il Cittadino_27 febbraio 2016

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il Cittadino_27 febbraio 2016
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SABATO 27 FEBBRAIO 2016
LODI
il Cittadino
OCCUPAZIONE ■ UN SUCCESSO LA SECONDA EDIZIONE DEL “JOB DAY“ NEL CFP DI PIAZZALE FORNI: SI SONO PRESENTATI
IN 480 PER I CIRCA 100 PROFILI CERCATI DALLE 10 AZIENDE CONVENUTE: RICHIESTI INGEGNERI, INFORMATICI E ARTIGIANI
Tutti in coda per un posto di lavoro
LE TESTIMONIANZE
DAI NEO DIPLOMATI AGLI ESODATI:
«ACCETTO CIÒ CHE MI OFFRONO»
■ Ragazzi di 19 e 20 anni alla prima esperienza di lavoro, ma anche trentenni che, concluso un lungo iter di specializzazione, sono
in cerca di una professione che appaghi i loro sforzi, o, ancora, candidati che, superata la soglia dei 50 anni di età, si trovano a far
fronte al dramma di un licenziamento o del fallimento di un’impresa familiare. Al Job Day 2016 «la crisi si sente ancora, eccome»,
commenta Mauro Sangalli, segretario dell’Unione artigiani e anche
Mauro Parazzi, vice segretario di Confartigianato si dice preoccupato: «I dati degli ultimi giorni ci lasciano perplessi, rivelando che
sono in calo le iscrizioni agli istituti professionali: occorre riformare queste scuole e portarle a un livello di eccellenza, perchè l’esigenza di figure adeguatamente formate nel nostro settore è altissima. Siamo qui, oggi, con lo Spaccio agricolo Zanaboni che da mesi
è in cerca di un macellaio, senza successo».
A confermare l’analisi di Parazzi c’è un plico di adesioni (già una
cinquantina a metà pomeriggio) a corsi di formazione per pizzaiolo,
barista, mulettiere e ufficio paghe e tributi che Confartigianato
propone a chi vuole rendere più spendibile il proprio profilo sul
mercato.
Non solo la specializzazione, ma spesso anche l’esperienza pregressa, che molte aziende esigono, diventa un problema. La pensa
così la ventenne Elena che ha appena concluso la scuola di sartoria:
«Mi accontento di quello che trovo - racconta -. Le sarte non sono
richieste se non hanno già esperienza alle spalle, quindi per il momento accetterei un impiego di commessa o cameriera». Anche
Benedetto, 25 anni, è alle prese con gli annunci di lavoro che riportano l’ormai familiare dicitura «si richiede almeno un anno esperienza»: «Ma come faccio a fare esperienze - chiede - se non comincio a lavorare?», e aggiunge: «Mi sto per laureare in Economia, ho
mandato già tanti curricula, ma spesso i contratti prevedono pagamenti bassissimi o stage gratuiti». Ciò nonostante si dice ottimista. Non demorde nemmeno Liliana, mamma trentenne: «L’azienda
di famiglia è fallita, sono disoccupata da un anno e adesso mi propongo come segretaria o impiegata». (A. R.)
ANGELIKA RATZINGER
■ Quando la giornata volge al
termine sono ormai alcune 480
i giovani (e con loro anche alcuni
meno giovani) che hanno visitato il Centro di formazione professionale consortile (Cfp) di
piazzale Forni per il Job Day
2016, l’evento di orientamento
dedicato a chi cerca lavoro sul
territorio lodigiano. Un’occasione per favorire l’incontro tra le
offerte delle aziende - una decina quelle presenti con i loro
stand - e le esigenze di diplomati
e neolaureati, ma anche per informare sulle opportunità e le
strategie da valutare in vista della presentazione di una candidatura. Oltre un centinaio i profili
richiesti, soprattutto nel campo
dell’ingegneria, dell’informatica, dell’artigianato, ma anche
nei settori dell’innovazione, sanitario e turistico, arrancano invece le specializzazione nelle
materie umanistiche.
Dopo la prima esperienza del
2014 al Parco tecnologico padano, Comune di Lodi e Informagiovani hanno promosso la seconda edizione dell’iniziativa, in
collaborazione con Cfp, Camera
di Commercio di Lodi, associazioni territoriali delle categorie
economiche, aziende e enti accreditati al lavoro, agenzie interinali e di formazione.
Una ventina gli stand, a cui i visitatori hanno potuto avvicinarsi
liberamente, chiedendo informazioni e lasciando in visione il
proprio curriculum: da Unione
artigiani e Confartigianato, a
Zucchetti, Camera di Commercio, Cesvip Lombardia, cooperativa sociale Koala, e ancora le
agenzie di somministrazione lavoro, da GiGroup a ManPower,
solo per citarne alcune.
Per la prima volta a Lodi è sbarcata anche Eures-Agenzia Afol
Sudmilano, specializzata nelle
selezioni di personale e nella individuazione di opportunità per
l’estero, illustrate nel corso di un
breve workshop: tante, in questo
caso, le domande presentate da
laureati in Archeologia e Storia
dell’arte.
Anche il sindaco di Lodi Simone
Uggetti ha preso parte alla manifestazione: «Il Job Day è
un’esperienza positiva che si sta
consolidando - ha dichiarato -.
Nel 2014 erano una settantina le
posizioni aperte, quest’anno sono più di un centinaio e anche le
aziende presenti sono quasi raddoppiate: è una risposta ancora
parziale alle esigenze del lodi-
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PERCHÉ NO.
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UN GIORNO
DEDICATO
AL LAVORO
Nelle foto
qui sopra,
alcuni
momenti
dei colloqui
tra aziende
e giovani
in cerca
di lavoro:
si sono
presentati
in quasi 500
giano, ma che dimostra un’attenzione importante dell’amministrazione nei confronti dei giovani e dei giovanissimi».
Nel corso del pomeriggio agli interessati è stata offerta la possibilità di seguire alcuni approfondimenti specifici sul programma
di finanziamenti “Garanzia Giovani” per l’avvio di attività imprenditoriali riservate ai ragazzi
in età compresa tra i 18 e i 29 anni e per la presentazione di progetti di servizio civile regionali.
Infine spazio alle nuove tecnologie, droni, app, schede elettroniche Arduino e stampanti 3D, con
il progetto “Futuro Aperto” che
promuove la cultura digitale e le
nuove professionalità mettendo
in connessione giovani, imprese,
scuole e comuni.