Leggi - Il Canneto Editore
Transcript
Leggi - Il Canneto Editore
32 cinema IC IL CITTADINO Programmazione ACEC Recensione The iron lady Al Cinema Club Amici del Cinema S. Giuseppe Camogli Via Rolando 15, 010.413838 Giovedì 2 Febbraio ore 21,00 Drive; Venerdì 3 ore 21,00 Videodrome Via Romana, 153 Ruta di Camogli Sabato 4 ore 21,00 J. Edgar; Domenica 5 ore 15,00 J. Edgar Eden Via Pavia,4 Tel. 010. 6981200 Venerdì 3 ore 21,15 Emotivi Anonimi; Sabato 4 e Domenica 5 ore 16, 00; 17,45; 19,30, 21.15 Emotivi Anonimi; Lunedì 6 ore 21,15; Martedì 7 ore 21,15 Emotivi Anonimi S. Siro Nervi Via Chiesa Plebana 5 010/3202564 Venerdì 3 ore 21,15 Sulla strada di casa; Sabato 4 e Domenica 5 ore 16,15; 18,00; 19,45, 21,30 Sulla strada di casa Fritz Lang Via Acquarone 64 r tel 010. 219768 Sabato 4 ore 21,15 Spettacolo Abbattiamo i muri, Venerdì 3, Domenica 5 ore 21,15 Miracolo a le Havre Sala Cappuccini Piazza dei Cappuccini 1 Tel. 010.880069 Venerdì 3, Sabato 4, Domenica 5 ore 21,30 Midnight in Paris Nickelodeon Paradiso Bogliasco Via della Consolazione 5 r Tel. 010589640 Venerdì 3 ore 16,00 e 21,15 Le idi di Marzo; Sabato 4 ore 21,15 Le idi di Marzo; Domenica 5 ore 16,00 e ore 21,15 Le idi di Marzo Largo Skrjabin 1 tel. 010. 3474251 Venerdì 3 ore 21,15 Midnight in Paris, Sabato 4 e Domenica 5 ore 16,00; 17,45; 19,30; 21,15 Midnight in Paris Giudizio: consigliabile/brillante Parrocchiale Bargagli P.zza della Conciliazione 1 Sabato 4 ore 21,15 Alvin Supereroe; Domenica 5 ore 15,15 Alvin Supereroe La redazione non è responsabile di modifiche alla programmazione riferibili alle sale cinematografiche 5 febbraio 2012 Regia di Phyllida Lloyd. Con Meryl Streep, Jim Broadbent, Olivia Colman, Roger Allam, Susan Brown. Durata 105 min. nghilterra ai giorni nostri: l'ex Primo Ministro britannico Margareth Thatcher ormai ottantenne e vedova da qualche anno, passa le notti insonni riandando al passato privato e pubblico, senza riuscire ad accettare di non avere più ne' il potere, ne' la stessa forza fisica e mentale di un tempo. Con "Iron Lady", Meryl Streep ha già ottenuto il Golden Globe ed è candidata agli Oscar. E in effetti tutto il film si basa sulla sua straordinaria interpretazione, tanto da essere tranquillamente confusa con la stessa "Lady di ferro", come venne chiamata la Thatcher dai russi. Il film di Phyllida Lloyd è bello soprattutto nella parte che riguarda la psicologia del personaggio politico che, partendo come semplice figlia di bottegai, con determinazione e una fiducia in se stessa tale da non mostrare mai dubbi, arriva a coprire il ruolo di primo ministro. Solo ora che è anziana e si accorge che le forze la abbandonano, rivede la sua vita lasciando che, a tratti, il dubbio di aver trascurato qualcosa della sua famiglia e di essere stata quasi cieca in al- I cune sue convinzioni o nei suoi atteggiamenti si insinua nei suoi pensieri. Ciò che manca al film, purtroppo è il punto di vista etico su alcuni momenti della politica thatcheriana - la sorte dei minatori, la guerra per le Falkland - che suscitano ben più profondi interrogativi che non un semplice disagio e sui quali la regista avrebbe dovuto porre maggiore attenzione. Su questi temi la Lloyd (che aveva diretto la Streep in "Mamma mia") manca, purtroppo, nel mostrare lo sguardo di una controparte sull'operato di colei che, comunque, è stata l'unico primo ministro donna in Gran Bretagna e venne rieletta più volte. Grandiosa, in ogni caso, la prova di talento di Meryl Streep - si conferma come una delle più grandi attrici del cinema americano - che riesce a dare una certa umanità al personaggio, e brava anche l'attrice che interpreta la Thatcher da giovane. Mariangela Grilli IN BREVE Presentato il libro ‘La rinuncia’ S abato 28 gennaio, nel salone dei congressi dell'Ospedale Galliera, si è svolta la presentazione del libro 'La rinuncia' di Marcello Montanaro. Un centinaio di persone, nonostante il brutto tempo, hanno partecipato e hanno gradito il collegamento in teleconferenza con Ernesto Olivero, fondatore del Sermig di Torino, cui sono devoluti i proventi del libro. Olivero è intervenuto per un saluto e un ringraziamento. Il dott. Pietro Pongilione, in rappresentanza del Consiglio del Galliera, ha dato il benvenuto ai presenti ricordando le affinità storiche e psicologiche tra il protagonista del romanzo e la fondatrice Duchessa di Galliera. Inoltre, era presente, per il consiglio del Galliera, il notaio Priori oltre a medici del Galliera e oculisti genovesi, colleghi dell'autore. Il libro è ambientato nella Torino del 1847. AIla vigilia della Prima Guerra d'Indipendenza, quattro giovani ufficiali medici dell'esercito piemontese affrontano la vita con l'entusiasmo e la spensieratezza della loro irripetibile età. Mentre sperimentano I'a- micizia fraterna, il cameratismo, lo spirito di corpo, si muovono con fiducia verso la fase più matura dell'esistere, incontro agli accadimenti più intimi e sostanziali propri a ogni uomo. L'amore si imporrà nel destino di Gerolamo e di Maria Luisa come forza dirompente che devia il corso degli eventi e costringe a scelte dure che segneranno per sempre il loro cammino. Ad accompagnarle, l'orrore della guerra esposto in tutta la sua insensata follia davanti agli occhi di medico e di ufficiale del protagonista, sospeso tra il senso del dovere e quello della giustizia. Grandioso affresco di un'epoca attraversata da una struggente malinconia e, insieme, da un'incrollabile speranza, la vicenda di Gerolamo Machetti non è soltanto un affascinante tuffo nel passato, in un modo nobile e lontano di sentire e raccontare la Storia. È un intenso percorso esistenziale in cui emerge potente l'universalità dell'esperienza umana. Una riflessione profonda e commossa sul significato della gioia e del dolore. Beni Culturali Cappuccini: visita gratuita I l 5 febbraio il Museo dei Beni Culturali Cappuccini di Genova chiuderà la mostra "Venite Adoremus" in cui è allestito anche il Presepe Meccanico di 40 mq. Il Museo invita tuttialla visita guidata gratuita del giorno 5 Febbraio. I curatori accompagneranno a scoprire i più nascosti particolari del Presepe Meccanico e delle opere in mostra. Un modo diverso per continuare a vivere l'atmosfera di gioia e di raccoglimento nell'ultima festa che chiude il periodo dell'avvento, cioè la "candelora". Per informazioni: www.bccgenova.it, [email protected]; tel. 0108592759. Al via la sedicesima rassegna che coinvolge Club Amici del Cinema e Nickelodeon Stabile: assegno per la scuola Andersen ‘Filmbuster’, ciak per le famiglie I A ncora una volta Filmbusters si presenta all'appuntamento - siamo alla 16a edizione - con una ricca selezione di film destinati a ragazzi e famiglie. La rassegna, organizzata dal C.G.S. Club Amici del Cinema in collaborazione con la Biblioteca Internazionale per ragazzi "E. De Amicis", con il Centro Servizi per i Minori e la Famiglie -Centro Ovest del Comune di Genova e patrocinata dall'Agiscuola Liguria, ha preso il via il 21 e il 22 gennaio al Nickelodeon e al Club Amici del Cinema. Le proiezioni continueranno nei più importanti cineclub storici della città, per offrire una serie di 12 lungometraggi, tra i più significativi di questa stagione e si concluderanno il 17 aprile. Tra i film di animazione, oltre a "Il gatto con gli stivali" e "Happy Feet 2" ci sono "Il re leone", "Arrietty", “Arthur e la guerra dei due mondi” e "I muppets". I lungometraggi legati alla tradizione letteraria sono "Sherlock Holmes: Gioco di ombre" (lo scontro tra il più celebre investigatore e il suo arcinemico Moriartry) e "Le avventure di Tintin", nate dalla penna del belga Hergé; ma il programma comprende anche temi più vicini alla realtà come "Vento di primavera" (la Shoah vista dai piccoli ebrei francesi che l'hanno vissuta) e "Winter il delfino" (storia vera dell'amicizia tra un ragazzino difficile e un delfino senza coda). L'edizione di quest'anno vanta anche la presenza di due grandi autori, Steven Spielberg , non solo con "Tintin" ma anche con "War Horse" (gli orrori della guerra affrontati dal cavallo Joey per ritrovare il padroncino) e Martin Scorsese con "Hu- go Cabret" (dal fantastico graphic novel di Brian Selznick), "Arthur e la guerra dei due mondi" di Luc Besson. Sono previste numerose iniziative collaterali; particolari riduzioni verranno applicate a tutti gli iscritti al servizio prestito del Sistema Bibliotecario Urbano. Domenica 5, martedì 7 e domenica 12 febbraio sarà la volta di "Sharlock Holmes. Gioco di ombre" al Club Amici del cinema, mentre al Nickelodeon il 4 febbraio sarà possibile vedere "Il gatto con gli stivali". Per informazioni: Club Amici del Cinema (Via Rolando - Cinema Don Bosco): [email protected] -Tel. 010413838; al Cineclub Nickelodeon: [email protected] tel. 010.589640. l direttore del Teatro Stabile di Genova Carlo Repetti, accompagnato dalla responsabile dell'Ufficio Rapporti col Pubblico Raffaella Rocca, ha consegnato nelle mani della preside della scuola Andersen Drago, accompagnata da rappresentanti dell'Istituto, l'assegno di 4 mila euro destinato ad aiutare la scuola danneggiata dall'alluvione del 4 novembre. L'assegno è stato consegnato anche a nome di tutti gli abbonati del Teatro Stabile di Genova che, acquistando l'abbonamento al Teatro nel periodo delle feste di Natale, hanno così versato alla Scuola Andersen l'equivalente del costo di un tagliando di abbonamento. Inoltre, giovedì 2 febbraio prende il via nel foyer del Teatro della Corte (ore 17) il ciclo di cinque incontri, organizzato in collaborazione con la Fondazione Mario Novaro e l'Università di Genova, sul tema “Tra letteratura e giornalismo: cinque liguri del Novecento”. Il programma prevede cinque conferenze intese a riportare all'attenzione del pubblico su cinque scrittori liguri (Flavia Steno, Giovanni Boine, Alessandro Varaldo, Ettore Cozzani e Giovanni Ansaldo) che in maniera e in forme differenti hanno avuto ruoli importanti nel panorama della cultura nazionale. Il primo appuntamento è il 2 febbraio con Flavia Steno, protagonista di un incontro a cura di Ombretta Freschi e Maria Novaro. Talebani, la tesi di Fergusson per risolvere una guerra infinita N on si può cadere nell'associazione talebani-terrorismo e affrontare la questione afghana soltanto con le armi, è necessario conoscere la storia e la cultura di questa etnia per arrivare alla fine di un conflitto insostenibile. E’ questa la tesi di James Fergusson, giornalista free lance e corrispondente all'estero di numerosi e prestigiosi quotidiani britannici, che i talebani li conosce bene e li ha incontrati parlando con loro dell’Afghanistan e del terrorismo. Fergusson é intervenuto a Palazzo Ducale nell'ambito del ciclo di incontri ‘Mediterranea’, presentano io suo libro 'Taliban, il nemico sconosciuto'. Dopo aver ricostruito brevemente la storia di questa etnia che alla fine degli anni Ottanta ha sconfitto i russi comunisti e si è trasferita nel sud del paese per continuare nello studio del- la sua religione, l’autore ha cercato soprattutto di spiegare il tribale codice etico che seguono e che li ha spinti alla fine degli anni Novanta, dopo una sanguinosa guerra civile in cui si sono macchiati anche di orrendi delitti, a dare ospitalità a Bin Laden. Il pashtunwali è un rigoroso codice etico che prevede, tra l’altro, debba essere data sempre e comunque ospitalità nel proprio paese, anche al nemico sconfitto. Il mullah Omar per questo accolse il capo di Al Qaeda; decisione che non fu comunque unanime. Questo ha inevitabilmente portato a un’associazione tra talebani e terrorismo. Ma, secondo Fergusson, c’é una bella differenza culturale tra loro; i talebani non hanno, infatti, mai attaccato l'Occidente e il loro obiettivo é costruire uno stato islamico, ma all interno dei propri confini nazionali. La loro ispirazione non è stata mai quella di governare, sono stati catapultati in una realtà politica che non si apettavano, proprio per difesa e per rispetto del loro codice d'onore. Ma i talebani non vogliono la guerra, vogliono che l’invasore infedele se ne vada, vogliono islamizzare il loro paese a modo loro e questo non piace all 'Occidente che da decenni anni continua a combattere i talebani, non avendoli ancora sconfitti. Questo perché li ha sempre considerati soltanto come un esercito, ma i talebani sono soprattutto una cultura, uno stile di vita e non bastano le bombe per vincerli. I britannici hanno imparato questa lezione, mentre gli americani continuano con un approccio ossessivamente militare che non può risolvere nulla. In realtà il Presidente Obama ha cominciato a comprendere che solo con il negoziato si può arrivare a una soluzione e sta cercando metodi per capirsi con i talebani; ma purtroppo non sono della stessa idea il Pentagono e gli alti vertici militari e questa divergenza non piace ai talebani. L'alta tecnologia applicata alla guerra sta provocando attraverso i droni numerose morti tra in civili e questo non fa che peggiorare il negoziato on i talebani. "Io sono convinto che sia possibile parlare e capirsi con i talebani; lo dico perché nel corso degli anni personalmente presentandomi loro come ospite disarmato e facendo appello alle loro regole, ho potuto stabilire rapporti pacifici e ascoltare le loro ragioni; poi ovviamente all'interno della loro etnia, come in qualsiasi gruppo in ogni parte del mondo, esiste il buono e il cattivo, ma finché si pretende che i talebani ragionino attraverso le regole e le tradizioni della nostra cultura, la guerra proseguirà all'infinito" - ha concluso Fergusson. James Fergusson, Taliban, il nemico sconosciuto, Il Canneto Editore Laura Ferrero