Cosa Fare con la cenere

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Cosa Fare con la cenere
ACCIAIO INOX
Potrete utilizzare la cenere di legna per la pulizia e la lucidatura dell’acciaio inox, con
particolare riferimento alle pentole e ai coperchi. Setacciate la cenere di legna raccolta dal
camino o dalla stufa con un colino. Versatene due o tre cucchiai in un bicchiere e aggiungete
dell’acqua a poco a poco, fino ad ottenere un composto cremoso da strofinare sulle superfici
con una vecchia spugna.
COMPOST
La cenere di legna è utile per arricchire il compost, ma la dovrete aggiungere soltanto in
piccole quantità, per non rovinare il tutto. E’ preziosa soprattutto per facilitare il compostaggio
delle bucce di agrumi. Le potrete conservare a parte in un secchiello con della cenere prima
di trasferirle nel contenitore per il compostaggio vero e proprio.
ALLONTANARE LE LUMACHE
La cenere è uno dei rimedi tradizionali utilizzati dagli agricoltori per allontanare
le lumache dall’orto e per impedire che raggiungano gli ortaggi. Dovrete cospargere i bordi
delle aiuole del vostro orto con della cenere prima che le lumache inizino ad arrivare. La cenere
è un buon sostituto dei prodotti anti-lumache comunemente in vendita e non è velenosa per gli
animali domestici.
FERTILIZZANTE NATURALE
Applicare delle piccole quantità di cenere può risultare utile per bilanciare il pH di un terreno
troppo acido, a seconda delle coltivazioni previste. Ricordate di non applicare la cenere su
terreni in cui prevedete di coltivare piante che preferiscono un suolo tendenzialmente acido,
come le rose, le azalee, il rododendro e le patate dolci.
NEVE E GHIACCIO
La cenere è utile per facilitare lo scioglimento del ghiaccio sulle strade o semplicemente
lungo il percorso dal garage al cancello. Cospargete il suolo ghiacciato con della cenere, in
modo che spostarvi con l’automobile sul suolo ghiacciato risulti più semplice. Potrete
cospargere della cenere – in sostituzione del sale – sulle zone critiche quando è prevista una
gelata notturna.
PULIRE LA LAVAGNA
La cenere è utile per rimuovere al meglio le tracce e gli aloni di colore dalle lavagne bianche
a pennarello. La potrete strofinare in piccole quantità anche sui segni lasciati da un
pennarello indelebile che sia stato utilizzato per errore per scrivere su una lavagna bianca.
ARGENTERIA
Le nonne utilizzavano la cenere di legna per pulire e lucidare l’argenteria. Potrete mescolare
la cenere con delle piccole quantità di acqua tiepida o di succo di limone, fino ad ottenere un
composto cremoso. Strofinate con delicatezza, utilizzando una spugnetta morbida, gli oggetti
in argento da pulire per farli di nuovo risplendere.
COME FARE IL SAPONE CON LA CENERE
Il sapone con meno ingredienti in assoluto: olio d'oliva e cenere
Abbiamo già parlato di come si fa ad ottenere
la liscivia dalla cenere di legna e del fatto che si può
usare come detergente e come detersivo per i panni a
mano e in lavatrice. Ora invece parleremo di come si fa
a fare il sapone in casa con la potassina (l'antico nome
della lisciva, termine che ricorre anche nell'antico
testamento) e un grasso vegetale... io ho provato
con l'olio extravergine di oliva.
E' necessario concentrare la lisciva fino ad ottenere una
soluzione satura: molto semplicemente si mette un
pentolone pieno di lisciva a bollire e si lascia sul fuoco
fino a che non è abbastanza concentrata.
Si capisce che è satura quando cambia il modo di bollire... tanto per rendere l'idea assomiglia
al primo bollore della polenta, indicativamente la lisciva satura è 15-20 volte più
concentratadella lisciva che si usa per i panni.
Quando la potassina sarà satura bisognerà aggiungere l'olio e continuare a "cuocere" girando.
Non è necessario farsi problemi per le proporzioni, conviene tenersi abbondanti con l'olio e
quello che non subisce il processo di saponificazione potrà essere recuperato e riutilizzato (non
per condire l'insalata eh...)
Una volta aggiunto l'olio noterete che il liquido tenderà a schiumare, è il segno che è iniziato il
processo di saponificazione. Tenete il fuoco bassissimo e continuate a girare (NON FATE
BRUCIARE L'OLIO). E' sufficiente continuare fino a quando tutta l'acqua sarà evaporata,
semplice accorgersene in quanto smette di uscire vapore. Spegnere il fuoco e continuare a
girare fino a che non si raffredda un po'. La consistenza raggiunta sarà simile ad una maionese
grumosa e oleosa.
Versate in uno stampo di legno non verniciato con un cucchiaio tutti i grumi, lasciando l'olio
non saponificato nella pentola.
E' necessario attendere un paio di giorni perché la vostra saponetta si solidifichi, anzi più si
lascia "stagionare" e più il sapone risulterà compatto.
Il sapone ottenuto in questo modo, con soli due ingredienti, è quasi inodore tranne che per un
delicato sentore di olio extravergine, che rimane sulla pelle dopo l'utilizzo. Si può usare anche
come shampoo.
Tanto per curiosità ho fatto una ricerca sugli ingredienti degli shampoo per bambini in
commercio... il risultato è che dei 20 ingredienti che vengono utilizzati, uno o due servono per
detergere, gli altri servono all'estetica del prodotto e molti sono ricavati dal petrolio.
Farsi il sapone in casa non è tanto un modo di risparmiare quanto una scelta di non usare sulla
nostra pelle o sulla pelle dei nostri bambini prodotti inutili e spesso dannosi, di cui manco si
conoscono tutti i potenziali effetti allergenici. E' ormai opinione sempre più accreditata che sia
l'eccessivo uso di detergenti, detersivi e disinfettanti, la principale causa della diffusione
sempre maggiore di allergie nei bambini ma ormai sono decisamente off topic :)
p.s. è buona norma usare pentole di volume almeno doppio del contenuto: durante la
saponificazione il bollore diventa violento e schizza olio e lisciva bollente in giro, occhio.