Il budget dei costi industriali di produzione
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Il budget dei costi industriali di produzione
Newsletter Phedro – luglio 2007 IL BUDGET DEI COSTI INDUSTRIALI DI PRODUZIONE E I COSTI STANDARD Una volta stabilito il programma delle quantità da produrre , è necessario redigere il budget dei costi delle risorse da impiegare per la sua realizzazione. I costi in oggetto sono disponibili nelle seguenti principali voci: ♣ Materiali diretti ♣ Manodopera diretta ♣ Spese generali industriali o di fabbricazione manodopera indiretta stipendi tecnici materiali ausiliari e di consumo energia elettrica combustibili manutenzioni ammortamenti altri costi industriali. I costi standard sono uno strumento indispensabile per valorizzare il budget di produzione, senza di essi il budget stesso perderebbe buona parte della sua affidabilità e utilità. I costi standard sono: a) costi predeterminati in modo rigoroso, che riflettono ipotesi di futuro svolgimento della gestione. Non sono cioè costi storici, ma loro medie e loro estrapolazioni. b) Costi che presuppongono una chiara definizione delle condizioni operative standard della gestione (riguardanti la qualità dei prodotti, i caratteri dei fattori da impiegare, la modalità di svolgimento dei processi, ecc.). Sono, quindi, costi applicabili a produzioni standardizzate, non di produzioni di volta in volta differenti; c) Obiettivi da raggiungere per rassicurare soddisfacenti livelli di economicità della gestione. Non sono, dunque, semplici decisioni secondo stime probabilistiche. Phedro Consulting S.r.l. Alessandria - Milano – Mirano (VE) - Torino www.phedro.it - [email protected] L’essenza dei costi standard sta nel fatto che essi presuppongono la definizione di precisi livelli di produzione che i responsabili dei vari centri di responsabilità dovrebbero raggiungere nell’anno di budget. Le prestazioni in oggetto, normalmente, si qualificano in termini di efficienza, il cui livello può essere più o meno elevato. Nella scelta del livello di efficienza standard si devono attentamente considerare anche gli aspetti psicologici del problema, ed in particolare la capacità del sistema di motivare le persone, cioè di stimolarle a prestazioni migliori. Per tale ragione si suggerisce sovente di optare per un livello standard raggiungibile dagli operatori, ma a prezzo di un certo impegno. I costi standard sono determinati in riferimento a: ♣ Una unità di ciascun prodotto, suddivisa nelle sue varie parti o componenti; ♣ Ogni centro di costo produttivo , in cui il prodotto stesso è lavorato. La determinazione dei costi standard presuppone accurati studi di carattere tecnicoorganizzativo, aventi per oggetto : ♣ Le tecnologie da adottare; ♣ I metodi di lavoro da seguire; ♣ Le quantità di materiale da impiegare, nonché gli scarti e gli sprechi tollerabili; ♣ I tempi di manodopera necessari per ultimare le lavorazioni, ecc. Occorrono, inoltre, studi accurati di carattere economico-mercantistico (marketing) sui prezzi di acquisto dei fattori produttivi, mediante i quali i costi standard assumeranno la loro veste monetaria. Dal punto di vista del calcolo, il costo standard di un certo fattore produttivo, si può esprimere nel seguente modo: C=δx Dove : C = Costo standard di un certo fattore produttivo riferito alla unità di prodotto in un dato centro. 2 δ = standard unitario fisico o coefficiente unitario standard, cioè la quantità fisica di risorse necessarie per ottenere una unità di prodotto in quel centro; P = prezzo unitario standard, cioè il prezzo necessario per acquistare una unità della risorsa in esame. Esempio di documento amministrativo del budget della produzione (per semplicità riferito ad un particolare centro produttivo) Volume di produzione Prodotto A Prodotto B In n° di pezzi X X - In ore di manodopera X X X VOCI DI COSTO Materie dirette COSTI FISSI Totale COSTI VARIBILI € x ora mod. ore mod. totale (o) (o) X - TOTALE COSTI X Manodopera diretta - X X X X Manodopera indiretta X X X X X Stipendi tecnici X - - - X Ammortamenti X - - X X Materiali ausiliari X X X X X Energia elettrica X X X X X Altre spese gen. Ind. X - - X X TOTALE X - - X X (o): Le materie dirette non sono riferibili ad un’ora di manodopera (unità d’opera del centro), ma direttamente ad un pezzo di prodotto (separatamente per A e B). IL BUDGET DEGLI ACQUISTI DI MATERIE PRIME E DI ASSUNZIONE DEL PERSONALE Il budget degli approvvigionamenti di materie Le materie prime richieste per realizzare i programmi di produzione si determinano – nelle loro quantità fisiche con questo calcolo: standard unitario fisico di materia X 3 volume di produzione programmato a budget Il risultato corrisponde al consumo totale di materiali programmato per il periodo di budget. Occorre ancora determinare: a. la QUANTITA’ di materie da acquistare nel medesimo periodo; b. i TEMPI di acquisto delle materie. La quantità di materie da acquistare, di solito, non coincide con i consumi, perché occorre considerare il problema delle scorte di materiali da tenere a disposizione. Sulla quantità di tali scorte influiscono numerose circostanze, quali: 1. le esigenze di produzione, cioè l’alimentazione tempestiva dei processi produttivi; 2. considerazioni di ordine finanziario, cioè l’esigenza di ridurre l’impiego di capitali e, con esso, il sostenimento di oneri finanziari; 3. prospettive di seria difficoltà nell’approvvigionamento dei materiali, per riduzione dell’offerta o per limitata affidabilità dei fornitori; 4. tendenza all’incremento dei prezzi di acquisto alle risorse in oggetto. Il calcolo da effettuare per determinare gli acquisti può così esprimersi: quantità di materie da consumare + rimanenze finali di materie programmate rimanenze iniziali di materie = _____________________________________ quantità di materie da acquistare Il budget degli acquisti responsabilizza appositi uffici, come la direzione acquisti o simili. Tali organi non vengono responsabilizzati solo sui quantitativi e sui tempi, ma anche sui costi, cioè sui prezzi di acquisto delle materie. Budget del personale da assumere Il personale è una risorsa costosa, la cui gestione ha risvolti psico-sociali sempre più rilevanti. 4 Queste caratteristiche fanno si che le decisioni di budget sull’organico ( sul numero di persone) che occorrerà e sulle eventuali assunzioni, rivestano un ruolo particolarmente delicato nel quadro della programmazione aziendale. Tra i programmi del personale, primaria importanza riveste quello riguardante la manodopera, Budget delle altre aree funzionali Il budget delle altre aree funzionali riguarda le seguenti funzioni principali: • la direzione generale • la ricerca e sviluppo • la finanza • l’amministrazione e il controllo • la gestione del personale e l’organizzazione 5 BUDGET DEGLI INVESTIMENTI Il budget degli investimenti riguarda l’acquisto esterno o la produzione interna di risorse la cui utilità si estende a più periodi amministrativi. Dal punto di vista economico-finanziario è opportuno precisare che: a) tali risorse, dal punto di vista finanziario, si identificano con quella parte di capitale fisso o capitale immobilizzato che serve per realizzare l’attività tipica aziendale (immobilizzazioni tecniche in macchinari, impianti, fabbricati, automezzi, ecc ed immobilizzazioni “immateriali” in brevetti, marchi, spese di pubblicità ad utilizzo pluriennale). b) dal punto di vista economico si tratta di costi pluriennali che annualmente danno origine a quote di ammortamento. Il budget in esame è l’insieme di una pluralità di progetti d’investimento, aventi queste caratteristiche: 1) i progetti riguardano tutte le aree funzionali dell’azienda; 2) la loro valutazione si basa su analisi di carattere “tecnico” ed economicofinanziario; 3) i loro legami con la pianificazione strategica sono assai stretti. I tipici progetti d’investimento, suddiviso per aree, si possono esemplificare così: A. Produzione - costruzione di fabbricati industriali - acquisto di impianti, macchinari, attrezzature - acquisto di macchine da ufficio - ecc B. Marketing - apertura di nuove filiali acquisto di mezzi di trasporto (per uso commerciale), investimenti di pubblicità - addestramento venditori - ecc C. Ricerca e sviluppo - acquisto di impianti ed attrezzature per la ricerca - progetti specifici di ricerca - ecc 6 D. Direzione generale e uffici amministrativi - apertura di nuove sedi amministrative - acquisto di macchine d’ufficio e mobili - acquisto di sistemi di elaborazione dati occorre precisare che i progetti d’investimento in molti casi possono essere realizzati alternativamente da: • fornitori esterni • reparti interni In base agli obiettivi specifici che l’impresa persegue con la loro realizzazione, tali investimenti industriali possono così classificarsi: a.) investimenti di sostituzione ( si limitano a sostituire beni strumentali ormai logori, senza ampliare la capacità produttiva e senza procedere ad una razionalizzazione dei processi); b.) investimenti di razionalizzazione (hanno lo scopo di rendere più efficiente la produzione, ammodernando il parco macchine); c.) investimenti di espansione (incrementando la capacità produttiva, aggiungendosi agli investimenti già in essere); d.) investimenti strategici (non perseguono obiettivi immediati tangibili, ma mirano allo sviluppo futuro dell’impresa, tali sono ad esempio molti progetti di ricerca). Il processo di scelta di tali investimenti ( decidere se investire o meno, oppure scegliere tra una pluralità d’investimenti alternativi) avviene in base a considerazioni: • tecniche • economico-finanziarie la valutazione tecnica spetta alla funzione che utilizzerà l’investimento; ad esempio i tecnici della produzione esprimono un giudizio sulla funzionalità, efficienza, robustezza, durata, ecc, di una macchina. La valutazione economico-finanziaria spetta, di norma, agli organi della finanza, sulle basi di certi criteri di scelta, quali ad esempio: • il metodo del tempo di recupero: ogni singolo progetto viene valutato in base al periodo entro il quale, il capitale investito viene monetariamente integrato (cioè ritorna in forma liquida), per effetto di flussi monetari generati dalla gestione dell’investimento stesso; 7 • il metodo del tasso interno di rendimento: i progetti vengono valutati sulla base di quel tasso di attualizzazione che rende uguale il valore attuale dei redditi annui dell’investimento all’importo dell’investimento iniziale. Esempio: budget degli investimenti Piano degli investimenti Budget commerciale Budget di produzione Budget degli investimenti Budget di ricerca Budget delle altre aree Budget della produzione interna capitale fisso Budget degli acquisti per investimenti Questo grafico sta a significare che: a. il budget degli investimenti ha come input i programmi delle varie aree funzionali. Tali input vanno però verificati alla luce delle scelte di lungo periodo formulate dalla pianificazione strategica (piano degli investimenti); b. il budget degli investimenti indica i macchinari, gli impianti, ecc, che dovranno essere acquistati nel successivo esercizio e i mezzi produttivi da realizzare internamente; c. i programmi degli investimenti vanno espressi in termini monetari, il che vuol dire: calcolare il fabbisogno di capitale necessario per la loro realizzazione. Si tratta, cioè, di valori che rientrano principalmente nel budget finanziario dell’impresa. E’ chiaro che il programma degli investimenti ha dei riflessi sul budget economico, in quanto si riferisce a fattori produttivi ad utilità ripetuta. Questi ultimi parteciperanno al reddito dell’esercizio attraverso le quote di ammortamento del costo pluriennale. Due temi di notevole rilievo per il controllo di gestione sono: 8 1. la predisposizione dell’iter temporale dei progetti d’investimento (esempio: 1 marzo avvio produzione, 30 aprile collaudo, 31 marzo installazione in officina del macchinario da parte del fornitore, 15 gennaio ordinazione del macchinario al fornitore, 1 gennaio ammissione della proposta d’investimento da parte dell’ente aziendale interessato,..); 2. il cosiddetto controllo degli investimenti. L’importanza del processo di controllo degli investimenti è direttamente proporzionale all’impegno finanziario richiesto e alla lunghezza del periodo di tempo in cui il progetto d’investimento eserciterà i propri effetti. Tale controllo, considerato in tutte le sue fasi, si articola così: • determinazione preventiva della convenienza economica finanziaria a realizzare l’investimento; • adozione di chiare e rigorose procedure di autorizzazione a cui verranno sottoposte le iniziative d’investimento; • costante verifica che la realizzazione dell’investimento sia conforme, dal punto di vista tecnico e da quello economico finanziario, a quanto programmato; • esame dei risultati raggiunti con la realizzazione dei progetti d’investimento (sotto il profilo tecnico e sotto il profilo economico finanziario), ad esempio accertando l’entità dei flussi finanziari prodotti dall’investimento, la misura in cui si sono ridotti i costi di produzione, ecc. Nel prossimo numero Vi parleremo del budget economico, finanziario e patrimoniale. www.phedro.it – [email protected] 9