SALUTI E BACI Saluti e Baci
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SALUTI E BACI Saluti e Baci
FANFICTION CROSS OVER SALUTI E BACI Capitolo unico (conclusa) Note: R Autore: Ryoga ATTENZIONE: questa fanfiction tratta argomenti riservati ad un pubblico maturo. Se continui a leggere, ti prendi la responsabilità di dichiararti con più di 14 anni. - I personaggi di questa fanfiction sono tutti maggiorenni, e in ogni modo si tratta di un’opera di finzione che non trova alcun riscontro nella realtà. – Saluti e Baci Ci troviamo nei studi di Saluti e Baci la trasmissione del pomeriggio del emittente televisiva satellitare Tele Monte Pecora, lo studio era pieno di gente tutto era pronto per l’inizio della nuova edizione di questa trasmissione dopo che a causa di un piccolo incendio in cui il presentatore Piero Veneto per salvare uno dei ospiti la famosa lottatrice Tamako Kaneda1 ha subito numerose ustioni alle gambe fu costretto a molti mesi di ospedale, fu sospesa e sostituita da alcuni documentari sulle pecore e su come si produce la carta igienica. La cosa che stupì tutti nello studio e che invece di Piero Veneto fece il suo ingresso una ragazza molto giovane con i capelli castani lunghi che scendevano fino alle ginocchia che indossava la giacca di uno smoking nero molto aderente che a fatica tratteneva quella sesta di seno e una minigonna molto aderente nera, la ragazza si diresse verso lo sgabello con la cartellina, aveva al orecchio un auricolare. Il regista al orecchio: mi raccomando si professionale Giulia con tono svampito: profe … cosa? Regista: cerca di comportarti bene, altrimenti chiudono la trasmissione definitivamente. Giulia: non sapevo che lo studio fosse aperto. Regista rassegnato: ci licenziano, torniamo a casa e non lavoriamo più qui capisci? Giulia non sapendo come rispondere: va bene quando comincio? Regista: quando le luci si accendono. Il regista si giro verso i suoi collaboratori dopo aver chiuso il collegamento con lo studio con l’aria di un condannato a morte davanti al patibolo: ragazzi ma chi c’è la ha mandata? Piero sarà quello stupido che è ma ha almeno è un professionista Il collaboratore alla sua destra era un uomo sulla cinquantina con una pettinatura afro e parlava con forte accento bergamasco: non credo che ci daranno la colpa se le cose andranno male, Piero lo hai scelto tu dietro il “consiglio” del grande capo, questa qui la scelta lui in persona perché è una sua cara “amica” ( facendo il segno delle virgolette con le dita). Regista: tu non lo conosci, lui è un maestro nello scaricare agli altri le sue colpe, cominciamo la trasmissione e che il cielo c’è la porti buona. Le luci si accesero e Giulia cerco di leggere sulla cartella, guardando la telecamera sbagliata Giulia emozionata: salve e benvenuti a questa nuova edizione di Saluti e … ( si guardò intorno perché si era dimenticata il nome della trasmissione per sua fortuna c’era il gobbo pronto ad ogni evenienza dopo aver letto) Baci io sono Giulia Friuli, se a qualcuno interessasse io prenderò il posto di coso … Giulia schiocco le dita nel tentativo di cercare di ricordare il nome del precedente conduttore ma non ci riusciva aveva una strana espressione in viso. Il regista: si chiama Piero Veneto Giulia: ah ecco si chiamava Piero Veneto che riposi in pace. Mentre il pubblico fece un sospiro sommesso il regista: è ancora vivo è solo in convalescenza, vai avanti per favore. Il Regista avrebbe preferito mille volte a che fare con Piero che con questa ragazza che non poteva nemmeno rimproverare per ovvi motivi. Giulia sorrise: ho una notizia del ultima ora Piero Veneto non è morto è solo in un posto chiamato convalescenza, che si goda la sua vacanza scusate dove si trova questo posto? Beh non abbiamo tempo per queste domande come dicono i cosi … ah si gli americani Show must go on e partiamo restando qui con i primi ospiti perché il tema è ho sposato un alieno. Tutti fra il pubblico capirono che quella era la classica raccomandata, le donne sospirarono tristemente, Giulia sembrava stupita da quello che aveva appena detto si girò verso il videowall che era illuminato è aveva in grande la scritta ho sposato un alieno. Giulia si sedette accavallando le gambe: diamo il nostro caldo benvenuto a Lois Lane e suo marito Clark Kent, Chichi Toro e suo marito Goku Son e Ataru Moroboshi e sua moglie Lamù Demon. La prima ad uscire fu Lois Lane indossava un tailleur marrone molto aderente sotto una camicia bianca con i primi due bottoni sbottonati aveva un trucco leggermente pesante dietro di lei c’era Clark Kent vestito con uno smoking nero e un garofano rosso al occhiello, Chichi indossava un classico abito cinese rosso con dei disegni floreali aveva i capelli raccolti in un chignon aveva un trucco cosi pesante che la faceva sembrare molto più vecchia della sua età, Goku era vestito con una giacca arancione sopra una maglia blu e dei blue jeans neri e delle scarpe di cuoio, Lamù era vestita con una camicia verde acqua a maniche lunghe annodata sotto il seno, un paio di pantaloni tigrati aderenti e un paio di scarpe con il tacco basso, aveva i capelli in parte raccolti in una lunga treccia il suo trucco era molto leggero teneva la mano di Ataru mentre si avvicinavano alle sedie, Ataru era vestito con una T-shirt bianca con la scritta tigrata “ di proprietà di Lamù”, un paio di Jeans strappati al altezza delle ginocchia e un paio di scarpe da tennis. Quando Ataru vidde Giulia avrebbe voluto saltarle addosso ma ormai era sposato e aveva da tempo deciso di comportarsi bene ciò non gli impedì di guardarle intensamente corpo inoltre sapeva che alla minima mossa falsa Lamù lo avrebbe fulminato, dopo che i ospiti si sono seduti. Giulia con tono impostato: allora qui stasera abbiamo delle persone che si sono sposate con dei alieni allora chi è l’alieno? o lo siete a turno? Clark sistemandosi gli occhiali cin il dito indice: io sono originario del pianeta Kripton sono giunto sulla Terra da neonato poco prima che il mio pianeta esplodesse e il mio vero nome è Karl el. Goku sorpreso: anch’io sono giunto sulla Terra da neonato poco prima che il mio pianeta esplodesse, il mio vero nome è Kakaroth. Al sentire quel nome Giulia scoppio a ridere come una scema, cadde per terra e comincio a battere il pugno destro al pavimento, facendo vedere al pubblico dietro di lei che non aveva le mutande e a Ataru una buona parte del suo seno, il pubblico cominciò a ridere. Giulia ridendo: si … chiama … Kaka … che uomo di merda … chi è … un uomo o il … futuro del verbo cagare … Kakarò …. Magari ci … dirà che è un principe …. Di merda …. Goku si stava offendendo ma venne trattenuto da ChiChi, dalla regia il regista stava perdendo la pazienza a niente valsero i continui richiami e temeva molto per il suo futuro non aveva mai desiderato cosi tanto vedere Piero. Dopo aver mandato la pubblicità il regista andò in studio e cercò di calmare gli animi, fece rialzare Giulia e la guardò nei occhi che stavano piangendo per il troppo ridere. Regista: ascoltami bene, se non ti comporti in maniera decente mi vedi costretto a riferire a chi sai ciò che stai facendo non vorrai che il signor Son faccia causa al proprietario del emittente, cosi io perdo il lavoro ma tu rischi molto di più, mi dimenticavo di dirti che il signor Son Goku è un caro amico di Bulma Brief e penso che tu sappia chi è. Giulia riprendendosi: si la donna più ricca del mondo, i suoi capitali si contano sul ordine delle decine di miliardi. Regista con tono malizioso: quindi capirai che a chi conosci tu non piacerà mettersi nei guai per colpa tua con una persona di quel calibro, quindi se di me e di coloro che lavorano qui non te ne frega niente se fossi in te mi comporterei davanti alle telecamere con un minimo di educazione. Ad un tratto Giulia dalla risata isterica passo quasi al pianto perché aveva capito in che guai si stava mettendo, il regista gli diede un fazzoletto e se ne torno in regia, non gli piaceva usare quei metodi anzi li odiava ma ne andava del suo lavoro, dopo la pubblicità Giulia dopo essersi sistemata il trucco. Giulia sedendo sullo sgabello con tono triste: mi scuso con il signor Son Goku e la prego di perdonarmi. Goku le sorrise: scuse accettate, so che alcune persone hanno uno strano senso del umorismo può chiamarmi Goku perché lo preferisco al mio nome Saiyan. Giulia con aria perplessa: Sai … cosa che cos’è che sa? Goku: io appartengo alla razza dei Saiyan, un antica razza di guerrieri nota in tutto l’universo. Lamù sbuffò mettendo la mano davanti alla bocca, Giulia si volto verso Ataru che non aveva smesso un attimo di guardarle la scollatura. Giulia rivolta a Ataru: immagino che lei sia un alieno da che pianeta arriva? Dal pianeta dei maiali? Lamù: non signorina, io sono l’aliena nella nostra coppia, lui è un terrestre vengo dal pianeta Uru che si trova nel sistema solare del Zebra unicorno Tigrato che dista circa 12 anni luce dalla Terra, comunque non sapevo che ci fossero ancora dei Saiyan vivi, vi credevo estinti da molti anni. Goku si girò verso Lamù: la verità è non ci siamo estinti completamente, per quando ne so di Saiyan puro sangue nel universo dovremmo essere solo io e Vegeta se ne sono salvati altri non lo so, che cosa sai di noi? Lamù (con il tono di Piero Angela): i Saiyan erano dei spietati, crudeli e fortissimi mercenari che ovunque andavano portavano morte e distruzione, si dice che il loro pianeta venne distrutto a causa di un impatto di un enorme meteorite alcuni pensano sia stata la punizione del cielo per la loro crudeltà. Goku non ebbe il coraggio di rispondere perché ciò che aveva detto Lamù era vero e voleva che la vera causa della distruzione del suo pianeta d’origine rimanesse nascosta, Giulia s’arrabbio e si alzo in piedi e andò davanti a Lamù sbattendogli sul viso il seno. Giulia (con tono arrabbiato): senta signorina qui la conduttrice sono io ha capito! Lamù la spostò con la mano (con tono infastidito) : va bene ma per favore sposti quei due container dalla mia faccia! Giulia si sedette con tono ironico: ho visto che sulla sua testa ha delle corna che cos’è a voi se vostro marito vi tradisce le corna crescono davvero? E si può presentare per cortesia? Lamù si alzo in piedi e dopo aver fatto un inchino mettendo la mano destra sulla pancia e la mano sinistra sulla schiena: io sono la baronessa Lamù Demon Di Taiga2 quindicesima in linea di successione al trono del pianeta Uru, noi Uru abbiamo dalla nascita delle corna sulla testa possono essere uno o due a seconda del caso cosi come si nasce con i occhi celesti invece che verdi, anche se adora vedere e spiare il corpo delle altre il mio tesoruccio non oserebbe mai tradirmi. Lamù non amava sfoggiare il suo titolo nobiliare e non si comportava certo da nobile anzi si comportava come una qualsiasi ragazza però il comportamento di Giulia gli aveva dato sui nervi e visto che non poteva sfogarsi usando i suoi poteri extraterrestri aveva deciso di umiliarla, Giulia quando capi di aver fatto un'altra figuraccia insultando un’ altra persona importante cadde sulla sedia, il regista la implorava dal auricolare di comportarsi bene. Giulia lesse la scaletta e cercando di riprendersi: una domanda ma gli alieni non sono tutti piccoli, grigi con un’ enorme testa con gli occhi senza pupille? Lamù: se permettete rispondo io, no solo alcuni sono cosi, io conosco alieni di infinite forme dimensioni e colori, senza offesa ma voi terrestri conoscete solo una parte piccolissima del universo. Giulia sorrise: ah ecco, che lavoro fate e come vi siete conosciuti? Questa domanda è rivolta a tutti. Clark si sistemo la voce: io lavoro insieme a mia moglie per il Daily Planet e dopo mi piacerebbe fare un intervista privata alla signorina Demon. Lois accavallando le gambe: Clark ha risposto per me per quando riguarda lavoro che faccio, ci siamo conosciuti il giorno in cui lui è venuto a lavorare al Daily Planet, io ero già una giornalista affermata e me lo affidarono perché gli mostrassi come si lavorava li, al inizio non mi piaceva poi molto poi conoscendolo meglio … Clark: sono riuscito a fare breccia nel suo cuore, deve sapere che lei mi era piaciuta fin dal primo istante che la vidi, la sua bellezza e la sua intelligenza sono per me uniche al mondo. Goku: io faccio il maestro di arti marziali, ho conosciuto ChiChi da bambino poi ci siamo persi di vista per una decina d’anni poi dopo averla battuta durante un torneo di arti marziali ci siamo sposati. Giulia rimase a bocca aperta, pubblico fece in coro: oooooooooohhhhhhhhhh!!!!!!!!!!!!! Chichi: capisco la vostra sorpresa, ma io mi ero innamorata di lui fin da bambina quando mi protesse da un delinquente armato di coltello, lui prima di partire per un lungo periodo di addestramento mi disse che sarebbe tornato per prendermi in sposa, lo ho aspettato per dodici anni inutilmente poi mi iscrissi ad un torneo di arti marziali dove si era iscritto anche lui fu cosi che lo convinsi a sposarmi e per fortuna dopo più trent’anni siamo ancora felicemente sposati, faccio la casalinga e la babysitter per la mia nipotina. Giulia: ne hai avuta di pazienza eh! Poi passiamo al argomento figli e nipoti. Ataru: io faccio il personal trainer di Shutaro Mendo sa il proprietario della Mendo Corporation, vorrei che fosse Lamù a spiegare come ci siamo conosciuti. Lamù con un espressione imbarazzata ( decise di mentire non voleva fare sapere al mondo intero il vero motivo del suo arrivo sulla Terra): avevo deciso di fare una vacanza po’ particolare e quindi scelsi la Terra e più precisamente il quartiere di Tomobiki a Tokyo in Giappone, per divertirmi decisi di sfidare il primo ragazzo che vidi a rincorrermi se fosse riuscito a prendermi sarei uscita con lui se non ci fosse riuscito avrebbe dovuto pagare la mia vacanza sulla Terra, il caso vuole che si trattasse di lui, il più pervertito tenace ragazzo del Giappone e persi la corsa …. Ataru: io vinsi la gara e da allora la mia vita è cambiata drasticamente, non me la sono più levata di dosso …. Lamù: è vero durante quel appuntamento mi presi una cotta per lui è decisi di rimanere sulla Terra e di andare a vivere come ospite a casa sua …. Ataru: da li cominciarono i guai … Lamù: mi iscrissi alla sua scuola e nel corso dei anni i miei sentimenti per lui crebbero fino a diventare amore e anche se non lo vuole ammettere davanti a tutti anche lui s’innamoro follemente di me, dopo sette anni ci siamo sposati, io faccio la giardiniera a casa dei Mendo. Giulia: vedo che al contrario delle altre due coppie voi avete un rapporto un po’ diverso, sembra quasi che più che innamorati siate dei rivali. Ataru si diede l’aria da duro: un rapporto fatto solo di passionalità e d’intensa non fa per me anche se per me è l’unica preferisco che tra noi due ci sia un rapporto di amorevole rivalità, mi spiego meglio adoro stuzzicarla, non farla mai stare tranquilla … Lamù: è questo che ci lega il fatto che per quanto sappiamo che siamo l’uno legato al altra continuiamo a rincorrerci sentimentalmente parlando, so che nel bisogno lui per me c’è e ci sara sempre. Ataru: siamo fatti cosi, non riesco a sopportare il fatto di stare senza litigare con lei per più di un paio di settimane. Giulia: ma amarsi non significa litigare è ben altro come puoi sopportare questa situazione? Lamù sorrise guardando Ataru nei occhi: sono i nostri litigi e le nostre riappacificazioni a far durare il nostro matrimonio, sai che noia non litigare mai, i nostri litigi non sono mai per cose serie sono un modo per confermare il nostro amore che è sempre stato movimentato …. Ataru guardando Lamù nei occhi: ho più volte attraversato l’universo per lei e lei è stata l’unica a capirmi veramente. Il pubblico si alzo in piedi ( alzando il volume della voce a ogni ripetizione): bacio … Bacio … Bacio …. BACIOOOO!!! Ataru e Lamù si baciarono anche le altre due coppie si baciarono i baci furono appassionati, anche le coppie tra il pubblico cominciarono a baciarsi dopo un paio di minuti. Giulia: ora basta! Bisogna andare avanti con la trasmissione, com’è vivere con un alieno? e avete dei figli, nipoti e quanto hanno ereditato fisicamente dal partner alieno? Lois: Clark è sempre vissuto sulla Terra quindi la mia vita di coppia è uguale a quella di tante coppie normali, ( con tono triste) non ho figli li vorrei ma sono sterile. Giulia era perplessa aggrotto le sopracciglia : sterile? … si può esprimere in termini che tutti possiamo capire? Clark: vuole dire che non può avere figli. Giulia: mi dispiace. Chichi: vivere con Goku è un avventura perché fa il maestro d’arti marziali e il suo solo pensiero è solo allenarsi e combattere, i miei figli Gohan e Goten hanno ereditato la coda dal padre cosi come i miei nipoti Pan e Bread figli di Gohan e Milk e Chokolate3 figli di Goten, mentre i miei figli bisogna che si taglino la coda una volta all’anno per fortuna ai miei nipoti è bastato tagliargliela una volta sola quando sono nati. Goku: i miei discendenti cosi come quelli di Vegeta il principe della mia razza, hanno ereditato anche un naturale abilità nel arte del combattimento oltre a un appetito enorme non ingrassando più del normale, anch’io ho sempre vissuto sulla Terra. Chichi: certo, ma hai passato i primi dodici anni della tua vita ad allenarti in mezzo alle montagne solo con tuo nonno adottivo in pieno isolamento, ignorando ciò che c’era oltre i monti Paozu vorrei ricordarti che quando ci siamo conosciuti non sapevi nemmeno la differenza tra uomo e donna. Tra il pubblico si sollevo una risata di scherno,Ataru non credeva alle sue orecchie cosi come Giulia, Clark scosse la testa con aria triste. Giulia incredula: come è possibile? Però se ha fatto due figli l’avrà imparata la differenza? Goku: certo a dodici anni sono andato ad allenarmi dal Maestro Muten che mi ha insegnato molte cose, anche la mia amica Bulma mi ha insegnato molto soprattutto come comportarmi con le donne. Giulia ( con tono malizioso): in tutti i sensi … per caso hai avuto una storia d’amore e di sesso con Bulma? Goku: per me Bulma è la mia migliore amica, mi ha insegnato come dare il massimo piacere ad una donna nient’altro, non sono e non ero il tipo con cui lei avrebbe voluto avere una relazione duratura. Giulia insistendo: quindi lei ci sta dicendo che ha fatto l’amore con Bulma più volte e quando è stata l’ultima volta? Forse qualche giorno, mese, anno, biennio,lustro, decennio fa? Goku si mise a pensare e comincio a contare sulle dita con lo sguardo verso l’alto: l’ultima volta che lo ho fatto con Bulma è stato il giorno del mio diciannovesimo compleanno, oops ho perso il conto dei anni comunque fu un paio di mesi prima di incontrare Chichi in quel torneo di arti marziali, da allora al massimo le ho palpato le tette un paio di volte sai cosi per divertirsi prima che si sposasse con il principe Vegeta. Giulia si alzò in piedi e dopo aver dato un occhiata alla cartellina (imitando Raffaella Carrà): oh oh la signora Bulma Brief e Vegeta Prince sono quivi … Mentre Bulma e Vegeta uscivano da dietro il videowall, i tecnici misero due sedie vicino a Goku e Chichi spostando Lamù e Ataru vicino al pubblico, Bulma aveva i capelli castani raccolti in una treccia e una frangia azzurra che le arrivava alle sopracciglia, indossava un abito da sera giallo scuro lungo fino ai piedi, decorato con delle rose rosse, Vegeta indossava uno smoking nero e una cravatta rossa sopra una camicia bianca, si sedettero accanto a Goku. Bulma si guardò intorno: scusate ma non doveva intervistarci Piero Veneto, ho accettato di venire solo perché sapevo che c’era lui. Giulia che era stufa di sentire quel nome: se non le fa schifo, sono io da oggi a condurre questo programma quindi … Bulma la guardo con aria schifata: e tu chi saresti? Cosa hai fatto per meritarti di sedere li nel posto che spetta di diritto a uno dei miei attori preferiti, rispondi! Giulia imbarazzata non sapeva cosa rispondere, si guardava intorno in cerca di un aiuto, quel aiuto gli venne dalla regia. Regista: signora Brief deve sapere che Giulia ha fatto molte cose in teatro, Piero che sta poco bene l’ha scelta come sua sostituta per la sua abilità nel improvvisare pensa che voleva che lui nel periodo della sua malattia venisse sostituito da una ragazza che usciva con un alto dirigente di una famosa emittente, ma lui si è ostinato e ha ottenuto che lei Giulia Friuli lo sostituisse, inoltre bisognerà lasciare un po’ di spazio ai giovani ( al auricolare) se ci tieni al posto di lavoro di si a ciò che ho detto. Bulma: allora se è cosi, mi faccia pure tutte le domande che vuole, spero che si rimetta presto. Giulia tirò un sospiro di sollievo: allora è vero che da giovane ha avuto una storia di sesso con Goku? Anche suo marito è un alieno? i terrestri non le vanno bene? Bulma: si ho avuto una breve storia di sesso con Goku ma è durata poco e poi ero giovane e fare da maestra ad un ragazzo che a malapena sapeva l’esistenza del genere femminile mi eccitava parecchio, si mio marito è un alieno ho avuto molti fidanzati terrestri ma solo Vegeta è riuscita a farmi innamorare perdutamente. Giulia: come ha fatto? Ci racconti un po’ di lei? Vegeta ( con tono arrogante): perché devo farlo? Quello che faccio sono solo affari miei! Giulia intimidita dallo sguardo feroce di Vegeta: se non vuole rispondere perché è qui? Vegeta: per accompagnare Bulma!! Giulia: non sarà infastidito perché ha scoperto che sua moglie da giovane ha avuto una storia con Goku. Vegeta ( con tono seccato): lo sapevo da anni, Bulma è sempre stata sincera con me non ha altri da fare delle inutili domande, vedo qui un Oni rivolga a lei le sue inutili attenzioni. Giulia con un po’ di coraggio: moderi i termini, come osa offendermi! Lamù: signorina Friuli, Vegeta si riferiva a me, io sono un Oni. Giulia voltando la testa verso Lamù: ma davvero la sua razza si chiama Oni ….( stava per fare l’ennesima gaffe ma si trattenne) io penso che sia più interessante questa storia di amori passati che potrebbero rifiorire ora che si sono incontrati dopo decenni. Goku ( imitando Dario Cassini4): che cosa stai dicendo esimia testa di cavolo, noi ci siamo incontrati ieri abbiamo anche cenato insieme. Bulma: come sempre a spese mie, per fortuna sono ricca sfamare due Saiyan e un gruppo di mezzo sangue mette a dura prova il portafoglio, Goku è uno dei miei amici più cari, io adoro i tipi come Vegeta, Goku è troppo allegro per i miei gusti sentimentali e poi per me è come un fratello. Goku: anche per me Bulma è come una sorella e poi amo mia moglie. Chichi arrossi, Giulia decise lasciare perdere prima che potesse parlare, Ataru si alzo in piedi Ataru: se non ti è di troppo disturbo vorrei rispondere alla domanda che ci aveva fatto prima, ho convissuto alcuni anni con Lamù prima di sposarci è stata un esperienza interessante cibo a parte, abbiamo una bambina di 5 anni che abbiamo chiamato Hope5 ha le corna come la madre e come lei vola e emette scariche elettriche. Giulia: come cibo a parte? Forse il cibo dei Oni è velenoso? Ataru: no, è estremamente piccante. Lamù s’innervosì s’alzo in piedi e cominciò a emettere scariche elettriche: cosa vuoi dire? Che io cucino male? Che ciò che cucino non lo mangerebbe nemmeno un maiale? Ataru comincio ad avere paura e comincio a indietreggiare mise le mani avanti: non cominciare ad arrabbiarti, te lo detto mille volte la cucina di Uru è troppo piccante per il gusto dei terrestri, quelle rare volte che cucini qualcosa di non piccante è squisito. Lamù si calmo mise le mani unite accanto alla guancia sinistra e chiuse gli occhi ( con voce dolce): davvero pensi davvero che sono una brava cuoca. Ataru tirò un sospiro di sollievo: solo quando fai dei piatti non piccanti, dovresti sapere che il palato terrestre e diverso da quello dei Oni, cosi come voi non sopportate l’aglio noi non sopportiamo il cibo estremamente piccante. Lamù si sedette,accavallò le gambe e mise le mani sulle ginocchia: per questa volta ti credo. Giulia sorrise nel vedere quella scena e mando la pubblicità poi noto uno strano schermo che faceva il conto alla rovescia sul lato destro del videowall. Giulia ( rivolta al regista): c’è un orologio che va male sembra che conti al contrario perché non lo fa riparare? Il Regista era stanco e con il tono con cui ci si rivolge a un bambino di due anni: quel orologio non segna le ore ma solo il tempo che rimane per fare quel intervista, dopo la pubblicità fai fare alcune domande al pubblico. Giulia: e perché dovrei farlo? Il Regista ( stava per perdere la pazienza ma sapeva che doveva resistere): perché te lo dico io. Giulia: dovrei farlo solo perché me lo dici tu … ( con tono arrogante) chi ti credi di essere il mio capo!. Regista: esatto, sono io che comando. Giulia: guarda che lo dico a chi sappiamo, cosi finisci nei guai. Regista inspirò profondamente e poi espirò dalla bocca con forza nel tentativo di calmarsi: se vuoi ti faccio passare il cellulare. Giulia con aria rassegnata: va bé farò come dici tu ma solo per questa volta contento? Regista: non puoi credere quando. ( rivolgendosi ai suoi collaboratori) è stato bello lavorare con voi, se il capo non fa tornare Piero io vado a condurre il meteo nella nostra stazione radio. Il collaboratore sulla destra: mi mancherai. Il collaboratore sulla sinistra ( con accento sardo): a me no, finalmente avremo un regista degno di questo nome. Il regista non vedeva l’ora che la trasmissione finisse, dopo la pubblicità in studio entrarono un ragazzo alto, biondo con gli occhi verdi, aveva una maglietta bianca attillata che lasciava intravedere un fisico statuario e un paio di Jeans stretti e una ragazza alta con i capelli biondi che indossava un vestito simile a quello del ragazzo, che lasciava ben poco al immaginazione avevano ciascuno in mano un microfono andarono fra il pubblico, Ataru fece fatica restare seduto. Giulia: bentornati a Saluti e Baci sono sempre io la vostra amata adorabile Giulia Friuli ora lasceremo che sia il pubblico a fare le domande al posto mio, perché è giusto che loro rispondano alle domande del popolo. Il ragazzo andò da una donna molto grassa che dopo aver palpato il sedere al ragazzo si sistemò gli occhiali: ma ci avete preso per dei fessi gli alieni non esistono, questa trasmissione è una buffonata facciamo conto che voglia stare allo scherzo, non avete dei superpoteri da mostrarci. Vegeta: credi forse che siamo dei fenomeni da baraccone, io sono il principe dei Saiyan Vegeta. Donna: ma se della tua specie siete rimasti solo tu e quel idiota al tuo fianco, sei solo un patetico buffone. Bulma trattenne a fatica Vegeta, Goku si alzo e si mise a sollevarsi da terra, Clark e Lamù fecero altrettanto, il microfono passo ad un'altra persona, una signora molto magra Signora: bel trucco di prestigio, una domanda alla signora cornuta perché non se ne ritorna sul suo pianeta? Lamù atterrò e con molta calma: mi chiamo Lamù semplicemente perché adoro vivere sulla Terra. La ragazza diede il microfono ad un ragazzo brufoloso pieno di nei, pelato con gli occhiali molto spessi egli occhi strabici, gobbo con l’apparecchio ai denti, le orecchie a sventola e un enorme naso su cui spuntava un enorme neo peloso. Ragazzo: una domanda a Lamù non avrebbe un amica da presentarmi? Lamù con tono gentile: sulla Terra non ho amiche con il gusto per l’orrido. Il microfono passò ad un uomo alto con i capelli a spazzola, i baffi e uno sguardo truce ( con tono duro e un forte accento lombardo): voi alieni dovete tornare nel vostro pianeta e non venire qui a rubare il lavoro a noi terrestri, immagino che non avete il permesso di soggiorno, siete dei immigrati clandestini. Clark: il mio pianeta è esploso quando ero molto piccolo, sono qui sulla Terra da quando ero un neonato quindi sono terrestre di adozione, io non ho mai rubato niente a nessuno. Goku mentre teneva fermo Vegeta: lo stesso vale per noi, come si permette di darci dei ladri. Lamù: io sono a posto con i permessi e poi ho sposato un terrestre quindi secondo le leggi interplanetarie ho tutto il diritto di restare sulla Terra. Il regista capendo di non aver avuto una buona idea e che le cose sarebbero potute peggiorare fece andare via i ragazzi e disse a Giulia di fare i saluti finali. Giulia: mi dicono che il tempo a nostra disposizione per oggi è finito quindi ringraziamo i nostri ospiti per essere stati con noi ( appoggio la cartella alla sedia si mise davanti alla telecamera dopo aver salutato con la mano destra aperta) Saluti (dopo aver lanciato un bacio con la mano sinistra continuando a salutare con la mano destra) e Baci dalla vostra Giulia Friuli. Gli ospiti se ne andarono infastiditi, le telecamere si spensero Giulia raggiunse il regista che stava per andarsene gli mise la mano sulla spalla. Giulia: grazie per avermi salvato. Regista si voltò: prego, anche se sto andando dal capo non preoccuparti, gli chiedo di farmi fare i miei ultimi anni prima di andare in pensione alla radio, non ho più la forza di reggere persone come te. Giulia non capiva ( con tono dubbioso): persone come me? Cosa intendi? Regista con aria rassegnata tolse la mano di Giulia dalla sua spalla con un gesto brusco si girò e prima di andarsene: lascia perdere, non potresti capire. Giulia andò nel suo camerino piena di dubbi che dopo 5 minuti dimenticò insieme a tutto quello che era successo quel pomeriggio, Il regista si chiamava Marino Sante e si reco nei uffici del suo capo che si trovavano in un elegante palazzo nel centro di Mestre, il capo era un uomo sulla sessantina si teneva veramente bene, era vestito con un eleganza impeccabile, cosi come il suo ufficio fece entrare subito Marino e lo invito a sedersi su una sedia di fronte a lui, sapeva perché era lì, aveva visto la puntata infatti lo stava guardando con uno sguardo per niente rassicurante. Capo ( con un italiano perfetto senza l’ombra di accenti): vorrei sapere il perché la puntata di oggi è durata solo mezz’ora con la pubblicità, per cosa credi che ti paghi? Marino abbassando lo sguardo: si rende conto di chi ha mandato a sostituire Piero, una persona che potrebbe vincere l’oscar alla stupidità. Capo ( con tono severo): come osa dire che una delle mie amanti sia stupida, io ti sbatto a condurre il meteo alla radio! Marino ( con tono triste): sono qui per questo, si trovi un altro regista per quella trasmissione, se non c’è Piero io li non ci metto più piede. Capo: perché quel uomo è così importante per te? Marino: Piero è un idiota ma almeno è un professionista sa fare il suo lavoro anche se ha alcune cadute di stile, in questi dieci anni che facciamo quella trasmissione sono sempre riuscito a ottenere un ottimo prodotto nonostante i mezzi a nostra disposizione siano a dir poco scadenti ecco perché. Capo sorrise perché sapeva che Marino aveva ragione: ho un idea sai di recente va di moda la conduzione congiunta di un uomo con una donna, accetteresti di fare la regia se alla signorina Friuli affiancassi il signor Veneto. Marino ci pensò su dopo un paio di minuti: certo, potrebbe funzionare mi scusi una domanda perché non se ne cerca un altro regista? Capo: per il semplice motivo che un altro regista avrebbe delle pretese assurde come il fatto di scegliere gli ospiti, delle ferie pagate e l’assicurazione sanitaria, finché non troverò qualcuno che accetterà di prendere meno soldi di te hai il posto assicurato. Marino: va bene, allora mi faccia sapere quando comincerà la nuova edizione. Capo si alzo in piedi e accompagno Marino alla porta: lo saprà non ne dubiti e ora sparisca! Marino dopo essere uscito dal ufficio sospirò e torno a casa mentre il capo telefono a Piero, il quale accettò ben volentieri di tornare a lavorare alla sua trasmissione, immaginò che dietro questa decisione della conduzione congiunta ci fosse lo zampino del suo vecchio amico, altrimenti il suo licenziamento non sarebbe mai stato revocato anche perché senza saperlo l’incendio lo aveva causato lui con il mozzicone di una sigaretta. Piero era pronto a entrare in azione ed era sicuro che avrebbe fatto meglio che avrebbe potuto in quel momento gli mente la frase più celebre del suo amico regista. Regista: Piero puoi solo fare di meglio perché fare di peggio credo sia un po’ difficile. Fine Note 1 Tamako Kaneda è la protagonista di Battle Club ed è una lottatrice di lotta libera 2 La Lamù di questa Fanfiction è ispirata a quella delle mie precedenti fan fiction, su vari siti si fa intuire che Lamù sia una nobile. 3 Bread significa pane e Chokolate significa cioccolato, per i nomi mi sono ispirato al fatto che Toriyama l’autore di Dragonball, ha chiamato in quel opera molti dei suoi personaggi con nomi di cibo, un esempio è Kakaroth che è la storpiatura della parola inglese Carrot che significa Carota o Gohan che in giapponese significa Pranzo. 4 Dario Cassini è un famoso comico apparso a Zelig, Zelig Off, a Goku faccio pronunciare in maniera educata il suo tormentone più famoso. 5 Hope significa speranza. FINE Il Bazar di Mari www.ilbazardimari.net Online da: Dicembre 2011