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Attualità Sprechi Provincia di Palermo Con l’autoblu dal dentista di Miriam Di Peri B ella, la vita dei funzionari pubblici. Oneri sì, ma anche onori. E molti. Sempre sulle spalle dei contribuenti. In tempi di crisi e tagli alla spesa pubblica, il Comune di Palermo ha sancito lo stop alle auto blu (in favore delle Punto bianche di servizio) per i suoi assessori, adeguandosi a quanto già successo in giro per l’Italia, ma la Provincia non fa altrettanto . È così che le autovetture di rappresentanza diventano 98 s - il magazine che guarda dentro la cronaca Ecco i dati del registro delle vetture istituzionali di Palazzo Comitini: nonostante il regolamento ne permetta l’uso solo per impegni pubblici, spesso vengono usate come taxi una sorta di ‘taxi gratuiti’ per amministratori e burocrati. E pensare che il regolamento dell’autoparco della Provincia parla chiaro: “L’autoparco – si legge nel documento – è un servizio generale della Provincia e gestisce il patrimonio automobilistico dell’En- te, fornendo i servizi logistici per tutti gli organismi dell’amministrazione, nonché per tutti gli altri compiti istituzionali ed occasionali che ricadono nelle competenze dell’ente stesso”. Istituzionali. Ed occasionali. Fermo restando che assessori, dirigenti, capo di gabinetto, segretario generale, dovrebbero recarsi sul luogo di lavoro con mezzi propri e poi, eventualmente, usufruire delle auto di rappresentanza . Ma non sempre così avviene e succede quindi che amministratori locali e dirigenti provinciali usufruiscano dei servizi dell’autoparco pubblico, anche per questioni che attengono alla loro sfera privata e nulla hanno a che vedere con la pubblica rappresentanza dell’istituzione. Infatti, a ben vedere il libro mastro degli autisti provinciali, non è proprio così che vanno le cose, a cominciare dal fatto che le circa venti autovetture che conta l’autoparco sono tutte quotidianamente in giro per la Provincia . Così accade, ad esempio, che il 7 maggio il tragitto di una delle auto, con a bordo il segretario generale Salvatore Currao, preveda la partenza dall’autoparco con destinazione l’abitazione dello stesso segretario . Il tragitto – secondo il registro delle autoblu provinciali – è poi proseguito in direzione dello studio del dentista che avrebbe in cura il dirigente provinciale. Soltanto successivamente lo stesso Currao sarebbe stato trasportato a Palazzo Jung e, infine, a Palazzo Comitini. Il giorno precedente, il 6 maggio, la stessa autovettura era uscita dall’autoparco alle 8,30 del mattino, percorrendo nella sola mattina un tragitto di 13 chilometri, quelli cioè necessari per arrivare a casa dello stesso segretario generale Currao e accompagnarlo a Palazzo Comitini. Sul libro mastro molti dei tragitti non vengono indicati: i dipendenti si limitano a segnare l’orario di partenza, quello di arrivo e i chilometri percorsi. Ma non è sempre così e spulciando i tragitti delle auto di rappresentanza sul registro dell’autoparco si trovano anche dei riferimenti chiari e inequivocabili (nonché gli esorbitanti chilometri percorsi). Il record in negativo va a Giuseppe Di Maggio, assessore provinciale in quota Pdl con deleghe alla Pubblica Istruzione, Nuova Edilizia Scolastica, Logistica e Sicurezza scolastica, Agricoltura, Caccia e Pesca, Aree Interne ed ex Comunità montane. Di Maggio, originario di Campofelice di Roccella, dove vive, era stato Il caso-limite riguarda il segretario generale dell’ente: è stato prelevato a casa, poi portato dal dentista e solo successivamente a Palazzo Jung e Palazzo Comitini nominato assessore da Giovanni Avanti immediatamente dopo l’elezione di quest’ultimo a presidente della Provincia . Successivamente defenestrato a causa delle spaccature interne al Pdl, Di Maggio è tornato a far parte della squadra di Avanti il 3 febbraio 2010. In ogni caso a lui va il record di chilometri percorsi in autoblu. Nel solo mese di novembre 2008 (per l’esattezza dal 31 ottobre al primo dicembre), Di Maggio ha percorso a bordo delle auto provinciali 4.301 chilometri. Anzi, in realtà i chilometri percorsi dall’auto in presenza dell’assessore sono un po’ meno perché bisogna considerare che gli autisti di turno, quasi quotidianamente, partivano dalla rimessa palermitana per raggiungere l’assessore a Campofelice di Roccella, portarlo a Palermo e, a fine giornata, riaccompagnarlo a Campofelice. Salvo poi tornare a Palermo e ricominciare il giro la mattina successiva . Ma quello di Di Maggio non è un caso isolato . Al contrario, a seguirlo a ruota libera, si trova l’assessore Vito Di Marco, partinicese, nominato da Avanti in quota Udc con deleghe alle Politiche dell’Ambiente, Difesa del Suolo, Riserve Naturali, Aree Protette, Fonti Alternative di energia e Tutela e Valorizzazione delle Risorse Energetiche. Di Marco ha totalizzato, dal 5 settembre al 24 ottobre 2008, 4.249 il magazine che guarda dentro la cronaca - s 99 Attualità Sprechi chilometri. L’iter è lo stesso che viene descritto, sul registro dell’autoparco, per l’assessore Di Maggio . Partenza da Palermo, arrivo nella casa partinicese di Di Marco, ritorno a Palermo e a fine giornata nuovamente a Partinico e rientro all’autorimessa del capoluogo . Non disdegnano il servizio domiciliare delle autoblu neanche i palermitani che siedono nelle poltrone importanti della Provincia, come Giuseppe Faraone, nominato da Avanti in quota Mpa il 23 ottobre 2008, con deleghe ai Beni culturali, monumentali e artistici, alla Polizia provinciale, ai Controlli ambientali. Faraone, in quanto palermitano, non ‘vanta’ i record di chilometri accumulati dai suoi colleghi. Ma anche nel suo caso, i registri parlano chiaro: casa, palazzo Comitini, casa . Così, anche nel suo caso, i fogli di marcia cozzano con quanto indicato dal regolamento dell’autoparco . La stessa storia, si diceva, vale anche per il segretario generale Salvatore Currao e per il capo di gabinetto del presidente, Marianna Mirto . E questo limitandosi al solo “servizio domiciliare”. Perché in realtà, le voci di corridoio dell’autoparco parlano anche d’altro e secondo i racconti, oltre alla visi- Il recordman è l’assessore provinciale Di Maggio: nel solo mese di novembre 2008 ha percorso in autoblu 4.301 chilometri. Il suo collega Di Marco ha fatto poco meno: 4.249 chilometri in 50 giorni. La Provincia: “Già avviata una verifica interna” ta dentistica del segretario generale, pare che ci sia anche qualcuno che si faccia accompagnare dal parrucchiere, piuttosto che a fare la spesa al supermercato . Ma c’è anche una stelletta al merito che va riconosciuta: non una voce contro l’assessore provinciale alla legalità Pietro Alongi. Tra i corridoi della Provincia si racconta che arriverebbe sempre puntuale, in sella al suo motorino, e che di rado, e sempre per motivi istituzionali, usufruirebbe dei servizi dell’autoparco . Ad ogni modo, un dato su tutti salta agli occhi: esclusi i costi legati alle retribuzioni degli autisti in servizio all’autoparco, il capitolo di spesa del bilancio provinciale conferma che le comode e confortevoli autoblu gravano sulle spalle dei contribuenti per un totale di circa 630 mila euro l’anno . A cui, appunto, vanno aggiunti i costi del lavoro dei 39 autisti tra i quali si contano, tra l’altro, dodici dipendenti di Palermo Energia, società partecipata dalla Provincia, inquadrati con contratto generico non qualificato per la mansione di autista . Sull’intera vicenda, dall’ufficio stampa della Provincia fanno intanto sapere che è già stata avviata una verifica interna sul corretto utilizzo delle auto di servizio “al termine della quale saranno adottati gli opportuni provvedimenti. È doveroso, inoltre, sottolineare, che gli assessori residenti fuori dal Comune di Palermo che viaggiano con mezzo proprio hanno diritto al rimborso chilometrico per le spese di trasferimento dal Comune di residenza alla sede istituzionale. Rimborso del quale – precisano dall’ufficio stampa – gli assessori non hanno usufruito . L’amministrazione provinciale ha già da tempo incaricato la struttura burocratica competente di rivedere il regolamento specifico sulle auto di servizio, datato di oltre venti anni e non più rispondente con il nuovo ordinamento dell’ente locale”. Alla Regione e all’Ars una spesa da 2 milioni all’anno Se la Provincia di Palermo non ride, la Regione non è da meno . I costi dell’autoparco di Palazzo d’Orléans sono infatti ovviamente ben superiori a quelli di Palazzo Comitini: si parla di un milione e 800 mila euro in Bilancio, per le spese di gestione di un autoparco che conta 177 vetture, di cui 66 destinate al solo utilizzo della Presidenza e degli assessorati. Le altre vetture restano invece di riserva, oppure a disposizione dell’amministrazione regionale, per gli uffici di Stato, il Tribunale Amministrativo Regionale, l’avvocatura, i Geni civili, gli ispettorati, le soprintendenze, eccetera . A queste cifre, vanno inoltre aggiunti i 500 mila euro inseriti nel bilancio interno dell’Assemblea Regionale Siciliana, destinati appunto al noleggio e la gestione delle autovetture di servizio per gli inquilini di Sala d’Ercole. 100 s - il magazine che guarda dentro la cronaca La Soft Energy Solution srl è un azienda leader nella consulenza ed installazione dei pannelli fotovoltaici in Sicilia. Partner ideale per produrre energia elettrica e guadagnare con il conto energia, la Soft Energy Solution progetta ed installa serre fotovoltaiche in pieno rispetto delle norme per l’integrazione architettonica . 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