Stiamo Insieme Settembre 2011
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Stiamo Insieme Settembre 2011
Settembre 2011 N° 31 Stiamoinsieme Poste Italiane Spa – spedizione in Abbonamento Postalae – DL 335/2003 (conv. In L. 27/02/04 n.46) art. 1 comma 1 / Treviso n. 81/03 – Anno 9° - nuova serie – n.31 – Settembre 2011 informazione bancaria e cultura locale Presentazione dei nuovi organi amministrativi a pag. 9 Torneo di calcio Il CMB futsal team a pag. 26 La TrevisOstiglia Recupero del ponte Tiveron a pag. 30 STIAMOinsieme | settembre 2011 | 2 FILIALI »» Centro Direzionale »» Filiale di Quinto di Treviso »» Sede di Preganziol »» Filiale di Paese »» Filiale di S. Cristina di Quinto »» Filiale di Casale sul Sile »» Filiale di Zero Branco »» Filiale di Maserada sul Piave »» Filiale di Treviso »» Filiale di Frescada di Preganziol »» Filiale di Mogliano Veneto »» Filiale di Biancade di Roncade »» Filiale di Ponzano Veneto »» Filiale di Silea Via G.B. Cicogna, 40 - 31050 Tel. 0422 968855 - Fax 0422 967346 Via Roma, 53 - 31057 Te. 0422 363003 - Fax. 0422 363032 »» Filiale di Carità Villorba Filiale di Zero Branco da settembre aperta anche il sabato mattina Via R. Selvatico, 2, (angolo Via Terraglio) - 31100 Tel. 0422 6316 r.a. - Fax 0422 633079 Via D. Alighieri, 2 - 31022 Tel. 0422 633856 - Fax 0422 639350 Via Monsignor Tognana, 86 - 31055 Tel. 0422 379156 - Fax 0422 470102 Piazza Umberto I°, 11 - 31059 Tel. 0422 485415 - Fax 0422 485720 Via Sant’Angelo, 86 - 31100 Tel. 0422 406434 - Fax 0422 406611 Via Marconi, 39 - 31021 Tel. 041 5905255 - Fax 041 5903665 Via XX Settembre, 11 G - 31050 Tel. 0422 910151 - Fax 0422 619829 Via Vittorio Emanuele, 93/A - 31055 Tel. 0422 471035 - Fax 0422 471028 Via Panizza, 17 - 31038 Tel. 0422 452348 - Fax 0422 951549 Piazza agli Alpini, 1/2 - 31032 Tel. 0422 821524 - Fax 0422 821539 Viale Caccianiga, 9 - 31052 Tel. 0422 877326 - Fax 0422 877567 Via Terragliol, 9 - 31022 Tel. 0422 491191 - Fax 0422 490308 Via Dary, 18 - 31056 Tel. 0422 844002 - Fax 0422 848977 3 | settembre 2011 | STIAMOinsieme Settembre 2011 N° 31 Stiamoinsieme Poste Italiane Spa – spedizione in Abbonamento Postalae – DL 335/2003 (conv. In L. 27/02/04 n.46) art. 1 comma 1 / Treviso n. 81/03 – Anno 9° - nuova serie – n.31 – Agosto 2011 informazione bancaria e cultura locale SOMMARIO Presentazione dei nuovi organi amministrativi a pag. 9 Torneo di calcio Il CMB futsal team a pag. 26 La TrevisOstiglia Recupero del ponte Tiveron a pag. 30 STIAMO INSIEME PERIODICO DI INFORMAZIONE BANCARIA E CULTURA LOCALE DI CENTROMARCA BANCA CREDITO COOPERATIVO »» POSTA - 4 »» EDITORIALE - 5 Poste Italiane Spa – spedizione in Abbonamento Postale – DL 335/2003 (conv. In L. 27/02/04 n.46) art. 1 comma 1 / Treviso n. 81/03 Anno 10° - nuova serie n.31 - Settembre 2011 »» LA BANCA: assemblea ordinaria e straordinaria - 6 »» LA BANCA: nuovo statuto sociale - 8 Editore: CentroMarca Banca Direttore: Tiziano Cenedese Direttore Responsabile: Mattia Zanardo Responsabile Editoriale: Francesco Zanardo Autorizzazione Tribunale di Treviso N. 1166 del 30/07/2002 »» LA BANCA: nuovi organi amministrativi - 9 Assemblea dei soci. »» LA BANCA: gli accordi di Basilea - 20 Redazione: CentroMarca Banca via D. Alighieri, 2 -31022 Preganziol (Tv) tel. 0422 6316 ra – fax 0422 633079 Progetto grafico: Gruppo Santa Fe via Steffani 15/a – 31100 Treviso (Tv) tel. 0422 540586 – fax 0422 546248 »» eventi: Sul Sile la regata piu’ pazza - 23 Stampa: Grafica6 sas Scandolara di Zero Branco (Tv) tel. 0422 345332 »» LA BANCA: Assimoco - 24 »» RUBRICA DIPENDENTI: è nato CMB FUTSAL TEAM - 26 »» eventi: Iniziative soci - 28 »» territorio: rimesso a nuovo il ponte Tiveron - 30 »» CULTURA: La solidarieta’ si racconta - 32 »» territorio: Un mondo di giochi - 34 In ottemperanza alle disposizioni del D.Lgs 196/2003 sulla tutela dei dati personali, qualora non desiderasse ricevere la pubblicazione STIAMO INSIEME, la preghiamo di informare CENTROMARCA BANCA via D. Alighieri 2 – 31022 Preganziol (Tv) che provvederà immediatamente ad accogliere la Sua richiesta. Una copia euro 0,10 Le tesi espresse nelle rubriche e negli articoli firmati impegnano soltanto l’autore e non rispettano quindi necessariamente le opinioni della rivista. STIAMOinsieme | settembre 2011 | 4 Inviate le vostre critiche, consigli, domande o curiosità a [email protected] POSTA Cari lettori, pubblichiamo qui sotto una mail ricevuta da Padre Gabriel Barriga, uno dei missionari che CentroMarca Banca sostiene grazie a soci e clienti. Solidarietà e cooperazione fatte con il cuore sono sempre il nostro obiettivo principale. Señores Consejo de Administraciòn del Banco, De mis consideraciones: Recibo con mucha alegría la donación que e sido acreedor por parte de vuestro Banco que estarán destinados para la construcción de una pequeña aula de computación en una escuela de niños de escasos recursos como tambiésn para el techo de un familia en el páramo que quemó su casa. Cuando las obras se terminen haré llegar los justificativos y fotografías, hagan llegar mi agradecimiento a todos los socios del banco, sepan que la ayuda se hace desde lo pequeño con un corazón grande y solo lo que hacemos con los más pequeños da vida a todos. Mil gracias. Padre Gabriel Barriga Ai Signori Consiglieri di Amministrazione dell’istituto bancario, Con gratitudine: Ho ricevuto con molta allegria la vostra donazione che sarà destinata alla costruzione di una piccola aula per i computer nella scuola per bimbi poveri ed alla ricostruzione del tetto di una casa che ha presso fuoco appartenente ad una famiglia della nostra comunità. Quando le opere di ricostruzione saranno completate farò arrivare i giustificativi e le fotografie. Fate arrivare il mio ringraziamento a tutti i soci della banca e sappiate che l’aiuto si fa con piccole cose e col cuore grande; e solo quello che facciamo rivolto ai più piccoli dà vita a tutti. Grazie mille. Padre Gabriel Barriga STIAMOinsieme | settembre 2011 | 5 EDITORIALE La Banca “differente” C ari soci, il nuovo triennio di attività della nostra banca si apre con moltissime novità e con obiettivi prestigiosi al fine di rendere CentroMarca Banca primo interlocutore bancario e sociale per tutti i cittadini del nostro territorio. Ci aspetta un periodo di lavoro molto intenso che affrontiamo con grande entusiasmo. La larga legittimazione da voi data al nuovo CdA conferma che il lavoro della precedente amministrazione è stato apprezzato. Accolgo con piacere i consiglieri riconfermati e i consiglieri al primo mandato, ricordando loro che hanno un grande compito di rappresentanza da svolgere nel pieno rispetto del nostro Statuto; un ruolo sociale, di ascolto e coerenza con i principi che contraddistinguono il Credito Cooperativo, lontano da ogni logica e legame politico. Riceviamo dalle mani di chi prima di noi ha operato in CentroMarca Banca un istituto solido e in buona salute. Fattori, questi, che permettono di affrontare con serenità e con la dovuta prudenza le sfide che il futuro ci impone. Il quadro economico generale non permette ancora di fare previsioni certe su come cambierà la nostra società ed in particolare la nostra comunità locale. Quasi a sorpresa apprendiamo, dai dati statistici, che il risparmio delle famiglie e delle persone è il fattore di principale sostegno all’economia; segno che la lungimiranza del Credito Cooperativo e di CentroMarca Banca nell’educazione e promozione del risparmio ha dato e continua a dare i suoi frutti. Il dialogo, l’importanza delle relazioni umane, della massima trasparenza e della vicinanza al territorio sono il vero potenziale di CentroMarca Banca; un potenziale che metteremo da subito in campo attraverso iniziative volte a rafforzare la partecipazione attiva dei soci di CentroMarca Banca e dei suoi amministratori, ed attraverso l’espansione del dialogo con le consorelle BCC della Marca trevigiana, riunite nella Fondazione BCC – CRA della Provincia di Treviso. Guardare al futuro significa infine coinvolgere i giovani nelle nostre attività, educarli attraverso l’esperienza maturata in tanti anni di Credito Cooperativo, avvicinarli ai valori di cooperazione sociale e promozione delle buone pratiche di vita, vere locomotive per far crescere esponenzialmente il benessere economico, sociale e culturale del nostro territorio. Dott. Tiziano Cenedese Presidente CentroMarca Banca 6 | settembre 2011 | STIAMOinsieme “L’appuntamento, ricco di temi sui quali deliberare, ha richiamato un numero record di soci, accorsi in 1.002 (1.660 se contiamo le deleghe al voto) per decidere del futuro di CentroMarca Banca. ” LA BANCA ASSEMBLEA ORDINARIA E STRAORDINARIA: TUTTE LE DECISIONI ADOTTATE DAI SOCI. Dall’elezione del nuovo CdA alle modifiche dello Statuto passando per l’approvazione del bilancio economico. L o scorso 6 maggio 2011 si è tenuta presso il BHR Hotel di Quinto di Treviso, a partire dalle ore 18:00, l’assemblea ordinaria e straordinaria dei soci di CentroMarca Banca. L’appuntamento, ricco di temi sui quali deliberare, ha richiamato un numero record di soci, accorsi in 1.002 (1.660 se contiamo le deleghe al voto) per decidere del futuro della nostra Banca. L’ordine del giorno, fitto e intenso, ha consentito ai soci di dire la loro su: bilancio economico al 31 dicembre 2010, destinazione dell’utile dell’esercizio, determinazione del sovraprezzo da versare in aggiunta al valore nominale di ogni azione sottoscritta dai nuovi soci; modifiche allo Statuto; deliberazione delle politiche di remunerazione di amministratori, dipendenti e collaboratori. Infine i soci sono stati chiamati ad esprimersi sulla composizione del nuovo Consiglio di Amministrazione. I lavori sono iniziati con la presentazione da parte del Presidente uscente, Tiziano Cenedese, del bilancio d’esercizio 2010 che ha evidenziato il buono stato di salute di CentroMarca Banca nonostante la congiuntura economica negativa in cui si trovano ad operare tutti i soggetti del mercato. Risultato molto importante per la Raccolta Diretta che cresce del 3,31% a fronte di una flessione dello 0,85% nelle rimanenti BCC della provincia e di una flessione dello 0,46% per le BCC regionali. La crescita della Raccolta Diretta va, infatti, a rafforzare il ruolo di CentroMarca Banca quale istituto volto al sostegno del proprio territorio. Positivi gli indici più importanti come i crediti verso clientela, aumentati del 14,71% rispetto al 2009, nettamente al di sopra della media provinciale e regionale delle BCC (+5,83% BCC provincia di Treviso, +4,00% BCC regionali). Per quanto riguarda le sofferenze nette CentroMarca Banca si ferma allo 0,66% degli impieghi (1,63% sofferenze lorde); segno che il profilo di rischio viene costantemente monitorato e tenuto sotto controllo. L’utile lordo infine segna un ribasso del 7,22% (-10,00% l’utile al netto delle imposte) attestandosi a 2.716 mila euro (1.897 mila euro utile netto). Comparato all’andamento della media provinciale e regionale (-26% per le BCC di Treviso; -100% per le BCC regionali) il risultato di CentroMarca Banca va comunque letto con una vena di ottimismo, segno che la politica bancaria è stata oculata. La flessione, ha spiegato il presidente Tiziano Cenedese, è da imputarsi all’instabilità del mercato. La sezione dedicata al bilancio si è conclusa con la votazione favorevole dello stesso e la consapevolezza, da parte dei soci, che CentroMarca Banca ha nelle relazioni umane tra collaboratori e soci/clienti e nel forte senso di appartenenza dei soci le sue marce in più. Subito dopo l’approvazione del bilancio economico i soci si sono espressi sulle modifiche allo Statuto Sociale. Numerosi gli articoli da riformare: alle modifiche richieste dalle autorità europee si sono infatti aggiunte nuove modifiche dettate dal Credito Cooperativo e modifiche particolari volute fortemente da CentroMarca Banca per stimolare ancor più la partecipazione sociale, per tutelare l’istituto da possibili conflitti di interesse e per garantire una migliore trasparenza a tutti gli interlocutori della Banca. Le modifiche, approvate dai soci, hanno toccato differenti ambiti della vita bancaria: la corretta dialettica tra continuità e ricambio nel governo dell’impresa, la riduzione dei possibili conflitti di interesse, il limite degli affidamenti e la concentrazione del rischio, e la separazione netta tra ruoli di gestione interni alla Banca e ruoli politici o di governo degli enti locali. STIAMOinsieme | settembre 2011 | 7 Nel corso dell’Assemblea i soci hanno votato per il rinnovo delle cariche sociali. Due le liste presentate: “Tradizione e futuro” con capolista Tiziano Cenedese e “Per la tua banca” con capolista Daniele Biadene. A vincere con uno scarto di 323 voti è stata la lista del Presidente uscente Tiziano Cenedese. Rieletti in Consiglio d’Amministrazione, oltre a Cenedese, i consiglieri Franco Durigon, Beniamino Favaro, Eliseo Pavanetto e Giancarlo Requale. Il voto ha inoltre sancito l’ingresso di quattro nuovi amministratori al primo mandato: Giacomo De Marchi, Renato Pavanetto, Elio Tronchin ed Emanuele Zanatta. Oltre al nuovo CdA è stato eletto il nuovo Collegio Sindacale, così composto: Massimo Calaon, presidente; Giovanni Munarin e Maria Teresa Curtolo, sindaci effettivi; Paolo Palma e Monica Bianco, sindaci supplenti. 8 | settembre 2011 | STIAMOinsieme “CentroMarca Banca ha, dunque, adeguato il suo Statuto introducendo norme che assicurano una gestione più democratica, dinamica ed innovativa dell’istituto. ” Il nuovo statuto sociale LA BANCA Approvati i cambiamenti allo Statuto: assicurati maggior equilibrio e gestione virtuosa. L ’Assemblea dello scorso 6 maggio ha segnato un punto di svolta cruciale per CentroMarca Banca grazie all’approvazione del nuovo Statuto Sociale. I cambiamenti allo Statuto sono maturati a seguito di un intenso dibattito portato avanti dalle Federazioni locali delle BCC-CRA, dalla Federazione nazionale, dalla Banca d’Italia e dalle banche di credito cooperativo stesse. L’obiettivo perseguito è assicurare un governo equilibrato e virtuoso a tutte le BCC-CRA. Ad innescare il dibattito è stata l’attuale crisi economica che ha fatto tremare tutti i mercati portando alla luce crepe e debolezze del sistema globale e in particolare di quello bancario. Si sono dunque rese necessarie nuove leggi, internazionali, comunitarie e nazionali, per tutelare il mondo del credito. Il Credito Cooperativo si è mosso per tempo al fine di innalzare la qualità di gestione complessiva, la competitività, la sicurezza del sistema e garantire un più stretto coordinamento con Federazioni locali e Fondi di Garanzia. Anche CentroMarca Banca ha, dunque, adeguato il suo Statuto introducendo norme che assicurano una gestione più democratica, dinamica ed innovativa dell’istituto. Le modifiche approvate in assemblea hanno contribuito al raggiungimento dei seguenti obiettivi: - un maggiore equilibrio tra stabilità, competenza e ricambio negli organi bancari; - assicurare l’esperienza per i presidenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale; - maturare una corretta dialettica tra gli organi sociali, e tra direttore e personale; - prevenzione dei possibili conflitti d’interesse; - migliore definizione del ruolo dell’Assemblea e dei soci; - ineleggibilità per tutti i soggetti che ricoprono incarichi politici, e per chi ha concorso a creare criticità nella Società; - impostazione di un limite assembleare all’erogazione del credito; - disciplina dei rapporti con parti correlate; - definizione delle politiche di remunerazione e incentivazione degli esponenti e del personale; - disciplina delle azioni; - semplificazione della procedura per le modifiche statutarie. presentazione dei nuovi organi Amministrativi “I nuovi consiglieri hanno dato un indirizzo chiaro per il futuro prossimo di CentroMarca Banca: “Il triennio di lavoro – ha spiegato il presidente Tiziano Cenedese – sarà improntato all’effettiva promozione dei nostri principi fondanti. ” Rinnovato il Consiglio di Amministrazione Tiziano Cenedese riconfermato alla Presidenza. C inque consiglieri riconfermati e quattro consiglieri al primo mandato. È questa la nuova squadra ai vertici di CentroMarca Banca. In seguito alle elezioni del 6 maggio scorso sono stati eletti al timone dell’istituto bancario il Presidente uscente Tiziano Cenedese (commercialista di Treviso), i consiglieri Franco Durigon (imprenditore artigiano di Santa Cristina di Quinto), Eliseo Pavanetto (architetto, Preganziol), Beniamino Favaro (pensionato, Mogliano Veneto) e Giancarlo Requale (commerciante, Zero Branco). Ad affiancarli nei lavori ci saranno per i prossimi tre anni: Giacomo De Marchi (impiegato, Santa Cristina di Quinto), Renato Pavanetto (imprenditore artigiano, Quinto di Treviso), Elio Tronchin (dirigente del settore agricolo di Preganziol) ed Emanuele Zanatta (funzionario commerciale, Roncade). Nelle prime due sedute utili del CdA sono state, infine, delineate le cariche di vertice: a garanzia di continuità con il lavoro svolto negli ultimi due anni la presidenza è andata nuovamente a Tiziano Cenedese mentre la vicepresidenza è stata affidata a Franco Durigon, con ruolo di vicario, e ad Eliseo Pavanetto. Riuniti nella lista “Tradizione e futuro” che ha vinto con uno scar- to di 323 voti, i nuovi consiglieri hanno dato un indirizzo chiaro per il futuro prossimo di CentroMarca Banca: “Il triennio di lavoro – ha spiegato il Presidente Tiziano Cenedese – sarà improntato all’effettiva promozione dei nostri principi fondanti: cercheremo, infatti, di rafforzare sempre più il rapporto con la base sociale avviando iniziative volte a raccogliere le idee e gli spunti che i soci vorranno mettere a disposizione della nostra Banca. Continueremo a cercare la partecipazione dei giovani in quanto risorsa fondamentale per il futuro della banca e porteremo avanti il dialogo, da poco aperto, tra consorelle del Credito Cooperativo della Provincia di Treviso, attraverso la Fondazione.” L’intento del nuovo Consiglio di Amministrazione è infatti quello di far convivere la tradizione cooperativistica e la solidarietà, valori base dello Statuto Sociale, con la spinta all’innovazione ed al rinnovamento, resa necessaria dall’attuale congiuntura economica che sta rapidamente modificando i modelli economici fino a poco fa in vigore. Colonna portante della filosofia del Consiglio di Amministrazione è la promozione del benessere sociale ed economico della comunità locale di appartenenza grazie ad una maggiore presenza della Banca nel territorio. I prossimi tre anni di lavoro vedranno, infatti, i consiglieri impegnati nel rafforzamento della natura di CentroMarca Banca, banca di relazione e banca di comunità al servizio di soci, aziende, famiglie e cittadini, attraverso strumenti, servizi e prodotti innovativi volti ad incrementare il già proficuo dialogo tra utenti e Banca. Al centro di questo cambiamento sono stati posti il socio, che vedrà mutare il suo ruolo in protagonista attivo, e i giovani, incentivati da ora in poi a partecipare alla vita sociale di CentroMarca Banca. Infine, ultimo cardine del nuovo Consiglio d’Amministrazione è la limitazione dei mandati dei consiglieri di CentroMarca Banca Quattro i volti nuovi tra i consiglieri. per consentire un maggiore ricambio ai vertici, garantendo così l’ingresso costante di forze fresche e nuove competenze. PRESENTAZIONE DEI NUOVI ORGANI AMMINISTRATIVI Oltre agli indirizzi di politica sociale e bancaria, il nuovo Consiglio d’Amministrazione ha inserito nel programma di lavoro alcuni progetti concreti: la ristrutturazione della sede di Preganziol, all’interno della quale verranno ricavati degli spazi destinati ai soci ed alle associazioni; l’apertura della filiale di Treviso e di sportelli virtuali di ultima generazione; il rinnovamento delle tre filiali di Quinto di Treviso, Sant’Angelo e Mogliano Veneto; la creazione di un club per giovani soci; la costituzione dei comitati territoriali per i soci e infine l’istituzione della carta del socio al fine di consentire a tutti i soci di accedere a servizi innovativi e vantaggiosi. 11 SOCI E SVILUPPO DI QUALITÁ: LA STRATEGIA DEL PRESIDENTE PRESENTAZIONE DEI NUOVI ORGANI AMMINISTRATIVI Presidente, la situazione socio-economica vi preoccupa? “CentroMarca Banca è collocata, per fortuna e per capacità, in una delle aree che meno sta risentendo rispetto ad altre della crisi. Ciò non significa che il momento non sia delicato: anzi, oggi stanno venendo al pettine i nodi pregressi. In senso generale, prevale ancora un andamento negativo, tuttavia ci sono ampie aree in cui si registra un notevole sviluppo. E questo ci fa essere ottimisti”. 12 Quali linee guida adotterà CentroMarca Banca? “Nell’immediato futuro va riscritto il rapporto con i soci, in maniera diversa da come è stato interpretato finora. Dopo l’estate, ad esempio, verranno istituiti i comitati territoriali: uno strumento in più per cogliere le esigenze dei vari portatori di interesse del territorio, dai giovani alle categorie economiche più rappresentative, alle associazioni sportive o del volontariato sociale”. Una Banca che esce dalle sue filiali. “Non vogliamo essere solo meri erogatori di credito, per certi versi non vogliamo solo fare Banca in senso stretto, ma essere protagonisti - di più: promotori - di uno sviluppo a 360 gradi della comunità”. Il legame con il territorio resta fonda- mentale? “Assolutamente. Anzi, cercheremo di rafforzarlo ancor di più. A cominciare dalle aree storiche per CentroMarca Banca, ma senza tralasciare quelle di più recente insediamento. Occorre dare pari dignità a tutto il territorio: ovviamente interventi ed iniziative saranno proporzionali alla penetrazione e alla presenza di soci, ma non verrà dimenticato nessuno”. Ci vorrebbero anche delle ‘quote rosa’? “Non condivido questa definizione, ma certamente il genere è un tema da affrontare con più efficacia. Quando accennavo al rapporto con tutti i portatori di interesse, intendevo proprio questo: tutte le componenti legate alla Banca devono trovare espressione. E la componente femminile ha grande rilevanza e va ascoltata”. A proposito di territorio: le dimensioni attuali sono adeguate? “Se la domanda è ‘Avete in programma di aprire a breve altri sportelli in nuovi comuni?’, la mia risposta è: no. Naturalmente, valuteremo tutte le eventuali opportunità offerte dal mercato: ad esempio, la città capoluogo di Treviso, nonostante la concentrazione di agenzie bancarie, conserva ancora spazi e prospettive. Ma lo sviluppo su cui vogliamo puntare è soprattutto di tipo diverso: uno sviluppo qualitativo. Sperimentando nuove tecnologie, come gli sportelli virtuali, e coprendo nicchie di clientela oggi meno servite”. Si rafforzerà anche il personale? “I dipendenti costituiscono uno degli elementi principali di una bcc: dobbiamo preservarli e valorizzarli. Il personale rappresenta il 90 per cento del valore della nostra Banca”. I giovani restano un tema cruciale della sua presidenza? “La Banca ha sofferto, nel recente passato, di un investimento sui giovani non sempre adeguato. Dobbiamo riaccendere l’interesse delle nuove generazioni per il credito cooperativo, far comprendere loro le ragioni dell’essere socio di una bcc. Se la compagine sociale invecchia, le fondamenta della Banca rischiano di subire un’interruzione. Non significa trascurare chi ha gettato le basi della nostra realtà, ma non investire sui giovani sarebbe davvero una prova di scarsa lungimiranza”. La “diversità” del credito cooperativo resta valida? “La solidarietà economica e sociale si conferma sempre più un modello vincente. Va adeguata ai tempi e alle tecnologie, dovrà rinnovarsi sotto l’aspetto organizzativo, ma l’ossatura di base, rappresentata dai valori della cooperazione e della mutualità, rimarrà sempre”. Tiziano Cenedese La presentazione del nuovo Consiglio di Amministrazione di CentroMarca Banca non può non cominciare dal suo “capitano”. Tiziano Cenedese è stato riconfermato alla presidenza, incarico ricoperto già da due anni. Trevigiano, cinquant’anni, laureato in Economia e commercio, da oltre un quarto di secolo esercita la professione di commercialista con studio a Treviso. Il (poco) tempo libero? Dedicato alla famiglia e al figlio di cinque anni e mezzo. IN EQUILIBRIO TRA CRESCITA E TERRITORIO La dimensione può essere d’ostacolo allo sviluppo? “Sia ben chiaro: CentroMarca Banca deve restare Banca di territorio. Ma deve anche sopravvivere: il piccolo è bello, tuttavia ci sono costi fissi di gestione da ottimizzare. Le nostre performance sono migliori di quelle di altre realtà simili, e questo è frutto anche delle passate gestioni, ma non possiamo dimenticare di aver di fronte problemi di livello europeo e mondiale”. il sostegno alle attività sociali, culturali, sportive: riceviamo tantissime richieste di contributi. Sono tutte iniziative utili e interessanti, ma occorre fare una selezione accurata. Ancora una volta: è necessario il giusto equilibrio”. PRESENTAZIONE DEI NUOVI ORGANI AMMINISTRATIVI Quali saranno le prime mosse del nuovo CdA? “C’è il giusto mix di gioventù ed esperienza. Dobbiamo lavorare insieme e darci delle priorità: penso al marketing e ad una più forte collaborazione con le associazioni di categoria. E poi Franco Durigon Quando è entrato per la prima volta nel “governo” di CentroMarca Banca, nel 2001, era il più giovane. Oggi, al quarto mandato in consiglio, ha assunto l’incarico di Vicepresidente Vicario. Socio da oltre un ventennio, Franco Durigon, di Santa Cristina, 45 anni, sposato con tre figli, è imprenditore artigiano nel settore dell’edilizia, è stato presidente della categoria ed attualmente è revisore dei conti del mandamento di Treviso della Confartigianato. La domenica? Con la famiglia o allo stadio a seguire l’Union Calcio Quinto. “In quasi dieci anni, la Banca è cambiata. Essere presenti non è più sufficiente. L’obiettivo è far crescere l’azienda, nel rispetto del mandato affidato dai soci, e dare positività”. 13 LA BANCA DEL FUTURO? LOCALE E TECNOLOGICA 14 importante il rapporto diretto tra le persone”. Un polo importante restano i soci. “Devono essere al centro dell’interesse della Banca. Per i soci ci deve essere sempre un trattamento di riguardo dal punto di vista economico e finanziario. Inoltre metteremo a loro disposizione degli spazi espositivi nelle nuove filiali e la sala riunioni del Centro Direzionale per eventi, seminari e corsi”. Che futuro prevede per CentroMarca Banca? “Deve rimanere una banca locale, radicata sul territorio. Bisogna puntare sul miglioramento dei servizi, ad esempio grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie per sportelli virtuali. Un modo, in particolare, per avvicinare i giovani”. Eliseo Pavanetto PRESENTAZIONE DEI NUOVI ORGANI AMMINISTRATIVI Inizia il suo secondo mandato da consigliere di CentroMarca Banca in qualità di Vicepresidente: Eliseo Pavanetto, 55 anni, sposato e papà di due maschi, è architetto libero professionista, con studio a Preganziol, dove è nato e abita. Socio della Banca da metà degli anni ‘80, tra le altre attività associative, ricorda la sua iscrizione all’Aido. “Partiamo da una Banca solida, con conti a posto. E soprattutto partiamo da una considerazione fondamentale: il nostro patrimonio di maggior valore è rappresentato dai soci e dai nostri dipendenti e collaboratori. Desideriamo creare le condizioni affinchè i servizi verso i nostri soci e clienti siano efficienti e dinamici; ogni socio e cliente deve trovarsi come a casa propria dove è Oggi è più difficile fare Banca? “Cercheremo di essere vicini a tutte le attività che hanno bisogno di crescere e svilupparsi. Naturalmente facendo sempre una valutazione di merito: le risorse vanno date, a maggior ragione in questa fase, a ditte che dimostrano di avere capacità, idee, futuro. E, nonostante tutto, per fortuna ce ne sono ancora parecchie”. CENTROMARCA BANCA MOTORE DI SVILUPPO Beniamino Favaro del territorio”. E per i giovani? “Non so se si chiameranno club o in quale altro modo, ma si sta lavorando per formare dei gruppi per coinvolgere le nuove generazioni e stimolarle ad entrare tra i soci”. Lei è impegnato nell’Apio, l’Associazione per la prevenzione e l’informazione oncologica. “Ho fatto il presidente per oltre due mandati ed è un’associazione a cui resto molto legato, perché, sul piano della salute, può dare risposte ai cittadini del territorio”. LE BCC ORGOGLIO D’ITALIA Giancarlo Requale è una delle riconferme del Consiglio di Amministrazione di CentroMarca Banca. Imprenditore nel settore del commercio, da Zero Branco, dove vive e lavora da sempre, è Cavaliere della Repubblica. Sposato con la signora Anna Maria da 45 anni che lo affianca nell’azienda di famiglia, ha due figli Antonella e Giuseppe. Tra le sue passioni la lirica, il calcio e, soprattutto, le tradizioni locali; inoltre è tra i fondatori dell’Apio. All’inizio del nuovo mandato ci tiene “a ringraziare tutti i consiglieri che in questi anni si sono adoperati per il bene della Banca”. Il momento è difficile anche per le banche? “La nostra Banca è sana e non ha problemi, anzi è tra le migliori del suo comparto. Ma è chiaro: le difficoltà dei cittadini e delle imprese non possono non avere ricadute anche sull’attività bancaria”. Le banche sono state accusate di aver chiuso i rubinetti del credito alle imprese. “Non le Banche di Credito Cooperativo. Abbiamo un impegno morale, previsto anche dal nostro Statuto, di agevolare e sostenere lo sviluppo locale. Ovviamente, è necessario garantire l’equilibrio nei conti e il supporto non può essere indiscriminato”. Il modello del Credito Cooperativo continua ad essere valido? “L’ha detto il governatore della Banca d’Italia pochi mesi fa: le Bcc sono un orgoglio nazionale, quelle che hanno retto meglio nonostante la crisi e contribuito di più alla tenuta dell’intero sistema”. Su quale area deve puntare CentroMarca Banca nell’immediato futuro? “Il nostro impegno è progredire e investire sul personale: è la nostra carta vincente. E poi occorre puntare sulle nuove tecnologie, con sportelli on line”. PRESENTAZIONE DEI NUOVI ORGANI AMMINISTRATIVI Giancarlo Requale All’inizio del suo quarto mandato, settant’anni ben portati, grazie anche alle frequenti escursioni in montagna (come si vede dalla foto accanto), pensionato in piena attività (ci pensano i nipotini regalatigli dai suoi tre figli), Beniamino Favaro può essere considerato il decano dei consiglieri di CentroMarca Banca. “I fondamentali della Banca sono sani, anche se non ci sono più i margini di alcuni anni fa. La Banca deve guardare molto alle piccole imprese dell’artigianato e dell’agricoltura per favorire lo sviluppo del territorio”. In che modo la Banca può diventare volano dello sviluppo locale? “Deve predisporre linee di credito privilegiato a favore dei giovani imprenditori, per avviare nuove attività. Il Veneto si è qualificato molto, ad esempio, nel settore delle energie rinnovabili: si apre una stagione importante per il nostro paese in questo campo e CentroMarca Banca deve essere presente”. In concreto, quali iniziative si possono mettere in campo? “Penso ad esempio ai comitati territoriali, per un maggior coinvolgimento della base sociale. Il Consiglio e la Direzione si servono di questi comitati proprio come antenne per cogliere le specificità 15 VOCE AI GIOVANI PRESENTAZIONE DEI NUOVI ORGANI AMMINISTRATIVI RIDARE PESO ALL’AGRICOLTURA 16 Elio Tronchin, 56 anni, laureato in Scienze della produzione animale, è capozona di Impresa Verde - Tv, società della Coldiretti. Nato a Sambughè, dove vive con la moglie e un figlio, siede per la prima volta nel CdA della Banca, fa parte del collegio sindacale dell’Associazione provinciale allevatori e del Consorzio Casatella Trevigiana, in passato è stato, tra gli altri, in Aprolav, Consorzio del Radicchio, Camera di Commercio. Hobby? Non si scappa: l’azienda agricola di famiglia, trenta ettari a uva, cereali, soia, pioppeti, prato da sfalcio. Quale potrà essere il suo apporto? “Mi auguro di portare la voce degli agricoltori dentro la Banca. Nel rinnovato consiglio, ognuno ha le sue competenze, io sono uno dei pochi che si occupa del settore primario. CentroMarca Banca fa già diverse iniziative in questo ambito: una persona che conosce l’ambiente può essere utile”. L’agricoltura locale merita maggiore considerazione? “Sempre l’agricoltura ha avuto un ruolo importante, ma negli ultimi dieci, vent’anni ha prevalso l’interesse per lo sviluppo di altri settori. Oggi, alcuni comparti sono andati in crisi, gli imprenditori agricoli sono rimasti sul territorio”. Cosa può fare CentroMarca Banca per l’agricoltura? “Non userei il termine: agricoltura, ma territorio. Ovvero, un concetto a cui si legano l’ambiente, l’alimentazione, il turismo. Vedo una gran voglia dei giovani di restare in azienda: partire da zero è oggettivamente impegnativo, ma se si ha già un minimo di base, si possono raggiungere risultati significativi. Per questo credo che la percentuale di utilizzi riservata al settore primario possa essere incrementata con condizioni più favorevoli, per garantire un maggior sviluppo strutturale delle nostre aziende agricole”. Ora nella stanza dei bottoni è entrato davvero. Da dove cominciare? “Dai primi dati esaminati, la nostra Banca è ben posizionata ed è sana, se raffrontata con altri istituti locali. Ma un primo, grande passo in avanti è possibile investendo sul personale, in termini di valorizzazione e formazione”. La seconda mossa? “Andare nel territorio. La logica non deve essere più quella di star seduti in ufficio ad aspettare, ma di essere propositivi, uscire e proporsi. Bisogna recuperare soprattutto il rapporto Banca-imprese, non tanto come condizioni meramente economiche, ma come relazioni”. Come può contribuire CentroMarca Banca per favorire la ripresa? “Deve aiutare le imprese a capire il business. In passato si è forse peccato su questo aspetto, ma il ruolo di una banca come CentroMarca Banca è proprio quello di accompagnare le ditte, specie le pmi. Per fare questo, però, occorre appunto sedersi nell’ufficio dell’imprenditore e parlarci insieme”. Elio Tronchin Renato Pavanetto E’ il più giovane in squadra. E Renato Pavanetto, classe 1972, a questo ruolo di portavoce delle nuove generazioni, ci tiene particolarmente. Non a caso fa parte anche del Gruppo giovani di Confartigianato Treviso (oltre che della giunta del mandamento trevigiano dell’associazione di categoria) e del Super G, il mega raggruppamento “under” delle organizzazioni imprenditoriali e degli ordini professionali della provincia. Con i fratelli, guida a Quinto di Treviso quattro aziende nel campo della robotica e degli impianti, con un’ottantina di dipendenti complessivi. Sostenitore della necessità di un ricambio negli organi dirigenziali, tanto da candidarsi direttamente in assemblea tre anni fa. Proseguire l’andamento positivo Giacomo De Marchi Un equilibrio anche tra dimensione locale ed espansione? “Certamente. A noi, però, non interessa l’espansione fine a se stessa, ma solo la capacità di restare sul mercato”. Il periodo non è dei più favorevoli. “Se ci riferiamo alla situazione specifica della Banca, i fondamentali sono buoni. Se invece allarghiamo la visuale, il contesto generale non è brillantissimo, anche se a macchia di leopardo: ci sono settori in ristagno, altri che hanno dimostrato di poter reggere meglio”. TRADIZIONE E FUTURO Zanatta Emanuele nato a San Donà di Piave 48 anni fa, ha sempre vissuto a Preganziol per poi trasferirsi a Roncade dove vive con la famiglia. Laureato in Economia e Commercio, è funzionario commerciale in una società di servizi che opera nel campo della Pubblica Amministrazione locale. Di quale idea di banca vuol farsi promotore? “Lo slogan che abbiamo scelto per la nostra lista “Tradizione e futuro” è una buona sintesi della nostra realtà ed è nato dalla volontà di rappresentare l’operato di questo Consiglio di Amministrazione, ossia il rispetto dei valori sui quali si fonda l’azione delle Banche di Credito Cooperativo. CentroMarca Banca è una banca particolare, differente, originale a partire dall’obiettivo stesso che si prefigge, che è quello di assicurare un vantaggio ai propri soci e alle comunità locali. I servizi della banca sono strumentali al conse- guimento di tale obiettivo. La Banca deve perseguire i suoi valori istituzionali, ma nel contempo deve crescere e rafforzarsi”. E’ possibile? “Sono convinto di si. Il nostro obiettivo non può essere solo realizzare un profitto nudo e crudo, ma nello statuto stesso redatto dai padri fondatori è specificato che anche una BCC può prosperare solo se sa stare sul mercato e fare profitto. Poi, ovvio, una parte dei proventi deve tornare al territorio, per creare benessere nella comunità e sviluppo sociale”. Un ambito che le sta a cuore? “Sicuramente la comunicazione, non solo come forma, ma anche come contenuto. I due aspetti possono andare a braccetto, penso al sito internet e più in generale alla possibilità di instaurare un dialogo più diretto e partecipato con i soci”. PRESENTAZIONE DEI NUOVI ORGANI AMMINISTRATIVI Emanuele Zanatta Quello in CentroMarca Banca è l’ultimo tassello di un’attività pluriennale nel volontariato, nell’associazionismo sportivo e nell’amministrazione locale del suo paese, Santa Cristina di Quinto. Giacomo De Marchi, impiegato in un’azienda commerciale, è al debutto nel Consiglio di Amministrazione dell’istituto. Sposato, due figli, è socio del Credito Cooperativo da una dozzina d’anni. Cosa si attende da questa esperienza? “Ho accettato volentieri questo incarico, primo perché ritengo sia un’opportunità di crescita personale. In secondo luogo, perché penso di poter dare anch’io un apporto alla gestione, grazie alle competenze maturate in altri campi, contribuendo a proseguire l’andamento positivo che ha caratterizzato finora la nostra Banca”. Quale modello di banca va perseguito? “Occorre tener conto sia delle esigenze di mercato, sia del radicamento territoriale e della storia del nostro istituto. Due elementi che vanno coniugati insieme nel migliore dei modi, perché proprio questo equilibrio costituisce la nostra caratteristica vincente”. 17 I CONTROLLORI DELLA CORRETTA AMMINISTRAZIONE PRESENTAZIONE DEI NUOVI ORGANI AMMINISTRATIVI Massimo Calaon Massimo Calaon è il nuovo presidente del Collegio Sindacale di CentroMarca Banca. Quarantanove anni, sposato con due figli maschi, laureato in Economia e Commercio all’Università Cà Foscari di Venezia, esercita da oltre 20 anni la professione di dottore commercialista, con studio a Treviso e a Quinto di Treviso. Opera come sindaco in altre società di capitali e collabora con continuità con il Tribunale di Treviso, avendo assunto svariati incarichi come curatore fallimentare e come commissario giudiziale in procedure concorsuali. Dottor Calaon, come giudica, dal suo osservatorio professionale, lo stato attuale dell’economia locale? “Risente della diffusa crisi che ha colpito l’economia nazionale e mondiale, anche se la particolare struttura delle nostre imprese, nonché la dimensione media – piccola delle stesse, meglio consentono di affrontare e di reagire a questa situazione di crisi.” Quanto e cosa può fare CentroMarca Banca per favorire la ripresa? 18 “Può fare molto soprattutto se riesce ad individuare con rapidità e precisione quelle imprese meritevoli di accesso al credito; dobbiamo infatti renderci conto che gli istituti di credito in generale non potranno nel breve e medio periodo sostenere la totalità delle imprese e sarà necessario effettuare una scelta tra quelle più meritevoli di credito nonché con maggiori prospettive di continuità e di crescita.” In estrema sintesi, possiamo spiegare ai lettori compiti e ruolo del Collegio Sindacale che lei presiede? “Il Collegio Sindacale in genere ed ancor di più negli Istituti di credito, ha il dovere di esercitare un’attività di vigilanza e controllo sull’operato degli Amministratori e sul rispetto, da parte loro, dei principi di corretta amministrazione nonché sul rispetto e sull’osservanza in generale della legge e dello Statuto sociale.” APRIRSI VERSO L’EUROPA Giovanni Munarin è una conferma nel Collegio Sindacale. Titolare di due studi di revisione contabile a Casale, segue soprattutto piccole e medie aziende. Svolge incarichi anche in altre società private ed Onlus ed è impegnato in varie realtà dell’associazionismo: tra l’altro, è consigliere della Fism trevigiana, la Federazione Italiana delle Scuole Materne. Sposato, ha tre figli. La crisi continua a colpire il nostro territorio? “Ci sono luci ed ombre. Di certo, è un momento di evoluzione. Intesa anche in senso positivo: è in atto un cambiamento rispetto alla situazione di dieci anni fa. Gran parte delle aziende che seguo dal punto di vista professionale, comunque, mi confermano di avere ordini. Il problema principale, invece, è legato alla carenza di liquidità, a sua volta conseguenza dei ritardi nei pagamenti”. Che ruolo possono giocare le banche? “Le banche possono giocare un ruolo certamente significativo. Ma sono esse stesse delle aziende e soffrono di problemi simili: la ridotta propensione al risparmio e l’incertezza dei mercati si traduce in una flessione della raccolta”. Il Credito Cooperativo? “Le Bcc, spesso, sono le uniche che possono vantare una conoscenza diretta dell’economia locale: quando un imprenditore viene a chiedere un finanziamento, è raro che nessuno, tra i funzionari o i consiglieri, lo conosca. Questo è un elemento positivo in più, che si aggiunge nella valutazione com- AIUTARE LE IMPRESE A CAPITALIZZARSI mente specializzate”. In questa situazione cosa può fare CentroMarca Banca? “Può fare molto, senza dubbio. Uno degli ambiti più significativi, a mio giudizio, è il sostegno a chi capitalizza la propria impresa. Le nostre aziende scontano un problema storico di sottocapitalizzazione, che la crisi ha accentuato ancora di più: parecchie ditte, in questi mesi, sono state messe in ginocchio proprio perché disponevano di scarse risorse finanziarie interne.”. Per lei è un esordio nel Collegio Sindacale di una banca. Cosa si aspetta da questa esperienza? “E’ un’importante occasione che mi permette una diversa visione del rapporto banca-impresa ed una migliore conoscenza delle logiche che lo sovraintendono, che potrà senza dubbio risultare utile nel normale svolgimento della mia professione”. Maria Teresa Curtolo Rappresenta un tocco di rosa in un vertice di CentroMarca Banca tutto al maschile. Maria Teresa Curtolo è al suo primo mandato nel Collegio Sindacale. Commercialista libera professionista, ricopre o ha rivestito in passato l’incarico di sindaco in enti come Casa Marani, Atm, l’azienda di trasporto pubblico di Vittorio Veneto, l’istituto scolastico Lepido Rocco e in alcuni Comuni, oltre che in varie società private. Trevigiana, è sposata, con due figli. Come giudica l’economia trevigiana? “La situazione è delicata. La Marca patisce anche la mancanza di una grande industria locale, mentre sarebbe indispensabile avere dei grandi gruppi di qualità, tecnologicamente avanzati”. Qualche eccellenza però rimane. “Certamente, nel nostro territorio ci sono aziende che vanno bene. Si tratta non tanto di imprese di nicchia, ma dedite a produzioni alta- Giovanni Munarin plessiva delle richieste di credito”. La piccola dimensione può comportare anche degli svantaggi? “Per le caratteristiche della loro organizzazione, le Bcc faticano a lavorare con l’estero. Dovrebbero approfittare di questa crisi, per compiere un salto di qualità in questo senso: ad esempio ampliando i propri servizi o assumendo personale che parla bene le lingue”. PRESENTAZIONE DEI NUOVI ORGANI AMMINISTRATIVI (Speciale a cura di Mattia Zanardo) 19 20 | settembre 2011 | STIAMOinsieme “Alle aziende, per ottenere credito, sarà richiesta maggio- re capitalizzazione, ma anche più etica e professionalità” LA BANCA Gli accordi di Basilea Le nuove regole prudenziali per le banche e l’adeguatezza patrimoniale Da parecchi mesi la stampa specialistica, ma anche i quotidiani locali, quando affrontano i temi economici utilizzano i termini: “Basilea 2 e Basilea 3”. Per il normale cittadino questi nomi ricordano certamente una città della Svizzera, oppure un taxi chiamato in qualche nostra città. Cosa vogliono dire veramente? Per capire meglio cosa significano questi “termini” abbiamo rivolto alcune domande al Responsabile del Servizio Crediti di CentroMarca Banca: Lucio Michielan. Cosa significano i termini “Basilea 2 o Basilea 3”? “Questi termini rappresentano il quadro d’insieme ed i principi generali della nuova disciplina che è stata introdotta con la circolare della Banca d’Italia n. 263 del 2006 (denominata Basilea 2), che tratta le Nuove Disposizioni di Vigilanza Prudenziale per le Banche e che rappresenta nella sostanza l’evoluzione delle modalità di misurazione del rischio di credito e dei rischi bancari in generale. L’evoluzione, lo sviluppo e l’integrazione dei mercati finanziari, hanno comportato infatti un aumento dei rischi connessi ai rapporti tra le banche, generando di fatto una crescente instabilità del sistema, anche per l’ampliamento sistematico dell’uso della leva finanziaria nella gestione corrente e degli strumenti di “finanza innovativa”, che hanno ampliato le esposizioni ai rischi, anche diversi da quello di credito, senza aumentare la corrispondente dotazione patrimoniale.” E’ quindi uno strumento che dovrebbe garantire di più il normale cittadino? “Sicuramente l’impianto regolamentare ha costretto le banche a modificare il loro comportamento al fine di assicurare una misurazione più accurata di una più ampia gamma dei rischi (e non solo a quello di credito) e per stimolare le banche a migliorare la prassi gestionale, favorendo la parità concorrenziale. Il Nuovo accordo sul Capitale (come detto denominato Basilea 2) è entrato in vigore nei paesi europei nel 2007 (per l’Italia dal 1° gennaio 2008) e prevede, tra l’altro, che le ban- che abbiano una dotazione patrimoniale (P.V.= Patrimonio di Vigilanza) commisurata ai rischi di credito, di controparte, di mercato ed operativi; la nuova normativa non ha peraltro modificato le definizioni del patrimonio di vigilanza ed il metodo di calcolo dei coefficienti di solvibilità.” Quando nei giornali si cita il nome della città svizzera si parla spesso di “pilastri”. Cosa sono? “La nuova struttura della regolamentazione prudenziale si basa su “tre pilastri”: • il primo introduce un requisito patrimoniale per fronteggiare i rischi tipici dell’attività bancaria e finanziaria (di credito, di controparte, di mercato e operativi); a tal fine sono previste metodologie alternative di calcolo dei requisiti patrimoniali caratterizzate da diversi livelli di complessità nella misurazione dei rischi e nei requisiti organizzativi e di controllo. • il secondo richiede alle banche di dotarsi di una strategia e di un processo di controllo dell’adeguatezza patrimoniale, attuale e prospettica, rimettendo all’Autorità di Vigilanza il compito di verificare l’affidabilità e la coerenza dei relativi risultati e di adottare, ove la situazione lo richieda, le opportune misure correttive. • il terzo introduce obblighi di informativa al pubblico riguardanti l’adeguatezza patrimoniale, l’esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei relativi sistemi di gestione e controllo.” Quale beneficio ne deriva per il sistema bancario? “Sicuramente le principali innovazioni consentono al sistema creditizio: • una misurazione accurata di un più ampio novero di rischi; • una dotazione patrimoniale più strettamente commisurata all’effettivo grado di esposizione al rischio di ciascun intermediario; STIAMOinsieme | settembre 2011 | 21 stimola le banche a migliorare le prassi gestionali e le tecniche di misurazione dei rischi, anche in ragione dei possibili risparmi patrimoniali; • favorisce la parità concorrenziale, attraverso una maggiore estensione delle attività e delle tecniche oggetto di armonizzazione; • valorizza il ruolo disciplinante del mercato con l’introduzione di specifici obblighi di informativa al pubblico. Nella sostanza la disciplina si articola in un sistema di regole modulari per la determinazione dei requisiti patrimoniali, che recepisce le migliori prassi sviluppate dagli intermediari nelle metodologie di gestione dei rischi.” • Le regole sono uguali per tutte le banche? “Sicuramente no. In attuazione del principio di proporzionalità, la regolamentazione tiene conto anche delle diversità degli intermediari - in termini di dimensioni, complessità e altre caratteristiche - dettando, per taluni ambiti (in particolare per le Banche di Credito Cooperativo) - regole differenziate e sollecitando, in via più generale, un’applicazione delle disposizioni coerente con le specificità di ciascun intermediario. La regolamentazione si ispira, infine, ad un criterio di gradualità: infatti ciascun intermediario, anche in modo differenziato per ciascuna tipologia di rischio, può articolare nel tempo l’accesso a metodologie e processi progressivamente più avanzati.” Come mai, nonostante l’introduzione di queste normative, molte banche sono andate in difficoltà? “Nonostante la complessità e la specificità della norme introdotte, la riforma non è stata in grado di immunizzare il sistema bancario dagli effetti della crisi iniziata nella seconda parte del 2007, tanto che sono stati necessari vari interventi da parte delle Autorità Monetarie e dei Governi Centrali per sostenere il sistema bancario a livello globale. L’elevata instabilità rilevata ha reso indifferibile la completa rivisitazione del quadro normativo e regolamentare in cui operano gli intermediari, poiché la normativa, le Autorità Monetarie e gli stessi Organismi di Controllo, non sono stati in grado di prevenire l’eccessivo aumento dei rischi o di impedire la propagazione del contagio all’economia reale. Alcuni elementi di criticità del sistema di adeguatezza patrimoniale sono riconducibili a molteplici fattori e tra i quali: a) l’insufficiente dotazione del capitale, sia per qualità che per quantità rispetto alle perdite subite; b) l’eccessiva pro ciclicità della regolamentazione prudenziale; c) l’inadeguata copertura dei rischi complessivi a cui le banche sono esposte; d) nonché il sempre elevato livello di utilizzo della leva finanziaria; e) l’assenza di regole quantitative per contenere il rischio di liquidità.” Si sta parlando spesso di problema liquidità, cosa sta a significare? “Il rischio di liquidità è diventato di prepotente attualità in presenza della contrazione delle risorse disponibili (risparmio delle famiglie e delle imprese), pertanto sarà necessaria la predisposizione di appositi presidi per la gestione ed attenuazione del rischio di liquidità (ovvero il disallineamento delle scadenze e concentrazione della raccolta), quale presupposto per il mantenimento della stabilità delle banche e del mercato. La nuova regolamentazione persegue il rafforzamento della qualità e della quantità del capitale bancario; il contenimento della leva finanziaria del sistema; l’attenuazione dei possibili effetti pro ciclici delle regole prudenziali; un più attento controllo del rischio di liquidità.” Si dice che mai come in questo periodo Banca d’Italia stia obbligando le banche a nuovi cambiamenti, è vero? “I nuovi standard di vigilanza prudenziale per le banche, disposti per recepire gli emendamenti apportati alla Capital Requirement Directive dai provvedimenti 2009/27/CE, 2009/83/ CE e 2009/111/CE, complessivamente noti come CRD 2, sono stati introdotti dalla Banca d’Italia con il 4°, 5°, 6° e 7° aggiornamento alla Circolare 263/06 del 27 dicembre 2006, emanati in rapida successione dalla Banca d’Italia, tra dicembre 2010 e gennaio 2011. Il pressing manifestato dall’Organismo di Vigilanza con l’emanazione dei suddetti provvedimenti mira a stabilizzare il Sistema in presenza di una diffusa fragilità patrimoniale come più in dettaglio rilevato anche nel recente Global Financial Stability Report del Fondo Monetario Internazionale. L’istituto di Vigilanza con diverse argomentazioni ha precisato che non si tratta di un’anticipazione delle misure di Basilea 3, che entreranno in vigore a partire dal 2013, tuttavia la riforma manifesterebbe una propedeuticità molto rilevante, tanto che l’ABI (Associazione Bancaria Italiana) in una recente nota, invita “gli Associati a considerare anticipatamente il proprio posizionamento rispetto a tali futuri ratio, ad esempio nella 22 | settembre 2011 | STIAMOinsieme conduzione delle prove di stress previste nell’ambito della rendicontazione ICAAP del 2011”.” Quali ripercussioni ricadranno sull’economia reale e sul mercato creditizio e quali scenari si presenteranno per il futuro? “Indubbiamente una risposta certa e definita alle domande sopraindicate è inimmaginabile, tuttavia le grandi banche stanno già operando mediante il rafforzamento del capitale attraverso due percorsi congruenti: il miglioramento dell’efficienza economica ed il rafforzamento del patrimonio nelle varie forme, ma soprattutto attraverso massicci aumenti di capitale da parte dei soci, come peraltro già diversi Istituti italiani e stranieri hanno realizzato.” Cosa potranno invece fare le banche non quotate o che non hanno tra i soci le Fondazioni o le grandi istituzioni finanziarie a supporto? “Dovranno continuare nel miglioramento dell’efficienza operativa o con altre forme di consolidamento del patrimonio, peraltro con sempre maggiori vincoli, ristretti ulteriormente dalle recenti disposizioni. Sarà quindi necessario procedere con oculatezza e lungimiranza, riducendo le perdite in tutto il comparto gestionale ed in primis in quello del credito, notoriamente penalizzato dalla recente crisi, nonché nell’ottimizzazione di tutte le componenti di reddito. Sarà necessaria quindi una maggiore trasparenza da parte di tutti gli Operatori Economici (stakeholders), i quali solo in presenza di solidi e qualificati fondamentali potranno continuare a ricevere credito.” Come dovranno comportarsi le aziende per continuare ad avere “credito” dalle banche? “Sarà sicuramente necessaria una maggiore capitalizzazione anche da parte delle imprese, in particolare per quelle italiane, che statisticamente risultano le meno dotate patrimonialmente rispetto alla media europea. Bisognerà quindi ridurre le mirabolanti spinte speculative e puntare con decisione allo sviluppo dell’attività caratteristica (core business), elemento distintivo spesso invidiato e imitato dal mondo intero, mediante appropriati piani di investimento in ricerca e sviluppo. A questo punto potrà inserirsi il Sistema bancario per il necessario o complementare supporto finanziario, il quale dovrà essere commisurato al merito creditizio, espresso da appropriati e coerenti piani industriali, operativi e finanziari (comunemente definiti “business plan”). In tutto questo si dovrà aggiungere un “ingrediente” per niente superato, ripetutamente auspicato in tutti i settori e soprattutto in quello economico, il maggiore spirito etico e professionale come peraltro è stato ribadito di recente nell’articolo pubblicato su “Stiamo Insieme” di aprile 2011 n. 30 (Aziende con l’Anima – L’impegno di Proetica per la responsabilità sociale d’impresa) a cui si rinvia per ogni ulteriore approfondimento. Sono numerosi i riferimenti accademici in tal senso e per citarne solo uno che è rimasto impresso a chi scrive per la sorprendente attualità è una teoria di R. E. Freeman che già nel 1998 nel “Poverty and the politics of capitalism, Business Ethics Quarterly” asseriva che per migliorare il capitalismo manageriale e per soddisfare i bisogni di tutti gli operatori coinvolti (stakeholders), l’impresa doveva poter operare in un “mondo dove business ed etica sono intrinsecamente intrecciati, dove valori e virtù sono una parte della vita aziendale e dove la disperazione è sostituita dalla solidarietà che proviene dalla realizzazione congiunta di scopi condivisi”.” E’ vero che le nuove normative non aiutano ad un comportamento etico? “Da sempre le Banche di Credito Cooperativo rappresentano il proprio “business” nel rispetto dei principi etici e mutualistici, peraltro sanciti anche dagli Statuti Costituenti, tuttavia una frammentaria interpretazione dell’evoluzione normativa (tra l’altro, Riforma Diritto Societario e Riforma Diritto Fallimentare), hanno permesso ad alcuni “speculatori aggressivi” di trovare delle “scorciatoie” alle responsabilità amministrative e gestionali, minate dall’inefficienza manageriale o dalla spregiudicata vocazione al “business”. Evidentemente l’etica e le virtù sono per questi soggetti elementi alquanto scomodi e/o sconosciuti, le conseguenze di tali anomalie, ovviamente non potranno che ricadere sull’economia reale, come si è potuto rilevare nelle recenti esperienze.” Come si pone CentroMarca Banca? “Nell’ambito di questo contesto economico e sociale, CentroMarca Banca da sempre promuove e sostiene l’economia locale, perseguendo con equilibrio il sostegno alle famiglie ed alle imprese, rispettando nel contempo i propri principi etici e mutualistici, nell’ambito delle sempre più stringenti misure che il Legislatore e l’Istituto di Vigilanza impongono. I risultati parlano chiaro e la recente relazione al bilancio 2010 con la relativa nota integrativa, hanno evidenziato che l’istituto, pur in un contesto economico e normativo per niente facile, ha continuato il sostegno all’economia reale, incrementando l’erogazione del credito alle famiglie ed alle imprese, mantenendo tuttavia gli indici di solvibilità ai vertici delle classifiche regionali delle Banche di Credito Cooperativo. Il mantenimento di tali posizioni risulterà sicuramente ambizioso, che è anche lo spirito caratterizzante della nostra azienda, ovviamente nel rispetto dei principi normativi, etici e statutari.” STIAMOinsieme | settembre 2011 | 23 eventi “Natanti a forma di ambulanza, sommergibili rosa, sale operatorie, carri armati con cannoni fumanti: 40 natanti e 400 marinai per il carnevale sull’acqua dal Ponte dea Goba a Silea. ” Sul Sile la regata piu’ pazza Tremila spettatori per la ventesima edizione della discesa del fiume con ogni tipo di barca V enti edizioni, tremila spettatori, quattrocento partecipanti, duemila uova, cinque chilometri di puro divertimento. Non si tratta però di un concerto di Vasco a San Siro, non stiamo parlando dell’Heineken Jammi’n Festival a Mestre e nemmeno del Gran Premio di Formula uno di Monte-Carlo bensì della nostrana discesa folkloristica lungo il Sile, “acqua santa e sacra a Treviso”, parola del prosindaco Giancarlo Gentilini che anche questa volta era in prima fila a godersi la kermesse. Quaranta “imbarcazioni”, di cui una addirittura da Milano, si sono date appuntamento al Ponte dea Goba alle 9:30 di domenica 3 luglio per far sfilare le loro opere d’arte in carta pesta lungo le acque del Sile, fino alla centrale di Silea dove hanno attraccato attorno alle 11:30 e li ha attesi un pranzo collettivo alla Festa dea Sardea. Il carnevale estivo non ha regole, possono partecipare tutti a patto che ci si diverta e si faccia divertire il pubblico. Camioncini hippies, sommergibili rosa, ambulanze con tanto di sirene, carri armati con cannone e fumogeni incorporati, chi con casse e stereo, chi con idranti. Sopra le barche si sono improvvisate operazioni chirurgiche, matrimoni, incontri di wrestling, in nome dell’estate e del buon vino, bevanda ristoratrice dei nostri improvvisati marinai. C’erano zattere alla prima partecipazione, barche che invece non si sono perse nemmeno un’edizione passando il timone di generazione in generazione. Parenti, amici, semplici conoscenti tutti uniti nella sfilata a suon di gavettoni, bombe d’acqua, balli, canti, musica. La manifestazione, ormai nota a livello nazionale, ha attirato un nutrito numero di spettatori, distribuiti lungo l’alzaia, che si sono lasciati coinvolgere dall’atmosfera goliardica del carnevale estivo trevigiano. A detta di tutti, partecipanti e pubblico, è un’esperienza da vivere almeno una volta. Per una mattinata si viene immersi in un caotico mondo fatto di colori, grida, festa nel quale la parola d’ordine è: divertimento. Un po’ più traumatico risulta alla fine il ritorno alla realtà, ma è bello pensare che già l’anno prossimo si replica. Rebecca Zanardo sopra: la regata sul Sile. sotto: alcuni partecipanti alla manifestazione. 24 | settembre 2011 | STIAMOinsieme Assimoco, l’assicurazione che i premi te li regala! ha buone radici il tuo futuro Assimoco (ASSIcurazioni MOvimento COoperativo) fonda le sue radici nel mondo della Cooperazione e nei suoi valori e ti invita a sottoscrivere oggi una delle polizze* in promozione. Assicurati un ottimo servizio e condizioni tra le migliori del mercato e potrai giocare sul nostro sito inserendo: il numero della tua polizza, un detto popolare della tua località e una o più parole che rappresentino un valore della Cooperazione. 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STIAMOinsieme | settembre 2011 | 25 STIAMOinsieme | settembre 2011 | 26 rubrica dipendenti E’ nato CMB FUTSAL TEAM rubrica Esordio col bottodipendenti per i nostri colori I l torneo delle BCC di S. Giovanni Rotondo (FG) 2-5 Giugno 2011 ha visto il battesimo ufficiale della squadra di calcio a 5 di CentroMarca Banca. Quella che doveva essere una manifestazione atta a mettere alla prova le potenzialità di un collettivo appena nato, si è poi rivelata essere un’esperienza che tutti i partecipanti porteranno nel bagaglio dei ricordi più belli. Ma iniziamo il racconto dall’inizio. Aggirata la legge per il tesseramento degli extracomunitari, siamo riusciti ad avere tra le nostre fila il “carioca” Rudinho Assis De Oliveira che con le sue punizioni a voragine ha incantato gli osservatori di mezza Europa, e carichi come molle siamo partiti col nostro Pink Bus alla conquista del sud. Le prime ore di viaggio le abbiamo passate in compagnia di film cult quali “Fantozzi” o “Fratelli d’Italia”, e tra un Professor Birkermeier e una Moira+Luana (personaggi dei film già citati) il tragitto di 700 km è stato un inno alla risata all’italiana. L’arrivo a destinazione a notte fonda non ha intaccato lo spirito della squadra; infatti restando fedeli al motto calcistico trevigiano del “tegnemo ben a baea” sono state velocemente seccate due bottiglie di buon prosecco; in questa occasione si è rivelata quella che alla fine sarebbe stata la scoperta più travolgente della trasferta: il nostro autista Daniele ha cominciato ad essere uno di noi. Servirebbero vari articoli per descrivere l’eccezionalità del personaggio che per tutto il tempo ci ha accompagnato protetto e guidato, ma forse basta raccontare il suo esordio: alla telefonata fattagli la mattina della partenza ha testualmente risposto “Ah ma era oggi?”. La prima nottata è trascorsa tranquilla, tranne per il binomio Bettiol/ Bertuol i quali, ignari del fatto che la stanza a loro riservata era stata adibita a rettilario, hanno condiviso il sonno con animali di vario genere e grandezza. Una volta ricevuta la classica benedizione alla chiesa di San Pio è iniziato il nostro torneo; l’esordio è stato folgorante e ci siamo imposti con un perentorio 10 – 0 sugli avversari. La seconda partita è stata contraddistinta dalla pioggia e dal campo al limite della praticabilità, e nonostante l’aver messo tutto il cuore e i polmoni siamo stati sconfitti per 5 – 1. Il risultato tuttavia è stato falsato da un arbitro talpa che non ha visto un gol chiarissimo a nostro favore, e che in quel momento ci avrebbe rimesso in corsa per la vittoria; da quell’istante abbiamo STIAMOinsieme | settembre 2011 | 27 capito che saremmo stati la squadra più penalizzata al mondo nei tornei. Tornati in albergo ci aspettava il pasto dell’atleta, più o meno. Le calorie forniteci dagli ottimi prodotti pugliesi sarebbero bastate per una dieta settimanale; ma nonostante il macigno nello stomaco il nostro team ha proseguito compatto per una serata in centro paese. Il merito va tutto alla grandissima capacità organizzativa del buon Andrea Marcolin che in 3 giorni ha raccolto e chiamato un numero impressionante di persone del luogo. La giornata pareva volgere al termine, quando a notte inoltrata la tranquillità veniva squarciata dall’esultanza del Trivela Zanetti che, all’urlo di “Spatam”, infliggeva una sonora sconfitta alla Playstation al più esperto, nonché capitano della squadra, Zago, svegliando di soprassalto chiunque fosse nelle vicinanze. L’alba del giorno dopo è stata traumatica ma il rendimento in campo non ne ha risentito; ci siamo imposti facilmente 5 – 0 nell’ultima partita del girone e qualificati molto bene nella classifica generale. Le sfide ad eliminazione diretta sono iniziate con un’altra vittoria per 3 – 2 in una partita maschia e dai toni accesi che ci ha consacrato come squadra rivelazione della manifestazione. La giornata si è conclusa festeggiando adeguatamente l’impresa in piazza tra musica e cabaret. La mattina seguente, purtroppo, il nostro torneo è finito per mano dei campioni d’Italia dell’anno 2009 con una sconfitta, molto onorevole, per 1 – 0. La nostra reazione all’uscita dalla competizione è stata applaudita apertamente da tutto il pubblico, quando abbiamo sollevato e portato in trionfo il raggiante Vice Direttore Generale Claudio Alessandrini, fautore di questa entusiasmante iniziativa. Dopo esserci concessi un pomeriggio di assoluto relax e un’indimenticabile ultima cena, siamo partiti a notte fonda per il rientro, e, distrutti ma col cuore colmo di felicità, abbiamo fatto ritorno alla normalità. Quello che CMB Futsal Team ha portato a casa è un pieno di entusiasmo e di gioia che ha creato un legame speciale tra i colleghi. Il coinvolgimento di ogni componente della squadra è stato tale, che al ritorno a casa l’energia positiva scatenata da questo evento è stata trasmessa anche a chi non vi ha partecipato in prima persona. Allora forza CMB Futsal Team: Rimini 2012 è dietro l’angolo. Si possono trovare foto riguardanti CMB Futsal Team sulla pagina dedicata in Facebook e sul sito Internet della Banca, www.centromarcabanca.org. Alberto Michieletto 28 | settembre 2011 | STIAMOinsieme Iniziative soci. eventi Borse di studio e segni di merito rivolte ai soci ed ai figli dei soci SCUOLE MEDIE SUPERIORI - borse di studio dell’importo di € 300,00 agli studenti promossi con una media pari o superiore a 8/10 (il voto relativo a religione non viene considerato) nell’anno scolastico 2010-2011; - borse di studio dell’importo di € 400,00 agli studenti che hanno superato gli esami di maturità con una votazione pari o superiore a 85/100 al termine dell’anno scolastico 2010-2011. UNIVERSITA’ - segni di merito dell’importo di € 400,00 per diplomati universitari (laurea triennale) con un punteggio di almeno 100/110 nel periodo 01/09/10-31/07/11; - segni di merito dell’importo di € 500,00 per laureati (laurea specialistica) con un punteggio di 100/110 nel periodo 01/09/10-31/07/11; - ulteriori segni di merito dell’importo di € 100,00 a tutti gli studenti che conseguono la “lode” sia nella laurea triennale che in quella specialistica. STIAMOinsieme | settembre 2011 | 29 Visita guidata alla mostra “Manciu’ l’ultimo imperatore” Casa dei Carraresi Visto il successo delle due visite guidate effettuate a marzo 2011 alla mostra “Il Pittore e la Modella da Canova a Picasso”, verrà proposta la visita guidata alla mostra “Manciù l’ultimo imperatore”. Incontro di benvenuto ai nuovi soci 11 novembre 2011 San Martino: incontro di benevenuto con i Soci entrati nella Compagine Sociale dal 1° maggio 2011. Al termine una castagnata per tutti. Corso di web marketing Con il patrocinio della Banca, verrà organizzato un corso dedicato alle aziende clienti e socie che tratterà i temi dell’innovazione tecnologica e di come questa possa essere utilizzata come strumento per lo sviluppo di una strategia di comunicazione e di promozione della propria attività. I temi trattati saranno: -Web marketing e applicazioni industriali. -Analisi di mercato utilizzando i motori di ricerca. -Sistemi informatici di tipo crm. -Direct marketing web based. Corso di fotografia digitale Impariamo a fotografare – la Banca organizza un corso di fotografia digitale dedicato a tutti i soci che vogliano cimentarsi in questa disciplina. Il corso è adatto sia ai neofiti sia a chi vuole aumentare le proprie conoscenze. Il corso è a numero limitato. Bruxelles: visita al Parlamento Europeo Nella primavera del 2012 verrà organizzata una visita guidata al Parlamento Europeo di Bruxelles. Per ulteriori informazioni si prega di collegarsi al sito internet HYPERLINK “http://www.centromarcabanca.org” www.centromarcabanca.org o di contattare l’Ufficio Soci 0422/631712. 30 | settembre 2011 | STIAMOinsieme ter ” ritorio “Il vecchio tracciato abbandonato diventerà una via ciclopedonale fino alla provincia di Mantova. RIMESSO A NUOVO IL PONTE TIVERON CentroMarca Banca contribuisce al recupero dell’ex ferrovia Treviso-Ostiglia U n nuovo tratto della ex ferrovia TrevisoOstiglia tornerà a vivere a breve grazie al ripristino del Ponte Tiveron nel comune di Quinto di Treviso. Un valore aggiunto per il nostro territorio che vedrà quindi rinascere, sotto forma di greenway (strada ciclopedonabile), una parte del proprio patrimonio storico ed ambientale. Il Ministero della Difesa, ad inizio marzo, aveva dato parere favorevole alla ricostruzione del ponte che nei prossimi mesi tornerà a vivere nella sua sede storica, dalla quale era stato rimosso negli anni ’60. Il ponte, che si colloca tra via Tognana e via Cornarotta in pieno Parco del Sile, verrà dunque ricollocato nell’area originaria permettendo ai cittadini di tutta la provincia di Treviso di entrare a contatto con la natura rigogliosa che attornia il fiume di risorgiva più lungo d’Europa. Il nuovo collegamento permetterà di rimanere sulla TrevisOstiglia senza dover uscire e rientrare nei pressi di Santa Cristina di Quinto evitando così le strade percorse dai mezzi motorizzati. Una vera e propria immersione nel verde che consente di arrivare in circa mezz’ora a Badoere, passando per l’Oasi Cervara, il fiume Sile, il bosco e le cave di Morgano, il fiume Zero e per distese di campi coltivati. La storia della ex ferrovia, che collegava Treviso alla città di Ostiglia, in provincia di Mantova, ha origine negli ultimi anni del 1800, quando alcuni imprenditori della Marca avanzarono l’ipotesi di costruire una via che collegasse il territorio trevigiano con le province lombarde ed emiliane. Tra i sostenitori del progetto, che venne presentato nel Regio Parlamento ad inizio ‘900, troviamo alcune figure di prestigio della nostra città e del Credito Cooperativo come Gian Giacomo Felissent e Leone Wollemberg, fondatore delle Casse Rurali. L’approvazione del progetto avvenne nel luglio 1919, nonostante i lavori fossero iniziati già qualche anno prima. Nel 1925 venne inaugurata la prima tratta tra Legnago e Cologna Veneta. I lavori si conclusero nel pieno della Seconda Guerra Mondiale. Bisogna, infatti, attendere il 1941 perché vengano attivati i tratti Legnago – Ostiglia e Grisignano di Zocco – Treviso. Da subito venne utilizzata, dalle truppe tedesche, come via per gli approvvigionamenti militari e, purtroppo, per la deportazione nei campi di concentramento. Nel corso del 1944, gli Alleati bombardarono pesantemente la linea che rimase chiusa fino al 1946. Nel dopoguerra divenne una via maestra per il trasporto merci, contribuendo nuovamente allo sviluppo della campagna veneta; alcune corse giornaliere consentivano anche il trasporto dei passeggeri. Il tratto trevigiano fu il primo ad essere chiuso nel 1947. Dagli anni ’60 anche STIAMOinsieme | settembre 2011 | 31 gli altri tratti vennero soppressi per la rapida evoluzione del trasporto su gomma e nel 1987 venne chiuso anche l’ultimo tratto attivo tra Legnago e Cologna Veneta. Dal momento della chiusura il tracciato, compreso quello trevigiano, è rimasto in stato di abbandono; cosa che vale anche per molte infrastrutture presenti come ponti, case cantoniere e stazioni. Un nuovo interesse per questa via ferroviaria è sorto sul finire degli anni ’90 quando l’Ente Parco del Sile ha proposto la conversione della linea in percorso ciclopedonale. La proposta è stata accolta e nel 2002 un accordo di programma ha portato all’acquisto da parte dell’Ente di dieci chilometri di tracciato nel trevigiano. Il recupero, nel giro di poco tempo, del tracciato trevigiano ha fatto nascere anche negli altri comuni della linea, l’interesse per la sua conversione. È così che gran parte dei 119 chilometri di TrevisOstiglia sta pian piano ritornando alla luce sotto nuova veste. Il Ponte dell’Ostiglia di Quinto di Treviso si inserisce in questo rinnovato stimolo per il recupero del patrimonio del nostro territorio, per la valorizzazione dell’ambiente e per uno stile di vita con ritmi a misura d’uomo. Per questo progetto di rinascita CentroMarca Banca ha deciso di dare il suo apporto, in quanto banca del territorio. “E’ una grande soddisfazione per noi di CentroMarca Banca – afferma il presidente Tiziano Cenedese – poter contribuire alla rivitalizzazione di una parte fondamentale della nostra storia e del nostro ambiente. CentroMarca Banca, attraverso questa partecipazione ed il sostegno attivo dei propri soci e clienti, si fa sempre più banca del territorio, pronta a rispondere alle esigenze che via via vengono manifestate dai cittadini. Crediamo a questo progetto e nella cooperazione tra Enti ed Istituzioni affinché il benessere, non solo economico, del territorio cresca quotidianamente”. 32 | settembre 2011 | STIAMOinsieme “Successo per la prima edizione del concorso: 47 racconti partecipanti, suddivisi tra autori “under 15” e adulti. ” cult ura La solidarieta’ si racconta “Tu, io e i mondi possibili”: storie di amicizia e sostegno reciproco L a solidarietà si racconta. Lo fa attraverso la formula di un premio letterario, dedicato proprio a storie di aiuto, amicizia e reciproco arricchimento tra persone nei diversi luoghi e situazioni della vita quotidiana. L’intestazione del concorso, battezzato “Tu, io e i mondi possibili”, del resto, sintetizza il valore della relazione umana e dell’attenzione verso l’altro per infrangere la cappa di indifferenza tipica della società contemporanea. L’idea è venuta al Gruppo parrocchiale festeggiamenti della parrocchia di Santa Maria Assunta di Casale sul Sile, per arricchire e aggiungere un ulteriore risvolto culturale al programma di “Io gioco con te”, un progetto creato nel 2009 per dare visibilità al mondo del volontariato locale. E l’iniziativa ha trovato subito il patrocinio della Provincia di Treviso e il sostegno della Cooperativa Giuseppe Toniolo di Conscio e di CentroMarca Banca. “Il premio letterario - Tu, io e i mondi possibili - può diventare un grande stimolo per l’intelletto umano a raccontare la vita quotidiana sotto una luce differente, fatta di piccoli dettagli e di emozioni semplici e genuine”, conferma il Presidente di CentroMarca Banca, Tiziano Cenedese, ricordando come tra gli scopi dell’istituto vi sia la promozione della cultura. Tanto più quando, come in questo caso, lo spirito dell’iniziativa richiama i principi di mutualità e sviluppo della comunità, ispiratori del Credito Cooperativo. La prima edizione, svoltasi lo scorso maggio, si è articolata in due categorie: una riservata agli “under 15” e una agli adulti. La prima ha raccolto ben ventinove partecipanti, mentre nella seconda si sono confrontati diciotto autori, anche da fuori provincia. Compito non facile, dunque, per la giuria composta da STIAMOinsieme | settembre 2011 | 33 Adriano Favaro, Tiziana Zanardo, Emanuela Zamuner, Anna Rossit Tantino ed Efri Vaccari. Alla fine, tra gli scrittori in erba, gli esperti hanno deciso di assegnare il primo posto al brano “Brenda, il mio nuovo mondo”, opera di Francesca Biondo, di Casale sul Sile. Una storia di amicizia che ha colpito per la semplicità e la garbata ironia con cui “riesce a trasmettere al lettore – come recita la motivazione del premio – un mondo adolescenziale con tutte le sue emozioni e paure nella ricerca della propria identità”. Il secondo e terzo premio sono andati a “Il sari dell’amicizia” di Baetrice Criveller e a “La chiave” di Michele Muffato, mentre si sono meritati una segnalazione “Mio padre” di Alberto Tognetti e “Tu, io e i mondi possibili” di Endrit Gashi. Vincitrice, nella categoria “senior”, invece, è risultata la padovana Rita Mazzon, con il racconto “Parole”. Il testo, frutto di una ricerca stilistica e ricco di lirismo, affronta il delicato tema del rapporto con la malattia: “Per aver saputo emozionare e coinvolgere il lettore – argomenta la sua decisione la giuria - accompagnandolo nelle profonde pieghe del suo dolore che di fronte all’altro diventa forza e speranza”. Sul podio anche “La piccola cicala e le laboriose formiche”, rivisitazione della classica favola di Maria Cristina Visconti, e “La passione della polenta”, tuffo negli anni duri e controversi alla fine della seconda guerra mondiale firmato da Gino Zanette. Menzioni pure per “L’angelo brutto” di Antonio Giordano e “Il piatto multisociale” di Ludovica Mazzuccato. Tutti i racconti sono stati raccolti in un’antologia. E intanto già si lavora per l’edizione del prossimo anno. Rebecca Zanardo 34 | settembre 2011 | STIAMOinsieme “In mostra diorami ferroviari, riproduzioni di navi, mezzi militari e aerei, auto radiocomandate o a pedali. ” Un mondo di giochi ter ritorio Un viaggio tra ricordi e realtà “Ma come si passano le giornate nel «Paese dei Balocchi»?” chiese Pinocchio incuriosito. “Si passano baloccandosi e divertendosi dalla mattina alla sera” Rispose Lucignolo. “La sera poi si va a letto, e la mattina dopo si ricomincia daccapo. Che te ne pare?”[…] Pinocchio saltò su senza rifiatare. Il carro riprese la sua corsa: e la mattina, sul far dell’alba, arrivarono felicemente nel «Paese dei Balocchi». Carlo Collodi - “Le avventure di Pinocchio” V i presento un Paese che si avvicina a quello immaginato da Collodi nel suo “Pinocchio”, ma molto più reale. Sto parlando della mostra “Un mondo di giochi”, rassegna di modellismo, miniature e giochi, che dal 5 al 9 gennaio ha rapito la fantasia e i sogni di piccoli e grandi. L’iniziativa è frutto di una singolare sinergia tra la ONLUS “I Care” e l’associazione “Amici del Modellismo” le quali hanno unito le forze per creare un evento allo stesso tempo ludico e umanitario. L’obiettivo: sostenere la ONLUS trevigiana impegnata in progetti di cooperazione allo sviluppo in territori tra i più poveri dell’Africa. Sinergia che si è rivelata vincente grazie anche alla collaborazione della Camera di Commercio di Treviso che per il sesto anno consecutivo ha permesso l’uso del salone principale. La testimonian- za evidente di come la città abbia accolto e apprezzato lo stimolo è stato il successo riscosso dall’iniziativa, basti pensare che l’ultimo giorno di esposizione la coda per l’ingresso si snodava attraverso tutta piazza Borsa. All’interno dell’esposizione avreste potuto ammirare, oltre ai classici diorami ferroviari, riproduzioni di imbarcazioni, dal vaporetto al galeone passando per la gondola e la portaerei, dettagliatissimi mezzi militari della prima e seconda guerra mondiale, fino a sofisticate riproduzioni di aerei. E non è finita qui. Nella mostra c’è stato spazio tanto per la classiche automobili radiocomandate quanto per una raccolta di automobiline a pedali di ieri e oggi; riproduzioni dei mestieri di una volta (con mulini ad acqua, vecchie trebbiatrici e antiquati trattori a vapore), scavatrici, ruspe, camion, gru, case per le bambole (dettagliate fino all’inverosimile), giochi di legno e molto altro ancora. Quest’anno ho partecipato anche io con il mio modello: una città interamente costruita con i Lego. Ed ho sperimentato come non esista soddisfazione più grande di vedere bambini (ma anche numerosi adulti!) incapaci di staccare gli occhi dalla mia creazione. Se nessuno mi avesse proposto di portare la mia città, sarebbe rimasta a casa e non avrebbe divertito tutti gli spettatori. Infatti “se ognuno lavorasse per sé non si riuscirebbe a creare un’occasione del genere” afferma il presidente dell’Amici del Modellismo, Emilio Meneghelli, “mentre la forza del gruppo permette di unire la solidarietà al divertimento”. Ed è quanto mai vero. Si aggiunge soddisfazione a soddisfazione quando il tuo modello, oltre a funzionare perfettamente, diverte il pubblico e ti fa guadagnare ammirazione e complimenti. Per quattro giorni nella Camera di Commercio è regnata un’atmosfera giocosa e rilassata: non di rado i visitatori più curiosi si intrattenevano con gli espositori chiedendo loro dettagli sulle riproduzioni. Non sono mancati i troppo curiosi che, sperando di non esser visti, allungavano le mani sui giochi. Ma dopotutto come si fa a biasimarli? Letteralmente circondato da giochi di ogni tipo, chi saprebbe resistere? Ormai “Un mondo di giochi” è diventato un ritrovo fisso per le vacanze invernali; l’appuntamento è quindi per l’anno prossimo, per un nuovo viaggio nel mondo dei giocattoli e della fantasia. Stefano Maronese ALTOVALORE Ed. 03/2010 La polizza AssimocoVita che protegge e fa crescere la tua serenità. In questo punto vendita trovi Altovalore Ed. 03/2010, la polizza Assimoco Vita per accumulare progressivamente una serenità che dura nel tempo. Chiedi maggiori informazioni. a Line rmio a Risp www.centromarcabanca.org e-mail: [email protected] PANTONE 280 C PANTONE 368 C C100 M72 Y0 K18 C57 M0 Y100 K0