Immobili, a Lodi è ancora tutto fermo

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Immobili, a Lodi è ancora tutto fermo
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GIOVEDÌ 1 SETTEMBRE 2011
il Cittadino
Sezione
Lodigiano & dintorni
DOPO I PRIMI SPIRAGLI DI LUCE ALL’INIZIO DELL’ANNO, ORA IL MERCATO È STABILE: I PROFESSIONISTI DEL SETTORE RESTANO ALLA FINESTRA
Immobili, a Lodi è ancora tutto fermo
In città ci sono quasi settecento nuovi appartamenti in vendita
n Sulla piazza lodigiana ci sono ancora circa
settecento case in cerca di un padrone. Una sti­
ma che si avvicina a quella di due anni fa,
quando gli immobili invenduti della città del
Barbarossa ammontavano a quasi ottocento.
Anche questa volta il calcolo arriva dai profes­
sionisti del settore, una media basata sull’an­
damento del mercato e sui cantieri in circola­
zione. Del resto, l’abbondante offerta di abita­
zioni realizzate all’ombra del Torrione è una
delle caratteristiche che tutti i dossier e appro­
fondimenti non mancano mai di sottolineare,
soprattutto perché in passato si è costruito in
molti quartieri e in alcuni casi non si è ancora
registrato il “tutto esaurito”.
A Lodi sembra proprio che le compravendite
avvengano tra residenti oppure tra gente che
già abita in provincia, difficilmente si intrave­
dono forestieri. La speranza è che la comodità
della linea veloce Lodi­Saronno catturi l’atten­
zione dei milanesi stufi della metropoli.
Negli ultimi anni il Pratello ha visto moltipli­
care il numero di palazzine, le ultime in ordine
di tempo si trovano proprio in quella che è sta­
ta “battezzata” via del Pratello, dove accanto
alle case già acquistate c’è chi in questi giorni
sta traslocando negli immobili liberi.
Tra le zone più discusse dove hanno fatto la lo­
ro comparsa le gru, c’è l’Albarola. Ormai da
tempo, tra via Codazzi e via Saragat, si solleva
verso il cielo un complesso di condomini in
parte abitati, alcuni appartamenti nuovi di
zecca sono però ancora a disposizione.
Nel quartiere Fanfani, in­
vece, il cartello “vendesi”
spunta sul cancello della
“Residenza de’ Visconti”,
una delle costruzioni più
recenti della zona; tra gli
avvisi si nota una pubbli­
cità relativa alla vendita
di un bilocale arredato
con posto auto e quella re­
lativa all’affitto di un box.
Dietro la stazione, inol­
tre, gli operai sono anco­
ra al lavoro per completa­
re l’intervento edilizio di
via Griffini, il cartellone
pubblicitario segnala la
possibilità di acquistare
diverse tipologie di im­
mobili di pregio. È pro­
prio in questa parte del
capoluogo che negli ulti­
mi anni l’edilizia ha tro­
vato la sua valvola di sfo­
go. È stata portata a ter­
mine infine la grande ri­
strutturazione ex Everla­
sting lungo l’Adda, tra la
piarda Ferrari e via Di­
fendente, anche in questo
caso ci sono immobili che
aspettano i nuovi inquili­
ni.
In questo momento, se­
condo alcuni commenti
registrati tra gli agenti
immobiliari, il mercato
sembra essere “stabile”. Il 2011 si era aperto
con un cauto ottimismo, dovuto a un leggero
miglioramento del settore e a un maggiore in­
teressamento di clienti e investitori. Gli opera­
tori, insomma, restano alla finestra, con so­
spetto e prudenza: tra le modifiche alla mano­
vra e la crisi finanziaria è meglio aspettare di
vedere che cosa succederà.
Greta Boni
Dall’alto in senso
orario il cantiere
in via Griffini, il
palazzo di via
Visconti,
l’Albarola e le
case di via
Defendente
In questi anni si è costruito molto
al Pratello e all’Albarola
Gli agenti preferiscono essere
prudenti sul futuro del settore
Zucchetti supera i 100 “stadi sicuri” Finanza, al nucleo di polizia tributaria
e adesso sogna i Mondiali in Brasile arriva il tenente colonnello Lo Turco
n Campioni nel mondo, anzi, cam­
pioni del mondo. È il nuovo, gran­
dioso obiettivo del gruppo Zucchet­
ti, l’azienda informatica lodigiana
leader nella sicurezza degli im­
pianti sportivi, che celebrato in
questi giorni il superamento di
“quota 100” stadi garantiti dai pro­
pri sistemi di controllo accessi ora
punta al colpo grosso: informatiz­
zare gli impianti che ospiteranno i
Mondiali di calcio del 2014 in Bra­
sile, strizzando l’occhio anche ai
successivi Giochi olimpici del 2016,
in programma sempre nel Paese
carioca a Rio de Janeiro.
«In Italia oltre il 50 per cento delle
squadre di Serie A e l’80 per cento
delle squadre di Serie B utilizzano
i sistemi Zucchetti, nonché oltre 60
società della Lega Pro ­ analizza
Domenico Uggeri, vicepresidente
del gruppo Zucchetti ­. Il mercato
potenziale a livello mondiale, co­
munque, è ancora molto vasto, in
particolare per quanto riguarda i
Paesi emergenti: mi riferisco so­
prattutto al Brasile, che ospiterà i
Mondiali di calcio nel 2014 e le
Olimpiadi nel 2016, eventi per i
quali sarà necessario dotare gli im­
pianti sportivi sudamericani dei
più moderni sistemi di sicurezza e
rivolgersi a fornitori che, come
Zucchetti, abbiano tutte le creden­
ziali dal punto di vista tecnologico
per dare la massime garanzie a or­
ganizzatori e spettatori».
Quella di Zucchetti, peraltro, non è
una candidatura dell’ultima ora:
un emissario della software house
lodigiana è infatti volato in Brasile
già da tempo per prendere contatti
con i responsabili della sicurezza
dei dodici stadi che ospiteranno il
“mundial verdeoro” e verificare
esigenze, garanzie e requisiti che
gli organizzatori chiederanno ai
papabili fornitori.
Il “biglietto da visita” dell’azienda
lodigiana, negli ultimi mesi, si è
peraltro notevolmente arricchito.
Nei numeri, che hanno superato il
centinaio di stadi gestiti grazie ai
contratti stipulati con il Novara (in
Serie A), con sei club di Serie B
(Bari, Empoli, Varese, Cittadella,
Nocerina e Juve Stabia) e altri di
LegaPro; e nel prestigio interna­
zionale, testimoniato dal successo
ottenuto nello scorso inverno in
Qatar, dove i tornelli e i sistemi di
“accesso in sicurezza” griffati Zuc­
chetti sono stati protagonisti negli
otto stadi teatro dell’Asian Cup, il
più importante torneo per di calcio
per le Nazionali dell’emisfero
orientale.
Al.Be.
n Cambio della guardia al comando
del nucleo provinciale di polizia tri­
butaria di Lodi: da questa mattina
prende servizio il tenente colonnello
Giampaolo Lo Turco, 38 anni, nato a
Monza, fino ai giorni scorsi coman­
dante della seconda sezione antidro­
ga del Goa presso il comando pro­
vinciale di Milano delle Fiamme
gialle. Prende il posto di Giuseppe
Molorolo, 46 anni, anche lui tenente
colonnello, che da oggi presta invece
servizio a Orvieto. Molorolo, arriva­
to alla guida del nucleo di polizia tri­
butaria di Lodi all’inizio di agosto
dello scorso anno, dopo un’esperien­
za che lo aveva anche visto coordina­
re indagini su scala nazionale, ha
“firmato” a Lodi assieme ai militari
del nucleo numerose operazioni:
dalla scoperta di un bar nel Basso
Lodigiano diventato luogo di spac­
cio agli avventori al commercio di
abiti g rif f ati
contraffatti, con n Ha 38 anni
un commercian­ e proviene
te di Crema e un dall’antidroga,
grossista di Vi­ sostituisce
modrone che, si
è poi scoperto, li dopo 13 mesi
avrebbero ac­ il comandante
q u i s t a t i a Giuseppe
un’asta giudizia­ Molorolo
ria e, si sospetta,
li avrebbero ri­
venduti come autentici, per non di­
menticare le diverse operazioni con­
tro lo “spaccio nei campi”. Lo Turco,
che ha un genitore magistrato, è alla
prima esperienza di comando di un
nucleo, la sezione della Finanza de­
putata alle indagini più complesse e
alla lotta ai grandi evasori, ma ha
già guidato le compagnie di Malpen­
sa e di Orbassano (Torino), dove tra
l’altro aveva messo a segno opera­
zioni come il sequestro di una sala
Bingo a Orbassano, per vincite supe­
riori a quanto consentito dai Mono­
poli, la scoperta di una frode Iva “ca­
rosello” nel commercio di auto usate
e di una nota azienda di confezioni
che, parallelamente, produceva an­
che abiti contraffatti. Nel 2005, fuori
servizio, con un collega aveva salva­
to una bagnante in difficoltà a San
Benedetto del Tronto, il che gli era
valso la medaglia di bronzo al valore
civile della presidenza della Repub­
blica. Il passaggio di consegne segue
di poche settimane quello tra il pre­
cedente comandante provinciale co­
lonnello Michele Patrone, passato a
Torino il 19 luglio dopo tre anni a Lo­
di, e il nuovo comandante colonnello
Marco Selmi, 52 anni, pistoiese, con
esperienze presso la Dia, arrivato
dal comando provinciale di Sondrio.
Carlo Catena