Muoversi bene, mangiare con gusto, vivere meglio

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Muoversi bene, mangiare con gusto, vivere meglio
Le parole del benessere
VOL 1 |
MUOVERSI BENE,
MANGIARE CON GUSTO,
VIVERE MEGLIO
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Guida al benessere delle articolazioni
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MUOVERSI BENE,
MANGIARE CON GUSTO,
VIVERE MEGLIO
Guida al benessere delle articolazioni
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Le parole del benessere
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VICINI AL PAZIENTE,
SEMPRE.
Sanofi è il quarto gruppo farmaceutico al mondo, con oltre 110 mila
collaboratori in più di 100 Paesi, oltre 100 stabilimenti produttivi
e 20 centri di Ricerca & Sviluppo.
L’impegno di Sanofi è sostenere il diritto alla salute, migliorare
la qualità della vita e rispondere a speranze e bisogni di 7 miliardi
di persone nel mondo attraverso un modello di business sostenibile,
che vede il paziente al centro di tutte le attività dell’azienda.
Per raggiungere questo obiettivo, offre soluzioni terapeutiche
integrate e percorsi di assistenza e di cura.
Un’offerta diversificata e responsabile.
Sanofi è accanto ai pazienti in tutte le situazioni della vita,
con soluzioni terapeutiche efficaci e con l'ascolto e il loro
coinvolgimento, in ogni angolo del mondo. Oltre a farmaci da banco
e integratori per l’automedicazione, da tempo Sanofi è sul mercato
con farmaci etici e dispositivi medici nelle aree terapeutiche
cardiovascolare, diabete, oncologia, tumori del sangue, nefrologia,
medicina interna.
L’impegno di Sanofi non si esaurisce nella ricerca, produzione
e distribuzione di farmaci, ma pone intorno al paziente gli altri
pilastri del proprio approccio alla Responsabilità Sociale d’Impresa:
Persone, Ambiente, Etica.
Sanofi in Italia
Sanofi Italia ha una sede a Milano, dove si trovano anche Zentiva
(farmaci equivalenti) e Merial (salute animale), e una sede Genzyme
(malattie rare e sclerosi multipla) a Modena.
In Italia Sanofi è presente con cinque stabilimenti industriali:
Origgio (VA), Anagni (FR), Scoppito (AQ),
Brindisi e Noventa Padovana (PD, stabilimento Merial).
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INDICE
Prefazione
Heinz Beck e Rudi Tavana
Patologie articolari
e possibili soluzioni
#
pag 7
pag 8
pag 10
Benessere e buone abitudini
pag 16
Le Ricette di Heinz Beck
pag 17
Ricciola marinata allo yuzu e lemongrass
su guacamole con macaron di soia
Astice gratinato al Patanegra leggermente piccante
su gazpacho freddo di sedano e pomodori verdi
Filetto di merluzzo nero con salsa ai peperoni
e crosta di liquirizia
Filetto di vitello allo yogurt con purea di pesche
e salsa mou speziata
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Prefazione
VIVERE A LUNGO, IN ARMONIA
In Italia oggi abbiamo un’aspettativa di vita media
che non è mai stata così alta:
82 ANNI PER LE DONNE
78 ANNI PER GLI UOMINI
Viviamo più a lungo e siamo mediamente più sani
e più in forma che nei decenni passati.
È una notizia positiva e confortante, che
ha però come “contropartita” negativa
l’aumento di persone affette da malattie legate all’età, in particolare quelle che
riguardano il deterioramento del tessuto
osseo e la fragilità di tendini e ossa.
no rallentare o contrastare l’insorgenza
della malattia e ”limitare i danni”, riducendo la sintomatologia di alcune patologie.
In particolare, con il passare del tempo
le articolazioni possono andare inconSi tratta di patologie che provocano di- tro a degenerazioni:
sturbi fastidiosi e spesso cronici, che
possono provocare dolore fisico e lila prevenzione è fondamentale:
mitazione dei movimenti, abbassando
prima si agisce, meglio è!
dunque la qualità della vita di chi ne è
colpito.
Questo volume è una piccola guida alla scoperta della patologia osteoartrosica e delle terapie che sono in grado di alleggerirne i sintomi,
con alcuni suggerimenti che possono aiutare a
mantenere il benessere articolare; dal giusto
movimento a un’alimentazione sana ed equilibrata.
È un viaggio nei sintomi, nei fattori di rischio
e nelle principali terapie disponibili, accompagnate da regole di vita quotidiana e da una
selezione di sfiziose ricette di cucina, ricche di
gusto e di ingredienti benefici.
Siamo convinti infatti che per prevenire molti
Che fare? La ricetta magica e la cura de- disturbi e per vivere bene e a lungo, è utile essere informati, restare aggiornati e non perdefinitiva non esistono.
Però in certi casi la prevenzione, l’infor- re il gusto per le cose belle (e buone) della vita!
mazione e uno stile di vita sano possoCome se non bastasse, a creare problemi a ossa e articolazioni non c’è solo
l’età che avanza, ma anche comportamenti sbagliati e stili di vita usuranti
che costringono il corpo o alcune sue
parti ad affaticamenti e al logoramento
delle cartilagini causato da un eccessivo carico: dai lavori pesanti alle posture
sbagliate, da periodi di immobilità fisica ad attività sportive praticate troppo
a lungo e con un eccesso di vigore e di
impatto sul fisico.
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Uno dei maestri
della
gastronomia
mondiale
HEINZ BECK
Il gusto della salute
Heinz Beck è riconosciuto come uno dei più noti esponenti della gastronomia mondiale. Originalità e intelligenza lo impongono da subito nella grande cucina internazionale, e italiana in particolare, con un percorso che lo porterà alla creazione di
uno stile unico.
Maestro di Cucina e amante dell’arte in ogni sua declinazione, dal 1994 è alla guida de La Pergola del Rome Cavalieri, ristorante che porterà dagli inizi alle 3 Stelle
Michelin.
Ai fornelli, così come nella vita, rigore ed equilibrio sono le regole: il loro rispetto
meticoloso, uniti al suo talento e alla sua creatività, diventano tecnica riconosciuta
in ogni letteratura gastronomica.
Stellato e pluripremiato, dal 1998 a oggi è vincitore del premio Five Star Diamond
Award. Nel 2013 ottiene anche il Six Star Diamond Award, sempre erogato dall’American Academy of Hospitality Sciences, primo in Italia a ricevere tale riconoscimento. Nel 2014 si aggiudica il premio Gusto & salute, un nuovo riconoscimento,
specchio del crescente interesse ai valori nutrizionali e benefici del cibo da parte
di chi è nella ristorazione.
La cucina di Beck, in tutti i suoi ristoranti, è eccellenza e innovazione nel rispetto
delle tradizioni, della salute e del benessere. Su questi temi ha dedicato il progetto
web Gemelli@Fornelli, in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano e il Policlinico A. Gemelli di Roma, nonché l’iniziativa Nutrinomics - #foodfuture, lo studio
“SafetyF∞d” e la collaborazione con la Facoltà di Agraria dell’Università di Piacenza.
Tra i suoi libri ricordiamo: “L’Ingrediente Segreto”, “Arte e scienza del servizio”,
“Heinz Beck”, “Vegetariano”, “Pasta by Heinz Beck”, “Finger Food”, “Ipertensione e Alimentazione” e “Consigli e ricette per piccoli Gourmet”.
Oltre a La Pergola, a oggi i suo ristoranti nel mondo comprendono: Café Les Paillotes di
Pescara, Heinz Beck Seasons at Ristorante Castello di Fighine in Toscana, Gusto by Heinz
Beck in Algarve (Portogallo), Social Heinz Beck presso il Waldorf Astoria Dubai Palm
Jumeirah, la doppia avventura di Heinz Beck e SENSI by Heinz Beck a Tokyo e l’ultima,
recente inaugurazione di Taste of Italy by Heinz Beck a Dubai.
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Il responsabile
sanitario
della società
calcistica
AC Milan
RUDI TAVANA
La medicina dei campioni
Nato a Milano, laureato in Medicina e Chirurgia nel 1978, nello stesso anno segue
il Corso di Formazione in Medicina dello Sport indetto dalla F.M.S.I. (Federazione
Medico Sportiva Italiana) di Milano, ottenendo la tessera associativa.
Nel 1981 si specializza in Ortopedia e Traumatologia, mentre nel 1984 in Medicina
dello Sport.
Nella sua lunga carriera ha ricoperto molti incarichi rilevanti: è stato Medico sociale della squadra di Atletica Leggera della società Pro Patria di Milano (in tale occasione ha seguito atleti campioni Olimpici e Mondiali del calibro di Cova e Panetta)
dal 1983 al 1987, Medico della squadra nazionale di sci di fondo alle Olimpiadi di
Sarajevo nel 1984 e Medico del CONI a quelle di Calgary nel 1988. Ha ricoperto l’incarico di Medico nella nazionale Italiana di atletica leggera nel biennio 1986-1987
e ha lavorato inoltre come Assistente Ortopedico e Traumatologo presso l’Ospedale di Giussano (Mi) dal 1980 al 1985.
È stato Responsabile della Traumatologia presso Istituto di Medicina dello Sport
(F.M.S.I.) di Milano dal 1981 al 1985 e membro della commissione regionale lombarda per l’esame dei maestri di sci alpino (addetto esami in medicina) dal 1982
al 1989.
Ha svolto attività di Medico addetto al controllo antidoping (F.M.S.I.) del Giro
d’Italia e in varie partite a San Siro (serie A di calcio).
È docente presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia, corso di laurea in Scienze
Motorie presso l'Università dell’Insubria (Va).
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PATOLOGIE
ARTICOLARI
E POSSIBILI
SOLUZIONI
a cura di Rudi Tavana
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L'ARTROSI
IL TEMPO PUÒ LOGORARE LE ARTICOLAZIONI
L’artrosi è una malattia cronica che colpisce
le articolazioni. È caratterizzata dalla degenerazione
della cartilagine, il tessuto che riveste e protegge
ogni articolazione.
Si tratta di un processo dovuto all’usura e
all’invecchiamento delle strutture che compongono
l’articolazione, che colpisce soprattutto le sedi più
sottoposte al carico, cioè le ginocchia, i piedi,
le anche e la colonna vertebrale.
L’artrosi rappresenta una causa di grave disabilità per i soggetti che ne sono
colpiti.
È più comune dopo i 60 anni, specie
nelle donne che la sviluppano in quasi
3 casi su 10 dopo la menopausa.
In Italia, su 5,5 milioni di soggetti che
soffrono di malattie reumatiche, il
72,6% è affetto da artrosi.
Cigola, blocca, fa male
Solitamente quando una persona pratica uno sport o fa un lavoro che sovraccarica le articolazioni si verifica una
degenerazione precoce della cartilagine dovuta alla maggiore usura.
Altre volte, invece, sono proprio le strutture che compongono l’articolazione a
essere eccessivamente deboli e dunque
predisposte a questo tipo di problematica.
Il dolore è il primo sintomo di chi soffre di artrosi, che generalmente aumenta
con il movimento e si riduce con il riposo.
Tra i segnali più comuni ci sono anche
la rigidità articolare e la difficoltà nel
compiere alcuni movimenti: spesso
all’inizio dei movimenti si possono sentire anche dei rumori detti “scrosci articolari”, accompagnati da un cedimento
dell’articolazione.
Quando l’artrosi interessa le articolazioni maggiori (ginocchia, anche, colonna vertebrale), il dolore aumenta
d’intensità, soprattutto alla sera, dopo
una giornata di lavoro e di sforzi. Può
però comparire anche dopo il riposo o
nell’alzarsi da seduti.
Tra i fattori che favoriscono questo processo ci sono:
// L’INVECCHIAMENTO
// L’ECCESSIVO CARICO DELLE
ARTICOLAZIONI PERPETUATO
NEL TEMPO
// IL SOVRAPPESO
// TRAUMI E FRATTURE
// LA PREDISPOSIZIONE GENETICA
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CONSIGLI E SOLUZIONI
TERAPEUTICHE
UN PO’ DI SOLLIEVO
In caso di manifestazioni dolorose provocate dall’artrosi,
le soluzioni terapeutiche possono includere l’uso di farmaci
antinfiammatori e antidolorifici (FANS, corticosteroidi,
ecc.), la fisioterapia, la riduzione del peso corporeo e le
infiltrazioni di acido ialuronico da parte del medico nelle
articolazioni provviste di una cavità (articolazioni sinoviali).
rimanere più a lungo nell’articolazione,
senza essere assorbito dall’organismo. Il
e lubrifica
peso molecolare maggiore gli permette
L’ACIDO IALURONICO
di essere più viscoso e di preservare più
a lungo la cartilagine, poiché permane
L’acido ialuronico è una sostanza abbon- nell’articolazione per un tempo magdantemente presente nel liquido sinoviale giore.
che riempie le cavità articolari e, grazie alla prodotto a basso e medio
sua azione lubrificante, protegge le superpeso molecolare.
fici articolari dall’usura.
Con l’invecchiamento e nell’artrosi si ha Presenta caratteristiche fisiche differenuna diminuzione e variazione della com- ti rispetto al liquido sinoviale sano e ha
posizione del liquido sinoviale nelle ar- una più bassa attività lubrificante e amticolazioni. Queste, di conseguenza, non mortizzante. Però permette il passaggio
riescono più ad ammortizzare gli stimoli di sostanze nutritive utili all’interno
meccanici a cui normalmente sono sot- dell’articolazione stessa.
toposte.
In commercio esistono più tipologie di L’acido ialuronico va iniettato direttamenacido ialuronico, con diverse caratteristi- te nell’articolazione da parte di un mediche in grado di esplicare un effetto antin- co esperto. Tale procedura non è dolorofiammatorio e meccanico sull’articola- sa: provoca soltanto la tipica sensazione
zione.
dell’ago che penetra l’epidermide, come
Gli acidi ialuronici sono classificati in:
nel caso di molte punture.
Su mercato le alternative sono tante,
prodotto ad alto peso
così come le soluzioni e le posologie
molecolare.
proposte: in un’unica infiltrazione opHa caratteristiche simili al liquido si- pure tre o più infiltrazioni a distanza di
noviale che fisiologicamente è presente 7-10 giorni.
nelle articolazioni di un soggetto sano.
Dopo un ciclo di terapia è in grado di
A. Un rimedio che nutre
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B. Un rimedio che rilassa e rinforza
LA FISIOTERAPIA
Nel caso si decida di intervenire sull’artrosi con interventi di fisioterapia, è doveroso fare un chiarimento iniziale: una seduta di fisioterapia effettuata in ambiente
adatto (studio o centro fisioterapico) con un professionista qualificato (laureato in
Fisioterapia o Dottore magistrale in Scienze Riabilitative delle Professioni Sanitarie) richiede lo sviluppo di tre diversi programmi terapeutici.
1. Terapia fisica
Già 2000 anni fa gli antichi Romani
avevano notato che agenti fisici quali il
caldo o il freddo esercitavano un effetto
benefico sui dolori osteoarticolari cronici e da degenerazione (artrosi), come
il mal di schiena,
all’anca o al ginocchio. Da qui, l’utilizzo e lo sviluppo
di acque termali,
fanghi o pietre calde per lenire queste
tipologie di dolori.
Oggi
esistono
macchinari che sfruttano i medesimi
concetti e benefici: la radarterapia,
gli ultrasuoni, le varie forme di elettroterapia, ecc.
Un fisioterapista preparato - con le opportune indicazioni del medico - le utilizza in una parte della sua seduta professionale.
2. Terapia
manuale
Le mani del terapeuta possono
ridurre le contratture muscolari associate all’artrosi
attraverso adeguati massaggi e tramite
movimenti passivi far recuperare un
po’ di movimento articolare (kinesiterapia passiva).
3. Esercizio terapeutico
Una seduta non può prescindere da
questa procedura atta a mantenere il
muscolo forte e l’articolazione mobile.
Il fisioterapista dovrà dosare i carichi,
al fine di ottenere benefici evitando
sovraccarichi. Fondamentalmente si
cerca di rinforzare i muscoli corrispondenti all’articolazione interessata (ad
esempio i muscoli della coscia, in caso
di artrosi al ginocchio) con esercizi appropriati. Esercizi attivi di mobilizzazione
articolare
aiutano a mantenere il controllo
del
movimento.
Altro valido supporto alle articolazioni
artrosiche viene fornito
dall’esercizio in
scarico ossia l’idrochinesiterapia: lavorando in acqua si ottengono notevoli
benefici sul movimento articolare, ovviamente se gestiti in modo professionale dal fisioterapista.
Spesso un programma fisioterapico tende a limitarsi a uno solo dei tre punti qui
citati, ad esempio il solo massaggio o la sola applicazione di ultrasuoni o altro.
Spesso questo non è sufficiente né efficace: è la completezza del programma che
aiuta a stare meglio.
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C. Un rimedio che nutre e protegge
GLI INTEGRATORI ALIMENTARI
Un supporto alle articolazioni viene
oggi fornito da integratori alimentari
specifici con sostanze naturali, di cui i
precursori sono stati la glocosamina e il
condroitinsolfato.
A questi oggi vengono spesso abbinati il
collagene, la curcuma e la vitamina C.
Tali integratori vanno assunti con regolarità per almeno 3 mesi e aiutano a
preservare le cartilagini articolari.
La glucosamina
è uno zucchero amminico che l’organismo produce e distribuisce nelle cartilagini e negli altri tessuti connettivi. È
molto utilizzata, spesso in associazione
con altri integratori, nei prodotti dedicati ai dolori osteoarticolari.
Il condroitinsolfato
o solfato di condroitina è un carboidrato complesso. Entra nella costituzione
biochimica dei proteoglicani, che sono
parte importante del tessuto soprattutto per la loro capacità di trattenere
acqua. Secondo molti studi è un buon
integratore per il miglioramento della
salute della cartilagine.
Il collagene
è una proteina molto abbondante
all’interno dei tessuti dei mammiferi.
Negli esseri umani è contenuto in circa 6% del peso totale. Quello di tipo II
è elemento fondamentale costituente
il tessuto cartilagineo e ha un grande
ruolo nella composizione delle articolazioni e dei dischi intervertebrali.
La curcuma
è una spezia dal caratteristico color
ocra, originaria di India e Indonesia, che
si ricava da una pianta erbacea chiamata Curcuma Longa. Oltre a essere
un efficace antiossidante, la curcuma
presenta proprietà antinfiammatorie,
soprattutto per favorire la funzionalità
delle articolazioni.
L’acido L-ascorbico
(noto anche come vitamina C) è un
composto organico presente in natura
con proprietà antiossidanti. È importante per il corretto funzionamento del
sistema immunitario e per la sintesi e
la formazione di collagene nell'organismo. Il collagene infatti rinforza i vasi
sanguigni, la pelle, i muscoli e le ossa.
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D. Un rimedio che alleggerisce e tonifica
PERDERE PESO
L’esercizio
fisico da solo non
fa dimagrire: va
abbinato a una
dieta dimagrante. Quando le due
cose si abbinano,
si ottengono risultati migliori. È
consigliabile praticare attività sportive
che non creano impatti o sollecitazioni eccessive alle articolazioni. Nuoto,
bicicletta e ginnastica dolce sono gli
sport più adatti e facilmente praticabili. Non solo permettono una discreta
spesa energetica, ma è molto raro che
provochino infiammazioni. Anzi, spesso
aiutano anche a ridurre il gonfiore arti-
ARTROSI
O ARTRITE?
Un po’ di chiarezza!
Dal nome sembrano simili
e spesso nel linguaggio
comune vengono confuse.
Eppure si tratta
di due patologie distinte
e di diversa gravità,
pur essendo entrambe
caratterizzate dalla
presenza di dolore
fisico e dalla limitazione
dei movimenti.
colare prodotto dalla flogosi di origine
artrosica.
Altri sport meno benefici ma comunque
praticabili sono lo sci - limitandosi a piste facili ed evitando rischi eccessivi - il
nordic walking in pianura, il pattinaggio su ghiaccio, ma solo se si è esperti. Purtroppo per chi soffre di artrosi
sono sconsigliati
gli sport a forte
impatto e molto
dinamici. Tennis,
corsa, calcio e basket andrebbero
aboliti o quanto
meno limitati.
L'ARTRITE è un’infiammazione
che colpisce le articolazioni
e i loro tessuti (tendini e legamenti).
Esistono diversi tipi di artriti
e si verificano spesso sotto forma
di malattie reumatiche.
La più comune è l’osteoartrite:
una degenerazione della cartilagine
di mani, piedi, ginocchia, fianchi,
fondoschiena. L’osteoartrite si
manifesta con gonfiori, arrossamenti,
rigidità e aumento della temperatura
nell’area colpita e soprattutto
con dolori localizzati, provocati
dallo sfregamento delle ossa.
L’ARTROSI (o osteoartrosi) è invece
una malattia degenerativa cronica
ed è una delle cause più comuni
di disturbi dolorosi.
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BENESSERE E BUONE ABITUDINI
Qualche consiglio
Bevete molta acqua
La cartilagine delle articolazioni è composta
per il 70% d’acqua: bere almeno 2 litri d’acqua
al giorno ne rallenta il deterioramento.
Aumentate il consumo di calcio
con una dieta ricca di latticini, oppure con broccoli,
salmone, spinaci, fagioli neri, frutta secca, sardine...
Correggete
e riallineate
la postura
Più vitamina C e D nella dieta
Sì ad agrumi, frutta e verdura fresca,
uova, yogurt e salmone:
favoriscono
Una buona postura è la base l’assorbimento
di una mente e un corpo
del calcio
in forma. Allineandovi, tra
nelle ossa.
l’altro, potrete alleviare i più
comuni problemi a collo
e schiena.
Mantenete il vostro peso forma
Un peso eccessivo sulle articolazioni
di ginocchia, caviglie e anche vi renderà più
esposti ai rischi dell’osteartrite. Senza i chili
di troppo riducete il rischio di aggravare
il deterioramento della cartilagine.
Curate bene gli infortuni
Consumate meno alcol
Quelli trascurati o ripetuti
alla lunga possono incrementare
il rischio artrosico.
Attenti ai movimenti ripetitivi.
A lungo andare possono portare
a micro-traumi nei tessuti delle
articolazioni.
Bere indebolisce l’assorbimento
delle vitamine e la struttura
ossea.
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guida al benessere delle articolazioni
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LE RICETTE
PER IL TUO BENESSERE
ARTICOLARE
Buona, sana, raffinata, mediterranea:
la cucina che fa bene in 4 ricette esclusive.
By Heinz Beck
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Ricciola marinata
allo yuzu
e lemongrass
su guacamole
con macaron di soia
parola di chef
“
Amo lo zenzero e spesso lo utilizzo nei miei
piatti. Il profumo pungente e il sapore intenso e piccante di questa spezia sono dovuti ai
gingeroli, gli alcoli della radice.
Lo zenzero può essere consumato fresco,
grattugiato direttamente sui cibi, o secco,
macinato. La radice avvizzisce rapidamente, quindi il modo migliore per conservarla
è riporla in frigo, mai in freezer, o meglio
ancora in dispensa, al riparo dalla luce, in
un barattolo contenente sabbia. È un ottimo
antinfiammatorio naturale e ha anche buone proprietà digestive. In questa ricetta lo
abbino alla ricciola, forse il più pregiato tra
i pesci azzurri.
La ricciola non è sempre facile da reperire, dato che viene pescata in mare. Se la si
trova, consiglio caldamente di assaggiare
le sue carni, ottime crude, ma adatte anche
a ogni tipo di cottura. Per scegliere bene, la
ricciola deve presentare un odore delicato,
gradevole. L’aspetto deve essere brillante,
il corpo rigido e sodo, le branchie devono
essere rosa-rosse, l’occhio vivo e sporgente
con la pupilla nera e non arrossata. Le carni
della ricciola sono ricche di acidi grassi po-
linsaturi, Omega 3, proteine facilmente assimilabili. È ricca di sali minerali e vitamine A e B e contiene molto fosforo, sostanza
indispensabile per migliorare e stimolare il
lavoro cerebrale.
La salsa di soia, che qui utilizzo, vanta un
contenuto di antiossidanti 10 volte maggiore rispetto a quello del vino rosso e ha buone proprietà digestive. Quella che prediligo
è la variante giapponese, ma in commercio
si trovano anche altre provenienze, tra cui
cinese, thailandese, coreana e indonesiana.
La uso in purezza o, come in questo caso, in
abbinamento ad agrumi (yuzu) e zenzero.
Per le meringhe, utilizzo sia l’albume fresco sia liofilizzato; questa tecnica consente
di eliminare gran parte dei carboidrati, colesterolo e grassi presenti nell’albume allo
stato naturale. L’albumina contiene molti
aminoacidi essenziali e non essenziali, tutti
indispensabili per velocizzare il recupero e
l’ipertrofia muscolare. Contiene anche vitamine del gruppo B e minerali importanti
come potassio, fosforo e ferro”.
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guida al benessere delle articolazioni
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DOSI PER 4 PERSONE
Ingredienti per la marinata
di zenzero
100 g di lemongrass
50 g di zenzero
Ponzu
Mirin
Sakè
Aceto di riso
Salsa di soia
Succo di yuzu
Acqua
Zucchero
Peperoncino di Espelette
Ingredienti per la ricciola
1 ricciola da 200 g circa
Marinata di zenzero
Ingredienti
per il guacamole
3 avocado
Succo di 1/2 lime
Tabasco (10 gocce)
15 g di cipolla rossa tritata
6 pomodori scottati,
pelati e ridotti a tocchettini
(concassè)
Olio extra vergine di oliva,
Sale, pepe fresco
Ingredienti per la meringa di
soia
20 g di albumina in polvere
20 g di zucchero
90 g di albume d’uovo
40 g d’acqua
30 g di salsa di soia
Sesamo tostato al gusto di
wasabi
Ingredienti per i ravanelli
e i lamponi in carpione
4 ravanelli
20 lamponi
225 g d’acqua
225 g di vino bianco
225 g d’aceto balsamico
bianco
105 g di zucchero
25 g di sale
1 foglia d’alloro
30 g di pepe in grani
1 rametto di dragoncello
1 spicchio d’aglio “in camicia”
(non sbucciato)
Per la guarnizione del piatto: insalata riccia, germogli di piselli, shiso rosso, fiori eduli, fleur de sel
Mondare la cipolla, tritarla
finemente e aggiungerla
all’avocado.
Marinata di zenzero
Lavare e spellare i pomodori,
Tritare il lemon grass con lo
zenzero e mettere in infusione togliere loro i semi interni,
con il succo di yuzu per 6 ore. tagliarli a piccoli dadini
e unirli al composto.
Trascorso questo tempo,
Condire con il succo di lime,
aggiungere il ponzu, il sakè,
il tabasco, olio extravergine di
il mirin, l’aceto di riso e la
oliva, sale e pepe macinato
salsa di soia. Correggere
al momento.
il gusto con acqua, zucchero
e peperoncino di Espelette.
Meringa di soia
Unire tutti gli ingredienti
Ricciola
Sfilettare la ricciola, tagliarla a a eccezione del sesamo ed
mo’ di sashimi (spessore 1 cm) emulsionare con
e ricavare dei rombi. Nappare il frullatore a immersione.
Montare a neve in planetaria.
il pesce con la marinata di
Riempire un sac à poche con
zenzero.
il composto (bocchetta Ø 1cm)
e distanziare i macaron su
Guacamole
una placca rivestita con silpat
Togliere la pelle e i noccioli
in silicone e cosparsa di burro
agli avocado e tritarli al
spray. Guarnire con il sesamo
coltello.
LAVORAZIONI
aromatizzato al wasabi e
seccare le meringhe in forno
statico a 70°C per 3 ore.
Ravanelli e lamponi
in carpione
Caramellare acqua e zucchero
e aggiungere il vino bianco
insieme all’aceto balsamico
bianco e al sale.
Portare a ebollizione e mettere
in infusione i grani di pepe,
l’alloro, il dragoncello e lo
spicchio di aglio in camicia.
Lasciare in infusione per
20 minuti e filtrare il tutto
attraverso un panno pulito
posto sopra un colino fine.
Fare ribollire il liquido
ottenuto, rimuovere dal fuoco,
aggiungere i ravanelli tagliati
a triangoli, i lamponi e lasciare
raffreddare. Conservare
in frigorifero.
PREPARAZIONE DEL PIATTO
Riempire un sac à poche con la guacamole e tracciare 5 punti sul fondo del piatto da
portata. Disporvi sopra il sashimi di ricciola marinata allo zenzero. Completare il piatto
con i ravanelli e i lamponi in carpione e guarnire con i macaron di soia, le erbe, i fiori eduli
e cristalli di fleur de sel.
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Astice gratinato al
Patanegra leggermente
piccante su gazpacho
freddo di sedano
e pomodori verdi
parola di chef
“
Del Giappone apprezzo e condivido l’uso di
molti ingredienti, tra cui l’agar agar, un
addensante naturale derivante dalle alghe
rosse. Per chi non lo conoscesse, l’agar agar
si presenta in polvere o in fiocchi e la gelatina che ne deriva ha un sapore tenue che
lo rende ingrediente ideale per ricette dolci
e salate, in quanto non altera il sapore naturale. È ricco di minerali e non ha calorie,
il che lo rende prezioso nei regimi dietetici.
Dalla Spagna invece ho preso in prestito per questa ricetta una preparazione,
il gazpacho, a base di pomodori e sedano. Quest’ultimo, non tutti lo sanno,
possiede grandi proprietà analgesiche,
antireumatiche e depurative, oltre a svolgere un effetto calmante contro le infiammazioni. Rappresenta dunque un valido
alleato per la salute delle articolazioni.
Così anche il pomodoro, specialmente cotto, in quanto non solo apporta vitamina C,
ma i cui licopeni inibiscono la collagenasi,
contribuendo dunque al buon mantenimen-
to delle cartilagini e delle articolazioni.
Le patate, tra i tanti benefici, apportano
una buona quantità di rame che mantiene
la pelle compatta, promuovendo la rigenerazione del collagene e dell’elastina. Questi
tuberi hanno anche un altissimo contenuto
di acido ialuronico; la cottura, tuttavia, distrugge questo componente, quindi perché le
vostre articolazioni possano godere appieno
dei benefici apportati dalla patata, si consiglia di berne il succo, da ricavare schiacciando il tubero fino a ottenere il liquido.
Al gazpacho di verdure accompagno
l’astice, la cui carne è ricca di proteine
dall’alto valore biologico e completamente
priva di qualsiasi tipo di carboidrato. Contiene scarse risorse di lipidi e proprio per
questo ben si presta ad esser consumata
nelle diete dimagranti. Gli astici sono inoltre
ricchi di sali minerali preziosi come il potassio e il fosforo e per quanto riguarda le vitamine apportano buoni quantitativi di quelle
appartenenti al gruppo B.
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DOSI PER 4 PERSONE
Ingredienti per il gazpacho
freddo
750 ml
d’acqua di sedano verde
750 ml
d’acqua di pomodori verdi
Agar agar, qb
Sale, qb
Ingredienti per l’astice
3 astici
Ingredienti per la crosta
di Patanegra
70 g di lardo di Patanegra
20 g di ‘nduja calabrese
35 g di pane bianco
grattugiato
35 g di burro
cerfoglio
Verdure
2 patate
10 fagiolini
2 coste di sedano
10 cuori di pomodorini
Olio extravergine di oliva
Sale
Per la guarnizione del piatto: cerfoglio, aneto, dragoncello, fiori eduli.
Astice
Sbollentare gli astici in acqua
a 90°C per 6 minuti.
Gazpacho freddo di sedano
Fermare la cottura
e pomodori verdi
Centrifugare separatamente raffreddandoli
immediatamente in acqua
le verdure per ottenere
750 ml di acqua di ciascuna. fredda.
Estrarre la polpa e tagliare le
Mettere le acque in due
pentolini e portarle entrambe code a medaglioni, lasciando
le chele intere.
a 80°C.
Filtrare attraverso
Crosta di Patanegra
un’ematina e tenere solo
leggermente piccante
i liquidi.
Lavorare il burro a
Fare ridurre l’acqua di
sedano e l’acqua di pomodori temperatura ambiente,
aggiungere la ‘nduja, il
verdi fino a ottenere 250 ml
lardo di Patanegra tagliato a
di ciascuna.
dadini, il cerfoglio tritato e il
Legare l’acqua di sedano
pane grattugiato.
verde con l’agar agar.
Impastare il tutto e stendere
Una volta solidificatasi,
la crosta così ottenuta sui
tritarla e aggiungere
all’acqua ridotta di pomodori medaglioni di astice.
Gratinare sotto la
verdi.
salamandra per 3 minuti.
Regolare di sale.
LAVORAZIONI
Verdure
Pelare le patate, ridurle
a cubetti e sbollentarli
in acqua salata per pochi
minuti.
Lavare i fagiolini, privarli
delle estremità e tagliarli
a dadini.
Lavare le coste di sedano,
eliminare i filamenti
e ridurre a dadini.
Cuocere le verdure per
pochi istanti in acqua salata
bollente e scolare.
Lavare i pomodorini, dividerli
a metà, eliminare la parte
più dura centrale e i semi,
tagliarli a dadini e
condire con sale e olio.
PREPARAZIONE DEL PIATTO
Disporre il gazpacho freddo sul fondo del piatto da portata.
Adagiarvi sopra i medaglioni di astice gratinato al Patanegra e le chele di astice
precedentemente sbollentate.
Guarnire il piatto con le verdure e decorare con le erbe e i fiori eduli.
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Filetto
di merluzzo
nero con salsa
ai peperoni
e crosta
di liquirizia
parola di chef
“
Patate e peperoni contengono buone dosi
di vitamina C, di cui un’importante funzione, tra le tante, è quella di mantenere in
attività il collagene, la proteina necessaria
alla formazione del tessuto connettivo della
pelle, dei legamenti e delle ossa. È una vitamina estremamente labile, e viene distrutta
rapidamente dalla cottura, ma anche dall'esposizione all'aria e alla luce. Forse però non
tutti sanno che i peperoni sono tra gli ortaggi che mantengono più a lungo le proprietà
della vitamina C: se ben conservati, fino a 3
settimane la perdita di vitamina è minima.
Sarebbe meglio consumarli crudi, ma la cottura libera il licopene e lo rende molto più
assorbibile dall’apparato digerente.
Il peperone rosso, dolce e consistente, si
sposa qui con la sapidità del merluzzo
nero, ricchissimo di Omega 3. Le sue carni
sono magre e ben digeribili, indicate nella
dieta mediterranea in quanto forniscono un
buon apporto proteico oltre a contenere buone quantità di fosforo e potassio. In questa
ricetta, il merluzzo viene infarinato e cotto
prima in padella e poi in forno. Il mio suggerimento riguarda la temperatura di cottura,
che deve essere vivace nella prima fase per
poi essere abbassata.
La liquirizia, antinfiammatorio naturale,
impreziosisce il merluzzo col suo aroma e
conferisce una sfumatura dolceamara alla
carne.
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DOSI PER 4 PERSONE
Ingredienti
per la salsa di peperoni
Ingredienti
per la crosta di liquirizia
150 g di cipolla
2 peperoni rossi
150 g di patate
30 ml di vino bianco
2 l di brodo di pollo
100 g di pan carré
50 g di cerfoglio
30 g di dragoncello
30 g di prezzemolo
70 g di burro
10 g di liquirizia
Ingredienti per il merluzzo nero
800 g di merluzzo nero
Farina
Olio extravergine d’oliva
LAVORAZIONI
Salsa di peperoni
Far passire la cipolla, aggiungere
i peperoni rossi e le patate.
Bagnare con il vino bianco,
lasciar evaporare e aggiungere il
brodo di pollo. Lasciar sobbollire
per 3 ore. Passare il tutto al
setaccio e salare.
Crosta di liquirizia
Togliere le estremità del pan
carré e frullarlo in un mixer
con il cerfoglio, il dragoncello
e il prezzemolo. Montare il
burro a temperatura ambiente,
aggiungere la liquirizia. Unire
il pane al burro e amalgamare
il tutto. Stendere l’impasto
con uno spessore di 4 mm.
Lasciar raffreddare e tagliarlo
delle dimensioni del merluzzo.
Depositare la crosta sopra il
pesce.
Merluzzo nero
Pulire e togliere la pelle dal
merluzzo. Salarlo e passarlo
nella farina bianca. Rosolarlo in
padella con dell’olio extravergine
d’oliva. Depositare la crosta di
liquirizia e cuocere in forno per
7/8 minuti.
PREPARAZIONE DEL PIATTO
Versare la salsa ai peperoni in un piatto fondo e deporvi il filetto di merluzzo nero.
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Filetto di vitello
allo yogurt
con purea di pesche
e salsa mou
speziata
parola di chef
“
Grazie all’apporto di Vitamina C, le pesche
sono buone alleate in caso di patologie articolari. Hanno inoltre proprietà diuretiche
e remineralizzanti e sono ricche di antiossidanti. Al momento dell’acquisto devono presentarsi sode al tatto, senza ammaccature.
Le pesche che prediligo per i miei piatti sono
quelle a polpa gialla, come in questa ricetta.
Il loro profumo e la corposità si sposano con
la carne di vitello, delicata nonché alleata
preziosa delle articolazioni.
Il mio consiglio per questo tipo di carne è
di cuocerla lentamente, ammorbidendola (in
questo caso con lo yogurt), così da sciogliere
il tessuto connettivo e liberare il collagene,
ma senza indurire troppo le fibre muscolari.
I due aminoacidi di cui dispone il collagene,
prolina e idrossiprolina, hanno un impatto
positivo sul recupero del tessuto connettivo.
Infine utilizzo la curcuma: oltre a essere
un potente antinfiammatorio naturale, ha
proprietà antiossidanti derivanti dalla curcumina capace di abbassare il livello di enzimi che causano le infiammazioni, tra cui
quelle articolari. La curcuma ha un sapore
amarognolo e piccante: per questo ben si abbina al dolce della salsa mou.
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DOSI PER 4 PERSONE
Ingredienti
per la purea di pesche
1 kg di pesche
Sale
20 g di zucchero
Olio extravergine d’oliva
Ingredienti per i pistacchi
caramellati alle spezie
100 g di pistacchi
30 g di zucchero di canna
5 g di curcuma
Ingredienti
per la salsa mou speziata
30 g di zucchero di canna
100 ml di panna
300 ml di fondo bruno
10 g di curcuma
10 g di cardamomo
Ingredienti
per il filetto di vitello
400 ml di filetto di vitello
150 g di yogurt magro
1 bacca di vaniglia
50 g di anice stellato
1 stecca di cannella
LAVORAZIONI
Purea di pesche
Lavare le pesche e togliere il
nocciolo centrale. Condirle
con sale e zucchero.
Confezionare sotto vuoto e
cuocere a vapore a 80°C per
45 minuti. Frullarle in un
mixer, aggiungendo un filo
di olio extravergine d’oliva
molto fruttato.
Pistacchi caramellati
alle spezie
Sgusciare i pistacchi e
pelarli. Tagliare i pistacchi
a metà. In un pentolino
sciogliere lo zucchero di
canna, aggiungere i pistacchi
precedentemente tostati in
forno a 110°C per 15 minuti.
Caramellare e spolverare
con un pizzico di curcuma
tritata.
Salsa mou speziata
Far caramellare lo zucchero
di canna in padella,
aggiungere la panna calda,
il fondo bruno di vitello e le
spezie. Lasciare sobbollire
per 10 minuti e filtrare
attraverso una chinoise.
Filetto di vitello
Pulire il filetto di vitello
da eventuali nervature
e parti grasse.
Metterlo intero in un
sacchetto sottovuoto con
lo yogurt magro, le bacche
di vaniglia, l’anice stellato,
la cannella in bacche, la
curcuma e il cardamomo.
Chiudere sottovuoto e riporre
in frigorifero per 12 ore.
Cuocere in forno a vapore
a 63°C per 40 minuti.
Togliere il filetto
dall’involucro, asciugarlo
e glassarlo leggermente
con la salsa mou. Tagliare
a medaglioni di 25 g
ciascuno.
PREPARAZIONE DEL PIATTO
Disporre sul piatto 2 quenelle di purea di pesche precedentemente riscaldata, i pistacchi
caramellati e i medaglioni di vitello. Guarnire con la salsa mou.
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