Legacoop Informazioni 18 settembre 2015 - Legacoop
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Legacoop Informazioni 18 settembre 2015 - Legacoop
Visita il sito www.legacoop.coop Anno I - n.6 del 18 settembre 2015 Primo piano A Bologna il secondo meeting dei Giovani cooperatori europei L’appuntamento organizzato dai cooperatori under 40 dell’Alleanza delle Cooperative dell’Emilia Romagna a pagina 2-3 Legacoop Beni confiscati Richiesta approvaMilano, firmano sindaco e presidente del zione della Camera Consiglio Regionale per legge 1138 Dopo il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Raffaele Cattaneo– ha firmato “Stop false cooperative” anche il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia. “Sostenere la legalità nel mondo delle cooperative per garantire un mercato sano e trasparente è un dovere delle Istituzioni- ha detto-. Per questo ho voluto dare il mio supporto a questa legge di iniziativa popolare che vuole portare avanti... Nota della redazione Questo numero è stato chiuso il 17 settembre 2015 alle ore 14:30 Territori Puglia CoopComunità,convegno “Attivare persone, crescerecomunità” Legacoop con Associazione La Regione Puglia sta lavo“Avviso Pubblico”, Arci, rando a una legge sulla Centro Studi Pio La Torre... partecipazione attiva dei cittadini nella costruzione di politiche pubbliche. A sottolinearlo il presidente Michele Emiliano, nel corso di un incontro sulle coopeLegacoopsociali rative di comunità, organiz“Basta attacchi zato da Legacoop Puglia, in collaborazione con la Reindiscriminati gione. All’appuntamento, alle coop sociali" dal titolo “Attivare persone, Il Prefetto Gabrielli nella crescere comunità”, hanno conferenza stampa di mer- partecipato il direttore generale al ministero... coledì 16 settembre... Settori Segreteria di Redazione: Anna Colomberotto Tel. 06-844.39.372 Fax 06-844.39.402 Organo ufficiale della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue Imprese Sondaggio leggi Samnium Medica L’esperienza della UCCP Valle Telesina (Bn) Osservatorio SWG Il peso della scuola sui conti delle famiglie Seminario di presentazione dei risultati del primo anno di sperimentazione dell’Unità Complessa di Cure Primarie (UCCP), che la Cooperativa Samnium Medica ha progettato e sta gestendo in Valle Telesina, in provincia di Benevento. Si tratta di un progetto per il potenziamento dei servizi alla persona in aree rurali (finanziato con fondi europei del PSR 2007-13), un modello gestionale della cronicità che mette ... Oltre un quinto delle famiglie italiane con figli in età scolare si trova in difficoltà per le spese scolastiche (libri, zaini, cancelleria, etc.) e la metà afferma di sentirne abbastanza il peso. Tuttavia otto italiani su dieci riconoscono l’importanza dello studio per il futuro dei giovani. Nell’Italia dove la dispersione scolastica (l’abbandono della scuola superiore prima del conseguimento del diploma) riguarda... Settimanale di notizie a cura dell’Ufficio Stampa di Legacoop Direttore Responsabile: Dora Iacobelli Registrazione del Tribunale di Roma n. 109 del 22 giugno 2015 Primo piano 2 A Bologna il secondo meeting dei Giovani cooperatori europei L’appuntamento organizzato dai cooperatori under 40 dell’Alleanza delle Cooperative dell’Emilia Romagna segue il primo incontro di Parigi e si svolgerà il 22-23 settembre La Rete europea dei giovani cooperatori si riunirà a Bologna a 5 mesi esatti dalla sua fondazione, avvenuta a Parigi il 22 aprile scorso, grazie ad un progetto coordinato dai giovani cooperatori emiliano-romagnoli di Generazioni Legacoop, OOP! Giovani Confcooperative e AGCI Giovani e finanziato attraverso un contributo della Regione Emilia-Romagna sulla L.6 di promozione della cooperazione. Il 22 settembre più di 30 giovani cooperatori provenienti da 12 diversi Paesi europei si riuniranno a Bologna per la loro seconda Assemblea, accompagnati dai giovani cooperatori italiani provenienti da diverse regioni. Il 23 settembre è invece prevista una visita all’EXPO di Milano, dove i giovani europei potranno conoscere meglio la realtà cooperativa del nostro Paese e visitare gli altri padiglioni espositivi. continua >> PROGRAMMA Draft programme ore 18.30 Sessione plenaria e conclusioni 22 Settembre Castello di Bentivoglio, via Saliceto 1 – Bentivoglio (BO) ore 14:30 Assemblea della Rete Europea dei Giovani cooperatori Benvenuto e saluti istituzionali Riepilogo di cosa è stato fatto fino ad ora e introduzione dei lavori del pomeriggio Presentazione dei gruppi di lavoro ore 15.30 primo tavolo di discussione: “Come vogliamo che la Rete diventi nel giro di qualche anno?” ore 16.30 Pausa ore 17.00 Secondo tavolo di discussione: “Quale sarà la nostra visione a lungo termine? Quali sono i prossimi passi?” Primo piano ACI Legacoop ore 19.00 trasferimento alla Cooperativa sociale "Anima Ristorante Locanda Smeraldi, Loc. San Marino (BO) ore 8.00 p.m. Cenar e networking 23 Settembre ore 7.30 partenza da Camping Città di Bologna con il pullman in direzione Milano ore 10.30 arrivo ad Expo. Visita guidata ad alcuni padiglioni di cooperative italiane Pranzo e visita libera nel pomeriggio ore 18.00 pre-cena a buffet dentro EXPO ore 19.00 ritorno a Bologna Settori Territori Imprese Sondaggio Primo piano 3 Generazioni Legacoop, OOP! Giovani e AGCI giovani sono l'unica esperienza di coordinamento dei giovani cooperatori esistente ad oggi in Europa, nonché una delle più avanzate a livello internazionale.“Anche per questo motivo” dicono gli organizzatori “abbiamo contribuito alla fondazione della Rete europea a Parigi e abbiamo voluto che il secondo importante appuntamento fosse proprio in Emilia-Romagna, regione cooperativa di rilevanza mondiale, in cui sono nati anche i nostri gruppi giovani”. I tre coordinamenti, che già diverse volte hanno collaborato su progetti comuni, presto confluiranno in un unico gruppo, seguendo l’orientamento delle loro associazioni di riferimento, che si avviano a costituire l'Alleanza delle Cooperative Italiane (ACI). Il 22 settembre il meeting si aprirà alle 14:30 presso il Castello di Bentivoglio, sede della Cooperativa Sociale Istituto Ramazzini, con i saluti istituzionali e l’avvio dei gruppi di lavoro, volti a definire identità e progettualità della Rete europea: quale governance e statuto dovrà adottare la rete; quale visione a medio-lungo termine vuole abbracciare; quali sono le prossime azioni concrete da mettere in campo. Al termine dei lavori dell’Assemblea il gruppo si trasferirà per la cena al Ristorante Locanda Smeraldi, gestito Primo piano ACI dalla Cooperativa Sociale Anima. Il 23 settembre i giovani cooperatori si recheranno in visita all'Expo, dove avranno l'opportunità di visitare i padiglioni che vedono protagoniste le cooperative italiane, tra cui il padiglione di Granarolo e il Supermercato del Futuro di Coop Italia. Il meeting della Rete europea dei giovani cooperatori sarà un momento di scambio e confronto utile sia ai cooperatori presenti, Legacoop Settori che potranno approfondire la conoscenza della cooperazione in altri paesi, scambiarsi buone pratiche e contatti, sia alle organizzazioni di cui sono soci o per cui lavorano. I giovani cooperatori che partecipano all'evento stanno infatti lavorando per produrre documentazione utile ad illustrare i modelli cooperativi nei diversi Paesi e le principali innovazioni eventualmente replicabili. Territori Imprese Sondaggio 4 >> Stop False Cooperative >> Alleanza Cooperative Cultura e Turismo >> Alleanza Cooperative Imola STOP FALSE COOPERATIVE Milano,firmanoilsindacoeilpresidente del Consiglio della Regione >> Alleanza Cooperative Basilicata Dopo il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Raffaele Cattaneo– ha firmato “Stop false cooperative” anche il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia. “Sostenere la legalità nel mondo delle cooperative per garantire un mercato sano e trasparente è un dovere delle Istituzioni- ha detto-. Per questo ho voluto dare il mio supporto a questa legge di iniziativa popolare che vuole portare avanti la battaglia contro ogni forma di illegalità in questo settore. Le cooperative svolgono una funzione molto importante ma è evidente che bisogna distinguere chi opera correttamente da chi non segue le regole”. “In questi anni è stato concreto l’impegno del Comune di Milano per garantire la trasparenza, la regolarità, oltre che la qualità, delle cooperative che collaborano con l’Amministrazione” ha aggiunto, parlando alla stampa durante l’iniziativa “Via le mele marce!”, organizzata il 10 e l’11 settembre a Milano. E ha concluso: “Ci siamo anche impegnati a riservare il 5% degli appalti per la fornitura di beni, servizi e lavori diversi da quelli socio-sanitari ed educativi alle cooperative sociali di tipo B, quelle con almeno il 30% di lavoratori appartenenti a categorie svantaggiati”. Insieme a lui, hanno firmato anche gli assessori Marco Granelli, Pier Maran, Pierfrancesco Majorino, Maria Carmela Rozza e Cristina Tajani e Paola Bocci, PD Milano. Hanno scelto di supportare la campagna, anche il deputato Matteo Mauri; l’europarlamentare Antonio Panzeri e il presidente Associazione Nazionale Partigiani Italiani, Roberto Cenati. Primo piano ACI Legacoop Settori ALLEANZA COOPERATIVE CULTURA E TURISMO Apprezzamento per nomine direttori dei Musei italiani La cooperazione culturale, forte delle sue pluriennali esperienze, si candida a giocare un ruolo propositivo per contribuire ad una nuova capacità di valorizzare questi straordinari Musei all’interno di una più generale occasione di sviluppo e capacità attrattiva dei territori. L’Alleanza Cooperative Turismo e Cultura manifesta il proprio apprezzamento per la decisione che ha portato alle nomine, annunciate nei giorni scorsi da parte del Ministero Franceschini, dei direttori di 20 importanti musei statali italiani. La dimensione internazionale della call per individuare le migliori competenze per ridare nuovo slancio e valore a questi punti forti del sistema museale Italiano è una buona premessa che fa risaltare, oltre che l’interesse rilevante che suscita il nostro Patrimonio culturale a livello europeo ed internazionale. L’Alleanza Cooperative Turismo e Cultura esprime fiducia che il lavoro di questi nuovi direttori possa contribuire ad evidenziare e a programmare, nel confronto con le Istituzioni locali e con le realtà imprenditoriali e sociali, nuove modalità progettuali che possano dare valore aggiunto e nuovo sviluppo ai territori coinvolti. Puntare “sull’attrattore cultura” come su uno degli elementi dello sviluppo dei territori è una scelta strategica che va non solo dichiarata, ma condivisa e sostenuta con risorse adeguate, grazie a soluzioni innovative e di medio periodo: serve infatti una coraggiosa e lungimirante capacità di condividere tra pubblico e privato nuovi strumenti e servizi di promozione e valorizzazione che abbiano a cuore l’interesse collettivo. La cooperazione Culturale riafferma la propria convinzione, comprovata dall’esperienza, che sia strategico puntare, nei Beni Territori Imprese Sondaggio 5 Culturali, sul lavoro professionale, sulle formazione e sull’aggiornamento continuo delle competenze e su gestioni in concessione o in convenzione tra pubblico e privato che, in un comune orizzonte di interesse pubblico, siano in grado di condividere obiettivi e di generare effetti positivi sul piano dello sviluppo occupazionale, economico e sociale. In tal senso ci si interroga allarmati sulla novità del bando pubblicato ad inizio agosto dalla Consip, centrale unica d’acquisto del Tesoro, per i servizi negli Istituti culturali italiani. Tale procedura dovrebbe individuare in 9 lotti nazionali gli interlocutori aziendali esperti di facilitymanagement e servizi culturali da prestarsi negli Istituti culturali (musei, biblioteche, siti archeologici ecc) in tutto il Paese. I requisiti richiesti da tale bando, considerate le dimensioni complessive pari ad oltre 500 milioni di euro, inevitabilmente escludono le molteplici esperienze di cooperative culturali operanti in tutta Italia, da molti decenni, nella gestione di musei biblioteche civiche, gallerie e pinacoteche. La ricchezza di tali esperienze, che in questi anni di crisi hanno consentito agli Enti locali di garantire comunque l’apertura di migliaia di siti culturali, rischia seriamente di essere spazzata via da una procedura di gara che pare riservata esclusivamente a grandi società di facility. La cooperazione ha richiesto anche in tal senso un incontro al Ministro Franceschini. ALLEANZA COOPERATIVE IMOLA Al via “Tempo di cooperazione” con i primi segnali di ripresa “Qualche segnale di ripresa nel paese c’è. Si è ricominciato a parlare di crescita, di lavoro e di strumenti da chiedere al governo Primo piano ACI e alle amministrazioni. Per le cooperative il 2015 sarà migliore del 2014 soprattutto per quelle che esportano nel mondo, grandi e piccole. Esprimo quindi un prudente ottimismo anche se dobbiamo tener conto del grave problema dell’edilizia che temo non tornerà mai più ai livelli precedenti la crisi”. Così il presidente dell’Alleanza delle cooperative italiane (Legacoop e Confcooperative nell’Imolese) Domenico Olivieri ha tracciato il quadro della situazione a margine della presentazione di “Tempo della cooperazione 2015”, un contenitore di eventi economici, culturali e sociali che si dispiegherà durante l’autunno. Il primo appuntamento è per il 22 settembre alla sala delle Stagioni dalle 9.30 alle 13 sulle coop sociali e l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, non facile perché si tratta di mansioni semplici che molte aziende affidano ai macchinari. Uno degli appuntamenti di maggior rilievo sarà il 25 settembre alle 17.30 nella sala delle Stagioni quando si dibatterà su “L’attualità della cooperazione: la parola ai numeri” alla presenza di Olivieri, del docente di Economia all’università di Trento Carlo Borzaga e di Giovanni Monti, presidente dell’Alleanza delle coop Emilia-Romagna. Olivieri ha tenuto a precisare che “si sta discutendo di Alleanza delle coop metropolitana ancora da realizzare ma a Imola dovrà rimanere comunque un forte presidio a fronte di numeri quali 109 coop, un fatturato di 2,17 miliardi euro, un export di 1,06 miliardi di euro, 8.092 addetti e 84.677 soci”. Altra iniziativa meritevole sarà quella dei giovani cooperatori che nella mattinata del 26 settembre allestiranno in centro storico un banchetto contro le false coop allo scopo di raccogliere oltre mille firme.“In Italia esistono circa 80mila coop – scandisce Olivieri – ma solamente la metà sono associate alle centrali e vengono controllate e ispezionate. Purtroppo a volte dietro al nome coop, si nascondono soggetti che di mutualistico non hanno niente”. Appuntamento di grande rilievo sarà quello del 29 settembre alle 17 alla sala delle Stagioni su “La casa comune-L’Enciclica del Papa Laudato sì” con un grande esperto del mondo della cooperazione quale il docente di Economia all’università di Bologna Stefano Zamagni. Ci sarà spazio anche per gli spettacoli, fra Legacoop Settori questi segnaliamo il 26 settembre alle 18 nella biblioteca comunale “un appuntamento col brivido” con lo scrittore Carlo Lucarelli, la sera del 26 nell’aula magna dell’Itis Alberghetti “Fadiga!-La buona cooperazione”, recital di Ivano Marescotti e tre film con ingresso gratuito tutti alle 21 alla sala Bcc Città e Cultura: il 23 “Due giorni, una notte”, il 30 “La nostra terra” e il 7 ottobre “Dimmi che destino avrò”. Fonte: http://www.leggilanotizia.it/(X(1)S(mtcprpzsk wh44t2xfphxoomf))/notizia/9486/al-viatempo-di-cooperazione-con-i-primisegnali-di-ripresa BASILICATA A Matera convegno “Nuove regole degli appalti pubblici” Il prossimo recepimento, nel nostro ordinamento, delle nuove direttive comunitarie può rappresentare l’occasione per una definitiva risoluzione delle criticità del sistema degli appalti pubblici e delle concessioni in Italia, purché si individuino delle linee di azione chiare, orientate a snellire le procedure e che salvaguardino le imprese sane e corrette. Se ne è parlato a Matera il 4 settembre nel corso dell’iniziativa “Le nuove regole degli appalti pubblici tra esigenze di legalità e valorizzazione della concorrenza”, organizzata dall’Alleanza delle cooperative di Basilicata e a cui ha preso parte il presidente nazionale Rosario Altieri. Lo stesso presidente Altieri ha evidenziato l’impegno dell’Alleanza delle cooperative sul versante della legalità, soprattutto in un periodo in cui l’iniziativa “Stop alle false cooperative”, tesa a ottenere misure più rigorose e controlli più serrati per individuare Territori Imprese Sondaggio 6 e punire le imprese che utilizzano solo strumentalmente il modello cooperativo perseguendo in realtà finalità diverse da quelle mutualistiche, vede vicino il traguardo delle 50mila sottoscrizioni. Impiantare regole chiare anche nel campo degli appalti pubblici significa allontanare ulteriormente il malaffare e rendere più equo il mercato, a patto però di non complicare gli iter burocratici perché altrimenti, come il copresidente regionale Giuseppe Suanno ha voluto sottolineare nella relazione introduttiva, “le cooperative sane rischiano di morire di legalità”. La semplificazione delle procedure, per uscire da quella che l’avvocato amministrativista Gaetano Esposito ha definito “labirintite normativa”, resta l’obiettivo principale anche per il presidente regionale di Confindustria, Michele Somma. La nuova riforma va nella giusta Primo piano ACI direzione, ma alla distribuzione delle stazioni uniche appaltanti va fornita una declinazione regionale per “evitarne l’esasperata concentrazione e rispettare la specificità dei territori, visto che il tessuto imprenditoriale italiano – come ha precisato ancora il presidente Altieri – è per il 98% composto da piccole e medie imprese”. A sua volta, il direttore generale della SUA Basilicata ne ha illustrato genesi e modalità di funzionamento, chiedendo la collaborazione di sindacati e associazioni di categoria per farla decollare definitivamente. Una riforma perfettibile anche per il senatore Salvatore Margiotta, che ne è stato l’iniziale relatore. Margiotta ha richiamato l’importanza del débat public, ovvero del coinvolgimento della cittadinanza per lo sviluppo di grandi progetti, purché, dopo Legacoop Settori che si è assunta l’eventuale decisione, ci sia l’assoluta certezza di portare a termine l’opera; a maggior ragione perché, come ha ricordato l’assessore regionale alle infrastrutture Aldo Berlinguer, “gli appalti rappresentano il 20% del Pil europeo”. “L’attività della Commissione ai lavori pubblici del Senato è stata decisamente positiva”, ha commentato il presidente dell’Alleanza delle cooperative italiane Basilicata, Paolo Laguardia, intervistato dall’emittente televisiva Trm a margine del convegno. “Auspichiamo adesso altrettanta rapidità dall’altro ramo del Parlamento – ha concluso Laguardia – così come ci aspettiamo che la stazione unica appaltante lucana, completato l’iter di costituzione, si avvii rapidamente”. Ha moderato l’iniziativa il copresidente regionale dell’Alleanza, Donato Semeraro. Territori Imprese Sondaggio Legacoop >> Legacoop 7 LEGACOOP Beni confiscati, richiesta approvazione della Camera per legge 1138 >> Coop Comunità Legacoop con Associazione “Avviso Pubblico”, Arci, Centro Studi Pio La Torre, CGIL, Libera.Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, SOS Impresa hanno inviato, l’11 settembre, una lettera al Presidente della Camera, Laura Boldrini e ai capigruppo della Camera per sollecitare l’approvazione del disegno di legge di iniziativa popolare n. 1138 su “Misure per favorire l’emersione alla legalità e la tutela dei lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata” presentato il 3 giugno 2013. Di seguito il testo integrale “Gentile Presidente on. Laura Boldrini, Gentili Onorevoli, Come emerge ormai con sistematica quotidianità, il fenomeno dei beni e delle aziende confiscate è in crescita esponenziale ed avrebbe bisogno urgente di poter disporre di strumenti operativi e legislativi che aiutino quel processo difficile ma necessario di ritorno alla legalità di quanto sottratto alle mafie, in tutta Italia. I firmatari di questa missiva, due anni fa, raccolsero le firme necessarie per presentare al Parlamento una proposta di legge di iniziativa popolare con l’intenzione di aiutare il legislatore nella revisione e nell’aggiornamento di quanto attualmente è disponibile per la gestione di tali beni e aziende. Il disegno di legge di iniziativa popolare, n.1138, ha avuto in questo spazio di tempo un processo di confronto che l’ha arricchita nei suoi contenuti grazie al lavoro della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, della Commissione parlamentare antimafia e di tutti i gruppi parlamentari. Questo percorso è sostanzialmente arrivato a termine e la Commissione Giustizia, dopo il lavoro di audizioni e di raccolta degli emendamenti, è pronta per portare in aula il testo. Di fronte a questo fatto e alla urgenza che il fenomeno delle confische ci propone, vi chiediamo di poter calendarizzare prima possibile (prima che inizi la sessione di bilancio Primo piano ACI Legacoop Settori per la legge di stabilità) la discussione e l’approvazione in aula della L.1138 in modo da poter disporre in tempi rapidi di una strumentazione efficace, per poter contrastare il fenomeno mafioso e dare risposte alle migliaia di lavoratori, loro malgrado coinvolti dal fenomeno, alle cooperative nate sui beni confiscati, alle importanti potenzialità economiche e sociali insite in questo enorme patrimonio dello Stato. Siamo altresì disponibili e interessati ad avere con voi un incontro a riguardo”. COOP COMUNITÀ L’esperienza dei Briganti di Cerreto presentata in Liguria Erika Farina e Simona Magliani della cooperativa I Briganti di Cerreto di Cerreto Alpi sono intervenute nei giorni scorsi a Levanto, in provincia di La Spezia, all’importante iniziativa organizzata per la presentazione della nuova cooperativa di comunità “Officina del Levante”. Il progetto “Officina del Levante” è stato presentato da Laura Canale, esperta di Politiche Comunitarie. Sono poi seguite le illustrazioni di due significativi esempi di cooperative di comunità, il Centro Anidra di Borzonasca e i Briganti di Cerreto. L’iniziativa, che si è svolta davanti ad un folto pubblico, è stata organizzata in collaborazione con Legacoop Liguria, che era presenta anche con il suo presidente regionale Gianluigi Granero. L’esperienza di cooperativa di comunità dei Briganti di Cerreto è considerata una delle più importanti in Italia e un punto di riferimento per le nuove cooperative. Assieme alla cooperativa Valle dei Cavalieri di Succiso è tra le prime cooperative di comunità in Italia. Da anni ormai a Cerreto Alpi arrivano esperti e studiosi italiani e stranieri per conoscere questa interessante realtà dell’Appennino reggiano. Lo scorso anno a Cerreto Alpi e a Succiso si è anche tenuta con successo la prima Scuola della cooperazione di Comunità, organizzata dall’Alleanza delle Cooperative Italiane. Territori Imprese Sondaggio Settori >> Legacoopsociali 8 LEGACOOPSOCIALI “Basta attacchi indiscriminati alle coop sociali" Il Prefetto Gabrielli nella conferenza stampa di mercoledì 16 settembre 2015 ha comunicato all'opinione pubblica, ai cittadini di questo paese, che il più efficace strumento in Europa per promuovere l'inclusione socio-lavorativa delle persone in difficoltà è criminogeno. La legge 381/91 è criminogena. La cooperazione sociale di inserimento lavorativo, che dà occupazione ai lavoratori disabili e svantaggiati in misura 25 volte superiore alle altre imprese ed alla stessa Pubblica Amministrazione è criminogena. Migliaia di cooperative sociali, di soci, di lavoratori sono criminogeni. Questo attacco generalizzato e sconsiderato, talora prossimo alla diffamazione, non è più comprensibile né accettabile. Non ci interessano "riserve di caccia", perché non siamo cacciatori. Chiediamo da sempre regole di trasparenza del mercato, chiediamo che le amministrazioni le applichino correttamente, chiediamo che chi è deputato a vigilare lo faccia fino in fondo, perché questo aiuta anche noi a vigilare che le regole che ci siamo dati a tutela della legalità e della correttezza siano con coerenza osservate. Quando sono cooperatori e cooperative sociali a comportarsi in modo illegale ci costituiamo contro di loro come parte civile in giudizio, come a Roma per Mafia Capitale. Le cooperative ed i cooperatori sociali, il loro lavoro quotidiano, meritano rispetto. Additarli non come risorsa, quali sono, ma come il problema, in un paese che ha i livelli di corruzione e di malaffare dell'Italia, vuol dire ingenerare una confusione che non fa bene a nessuno, e fa certamente molto male alle persone più fragili ed esposte al rischio di esclusione. Legacoopsociali: sostiene il “Festival Ottobre Africano 2015” suo fitto calendario di eventi alcune fra le principali città italiane (Roma, Milano, Torino, Varese, Reggio Emilia, Parma, Bologna e Napoli): “sapere” come conoscenza, tolleranza e incontro, ma anche come gusto, sapore e cibo. Spiega Cléophas Adrien Dioma, direttore dell’evento: “In questo preciso momento storico, in cui tutti i giorni si riversano sulle coste italiane migliaia di clandestini in fuga dalla povertà e dalle guerre, il festival “Ottobre Africano” vuole imporre un messaggio positivo. Per sconfiggere il razzismo e per costruire una società multietnica ci sono ancora molti passi da compiere, ma grazie alla cultura possiamo dimostrare che le barriere che impediscono l’incontro e la conoscenza tra i popoli si possono, anzi si devono, abbattere”. “Sapori & Saperi” è quindi il sottotitolo di questa nuova edizione, e si parlerà di tradizioni, di arte e di identità culinarie con l’intento dichiarato di aprire una finestra sulle culture dei Paesi africani e promuovere un dialogo su temi delicati quali l’integrazione razziale, la solidarietà, l’immigrazione. “Niente meglio della cultura può avvicinare le persone”, sottolinea Fiorella Mannoia, madrina della manifestazione, “e soprattutto del cibo e della musica, perché non hanno bisogno di parole. Viviamo a stretto contatto con persone di etnie diverse, alcune lavorano nelle nostre case, ma raramente ci soffermiamo a chiedere cosa si cucina in Burkina Faso o in Eritrea, che tipo di libri si leggono e quali sono le abitudini in casa. È fondamentale invece iniziare ad ascoltare il nostro vicino”. E proprio per favorire la conoscenza dell’altro e accendere la curiosità, anche quest’anno la chiusura di “Ottobre africano” è affidata all’evento “Se solo mi guardassi”, due giornate (30-31 ottobre), nate dall’idea della cantautrice italiana e che prendono il nome dalla sua prima canzone per scoprire tra artigianato locale, piatti tipici, incontri, tavole rotonde e musica dal vivo, colori, tra- “Sapere” è la parola chiave di questa 13/ma edizione di “Ottobre africano”, che dall’1 al 31 ottobre torna ad animare con il Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Settori 9 dizioni e sapori a noi ancora lontani. Appuntamenti e temi Tra i tanti appuntamenti previsti in calendario, che spaziano dalla musica al cinema, passando per la letteratura, la fotografia, l’arte e la moda. Particolare risalto verrà dato alle identità culinarie delle comunità straniere, con un concorso dal titolo “IncontroCucina”: un “Master chef” in salsa etnica, realizzato in collaborazione con Slow Food e il Genovino d’oro. I partecipanti sono chiamati a proporre un piatto tipico del proprio Paese d’origine. Durante la serata finale, prevista a Roma, sarà presente Fati Niang, fondatrice di “Black Spoon”, la prima realtà di street food afro-europea in Francia. I finalisti verranno giudicati, oltre che sulla bontà del piatto realizzato, sulla base della creatività e del legame con la tradizione culinaria della propria terra natia. Di grande interesse sociale ed economico la conferenza “ItaliAfrica, tra cooperazione, cultura e business”, organizzata in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e le ambasciate africane. Muovendo dagli argomenti emersi nel corso del convegno svoltosi al termine della 12/ma edizione di Primo piano ACI Ottobre africano 2014, l’incontro affronta le questioni del ruolo degli immigrati nei processi di sviluppo nei paesi di origine e di residenza, del contributo imprenditoriale dei nuovi italiani e degli italiani di seconda generazione, con una riflessione sul lavoro del CNA World (la sezione CNA per gli imprenditori immigrati). Si parla di identità e di pluralità culturale con Henri Lopès, già primo ministro del Congo Brazzaville, alto funzionario internazionale dell’Unesco, membro della Organizzazione Internazionale della Francofonia, rappresentante del Congo in seno all’Unione Europea e oggi ambasciatore a Parigi, oltre a essere un punto di riferimento della letteratura africana degli ultimi decenni; si danza sulle note di Baba Commandant, mentre la scrittrice Noo Saro Wiwa - figlia di Ken Saro-Wiwa, l’attivista ucciso per essersi schierato contro le multinazionali del petrolio - presenta il suo libro d’esordio “In cerca di Transwonderland” (66thand2nd); diversi incontri rendono omaggio al “Che Guevara africano” Thomas Sankara, primo presidente del Burkina Faso (1983-1987) e teorico del panafricanismo. Legacoop Settori “Ottobre africano” è il festival dedicato alle culture e alle voci più rappresentative dei Paesi dell’Africa. Muove i suoi primi passi nel 2002 a Parma da un’idea di Cléophas Adrien Dioma, Presidente dell’associazione di promozione sociale Le Réseau. Negli anni l’evento si è imposto per dimensioni e spessore come uno degli appuntamenti principali in Italia con la cultura afro. E non solo per il valore dei contenuti proposti, ma anche, e soprattutto, per il progetto ambizioso che lo sostiene, volto a raggiungere traguardi sempre più importanti. “Ottobre Africano” è organizzato da Le Réseau in collaborazione con le associazioni Renken, Nakiri, Piemondo, AfriCoeur, ABREER, Africa&Sport. È finanziato da MoneyGram, Legacoop Sociali, Fondazioni4Africa, Cognac OT e Eyewear, con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Expo Milano 2015, Francofonia Italia, Iniziativa “Italia Africa”, Collegio degli ambasciatori Africani a Roma, Roma Capitale, OIM, UNAR. È inserito negli eventi dell’Anno Europeo per lo Sviluppo. Territori Imprese Sondaggio Territori 10 >> Alto Adige-Südtirol >> Veneto ALTO ADIGE-SÜDTIROL I cooperatori corrono per promuovere la cooperazione >> Emilia Romagna >> Romagna La corsa a staffetta per cooperatori è l’evento clou del “coopfest”, la festa delle cooperative per i 40 anni di Legacoopbund che si terrà il 26 settembre in Piazza della Mostra a Bolzano. Per la prima volta le cooperative si presentano in piazza, proponendo una giornata ricca di attività e originali iniziative. La festa delle cooperative e la corsa dei cooperatori verranno presentati in occasione di una conferenza stampa: mercoledì, 23 settembre 2015 alle ore 10.30 nella sede di Legacoopbund in Piazza Mazzini 50-56 a Bolzano. Alla conferenza stampa interverranno: Heini Grandi, Presidente di Legacoopbund Stefano Ruele, Direttore di Legacoopbund Monica Devilli, responsabile del reparto “CoopPoint” di Legacoopbund >> Toscana >> Puglia >> Puglia >> Puglia VENETO Presentazione delle novità in materia di ISO 9001 e di SA 8000 In attesa dell’imminente entrata in vigore delle nuove norme ISO 9001e SA 8000, prosegue il progetto di Legacoop Veneto “Presentazione delle novità in materia di ISO 9001 e di SA 8000” - realizzato grazie al contributo della Regione Veneto nell’ambito della progettazione 2015 L.R. 17/2005 – che intende far conoscere al mondo delle imprese cooperative le principali novità delle norme revisionate. Destinatarie del progetto sono le imprese già certificate, che dovranno attivare le azioni necessarie per conformarsi alle novità normative, e quelle intenzionate a implementare un sistema di gestione correttamente certificabile. Nel dettaglio, le azioni previste sono: il coinvolgimento delle associate allo scopo di valuPrimo piano ACI Legacoop Settori tare l’impatto della normativa, la pubblicazione di un testo informativo sulle novità offerte dalla ISO 9001 e SA 8000 e sulla loro applicabilità nelle imprese cooperative, e la realizzazione di un seminario conclusivo per presentare la pubblicazione e spiegare le modalità di transizione verso il nuovo standard. Gli standard ISO sono soggetti a revisione e aggiornamenti, che avvengono ogni cinque o dieci anni. Quello di prossima emissione, frutto di uno scrupoloso lavoro di analisi a cura di ISO, farà sì che la gestione della qualità diventi sempre più parte integrante delle strategie di business e di sviluppo delle imprese. Gli elementi di novità sono significativi: oltre a una diversa strutturazione, con un’articolazione in dieci punti e non più otto, la nuova norma si ispirerà all’approccio per processi maggiormente rispetto passato, e sarà ampliamente caratterizzata da un criterio basato sulla gestione del rischio, al quale dovrà fare riferimento il processo decisionale, ai diversi livelli dell’organizzazione. In termini generali, la norma dovrebbe distinguersi rispetto alla precedente per un’impostazione meno prescrittiva, sul piano formale, e più di tipo prestazionale; di fatto è una solida piattaforma su cui le organizzazioni potranno basare sistemi di gestione effettivamente personalizzati, tenendo realmente conto delle diverse realtà organizzative. Sempre nell’ambito dei sistemi di gestione, nel gennaio 2016sarà applicabile la nuova SA 8000 relativa alla Responsabilità Sociale di impresa, emessa nel luglio 2014. La norma conserva lo spirito e gli scopi delle edizioni precedenti, ma è più esplicita su alcuni requisiti - definiti più precisamente, anche nell’applicazione, grazie alle modifiche apportate. Si supereranno così le interpretazioni errate affermatesi negli anni e troveranno risposta gli interrogativiemersi da parte degli enti di certificazione. Settore sociale, nuove disposizioni per l’agricoltura sociale Entreranno in vigore il 23 settembre 2015 le nuove “Disposizioni in materia di agricoltura sociale”;la legge 141 del 18 agosto 2015, composta da sette articoli, definisce Territori Imprese Sondaggio Territori 11 l’agricoltura sociale e dà una cornice normativa a quegli interventi e servizi sociali, sociosanitari ed educativi che si sono sviluppati negli anni all’interno del settore agricolo. La legge prevede attività di inserimento lavorativo per persone con disabilità e fragilità sociale, o per minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione sociale; prestazioni e servizi che affiancano e supportano le terapie mediche, psicologiche e riabilitative (ortocoltura, pet-therapy, ippoterapia, onoterapia,…); progetti finalizzati all’educazione ambientale e alimentare attraverso l’organizzazione di fattorie sociali e didattiche riconosciute a livello regionale. «Per la cooperazione sociale è una normativa di particolare interesse – commenta Loris Cervato, responsabile del Settore sociale di Legacoop Veneto – in quanto disciplina le finalità, i requisiti, le attività e gli interventi di sostegno a favore degli operatori dell’agricoltura sociale disegnando un quadro più chiaro di riferimento e regole che certo porteranno maggiore qualità, competenza e “selezione” nel settore». EMILIA ROMAGNA Nidi e asili anche a cena, così coop sociali innovano offerta Nidi con orari flessibili, aperti anche d’estate e perfino asili in cui i bimbi possono restare fino a sera, con tanto di cena. Sono alcune delle esperienze che il 16 settembre, a Bologna, si sono trovate a confronto rispondendo all’appello di Legacoop sociali, che ha promosso un incontro dal titolo “Battiamo un colpo a proposito dei servizi prima infanzia. Parole e idee delle cooperative sociali”. L‘iniziativa è nata “per raccontare che le esperienze innovative- spiega il responsabile regionale di Legacoop sociali, Alberto Alberani- non solo si faranno, ma noi già le stiamo facendo da parecchio tempo”. Oltre al servizio classico del “nidone”, viene proposta “anche una serie di attività di e servizi, connessi o non connessi ai nidi- continua Alberani- che cercano di rispondere in modo flessibile ai bisogni delle famiglie”. Un esempio arriva da Faenza grazie alla coop Zerocento, che da quest’’anno propone la cena al Primo piano ACI nido. Una proposta nata per far fronte “ad un cambiamento del lavoro che si e’’ realizzato nel nostro territorio”, spiega Giuliana Caselli della coop, visto che “le famiglie sempre più sono impegnate part time” e sono legate ai turni del commercio. Cosi’’ “abbiamo reinventato un nostro servizio”, spiega Caselli, proponendo un nido part time pomeridiano, con cena, dalle 14 alle 20. “E’’ una vera sfida”, sottolinea la rappresentante di Zerocento, ammettendo che in questa prima fase ci sono “pochi bimbi” che usufruiscono del nuovo servizio. Il costo incide, perchè il part time mattutino è convenzionato ma quello pomeridiano no, con un costo di 500 euro che per le famiglie è “un impegno importante”, riconosce Caselli. L’’obiettivo della coop, non a caso, è “intercettare” realtà economiche del territorio interessate a trasformare il progetto in un nido aziendale pomeridiano E’ dunque “un cantiere aperto”, conclude Caselli, con l’intento di “ottenere un convenzionamento, se non con la pubblica amministrazione, almeno con le aziende locali”. Un’altra esperienza, questa volta bolognese, è rappresentata dal progetto Karabak: promosso da varie coop, tra cui Dolce e Cadiai, oggi coinvolge dieci nidi e circa 800 bambini. La parola chiave e’’ flessibilità, attuata per prima cosa sull’’orario di ingresso dei bimbi (esteso fino alle 11) perchè “sappiamo che le famiglie, oggi- sottolinea Daria Quaglia di Cadiai- hanno un lavoro diverso da quello di una quindicina o ventina di anni fa, molte hanno i turni”.Altri tipi di flessibilità, “che sono piaciuti moltissimo alle famiglie”, assicura Quaglia, riguardano l’apertura durante le festività natalizie e pasquali, visto che molti genitori “non hanno le ferie per poter restare a casa nei tempi di chiusura dei servizi pubblici”. Infine c’è’ l’apertura a luglio, integrando i servizi 0-3 e 3-6, “con la possibilità- spiega Quaglia- di chiedere anche l’’apertura ad agosto”. All’’incontro ha partecipato anche Elisabetta Gualmini, vicepresidente della Regione con delega al Welare, perche’’ “mi interessa molto capire da vicino l’’esperienza del privato sociale e di alcune cooperative che da tempo gestiscono i servizi 0-3 e 3-6”. Lo scopo è “capire se c’è una risposta ad esigenze delle famiglie che cambiano”, continua Gualmini.“Il lavoro delle donne, soprattutto, e’’ diventato molto intermittente, spesso incerto, precario- sot- Legacoop Settori tolinea la vicepresidente- e quindi ha bisogno anche di flessibilità nei servizi”. “Dobbiamo capire- dichiara la vice di Stefano Bonaccini- se l’’Emilia-Romagna è al passo con questa sfida oppure no e dove possiamo fare dei piccoli miglioramenti”. Anche sul tema degli orari? “Assolutamente”, afferma Gualmini, anche se “in realtà abbiamo già una legge regionale che consente ampia flessibilità, perchè è stata ritoccata e modificata nel 2012, quindi non secoli fa. Per cui c’è la possibilità normativa di giocare con vari orari e con tante soluzioni”. Temi dei quali in Regione si parlerà il 6 e 7 novembre, ricorda Gualmini, con una sorta di “stati generali” organizzati per “fare il punto sulle sfide che riguardano l’’infanzia”. Dopo quel passaggio, conclude l’’assessore regionale, si potrà arrivare “eventualmente a delle modifiche normative”. Partire da quello che si fa sui territori “è la prospettiva giusta”, afferma l’’assessore alla Scuola del Comune di Bologna, Marilena Pillati.“Credo che ragionare insieme su quello che si sta facendo e su quali sono le potenzialità di sviluppo di questi servizi- aggiunge Pillati- sia il modo giusto per affrontare un tema molto importante, che riguarda la vita dei bimbi più piccoli ma anche di tante famiglie”. Fonte: Agenzia Dire ROMAGNA Lecooperativedell’ACIprotagoniste al pranzo solidale del Buon Vivere Le cooperative di Legacoop Romagna e dell’ACI sono impegnate in prima persona nell’evento, posto in apertura della Settimana del Buon Vivere 2015. Formula Servizi e Formula Ambiente hanno partecipato all’organizzazione, mentre i prodotti che saranno serviti a pranzo sono stati forniti gratuitamente, tra gli altri, da Deco Industrie, Orogel, Terremerse, Conad Superstore Bengasi e Caviro. L’emporio della Solidarietà è un “supermercato” per le persone in difficoltà, inaugurato un anno fa in via Lunga, nella prima periferia di Forlì, dalle organizzazioni di volontariato della diocesi di Forlì-Bertinoro.Vi si entra proprio come in un negozio, ma la spesa si fa con una scheda punti fornita dai centri di ascolto, tramite cui le famiglie in stato di ne- Territori Imprese Sondaggio Territori 12 cessità possono acquistare una serie di prodotti alimentari e sgravarsi un poco dai bisogni più immediati. Per partecipare al pranzo i biglietti possono essere acquistati presso: Segreteria Caritas – via dei Mille 28, Forlì – tel. +39.0543 30299 Formula Servizi – via Monteverdi 31, Forlì – tel. +39.0543 474801 Settimana del Buon Vivere – via Monteverdi 6/B – tel. +39.0543 785429. È possibile iscriversi al Pranzo anche tramite un bonifico sul c/c intestato a: FONDAZIONE BUON PASTORE – CARITAS FORLÌ Ramo O.N.L.U.S. Via dei Mille, 28 47121 Forlì C.F. 92074910404 Banca di Forlì – Credito Cooperativo SCRL // Sede Centrale – C.so della Repubblica 2/4, Forlì IBAN: IT19 A085 5613 2000 0000 0266 257 indicando in causale “Pranzo Solidale – Nome e Cognome – numero dei partecipanti”. Emilia allearsi per la promozione di un settore che intercetta sempre più consumatori. Interventi di ammodernamento della produzione, di concentrazione e innovazione degli stabilimenti di lavorazione, nuovi progetti sperimentali come assistenza tecnica unificata per tutta la Toscana, comunicazione in rete di dati e bollettini e razionalizzazione del trasporto su gomma per accorciare la strada tra il prodotto e il consumatore. Sono alcune delle misure previste dal progetto integrato di filiera (P.I.F.) Ortofrutta Toscana Bio messo a punto da diversi soggetti impegnati nella produzione, nella ricerca e nella valorizzazione commerciale dei prodotti ortofrutticoli biologici, che vedrà utilizzare oltre 2 milioni di euro di investimenti per migliorare l’integrazione fra i diversi soggetti operanti nell’ambito della filiera, dalla produzione alle relazioni di mercato. Ortofrutta Toscana Bio, che sarà presentato nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Toscana, vede Vivitoscano di Firenze come capofila e presenta come partner altre importanti realtà quali Agribologna, Apofruit Italia, Canova Srl, Conor, CS Etruria, Terre dell’Etruria. Il progetto riunisce dalle aziende agricole, il primo anello della catena, a quelle di lavorazione e commercializzazione (Vivitoscano e Cs Etruria), dalle organizzazioni dei produttori che si occupano di programmazione, concentrazione dell’offerta, miglioramento qualitativo e assistenza tecnica (Terre dell’Etruria e Apofruit Italia) agli enti di ricerca che si applicheranno ai miglioramenti tecnici e all’innovazione. In particolare Vivitoscano, che opera presso il mercato ortofrutticolo di Firenze, svilupperà la valorizzazione commerciale dei prodotti biologici destinati al canale della TOSCANA La cooperazione punta sul biologico con Ortofrutta Toscana Bio PUGLIA Coopstartup, in Fiera le 4 startup natedalprimoincubatored’impresa La cooperazione toscana punta sul biologico Con Ortofrutta Toscana Bio in arrivo oltre due milioni di investimenti Il progetto coinvolge alcune tra le più importanti aziende toscane ed emiliane con l’obiettivo di valorizzare la produzione bio e integrare la filiera Il biologico si rinnova e vede Toscana ed Primo piano ACI Legacoop moderna distribuzione (GDO e DO), CS Etruria si dedicherà alla vendita nel canale della ristorazione collettiva HoReCa channel, mentre Terre dell’Etruria sarà il riferimento tecnico-produttivo per gli agricoltori toscani in termini di assistenza tecnica e controllo della qualità. Il progetto di filiera, infatti, si propone di coprire tutte le diverse fasi partendo dalla organizzazione della produzione biologica toscana per arrivare a soddisfare la domanda di biologico in tutti i diversi canali di vendita. I prodotti al consumatore di Ortofrutta Toscana Bio saranno distinti dai due marchi del biologico Vivitoscano e Almaverde Bio. Complessivamente il progetto coinvolgerà aziende agricole toscane per un totale di circa 2mila tonnellate di frutta e ortaggi biologici. “Siamo coinvolti in questo progetto – afferma il presidente Legacoop Agroalimentare Toscana Roberto Negrini – che intende valorizzare il marchio d’origine della Regione Toscana, già garanzia di provenienza e di qualità. Crediamo nella necessità di aggregare, per la prima volta in Toscana, realtà eterogenee ma che da sempre lavorano fianco a fianco, nelle diverse fasi della filiera produttiva.”. “Possiamo presentare oggi la nascita di una filiera nazionale dell’agricoltura biologica, che il mondo cooperativo da sempre sostiene - sostiene Giovanni Luppi, presidente Nazionale Legacoop Agroalimentare – l’alleanza Toscana-Emilia vuole essere il primo passo di un processo che punta all’integrazione interregionale per portare sempre più biologico e sempre più qualità ai consumatori”. Nella foto da sn Mario Tamanti (Apofruit), Roberto Negrini, Giovanni Luppi, Massimo Carlotti (Terre dell’Etruria). Sono pronte a costituirsi in cooperativa le 4 startup nate da Coopstartup Puglia, il programma di accompagnamento alla creazione di impresa di Legacoop Puglia e Settori Territori Imprese Sondaggio Territori 13 Coopfond (fondo mutualistico della Lega delle cooperative). Si sono presentate oggi al pubblico nell’Agorà del Padiglione 152 della Fiera del Levante. Si chiamano EXPERIENCE, MEETBALLS, OFFICINE 080, VENTI9NOVE: sono i giovani team risultati maturi per affrontare il mercato, in forma cooperativa, dopo 4 mesi di affiancamento consulenziale, mentoring e coaching, insieme ad altri 6 gruppi informali, all’interno dell’incubatore del progetto Coopstartup Puglia che ha coinvolto oltre 100 gruppi di aspiranti imprenditori, per un totale di circa 300 ragazze e ragazzi provenienti da tutte le province pugliesi. A presentare l’evento il presidente Legacoop Puglia, Carmelo Rollo, con il Responsabile Promozione Attiva di Coopfond, Alfredo Morabito, e la vice presidente Legacoop Puglia, Annamaria Ricci, la quale, in particolare, ha illustrato, nel dettaglio, i risultati di Coopstartup Puglia. “I ragazzi hanno dimostrato il valore della condivisione – ha spiegato Carmelo Rollo – per la realizzazione di un progetto comune e di un’idea imprenditoriale per il proprio futuro. Condivisione ma anche vera innovazione, che, credo, stia nel parlarsi, nel definire un percorso comune”. Coopstartup Puglia, il primo incubatore diffuso d’impresa cooperativa, non ha messo a disposizione alcun contributo e finanziamento, ma “una rete – ha sottolineato la vice presidente Ricci -, che ha offerto servizi qualificati di mentoring, coaching, bilancio di competenze, e, in generale, percorsi personalizzati e negoziati con i nostri esperti per ciascun gruppo informale, al sol fine di accompagnarli alla costituzione dell’impresa e nella fase post startup”. Le quattro cooperative che si sono presentate hanno interagito con tre stakeholder d’eccezione: con Alfredo Morabito, anche il Dirigente dell’Ufficio Politiche Giovanili e LePrimo piano ACI galità della Regione Puglia, Annibale D’Elia e il giornalista Gianvito Rutigliano. Introdurrà i gruppi Salvatore Modeo di The Qube . A portare il suo contributo anche l’assessore regionale alle Politiche Giovanili, Raffaele Piemontese, il quale, annunciando il nuovo Piano per le politiche giovanili ha sottolineato la necessità che esistano progetti come Coopstartup Puglia, il quale ha dimostrato di offrire reale supporto qualificato ai giovani imprenditori, aumentando il loro tasso di successo. “In Puglia abbiamo trovato terreno fertile ha spiegato Morabito- per il buon tessuto infrastrutturale in tema di politiche giovanili regionali. Coopfond è intervenuta con le proprie risorse, riscontrando un alto livello di partecipazione di rete, con partner del mondo cooperativo e non cooperativo, che ha contribuito a creare innovazione e a promuovere nuova impresa cooperativa”. Alla luce del successo del progetto Coopstart Puglia, Coopfond ha, altresì, annunciato un secondo bando nei prossimi mesi. Coopstartup Puglia è stato supportato da una rete di esperti e consulenti d’impresa (la cooperativa Informa di Bari, il coordinamento Generazioni Legacoop Puglia, l’associazione Qiris, PazLab, The Qube e Officine Cantelmo) . PUGLIA Coop Comunità, convegno “Attivare persone, crescere comunità” La Regione Puglia sta lavorando a una legge sulla partecipazione attiva dei cittadini nella costruzione di politiche pubbliche. A sottolinearlo il presidente Michele Emiliano, nel corso di un incontro sulle cooperative di comunità, organizzato da Legacoop Legacoop Settori Puglia, in collaborazione con la Regione. All’appuntamento, dal titolo “Attivare persone, crescere comunità”, hanno partecipato il direttore generale al ministero dell’Economia e delle Finanze, Fabrizio Barca, il presidente della Fiera del Levante, Ugo Patroni Griffi, il vicepresidente nazionale Legacoop, Carmelo Rollo, il presidente di Borghi Autentici d’Italia e sindaco di Melpignano, Ivan Stomeo (testimone diretto della prima cooperativa di comunità nata in Italia), il consigliere nazionale Anci, Domenico Damascelli, e, nel ruolo di moderatore, il giornalista Michele Mascellaro. “Le cooperative di comunità - ha precisato Michele Emiliano – non possono funzionare con lo stesso sistema dell’economia-Italia, cioè finanziando ogni singola cosa che un Comune dovesse avere in mente: non sarebbe una procedura corretta. Noi - ha aggiunto Emiliano – dobbiamo decidere quali siano i settori che fanno parte del processo di sussidiarietà. Altrimenti si dà vita a quei fenomeni di un falso terzo settore che, fingendo di non essere impresa, si infila nelle pieghe dell’erogazione di denaro pubblico. In questo modo si rischia di replicare quello che è successo a Roma. Qui - ha ribadito Emiliano riferendosi alla Puglia - abbiamo esperienze positive nel rapporto con il mondo cooperativo, soprattutto perché abbiamo assegnato alle cooperative settori specifici secondo un criterio di sussidiarietà”. Incisivo anche l’intervento del presidente della Fiera del Levante Ugo Patroni Griffi il quale ha ricordato che la prima forma d’impresa e anche la più moderna è proprio la cooperativa, un vestito utile per sviluppare varie attività. “Le cooperative di comunità ha aggiunto - possono lavorare con l’obiettivo dell’innalzamento della qualità della vita, vincendo insieme la cultura dell’individualismo”. “Le cooperative di comunità sono uno strumento innovativo – ha detto Carmelo Rollo - fatto di persone che si mettono a disposizione di un progetto a favore del bene comune. Sono le comunità - ha spiegato - che si organizzano per dare risposte alle persone, mettendosi insieme, pagando una quota e costituendo un’impresa. In Puglia siamo stati i primi a crederci, siamo alla Territori Imprese Sondaggio Territori 14 sesta cooperativa già realizzata. Rispetto ai bisogni - ha continuato - proviamo insieme a loro a costruire risposte concrete. Le cooperative di comunità - ha ribadito Rollo possono essere il risultato di uno sforzo comune. La Puglia - ha concluso - è stata la prima regione in Italia a dotarsi di una legge sulle cooperative di comunità”. Per Fabrizio Barca “queste iniziative intercettano un’offerta di cittadinanza organizzata che è uno degli elementi caratterizzanti di questa fase storica. I cittadini non vogliono più lasciare allo Stato la cura dell’infanzia, la produzione dei servizi. Le cooperative di comunità in questo territorio hanno prodotto risultati interessanti”. La partecipazione al convegno di Barca, è stata anche l’occasione per presentare il progetto Aree Interne, che rappresenta un modo di territorializzare le politiche. “Un progetto nazionale - ha spiegato Barca che non definisce le aree interne residuali, come è sempre stato. Ci sono borghi – ha proseguito - che sono nati attraverso la storia, c’è una diversità straordinaria non solo di cultura, ma anche di produzioni agricole, di tradizioni e lingue. Il mondo chiede diversità e l’Italia è ben posizionata. Per farlo però - ha concluso Barca - abbiamo bisogno di valorizzare questa capacità che le aree interne hanno, e dare ai giovani, alle cooperative di comunità uno spazio nel quale, per esempio, superare i confini dei Primo piano ACI singoli territori e creare sistemi intercomunali”. Fonte: http://www.giornaledipuglia.com/2015/09/ cooperative-di-comunita-strumenti.html PUGLIA Legacoop in Lettonia per far crescere le coop di comunità Dopo Bari, la delegazione europea di imprenditori, esperti di formazione e consulenza d’impresa, provenienti da più stati europei, insieme a Legacoop Puglia, si incontrano per il secondo meeting dedicato allo sviluppo dell’imprenditorialità nelle zone rurali Sei partner stranieri (“Tojas Investimentos”, Portogallo, “TFEI – The Foundation for European Initiatives”, Regno Unito, “Sarikamis Kaymakamligi”,Turchia,“Latconsul SIA”, Lettonia, “Komunikujeme”, Repubblica Ceca, “Enter European networ for transfer and exploitation of european project result”,Austria), voleranno a Riga, in Lettonia, con il progetto europea “Enterpreneurship and Community cooperatives- Entcom”. Legacoop Puglia, insieme a “Sinergia”, coo- Legacoop Settori perativa sociale di Bitonto (Ba) esperta in formazione e progetti di sviluppo comunitario, con il programma Erasmus+, aveva ospitato a Bari, la delegazione per una due giorni (25 e 26 febbraio 2015) dedicata alle Cooperative di comunità. Un progetto promosso da Lega delle cooperative per la condivisione di buone pratiche di sviluppo e crescita dei piccoli borghi, attraverso la partecipazione attiva delle persone, senza alcun contributo pubblico. In Lettonia, dunque, i partner si confronteranno sulla ricerca elaborata in ciascun Paese, al fine di condividere le buone pratiche in tema di sviluppo dell’imprenditorialità nelle comunità e nelle aree rurali. Nonché analizzare i risultati di un’indagine, che ha coinvolto in ciascuno dei Paesi partner stakeholders locali e nazionali, imprenditori già attivi nelle aree rurali e i giovani, con l’obiettivo di evidenziare i bisogni formativi dei potenziali imprenditori delle suddette aree. Nel corso del meeting si lavorerà allo sviluppo di un training course da sperimentare prima nei diversi Paesi coinvolti nel progetto, poi in un meeting transnazionale che si svolgerà proprio in Puglia nel prossimo dicembre. L’obiettivo è quello di supportare, attraverso percorsi di formazione che partano dai bisogni concreti, lo sviluppo dell’imprenditorialità nelle zone rurali, stimolando la partecipazione delle comunità, e la rete. Territori Imprese Sondaggio Imprese >> Cooperativa Samnium Medica 15 COOPERATIVA SAMNIUM MEDICA >> Aiccon L’esperienza della UCCP Valle Telesina (Bn) >> Conad Seminario di presentazione dei risultati del primo anno di sperimentazione dell’Unità Complessa di Cure Primarie (UCCP), che la Cooperativa Samnium Medica ha progettato e sta gestendo in Valle Telesina, in provincia di Benevento. Si tratta di un progetto per il potenziamento dei servizi alla persona in aree rurali (finanziato con fondi europei del PSR 2007-13), un modello gestionale della cronicità che mette in rete tutti i servizi socio – sanitari, pubblici e privati, presenti su un territorio di circa 205 kmq, che comprende 6 Comuni, per un bacino di utenza di oltre 20mila unità. Le prestazioni sanitarie e sociosanitarie si articolano prevalentemente su tre aree assistenziali: medicina d’attesa, medicina d’iniziativa, ‘guadagnare salute’. Grazie all’utilizzo ed al potenziamento di risorse locali, umane, economiche, tecnologiche, in grado di fornire un adeguato servizio accessibile 24 ore al giorno, si è creata una rete integrata di servizi sanitari operante a più livelli. Si è promossa, di fatto, la medicina d’iniziativa, un modello assistenziale di gestione delle malattie croniche che non aspetta il cittadino in ospedale (sanità di attesa), ma ‘gli va incontro’ prima che le malattie insorgano o si aggravino, garantendo, quindi, al paziente interventi adeguati e differenziati in rapporto al livello di rischio, puntando anche sulla prevenzione e sull’educazione. Nel suo intervento, Mario Catalano, Presidente Legacoop Campania, ha sottolineato come “il modello dell’UCCP si configuri come una buona pratica per un sistema efficiente di welfare”. “Le sue peculiari modalità organizzative e operative – ha proseguito Catalano – non solo offrono possibilità occupazionali per i soci delle cooperative ed assistenza ai cittadini ma, nel lungo periodo, producono risparmi reali per il sistema sanitario, in quanto lavorando sulla prevenzione si determina un minor bisogno di ospedalizzazione”. Il tradizionale ambulatorio con orario di ricevimento degli assistiti viene integrato da >> Fondazione Unipolis >> CIR food >> Unicoop Firenze >> Coop Spes >> Tempo per l'Infanzia Primo piano ACI Legacoop Settori una struttura in cui il paziente potrà incontrare, oltre al proprio medico curante, anche gli altri medici di medicina generale, le cui attività saranno coadiuvate da collaboratori di studio, infermieri, specialisti ambulatoriali, medici di continuità assistenziale ed altri operatori, 24 ore su 24. “L’iniziativa – ha detto Crescenzo Simone, Presidente Cooperativa Samnium Medica – in perfetta sintonia con quanto disposto dal decreto Balduzzi, pone il paziente al centro dell’intera programmazione ed organizzazione assistenziale, cercando di realizzare intorno ad esso l’integrazione funzionale dei diversi interventi, attraverso un processo unitario, al fine di attuare una moderna visione organizzativa dei Servizi Sanitari e Sociali della zona, abbattendo così le barriere culturali, tuttora esistenti nelle comunità montane”. L’incontro, organizzato dall’Asl Bn in collaborazione con la nostra Cooperativa di medici di medicina generale, si è svolto a Napoli, presso l’Auditorium dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri. AICCON Online l’indagine conoscitiva delle Giornate di Bertinoro per l’economia civile 2015 Anche quest’anno l’area Ricerca di AICCON ha promosso un sondaggio volto a rilevare l’opinione in merito alle questioni di maggiore attualità per il Terzo settore con l’obiettivo di individuare le principali tendenze di pensiero rispetto ai temi di questa edizione quali la misurazione dell’impatto sociale, la governance dei beni comuni, la sharing economy e la Riforma del Terzo settore. I risultati saranno presentati in occasione della XV edizione delle Giornate di Ber- Territori Imprese Sondaggio Imprese 16 tinoro per l’Economia Civile dal titolo “L’economia della coesione nell’era della vulnerabilità” che si terrà il 9 e 10 ottobre 2015. C’è tempo fino a mercoledì 30 settembre 2015 per rispondere al questionario online. Il sondaggio è disponibile a questo link: http://bit.ly/1OThc1T Iscrizioni Le Giornate di Bertinoro per l’Economia Civile sono un’iniziativa rivolta ad un numero limitato di partecipanti. È possibile effettuare l’iscrizione compilando la scheda di partecipazione sul sito dell’evento. #gdb2015 www.legiornatedibertinoro.it Partner Ufficiali:Coopfond, Federcasse - Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Forum Terzo Settore Partner: Fon.Coop Media Partner:Vita, Corriere Sociale,TG1 Fa la Cosa Giusta,Volontariatoggi.info, Percorsi di Secondo Welfare, Città Nuova, Valori, Giornale Radio Sociale. FONDAZIONE UNIPOLIS L’Atlante delle mafie presentato al Festivaletteratura di Mantova Anche quest’anno l’Atlante delle mafie – Storia, Economia, Società, Cultura” è stato presentato durante il Festivaletteratura di Mantova. L’evento si è svolto il 12 in Piazza Sordello. Partendo dal terzo volume dell’opera, si sono confrontati sul tema delle mafie Enzo Ciconte (uno dei curatori del testo con Francesco Forgione e Isaia Sales) e lo scrittore Carlo Lucarelli. L’Atlante fa parte di un’iniziativa editoriale pluriennale (il primo volume è stato pubblicato a fine 2012, il terzo è uscito nei primi mesi del 2015), edita da Rubbettino con il contributo della Fondazione Unipolis. Il testo si compone di numerosi e qualificati saggi in cui vengono affrontati argomenti differenti: le rappresentanze territoriali delle mafie nel Primo piano ACI Centro e nel Nord, uno studio sulla Basilicata, il racconto delle mafie fatto da alcuni giornali, tv e magistrati, ed altri temi che comprendono i movimenti antimafia, il cosiddetto “partito della mafia”, il riciclaggio, le donne. Al link intervista di Ciconte al settimanale L’Espresso http://espresso.repubblica.it/attualita/2015 /09/08/news/ciconte-che-guaio-il-ritardoculturale-di-quei-giudici-che-non-vedonola-mafia-al-nord-1.228273 CONAD Al via la seconda edizione di “Scrittori di classe” Prende il via la seconda edizione di Scrittori di classe, a cui Conad ha dato vita quale parte integrante di Insieme per la scuola, il progetto nato per dotare le classi elementari e medie di attrezzature informatiche e supporti multimediali con un investimento che, nelle prime quattro edizioni, ha superato i 13 milioni di euro e 70 mila premi consegnati. Ad accomunarli è lo stimolo al consumo di cultura: da una parte – Insieme per la scuola – la cultura digitale, imperante nel nostro tempo; dall’altra – Scrittori di classe – la lettura e la scrittura in buon italiano. Confermati i capisaldi che hanno decretato il successo della prima edizione, Scrittori di classe 2 si presenta con otto nuovi temi – l’amicizia, l’ambiente, la musica (il tema darà l’opportunità di lanciare una nuova categoria nel catalogo premi Insieme per la scuola, gli strumenti musicali), la paura, il viaggio, lo sport, l’intercultura (tema affrontato in modo nuovo, in cui la lingua italiana e quella inglese si troveranno mixate in una storia ricca di scambi culturali e esperienze di vita), la diversità – selezionati in base ad un sondaggio tra 1.500 insegnanti e sviluppati da otto autori di libri per bambini e ragazzi: Stefano Bordiglioni, Tim Bruno, Roberto Piumini e Guido Sgardoli per le scuole elementari; Silvana De Mari, Luigi Garlando, Beatrice Masini e Luisa Mattia per le scuole medie. Prendendo spunto dagli incipit preparati dagli autori, i ragazzi, coordinati dai loro insegnanti, dovranno scrivere con un lavoro di Legacoop Settori squadra un racconto di classe e valutare gli elaborati dei compagni di tutta Italia. Gli otto autori sceglieranno tra i finalisti i racconti migliori e li trasformeranno in veri e propri libri che entreranno a far parte della collana “Scrittori di classe”. Coordinatrice editoriale del progetto, la scrittrice Manuela Salvi, tra gli autori che nella prima edizione hanno elaborato i racconti scritti dai bambini e dai ragazzi. In questa edizione, inoltre, le illustrazioni avranno maggior rilievo rispetto alla precedente con una sezione dedicata ed entreranno a pieno titolo nel meccanismo di valutazioni incrociate che porterà alla selezione dei racconti finalisti. A coordinare questo nuovo lavoro è l’artista Pietro Spica, che ha lavorato con Bruno Munari, Italo Calvino e Roberto Piumini. Scrittori di classe 2 ha ottenuto il patrocinio del Ministero dei beni, delle attività culturali e del turismo e del Centro per il libro e la lettura, istituto autonomo del ministero che ha il compito di divulgare il libro e la lettura in Italia e di promuovere all’estero il libro, la cultura e gli autori nazionali. «Scrittori di classe è un’opportunità per valorizzare e rafforzare il legame con i territori in cui operiamo con i nostri soci, restituendo alle comunità parte di ciò che riceviamo in termini di consenso e di fiducia», sottolinea il direttore marketing canali distributivi Conad Alberto Moretti. «Nella prima edizione abbiamo distribuito 3,2 milioni di libri della collana, un risultato ottimo con cui abbiamo totalizzato il 16 per cento del mercato in appena 10 settimane. È il contributo di Conad alla lettura, un’opportunità per sostenere in modo responsabile un percorso educativo che contribuirà a fare della cultura il futuro dei nostri ragazzi e del nostro Paese. Garantendo, al contempo, la nostra costante disponibilità nei confronti del mondo scolastico». “In Italia la lettura continua a registrare un trend negativo anche a causa della mancanza di efficaci politiche scolastiche di educazione alla lettura e di un livello culturale della popolazione italiana che, nel panorama europeo, non è certo alto. Scrittori di classe è un progetto ambizioso che intende dare una risposta originale ed efficace alla scarsa propensione alla lettura, Territori Imprese Sondaggio Imprese 17 soprattutto tra i giovani. I dati Istat relativi al 2014 indicano che tra i ragazzi tra i 6 e i 10 anni la quota dei lettori si è abbassata al 44,6 per cento (49,3 per cento nel 2013), mentre tra gli 11 e i 14 anni è scesa al 53,5 per cento (57,2 per cento nel 2013). La propensione alla lettura è condizionata dall’ambiente familiare: tra i 6 e i 14 anni, in famiglie in cui entrambi i genitori sono appassionati di libri leggono due ragazzi su tre, ma solo uno su tre tra quanti hanno genitori che non sono abituati a leggere. Non va meglio per l’editoria italiana, composta, sempre in base ai dati Istat, soprattutto di piccoli e medi editori – l’87,6 per cento del numero complessivo di case editrici –, con una capacità di stampa che non supera i 50 titoli all’anno. Il restante 12,4 per cento è rappresentato da grandi editori che pubblicano oltre i tre quarti (76,2 per cento) dei libri che arrivano sul mercato, con un’offerta che è 12 volte superiore in termini di titoli e 34 volte maggiore in termini di copie date alle stampe. La prima edizione di Scrittori di classe ha coinvolto oltre 2.000 scuole con 12.765 classi iscritte, 4.955 racconti in concorso, 125.417 utenti registrati per le votazioni online, coinvolgendo attivamente il mondo social con 31 mila mi piace, 821 mila persone raggiunte, 24.500 interazioni ricevute per i post dedicati all’iniziativa. Riscontri positivi sono venuti anche da insegnanti, alunni, genitori e clienti Conad, con commenti di apprezzamento e ampia partecipazione agli eventi con gli autori organizzati nei punti di vendita della rete. Una ricerca di mercato basata su 1.200 interviste in quattro differenti aree geografiche valuta il riscontro dei clienti Conad: il 77,5 per cento degli intervistati conosce Scrittori di classe (83,3 per cento se il ricordo è sollecitato), il 26 per cento è venuto a conoscenza dell’iniziativa grazie al personale del punto di vendita, il 78 per cento partecipa perché ritiene il programma valido, interessante e dà soddisfazione, mentre i premi sono giudicati in modo unanime innovativi e formativi, con un impatto positivo sull’immagine di Conad presso i clienti. Primo piano ACI CIR FOOD Ai Venice Days anteprima del corto sull’esperienza ad Expo 2015 Il cibo e l’universo di temi che ruotano intorno a esso nell’anno di Expo entrano alle Giornate degli Autori grazie al regista Andrea Segre, protagonista martedì 8 settembre ai Venice Days con Giorgio Gosetti per presentare il progetto Laguna Sud. Nella Villa di Lungomare Marconi 56 il regista veneto ha mostrato in anteprima nazionale i primi estratti del cortometraggio che sta girando a Expo 2015 su incarico di CIR food, l’impresa partner ufficiale dell’Esposizione Universale di Milano per la ristorazione. La storia del corto CIR food ha messo i suoi cantieri e le sue aree ristorative a disposizione di Andrea Segre che, con la collaborazione di Simone Falso e Matteo Calore, ha potuto catturare, fin dalle prime fasi, le immagini di un’avventura unica e affascinante. L’opera mette in scena, infatti, la materializzazione e dematerializzazione di Expo, attraverso l’uso di tre linguaggi cinematografici: il time lapse, l’intervista ai protagonisti di Expo e lo slow motion. Dalle immagini velocizzate che mostrano la nascita di intere strutture a quelle che catturano al rallentatore gli istanti di Expo attraverso i volti delle persone, il regista invita lo spettatore a una riflessione profonda sul grande protagonista di questa Esposizione Universale, il cibo, ispiratore di una riflessione utile e necessaria: “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Inoltre, attraverso alcune interviste alle persone che lavorano nei locali di CIR food, il filmato si sofferma sui temi più urgenti di Expo, fra cui lo spreco alimentare, coinvolgendo chi, ogni giorno, è impegnato a nutrire il pianeta. “I grandi eventi sono centrali nella società globale, ne accompagnano la corsa e ne disegnano spesso la frenesia – ha dichiarato il regista,Andrea Segre – Avere la possibilità di fermare il tempo di un grande evento e di indagarne il processo di costruzione distruzione mi è sembrata un’occasione da non perdere per un documentarista. Perché fare cinema documentario significa non guardare solo la superficie, ma provare a capire cosa c’è dietro e dentro ad essa”. “Il linguaggio del cinema sa raccontare come pochi altri i retroscena culturali e sociali del Legacoop Settori cibo – ha aggiunto Giuliano Gallini, direttore commerciale e Marketing di CIR food – Per questo, consapevoli di partecipare a un’esperienza non convenzionale come Expo 2015, abbiamo sentito il dovere di produrre una testimonianza, affidata ad un autore fra i più sensibili e capaci del panorama cinematografico. Non solo, la nostra ambizione è che grazie al cinema appaia chiaro che quando si tratta di alimentazione non si può fare a meno della qualità, in cucina come nei campi”. Le riprese di Andrea Segre a Expo 2015 per conto di CIR food proseguiranno dunque anche dopo il termine dell’Esposizione Universale, per indagarne anche il disallestimento, ultimo atto di una colossale e temporanea messa in opera, altrimenti accessibile ai soli addetti ai lavori. Il cortometraggio sarà pronto all’inizio del 2016. UNICOOP FIRENZE Ricerca Nielsen sul trend dei consumi Consumi ancora stazionari, ma c’è qualcosa di nuovo nell’aria. Dai dati elaborati da Nielsen per Unicoop Firenze emergono nuove tendenze: crescono piatti pronti e prodotti di nicchia. I toscani hanno voglia di ricominciare a spendere? Ne parla Franco Cioni, direttore marketing strategico di Unicoop Firenze La crisi ci ha chiuso in casa a impastare uova e farina aspettando tempi migliori. I primi spiragli di ripresa hanno placato un po’ la nostra voglia di cucinare e ci hanno aperto le porte per scappare al bar a fare colazione, a consumare piatti pronti o bere un aperitivo con gli amici. Sono questi solo alcuni dei risultati de “I nuovi trend di consumo” elaborati da Nielsen per Unicoop Fi- Territori Imprese Sondaggio Imprese 18 renze che mettono a confronto le tipologie di prodotti venduti dalla cooperativa con quelle nazionali. I modelli di consumo spesso anticipano gli indicatori economici. Essere immersi nella crisi implica chiusura di prospettive, risparmiare su tutto perché si appanna il senso del futuro. Cominciare a intravedere un trend di crescita sposta improvvisamente questo punto di vista e riapre nuovi spaccati di vita. Ne parliamo con Franco Cioni, direttore marketing strategico di Unicoop Firenze. Possiamo già parlare di un cambiamento dei modelli di consumo che hanno caratterizzato la crisi? «Personalmente sono molto cauto. Qualche segnale c’è, avvertiamo un cambiamento di alcune tendenze, ma in termini quantitativi i consumi sono stazionari rispetto al picco massimo di vendite raggiunto nel 2007 da Unicoop Firenze. E questo nostro dato, si badi bene, è rimasto molto più stabile rispetto alla media nazionale della Gdo (grande distribuzione organizzata), dove invece le vendite si sono contratte. Possiamo dire che nel consumatore c’è la voglia di una svolta, più speranza, ma non ancora un cambiamento reale di disponibilità economiche». Quali sono i segnali a cui si riferisce? «Secondo i dati elaborati da Nielsen su alcune famiglie di prodotti, la crisi ha fatto crescere il “fai da te” con incrementi percentuali a due cifre di materie prime come farina, uova, burro. Anche i prodotti per la prima colazione hanno subito un’impennata: biscotti, cereali, latte, caffè. Oggi c’è una controtendenza: nel mese di aprile la “famiglia” dei preparati in casa ha subito un calo del 4,5% in valore, così come i prodotti per la prima colazione (-3,8%). Al contrario sono esplose quattro aree di consumo: i piatti pronti da mangiare (+13,4%), la nicchia di prodotti più raffinati (salmone, tartufo, champagne +10,6%), il settore salutistico (senza glutine, vegano +22,3%), l’area benessere (integratori +8%)». In sostanza sono ripartite alla grande aree molto penalizzate negli anni passati. «Esatto: i piatti pronti e i “consumi edonistici”, come possiamo definirli, erano stati molto penalizzati negli ultimi anni. È molto diverso invece il discorso per i consumi Primo piano ACI orientati al benessere, l’area salutistica e i prodotti locali. Queste aree sono cresciute molto anche durante (e nonostante) la crisi. È come se, con tutta la sua durezza, la crisi ci avesse trasmesso un principio di maggiore razionalità: consumiamo meno, ma meglio. In sintesi oggi c’è una maggiore attenzione al rapporto qualità/prezzo, più selezione dei prodotti e meno spreco alimentare». Ma cosa sta accadendo ai grandi mercati come carne, formaggi, frutta, pesce? «In questi ultimi mesi è in atto una forte tendenza all’aumento dei prezzi nell’ortofrutta che ha portato ad un maggiore in valore nelle vendite, anche se la quantità delle merci è la stessa. Prosegue il calo delle vendite di carne rossa, eccezion fatta per segmenti come la cucina pronta fresca. Si riducono leggermente i volumi di vendita dei salumi e latticini, il pesce è stazionario. In sostanza non ci sono grossi scossoni rispetto agli andamenti più recenti: a livello globale, le quantità rimangono costanti. È un buon risultato, considerando che nella nostra cooperativa è ancora in atto la riduzione della superficie di vendita, connessa alla trasformazione degli ipermercati in supermercati. Un buon contributo è venuto dai prodotti confezionati industriali. In questo senso la nostra campagna “Tutela totale” partita a novembre dello scorso anno con un ribasso permanente di millecinquecento prodotti a marchio Coop - ha dato un forte sostegno alle vendite, soprattutto in termini di volumi, cresciuti di oltre il 3%». COOP SPES Assemblea generale a Camporosso Sabato 19 Settembre alle ore 9.30 presso la Salad ei Tigli di località Bigauda a Camporosso si svolge l’assemblea generale della Spes di Ventimiglia. Nell’occasione l’assemblea dei soci voterà il nuovo Consiglio Direttivo e condividerà il programma triennale dell’associazione dal 1996 impegnata sui temi di diritti dei disabili. Aprirà i lavori il Sindaco di Camporosso Davide Gibelli. Ha confermato la sua pre- Legacoop Settori senza la Senatrice Donatella Albano, Presenti assessori e consiglieri Regionali, rappresentanti dell’ASL e delle istituzioni locali. Chiuderà i lavori Enzo Costa presidente dell’Auser. Nell’occasione, grazie alla collaborazione con L’alleanza delle Cooperative italiane, sarà tra l’altro possibile firmare per chiedere al Parlamento una legge di iniziativa popolare che solleciti misure più severe contro le false cooperative che raggirano regole e lavoratori. Nel DNA della Spes è infatti presente il germe della partecipazione attiva del cittadino alla vita sociale e pertanto il sostegno a questa iniziativa deve porre le basi per un rafforzamento della partecipazione dei soci ai processi decisionali nel mondo cooperativo. Dichiara Matteo Lupi, presidente della Spes dal 2012 e Presidente del Centro di Servizi per il Volontariato di Imperia: “La Spes è nata per rispondere ai bisogni della persona con handicap, per chiedere alle Istituzioni di non lasciare sole le persone con disabilità e le loro famiglie e per creare le condizioni sociali e politiche che favoriscano l’inserimento pieno nella comunità delle persone con disabilità. Grazie alla collaborazione fattiva con le Amministrazioni Pubbliche, l’ASL e i servizi territoriali, abbiamo ottenuto risultati importanti. Oggi la Spes è un’associazione di 300 cittadine e cittadini, un soggetto che insieme alla Cooperativa Sociale, offre lavoro a 9 persone con handicap, costruendo altrettanti percorsi di inclusione lavorativa strutturate nei laboratori di orto e cucina promossi dall’associazione!! Altro argomento di discussione sarà la sfida del dopo di noi, che già oggi, vede l’associazione impegnata nel garantire speranza e futuro a 12 persone segnalate dai servizi. Abbiamo deciso di dedicare i lavori dell’Assemblea al tema dei diritti, poiché crediamo sia giunta l’ora di offrire un contributo forte nel campo delle tante e complici indifferenze che stanno mettendo a rischio il lavoro ed i risultati acquisiti nel tempo a seguito di dolorose battaglie di movimenti, organizzazioni e personalità. Mi riferisco alla riforma dell’ISEE ed ai tagli alle pensioni di invalidità”. Questi i temi che, attraverso il contributo e Territori Imprese Sondaggio Imprese 19 gli interventi di familiari, operatori, dirigenti l’associazione intende affrontare per rilanciare un ambizioso progetto di sviluppo ed inclusione per i prossimi 3 anni di Spes! TEMPO PER L’INFANZIA Una cooperativa con uno staff molto particolare Elena Sposito e Carol Viscardi (35 anni entrambe) fanno parte della cooperativa “Tempo per l’infanzia” di Milano, il cui staff è un pò particolare, in quanto non è composto da soli umani,ma anche da cani e gatti. Tale cooperativa sta, infatti, portando avanti il progetto “Un Pet per amico”. Questo programma vede la partecipazione di esperti zoiatri, educatori cinofili, psicologi e veterinari ed è nato all’interno di CasAmica, una casa-accoglienza che ospita temporaneamente i malati, prendendosi cura anche dei loro famigliari. Gli animali presenti in questa realtà, sono 5 cani tre gatti: Skin, Primo piano ACI Laika, Dakota, Trilly, Shiva, Tempesta, Riccardo e Brigitte. Shiva è una deliziosa cagnolina, che risalta particolarmente durante le attività, per la sua dolcezza e generosità. Questi animali sono dei piccoli angeli che sono riusciti, in qualche modo, a far tornare il sorriso sui volti dei pazienti: con loro si sentono meno tristi e non hanno più paura. I piccoli, grandi miracoli degli animali Grazie alla presenza di Shiva e co. i pazienti di CasAmica hanno acquistato più coraggio nell’andare avanti, combattendo la malattia con più ottimismo e con il sorriso sulle labbra. Soprattutto i bambini che si divertono a giocare con i gattini ed i cagnolini che popolano la casa-accoglienza. E’ d’uopo affermare che la pet-therapy è una delle attività fondamentali di questa realtà. Essa si basa proprio su una dolce ed affettuosa interazione tra essere umano ed animale, viene usata in molte strutture sanitarie e funge da coadiuvante per le terapie tradizionali. La dottoressa Sposito ha dichiarato durante un’intervista alla rivista Giallo che il progetto Legacoop Settori ha subito avuto un grande successo sia tra i bambini, che tra gli adulti, accomunati dalla malattia. Le attività sono previste ogni 15 giorni, il venerdì ed il sabato, con alcuni operatori del progetto, 5 cani e 3 gatti. Tale “equipe” va a far visita così ai pazienti ospitati in 2 strutture, per svolgere con loro varie attività di rilassamento che, come dichiarato dalla stessa Sposito: “Risultano molto preziose”. Territori Imprese Sondaggio Sondaggio 20 OSSERVATORIO SWG Il peso della scuola sui conti delle famiglie Oltre un quinto delle famiglie italiane con figli in età scolare si trova in difficoltà per le spese scolastiche (libri, zaini, cancelleria, etc.) e la metà afferma di sentirne abbastanza il peso. Tuttavia otto italiani su dieci riconoscono l’importanza dello studio per il futuro dei giovani. Nell’Italia dove la dispersione scolastica (l’abbandono della scuola superiore prima del conseguimento del diploma) riguarda uno studente su tre (Fonte: Miur 2014), meno di una famiglia su quattro afferma che i costi della scuola incidono poco o per nulla sul bilancio di casa. Per il 49% invece i costi si fanno ben sentire e per un 22% costituiscono un vero e proprio problema. Insomma, oltre il 70% delle famiglie ritiene la spesa scolastica onerosa. Insofferenza verso acquisti ritenuti inutili perché parte di un sistema educativo inadeguato? Meglio andare a lavorare e guadagnare subito che “la cultura non si mangia”? Niente affatto. Tra tutti gli italiani maggiorenni a pensare che l’istruzione sia superflua è sì un 18%, ma la maggioranza (82%) riconosce invece centralità allo studio quale tappa fondamentale per lo sviluppo personale dei giovani, anche qualora questo non procuri direttamente un posto di lavoro. La dispersione scolastica è un problema complesso e multi-sfaccettato che vede la corresponsabilità di una pluralità di fattori, contesti e attori, per cui sarebbe di certo forzoso imputarla alla spesa per libri, quaderni e penne. Ma i costi sociali ed economici del fenomeno dispersivo sono talmente elevati, che a confronto l’abbattimento delle spese scolastiche richiederebbe un sforzo trascurabile e distribuito. Non solo lo Stato, ma anche le aziende, gli editori, i gruppi di genitori, etc. potrebbero infatti contribuire: un aiuto concreto e un forte incentivo simbolico per le famiglie in difficoltà. NOTA INFORMATIVA: Dati archivio Swg. Sondaggio cawisu un campione nazionale di 1.000 italiani eseguito tra il 4 e il 7settembre 2015. Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio