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CITTÀ DI
CARPI
--------------------------------------------------------------------Presidenza del Consiglio Comunale
Proposta eli O.d.g.: Proposta di attribuzione di Civica Benemerenza alle carpigiane Anna Molinari e
Liliana Cavani
Ai sensi del Regolamento comunale per la concessione della Cittadinanza Onoraria e delle Civiche
Benemerenze approvato con delibera Consiglio Comunale n. 126 del 20.12.20 12,
il Consiglio comunale di Carpi
su proposta del Sindaco, del Presidente del Consiglio e della Conferenza dei Capigruppo
all ' unanimità, in occasione della Festa della Donna dell'8marzo 20 14 e del cinquantermale del
Decreto di concessione da parte del Presidente della Repubblica Segni al Comune di Carpi del titolo
di Città ( 13 marzo 1964)
1mpegna
l'amministrazione comunale a conferire la Civica Benemerenza
a Liliana Cavani, Regista. con la seguente motivazione: per essersi distinta per meriti artrstrc1 e
creativi nel campo della cultura, valorizzando nel mondo il cinema italiano; per aver dato prestigio
a lla città di Carpi. operando con creatività e genio poetico; per aver promosso iniziative di impegno
civile e cu lturale e per aver realizzato opere originali e coraggiose;
ad Anna Mo linari, Stilista e Cavaliere del Lavoro con la seguente motivazione: per essersi distinta
per meriti imprenditoriali nel settore della moda, promuovendo con successo nel mondo lo stile
italiano; per aver dato prestigio alla città di Carpi, operando con creatività, estro miistico e spirito
imprenditoriale; per aver promosso iniziative di carattere sociale e fi lantropico, con atti di altruismo
c generosità.
Sindaco
Vicepresidente e Capigruppo consiliari:
Presidente del Consiglio Comunale
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In allegato il profilo biografico. artistico e professionale di Liliana Cavani e Arma Molinari.
Presidenza del Consiglio Comunale
ANNA MOLINARI
Anna Molinari nasce a Carpi, Modena. Dopo aver conseguito con ottimi voti il diploma
magistrale si iscrive all’accademia di Belle Arti seguendo la sua naturale inclinazione
all’arte e alla creatività. Alla luce della speciale versatilità del suo carattere il padre la
sprona ad entrare nella sua azienda. Dopo aver appreso le tecniche della maglieria ed aver
conosciuto in prima persona tutte le fasi del lavoro, decide di intraprendere un’attività
indipendente con le sue sole forze, senza ricorrere ad aiuti. Oltre alla generosità che da
sempre ha contraddistinto la personalità di Anna Molinari, evidente appare il suo impegno
nel sociale e la disponibilità ad offrire il suo contributo a fini benefici.
Il Gruppo Blufin ha oggi alle proprie dipendenze dirette no. 160 addetti, dislocati tra il
quartier generale di Carpi e Milano.
Inoltre, per il Gruppo Blufin, considerati i laboratori esterni, operano circa 1000 addetti
indiretti, tutti dislocati su territorio italiano e per la maggior parte nel comprensorio di Carpi
e in territorio emiliano, onde consentire all’azienda un monitoraggio puntuale e diretto del
prodotto. In questo modo l’azienda permette a numerose altre piccole e medie aziende che
si trovano ad affrontare questo difficile momento per l’economia mondiale di continuare la
loro attività.
La produzione dei capi di abbigliamento recanti i marchi del Gruppo è da sempre realizzata
in Italia. La produzione degli accessori si concentra nel territorio della Toscana.
Le creazioni del Gruppo Blufin sono commercializzate su tutto il territorio italiano ed in
tutto il mondo, in Europa, Asia, America, Medio Oriente e Federazione Russa attraverso una
selezionata rete distributiva che conta ad oggi un totale di 80 punti vendita monomarca e
circa 900 punti vendita multimarca.
Nel corso della sua carriera, tuttora brillante, ad Anna Molinari sono stati attribuiti numerosi
riconoscimenti: le lauree Honoris Causa in Economia e Commercio da parte della
Universitas Sancti Cyrilli di Roma e in Scienze dell’Educazione da parte dell’Università di
Urbino, il Premio alla carriera “Ago d’oro”, il Premio speciale alla carriera da parte della
Camera Nazionale della Moda, il Premio per l’imprenditoria femminile Marisa Bellisario, il
Premio per l’impegno a favore della Lega Italiana Osteoporosi, il Premio Valore Donna da
parte del Comune di Milano, il Premio Piazza dei Mercanti da parte della Camera di
Commercio di Milano, il Premio Ambrogino d’Oro e il Premio alla Carriera “GRANDI”
Dettagli Moda del Fashion Detail Award attribuito dalla Federazione dei Tessilivari e del
Cappello.
È ambasciatrice dell’Italia per l’osteoporosi e testimonial per Modena e Carpi della
Fondazione Veronesi che si occupa principalmente di prevenire il tumore al seno.
Contribuisce a sponsorizzare le opere di eccellenza del Comune di Carpi, non facendo mai
mancare il suo supporto. Ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Forte dei Marmi come
riconoscimento per aver contribuito con la sua presenza e l’aiuto benefico al S. Camillo. È
socia onoraria del Lions di Carpi e del Rotary di Massa. La sua generosità nel sociale e il
suo impegno nel lavoro come creatrice e art director di Blumarine e Blugirl e di
numerosissime licenze la rendono unica e rara sia come persona, come stilista e come
personaggio internazionale.
1977
Anna Molinari fonda la Blumarine. Lo spiccato spirito manageriale le permette di vendere il prodotto
da lei creato artigianalmente alle migliori boutique in Italia. Sono solo 3 le dipendenti che la
affiancano. Inoltre, la scelta di autofinanziarsi, di richiedere un pagamento a 30 giorni e di saldare i
pagamenti puntualmente ai fornitori a 60 giorni le consentono di lavorare con estrema sicurezza e le
garantiscono conti sempre in attivo. I prodotti che realizza sono di una qualità tale da riscontrare
immediatamente il favore del mercato: gli ordini diventano sempre più elevati passando da una
media di 30 capi a 300, per poi raggiungere quota 3000 e via dicendo.
Il marito, Conte Gianpaolo Tarabini, alla luce del successo di Anna Molinari lascia l’incarico ricoperto
sino ad allora in un istituto bancario e subentra nell’azienda a supporto della fondatrice.
1980
Blumarine debutta al Modit, l’unica importante fiera Italiana di settore. Anna Molinari viene eletta
come migliore stilista dell’anno entrando giovanissima nel mondo del prêt-à-porter italiano.
1983
Alla linea Blumarine si affianca Miss Blumarine, per bambine dai 4 ai 14 anni in licenza a Spazio Blu
S.r.l.
1990
In Via Della Spiga 42, a Milano si inaugura la prima boutique monomarca Blumarine.
Anna Molinari riceve il Premio “The Best” conferito da una Giuria Internazionale nel corso di una
serata di gala svoltasi a Parigi nelle sale del Musée du Petit Palais per l’eleganza nello stile di vita e
nel lavoro.
1992 Helmut Newton, uno dei più grandi fotografi di moda, interpreta l’immagine Blumarine realizzando una
delle campagne più belle del mondo della moda.
Nasce la collezione di biancheria e arredamento per la casa Blumarine Home Collection in licenza a
SVAD Dondi S.p.A.
1994 La realtà creata da Anna Molinari è in costante espansione e può contare su 400 punti vendita nel
mondo con una quota di esportazione del 20% in continua ascesa.
1995
Apre la prima boutique monomarca Blumarine a Hong Kong.
1996
Apre la prima boutique monomarca Blumarine a Singapore e la prima boutique monomarca a Seoul.
L’Azienda conta più di 700 punti vendita ed esporta il 46% del fatturato globale.
1997
La designer Anna Molinari continua ad essere protagonista del panorama nazionale ed
internazionale della moda: viene infatti scelta fra gli stilisti italiani come la più internazionale per la
sfilata organizzata a Tokyo (aprile 98) a conferma del successo sempre crescente di critica.
Nello stesso anno viene stipulato un nuovo accordo di licenza con Bellantuono S.r.l. per la
produzione e distribuzione della linea sposa Blumarine.
1999
Viene inaugurata una nuova boutique monomarca a Taipei.
La campagna pubblicitaria per l’Autunno/Inverno viene realizzata dal giovane fotografo Tim Walker
ed interpretata da una modella d’eccezione, Jasmine Guinnes, figlia dei famosi proprietari della birra.
Accordo di licenza con Visibilia S.p.A. per la produzione e distribuzione delle collezioni Blumarine
eyewear & sunglasses.
Accordo di licenza con Velmar S.p.A. per la produzione e distribuzione delle collezioni Blugirl
beachwear & underwear.
2000
Il nuovo millennio si apre con l'apertura di due nuove boutiques, rispettivamente a Venezia per l'Italia
e ancora una nuova boutique a Taipei, Taiwan.
A febbraio, in occasione delle sfilate A/I 2000/01, è presentato il Blu-Vi: un cardigan che per la sua
unicità riscuote immediatamente un successo internazionale: nel corso degli anni ne vengono infatti
venduti più di 70 mila esemplari in tutto il mondo.
Nuovo accordo di licenza con Emma S.r.l. per la produzione e distribuzione della linea Blugirl
handbags.
Nuovo accordo di licenza con Le Bonitas S.p.A. per la produzione e distribuzione delle collezioni
Blumarine beachwear & underwear.
2001
Anna Molinari riceve la Laurea Honoris Causa in Economia e Commercio da parte della Universitas
Sancti Cyrilli di Roma.
Ad agosto inaugura un nuovo negozio monomarca a Tokyo. In concomitanza apre la mostra sulle
campagne pubblicitarie Blumarine più rappresentative dal 1991 ad oggi.
Viene stipulato un contratto di licenza con Aldo & Ivo Portolano guanti S.r.l. per la produzione e
distribuzione della collezione guanti Blumarine.
2002
In luglio a Roma, nel prestigioso spazio di Via Bocca di Leone, apre il monomarca Blumarine.
In settembre sfila per la prima volta sulle passerelle milanesi la linea Blugirl che riscuote un notevole
successo di pubblico e critica.
Apre la seconda boutique monomarca Blumarine a Hong Kong.
A Tokyo e Taipei sfila Blumarine con un’ampia risonanza presso la stampa ed i media locali.
2003
A gennaio inaugurazione ufficiale dell’Hotel Touring di Carpi, albergo di proprietà familiare.
Nascono le linee Miss Blumarine Jeans e Miss Blumarine Baby in licenza a Spazio Blu S.r.l.
In marzo si inaugura la boutique monomarca Blumarine a Marbella.
In dicembre viene inaugurata la seconda boutique monomarca Blumarine a Tokyo.
2004
Grande successo negli Usa per Blumarine: per la Primavera-Estate 2005 le linee del Gruppo Blufin
registrano un incremento del 25% rispetto alla stagione estiva 2004. Ad ottobre Saks Fifth Avenue
organizza un importante evento a New York dedicato alla stilista Anna Molinari ed inaugura lo shopin-shop Blumarine.
In ottobre apre la boutique monomarca Blumarine ad Osaka.
Anna Molinari riceve il Premio alla carriera “Ago d’oro” da parte della Provincia di Roma a Palazzo
Valentini a Roma.
Anna Molinari riceve il Premio speciale alla carriera da parte della Camera Nazionale della Moda.
Anna Molinari riceve il Premio per l’imprenditoria femminile Marisa Bellisario all’Auditorium di
Confindustria a Roma.
Anna Molinari riceve il Premio per l’impegno profuso a favore della Lega Italiana Osteoporosi di cui
coordina la prima tavola rotonda italiana e diventa ambasciatrice per l’Italia unendosi ad altre note
ambasciatrici quali la principessa Rania di Giordania e alla duchessa di Cornovaglia Camilla Parker
Bowles.
Anna Molinari riceve il Premio Valore Donna da parte del Comune di Milano per l’impegno nel
sociale.
2005
Anna Molinari riceve la Laurea Honoris Causa in Scienze dell’Educazione da parte dell’Università di
Urbino.
Anna Molinari contribuisce al progetto editoriale A.M.O “…libere di vivere!”.
A marzo si inaugura la boutique monomarca Blumarine a Saint Tropez.
Ad aprile debutto ufficiale per la collezione orologi Blumarine in licenza a Global Watch Industries
S.r.l.
In maggio apre la boutique Blumarine all’interno dello Shopping Mall Villa Moda a San Paolo in
Brasile.
A giugno il museo della Fotografia- Fondazione Helmut Newton di Berlino inaugura la mostra “A
GUN FOR HIRE”, esposizione del fotografo Helmut Newton. 33 immagini della mostra sono dedicate
a Blumarine che si è avvalsa di una lunga collaborazione con il grande fotografo a partire dal 1992.
Ad ottobre Anna Molinari è ospite di Neiman Marcus a Beverly Hills. In onore della stilista si svolge
una sfilata Blumarine. L’intero ricavato è devoluto al Cedar-Sinai Women’s Cancer Research
Institute di Los Angeles.
Il Gruppo raggiunge il fatturato di oltre 100.000.000,00 di Euro, cifra che si mantiene costante anche
negli anni successivi.
2006
A gennaio apre a Firenze la boutique Blumarine monomarca.
Ad aprile apre a Capri la boutique Blumarine monomarca.
Il 5 maggio Gianpaolo Tarabini muore tragicamente in Africa. Dopo due giorni Anna Molinari è di
nuovo in azienda.
A dicembre apre un’altra boutique Blumarine a Taipei.
Debutta l’accordo di licenza con la Compagnia Italiana Del Cristallo S.p.A. per la produzione e
distribuzione di Blumarine Home: collezione di arredo tavola e di oggetti ornamentali e decorativi per
la casa.
Anna Molinari, azionista di maggioranza del gruppo di aziende, promuove il figlio Gianguido Tarabini
alla direzione della società Blufin S.p.A. con il ruolo di Amministratore Unico.
2007
Anna Molinari riceve il Premio Piazza dei Mercanti da Parte della Camera di Commercio di Milano
per l’attività imprenditoriale realizzata nel Comune di Milano.
Anna Molinari riceve il Premio Ambrogino d’Oro dal Sindaco di Milano Letizia Moratti per l’attività
imprenditoriale realizzata nel Comune di Milano pur non essendo cittadina di quel Comune.
In giugno viene presentata la prima collezione Blumarine Cruise.
Blufin sigla il contratto di distribuzione esclusiva con il coreano LG fashion Corporation.
A luglio viene aperta la prima boutique monomarca Blugirl a Roma.
A settembre nasce la nuova collezione Blugirl Folies, caratterizzata da capi in jeans arricchiti da
dettagli casual, in licenza a Spazio Blu S.r.l.
Debuttano altri due nuovi contratti di licenza: il primo con SVAD Dondi S.p.A. per la collezione di
biancheria e arredamento per la casa Blugirl Homewear, la seconda con Visibilia S.p.A. per la
collezione Blugirl eyewear & sunglasses.
In ottobre apre la boutique monomarca Blumarine a Parigi in Avenue Montaigne 56.
In ottobre Blufin sigla con ITF-ICR un accordo pluriennale di licenza in esclusiva mondiale per le
linee di profumo dei marchi Blumarine e Blugirl.
In dicembre apre la boutique monomarca Blumarine a Miami. Grande l’evento di inaugurazione alla
presenza di numerose celebrities, buyers e stampa.
2008
Anna Molinari riceve il Premio alla Carriera “GRANDI” Dettagli Moda del Fashion Detail Award
attribuito dalla Federazione dei Tessilivari e del Cappello.
In febbraio Blufin e Sinv S.p.A. siglano un accordo di licenza pluriennale per la produzione e
distribuzione della linea Anna Molinari.
In aprile inaugura il monomarca Blumarine a Dubai.
In maggio si inaugura la boutique monomarca Blugirl a Kiev, Ucraina, nonostante la difficile
situazione internazionale.
2009
In occasione dell’evento Coca Cola Light “Tribute to Fashion” che si svolge durante le sfilate di moda
milanesi primavera/estate 2010, viene scelta da Coca Cola, fra poche selezionate stiliste italiane, per
firmare in esclusiva il design della bottiglia Contour di Coca Cola, reinterpretata con quattro differenti
outfit in stile Blumarine.
2010
Il Presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano le conferisce il titolo di “Cavaliere del
Lavoro”. Il conferimento è un’importante onorificenza per meriti imprenditoriali che premia coloro
che individualmente si sono distinti nei settore dell’agricoltura, dell’industria e del commercio, del
credito, delle assicurazioni e dell’artigianato
2011
Riceve dal Sindaco la cittadinanza onoraria di Forte dei Marmi per il legame speciale che lega la
stilista alla città.
2012
Riceve il Premio “Piramide dell’Eccellenza” da parte degli studenti della scuola di moda e design di
Firenze, Accademia Italiana.
2013
Ricopre il ruolo di presidente della delegazione Modena – carpi per la Fondazione Umberto
Veronesi.
Riceve il Premio “Ambasciatrice della Moda Italiana in Russia” da parte della rete televisiva World
Fashion Channel.
LILIANA CAVANI
Liliana Cavani nasce a Carpi, in provincia di Modena. Suo padre è un architetto
mantovano, sua madre un’appassionata di cinema che porta la figlia al cinema tutte le
domeniche. Si laurea in Lettere Antiche a Bologna nel 1959. Negli anni dell’università
fonda a Carpi, con alcuni amici, un cineclub che le permette di vedere e di far vedere i film
che non arrivano nel paese. Dopo la laurea, a Roma, frequenta il Centro Sperimentale di
Cinematografia, corso di regia. Ottiene il diploma coi corti Incontro notturno e La battaglia,
con cui vince il “Ciak d’oro” che il Centro conferisce al migliore corto di fine corso. Mentre
frequenta la scuola di cinematografia, Liliana Cavani vince un concorso Rai che la
inserisce in un gruppo di funzionari (Guglielmi, Silva, Romanò, Gennarini), animati dal
desiderio di raccontare agli italiani, attraverso i documentari, la storia contemporanea e la
realtà sociale del Paese. Firma così lavori che vanno dalla Storia del Terzo Reich a La
donna della Resistenza (1965). Subito dopo realizza Francesco d’Assisi, il primo film
prodotto dalla Rai, con Lou Castel, della cui forza espressiva Cavani era rimasta colpita
ancor prima dell’uscita de I pugni in tasca di Marco Bellocchio. Tra gli attori anche Mino
Bellei, Riccardo Cucciolla, Marco Bellocchio. Lo stile del film è aspro e forte, caratterizzato
da un linguaggio già sperimentato nelle inchieste. Il film ottiene un grande successo, ma
scatena altresì molte reazioni (compresa un’interpellanza parlamentare del MSI),
soprattutto per il modo del tutto originale di rappresentare il santo. Il film partecipa al
Festival di Venezia fuori concorso nel 1966. Nel 1968 Liliana Cavani dirige Galileo, con cui
mette a fuoco il conflitto seicentesco tra scienza e religione; tema capitale al centro di un
dibattito mai risolto del tutto. Lo scienziato Galileo pensa che la verità debba essere
dimostrata dal metodo sperimentale, mentre la Chiesa impone viceversa il credo biblico.
La sua certezza porta Galileo a credere di poter convincere il clero all’evidenza; si inganna
e così finisce nelle mani dell’Inquisizione. Il film è censurato dalla Rai perchè considerato
anticlericale. Non fu mai trasmesso. Tra gli interpreti, Cyril Cusack protagonista (attore
irlandese fondatore del famoso Abbey Theatre di Dublino), Lou Castel, Giulio Brogi, Paolo
Graziosi. Presentato in concorso a Venezia, Galileo ebbe successo, e trovò un
distributore, la Cineriz. Nel 1969 Cavani porta sullo schermo I Cannibali prodotto dalla
Euro Cinematografica. Se Francesco d’Assisi fu considerato anticipatore dei temi della
contestazione del ‘68, I cannibali ne fu un’esplicita espressione. Ispirato all’Antigone di
Sofocle, il film racconta la lotta di una ragazza contro l’autorità che impedisce di seppellire
i corpi dei ribelli uccisi dalla polizia, affinchè servano da monito per i cittadini. La
coraggiosa ragazza, unica ribelle in una città piegata dalla dittatura, è aiutata soltanto da
un giovane che parla una lingua sconosciuta. L’esempio dei due giovani verrà presto
seguito da altri coraggiosi. I “cannibali” sono i giovani che - dichiara la regista – “rifiutano la
civiltà se essa deve essere quella del regime vigente”. Il film pone infatti con forza e
passione il conflitto tra pietà e legge, ed è radicato nel contesto storico e politico di quegli
anni nei quali veniva posto da più parti il tema della “umanizzazione” del potere. Tra gli
interpreti Britt Eckland, Pierre Cleménti, Thomas Milian, lo scrittore Francesco Leonetti.
Nel 1971 la Cavani dirige L’ospite, un film sul disagio mentale in cui si racconta la storia di
una donna ricoverata in un manicomio che, una volta uscita, cerca invano di inserirsi nella
società. Film “pre-riforma” Basaglia raccontato con un impronta da cinema-verità, L’ospite
vuole cogliere il disagio estremo di un’istituzione che somiglia non poco ai lager. Tra gli
interpreti Lucia Bosè protagonista, Peter Gonzales e Glauco Mauri. Il film realizzato con un
budget minimo fu invitato a Venezia fuori concorso. Nel 1972 Liliana Cavani si appassiona
ad un testo classico della letteratura tibetana, Milarepa, mistico del X° secolo. Il film mette
in scena con rigore l’estraneità di una cultura diversa dalla nostra e che tuttavia coincide
nel bisogno universale di chiarire la propria ragion d’essere. L’esperienza mistica di
Milarepa raccontata nel film, è un viaggio nella mente che coinvolge il protagonista, uno
studente che immagina se stesso nei panni dell’avventuroso eremita. Il film ipotizza che i
travagli del giovane Milarepa siano in gran parte gli stessi che si agitano nell’animo di un
giovane occidentale, combattuto tra ricerca di sapere e ricerca di potere. Con Il portiere di
notte (1973) la Cavani si concentra sull’indagine dell’ambiguo rapporto tra vittima e
carnefice. La rottura dello schema del racconto tradizionale cinematografico, che in genere
non ammette che il protagonista possa essere un nazista, un “eroe” del male, ha
provocato al film polemiche infinite, soprattutto in Francia. In Italia viceversa il motivo dello
“scandalo” è stato, al solito, fondato su questioni di sesso, nonostante il film avesse
ricevuto il sostegno di importanti critici. Il film indaga l’ambiguità della natura umana; in
generale nel rapporto tra il Fürher e i suoi fanatici devoti, e in particolare nel mistero del
rapporto tra vittima e carnefice. Ambientato a Vienna nel 1954, il film ha come
protagonista un ex nazista portiere d’albergo, che ritrova casualmente Lucia, una vittima
sopravissuta al lager, con la quale aveva avuto una relazione sadomaso. Il rapporto
riprende, ma Lucia nel frattempo è diventata una testimone pericolosa della quale altri
nazisti vogliono liberarsi. Il film, al centro di continui dibattiti, ebbe un grande successo di
pubblico in Italia e all’estero, dando alla regista una notevole fama internazionale. Gli attori
sono Dirk Bogarde, Charlotte Rampling, Philippe Leroy, Gabriele Ferzetti.Nel 1977 la
Cavani termina Al di là del bene e del male. Il film racconta le ultime vicende della vita di
Nietzsche focalizzandosi sul suo rapporto sentimentale con Lou Andreas-Salomè. Nella
Roma di fine Ottocento, Paul Rèe incontra Lou e vuole sposarla, ma Lou, una russa
moderna e curiosa, è in Europa per studiare e fare esperienza. Suggerisce un mènage a
trois che comprenda l’amico Nietzsche. Un chiaro rifiuto della morale borghese destinato
però a fallire. Nietzsche impazzisce, Paul si scopre omosessuale e soltanto Lou riuscirà a
vivere la sua vita e a soddisfare le sue esigenze intellettuali all’insegna di un convinto
protofemminismo. Il film fece molto discutere ed ebbe problemi di censura in Italia a causa
di alcune scene ritenute “spinte”. Gli attori sono Dominique Sanda, Erland Josephson,
Robert Powell. Nel 1980 la regista carpigiana termina per la Gaumont il film La pelle. Nella
Napoli del 1944 lo scrittore Curzio Malaparte, interprete al servizio del generale americano
Cork, ha il compito di fare da guida nella città alla moglie di un senatore americano. È un
viaggio “infernale” attraverso una città in preda alle necessità primarie, in cui per la fame si
fa mercato di tutto. Liberamente ispirato al romanzo di Malaparte, il film vuole essere la
fotografia del degrado di una città prima sconvolta dalla guerriglia, e poi occupata. L’idea
centrale è la dimostrazione che da sempre a perdere le guerre sono soprattutto donne e
bambini. Tra gli interpreti Marcello Mastroianni, Burt Lancaster, Claudia Cardinale, Carlo
Giuffrè, Peppino Barra oltre ad un vasto numero di attori napoletani. Il film ha un grande
successo di pubblico (vince il Biglietto d’Oro) e va in concorso a Cannes. Nel 1985 la
regista dirige Interno berlinese ispirato al romanzo di Junichiro Tanizachi, La croce
buddista. Con questo film la Cavani termina quella che lei considera la “trilogia tedesca”,
intendendo tre lavori fondati su quel Novecento germanico che ha impregnato a fondo la
cultura d’Europa. Ambientato nella Berlino del 1938, alle soglie della guerra, il film
racconta la storia di una coppia che viene irretita dalla giovane figlia dell’ambasciatore
giapponese e trascinata in un triangolo sessuale perverso e misterioso. Cifre, gesti e
simboli di culture diverse (Germania e Giappone) che si attraggono perché tenacemente
resistenti alla modernità. Il film è presentato in concorso al Festival di Berlino.Nel 1989 si
conclude il film Francesco. La regista realizza il desiderio di tornare sulle tracce di quel
personaggio che non aveva mai dimenticato. L’intento è quello di “andare più a fondo dichiara la regista - nell’analisi di un’esperienza umana così speciale e nella sua specificità
tanto inattuale da essere sempre attuale”. Il protagonista è Mickey Rourke con Helena
Bonham Carter. Il film ha successo di pubblico e va in concorso a Cannes. Dove siete, io
sono qui? del 1993 entra nel difficile mondo dell’handicap. La regista racconta, attraverso
la storia di due giovani sordomuti, che comunicare senza parole può significare altra
ricchezza. Gli interpreti sono Anna Buonaiuto, Gaetano Carotenuto, Valeria D’Obici. Il film
è presentato fuori concorso a Venezia. Nel 2002 Liliana Cavani dirige Il gioco di Ripley
(Ripley’s game). Il film viene proposto alla Cavani dalla compagnia americana Fine-Line
ed è tratto dal romanzo di Patricia Highsmith. Ripley è un personaggio dotato di puro
cinismo, ma ricco di leggerezza e di amore per le cose belle — oggetti o case — per
ottenere le quali non bada a scrupoli. Privo di “fisime” moralistiche, si aggira per il mondo
“come se questo fosse lì che aspetta soltanto di essere goduto da chi ha l’abilità di
afferrare”. Tra gli interpreti John Malkovich, Lena Heady, Ray Winstone, Dougray Scott,
Chiara Caselli. Ha avuto particolare successo in Inghilterra. È stato presentato fuori
concorso a Venezia. Dall’incontro con Claudia Mori nascono due lavori per il settore
Fiction della Rai. Nel 2005 esce De Gasperi, l'uomo della speranza, dedicato allo statista
democristiano, e nel 2008 Einstein. Quest’ultimo progetto nasce dal desiderio della Cavani
“di far capire la bellezza e l’importanza delle scoperte scientifiche basilari fatte nella prima
metà del secolo scorso, un secolo, per altri versi, tragico”. Nel corso degli anni, a partire
dal 1979, anno nel quale inaugurò il Maggio Fiorentino con Wozzeck, la Cavani ha
realizzato la regia di diverse opere liriche per numerosi teatri d’Europa.Dal 1996 al 1998 è
stata consigliere di amministrazione della Rai .Nel 2001 riceve a Roma la Laurea Honoris
Causa dall’Università LUMSA (Libera Università Maria SS. Assunta).