Immobili, a Lodi è ancora tutto fermo
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Immobili, a Lodi è ancora tutto fermo
8 GIOVEDÌ 1 SETTEMBRE 2011 il Cittadino Sezione Lodigiano & dintorni DOPO I PRIMI SPIRAGLI DI LUCE ALL’INIZIO DELL’ANNO, ORA IL MERCATO È STABILE: I PROFESSIONISTI DEL SETTORE RESTANO ALLA FINESTRA Immobili, a Lodi è ancora tutto fermo In città ci sono quasi settecento nuovi appartamenti in vendita n Sulla piazza lodigiana ci sono ancora circa settecento case in cerca di un padrone. Una sti ma che si avvicina a quella di due anni fa, quando gli immobili invenduti della città del Barbarossa ammontavano a quasi ottocento. Anche questa volta il calcolo arriva dai profes sionisti del settore, una media basata sull’an damento del mercato e sui cantieri in circola zione. Del resto, l’abbondante offerta di abita zioni realizzate all’ombra del Torrione è una delle caratteristiche che tutti i dossier e appro fondimenti non mancano mai di sottolineare, soprattutto perché in passato si è costruito in molti quartieri e in alcuni casi non si è ancora registrato il “tutto esaurito”. A Lodi sembra proprio che le compravendite avvengano tra residenti oppure tra gente che già abita in provincia, difficilmente si intrave dono forestieri. La speranza è che la comodità della linea veloce LodiSaronno catturi l’atten zione dei milanesi stufi della metropoli. Negli ultimi anni il Pratello ha visto moltipli care il numero di palazzine, le ultime in ordine di tempo si trovano proprio in quella che è sta ta “battezzata” via del Pratello, dove accanto alle case già acquistate c’è chi in questi giorni sta traslocando negli immobili liberi. Tra le zone più discusse dove hanno fatto la lo ro comparsa le gru, c’è l’Albarola. Ormai da tempo, tra via Codazzi e via Saragat, si solleva verso il cielo un complesso di condomini in parte abitati, alcuni appartamenti nuovi di zecca sono però ancora a disposizione. Nel quartiere Fanfani, in vece, il cartello “vendesi” spunta sul cancello della “Residenza de’ Visconti”, una delle costruzioni più recenti della zona; tra gli avvisi si nota una pubbli cità relativa alla vendita di un bilocale arredato con posto auto e quella re lativa all’affitto di un box. Dietro la stazione, inol tre, gli operai sono anco ra al lavoro per completa re l’intervento edilizio di via Griffini, il cartellone pubblicitario segnala la possibilità di acquistare diverse tipologie di im mobili di pregio. È pro prio in questa parte del capoluogo che negli ulti mi anni l’edilizia ha tro vato la sua valvola di sfo go. È stata portata a ter mine infine la grande ri strutturazione ex Everla sting lungo l’Adda, tra la piarda Ferrari e via Di fendente, anche in questo caso ci sono immobili che aspettano i nuovi inquili ni. In questo momento, se condo alcuni commenti registrati tra gli agenti immobiliari, il mercato sembra essere “stabile”. Il 2011 si era aperto con un cauto ottimismo, dovuto a un leggero miglioramento del settore e a un maggiore in teressamento di clienti e investitori. Gli opera tori, insomma, restano alla finestra, con so spetto e prudenza: tra le modifiche alla mano vra e la crisi finanziaria è meglio aspettare di vedere che cosa succederà. Greta Boni Dall’alto in senso orario il cantiere in via Griffini, il palazzo di via Visconti, l’Albarola e le case di via Defendente In questi anni si è costruito molto al Pratello e all’Albarola Gli agenti preferiscono essere prudenti sul futuro del settore Zucchetti supera i 100 “stadi sicuri” Finanza, al nucleo di polizia tributaria e adesso sogna i Mondiali in Brasile arriva il tenente colonnello Lo Turco n Campioni nel mondo, anzi, cam pioni del mondo. È il nuovo, gran dioso obiettivo del gruppo Zucchet ti, l’azienda informatica lodigiana leader nella sicurezza degli im pianti sportivi, che celebrato in questi giorni il superamento di “quota 100” stadi garantiti dai pro pri sistemi di controllo accessi ora punta al colpo grosso: informatiz zare gli impianti che ospiteranno i Mondiali di calcio del 2014 in Bra sile, strizzando l’occhio anche ai successivi Giochi olimpici del 2016, in programma sempre nel Paese carioca a Rio de Janeiro. «In Italia oltre il 50 per cento delle squadre di Serie A e l’80 per cento delle squadre di Serie B utilizzano i sistemi Zucchetti, nonché oltre 60 società della Lega Pro analizza Domenico Uggeri, vicepresidente del gruppo Zucchetti . Il mercato potenziale a livello mondiale, co munque, è ancora molto vasto, in particolare per quanto riguarda i Paesi emergenti: mi riferisco so prattutto al Brasile, che ospiterà i Mondiali di calcio nel 2014 e le Olimpiadi nel 2016, eventi per i quali sarà necessario dotare gli im pianti sportivi sudamericani dei più moderni sistemi di sicurezza e rivolgersi a fornitori che, come Zucchetti, abbiano tutte le creden ziali dal punto di vista tecnologico per dare la massime garanzie a or ganizzatori e spettatori». Quella di Zucchetti, peraltro, non è una candidatura dell’ultima ora: un emissario della software house lodigiana è infatti volato in Brasile già da tempo per prendere contatti con i responsabili della sicurezza dei dodici stadi che ospiteranno il “mundial verdeoro” e verificare esigenze, garanzie e requisiti che gli organizzatori chiederanno ai papabili fornitori. Il “biglietto da visita” dell’azienda lodigiana, negli ultimi mesi, si è peraltro notevolmente arricchito. Nei numeri, che hanno superato il centinaio di stadi gestiti grazie ai contratti stipulati con il Novara (in Serie A), con sei club di Serie B (Bari, Empoli, Varese, Cittadella, Nocerina e Juve Stabia) e altri di LegaPro; e nel prestigio interna zionale, testimoniato dal successo ottenuto nello scorso inverno in Qatar, dove i tornelli e i sistemi di “accesso in sicurezza” griffati Zuc chetti sono stati protagonisti negli otto stadi teatro dell’Asian Cup, il più importante torneo per di calcio per le Nazionali dell’emisfero orientale. Al.Be. n Cambio della guardia al comando del nucleo provinciale di polizia tri butaria di Lodi: da questa mattina prende servizio il tenente colonnello Giampaolo Lo Turco, 38 anni, nato a Monza, fino ai giorni scorsi coman dante della seconda sezione antidro ga del Goa presso il comando pro vinciale di Milano delle Fiamme gialle. Prende il posto di Giuseppe Molorolo, 46 anni, anche lui tenente colonnello, che da oggi presta invece servizio a Orvieto. Molorolo, arriva to alla guida del nucleo di polizia tri butaria di Lodi all’inizio di agosto dello scorso anno, dopo un’esperien za che lo aveva anche visto coordina re indagini su scala nazionale, ha “firmato” a Lodi assieme ai militari del nucleo numerose operazioni: dalla scoperta di un bar nel Basso Lodigiano diventato luogo di spac cio agli avventori al commercio di abiti g rif f ati contraffatti, con n Ha 38 anni un commercian e proviene te di Crema e un dall’antidroga, grossista di Vi sostituisce modrone che, si è poi scoperto, li dopo 13 mesi avrebbero ac il comandante q u i s t a t i a Giuseppe un’asta giudizia Molorolo ria e, si sospetta, li avrebbero ri venduti come autentici, per non di menticare le diverse operazioni con tro lo “spaccio nei campi”. Lo Turco, che ha un genitore magistrato, è alla prima esperienza di comando di un nucleo, la sezione della Finanza de putata alle indagini più complesse e alla lotta ai grandi evasori, ma ha già guidato le compagnie di Malpen sa e di Orbassano (Torino), dove tra l’altro aveva messo a segno opera zioni come il sequestro di una sala Bingo a Orbassano, per vincite supe riori a quanto consentito dai Mono poli, la scoperta di una frode Iva “ca rosello” nel commercio di auto usate e di una nota azienda di confezioni che, parallelamente, produceva an che abiti contraffatti. Nel 2005, fuori servizio, con un collega aveva salva to una bagnante in difficoltà a San Benedetto del Tronto, il che gli era valso la medaglia di bronzo al valore civile della presidenza della Repub blica. Il passaggio di consegne segue di poche settimane quello tra il pre cedente comandante provinciale co lonnello Michele Patrone, passato a Torino il 19 luglio dopo tre anni a Lo di, e il nuovo comandante colonnello Marco Selmi, 52 anni, pistoiese, con esperienze presso la Dia, arrivato dal comando provinciale di Sondrio. Carlo Catena