FeBbRaIo 2005 - Bazarweb.info

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FeBbRaIo 2005 - Bazarweb.info
n.11 febbraio 2005
mensile di intrattenimento intelligente
2
EDITORIALE bazar 02 2005
MAra Codalli
Direttore arTistico
RoBerta FABrizi
REsponsaBile
Servizi WEB
www.bazarweb.info
Eugenia ROmanelli
Direttore responsabile
Vera RIsi
conDirettore
CRIstiana SCoppA
REsponsaBile
Comunicazione
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bazar 02 2005
laboratori studenti la sapienza 3
CCRITICAL LIVING:
ONSUMO ETICO
RESPONSABILE
E
Tutti conoscono il commercio equo e solid
moltissimi ne parlano, tanti lo
praticano quotidianamente. Ma quanti di noiale,
sann
dove è nato? E quando? E
cosa sono i Gas? E i Res? Sconosciute sigle chimoiche
? No, piuttosto soggetti
economici tradizionali (commercianti, produttori, pers
one) che operano in
maniera rivoluzionaria.
Perché il mondo si cambia a partire dalle busta della spes
a
Degli Studenti de l’Università La Sapienza di Roma
4 studenti la sapienza
laboratori bazar 02 2005
Il CEeS
Il CEeS (commercio equo e solidale), o Fair trade, secondo la dizione
anglosassone adottata a livello internazionale, nasce in Olanda
negli anni Sessanta per poi diffondersi in tutti gli altri paesi europei.
Il principio di fondo è quello di garantire un compenso equo e servizi
socio-sanitari ai piccoli produttori dell’America latina, dell’Africa, dell’Asia
e dei Paesi dell’Est. Tutti i prodotti del CEeS sono corredati di unai
scheda tecnica che ne spiega le caratteristiche e illustra i passagg
economici intervenuti. In tal modo i consumatori possono conoscere in
piena trasparenza le spese che hanno determinato il prezzo di vendita.
L’uso delle materie prime e le tecniche di produzione tengono conto della
salvaguardia dell’ambiente e della salute di produttori e consumatori.
Dunque, occhio al marchio. Per la certificazione dei prodotti del Sud del
mondo commerciati a un prezzo equo, venduti attraverso i canali della
grande distribuzione in Europa, ci sono marchi come Fair Trade Mark,
TransFair (in Italia) e Max Havelaar. I prodotti sono acquistabili nelle
Botteghe del Mondo, presso cooperative di prodotti naturali, artigianali e
biologici, in alcuni supermercati, e on-line.
Consumo etico non è solo quello di prodotti come caffè e riso, ma
è
anche di turismo. Perché anche il soggetto che decide di partire
un consumatore. Esiste il “Turismo Responsabile”: un viaggiare
alternativo che va incontro ai paesi di destinazione e alle
popolazioni locali; un turismo a basso impatto ambientale, equo
nella distribuzione dei proventi. Questi sono i principi dell’A.I.T.R.
(Associazione Italiana Turismo Responsabile) della quale fanno parte
associazioni no profit che si occupano a diverso titolo di turismo, e
diversi soci individuali.
I consumatori, però, sono anche risparmiatori. Da diversi anni sono
nate in Italia le MAG (Mutua Auto Gestione), cooperative finanziarie che
raccolgono i risparmi dei soci e li investono in attività di forte contenuto
etico e sociale. Alcune di queste MAG hanno dato vita alla Banca Etica.
Chi crede che i paesi più poveri debbano avere pari opportunità rispetto
a quelli economicamente avanzati, può fare una scelta: aderire all’equosolidale, in tutte le sue forme.
Di Laura Armillotta
Commercio e&s: la
risposta italiana
La posta in gioco è elevata, l’obiettivo è nobile: creare una rete di
commercio di dimensione mondiale, nel rispetto delle condizioni sociopolitiche di tutti quei popoli solitamente inquadrati come deboli e poco
attivi nel partecipare agli assetti economici globali.
Sì alla globalizzazione, dunque, ma in modo intelligente permettendo
anche ai più piccoli e svantaggiati produttori del mondo un futuro
attraverso condizioni di lavoro degne e un giusto guadagno finale.
In Italia nel 1994 nasce TransFair, marchio di garanzia del CEeS e
consorzio costituito da organismi che, in cooperazione internazionale,
si occupano di diffondere nella grande distribuzione i prodotti del giusto
commercio. Le grandi catene commerciali, quali Coop, GS, Carrefour,
Panorama, Pam insieme ad altri minori, aderendo a questa iniziativa,
hanno permesso l’ingresso nei propri punti vendita di prodotti certificati
Transfair.
e
Il panorama italiano è ampio e articolato, e molte sono le associazioni
cooperative che cercano di curare, eticamente, gli interessi commerciali
del sud del mondo. Eccone alcune:
Cooperativa Equo Mercato (Cantù): è una centrale di importazione.
L’import è da produttori presenti in Africa, Asia e America Latina.
Numerosi i generi trattati, dall’arredamento, alla bigiotteria, alla
cosmetica. Si occupa anche di comunicazione, producendo materiale
informativo e organizzando incontri a tema. www.equomercato.it
Cooperativa Equoland (Firenze): importa direttamente da circa 30
Paesi del sud del mondo, grande presenza nel settore alimentare e in,
particolare in quello dolciario. Fanno parte della linea “Dolce & Solidale”
realizzata con materie prime provenienti dall’Ecuador, il cioccolatoi
Ciocador in tavolette, le praline Perlita, la crema Estrella primera,
Gianduiotti, il cacao in polvere. www.equoland.it
Cooperativa Pangea (Roma): artigianato e alimentare sono i settori
di riferimento per questa associazione che, nata nel 1991, è ormai
e
affermata realtà anche per quanto riguarda attività di formazion ,
culturale. I due negozi romani sono anche punti di incontro e confrontoà
per capire meglio come ogni prodotto abbia una sua storia di solidariet
e giustizia. www.commercioequo.org
Associazione Botteghe del Mondo: come riportato sul sito, “è l’anima
del Commercio Equo e Solidale in Italia... uno spazio in cui produttori e
consumatori si incontrano, costruendo insieme l’altro mondo possibile...”.
E’ per eccellenza la rete di vendita diretta, presente su tutto il territorio
e
nazionale, con 110 botteghe affiliate, vari i generi commerciali trattati,
uso delle materie prime derivanti dal paese d’origine.
Di Francesco Moriconi
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Quando la qualità diventa etica:
prod
otti “buoni”, equi e solidali
Non saranno
scintillanti e addomesticati come quelli che ci ammiccano dagli
scaffali dei supermercati, ma dalla loro hanno una marcia in più: l’eticità.
prodotti alimentari (caffè, tè, cacao, miele, frutta secca, cioccolata, spezie,I
etc.etc.…) sono coltivati nel rispetto delle persone e dell’ambiente,
molti
provengono da agricoltura biologica, e, soprattutto, nascono da una
riconosce nei produttori dei soggetti della relazione economica, e nonlogica che
oggetti da sfruttare. Da Asia, Africa e America Latina provengono anchedegli
oggetti
d’artigianato realizzati seguendo tecniche di lavorazione tradizionali:
giochi per
bambini, fatti con materiali naturali, strumenti musicali, borse, gioielli,
arazzi,
cesti di banano, giunco o bambù. E inoltre libri, abiti coloratissimi e
quaderni
fatti a mano. Ogni prodotto è avvolto dal fascino della terra da cui proviene
e ne racconta la storia, racchiudendo in sé arti antiche e lontane. Il prezzo
di
tutto questo? Equo e solidale, appunto: tutela i produttori e comprend
margine da investire nello sviluppo della produzione o per sostenere e un
progetti
di
solidarietà. Prezzi che non si discostano da quelli che normalmente
(per esempio un pacco di biscotti –300 gr- costa 1,85 euro), ma che sosteniamo
in più ci
garantiscono giustizia commerciale, né sfruttamento né beneficen
za.
Principali paesi produttori
Africa:
Benin,Camerun,Etiopia,Ghana,Kenya,Marocco,Mozambico, Ruanda,Ta
nzania,
Uganda, Zambia
America Latina:
Bolivia,Brasile,Colombia,Ecuador,Guatemala,Messico,Peru’, Uruguay,
Venezuela
Asia:
Bangladesh, Cambogia, Cina, Filippine, India, Indonesia, Nepal, Pakistan,
Thailandia,Vietnam
Europa:
Albania, Croazia, Francia, Germania, Italia, Romania
Di Emily Menza
Mercato solidale o beneficenza?
La volontà di aiutare i paesi del Sud del mondo accomuna molti ma,
a
differenza di altre opere a scopo umanitario, il commercio equo e solidale,
non
dona gratuitamente, bensì tende a valorizzare capacità produttive già
nelle zone interessate. In un gesto quotidiano e inevitabile c’è il mezzoesistenti
per
fare della solidarietà, garantendo maggiore dignità al produttore e massima
trasparenza al consumatore. Questa è la testimonianza di Eliana Irato,
cliente e
commerciante del CEeS.
Da quanto tempo aderisci al CEeS?
Io ne utilizzo i prodotti quotidianamente da quasi due anni, ma molti
non ne
hanno mai sentito parlare e questo assicura un alto potenziale di sviluppo.
Che garanzia hai sulla qualità dei prodotti?
Molti portano il marchio BIO che, al di là del circuito equo, è una garanzia
riconosciuta. So, comunque, che uno degli scopi del CEeS è la tutela
dell’ambiente e ciò comporta il minimo utilizzo di pesticidi.
Il commerciante guadagna o lo scopo è esclusivamente umanitari
o?
I guadagni non vanno in toto ai produttori. Le botteghe sono tutte cooperativ
no profit ma devono coprire le spese. Il prezzo del prodotto viene stabilito e
dei margini che lo consentano, senza ricavi per noi e con introiti dignitosi con
per i
produttori. Proprio per questo alcuni articoli costano di più.
Perché scegli questa forma di solidarietà?
Credo che la carità, per quanto gesto nobile, non sia il mezzo più adatto
aiutare i paesi in via di sviluppo. Attraverso la valorizzazione delle loro per
hanno la possibilità di sostenersi indipendentemente dagli aiuti dei attività
possono farsi strada nel mercato locale ed in quello internazionale. “ricchi” e
Di Irene Caporale
A tutto GAS…
Se il gas vi fa pensare a qualcosa di nocivo o inquinante… cambiate
subito idea.
In questo caso GAS sta per “gruppi di acquisto solidale”. Un primo
esempio
di GAS si afferma in Italia nel 1993, con l’operazione Bilanci di Giustizia,
che
chiede alle famiglie di verificare sul bilancio familiare l’incidenza delle
modifiche
al loro stile di vita. Nascono così gruppi di famiglie che, insieme,
praticano
comportamenti equi nella loro zona (tra i quali, acquisti collettivi).
Ma il primo
GAS vero e proprio nasce nel ‘94 a Fidenza (Reggio Emilia).
Oggi esistono oltre 150 GAS nel nostro Paese, alcuni autonomi
, altri
collegati tra loro, una vera e propria “rete di acquisto solidale”.
ricordiamo InterGAS milanese (MI), GASTorino (TO), Ass. Ecolandia Tra i tanti
(SR), Ass.
EticaMENTE (FI), GAS Appia Antica (Rieti), GAABE (RM), Club Natura&S
alute
(BR).
I prodotti acquistati devono provenire da piccoli produttori locali
(che
si
conoscono direttamente, riducendo così anche l’inquinamento e
lo spreco di
energia dovuti al trasporto) e devono essere biologici ed ecologici…
Ciao ciao,
OGM…!
Ogni GAS nasce autonomamente, ma alla base vi è sempre una
sorta di
critica verso l’attuale modello di consumo e di economia globale dominante
, e,
parallelamente, la ricerca di un’alternativa immediata a tale modello.
entri a far parte di un GAS, capisce di non essere più solo nella Chiunque
pratica
del
consumo, riuscendo anche, attraverso il confronto, a verificare le proprie
scelte.
Di Antonio Micali
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laboratori studenti la sapienza 5
Una rete solidale e una nuova moneta
Nata da un’idea della Rete di Lilliput, la RES (Rete di
dell’equo-solidale: Botteghe del Mondo, GAS, cooper Economia Solidale) ha presto ottenuto il sostegno di numerosi soggetti del vasto mondo
nuovo modo di fare economia che non ha nel profittoative sociali, associazioni di finanza etica e di turismo responsabile. La Res promuove un
diretto tra produttore e consumatore nel rispetto dell’ame nella speculazione i suoi principali obiettivi, ma, piuttosto, tende a creare un rapporto
Organi primari dalla Res sono i DES (distretti di econombiente e delle persone.
costituiti da soggetti economici tradizionali (clienti, ia solidale). I neonati Des, la prima iniziativa risale agli ultimi mesi del 2003, sono gruppi
maniera rivoluzionaria. Il meccanismo messo in attocommercianti, produttori, finanziatori etc.) che operano e sono presenti sul mercato in
avvengano secondo i principi primi dell’equo-solidale: prevede la costituzione di distretti, per l’appunto, in cui le operazioni di compra-vendita
giustizia sociale, sostenibilità ambientale e valoriz
A questo proposito merita un accenno l’iniziativa “Eco-A
zazione del territorio.
popolare Etica di Padova. L’Eco-Aspromonte é una monet spromonte” promossa dal Parco dell’Aspromonte in collaborazione con la Banca
a
locale
a
circola
zione
limitata, il suo valore è pari a un euro; sono stati coniati
tagli: Eco 1-2-5 e 10. Eco-Aspromonte nasce per rilancia
quattro
quali viene effettuato uno sconto, e per dare nuovo impulsre una zona economicamente depressa, per incentivare l’acquisto di prodotti tipici, sui
o
al
turismo
.
Di Serena Cama
Mercatini dell’usato:
nuova filosofia di vita
Scarpe, occhiali, strumenti musicali, macchine…ne avete bisogno ma i soldi non bastano mai?
La soluzione: i mercatini dell’usato, ve ne sono veramente di tutti i tipi e dislocati ovunque.
I mercatini degli oggetti usati e la formula commerciale del “conto vendita” proliferano giorno dopo giorno. La
ragione di tanto successo e’ quasi certamente dovuta all’inversione di tendenza degli ultimi anni, quando, dopo
il boom economico degli anni ‘60 e l’era del consumismo degli anni ‘80, nel 2000 gioco forza, e facendo di
necessità virtù, si e’ man mano diffusa la nuova cultura ambientalista del recupero intelligente e del riciclaggio.
Così c’è chi decide di spendere poco ma bene. Una vera e propria filosofia di vita, la possibilità di trovare tra tanti
oggetti quello che risponda ai propri gusti senza alleggerire troppo il portafoglio.
Mercatini
p.za di Porta Portese – tutte le domeniche 8 – 14
Roma:
via Sannio – dal lunedì al sabato 8 – 14
via Collatina e via Palmiro Togliatti “Porta Portese 2” – tutte le domeniche
Milano: p.za della Cooperazione, Cinisello Balsamo – ogni seconda domenica del mese
piazzale Mercato Sud, Desio – ogni secondo sabato del mese
Genova: p.za dei Macelli – tutti i giorni
Firenze: p.za dei Ciompi – tutti i giorni
Napoli: via Poggioreale – tutte le domeniche
Mercato delle pezze di Resina (Pugliano NA)
to
Fiera del Baratto e dell’Usa
mille stand, mostre e laboratori danno vita al più grande mercato dell’usato
Oltre 700 collezionisti ed espositori,
“garantito” ; una manifestazione che insegna, ai visitatori di tutte le età, a riciclare e risparmiare con piccoli
accorgimenti quotidiani. Unica manifestazione del genere in Italia, ideata ed organizzata dall’ Associazione
Un
Bidonville, nasce dal principio che spesso ciò che appare inutile può essere ancora usato. Qualche esempio? la
frullatore rotto può tornare a nuova vita e ospitare un pesciolino rosso,un giocattolo in disuso può ancora fare di
felicità di un altro bambino, (o di un vecchio collezionista) , il passeggino abbandonato in soffitta che consente
far risparmiare i nuovi genitori… Non a caso lo slogan dell’associazione Bidonville è “l’Associazione che riutilizza
tutto. Anche la testa! Dal 7 febbraio 2005 è possibile iscriversi per partecipare
alla 18ma edizione.
Info: www.bidonville.org – tel. 08115529988
Di Annarita Lone
Usa e …riusa
Dalla cooperativa “Triciclo” a “Gli amici dello scarto”. Come e dove fare
acquisti solidali e a basso prezzo.
Nell’epoca dell’usa e getta, del consumismo sfrenato e delle moda da
seguire a tutti i “costi”, c’è chi va in contro-tendenza e fa dell’usa e riusa il
proprio stile di consumo.
Dietro i mercatini dell’usato vi sono spesso iniziative di solidarietà e sostegno
ai poveri, ai paesi in via di sviluppo e agli emarginati che vivono nel nostro
paese ( tossicodipendenti, extracomunitari etc...). A Torino la cooperativa
Triciclo ha dato vita a un “Centro pilota per il riuso e il riciclaggio” e
organizza, ogni sabato, un mercatino nel quale si può trovare davvero di
tutto.
Triciclo è solo un esempio. Tante sono le opportunità per il consumatore
intelligente che vuol fare acquisti convenienti, con una mano nel portafoglio
e l’altra sul cuore.
Triciclo
via Regaldi 7/11 (Torino) tel.011 2476311
Di mano in mano
via delle Leghe 16 (Milano) tel.02 95761810
Emmaus
via Mattaranetta 41 (Verona) tel.045 976024
via Baldelli 36 (Roma) tel.06 5431544
via Don Cavallera 13, Boves (Cuneo) tel.0171
387834
Mani tese
via Aretina 230/b (Firenze) tel.055 6504262
via Imbriani 17 (Milano tel.02 39321340
Gli amici dello scarto via Palazzo 1, Montirone
(Brescia) tel.030 2171051
Di Serena Cama
6 studenti la sapienza
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La mia banca e’ differente
Un nuovo tipo di economia è possibile. Un’ economia che - come sostiene Amartya Sen economista e
premio Nobel - al valore della ricchezza aggiunga anche la felicità, un concetto diverso dal benessere.
Una persona è più ricca di un’altra quando è più felice e ha ottenuto una migliore qualità della vita;
la qualità della vita diviene quindi una variabile algebrica nei calcoli economici. Il mercato è vero
mercato quando non produce solo ricchezza ma soddisfa anche attese e valori etici. Proprio su questa
sinergia tra economia e etica si fonda l’operato di banche come l’italiana Banca Etica, Grameen Bank
del Bangladesh o le europee Oekobank, Triodos BK, e molte altre nel mondo che con il loro operato
rendono “bancabili” quei 2,5 miliardi di persone escluse dai circuiti bancari tradizionali. Si tratta di un
punto d’incontro tra risparmiatori che condividono l’esigenza di una più responsabile e consapevole
gestione del proprio denaro e progetti che s’ispirano ai principi di un modello di sviluppo sostenibile e
solidale.
I settori in cui le banche etiche investono sono la cooperazione internazionale e sociale, la tutela
ambientale, l’associazionismo, il commercio equo-solidale, la valorizzazione dei beni culturali. I
risparmiatori al momento della sottoscrizione possono scegliere il settore in cui investire e il tasso
d’interesse da applicare. Le zone d’azione che le banche etiche privilegiano sono naturalmente quelle
sottosviluppate del sud del mondo, martoriate da decenni di sfruttamento coloniale e costrette ancora
ad alimentare con la loro povertà la nostra ricchezza.
Di Massimiliano Porretta
Equo-solidale:
dove, come, cosa e quando
Dal corso universitario a quello full immersion di 2 giorni. E poi siti, libri e mostre.
Ecco quello che vi serve per entrare nel mondo dell’ e&s.
A scuola di bio
Primo Master in CEeS, certificazione etica e biologica dei sistemi agro-alimentari dell’Università di
Bologna. Per iscrizioni: Alma Mater Studiorum Università di Bologna, ufficio Master via Zamboni
34, Bologna tel.0512098037-8 www.reggio.unibo.it.
Si apre la nuova stagione dedicata alle iniziative formative del Formin’ di Roma. Sono previsti corsi di
consumo critico, comunicazione, educazione allo sviluppo, PCM - metodologia della progettazione.
A breve anche un corso per operatori umanitari e un laboratorio teatrale. I corsi si terranno presso la
sede di Formin’ in Roma, via Tibullo 11.
Info: [email protected] - 0668136437
Eventi
Biofach 2005: dal 24 al 27 febbraio 2005 a Norimberga. Fiera del
prodotto biologico e non solo. www.biofach.de.
Mostra-convegno internazionale Terra Futura: dall’8 al 10 aprile 2005 a
Firenze, Fortezza da Basso, www.terrafutura.it.
Global Week of Action (GWA): dal 10 al 16 aprile 2005 iniziativa
che si svolgerà in tutti i paesi del pianeta, un’azione unitaria
che attira l’attenzione sul CEeS. Tutti gli organismi partecipanti
promuoveranno campagne nazionali e regionali www.april2005.org,
[email protected].
Siti
www.altromercato.com www.equo.it - www.asso www.commercioalternativo.it
www.aitr.org - www.banc bdm.it
aetica.com
di Giovanna Silvestri
Libri
i. 152 pp, 13.30 euro)
o)
le - David Ransom ( Carocc
ci (Feltrinelli. 168pp, 8 eur
nuc
Commercio equo e solida
dag
Gua
o
enz
Lor
e
io Gavelli
La crisi di crescita - Fab Muhammad Yunus (Feltrinelli. 272pp, 7.50 euro)
Il Banchiere dei poveri -
Sei uno studente, liceale o universitario? Vuoi scrivere e collaborare
con noi? Hai dubbi, critiche o complimenti da farci, delle novità da
segnalarci?
SCRIVI A: [email protected]
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Studenti la Sapienza
Roma - LABORATORI Critical living: consumo
etico e responsabile
Roberto Pisoni VISIONI - Il lato sinistro
dell’America
Alessandro Benvenuti
- VISIONI (IN PILLOLE)
- Datevi al rosso
Giuseppe Mottola
- VIDEOGIOCANDO Vintage computing
Caterina Gonnelli ONDE - I nuovi confini
dello schermo
Giulia Baldi - SINTONIE
- Scelte d’ascolto
molto… ragionate
Gabriella Serusi
- SCENE - Il fuoco
della danza e i teatri
dell’impossibile
Enrico Lo Verso SCENE (SALMONI)
- Laboratorio di Teatro
SOMMARIO 7
Nancy Brilli
- LEGGERE
(BRILLETTURE) - Ero
secca di pensieri
Giulia Premilli - AVERE
- Design ad alto tasso di
adrenalina
Andrea Lisi - NOTTE Signore e signori: Sua
Eccellenza Legowelt
Agnese Ananasso - HITECH - Easy to Use! Le
nuove frontiere dell’hitech
Marcello Amoruso NOTTE - Nomadismi
notturni
Alberto Traversi NOTTE - Clubbing:
new swarowski style
Claudio Coccoluto
- NOTTE
(NOTTETEMPO) - Vi
sembro spudorato?
Fabio Canino - TRASH
CULT - Ma cosa è
davvero TRASH?
Antonio Incorvaia
- TRASH CULT
- Fatima…
ndaredallamamma!
Chiara Spegni - GUSTI
- Agnello!
Chiara Tacconi GUSTI - Per valli e per
monti
Oliva Muratore ARCHITETTURE - Roma,
una città che t’irretisce
Matteo Bianchini PICCOLI - Pulcinella
aveva un gallo…
Valerio Cammarano
- SPORT - Triathlon: 3
volte campioni!
Angelita Peyretti SCIOCCHINA - Quel
santo di Valentino
Valeria Cecilia - CORSI
- La magia di scrivere un
libro
Giuliano Cangiano FENOMENI - Paladini
delle libertà
Pietro D’Ottavio SUONI - In esclusiva
per Bazar: Tiromancino!
Eva Buiatti - GUSTI
(MANGIA COME
LEGGI) - Fatevi tentare
dall’agnello farcito
Valeria Cecilia - NET Alternative possibili
Marcello Amoruso
- SUONI - Il gusto noir
dei Daunbailò
Lorella Scacco - ARTI
- Tra la vita e la morte?
La paura
Guido Dolara - NOI - Il
nuovo lusso? E’ tutto
naturale
Fabrizio Gianuario SUONI - L’ondeggiare
sonoro di Steve Reich
Luca Beatrice - ARTI
- Ciò che sembra e ciò
che è
Fabio Murru - SUONI
- (RECENSIONI)
- Lasciarsi rapire dai
suoni
Marzia di Mento ARTI - La preistoria?
Raccontata dal futuro
Johnson
Righeira - SUONI
(CONTROCANTO) Just a groovy sound
Ciro Bertini - LEGGERE
- (RECENSIONI) - Tra
giovani scrittori e
“bambini prodigio”
Marco Begani LEGGERE (FUMETTI)
- La rinuncia a capire
Vladimir Luxuria - ARTI
- CONTROPIEDE
- Dall’Abbruzzo alla
Giamaica
Luca Carboni - ARTI
- (SKIZZI) -Love
Andrea Mugnaini VIAGGI - Bahia, anima
africana
Agnese Ananasso
- ESSERE - Quanto
siamo giovani dentro?
Franco Andreucci LORO - Baseball USA:
urban sport
Cristiana Scoppa MIGRAZIONI - Ostetrica
senza confini
Giulia Premilli - GENDER
- Il viagra di Pompei
Eva Robin’s CONTAMINAZIONI Where 2 go?
Mario Morcellini CORTEI - Notti bianche:
il bianco e il nero delle
10 di roberto pisoni
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Il lato sinistro dell’America
Lui è uno che non si lascia addomesticare
facilmente. Nemmeno quando qualche casae
cinematografica gli ha imposto qualche attor
non
di successo… Eppure Alexander PayneI suoi
.
ha pregiudizi sul cinema commerciale
maestri? Visconti, Antonioni, Fellini. E intanto
si prepara a fare qualcosa di memorabile…
Alexander
Arrivato al mainstream dalla scena indipendente, in dieci anni di carriera
americani di
Payne si è affermato come uno dei più notevoli autori
izzano il suo
commedie. I dialoghi sapidi e la velenosa analisi sociale che caratterSturges e Billy
Preston
di
classici
nomi
i
are
scomod
a
critici
i
tocco hanno indotto
commedie nella
Wilder. Originario del Nebraska, Payne ha ambientato le prime tre zza edulcorata
sua città natale, Omaha, per descrivere il Midwest senza la lucente
che piaga i film di Hollywood sulla vita quotidiana tra le due coste.d’ispirazione
Il “cupo patetismo della vita su questo pianeta” è il principioRuth (1996) alla
più generale che governa i suoi lavori: dall’esordio Citizen (2001), Payne
satira di Election (1999) fino al più celebre e amaro About Schmidt
io medio
è il feroce entomologo della crisi di mezza età del masch rtabili, ma
insoppo
talvolta
loser
sono
storie
sue
delle
nisti
americano. I protago
insanabile tra
la loro misantropia e i loro fallimenti sono il segno di una frattura
l’individuo, le sue aspirazioni e la società contemporanea.
blishment dei
Sideways, ultimo film incredibilmente amato anche dall’esta
Miles (lo
fallito,
e
scrittor
un
nista
protago
per
ha
Oscar,
degli
Golden Globe e
Church)
Hayden
s
(Thoma
Jack
l’amico
ge
coinvol
strepitoso Paul Giamatti) che
iche e derive
in una scalcinata vacanza on the road tra degustazioni enologs è l’opera più
esistenziali. Centrata sull’amicizia di due buffi anti-eroi, Sidewayze e le virtù di
calda e meno cerebrale di Payne, un trattato affettuoso sulle debolez
un’umanità marginale ma piena di dignità.
film, Payne ha
Tra i vigneti della valle di Santa Barbara in California, set del
di cinema
scuola
della
anni
agli
risale
che
vino
il
per
e
passion
la
rto
riscope
cucinare e
a
ato
cominci
ho
film,
primo
mio
il
ndo
progetta
stavo
e
all’UCLA: “Mentr
più cucinavo più avevo bisogno di
sapeva abbastanza.
informazioni accurate sul vino. All’epoca avevo una fidanzata che ne essere prigioniero
di
smesso
ho
te
finalmen
che
è
s
Sideway
e
realizzar
nel
bella
più
cosa
La
ri e visitando i
delle riviste e dei negozi specializzati. Trattando direttamente con i produttopiù interno, da
giudizio
di
metro
un
con
vino
del
vigneti ho imparato a valutare la qualità
suoi film non
esploratore sul campo”. Il crescente successo commerciale e critico deifino ad ora ha
che
Payne,
di
carriera
alla
i
pression
ari
particol
messo
aver
sembra
completa nella
sempre avuto il final cut (l’ultima parola sul montaggio) e libertà
unt cercò
Paramo
la
,
Election
diresse
quando
scelta del cast. Soltanto una volta,
del protagonista,
di imporre Tom Cruise al posto di Matthew Broderick nella parte nel loro business
non perché fosse più adatto al ruolo ma semplicemente perché, fine però, anche
plan, avrebbe garantito maggiore successo al botteghino. Alla devi utilizzare gli
in quella circostanza Payne l’ebbe vinta: “Gli studios pensano chevalutare quali ruoli
attori sulla cresta dell’onda per dare un valore aggiunto all’opera, senza
Schmidt avevo
e facce richieda la sceneggiatura. E’ un gioco talvolta divertente. In About
Jack Nicholson, una star, ma era anche l’attore perfetto per il ruolo”.
Payne non ha pregiudizi sul cinema commerciale in sé e valuta
positivamente la tendenza che spinge le major a commissionare
molti dei recenti blockbuster a dei registi dalla forte personalità:
“Quando gli studi affidano i blockbuster a registi intelligenti come
Steven Soderbergh (Ocean’s Eleven e Twelve), Sam Raimi (i
due Spider-Man) Alfonso Cuarón (l’ultimo Harry Potter), mi
dico: ‘Dio li benedica”, perché saranno comunque film interessanti che
potrebbero anche superare l’esame del tempo. Ma quando licenziano dei
semplici “prodotti” ispirati al marketing, come Van Helsing e Catwoman,
il risultato non può che essere disastroso”. Come scrittore Payne ha
spesso collaborato con Hollywood, ripulendo la stesura finale
di Ti presento i miei (non accreditato) e, meno gloriosamente,
ritoccando Jurassic Park III (accreditato). Ma è sempre più
orientato a realizzare progetti personali, dedicandogli tutto
il tempo di cui hanno bisogno: “Voglio che tutti i miei film
appartengano a me e basta. C’è un pubblico adatto a questo genere
di opere più pacate, più contemplative, più umane vorrei dire. Per questo
sono contento che Sideways abbia successo, per incoraggiare altri filmaker
a percorrere strade alternative, oblique”.
A dispetto delle accoglienze entusiastiche Payne non
è convinto che Sideways sia un capolavoro. Gli piace
chiamarlo un “lavoro minore”, come i film precedenti.
A differenza del prossimo progetto che sarà un film in
bianco e nero, in Cinemascope, con un cast importante
e una storia polifonica, ispirato a La dolce vita. Payne infatti
non ama misurarsi con i talenti contemporanei, David
O. Russell (un amico), Sofia Coppola o Paul Thomas Anderson,
ma con i grandi maestri italiani - Visconti, Antonioni, Fellini:
“Avrò realizzato un qualcosa di memorabile solo dopo
aver diretto un film delle dimensioni de Il gattopardo o de
L’avventura”.
Nel frattempo c’è Sideways, film arguto e commovente
sull’amicizia maschile, il fallimento e la rieducazione ai
sentimenti. E un’appassionata lettera d’amore al vino.
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bazar 02 2005
visioni di roberto pisoni 11
E’ tipico dei grandi maestri: a forza di “riconoscersi” e
perfezionarsi, fanno sempre lo stesso film. Si citano, non
sperimentano più sul cinema in generale ma su se stessi. Così
accade da un po’ di tempo a Martin Scorsese che usa ormai un
suo idioletto, una grammatica cinematografica personale, viaggia
attraverso la sua opera per costruire nuove “frasi”, per raccontare
nuove storie, storie altrui. Il suo stile è arrivato alla piena maturità
e dopo l’exploit di Gangs of New York, la sensazione che quel film
abbia detto tutto sui suoi interessi e le sue angosce è dominante.
Ma nonostante il manierismo maniacale, Scorsese è troppo
essere licenziato semplicemente come un film summa di questo
talentuoso per limitarsi a saccheggiare il suo cinema. Così The Aviator non può e là, ma come una nuova appendice al suo universo, una nuova
qua
affiorano
che
che
narcisisti
ni
savoir-faire, a dispetto delle numerose concessio
precisione matematica, il suo temperamento ossessivo – prolunga
declinazione d’un medesimo verbo. Il personaggio di Howard Hughes – la sua bravi ragazzi, i numerosi flash che esplodono in faccia
quello di Sam Rothstein (Casinò), il montaggio rinvia spesso a quello di Quei
all’aereo di Hughes oscillano con la stessa dinamica delle riprese
al protagonista fanno eco a Toro scatenato, i movimenti indiavolati attorno
lunga.
sarebbe
lista
la
aeree sull’ambulanza di Al di là della vita e così via…
Schoonmaker, moltiplicano i rimandi alla loro filmografia
Scorsese, e con lui il direttore della fotografia Robert Richardson e la montatrice Thelma
nell’autocompiacimento. Perché ogni effetto è perfettamente
comune. Il lavoro confina dunque con il déjà-vu reiterato, senza peraltro cadere
giustificato, ed efficace, sempre.
alla sceneggiatura di un Paul Schrader, di un Jay Cocks o di un
Quello che manca in The Aviator è il caos anarchico dei primi film o l’apporto
, offre un perfetto veicolo agli oscar per i tecnici o gli attori
racconto
di
ore
tre
le
Nicholas Pileggi. La sceneggiatura di Logan, ben ritmata malgrado
che condensarla in alcune scene maggiori e incontestabili.
ma preferisce tirare all’esaustività della vita tumultuosa del suo personaggio, piuttosto
dei momenti “vuoti” del suo personaggio, quando è
lato
a
passando
ma
materiale
del
a
appropri
si
te,
fedelmen
E il regista segue queste linee
(da Jake La Motta in Toro scatenato al Dalai Lama
biopic
del
singolare
così
io
all’eserciz
rodato
sulla soglia del malessere o della paranoia. Ben
nte, forse anche il più divertente di
sfolgora
più
risultato
suo
il
qui
di Kundun, passando per Cristo in persona), Scorsese raggiunge
con poca anima e molto talento su ogni
ment,
divertisse
co
tutti, ma allo stesso tempo il meno complesso. Alla fine The Aviator è un magnifi
una volta di più convincente e a una
Caprio
Di
un
a
bello,
così
o
spettacol
uno
a
arsi
abbandon
non
stupido
sarebbe
fotogramma di pellicola. Ma
Cate Blanchett/Katharine Hepburn sublime.
Scorsese e il suo
“citizen Hughes”
Intervista ad Arnaud Desplechins
L’amore e’ un memoriale
In Francia Arnaud Desplechins è un autore di culto controverso e discusso,
in Italia un perfetto sconosciuto. Non sono bastate le attestazioni di stima
al suo film Roi et reine, che ha rischiato di vincere l’ultimo festival di
Venezia, per garantirgli una distribuzione immediata. Lanciato da Comment
je me suis disputé... (ma vie sexuelle), questo regista di 44 anni è quasi un
modello “aggiornato” del classico cinema d’autore alla francese con tutti
gli ingredienti al punto giusto (i patemi d’amore, i tempi rilassati, gli
spaesamenti giovanili), ma sa sempre donargli un ampiezza romanzesca e
un respiro corale di grande fluidità.
Rois et reine è un melodramma burlesco o una commedia tragica?
Le due definizioni condensate insieme mi sembrano più adatte. Amo
i generi, confrontarmi con dei modelli, attento a tenermi alla giusta
distanza per non copiare. All’inizio l’idea era questa: vedere una donna
che comincia un film senza che sia un uomo a raccontarla. E’ lei che parla,
che si prende carico del racconto. Un personaggio femminile solare che a
poco a poco diventa nero. Dal momento che doveva percorrere un lungo
cammino ho pensato a un compagno che potesse chiarire allo spettatore
alcune cose e farlo ridere. Ecco dunque Ismaël. Due personaggi bloccati, lei
nella città, lui in un “asilo”, che il film deve far muovere. All’inizio Nora ha
soltanto delle certezze alla fine ha guadagnato il dubbio. Ismaël, invece, ha
conquistato delle certezze. Scoprendo il dubbio Nora ha scoperto la libertà.
L’amore è il loro memoriale di riscoperta.
Perché questo ricorso al mito, in particolare Leda e il cigno ed
Ercole ?
Sono delle associazioni di idee, come dei giochi di parole in una poesia
di Apollinaire. Che siano spiegati o meno allo spettatore non ha alcuna
importanza. Un bambino, quando vede Biancaneve, assiste alla scena in
cui mangia una mela avvelenata, ma non sa a cosa rinvia quella mela, per
lui è soltanto una mela e pensa che non ha bisogno di giustificazioni per
stare in un film. Come il bicchiere di latte ne Il sospetto di Hitchcock, anche
chi non conosce il film, quando lo vede sa che succederà qualcosa con quel
bicchiere di latte, è questo che conta. Lo stesso per Ercole, lo spettatore sa
soltanto che deve fare dei lavori ed è questo l’importante.
Il film interroga le origini, i luoghi familiari, dal momento che i
personaggi sono molto soli. Compito del film è riunirli?
Sì, è un modo di leggerlo. Il film li isola e li riunisce. Io credo “davvero” ai
personaggi. Per me esistono veramente. Mi chiedo chi siano i loro amici i
loro familiari. Ed è un aspetto decisivo per la riuscita e la felicità del film.
In Rois et reine vorrei che i personaggi di fiction ci permettessero di scoprire
le nostre vite. Ho visto tre volte il film di Clint Eastwood, Mystic River, e
dalla prima visione ho avuto l’impressione di conoscere quei personaggi
da sempre. Non li avevo visti da nessuna parte se non al cinema, ma già li
conoscevo.
Hitchcock Minore
La filmografia in dvd di Alfred Hitchcock si arricchisce di quattro
nuovi
titoli pubblicati da Warner (Il ladro, Paura in palcoscenico, Delitto perfetto,
Io confesso), ai quali si accompagna una riedizione di Delitto per delitto,
già pubblicato in un Dvd doppio lato, singolo strato e adesso ripropos
in una splendida confezione a due dischi. A questo punto della fitta to
e
dorata filmografia del maestro della suspense mancano all’appello soltanto
pochissimi film - Notorious, Prigionieri dell’oceano e Rebecca la prima moglie
più importanti. Di questi nuovi titoli, eccetto Io confesso che è notevolm i
deludente, sono state approntate edizioni realizzate con cura e, considerente
l’età dei film, con un audio video scintillante. In particolare, e a differenzata
di molti titoli Universal, è interessante la produzione dei contenu a
extra: su tutti il documentario abbinato a Paura in palcoscenico, ti
con
interviste a storici del cinema, Jane Wyman e la figlia di Sir Alfred,
Patricia e gli speciali su Delitto perfetto (il primo molto breve che
l’avventura del 3D, il secondo di venti minuti ripercorre i segreti delracconta
in compagnia, tra gli altri, di Peter Bogdanovich e M. Night Shyamalan). film
occasione imperdibile per verificare quanto, anche in film consider Un
ati
minori, il cinema di Hitchcock sia ancora fonte inesausta di stile, figure
e
modelli per l’occhio contemporaneo.
Collezione Hitchcock, 4dvd, Warner Home Video, euro 19.90 cad.
DVD
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bazar 02 2005
videogiocando di giuseppe mottola 13
Lancette indietro
Parlando dell’emulazione non possiamo non menzio
nare il
SIMH. Sigla non molto nota che sta a indicare il Compu
ter
History Simulation system, ovvero un’inte
rfaccia
in grado di simulare fino a venti computer differen
riproducendone le esatte caratteristiche. Il fascino del ti,
utilizzo è propriamente di carattere storico, infatti moltisssuo
ime
tecnologie del passato sono scomparse insieme
ideatori, molte documentazioni sono state cestinate ai loro
diventate illeggibili, e molte altre sono cadute nell’ob o sono
Grazie a questa tecnologia, ideata nel 1993 dalio.
Stewart con l’intento di preservare le tecniche informaLarry
conosciute a partire dalla fine degli anni 50’ fino alla fine tiche
anni 80’, chiunque è in possesso di un “desktop-compdegli
uter”
può compiere un suggestivo salto nel passato, provan
do
ad esempio un IBM 1130 del 1965. I Simh sono stati
accolti
dalle comunità del settore con entusiasmo, e sono reperib
ili
su molti siti specializzati, tra cui www.simh.tra
ilingedge.com.
Toga e martelletto
Prima di mettere alla frusta il vostro modem per scarica
ROM come se non ci fosse un domani, è bene ripassare
insieme un po’ di giurisprudenza. Copiare le ROM re
è
illegale, essendo esse veri e propri giochi, come i
trovate scatolati sugli scaffali dei negozi. Il possessocd che
ROM sul vostro hard disk è concesso solo se avete la di una
originale del gioco, perchè in questo modo agli occhicopia
della
Legge quella ROM diventa una legalissima copia di backup
Ripetiamo, nel caso vi fosse sfuggito: è assolutament .
e
vietato scaricare la ROM di un gioco che non
avete
regolarmente acquistato, nemmeno (come erroneamente
riportato nelle aree download di molti siti) per valutar
ore. In aggiunta, Bleem! e PsEmu Pro, due emulatori la 24
prima Playstation, richiedono il cd del gioco origina della
funzionare; senza, non partono. Le ROM hanno un le per
piede
nella legalità e l’altro nella pirateria, così non sono manca
te
le crociate in Terra Ludica per eliminarle.
Sony portò in tribunale i programmatori del Bleem
ma perse la causa. E l’IDSA (Interactive Digital Softwa !,
re
Association) si batte da anni contro la distribuzione
ROM. State attenti, quindi. I ferri tra le corporazionidelle
videogiochi e i giocatori/sviluppatori di ROM si fanno dei
giorno più corti. Rispettate le regole, o incrocerete ogni
quelle
lame.
Vintage computing
Siamo già al restauro di vecchi software e hardwar
e? Pare proprio di si. E’
esploso il vintage dei pc, e tutti a gara per
rius
are
il
caro vecchio sistema
operativo di un tempo. Nostalgia canaglia!
Il poeta Esiodo divideva il tempo in 5 età. Alla quinta, l’età del
ferro, quella della fatica e della miseria, è arrivato quasi tutto
il mondo. Quasi. Noi videogiocatori siamo ancora fermi
seconda, l’età dell’argento, in cui gli uomini restano bambini alla
per
cent’anni. E ci struggiamo nel ricordo della prima, l’età dell’oro,
l’eterna primavera delle consolle e dei computer degli anni
’80
e ’90.
Queste macchine leggendarie, e gli arcade da bar, rinascon
con gli emulatori, programmi che riproducono l’hardware o
di
sistemi obsoleti consentendoci di riusare il loro vecchio software
(dai giochi ai sistemi operativi) sotto forma di files, le ROM.
macchine emulate sono decine, dall’Amiga alla Playstation. Le
Una volta scaricato l’emulatore della piattaforma scelta, lo si
per caricare la ROM del gioco desiderato, con un occhio usa
alla
Legge (vedi box). Con la diffusione di emulatori come Mame
e
Simh (altri box) è nato il vintage computing (o retro computing),
la pratica di restaurare e collezionare vecchie glorie software
hardware, attività poco costosa (più vecchio il pezzo, minore e
prezzo) che permette di impiegare i supporti originali (dischet il
ti,
cartucce e altro).
Se voi fanciulli secolari sentite l’esigenza di un ritorno all’età dorata,
i siti www.emuita.it, www.emuitalia.com e www.emula3.co
possono istradarvi sulla giusta via. Con buona pace di Esiodom
e
della sua cetra.
Salvate il soldato PacMan
Il mercato dei videogiochi è in continua espansione sin dagli anni
’80, e ha dovuto sempre stare al passo con il parallelo proliferare di
computer e consolle; dopo pochi anni i giochi “classici” e i loro supporti
originari erano ormai obsoleti e iniziarono a sparire dalla circolazione.
Nicola Salmoria, come molti altri appassionati di videogames, capiva
l’importanza di poter conservare (l’aspetto ludico è secondario) vecchi
hardware e software, e a questo scopo creò il MAME (Multiple Arcade
Machine Emulator, www.mame.net).
La prima versione, uscita all’inizio del 1997, supportava solamente
cinque giochi (tra cui l’indimenticato PacMan), ma con il passare del
tempo il programma mostrò la sua vera grandezza: il codice creato da
Salmoria era open source, ossia utilizzabile gratuitamente da chiunque e,
cosa ancora più importante, era riscrivibile, il che permise a un numero
crescente di appassionati (a oggi circa un centinaio) di contribuire
allo sviluppo e al miglioramento del progetto. Dopo quasi 8 anni di
funzionamento il MAME permette di giocare a più di 3000 videogiochi, e
Mr. PacMan è ancora vivo.
14 di caterina gonnelli
onde bazar 02 2005
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tari
I nuovi eroi televisivi? I volon
tre moschettieri
Vizi e virtù su Canal Jimmy
Dopo anni di tabù il mondo omosessuale sembra avere una
vera e propria rivincita anche in tv: da quella on sat a quella
generalista ( vedi La 7 con la trasmissione I fantastici 5 che
vede protagonisti 5 gay con il compito di rifare il look e ridare
ossigeno a un maschio trasandato e Cronache Marziane, su
Italia 1, spesso concentrata sul tema della sessualità con ospiti
omo o bisex) fatti e misfatti omosessuali rappresentano un
sicuro intrattenimento. Canal Jimmy, da maggio, trasmetterà
per la seconda inedita stagione “The L World-Passione per
le donne”, la nuova serie che ha sconvolto i media americani
e che è stata definita la Sex and the City lesbica. Ironica,
pungente e divertente mette a nudo vizi e virtù del mondo
omosessuale femminile, dove spicca il personaggio di Bette
e le sue amiche, e che permette di trattare argomenti anche
scottanti alternando momenti di profonda riflessione ad altri di
leggerezza con stile e fluidità. Più esplicita, diretta e irriverente
invece la prima serie gay tv dedicata ai maschietti “Queer
as Folk “che dopo essere stata trasmessa inizialmente su
Channel 4 in lingua originale e successivamente su Gay Tv
ora approda in lingua italiana su Canal Jimmy il giovedì in
seconda serata alle 22.50. Il fortunato programma si svolge
in Inghilterra, più esattamente nel quartiere omosessuale di
Manchester, e tratta di rapporti e avventure di due trentenni che
si conoscono sin dall’infanzia e un quindicenne che sconvolge
la loro “amicizia”. In un triangolo ricco di sorprese, tra
dettagli, storie di droga e sesso, lo “scandalo” è assicurato.
“Uno per tutti, tutti per uno”: e’il famoso slogan dei
che con Dartagnan erano legati a un patto di amicizia e solidarietà
e che agivano per proteggere gli altri. Uno slogan di altri tempi che
mai come in questo momento sembra essere di grande attualità e
contemporaneità. Tra guerre, catastrofi naturali, terrorismo e povertà
il bisogno di aiuto e protezione vede sempre più protagonisti, anche
sul piccolo schermo, i documentari sulle zone di guerra, troppo
spesso dimenticate, in Africa e in Sud America, su aree povere come
i Caraibi stroncati dall’Aids o il Sud Est Asiatico, che spazzato via
dallo Tsunami, chiede e riceve aiuto da tutto il mondo. Star di questi
documentari non sono i grandi conduttori tv, i noti giornalisti e
le grandi firme ma i volontari, i medici, le associazioni che senza
particolari linee politiche o religiose ogni giorno intervengono sul
campo dimostrando grande solidarietà e coraggio. In anteprima
europea su A1, tutti i lunedì alle ore 21.00, va in onda “Crisis
Zone” serie tv che racconta l’attività di Medici Senza Frontiere,
l’associazione internazionale, della quale fanno parte anche numerosi
italiani, che offre soccorso sanitario, acqua e aiuti alimentari alle
popolazioni in pericolo. Sono gli eroi del nostro secolo, che troppo
a lungo non hanno fatto notizia, che come delle formichine hanno
agito e costruito in silenzio e ora meritano la degna attenzione. Anche
il canale satellitare Planet è particolarmente sensibile a questi temi:
con “What’s going on”, in onda ogni giovedì alle ore 21.00, fa luce su
cosa sta accadendo nel mondo con documentari scioccanti realizzati
in collaborazione con le Nazioni Unite e che vedono la partecipazione
dei divi di Hollywood in qualità di testimonial di situazioni troppo
terribili per essere dimenticate. Tra le star “solidali” Richard Gere,
Michael Douglas, Glenn Close, Meg Ryan e Tim Robbins alle quali
speriamo si aggiungano presto anche qualche stella tricolore.
I nuovi confini
dello schermo
Dal sesso omosessuale raccontato in modo ironico e leggero alla solidarietà vista
come nuova fonte di audience. E infine un nuovo canale “fanta-scientifico” che mischia
con briosa confusione streghe, scienziati, miracoli e ufo. Vedere per credere!
Fantascienza e scienza prendono spazio in tv
Un canale tutto dedicato al fantastico? Si! Si chiamerà Sci Fi Channel
, accordi
permettendo tra Sky e Studio Universal. Non è la sigla di un program
ma rivolto al
mondo dello sci ma la possibilità reale di trasformare il sogno di tanti
telespettatori in
realtà. Si tratta di un canale che dà spazio, è il caso di dirlo, a tutto ciò
che supera il
“normale” abbracciando il mondo della fantascienza tradizionale, dell’horro
r e del
fantasy ma anche personaggi di scienza che spiegano il rapporto tra
realtà quotidiana
e fantasia i cui confini sembrano assottigliarsi sempre più. Non mancher
anno i film,
preferibilmente inediti o perle rare della cinematografia, serie tv, scenegg
iati rispolverati
da magazzini e soffitte Rai per poi affrontare anche storie di miracoli,
streghe e Ufo. Un
canale atteso che farà parlare di sé visto il grande numero di appassio
nati di fanta e
scienza ai quali consigliamo di tenere le antenne alzate.
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bazar 02 2005
sintonie di giulia baldi 15
sfogliare
tutto il mondonatoda
Le radio diparticolar
entrare in contatto
e impegnato e i professionisti del settore radio-tv che vogliono o devono
mente appassio
L’ascoltatore radio
una preziosa guida, il World Radio TV Handbook, pubblicata in
con operatori radiofonici di tutto il mondo hanno da anni a disposizione, è quello di fornire al lettore quante più informazioni possibili
inglese ma pensata per un pubblico internazionale. L’intento, raggiunto corte e sui relativi broadcaster. Nell’edizione 2005, la 59ma
e sempre più aggiornate sulle trasmissioni in onde medie e in ondecanali radiofonici, le schede delle emissioni, i dettagli su tutti gli enti e
consecutiva, sono inclusi come sempre i dettagli, paese per paese, dei essenziali sulla propagazione, le antenne e i ricevitori. Inoltre, sono
società televisive che trasmettono via etere, oltre a informazioni tecniche
a quelli, già inclusi da anni, in inglese, tedesco e spagnolo. Infine,
stati aggiunti gli orari delle emissioni internazionali in francese insieme
arricchiscono la pubblicazione più di 80 articoli tematici.
World Radio Tv Handbook 2005 - 59ma edizione
Pagine: 690 - Lingua: inglese
Data di pubblicazione: dicembre 2004
Distributore in Italia: Media Age srl – Milano
http://www.wrth.com
Loser: la musica indie dal web
all’etere
indipendente e alternativa,
60 minuti settimanali di musica
italiana e internazionale: ecco Loser/web rock radio,
trasmissione già da qualche anno diffusa in rete e ora
approdata sulle frequenze di alcune delle più seguite radio
libere italiane. Loser è un idea e un’iniziativa del giornalista
musicale Andrea Girolami, che la realizza in collaborazione
con Tiscali. Nata nel 1999, è stata trasmessa fin dagli inizi
in streaming da un sito ricco di molto altro: numerose e
accurate recensioni e brani editi e inediti in free download.
Ora si sono aggiunti anche originali mix/bootlegs in
perfetto stile bastard pop e uno shop per le produzioni in
vendita; e poi l’archivio delle migliori trasmissioni di questi
anni, che propone interviste e live di artisti come 24 Grana,
Assalti Frontali, Casinò Royale, Frankie Hi Nrg, Giardini di
Mirò, Julie’s Haircut, Marlene Kuntz, Motel Connection, One
Dimensional Man, Paolo Benvegnù, Riccardo Sinigallia,
The Dining Rooms, Verdena, Zu… Non stupisce, perciò,
che Loser sia diventato un luogo di incontro virtuale per tutti
gli appassionati di indie; e da quando è anche in FM, anche
uno dei canali di musica alternativa più capillarmente diffusi
in Italia.
http://musica.tiscali.it/loser/
Radio Torino Popolare - Zona: Torino, Ivrea, Biella
Frequenze fm: 97 (TO) 88.6 (BI)
Radio Città Del Capo - Zona: Bologna e provincia
Frequenze fm: 96.250
Radio Città Aperta - Zona: Lazio centrale
Frequenze fm: 88.9/88.850
Radio Libera Bisognano - Zona: Calabria, Basilicata
Frequenze fm: 89.2/100.3/104.3
Scelte
d’ascolto
molto… ragionate
Radio X - Zona: Cagliari e provincia
Frequenze fm: 96.8
Scegliere musica indie, con l’ascolto di originali bootleg
e interviste ad artisti alternativi. O ascoltare le sonorità
della New York anni ’80 su una delle radio + alternative
dell’etere. E per scegliere meglio… una preziosa guida
sul mondo radio-tv!
Generation 80s
Per oltre 3 anni è stata la stazione radio alternativa più ascoltata tra
quelle incluse nel più importante network internazionale
di web radio, www.live365.com. E rimane una delle web radio preferite
Generation 80’s, trasmette da New York, ed è dedicata esclusivamente dal pubblico di ascoltatori più smaliziati. E’
alla musica alternativa degli anni ’80. Lo slogan
è “New Wave and Alternative Classix for the 80’s Initiated”. Non
è una radio di grandi successi (anche se molti dei
brani trasmessi sono stati dei grandi successi), ma una radio che mira
più innovative degli anni ’80. Con Generation 80’s si possono ascoltarea riprodurre le atmosfere delle radio americane
playlist che rappresentano the web’s best mix of New Wave, Synthpobrani che vanno più o meno dal 1979 al 1992 e
p, Dark Wave, New Romantics, MoDeRn RoCk,
Brit Pop and Alternative Club Classics from the ultra popular to
the obscure. Nata come hobby e archivio personale
di un misterioso (almeno per chi scrive...) personaggio dal nome Java
ogni giorno da migliaia di appassionati e/o curiosi. Ma non mancano Jane, Generation 80’s è ormai una radio seguita
i problemi: da quando il webcasting è diventato più
costoso (per la tecnologia e per i diritti d’autore si deve spendere sempre
semplice, è un po’ più a rischio e complesso. Per non perdersi l’opportu più), l’ascolto, che è sempre stato gratuito e
nità di viaggiare con la fantasia nella New York più
alternativa degli anni ’80, perciò, non c’è più tempo da perdere!
http://www.live365.com/stations/javajanedm
16 di gabriella serusi
scene bazar 02 2005
www.bazarweb.info
Teatri
dell’impossibile
E’ possibile rappresentare il tragico a teatro? Su questo si interr
ogano attori, registi
e scenografi attraverso percorsi artistici che sfiora
no l’impossibile
A proposito della tragedia accaduta nella scuola di Beslan,
qualche mese fa sulle pagine di un accreditato quotidiano
nazionale, il poeta russo Evgenij Evtushenko, cercando di
dare un senso a ciò che senso non ha, scriveva: “…a niente
serve la vendetta. Salvaci, Dio dai molti nomi, dalla vendetta;
affinché non ci dimentichiamo la parola insieme”. Di
fronte all’impossibilità di razionalizzare la tragedia, l’autore
ricorreva al perdono come ultima spiaggia per mettere
pace al cordoglio dei tanti sconfitti dell’umanità. “Perdono”
è anche il titolo emblematico scelto dall’editore Raffaello
Cortina per la traduzione italiana del saggio del filosofo
francese da poco scomparso Jacques Derrida. Citerò solo
una frase perché penso che raccolga almeno tre differenti
concetti su cui oggi vale la pena di riflettere a tutto tondo. Le
parole sono: perdono, possibile, impossibile. La frase dice:
“…la tragedia non appartiene veramente mai all’ordine del
possibile. Il perdono non è mai perdono del perdonabile. Si
può solo perdonare l’imperdonabile…”
Ho riflettuto molto in questi giorni e ho perdonato la Terra
per avere umiliato e ucciso milioni di persone che avevano
chiesto soltanto la possibilità di vivere.
Marilù e l’orchestra
spettacolo dei Mar(cido)
Sfida, sempre sfida, ancora sfida, quella lanciata
dai Marcido Marcidoris e Famosa Mimosa contro
il teatro e le sue convenzioni. Siano parole o
contenuti, la compagnia sperimentale torinese
capitanata da Marco Isidori è testarda e rumorosa
e continua a voler sfidare. Vengano in scena
allora gli attori, partano le musiche assordanti e
scanzonate, si dissacrino pure i mostri sacri del
teatro – Brecht compreso, che tanta parte ha nello
spettacolo/concerto – si cerci di cavare musica
dalle parole secche e raggrinzite delle moderne
drammaturgie, si storpino volentieri voci, armonie
e suoni, si acceleri e si rallenti la corsa verso il
finale, si comprimano i movimenti fino a ridurli
a ignobili gesti meccanici. Si rida, si sorrida, si
strabuzzi la vista di fronte allo spettacolo che
illustra gioiosamente e grottescamente il non-sense
della vita, più simile a un circo che a un salotto.
Che strana sensazione quando cala il sipario: ti
senti un po’ clown e un po’ burattino, un po’
pierrot e un po’ Capitan Uncino.
MARILU DEI MAR(CIDO) E L’ORCHESTRA
SPETTACOLO DEGLI STESSI MAR(CIDO).
Concerto/spettacolo dall’Opera da tre soldi di
Weill/Brecht
Con Maria Luisa Abate, Alessandro Curti,Roberta
Cavallo, Davide Barbato, Elena Serra, Paolo
Oricco, Isidora Pei, Grazia di Giorgio, Carlino
Sorrentino
Direzione: Marco Isidori
Teatro Vittoria, via Gramsci 4, Torino
Dal 22 al 27 febbraio 2005
Info: 011547048
Biglietti da 13 a 10 Euro
B.#03 BERLIN - III episodio della
tragedia Endogonidia
il progetto senza esitazione si può definire
Il titolo è indubbiamente enigmatico,
mutante. L’obiettivo è quello di creare una nuova scrittura teatrale, e, attraverso
questa una nuova lingua. Per l’ambizioso progetto della più sperimentale
delle compagnie teatrali italiane, La Societas Raffaello Sanzio, mettere in
scena “Tragedia Endogonidia” significa affrontare il tema dell’impossibilità di
rappresentare il tragico a teatro. Di fatto, il bellissimo quanto enigmatico lavoro
di Romeo Castellucci (da poco direttore in carica della prossima Biennale Teatro
di Venezia) si va rivelando, di città in città e di tappa in tappa, come un’odissea
nello spazio del teatro che affonda nel tempo antico del tragico e guarda lontano
a un interrogativo futuro dell’arte scenica. Attraverso l’arcaismo del titolo, lo
spettacolo si dipana in tre episodi simili a quadri pittorici. Difficile appellarsi
al senso narrativo; la storia sfugge di mano, si sfalda, si scolora nella luce della
scena rapidamente ingoiata dalle parole, dalle facce, dalle maschere e dalle
espressioni degli attori, grandi – anzi grandissimi – che gradualmente portano
davanti al pubblico la loro insufficienza del pensiero, l’incapacità di mettere
ordine nel dramma interiore di ognuno di noi. Scena dopo scena, quadro dopo
quadro, si profila all’orizzonte la tragica ammissione dell’inconciliabilità degli
opposti, il dramma misterioso della fine della vita che già all’inizio si professa
incomprensibile. Sguardo, stupore, tortura della mente, paura, orrore, piacere.
Non ricordo altro a parte l’oggetto criptico che cala dall’alto (una vasca da bagno
ribollente di liquido) come ultimo segno di una cabala impazzita che prelude
il finale. È’ vero, non ricordo altro, ma il cumulo di emozioni portate a casa
mi pare già sufficiente per ritornare a vedere Tragedia Endogonidia di Romeo
Castellucci.
B.#03 BERLIN
III EPISODIO DELLA TRAGEDIA ENDOGONIDIA
Regia, scene, luci, costumi di Romeo Castellucci
Drammaturgia musicale e composizione vocale di Chiara Guidi
Traiettorie e scritture di Claudia Castellucci
Musiche originali di Scott Gibbons
Mercadante Teatro stabile di Napoli, Piazza francese 46.
Dal 12 al 13 febbraio 2005
Info 0815524214 – 0815510336, www.teatrostabilenapoli.it
Tierno Bokar
Tierno Bokar è uno spettacolo totalmente» africano tratto da una vicenda realmente
accaduta. Ma Tierno Bokar è anche il coronamento del lungo cammino umano, spirituale
e professionale del pluripremiato regista inglese Peter Brook. Dopo un viaggio ideale che
dal Mali giunge fino in Brasile, alle sorgenti del teatro, il celebre métèur en scène torna
ora, all’apice del successo, ad affondare nella tradizione e nella cultura islamica dell’Africa
nera. A ispirarlo sono le parole del Profeta e le atmosfere del Mali, Allah e il Burkina Faso,
il colonialismo francese (contro il quale lo spettacolo è durissimo) e la sacra semplicità
dell’animismo africano, del sufismo, dell’umiltà e del sapere. Gli ingredienti scenici dello
spettacolo sono sempre quelli di un teatro essenziale, “povero”, fatto di attori e di gesti, di
costumi tradizionali e di voci più che di sontuosità e arredi. Pochi i segni distribuiti sulla scena
come messaggi mistici: il grande “tatami” per esempio, che fa da tappeto per la recitazione
mutandosi in interno ed esterno, in spazio sacro e luogo di passaggio, le percussioni di varia
origine, un angolo ricavato sul boccascena che può rimandare a una specie di capanna, un
albero volutamente stilizzato e senza rami. Scarna la storia, cadenzati e rituali i gesti degli
attori per lo più immersi nella preghiera, strabiliante la magia liberata da uno spettacolo che,
partendo dagli orrori della guerra civile, dal massacro, dall’esilio e dalla brama di vendetta
diventa un invito alla tolleranza e al confronto fra i popoli.
TIERNO BOKAR
da «Vie et enseignement de Tierno Bokar _ Le sage de Bandiagara»
di Amadou Hampaté Bâ
regia Peter Brook
adattamento teatrale Marie-Hélène Estienne
con Habib Dembélé, Rachid Djaïdani, Djénéba Koné, Sotigui Kouyaté, Bruce Myers, Yoshi
Oïda, Abdou Ouologuem, Hélène Patarot, Dorcy Rugamba, Pitcho Womba Konga.
Musiche: Toshi Tsuchitori, Antonin Stahly, Philippe Vialatte
Mercadante Teatro stabile di Napoli, Piazza francese 46
Dal 1 al 6 febbraio 2005
prima italiana
www.bazarweb.info
bazar 02 2005
scene di gabriella serusi 17
Le Vertige du Papillon
Corpi in trincea
Corpi come proiettili lanciati al centr
danza di ultima generazione è un o della scena. La
e agguerrito che va costruendo passosistema compatto
rete fitta di movimenti e intrecci senso dopo passo una
riali. Il corpo alla
ribalta è sempre più spesso un corpo teso
e sganciato dai
costrutti narrativi, prodigo di sensazioni
ma refrattario alle
definizioni. Guardando alle pratiche lingui
ai contenuti, Gigi Cristoforetti ha costru stiche più che
ito per Torino un
festival di danza contemporanea intern
rivela oggi come uno dei palcoscenici azionale che si
interessanti del momento. L’ha intitolato della visibilità più
Focus ed è ormai
alla settima edizione. Se passate da Torin
di presenziare almeno a qualche appuntamo non mancate
ento. Lì c’è un
fuoco che brucia: è quello della danza
, dei corpi e della
poesia in movimento.
L’Africa è l’ombelico del mondo e la patria deputata
del movimento. Lì è nata
molti milioni d’anni fa la danza come pratica quotidi
Dal Mali, cuore dell’Africa Nera arriva Fatou Traorè, la ana ed esercizio vitale.
che ci aveva stupiti l’anno scorso con lo spettacolo coreografa e danzatrice
la compagnia Feria Musica si esibisce in una prova La Syncope du 7. Ora
ambiziosa, omaggio elaborato alla musica, alla tradizio altrettanto vertiginosa e
Ma non chiamatelo concerto, né spettacolo di danzane circense e alla danza.
papillon è un disegno tracciato fra cielo e terra dai né circo. Le vertige du
corpi protesi e tesi verso
l’infinito. È piuttosto un elogio dell’instabilità, uno stato
nello spazio scenico del teatro a tempo di salti, capriol di ebbrezza respirabile
e e aeree silhouettes.
LE VERTIGE DU PAPILLON – COMPAGNIE FERIA MUSIC
A
Coreografia e regia di Fatou Traoré
FOCUS 7 - Teatro Nuovo, Torino, c.so Massimo D’Azeg
lio 17
Dal 9 al 10 febbraio, ore 21. Info 011 8815259
www.comune.torino.it/torinodanza
biglietti: da 15 a 8 Euro
Il fuoco
della danza
Disegni di corpi protesi verso l’infinito. Reti di intrecci sensoriali
. Commoventi
leggerezze. Ritmi sinuosi e sintesi gestuali. Non
chiamateli solo spettacoli di danza!
Mavin Khoo Dance
Broken Man – City of Twist
THE ISLAND OF MISFIT TOYS
È una trilogia, o meglio una parabola esistenziale
quella proposta da Stephen Petronio al Teatro
Nuovo di Torino come commento visivo ai fatti
dell’11 settembre. A quanto pare anche la danza
non può prescindere da quella tragica esperienza
che ha modificato il modo di vivere e di intendere
la vita. Ne emerge una forte tensione, una rabbia
recondita, una disperazione che monta al cervello.
Ma come sempre accade quando una tragedia si
consuma sotto i nostri occhi, il risvolto della medaglia
è un crogiolo di banalità e di ottusità, di aspettative
e delusioni, ideali traditi e superficialità umane. Tutto
questo Petronio ce lo racconta in musica e danza,
aggiungendo anche un tocco di glamour.
BROKEN MAN
Musica di Blixa Bargeld
CITY OF TWIST
Musica di Laurie Anderson
THE ISLAND OF MISFIT TOYS
Musica di Lou Reed
Coreografie di Stephen Petronio
Prima italiana
Teatro Nuovo, Torino, c.so Massimo D’Azeglio 17
Dal 22 al 23 febbraio 2005
biglietti: da 15 a 8 Euro
Info 011 8815259
www.comune.torino.it/torinodanza
CHANDRA/LUNA
È un affascinante incontro fra oriente e occidente questa nuova
creazione del coreografo malese Mavin Khoo presentata a Torino
in collaborazione con il festival “Afro e Oltre…e Altro”. Intriso di
vivacità e di sensualità, lo spettacolo porta un sigillo di eleganza e
raffinatezza dove si sposano magnificamente i ritmi lenti e sinuosi della
tradizione coreutica indiana e le sintesi gestuali della contemporaneità
occidentale. Da vedere con sorpresa per capire cosa accade su un
palcoscenico quando NY incontra Bombay.
MAVIN KHOO DANCE
CHANDRA/LUNA
Coreografie di Mavin Khoo
C.V. Chandrasekhar, Liz Lea e Laurent Cavanna
Teatro Juvarra, Torino, v. Juvarra 15
Dal 25 al 26 febbraio 2005
biglietti: da 15 a 8 Euro
Info 011 8815259
www.comune.torino.it/torinodanza
La Camera di Isabella
NEEDCOMPANY& JAN lAWERS
Isabella sogna l’Africa, dove è nascosto il segreto di suo padre, racconta
la storia del
suo vagare e delle sue passioni. Isabella è semplice e bella come
il suo racconto,
come il segreto che porta dentro di sé. Lo dice con poche parole e tanti
in fondo la vita non si può raccontare: si può solo vivere o rivivere. gesti, perché
una piuma, Isabella danza su una musica commovente e lo spettacol Leggera come
o ci emoziona
fino all’ultimo minuto.
LA CAMERA DI ISABELLA
NEEDCOMPANY& JAN lAWERS
Di JAN lAWERS
Prima italiana
Teatro Nuovo, Torino, c.so Massimo D’Azeglio 17
Sabato 19 febbraio
Info 011 8815259
www.comune.torino.it/torinodanza
biglietti: da 15 a 8 Euro
www.bazarweb.info
bazar 02 2005
suoni di pietro d,ottavio 21
In Esclusiva per Bazar: Tiromancino!
Nello studio dove nascono i ruvidi ritmi rock dei Tiromancino, Baza
r
esplora l’attesa prima del grande tour
FRANCO
BATTIATO
1, BOLOGNA – Paladozza; 4, GENOVA
– Mazdapalace; 5, CUNEO – Palasport; 7, NAPOLI
– Palapartenope; 9, REGGIO CALABRIA – Palasport;
12, RIMINI – Palazzetto dello Sport; 21, TREVISO
– Palaverde
info: www.battiato.it
GINO PAOLI & ORNELLA VANONI
1, ROMA – Sistina
info: www.ginopaoli.it
ELISA
1, TRIESTE – Palatrieste; 4, TRENTO – Palasport; 5,
PADOVA – San Lazzaro; 7, BERGAMO – Palazzetto
dello Sport; 10, TREVISO – Palaverde; 12, PARMA
– Palazzetto dello Sport; 13, VARESE – Palaignis; 15
LIVORNO – PalaAlgida; 17, RIMINI – Palazzetto dello
Sport; 19, BOLOGNA – Paladozza; 23, VERONA
– Palasport; 24, BRESCIA – Palafiera; 26, ANCONA
- Palarossini
info: www.elisaweb.net
FRANKIE HI NRG
4, CORTEMAGGIORE (PC) – Fillmore; 18 TANETO
DI GATTICO (RE) – Fuori Orario; 25, CASTIONE
(Svizzera) – Garage; 26, TORINO – Hiroshima
info: www.bmg.it
ELVIS COSTELLO
5, MILANO – Auditorium; 6, ROMA – Auditorium
info: www.elviscostello.com
URI CAINE
5, ROMA – Auditorium; 7, PRATO – Metastasio
www.uricaine.com
ANASTACIA
9, BOLOGNA – Palamaguti; 11, BOLZANO
– Palaonda
info: www.anastacia.com
PATRIZIA LAQUIDARA
9, PADOVA – Università; 12, CASALMAGGIORE (CR)
– Comunale; 15, ROMA – The Place
info: www.patrizialaquidara.it
DANIELE SEPE
11, FOGGIA – Oda Teatro
info: www.danielesepe.com
STEFANO BOLLANI
14, PARTO – Metastasio
info: www.stefanobollani.com
PAOLO CONTE
15, 16, 17, 18, 19, 20, MILANO – Teatro Smeraldo
info: paoloconte.warnermusic.it
MAURIZIO URBANI
15, ROMA – Alexanderplatz
info: www.alexanderplatz.it
STEVE REICH
22, GORIZIA – Teatro Comunale di Monfalcone; 24,
ROMA – Auditorium
info: www.stevereich.com
FENNESZ
23, ROMA – Palladium
info: www.fennesz.com
RAMMSTEIN
24, MILANO – Forum
info: www.rammstein.com
“La musica è come il mare, con le onde a volte più pacate, a volte più
tempestose. Un musicista – sia quando compone che quando suona
dal vivo
– deve riuscire a prendere l’onda, un po’ come fa un surfista. Seguendo
quell’onda,
quella vibrazione, riesci ad entrare in una sorta di luogo-non-luogo mentale,
vera e propria altra dimensione”. Pensieri e parole di Federico Zampagli una
filo conduttore fin dall’inizio del film Tiromancino, pronto a partire per one, unico
un intenso
viaggio, cioè il tour di concerti che si annuncia ad alto tasso di emozioni.
La band
che 15 anni fa muoveva i primi passi nelle cantine rock della capitale
ha inciso
sette dischi, affrontato numerosi cambi di formazione e indirizzo sonoro,
e infine
conquistato un posto di grande rilievo nel panorama della migliore
e più originale
canzone rock italiana.
Federico Zampaglione apre a Bazar le porte dello studio dove sta
ultimando
le prove e racconta che concerto sarà: “La scaletta si snoderà soprattutto
lungo gli episodi degli ultimi tre album, La descrizione di un attimo,
In
Movimento e Illusioni Parallele, ma ho voluto riprendere anche brani Continuo
del passato
– come Conchiglia, che stava in Alone Alieno – per rileggerli in una
nuova chiave. E
c’è una grande energia e un grande amalgama con i ragazzi del gruppo,
compreso
il nuovo acquisto, Santi, a lungo chitarrista di Carmen Consoli”.
Il calendario dei concerti è una cavalcata lungo quasi tutta la penisola,
per
andare
in scena nel luogo della musica per eccellenza in ciascuna delle città
toccate da
quello che si annuncia quantomeno come il tour del mese. Un live compatto
che
alterna momenti di grande tiro rock a frammenti più sognanti fatti di
impalpabili
canzoni d’autore, che poi è la cifra sonora di Tiromancino (ovvero, oggi,
a
fianco
di
Federico Zampaglione, Luigi Pulcinelli e Andrea Pesce).
“La sfida sarà riuscire a coinvolgere il pubblico sia quando suonerem
più conosciuti come La Descrizione Di Un Attimo, Amore Impossibo pezzi
Imparare Dal Vento, sia quando proporremo brani più sperimentali ile o
La Distanza o Illusioni Parallele, cercando di far fluire il tutto in un e ostici, come
percorso
continuo, senza alti e bassi”. E a sentire le prove, Zampaglione & Co.
sulla strada giusta per raggiungere il risultato, con una scaletta che sono già
primo piano anche Strade, Due Destini, Il Peggio Non E’ Tranquillo, metterà in
E’ Necessario,
Imparare Dal Vento e ancora molte altre canzoni, messe in sequenza
mosaico di ruvidi ritmi rock quanto di morbide incedenze reggae, o in un riuscito
avvolgenti atmosfere pop e ipnotiche venature elettroniche. E non è ancora di
escluso che
nei successivi concerti, da marzo in poi, alla lista dei brani potrà aggiunge
rsi la
ballad che Zampaglione ha scritto per Franco Califano, in gara proprio
con quella
canzone al festival di Sanremo.
Le date:
4, NAPOLI – Palapartenope; 6, TERNI – Politeama; 8, MILANO –
9, FIRENZE – Saschall; 10, CESENA – Carisport; 12, MACERATAMazdapalace;
13,ROMA – Auditorium; 19, PADOVA – Palasport; 20, VERONA – – Palasport;
Estravagario;
22, TORINO – Mazadapalace; 23, GENOVA – Mazadapalace
info: www.tiromancino.com
Dee Dee Bridgewater
E’ la “voce” femminile del grande jazz mainstream, per molti l’erede di Ella Fritzgerald (alla quale Dee
Dee ha dedicato l’album tributo “Dear Ella”), insomma un’artista purosangue che ha percorso tante
strade della musica nera e nel 1990 si è persino permessa il “lusso” di vincere un festival di Sanremo in
“abbinata” con i Pooh, con quella che resta la più bella canzone scritta dal gruppo italiano, Uomini soli.
In quella occasione Dee Dee dimostrò di avere un bel coraggio: l’unica altra volta che un grande del jazz
aveva calcato il palcoscenico dell’Ariston finì per essere interrotto mentre suonava. La gaffe, era il ’68,
fu opera di Pippo Baudo, che stoppò nientemeno che sua maestà Satchmo, Louis Armstrong. Ma
Dee Dee aveva – ed ha – grinta da vendere e nella versione inglese da lei cantata, Uomini soli sembrò
uno standard internazionale. Per la Bridgewater, che fino ad allora in Italia era conosciuta soltanto dalla
critica e dai jazz-fan, fu l’inizio di una lunga luna di miele con il grande pubblico italiano. In quindici
anni la cantante afroamericana è tornata spesso e volentieri nella penisola e in queste settimane è di
nuovo pronta a presentare dal vivo il suo ultimo progetto, che dimostra ancora un volta la sua passione
per questo spicchio di mediterraneo: un disco di canzoni d’amore francesi che ha per titolo J’ai deux
amoreux. Un titolo che spiega anche l’estremo eclettismo di questa cantante, in grado di spaziare
dai grandi standard jazz alle contaminazioni “latin” e alla canzone d’autore italiana e transalpina. Una
versatilità che merita di essere apprezzata dal vivo nelle quattro tappe italiane del tour.
Le date: 18, BERGAMO – Donizetti; 19, ROMA –
Auditorium; 21, NARNI – Metronome; 24, RIMINI – Novelli
info: www.auditoriumroma.com - www.deedeebridgewater.com
22 di marcello amoruso
suoni bazar 02 2005
www.bazarweb.info
Il gusto noir dei Daubailò
Blues sdentato, melodie mediterranee e interventi
elettronici, questi gli ingredienti
della musica dei Daunbailò. La band emi
lian
a
trac
cia
d’autore, passando per le terre di confine dei Calexicouna via inedita alla canzone
e gli immaginari esotici dei
Latin Playboys
Il loro quartiere generale è San Piero in Bagno e il progetto
Daunbailò nasce nel 2003 da un’idea di Mirco Mariani (che
firma musiche e arrangiamenti) e Valerio Corzani (testi): due
guru della scena indipendente emiliana, già impegnati nel
precedente gruppo dei Mazapegul, scioltosi in seguito alla
morte di uno dei componenti, Dido. Il progetto Daunbailò
è giovanissimo ma nasce già con una storia dietro: tant’è che
Arezzo Wave e il Mei sono due palchi sui quali la band non
troverà grosse difficoltà a salire. Sarà pur vero che hanno
scelto Daunbailò perché “ha un bel suono”, tuttavia della
poetica del film di Jarmusch il gruppo emiliano sembra
prendere tanto. Quelle atmosfere noir e decadenti che hanno
reso famoso Tom Waits (interprete del film), quella visionarietà
che sempre caratterizza lo spirito di chi abita al confine
(Calexico), e sempre col cuore generoso dei Latin playboys. Se
non altro, una ricerca ha sempre un punto di partenza, e per
i Daunbailò si nutre di una via inedita alla canzone d’autore
italiana, già anticipata dai Mazapegul ma senza ancora l’uso
dell’elettronica, che entra tra i suoni della band proprio quando
i due ideatori del progetto decidono di restare fuori dalla scena
live, dedicandosi anima e corpo al “laboratorio creativo” della
Strafactory, di cui i Daunbailò sono il primo clone. Massi Amadori
(chitarre-synth), Alfredo Nuti (chitarre), Corky Veggiani (basso),
Mocambo (batterie), Al Fabrizio (voce), Davide Ruffilli (mixer) e
Roberto Greggi (voce special-guest): questi i primi componenti
della factory, attorno ai quali nell’omonimo album di esordio
(Storie di Note, 2003) della band si sono aggirati altri venti
musicisti “amici”. Gli stessi con cui Mirco aveva suonato ai
concerti di Capossela e Valerio ai tempi dei Mao Mao.
Giunto al secondo round, EtnaFest riapre con una
novità: uno spazio interamente dedicato alla
ica
indipendente: “Altre voci, altre stanze”... altremus
anco
ra
Il giovane festival
siciliano giunge quest’anno alla seconda edizione
una novità: “Era quasi una necessità inserire nella programmazione, rimescola le carte in gioco e si riapre con
di EtnaFest una sezione che riguardasse
la musica indipendente, quella, per intenderci, dell’undergroun
etichette, dei concerti low-cost e delle autoproduzioni”. Questad italiano e internazionale, delle piccole
la precisazione entusiasta di Floriana Grassa,
che ne ha curato interamente la programmazione artistica. I concerti
(www.mercatigenerali.org). Due le date di febbraio: il 7, Larsen avranno luogo presso i Mercati Generali
Sieben, ad aprire il concerto i Diane and the shell. Il 23 suonera feat. Julia Kent & Matt Howden +
(Usa), introdotti dai locali e acclamati Hoovers. Prezzo di ingressonno i The Bassholes & Jeffrey Evans
3 euro. Che dire, davvero underground!
Sensoralia Festival
Proseguono le selezioni elettroniche del Sensoralia Festival, tutti
i mercoledì del mese al Teatro Palladium
di Roma. La rassegna curata da Renato Criscuolo e Maurizio Martuscie
elettronica sperimentale, ospita il 2 febbraio le atmosfere raffinata llo, dedicata alle ultime derive della scena
duo canadese Skoltz Kolgen, impegnati nel loro ultimo lavoromente black di Jimi Tenor e in coda il
ovattata dalle atmosfere cupe, 55 minuti divisi in 11 impercettibili Fluux Terminal nella version 5.0: un ambient
Laptop Orchestra. Si finisce il 23, ma solo per questo mese, conepisodi. Il 9 è la volta del collettivo Avatar
il guitar-processing dell’austriaco Fennesz.
Reduce dall’album Summer of my youth,
Motion
si dedica adesso alla sonorizzazione di cultSlow
giap
ponesi:
live set elettronici preparati ad hoc
Ultimamente hai fatto da colonna sonora a diverse
proiezioni al cineclub Detour di Roma, puoi
descriverci
l’esperienza? Si tratta di lavori ad hoc?
Si è sempre trattato di lavori fatti ad hoc, ho sonorizz
ato dei film
Emperor Tomato Ketchup di S. Terayama, film giapponese che pone underground anni 60/70. Per la precisione
modello educativo giapponese, e Flaming Creatures di Jack Smith, in risalto le contraddizioni e le storture del
quanto è la cronaca psichedelica di un’orgia improbabile frequenun film che all’epoca suscitò scalpore in
recente ho sonorizzato dei film del regista di culto Kenneth Anger.tata da personaggi curiosi e bizzarri. Più di
Qual è il tuo rapporto con l’immagine, quanto e come l’imma
gine, il video, condiziona il tuo
lavoro sui suoni?
Quando ascolto musica la trasformo sempre in un’immagine, per
questo Slow Motion, sin dal nome, richiama sequenze cinemat me il suono è immagine, proprio per
nostro live set delle video installazioni create appositamente. ografiche. Stiamo lavorando per abbinare al
Arezzo Wave Italia vola a
Londra!
La fondazione Arezzo Wave Italia sarà
presente a Londra presso l’International Live
Music Conference (ILMC), l’incontro e lo
scambio commerciale tra promotori e agenti
di booking a raggio europeo. L’11 marzo, i
promoter dell’Arezzo Wave daranno luogo a
uno showcase presso la Lancaster Suite del Royal
Garden Hotel con Elio E Le Storie Tese e i
Negramaro. Per dare visibilità al Made in Italy,
inoltre è previsto l’allestimento di un buffet con
i migliori prodotti enogastronomici toscani.
Affrettatevi a prenotare, l’11 Marzo è alle porte
se di voli si parla!
www.bazarweb.info
bazar 02 2005
suoni di fabrizio gianuario 23
Books: Stefano Benni e il jazz italiano insieme in
Baldanders
Non è la prima volta che Stefano Benni si cimenta in reading jazz dei propri scritti, come
testimonia anche la registrazione del live che nel 1998 tenne al Festival di Roccella
Ionica insieme a Paolo Damiani, Diana Torto, Filiberto Palermini, Antonio Iasevoli e Paolo Corsi.
Ma Baldanders, edito per la collana Krono dalla Full Color Sound, rappresenta la sua prima
esperienza in studio. Un’esperienza che lo ha visto collaborare con il quintetto composto
da cinque dei musicisti più noti del jazz italiano – Paolo Damiani, Roberto Dani, Paolo Fresu,
Umberto Petrin e Gianluigi Trovesi – e in cui Benni ha letto brani tratti da Saltatempo, Blues
in Sedici, Bar Sport, L’ultima lacrima, Elianto e altri scritti.
www.fullcolorsound.it/krono3.htm
www.stefanobenni.it
Karate in tour per presentare Pockets
e Maximilian Hecker con Lady Sleep
Di seguito sono indicate le date che i Karate terranno in Italia nel
mese di febbraio in occasione del tour di presentazione del loro
nuovo album Pockets edito dalla Southern Records. Un post-rock
d’autore in cui i piani sonori degli strumenti risultano distinti e
nitidi, secondo tradizione, e che non disdegna ammiccamenti
melodici
3 Ancona – Thermos; 4 Mestre (Venezia) – Rivolta; 5 Rimini
– Velvet; 6 Napoli - Toledo; 7 Roma - Circolo Degli Artisti;
9 Perugia – Teatro; 10 Torino – Hiroshima; 11 Pordenone
- Deposito Giordani; 12 Firenze – Flog; 13 Pescara – Maraja;
22 Catania – ZO; 23 Reggio Calabria – Primarosa; 24 Milano
– Rainbow; 25 Bologna – Tpo; 26 Verona - Interzona
L’algido romanticismo di Maximilian
Hacker
Lo scorso mese ha pubblicato per l’etichetta tedesca Kitty-Yo il suo
terzo lavoro Lady Slee:12 Torino – Hiroshima; 13 Roma - Circolo
degli Artisti; 14 Ravenna - Magazzino dello Zolfo
ich
Re
ve
Ste
di
oro
son
iare
egg
nd
L’o
c For 18
Musi
Steve Reich in Italia per eseguire la sua opera più conosciuta
oltre a
musicians. Il tour europeo del musicista statunitense toccherà infatti,
Francia e Germania, anche l’Italia. Ma who’s S. R.?
Se il 1976 può indubbiamente essere considerato come il ‘momento
o/24_gianuario_testo_gi.htm), non esiste solo l’Einstein on the Beach di Philip
critico’ della musica minimalista (cfr: http://www.bazarweb.info/testi_giugn
che contribuì a donare un nuovo sentiero di sviluppo alle rigorose ricerche
opera
Reich,
Steve
di
musicians
18
for
Glass: quello stesso anno infatti vide la luce Music
minimaliste inaugurate nei primi Sessanta.
fine nel momento stesso in cui si accingeva a sperimentare percorsi musicali più
La minimal music, per bocca dei suoi stessi padri fondatori, decretò così la propria
opere.
proprie
articolati e ambiziosi per la realizzazione delle
complessità le loro primarie esigenze minimaliste, si resero conto che quelle
Nel momento stesso in cui Reich e Glass riuscivano a sintetizzare in una crescente
con sé un mutamento di prospettiva stilistica, decretando così
o
portavan
ioni
composiz
nuove
‘trasgressioni alla regola’ impiegate nelle
di sancire il sorgere di un nuovo genere musicale.
permesso
aveva
che
comune
un’irrevocabile cesura con quel senso di ricerca
le comuni esigenze estetiche dei suoi vari attori, la sua fine – a livello
luce
alla
portare
di
permise
–
artistico
to
Se la nascita del minimalismo – come movimen
sensibilità, una nuova via minimalista del musicale. Fattore,
propria
la
secondo
ognuno
ricercare,
di
di comunità artistica – diede modo ai singoli musicisti
riscontrare nell’ascoltare composizioni di Young, Riley, Reich
possono
si
che
sonore
e
stilistiche
differenze
quest’ultimo, che contribuisce a spiegare le molteplici
di riferimento, dal momento che questa si costituì
musicale
ca
grammati
loro
la
con
te
criticamen
dialogare
di
e Glass. Compositori che non hanno mai cessato
a, che al tempo rappresentava l’ala conservatrice
accademic
comunità
nte
intransige
sua
alla
e
serialismo
del
proprio in opposizione al soffocante rigore scolastico
dell’avanguardia.
guardando oltre le tradizioni, di ricercare una nuova identità della materia
La libertà di esplorare culture musicali geograficamente diverse, di tornare al passato
tutto questo si può trovare in un’opera come Music for 18 musicians di
partenza:
di
ti
minimalis
vi
compositi
principi
sonora, di estendere il campo di potenzialità dei
febbraio).
(23
Catania
a
e
febbraio)
(18
ne
Monfalco
a
Steve Reich, che verrà eseguita oltre che a Roma,
prima, come disse egli stesso, e la cui influenza sonora e modulare può essere
Un’opera in cui Reich realizzò qualcosa che non aveva mai ascoltato
rintracciata anche in gruppi come i Tortoise.
in sequenza all’inizio, costituiscono ognuno la base per uno sviluppo musicale
La composizione si costituisce di undici accordi che, dopo essere stati esposti
e sonoro generato dal rifluire delle voci e dei clarinetti sul ritmo costante
ondeggiar
un
è
struttura,
della
autonomo. Il risultato, senza addentrarci nei particolari
delle più belle opere del minimalismo musicale, e il suo valore d’ascolto
una
è
musicians
18
For
Music
dubbio
Senza
del pianoforte e degli strumenti a percussione.
accade dal 1966, da quando cioè Reich comprese che suonare la
come
Così
ensemble.
suo
il
con
Reich
Steve
cresce insieme al fatto che sarà suonata dallo stesso
sul piano musicale occorre riunire le funzioni di compositore e di
sana
situazione
una
creare
“per
poiché
scriverla
lo
propria musica era un atto importante quanto
interprete”
Coubertin. www.stevereich.com
Da non perdere la data del 24 febbraio all’Auditorium di Roma Viale Pietro de
24 di fabio murru
suoni.recensioni bazar 02 2005
www.bazarweb.info
imoderni, o quelli di Ennio
on
su
i
da
e
pir
ra
si
iar
sc
La
e
tali
Quelli dei Blues Explosion, così sperimen
ni Svampa
Morricone, ironici e audaci. Dai suoni poetici di Nan
e travolgenti di Santana e Metheny
a quelli esplosivi
Blues Explosion
Damage
Mute
dei
non e mai entrato in contatto con i suoni
Per chi
grande
Blues Explosion di Jon Spencer ecco una a diversa
occasione per farsi rapire da un’esperienz
grande
un
ed entusiasmante. Il nuovo lavoro dei è
sibile
disco e fortunatamente e anche il più acces
sono stati
della loro carriera. Spencer e compagni ale e il
per anni trascurati nella loro ricerca music
tto non ha
tentativo di rinascita blues da loro prodo
nuovo album,
ottenuto il consenso che meritava. Nel
da Martina
anche grazie all’intervento di grandi ospiti (Massive
Topley ex partner di alcuni dischi di Tricky
James
Attack per intenderci), al grande sassofonista
y il loro lavoro
Chance fino a Chuck d dei Public Enemun blues rock
sembra essere arrivato al compimento: inventiva che
moderno, originalissimo con grandi ideei a lungo.
rimarrà nelle orecchie degli appassionat
Ennio Morricone
Once Upon a Time
Silva Screen
musicale di Ennio Morricone
Ad entrare nel mondo
la rotta tanta la
si rischia fortemente di perderede maestro ha
quantità e la qualità che il granOra esce nei negozi
messo al servizio del cinema. pur non potendo
questa raccolta in due cd che rappresentativa. E’
essere esaustiva è fortemente
ascoltare uno
solo grazie ad essa che possiamo
brani che sono
dietro l’altro molti indimenticabili icale mentre i
entrati nella nostra memoria mus agini altrettanto
nostri occhi erano pieni delle imm
rappresentano. Chi
meravigliose dei film che essi
enti note che
potrebbe dimenticare le coinvolg
o, il brutto e il cattivo”
accompagnano il film “Il buon note de “Gli
di Sergio Leone? O le suadentie Robert De Niro,
Intoccabili” con Sean Connery ar? Ci si rende
film per il quale ha sfiorato l’Osc
patrimonio artistico
conto in un solo istante che il regalato alla settima
di Morricone è un dono divino to a un compositore
arte. Un cd che è un vero tribu
unico e ineguagliabile.
Santana
Legacy Edition
Columbia legacy
Il 16 agosto del 1969 sul palcos
Nanni Svampa
Donne Gorilla
Fantasmi E Lillà
Gold
Retro anni
di attività artistica dedicata
Milanese,40
alla canzone d’autore e al teatro. Il suo nome
può essere sconosciuto a molti in virtù del
carattere tipicamente regionale della quasi
totalità della sua opera artistica. Ma Svampa
oltre ad essere una personalità di spicco
nell’ambito dello spettacolo milanese e anche
un sensibile menestrello che ha contribuito
alla diffusione dell’opera di George Brassens
fin dagli esordi della sua carriera ha cantato
in milanese innumerevoli traduzioni delle
canzoni di Brassens. Ora esce Donne
Gorilla Fantasmi E Lillà, un doppio cd che
contiene 25 canzoni del celebre cantautore
francese interpretate per la prima volta in
italiano. La voce di Svampa è come sempre
leggera e bellissima, addirittura migliorata
con il passare degli anni. Il tessuto musicale
costruito da Ettore Cenci è raffinato e ricco di
variazioni musicali. Una musica davvero bella
e gradevole che non tradisce lo spirito degli
originali. Svampa inserisce anche tre brani
tradotti dal grande Fabrizio De Andrè altro
diffusore della poesia di Brassens. Un lavoro
maturo quello di Svampa, più facilmente
accessibile ai suoi innumerevoli fan ma che
dovrebbe interessare tutti, anche i giovani che
sono interessati alla poesia.
cenico di
sconosciuto Carlos Santana e il suo gruppWoodstock il quasi
alla storia della musica rock per sempre. o si consegnano
l’emozione e lo stupore che Santana portòDifficile descrivere
al suo enorme talento chitarristico e alla sul palco grazie
di rock, musica afrocubana e jazz elettricesplosiva miscela
in progress di quell’indimenticabile musico. Ora l’intero work
una bella confezione che contiene due cd.a è racchiuso in
presenti i brani, completamente rimasterizzaNel primo sono
to, di grande
spessore come Waiting, Savor
e Jingo, nel secondo cd troviamo le sessio
portarono poi alla stesura definitiva della ni originali che
gruppo propose a Woodstock. E infine lemusica che il
della famosa esibizione dell’agosto del 69incisioni live
sfolgorante e potentissima Soul Sacrifice compresa la
ipnotico coinvolse completamente il pubblche col suo vortice
ico e portò la
band nella leggenda.
Pat Metheny Group
The Way Up
cords
NonesuchMethRe
eny Group viene sempre
Ogni uscita del Pat
appassionati del
attesa con gran trepidazione dagli in tante altre
geniale chitarrista. E l’attesa, come
Way Up è un album
occasioni, non è stata vana: The o in continua
straordinario, un imponente lavor arabile compagno,
espansione. Metheny e il suo insep ne il più superbo
il pianista Lyle Mays, portano a termi
ica e ininterrotta
e coesivo sforzo musicale: un’un profondità strutturale
composizione di 68 minuti d’una inventiva. La musica
senza precedenti e di sconfinata
enti tipici del jazz,
scritta lascia ampio spazio agli elem cità tecniche
improvvisazione, e straordinarie capa
bri consolidati del
dei musicisti tra i quali, oltre ai mem ero americano
svizz
sta
onici
l’arm
e
anch
c’è
po,
grup
un disco imperdibile,
Gregoire Maret. Siamo di fronte a si aggiunge al già
sorprendente, di valore eccelso che
Metheny ha saputo
prezioso patrimonio artistico che
arci.
regal
26 di ciro bertini
leggere.recensioni bazar 02 2005
www.bazarweb.info
Tra giovani scrittori e
mbini prodigio”
“ba
Dal romanzo cult del 42ennne Foster Wallace al decimo romanzo
della 37enne Amélie Nothomb. Fino al 26enne Paolo Cognetti. Con
un libro che davvero non t’aspetti…
BAZAR SEGNALA
OBLIO – David Foster Wallace (Einaudi. 396 pp., 15 euro)
Non si può prescindere da Foster Wallace. E non tanto per l’alone
iano,
di leggenda che già lo circonda, a soli 42 anni. Californ
in
già giovane promessa del tennis, dopo una brillante laurea
filosofia ha scritto Infinite Jest romanzo cult di 1.434 pagine
anche
(nell’edizione italiana edita da Fandango, da cui è uscito
o,
prolific
molto
è
più
In
.
sistema)
del
scopa
La
mo
il bellissi
i
essendo autore di una serie di saggi sugli argomenti più disparat
i
oltre a varie raccolte di racconti dai toni caustici e corrosiv
dalla
(pubblicati da Minimum fax e Einaudi). Ormai è considerato
critica pressoché unanime il più valido epigono dei grandi maestri
Ma se
del romanzo postmoderno americano: Barth, Pynchon, Delillo.
non si può fare a meno di affrontarlo, è perché è davvero bravo.
della
Spesso in maniera stupefacente, in pratica un virtuoso
che
sione
l’impres
ura
addiritt
dà
volte
A
a.
narrativ
one
costruzi
tutto
non ci siano limiti al suo talento, che possa occuparsi di
à ai
– dalle questioni socio-politiche che coinvolgono l’umanit
della
dubbi metafisici che affliggono l’individuo, dai problemi
re
creazione artistica a quelli dell’indagine scientifica, dall’amo
più
alla disperazione - sapendo tutto rappresentare con lo stile
appropriato.
Prendiamo a riprova Oblio. Otto racconti, di lunghezza e respiro
altro
variabili. Un paio potremmo classificarli romanzi brevi. Un
una
paio short stories. Gli argomenti? Strategie di marketing per
erà
nuova merendina. Un episodio scolastico traumatico che influenz
e di
la vita di quattro compagni. La confessione di un impostor
nome David Wallace. Problemi coniugali derivanti dal russare.
e
Un artista che compone opere di merda - nel senso letteral
.
del termine – che gli fuoriescono per così dire già sagomate
L’impotenza di un padre di fronte alla morte per ustione del figlio
i
neonato. Si tratta quasi sempre di racconti torrenziali, infarcit
poiché
E
pagina.
ogni
a
corso
il
deviarne
ro
potrebbe
di idee che
è
sprizzano intelligenza in ogni direzione, per gustarli appieno
consigliata la rilettura.
Colonna Sonora: BECK Odelay
TALENT SCOUTING
PENSARE
LEGGENDO
SATURDAY NIGHT LIVE – T. Shales/J. A. Miller (Kowalsk
i
editore. 656 pp., 22 euro)
E’ un rito, che a ottobre compie 30 anni. Viene officiato ogni
sabato alle 23.30. Via etere sul network NBC, in diretta
per
il pubblico pagante. Il suo nome è: Saturday Night Live.
La
ricetta del suo successo è semplice. Si chiama una personal
ità
dello show-business - che di solito fa tutto fuorché
il
bravo presentatore - e gli si mette in mano un microfono
con
l’incarico di condurre la serata. Poi si scelgono i migliori
gruppi della scena rock del momento e li si invita a esibirsi
sul palco (live, of course!) Infine si coltiva un vivaio
di
promesse della comicità e gli si offre una chance di darsi
in pasto a qualche milione di spettatori. Naturalmente,
come accade in cucina, il vero segreto per ottenere
un
risultato eccellente risiede nell’accurata selezione delle
materie prime. Fallirne qualcuna o usarne una riciclata
può
compromettere l’intero esito. Questo lo sanno talmente bene
le menti che sovrintendono il SNL, che non c’è praticamente
comico americano di valore che non abbia partecipato
al
programma. Qualche nome? John Belushi, Dan Aykroyd, Chevy
Chase, Bill Murray, Steve Martin, Billy Cristal, Mike Myers,
Eddie Murphy, Ben Stiller e Adam Sandler. E i musicisti?
Dai
Rolling Stones ai Nirvana, fino a Sinead O’Connor che proprio
su quel palco strappò la foto di Giovanni Paolo II, dando vita
nel 1992 a uno scandalo che fece epoca.
Finalmente – complice Kowalski, l’editore dei comici
televisivi più gettonati – arriva un libro che ne ripercor
re
la vita, dando voce direttamente ai protagonisti. Dalle loro
parole trapela l’entusiasmo partecipativo e l’atmosf
era
di elettrizzante creatività, data dal sapiente mix
di
organizzazione e improvvisazioni. Ma, quasi inevitabilmente,
l’elemento più stuzzicante è dato dal gossip. Argomento?
In
linea con il SNL: sesso, droga e rock’n’roll.
Colonna sonora: PIZZICATO FIVE Made in Usa
120 pp., 8,50 euro)
MANUALE PER RAGAZZE DI SUCCESSO – Paolo Cognetti (Minimum fax.
resto sempre elevata in
Il libro che non ti aspetti. Non certo per la sua qualità, del
italiani. Semmai per la
casa Minimum fax, anche quando si tratti di far esordire autori
no in rapporto all’età
maturità stilistica di tutti e sette i racconti che lo compongo
da chiedersi, in un’epoca
viene
E
anni.
26
solo
ha
Cognetti
Paolo
Infatti
ore.
dell’aut
giovani scrittori, lui
storica che etichetta la generazione dei 40enni ancora come
fare a meno, in più di
puoi
non
lo,
leggendo
Eppure
?
prodigio
bambino
che cosa sia. Un
la data di nascita.
re
verifica
e
a
copertin
di
quarta
la
are
un’occasione, di controll
l’essenziale. Però lo fa
Delle protagoniste ad esempio, le ragazze di successo, ti dice
ittori e riproducendo
con una totale immedesimazione nei loro pensieri spesso contradd
di Flaubert, che potrebbe
millimetricamente il loro agire impulsivo. Insomma una specie
fuori sono quelli di
dichiarare: “le ragazze ce sont moi”. I ritratti che ne vengono momento. Insegnanti
dato
quel
in
solo
ma
ili
afferrab
azione,
trasform
continua
in
donne
autogrill, disoccupate che
di matematica, pubblicitarie in carriera, cameriere in un
ricerca di strategie per
alla
sempre
ma
disagio,
a
spesso
,
inquiete
danno feste. Tutte
sono esseri inadeguati,
accanto
hanno
che
maschi
i
loro,
a
o
stare meglio. In confront
alle prime difficoltà,
superficiali: se capita che si interroghino, si bloccano
a Nicola: la vasca da
lasciandosi facilmente distrarre dall’inessenziale. Come accade
sorprendere dalla compagna
bagno gli va a fuoco e lui, la casa inondata di fumo, si fa
. Alla fine, il bello di
a guardare la televisione senza neanche aver aperto le finestre
- tutto può accadere
inatezza
indeterm
di
senso
un
da
pervasi
sono
che
è
racconti
questi
a. Come nella vita,
rarefatt
stesso
tempo
al
e
a
compless
è
realtà
la
che
e
come no –
quella vera.
Colonna sonora: CORNELIUS Fantasma
www.bazarweb.info
bazar 02 2005
leggere.recensioni di ciro bertini 27
UPPER READERS
OLD
FASHION
DIARIO Volume I (1953-1958) – Witold
Gombrowicz (Feltrinelli. 446 pp., 30
euro)
Un evento letterario. Come definire
altrimenti la prima edizione completa in
Italia del diario di uno dei più grandi
scrittori del ‘900, il polacco Gombrowicz?
Attenzione però: non aspettatevi di
trovarci confessioni intime o, meno che
mai, rivelazioni scandalose. Questo è
un diario solo in teoria. Ad esempio, la
scansione temporale è inventata di sana
pianta, nel senso che è stata innestata a
posteriori dall’autore nella maniera più
confacente al discorso che egli intendeva
portare avanti. Si intuisce subito, allora,
come questo procedimento abbia a che fare
più con la struttura romanzesca che non con
la registrazione di tipo diaristico. Tanto
da far considerare il Diario come un’opera
a parte nella produzione del nostro, per
alcuni il capolavoro.
Cosa potete trovarci allora? Innanzitutto
una sublime autenticità, quella che
può darvi solo uno che come Gombrowicz
abbia il coraggio di mettersi al centro
del testo dichiarando: “io sono il più
importante e forse l’unico dei miei
problemi, l’unico dei miei protagonisti
dei quali veramente m‘importi”. Poi delle
filosofiche,
investigazioni
profonde
originate da eventi quotidiani – reali o
frutto della sua fervida fantasia – nel
tentativo disperato di ordinare il caos
della vita. Come dimenticare il racconto
dello scarabeo rovesciato sulla corazza?
Rigirandolo, Gombrowicz pone fine alla
sua agonia, ma solo per accorgersi che
ce n’è un altro nelle stesse condizioni.
E poi un altro e un altro ancora, in una
sequenza che non ha fine. Quando smettere
di salvarli? Quando dire la parola basta
e lasciare l’ultimo in preda a una morte
certa? E perché proprio quello e non quello
prima o quello dopo? Così doveva sentirsi
proprio
del
consapevole
Gombrowicz,
genio, schiavo della propria sensibilità
artistica come di uno scarabeo.
AUBELE
FEDERICO
sonora:
Colonna
GranHotelBuenosAires
ANTICHRISTA – Amélie Nothomb (Voland. 118 pp.,
13
Eccola! Amélie Nothomb è tornata. Fa la sua compar euro)
sa una volta l’anno,
con puntualità ossessiva. Dopo aver congegnato
una nuova trappola
narrativa, breve ma inesorabile. Infatti, la
sua scrittura è come la
tela di un ragno. Ti attira incuriosendoti con
poche frasi secche: “Il
primo giorno la vidi sorridere. Subito deside
rai conoscerla. Sapevo
bene che non sarebbe accaduto”. E senza neanche
che te ne accorga ti ha
già avvolto nel suo bozzolo. Poi, stordendoti,
ti costringe a un tour
de force che ti priva della volontà di distri
carti. Un procedimento
che avrebbe un che di vampiresco, non fosse che
alla fine ti risputa
fuori e tu sei uguale a quello di prima. Anzi,
una critica, il punto è proprio questo. La sua volendole muovere
è senz’altro ottima
letteratura, ma di intrattenimento. Straor
dinari
se non pretendi che un romanzo ti faccia penetr amente efficace,
are qualche mistero
oppure uscirne con un diverso grado di consap
evolezza.
La protagonista del suo decimo romanzo –
a 37 anni, per altri
un’età da esordio letterario - è l’adolescent
e Blanche. Solitaria
per necessità, essendo tutt’altro che avvene
nte e brillante, è attratta
irresistibilmente da una compagna di università,
Christa, che in pratica è il
suo opposto. Blanche immagina Christa irragg
iungibile. Invece è proprio lei a
cercarla, piombando in casa sua e scompaginand
o via via le poche certezze su
cui si fonda l’esistenza di Blanche. Come nel
peggiore degli incubi, Christa è
capace contemporaneamente di accattivarsi l’affe
tto dei genitori di Blanche e
metterla ai loro occhi in cattiva luce. Se Blanch
e di fronte a un simile attacco
è incapace di reagire, non è solo per inetti
tudine, ma perché si interroga e
le affiora il dubbio di essere lei tra le due
quella sbagliata. Dovrà quindi
cercare in fondo a se stessa delle motivazioni
per
Christa. Insomma, come spesso accade nelle storie trasformarsi in una antidella Nothomb, i personaggi
più che entità reali sembrano incarnare scissi
oni di
principale, aspetti duplici che si fronteggiano personalità del personaggio
fino a che uno dei due non
soccombe. Quale? Leggetelo per scoprirlo.
Colonna sonora: BRAN VAN 3000 Discosis
BAZAR COLLECTION
I PREMI IG NOBEL – Marc Abrahams (Garzanti. 368 pp., 18.50
euro)
Indovina indovinello: che cos’hanno in comune le seguenti
tre storie?
Un uomo, dopo essersi punto un dito, emana un fetore
putrido
anni. Un altro somministra del Prozac a delle cozze rendendo per cinque
le felici. La
criminalità a Washington cala drasticamente grazie alle
emanazioni mentali
emesse congiuntamente da quattromila meditatori yogi. Sbagliat
o: non si tratta
dell’ultima raccolta di racconti dello scrittore american
o più cool del
momento, ma di uno dei più bizzarri campionari che ci siano
mai capitati sotto
gli occhi. Si chiama I premi Ig Nobel ed è il resoconto annuale
di
premiazione che si tiene a Cambridge e parodia di quella estremamuna farsesca
di Stoccolma ricalcandone gli argomenti (economia, letterat ente seriosa
ura, medicina,
fisica, ecc.). La giuria è composta dai redattori di una
rivista di satira
scientifica diretta dall’autore del libro – “Annals of Improbab
ile Research”,
www.improbable.com per saperne di più – e da un manipolo
di scienziati,
giornalisti e altri professionisti provenienti da tutto
il mondo. Tanto per
rimescolare le carte, a consegnare i premi Ig e quindi
a enunciare le più
strampalate motivazioni che hanno portato ai conferimenti
spesso ci sono premi
Nobel in carne e ossa.
Elemento comune alle ricerche premiate è senz’altro la loro
inutilità: forse con l’unica eccezione dell’Ig
per la pace “assegnato alla Marina Britannica
per l’ordine dato alle sue truppe di limitarsi
a gridare ‘Bang!’ invece di usare proiettili”
di cui sarebbe da auspicare una tempestiva
applicazione. A creare ilarità poi ci pensano le
astruse dimostrazioni con pretesa di inoppugnabile
scientificità: pensate che con un po’ di pazienza
potete persino calcolare le probabilità che avete
di andare all’Inferno! Quantomeno ci finirete
ridendo.
Colonna sonora: BILL FRISELL Unspeakable
28 di marco begani
leggere.fumetti bazar 02 2005
www.bazarweb.info
La rinuncia a capire
Accettare verità che non si capiscono, e lasciare che
penetrino nelle
fessure della mente. O sforzarsi di capire
feno
men
i
di
dalla nostra logica. Tra pinguini che ci salvano e fum costume lontani
etti gay che
conquistano lettrici in tutto il mondo
Wazem, PASSEGGIATE,
Liza
rd edizioni 2004
Questa storia
Online nel sito di
Torino Comics
(www.torinocomics.com)
il bando dell'ottava
edizione del Premio
Pietro Miccia 2005 (con il
patrocinio dell'Associazione
Culturale Anonima
Fumetti). Il tema del 2005
è "Cinema & Fumetto". La
scadenza è 4 marzo 2005.
C’è tempo
fino al 12 febbraio per andare
a vedere la personale di un guru della versatilità,
fluttuante intorno al limite fra fumetto, animazione,
fotoillustrazione, web-design e inquietudine. Anche
chi non ha mai sentito parlare di Dave McKean
certamente le sue opere le ha avute sotto gli
occhi. Nella sua carriera ha ideato centinaia di
copertine per CD, ha lavorato per varie campagne
pubblicitarie (Nike, Kodak, BMW), ha pubblicato
su testate come New Yorker, Playboy, Blur, ha
collaborato alla realizzazione di pellicole (Alien 4),
ha disegnato fumetti (sue le copertine della serie a
fumetti inglese The Dreaming) e illustrato le pagine
– fra gli altri - di Neil Gaiman.
La mostra retrospettiva Narcolepsy, a lui dedicata,
è organizzata dall’Associazione Trattodunione e
da Hazard Edizioni con il patrocinio del Comune di
Milano. L’universo proposto da McKean si articola
attraverso poco meno di 400 opere originali,
in un percorso che a partire da una camera da
letto esplora foto, illustrazioni, copertine, film
d’animazione, video-clip, libri per bambini e altri
formati. Fatevi stupire.
Per farvi un’idea: www.dreamline.nu
Info: www.hazardedizioni.it/mostre
è stata disegnata nel 2001 e pubblicata
Pierre Wazem è nato trentacinque anni fa a Ginevra, in Italia lo scorso anno.
la scuola di Arti Decorative. Nel 2002 ha pubblicatodove ha studiato presso
un album di successo
intitolato Presque Sarajevo (Quasi Sarajevo), dopo un’espe
rienza di scambio
culturale nella capitale bosniaca, della quale – dice
–
E riporta un episodio, noto alla città e a chi ci capita,non ha capito nulla.
insospettabile vecchietta che durante la guerra facevadell’arresto di una
il cecchino dalla
finestra di casa sua. La sostanza di questo album è
del tutto diversa, ma non
è diverso l’atteggiamento: la rinuncia a capire, e il grande
coraggi
o di lasciare
che la verità delle cose, degli avvenimenti e del dolore
penetri con dolcezza
nelle fessure della mente.
Wazem ci racconta la sua vita (tutta) attraverso
da dopo–sbronza, in cui rievoca immagini, ricordiun sogno, una visione
si rivelano per quello che sono: vere radici dell’esise persone (i genitori
tenza) per rimontare
tutta la percezione della propria identità, e anche
della propria solitudine.
Questa autobiografica confidenza è di un’intimità quasi
imbarazzante. Ma a
sgombrare il campo da ogni sospetto di invadenza
(sua nei nostri confronti,
perché la nostra nei suoi è sancita e accettata fin dalla
prima vignetta) è la
leggerezza del linguaggio, che pervade il disegno e
viaggio mentale la madre ha una testa di topo, cosai personaggi. Nel suo
che
lei non riconosce
e che rapidamente passa in secondo piano, quando
cui lo ha abbandonato bambino, o gli confessa che porta il figlio al luogo in
ha rinunciato ad averlo
con sé per una gomma bucata. E lui non riesce a confess
arle che ha bevuto
sconciamente la sera prima, sarebbe troppo comple
sso;
lo suggerisce a noi
raffigurando uno schema articolato del processo della
distillazi
one. È’ l’ironia,
infatti, che toglie peso alla condivisione del suo segreto
. Anche graficamente,
tutto è impalpabile, accennato. I volti stilizzati ci invitano
a interpretare la
nostra parte, a partecipare degli stessi avvenimenti;
disegni dei bambini e ci proiettano istantaneamente gli ambienti ricordano i
nella
dimensi
one onirica
e malinconica del suo percorso.
Un percorso analitico di enorme importanza, in cui l’autore
- protagonista si
sveste delle menzogne che usava raccontarsi per non
sentire male, dei riti
e dei falsi ricordi, in cui credeva esistesse tutto, e in
cui
invece
nulla esiste.
Un processo di distillazione, appunto, da cui alla fine
gocciolano soltanto il
perdono e la consapevolezza, come alla fine di una storia
da bagno vuota in cui si è risvegliato dai fumi dell’alco d’amore. La vasca
l può infine essere
riempita di acqua calda e accogliente. Riempita di sé.
e doloroso intorno al mondo privato è accompagnatoQuesto cammino dolce
pinguino con le orecchie. Non prendetelo sottogamba: da un certo spassoso
è la parte che ci salva,
e che alla fine ci lava la schiena.
Shonen Ai. Libri per fanciulle?
Da questa parte del mondo, i termini giapponesi Shonen ai o
oscuri. Il primo in inglese viene tradotto come boys’ love, cioèYAOI restano apparentemente
mentre il secondo è l’acronimo di YAma nashi, Ochi nashi, Imi di amore tra giovani maschi,
nashi, che letteralmente vuol
dire ‘senza tensione, senza soggetto, senza trama’. L’equivalente
(Plot? What plot? ovvero ‘Trama? Quale trama?). Entrambi sono dell’anglosassone PWP
generi di fumetto, il primo
prodotto da autori professionisti, il secondo da amatori, dai contenut
i sessuali più espliciti
(sempre fra uomini), e sono i fumetti più letti dalle teen-agers
giapponesi. Il primo fumetto di
questo genere, June, vide la nascita negli anni ’70 e viene pubblica
Lo studioso di gender Mark McLelland (http://www.cult-media.com)to tuttora.
del fenomeno, su una base storica (ad esempio, i ruoli delle attrici fa un’analisi molto attenta
nel teatro tradizionale
giapponese erano ricoperti da uomini) e anche su una base di
confronto di categorie di
media. Infatti, il fumetto costituisce in Giappone una fetta importan
il 40%), ed è un fenomeno di costume estremamente rilevante. tissima dell’editoria (quasi
E se questo genere di storie non esiste nel nostro fumetto, dice Come la televisione da noi.
come Star Trek o Starsky and Hutch il rapporto (quasi intimo) McLelland, in serie televisive
fra i protagonisti maschili è
comunque il fulcro essenziale delle storie.
Fenomeno solo giapponese? Affatto: la Kappa Edizioni pubblica
8) di Kazuma Kodaka e CHE CARINO! (seconda serie) di Kawaii KIZUNA (arrivato al n.
Hito. Per la saggistica,
Castelvecchi ha pubblicato un paio di anni fa Shonen Ai di Veruska
Sabucco. E siamo in Italia.
Ma il genere conquista lettrici in tutto il mondo.
Se ne parla? Certo, in rete. Sul sito www.forumfree.net Ainely
scrive:
Mamma mia !!!!! Ma dico io , i genitori dovrebbero capire ! In
generale tutti dovrebbero capire
, sopratutto quelli che se la prendono con le ragazze che leggono
gli yaoi .... Non c'è nulla di
male se li leggiamo , perchè agli uomini è concesso guardare
riviste e filmini con le lesbiche ,
e a noi non è concesso di leggere un fumettino ? Ricordo ancora
la
faccia di alcuni miei amici
quando hanno saputo cosa leggevo ... Erano tutti lì scandaliz
zati e increduli . Al che io gli ho
detto , ma perchè prima di criticare non guardate cosa leggete
può trovare interessante un fumetto con due gay protagonisti? voi ? Perché una ragazza non
www.bazarweb.info
bazar 02 2005
notte di andrea lisi 31
Signore e signori: Sua
Eccellenza Legowelt
Uno che rovista teneramente nella spazzatura tecnologica frammenti di
emozioni a buon mercato di cui la nostra adolescenza è piena. Per suoni
cerebrali che diventano fisici
Decostruisco ergo sum. Ha un nome che è tutto un
programma, Legowelt, sì esattamente quelle compo
nenti di
plastica con cui da piccolini noi della generazione cresciu
ta tra
gli anni ‘70 e ‘80 ci siamo spacciati per costruttori (!!!!).
Ormai
un giochino da culto degli appassionati del modernariato,
per
cui l’apertura che prende a prestito un concetto della teoria
architettonica non giunge peregrina.
Al secolo Danny Wolfers da L’Aja, Olanda
do la
migliore etichetta del settore sopravvissuta, malgra
falcidia
dell’ultimo anno, groove, abbia eletto la sua alla
route
migliore traccia del 2002, è uno dei grandissimi disco“dance
evolution” a cavallo degli ultimi due secoli meno della
riconosciuti.
Di una prolificità impressionante, ha inciso anche
sotto
innumerevoli pseudonimi, Catnip, Macho cat garage,
Squadra
Blanco, Gladio slave of Rome, ha rallentato la produz
ione
solo nell’anemico 2004, vero anno di crisi per la creativi
tà
musicale in tutti i generi.
Ma è sempre sulla scena; on the road in America per tutto
gennaio con un tour impegnativo insieme agli altri membr
i
della squadra Bunker, sua etichetta di riferime
poi a
febbraio la fatidica data di Napoli all’Arabesk che nto,
spinta a
più non posso per una serie innumerevole di motivi.va
Perché ha
il classico look nerd autistico che è sempre stato appann
aggio
dei migliori inventori della techno, quelli che sperimentano
e lasciano ai “front-men superstar djs” la preocc
ne di
essere adorati, di estendere al dance floor l’assilloupazio
di piacere;
perché ha compreso precocemente che l’elettro
nica da
sballo virava verso la nostalgia già con le sue prime
uscite
ufficiali del ‘98, e perché di questa comprensione
ha dato
una rappresentazione incredibilmente densa, comple
ta
dietro l’apparente semplicità del suo linguaggio synth, di una
plasticità vintage sul filo dell’ironia ma mai slittante
la
pura ironia, con quelle riedizioni dei soundtrack daverso
film di
horror all’italiana sublimati epicamente grazie a un’ossa
tura
techno electro degna del miglior Detroit Sound.
La sua musica è la desacralizzazione delle pretese d’immortalità
del genere umano pre 11 settembre, abbagliato dalla potenz
a
dell’impero digitale, è il rovistamento tenero nella
spazzatura
tecnologica di frammenti di emozioni a buon mercat
o di cui
è stracolma la nostra adolescenza, è la sontuo
barocca (a
tratti stucchevole) di chi non intende arrendersisità
deriva da basso profilo dell’era del trash, all’inevitabile
compositiva puerile e struggente al tempo stesso. è genialità
Infilatevi nei timpani pezzi come strange girl, sturmv
disco
rout, dirty love, disco tron e lasciate che realizzino ilogel,
miracolo
di sognare classico il banale, di provare fisico un
suono
cerebralissimo, di sentire nell’anima cosa stiamo
Il 4 febbraio all’Arabesk di Napoli (via Campana).vivendo.
Qasi qasi...ancooora!!!
Avanti febbraio. Ancora il Qasi di Modena!! Beh
ci andate regolarmente, non mi pagano :) ma mi già lo conoscete, forse
scelte di un’organizzazione che sta segnando altri appagano moltissimo le
colpacci a proprio favore
per aggiudicarsi il titolo di locale più cool dell’anno.
Tanto per cominciare
il 9 febbraio arriva Steve Bug, uno dei campioni europe
i della tech-house,
genere evergreen degli ultimi anni che non accenn
e continua a essere molto amato dai dance-mania a ad accusare stanchezza
Se volete farvi un’idea del genere suonato acquis c meno sprovveduti.
tate Bugnology, raccolta
mixata dal suddetto su Pokerflat, etichetta di tenden
za: bella dimostrazione
Mala Tempora...
Per il 12 febbraio è da confermare l’arrivo al Maffia di
Reggio Emilia di Richard Fearless dei Death in Vegas,
gruppo fondamentale per l’avvicinamento fra dance e
rock, che già si muoveva su questi territori di confine, oggi
attualissimi, nella seconda metà degli anni ‘90. I Death
in Vegas hanno prodotto un album, sul finire del 2004,
Satan’s Circle, che evidenzia la comune matrice elegiaca
della electro e dell’indie rock più psichedelico. Nella loro
recente apparizione romana, in una sorta di show case di
lusso, hanno smorzato i toni mondani della serata creando
una colonna sonora dai toni cupi crepuscolari. Mala Tempora
Currunt!
Maffia – Illicit Music Club, circolo arci v.le Ramazzini, 33
Reggio Emilia. Tel. 0522922280
32 di marcello amoruso
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Nomadismi notturni
Percorsi obliqui tra concerti, dj set, seminari, labo
ratori, teatro e mostre. Per
imettere ogni volta tutto in gioco
E’ stato già tutto inventato? Allora…
“revisited your night life!”
Quand
o è nato Re:Life tutti ne avranno apprezzato il
anni quel nome è diventato un fatto e ha dato vigore nome, e a distanza di tre
al tessuto morfologico che lo
costruisce: Re: come revisited, rivisitato, e life come vita.
Un nome, un programma.
Se tutto è già stato inventato, bisogna rifarlo, rimettendosi
in gioco, ricominciando
da capo. Giunto alla sua terza stagione senza battere
consacra per il terzo anno consecutivo Raffaele Costanciglio, il club romano
per questo mese invita ospiti eccezionali. Il 5 Nicola tino padrone di casa e
Conte Jazz Combo feat Till
Bronner (Blue Note Rec.), il 19 Michael Rutten / Soulpa
trol (Compost Rec.), il 26
Daniel Givens (Aesthetics Records).
Bazar incontra Raffaele Costantino
Vieni riconfermato resident per la terza stagione consec
utiva, qual è il tuo rapporto
con Re Life?
Il mio rapporto con Re:life è molto intimo, questa serata
è cresciuta con me. Il
nostro pubblico è molto attento e per fortuna anche
molto esigente e questo fa
si che il resident della serata debba essere sempre all’altez
za degli ospiti che
si alternano sul palco de La Palma. Non è facile fare
da padrone di casa con
personaggi come Amon Tobin, Groove Armada, Nicola
Conte, ma a un dj è la
migliore scuola che si possa augurare.
Che rapporto c’è tra Re life e il tuo progetto Xcoast?
Grazie ad Hertzz prima, e Re:life dopo, ho avuto la fortuna
con molti dj, produttori e musicisti, che mi hanno ispirato di avere a che fare
al momento in cui sono arrivato a focalizzare il mio suonogiorno dopo giorno fino
come dj e poi come
produttore: Xcoast ne è il risultato.
La Palma, via Giuseppe Mirri 35, Roma. Info: 064359
9029
Teatro polivalente occupato di Bologna:
serate di elettronica e jazz
Locanda Atlantide, contenitore
multiculturale a portata di flaneur
Collocata nel cuore del quartiere S. Lorenzo, avamposto della
flanerie capitolina, la Locanda Atlantide non ha mai avuto
vita facile, percorsa da una storia alquanto turbolenta. Due
anni fa mettono i sigilli, resta chiusa per dieci mesi, ma gli
animatori non ci stanno. E dopo una estenuante lotta con gli
apparati burocratici riottengono l’apertura: sperata da più parti
e acclamata a viva voce. Eccoci qua, all’interno di uno spazio
semplice ma funzionale alla versatilità del palco, prestatosi
a ospitare concerti, teatro, danza e reading letterari.
L’attività del centro si concentra anche su dibattiti, seminari,
laboratori, presentazioni di libri e dischi, seguendo una logica
che non tradisce mai gli intenti: “Anche là dove la Locanda si
avvicinava a esperienze già consolidate o di maggior richiamo
si è sempre avuta attenzione a un tipo di spettacolo che non
fosse esclusivamente un modo per passare il tempo, senza
comunicare alcun vero stimolo al pubblico”. La Locanda ritorna
in grande stile, e a pieno regime continua nella “estenuante”,
ma in questo caso accorata, ricerca di interventi culturali di
spessore, investendo i linguaggi dell’arte a tutto spiano.
Il 4, sul palco della Locanda, Daniele Sepe; il 6 suonerà Canio
Loguercio. Per i prossimi appuntamenti contattare l’infoline.
Locanda Atlantide, via dei lucani 22b, Roma. Info: 0644704540
Se il nomadismo è una chiara marca di identificazione
notte, la storia del Tpo si erge a paladina di tale tensiondi realtà underground della
l’occupazione da parte di un gruppo di artisti e studen e randagia. Partito con
ti del Teatro dell’Accademia di
Belle Arti di via Irnerio, l’edificio viene sgomberato dopo
5 anni di attività culturali e
politiche nel 2000, il collettivo costretto al trasloco si trasferi
sce “temporaneamente”
all’ex Euraquarium di viale Lenin.
Dopo quasi 10 anni di attività, al Tpo converge oggi una
cui includere realtà quali Indymedia, H2O dj’s Crew, rete associazionistica in
Gruppo Elettrogeno. A questi si è aggiunto da poco Sexy Shock, Ya BAsta!,
Visual city virus: laboratorio
multimediale formatosi all’interno del centro. Dai labora
proiezioni al teatro-danza, con un’attenzione partico tori ai work-shop, dalle
lare ai concerti e ai dj set
di ricerca. Tra gli appuntamenti fissi, Metronotte: la serata
elettronica del giovedì
dedicata alle sonorità urbane più ricercate, con live act
nel rinnovato bar “I love TPO”. Sonorità dei Ma-Ri, la di musicisti, dj e produttori
ha già visto sul palco del locale il pianista americano rassegna settimanale di jazz,
Uri Caine e il duo giapponese
The Ruins. Se provate a chiedere quali sono i parame
tri di scelta dei musicisti
ospiti rispondono così: “Ci sono state serate in cui il pubblic
o era veramente minimo
in altre era eccessivamente numeroso tanto da dover
abbiamo mai pensato che un buon concerto si potesschiudere l’ingresso. Non
e giudicare dal numero di
spettatori”.
Per i prossimi appuntamenti: www.ecn.org/tpo.
Viale Lenin 3, Bologna. Info 051 6241854
Il Vicoletto un anno po:
tra burle e
raffinatezza autenticdo
a
Soprannomi
nato La locanda
e una sfilza di appuntamenti dell’arte, il Vicoletto compie adesso un anno. 365 gior
ni
un’atmosfera burlesca e raffi dedicati all’intrattenimento culturale a tutto tondo in
Ad animare gli spazi del locanatamente casalinga: musica, cinema, teatro e mostre.
le è l’associazione culturale
inequivocabile è quello di “cre
Omniart, il cui obiettivo
di tutti gli appassionati in gen are uno spazio vissuto e vivo, a disposizione degli artis
ere”
ti e
.
Buo
n compleanno!
Cortile Lo Presti 1, Palermo.
Info: 3887630113
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notte di alberto traversi 33
Clubbing: new
Swarowski style
ceramica. Pezzi
Gocce Swarowski e superfici in cemento di riso e vetro
e marocchine.
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spec
e
ò
di design e cuscini di seta. Poltrone rococ
cimentali.
rinas
ri
quad
di
onici
Dettagli in legni pregiati e affreschi elettr
età
sobri
osa
L’ultimo trend del club-design è una lussu
Buone nuove dal mondo della notte nazionale. La prima riguarda la sempreverde
Riccione. Il “suo” Pascià, storico locale, bandiera della nouvelle-vague negli anni
Novanta, si ripropone al pubblico, dopo due anni e mezzo di lavori, con un’immagine
totalmente rinnovata. L’architetto Marco Lucchi ne ha ridisegnato completamente gli spazi,
ampliandone la superficie totale che adesso si sviluppa su 4 piani. Della vecchia struttura è
rimasto solamente il lampadario-simbolo “rubato” al set del film “Il barone di Munchausen”
con i suoi angeli d’oro, le gocce Swarovski e le mille lampadine a candela. Nel nuovo
Pascià si riconoscono due aree ben distinte. La prima riguarda il dancefloor dove tra vetrate
panoramiche, giardini pensili, fontane e piscine ci si immerge in un total-white look, le cui
pareti variano di colore a seconda delle nuance delle luci. Qui, i pavimenti sono in cemento di
riso con inserimenti in vetroceramica di Positano e i banchi bar non sono altro che elaborate
sculture di pressofusione in alluminio realizzate per l’occasione.
La direzione artistica di quest’area è affidata a Gianluca Tantini, il dj resident è Luca Agnelli.
L’altra zona è caratterizzata dal LaLTO: ristorante lounge bar in cui si possono gustare i
piatti raffinati firmati da Moreno Cedroni, uno degli chef più creativi della zona. Un capitolo
a parte va aperto per lo spazio toilette: un vero e proprio locale nel locale, con tanto
di pista, consolle, bar e una zona antibagno unisex con angoli per trucco e shopping
di merchandising. All’ultimo piano, e come potrebbe essere altrimenti, c’è il terrazzo, area
aperta solamente in estate creata per respirare la notte come un grande attico da cui si
domina tutta la riviera.
Sempre in zona, tutti parlano della novità Sali & Tabacchi: casa colonica di fine 800 a
due passi dal centro storico di Reggio Emilia trasformata da poco in locale a 360 gradi
caratterizzato da un ambiente accogliente e sofisticato. Le scelte architettoniche e
l’arredamento sono sobrie e il lusso, non ostentato, si rivela con comodi divani in pelle di
varie specie. Lo spazio complessivo si sviluppa in due livelli: il piano terra, con l’ingresso
generale, il ristorante e un bar a isola circolare in vetro e acciaio, accoglie opere d’arte
pittorica che vengono esposte per promuovere giovani artisti italiani. Al piano superiore
invece trovano spazio due bar e una pista da ballo sovrastata da uno spettacolare soffitto a
travi di legno. Il legno è il materiale scelto anche per pavimento e bancone bar proveniente da
un vecchio club cubano. Il Sali e Tabacchi fa parte di un circuito di locali che, per comunanza
di tipologia, clientela e prodotto artistico, si sono trovati a condividere le stesse esperienze, gli
stessi artisti, gli stessi strumenti di marketing realizzando una sinergia che ha risvolti a livello
nazionale. La musica spazia dalla lounge chill-out, alla house melodica e commerciale. Tra
le sue pareti è facile incontrarsi vis-à-vis con Fernanda Lessa, Costantino Vitaliano o Beppe
Grillo.
Dalla East alla West Coast, un altro simbolo delle notti che furono e di quelle che saranno,
grazie ad un’altra massiccia rimodellazione, è il Meccanò di Firenze. Il suo stile aspro e
underground fatto di ferro e pareti metalliche è stato rivisto dallo “specialista” Gianni Gavioli,
celebre architetto di locali, che l’ha reso più raffinato e un po’ più elegante rispetto al passato.
I complementi d’arredo riflettono un perfetto mix tra oriente e occidente e comprendono pezzi
di design, moderne sculture, cornici di legno pregiato, divani ricolmi di cuscini di seta, grandi
vasi, specchiere classiche provenienti da mercatini etnici e marocchini, poltrone rococò e
grandissimi paralumi. Al successo di critica il Meccanò associa gran successo di pubblico.
Sulle sue piste da ballo, sovrastate da grandi lampadari Swarovski e circondate da ben
quattro american bar, gravitano in media duemila persone a sera.
Un’altra città che negli ultimi tempi sta facendo parlare molto di sé è Padova, luogo in cui, a
detta degli habitué della notte, non si dorme mai. Il locale del momento a Padova si chiama
The Klub. Nato lo scorso anno da un’idea di Mauro Ferrucci e Alex D’Este, il locale si
riconferma come una delle mete più ambite della nightlife veneta. Un vecchio hangar con
soffitto a volta su cui vengono proiettati come affreschi elettronici quadri antichi dai
colori caldi raffiguranti scene religiose rinascimentali. Vicinissimo all’uscita autostradale
di Padova Est, il locale sta diventando un must per i cultori della house di qualità, apprezzata
anche da vip e stelline di casa, da citare per tutti Martina Stella e Lapo Elkann. Più di 2.500
persone si possono divertire contemporaneamente ogni sabato sera nelle tre sale arredate
in pelle nera, marmi bianchi e metallo. Si passa da tranquille sonorità chill-out al meglio
della produzione musicale house firmata Airplane records, per finire nella terza sala con il
sound commerciale della scatenata coppia Max Braghi e Stefano Mattara del team di Radio
Company. Nella sala principale il dj resident Keller spesso divide la consolle con il Tommy Vee
nazionale con cui ha dato vita al progetto Moltosugo: sulle loro note ad animare la nottata è la
voce melodiosa di Moony.
Pascià viale Sardegna, 30 Riccione. Tel. 0541697844
Sali & Tabacchi via Einstein, 26 Reggio Emilia. Tel. 0522558494
Meccanò via Degli Olmi, Parco delle Cascine Firenze. Tel. 0553313
71.
The Klub via San Marco, 106 Padova. Tel. 3296114887
36 di antonio incorvaia
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Tit
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Jan Van Eych, Adorazione dell’Agnello. 1432
gusti di chiara spegni 37
Agnello
Tra epigrammi impanati di sapore storico, mechoui al cumino di matrice
marocchina, coratella coi carciofi di gusto romano, ziryab di origine andalusa
scoprire…
e o’ Pignati di tradizione lucana l’agnello è tutto un mondo da
religiose. Alimento diffuso tra i
Vittima sacrificale da offrire alle divinità, simbolo di purezza, l’agnello è spesso un piatto tradizionale delle feste preparazioni e in Asia, specie
nostri pastori, abruzzesi e sardi in particolare, si mangia nella famosa moussakà greca, nel Maghreb in svariate
nelle regioni dominate dai mongoli, come nel nord della Cina.
Leggende di alta cucina
Ada Boni riporta nel suo “Talismano della felicità” l’origine di un’antica ricetta a base
di agnello. Pare che un “assiduo di Madame du Barry, pranzando una sera presso
una famiglia di nuovi arricchiti ebbe a dire che alla tavola della famosa favorita si
facevano spesso degli epigrammi”. La padrona di casa rimproverò il suo cuoco
di non averne mai cucinati e il malcapitato chef, per evitare il licenziamento, cercò
disperatamente la ricetta, ma senza successo. Creò allora un piatto ex novo, a base
di costolettine d’agnello alternate con pezzetti triangolari di petto d’agnello, il tutto
impanato e cotto sulla gratella. Spacciati naturalmente per i “famosi” epigrammi di
Madame du Barry, probabilmente mai esistiti, questa ricetta è arrivata fino ai giorni
nostri.
ricetta antica
Una
La pecora nel coccio o “Pignati” è una preparazione caratteristica lucana.
1
Ingredienti: 1kg di pecora, 300gr di patate, sedano, 3 cucchiai di pecorino,e cuocerla
bicchiere di vino rosso, olio, sale e pepe. Tagliare la carne in piccoli pezzi Mettere
rosso.
vino
di
per 15 minuti in una pentola con un filo d’olio e 1⁄2 bicchiere
la
nel “coccio” le cipolle tritate, il sedano, le patate schiacciate con una forchetta,
lentamente
carne, sale, pepe, il vino rimanente, un bicchiere di acqua e far cuocere
.
a fuoco basso per 40 minuti. Solo alla fine aggiungere il pecorino grattugiato
Libri per curiosare
Un giro su www.amazon.com suggerisce buone ispirazioni, dalla cucina etnica
al barbecue: The everything indian cookbook: 300 tantalizing recipes – from
sizzling tandoori chicken to fiery lamb vindaloo di Monica Bhide; Secrets of fat-free
Indian cooking: over 150 low fat and fat-free traditional recipes – from samosas to
mulligatawny to sout of lamb curry di Priya Kulkarni; Pork & Lamb di Joanne Weir;
The world encyclopedia of meat, game and poultry: essential visual guide includes
everything you need to know about beef and veal, lamb, pork, game and poultry
di Lucy Knox; Fresh ways with Lamb (healthy home cooking); Cook’s guide to
meat: all you need to know about choosing, preparing, and cooking with meat, plus
delicious recipes featuring beef, lamb, pork, sausages and cured meats di Lucy Knox;
Barbecuing and sasusage making secrets: how to buy beef, pork, poultry, lamb, fish
and sausage di Charlie Knote.
Romanità
Nel vocabolario romanesco abbacchio è il figlio della pecora ancora lattante
o da poco slattato, l’agnello invece ha quasi un anno di età. A Roma la
stagione degli abbacchi comincia in autunno e finisce in primavera; quella
degli agnelli comincia a Pasqua e finisce il 24 giugno, per San Giovanni. Ovvio
che chi è “abbacchiato” sia giù di morale: “abbacchiare” significa “abbattere”,
ovvero macellare l’animale. Piatto bandiera della Pasqua romana è il capretto
“brodettato”, cioè con una salsa a base di tuorlo d’uovo e limone; altro
caposaldo è la coratella con i carciofi (l’insieme delle interiora vicino al
cuore di agnello, abbacchio e capretto: milza, polmone, fegato, cuore
e rognone).
Specialità dal mondo
In Marocco l’agnello cotto sui carboni ardenti, noto come “mechoui”, è servito
secondo la tradizione durante il festival Aid Al Kebir, alla fine del Ramadan. La ricetta
è a base di agnello, peperoncino, cumino, zafferano, sale, limone, olio e burro
fuso (http://www.cookaround.com/cucina/marocco/index.php). Altro piatto tipico è
l’agnello con uova e mandorle, piatto che pare sia stato introdotto in Andalusia da un
musicista nato in Iraq, Ziryab, e poi esportato nel Maghreb dopo l’espulsione di ebrei
e musulmani dalla Spagna nel 1492. Anche il Kashmir è famoso per l’agnello: questo
animale viene celebrato con un banchetto di 24 portate, il “wazwan”, in cui ogni piatto
ha come ingrediente principale questo tipo di carne. Uno dei piatti forti della ricca
cucina indiana è l’agnello biryani, dove la carne viene condita con yogurt, zafferano,
semi di cumino, garofano in polvere, burro, cipolle, cannella, zenzero, cardamono,
aglio e sale (http://www.cookaround.com/cucina/india/confro-1.php?ID=1064).
Alla pizzeria e ristorante “Collevento” la specialità sono i famosi
arrosticini abruzzesi, serviti caldi, mano a mano che sono pronti,
naturalmente in abbondanza, e distribuiti su carta oleata. Consigliato
per allegre spedizioni di degustazione della specialità locale. Incluso
il vino si spendono circa 15 euro a persona. L’indirizzo è Ristorante
Collevento, ctr. Cona della Stella 3, a Montesilvano Colle (PE); tel.
0854683525. Altro indirizzo, a Scurcola Marsicana è “da Renzo”, via
Tiburtina Valeria al km 104,5; tel. 0863561030.
38 di chiara tacconi
gusti bazar 02 2005
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Nord
Pace
Via Umberto I, 32, Sambuco (Cuneo). Tel. 017196628. Chiuso il lunedì. Spesa media 30 euro
Un’osteria che salva una razza. È successo nella Valle Stura: la famiglia Bruna proprietaria da generazioni
dell’albergo-ristorante Pace ha continuato a proporre i piatti a base di agnello, rigorosamente di razza rustica
del luogo, impedendone l’estinzione. L’agnello sambucano, che prende il nome dal luogo di allevamento, oggi
è ricercato per la lana e soprattutto per la carne saporita. Qui viene cucinato al forno o stufato, ma anche in più
delicate versioni, come il filetto in salsa tonnata o il patè di fegato con castagne.
Centro
Ristorante Adolfo
Frazione Chiesa, 7 54029 Zeri (Massa Carrara). Tel. 0187449024. Sempre
aperto.
Spesa media 35 euro
Basta salire quassù, a 700 metri d’altezza e a mille miglia da inquinam
ento e
confusione, per capire come mai l’agnello di Zeri è diventato così prezioso
e
apprezzato dai gourmet di tutta Italia per le carni tenerissime, quasi
dolci, senza sapore
di selvatico. Nella minuscola frazione del piccolo comune di Zeri, questo
propone piatti “dal produttore al consumatore”, nel senso che gli agnelli ristorante
in proprio nei pascoli del luogo. Nel menu, bistecche di agnello accompali allevano
gnate da
verdure di stagione, o il classico arrosto.
Sud
Atelier della Carne
Via Roma 51, Laterza (Taranto). Tel. 0998218788. Chiuso il
giovedì e la domenica. Spesa media 15 euro
Una macelleria in cui si può anche mangiare. O in una
parola, un “fornello”, termine locale per indicare proprio
questi particolarissimi locali in cui si può ordinare al
banco-carni il pezzo da mangiare, farlo cuocere nel forno
a legna e gustarlo subito. Se cercate l’agnello, qui avrete
polpa e frattaglie di ottime razze allevate sulla Murgia.
Fatevi consigliare, scegliete i pezzi migliori, e aspettate
che siano cotti. Magari provate anche gli gnumuridde,
involtini fatti con interiora ovine.
Per valli e per monti
Razze quasi estinte, allevamenti fuori dal tempo. Sarà dura oggi proporre
l’agnello, ma i ristoranti che continuano la tradizione dei piatti a base di
agnello non mancano… Basta trovarli!
Etnico
Teheran Pars
Via Ponte della Fabbrica 67, Abano Terme
(Padova). Tel. 049812869. Chiuso il martedì.
Tipo di cucina persiana
Specialità del locale ciolokabab soltanì
(spiedino di carne con riso allo zafferano e
pomodoro)
Spesa media 18 euro
Dolci della casa (3 tipi)
Vino consigliato Tocai
Piatti dietetici vegetariani
Numero coperti 60
Carte di credito no
Musica tradizionale iraniana
Servizi per disabili no
Illuminazione soffusa
Sala per fumatori no
Gentilezza personale ottima
Particolarità danza del ventre venerdì e
sabato sera
Eat & go
Vinandro
Piazza Mino 33, Fiesole (Firenze). Tel.
05559121. Chiuso il lunedì
Tipo di cucina toscana
Specialità del locale peposo (spezzatino
al pepe cotto nel vino); assaggi di salumi e
formaggi toscani
Spesa media cena 20 euro; spuntino 6 euro
Dolci della casa
Vino consigliato sangiovese barriccato
Piatti dietetici per vegetariani
Numero coperti 20
Carte di credito tutte
Musica sottofondo
Servizi per disabili sì
Illuminazione la sera candele
Sala per fumatori no
Gentilezza personale ottima
Particolarità piccolo e accogliente; atmosfera
da osteria (vino a mescita, si gioca a carte)
Tradizionale
Osteria dell’oca
Via Trieste 37, Mantova. Tel. 0376327171.
Chiuso il martedì
Tipo di cucina “del popolo e dei principi”
(quotidiana e più ricercata)
Specialità del locale trippa in brodo
Spesa media 25 euro
Dolci della casa (ottima la sbrisolona)
Vino consigliato dalla carta
Piatti dietetici no
Numero coperti 40
Carte di credito sì
Musica no
Servizi per disabili no
Illuminazione soffusa
Sala per fumatori no
Gentilezza personale buona
Particolarità porzioni abbondanti
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Guardare, progettare, mangiare: è il food design
Fra i cinque sensi, quello della vista guadagna spazio e consens
tendenza è miscelare le discipline, stupire gli avventori, sovverti i sulla tavola e nei menu. La
dei cibi. Non si tratta però solo di creare piatti esteticamente re consistenze e accostamenti
facendo interprete di una ricerca più ampia anche se sfugge a gradevoli. Il food design si sta
di architettura, chef, artisti. In Italia, un laboratorio di architett ogni definizione e raggruppa studi
ura alimentare ha intelligentemente
registrato il marchio (www.foodesign.it) avviando una riflession
Fra i cuochi spicca Davide Scabin del ristorante Combal.zero e interdisciplinare.
cucina per tenere corsi di Food design al politecnico torinese di Torino (che lascia ogni tanto la
, e che sorprende con invenzioni
come il cyber egg (uovo “artificiale” formato da plastica comme
caviale). I designer, però, non restano a guardare e inventano stibile che contiene tuorlo e
il cibo e con il cibo: oggetti per la tavola, strane morfologie pernuove forme e nuovi usi per
alimenti industriali – come le
patatine Pringles – e pazienza se gusto e nutrimento sono quello
che sono. La frangia più
artistica del “movimento” food design plasma gli alimenti per
scarpe di frutta o la radio di biscotto; più riuscita la collezione creare oggetti improbabili come le
gioielli commestibili, come gli anelli e le collane in cioccolato di Barbara Uderzo che propone
(Vicenza, tel. 0444 520032).
foto J. Keniewsky
Una banca ad alta gradazione
C’è un caveau che conserva le bottiglie più preziose
del vino che raccoglie il patrimonio enologico nazion d’Italia. È la Banca
ale mettendo al
riparo dalla globalizzazione del gusto, dalle mode passeg
gere, dai rovesci
– climatici e finanziari – nelle nostre vigne.
Questa straordinaria invenzione di Slow Food, sosten
uta da centinaia di soci piccoli e grandi, ha
entusiasmato oltre duecento produttori (ma sono destina
ti ad aumentare) che hanno accettato
con entusiasmo di stoccare 180 bottiglie all’anno dei
loro tesori più preziosi in questa meravigliosa
cantina. Ma non è una cassaforte inviolabile: scopo della
l’immenso patrimonio italiano. Tutti i giorni eccetto il lunedìBanca è anche far conoscere a tutti
la Banca del vino apre al pubblico dalle 10
alle 13 e dalle 15 alle 18; il biglietto costa 5 euro e dà
diritto, oltre alla visita, a ricevere un poster della
Banca del Vino e a degustare un vino a scelta fra quelli
in carta. Per informazioni (degustazioni, visite
per gruppi, eventi).
La Banca del Vino, Piazza Vittorio Emanuele 13, Pollen
zo, Bra (Cuneo). Tel. 0172458418,
Natural
Il girasole
Via Vincenzo Monti 32, Milano. Tel. 0289697459.
Chiuso la domenica
Tipo di cucina vegetariana italiana e
internazionale
Specialità del locale bavarese di porcini al
mascarpone
Spesa media 28 euro
Dolci della casa
Vino consigliato italiani biologici (carta con
circa 30 vini)
Piatti dietetici per vegetariani e celiaci
Numero coperti 75
Carte di credito tutte eccetto Diners
Musica sottofondo
Servizi per disabili no
Illuminazione soffusa
Sala per fumatori no
Gentilezza personale buona
Particolarità piatti di ispirazione giapponese a
base di tofu, seitan, alghe
Enoteca
Enotria Wine Bar - Ristorante - Enoteca
Via delle Porte Nuove 50r, Firenze. Tel.
055354350. Chiuso la domenica e il lunedì sera
Tipo di cucina toscana rivisitata
Specialità del locale controfiletto al ristretto di
Nobile
Spesa media a cena 35 euro
Dolci della casa
Vino consigliato suggeriti abbinamenti al
bicchiere
Piatti dietetici vegetariani
Numero coperti 45
Carte di credito sì
Musica no
Servizi per disabili no
Illuminazione soffusa
Sala per fumatori no
Gentilezza personale buona
Particolarità pranzi di lavoro con menu di
qualità a prezzi ragionevoli
Design
Chatulle
Via Piero della Francesca 68, Milano. Tel
02342008. Sempre aperto
Tipo di cucina italiana, tradizionale
Specialità del locale bistecca alla fiorentina
Spesa media 35 euro
Dolci artigianali della casa
Vino consigliato Barolo
Piatti dietetici vegetariani
Numero coperti 100
Carte di credito tutte
Musica sottofondo, lounge, nu jazz
Servizi per disabili sì
Illuminazione soffusa, candele la sera
Sala per fumatori no
Gentilezza personale buona
Particolarità arredi tutti bianchi; portate servite
su grandi piatti trasparenti
New entry
Noodles
Corso Podestà Andrea 51/R, Genova. Tel.
0105955390. Sempre aperto
Tipo di cucina ispirata al film C’era una volta in
America
Specialità del locale spaghetti
Spesa media 35 euro
Dolci dello chef
Vino consigliato Pinot nero
Piatti dietetici vegetariani
Numero coperti 48
Carte di credito tutte
Musica live jazz anni ‘20-‘30-‘40
Servizi per disabili sì
Illuminazione soffusa
Sala per fumatori veranda
Gentilezza personale buona
Particolarità anche l’ambiente è ispirato al film
di Sergio Leone (Noodles è il protagonista)
40 di eva buiatti
gusti.mangia come leggi bazar 02 2005
Libri da mangiare e piatti da leggere da tutti i Paesi del mondo per occasioni
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diverse
i tentare dall’agnello farcito
Fatev
“Un boccone di cosciotto lesso, una goccia di salsa
di menta, un
un dito
salame,
di
puntina
una
gelatina,
in
farcito
agnello
di
cino
campion
pezzetto
un
ta,
affumica
trota
di
o
di patè di pernice, una fettina di salmone
di formaggio, un’ombra di pudding...”
H. Monteilhet, Di professione fantasma ,ed. PIEMME Junior.
Mi perdonerete se, nello scegliere l’agnello fra tutte le buone cose che il “fantasma” incontra nel suo festino notturno, l’ ho
modificato proponendolo farcito sì, ma senza gelatina: l’ho fatto per voi cuochi autodidatti, per non gettarvi nella depressione!
Fatevi preparare dal macellaio un bel pezzo di agnello da fare ripieno, meglio se sulla coscia, ma va bene anche il petto. Fate rinvenire
nell’acqua bollente 50 grammi di cous cous. Preparate: due cucchiaini di semi di coriandolo e di cumino macinati; 50 grammi di
pinoli e 50 di mandorle sbucciate, indorati in padella con un velo d’olio d’oliva; una cipolla grande tritata e soffritta. Mettete tutto
nella stessa padella con ancora un cucchiaio d’olio, e aggiungete due spicchi d’aglio a fettine, una manciata di foglie di menta secca
(o fresca, o surgelata), una manciata di foglie di coriandolo fresco (se non lo trovate fresco sostituite con un cucchiaino in polvere),
un cucchiaino di cannella in polvere e 50 grammi di uvetta che avrete fatto rinvenire nell’acqua. Soffriggete ancora per due minuti
mescolando, e il ripieno è pronto. Aprite l’ agnello, salate, pepate e spalmate il ripieno sul lato interno (quello senza “pellicola”).
Arrotolate e legate con spago da cucina facendone un salsiccione, che metterete in una teglia da forno non troppo bassa insieme a
un fondo d’olio e una cipolla tritata. Rotolate il salsiccione nella teglia, così si impregna di olio e cipolla, e bagnate la superficie con
il succo di due limoni. L’agnello va cotto per un’ora abbondante nel forno caldo, ma non caldissimo, girandolo spesso, e va tagliato
tiepido.
Si può servire con broccoletti ripassati aglio e olio, oppure con carote e cipolline in agrodolce. Da bere vino rosso corposo oppure, per
gli astemi, tè alla menta caldissimo e zuccherato.
Questo è un piatto goduriosissimo per i mesi invernali, che verrà complimentato da grandi, piccini, vecchietti e adolescenti.
Lo apprezzeranno soprattutto ragazzi e ragazze ardimentosi e voraci che potrete soddisfare completamente se aggiungerete
all’agnello abbondante pita araba calda e se lascerete che lo facciano fuori tutto senza se e senza ma. Preparatelo nel tardo
pomeriggio di un sabato ancora corto di febbraio, e andate al cinema o a teatro con i vostri ragazzi ( o mandateli da soli, se non
vi vogliono fra i piedi). Al ritorno, con l’appetito della tarda serata, l’ agnello farcito troneggerà sulla vostra tavola come un re
fra tutti i piatti. Se invece non avete adolescenti in casa, ma siete single o coppia, anche se saltuaria o addirittura sporadica, allora
andate in barba a tutti: andateci voi a teatro, o a sentire musica, o a chiacchiera con gli amici, proteggendo l’agnello farcito dal
gatto (gli piace moltissimo, anche se è un gatto onesto non sa resistere) e divoratelo poi in versione notturna alla maniera medioorientale, con le mani.
Questo libretto mi stato proposto da una lettrice di Bazar, che lo ha scelto insieme a suo
figlio ragazzino e si fatta conquistare soprattutto, credo, dalla fame genuina vitale e ottimista del protagonista, aspirante fantasma,
che per mezza trama cerca disperatamente di mangiare manicaretti pi attraenti e deliziosi da cui circondato, non li acchiappa
mai ma insiste, insiste in tutti i modi. E’ un sollievo quando alla fine ci riesce: la sua voracit soddisfatta, che segna il suo destino
professionale di fantasma, riguarda tutti noi, ai quali nel frattempo venuto un certo appetito. E’ consigliabile per ragazzi e ragazze
disappetenti, ma attenti! Dovete essere pronti con i piatti in tavola alla fine della lettura, altrimenti siete a rischio di antropofagia.
Se c’ è un libro che vi piace,
con un personaggio che
mangia con gusto, e vi siete
sempre domandati che sapore
avrebbe il suo piatto, scrivete a:
[email protected]
Troverete
prossimo
la ricetta sul
numero di Bazar!
42 di lorella scacco
arti bazar 02 2005
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Sembra questo il viaggio attraverso le opere
della diversità o di
confine tra la vita e la morte, di Türkyilmaz sulla paura
rie… O di Fulton
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delle
le
un nuovo progetto artistico sul disagio socia
sulla paura-attrazione per la natura
Sam Taylor-Wood
In questa nuova serie di grandi fotografie, dal titolo “Self
Portrait Suspended”, e nei piccoli lightbox intitolati “The
Passion Cycle”, è sempre il sottile confine tra la vita e la
morte ad imporsi all’attenzione. Particolari riflessioni e
immagini sono infatti scaturite dal contatto diretto della
nota artista inglese con una grave malattia. È così è la stessa
Sam Taylor-Wood a presentarsi sospesa nello spazio del suo
atelier come un angelo in assenza di gravità. E anche nella
sensualità delle immagini erotiche dei lightbox si percepisce
sempre la nota religiosa e sacrificale della Via Crucis.
Galleria Lorcan O’Neill, via Orti d’Alibert 1E, Roma, tel.
0668892980, orario: dal lunedì al venerdì 12 - 20; sabato
14 – 20, fino al 12 marzo
La geografia della paura
Un titolo attuale e ricco di significati quello scelto
dall’artista turca Mürüvvet Türkyilmaz per la sua
prima mostra personale in Italia. Nata nel 1968
a Izmir e residente a Istanbul, l’autrice cerca da
diversi anni con la sua ricerca artistica di scardinare
la distanza geopolitica per approdare a un “sentire
universale”. Una videoinstallazione e dodici disegni
su carta che si ‘muovono’ in ambito multiculturale
e semantico saranno presentati per l’occasione.
La mostra è a cura di Roberto Annecchini e si
arricchisce dei contributi critici di Irene Amore, Fulya
Erdemci e di Aysegul Guchan.
Change+Partner Contemporary Art, Via Di S.Chiara
57, Roma, orario: martedì – venerdì ore 14.30 18.30, info: +39.06.6833599,
[email protected], fino al 22 febbraio
Block Notes
PITTURA
Daniele Bordoni, Galleria Battaglia, Via
Ciovasso 5, Milano, info: tel. 0236514048,
[email protected], orari: martedì
– sabato 16 – 19.30, dal 3 febbraio al 1 marzo
Born Out
“Born Out - Specificità e globalità delle periferie del mondo” è un progetto espositivo nato nel
2003 per reinterpretare le dimensioni periferiche del vivere attraverso l’immagine artistica. Gli
artisti invitati quest’anno sono giovanissimi e tutti interessati alla ripercussione sociale del gesto
artistico. L’arte può e deve tornare ad essere “stimolo sociale”. Fenomeni rituali del nostro
tempo, condizionamenti, anomalie sono al centro dei quattro artisti campani invitati, Federico
Del Vecchio, Zak Manzi, Cristina Rauso, Eugenio Tibaldi, a cui si sono aggiunti poi Riccardo
Albanese, Ambra Caminito, Alfonso Chianese, Danilo Donzelli, Pino Falcone, Anna Fusco,
Barbara La Ragione, Domenico Antonio Mancini, Massimo Pianese, Vincenzo Rusciano. La
mostra appartiene a un progetto, fortemente voluto da Umberto Di Marino, che coinvolge
critici e artisti italiani e stranieri, e che analizza la reazione collettiva di fronte all’opera d’arte
e al suo perdurare nel tempo sotto forma di ripercussione, denuncia o riflessione personale.
Ex Chiesa delle Concezioniste, Via Concezione, Giugliano, Napoli, dal lunedì al sabato ore
10.00 – 13.00/16.00 –19.00, info: tel. 0818951818, [email protected].
it - [email protected], fino al 13 febbraio
(in foto: Eugenio Tibaldi, Abitazioni n°1, 2004, acrilico su foto, cm. 80 x 130)
FOTOGRAFIA
Marco Baroncelli, Teatro del Lido, via delle
Sirene 22, Ostia, info: 0656339753, orari:
martedì – domenica 15 – 19, fino al 6 febbraio
VIDEO
Mauro Santucci, Caffetteria del Chiostro del
Bramante, via della Pace, Roma, info: tel.
0668803227, orari: martedì – venerdì 10 – 19,
sabato 10 – 23, domenica 10 – 20.30, fino al
13 febbraio
MEDIA
0100101110101101.ORG, Galleria Fabio Paris,
via Alessandro Monti 13, Brescia, orario: 15
– 19, tel. 0303756139, www.fabioparisartgaller
y.com, fino al 19 febbraio
INSTALLAZIONE
Marcus Harvey, Galleria Marabini, vicolo della
Neve 5, Bologna, tel. 0516440029, fino al 30
aprile
Hamish Fultonartist”, Hamish Fulton ha realizzato alcune escursioni vicino
Soprannominato “walking
per le opere in
Corvara durante l’estate scorsa facendole diventare ‘tema d’ispirazione’ stessi e con la
sé
con
contatto
il
,
emozioni
le
paesaggi,
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Bolzano.
di
Museion
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mostra
ni rappresentano
natura trasformati in immagini, fotografie, testi e segni. Le sue installazio insieme allo
2001
nel
praticate
già
e,
altoatesin
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escursion
sue
delle
l’essenza
dunque
sportivo Reinhold Messner.
1, Bolzano,
MUSEION – Museo d’arte moderna e contemporanea di Bolzano, via Sernesi
info:
20, dal 18
www.museion.it , orari d’apertura: ma-do ore 10 alle 18, gio ore 10 alle
maggio
all’8
febbraio
bazar 02 2005
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arti di luca beatrice 43
Ciò che sembra e ciò che è
Immagini che sembrano dipinti e non lo sono Oggetti che rievo
cano
Hitler e Mussolini ma senza la loro effige. Un .Totò
ined
ito
che
appare come un povero vecchio
Gal Weinstein
Disorientamento, contaminazione e ambiguità
percettiva sono fra i principali ingredienti delle opere
di Gal Weinstein, giovane artista nato in Israele nel
1970 e che ha studiato recitazione all’Università di
Tel Aviv e alla Bezalel Academy of Arts and Design di
Gerusalemme.
Gal Weinstein ha creato appositamente per lo spazio
torinese immagini che sembrano essere dipinti
o disegni, ma che ad un’analisi più accurata
rivelano essere realizzati con una spugna di
acciaio delicatamente adagiata con differenti densità su
una superficie adesiva. E questa è la prima di una serie
di mostre che la Galleria Tedeschi dedicherà all’arte in
Israele, territorio oggi fervido di tensioni e creatività.
Gail Weinstein, Ermanno Tedeschi Gallery, via C.I. Giulio
6, Torino, tel. 0114369917, fino al 28 febbraio 2005,
orario: martedì-sabato 11-13, 16-20, chiuso lunedì e
festivi.
Diego Perrone/
Visioni in viaggio
Due libri:
Warhol e
Postproduction
Belle novità editoriali per il settore saggistico che sembra finalmente in
via d’espansione anche in Italia. Meridiano Zero, casa editrice specializzata
nella giovane narrativa e nell’hard boiler, traduce Pop. Andy Warhol
racconta gli anni ’60 che il “re della Factory” compilò con l’aiuto di Pat
Hackett, segretaria, assistente tuttofare e qualcosa di più: un elenco di
celebrities, star and starlett che popolano la vita quotidiana di
Warhol, scintillante di sublime noia (€ 17). Postmedia dà invece alle
stampe un testo critico fondamentale per capire l’arte dei nostri tempi.
E’ Postproduction di Nicolas Bourriaud, condirettore del Palais de Tokyo a
Parigi, che in meno di cento pagine ci spiega come gli artisti di oggi
creino sulla base di opere già esistenti, allo stesso modo di un dj o di
un programmatore elettronico, capaci di selezionare oggetti culturali e
includerli in nuovi contesti. Tra i nomi più cool di tale tendenza: Pierre
Huyghe, Rirkrit Tiravanija, Douglas Gordon e Maurizio Cattelan (€ 14,50).
Dopo un 2004 al femminile, la nuova programmazione della
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo promette un anno
incentrato sulla giovane arte italiana e sul cinema indipendente,
quello che non passa quasi mai nelle sale.
Si comincia a febbraio con Diego Perrone, che vanta un importante
curriculum internazionale nonostante la verde età. Perrone presenta
due opere inedite, l’animazione digitale Totò nudo in cui il mito
comico napoletano appare svestito come un povero vecchio, e la scultura
in vetroresina e catrame La fusione della campana che evoca visioni
catastrofiche.
Visioni in viaggio è invece il ciclo di film a cura di Emanuela De Cecco
in programma il giovedì sera alle 21 (dal 17 febbraio al 10 marzo) che
proietta in anteprima italiana Fast, Cheap & Out of Control di Errol
Morris, regista americano di documentari, A Certain Kind of Death di Blue
Hadaegh e Glover Babcock premiato all’ultimo Sundance Festival, Decasia
Film di Bill Morrison, film musicale su tracce di pellicola prossime alla
sparizione e Les Soviets plus l’electricité del francese Nicolas Rey, un viaggio
attraverso la Siberia dei deportati durante il regime comunista.
Diego Perrone, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, via Modane 16,
Torino tel. 01119831600 www.fondsrr.org, 1 febbraio – 10 marzo
2005, orario: martedì-domenica 12-20, giovedì 12-23, chiuso lunedì. €
5-3. Visioni in viaggio, proiezioni 17 e 24 febbraio, 3 e 10 marzo alle 21,
ingresso libero
Marcus Harvey
ta più scandaloso di
Prima personale italiana dell’artis
del ritratto di Myrna,
re
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igera
Sensation, il “fam
le ire del pubblico
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la babysitter assassina che scate
prolifico e assai
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londinese. Marcus
serie di dipinti
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ricercato, torna a far parlare di sé
a Mussolini e
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Hitler. Ma l’effige dei due dittatori
se cornici
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il posto a cupi e sinis
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di vetroresina che compongono
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re
tragedia. Particola
va sede della Galleria
sconsacrata diventata di recente la nuo
Marabini.
lo della Neve 5,
Marcus Harvey, Galleria Marabini, vico
e, orario: martedìapril
30
al
fino
82,
4474
Bologna, tel. 0516
vi.
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sabato 11-13, 15-19, chiuso lunedì
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di
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Architetture sofisticate, allestimenti di gusto contemporaneo, gioch
ute milioni di anni fa. Quando
antichissimo e moderno per raccontare cose accad
l’antico flirta con il moderno, sotto sotto c’è sempre un po’ d’amore…
Per fare un museo… ci vuole
amore!
vale una deviazione: Museo
Et voilà: la nouvelle préhistoire!
Riapre, ampliato e interamente rinnovato, il Museo Nazionale di
Les Eyzies-de-Tayac, vicino a Bordeaux, uno dei primi musei dedicatiPreistoria di
alle antiche
culture umane.
I lavori di ristrutturazione, iniziati nel 1984, hanno dato vita ad un’opera
di
architettura contemporanea estremamente sofisticata, caratteriz
zata dalle
tonalità dell’ocra e del grigio.
Nelle sale, illuminate a regola d’arte, ognuna con un’atmosfera diversa
sono stati collocati 18.000 dei 6 milioni di reperti della collezione del dalle altre,
museo, dalle
scoperte di 400.000 anni fa ai tempi glaciali, ripercorrendo i diversi aspetti
della vita
quotidiana, l’habitat, le sepolture e le arti.
Tra gli altri, sono esposti lo scheletro di un bisonte delle steppe di
fa e la replica in bronzo del celebre paleosuolo scoperto in Tanzania 400.000 anni
su cui sono
conservate le impronte di due o tre individui di 3,7 e i 3,5 milioni di anni
sezioni stratigrafiche forniscono una sequenza ideale di oltre 1 milione fa circa. Le
anni, in modo da offrire termini di riferimento essenziali per compren e 800 000
reperti esposti. Nel museo è inoltre ospitata una delle più importanti dere meglio i
biblioteche del
mondo per quanto riguarda la preistoria.
Musée national de Préhistoire - 1, rue du Musée – 24620 Les Eyzies-d
e-Tayac,
France.
Tel. 0033 5 53064545
[email protected]; www.musee-prehistoire-eyzies.fr
Ingresso: da settembre a giugno, dal mercoledì al lunedì dalle 9.30
alle 12.30 e
dalle 14.30 alle 17.30, luglio e agosto tutti i giorni dalle 9.30 alle 18.30.
Biglietto: 4.5 €, studenti e sopra i 65 anni 3 €, la domenica 3 €, gratuito
la
prima domenica del mese, studenti sotto i 18 anni.
Voli Luftansa da Roma a Bordeaux 417.91 €, da Milano 417.77 €
Il Museu do Abade de Baçal
di archeologia, etnografia e arti regionali tra i migliori del
Portogallo. Aperto nel 1925, è situato nell’antico Palazzo
Episcopale, a Bragança, nel nord del paese. Il nucleo originario
della collezione è stato raccolto dall’abate di Baçal (1865-1947),
archeologo e ricercatore, da cui il museo prende il nome.
Al pian terreno antiche terrecotte e utensili, maiali e altre figure
totemiche di animali oltre a lapidi funerarie romane. Al primo
piano statue lignee a soggetto religioso e altri arredi. Poi
carrozze, bracieri, letti e maschere cultuali, su supporti e sfondi
neri che creano un contrasto netto con le pareti delle sale,
rigorosamente bianche. Bella l’illuminazione, luci soffuse che si
limitano a illuminare le opere e lasciano il resto nella penombra.
Nel giardino le famose scrofe in pietra (berroes), le cui origini si
dice affondino nella preistoria. Un piccolo museo di provincia
insomma, privo di capolavori veri e propri, ma carico
dell’amore con cui sono stati scelti, raccolti e infine esposti
gli oggetti.
Al primo piano è stato allestito il Museo dei Bambini con una
collezione di oggetti creata dai ragazzi. In ogni sala dell’edificio a
disposizione matite colorate e fogli per disegnare.
Museu do Abade de Baçal - Rua Conselheiro Abilio Beça 27.
Bragança. Tel. 351 273 331595
[email protected]; www.ipmuseus.pt
Ingresso: dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 17.00, il sabato
e la domenica dalle 10.00 alle 18.00. Chiuso il lunedì, il giorno di
Pasqua, il 1° maggio, il 25 dicembre e il 1° gennaio.
Biglietto: Adulti 2 €, 1 € tra i 15 e i 25 anni e sopra i 65 anni,
gratuito sotto i 14 anni e domenica e festivi fino alle 14.00.
Voli TAP da Roma a Porto 332.12 €, PGA da Milano 311.08 €.
Poi autolinee fino a Bragança.
Zampogna
Il trend della
a Villa Latina (FR), sede della più antica bottega della
Inaugurato nel 2001
in
zampogna, il museo dedicato all’antico strumento della zampogna si trova,
un ex edificio scolastico interamente ristrutturato; l’allestimento è moderno
intenzionalmente in contrasto con gli oggetti esposti.
da
Si compone di due sale soltanto: nella prima le immagini, accompagnate La
brani musicali popolari, jazz e d’avanguardia, raccontano i luoghi e i volti.
io
seconda, con una parete completamente trasparente aperta sul paesagg
circostante, ospita una collezione di zampogne e cennamelle (antico io
strumento a fiato) con esemplari rari e storici. Il museo è anche un laborator
secondo
didattico per imparare a suonare questo antico strumento e a costruirlo
le tecniche tradizionali.
29
Museo della Zampogna - Piazza Pacitti Villa Latina (Frosinone). Tel. 07766887
Il Carnevale? Si visita al museo
Il museo multimediale della cartapesta è stato allestito
all’interno della Cittadella del Carnevale a Viareggio (LU),
inaugurata il 15 Dicembre 2001. Curato dal giornalista e
documentarista Folco Quilici, si trova all’interno della struttura
della cittadella, accanto ai capannoni dei laboratori.
Nel museo, che ricrea l’atmosfera allegra e colorata del
carnevale, sono esposti i modelli dei carri vincitori e i pezzi di
particolare rilievo: così i visitatori potranno scoprire il mondo
della cartapesta e dei carri allegorici, il lavoro e i preparativi.
Info: 0584962568.
46 di luca carboni
arti.skizzi bazar 02 2005
www.bazarweb.info
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bazar 02 2005
viaggi di andrea mugnaini 47
Bahia, anima africana
E’ la + africana delle città brasiliane. Tra strane
storie di chiese incompiute, danze bell
iche e barriere
coralline, si svela tra i versi di Jorge Ama
le
tradizioni degli Indios e gli antichi riti propdo,
iziatori…
Cosa vedere
5 cose da non perdere
“Le strade in salita erano le braccia della città levate
1. Il Pelourinho, quartiere vecchio di
al cielo”: così Jorge Amado parla di Salvador da
Bahia
Bahia in uno dei tanti romanzi che ha dedicato
2. La musica dal vivo durante il
a questi luoghi. La frase è tratta da Sudore, la cui
Carnevale a Bahia
trama si svolge nel quartiere storico di Bahia,
3. Un’esibizione di capoeira
il Pelourinho. E’ questo il cuore della città con
4. Le tartarughe giganti di Praia do
gli edifici color pastello, le chiese barocche, i
negozi di souvenir, le ampie piazze e le strade
acciottolate. Non lasciatevi confondere dai nomi:
in Brasile viene chiamata Bahia sia lo stato del Nordeste sia la città
città il cui centro storico è un esempio unico al mondo di architedi Salvador. Nella
ttura coloniale,
due chiese hanno storie curiose: alla Igreja Sao Pedro dos Clerigos manca
una delle due
torri, chi l’ha costruita ha voluto evitare il pagamento della tassa
terminate; mentre la splendida facciata della Igreja da Ordem Terceiraimposta alle chiese
rimasta nascosta fino agli Anni Trenta del Novecento quando de Sao Francisco è
un operaio intaccò
l’intonaco scoprendo l’originale.
Salvador da Bahia è una delle città del Brasile che ha conser
vato ancora viva
e presente la sua anima africana. Questa influenza la ritroviam
con i riti del candomblé, danza propiziatoria in onore degli dei che lega o nella religione
della natura e in cui le donne ballano e cadono in trance. Di origine religione e forze
africana è anche
la capoeira; nata come arte marziale sviluppata dagli schiavi per combat
tere i propri
padroni, nel corso del tempo si è trasformata in una sorta di danza
acroba
tica che
unisce le forme del combattimento e del gioco (spettacoli
dimostrativi alla
Academia de Mestre Bimba, in Rua das Laranjeiras n.01).
Bahia fa parte del Nordeste, una delle regioni più affascinanti del
gravi problemi sociali ma piena di attrazioni per il turista: gli oltre Brasile. Afflitta da
sono popolate di spiagge che sono veri e propri paradisi tropicali. 2.000 km di costa
Proseguendo verso nord si arriva a Olinda una piccola e bellissim
a città coloniale,
dichiarata patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco. A pochi
distanza si trova Recife, capitale dello stato di Pernambuco. Soprann chilometri di
paragone inaccettabile la Venezia del Brasile, è una città dai forti ominata con un
pena visitarla per le sue chiese ormai assorbite e quasi nascoste dallo contrasti. Vale la
sviluppo urbano
come la Igreja da Ordem Terceira de São Francisco.
foto di andrea mugnaini
Acquisti
Salvador da Bahia è il luogo migliore dove fare acquisti. Al Mercato Modelo, nella
Ciudade Baixa vicino al porto si possono trovare oggetti d’artigianato in cuoio e legno.
Nell’Atelier di Lua, in Rua Inácio Ociole n.3, potete comprare splendidi strumenti
musicali, in particolare i birimbao, archi musicali a cui è assicurata una cassa di
risonanza, usualmente costituita da una zucca vuota. Nelle strade intorno al Terreiro de
Jesus gli acquisti migliori sono i quadri delle donne bahiane e capi d’abbigliamento: tshirt, ciabatte, pantaloni. Tutto dominato dai colori verde-oro della bandiera brasiliana.
Il Carnevale
Il Carnevale di Salvador da Bahia è entrato nel Guinness dei primati 2005 come il
più affollato carnevale di strada del mondo. Genuino e autentico, durante i giorni del
Carnevale (quest’anno si svolge dal 3 all’8 febbraio) tutta la popolazione è assorbita dai
festeggiamenti guidati dai “Trio Electricos”. Su camioncini con impianto elettrico i
cantanti più famosi del Brasile si esibiscono portando la loro musica per le vie della città,
seguiti da una folla entusiasta che balla e canta in modo sfrenato.
Le spiagge
Godere dell’estate assolata dell’emisfero sud sulle splendide spiagge del Nordest del
Brasile è semplicemente fantastico. Partendo da Bahia, verso nord la prima località che
si incontra è Praia do Forte dove si può visitare la riserva di tartarughe marine. A nord
di Maceio ci sono magnifiche spiagge orlate di palme. Tra tutte segnaliamo quelle di
Paripueira. A Pajuçara la barriera corallina dista solo un chilometro dalla costa e
con una barca a noleggio potrete andare a fare il bagno in mezzo all’oceano in
piscine naturali. Infine Porto de Galinhas, 60 km a sud di Recife, piccola cittadina con
una spiaggia lunghissima e bellissima.
http://www.emtursa.ba.gov.br Sito dell’Ufficio
del Turismo di Bahia
http://www.bahia-online.net Grafica pessima
ma informazioni ottime su Salvador da Bahia
http://www.capoeira.com Luogo di ritrovo
online della comunità degli amanti della capoeira
http://www.carnaval.salvador.ba.gov.br sito
ufficiale del Carnevale di Bahia
http://www.fundacaojorgeamado.com.br
Fondazione Casa de Jorge Amado
essere bazar 02 2005
Quanto
siamo giovani e
ove scoperte
dentro? Nu
radicali liberi
48 di agnese ananasso
www.bazarweb.info
Quel “dentro” non coinvolge solo
spirito e sfera emozionale ma anche
sangue, cellule, cervello, ossa. Lasciando
da parte i “trucchi”, ecco le cause
dell’invecchiamento fisico. Ci sono modi
per rimandare l’appuntamento con il
tempo?
Per ciò che concerne l’invecchiamento cellulare si è sempre pensato che
il processo dipendesse dall’incapacità della cellula di dividersi e
produrne di nuove. Ma recentemente un’équipe di ricercatori di San
Diego (Scripps Institute of Research e Genomics Institute of the Novartis
Research Foundation) hanno proposto una nuova teoria che ipotizza che le
cellule continuino a dividersi anche in tarda età ma per un difetto genetico
lo facciano male. I ricercatori hanno analizzato geni di particolari cellule
appartenenti a soggetti di età differente e di bambini affetti da progeria infantile,
una malattia che causa invecchiamento precoce. Esisterebbero 61 geni che
subiscono significativi cambiamenti con l’età e che sarebbero danneggiati dai
radicali liberi.
I radicali liberi sono molecole o parti di molecole che determinano reazioni
chimiche dannose. Si formano sia nei processi energetici sia nei processi di difesa
dell’organismo e vanno a colpire strutture proteiche, lipidiche e Dna.
Fumo, inquinamento e radiazioni completano l’opera.
Il panorama
Secondo una ricerca condotta all’interno del Progetto Finalizzato
Invecchiamento condotta dal Consiglio Nazionale delle Ricerche
l’invecchiamento è un fenomeno che riguarda soprattutto i Paesi a sviluppo
avanzato, dove risiede il 42% (206,5 milioni su 489,3) degli ultrasessantenni
e il 59% degli ultraottantenni (31,3 milioni su 52,9).
Nei Paesi in via di sviluppo il fenomeno è attualmente di scarsa rilevanza
ma tende a crescere a velocità fortissima, maggiore di quella dei Paesi
industrializzati. Infatti, secondo le proiezioni formulate, gli ultrasessantenni nei
Paesi in via di sviluppo dovrebbero passare, fra il 1990 e il 2020, da 283 a
712 milioni con un incremento del 151%; nei Paesi a sviluppo avanzato
invece dovrebbero salire da 206,5 a 317 milioni con un incremento del 53%.
La Svezia è il Paese sviluppato più vecchio del mondo, con il 22,8%
di ultrasessantenni e il 4,2% di ultraottantenni. Il Giappone è il Paese che
invecchierà con la maggiore velocità: la proporzione di ultraottantenni
pari al 2,2% nel 1990 dovrebbe arrivare al 6,5% nel 2020. All’interno
dell’UE l’Italia, con Germania e Regno Unito, è uno dei Paesi
più vecchi, con valori pari rispettivamente al 19,8% e 3,0% della
popolazione totale, valori che tendono a crescere assai rapidamente.
Perché si invecchia?
Le cause principali dell’invecchiamento risiedono nel comportamento
dei nostri cromosomi su cui non si può ancora intervenire ma un ruolo
determinante nel processo dell’invecchiamento è svolto dal nostro stile di vita,
su cui invece si può intervenire: stress, fumo, alcool, alimentazione, esposizione
a campi magnetici, sono tutti fattori che accelerano la corsa verso la vecchiaia.
Secondo uno studio condotto dal team della dottoressa Epel (pubblicato sulla
rivista dell’Accademia Americana delle Scienze Pnas) presso l’Università di
San Francisco su un campione di 58 donne, le cellule esaminate delle donne
che avevano bambini malati - quindi più sottoposte a stress - apparivano
dieci anni più vecchie, infatti le estremità dei cromosomi erano più corte
e il loro enzima protettivo era scarso. Quindi ridurre innanzitutto
le cause di stress emotivo e fisico aiuta a rallenta il fenomeno
dell’invecchiamento.
Come prevenire la proliferazione di
questi radicali liberi?
antiossidanti
Innanzitutto introducendo nel nostro organismo sostanze
(contenute in cibi ricchi di vitamine C, E, betacarotene) sostanze vegetali,
micronutrienti come il selenio, gli acidi grassi omega 3 (salmone,
sgombro, acciughe) e omega 6 (olio di semi di girasole, di mais,
verdure, cibi proteici, cereali). In effetti il beneficio è minimo perché
bisognerebbe mangiare quantità enormi di queste sostanze per ridurre
significativamente la quantità di radicali liberi presenti nel nostro organismo
(basti pensare che una sigaretta produce dieci miliardi di radicali liberi).
Comunque secondo gli studi condotti dal Dipartimento dell’Agricoltura il frutto
più “efficace” è la prugna nera, la verdura invece il cavolo. Onde evitare di fare
indigestione di cavoli e prugne, si può ricorrere agli integratori alimentari,
sebbene anche la loro efficacia rimanga limitata. Sono intanto in fase di ricerca
i Synthetic Catalytic Scavengers (pulitori catalitici sintetici) che possono
trasformare i radicali liberi in sostanze non dannose.
Fattore colesterolo
Il colesterolo, il grasso che si deposita sulle pareti dei nostri vasi sanguigni, è un
grande alleato dell’invecchiamento. E’ importante ridurlo seguendo una
dieta povera di grassi e riducendo la quantità di carboidrati. Esiste però un
colesterolo buono (Hdl), che anzi protegge dall’invecchiamento. Si può
aumentarlo con un’attività fisica aerobica (corsa, ciclismo, sci di fondo,
nuoto) a media intensità, almeno 4-5 ore a settimana. Non bisogna
comunque esagerare altrimenti si alzano i livelli di stress e anche di colesterolo
(un atleta professionista ha un invecchiamento osseo e cellulare
molto più veloce di chi svolge attività amatoriale). Fumare inoltre
abbassa i livelli di Hdl nel sangue. Occorre quindi ridurre l’introduzione di
nicotina. Ricorrere ai farmaci deve essere solo l’ultima spiaggia, quando gli
altri provvedimenti per la riduzione del colesterolo cattivo e per l’innalzamento di
quello buono falliscono.
Qualche riferimento utile
www.anti-aging.it – sito di informazione
tecnico-scientifica sull’invecchiamento
www.bazarweb.info
bazar 02 2005
avere di giulia premilli 49
Design ad alto tasso di adrenalina
Lavagne frigorifero, poltrone con gli occhi e un flipper strepitoso da 4mila euro.
Design eccitante e tecnologia avanzatissima. Ma la chicca delle chicche si vende solo a
Londra, e regala stupefacenti magie tecnologiche…
Scrivi sul ghiaccio? No, sul frigo
un
per spennellare di scritte la tua casa? Hai
Sei un grafomane? Non perdi occasione li? Indesit ha creato l’elettrodomestico che
mobi
i
tutti
e
diping
ti
bambino monello che
ifero dove ci puoi disegnare sopra (non
fa per te: è Indesit Teaa 5 pgf bianco, il frigor
ini….
dentro!).
l’elettrodomestico più in voga tra i bamb
Provvisto di un kit di pennarelli lavabili è
inato a due porte con
comb
latore
onge
frigoc
il
Ha
i?
tecnic
Capacità
dopo la televisione. I dati
AirCooler. E capacità totale lorda 415 lt.
efficienza energetica “A+”. Ventilazione euro se acquistato su www.misterprice.it.
652
o:
Prezz
cm.
frigo 283 lt. Altezza 190
La poltrona con
l’occhio
Non per niente è stata chiamata Poliremo,
la poltrona dall’unico occhio che illumina
la casa.
E’ una sorta di Barbapapà al contrario. Si
allunga verso l’alto e illumina la stanza.
Come fa? Con un led che si alimenta
a batteria. Le misure? Da Miss Italia!
Alta centosessantotto centimetri pesa
pochissimo, solo 25,5 chili. C’è anche
una curiosa versione “fantozziana” in o
pouf che ne pesa solo 7. Dove? A Milan
da ET Etnico Trend, viale Filippetti 41 tel.
0258431836. Prezzo 2.292 euro
Quando Londra
chiama l’hi-tech
risponde!
Si sta parlando di un oggettino tanto
mega
straordinario quanto costoso. E’ il primo
Creato
schermo olografico d’appartamento. ra e
in soli 50 esemplari lo si trova solo a Lond IN
più precisamente nei grandi magazzini piùttrice
del Regno Unito: Harrod’s. La casa produso
è la Claro Holographic tv che ha già riscos
il gradimento del pubblico. L’avveniristico poter
schermo trasparente è creato in modo da
essere posizionato nel bel mezzo della vostra
io
stanza da pranzo o camera da letto (prev ttore,
averle belle grandi). Grazie a un microproie
le immagini vengono lanciate verso il vetro
film
trasparente rendendolo “vivo”. Da qui il
prende vita, come per una fantasmagorica
magia!
15 mila
Quanto costa il gingillino? Si parte dalle
o.
prezz
ha
non
to
risulta
il
ma
e…
sterlin
La riscossa delle palle d’acciaio!
Amanti dei flipper unitevi! E’ il grido di battaglia di www.tilt.it uno dei più forniti siti per patiti
delle palline d’acciaio. Nella home page ( un po’ datata) si trova di tutto di più: dagli ultimi
appuntamenti per acquistare un flipper vintage alla pagina delle “furenti macchine” nel cinema
italiano. Ma ci sono anche tante curiosità: lo sapevate che è rimasto un unico produttoreil
di flipper in tutto il mondo? E’ la Stern che ha appena presentato l’ultimo gioiello di casa
nuovo coloratissimo “Elvis”. Per soli 4 mila euro più spese di istallazione ve lo potete mettere
in sala da pranzo! Se invece volete qualcosa di più economico con www.ebay.it si trovano
anche pezzi degli anni ’50 e ’60 dai 1500 ai 1600 euro.
50 di agnese ananasso
hi-tech bazar 02 2005
www.bazarweb.info
Easy-to-use!
Le nuove
frontiere
dell’hi-tech
Giocattoli per cose serie o sofisticata tecnologia
per giochi divertenti? Se il dubbio ci attanaglia
meglio chiarirsi le idee…
Un divano multimodale
Il wi-fi non solo rende meno “ingombrante” la tecnologia
ma anche più accogliente ed elegante la casa. Lo sanno
bene arredatori di interni e designer. Proprio per gli
amanti del cinema in casa, una delle maggiori aziende di
arredamento italiane, Cassina, ha prodotto un divano
“multimediale”, M.I.S.S., disegnato da Philip Starck.
E’ un divano angolare che “contiene” delle casse
stereo all’interno dei braccioli mentre nella spalliera
c’è un videoproiettore. Lo schermo è dotato di uno
chassis sottostante che contiene altre casse stereo
a scomparsa. Fili e cavi passano sotto il tappeto.
Un wireless esclusivo. Per informazioni sul prezzo e i
modelli: www.cassina.it
Guai in vista per i software
multimediali
Chi
C’è chi lo chiama entertainment. Sia come sia, la gente vuole
tutti gli strumenti e le opportunità che la tecnologia mette divertirsi, con
a disposizione.
Ma senza impazzire dietro manuali di istruzione, fili, cavi e quant’a
consumatori chiedono tutta la tecnologia possibile ma a portata ltro. I
di mano,
easy-to-use, e le aziende rispondono con schermi piatti da appende
quadri, pc che “parlano” con la tv, lettori dvd da portare in tasca. re come
E per di
più, elemento non trascurabile, a prezzi accessibili.
E’ l’anno del Windows Media Center
Bill Gates ne ha messa a segno un’altra delle sue. Infatti alla
ha lanciato un nuovo software, il Windows Media Center, chefine del 2004
consente di
avere nel salotto di casa, una vera e propria “stazione” del divertim
ento.
Con gli hardware opportuni (Microsoft ha siglato accordi con
Hp, Samsung etc) è possibile ascoltare musica, vedere la tv, aziende tipo
e visionare foto e filmati, navigare in internet, guardare i dvd, elaborare
registrare
film, stando comodamente seduti sul divano del salotto e usando
solo
un telecomando per tutte le funzioni. Il software si basa su
estremamente intuitivo e la grafica è quella tipica di Windowun sistema
comodità, che non costa neanche troppo. Infatti, a seconda s. Una bella
dell’hardware
che si acquista, il prezzo va dai mille euro in su. Attenzione però,
anche se è vero che di per sé il software la tower e il telecom perché
costano poi molto è anche vero che lo schermo da utilizzare ando non
abbastanza grande, possibilmente piatto, ancor meglio se Lcddeve essere
E il pc deve essere di ultima generazione. E questo sicuram o al plasma.
la spesa. Il software si trova nei maggiori centri di informaticaente fa alzare
ed elettronica
della città. Per saperne di più www.microsoft.com
Fili e cavi dappertutto? Non più
Finalmente pc, televisore e stereo possono comunicare ma
fili. La risposta è già arrivata. Infatti esistono in commerciosi inciampa nei
dispositivi Wi-fi che permettono di collegare gli apparecchii cosiddetti
necessità di cavi: il segnale passa, tramite una centralina, senza la
viceversa, anche attraverso i muri, in certi casi. Il criterio è da pc a tv e
mouse e della tastiera wireless. Uno di questi dispositivi è il lo stesso del
Linksys Media
Center Extender, che consente, anche se il pc si trova in una
stanza e la
tv col sistema hi-fi in un’altra, di poter ascoltare file Mp3, vedere
film e foto
scaricati nel pc o navigare in internet, usando solo il telecom
ovviamente, il software Windows Media Center (vedi sopra), ando. Occorre,
la centralina
radio internet e il ripetitore, oltre al pc e alla tv. Sono facili da
installare e
da usare. L’unico neo è che dei film registrati si possono vedere
solo quelli
sull’hard disk e non i dvd. Per informazioni www.linksys.co
m
ha acquistato ultimamente il sistema operativo
Windows Xp per il proprio pc, versione Home o
Professional, avrà notato che nel pacchetto era
compreso anche il programma Media Player, il
software per la lettura dei file multimediali. Bene,
dallo scorso febbraio la Commissione Europea ha
obbligato la Microsoft a produrre una versione del
sistema operativo senza Media Player, per lasciare
possibilità agli utenti di scegliere quale software
specifico utilizzare. Le due versioni avranno lo stesso
prezzo quindi quando si acquista un nuovo computer con
piattaforma Windows Xp è bene specificare se si vuole
acquistare la versione con o senza Media Player. Se
non si possiede già un software con le stesse funzioni,
tipo il Roxio, sarebbe meglio acquistare la versione
completa, per sfruttare al meglio l’integrazione
multimediale tra le varie applicazioni (e-mail, instant
messaging, browser).
Video di ghiaccio
Il televisore in cucina non ci sta? No problem, si mette
nel frigo. La LG ha infatti messo in commercio dallo
scorso settembre un frigorifero side by side (quello
a due sportelli) con un televisore Lcd 13 pollici
incorporato in una delle due ante. Il televisore è dotato
di telecomando e può essere anche connesso a un
lettore Dvd o Vhs. L’altro sportello è dotato di drink
dispenser collegato direttamente al sistema idrico e
che fornisce acqua depurata o ghiaccio, sia in cubetti
sia tritato. Una buona soluzione per chi, pur non avendo
molto spazio, non vuole rinunciare a guardare la tv in
cucina. Il prezzo si aggira sui 3.500 euro. www.lg.com
Gli italiani preferiscono i videogiochi
Tra tutte le forme di intrattenimento multimediale gli
italiani preferiscono i videogiochi, un settore in netta
crescita che sta facendo registrare incrementi annui di
112 milioni euro anno su anno (da “Il mercato italiano
dei videogiochi”, edizione 2004, pubblicato dalla rivista
Trade Interactive Multimedia). Da una recente indagine
risulta in particolare che i videogiochi preferiti siano
quelli per pc e console ( 82,2% delle vendite sul totale
dei software multimediali). Il genere più venduto rimane
quello di azione sia per pc (22,7%), sia per console
(26,8%).
www.bazarweb.info
bazar 02 2005
architetture di oliva muratore 51
“Non esiste una sola Roma. Ce ne sono 100, mille,
infiniti volti che si sovrappongono e tracciano stratiginfinite. Ci sono
Roma è questo, e insieme qualcos’altro di diverso rafie dell’anima.
, di non ancora
scoperto. Roma non la trovi, non la conquisti,
del tutto. Mentre è qui, Roma è già altrove, non la domini mai
un altrove che non
raggiungerai mai. E’ la città che t’irretisce, che ti perde
nei suoi poetici
profili. Non sei tu a scegliere Roma, ma è la città
a volerti, il labirinto
a vincerti”. E’ proprio questa intuizione a domin
are le pagine di
Perdersi a Roma, di Roberto Carvelli (edizioni Interc
Un testo particolare che si presta a differenti lettureulturali, 2004).
sociologiche e
a più livelli d’indagine ermeneutica. Uno studio che
dalla sua toponomastica, dalle strade, dai quartiparte dalla città,
eri, dalle chiese,
dai monumenti; che parte dalla pietra, dalla
polvere, dall’acqua.
Alla parola l’autore affida il compito di ritrarre Roma,
dove lui stesso
vive e che ogni giorno cerca di scoprire sotto
una luce differente.
Ad accompagnarci in questo itinerario pittorico intinto nella
tavolozza cromatica della più mediorientale delle capitali europee,
ma anche nella più drammaticamente vera, umanamente nuda
e profeticamente spietata, i racconti dei grandi artisti, le
testimonianze dei massimi scrittori viventi, ma anche di quelli
che hanno semplicemente scelto Roma come patria d’elezione.
Roma sembra fuoriuscire, d’improvviso, dalla sontuosa cornice
architettonica dei secoli e dei millenni, per ritrovarci all’angolo
di un baretto, nella luce declinante di un tardo pomeriggio, nella
densità rosa di un cielo che sfiora le algebre dei terrazzi. Roma è
questo ed è anche la culla del pensiero, del cinema, della cultura
contemporanea. Roma è il nido che ciascuno di noi si porta
dentro, “l’architrave magica che ci consente di accedere alle leggi
dell’eterno ritorno”, l’Itaca che la scrittura misurata di Roberto
Carvelli elegge a rifugio del vivere, del sentire, qualche volta del
morire.
Roma, una città che t’irretisce
La più mediorientale delle capitali europee vista con
gli occhi di un
autore che sceglie di perdersi in questa città per
raccontarla…
Ri-impiangere e ri-impiantare
L’indagine artistica di Alberto Di Fabio è incentrata su tematiche
ambientali. Il suo lavoro si sviluppa attraverso grandi installazioni,
composte da particolari pitture su carte cinesi, che rappresentano
una vera e propria esplorazione nella struttura della materia
e una riscoperta degli elementi che compongono la natura,
proponendo in tal modo un’alternativa al degrado ambientale dovuto
all’inquinamento dell’uomo.
L’impegno dell’artista per l’ecologia diventa attivo quando,
scoperta una discarica di rifiuti in uno dei paesaggi più belli e
incontaminati d’Italia, l’isola di Ponza, decide di intraprendere
una faticosa performance: piantare, lungo il perimetro della
discarica, circa trecento piante di vario genere, con l’intento
di un progressivo rimboschimento del territorio. Nasce così il
titolo di questa mostra durante la quale, accanto alle installazioni
pittoriche, verranno proiettate le immagini della performance: riimpianto, rimpiangendo il danno che l’uomo ha arrecato alla natura,
rimpianta la natura stessa affinché riconquisti la propria bellezza e
il proprio territorio. Informazioni: 390818951818 -0818958052,
[email protected], www.umbertodimarino.com.
Ri-impianto mostra di Alberto Di Fabio
Museo di Arte Contemporanea Umberto Di Marino
Via Colonne 2b - Giuliano in Campania (NA)
Fino al 26 febbraio 2005
Una mostra-concorso x confrontare
le creatività
La Fondazione Romualdo Del Bianco, nell’ottica delle iniziative volte
a promuovere l’incontro, lo scambio di conoscenze, la reciproca
comprensione e il mutuo arricchimento tra giovani di paesi e culture
diversi, organizza la II Edizione della Mostra-Concorso Internazionale
delle Migliori Tesi di Laurea “For an ecological future: Architecture,
Environment and Design”. L’iniziativa ha dato l’opportunità a diversi
Istituti di insegnamento nel campo dell’Architettura, dell’Ambiente/
Ecologia e del Design di ambito internazionale, di esporre le tesi
di laurea dei loro studenti e di confrontare quindi materiali inediti
che spesso rappresentano l’innovazione e la creatività di giovani
architetti, altrimenti poco conosciuti.
2° Edizione della Mostra Concorso Internazionale delle Migliori Tesi di
Laurea
“for an ecological future:architecture, environment and design”
Fondazione Romualdo Del Bianco – Firenze. Dal 17 febbraio al 17
marzo 2005
Informazioni: www.fondazione-delbianco.org.
Sottsass tutto da leggere
Volume pubblicato in occasione della grande
mostra dedicata all’architetto Sottsass
presso il Mart (Rovereto, dal 26 febbraio al 22
maggio 2005).
Con l’introduzione dell’architetto Hans Hollein,
la monografia si presenta come una sequenza
ininterrotta di 700 disegni di design, paesaggi,
appunti e architettura che raccontano la vita
e il complesso percorso artistico di Ettore
Sottsass, animatore prima della scena Radical
internazionale e poi della stagione Postmoderna
con la fondazione del gruppo Alchimia e oggi
considerato unanimemente uno dei padri nobili
del design contemporaneo.
Ettore Sottsass , di Ettore Sottsass, Skirà
2005
52 di matteo bianchini
piccoli bazar 02 2005
www.bazarweb.info
Carnevale di Viareggio
Viareggio festeggia 132 anni di carnevale, cultura e turismo. L’edizion
e
di quest’anno prevede un grande coinvolgimento internazionale
in collaborazione con numerose città europee sedi di importanti
manifestazioni carnevalesche. Il Carnevale 2005 è una festa all’insegn
della pace, dell’amore e della solidarietà. Protagonisti indiscussi delle a
spettacolari parate sono ancora una volta i giganti di cartapesta. La
manifestazione, in programma dal 23 gennaio al 13 febbraio, propone
una serie di appuntamenti di grande interesse per adulti e bambini .Il
23
e 30 gennaio, il 6, 8 e 13 febbraio i carri allegorici sfileranno sul grande
palcoscenico dei viali al mare. Sono attesissime anche le feste rionali
ei
veglioni in maschera organizzati dai migliori locali della Versilia. Di rilievo
il programma riservato agli spettacoli e alla cultura, le commedie musicali
in vernacolo, gli appuntamenti enogastronomici nei migliori ristoranti
della
città, e tante altre importanti iniziative.
Dove: Viareggio (LU), La Cittadella del Carnevale
Informazioni, curiosità e programma completo di tutte le iniziative
collegate al Carnevale 2005 le troverete su internet al sito
www.ilcarnevale.com
Le grandi sfilate dei carri allegorici del Carnevale 2005 in programm
a
per il 6, 7, 8 e 13 febbraio avranno tutte inizio alle ore 14.30. Ingresso
gratuito per i bambini fino a 10 anni. Imperdibili i carri, e l’atmosfera
che
si respira per tutti i giorni di festa è irresistibile per tutta la famiglia
Carnevale di Ivrea
Famoso per la sua storica battaglia delle arance, appuntamento dedicato
ai ragazzi e che ha luogo nella piazza del centro (le reti di protezione
consentono ai turisti di godersi lo spettacolo), inoltre si possono degustare
i piatti tipici della tradizione canavesana e assistere alla parata che si
intitola Prise du drapeau in cui saranno protagonisti pifferi e tamburi.
Da segnalare, per i bambini:
Giovedì 3 febbraio 2005
ORE 15,00 - Piazza Ottinetti; organizzata dagli “Amis ad Piassa dla
Granaja”, festa dei bambini con giochi intrattenimenti e distribuzione
di
dolci e merendine
Dove: Ivrea, strade e piazze della città
Per infomazioni: Consorzio per l’Organizzazione dello Storico Carneval
e
d’Ivrea
Antico Palazzo della Credenza 10015 IVREA (TO). Tel. 0125641521
[email protected]
Pulcinella aveva un gallo...
Tutto il giorno vi andava a cavallo, con la briglia e con la sella.
Viva il galletto di Pulcinella!
Carnevale come festa magica e fantasiosa che stimola il gioco simbolico, il far
finta di, elemento indispensabile non solo per stimolare l’immaginazione ma
soprattutto per la crescita dell’identità personale. Festeggiate gente, festeggiate!
E….travestitevi!
Carnevale di Putignano
Carnevale di Venezia
Un Carnevale ricco di colore e fantasia con molti appuntamenti
dedicati ai bambini: vari punti della città saranno animati da
clown e artisti di strada che proporranno spettacoli a tema.
Il Carnevale di Venezia 2005 si svolgerà dal 28 gennaio all’8
febbraio prossimi.
Il liston delle maschere e la festa dei teatri è il tema scelto per
l’edizione 2005, che vedrà il ritorno in laguna di Maurizio
Scaparro, ideatore del Carnevale del Teatro dei primi anni ’80.
Dove: Città di Venezia, Lido, Mestre Marghera
Per informazioni: [email protected] - Tel.
0415201959
www.carnevale.venezia.it
Carnevale Dei Bambini
Assolutamente da non perdere questa bella festa di San Stino
Di Livenza, in programma per sabato 5 febbraio 2005, sfilata
carnascialesca con la partecipazione di gruppi folkloristici e carri
allegorici.
Dove: San Stino Di Livenza (Venezia) per le vie del centro.
Per informazioni: COMITATO FESTEGGIAMENTI LA SALUTE
DI LIVENZA www.sanstino.it - www.portogruaroturismo.it Tel:
0421800024 fax: 042180110
Quest’anno la festa è dedicata alla memoria di “Mest Pit Scialame”,
propagginante scomparso di recente. L’apertura della Festa, è a cura storico
di un gruppo
fuori concorso di bambini delle classi V^ C e D della Scuola Elementa
che completano così un laboratorio didattico sul dialetto. A seguire benre Minzele,
gruppi: “U ciuccenat”, “Gruppo d’Elia”, “Ceim, Ceim de rape i ciuqueresei
Zizzania”, “A fezz” e, per la prima volta sul palco, “I Zannier”, gruppo ”, “La
composto
da sole donne.
C/O Piazza Plebiscito. Dopo gli eventi del 23 e 30 gennaio gli appuntam
enti per
seguire i corsi mascherati sono domenica 6 febbraio dalle ore 11 e martedì
8
febbraio, in cui si festeggerà il funerale del carnevale, dalle ore 18.
Dove: Putignano (BA), strade e piazze della città
Per informazioni Fondazione “CARNEVALE DI PUTIGNANO”, via Conversa
no
n.3/f
70017 Putignano (BA). Tel 0804911532 - 0804058017
E-mail: [email protected]
L’ingresso è libero e si può assistere sia dalle strade che dalle tribune
per godersi
lo spettacolo in tutta la sua bellezza
Carnevale di Cento
Accanto al divertimento per gli adulti, i piccoli non possono perdere
una visita al
Giardino Incantato. Un’oasi di divertimento a misura di bambino all’intern
una delle manifestazioni di Carnevale più famose d’Europa: un magico o di
animato da magia, miniparate, minidisco, tanti giochi e ancora fiabe, mondo
dei cartoni animati e maschere a tema. I più piccoli possono assistere personaggi
alle sfilate
di questo Carnevale, gemellato con quello di Rio de Janeiro, da un’area
protetta e
dedicata solo a loro.
Dove: Cento (FE), il Giardino Incantato - giardini di v. U. Bassi
INFOLINE: TEL 051904252-57 E.mail: [email protected]
www.carnevalecento.com
sport
bazar 02 2005
di valerio cammarano 53
Triathlon:
3 volte campioni!
Una gara che una volta si chiamava Ironman, ovvero uomo d’acciaio. E non a
www.bazarweb.info
caso. Provate a pensare quanto debba essere forte colui che decida di sfidare
prima l’acqua, poi l’aria e infine la terra …
Narra la leggenda che verso la fine degli anni ’70 un gruppetto di amici discutesse di sport su una spiaggia delle
Appuntamenti Triathlon
Hawaii. Motivo del contendere la scommessa su quale fosse la gara più faticosa tra la “Waikiki Rough Water
Swim” (quasi quattro chilometri a nuoto), la “112 mile Bike Race Around Oahu” (180 chilometri in bici) e la
Febbraio
“Honolulu Marathon”.
Visto che non riuscivano a trovare un accordo, uno degli amici propose una soluzione che di primo acchito a tutti
parve dettata o da incipiente pazzia o da qualche bicchiere di troppo: combinare le tre prove summenzionate
in una sola. Superato l’iniziale sconcerto, il gruppetto decise di testare l’idea. Nacque così una gara dal nome
emblematico, “Ironman” (uomo d’acciaio) e con essa una nuova disciplina sportiva, il triathlon, che in meno di
vent’anni ha conosciuto uno sviluppo impressionante, fino a raggiungere nel 2000 a Sydney l’ammissione
ai Giochi Olimpici. Traguardo che per altri sport, magari molto più antichi, rimane un miraggio.
Vera o falsa che sia la leggenda di cui sopra – ma conoscendo il gusto tipicamente americano per le sfide ai limiti
della follia propendiamo per la sua autenticità – è certo che il triathlon è nato alle Hawaii. Come dice il nome si
tratta di uno sport multidisciplinare che combina corsa, ciclismo e nuoto e costituisce una sfida quasi ideologica
alle leggi della resistenza fisica del corpo umano.
A differenza del pentathlon, che unisce cinque diversi sport – corsa, nuoto, scherma, equitazione e tiro al
bersaglio – da disputarsi in differenti momenti, nel triathlon tra una prova e l’altra non c’è soluzione di continuità.
Si comincia con il nuoto, usciti dall’acqua si sale in bicicletta e scesi dal sellino si comincia a correre, sfidando
prima l’acqua, poi la terra e infine l’aria con l’aerodinamicità del ciclismo. Il tutto su distanze che fanno davvero
paura. Nella gara olimpica si nuota per 1,5 chilometri, si pedala per 20 e, per concludere in bellezza, si corre per
10. Ma esistono anche prove più dure, come l’Ironman (mai nome fu più azzeccato): 3,8 chilometri di bracciate,
180 di pedalate e 42 di corsa.
Dal momento che a questi livelli possono cimentarsi solo superuomini e superdonne, onde evitare la relegazione
nel ghetto degli sport per pochi eletti, nel corso degli anni il triathlon si è evoluto, differenziando le distanze e
divenendo accessibile a tutti. La gara sprint, ad esempio, prevede 750 metri a nuoto, 20 chilometri in bici e 5 di
corsa. In più, accanto al triathlon propriamente detto è stato introdotto il duathlon, una variante che possiamo
definire “invernale” e che non prevede la prova di nuoto.
Anche nella sua versione “ridotta” il triathlon fa abbastanza paura. Ma con un po’ di allenamento diventa possibile
provare. Per chi volesse tentare, in Italia ci sono oltre 200 società (l’elenco sul sito ufficiale della Federazione
Italiana Triathlon, www.fitri.it). Chi invece volesse farsi semplicemente un’idea sullo svolgimento delle gare, può
consultare il box con gli appuntamenti più importanti del mese di febbraio.
foto: www.oltremara.com
Mondiali di sci
Grande appuntamento per gli appassionati di sci tra il 28 gennaio e il 13 febbraio con i Campionati Mondiali di
Bormio. È la quarta volta che l’Italia ospita la manifestazione dopo le edizioni di Val Gardena (1970), Alta Valtellina
(1985) e Sestriere (1997). Le gare si svolgeranno tra Bormio, con la pista Stelvio a ospitare le prove maschili, e
Santa Caterina Valfurva, con la pista intitolata a Deborah Compagnoni a ospitare le gare femminili.
Per il nostro paese si tratta di un evento importante soprattutto dal punto di vista organizzativo. La manifestazione,
che, tanto per non farci mancare nulla, è stata preceduta da feroci polemiche tra la Federazione Italiana Sport
Invernali e il CONI per questioni economiche, può infatti essere considerata una sorta di prova generale in vista
delle Olimpiadi invernali che il prossimo anno saranno ospitate da Torino. Altro grande evento per il quale governo
nazionale e regionale, comitato organizzatore e Comitato olimpico non hanno perso occasione per scannarsi
allegramente a vicenda, sotto gli occhi prima stupiti poi sempre più irritati dei vertici dello sport mondiale.
Speriamo bene. Intanto, chi può si goda l’opportunità di vedere all’opera i più grandi campioni dello sci
mondiale, dalla stella statunitense Bode Miller al fuoriclasse austriaco Hermann Maier, detto Herminator per
l’incredibile (e discussa) potenza dei suoi muscoli. Insieme con loro parteciperanno atleti di 60 nazioni. Passati
i tempi d’oro di Alberto Tomba e di Deborah Compagnoni, le speranze azzurre sono puntate soprattutto su Giorgio
Rocca in speciale e gigante e Isolde Kostner in discesa e supergigante.
Chi non si potrà permettere di essere sul posto avrà comunque la possibilità di seguire le gare in diretta sulla Rai,
mentre i patiti del computer potranno essere aggiornati in tempo reale sull’andamento dei Mondiali collegandosi
con il sito ufficiale della manifestazione (www.bormio2005.com) oppure con il sito della Federazione Italiana Sport
Invernali (www.fisi.it).
13 febbraio
ALBINO (BG) – Duathlon Corto MTB
20 febbraio
SAPPADA (BL) – Belluno Winter Triathlon
27 febbraio
CAMERI (NO) – Villa Picchetta Duathlon Corto MTB
SIGNA (FI) – Duathlon Sprint MTB
SIGNA (FI) – Duathlon Kids
Programma Mondiali di sci
Venerdì 28 gennaio
Cerimonia d’apertura – Bormio (ore 18.00)
Sabato 29 gennaio
Supergigante maschile – Bormio (ore 11.45)
Domenica 30 gennaio
Supergigante femminile – Santa Caterina Valfurva
(ore 11.45)
Lunedì 31 gennaio
Discesa libera femminile (1ª prova) – Santa Caterina
Valfurva (ore 11.45)
Discesa libera maschile (1ª prova) – Bormio (ore
11.45)
Martedì 1° febbraio
Discesa libera femminile (2ª prova) – Santa Caterina
Valfurva (ore 11.45)
Discesa libera maschile (2ª prova) – Bormio (ore
11.45)
Mercoledì 2 febbraio
Discesa libera maschile (3ª prova) – Bormio (ore
11.45)
Discesa libera femminile (3ª prova) – Santa Caterina
Valfurva (ore 11.45)
Giovedì 3 febbraio
Discesa combinata maschile – Bormio (ore 11.45)
Slalom combinata maschile (1ª manche) – Bormio
(ore 15.30)
Slalom combinata maschile (2ª manche) – Bormio
(ore 18.00)
Venerdì 4 febbraio
Discesa combinata femminile - Santa Caterina
Valfurva (ore 11.45)
Slalom combinata femminile (1ª manche) – Santa
Caterina Valfurva (ore 15.30)
Slalom combinata femminile (2ª manche) – Santa
Caterina Valfurva (ore 18.00)
Discesa libera maschile (4ª prova) – Bormio (ore
11.45)
Sabato 5 febbraio
Discesa libera maschile – Bormio (ore 11.45)
Domenica 6 febbraio
Discesa libera femminile – Santa Caterina
Valfurva (ore 11.45)
Martedì 8 febbraio
Slalom Gigante femminile (1ª manche)
– Santa Caterina Valfurva (ore 9.30)
Slalom Gigante femminile (2ª manche)
– Santa Caterina Valfurva (ore 13.00)
Mercoledì 9 febbraio
Slalom Gigante maschile (1ª manche)
– Bormio (ore 9.30)
Slalom Gigante maschile (2ª manche)
– Bormio (ore 13.00)
Venerdì 11 febbraio
Slalom femminile (1ª manche) – Santa
Caterina Valfurva (ore 14.30)
Slalom femminile (2ª manche) – Santa
Caterina Valfurva (ore 17.00)
Sabato 12 febbraio
Slalom maschile (1ª manche) – Santa
Caterina Valfurva (ore 10.00)
Slalom maschile (2ª manche) – Bormio
(ore 13.00)
Domenica 13 febbraio
Nations Team Event – Supergigante
– Bormio (ore 9.30)
Nations Team Event – Slalom – Bormio
(ore 13.00)
Cerimonia di chiusura – Bormio
54 di angelita peyretti
sciocchina bazar 02 2005
www.bazarweb.info
“i vicini” di marco begani
QUEL SANTO DI VALENTINO
Dirovvi ora qual sia la verace
et secura istoria de lo santo de li
Valentini che tanta speme incendia
ne lo torace ad tante genti de lo orbe
interamente
Lo raccunto encomencia in la città di Ternide, di fama assai vergonzosa por
causa di vizioserrimi pagani rituali in essa frequenterrimi. Quivi conducea
vita assai modesta et pudica lo Abate Valente, Abate gnomo che por issa
causante nomato fu da qualchedun impudente, Valentino.
Al principiare de lo raccunto poco santo apparia lo tal prelato, et anzi nu poco
profano lo avria detto se incontratolo nel foltume de lo fitto bosco davanti
casa in una aubscura notte como solo ve ne erano al tempo.
Et fu di ritorno da una di codeste sue gite porcine ne lo bosco che lo
abatino rinvenne uno fagotto di picciola dimensione davante de lo portone
di sua dimora. Lo aperse e con sua gran sorpresa vi scorse una criaturina.
Immantinente isso fu colto da illuminazion, non proprio divina, epperò di
grande umano ingegno, pensò:
“Se qui la crescerò, presto non mi farà bisogna di far tante gite ne lo bosco!”
Et de buon augurio Pulcrezia la nomò.
La infanta, a lo principio un poco incomoda per lo abate che tanto avea
de pregare sera e mattin, crebbe in clandestina dimora e infine addivenne
signorina sanza che un sol giovinotto la abesse mai concupiscita.
Giunta era la ora de tratar essa al pari di una isposa, ma ella por lo contrario de
portarse ben e modestamente, pretendea licenziose libertà.
“Abate!” pregava, “Concedetemi ir ne lo marciapiede a dar un passo o due,
di grazia!”
Ma lo abate, che cresciutala la abea no por li altrui appetiti, nol concedea,
impensierendosi che alcuno la bramasse. Eppur la giovinetta, inconscia di
tanto periglio, un dì risolse sé medesima a uscìer finalmente per la via in sotto
de lo cielo aperso. La innocianta camminava in ispensierati atteggiamenti,
quando lo primo masculo che videla passar diggià la volle.
Non dispiacque a la Pulcrezia lo trattamento, sicut intentò destar la
medesima attenzion in quello e quello altro giovinotto ne li giorni a venire.
Indi no solamente cum onesti omini, sibben cum canibus et purcus issa iba
piacevolissamente. Niuno sapea chi fusse e donde venisse ella, nondimeno
gradiban.
“Mala ventura!” si disisperava lo infelice abate, “Siffatta puta ho cresciuto!
Ah, covava una serpe in pectore! Chi mai le diede un tal esemplo?!”
E de lo nanetto che erat, no podia cursar dietro lei a gran velocità per
impedire cotanti inganni, et molto si daba da fare su le piccine zampette, sed
giammai arrivava per tempo.
Giunse uno ancor più tristo giorno per lo abate, che diggià forse in odor di
santità avea tanto pregato Iddio che ella abbandonasse tanto dubia costumanza. Lo
infausto giorno fu quello in che ella conobbe lo mal uomo scuro.
Era egli uno viandante venditor de pitre focaie d’ogni color, di pagano costume
e poco avvezzo a le buone maniere, sicut quando ella li fu sotto la negra mano,
immantinente l’afferrò al pari di uno bestio con sua degna preda.
La fanciulla, tanto ebbe riecognoscienza all’uomo, che pregollo volerla isposar. Lo
negro nol negò, e subitamente si apparecchiò por lo cerimoniale.
“Temporeggia!” ella pregò, “Lo abate mio ne morrà! Deberemo aber un poco de
tatto cum isso!”
Lo abate Valentino tanto lagrimò, epperò non li facea difetto lo affetto caro versus la
donzella un poco zozza, sicut la benedicò con suo isposo.
Li cristiani, al tempo ancor esigui sed non di piccina voluntà, venutisi a conoscienza
de lo turpe fatto, al rogo ambedue li volean portare, lo infedele uomo, dal color di
tenebra, e la femmina audace che creduta fu strega por no aber parenti.
Già si preparava la pira per li amanti empii, che lo abate si risolse a lo gesto eroico
che la santità gli valse: “Fermi!” aggridò, “issa non è megera! Mio seme generolla!”
Toda la gente non sapea donde volger lo guardo, poiché udia la voce però no
scorgea la fonte tanto si levava da una infima altura.
“Qui mi trovo!” Ello insistè, e lo videro infine, in grande agitazione dietro uno
sgabello intentar montarvi sopra.
“Isso? Lo abate gnomo? E como es fattibile cotanta ventura?”
“Venne da me una granda donna”, continuò Valentino, “di beltà irresistenda, che fu
da me ingravidata. Issa, dopo partorita la sventurata che vorreste ardere, disse uscire
un attimo e sue ampie carni mai più rividi.”
Le genti, se la bevvero la gran balla, e riecognobbero la fanciulla qual sua prole.
Salvaro cum issa anco lo suo compare, e furo essi indicati como “coppia de facto”.
Epperò de lo abate si disfarono in gran fretta por la dissoluta vita che ebbe avuta.
Passaro li seculi, e prima o poi qualcheduno scoperse e intese lo ben che avea fatto
lo abate sacrificando sua istessa vita in favore di quelle de li amanti, proteggendo de
tal maniera l’amor loro. Fu così che si decise che isso era santo et beato, non si sabe
se por aber supportato cotanta zoccola, o por lo sacrifizio.
E ancor adesso, a tuttodì, si suole con gran biscotti e cioccolati e floreanze li grandi
amori festeggiare, che sean sotto lo sacro sigillo de le religiose credenze, che sean
profani e un poco cumplicati.
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bazar 02 2005
corsi di valeria cecilia 55
La magia di scrivere un libro
Scrivere un romanzo è il sogno di tant Ma anche
partecipare alla nascita
di un libro, contribuire alla stesura, colli.abo
rare
alla
il manoscritto di uno scrittore famoso, o lavorare al correzione, trascrivere
di un nuovo titolo. E’ il magico mondo dell’editoria lancio promozionale
…
L’idea di lavorare al fianco di scrittori, di parteci
pare alla nascita e alle trasformazioni di un libro
indubbiamente. Di corsi di formazione per apprendere
fino al suo arrivo in libreria affascina,
i mestieri dell’editoria ce ne sono di tutti i tipi: univers
Ultimamente anche alcune case editrici hanno iniziato
itari,
a
propor
re corsi. “Ma far parte dello staff di un editore può signific master, professionali, finanziati.
redattore, l’editor o occuparsi di marketing” racconta
are tante cose diverse: dal fare il
Leonar
do
Palmisano, della casa editrice romana Minimum Fax
ci spiega che i loro corsi sono specifici per ognuna delle
e responsabile dei corsi. Palmisano
di esperienza. “C’è un modulo comune a tutti gli indirizz figure professionali necessarie in una casa editrice e sono tenuti direttamente dal loro staff, ricco
ognuno dei ruoli possibili”. Ma quali sono le figure più i che è introduttivo e spiega la struttura aziendale di un editore, ma poi ogni corso è specifico per
ambite e richieste? “Una figura molto ambita è quella
- che lavora affianco allo scrittore per ottimizzare la scrittur
dell’editor - racconta sempre Palmisano
un grande ritmo narrativo. Altro ruolo è quello del redatto a e i contenuti del manoscritto”. L’editor di solito è una persona che ha letto tantissimo e ha
re,
che
invece cura l’ultima fase del libro, controllando
e contribuendo anche all’impaginazione a braccetto
con i grafici. Presso la Minimum Fax si possono anche il testo a livello grammaticale e sintattico
nell’ufficio stampa, nella direzione editoriale o nel settore
seguire corsi per operare nel marketing,
grafico
e c’è anche un utile corso sui diritti di autore.
Minimum Fax, piazzale di ponte Milvio 28, Roma. www.m
inimumfax.com
Altri corsi promossi da Case
Editrici
Il piccolo editore Edizioni Clandestine di Marina di Massa,
specializzato in letteratura e saggi “radical” ma anche ironici,
propone corsi intensivi individuali, della durata di 3 giorni, per
apprendere come avviene il processo di produzione e distribuzione
del libro, non trascurando nozioni fondamentali di impaginazione e
pubblicità. Il costo complessivo è di 324 euro.
Edzioni Clandestine, via Baracchini 182/a, Marina di Massa (MS).
Tel. 0585784698
www.edizioniclandestine.com
Tra febbraio e marzo, la casa editrice torinese Lindau, nota
soprattutto per la saggistica cinematografica e per i testi di filosofia
orientale ed esoterismo, offre corsi intensivi (3 week end) a
Roma, Torino, Milano. Le lezioni vertono su tutte le professionalità
dell’editoria.
www.lindau.it Via B. Galliari 15 bis Torino. Tel. 0116693910
Per chi vuol fare il capo: l’editore
Il corso per chi vuole aprire una casa editrice è organizzato
dall’Associazione Italiana Editori, con sede a Milano. Materie
del corso sono le normative e la prassi da seguire per avviare
una casa editrice, le competenze per prendere le giuste direzioni
dell’azienda, la sua crescita: le codifiche internazionali del libro,
del diritto d’autore, delle disposizioni giuridiche, fiscali, postali e,
perché no, della distribuzione. Il corso dura una giornata e il costo
complessivo è di 200 euro.
Prossima edizione: febbraio 2005. Associazione Italiana Editori,
via Delle Erbe 2 - Milano
www.aie.it/Formazione
Master post laurea
Master in editoria cartacea, diretto
da Umberto Eco
Questo master nasce dall’esigenza di creare specializzazione nel
settore dell’editoria che il mercato registra in forte espansione.
Sulla presentazione del corso si legge infatti che anche “alla
figura del tradizionale commesso si sta sostituendo la figura
del libraio laureato”. Il master, diretto da Umberto Eco, ha
durata biennale a frequenza obbligatoria ed è aperto a laureati
presso qualsiasi facoltà. Si accede previo test di ammissione che
verifichi il possesso di alcune competenze di base. Sono ammessi
venticinque studenti. Le materie trattate vanno dalla Filologia alla
Storia della stampa e dell’editoria, dalla Tecnica della produzione
del Libro, alla Teoria dell’ipertesto e Progettazione Ipermediale,
sino alla organizzazione della libreria.
www.sssub.unibo.it/master/
Master gratuito in editoria, a Milano
Organizzato dal l’Università degli Studi di Milano in collaborazione
con l’AIE e la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondatori, il corso è
di 800 ore complessive, di cui 500 di insegnamento e 300 di stage
presso le maggiori aziende editoriali. La partecipazione, riservata
20 iscritti, è gratuita.
www.fondazionemondadori.it
56 di GIULIANO CANGIANO
fenomeni bazar 02 2005
www.bazarweb.info
PALADINI
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TA
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A
LL
DE
Se la scena underground milanese spazia dallo ska-reggae al rock-noir,
Napoli si muove su sonorità post-rock/camera dalla spiccata attitudine
all’improvvisazione. E girando per centri sociali si scopre uno spazio di
pornografia autogestito. Da sole donne.
Precario: eccedere, creare…
San
Dirottando il buon vecchio e disilluso San Valentino verso lidi diversi e più spensierati, l’Italia
degli spazi sociali si prepara ad affrontare il mese dell’amore sotto l’egida di un “aureolato” meno
sfavillante, non alato, ma decisamente più rappresentativo, almeno di questi tempi: San Precario. Il
web riferisce di una sua recente “apparizione” (si parla del 30 novembre dell’anno da poco sfuggitoci)
nel celeberrimo quartiere San Lorenzo a Roma, dove ha guidato le manine di studenti e precari un po’
snervati che, come novelli crociati, “in hoc signo vinces” si sono detti e, scope e ramazze alla mano, si
sono ripresi uno spazio abbandonato per dargli nuova vita.
Lo scopo è esplicito e complesso, il nome chiarificatore e bivalente: ESC è stato ribattezzato lo spazio,
acronimo per “Eccedi, Sottrai, Crea” e si farà paladino delle “pratiche del comune”, occupandosi
di reddito, libero accesso a saperi e tecnologie e relativa ciclonica circolazione della cultura e della
conoscenza. Ufficialmente questa missione è già cominciata il 15 dicembre, ma il tutto si muove
ancora in maniera un po’ sotterranea: i primi vagiti non hanno ancora avuto molta risonanza, ma
bisogna avere fiducia laddove appare già confortante l’idea che ancora qualcuno si renda conto di
esigenze e lacune della nostra terra e si prenda la briga di creare nuovi spazi e dar vita a iniziative
fuori dal semplice entertainment. Anche in questo senso il “cheek to cheek” con Global Project fa ben
sperare. Ripromettendoci/vi un’intervista ai ragazzi per il mese prossimo intanto vi forniamo un po’ di
coordinate.
C.S. ESC, via dei Reti, 15 (San Lorenzo) Roma.
Global Project: http://www.globalproject.info/
e boicottare la Coca Cola!
…
Insistendo sempre sotto la guida di San Precario, che tra l’altro anche il settimanale Carta aveva scelto
come “Person of the year”, ci occupiamo adesso dei lavoratori delle imprese imbottigliatrici per la
Coca-Cola in Colombia. Pare che la multinazionale si sia resa promotrice di politiche repressive nei
loro confronti e che abbia avuto modo di continuare a farlo impunemente anche grazie all’appoggio
del governo locale e di gruppi paramilitari, interessati a cancellare qualsiasi movimento d’opposizione
sociale (a partire dai sindacati). Per questo nel 2003 è partita una campagna mondiale di boicottaggio
(che presto sarà affiancata anche da un processo nei confronti di Coca-Cola negli U.S.A.) a difesa dei
basilari diritti umani, alla quale hanno preso parte anche decine di comuni italiani bandendo la celebre
bevanda dai distributori presenti nelle proprie strutture. “Artisti contro la Coca-Cola” è lo stato dell’arte
di questa battaglia: è assieme una rassegna e un’esposizione e sarà ospitata al Forte Prenestino di
Roma dal 4 al 13 di questo mese. Artisti di ogni ambito e formazione sono chiamati a mettersi in gioco
in quello che un gioco non è, “per la vita e la dignità del popolo colombiano”.
Forte Predestino, via Federico Delpino 189, zona Centocelle Roma.
C.S.O.A. Forte Prenestino http://www.forteprenestino.net
sulla campagna di boicottaggio http://www.nococacola.info
il sindacato colombiano http://www.sinaltrainal.org
per rivoluzionare
Recitare
Iniziato il 20 gennaio scorso si protrarrà fino al 17 di questo mese al C.S.A. Intifada di Empoli il Tributo
a Gian Maria Volonté. La proiezione di cinque film che lo hanno visto protagonista (nei giorni 3, 10 e
17 febbraio a partire dalle 22) serve a rendere omaggio a questo grande attore, scomparso da 10 anni,
che è sempre stato in prima linea rispetto alle problematiche del “movimento”. “Essere un attore è una
questione di scelta che si pone innanzitutto a livello esistenziale: o si esprimono le strutture conservatrici
della società e ci si accontenta di essere un robot nelle mani del potere, oppure ci si rivolge verso le
componenti progressive di questa società per tentare di stabilire un rapporto rivoluzionario fra l’arte
e la vita”.
hop e crossover
Hip
Ancora all’Intifada ci aspettano sabato 5 e sabato 19 le presentazioni di due nuovi CD, rispettivamente
Vago incerto di Acid One e Feedback dei Metal Music Machine. Si tratta di hip-hop nel primo caso e
di crossover (tra metal, pop ed elettronica) nel secondo. In italiano. Da provare.
C.S.A. Intifada, via XXV Aprile Ponte a Elsa, Empoli.
C.S.A. Intifada http://www.ecn.org/intifada
i à go go!
Concert
Se vi trovate dalle parti di Firenze non prendete impegni per tutti i venerdì e sabato (a partire da giorno
4) di febbraio: il vostro calendario sarà scandito dall’iperattività del Centro Popolare Autonomo
Firenze Sud che ha previsto una scaletta strabordante di concerti e dance hall per tutti i gusti. Giusto
per darvi un’idea proprio giorno 4 vi aspetta una magnifica serata fatta di “Canzoni di Rivolta” cantate
da Pino Masi e accompagnate dal buon etno-folk pisano dei Tribal Karma.
C.P.A. FiSUD, via Villamagna, 27/a Firenze
C.P.A. FiSUD http://www.cpafisud.org
Pino Masi + Tribal Karma http://www.repubblicapisana.it/pagine/artexpo3.htm
www.bazarweb.info
bazar 02 2005
net di valeria cecilia 57
Alternative
possibili
Movimenti di controinformazione, recupero di rifiu
ti tecnologici, inedite forme
di open source… alimentari. E un nuovo
provider: etico e sociale
L’attivismo tecnologico-politico
italiano va in mostra
Se è vero
che in Italia regna l’accentramento mediat
controinformazione e la sperimentazione sono realtà ico, anche la
radicate. La
questione piuttosto è capire se questi movimenti
“altra” riescono a offrire una concreta alternativadi informazione
sociale e
politica, o rimangono come delle performance, margin
alizzate
in fondo agli ambienti underground. Questi sono
interrogativi a cui la mostra evento hack.it.art, alcuni degli
(fino al 27
febbraio presso il Kunstraum Kreuzberg/Bethanie
tenta di rispondere. L’evento, curato da Tatiana n a Berlino)
romana, ideatrice della mailing list italiana AHA Bazzichelli,
sull’hacking
(www.ecn.org/aha) consiste in una rassegna sull’at
politico, tecnologico e artistico italiano, che sembr tivismo
per forza e diffusione tra quello degli altri paesi. a spiccare
produzione artistica e mediatica italiana indipen Le forme di
farsi strada sin dagli anni Ottanta (era il movim denti iniziano a
tramite la lotta per l’uso libero e auto-gestito ento cyberpunk),
dei media e
tecnologia. Si trattava dei primi movimenti dell’et
intesa come desiderio di diffusione democratica ica hacker,
attraverso l’uso della tecnologia. Ecco che nascedel sapere
va la pratica
dell’hacktivism (fusione di hacking e activism), attivis
mo
tecnologico e politico appunto. L’evento berlinese
una visione più possibile compatta ed eterogenea riunisce in
i soggetti
di queste pratiche: incontri, workshop, installazioni,
corsi e
incontri con gli esponenti italiani e internaziona
quali le comunità hacker, il cyberfemminismo, il li di movimenti
free software, le
telestreet indipendenti, le radio on line autonome.
presenti nelle reti italiane: le ragazze del sexysh Tra i principali
ock di Bologna
(www.ecn.org/sexyshock), il network di telestreet
(www.telestreet.it), Nikky di deliriouniversale.com,di Senigallia
Tommaso
Tozzi, docente dell’università di Firenze, Franca
Formenti, artista
di Varese che ha inventato la bio doll, la donna del
Tatiana ha anche realizzato una bellissima mappa futuro clonata.
che ricalca e unisce i principali nodi attivi italian in stile Matrix
i della rete.
Per informazioni
www.kunstraumkreuzberg.de
www.ecn.org/aha/hackitart.htm
Quando il pc è vecchio
riciclalo su Internet
E’in rete che sta avendo luce il più
grande progetto di smaltimento dei
rifiuti tecnologici. L’iniziativa è di eBay,
noto portale di aste on line, appoggiato
in questo progetto dalle agenzie
per l’ambiente americane e dagli
ambientalisti. Ma sembra che anche le
grandi case quali Apple e IBM, da HP
a Gateway e Intel si siano interessate
all’iniziativa. eBay ha realizzato il sito
web Rethink, che dà informazioni
sulle metodologie e programmi di
smaltimento attivati dalle imprese
che partecipano all’iniziativa. E’
possibile anche rivendere su eBay
i computer utilizzati o partecipare
a progetti di scambio, donazione
e riciclaggio attivati dalle diverse
comunità locali statunitensi.
L’iniziativa per ora è limitata
al territorio americano, ma è
auspicabile che presto arrivi
anche in Europa.
http://pages.ebay.com/rethink
Se l’open source scivola nella
birra…
E’ nata una nuova birra rilasciata sotto licenza delle creative
commons…liberi di usare (bere in questo caso), gustare,
riprodurre, modificare, diffondere…. basta rilasciare la
ricetta derivata sotto la stessa licenza citando gli autori
originari. La birra open source non è uno scherzo, ma una
classica bionda fermentata con l’aggiunta del guaranà. La
ricetta e il marchio sono della Vores Øl disponibili sul sito
ufficiale della Vores Øl.
www.voresoel.dk
Consumo critico nella tecnologia:
arriva Lillinet
Un altro provider è possibile: la rete dei Lilliput ha dato
vita Lillinet, a un provider etico e sociale, che si pone come
alternativa ai vari Libero, Tiscali, Yahoo, e a tutte quelle
società che gratuitamente offrono la connessione alla rete
e la casella di posta. Questi servizi sono realizzati dalla rete
lilliput grazie alla cooperativa Sociale Il Gabbiano di Pisa.
www.lillinet.org
Tutti gli indirizzi per sostenere i
paesi colpiti dallo Tzunami
UNICEF www.unicef.it
MEDICI SENZA FRONTIERE www.medicisenzafrontiere.it
CROCE ROSSA ITALIANA http://www.cri.it
CARITAS ITALIANA www.caritasitaliana.it
58 di guido dolara
noi bazar 02 2005
Il nuovo lusso?
E’ tutto naturale
www.bazarweb.info
Esperienze low-tech, confort
artigianale, essenzialità, calore,
tradizione. Queste le parole
d’ordine del decennio in corso.
Da Parigi a Trieste, da Londra a
Helsinki tutti cercano la sobrietà.
Tutti? Tutti tranne i chav…
Il 2005 segna la metà di questo decennio, e gli anni novanta sono
definitivamente
finiti, con i loro stili, tendenze e parole d’ordine. Nelle capitali
contrappongono quest’anno nuove tendenze intrise di identità anni d’Europa si
naughties), che hanno perso l’ odore e le sembianze dell’ ottimismo zero (i naughty
postmoderno dell’
ultima decade dello scorso millennio. Nel 2005 è fortissimo il richiamo
naturali, degli usi e colori caldi e semplici, delle tendenze salutiste degli istinti
alla tradizione. È come se in questi anni politicamente e socialmente e dei richiami
incerti, intimiditi
da guerre e terremoti, si ritrovasse il piacere delle esperienze low-tech
, preferendo il
confort al minimalismo sintetico, tecnologico e modernista che ha dominato
la scorsa
decade.
Prima di tutto lo si vede nelle novità delle capitali d’Europa
, dalla moda,
all’arredamento, ai modi di socializzare. Si privilegiano le fibre naturali,
nell’ interior design, i colori caldi nell’arredamento. Basta guardare l’artigianato
al successo
di stilisti come il francese Nicolas Ghesquiere (di Balenciaga) o
Jacobs (www.marcjacobs.com) nei grandi magazzini di Londra el’ americano Marc
ai profumi con una essenza singola, un fiore o un frutto, non Parigi. O il ritorno
lussuosissimi di Miller Harris al limone o al mandarino, o le lineemescolati, come i
(www.penhaligons.co.uk) al legno o alle spezie. E il ritorno alle di Penhalingons
piuttosto che al cibo fusion, accompagnato dalla passione per ricette tradizionali
non da supermercato (testimoniati dal successo di mercati come il i cibi biologici e
Londra, il Marche du Midi di Bruxelles o il mercato Raspail a Parigi). Borough Market a
Al rush di caffeina tipico del boom internet degli anni novanta
preferisce prendere il tè, possibilmente in sale da tè tradizionali , quest’anno si
come abbondano
nel nostro vecchio continente, a partire dalle bellissime sale storiche
centro europee
(dallo Slavia di Praga al San Marco di Trieste), fino alle sale da tè
tradizionali londinesi (come il Ritz o il Savoy). Alle grandi discotecdei grandi alberghi
he si preferiscono
locali piccoli e musica dal vivo.
Healing!
Forse l’esperienza simbolo di questo nuovo stato d’animo è rapprese
ntata dallo
stabilimento termale e dal centro salute che vivono un vero revival.
tutti i paesi europei, ma assolutamente da segnalare le terme di Vals Numerosissimi in
foto, www.therme-vals.ch), uno stabilimento alpino di proprietà dellain Svizzera (nella
disegnato dall’architetto Peter Zumthor. Uno spazio in pietra inserito comunità locale
di cui riprende motivi e materiali, a detta dello stesso architetto con nella montagna
sentire a casa, fare sentire libero dando un sostegno sottile”. Oppureun intento di “fare
picco sul mare delle terme Thalassa nell’Hotel Anassa sull’isola gli stabilimenti a
di Cipro, uno dei
nuovi membri dell’ Unione europea (www.thanoshotels.com/ans/ans
Sempre più popolari le saune finlandesi, anche grazie al fatto che frm.html).
Helsinki è ormai
una meta di turismo cool per tutti gli europei. Da segnalare la sauna
in stile liberty
di Yrjönkatu a Helsinki (www.hel.fi/liv/eng/yrjonkatu.html), dove
nuota nudi in piscina (il costume da bagno è permesso ma poco oltre alla sauna si
donne usano la piscina a giorni alterni). Sempre a Helsinki, il Sauna usato, e uomini e
Bar (a Eerikinkatu
27, www.saunabar.net), dove metà del bar è dedicato alla sauna,
in barba a chi
pensa che i bar sono fatti solo per cose poco salutari come ubriacars
i e ascoltare
musica a tutto volume. Da non dimenticare i centri di bellezza in
Aveda che abbondano in tutte le capitali europee, o anche i centricittà, come i centri
uomini, in particolare ai metrosexuals, uomini per lo più eteroses dedicati solo agli
prodotti di bellezza, le cure e i massaggi. Da segnalare la G-Roomsuali che amano i
londinese (http:
//shop.theg-room.com), centro di bellezza per uomini che offre qualsiasi
di bellezza e porta tutti prodotti a base naturale di marche specializzate. trattamento
I Chav
Il ritorno al lusso naturale non è apprezzato da tutti. Dall’altra parte
gusto ci sono quelli che gli inglesi chiamano Chavs, descritta dai del barometro del
media come una
delle parole simbolo del 2004 (resa nota dal celeberrimo sito www.Ch
I Chav sono il prodotto della reality TV e del culto delle celebrities avScum.co.uk).
e in forme diverse
sono presenti in tutte le città europee. Indossano marche vistosiss
ime, anelli e
collane da rapper, scarpe da ginnastica sempre e solo bianche
veloce, l’alcol e i paparazzi. Vengono dai bordi delle grandi città, le , e amano la vita
periferie di Londra
e Parigi, e idolatrano Christina Aguilera e David Beckham. Vanno
orgogliosi delle
loro origini poco esclusive, e preferiscono la ricchezza acquisita
a quella ereditata.
Sulla stessa onda sono alcuni dei “nuovi russi”, miliardari ricchissim
di gas e petrolio che vivono in yacht attraccati ai porti più esclusivi del i di commercio
mediterraneo, o
nelle zone più esclusive di Londra.
60 di cristiana scoppa
migrazioni bazar 02 2005
fini
za con
sen
ica
tetr
Os
na Sestito,
Rosan
di
diario
il
r,
Baza
per
siva
esclu
In
che in Angola con Medécins sans frontières ha
toccato con mano il dolore di un’emergenza che
da lungo tempo non arriva più sulle prime pagine
dei giornali
e cose lungo le coste
La terra si scuote e travolge, nel suo corrugarsi in fondo all’oceano, uomini case
condizione da
di paesi che con sforzo immenso negli ultimi dieci anni hanno mutato la propria
a. Quando l’onda,
Thailandi
,
Indonesia
Lanka,
Sri
India,
sviluppo”:
di
via
in
“paesi
a
mondo”
“terzo
lasciando dietro
così anomala da mancare parola nelle lingue occidentali per nominarla, si ritira
verso quell’Oriente
di sé centinaia di migliaia di vittime, un’onda di emozione solidale si riversa
milioni di sms da
lontano, così diverso dalle immagini dei depliant turistici: prende la forma di
di persone pronte a
decine
comune,
al
o
condomin
dal
fondi
raccolta
di
eventi
di
centinaia
1 euro,
isivi.
radiotelev
servizi
e
giornale
di
articoli
di
tonnellate
partire “per dare una mano”,
organizzazione non
Di fronte a questa mobilitazione impressionante Medécins sans frontières,
la lista delle dieci
o
preparat
ha
zona,
nella
amente
immediat
ta
intervenu
è
che
a
governativ
Congo, Uganda,
emergenze di cui i media non parlano più o parlano troppo poco:
Colombia, Sudan, Angola…
Rosanna Sestito.
E proprio come Medécins sans frontières, in Angola c’è stata anche un’ostetrica,
bensì dalla guerra
,
imparziale
ma
crudele
natura,
dalla
arrivata
è
non
za
Un paese dove l’emergen
Che ha spezzato gli
durata quarant’anni. Un’emergenza che ha lasciato una semina di mine.
è il suo diario.
animi delle persone, ridefinendone i contorni dietro il nome di “rifugiati”. Questo
28 aprile 2004
capanne e basta.
Sono arrivata a Cuemba alle 14 e dal mio piccolo aereo vedevo solo natura,
Lavoro con
Arrivata ho dovuto trattenere il respiro: non pensavo fosse così isolato!!!
è completamente
però
maternità
La
Congo.
del
chirurgo
un
e
belga
logista
un
belga,
iera
un’inferm
andata a conoscere
nelle mie mani: non so se piangere o ridere. Oggi pomeriggio con l’autista sono
La gente vive vicino
i posti che posso frequentare...il resto del territorio è in mano alle mine.
a noi e questo dà sicurezza.
4 maggio 2004
andare a Caita. Le
Siamo partiti da Cuemba questa mattina alle 7,45 con la clinica mobile per
e è arrivare. A Caita
condizioni della strada non sono per niente buone ma la cosa più important
Due infermieri
MSF fornisce servizio di cure prenatali, pediatria, vaccinazioni e medicina generale.
e subito le
individuar
di
o
Cerchiam
locale.
lingua
la
traducono
e
nano
del posto mi accompag
le gravidanze non a
gravidanze a rischio per riuscire a portarle in tempo in ospedale, mentre per
la prevenzione di
rischio che saranno assistite sul posto dalle ostetriche locali forniamo un kit per
di queste donne
Alcune
volato.
è
tempo
il
e
16
alle
10
dalle
sodo
lavorato
Abbiamo
infezioni.
farsi controllare.
affrontano due giorni di cammino per arrivare a Caita al martedì e
proprio spaccato
Mi basta pensare a ciò per non avvertire la fame e la stanchezza. Il mondo è
era anche a fine
in due: la donna incinta più grossa che ho visitato pesava solo 48 kg, ed
za.
gravidan
27 maggio 2004
Sono partita
Scrivo al ritorno dal mio incontro con le ostetriche tradizionali nel Bairro Popular.
23 anni, la caposala
solo
Francisca:
maternità,
della
personale
del
ile
responsab
e
collega
mia
la
con
agitata, per me è
per intenderci. Il bairro è un agglomerato di capanne. Sono molto
aria nella
una prova, la parteira (levatrice tradizionale) ha un’importanza straordin
di donne sedute in
comunità. Francisca mi dice “Sono lì”, indicandomi con il dito un gruppo
mi mette a
cerchio che aspettano. Il fatto di vederle sedute in cerchio mi rende felice, la circolarità
traduce.
Francisca
e
u”
“kimbund
Parlano
loro.
con
sediamo
Ci
gerarchie.
mio agio, cancella le
za della consulta
Ho preparato insieme a Francisca dei cartelloni con disegni per spiegare l’importan
a fare la consulta
prenatale e la necessità del parto “complicato” in ospedale. Se la donna viene
con la parteira
capanna
sua
nella
partorire
per
kit
il
riceve
a,
gravidanz
fine
a
medica)
visita
la
(cioè
le abbiamo
cartelloni
sui
disegnare
a
riuscite
siamo
non
che
cose
Le
tetano.
per evitare almeno il
tracciate sulla sabbia con un bastoncino. Tutte abbiamo imparato qualcosa.
Chi assiste i rifugiati
Alto Commissariato per i rifugiati
www.acnur.org (sito spagnolo)
www.unhcr.ch (sito inglese)
Medici senza frontiere: www.msf.org
Intersos: www.intersos.org
Emergency: www.emergency.org
www.bazarweb.info
12 settembre 2004
Oggi è sabato e ho appena finito di scrivere un rapporto per la
polizia per una ragazzina di 14 anni picchiata e violentata. È
stata portata da un infermiere dal bairro popolare. Quando l’ho vista
arrivare pensavo fosse incinta. Poi ho visto il sangue alla bocca. La
violenza contro le donne è un male diffuso, patito e sopportato
dalle stesse donne come destino inevitabile. Io ne parlo sempre
quando con l’equipe andiamo nei bairros per fare le palestre teatrali,
ma ho l’impressione di parlare di cose che non appartengono a questo
mondo. Oggi quando ho cominciato a parlare con Domingas ero
triste per lei. Ma mi ha dato forza la sua decisione di denunciare la
violenza.
9 ottobre 2004
Sono le 10,30 e mi avvio verso la frontiera congolese per ricevere una
“colonna” di rifugiati. In realtà non so cosa mi aspetta e non riesco a
immaginare. Sono accompagnata da alcuni colleghi e dalla mia collega
infermiera. Fa caldo. Il fiume Luau divide l’Angola dal Congo. La gente
dice che questo fiume, se potesse parlare, racconterebbe di uomini,
donne e bambini che durante la guerra hanno perso la vita cercando
di attraversarlo per rifugiarsi in Congo. Il paesaggio è splendido ma è
un’area minata. A un certo punto oltre il punto dove il governo
fa il controllo dei documenti intravedo l’”Apocalisse”. Vedo una
fila di camion. Davanti due autobus con i vulnerabili, cioè anziani,
bambini e malati, dietro otto camion pieni di gente. I trasporti sono
garantiti dall’ACNUR, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i
rifugiati. Aspettiamo che i camion attraversino la frontiera: il nostro
compito è controllare se vi sono malati da trasportare d’urgenza in
ospedale. Mi sento strana, non pensavo fosse così terribile. Salgo
sul primo autobus. Il caldo e l’odore sgradevole mi incomodano un
po’. Sui gradini stanno appollaiate tre galline. “Bonjour maman”,
chiedo alla prima donna come sta. È proprio l’Apocalisse. Ognuna
di noi resta in un autobus per affrontare il viaggio verso Luau e
controllare un po’ la situazione., Io e la mia collega siamo collegate
via radio alla nostra macchina nel caso si debba trasferire qualcuno
d’urgenza. Resto in piedi, di fronte ho una bellissima donna
con due bambini. L’autobus e’ incredibilmente vecchio ma
ha due ventilatori sul tetto per fare un po’ d’aria. Ci avviamo.
Qual e’ il futuro di questa gente, che arriva da un campo di rifugiati
per andare in un altro? Non ha nulla, come può ricominciare una
vita decente? A un certo punto una donna comincia a cantare.
Non capisco le parole, tranne “Angola”. Tutti la seguono. La
donna che ho di fronte e che tanto mi aveva colpita comincia
a piangere. Non so cosa mi succede, ma le lacrime cominciano
a segnare il mio viso e non riesco e non voglio trattenerle. Alle
porte di Luau la gente comincia a salutare e i rifugiati non smettono
di cantare. Arrivati al campo il nostro compito è registrare i nuovi
ospiti, dargli un tetto, ricoverare i malati gravi. Alle 16,30 finiamo
il lavoro. Domattina alle 7 cominciamo le vaccinazioni. Missione
compiuta. Ma non è finita, perché alle 19 arrivano i rifugiati
dello Zambia. Fino a quando?
www.bazarweb.info
bazar 02 2005
Per il 2005 Bazar vuole segnalare ai
cultori del buon vivere
un San Valentino indimenticabile
. Nell’avvolgente Pompei, a
pochi passi dagli scavi, e per solo due
date (Sabato 12 e lunedì
14 febbraio) si svolgerà la serata a tem
a: “La cena dell’Amore,
gli Afrodisiaci”. Al ristorante Pre
side
nt
diretto dall’Executive
Chef Paolo Gramaglia e da Ornella
Gramaglia Pastry Chef
e Sommelier, non solo saranno
espressamente create dai Gramag presentate le squisite portate
ma si potrà godere di una
stimolante escursione nella storia lia
e
nell
a tradizione della cucina
afrodisiaca. Iniziamo a parlarvi
’intrigante menu: per aprire,
coppe di Venere, ostriche, carpdell
accio di sarago e gamberi su
letto di insalatine selvatiche in emu
oliva e limoni amalfitani. A seguire:lsione di olio extravergine di
rubacuore con asparagi. Per seco riccioli di Eros e crespella
: astice ubriaca alla moda
del President, verdurine degli innando
mor
fondente e semi di peperoncino tutto ati e mousse al cioccolato
accompagnato da: Prosecco
di Valdobbiadene, Vermentino ilArg
iola
Passito Pellegrino. Ogni piatto stato s Costamolino e Moscato
creato espressamente con lo
scopo di essere il giusto afrodisièaco
per
Ma cos’è un afrodisiaco? Ce lo la notte di San Valentino.
spiega Paolo Gramaglia
instancabile inventore di squisite prel
ibat
ci spinge a concepirlo come un qua ezze: “Il senso comune
lcosa che risveglia la sfera
dell’eros, della passione secondo prin
cipi
concordare con un’altra teoria che non scientifici. A me piace
ha limiti né scientifici
né morali, secondo cui un afro
disi
aco
è un qualcosa che
esplora la sfera dell’immaginazi
one, che a contatto con
qualsiasi nostro senso è capace
di risvegliare le passioni
più assopite e dimenticate”.
Quindi durante l’incontro si avrà mod
sia il nostro viagra naturale. Qualcho di scoprire come il cibo
e esempio? Il peperoncino
provoca una forte vasodilatazione
nell
a zona lombosacrale, le
ostriche favoriscono la contraz
muscolare grazie glicogeno
contenuto nei sali minerali di ione
cui sono ricche. Ma anche la
cioccolata farà la sua bella figura
visto contiene feniletilamina,
sostanza che il cervello produce quando
per gli innamorati, sarà una cena da nonci innamoriamo. Insomma,
perdere.
Ristorante President,
Piazza Schettini, 12
POMPEI (Na).
Tel. 0818507245
Fax 0818638147
Sito Internet www.ristorantepres
ide
gender di giulia premilli 61
Mozart in Braille
Si cercano 20mila euro per stampare un bassorilievo in 1000
copie di uno spartito originariamente composto da Mozart per una
musicista cieca. L’iniziativa davvero speciale è stata promossa dal
Centro internazionale del libro parlato con l’approvazione della
Regione Veneto. Il direttore del centro, Gualtiero Munerol, intende
riuscire, entro il gennaio del 2006, a portare a termine l’opera in
braille da mettere a disposizione dei non vedenti. Con l’occasione
lo spartito verrebbe presentato all’Assemblea mondiale delle
associazioni mozartiane che si riuniranno proprio il prossimo anno
a Salisburgo. L’originale dello spartito è attualmente a Parigi.
Il viagra diPompei
Altro che code in farmacia o dal medico…
frigorifero o nella dispensa. Parola di chef!il vero viagra lo troviamo in
Meno burro, siamo olandesi!
In Olanda la compagnia Vgz ha chiesto ai suoi clienti di
eliminare completamente il burro dalle loro tavole, così da
avere una dieta equilibrata e non incorrere più in problemi
cardiovascolari. Con questo giochetto gli olandesi possono
godere di un buono sconto sulla polizza sulla vita.
Meno grassi, più vivi!