NORMANDIA ELY
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NORMANDIA ELY
Partiamo da Cassano d''Adda alle ore 5 percorriamo la stessa strada fatta 2 anni fa per andare in Normandia; autostrada A4 Milano, poi A32 uscita Susa SS25, cominciamo a salire verso il valico ed entriamo in FRANCIA- RODANO ALPI dipartimento della Savoia dal colle del Moncenisio (Mont Cenis perché in territorio francese, mt 2038 slm-km260,h3) N45°14'41,20 E6°55'59,44 dove ci fermiamo a osservare lo stupendo panorama mentre sorseggiamo un caffè in riva al lago. Sulla D1006 scendiamo verso Modane, questa sarà in gran parte la strada che seguiremo, attraversiamo Termignon, nel Parco Nazionale della Vanoise , passiamo Chambery e deviamo (D914) per una ventina di chilometri per il lago del Bourget (Lac du Bourget), destinazione: Saint-Pierre-de-Curtille. Sulla riva occidentale del lago, arroccata su un promontorio in uno scenario grandioErrore. Riferimento a collegamento ipertestuale non valido.so, si erge l’Abbazia di Hautecombe (Altacomba) N45.752897 E5.838986 (km175,h3) che domina il lago e la vallata circostante. Il complesso era un monastero cistercense, successivamente benedettino, poi trasformato nell'800 in stile neogotico cavalleresco e questo paesaggio romantico venne scelto dai sovrani di Casa Savoia come luogo di sepoltura. (Ingresso €3 con audioguida.Vi si trovano le tombe di 42 principi e principesse, da Umberto III il Beato (morto nel 1189) fino all'ultimo re d'Italia Umberto II (1869-1947) dal 1983, e la regina Maria Josè dal 2001, sua consorte). Qui regna sovrano il silenzio e la pace tanto che decidiamo di fermarci per il pranzo e per la pennichella. Alle 17 ripartiamo (D1504/1075,km100,h1,50), entriamo nelle campagne del dipartimento dell'Ain e ci fermiamo per la cena e la notte a Bourg-en-Bresse . Sosta N46.198555 E5.237838 (dietro al monastero di Brou in Allée Loys Van Boghem). Ripartiamo, attraversiamo il dipartimento dell’Allier nell’ ALVERNIA ed entriamo nel CENTRE nella Valle della Loira, attraversiamo anche il dipartimento del Cher (D1079 /N79), passiamo Bourges (vale la pena fermarsi per la bella cattedrale, noi già vista, N47.07613 E2.39898/N47°04'34,05 E2°23'56,39 area comunale in rue Jean Bouin. C/S gratuito, 220v, sosta consentita max 48 ore, di fronte il campo sportivo e a circa 700 metri dal centro) ed entriamo nel dipartimento dell’Indre et Loire (D976-km125,h2,10) per fermarci ad Amboise. Qui troviamo una sorpresa…giorno di mercato, ma riusciamo a trovare un posticino lo stesso. N47.412511 E0.979333 (in Quai du General de Gaulle, parcheggio dei bus lungo il fiume, possibilità anche sull’ “ILE D’OR” AA N: 47.41758, E: 0.98708, recintata tranquilla a pagamento. A circa 800 mt dal centro. Sosta massima 48 ore. o campeggio comunale Allée de la ChapelLe Saint-Jean). Visitiamo il gotico castello famoso per ospitare la tomba di Leonardo da Vinci che venne ospitato ad Amboise da Francesco I. Il genio del Rinascimento infatti, riposa nella cappella di Saint-Hubert, all’esterno del corpo centrale. Nel parco troviamo il suo busto e delle lapidi arabe a ricordo dell’emiro arabo che nell’800 visse qui in esilio con il suo seguito. L’interno del castello è arredato con cura anche se gli arredi non sono numerosi. (Oltre ad essere stato scenario di feste, balli e sfarzi vari, il Castello è stato anche il teatro della congiura che diede il via alle guerre di religione francesi, aperto tutti i giorni dell’anno eccetto il primo gennaio ed il 25 dicembre. Dal 01/07 al 31/08: 9.00–19.00 €10,5 cad). Distante soli 800 mt troviamo il museo Clos Lucè, (N47.408109 E0.989772 parcheggio) dimora in cui visse x tre anni Leonardo da Vinci (dal 1516 al 2 maggio 1519), donatagli dal re Francesco I, dove vi sono copie dei suoi quadri più famosi come “La Gioconda” . Nel parco, un percorso culturale mette in scena l’arte e le invenzioni di questo genio, come il ponte rotante, il carro armato, la mitragliera, etc, (aperto tutti i giorni da marzo a novembre. Luglio–Agosto: 9.00–20.00 €13,5 cad) infine entriamo nel municipio (ingresso gratuito) e ritorniamo al camper. (Tra Amboise e Tours a Vouvray AA C/S e camping sulla riva della Loira N47.409474 E0.797342). Proseguiamo costeggiando la Loira (D751/D952-km96,h1,30), passiamo Tours ed entriamo nel PAYS DE LA LOIRE, ci fermiamo per la notte a Saumur nel dipartimento della Loira Atlantica N47.25379 W0.06389. L’indomani mattina facciamo un giro velocemente per la cittadina, tappa mordi e fuggi, dopo aver visto da fuori il castello ripartiamo per fermarci a Concurson sur Layon solo per C/S N47.17400 W0.34312 (il gettone del valore di €2 lo si acquista in uno dei negozi vicino all’area che è gratuita), poi via senza più fermarci… abbiamo fretta di arrivare alla vera meta del nostro viaggio: La leggendaria terra di BRETAGNA !!! Il nostro ingresso trionfale nella regione bretone lo facciamo dal dipartimento del Morbihan (N165-km320,h4) nella città medievale di Vannes N47.63728 W2.763482 (Parcheggio in Avenue du Marechal Juin un po’ nascosto dietro l'acquario, nei pressi del molo per la partenza dei battelli turistici nel golfo e vicinissimo all'acquario). (N47.633383 W2.780347 AA a pagamento all'esterno del camping ur l'Ile de Conleau, camper service incluso.) Siamo fortunati, di fronte all’acquario intercettiamo la navetta gratuita che ci porta in centro, che dista circa 2 km. Dalla principale porta SaintVincent entriamo nel cuore della città vecchia, le pittoresche viuzze medievali sono contornate da case a graticcio, ristorantini e negozietti, qui un tempo risiedevano i mercanti più ricchi ed influenti, giriamo senza fretta ammirando la splendida architettura e vivacità del centro, la romanica cattedrale Saint-Pierre è un bell’esempio di arte gotica. Accediamo alla passeggiata che costeggia i bastioni eretti nel XIII secolo, torri e porte si succedono in una straordinaria armonia sopra ai giardini alla francese. Aggrappati alle fortificazioni, alcuni lavatoi (1700) coperti da una lunga copertura di ardesia si sporgono sul fiume Marle, rientriamo da Porta Prison e riprendiamo la navetta che ci riporta al camper. Ci spostiamo ora (N165/D768-km33,m35) nell'antica capitale dei Veneti (una delle 5 irriducibili tribù galliche bretoni sconfitta nel 56 a.C, da Giulio Cesare) a Carnac N47.591542 W 3.08289. Famosa per il suo sito megalitico (menhir e dolmen), il più grande sito preistorico del mondo. (diviso in tre campi principali: gli Alignements du Ménec (1099 pietre), de Karlescan (555) e de Kermario (1029), oltre al Tumulus de Kercado e il Tumulus Saint-Michel. Noi visitiamo gli Alignements du Ménec, un km a nord di Carnac, risalenti approssimativamente al neolitico medio (3000°a.C.), si estendono su un’area lunga 1167m e larga 100, saliamo su una torretta per una panoramica … le pietre allineate sono tantissime. Prima di cambiare paese andiamo a far C/S nella AA in centro N47.58523 W3.08269 (sosta e scarico gratis, carico acqua €2). Proseguiamo lentamente (D768-km15,m30) lungo la penisola del Quiberon, arriviamo al punto estremo e dirigiamo la prua del camper verso la Cote Sauvage (costa selvaggia, lato occidentale A186), di tanto in tanto fermiamo il camper sul ciglio della strada (che e tutto divieto di sosta) scendiamo a fare una passeggiata e le foto di rito non mancano, la costa è formata da un susseguirsi di alte falesie scoscese e frastagliate e godiamo di un bellissimo panorama. Infine decidiamo di fermarci in uno spazio di fronte all’oceano (uno dei pochissimi senza sbarre e gratuito, con fondo di sabbia con il rischio di rimanere dentro, com’è successo a un equipaggio francese, mio marito è riuscito a tirargli fuori il camper! Quindi attenzione!!). (Altre possibilità di sosta e AA es: P.S N47.483946 W3.143123 in route cotiere, subito più avanti N47.49187 W3.1396 (AA de Kernè vicino a un camping, sulla scogliera vista mare a pagamento €5 al di con carta di credito), più all’interno N47.51143 W3.13842 AA Saint Pierre con camper service a pagamento con carta di credito davanti al palazzetto dello sport, sosta max 48h, dalla parte più selvaggia PS N47.52364 W3.14656 circa 500mt dalla spiaggia Kergroix su ghiaia gratuito, sosta massima 24h). Qui passiamo la notte. La mattina dopo in sella alle bici risaliamo la parte più selvaggia dove tra un sentiero e l’altro scopriamo meravigliosi scorci che ogni insenatura offre, grotte e spaccature che si alternano a piccole spiagge di sabbia. Il pomeriggio invece lo passiamo in totale relax sulla spiaggia di sabbia bianca e fine vicina al camper. Sarebbe bello fermarsi di più, ma la voglia di scoprire il più possibile su questa terra leggendaria ha la meglio, il piede schiaccia sull’acceleratore e accompagnati dal solito traffico ci spostiamo a passo d’uomo lungo l’unica strada che ripercorre a ritroso lo stretto istmo. Entriamo nel dipartimento del Finistere (N165-km110,h1,30), a Concarneau fermiamo le ruote del camper N47.87875 W3.92057 (“Parking de La Gare” in Avenue de la Gare, vicina al centro, in fianco alla stazione, con posti riservati camper gratuiti di giorno, €4 la notte. Scarico gratis, carico con 220 €4 con carta di credito. Molto affollato, ma comodo per il centro distante circa 800 mt con navetta gratis dedicato ai turisti che conduce dal parcheggio con poche fermate in punti di raccolta, direttamente fino alla “Ville close” e poi torna al parcheggio. Possibilità anche qui N47°51'47.9 W03°54'19.7, 4, gratis, 4Km dal centro, scarico gratis, carico e 220 €4, nel parcheggio in Allee Jean Bouin di fianco agli impianti sportivi). C’incamminiamo verso il centro, arriviamo aVille Close (detta anche Ville Fleurie x i suoi fiori, XIV sec.), “Città Chiusa Edificata” su un isolotto roccioso, questa città fortificata è un ex complesso militare. Circondata dal mare vi accediamo tramite una passerella dalla porta della Torre del governatore. All’entrata ci accoglie un piccolo gruppo che suona musiche celtiche, creando così un’atmosfera medievale, stradine affollate di negozi e turisti ci fanno scoprire ogni angolo, infine saliamo sulla fortificazione di cinta, risalenti al XIII sec. per un breve tragitto. Riprendiamo il camper e saliamo a vedere il castello, (proprietà privata, ma con €5,5 è visitabile). Continuiamo verso nord (N165-km27,m30), alla volta del capoluogo e punto di riferimento della cultura celtica, la medievale Quimper (Ho solo queste coordinate N47.993655 W4.105117 in Alèe de Locmaria di fianco alla caserma dei pompieri, in pieno centro, lungo al fiume Odet), ma arrivati trovo tutto pieno, giriamo un pò, perdo quasi la speranza, poi riusciamo a trovare un posticino in un parcheggio che non ricordo il nome (€2,6 x 2h), neanche 10 minuti e siamo in centro). Ritenuta la più antica città della Bretagna, alla sua storia s’intrecciano leggende che riguardano re, santi e draghi marini. Oggi è famosa per le sue maioliche e la gotica cattedrale di San Corentin (santo ritenuto il fondatore della città) dove davanti si estende il centro storico che conserva il fascino antico delle vie acciottolate e contorte, delle case a graticcio con finestre contornate da moltitudini di fiori. Ci troviamo ora davanti al mercato coperto con tutte le sue bancarelle, indi non ci facciamo mancare una sosta golosa a base di crepes. Ci attende ora la parte più occidentale della Francia: Poine du Raz, un promontorio roccioso, situato all'estremità di Cap Sizun, che si affaccia su quello che è considerato uno dei più pericolosi mari d'Europa, il Mer d'Iroise. (D765/D43-km54,h1), prima di arrivarci però facciamo tappa a Plogoff, paese di transito verso la punta per C/S N48.03733 W4.66558 (acqua €2 con annesso bagno pubblico e piccolo parcheggio). Ci lasciamo il paese alle spalle e proseguiamo su una stradina dove al termine ci accoglie un ampio parcheggio N48.0371 W4.7163 (€6 si paga all’uscita). Da qui a piedi, con una camminata veramente piacevole, lungo un sentiero tra le falesie (2km circa, c’è anche navetta €1) raggiungiamo il punto apicale dove dalla scogliera possiamo ammirare addirittura 4 fari. Il più vicino è "la Vieille”(eretto nel 1882 e fino al settembre 1989 è stato l’ultimo faro della Francia a funzionare), a est la casa- faro di "Tévénec", nei pressi dell' Ile-de-Sein. (abbandonato nel 1910 per via di terribili tempeste e per "misteriose sparizioni dei guardiani"), poi l'Ile-de-Sein (eretto nel 1839), più in fondo, visibile con il cannocchiale nel punto più pericoloso del Mer d'Iroise (che secondo il detto "nessuno ha attraversato senza paura né dolore") l’Ar-Men (la roccia) uno dei più famosi di tutta la Bretagna. Il panorama dell’oceano è grandioso, il vento soffia tra i capelli, non vorremmo muoverci più, ma il tempo è tiranno e il nostro tours deve proseguire. Continuiamo il giro della costa con Port du Vorlenn (km3) N48°02'44.40 W04°42'17.02 Baie des trapasses (spiaggia dei morti. Il nome di questa baia fa riferimento ai corpi dei naufraghi trascinati a riva dalla corrente). Altri 3km circa e siamo a Point du Van N48.05973W4.70715 (parcheggio gratuito davanti all’oceano. Ideale per una bella passeggiata sui sentieri a picco sul mare). Qui l’aspetto del paesaggio è davvero selvaggio, con coste frastagliate a strapiombo sul mare, nessuna abitazione, l'unica costruzione presente è la cappella di St-They (XV sec.), che sicuramente aiuta, con il tramonto a creare un’atmosfera misteriosa. Proseguiamo altri 3 km circa e arriviamo a Pors Theolen N48°03'36.27 W04°40'15.77, per vedere la Spiaggia dei delfini, non troviamo da parcheggiare e non mi sembra nulla di che, indi ripartiamo subito alla ricerca di un posto per la notte, imbocchiamo una stradina che s’inerpica sulla scogliera e arriviamo a un posticino davvero delizioso a picco sulla spiaggia dei delfini N48.05318 W4.70876 e all’orizzonte un panorama sulla Point du Raz. Alle 21,30 siamo sulla scogliera a goderci un tramonto mozzafiato con tre equipaggi altri francesi. Il sole entra nell’oceano tingendo il cielo di vari colori. I colori di questo tramonto ci resteranno indelebili nella nostra memoria per molto tempo. Siamo in un posto fuori dal mondo, in un silenzio assoluto e quando cala il buio viene interrotto solamente dal lampeggiare delle luci dei maestosi fari che si scorgono in lontananza. Lasciamo momentaneamente la costa (D7-km41,m50), strada facendo c’imbattiamo nel festival di Pomodiern e ci fermiamo nell’omonimo paesino. Una sfilata di personaggi con vestiti d’epoca accompagnati dalla banda con tanto di concerto di cornamuse ci fanno passare un paio d’ore in allegria, dopodiché riprendiamo la marcia verso la nostra meta, il piccolo borgo medievale di Locronan sostiamo in un parcheggio appena fuori paese N48°05’51.5 W4°12’56.2 (gratuito 5 minuti a piedi), (possibilità anche più vicino 2 Aree camper all'interno dei grandi parcheggi all'entrata del paesino, a pagamento con parcheggiatori, 3€ all’anno, con C/S e bagno pubblici da una parte, €3 dall’altra, ok x la notte N48.099514 W4.205233 o N48°05'52.9 W04°12'44.5 ). Questo luogo, tra i più belli della Francia, è fermo nel tempo, un incanto da sembrare finto…un piccolo gioiello! E’ stato utilizzato da sfondo per numerosi film, sui tetti delle case non vediamo alcuna antenna o parabola. ( infatti per girare il film “Tess” di Roman Polansky hanno fatto togliere dai tetti delle case tutte le antenne televisive per mantenere il borgo più “antico” possibile, portando a spese della produzione, la TV via cavo), Gironzoliamo per il piccolo borgo, un gruppo di case attorniano la bella cattedrale di S.Ronan in pietra grigia e al centro della piazza ovale vi è un pozzo. Infine prima di lasciarlo, entriamo in un caratteristico negozietto di gastronomia, dove faccio man bassa di gallettes in scatole di latta tipiche della Bretagna. Percorriamo la D63/route de lestrevet ed entriamo nel Parc de l'Armorique. Costeggiamo la penisola di Crozon contornata da tre punte rocciose (Crozon sosta N48°14'51 W04°29'36 in Boulevard de Pralognan c’è pure camping), ci fermiamo nel punto panoramico di Cap de La Chevre (D887-km43,h1), N48.172139 W4.551219 (parck sulla punta) dove troviamo il monumento in memoria dei marins e un bunker. Proseguiamo lasciandoci alle spalle Camaret-sur-Mer (sosta N48°17'00.55 W04°36'17.86) Pointe du Toulinguet , Plougastel e Brest (N165km96,h1,40), per avventurarci su quella che viene definita la"Route des Phares" (strada dei fari-da S.Mathieu a Plouguerneau i fari da visitare sono organizzati in un percorso di 84km suddivisi in 14 circuiti, da fare a piedi o in bici). Su queste coste rocciose e frastagliate inizia il nostro itinerario (D28-km55) che parte da Pointe saint Mathieu Sosta N48.33042 W4.77123 (Parcheggio antistante il faro, gratuito, panoramico). con la vista del faro “la prua del Mondo Antico” (eretto nel 1835, alto 37 mt è sicuramente uno dei fari più famosi della Bretagna). La sagoma bianca con la lanterna rossa spunta tra le rovine di un'abbazia romanica del XVI sec, saliamo gratuitamente fino alla sua sommità per goderci un panorama a 360° . Proseguiamo di circa 3km (D85) con capo di Le Conquet N48.34829 W4.76925 ( la punta della punta della Bretagna, da li si può partire per l’isola di Ouessant-45’ di navigazione) dove si erge con torre quadrata (h18mt) il faro di Kermorvan. Possiamo anche vedere due fari sull’isola di Ouessant: Stiff e Creac’h (eretto nel 1863, con i suoi 74,60mt è il più potente d’Europa, la cui luce è visibile fino a 60km di distanza), gli altri tre, Kereon (47mt), Jument (eretto nel 1904) e Nividic (eretto nel 1939) in mare aperto.( Ploumoguer N48.40497 W4.72516 AA gratis C/S €1). Tappa successiva: Plouarzel con il faro di Trezien (un gigante di granito alto 37mt eretto nel 1894) sosta libera N48.456829 W4.770344 (per chi volesse AA N48.4467 W4.77704 a pagamento su erba: €3,5 sosta, €2 camper service, docce a gettone €1, lavatrice €3,5, asciugatrice €3, vicinissima al mare ampia, completamente al sole ma in posizione ventilata. Il cartello all'entrata indica accoglienza solo nel mese di luglio e agosto, non so se il restante periodo sia aperta). Segue Ploudalmezeau N48.551018 W4.712332 e termina a Plouguerneau, dove il canale della Manica prende il posto del più agitato oceano Atlantico, con il faro l’IleVierge (eretto nel 1897-h84,50mt). Difficile lasciare questi luoghi da cartolina, che difficilmente riusciremo a toglierci dagli occhi, ma dobbiamo abbandonare nuovamente la costa (D30/N12-km32,m45) per 2“complessi parrocchiali”. A Guimillau sosta N48.48669 W3.996869 (AA e C/S gratis) per la prima volta sento scendere la pioggia sul suolo bretone. Stamattina per fortuna non piove più, ma l’aria è frizzante tanto che in giro con il maglioncino non si sta male. Passiamo ora a Saint-Thégonnec N48.521522 W3.94567 (AA gratis, C/S a pagamento, in zona c’è pure un camping). In tutti e due i paesi l’Enclos visitiamo Paroissial, spazio sacro delimitato da un recinto in pietra all’interno del quale si trova il camposanto, l’ossario, la chiesa e il calvario composto da una moltitudine di statue di piccole dimensioni in kersantite che rappresentano la passione di Cristo. Lasciamo il Finistere e risaliamo verso la costa nord della Bretagna entrando nel dipartimento delle Côtes-d'Armor (N12/D786-km62,h1), arriviamo sulla ”Cote de granite rose”, famosa per le sue spiagge. Tappa a metà strada (30km circa) N48.681689 W3.63491 (AA gratis con bagni) sulla plage des Curés et Beg Douar, ammiriamo la spiaggia immensa…vuota a causa della bassa marea, riprendiamo la marcia per fermarci a Tregastel N48.82937 W3.51955 vicino al mare per il pranzo. (possibilità anche N48.823367 W3.49742 parck del supermercato o vicino N48.82438 W3.49782 (AA Rue de Poul Palud C/S gratis, sosta €7 la notte con sbarra automatica di accesso. A ridosso dei campi da tennis a circa 500mt dal mare e circa 1km dal centro del paese sulla costa di granito Mentre Gigi riposa, meravigliosa faccio una passeggiata che si snoda tra sentieri e rocce a picco sulla spiaggia, la vista da qui è super, peccato che le foto non rendono giustizia a questo luogo. Gigi mi raggiunge (al suo risveglio non rosa). mi ha trovato e preoccupato ha subito telefonato…paura che scappo è?!), arriviamo fino alla spiaggia successiva e poi facciamo lo stesso sentiero a ritroso. E’ la volta di Ploumenach (D788-km5,m11). Troviamo parcheggio in una via (circa 10 minuti a piedi dalla spiaggia).Siamo pronti per avventurarci sul Sentier des Douaniers (sentiero dei doganieri). Ne percorriamo un tratto, fino a Perros Guirec . (Questo sentiero, a picco sul mare, creato nel 1791 per combattere il contrabbando, è un lunghissimo percorso di oltre 1300 chilometri che permetteva ai 35.000 doganieri istituiti da Bonaparte di presidiare tutti i tratti di costa e di ispezionare ogni crepa e ogni anfratto sul mare. Oggi questo sentiero che parte nel porto di SaintNazaire e termina alle porte di Mont-Saint-Michel è un vero e proprio paradiso naturalistico per coloro che amano camminare). Questo è il tratto più bello e affascinante di tutto il circuito. I primi due km si snodano tra panorami stupendi sulla scogliera a picco sul mare e ci porta ad ammirare panorami mozzafiato. Lo spettacolare sentiero con la bassa marea fa emergere giganteschi massi di granito contornati da alghe e granchi dove l’erosione del mare ha creato forme inedite e suggestive (i cosiddetti rochers, che possono anche raggiungere un'altezza di 20mt, che al tramonto si colorano di splendide sfumature che vanno dal grigio al rosa al lilla, per questo denominata la città di granito rosa, purtroppo noi questo particolare non possiamo notarlo in quanto è una giornata uggiosa. Litinerario pedonale parte dalla piccola baia sulla spiaggia di Saint Guirec ed arriva a Perros-Guirec). (per chi vuole c’è anche il campeggio Le Ranolien N48.82773 W3.47380 che si trova in una posizione estremamente comoda per poi percorrere a piedi il Sentiero dei Doganieri). Ci aspetta ora un’altra cittadina medievale (D6-km21,m30) Treguier N48.789429 W3.232267 (AA gratuita segnalata con CS proprio sotto il centro storico, o (lungo il porto N48°47'20 W03°13'32). Visitiamo la cattedrale dedicata al patrono St.Yves, il calvario della protestetion e la casa natale di Renan. E’ la volta di Plougrescant (D8-km10,m15), la meta è la Castel Meur (la casa fra le rocce). Seguiamo le indicazioni “Le gouffre”, arriviamo ad un parcheggio un po’ isolato N48.86623 W3.23087 (nei pressi del sito la Gouffre la famosa casa tra le rocce. Tranquillo, gratuito, no servizi. Divieto notte. Bagno pubblico lungo il sentiero verso la Gouffre). Da qui parte il sentiero che in 10 minuti circa di camminata ci porta alla nostra meta. Foto di rito alla famosa casa e proseguiamo oltre per trovarci ancora una volta davanti un panorama a dir poco bellissimo. (Per chi vuole vicino c’è Pointe de l’Arcouest N48.820796 W3.019356 vari parcheggi sulla punta vicino alla spiaggia a pagamento circa 4/500 mt prima della zona di imbarco per Ile de Brehat, noi non ci andiamo, mio marito non ama molto traghetti, barche e barchette… sigh!) La prossima tappa è l’Abbazia de Beauport con il tetto crollato a Paimpol (D789/D15/D786-km28,m40) N48.767398 W3.022067. (Importante focolaio spirituale ed economico nella diocesi di Saint-Brieuc, fu innalzata nel XIV sec., oggi vediamo la facciata, la navata a cielo aperto, la navata laterale nord e il braccio sinistro del transetto. La lunga sala capitolare è un eccellente esempio di arte gotica anglo-normanna. Si visitano poi il chiostro e il refettorio affacciati sul mare, nonché il cortile basso, riservato ai pellegrini, la cantina sotto il refettorio, e la stanza delle elemosine dove i monaci ricevevano l'imposta sul sale e sul grano). Riprendiamo la marcia (D7/D6), verso sud passiamo Saint Brieuc (N12/D786) risaliamo nuovamente verso nord e dopo un’ottantina di km ci fermiamo N48°38’27 W2°24’24 ad ammirare l’immensa e vuota Sable D'or le Pins (spiaggia) sulla Manica della Cote d'Emeraude (Costa di Smeraldo). Continuiamo sulla costa (D34-km10) dove la strada è contornata da enormi distese di cespugli rosa-viola di erica che si alternano a spiagge bianche e a punti panoramici a picco sul mare, arriviamo al più famoso punto panoramico della regione: Cap Fréhel. Un breve tratto è a pedaggio parcheggio sul promontorio (poco prima del faro) N48.681724 W2.317686 (€4 dalle 9 alle 20, dopo le 20 sosta gratuita, no servizi. Uno su terra appartato e tranquillo l'altro su asfalto sosta notturna vietata). Noi decidiamo di proseguire N48.664565 W2.2934 (parcheggio gratuito antistante il sentiero che porta alla roccaforte, no servizi solo diurno, divieto notte per i camper). Proseguiamo a piedi…su un sentiero a picco sull’oceano che ci porta a scoprire il piccolo castello medievale a cielo aperto; Fort La Latte. (XIV sec., costruito dalla famiglia Goyon. ingresso €5,20). Sono le 20,15, ora andiamo a Cap Frehel, sostiamo gratuitamente nel parcheggio che fino a pochi minuti prima era a pagamento. Non c’è più la ressa del pomeriggio, percorriamo il sentiero godendoci la quiete del luogo, in un suggestivo scenario, sulla scogliera a 70mt a picco sul mare si erge il maestoso faro……… maestosa è anche la vista dell’oceano e meraviglioso è vedere il vento che infrange le onde con violenza sugli scogli. Ciliegina sulla torta, c’è pure un po’ di nebbia che rende questo luogo molto magico e misterioso. Fatte le foto di rito andiamo alla ricerca di un posto per la notte. Poco dopo troviamo una rientranza sulla strada con in sosta tre camper francesi (nonostante un cartello che vieta la sosta dalle 20 alle 8, a quanto pare è tollerata) anche noi ci aggreghiamo. Nessuno dice niente e la notte passa tranquilla. Lasciamo la costa (D786/794,km45,h1) per dirigerci nel cuore dell’estuario della Rance, dove, arroccato sul fiume e degradante fino al mare sorge un piccolo gioiello di charme, il borgo medievale di Dinan, che con il suo castello (XIV sec.) circondato da quasi tre chilometri di bastioni dominano maestosi il fiume. Sosta N48.449817 W2.044289 in Place du Duc Jean (vicino uff turistico RueduChâteau,9). Entriamo dalla Porta del Guichet (XV sec.) un salto all’ufficio del turismo e cartina alla mano seguiamo i due percorsi consigliati dalla gentilissima ragazza che parla pure bene l’italiano. Ci addentriamo nella via dove si erge la Torre dell’orologio (XV sec. si può salire), passeggiamo nella città vecchia tra stradine e vicoli acciottolate bellissimi che ci conducono verso Place des Merciers e Place des Cordeliers. Qui gli stili si mescolano. Le case a graticcio tipiche di Dinan (XV, XVI e XVII sec.) sorgono l’una accanto all’altra, vicine ai chiostri del convento e alla chiesa gotico-rinascimentale di St.Malò (XV-XIX sec) dove all’interno abbiamo la fortuna di poter ascoltare la melodia dell’organo ( XII sec.). Percorriamo la ripida e pittoresca Rue de Jerzual dai frontoni appuntiti che testimoniano la ricchezza di questa città nel passato (Dal XIV al XVII sec, la città brulicava di tessitori e conciatori) e tra atelier e boutique di soffiatori di vetro e doratori su legno arriviamo alla Casa del Governatore (XVXVI sec) e all’incompleta basilica Saint-Sauveur (XII sec). In questa atmosfera di Medioevo, non ci facciamo mancare la passeggiata sui bastioni e per ultimo, non per questo meno importante, il castello di St.Anna. Passiamo dal camping municipale per C/S (Camping Municipal Chateaubriand in Rue Châteaubriand, con camper service a pagamento N48.44738 W2.04578),colonnina fuori dal camping, un cartello dice forfet aqcua e 220v €4), noi non la paghiamo, perché non troviamo nessuno alla reception, sarà perché è mezzogiorno?! Continuiamo (N176-km25,m30) fino ad arrivare nel dipartimento dell'Ille-et-Vilaine, sulla sponda del fiume Rance a Dinard, sosta N48.630008 W2.063071 in Place de Newquai, ma non troviamo un buco, in più il paese non ci entusiasma molto, quindi dirigiamo la prua del camper verso la D168 (km13,5,m30) attraversiamo lo sbarramento sull’estuario della Rance con le sue chiuse e il ponte levatoio per entrare nella città corsara di Saint Malo (così chiamata poiché in passato era una roccaforte in posizione strategica sulle rotte britanniche, e dal suo porto i corsari che lavoravano al servizio del re, al contrario dei pirati che agivano invece per conto loro, partivano alla ricerca di bottini). Questa amena cittadina costiera (ricostruita per tre quarti, in granito) ha il porto che sbocca sul Canale della Manica, il suo litorale è tra quelli francesi il maggiormente esposto al fenomeno delle maree (l'ampiezza supera i 10 mt). Sosta N48.65005W2.022151 (in fondo a Quai Saint Vincent, vicino uff turistico). (possibilità anche più fuori N48.643869 W1.992787-Ampio parcheggio a pagamento con colonnina per CS. Navetta gratuita per il centro). Entriamo nel suo centro storico interamente cinto da bastioni (XII sec.), in essi si aprono 2 porte: la porta St-Vincent (1708 su cui troneggiano i due stemmi: della Bretagna e di Saint Malo), attualmente ingresso principale che c’immette nella città vecchia “intra muros” (dentro le mura) in place Chateaubriand dove sorge il Castello con la pianta a ferro di cavallo (prima metà VX sec.) e la Cathédrale Saint-Vincent (XI sec.) in Rue St Benoist,12, che ospita un’eccellente collezione di vetrate medievali e moderne. Cerchiamo la Casa del Corsaro, dimora seicentesca di un armatore, (visita solo con guida in francese che tra l’altro comincia alle 14.00… rinunciamo) e a seguire la Casa degli Scrittori, (in rue de Pelicot), unica casa della città ad avere conservato una facciata con pannelli di legno, sfuggiti alla distruzione del 1944. La seconda: Grand-Porte (XV sec.) con la statua della madonna a difesa del porto da cui usciamo dopo aver passeggiato sui bastioni godendoci uno stupendo panorama sulla città, sulle l'île du Grand Bé (ou Bey-dove si trova la tomba dello scrittore François René de Chateaubriand), l'île du Petit Bé (ou Bey) e su Fort National (antica prigione realizzata da Vauban nel 1689- a pagamento), costruito su uno scoglio di fronte alla spiaggia dell'Éventail, dalla quale è raggiungibile solo a piedi durante la bassa marea. Questo, e la statua del corsaro Surcouf che punta il dito verso l’Inghilterra (grande nemica dell’epoca) sono ciò che rimane del periodo corsaro. Riprendiamo il camper e percorriamo la litoranea (D201-km6.5m15), per raggiungere la spiaggia di Rotheneuf N48.686576W1.968329 con le “rocce scolpite”, gigantesche figure di visi scolpiti sulla roccia, Sosta nel parcheggio N48.682737 W1.969441, provare anche più avanti sulla spiaggia (sulla D201Camping des Ilots** Avenue de la Guimorais Quartier de Rothéneuf). Percorriamo un pezzo a piedi ma non le troviamo, è già tardi, rinunciamo e proseguiamo fino ad arrivare a Pointe du Grouin con il suo faro. N48.705307 W1.852846 qui passiamo la notte ancora in libera, gustandoci un altro dei famosi tramonti bretoni. E’ la volta di Cancale la patria delle ostriche!!! Anche se già stati, non riusciamo a rinunciare ai famosi frutti di mare. Sosta N48.677493 W 1.857897. Facciamo una passeggiata sulla bella spiaggia, non potendo far a meno di notare ancora una volta che la marea scendendo ha scoperto centinaia di metri di spiaggia lasciando le barche ormeggiate in secca sul lato, quasi come se fossero state messe fuori posto, fanno capire che la bassa marea a quest’ora ha raggiunto il suo apice, facendo mutare completamente immagine a tutta la baia. Scopriamo anche l’immenso allevamento di ostriche in mare che la volta scorsa non avevamo visto e ci fermiamo sul famoso muretto a degustarci questi prelibati molluschi. Verso l’ora di pranzo ci sediamo in un bel ristorantino sul mare per non farci mancare il famoso “plateau de fruit de mer” e creps. Soddisfatti e con la pancia piena facciamo ancora una passeggiata in riva al mare…da qui possiamo vedere il famoso monte! ma come si fa e essere così vicini e non andare all’abbazia?! Cambio di programma… Mont Saint Michel arriviamoooooooo. E’ cambiato tutto dall’ultima volta che ci siamo stati. Non troviamo più il parcheggio su prato, ma un immenso asfalto carissimo!!! (€20 solo parcheggio 24/h).(consiglio…non fate i cucù come noi, fermatevi all’AA prima del paese su prato con C/S a €9,9 con pure wi-fi gratis). In sella alle bici e…un’altra sorpresa! Non si può più arrivare ai piedi del monte, dobbiamo lasciare le bici alle transenne e prendere la navetta (almeno quella è gratuita). Arriviamo giusto in tempo per assistere al fenomeno della marea che, come un cavallo, galoppa… galoppa…E’ sempre una bella emozione vedere l’acqua che a vista d’occhio sale a coprire tutto ciò che fino a pochi minuti prima era visibile. Passeggiamo un po’, chiacchieriamo con una coppia che abbiamo conosciuto in una delle tappe e qui ritrovati, e…chi mi trovo di fronte? un altro camperista conosciuto in Italia. La giornata passa velocemente e il tramonto ci ricorda che è ora di cenare, quindi salutiamo tutti e ritorniamo al camper. Oggi siamo pronti a scoprire la foresta di Broceliande (o di Merlino, visto che la leggenda narra che si trovi la tomba del consigliere di re Artù. Si dice che all'interno della foresta, che è grandissima, siano presenti altri siti leggendari oltre la tomba di Merlino, tra i quali la Fonte della Giovinezza, la Fontana di Barenton , lo stagno di Comper -il regno magico di Viviana, la chiesa di Trèhorenteuc, il Castello di Trécesson e la Valle senza ritorno). Noi ci limitiamo a visitarne alcuni. La prima tappa è il Villaggio di Paimpont (A84-km131,h1,40), Sosta N48.02277 W2.17083 (Colonnina Aireservice a gettone e scarico a pozzetto nell'area comunale in Rue de Merlin l'Enchateur, di fianco alla Salle des Fetes. Ampio parcheggio gratuito). In questo piccolo paese medievale con casette in granito e giardini fioriti incastonato fra due stagni a loro volta circondati da alberi secolari, troviamo ovunque negozi di souvenir che ricordano la spada nella roccia, Merlino & Co. Visitiamo l’abbazia di nostra signora di Paimpont (VII sec ) con all’interno ancone e affreschi ed infine la foresta! …che è una normale foresta con un fitto labirinto di sentieri in mezzo al bosco è qui davanti a noi, l’accesso è possibile solo a piedi e il sentiero più corto è di 4km.(Si dice che qui risuoni ancora il lamento del grande mago Merlino che scelse questi boschi come ultimo rifugio). Noi a piedi ne facciamo solo una piccola parte, poi riprendiamo il camper (D40/D312-km11,m15) e arriviamo alla nostra seconda tappa: Compeneac per il Castello di Trécesson (XV sec.). Sosta N47.97592 W 2.27640 (piccolo parcheggio antistante lo scenografico castello).Un incantato! uno dei più bei manieri di Broceliande, circondato dalle creste rocciose di Coëtquidan, dalle colline di Tiot e dalle lande di Saint Jean, luogo intrigante, soprattutto per la sua macabra ed emozionante storia. (Si narra la leggenda della Dama Bianca e precisamente ”…una notte un bracconiere vide arrivare quattro uomini in carrozza che scesero insieme ad una donna vestita da sposa ma con stupore del bracconiere essi la sotterrarono viva! Allora il bracconiere fece scattare subito l’allarme ma quando arrivarono per dissotterrarla, purtroppo la donna era già morta. Da quel giorno si dice che il suo spirito, non avendo ancora trovato pace, vaga ancora per il castello… diventando per sempre la “Dama Bianca di Trècesson”). Anche se non è visitabile, merita scovarlo per la bellezza della sua architettura che si riflette sulle acque dello stagno. Riprendiamo il camper (D312/D134/D141-km10,m13) per approdare nella “Valle senza Ritorno” (secondo la leggenda, fra magie e incantesimi qui viveva Morgana, la sorellastra di Artù,), la terza tappa è Trèhorenteuc, meta la Chiesa del Graal. (conosciuta anche come Sainte Onenne, edificata nel XVII secolo in Rue du Pâtis.), sosta N48.00787 W2.286431. La chiesetta presenta decorazioni che riecheggiano le saghe dei cavalieri della tavola rotonda, di mago Merlino e della fata Morgana, con continui richiami al Graal, ha splendide vetrate in cui i simboli cristiani si mescolano con la raffigurazione delle leggende arturiane e celtiche. Proseguiamo per la quarta e ultima tappa (D141/D2-km 14,m20); Concoret per lo stagno di Comper-il regno magico di Viviana, con il castello della Dama del Lago. Sosta .N48.069993 W2.172806. E’ un vecchio maniero adibito ad esposizione. Qui è rappresentata tutta la vita di Re Artù (’influenzata delle fate!… Lancillotto, Ginevra, Viviana, La Dama del lago e tutti i personaggi che lo hanno circondato, amato, temuto e che si sono sacrificati per lui). Anche questo castello, come il precedente, si riflette sulle acque del lago (in realtà, c’è chi sostiene che l’immagine riflessa sull’acqua del lago non corrisponda al castello di Comper, bensì alla misteriosa dimora di cristallo creata sui fondali da Merlino per l’amata Dama del Lago, Viviana, madre di Lancillotto). Usciamo da questa inebriante foresta, dove, lontano dal turismo di massa, mi sono immersa con nostalgia in un passato che mi ha fatto rivivere gli anni dell’infanzia di mio figlio che, giorno dopo giorno, mi faceva scoprire la storia della “Spada nella roccia”. Lasciamo definitivamente la Bretagna e cominciamo il lungo riavvicinamento al confine italiano (D224/D41/D775k175,h2,15), entriamo nel PAYS DE LA LOIRE e ci fermiamo per la notte ad Angers capoluogo del dipartimento del Maine et Loire. Sosta N47.476717 W0.557487 (divieto x i camper dalle 22 alle 8, ma molti camper sono in sosta, quindi anche noi ci fermiamo),(piccolo parcheggio anche qui N47°28’18 W00°33’47). La mattina seguente andiamo a vedere la cattedrale e il castello (Per quanto si trovi sulla Maine, il castello è annoverato tra i castelli della Loira). Prima di rimetterci in marcia andiamo alla AA a far C/S N47°27’59.19 W0°33’57.51 ( sosta a pagamento, C/S fuori dalla AA gratis). Costeggiamo la riva destra della Loira (D952-km100,h1,45) entriamo nel dipartimento dell’Indre et Loire e arriviamo alla nostra ultima visita di questa vacanza: il Castello di Villandry. Sosta nel parcheggio del castello N47.340884 E0.510005 (ingresso castello + giardini €9cad). Costruito alla fine del Rinascimento (primi anni del 1532 e terminato nel 1536), questo è uno degli ultimi grandi castelli costruiti nellaValle della Loira. Tre corpi della dimora si organizzano intorno al cortile d'onore che si apre sulla vallata dello Cher . Deve la propria fama al magnifico esempio di arte topiaria, vale a dire i suoi meravigliosi giardini all’italiana, tra i più belli di Francia. Qui possiamo ammirare ben cinque giardini rinascimentali, posti su tre diversi livelli, tra cui il “giardino ornamentale”, che stupisce per il complicato e affascinante disegno di siepi e aiuole. Non di minore attrattiva sono il rilassante “giardino dell’acqua”, circondato di tigli, e il suggestivo “orto” composto da tre giardini differenti: uno di carciofi, uno di sedano, uno di insalata e di altre verdure e alberi da frutto e fiori disposti a formare singolari motivi geometrici. Riprendiamo il camper (D976-km120,h1,45), a Langon sulla strada vediamo una AA, decidiamo di fermarci qui per la notte. N47.28274 E001.82803 (gratis sosta e scarico, carico €2 a gettone reperibile in un negozio del paese). (Possibilità anche dopo 30kmca a Vierzon AA gratis con scarico, carico €2). Oggi ultimo giorno di ferie, quindi dobbiamo macinare un po’ di km, (D2076/N79-km330,h4,40) ci fermiamo per il pranzo e poi di nuovo fino al Moncenisio, breve sosta e poi a casa. BY