LETTERA DI DISSOCIAZIONE DALL`OPERATO DEL CdA
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LETTERA DI DISSOCIAZIONE DALL`OPERATO DEL CdA
LETTERA DI DISSOCIAZIONE DALL’OPERATO DEL CdA RELATIVO ALLA SOSTITUZIONE DEL SERVIZIO DI VIGILANZA Cari consorziati Sono Daniele De Pedis, abitante in via Trentino 38, ed eletto come membro del CdA di questo consorzio nell’assemblea ordinaria dell’8 giugno 2014. Purtroppo, per impegni di lavoro che richiedono la mia presenza all’estero, non posso essere presente a questa assemblea ma, mediante questo scritto, voglio riportare alcune mie considerazioni e visioni relative alla procedura adottata dal CdA in merito alla “Sostituzione servizio di portierato con servizio di guardiania e vigilanza privata”, cosi’ come riportato al punto 2) dell’ordine del giorno di questa assemblea straordinaria. Vorrei esortare tutti i presenti ad analizzare in maniera profonda e scrupolosa i vari aspetti di questa iniziativa perche’ le decisione prese oggi andranno ad intaccare in maniera estremamente seria la vita e il futuro di 5 famiglie (i componenti del Servizio di vigilanza attuale). Tutto cio’ anche al di la’ delle buone intenzioni e richieste relative ad un riassorbimento dell’attuale personale da parte di una eventuale nuova ditta. In ogni caso, a parte questa doverosa premessa, io ho riscontrato i seguenti vizi di procedura nella ricerca della ditta a cui affidare il servizio di vigilanza 1) Votazione assembleare NON valida in quanto espletata con votazione segreta (vedi punto 4 del verbale di assemblea del 14/6/2015). La votazione segreta non e’ ammessa dall’art. 1136 del cod.civ. Infatti tale articolo impone maggioranze diverse per gli argomenti da trattare che scaturiscono dai condomini presenti e dalle loro quote millesimali. Quindi l’approvazione e la delibera prevede una certezza aritmetica di maggioranza e non una volontà numerica di persone. Da qui il motivo per cui la votazione segreta non è legale (cerca su Google “votazione segreta assemblea di condominio”). 2) Non chiare motivazioni del cambiamento. Io non capisco il motivo di cambiare la gestione dell’attuale Servizio di Vigilanza. Ci sono stati comportamenti non pertinenti del personale? C’e’ stata una mancata attuazione dei doveri? Reclami da parte dei consorziati? Se si, da chi? Nomi e Cognomi dei denuncianti e dei destinatari del reclamo. Non saranno mai piu’ tollerati da me provvedimenti presi dal consorzio basati su denuncie anonime o su ‘sentito dire’, vedi caso divisione Lungomare delle Regioni e presente caso di fantomatici reclami per inadempienze del personale della guardiania. Lettere o email non firmate o con nomi di fantasia devono essere direttamente cestinate. 3) Mancata informativa ai diretti interessati. Da un indagine da me fatta, non risulta ci sia mai stata un richiamo verbale ne tantomeno scritto sull’operato dei membri del Servizio di vigilanza. Quindi si esclude ogni forma di “inefficienza” del servizio stesso e, in ogni caso, la manchevolezza sarebbe sempre del tipo personale e quindi da perseguire in maniera individuale ! 4) Mancata notifica scritta a tutti i i consorziati non presenti all’assemblea della possibilita’ di presentare/suggerire propri preventivi. La scadenza per la presentazione dei preventivi e’ stata fissata al 4 luglio 2015 (vedi verbale), cioe’ 20 giorni dopo la data dell’assemblea. Ma la distribuzione del verbale (peraltro fatta con consegna a mano e quindi illegale) e’ iniziata il 5 luglio e sicuramente non ha raggiunto tutti i consorziati non presenti all’assemblea. Ci si trova quindi nella possibilita’ che magari un consorziato, a conoscenza di una ipotetica ottima ditta che farebbe un servizio a costi molto contenuti, non abbia avuto la possibilita’ di presentarla perche’ ormai fuori tempo. Caso realmente accaduto con l’esclusione di due preventivi !! 5) Mancata ricerca di mercato. Un cambiamento cosi’ importante che coinvolge un budget di oltre il 50% delle intere spese del comprensorio (125.000 euro vedi preventivo di spesa 2015) avrebbe meritato una ricerca di mercato ben piu’ seria di quella attuata. Sarebbe stato opportuno invitare ditte rinomate a livello nazionale per. es.:Securpol, Scorpion Security, MP Group, Globe Service, Istituto di Vigilanza, solo per fare alcuni nomi. Ed inoltre sarebbe opportuno prevedere un periodo di prova di alcuni mesi senza il coinvolgimento del consorzio con un contratto pluriennale. Tale procedura e’ stata messa in atto dal Consorzio Colle Romito che anch’esso ha deliberato recentemente per un loro proprio servizio di vigilanza. Sarebbe bastato documentarsi un poco…. !!! 6) Capitolato lacunoso e mancata descrizione dei criteri di valutazione. Il capitolato non prevede richiesta di referenze. Chi sono queste nuove persone a cui affidiamo la nostra sicurezza ? Recenti notizie sui giornali (Messaggero del 7/7/2015) hanno riportato il malcostume e il “modus operandi” di queste ditte di sottofondo del mondo della “security”. Vogliamo abbandonare un servizio conosciuto ed affidabile quale quello presente per un qualcosa di sconosciuto e solo descritto con molte promesse su un foglio di carta ? Attenzione, stiamo parlando di sicurezza dei nostri beni e dei nostri cari. 7) Risparmio sul costo del nuovo servizio. Una delle motivazioni forti per proporre il cambiamento e’ l’illusione di un minor costo del servizio. NO, cio’ e’ mistificatorio e falso. Il miglior preventivo analizzato prevede un costo di 90.000 euro/anno + IVA e a tale spesa va aggiunto il costo del “quinto uomo supervisore” per un totale quindi di 90.000+19.800+25.000=134.800 (il costo del quinto uomo e’ valutabile in un quinto dei 125.000 euro messi a bilancio), quindi con un aggravio di spesa di circa 10.000 euro. Tale somma non essendo messa a preventivo dove si prende, bolletta straordinaria? Inoltre all’attuale personale dovra’ essere liquidato il TFR, e’ tutto disponibile? E la situazione dei versamenti INPS, e’ in ordine ? Prego i responsabili competenti di dare una risposta. Ed ancora un possibile scenario: supponiamo che il presente personale non aderisca all’assorbimento da parte della nuova ditta e che si rivolga alla magistratura per essere reintegrato nel proprio ruolo (ricorso che sicuramente sarebbe accolto almeno in prima istanza non essendo stato dato nessun termine di fine rapporto), allora il consorzio si troverebbe a dover pagare sia gli attuali dipendenti sia la nuova ditta con cui ha stipulato il contratto !! Che bel risparmio !! Cari consorziati, mi sembra che chi ha voluto questa operazione l’abbia organizzata in maniera frettolosa e superficiale e, soprattutto, la stia portando avanti in maniera poco professionale. Per i motivi esposti sopra il consorzio nel suo insieme rischia di infrangersi contro un muro di incompetenza e superficialita’ con pesanti ripercussioni a livello economico. Esorto quindi tutti ad un voto negativo alla proposta di cambiamento. Grazie per l’attenzione. Prof. Daniele De Pedis