la coppia più bella del mondo

Transcript

la coppia più bella del mondo
RAGIONE
RAGIONE
FEDE
©
HANNO CAMBIATO
IL VANGELO?
Dio disse ad Abramo: “Lascia il tuo paese e il tuo parentado e la casa di tuo padre, e vai nel paese che io ti
mostrerò (...) e in te saranno benedette tutte le famiglie
della terra” (Genesi 12). Inizia così la rivelazione di
Dio ad Abramo. Rivelazione che determina (1) un abbandono di paese, parenti, tradizioni religiose e (2) un
viaggio verso un luogo ignoto ad Abramo. La sua sola
forza è la fede e la benedizione divina per lui, per la
sua famiglia e, tramite lui, per tutte le famiglie della
terra. Ecco la maestosa benedizione che si realizzerà
nella salvezza portata dal più nobile dei discendenti di
Abramo, cioè Gesù.
L’Iddio della rivelazione vede Abramo, ma con lui vede pure “tutte le famiglie della terra”, unica benedizione davvero ecumenica. Eppure oggi è difficile cantare
con Celentano le belle parole della canzone: “Siamo la
coppia più bella del mondo / e ci dispiace per gli altri
/ che sono tristi / che sono tristi / perché non sanno più
cos’è l’amore / il vero amore / che è benedetto dal cielo…”
Agli occhi di chi dovremmo essere la coppia più bella
del mondo? agli occhi del mondo? Per il mondo una
coppia è bella quando è giovane e ricca. Ma allora come mai l’Evangelo afferma che bellezza e gioventù sono cose transitorie e che l’amore del denaro è radice di
ogni male?
L’Evangelo dice: “Ognuno ami la propria moglie come
ama se stesso, e la donna sia rispettosa verso il marito”
(Efesini 5). DIO TI INTERROGA: Come tratti tua
moglie? La ami davvero? E tu, sei una buona moglie?
come tratti tuo marito, come lo consideri? Che tipo di
famiglia costituite? Qual è il posto che la fede (basata
non su parole di uomini ma sul Vangelo) occupa in casa vostra?
Che cosa è “matrimonio”? Una bella cerimonia, un bell’abito da nozze, un ricco banchetto? Che cosa significa la parola dell’Evangelo che dice: “Sia il matrimonio
tenuto in onore da tutti” (Ebrei 13)? In che senso e in
che modo si onora il patto fra uomo e donna? Che cosa
è accaduto alla società quando ha deciso di passare dalla “fuitina” ai due che decidono di “accompagnarsi”?
LA GERARCHIA CATTOLICA OGGI HA CAMBIATO IL VANGELO? Un giovane si può fidanzare
con una donna sposata e prendere la Cena del Signore
(eucaristia)? Una donna risposata si può accompagnare
con un uomo sposato? I tempi sono cambiati? Ma il
Vangelo di Cristo può cambiare? Perché l’accompagnamento porta alla divisione e a nuove “compagnie”? È
possibile che una società “usa e getta” si comporti con
questo stesso criterio anche nei rapporti interpersonali, e quindi anche nel sentimento e nella relazione uomo / donna?
riflessioni
“LA COPPIA
PIÙ BELLA
DEL MONDO”
FEDE
UNA DONNA CHE SPERA
IN DIO?
Quanta stoltezza c’è nella ricerca sempre più ossessiva
della bellezza estetica da parte di chi può permetterselo! Ricerca che mostra limiti e disturbi gravi della personalità: “Una donna bella ma senza giudizio, è un
anello d’oro nel grifo di un porco” (Proverbi 11). La
frase è uno schiaffo morale a fitness, labbra e seni al silicone, taglio di capelli spregiudicato, spese eccessive
per il corpo, ma soprattutto alla mancanza di discernimento di chi si affida all’apparenza.
Ma essere donna assennata è ancora un valore?
MALDICENZA - Oggi si gioca a far le belle anche a nt’anni, quando le donne dovrebbero evitare la maldicenza e essere maestre nel bene, come dice l’antico attualissimo Evangelo.
È scritto che “la parola è Dio”. Se così è, va usata per
dire bene, non per dire male del proprio uomo o del
prossimo. In ogni gruppo, anche nella famiglia, se
l’ambiente è intaccato dal fuoco della maldicenza, le
citazioni del Vangelo non servono più, neppure se le facesse Gesù stesso. La donna buona getta via ogni maldicenza, per divenire invece maestra di ciò che è buono. Una maldicente ha spesso vicino uno come lei, uno
stolto che sparlando rovina la reputazione degli altri.
Ma dire e fare il bene, e condursi secondo bontà sono
ancora valori per le donne cristiane? E poi, che cosa è
la bontà? Chi è “buono”?
SAGGEZZA - Il tocco della saviezza femminile (ma
anche maschile) ha una caratteristica peculiare: contribuisce a edificare, mai a distruggere. Una famiglia o
una comunità vive e progredisce nella pace. Ma ecco
che un elemento esterno interviene a turbare e sfasciare i rapporti. Questo non è frutto di saggezza ma di follia.
La sapienza femminile (ma anche maschile) collabora
col Bene = Dio alla costruzione morale e spirituale della famiglia, all’armonia comunitaria. La “utilità comune” è il criterio buono che informa la sua azione. Questa sapienza “utile”, proficua, buona, positiva per tutti i
componenti la famiglia e per il prossimo la si riconosce
dai frutti. La stoltezza invece è distruttiva. Anche lei si
fa riconoscere dai suoi frutti, purtroppo.
IGNORANZA - La stoltezza è ignorante. Infatti non
sa “nulla nulla nulla” (Proverbi 9). Un significativo
triplice “nulla”, zero spaccato in sapienza e dieci e lode
in ignoranza, come quella di chi predica in TV ma non
distingue un nome da un aggettivo. La conoscenza vera
si ottiene per esperienza, per cui “non sapere nulla”
equivale a non fare nulla di buono. La saggezza vera
deriva dalla meditazione sul Consiglio di Dio e dal pregare con fiducia. Sì una donna (un uomo) può tornare a
sperare in Dio, ma solo se si fa umile per ubbidire al
Signore.
Conversazioni personali su appuntamento:
tel: 339.5773986 (contatto personale) • tel: 06.91251216 (segreteria telefonica)
___________
domenica ore 10.00 Conversazione biblica - culto a Dio
mercoledì ore 20.00 Studio del Vangelo di Luca
IL VANGELO PER I BAMBINI: SCUOLA PER I GIOVANISSIMI
www.chiesadicristopomezia.it
Il prossimo numero uscirà il 5.06.2016
La fede
come
esercizio
della
mente
Questa pagina,
interamente curata ed
autofinanziata dalla
comunità di cristiani
che si incontra in
POMEZIA,
LARGO MAMELI, 16/A,
ha il solo fine di
promuovere il
ragionamento sui temi
importanti della vita e
della fede in Cristo.
Tel. 339.577 3986