Legacoop Informazioni 18 settembre 2015 - Legacoop

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Legacoop Informazioni 18 settembre 2015 - Legacoop
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Anno I - n.6 del 18 settembre 2015
Primo piano
A Bologna il secondo meeting
dei Giovani cooperatori europei
L’appuntamento organizzato dai cooperatori under 40 dell’Alleanza delle Cooperative dell’Emilia Romagna
a pagina 2-3
Legacoop
Beni confiscati
Richiesta approvaMilano, firmano sindaco e presidente del zione della Camera
Consiglio Regionale per legge 1138
Dopo il presidente del Consiglio regionale della
Lombardia, Raffaele Cattaneo– ha firmato “Stop
false cooperative” anche il
sindaco di Milano, Giuliano
Pisapia.
“Sostenere la legalità nel
mondo delle cooperative per
garantire un mercato sano e
trasparente è un dovere
delle Istituzioni- ha detto-.
Per questo ho voluto dare il
mio supporto a questa legge
di iniziativa popolare che
vuole portare avanti...
Nota della redazione
Questo numero è stato chiuso
il 17 settembre 2015 alle ore 14:30
Territori
Puglia
CoopComunità,convegno “Attivare persone,
crescerecomunità”
Legacoop con Associazione La Regione Puglia sta lavo“Avviso Pubblico”, Arci, rando a una legge sulla
Centro Studi Pio La Torre... partecipazione attiva dei
cittadini nella costruzione
di politiche pubbliche. A
sottolinearlo il presidente
Michele Emiliano, nel corso
di un incontro sulle coopeLegacoopsociali
rative di comunità, organiz“Basta attacchi
zato da Legacoop Puglia, in
collaborazione
con la Reindiscriminati
gione. All’appuntamento,
alle coop sociali"
dal titolo “Attivare persone,
Il Prefetto Gabrielli nella crescere comunità”, hanno
conferenza stampa di mer- partecipato il direttore generale al ministero...
coledì 16 settembre...
Settori
Segreteria di Redazione:
Anna Colomberotto
Tel. 06-844.39.372
Fax 06-844.39.402
Organo ufficiale
della Lega Nazionale
delle Cooperative e Mutue
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Samnium Medica
L’esperienza
della UCCP Valle
Telesina (Bn)
Osservatorio SWG
Il peso della scuola
sui conti
delle famiglie
Seminario di presentazione
dei risultati del primo anno
di sperimentazione dell’Unità Complessa di Cure
Primarie (UCCP), che la
Cooperativa Samnium Medica ha progettato e sta gestendo in Valle Telesina, in
provincia di Benevento.
Si tratta di un progetto per il
potenziamento dei servizi
alla persona in aree rurali
(finanziato con fondi europei del PSR 2007-13), un
modello gestionale della
cronicità che mette ...
Oltre un quinto delle famiglie italiane con figli in età
scolare si trova in difficoltà
per le spese scolastiche
(libri, zaini, cancelleria, etc.)
e la metà afferma di sentirne abbastanza il peso.
Tuttavia otto italiani su dieci
riconoscono l’importanza
dello studio per il futuro dei
giovani.
Nell’Italia dove la dispersione scolastica (l’abbandono della scuola superiore
prima del conseguimento
del diploma) riguarda...
Settimanale di notizie a cura
dell’Ufficio Stampa di Legacoop
Direttore Responsabile:
Dora Iacobelli
Registrazione del Tribunale di Roma
n. 109 del 22 giugno 2015
Primo piano
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A Bologna il secondo meeting
dei Giovani cooperatori europei
L’appuntamento organizzato dai cooperatori under 40 dell’Alleanza delle Cooperative
dell’Emilia Romagna segue il primo incontro di Parigi e si svolgerà il 22-23 settembre
La Rete europea dei giovani cooperatori si
riunirà a Bologna a 5 mesi esatti dalla sua
fondazione, avvenuta a Parigi il 22 aprile
scorso, grazie ad un progetto coordinato dai
giovani cooperatori emiliano-romagnoli di
Generazioni Legacoop, OOP! Giovani Confcooperative e AGCI Giovani e finanziato attraverso un contributo della Regione
Emilia-Romagna sulla L.6 di promozione
della cooperazione.
Il 22 settembre più di 30 giovani cooperatori
provenienti da 12 diversi Paesi europei si
riuniranno a Bologna per la loro seconda Assemblea, accompagnati dai giovani cooperatori italiani provenienti da diverse regioni.
Il 23 settembre è invece prevista una visita
all’EXPO di Milano, dove i giovani europei
potranno conoscere meglio la realtà cooperativa del nostro Paese e visitare gli altri padiglioni espositivi.
continua >>
PROGRAMMA
Draft programme
ore 18.30 Sessione plenaria e conclusioni
22 Settembre
Castello di Bentivoglio, via Saliceto 1 – Bentivoglio (BO)
ore 14:30 Assemblea della Rete Europea dei Giovani cooperatori
Benvenuto e saluti istituzionali
Riepilogo di cosa è stato fatto fino ad ora e introduzione dei lavori del pomeriggio
Presentazione dei gruppi di lavoro
ore 15.30 primo tavolo di discussione: “Come vogliamo che la
Rete diventi nel giro di qualche anno?”
ore 16.30 Pausa
ore 17.00 Secondo tavolo di discussione: “Quale sarà la nostra
visione a lungo termine? Quali sono i prossimi passi?”
Primo piano
ACI
Legacoop
ore 19.00 trasferimento alla Cooperativa sociale "Anima
Ristorante Locanda Smeraldi, Loc. San Marino (BO)
ore 8.00 p.m.
Cenar e networking
23 Settembre
ore 7.30 partenza da Camping Città di Bologna con il pullman
in direzione Milano
ore 10.30 arrivo ad Expo. Visita guidata ad alcuni padiglioni di
cooperative italiane
Pranzo e visita libera nel pomeriggio
ore 18.00 pre-cena a buffet dentro EXPO
ore 19.00 ritorno a Bologna
Settori
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Primo piano
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Generazioni Legacoop, OOP! Giovani e AGCI
giovani sono l'unica esperienza di coordinamento dei giovani cooperatori esistente ad
oggi in Europa, nonché una delle più avanzate a livello internazionale.“Anche per questo motivo” dicono gli organizzatori
“abbiamo contribuito alla fondazione della
Rete europea a Parigi e abbiamo voluto che
il secondo importante appuntamento fosse
proprio in Emilia-Romagna, regione cooperativa di rilevanza mondiale, in cui sono nati
anche i nostri gruppi giovani”. I tre coordinamenti, che già diverse volte hanno collaborato su progetti comuni, presto
confluiranno in un unico gruppo, seguendo
l’orientamento delle loro associazioni di riferimento, che si avviano a costituire l'Alleanza delle Cooperative Italiane (ACI).
Il 22 settembre il meeting si aprirà alle
14:30 presso il Castello di Bentivoglio, sede
della Cooperativa Sociale Istituto Ramazzini,
con i saluti istituzionali e l’avvio dei gruppi
di lavoro, volti a definire identità e progettualità della Rete europea: quale governance
e statuto dovrà adottare la rete; quale visione a medio-lungo termine vuole abbracciare; quali sono le prossime azioni concrete
da mettere in campo. Al termine dei lavori
dell’Assemblea il gruppo si trasferirà per la
cena al Ristorante Locanda Smeraldi, gestito
Primo piano
ACI
dalla Cooperativa Sociale Anima. Il 23 settembre i giovani cooperatori si recheranno
in visita all'Expo, dove avranno l'opportunità
di visitare i padiglioni che vedono protagoniste le cooperative italiane, tra cui il padiglione di Granarolo e il Supermercato del
Futuro di Coop Italia.
Il meeting della Rete europea dei giovani
cooperatori sarà un momento di scambio e
confronto utile sia ai cooperatori presenti,
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Settori
che potranno approfondire la conoscenza
della cooperazione in altri paesi, scambiarsi
buone pratiche e contatti, sia alle organizzazioni di cui sono soci o per cui lavorano. I
giovani cooperatori che partecipano all'evento stanno infatti lavorando per produrre documentazione utile ad illustrare i
modelli cooperativi nei diversi Paesi e le
principali innovazioni eventualmente replicabili.
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>> Stop False Cooperative
>> Alleanza Cooperative
Cultura e Turismo
>> Alleanza Cooperative Imola
STOP FALSE COOPERATIVE
Milano,firmanoilsindacoeilpresidente del Consiglio della Regione
>> Alleanza Cooperative Basilicata
Dopo il presidente del Consiglio regionale
della Lombardia, Raffaele Cattaneo–
ha firmato “Stop false cooperative” anche il
sindaco di Milano, Giuliano Pisapia.
“Sostenere la legalità nel mondo delle cooperative per garantire un mercato sano e
trasparente è un dovere delle Istituzioni- ha
detto-. Per questo ho voluto dare il mio supporto a questa legge di iniziativa popolare
che vuole portare avanti la battaglia contro
ogni forma di illegalità in questo settore. Le
cooperative svolgono una funzione molto
importante ma è evidente che bisogna distinguere chi opera correttamente da chi
non segue le regole”.
“In questi anni è stato concreto l’impegno
del Comune di Milano per garantire la trasparenza, la regolarità, oltre che la qualità,
delle cooperative che collaborano con l’Amministrazione” ha aggiunto, parlando alla
stampa durante l’iniziativa “Via le mele
marce!”, organizzata il 10 e l’11 settembre
a Milano.
E ha concluso: “Ci siamo anche impegnati
a riservare il 5% degli appalti per la fornitura di beni, servizi e lavori diversi da quelli
socio-sanitari ed educativi alle cooperative
sociali di tipo B, quelle con almeno il 30%
di lavoratori appartenenti a categorie svantaggiati”.
Insieme a lui, hanno firmato anche gli assessori Marco Granelli, Pier Maran, Pierfrancesco Majorino, Maria Carmela Rozza
e Cristina Tajani e Paola Bocci, PD Milano.
Hanno scelto di supportare la campagna,
anche il deputato Matteo Mauri; l’europarlamentare Antonio Panzeri e il presidente
Associazione Nazionale Partigiani Italiani,
Roberto Cenati.
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Settori
ALLEANZA COOPERATIVE
CULTURA E TURISMO
Apprezzamento per nomine
direttori dei Musei italiani
La cooperazione culturale, forte delle sue
pluriennali esperienze, si candida a giocare
un ruolo propositivo per contribuire ad una
nuova capacità di valorizzare questi straordinari Musei all’interno di una più generale
occasione di sviluppo e capacità attrattiva dei
territori.
L’Alleanza Cooperative Turismo e Cultura
manifesta il proprio apprezzamento per la
decisione che ha portato alle nomine, annunciate nei giorni scorsi da parte del Ministero Franceschini, dei direttori di 20
importanti musei statali italiani.
La dimensione internazionale della call per
individuare le migliori competenze per ridare
nuovo slancio e valore a questi punti forti del
sistema museale Italiano è una buona premessa che fa risaltare, oltre che l’interesse
rilevante che suscita il nostro Patrimonio culturale a livello europeo ed internazionale.
L’Alleanza Cooperative Turismo e Cultura
esprime fiducia che il lavoro di questi nuovi
direttori possa contribuire ad evidenziare e a
programmare, nel confronto con le Istituzioni
locali e con le realtà imprenditoriali e sociali,
nuove modalità progettuali che possano dare
valore aggiunto e nuovo sviluppo ai territori
coinvolti.
Puntare “sull’attrattore cultura” come su uno
degli elementi dello sviluppo dei territori è
una scelta strategica che va non solo dichiarata, ma condivisa e sostenuta con risorse
adeguate, grazie a soluzioni innovative e di
medio periodo: serve infatti una coraggiosa e
lungimirante capacità di condividere tra pubblico e privato nuovi strumenti e servizi di
promozione e valorizzazione che abbiano a
cuore l’interesse collettivo.
La cooperazione Culturale riafferma la propria convinzione, comprovata dall’esperienza, che sia strategico puntare, nei Beni
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Culturali, sul lavoro professionale, sulle formazione e sull’aggiornamento continuo delle
competenze e su gestioni in concessione o in
convenzione tra pubblico e privato che, in un
comune orizzonte di interesse pubblico,
siano in grado di condividere obiettivi e di generare effetti positivi sul piano dello sviluppo
occupazionale, economico e sociale.
In tal senso ci si interroga allarmati sulla novità del bando pubblicato ad inizio agosto
dalla Consip, centrale unica d’acquisto del
Tesoro, per i servizi negli Istituti culturali italiani.
Tale procedura dovrebbe individuare in 9 lotti
nazionali gli interlocutori aziendali esperti di
facilitymanagement e servizi culturali da prestarsi negli Istituti culturali (musei, biblioteche, siti archeologici ecc) in tutto il Paese.
I requisiti richiesti da tale bando, considerate le dimensioni complessive pari ad oltre
500 milioni di euro, inevitabilmente escludono le molteplici esperienze di cooperative
culturali operanti in tutta Italia, da molti decenni, nella gestione di musei biblioteche
civiche, gallerie e pinacoteche.
La ricchezza di tali esperienze, che in questi anni di crisi hanno consentito agli Enti
locali di garantire comunque l’apertura di
migliaia di siti culturali, rischia seriamente di
essere spazzata via da una procedura di
gara che pare riservata esclusivamente a
grandi società di facility.
La cooperazione ha richiesto anche in tal
senso un incontro al Ministro Franceschini.
ALLEANZA COOPERATIVE IMOLA
Al via “Tempo di cooperazione”
con i primi segnali di ripresa
“Qualche segnale di ripresa nel paese c’è.
Si è ricominciato a parlare di crescita, di lavoro e di strumenti da chiedere al governo
Primo piano
ACI
e alle amministrazioni. Per le cooperative il
2015 sarà migliore del 2014 soprattutto
per quelle che esportano nel mondo, grandi
e piccole. Esprimo quindi un prudente ottimismo anche se dobbiamo tener conto del
grave problema dell’edilizia che temo non
tornerà mai più ai livelli precedenti la crisi”.
Così il presidente dell’Alleanza delle cooperative italiane (Legacoop e Confcooperative
nell’Imolese) Domenico Olivieri ha tracciato il quadro della situazione a margine
della presentazione di “Tempo della cooperazione 2015”, un contenitore di eventi economici, culturali e sociali che si dispiegherà
durante l’autunno.
Il primo appuntamento è per il 22 settembre alla sala delle Stagioni dalle 9.30 alle 13
sulle coop sociali e l’inserimento lavorativo
di persone svantaggiate, non facile perché si
tratta di mansioni semplici che molte aziende
affidano ai macchinari.
Uno degli appuntamenti di maggior rilievo
sarà il 25 settembre alle 17.30 nella sala
delle Stagioni quando si dibatterà su “L’attualità della cooperazione: la parola ai numeri” alla presenza di Olivieri, del docente di
Economia all’università di Trento Carlo Borzaga e di Giovanni Monti, presidente dell’Alleanza delle coop Emilia-Romagna. Olivieri
ha tenuto a precisare che “si sta discutendo
di Alleanza delle coop metropolitana ancora
da realizzare ma a Imola dovrà rimanere comunque un forte presidio a fronte di numeri
quali 109 coop, un fatturato di 2,17 miliardi
euro, un export di 1,06 miliardi di euro,
8.092 addetti e 84.677 soci”.
Altra iniziativa meritevole sarà quella dei giovani cooperatori che nella mattinata del 26
settembre allestiranno in centro storico un
banchetto contro le false coop allo scopo di
raccogliere oltre mille firme.“In Italia esistono
circa 80mila coop – scandisce Olivieri – ma
solamente la metà sono associate alle centrali e vengono controllate e ispezionate. Purtroppo a volte dietro al nome coop, si
nascondono soggetti che di mutualistico non
hanno niente”.
Appuntamento di grande rilievo sarà quello
del 29 settembre alle 17 alla sala delle Stagioni su “La casa comune-L’Enciclica del
Papa Laudato sì” con un grande esperto del
mondo della cooperazione quale il docente
di Economia all’università di Bologna Stefano
Zamagni.
Ci sarà spazio anche per gli spettacoli, fra
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questi segnaliamo il 26 settembre alle 18
nella biblioteca comunale “un appuntamento
col brivido” con lo scrittore Carlo Lucarelli, la
sera del 26 nell’aula magna dell’Itis Alberghetti “Fadiga!-La buona cooperazione”, recital di Ivano Marescotti e tre film con
ingresso gratuito tutti alle 21 alla sala Bcc
Città e Cultura: il 23 “Due giorni, una notte”,
il 30 “La nostra terra” e il 7 ottobre “Dimmi
che destino avrò”.
Fonte:
http://www.leggilanotizia.it/(X(1)S(mtcprpzsk
wh44t2xfphxoomf))/notizia/9486/al-viatempo-di-cooperazione-con-i-primisegnali-di-ripresa
BASILICATA
A Matera convegno “Nuove regole
degli appalti pubblici”
Il prossimo recepimento, nel nostro ordinamento, delle nuove direttive comunitarie
può rappresentare l’occasione per una definitiva risoluzione delle criticità del sistema
degli appalti pubblici e delle concessioni in
Italia, purché si individuino delle linee di
azione chiare, orientate a snellire le procedure e che salvaguardino le imprese sane
e corrette. Se ne è parlato a Matera il 4 settembre nel corso dell’iniziativa “Le nuove
regole degli appalti pubblici tra esigenze di
legalità e valorizzazione della concorrenza”,
organizzata dall’Alleanza delle cooperative
di Basilicata e a cui ha preso parte il presidente nazionale Rosario Altieri.
Lo stesso presidente Altieri ha evidenziato
l’impegno dell’Alleanza delle cooperative
sul versante della legalità, soprattutto in un
periodo in cui l’iniziativa “Stop alle false
cooperative”, tesa a ottenere misure più rigorose e controlli più serrati per individuare
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e punire le imprese che utilizzano solo strumentalmente il modello cooperativo perseguendo in realtà finalità diverse da quelle
mutualistiche, vede vicino il traguardo delle
50mila sottoscrizioni. Impiantare regole
chiare anche nel campo degli appalti pubblici significa allontanare ulteriormente il
malaffare e rendere più equo il mercato, a
patto però di non complicare gli iter burocratici perché altrimenti, come il copresidente regionale Giuseppe Suanno ha
voluto sottolineare nella relazione introduttiva, “le cooperative sane rischiano di morire di legalità”. La semplificazione delle
procedure, per uscire da quella che l’avvocato amministrativista Gaetano Esposito
ha definito “labirintite normativa”, resta
l’obiettivo principale anche per il presidente
regionale di Confindustria, Michele
Somma. La nuova riforma va nella giusta
Primo piano
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direzione, ma alla distribuzione delle stazioni uniche appaltanti va fornita una declinazione regionale per “evitarne
l’esasperata concentrazione e rispettare la
specificità dei territori, visto che il tessuto
imprenditoriale italiano – come ha precisato ancora il presidente Altieri – è per il
98% composto da piccole e medie imprese”. A sua volta, il direttore generale
della SUA Basilicata ne ha illustrato genesi
e modalità di funzionamento, chiedendo la
collaborazione di sindacati e associazioni
di categoria per farla decollare definitivamente.
Una riforma perfettibile anche per il senatore Salvatore Margiotta, che ne è stato
l’iniziale relatore. Margiotta ha richiamato
l’importanza del débat public, ovvero del
coinvolgimento della cittadinanza per lo
sviluppo di grandi progetti, purché, dopo
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che si è assunta l’eventuale decisione, ci
sia l’assoluta certezza di portare a termine
l’opera; a maggior ragione perché, come
ha ricordato l’assessore regionale alle infrastrutture Aldo Berlinguer, “gli appalti rappresentano il 20% del Pil europeo”.
“L’attività della Commissione ai lavori pubblici del Senato è stata decisamente positiva”, ha commentato il presidente
dell’Alleanza delle cooperative italiane Basilicata, Paolo Laguardia, intervistato dall’emittente televisiva Trm a margine del
convegno. “Auspichiamo adesso altrettanta
rapidità dall’altro ramo del Parlamento –
ha concluso Laguardia – così come ci
aspettiamo che la stazione unica appaltante lucana, completato l’iter di costituzione, si avvii rapidamente”.
Ha moderato l’iniziativa il copresidente regionale dell’Alleanza, Donato Semeraro.
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Beni confiscati, richiesta approvazione della Camera per legge 1138
>> Coop Comunità
Legacoop con Associazione “Avviso Pubblico”, Arci, Centro Studi Pio La Torre, CGIL,
Libera.Associazioni, nomi e numeri contro le
mafie, SOS Impresa hanno inviato, l’11 settembre, una lettera al Presidente della Camera, Laura Boldrini e ai capigruppo della
Camera per sollecitare l’approvazione del disegno di legge di iniziativa popolare n. 1138
su “Misure per favorire l’emersione alla legalità e la tutela dei lavoratori delle aziende
sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata” presentato il 3 giugno 2013.
Di seguito il testo integrale
“Gentile Presidente on. Laura Boldrini,
Gentili Onorevoli,
Come emerge ormai con sistematica quotidianità, il fenomeno dei beni e delle aziende
confiscate è in crescita esponenziale ed
avrebbe bisogno urgente di poter disporre di
strumenti operativi e legislativi che aiutino
quel processo difficile ma necessario di ritorno alla legalità di quanto sottratto alle
mafie, in tutta Italia.
I firmatari di questa missiva, due anni fa, raccolsero le firme necessarie per presentare al
Parlamento una proposta di legge di iniziativa
popolare con l’intenzione di aiutare il legislatore nella revisione e nell’aggiornamento di
quanto attualmente è disponibile per la gestione di tali beni e aziende.
Il disegno di legge di iniziativa popolare,
n.1138, ha avuto in questo spazio di tempo
un processo di confronto che l’ha arricchita
nei suoi contenuti grazie al lavoro della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, della Commissione parlamentare
antimafia e di tutti i gruppi parlamentari.
Questo percorso è sostanzialmente arrivato a
termine e la Commissione Giustizia, dopo il
lavoro di audizioni e di raccolta degli emendamenti, è pronta per portare in aula il testo.
Di fronte a questo fatto e alla urgenza che il
fenomeno delle confische ci propone, vi chiediamo di poter calendarizzare prima possibile (prima che inizi la sessione di bilancio
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ACI
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per la legge di stabilità) la discussione e l’approvazione in aula della L.1138 in modo da
poter disporre in tempi rapidi di una strumentazione efficace, per poter contrastare il
fenomeno mafioso e dare risposte alle migliaia di lavoratori, loro malgrado coinvolti dal
fenomeno, alle cooperative nate sui beni
confiscati, alle importanti potenzialità economiche e sociali insite in questo enorme patrimonio dello Stato.
Siamo altresì disponibili e interessati ad
avere con voi un incontro a riguardo”.
COOP COMUNITÀ
L’esperienza dei Briganti
di Cerreto presentata in Liguria
Erika Farina e Simona Magliani della
cooperativa I Briganti di Cerreto di Cerreto
Alpi sono intervenute nei giorni scorsi a
Levanto, in provincia di La Spezia, all’importante iniziativa organizzata per la presentazione della nuova cooperativa di
comunità “Officina del Levante”.
Il progetto “Officina del Levante” è stato
presentato da Laura Canale, esperta di
Politiche Comunitarie. Sono poi seguite le
illustrazioni di due significativi esempi di
cooperative di comunità, il Centro Anidra
di Borzonasca e i Briganti di Cerreto. L’iniziativa, che si è svolta davanti ad un folto
pubblico, è stata organizzata in collaborazione con Legacoop Liguria, che era presenta anche con il suo presidente
regionale Gianluigi Granero.
L’esperienza di cooperativa di comunità
dei Briganti di Cerreto è considerata una
delle più importanti in Italia e un punto di
riferimento per le nuove cooperative. Assieme alla cooperativa Valle dei Cavalieri
di Succiso è tra le prime cooperative di comunità in Italia. Da anni ormai a Cerreto
Alpi arrivano esperti e studiosi italiani e
stranieri per conoscere questa interessante realtà dell’Appennino reggiano. Lo
scorso anno a Cerreto Alpi e a Succiso si
è anche tenuta con successo la prima
Scuola della cooperazione di Comunità, organizzata dall’Alleanza delle Cooperative
Italiane.
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>> Legacoopsociali
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LEGACOOPSOCIALI
“Basta attacchi indiscriminati alle
coop sociali"
Il Prefetto Gabrielli nella conferenza stampa
di mercoledì 16 settembre 2015 ha comunicato all'opinione pubblica, ai cittadini di
questo paese, che il più efficace strumento
in Europa per promuovere l'inclusione
socio-lavorativa delle persone in difficoltà è
criminogeno. La legge 381/91 è criminogena.
La cooperazione sociale di inserimento lavorativo, che dà occupazione ai lavoratori
disabili e svantaggiati in misura 25 volte superiore alle altre imprese ed alla stessa
Pubblica Amministrazione è criminogena.
Migliaia di cooperative sociali, di soci, di lavoratori sono criminogeni. Questo attacco
generalizzato e sconsiderato, talora prossimo alla diffamazione, non è più comprensibile né accettabile.
Non ci interessano "riserve di caccia", perché non siamo cacciatori. Chiediamo da
sempre regole di trasparenza del mercato,
chiediamo che le amministrazioni le applichino correttamente, chiediamo che chi è
deputato a vigilare lo faccia fino in fondo,
perché questo aiuta anche noi a vigilare che
le regole che ci siamo dati a tutela della legalità e della correttezza siano con coerenza
osservate.
Quando sono cooperatori e cooperative sociali a comportarsi in modo illegale ci costituiamo contro di loro come parte civile in
giudizio, come a Roma per Mafia Capitale.
Le cooperative ed i cooperatori sociali, il loro
lavoro quotidiano, meritano rispetto.
Additarli non come risorsa, quali sono, ma
come il problema, in un paese che ha i livelli
di corruzione e di malaffare dell'Italia, vuol
dire ingenerare una confusione che non fa
bene a nessuno, e fa certamente molto
male alle persone più fragili ed esposte al
rischio di esclusione.
Legacoopsociali: sostiene
il “Festival Ottobre Africano 2015”
suo fitto calendario di eventi alcune fra le
principali città italiane (Roma, Milano, Torino, Varese, Reggio Emilia, Parma, Bologna
e Napoli): “sapere” come conoscenza, tolleranza e incontro, ma anche come gusto,
sapore e cibo.
Spiega Cléophas Adrien Dioma, direttore
dell’evento: “In questo preciso momento
storico, in cui tutti i giorni si riversano sulle
coste italiane migliaia di clandestini in fuga
dalla povertà e dalle guerre, il festival “Ottobre Africano” vuole imporre un messaggio
positivo. Per sconfiggere il razzismo e per
costruire una società multietnica ci sono
ancora molti passi da compiere, ma grazie
alla cultura possiamo dimostrare che le
barriere che impediscono l’incontro e la conoscenza tra i popoli si possono, anzi si devono, abbattere”.
“Sapori & Saperi” è quindi il sottotitolo di
questa nuova edizione, e si parlerà di tradizioni, di arte e di identità culinarie con l’intento dichiarato di aprire una finestra sulle
culture dei Paesi africani e promuovere un
dialogo su temi delicati quali l’integrazione
razziale, la solidarietà, l’immigrazione.
“Niente meglio della cultura può avvicinare
le persone”, sottolinea Fiorella Mannoia,
madrina della manifestazione, “e soprattutto
del cibo e della musica, perché non hanno
bisogno di parole. Viviamo a stretto contatto
con persone di etnie diverse, alcune lavorano nelle nostre case, ma raramente ci
soffermiamo a chiedere cosa si cucina in
Burkina Faso o in Eritrea, che tipo di libri si
leggono e quali sono le abitudini in casa. È
fondamentale invece iniziare ad ascoltare il
nostro vicino”.
E proprio per favorire la conoscenza dell’altro e accendere la curiosità, anche quest’anno la chiusura di “Ottobre africano” è
affidata all’evento “Se solo mi guardassi”,
due giornate (30-31 ottobre), nate dall’idea
della cantautrice italiana e che prendono il
nome dalla sua prima canzone per scoprire
tra artigianato locale, piatti tipici, incontri,
tavole rotonde e musica dal vivo, colori, tra-
“Sapere” è la parola chiave di questa
13/ma edizione di “Ottobre africano”, che
dall’1 al 31 ottobre torna ad animare con il
Primo piano
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dizioni e sapori a noi ancora lontani.
Appuntamenti e temi
Tra i tanti appuntamenti previsti in calendario, che spaziano dalla musica al cinema,
passando per la letteratura, la fotografia,
l’arte e la moda. Particolare risalto verrà
dato alle identità culinarie delle comunità
straniere, con un concorso dal titolo “IncontroCucina”: un “Master chef” in salsa
etnica, realizzato in collaborazione con Slow
Food e il Genovino d’oro. I partecipanti sono
chiamati a proporre un piatto tipico del proprio Paese d’origine. Durante la serata finale, prevista a Roma, sarà presente Fati
Niang, fondatrice di “Black Spoon”, la prima
realtà di street food afro-europea in Francia.
I finalisti verranno giudicati, oltre che sulla
bontà del piatto realizzato, sulla base della
creatività e del legame con la tradizione culinaria della propria terra natia.
Di grande interesse sociale ed economico la
conferenza “ItaliAfrica, tra cooperazione,
cultura e business”, organizzata in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e
le ambasciate africane. Muovendo dagli argomenti emersi nel corso del convegno
svoltosi al termine della 12/ma edizione di
Primo piano
ACI
Ottobre africano 2014, l’incontro affronta le
questioni del ruolo degli immigrati nei processi di sviluppo nei paesi di origine e di residenza, del contributo imprenditoriale dei
nuovi italiani e degli italiani di seconda generazione, con una riflessione sul lavoro del
CNA World (la sezione CNA per gli imprenditori immigrati).
Si parla di identità e di pluralità culturale con
Henri Lopès, già primo ministro del Congo
Brazzaville, alto funzionario internazionale
dell’Unesco, membro della Organizzazione
Internazionale della Francofonia, rappresentante del Congo in seno all’Unione Europea e oggi ambasciatore a Parigi, oltre a
essere un punto di riferimento della letteratura africana degli ultimi decenni; si
danza sulle note di Baba Commandant,
mentre la scrittrice Noo Saro Wiwa - figlia di
Ken Saro-Wiwa, l’attivista ucciso per essersi schierato contro le multinazionali del
petrolio - presenta il suo libro d’esordio “In
cerca di Transwonderland” (66thand2nd);
diversi incontri rendono omaggio al “Che
Guevara africano” Thomas Sankara, primo
presidente del Burkina Faso (1983-1987)
e teorico del panafricanismo.
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“Ottobre africano” è il festival dedicato alle
culture e alle voci più rappresentative dei
Paesi dell’Africa. Muove i suoi primi passi
nel 2002 a Parma da un’idea di Cléophas
Adrien Dioma, Presidente dell’associazione
di promozione sociale Le Réseau. Negli anni
l’evento si è imposto per dimensioni e spessore come uno degli appuntamenti principali in Italia con la cultura afro. E non solo
per il valore dei contenuti proposti, ma
anche, e soprattutto, per il progetto ambizioso che lo sostiene, volto a raggiungere
traguardi sempre più importanti.
“Ottobre Africano” è organizzato da Le Réseau in collaborazione con le associazioni
Renken, Nakiri, Piemondo, AfriCoeur,
ABREER, Africa&Sport. È finanziato da MoneyGram, Legacoop Sociali, Fondazioni4Africa, Cognac OT e Eyewear, con il
patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e
della Cooperazione Internazionale, Expo Milano 2015, Francofonia Italia, Iniziativa “Italia Africa”, Collegio degli ambasciatori
Africani a Roma, Roma Capitale, OIM,
UNAR. È inserito negli eventi dell’Anno Europeo per lo Sviluppo.
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>> Alto Adige-Südtirol
>> Veneto
ALTO ADIGE-SÜDTIROL
I cooperatori corrono per promuovere la cooperazione
>> Emilia Romagna
>> Romagna
La corsa a staffetta per cooperatori è
l’evento clou del “coopfest”, la festa delle
cooperative per i 40 anni di Legacoopbund
che si terrà il 26 settembre in Piazza della
Mostra a Bolzano. Per la prima volta le cooperative si presentano in piazza, proponendo una giornata ricca di attività e
originali iniziative.
La festa delle cooperative e la corsa dei
cooperatori verranno presentati in occasione di una conferenza stampa: mercoledì, 23 settembre 2015 alle ore 10.30
nella sede di Legacoopbund in Piazza Mazzini 50-56 a Bolzano.
Alla conferenza stampa interverranno:
Heini Grandi, Presidente di Legacoopbund
Stefano Ruele, Direttore di Legacoopbund
Monica Devilli, responsabile del reparto
“CoopPoint” di Legacoopbund
>> Toscana
>> Puglia
>> Puglia
>> Puglia
VENETO
Presentazione delle novità in
materia di ISO 9001 e di SA 8000
In attesa dell’imminente entrata in vigore delle
nuove norme ISO 9001e SA 8000, prosegue
il progetto di Legacoop Veneto “Presentazione
delle novità in materia di ISO 9001 e di SA
8000” - realizzato grazie al contributo della
Regione Veneto nell’ambito della progettazione 2015 L.R. 17/2005 – che intende far
conoscere al mondo delle imprese cooperative le principali novità delle norme revisionate.
Destinatarie del progetto sono le imprese già
certificate, che dovranno attivare le azioni necessarie per conformarsi alle novità normative, e quelle intenzionate a implementare un
sistema di gestione correttamente certificabile.
Nel dettaglio, le azioni previste sono: il coinvolgimento delle associate allo scopo di valuPrimo piano
ACI
Legacoop
Settori
tare l’impatto della normativa, la pubblicazione di un testo informativo sulle novità offerte dalla ISO 9001 e SA 8000 e sulla loro
applicabilità nelle imprese cooperative, e la
realizzazione di un seminario conclusivo per
presentare la pubblicazione e spiegare le modalità di transizione verso il nuovo standard.
Gli standard ISO sono soggetti a revisione e
aggiornamenti, che avvengono ogni cinque o
dieci anni. Quello di prossima emissione,
frutto di uno scrupoloso lavoro di analisi a
cura di ISO, farà sì che la gestione della qualità diventi sempre più parte integrante delle
strategie di business e di sviluppo delle imprese.
Gli elementi di novità sono significativi: oltre a
una diversa strutturazione, con un’articolazione in dieci punti e non più otto, la nuova
norma si ispirerà all’approccio per processi
maggiormente rispetto passato, e sarà ampliamente caratterizzata da un criterio basato
sulla gestione del rischio, al quale dovrà fare
riferimento il processo decisionale, ai diversi
livelli dell’organizzazione.
In termini generali, la norma dovrebbe distinguersi rispetto alla precedente per un’impostazione meno prescrittiva, sul piano formale,
e più di tipo prestazionale; di fatto è una solida piattaforma su cui le organizzazioni potranno basare sistemi di gestione
effettivamente personalizzati, tenendo realmente conto delle diverse realtà organizzative.
Sempre nell’ambito dei sistemi di gestione,
nel gennaio 2016sarà applicabile la nuova SA
8000 relativa alla Responsabilità Sociale di
impresa, emessa nel luglio 2014.
La norma conserva lo spirito e gli scopi delle
edizioni precedenti, ma è più esplicita su alcuni requisiti - definiti più precisamente,
anche nell’applicazione, grazie alle modifiche
apportate. Si supereranno così le interpretazioni errate affermatesi negli anni e troveranno risposta gli interrogativiemersi da parte
degli enti di certificazione.
Settore sociale, nuove disposizioni
per l’agricoltura sociale
Entreranno in vigore il 23 settembre 2015
le nuove “Disposizioni in materia di agricoltura sociale”;la legge 141 del 18 agosto
2015, composta da sette articoli, definisce
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l’agricoltura sociale e dà una cornice normativa a quegli interventi e servizi sociali,
sociosanitari ed educativi che si sono sviluppati negli anni all’interno del settore agricolo.
La legge prevede attività di inserimento lavorativo per persone con disabilità e fragilità sociale, o per minori in età lavorativa
inseriti in progetti di riabilitazione sociale;
prestazioni e servizi che affiancano e supportano le terapie mediche, psicologiche e
riabilitative (ortocoltura, pet-therapy, ippoterapia, onoterapia,…); progetti finalizzati
all’educazione ambientale e alimentare attraverso l’organizzazione di fattorie sociali e
didattiche riconosciute a livello regionale.
«Per la cooperazione sociale è una normativa di particolare interesse – commenta
Loris Cervato, responsabile del Settore sociale di Legacoop Veneto – in quanto disciplina le finalità, i requisiti, le attività e gli
interventi di sostegno a favore degli operatori dell’agricoltura sociale disegnando un
quadro più chiaro di riferimento e regole
che certo porteranno maggiore qualità,
competenza e “selezione” nel settore».
EMILIA ROMAGNA
Nidi e asili anche a cena, così
coop sociali innovano offerta
Nidi con orari flessibili, aperti anche d’estate
e perfino asili in cui i bimbi possono restare
fino a sera, con tanto di cena. Sono alcune
delle esperienze che il 16 settembre, a Bologna, si sono trovate a confronto rispondendo all’appello di Legacoop sociali, che ha
promosso un incontro dal titolo “Battiamo un
colpo a proposito dei servizi prima infanzia.
Parole e idee delle cooperative sociali”. L‘iniziativa è nata “per raccontare che le esperienze innovative- spiega il responsabile
regionale di Legacoop sociali, Alberto Alberani- non solo si faranno, ma noi già le
stiamo facendo da parecchio tempo”. Oltre al
servizio classico del “nidone”, viene proposta
“anche una serie di attività di e servizi, connessi o non connessi ai nidi- continua Alberani- che cercano di rispondere in modo
flessibile ai bisogni delle famiglie”. Un esempio arriva da Faenza grazie alla coop Zerocento, che da quest’’anno propone la cena al
Primo piano
ACI
nido. Una proposta nata per far fronte “ad un
cambiamento del lavoro che si e’’ realizzato
nel nostro territorio”, spiega Giuliana Caselli
della coop, visto che “le famiglie sempre più
sono impegnate part time” e sono legate ai
turni del commercio. Cosi’’ “abbiamo reinventato un nostro servizio”, spiega Caselli,
proponendo un nido part time pomeridiano,
con cena, dalle 14 alle 20. “E’’ una vera
sfida”, sottolinea la rappresentante di Zerocento, ammettendo che in questa prima fase
ci sono “pochi bimbi” che usufruiscono del
nuovo servizio. Il costo incide, perchè il part
time mattutino è convenzionato ma quello
pomeridiano no, con un costo di 500 euro
che per le famiglie è “un impegno importante”, riconosce Caselli. L’’obiettivo della
coop, non a caso, è “intercettare” realtà economiche del territorio interessate a trasformare il progetto in un nido aziendale
pomeridiano E’ dunque “un cantiere aperto”,
conclude Caselli, con l’intento di “ottenere un
convenzionamento, se non con la pubblica
amministrazione, almeno con le aziende locali”. Un’altra esperienza, questa volta bolognese, è rappresentata dal progetto Karabak:
promosso da varie coop, tra cui Dolce e Cadiai, oggi coinvolge dieci nidi e circa 800
bambini. La parola chiave e’’ flessibilità, attuata per prima cosa sull’’orario di ingresso
dei bimbi (esteso fino alle 11) perchè “sappiamo che le famiglie, oggi- sottolinea Daria
Quaglia di Cadiai- hanno un lavoro diverso
da quello di una quindicina o ventina di anni
fa, molte hanno i turni”.Altri tipi di flessibilità,
“che sono piaciuti moltissimo alle famiglie”,
assicura Quaglia, riguardano l’apertura durante le festività natalizie e pasquali, visto che
molti genitori “non hanno le ferie per poter
restare a casa nei tempi di chiusura dei servizi pubblici”. Infine c’è’ l’apertura a luglio,
integrando i servizi 0-3 e 3-6, “con la possibilità- spiega Quaglia- di chiedere anche
l’’apertura ad agosto”. All’’incontro ha partecipato anche Elisabetta Gualmini, vicepresidente della Regione con delega al
Welare, perche’’ “mi interessa molto capire
da vicino l’’esperienza del privato sociale e di
alcune cooperative che da tempo gestiscono
i servizi 0-3 e 3-6”. Lo scopo è “capire se
c’è una risposta ad esigenze delle famiglie
che cambiano”, continua Gualmini.“Il lavoro
delle donne, soprattutto, e’’ diventato molto
intermittente, spesso incerto, precario- sot-
Legacoop
Settori
tolinea la vicepresidente- e quindi ha bisogno anche di flessibilità nei servizi”.
“Dobbiamo capire- dichiara la vice di Stefano Bonaccini- se l’’Emilia-Romagna è al
passo con questa sfida oppure no e dove
possiamo fare dei piccoli miglioramenti”.
Anche sul tema degli orari? “Assolutamente”, afferma Gualmini, anche se “in realtà abbiamo già una legge regionale che
consente ampia flessibilità, perchè è stata ritoccata e modificata nel 2012, quindi non
secoli fa. Per cui c’è la possibilità normativa
di giocare con vari orari e con tante soluzioni”. Temi dei quali in Regione si parlerà il
6 e 7 novembre, ricorda Gualmini, con una
sorta di “stati generali” organizzati per “fare
il punto sulle sfide che riguardano l’’infanzia”.
Dopo quel passaggio, conclude l’’assessore
regionale, si potrà arrivare “eventualmente a
delle modifiche normative”. Partire da quello
che si fa sui territori “è la prospettiva giusta”,
afferma l’’assessore alla Scuola del Comune
di Bologna, Marilena Pillati.“Credo che ragionare insieme su quello che si sta facendo
e su quali sono le potenzialità di sviluppo di
questi servizi- aggiunge Pillati- sia il modo
giusto per affrontare un tema molto importante, che riguarda la vita dei bimbi più piccoli ma anche di tante famiglie”.
Fonte: Agenzia Dire
ROMAGNA
Lecooperativedell’ACIprotagoniste
al pranzo solidale del Buon Vivere
Le cooperative di Legacoop Romagna e dell’ACI sono impegnate in prima persona nell’evento, posto in apertura della Settimana del
Buon Vivere 2015. Formula Servizi e Formula
Ambiente hanno partecipato all’organizzazione, mentre i prodotti che saranno serviti a
pranzo sono stati forniti gratuitamente, tra gli
altri, da Deco Industrie, Orogel, Terremerse,
Conad Superstore Bengasi e Caviro.
L’emporio della Solidarietà è un “supermercato” per le persone in difficoltà, inaugurato
un anno fa in via Lunga, nella prima periferia
di Forlì, dalle organizzazioni di volontariato
della diocesi di Forlì-Bertinoro.Vi si entra proprio come in un negozio, ma la spesa si fa
con una scheda punti fornita dai centri di
ascolto, tramite cui le famiglie in stato di ne-
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cessità possono acquistare una serie di prodotti alimentari e sgravarsi un poco dai bisogni più immediati.
Per partecipare al pranzo i biglietti possono
essere acquistati presso: Segreteria Caritas
– via dei Mille 28, Forlì – tel. +39.0543
30299 Formula Servizi – via Monteverdi 31,
Forlì – tel. +39.0543 474801 Settimana del
Buon Vivere – via Monteverdi 6/B – tel.
+39.0543 785429. È possibile iscriversi al
Pranzo anche tramite un bonifico sul c/c intestato a: FONDAZIONE BUON PASTORE –
CARITAS FORLÌ Ramo O.N.L.U.S. Via dei
Mille, 28 47121 Forlì C.F. 92074910404
Banca di Forlì – Credito Cooperativo SCRL //
Sede Centrale – C.so della Repubblica 2/4,
Forlì IBAN: IT19 A085 5613 2000 0000
0266 257 indicando in causale “Pranzo Solidale – Nome e Cognome – numero dei partecipanti”.
Emilia allearsi per la promozione di un settore che intercetta sempre più consumatori.
Interventi di ammodernamento della produzione, di concentrazione e innovazione degli
stabilimenti di lavorazione, nuovi progetti
sperimentali come assistenza tecnica unificata per tutta la Toscana, comunicazione in
rete di dati e bollettini e razionalizzazione del
trasporto su gomma per accorciare la strada
tra il prodotto e il consumatore. Sono alcune
delle misure previste dal progetto integrato
di filiera (P.I.F.) Ortofrutta Toscana Bio messo
a punto da diversi soggetti impegnati nella
produzione, nella ricerca e nella valorizzazione commerciale dei prodotti ortofrutticoli
biologici, che vedrà utilizzare oltre 2 milioni
di euro di investimenti per migliorare l’integrazione fra i diversi soggetti operanti nell’ambito della filiera, dalla produzione alle
relazioni di mercato.
Ortofrutta Toscana Bio, che sarà presentato
nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale
della Regione Toscana, vede Vivitoscano di
Firenze come capofila e presenta come partner altre importanti realtà quali Agribologna,
Apofruit Italia, Canova Srl, Conor, CS Etruria,
Terre dell’Etruria. Il progetto riunisce dalle
aziende agricole, il primo anello della catena,
a quelle di lavorazione e commercializzazione (Vivitoscano e Cs Etruria), dalle organizzazioni dei produttori che si occupano di
programmazione, concentrazione dell’offerta, miglioramento qualitativo e assistenza
tecnica (Terre dell’Etruria e Apofruit Italia)
agli enti di ricerca che si applicheranno ai
miglioramenti tecnici e all’innovazione.
In particolare Vivitoscano, che opera presso
il mercato ortofrutticolo di Firenze, svilupperà la valorizzazione commerciale dei prodotti biologici destinati al canale della
TOSCANA
La cooperazione punta sul biologico con Ortofrutta Toscana Bio
PUGLIA
Coopstartup, in Fiera le 4 startup
natedalprimoincubatored’impresa
La cooperazione toscana punta sul biologico
Con Ortofrutta Toscana Bio in arrivo oltre due
milioni di investimenti Il progetto coinvolge
alcune tra le più importanti aziende toscane
ed emiliane con l’obiettivo di valorizzare la
produzione bio e integrare la filiera
Il biologico si rinnova e vede Toscana ed
Primo piano
ACI
Legacoop
moderna distribuzione (GDO e DO), CS Etruria si dedicherà alla vendita nel canale della
ristorazione collettiva HoReCa channel,
mentre Terre dell’Etruria sarà il riferimento
tecnico-produttivo per gli agricoltori toscani
in termini di assistenza tecnica e controllo
della qualità. Il progetto di filiera, infatti, si
propone di coprire tutte le diverse fasi partendo dalla organizzazione della produzione
biologica toscana per arrivare a soddisfare la
domanda di biologico in tutti i diversi canali
di vendita. I prodotti al consumatore di Ortofrutta Toscana Bio saranno distinti dai due
marchi del biologico Vivitoscano e Almaverde Bio.
Complessivamente il progetto coinvolgerà
aziende agricole toscane per un totale di
circa 2mila tonnellate di frutta e ortaggi biologici.
“Siamo coinvolti in questo progetto – afferma il presidente Legacoop Agroalimentare Toscana Roberto Negrini – che
intende valorizzare il marchio d’origine della
Regione Toscana, già garanzia di provenienza e di qualità. Crediamo nella necessità di aggregare, per la prima volta in
Toscana, realtà eterogenee ma che da sempre lavorano fianco a fianco, nelle diverse
fasi della filiera produttiva.”.
“Possiamo presentare oggi la nascita di una
filiera nazionale dell’agricoltura biologica,
che il mondo cooperativo da sempre sostiene - sostiene Giovanni Luppi, presidente Nazionale Legacoop Agroalimentare
– l’alleanza Toscana-Emilia vuole essere il
primo passo di un processo che punta all’integrazione interregionale per portare
sempre più biologico e sempre più qualità
ai consumatori”.
Nella foto da sn Mario Tamanti (Apofruit),
Roberto Negrini, Giovanni Luppi, Massimo
Carlotti (Terre dell’Etruria).
Sono pronte a costituirsi in cooperativa le 4
startup nate da Coopstartup Puglia, il programma di accompagnamento alla creazione di impresa di Legacoop Puglia e
Settori
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Coopfond (fondo mutualistico della Lega
delle cooperative). Si sono presentate oggi
al pubblico nell’Agorà del Padiglione 152
della Fiera del Levante.
Si chiamano EXPERIENCE, MEETBALLS,
OFFICINE 080, VENTI9NOVE: sono i giovani
team risultati maturi per affrontare il mercato, in forma cooperativa, dopo 4 mesi di
affiancamento consulenziale, mentoring e
coaching, insieme ad altri 6 gruppi informali, all’interno dell’incubatore del progetto
Coopstartup Puglia che ha coinvolto oltre
100 gruppi di aspiranti imprenditori, per un
totale di circa 300 ragazze e ragazzi provenienti da tutte le province pugliesi.
A presentare l’evento il presidente Legacoop Puglia, Carmelo Rollo, con il Responsabile Promozione Attiva di Coopfond,
Alfredo Morabito, e la vice presidente Legacoop Puglia, Annamaria Ricci, la quale,
in particolare, ha illustrato, nel dettaglio, i
risultati di Coopstartup Puglia.
“I ragazzi hanno dimostrato il valore della
condivisione – ha spiegato Carmelo Rollo –
per la realizzazione di un progetto comune
e di un’idea imprenditoriale per il proprio futuro. Condivisione ma anche vera innovazione, che, credo, stia nel parlarsi, nel
definire un percorso comune”.
Coopstartup Puglia, il primo incubatore diffuso d’impresa cooperativa, non ha messo
a disposizione alcun contributo e finanziamento, ma “una rete – ha sottolineato la
vice presidente Ricci -, che ha offerto servizi qualificati di mentoring, coaching, bilancio di competenze, e, in generale,
percorsi personalizzati e negoziati con i nostri esperti per ciascun gruppo informale, al
sol fine di accompagnarli alla costituzione
dell’impresa e nella fase post startup”.
Le quattro cooperative che si sono presentate hanno interagito con tre stakeholder
d’eccezione: con Alfredo Morabito, anche il
Dirigente dell’Ufficio Politiche Giovanili e LePrimo piano
ACI
galità della Regione Puglia, Annibale D’Elia
e il giornalista Gianvito Rutigliano. Introdurrà
i gruppi Salvatore Modeo di The Qube . A
portare il suo contributo anche l’assessore
regionale alle Politiche Giovanili, Raffaele
Piemontese, il quale, annunciando il nuovo
Piano per le politiche giovanili ha sottolineato la necessità che esistano progetti
come Coopstartup Puglia, il quale ha dimostrato di offrire reale supporto qualificato
ai giovani imprenditori, aumentando il loro
tasso di successo.
“In Puglia abbiamo trovato terreno fertile ha spiegato Morabito- per il buon tessuto
infrastrutturale in tema di politiche giovanili
regionali. Coopfond è intervenuta con le
proprie risorse, riscontrando un alto livello di
partecipazione di rete, con partner del
mondo cooperativo e non cooperativo, che
ha contribuito a creare innovazione e a promuovere nuova impresa cooperativa”. Alla
luce del successo del progetto Coopstart
Puglia, Coopfond ha, altresì, annunciato un
secondo bando nei prossimi mesi.
Coopstartup Puglia è stato supportato da
una rete di esperti e consulenti d’impresa
(la cooperativa Informa di Bari, il coordinamento Generazioni Legacoop Puglia, l’associazione Qiris, PazLab, The Qube e
Officine Cantelmo) .
PUGLIA
Coop Comunità, convegno “Attivare persone, crescere comunità”
La Regione Puglia sta lavorando a una
legge sulla partecipazione attiva dei cittadini nella costruzione di politiche pubbliche.
A sottolinearlo il presidente Michele Emiliano, nel corso di un incontro sulle cooperative di comunità, organizzato da Legacoop
Legacoop
Settori
Puglia, in collaborazione con la Regione.
All’appuntamento, dal titolo “Attivare persone, crescere comunità”, hanno partecipato il direttore generale al ministero
dell’Economia e delle Finanze, Fabrizio
Barca, il presidente della Fiera del Levante,
Ugo Patroni Griffi, il vicepresidente nazionale Legacoop, Carmelo Rollo, il presidente di Borghi Autentici d’Italia e sindaco
di Melpignano, Ivan Stomeo (testimone diretto della prima cooperativa di comunità
nata in Italia), il consigliere nazionale Anci,
Domenico Damascelli, e, nel ruolo di moderatore, il giornalista Michele Mascellaro.
“Le cooperative di comunità - ha precisato
Michele Emiliano – non possono funzionare
con lo stesso sistema dell’economia-Italia,
cioè finanziando ogni singola cosa che un
Comune dovesse avere in mente: non sarebbe una procedura corretta. Noi - ha aggiunto Emiliano – dobbiamo decidere quali
siano i settori che fanno parte del processo
di sussidiarietà. Altrimenti si dà vita a quei
fenomeni di un falso terzo settore che, fingendo di non essere impresa, si infila nelle
pieghe dell’erogazione di denaro pubblico.
In questo modo si rischia di replicare quello
che è successo a Roma. Qui - ha ribadito
Emiliano riferendosi alla Puglia - abbiamo
esperienze positive nel rapporto con il
mondo cooperativo, soprattutto perché abbiamo assegnato alle cooperative settori
specifici secondo un criterio di sussidiarietà”.
Incisivo anche l’intervento del presidente
della Fiera del Levante Ugo Patroni Griffi il
quale ha ricordato che la prima forma d’impresa e anche la più moderna è proprio la
cooperativa, un vestito utile per sviluppare
varie attività. “Le cooperative di comunità ha aggiunto - possono lavorare con l’obiettivo dell’innalzamento della qualità della
vita, vincendo insieme la cultura dell’individualismo”.
“Le cooperative di comunità sono uno strumento innovativo – ha detto Carmelo Rollo
- fatto di persone che si mettono a disposizione di un progetto a favore del bene comune. Sono le comunità - ha spiegato - che
si organizzano per dare risposte alle persone, mettendosi insieme, pagando una
quota e costituendo un’impresa. In Puglia
siamo stati i primi a crederci, siamo alla
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sesta cooperativa già realizzata. Rispetto ai
bisogni - ha continuato - proviamo insieme
a loro a costruire risposte concrete. Le cooperative di comunità - ha ribadito Rollo possono essere il risultato di uno sforzo comune. La Puglia - ha concluso - è stata la
prima regione in Italia a dotarsi di una legge
sulle cooperative di comunità”.
Per Fabrizio Barca “queste iniziative intercettano un’offerta di cittadinanza organizzata che è uno degli elementi caratterizzanti
di questa fase storica. I cittadini non vogliono più lasciare allo Stato la cura dell’infanzia, la produzione dei servizi. Le
cooperative di comunità in questo territorio
hanno prodotto risultati interessanti”.
La partecipazione al convegno di Barca, è
stata anche l’occasione per presentare il
progetto Aree Interne, che rappresenta un
modo di territorializzare le politiche. “Un
progetto nazionale - ha spiegato Barca che non definisce le aree interne residuali,
come è sempre stato. Ci sono borghi – ha
proseguito - che sono nati attraverso la storia, c’è una diversità straordinaria non solo
di cultura, ma anche di produzioni agricole,
di tradizioni e lingue. Il mondo chiede diversità e l’Italia è ben posizionata. Per farlo
però - ha concluso Barca - abbiamo bisogno di valorizzare questa capacità che le
aree interne hanno, e dare ai giovani, alle
cooperative di comunità uno spazio nel
quale, per esempio, superare i confini dei
Primo piano
ACI
singoli territori e creare sistemi intercomunali”.
Fonte:
http://www.giornaledipuglia.com/2015/09/
cooperative-di-comunita-strumenti.html
PUGLIA
Legacoop in Lettonia per far crescere le coop di comunità
Dopo Bari, la delegazione europea di imprenditori, esperti di formazione e consulenza
d’impresa, provenienti da più stati europei, insieme a Legacoop Puglia, si incontrano per il
secondo meeting dedicato allo sviluppo dell’imprenditorialità nelle zone rurali
Sei partner stranieri (“Tojas Investimentos”,
Portogallo, “TFEI – The Foundation for European Initiatives”, Regno Unito, “Sarikamis
Kaymakamligi”,Turchia,“Latconsul SIA”, Lettonia, “Komunikujeme”, Repubblica Ceca,
“Enter European networ for transfer and exploitation of european project result”,Austria),
voleranno a Riga, in Lettonia, con il progetto
europea “Enterpreneurship and Community cooperatives- Entcom”.
Legacoop Puglia, insieme a “Sinergia”, coo-
Legacoop
Settori
perativa sociale di Bitonto (Ba) esperta in formazione e progetti di sviluppo comunitario,
con il programma Erasmus+, aveva ospitato
a Bari, la delegazione per una due giorni (25
e 26 febbraio 2015) dedicata alle Cooperative
di comunità. Un progetto promosso da Lega
delle cooperative per la condivisione di buone
pratiche di sviluppo e crescita dei piccoli borghi, attraverso la partecipazione attiva delle
persone, senza alcun contributo pubblico.
In Lettonia, dunque, i partner si confronteranno sulla ricerca elaborata in ciascun
Paese, al fine di condividere le buone pratiche
in tema di sviluppo dell’imprenditorialità nelle
comunità e nelle aree rurali. Nonché analizzare i risultati di un’indagine, che ha coinvolto
in ciascuno dei Paesi partner stakeholders locali e nazionali, imprenditori già attivi nelle
aree rurali e i giovani, con l’obiettivo di evidenziare i bisogni formativi dei potenziali imprenditori delle suddette aree.
Nel corso del meeting si lavorerà allo sviluppo
di un training course da sperimentare prima
nei diversi Paesi coinvolti nel progetto, poi in
un meeting transnazionale che si svolgerà
proprio in Puglia nel prossimo dicembre.
L’obiettivo è quello di supportare, attraverso
percorsi di formazione che partano dai bisogni concreti, lo sviluppo dell’imprenditorialità
nelle zone rurali, stimolando la partecipazione
delle comunità, e la rete.
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>> Cooperativa Samnium Medica
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COOPERATIVA SAMNIUM MEDICA
>> Aiccon
L’esperienza della UCCP Valle Telesina (Bn)
>> Conad
Seminario di presentazione dei risultati del
primo anno di sperimentazione dell’Unità
Complessa di Cure Primarie (UCCP), che la
Cooperativa Samnium Medica ha progettato e sta gestendo in Valle Telesina, in provincia di Benevento.
Si tratta di un progetto per il potenziamento
dei servizi alla persona in aree rurali (finanziato con fondi europei del PSR 2007-13),
un modello gestionale della cronicità che
mette in rete tutti i servizi socio – sanitari,
pubblici e privati, presenti su un territorio di
circa 205 kmq, che comprende 6 Comuni,
per un bacino di utenza di oltre 20mila
unità.
Le prestazioni sanitarie e sociosanitarie si
articolano prevalentemente su tre aree assistenziali: medicina d’attesa, medicina
d’iniziativa, ‘guadagnare salute’.
Grazie all’utilizzo ed al potenziamento di risorse locali, umane, economiche, tecnologiche, in grado di fornire un adeguato
servizio accessibile 24 ore al giorno, si è
creata una rete integrata di servizi sanitari
operante a più livelli. Si è promossa, di fatto,
la medicina d’iniziativa, un modello assistenziale di gestione delle malattie croniche
che non aspetta il cittadino in ospedale (sanità di attesa), ma ‘gli va incontro’ prima
che le malattie insorgano o si aggravino,
garantendo, quindi, al paziente interventi
adeguati e differenziati in rapporto al livello
di rischio, puntando anche sulla prevenzione e sull’educazione.
Nel suo intervento, Mario Catalano, Presidente Legacoop Campania, ha sottolineato come “il modello dell’UCCP si
configuri come una buona pratica per un sistema efficiente di welfare”. “Le sue peculiari modalità organizzative e operative – ha
proseguito Catalano – non solo offrono possibilità occupazionali per i soci delle cooperative ed assistenza ai cittadini ma, nel
lungo periodo, producono risparmi reali per
il sistema sanitario, in quanto lavorando
sulla prevenzione si determina un minor bisogno di ospedalizzazione”.
Il tradizionale ambulatorio con orario di ricevimento degli assistiti viene integrato da
>> Fondazione Unipolis
>> CIR food
>> Unicoop Firenze
>> Coop Spes
>> Tempo per l'Infanzia
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
una struttura in cui il paziente potrà incontrare, oltre al proprio medico curante, anche
gli altri medici di medicina generale, le cui
attività saranno coadiuvate da collaboratori
di studio, infermieri, specialisti ambulatoriali, medici di continuità assistenziale ed
altri operatori, 24 ore su 24.
“L’iniziativa – ha detto Crescenzo Simone, Presidente Cooperativa Samnium
Medica – in perfetta sintonia con quanto disposto dal decreto Balduzzi, pone il paziente
al centro dell’intera programmazione ed organizzazione assistenziale, cercando di realizzare intorno ad esso l’integrazione
funzionale dei diversi interventi, attraverso
un processo unitario, al fine di attuare una
moderna visione organizzativa dei Servizi
Sanitari e Sociali della zona, abbattendo
così le barriere culturali, tuttora esistenti
nelle comunità montane”.
L’incontro, organizzato dall’Asl Bn in collaborazione con la nostra Cooperativa di medici di medicina generale, si è svolto a
Napoli, presso l’Auditorium dell’Ordine dei
Medici Chirurghi e Odontoiatri.
AICCON
Online l’indagine conoscitiva delle
Giornate di Bertinoro per l’economia civile 2015
Anche quest’anno l’area Ricerca di AICCON
ha promosso un sondaggio volto a rilevare
l’opinione in merito alle questioni di maggiore attualità per il Terzo settore con l’obiettivo di individuare le principali tendenze di
pensiero rispetto ai temi di questa edizione
quali la misurazione dell’impatto sociale, la
governance dei beni comuni, la sharing
economy e la Riforma del Terzo settore.
I risultati saranno presentati in occasione
della XV edizione delle Giornate di Ber-
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tinoro per l’Economia Civile dal titolo
“L’economia della coesione nell’era della
vulnerabilità” che si terrà il 9 e 10 ottobre
2015.
C’è tempo fino a mercoledì 30 settembre
2015 per rispondere al questionario online.
Il sondaggio è disponibile a questo link:
http://bit.ly/1OThc1T
Iscrizioni
Le Giornate di Bertinoro per l’Economia Civile sono un’iniziativa rivolta ad un numero
limitato di partecipanti. È possibile effettuare l’iscrizione compilando la scheda di
partecipazione sul sito dell’evento.
#gdb2015
www.legiornatedibertinoro.it
Partner Ufficiali:Coopfond, Federcasse - Federazione Italiana delle Banche di Credito
Cooperativo, Fondazione Cassa dei Risparmi
di Forlì, Forum Terzo Settore
Partner: Fon.Coop
Media Partner:Vita, Corriere Sociale,TG1 Fa
la Cosa Giusta,Volontariatoggi.info, Percorsi
di Secondo Welfare, Città Nuova, Valori,
Giornale Radio Sociale.
FONDAZIONE UNIPOLIS
L’Atlante delle mafie presentato
al Festivaletteratura di Mantova
Anche quest’anno l’Atlante
delle mafie – Storia, Economia, Società, Cultura” è
stato presentato durante il
Festivaletteratura di Mantova. L’evento si è svolto il
12 in Piazza Sordello. Partendo dal terzo volume dell’opera, si sono confrontati
sul tema delle mafie Enzo
Ciconte (uno dei curatori
del testo con Francesco
Forgione e Isaia Sales) e lo scrittore Carlo
Lucarelli. L’Atlante fa parte di un’iniziativa
editoriale pluriennale (il primo volume è stato
pubblicato a fine 2012, il terzo è uscito nei
primi mesi del 2015), edita da Rubbettino con
il contributo della Fondazione Unipolis. Il testo
si compone di numerosi e qualificati saggi in
cui vengono affrontati argomenti differenti: le
rappresentanze territoriali delle mafie nel
Primo piano
ACI
Centro e nel Nord, uno studio sulla Basilicata,
il racconto delle mafie fatto da alcuni giornali,
tv e magistrati, ed altri temi che comprendono
i movimenti antimafia, il cosiddetto “partito
della mafia”, il riciclaggio, le donne.
Al link intervista di Ciconte al settimanale
L’Espresso
http://espresso.repubblica.it/attualita/2015
/09/08/news/ciconte-che-guaio-il-ritardoculturale-di-quei-giudici-che-non-vedonola-mafia-al-nord-1.228273
CONAD
Al via la seconda edizione
di “Scrittori di classe”
Prende il via la seconda edizione di Scrittori
di classe, a cui Conad ha dato vita quale
parte integrante di Insieme per la scuola, il
progetto nato per dotare le classi elementari e medie di attrezzature informatiche e
supporti multimediali con un investimento
che, nelle prime quattro edizioni, ha superato i 13 milioni di euro e 70 mila premi
consegnati. Ad accomunarli è lo stimolo al
consumo di cultura: da una parte – Insieme
per la scuola – la cultura digitale, imperante
nel nostro tempo; dall’altra – Scrittori di
classe – la lettura e la scrittura in buon italiano.
Confermati i capisaldi che hanno decretato
il successo della prima edizione, Scrittori di
classe 2 si presenta con otto nuovi temi –
l’amicizia, l’ambiente, la musica (il tema
darà l’opportunità di lanciare una nuova categoria nel catalogo premi Insieme per la
scuola, gli strumenti musicali), la paura, il
viaggio, lo sport, l’intercultura (tema affrontato in modo nuovo, in cui la lingua italiana
e quella inglese si troveranno mixate in una
storia ricca di scambi culturali e esperienze
di vita), la diversità – selezionati in base ad
un sondaggio tra 1.500 insegnanti e sviluppati da otto autori di libri per bambini e
ragazzi: Stefano Bordiglioni, Tim Bruno,
Roberto Piumini e Guido Sgardoli per le
scuole elementari; Silvana De Mari, Luigi
Garlando, Beatrice Masini e Luisa Mattia per le scuole medie.
Prendendo spunto dagli incipit preparati
dagli autori, i ragazzi, coordinati dai loro insegnanti, dovranno scrivere con un lavoro di
Legacoop
Settori
squadra un racconto di classe e valutare gli
elaborati dei compagni di tutta Italia. Gli otto
autori sceglieranno tra i finalisti i racconti
migliori e li trasformeranno in veri e propri
libri che entreranno a far parte della collana
“Scrittori di classe”.
Coordinatrice editoriale del progetto, la
scrittrice Manuela Salvi, tra gli autori che
nella prima edizione hanno elaborato i racconti scritti dai bambini e dai ragazzi.
In questa edizione, inoltre, le illustrazioni
avranno maggior rilievo rispetto alla precedente con una sezione dedicata ed entreranno a pieno titolo nel meccanismo di
valutazioni incrociate che porterà alla selezione dei racconti finalisti. A coordinare
questo nuovo lavoro è l’artista Pietro
Spica, che ha lavorato con Bruno Munari,
Italo Calvino e Roberto Piumini.
Scrittori di classe 2 ha ottenuto il patrocinio
del Ministero dei beni, delle attività
culturali e del turismo e del Centro per
il libro e la lettura, istituto autonomo del
ministero che ha il compito di divulgare il
libro e la lettura in Italia e di promuovere all’estero il libro, la cultura e gli autori nazionali.
«Scrittori di classe è un’opportunità per valorizzare e rafforzare il legame con i territori
in cui operiamo con i nostri soci, restituendo
alle comunità parte di ciò che riceviamo in
termini di consenso e di fiducia», sottolinea
il direttore marketing canali distributivi
Conad Alberto Moretti. «Nella prima edizione abbiamo distribuito 3,2 milioni di libri
della collana, un risultato ottimo con cui abbiamo totalizzato il 16 per cento del mercato in appena 10 settimane. È il contributo
di Conad alla lettura, un’opportunità per sostenere in modo responsabile un percorso
educativo che contribuirà a fare della cultura il futuro dei nostri ragazzi e del nostro
Paese. Garantendo, al contempo, la nostra
costante disponibilità nei confronti del
mondo scolastico».
“In Italia la lettura continua a registrare un
trend negativo anche a causa della mancanza di efficaci politiche scolastiche di
educazione alla lettura e di un livello culturale della popolazione italiana che, nel panorama europeo, non è certo alto. Scrittori
di classe è un progetto ambizioso che intende dare una risposta originale ed efficace alla scarsa propensione alla lettura,
Territori
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Sondaggio
Imprese
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soprattutto tra i giovani.
I dati Istat relativi al 2014 indicano che tra
i ragazzi tra i 6 e i 10 anni la quota dei lettori si è abbassata al 44,6 per cento (49,3
per cento nel 2013), mentre tra gli 11 e i 14
anni è scesa al 53,5 per cento (57,2 per
cento nel 2013). La propensione alla lettura
è condizionata dall’ambiente familiare: tra i
6 e i 14 anni, in famiglie in cui entrambi i
genitori sono appassionati di libri leggono
due ragazzi su tre, ma solo uno su tre tra
quanti hanno genitori che non sono abituati
a leggere.
Non va meglio per l’editoria italiana, composta, sempre in base ai dati Istat, soprattutto di piccoli e medi editori – l’87,6 per
cento del numero complessivo di case editrici –, con una capacità di stampa che non
supera i 50 titoli all’anno. Il restante 12,4
per cento è rappresentato da grandi editori
che pubblicano oltre i tre quarti (76,2 per
cento) dei libri che arrivano sul mercato,
con un’offerta che è 12 volte superiore in
termini di titoli e 34 volte maggiore in termini di copie date alle stampe.
La prima edizione di Scrittori di classe ha
coinvolto oltre 2.000 scuole con 12.765
classi iscritte, 4.955 racconti in concorso, 125.417 utenti registrati per le
votazioni online, coinvolgendo attivamente il mondo social con 31 mila mi piace,
821 mila persone raggiunte, 24.500 interazioni ricevute per i post dedicati all’iniziativa.
Riscontri positivi sono venuti anche da insegnanti, alunni, genitori e clienti Conad,
con commenti di apprezzamento e ampia
partecipazione agli eventi con gli autori organizzati nei punti di vendita della rete.
Una ricerca di mercato basata su 1.200 interviste in quattro differenti aree geografiche valuta il riscontro dei clienti Conad: il
77,5 per cento degli intervistati conosce
Scrittori di classe (83,3 per cento se il ricordo è sollecitato), il 26 per cento è venuto
a conoscenza dell’iniziativa grazie al personale del punto di vendita, il 78 per cento
partecipa perché ritiene il programma valido, interessante e dà soddisfazione, mentre i premi sono giudicati in modo unanime
innovativi e formativi, con un impatto positivo sull’immagine di Conad presso i clienti.
Primo piano
ACI
CIR FOOD
Ai Venice Days anteprima del corto
sull’esperienza ad Expo 2015
Il cibo e l’universo di temi che ruotano intorno
a esso nell’anno di Expo entrano alle Giornate
degli Autori grazie al regista Andrea Segre,
protagonista martedì 8 settembre ai Venice
Days con Giorgio Gosetti per presentare il
progetto Laguna Sud. Nella Villa di Lungomare Marconi 56 il regista veneto ha mostrato in anteprima nazionale i primi estratti
del cortometraggio che sta girando a Expo
2015 su incarico di CIR food, l’impresa partner ufficiale dell’Esposizione Universale di
Milano per la ristorazione.
La storia del corto
CIR food ha messo i suoi cantieri e le sue aree
ristorative a disposizione di Andrea Segre che,
con la collaborazione di Simone Falso e Matteo Calore, ha potuto catturare, fin dalle prime
fasi, le immagini di un’avventura unica e affascinante. L’opera mette in scena, infatti, la
materializzazione e dematerializzazione di
Expo, attraverso l’uso di tre linguaggi cinematografici: il time lapse, l’intervista ai protagonisti di Expo e lo slow motion. Dalle
immagini velocizzate che mostrano la nascita
di intere strutture a quelle che catturano al
rallentatore gli istanti di Expo attraverso i volti
delle persone, il regista invita lo spettatore a
una riflessione profonda sul grande protagonista di questa Esposizione Universale, il cibo,
ispiratore di una riflessione utile e necessaria:
“Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Inoltre,
attraverso alcune interviste alle persone che
lavorano nei locali di CIR food, il filmato si sofferma sui temi più urgenti di Expo, fra cui lo
spreco alimentare, coinvolgendo chi, ogni
giorno, è impegnato a nutrire il pianeta.
“I grandi eventi sono centrali nella società globale, ne accompagnano la corsa e ne disegnano spesso la frenesia – ha dichiarato il
regista,Andrea Segre – Avere la possibilità di
fermare il tempo di un grande evento e di indagarne il processo di costruzione distruzione
mi è sembrata un’occasione da non perdere
per un documentarista. Perché fare cinema
documentario significa non guardare solo la
superficie, ma provare a capire cosa c’è dietro e dentro ad essa”.
“Il linguaggio del cinema sa raccontare come
pochi altri i retroscena culturali e sociali del
Legacoop
Settori
cibo – ha aggiunto Giuliano Gallini, direttore
commerciale e Marketing di CIR food – Per
questo, consapevoli di partecipare a un’esperienza non convenzionale come Expo 2015,
abbiamo sentito il dovere di produrre una testimonianza, affidata ad un autore fra i più
sensibili e capaci del panorama cinematografico. Non solo, la nostra ambizione è che
grazie al cinema appaia chiaro che quando
si tratta di alimentazione non si può fare a
meno della qualità, in cucina come nei
campi”.
Le riprese di Andrea Segre a Expo 2015 per
conto di CIR food proseguiranno dunque
anche dopo il termine dell’Esposizione Universale, per indagarne anche il disallestimento, ultimo atto di una colossale e
temporanea messa in opera, altrimenti accessibile ai soli addetti ai lavori. Il cortometraggio sarà pronto all’inizio del 2016.
UNICOOP FIRENZE
Ricerca Nielsen
sul trend dei consumi
Consumi ancora stazionari, ma c’è qualcosa di nuovo nell’aria. Dai dati elaborati da
Nielsen per Unicoop Firenze emergono
nuove tendenze: crescono piatti pronti e
prodotti di nicchia. I toscani hanno voglia di
ricominciare a spendere? Ne parla Franco
Cioni, direttore marketing strategico di Unicoop Firenze
La crisi ci ha chiuso in casa a impastare
uova e farina aspettando tempi migliori. I
primi spiragli di ripresa hanno placato un
po’ la nostra voglia di cucinare e ci hanno
aperto le porte per scappare al bar a fare
colazione, a consumare piatti pronti o bere
un aperitivo con gli amici. Sono questi solo
alcuni dei risultati de “I nuovi trend di consumo” elaborati da Nielsen per Unicoop Fi-
Territori
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Sondaggio
Imprese
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renze che mettono a confronto le tipologie
di prodotti venduti dalla cooperativa con
quelle nazionali.
I modelli di consumo spesso anticipano gli
indicatori economici. Essere immersi nella
crisi implica chiusura di prospettive, risparmiare su tutto perché si appanna il senso
del futuro. Cominciare a intravedere un
trend di crescita sposta improvvisamente
questo punto di vista e riapre nuovi spaccati
di vita. Ne parliamo con Franco Cioni, direttore marketing strategico di Unicoop Firenze.
Possiamo già parlare di un cambiamento
dei modelli di consumo che hanno caratterizzato la crisi?
«Personalmente sono molto cauto. Qualche
segnale c’è, avvertiamo un cambiamento di
alcune tendenze, ma in termini quantitativi
i consumi sono stazionari rispetto al picco
massimo di vendite raggiunto nel 2007 da
Unicoop Firenze. E questo nostro dato, si
badi bene, è rimasto molto più stabile rispetto alla media nazionale della Gdo
(grande distribuzione organizzata), dove invece le vendite si sono contratte. Possiamo
dire che nel consumatore c’è la voglia di
una svolta, più speranza, ma non ancora un
cambiamento reale di disponibilità economiche».
Quali sono i segnali a cui si riferisce?
«Secondo i dati elaborati da Nielsen su alcune famiglie di prodotti, la crisi ha fatto
crescere il “fai da te” con incrementi percentuali a due cifre di materie prime come
farina, uova, burro. Anche i prodotti per la
prima colazione hanno subito un’impennata: biscotti, cereali, latte, caffè. Oggi c’è
una controtendenza: nel mese di aprile la
“famiglia” dei preparati in casa ha subito un
calo del 4,5% in valore, così come i prodotti
per la prima colazione (-3,8%). Al contrario
sono esplose quattro aree di consumo: i
piatti pronti da mangiare (+13,4%), la nicchia di prodotti più raffinati (salmone, tartufo, champagne +10,6%), il settore
salutistico (senza glutine, vegano +22,3%),
l’area benessere (integratori +8%)».
In sostanza sono ripartite alla grande aree
molto penalizzate negli anni passati.
«Esatto: i piatti pronti e i “consumi edonistici”, come possiamo definirli, erano stati
molto penalizzati negli ultimi anni. È molto
diverso invece il discorso per i consumi
Primo piano
ACI
orientati al benessere, l’area salutistica e i
prodotti locali. Queste aree sono cresciute
molto anche durante (e nonostante) la crisi.
È come se, con tutta la sua durezza, la crisi
ci avesse trasmesso un principio di maggiore razionalità: consumiamo meno, ma
meglio. In sintesi oggi c’è una maggiore attenzione al rapporto qualità/prezzo, più selezione dei prodotti e meno spreco
alimentare».
Ma cosa sta accadendo ai grandi mercati
come carne, formaggi, frutta, pesce?
«In questi ultimi mesi è in atto una forte tendenza all’aumento dei prezzi nell’ortofrutta
che ha portato ad un maggiore in valore
nelle vendite, anche se la quantità delle
merci è la stessa. Prosegue il calo delle
vendite di carne rossa, eccezion fatta per
segmenti come la cucina pronta fresca. Si
riducono leggermente i volumi di vendita
dei salumi e latticini, il pesce è stazionario.
In sostanza non ci sono grossi scossoni rispetto agli andamenti più recenti: a livello
globale, le quantità rimangono costanti.
È un buon risultato, considerando che nella
nostra cooperativa è ancora in atto la riduzione della superficie di vendita, connessa
alla trasformazione degli ipermercati in supermercati. Un buon contributo è venuto dai
prodotti confezionati industriali. In questo
senso la nostra campagna “Tutela totale” partita a novembre dello scorso anno con
un ribasso permanente di millecinquecento
prodotti a marchio Coop - ha dato un forte
sostegno alle vendite, soprattutto in termini
di volumi, cresciuti di oltre il 3%».
COOP SPES
Assemblea generale
a Camporosso
Sabato 19 Settembre alle ore 9.30 presso
la Salad ei Tigli di località Bigauda a Camporosso si svolge l’assemblea generale
della Spes di Ventimiglia.
Nell’occasione l’assemblea dei soci voterà
il nuovo Consiglio Direttivo e condividerà il
programma triennale dell’associazione dal
1996 impegnata sui temi di diritti dei disabili.
Aprirà i lavori il Sindaco di Camporosso Davide Gibelli. Ha confermato la sua pre-
Legacoop
Settori
senza la Senatrice Donatella Albano, Presenti assessori e consiglieri Regionali, rappresentanti dell’ASL e delle istituzioni locali.
Chiuderà i lavori Enzo Costa presidente
dell’Auser.
Nell’occasione, grazie alla collaborazione
con L’alleanza delle Cooperative italiane,
sarà tra l’altro possibile firmare per chiedere al Parlamento una legge di iniziativa
popolare che solleciti misure più severe
contro le false cooperative che raggirano
regole e lavoratori.
Nel DNA della Spes è infatti presente il
germe della partecipazione attiva del cittadino alla vita sociale e pertanto il sostegno
a questa iniziativa deve porre le basi per un
rafforzamento della partecipazione dei soci
ai processi decisionali nel mondo cooperativo.
Dichiara Matteo Lupi, presidente della
Spes dal 2012 e Presidente del Centro di
Servizi per il Volontariato di Imperia:
“La Spes è nata per rispondere ai bisogni
della persona con handicap, per chiedere
alle Istituzioni di non lasciare sole le persone con disabilità e le loro famiglie e per
creare le condizioni sociali e politiche che
favoriscano l’inserimento pieno nella comunità delle persone con disabilità. Grazie
alla collaborazione fattiva con le Amministrazioni Pubbliche, l’ASL e i servizi territoriali, abbiamo ottenuto risultati importanti.
Oggi la Spes è un’associazione di 300 cittadine e cittadini, un soggetto che insieme
alla Cooperativa Sociale, offre lavoro a 9
persone con handicap, costruendo altrettanti percorsi di inclusione lavorativa strutturate nei laboratori di orto e cucina
promossi dall’associazione!!
Altro argomento di discussione sarà la sfida
del dopo di noi, che già oggi, vede l’associazione impegnata nel garantire speranza
e futuro a 12 persone segnalate dai servizi.
Abbiamo deciso di dedicare i lavori dell’Assemblea al tema dei diritti, poiché crediamo
sia giunta l’ora di offrire un contributo forte
nel campo delle tante e complici indifferenze che stanno mettendo a rischio il lavoro ed i risultati acquisiti nel tempo a
seguito di dolorose battaglie di movimenti,
organizzazioni e personalità. Mi riferisco alla
riforma dell’ISEE ed ai tagli alle pensioni di
invalidità”.
Questi i temi che, attraverso il contributo e
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
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gli interventi di familiari, operatori, dirigenti
l’associazione intende affrontare per rilanciare un ambizioso progetto di sviluppo ed
inclusione per i prossimi 3 anni di Spes!
TEMPO PER L’INFANZIA
Una cooperativa con uno staff
molto particolare
Elena Sposito e Carol Viscardi (35 anni entrambe) fanno parte della cooperativa
“Tempo per l’infanzia” di Milano, il cui staff
è un pò particolare, in quanto non è composto da soli umani,ma anche da cani e
gatti. Tale cooperativa sta, infatti, portando
avanti il progetto “Un Pet per amico”. Questo programma vede la partecipazione di
esperti zoiatri, educatori cinofili, psicologi e
veterinari ed è nato all’interno di CasAmica,
una casa-accoglienza che ospita temporaneamente i malati, prendendosi cura anche
dei loro famigliari. Gli animali presenti in
questa realtà, sono 5 cani tre gatti: Skin,
Primo piano
ACI
Laika, Dakota, Trilly, Shiva, Tempesta, Riccardo e Brigitte. Shiva è una deliziosa cagnolina, che risalta particolarmente durante
le attività, per la sua dolcezza e generosità.
Questi animali sono dei piccoli angeli che
sono riusciti, in qualche modo, a far tornare
il sorriso sui volti dei pazienti: con loro si
sentono meno tristi e non hanno più paura.
I piccoli, grandi miracoli degli animali
Grazie alla presenza di Shiva e co. i pazienti
di CasAmica hanno acquistato più coraggio nell’andare avanti, combattendo la malattia con più ottimismo e con il sorriso sulle
labbra. Soprattutto i bambini che si divertono a giocare con i gattini ed i cagnolini
che popolano la casa-accoglienza. E’
d’uopo affermare che la pet-therapy è una
delle attività fondamentali di questa realtà.
Essa si basa proprio su una dolce ed affettuosa interazione tra essere umano ed animale, viene usata in molte strutture
sanitarie e funge da coadiuvante per le terapie tradizionali.
La dottoressa Sposito ha dichiarato durante
un’intervista alla rivista Giallo che il progetto
Legacoop
Settori
ha subito avuto un grande successo sia tra
i bambini, che tra gli adulti, accomunati
dalla malattia. Le attività sono previste ogni
15 giorni, il venerdì ed il sabato, con alcuni
operatori del progetto, 5 cani e 3 gatti. Tale
“equipe” va a far visita così ai pazienti ospitati in 2 strutture, per svolgere con loro varie
attività di rilassamento che, come dichiarato dalla stessa Sposito: “Risultano molto
preziose”.
Territori
Imprese
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Sondaggio
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OSSERVATORIO SWG
Il peso della scuola sui conti
delle famiglie
Oltre un quinto delle famiglie italiane con
figli in età scolare si trova in difficoltà per le
spese scolastiche (libri, zaini, cancelleria,
etc.) e la metà afferma di sentirne abbastanza il peso. Tuttavia otto italiani su dieci
riconoscono l’importanza dello studio per il
futuro dei giovani.
Nell’Italia dove la dispersione scolastica
(l’abbandono della scuola superiore prima
del conseguimento del diploma) riguarda
uno studente su tre (Fonte: Miur 2014),
meno di una famiglia su quattro afferma
che i costi della scuola incidono poco o per
nulla sul bilancio di casa. Per il 49% invece
i costi si fanno ben sentire e per un 22%
costituiscono un vero e proprio problema.
Insomma, oltre il 70% delle famiglie ritiene
la spesa scolastica onerosa. Insofferenza
verso acquisti ritenuti inutili perché parte di
un sistema educativo inadeguato? Meglio
andare a lavorare e guadagnare subito che
“la cultura non si mangia”? Niente affatto.
Tra tutti gli italiani maggiorenni a pensare
che l’istruzione sia superflua è sì un 18%,
ma la maggioranza (82%) riconosce invece
centralità allo studio quale tappa fondamentale per lo sviluppo personale dei giovani, anche qualora questo non procuri
direttamente un posto di lavoro.
La dispersione scolastica è un problema
complesso e multi-sfaccettato che vede la
corresponsabilità di una pluralità di fattori,
contesti e attori, per cui sarebbe di certo
forzoso imputarla alla spesa per libri, quaderni e penne. Ma i costi sociali ed economici del fenomeno dispersivo sono talmente
elevati, che a confronto l’abbattimento delle
spese scolastiche richiederebbe un sforzo
trascurabile e distribuito. Non solo lo Stato,
ma anche le aziende, gli editori, i gruppi di
genitori, etc. potrebbero infatti contribuire:
un aiuto concreto e un forte incentivo simbolico per le famiglie in difficoltà.
NOTA INFORMATIVA: Dati archivio Swg.
Sondaggio cawisu un campione nazionale
di 1.000 italiani eseguito tra il 4 e il 7settembre 2015.
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