Aprile - Azienda per i Servizi Sanitari n. 6
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Aprile - Azienda per i Servizi Sanitari n. 6
Periodico d'informazione Ac co cred de nclu ita Jo i co sa men i n ns la t C ul pr to, om ent im m i de a vi iss s io lla ita n In te rn at io na APRILE AsSei numero tà vi tti nte , ni l’a a sa del rmin ta vi nza dete di a li ort e Sti mp com l’i ica ute fis sal di l AsSei Periodico d'informazione m Ser pa a ace viz gin gg ut io a i iorn ico, nt at ra a ne t tà vi tti nte , ni l’a a sa del rmin ta vi nza dete di a li ort e Sti mp com l’i ica ute fis sal editoriale la Fa r Le evidenze scientifiche esistenti dimostrano che l’attività fisica è un fattore protettivo per la salute, la maggior parte delle ricerche infatti ha dimostrato che il livello di esercizio fisico è inversamente correlato al rischio di mortalità e quindi associato a maggiore spettanza di vita. Per contrario le conquiste della tecnica ed il conseguente sviluppo della civiltà e della società, hanno trasformato la nostra quotidianità in uno spazio povero di movimento. Nella provincia di Pordenone è completamente sedentario il 17% dei residenti tra i 18 e i 69 anni e solo il 36% aderisce alle raccomandazioni sull’attività fisica. È interessante notare anche come il 20% delle persone completamente sedentarie percepisca sufficiente il proprio livello di attività fisica e come solo il 34% delle persone intervistate riferisce che un medico o un altro operatore sanitario ha chiesto loro se svolgono attività fisica e ha consigliato di farla regolarmente nel 31% dei casi. (Sorveglianza PASSI 2007). Le malattie croniche correlate con la sedentarietà impongono un costo non indifferente sull’economia della società e delle famiglie, oltre che sulla qualità di vita individuale. Affrontare concretamente il problema della sedentarietà nella popolazione significa operare su grandi numeri e nessuna organizzazione da sola può avere un sufficiente impatto, è necessaria pertanto un’azione concertata che coinvolga tutti i soggetti che si occupano di salute, attività motoria e alimentazione e che possono in qualche modo interagire per produrre dei cambiamenti. L’ASS6, attraverso il Dipartimento di Prevenzione, sin dal 2005 ha attivato il progetto di prevenzione dell’obesità, del sovrappeso e dei disturbi del comportamento alimentare “Stili di vita come fattori di promozione della salute” che coinvolge tutta la popolazione della provincia 2 di Stili di vita sani, l’importanza dell’attività fisica come determinante di salute con azioni diversificate a seconda della fascia d’età. Al progetto partecipano tutti i soggetti, partner, associazioni, enti che in qualche modo interagiscono sul tema, poiché la filosofia portante del progetto e motore delle azioni pianificate e realizzate dal gruppo di lavoro del progetto, è che la responsabilità per la scelta di stili di vita salutari non può essere lasciata esclusivamente agli individui, ma deve essere condivisa da tutta la comunità. Da queste sinergia territoriale e, tra le altre, dalla collaborazione tra ASS6, Provincia di Pordenone, ASCOM e Confartigianato, nasce uno dei tanti sub-progetti: “Benessere in movimento” rivolto alle fasce di popolazione giovane, adulta e della terza età. Tra le varie iniziative attivate all’interno del progetto, è stato organizzato un evento formativo provinciale in collaborazione con il CeforMed regionale. Tale evento nasce nell’ottica di condivisione degli obiettivi di salute e dei fattori protettivi attivabili per la nostra comunità con i partners principali presenti sul territorio provinciale, parte integrante ed essenziale dell’organizzazione sanitaria locale: i Medici di Medicina Generale. Il Medico di Famiglia infatti è una figura di riferimento determinante per il cittadino nella promozione di stili di vita sani e possiede un ruolo cruciale nel promuovere l’attività fisica insieme alle istituzioni e alle associazioni. Durante la mattinata del 2 aprile 2009 presso l’Auditorium Provinciale “Concordia“ si è svolto infatti un corso di aggiornamento che ha visto la partecipazione di circa 300 operatori sanitari, non solo della nostra provincia, ma anche del resto della Regione e del vicino Veneto. Obiettivo principale che il corso si è posto era far conoscere ai presenti i fondamenti per la promozione di stili di vita salutari, i programmi che l’ASS6 sta sviluppando nell’ambito della promozione dell’attività fisica, esperienze di attività fisica adattata alle patologie ed all’anziano ed, infine, i criteri di idoneità all’attività sportiva. Nell’occasione sono stati distribuiti i tre DVD realizzati nell’ambito del protocollo d’intesa con Provincia, ASCOM, Confartigianato Imprese e CONI provinciale rivolti alle fasce di popolazione giovane, adulta e della terza età e rispettivamente intitolati: “Cibo e Sport… per crescere in salute”, “Benessere in movimento… sani stili di vita” e “Benessere in movimento… per ben invecchiare”. Nella provincia di Pordenone molte sono ormai le iniziative che, favorite, promosse e metodologicamente supportate dal gruppo di progetto aziendale, hanno favorito azioni per la diminuzione della sedentarietà. L’evento qui presentato si pone come momento molto importante, ma di percorso, in una strategia che solo attraverso la collaborazione e la programmazione condivisa è in grado di raggiungere risultati non conseguibili con azioni singole. Una rete sociale di attori che promuovono salute e che condividono strategie, obiettivi e priorità, può agire sui determinanti di salute della nostra società e mettere in grado le persone e le comunità di avere un maggior controllo sulla propria salute e di migliorarla. Le relazioni presentate al corso di aggiornamento saranno pubblicate nel sito aziendale. Silvana Widmann Cinzia Del Frè - Ortottista Distretto Est, al via lo screening ortottico Sanità veterinaria, le nuove norme per la tutela dall’aggressione dei cani Presso l’ambulatorio di ortottica del servizio di Oculistica del Distretto Est è stato avviato, proprio in questi giorni, il programma di screening ortottico che è rivolto alla popolazione dei minori nati nell’anno 2005 e residenti nell’ambito dell’intera provincia di Pordenone. Lo screening ortottico è un importante accertamento preventivo che è opportuno eseguire nei bambini in età pre-scolare, perché permette di individuare precocemente l’eventuale esistenza di alterazioni del sistema visivo, in particolare vizi rifrattivi, strabismo e ambliopia. In caso di riscontro di tali difetti visivi, infatti, l’efficacia del successivo trattamento di correzione, è tanto maggiore quanto più precoce è l’avvio dell’azione correttiva. Il progetto ha preso forma lo scorso mese di marzo in seguito all’intervento del Direttore Sanitario dott. Paolo Piergentili e del Direttore del Distretto Est, dott. Emilio Insacco, i quali, assieme al dott. Giorgio Beltrame, Direttore Responsabile della Struttura Operativa di Oculistica dell’Azienda Ospedaliera “Santa Maria degli Angeli” di Pordenone, hanno concordato le seguenti modalità organizzative: - contatto e sensibilizzazione sull’argomento dei genitori dei bambini da sottoporre allo screening, attraverso una comunicazione inviata a tutti i Dirigenti delle scuole dell’infanzia della provincia e anche ai Pediatri di Libera Scelta, sia per opportuna conoscenza dell’iniziativa, sia per l’invio di quei minori che risultassero non frequentare la scuola dell’infanzia; - creazione di una agenda elettronica specificamente dedicata, per la prenotazione telefonica gratuita presso il call-center, che avviene senza l’impegnativa del Pediatra di Libera Scelta o del Medico di Medicina Generale, in quanto lo screening ortottico in questa prima fase è del tutto gratuito; - fissazione della data ed esecuzione dell’accertamento di screening; - consegna al genitore da parte dell’ortottista, in caso di riscontro di qualche difetto visivo, delle indicazioni per poter prenotare in tempi relativamente brevi la necessaria visita oculistica (secondo livello dello screening), che sarà eseguita presso l’ambulatorio di riferimento dell’Azienda Ospedaliera “Santa Maria degli Angeli” di Pordenone, dove è stata attivata una corsia preferenziale proprio a tale fine. Lo screening ortottico di primo livello verrà garantito continuativamente per tutto l’anno 2009 dalle tre ortottiste che sono in servizio presso il Distretto Est e che hanno provveduto a riservare spazi di prenotazione adeguati ai bisogni dei piccoli utenti, prediligendo in particolare gli orari pomeridiani che permettono di non interrompere la frequenza della scuola dell’infanzia. L’interesse per questa nuova iniziativa di prevenzione è particolarmente elevato ed è testimoniato dal fatto che, prima ancora dell’avvio dello screening, risultavano in prenotazione oltre 500 bambini e dall’apprezzamento espresso dai genitori dei bambini che hanno contattato il Servizio per informazioni più specifiche, i quali hanno concordemente dichiarato il proprio particolare gradimento nei confronti di questo importante programma. Da sempre il legislatore si è preoccupato di governare il problema delle aggressioni dei cani perchè non diventi un’emergenza. A tale scopo sono state individuate le istituzioni e le professionalità in grado di affrontare l’argomento e la veterinaria pubblica è stata incaricata di coordinare e portare a compimento tali attività. Proprietari di cani, Sindaci, veterinari liberi professionisti, medici, associazioni animaliste, gestori di canili, servizi veterinari pubblici: tutti con un ruolo e un ben preciso compito da svolgere per evitare il fenomeno o quanto meno confinarlo entro casi di eccezionalità. Ma poiché non sempre le cose funzionano a dovere, ecco una nuova ordinanza. È obbligatorio tenere il cane con un guinzaglio non più lungo di mt 1,50 nei luoghi pubblici. Il proprietario deve portare sempre con sé una museruola da applicare al cane in caso di rischio per l’incolumità delle persone. Vengono istituiti corsi formativi per i proprietari in modo da aiutarli a scegliere un cane adeguato alle esigenze di convivenza rispetto al contesto. I corsi formativi sono obbligatori per i proprietari di cani di impegnativa gestione; per tali cani è obbligatorio anche stipulare una polizza di assicurazione di responsabilità civile per danni a terzi e applicare sempre sia guinzaglio che museruola qualora vengano condotti in luoghi pubblici. A seguito di morsicatura o aggressione, il proprietario verrà invitato a verificare la corretta gestione del cane e a sottoporlo a un percorso mirato di accertamento psicofisico e di cure da parte di veterinari particolarmente esperti in comportamento animale. Viene attivato un registro dei cani “impegnativi” e dei cani morsicatori. Il nostro Servizio Veterinario sta lavorando per realizzare quanto l’ordinanza chiede, con la prudenza e la moderazione adeguate ad affrontare in modo positivo e sereno un problema tanto delicato e spinoso. Maria Grazia Moro Giorgio Zambotto 3 24-27 Marzo 2009 Conclusa la prima visita dei consulenti della JCI 4 La prima parte della valutazione della conformità della nostra Azienda agli standard della Joint Commission International (JCI) si è conclusa nei giorni scorsi con la prima survey effettuata da 3 consulenti. L’obiettivo del processo di accreditamento è creare una cultura della sicurezza e della qualità dell’assistenza erogata, con conseguente riduzione dei rischi a carico dei pazienti e del personale. Le visite effettuate nel blocco operatorio di Spilimbergo e San Vito al Tagliamento, e nella terapia intensiva di San Vito, sono state vissute positivamente e con grande senso di appartenenza e coinvolgimento da parte del personale coinvolto. Durante la visita gli esperti si sono soffermati in modo particolare sull’applicazione degli obiettivi internazionali per la sicurezza del paziente con la sua corretta identificazione; la comunicazione efficace; la sicurezza dei farmaci ad alto rischio; la garanzia dell’intervento chirurgico corretto nella corretta sede e lato del corpo; la riduzione del rischio di infezioni. La puntuale compilazione della cartella clinica e la raccolta del consenso informato sono strumenti indispensabili per coinvolgere il paziente nel processo decisionale. Va sottolineato che alcuni standard già in uso sono stati particolarmente apprezzati. L’occasione è propizia per ringraziare della collaborazione le Coordinatrici infermieristiche dei blocchi operatori e della terapia intensiva, i medici anestesisti rianimatori e tutto il personale coinvolto. Il percorso iniziato nel maggio 2008 con una riunione plenaria degli operatori dell’ASS6 in cui il Direttore Generale annunciava l’avvio del processo di accreditamento, proseguito poi con i successivi gruppi di lavoro, negli ultimi giorni di marzo ha assunto una dimensione reale con la visita della commissione accreditamento JCI alle nostre strutture ospedaliere. L’avvenimento è stato preceduto da riunioni preparatorie tra le direzioni ed i responsabili di struttura e successivamente tra gli stessi responsabili e gli operatori: anche se i messaggi erano tranquillizzanti, molti di noi avvertivano comunque un’aria di “esame”. Per quanto riguarda la nostra Unità Operativa, al Pronto Soccorso di S. Vito gli “americani” si sono soffermati principalmente sulle procedure di triage, mentre a Spilimbergo sotto la lente d’ingrandimento sono finiti l’osservazione breve intensiva ed il laboratorio interno di Point of Care. Nel successivo debriefing, svoltosi a S. Vito, mi aspettavo un approccio più generico, mentre, dopo un’iniziale apprezzamento sul nostro lavoro, specie nell’Ospedale di Spilimbergo, sono giunte osservazioni e critiche puntuali su problemi specifici. Il processo di accreditamento si sta rivelando un utile e quasi indispensabile stimolo a migliorare percorsi e procedure, dettando una tempistica che altrimenti si sarebbe diluita e forse perduta nei tempi, spesso lunghi, dell’organizzazione ospedaliera. Gabriella Nadalin Fulvio Buzzi Il giorno 24 marzo è stata effettuata la prima ispezione da parte della Joint Commission nel nostro reparto di Ostetricia. Questa visita, secondo noi, ha messo in risalto quanto sia il lavoro da fare per raggiungere l’eccellenza. Le quasi 4 ore di permanenza degli ispettori, ci hanno fatto capire che per gestire correttamente una struttura ospedaliera sarebbe indispensabile istituire dei protocolli condivisi da tutto il team di lavoro. In questo modo ogni figura professionale saprebbe esattamente come agire secondo le proprie competenze così da poter ridurre gli errori e garantire efficacia ed efficienza all’utenza. In conclusione, i metodi suggeriti dalla JCI sono utili per una corretta pratica lavorativa ma, soprattutto per noi ostetriche, la qualità assistenziale si raggiunge anche con il buon senso, che appartiene ad ogni professionista e non perdendo mai di vista l’unicità del paziente. Anna Del Frè Chiara Mattiussi Dal 24 al 27 marzo si è svolta la prima ispezione, da parte degli Ispettori della JCI nella nostra Azienda. Ispezione che si è notevolmente colorata di sensazioni, emozioni, stati d’animo ricchi di enfasi ed apprensione, in vir- Le impressioni di alcuni operatori tù del risultato atteso, un po’ in tutti gli ambiti aziendali. Analizzando l’attività intrapresa all’interno dell’Unità Operativa di Medicina dell’Ospedale di San Vito, ci siamo sentiti protagonisti di un importante scenario, caratterizzato da notevoli cambiamenti e innovazioni che hanno interessato tutte le varie figure professionali operanti in essa. Cambiamenti che hanno apportato importanti migliorie nell’ambito organizzativo e lavorativo certamente non prive di difficoltà nella loro applicazione e adattamento. Nella Unità Operativa di Medicina il giorno 24 aprile, precisamente alle ore 13.30 si sono “aperte le danze”, se così si può dire. Solitamente in quell’orario, Infermieri ed OSS, una volta completata la trasmissione delle consegne, si preparano ad iniziare le terapie e le attività pomeridiane e nel frattempo i pazienti vengono lasciati tranquilli per un “riposino” post-prandiale. In effetti si percepiva nell’aria una sensazione di quiete e serenità, condizione con la quale abbiamo cercato di apprestarci ad accogliere la Commissione. Sotto, sotto però un po’ di agitazione c’era... L’équipe è arrivata e gli ispettori hanno esordito con delle istanze ben precise: hanno richiesto di visionare la documentazione relativa al percorso di un paziente con caratteristiche ben definite e di potersi confrontare con il medico e l’infermiera che lo avevano in carico, sottolineando che comunque i due professionisti portassero a termine un’eventuale attività intrapresa rivolta al paziente. A questo punto il ghiaccio era rotto! Ci siamo resi conto fin da subito che la loro visita non aveva le caratteristiche di un’inquisizione, ma voleva portarci ad assumere la consapevolezza di come, esaminando i documenti, deve apparire chiaro e completo (visibile), in tutte le sue parti, il percorso effettuato dal paziente dal momento dell’arrivo in struttura ospedaliera fino alla dimissione garantendo la continuità delle cure. Siamo giunti a conclusione che l’esito di questa prima osservazione ha messo in evidenza la crescita professionale finora raggiunta, ma che ci sono ancora ampi margini di sviluppo ed è necessario perseverare nell’impegno per conquistare l’obiettivo finale dell’accreditamento. Rosanna Battiston Anna Cucurachi Romina Doro Dal 24 al 27 marzo ci sono state le visite degli operatori americani per l’accreditamento JCI press gli ospedali di S. Vito e Spilimbergo. Anche all’U.O. di Riabilitazione si sono presentati in modo gentile e corretto per verificare il percorso del paziente dal ricovero alla dimissione, con relativa continuità, e l’organizzazione dell’attività riabilitativa sia nei reparti che in ambulatorio. Hanno apprezzato l’organizzazione dell’U.O. e i protocolli con i consigli per il paziente attuati per alcune patologie, che a loro parere sono da estendere anche ad altre patologie. Abbiamo gradito i consigli che ci hanno dato finalizzati a precisare meglio l’attività svolta sul paziente ambulatoriale, anche se presso la nostra U.O. esistono già dei protocolli predefiniti e le precisazioni vengono fatte quando ci si allontana dal protocollo. Inoltre ci hanno consigliato di precisare per iscritto quando diamo consigli ai pazienti e ai loro familiari. Paola Petracco Per quanto attiene la parte medica, l’intervista nel nostro reparto è stata condotta dal dr. Ed. Blount, membro dell’Accademia Americana di Pediatria, e ha riguardato la gestione dei servizi ambulatoriali. L’attenzione del dott. Blount si è focalizzata sulle modalità di accoglimento del paziente (in particolare la compilazione della cartella clinica e le procedure adottate in endoscopia digestiva) e sugli aspetti di comunicazione tra la struttura ed il paziente stesso (consenso informato in primis). Ho avuto l’impressione che la nostra organizzazione si potrà giovare soprattutto della rigorosità del metodo applicato, che supera quel concetto di improvvisazione tipico dei nostri sistemi. Sono convinto però che sia necessario individuare i reali profili di rischio nei nostri percorsi diagnostico-terapeutici perché l’orientamento di questa certificazione, encomiabilmente indirizzata a fornire garanzie all’utente, sembra si rivolga maggiormente alla verifica della forma che non del risultato della prestazione. Ciò per evitare che l’accreditamento finisca per avere più un sapore di pubblicità che di vera testimonianza di qualità. Lo sforzo maggiore che dovremo compiere sarà quello di assimilare questa metodologia moderna senza cadere nell’errore di complicare troppo le procedure: moltiplicare i livelli di controllo e aggravare i percorsi rischia di allontanare l’attenzione dalle attività più proprie della nostra professione e di conseguenza peggiorare il rapporto col paziente. Garanzia della qualità della prestazione sarà sempre la nostra cultura medica che, se inadeguata, renderebbe inutile qualsiasi procedura anche se formalmente perfetta. Luigi Gotuzzo 5 Servizio Farmaceutico, aggiornata la pagina intranet 6 L’accesso alla pagina intranet del Servizio Farmaceutico consente di ottenere informazioni su farmaci e dispositivi medici, farmacovigilanza e dispositivo-vigilanza e la modulistica inerente al servizio. Il recente aggiornamento della pagina ha permesso di rendere accessibili agli operatori aziendali un maggior numero di informazioni per un utilizzo in sicurezza del farmaco, in ottemperanza agli standard JCI e alle raccomandazioni ministeriali. Cliccando sulla voce S.C. “Servizio Farmaceutico” si accede alle sezioni di seguito elencate con una sintesi del contenuto: Prontuario Terapeutico di Area Vasta (PTAV): - elenco dei farmaci concordato dalla commissione del PTAV; - informazioni generali sul prontuario, modulistica da utilizzare per la richiesta di alcune tipologie di farmaci, elenchi e collegamenti a siti di interesse farmaceutico. TERAP: (banca dati farmaceutica prodotta da Webmedica srl, nata dalla collaborazione con il più importante editore indipendente medico/scientifico italiano “Dialogo sui Farmaci Srl”). - elenco dei farmaci del prontuario nazionale e aziendale (i farmaci del PTAV utilizzati in ASS6 sono evidenziati con un asterisco *); - informazioni su interazioni, classificazione, modalità di dispensazione dei farmaci, note AIFA, documentazione scientifica. L’accesso a TERAP è possibile anche per i MMG e PLS dal portale aziendale www.ass6.sanita.fvg.it, previa richiesta al gestore di username e password. Antisettici e Disinfettanti: - modalità d’uso di antisettici e disinfettanti nelle diverse situazioni operative; - schede tecniche e schede di sicurezza dei prodotti a disposizione per il biennio 2008-2010. Dispositivi Medici: - normativa vigente e modulistica da uti- lizzare per la segnalazione di incidente/ mancato incidente; - scheda per la segnalazione di malfunzionamento di dispositivi medici che ne compromettono l’utilizzo. Elenco Centri Autorizzati per la predisposizione dei Piani Terapeutici: - elenco dei centri della nostra regione autorizzati. Farmacovigilanza: - schede di segnalazione, normativa di riferimento, elenco dei farmaci soggetti a monitoraggio intensivo. Informazioni: - “guida all’uso dei farmaci” consente il collegamento al sito dell’AIFA per informazioni sul corretto uso dei farmaci, interazioni, utilizzo in pazienti con insufficienza epatica e/o renale, gravidanza e allattamento; - moduli per la richiesta di informazioni su farmaci e dispositivi medici da inoltrare alla Farmacia Aziendale. Linee Guida: - “Linee guida evidence-based per l’impiego dei plasmaderivati” del Comitato Ospedaliero Interaziendale. Modulistica: - moduli per la richiesta di: farmaci per il primo ciclo di terapia farmaci classificati H OSP1 (per gli operatori dei distretti) inserimento di farmaci in PTAV; - moduli per la restituzione di farmaci in caso di revoca/sospensione o mancato utilizzo. Nutrizione Enterale e Parenterale: - elenchi dei prodotti per nutrizione enterale e parenterale (sacche NPT) disponibili nel biennio 2008-2010. Ritengo doveroso un ringraziamento ad Antonio Nadal che ha reso tecnicamente possibile l’aggiornamento di questa sezione del sito. Per qualsiasi segnalazione o richiesta di informazioni contattare la Farmacia Aziendale: Tel. 0434841540 - Fax: 0434-841594 - e-mail: [email protected] Marina Pitton Benessere giovanile, avviato ad Azzano Decimo un percorso formativo per allenatori sportivi La promozione del benessere giovanile si presenta come un obiettivo di tipo trasversale di tutte le organizzazioni presenti sul territorio: Comuni, Ambito Distrettuale, Distretto Sanitario, Famiglie, Agenzie educative e ricreative del tempo libero, Scuola, ecc. Una risposta in tal senso è oggi fornita dal Consultorio Familiare e dall’Ambito del Distretto di Azzano Decimo che, attraverso l’attivazione del Progetto “L’Equilibrista” del Piano di Zona 2006-2008, ha attivato il primo corso formativo per “Allenatori Sportivi”. Il punto di partenza è che lo sport e le attività del tempo libero, rappresentano, per bambini e i giovani, l’opportunità di fare esperienze concrete e significative di crescita, all’esterno dell’ambiente familiare; in questa prospettiva l’allenatore o l’educatore divengono figure di riferimento importanti e costituiscono una parte integrante della rete di relazioni dei giovani, oltre che una risorsa per le loro famiglie. Con l’attivazione di questo percorso formativo a cui hanno aderito 40 associazioni sportive in rappresentanza di varie discipline (calcio, danza, atletica, pallavolo, ecc.) si sta cercando di formare operatori sportivi capaci di promuovere benessere, nonché di verificare la possibilità di implementare nel territorio l’integrazione ed il coordinamento dei comportamenti di tutti gli attori in gioco – giovani, famiglie, associazioni e federazioni sportive, distretto sanitario, ecc. – ognuno per la sua parte coinvolgibili nell’impresa della promozione dell’agio giovanile. La prima parte del percorso formativo, iniziata il 16 marzo, è stata organizzata in quattro serate, in cui sono stati trattati lo sport per un sano benessere, la funzione educativa e genitoriale degli adulti che interagiscono con gli adolescenti, i compiti evolutivi in adolescenza, il valore della comunità educante. La seconda parte è stata prevista per l’autunno. Annamaria Assab Fernando Del Casale Silvia Masci Tiziana Martuscelli Biblioteca: vetrina delle novità Benessere aziendale, al via il corso “Smoke out” Il progetto “Wellness”, avviato nel mese di ottobre dello scorso anno, ha suscitato notevole interesse e partecipazione da parte dei colleghi aziendali. Tra le attività previste, a regime, si annunciava l’attivazione di corsi antitabagici. Il programma di disassuefazione, denominato “Smoke out”, sarà attivato l’ultima settimana di maggio con l’applicazione di metodologie sperimentate ed efficaci, basate su un approccio cognitivocomportamentale che porta a favorire la cessazione dell’abitudine al fumo. Il corso, coordinato da Virginio Beacco, responsabile del Servizio di Educazione e Promozione della Salute aziendale, è reso possibile grazie alla collaborazione del dott. Mauro Tassan, medico del reparto Otorinolaringoiatria, esperto di gruppi di disassuefazione tabagica e del dott. Francesco Mazza, primario del reparto di Pneumologia, dell’Azienda Ospedaliera “Santa Maria degli Angeli” di Pordenone. Il programma prevede la frequenza giornaliera dal 25 maggio al 29 maggio 2009 dalle ore 18.00 alle ore 19.30 presso la sede del Dipartimento di Salute Mentale di Via De Paoli a Pordenone. Il corso è attivato in prossimità della “Giornata mondiale senza fumo”, promossa dall’OMS per sensibilizzare anche la popolazione aziendale sulle problematiche tabacco-correlate. Il corso “Smoke out” adotta, a fianco del trattamento di gruppo, un metodo che prevede un rafforzamento delle motivazioni per superare la dipendenza dal fumo e, contemporaneamente, a mantenere sotto controllo i sintomi d’astinenza. Durante il corso vengono forniti anche consigli dietetici per prevenire l’aumento di peso e suggerimenti per il controllo dell’ irrequietezza attraverso tecniche respiratorie e di rilassamento. L’accesso al corso, riservato ai dipendenti è totalmente gratuito, vincolato solo da una preiscrizione che dovrà pervenire, entro mercoledì 20 maggio, al seguente indirizzo e-mail [email protected]. Lo stesso indirizzo è disponibile per eventuali informazioni di carattere tecnico. Carmela Zuccarelli Volontariato, al via a Maniago un corso sull’amministratore di sostegno La sezione di Pordenone dell’Aitsam (Associazione Italiana Tutela Salute Mentale) organizzerà sei incontri di approfondimento a Maniago che prenderanno avvio lunedì 4 maggio, dalle ore 17.30 alle 20.00, nella biblioteca di via Colvera. Gli incontri hanno lo scopo di approfondire gli aspetti giuridico amministrativi, motivazionali, relazionali, sociali e istituzionali della funzione dell’amministratore di sostegno. Gli incontri sono gratuiti e sono aperti a familiari, volontari appartenenti al mondo associativo, operatori dei servizi pubblici, ma anche a chi è semplicemente interessato ad avere maggiori informazioni riguardo a questa nuova figura giuridica. Per informazioni: A.I.T.Sa.M. c/o Casa del volontariato socio sanitario - Tel. 0434/21286 - Cell. 333/4379461 e-mail: [email protected]. Saluti al dott. Vincenzo Caruso Col primo marzo, dopo lunga attività presso il Distretto Est, con precedente esperienza presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di San Vito al Tagliamento, per decisione strettamente personale cogliendoci di sorpresa, il dott. Vincenzo Caruso ha anticipato la sua quiescenza. Da queste pagine rivolgiamo al dott. Caruso, l’augurio più bello perché possa godere con la sua famiglia l’agognata pensione. Rivolgiamo inoltre un ringraziamento sincero e convinto per l’impegno svolto nel suo lavoro a favore degli utenti.Il dottor Caruso è stato anche un riferimento costante e preciso non solo per il personale del Distretto di San Vito ma anche per altri colleghi e ancora oggi continua ad essere presente per favorire l’inserimento del nuovo giovane collega che lo ha sostituito, dottor Marco Basile al quale approfittiamo per rivolgere un sincero saluto e auguri di buon lavoro. GRAZIE VINCENZO da parte di tutto il personale del Distretto. Il Direttore e il personale del Distretto Est Gestione dei rifiuti e rischi per la salute. Strategie di prevenzione primaria e di promozione della salute. C.G. Edizioni Medico Scientifiche 2009 L’aumento dei rifiuti richiede precise strategie: influire sulla loro quantità e qualità; favorire sistemi di gestione sostenibili sul piano sociale, economico, energetico e ambientale; assicurare la protezione della salute; promuovere la partecipazione dei cittadini. Questi aspetti, relativi soprattutto ai rifiuti solidi urbani, sono illustrati e analizzati dalle relazioni che compongono il volume, elaborate da autorevoli esperti. a cura della Biblioteca Scientifica [email protected] Apparecchi di sollevamento, grande partecipazione al recente seminario Il 24 marzo presso la sede dell’Associazione Industriali di Pordenone si è tenuto il seminario sul tema “Apparecchi di sollevamento, normativa di legge e buona tecnica”. Organizzato dall’Associazione Industriali e patrocinato dalla nostra Azienda, l’incontro ha offerto l’opportunità di approfondire l’importanza della prevenzione sui luoghi di lavoro legata all’utilizzo di gru, carri ponte e accessori di sollevamento così come definito dal Testo Unico sulla sicurezza (D. Lgs 81/2008). Le relazioni sono state presentate da operatori dell’ASS6 e dell’ASS4. L’evento ha suscitato notevole interesse nel mondo industriale della Provincia e non solo. Tra i numerosi partecipanti titolari di aziende, operatori della sanità, ingegneri, architetti. Vista la riuscita dell’evento è d’obbligo un ringraziamento, per aver curato tutta l’organizzazione del seminario, all’Associazione degli Industriali, in particolare agli ingegneri Paolo Badin e Dario Trevisiol. Angela Giordano 7 Marco Castelletto Segreteria lo Redazione Silvana Corona, Antonella D’Arenzo, Anna Maria Falcetta, Alessandro Gislon, Nevio Iacuzzi, Ornella Miot, Luciana Pignat, Sandro Santarossa, Sergio Saracchini, Paola Segato, Carmela Zuccarelli t, Es ia to et al v ng st r ni Di ee tico scr tot or Direttore responsabile Ornella Miot, Luciana Pignat Tel. 0434-369917 Fax 0434-522650 e-mail: [email protected] [email protected] Michele Berardi Impaginazione Sergio Saracchini Stampa Tipografia Sartor Pordenone Reg. Trib. di Pordenone n. 515 del 28 luglio 2004 8 la Progetto grafico Fa r Anna Maria Assab Consultorio Familiare - Azzano Decimo Rosanna Battison Dipartimento di Medicina Clinica/U.O. Medicina - San Vito Fulvio Buzzi Dipartimento d’Emergenza Anna Cucurachi Dipartimento di Medicina Clinica/U.O. Medicina - San Vito Fernando Del Casale Consultorio Familiare - Azzano Decimo Anna Del Frè Dipartimento Materno Infantile - San Vito Romina Doro Dipartimento di Medicina Clinica/U.O. Medicina - San Vito Angela Giordano Dipartimento di Prevenzione Luigi Gotuzzo Dipartimento Chirurgico - Spilimbergo Tiziana Martuscelli Consultorio Familiare - Distretto Est/Distretto Sud Silvia Masci Servizio di Prevenzione e di Educazione alla Salute Chiara Mattiussi Dipartimento Materno Infantile - San Vito Maria Grazia Moro Distretto Est Gabriella Nadalin Dipartimento d’Emergenza/S.O.C. Anestesia e Rianimazione Paola Petracco Dipartimento di Medicina Clinica/U.O. Riabilitazione - San Vito Marina Pitton Farmacia Aziendale - San Vito Silvana Widmann Dipartimento di Prevenzione Giorgio Zambotto Servizio Veterinario Carmela Zuccarelli Coordinamento Sociosanitario m Ser pa a ace viz gin gg ut io a i iorn ico, nt at ra a ne t A questo numero hanno collaborato: