University of Stirling, 1999. La misurazione dell’efficacia della pubblicità: Il caso della telefonia mobile in Italia (con A. Pulli, A. Mattiacci, S. 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