Il budget dei costi industriali di produzione

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Il budget dei costi industriali di produzione
Newsletter Phedro – luglio 2007
IL BUDGET DEI COSTI INDUSTRIALI DI PRODUZIONE E I COSTI STANDARD
Una volta stabilito il programma delle quantità da produrre , è necessario redigere il
budget dei costi delle risorse da impiegare per la sua realizzazione.
I costi in oggetto sono disponibili nelle seguenti principali voci:
♣ Materiali diretti
♣ Manodopera diretta
♣ Spese generali industriali o di fabbricazione
ƒ
manodopera indiretta
ƒ
stipendi tecnici
ƒ
materiali ausiliari e di consumo
ƒ
energia elettrica
ƒ
combustibili
ƒ
manutenzioni
ƒ
ammortamenti
ƒ
altri costi industriali.
I costi standard sono uno strumento indispensabile per valorizzare il budget di
produzione, senza di essi il budget stesso perderebbe buona parte della sua
affidabilità e utilità.
I costi standard sono:
a) costi
predeterminati
in
modo
rigoroso,
che
riflettono
ipotesi
di
futuro
svolgimento della gestione. Non sono cioè costi storici, ma loro medie e loro
estrapolazioni.
b) Costi che presuppongono una chiara definizione delle condizioni operative
standard della gestione (riguardanti la qualità dei prodotti, i caratteri dei fattori
da impiegare, la modalità di svolgimento dei processi, ecc.). Sono, quindi, costi
applicabili a produzioni standardizzate, non di produzioni di volta in volta
differenti;
c) Obiettivi da raggiungere per rassicurare soddisfacenti livelli di economicità della
gestione. Non sono, dunque, semplici decisioni secondo stime probabilistiche.
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L’essenza dei costi standard sta nel fatto che essi presuppongono la definizione di
precisi livelli di produzione che i responsabili dei vari centri di responsabilità
dovrebbero raggiungere nell’anno di budget. Le prestazioni in oggetto, normalmente,
si qualificano in termini di efficienza, il cui livello può essere più o meno elevato.
Nella scelta del livello di efficienza standard si devono attentamente considerare anche
gli aspetti psicologici del problema, ed in particolare la capacità del sistema di
motivare le persone, cioè di stimolarle a prestazioni migliori. Per tale ragione si
suggerisce sovente di optare per un livello standard raggiungibile dagli operatori, ma
a prezzo di un certo impegno. I costi standard sono determinati in riferimento a:
♣ Una unità di ciascun prodotto, suddivisa nelle sue varie parti o
componenti;
♣ Ogni centro di costo produttivo , in cui il prodotto stesso è lavorato.
La determinazione dei costi standard presuppone accurati studi di carattere tecnicoorganizzativo, aventi per oggetto :
♣ Le tecnologie da adottare;
♣ I metodi di lavoro da seguire;
♣ Le quantità di materiale da impiegare, nonché gli scarti e gli sprechi
tollerabili;
♣ I tempi di manodopera necessari per ultimare le lavorazioni, ecc.
Occorrono, inoltre, studi accurati di carattere economico-mercantistico (marketing) sui
prezzi di acquisto dei fattori produttivi, mediante i quali i costi standard assumeranno
la loro veste monetaria.
Dal punto di vista del calcolo, il costo standard di un certo fattore produttivo, si può
esprimere nel seguente modo:
C=δx
Dove :
C = Costo standard di un certo fattore produttivo riferito alla unità
di prodotto in un dato centro.
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δ = standard unitario fisico o coefficiente unitario standard, cioè la
quantità fisica di risorse necessarie per ottenere una unità di
prodotto in quel centro;
P = prezzo unitario standard, cioè il prezzo necessario per
acquistare una unità della risorsa in esame.
Esempio di documento amministrativo del budget della produzione
(per semplicità riferito ad un particolare centro produttivo)
Volume di produzione
Prodotto A
Prodotto B
In n° di pezzi
X
X
-
In ore di manodopera
X
X
X
VOCI DI COSTO
Materie dirette
COSTI FISSI
Totale
COSTI VARIBILI
€ x ora mod.
ore mod.
totale
(o)
(o)
X
-
TOTALE COSTI
X
Manodopera diretta
-
X
X
X
X
Manodopera indiretta
X
X
X
X
X
Stipendi tecnici
X
-
-
-
X
Ammortamenti
X
-
-
X
X
Materiali ausiliari
X
X
X
X
X
Energia elettrica
X
X
X
X
X
Altre spese gen. Ind.
X
-
-
X
X
TOTALE
X
-
-
X
X
(o): Le materie dirette non sono riferibili ad un’ora di manodopera (unità d’opera del centro), ma direttamente ad un
pezzo di prodotto (separatamente per A e B).
IL BUDGET DEGLI ACQUISTI DI MATERIE PRIME E DI ASSUNZIONE DEL
PERSONALE
Il budget degli approvvigionamenti di materie
Le materie prime richieste per realizzare i programmi di produzione si determinano –
nelle loro quantità fisiche con questo calcolo:
standard unitario fisico
di materia
X
3
volume di produzione
programmato a budget
Il risultato corrisponde al consumo totale di materiali programmato per il periodo di
budget.
Occorre ancora determinare:
a. la QUANTITA’ di materie da acquistare nel medesimo periodo;
b. i TEMPI di acquisto delle materie.
La quantità di materie da acquistare, di solito, non coincide con i consumi, perché
occorre considerare il problema delle scorte di materiali da tenere a disposizione. Sulla
quantità di tali scorte influiscono numerose circostanze, quali:
1. le
esigenze di produzione, cioè l’alimentazione tempestiva dei processi
produttivi;
2. considerazioni di ordine finanziario, cioè l’esigenza di ridurre l’impiego di capitali
e, con esso, il sostenimento di oneri finanziari;
3. prospettive
di
seria
difficoltà
nell’approvvigionamento
dei
materiali,
per
riduzione dell’offerta o per limitata affidabilità dei fornitori;
4. tendenza all’incremento dei prezzi di acquisto alle risorse in oggetto.
Il calcolo da effettuare per determinare gli acquisti può così esprimersi:
quantità di materie da consumare
+
rimanenze finali di materie programmate rimanenze iniziali di materie
=
_____________________________________
quantità di materie da acquistare
Il budget degli acquisti responsabilizza appositi uffici, come la direzione acquisti o
simili.
Tali organi non vengono responsabilizzati solo sui quantitativi e sui tempi, ma
anche sui costi, cioè
sui prezzi di acquisto delle materie.
Budget del personale da assumere
Il personale è una risorsa costosa, la cui gestione ha risvolti psico-sociali sempre
più rilevanti.
4
Queste caratteristiche fanno si che le decisioni di budget sull’organico ( sul numero
di persone) che occorrerà e sulle eventuali assunzioni,
rivestano un ruolo
particolarmente delicato nel quadro della programmazione aziendale.
Tra i programmi del personale, primaria importanza riveste quello riguardante la
manodopera,
Budget delle altre aree funzionali
Il budget delle altre aree funzionali riguarda le seguenti funzioni principali:
•
la direzione generale
•
la ricerca e sviluppo
•
la finanza
•
l’amministrazione e il controllo
•
la gestione del personale e l’organizzazione
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BUDGET DEGLI INVESTIMENTI
Il budget degli investimenti riguarda l’acquisto esterno o la produzione interna di
risorse la cui utilità si estende a più periodi amministrativi.
Dal punto di vista economico-finanziario è opportuno precisare che:
a) tali risorse, dal punto di vista finanziario, si identificano con quella parte di
capitale fisso o capitale immobilizzato che serve per realizzare l’attività tipica
aziendale
(immobilizzazioni
tecniche
in
macchinari,
impianti,
fabbricati,
automezzi, ecc ed immobilizzazioni “immateriali” in brevetti, marchi, spese di
pubblicità ad utilizzo pluriennale).
b) dal punto di vista economico si tratta di costi pluriennali che annualmente
danno origine a quote di ammortamento.
Il budget in esame è l’insieme di una pluralità di progetti d’investimento, aventi
queste caratteristiche:
1) i progetti riguardano tutte le aree funzionali dell’azienda;
2) la loro valutazione si basa su analisi di carattere “tecnico” ed economicofinanziario;
3) i loro legami con la pianificazione strategica sono assai stretti.
I tipici progetti d’investimento, suddiviso per aree, si possono esemplificare così:
A. Produzione
-
costruzione di fabbricati industriali
-
acquisto di impianti, macchinari, attrezzature
-
acquisto di macchine da ufficio
-
ecc
B. Marketing
-
apertura di nuove filiali
acquisto di mezzi di trasporto (per uso commerciale), investimenti di
pubblicità
-
addestramento venditori
-
ecc
C. Ricerca e sviluppo
-
acquisto di impianti ed attrezzature per la ricerca
-
progetti specifici di ricerca
-
ecc
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D. Direzione generale e uffici amministrativi
-
apertura di nuove sedi amministrative
-
acquisto di macchine d’ufficio e mobili
-
acquisto di sistemi di elaborazione dati
occorre precisare che i progetti d’investimento in molti casi possono essere realizzati
alternativamente da:
•
fornitori esterni
•
reparti interni
In base agli obiettivi specifici che l’impresa persegue con la loro realizzazione, tali
investimenti industriali possono così classificarsi:
a.) investimenti di sostituzione ( si limitano a sostituire beni strumentali ormai
logori, senza ampliare la capacità produttiva e senza procedere ad una
razionalizzazione dei processi);
b.) investimenti di razionalizzazione (hanno lo scopo di rendere più efficiente la
produzione, ammodernando il parco macchine);
c.) investimenti
di
espansione
(incrementando
la
capacità
produttiva,
aggiungendosi agli investimenti già in essere);
d.) investimenti strategici (non perseguono obiettivi immediati tangibili, ma
mirano allo sviluppo futuro dell’impresa, tali sono ad esempio molti progetti
di ricerca).
Il processo di scelta di tali investimenti ( decidere se investire o meno, oppure
scegliere tra una pluralità d’investimenti alternativi) avviene in base a considerazioni:
•
tecniche
•
economico-finanziarie
la valutazione tecnica spetta alla funzione che utilizzerà l’investimento; ad esempio i
tecnici
della
produzione
esprimono
un
giudizio
sulla
funzionalità,
efficienza,
robustezza, durata, ecc, di una macchina.
La valutazione economico-finanziaria spetta, di norma, agli organi della finanza, sulle
basi di certi criteri di scelta, quali ad esempio:
•
il metodo del tempo di recupero: ogni singolo progetto viene valutato in
base al periodo entro il quale, il capitale investito viene monetariamente
integrato (cioè ritorna in forma liquida), per effetto di flussi monetari
generati dalla gestione dell’investimento stesso;
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•
il metodo del tasso interno di rendimento: i progetti vengono valutati sulla
base di quel tasso di attualizzazione che rende uguale il valore attuale dei
redditi annui dell’investimento all’importo dell’investimento iniziale.
Esempio: budget degli investimenti
Piano degli
investimenti
Budget
commerciale
Budget di
produzione
Budget degli
investimenti
Budget di
ricerca
Budget delle
altre aree
Budget della
produzione
interna
capitale fisso
Budget degli
acquisti per
investimenti
Questo grafico sta a significare che:
a. il budget degli investimenti ha come input i programmi delle varie aree
funzionali. Tali input vanno però verificati alla luce delle scelte di lungo
periodo formulate dalla pianificazione strategica (piano degli investimenti);
b. il budget degli investimenti indica i macchinari, gli impianti, ecc, che
dovranno essere acquistati nel successivo esercizio e i mezzi produttivi da
realizzare internamente;
c. i programmi degli investimenti vanno espressi in termini monetari, il che
vuol dire: calcolare il fabbisogno di capitale necessario per la loro
realizzazione. Si tratta, cioè, di valori che rientrano principalmente nel
budget finanziario dell’impresa.
E’ chiaro che il programma degli investimenti ha dei riflessi sul budget economico, in
quanto si riferisce a fattori produttivi ad utilità ripetuta. Questi ultimi parteciperanno
al reddito dell’esercizio attraverso le quote di ammortamento del costo pluriennale.
Due temi di notevole rilievo per il controllo di gestione sono:
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1. la predisposizione dell’iter temporale dei progetti d’investimento (esempio: 1
marzo avvio produzione, 30 aprile collaudo, 31 marzo installazione in officina
del macchinario da parte del fornitore, 15 gennaio ordinazione del macchinario
al fornitore, 1 gennaio ammissione della proposta d’investimento da parte
dell’ente aziendale interessato,..);
2. il cosiddetto controllo degli investimenti. L’importanza del processo di controllo
degli investimenti è direttamente proporzionale all’impegno finanziario richiesto
e alla lunghezza del periodo di tempo in cui il progetto d’investimento eserciterà
i propri effetti. Tale controllo, considerato in tutte le sue fasi, si articola così:
•
determinazione preventiva della convenienza economica finanziaria a
realizzare l’investimento;
•
adozione di chiare e rigorose procedure di autorizzazione a cui verranno
sottoposte le iniziative d’investimento;
•
costante verifica che la realizzazione dell’investimento sia conforme, dal
punto di vista tecnico e da quello economico finanziario, a quanto
programmato;
•
esame
dei
risultati
raggiunti
con
la
realizzazione
dei
progetti
d’investimento (sotto il profilo tecnico e sotto il profilo economico
finanziario), ad esempio accertando l’entità dei flussi finanziari prodotti
dall’investimento, la misura in cui si sono ridotti i costi di produzione,
ecc.
Nel prossimo numero Vi parleremo del budget economico, finanziario e patrimoniale.
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