a) Struttura contenitore La struttura contenitore di

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a) Struttura contenitore La struttura contenitore di
CENTRO VISITE "AL GAWSIT" - LOCALITÀ SERRANOVA - BRINDISI
PROGETTO
GUACETO"
DI
ALLESTIMENTO
DI TRE
DIORAMI
SUGLI
AMBIENTI MARINI
DELLA
RISERVA
DI
"TORRE
1 - SISTEMA E COMPONENTI DELLA STRUTTURA DI SUPPORTO AL DIORAMA:
a) Struttura contenitore
La struttura contenitore di ciascuno dei tre diorami dovrà essere realizzata in legno,
completa di ferramenta di fissaggio e resa ignifuga, ovvero trattata con impregnante
mono-componente per legno, a base acqua, certificato in classe 1 di reazione al fuoco; la
finitura esterna sarà ottenuta con tinteggiatura chiara.
Misure: stante l'esistenza di nicchie apposite nella muratura della sala espositiva, le
dimensioni del diorama sono all'incirca le seguenti: cm 250 x 135 x h 100 (verifica diretta in
situ) - la struttura dovrà essere realizzata con pannelli aventi spessore minimo cm 1,5.
Il contenitore sarà provvisto di apposita chiusura superiore, dotata di cerniere e comunque
agevolmente rimovibile per garantire tutte le eventuali ispezioni ed interventi di
manutenzione all'interno del diorama.
Lo stesso contenitore sarà provvisto di apposito telaio da realizzarsi in profilati tubolari di
ferro zincato adeguati al tipo ed al peso, previa indicazione tecnica della D.L.
La struttura sarà completata da apposito sistema di fissaggio a parete del contenitore e
contemporaneamente sarà provvista di ruote per lo spostamento.
b) Pannello frontale
Il Pannello frontale sarà realizzato con vetro visarm 6/7 e regoli ferma-vetro fissati a vite misure: circa cm 235 x 80 (verifica diretta in situ)
c) Pannello didattico interattivo
Il diorama sarà completato da un pannello da montare sul fronte e da realizzarsi stampato
a colori con trattamento antigraffio su laminato di alluminio spessore mm 3, completo di
grafica incisa su pannello e sistema interattivo dotato di 4 pulsanti per l’accensione di led
a luce blu direzionali interni al diorama.
d) Sistema illuminazione
Il sistema di illuminazione sarà ottenuto con il posizionamento di un faretto con lampada
led a temperatura luce solare e di 4 faretti led a spot con luce blu per evidenziare le
interazioni specifiche; la linea elettrica sarà realizzata a cura della ditta e dovrà essere
assicurata sino al punto luce/presa più vicina; inoltre verrà dotata di interruttore a norma
appositamente installato per il distacco della stessa dalla rete di alimentazione.
e) Scenografia di sfondo
La scenografia sul pannello di sfondo sarà realizzata, previo parere dei referenti tecnicoscientifici della Riserva di Torre Guaceto e comunque attraverso simulazione ovvero
predisposizione di apposita bozza su cartoncino del tutto analogo per formato e colori a
quello finale.
Il Pannello definitivo sarà realizzato su forex spessore mm5 e stampato a colori.
f) Realizzazioni scenografiche 3D
La scenografia sarà completata da una realizzazione di modelli e ricostruzioni di substrati
e organismi al fine di allestire un ambiente realistico e il più possibile rappresentativo dei
fondali marini della Riserva di Torre Guaceto. Saranno evidenziate alcune situazioni di
particolare interesse didattico come interazioni preda-predatore, specie mimetiche,
parassitismo, specializzazioni estreme.
Tali situazioni verranno individuate dal visitatore premendo il pulsante sulla apposita
tastiera interattiva del pannello didattico esterno ed attraverso l'illuminazione specifica.
2 - REALIZZAZIONE DI MODELLI 3D E SCENOGRAFIE
I modelli e le scenografie dovranno essere riproduzioni realistiche e scientificamente
corrette, realizzate da calchi dal vero di rocce ed organismi e/o da scultura 3D in scala 1:1 e
successive repliche.
Di seguito vengono riportate specifiche descrizioni e specie guida per i tre diorami, al fine
di ottimizzare la resa delle ricostruzioni
I testi e le scelte circa le specie e le interazioni da realizzare verranno concordate
preventivamente con i referenti tecnico-scientifici della Riserva di Torre Guaceto.
3 - CONTENUTI DEI DIORAMI
I FONDALI SABBIOSI E LE PRATERIE DI POSIDONIA
Il Posidonieto: la posidonia, pianta acquatica endemica del Mediterraneo, forma praterie che
costituiscono un ambiente “climax” (al massimo livello di evoluzione e di stabilit{) e, per
l’importante ruolo ecologico che tali praterie ricoprono, è protetta in tutto il Mar Mediterraneo.
Essendo una pianta (e non un’alga) è il primo produttore di ossigeno; grazie alle caratteristiche
fisiche dell’apparato radicale e di quello fogliare impedisce l’erosione del suolo, la perdita di
spiaggia sommersa (proteggendo di conseguenza quella emersa) e smorza l’energia del moto
ondoso diretto verso la costa impedendone l’erosione.
Le praterie di posidonia sono isole o distese che ospitano una ricca comunità di organismi, in un
ambiente più ampio - il fondale sabbioso - monotono dal punto di vista morfologico e privo di
ripari; per tale motivo le praterie di posidonia fungono da “nursery”: le forme larvali e giovanili di
organismi acquatici (tipici sia di questo che di altri ambienti marini) trascorrono qui le prime fasi
di vita, assicurandosi così un elevato tasso di sopravvivenza.
Le comunità legate alle praterie di posidonia sono composte da predatori, filtratori, erbivori e
detritivori, questi organismi nell’insieme verranno riprodotti per evidenziare la complessa e ricca
comunità di questo Habitat:
batteri e briozoi che colonizzano la superficie fogliare e i rizomi della pianta, le comunità epifite di
diatomee e batteri che vivono alla base della foglia matura e sulle foglie giovani, le alghe rosse e
brune incrostanti e quelle filamentose, sono alcuni degli elementi che verranno evidenziati.
Le comunità epifite sono predate da MolluschiGasteropodi, CrostaceiAnfipodi e Policheti
elementi questi che insieme ai predatori, caratterizzano la complessa catena alimentare di questo
ambiente.
Specie guida posidonieto:
posidonia;
pesci (labridi e sparidi) salpa, cavalluccio marino, pesce ago, tordi, castagnole;
molluschi (Pinna nobilis, il più grande bivalve del Mediterraneo, fortemente minacciato);
echinodermi (riccio di mare Paracentrotuslividus);
tartaruga marina comune.
Zone sabbiose: ambiente monotono privo di ripari le cui specie mostrano tutte adattamenti
criptici nella forma e colorazione del corpo e nel comportamento. Sogliole, razze, rombi
trascorrono la maggior parte del tempo immobili sul fondale aspettando il passaggio delle prede.
Specie guida ambiente sabbioso:
Cnidari: Alcyonumpalmatum-Mano di San Pietro; Pennaula rubra - Penna di mare;
Condylactisaurantiaca - Anemone della sabbia;
Echinodermi: Astropectenaranciacus - Stella marina pettine;
Pesci: Raja clavata (piccoli e uova), Razza chiodata, Rajamiraletus (piccoli e uova)– Razza
quattrocchi, Scylliorinhus canicola (piccoli e uova) – Gattuccio, Lithognathus mormyrus –
Mormora, Solea sp. – Sogliola, Bothuspodas – Rombetto di sabbia, Uranoscopusscaber - Pesce
prete, Trachinus vipera – Tracina, Trigla lucerna- Gallinella, Mullusbarbatus – Triglia di sabbia,
Pagelluserythrinus – Pagello fragolino
COSTE ROCCIOSE – PIANO INFRALITORALE
L’ambiente delle coste rocciose del Mediterraneo ospita la grande famiglia degli sparidi che è
rappresentata dall’orata, dai saraghi, dalle salpe e dal dentice, mentre la famiglia dei Serranidi è
rappresentata dalle specie come la cernia dorata, la perchia e lo sciarrano. Inoltre labridi colorati
come il tordo del Mediterraneo ed il tordo verde arricchiranno il contesto.
Fra gli invertebrati segnaliamo la stella rossa e i ricci di mare delle varie specie. La moltitudine di
forme e colori di alghe e organismi caratterizza questo ambiente dove molte sono le specie che
trovano riparo e accudiscono la loro prole tra gli anfratti rocciosi.
Specie guida coste rocciose:
Alghe: Halimedatuna; Cnidari: Anemoniasulcata; Echinodermi: Echinastersepositus,
Coscinasterias tenui spina,Paracentrotuslividus;
Pesci:Epinephelusalexandrinus – Dotto, Serranus scriba – Perchia, Serranuscabrilla – Sciarrano,
Diplodussargus – Sarago maggiore, Diplodusvulgaris - Sarago fasciato, Puntazzo puntazzo –
Sarago pizzuto, Sparusauratus – Orata, Dentexdentex – Dentice, Sarpa salpa – Salpa,
Labrusviridis – Tordo verde, Symphodusmediterraneus – Tordo, Symphodusrostratus – Tordo
muso lungo;
CORALLIGENO
Particolare tipo di biocenosi, influenzata dalle condizioni della luce e della temperatura, è il
coralligeno, tipico dei fondi duri del piano Circalitorale e che trae il nome da alcune alghe rosse
incrostanti, dette appunto "coralline". Si tratta di un deposito di materiale dietritico, che può
raggiungere anche il metro di spessore, che è prevalentemente costituito, oltre che da alghe rosse
incrostanti, da un insieme di altri organismi che fissano il carbonato di calcio, come i Coralli, i
Briozoi ed i Policheti sedentari, e che sono fissati saldamente a questo strato. Nel Coralligeno si
trovano colonie di gorgonia rossa, che osservata sott'acqua appare di un colore bruno-nera a
causa della scarsa luminosità, e di corallo rosso, oggi divenuto molto raro a causa della pesca
indiscriminata che se ne è fatta negli anni passati. Anche la fauna ittica è particolarmente
abbondante e oltre alle specie tipiche del limite inferiore del Piano Infralitorale Roccioso vi si
possono trovare gronchi, murene e cernie. Poco più in profondità (Piano Circalitorale, fino ai 200
metri circa) si sviluppa il “coralligeno”, rocce formatesi dall’accumulo degli scheletri calcarei
esterni degli organismi sessili (fissi alla roccia) che lo abitano: alghe rose e brune, gorgonie
bianche e gialle, briozoi, coralli e spugne. Tra i pesci cernie, murene e gronchi sfruttano come tane
i numerosissimi anfratti di questa rocia “organica“. Questo è uno degli ambiente più ricchi di
biodiversit{ e arriva a ospitare (all’interno della riserva marina) quasi mille specie!
Specie guida coraligeno:
Spugne:Chondrosiareniformis- Rognone di mare, Axinellaspp. – Spugna gialla, AgelasoroidesSpugna arancione, Petrosiaficiformis - Fico di mare;
Cnidari:Coralliumrubrum– Corallo rosso, Eunicella cavolini - Gorgonia gialla, Eunicella verrucosa Gorgonia bianca, Paramuricea clavata - Gorgonia rossa, Parazoanthusaxinellae- Margherita di
mare, Parerythropodiumcoralloides - Corallo incrostante, Cladocora cespitosa- Madrepora,
Leptosammiapruvoti - Madrepora gialla;
Briozoi:Myriaporatruncata - Falso corallo, Sertellaseptentrionali- Trine di mare;
Molluschi :Luria lurida - Ciprea, Peltodorisatromaculata- Vacchetta di mare;
Echinodermi :Cidariscidaris - Riccio matita mediterraneo, Centrostephanuslongispinus - Riccio
diadema mediterraneo;
Pesci :Anthiasanthias - Castagnola rossa, Apogonimberbis - Pesce cardinale, Sciaena umbra –
Corvina.
4 - PRESCRIZIONI
Misure e metodi realizzativi saranno verificati e concordati con la DL a seguito di sopralluogo
preventivo presso il Centro Visite di Serranova
5 - ALLEGATI
Alla presente scheda tecnica è allegato elaborato grafico che dettaglia l'ubicazione dei 3 diorami e
l'ambiente nel quale vanno inseriti.