donna in gravidanza e lavoro – salute

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donna in gravidanza e lavoro – salute
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ISSN:2240-2594
DONNA IN GRAVIDANZA E LAVORO – SALUTE
RIPRODUTTIVA E BENESSERE FEMMINILE
WOMAN IN PREGNANCY AND WORK - REPRODUCTIVE HEALTH AND
FEMALE COMFORT (PROSPERITY)
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G. Tomei , S. De Sio , M. Fiaschetti , P. Miracco , C. Monti , C. Leggeri , A. Concetti , G. Andreozzi ,
F. Tomei , A. Sancini
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"Sapienza" Università di Roma, Dipartimento di Neurologia e Psichiatria
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"Sapienza" Università di Roma, Scuola di Specializzazione in Medicina del Lavoro
1
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"Sapienza" University of Rome, Department of Neurology and Psychiatry
"Sapienza" University of Rome, School of Occupational Medicine
Citation: Tomei G, De Sio S, Fiaschetti M, et al.
Donna in gravidanza e lavoro – salute riproduttiva e benessere
femminile. Prevent Res, published on line 31. Oct. 2011, P&R Public. 05
Parole chiave: donna, gravidanza, lavoro
Key words: woman, pregnancy, work
Riassunto
L’ambiente lavorativo può rappresentare una situazione di grande pericolo per la salute riproduttiva della donna data
la forte esposizione a vari fattori capaci di arrecarvi danno.
Tutelare la donna in età fertile o in stato di gravidanza è uno degli obiettivi principali che la Medicina del Lavoro
intende portare avanti e divulgare negli ambienti di lavoro.
Abstract
Female reproductive health can find situations of serious danger in workplaces due to presence of different risk
factors.
The protection of women in their fertile age or pregnant is one of the main targets Occupational Medicine is pursuing.
Descrizione generale dell'argomento alla base dello studio
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Published on line 31. Oct. 2011| P&R Public. 05
DONNA IN GRAVIDANZA E LAVORO - SALUTE
RIPRODUTTIVA E BENESSERE FEMMINILE
Nell’ambiente lavorativo possono essere presenti situazioni di pericolo (proprietà intrinseca per cui fattori quali agenti
fisici chimici e biologici, metodi e pratiche di lavoro, processi industriali, movimenti e posture, possono provocare un
danno) e di rischio (probabilità che il danno potenziale si verifichi nelle condizioni di utilizzazione e/o esposizione) cui la
donna può trovarsi esposta durante la gravidanza, l’allattamento ed il puerperio. Gli effetti dannosi dell’esposizione
lavorativa della donna durante tutta la vita fertile, la gravidanza e l’allattamento ad alcuni agenti di rischio possono
manifestarsi a livello del sistema riproduttivo con disturbi mestruali, alterazioni ormonali, ritardo del concepimento,
maggior frequenza di aborti spontanei; a livello di altri apparati con, ad esempio, accentuazione di disturbi quali mal di
schiena, problemi circolatori, aumento del volume corporeo, stanchezza/fatica/stress; oppure possono riguardare il
prodotto del concepimento con alterazioni del suo sviluppo o della crescita, ritardo mentale, malformazioni o morte
dell’embrione e del feto.
Le cause
Le cause sono: fattori generici quali la fatica psicofisica e gli orari di lavoro, carichi posturali, mancanza di spazi per
riposare e di altre infrastrutture per il benessere, i rischi di infezioni o di patologie renali per mancanza di adeguate
infrastrutture igieniche, rischi derivanti da un’alimentazione inadeguata dall’inadeguatezza o assenza di infrastrutture.
Oppure possono essere specificatamente legate al tipo di attività lavorativa: rischi di natura fisica (ad es. vibrazioni,
rumore, radiazioni ionizzanti ed elettromagnetiche non ionizzanti, calore), chimica (ad es. metalli quali piombo,
cadmio, manganese e nichel; solventi organici, pesticidi, ed ormoni estrogeni, gas anestetici, ossidi di azoto), da
esposizione ad agenti biologici (batteri, virus, tossine che presentano una probabilità più o meno alta di provocare
malattie nell’uomo). Possono infine essere legate alle condizioni del lavoro (ad es. movimentazione manuale dei
carichi, attrezzature di lavoro e dispositivi di protezione individuale che possono divenire fonte di disagio a causa delle
modifiche fisiche cui va incontro il corpo femminile durante la gravidanza).
Come si manifesta
Le manifestazioni riguardano la sfera riproduttiva con alterazione del ciclo mestruale, modificazioni ormonali, aborti
spontanei ripetuti e ritardo nel concepimento e la sfera psico-fisica generale della donna con disturbi di ordine mentale
e fisico quali ansia, depressione ed accentuazione di mal di schiena, problemi circolatori, aumento del volume corporeo
etc.
Note di prevenzione
La donna in gravidanza non può essere esposta ai fattori di rischio fisici, chimici e biologici e pertanto deve essere
adibita a mansione esente da rischi, per assicurare che non subentrino danni alla salute.
Studio sull'argomento trattato
Gli effetti dannosi dell’esposizione lavorativa della donna durante tutta la vita fertile, la gravidanza e l’allattamento ad
alcuni agenti di rischio possono manifestarsi a livello del sistema riproduttivo con disturbi mestruali, alterazioni
ormonali, ritardo del concepimento, maggior frequenza di aborti spontanei. Si parla in questo caso di tossicità
riproduttiva. Se invece riguardano il prodotto del concepimento con alterazioni del suo sviluppo o della crescita, ritardo
mentale, malformazioni o morte dell’embrione e del feto, si parla di tossicità di sviluppo. Il tipo di tossicità
(riproduttiva o di sviluppo) dipende dal momento in cui si è verificata l’esposizione, se prima o dopo il concepimento.
L’esposizione ad agenti biologici può provocare l’insorgenza di malattie infettive nella lavoratrice, che possono avere
un decorso più severo legato allo stato di gravidanza, influenzare l’andamento della gravidanza stessa e ripercuotersi
sul prodotto del concepimento determinando lo sviluppo di patologie feto-neonatali di origine infettiva. Esempi sono il
danno all’embrione da virus della rosolia o le epatiti neonatali da virus dell’epatite B e C, alcune anomalie congenite di
origine virale o parassitaria. Vi sono altri aspetti quali il mal di schiena, i problemi circolatori, l’aumento del peso
corporeo, la stanchezza/fatica/stress, che possono essere accentuati da situazioni lavorative e di cui è opportuno tener
conto considerando il rapporto tra il lavoro e la gravidanza.
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DONNA IN GRAVIDANZA E LAVORO - SALUTE
RIPRODUTTIVA E BENESSERE FEMMINILE
Tali aspetti, pur non potendo essere definiti come una malattia, possono avere rilevanza sul lavoro, sul benessere della
donna e sull’andamento della gravidanza.
Il loro impatto varia col progredire della gravidanza e il loro effetto deve essere tenuto sotto controllo.
La salute della donna in età fertile deve essere protetta non soltanto durante la gestazione ma durante tutta la vita
lavorativa della stessa, poiché le alterazioni della sfera riproduttiva possono rimanere nascoste fino al momento in cui
si decide di affrontare una gravidanza. Le principali norme in materia di tutela della salute della donna in gravidanza
sono: il D.Lgs 26 Marzo 2001, n.151 “testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della
maternita’ e della paternita’”, a norma dell’art.15 della legge 8 marzo 2000, n.53; la Direttiva 92/85/CEE e la
comunicazione della commissione di Bruxelles, 05/10/2000 com (2000) 466. La legge italiana sancisce per il datore di
lavoro l’obbligo di effettuare una valutazione dei rischi, in particolare in riferimento ai possibili rischi per le donne in
gravidanza, puerperio e allattamento, di rimuovere il pericolo e evitare il rischio eventualmente riscontrati, di
intervenire per assicurare che non subentrino danni alla salute.
Se dalla valutazione emerge un rischio, il datore di lavoro deve informare il rappresentante dei lavoratori per la
sicurezza e la lavoratrice, comunicandole quali misure si adotteranno per assicurare che la sua salute e sicurezza e
quella del bambino non subiscano danni. Laddove il rischio non possa essere evitato con altri mezzi, si dovranno
cambiare le condizioni di lavoro o gli orari o offrire adeguate mansioni alternative. Se ciò non è possibile, la lavoratrice
dovrà essere dispensata dal lavoro per tutto il tempo necessario a proteggere la sua salute e sicurezza o quella del
bambino.
Conclusioni
Una corretta Valutazione del rischio e tutela della salute e sicurezza attraverso il contributo del Medico Competente
permettono il mantenimento del benessere della donna lavoratrice ed il conseguente inserimento femminile crescente
nel mondo del lavoro. E’ perciò di primaria importanza affrontare questo argomento e riuscire a formulare delle
strategie adeguate e sempre più corrette ai fini di un perfetto funzionamento delle aziende.
Autore di riferimento: Angela Sancini
"Sapienza" Università di Roma, Scuola di Specializzazione in Medicina del Lavoro
Viale Regina Elena 336 - 00161 Roma – Italia
email: [email protected]
Corresponding Author: Angela Sancini
“Sapienza" University of Rome, Section of Occupational Medicine
Viale Regina Elena 336 - 00161 Roma – Italia
email: [email protected]
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