TV All`ospedale Santa Croce di Cuneo eseguito il primo trattamento
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TV All`ospedale Santa Croce di Cuneo eseguito il primo trattamento
Cuneocronaca.it - informazione, cronaca, notizie e news in provincia di Cuneo Page 1 of 1 ULTIMA ORA: 13:25 - CUNEO/ Convocate tutte le commissioni consiliari 13:00 - Torna la “Notte bianca della solidarietà”: sabato 14 luglio TV Prima Pagina Grande Cuneo Alba &Langhe Bra &Roero Fossano &Dintorni Monregalese Saluzzese Saviglianese Comunità Montane Alpi Mediterraneo Radio Politica Agricoltura Artigianato Commercio Industria Ambiente & Salute Solidarietà Granda Fiere Buona Tavola Tempo Libero Sport All’ospedale Santa Croce di Cuneo eseguito il primo trattamento in Italia di embolizzazione della prostata: nuova metodica miniinvasiva DUE I CENTRI CHE AVEVANO INIZIATO A UTILIZZARE TALE TECNICA CON RISULTATI INCORAGGIANTI: UNO IN BRASILE E UNO IN PORTOGALLO L’ipertrofia prostatica benigna (IPB) è un ingrandimento della ghiandola prostatica dovuta a proliferazione degli elementi stromali e ghiandolari della prostata, assai frequente con incidenza del 70% negli uomini dopo i 70 anni. Il 25% dei pazienti con IPB deve essere sottoposto a trattamento per disturbi della minzione e l’intervento chirurgico di adenomectomia o la resezione transuretrale (TURP trans-uretral prostatic resection ) sono attualmente le terapie di prima scelta per tale patologia. Recentemente è stata proposta per il trattamento dell’IPB una nuova metodica mini-invasiva l’embolizzazione trans-catetere, ossia l’occlusione delle arterie prostatiche con microsfere eseguita con approccio angiografico percutaneo. Due centri, uno in Brasile coordinato dal Prof. Carnevale e uno in Portogallo dal prof. Pisco, hanno cominciato a trattare con tale tecnica di Radiologia Interventistica alcuni pazienti con risultati incoraggianti pubblicati nella recente letteratura, con un notevole interesse nei Congressi Internazionali ( ad esempio nel recente congresso tenutosi a New York a maggio 2012 del GEST, il piu’ importante Simposio a livello mondiale sulle embolizzazioni; multiple sessioni sono state dedicate a tale argomento con il primo caso dimostrato in diretta negli USA dal centro di S. Paolo del prof. Cardinale ). Nell’ASO S.Croce e Carle di Cuneo è stato eseguito il mese scorso il primo trattamento in Italia di embolizzazione in un paziente con IPB, con problemi di ritenzione urinaria e portatore di catetere vescicale permanente non candidabile all’intervento chirurgico per le condizioni generali. L’embolizzazione è stata eseguita dall’equipe di Radiologia Interventistica del dr. Maurizio Grosso che aveva già assistito ad alcune procedure di embolizzazione prostatica sia a S. Paolo che a Lisbona e il paziente è stato studiato e seguito nel reparto di Urologia diretto dal dr. Giuseppe Arena. La procedura, effettuata senza complicanze in anestesia locale e con minimo disagio per il paziente, ha ottenuto un buon risultato e ha permesso di rimuovere il catetere vescicale con rapida dimissione dall’ospedale. L’embolizzazione delle arterie prostatiche nel trattamento dell’IPB è una metodica promettente che deve peraltro essere convalidata da studi e essere limitata a pazienti ad alto rischio, non candidabili all’intervento chirurgico o alla resezione endoscopica. La metodica di embolizzazione consiste nel provocare l’occlusione delle piccole arterie della prostata iniettando micro-particelle attraverso un piccolo tubicino (microcatetere ) introdotto a cielo coperto, ossia senza alcun taglio con la semplice puntura con un ago di un arteria periferica come l’arteria femorale. Tale trattamento mini-invasivo richiede peraltro notevoli professionalità sia nella gestione e scelta del paziente da parte dell’equipe Urologica, che a Cuneo vanta una notevole casistica di interventi di resezione chirurgica e di TURP, sia nell’esperienza di Radiologica Interventistica; fare navigare il microcatetere infatti fino all’interno delle arterie della prostata, vasellini sottilissimi del diametro di 2 o 3 mm, è una procedura complessa che può essere effettuata solo in centri con una notevole esperienza e con la possibilità di utilizzare materiali sofisticati e apparecchiature Radiologiche Angiografiche di ultima generazione, come quelle presenti nell’ASO S.Croce, dove è stata recentemente inaugurata la Sala Ibrida in cui è disponibile in una vera sala operatoria, un’apparecchiatura Angiografica di tale tipo. Torna alla HomePage http://www.cuneocronaca.it/news.asp?id=51447&typenews=primapagina 05/07/2012