Voci Fraterne - Frati Cappuccini Italiani

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Voci Fraterne - Frati Cappuccini Italiani
Voci Fraterne
Curia Provinciale Frati Minori Cappuccini
C.P. 3.157 - 30172 Venezia-Mestre
tel. 041.950744 • fax 041.951952
email [email protected]
N OTIZIARIO DEI CAPPUCCINI DEL VENETO E FRIULI-V ENEZIA GIULIA ANNO XIV - N. 5 SETTEMBRE-OTTOBRE 2010
▓▓▓▓▓Agenda ▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓
PRIME PROFESSIONI
A LOVERE
Sabato 16 ottobre 2010. Padova:
celebrazione dei giubilei.
Sabato 16 ottobre 2010. Chiampo (VI):
giornata francescana.
Lunedì 18 ottobre 2010. Milano:
prolusione anno accademico 2010-2011.
Giovedì 21 ottobre 2010. Padova:
incontro ex-missionari.
25-26 ottobre 2010. Terzolas TN:
incontro interprov. dei religiosi fratelli.
Lunedì 15 novembre 2010. Padova:
incontro dei guardiani.
17-18 novembre 2010. Villafranca di
Verona: incontro interprovinciale di
formazione permanente.
Sabato 20 novembre 2010. Lendinara:
ammissione al postulato di 8 giovani.
▓▓▓▓▓Notizie
Sabato 11 settembre 2010, ore 16.00, presso la basilica di
S. Maria in Valvendra in Lovere (BG), i quattro giovani: ff.
Luca Mantovani (Prov. Milano), Andrea Poerio (Prov.
Milano), Lorenzo Scontrino (Prov. Venezia) e Luca Pedrotti
(Prov. Trento) hanno emesso i voti temporanei al termine
dell’anno di noviziato nelle mani dei rispettivi Ministri
provinciali.
e cronache▓▓▓▓
Celebrazione del 25.mo di professione
religiosa. Martedì 7 settembre 2010 ff.
Gianni Bordin, Giovannino Piccolotto,
Massimo Saccardo e Fabio Squizzato si
sono ritrovati nel convento di Lendinara per
ricordare i 25 anni della loro professione
religiosa (impossibilitati ad intervenire gli
altri due compagni: Massimo Rosina e
Michele Foresti). All’incontro ha
partecipato anche fr. Pacifico Scardoni, per
un periodo in noviziato con loro.
Momento clou della festa è stata la
celebrazione dell’Eucaristia, presieduta da
fr. Gianni, il più anziano del gruppo. È
seguita la cena in un locale della zona,
dove, consumando una buona pizza, hanno
richiamato alla memoria e al cuore gli anni
passati nella famiglia francescanocappuccina, grati al Signore e a tutti coloro
che hanno trovato sul loro cammino.
Trasferimenti:
fr. Gianni Bordin: da Lendinara a Rovigo,
pastorale locale:
fr. Renzo Manfrin: da Rovigo ad Asolo,
vicario, confessore, pastorale locale;
Da sinistra: fr. Luca Mantovani (Milano) - fr. Lorenzo Scontrino
(Venezia) - fr. Luca Pedrotti (Trento) - fr. Andrea Poerio (Milano)
La celebrazione è stata presieduta da fr. Alessandro
Ferrari, Ministro provinciale di Milano, e concelebrata dai
Ministri provinciali di Trento e di Venezia. Numerosi i frati
cappuccini presenti, venuti dalle tre Province, e parenti e
amici: la basilica era gremita di fedeli.
Il Ministro provinciale di Trento, fr. Modesto Sartori, ha
proferito l’omelia, nella quale ha ricordato ai giovani
l’impegno grande del sì a Dio, mettendo in evidenza il
significato della consacrazione al Signore nella famiglia
francescano-cappuccina.
I quattro neoprofessi proseguiranno la formazione a
Milano, nella tappa del postnoviziato.
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fr. Claudio Favero: da Bassano del Grappa ad Asolo,
docente, confessore;
fr. Giorgio Semenzato: da Bassano del Grappa ad
Asolo, sarto provinciale, servizi fraterni;
fr. Michele Munari: da Bassano del Grappa ad Asolo,
assistente regionale OFS Veneto;
fr. Elio Cella: da Asolo a Bassano del Grappa,
pastorale locale;
fr. Ivo Facci: da Asolo a Thiene, sacrista, pastorale
locale;
fr. Massimo Saccardo: vicario della fraternità di
Lendinara e maestro dei postulanti;
fr. Rino Panizzo: vicario della fraternità di Bassano
del Grappa, responsabile dell’infermeria
fr. Severino Trentin: da Padova a Gorizia, pastorale
locale.
Eseguito nella Basilica di S. Pietro in Vaticano
un brano musicale di fr. Giosuè Battistin. Al
termine della consacrazione episcopale di mons.
Valentino Di Cerbo, nominato vescovo di AlifeCaiazzo (Caserta), avvenuta il 1° maggio 2010 nella
Basilica di San Pietro in Vaticano, la Schola cantorum
diocesana di Alife ha cantato il solenne “Inno alla
Madonna di campanile”, per voce o organo, composto
nel 2001 dal nostro confratello Giosuè Battistin, in
occasione del 3° centenario dell’omonimo santuario
mariano di Frasso Telesino (Benevento), paese natale
del presule.
Festa di S. Francesco a Verona. Nella suggestiva
cornice del giardino, attorniato dalle mura merlate
medievali, antistante la chiesa di “San Bernardino” dei
Frati Minori in Verona, nei vesperi della domenica 3
ottobre 2010 tutti i francescani e le francescane della
città scaligera si sono dati appuntamento per celebrare
il transito del Serafico Padre San Francesco per la
prima volta tutti assieme sotto il segno del Poverello.
Erano circa duecento. La celebrazione, presieduta dai
tre guardiani della città: Conventuali, Minori e
Cappuccini, iniziata con una cena frugale, si è
protratta fino a notte con una veglia rallegrata dai
canti, da una curata simbologia liturgica e con giochi
di luce notturni. La nostra fraternità del “Barana” era
presente pressoché al completo. La stessa, il giorno
successivo, nella solennità di San Francesco, ha
invitato a pranzo tutti i sacerdoti diocesani delle
parrocchie vicine al nostro convento.
Festa di S. Francesco a Gorizia. Nell’ambito dei
festeggiamenti in onore di San Francesco d’Assisi, nei
quali si è voluto raccontare come la spiritualità del
Serafico Padre vive oggi nei suoi figli, fr. Aurelio
Blasotti, la sera del 2 ottobre 2010, ha tenuto una
conferenza nella sala patronale “Pastor Angelicus”
della parrocchia del duomo dal titolo significativo:
«Come trasformare il dolore in amore, una disgrazia in
grazia e uno stato di disabilità in una potente energia
di salvezza – ovvero – L’esperienza mistica del dolore
della francescana secolare venerabile Concetta Bertoli
da Mereto di Tomba». Moderatrice della serata la
dottoressa Chiara Bregant dell’A.M.C.I. (Associazione
Medici Cattolici Italiani) della sezione di Gorizia. È
seguito poi un interessante dibattito.
Altri significativi momenti, molto partecipati che
hanno qualificato la festività, sono stati la benedizione
degli animali, la liturgia del Transito di San Francesco
con la benedizione e distribuzione degli “struki” (tipici
dolci locali) in ricordo dei mostaccioli di Frate Jacopa,
l’omaggio floreale al monumento al Santo antistante la
chiesa e la solenne celebrazione eucaristica, presieduta
dall’arcivescovo metropolita mons. Dino De Antoni,
concelebrata dai sacerdoti della città e animata dalla
Cappella del Duomo, presenti autorità civili e militari.
È seguito poi un assai assortito rinfresco aperto a tutti.
Esperienza all’Eremo S. Leopoldo (16-22 agosto
2010). “Chiamati sul monte” (a cura di Lorenzo
Pellizzari, ora postulante a Lendinara).
«Monte Bertiaga, 1350 metri d’altitudine. Eravamo
in 16 giovani quest’anno a concludere l’anno di
incontri vocazionali, regalandoci del tempo per stare
con il Signore e metterci in ascolto del suo
progetto di vita per noi. Giovani tra i 19 e i 38 anni
(alcuni che già frequentavano il convento ed altri alla
prima esperienza con i frati), chiamati a condividere
le nostre esperienze di vita, ma soprattutto le
differenti modalità con cui il Signore si fa presente
nelle nostre vite e ci invita a seguirlo sulla sua strada.
Accompagnati da ff. Luciano Pastorello, Alessandro
Carollo e altri frati, abbiamo convissuto per una
settimana suddividendoci i compiti per prenderci cura
dell’Eremo San Leopoldo, costruito dai frati con
l’aiuto di molti volontari, che ci è stato amorevolmente messo a disposizione e che ha rappresentato lo
splendido scenario delle nostre riflessioni.
La vista dall’Eremo domina su tutta la piana
sottostante, ma ci ha permesso di tenerci a distanza dai
rumori e dai ritmi di laggiù. Questo mi ha
inevitabilmente portato da una parte a pensare
ai frequenti “ritiri” di Gesù sul monte per pregare, e
dall’altra di fare un parallelismo con la vita
cappuccina: ritirati sì a pregare, ma a due passi
dal mondo che resta così sempre a portata, pronti a
rituffarsi in esso, perché questa è la loro chiamata di
“frati tra la gente”.
Per la riflessione quotidiana ci hanno accompagnato le
catechesi preparate sapientemente da fr. Alessandro.
Gli spunti per riflettere sulla nostra chiamata
consistevano ogni giorno in una semplice,
ma “gustosa” lettura della vocazione dei primi
discepoli, della “vocazione” di Paolo e della Vergine
Maria, soffermandoci poi sulle due figure: quella di
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Luoghi e numeri della formazione iniziale
LUOGO
CLASSE SCOLASTICA
FORMANDI
Rovigo (tot. 34)
I media
II media
III media
I superiore
III superiore
7
14
7
5
1
Thiene (tot. 6)
Accoglienza vocazionale
6
Postulato (8)
Prov. Veneta (2)
Prov. Lombarda (5)
Del. Ungheria (1)
Prov. Lombarda
Lendinara (RO)
Accoglienza vocazionale (1)
Lovere (BG)
Milano (tot. 13)
Noviziato (3)
ff. Alberto Lobba, Piergiacomo Maria Boffelli,
Davide Horeschi (MI)
I anno (4)
ff. Luca Mantovani e Andrea Poerio (MI), Luca Pedrotti (TN),
Lorenzo Scontrino (VE)
ff. Claudio Pattaro e Moreno Cuccarollo (VE), Daniele
Grossule, Massimiliano Laini e Stefano Luca (MI)
ff. Paolo Bottinelli, Marco Dellon, Claudio Doriguzzi
e Cristian Limonta (MI)
II anno (5)
VI anno (4)
III teologia (3)
Venezia (tot. 12)
IV teologia (4)
V teologia (3)
VI teologia (2)
ff. Nicola De Pretto (VE); Raffaele Orlando
e Samuele Ossola (MI)
ff. Davide Campesan e Giovanni Fontolan (VE);
Alessandro De Marchi e Fabrizio Feola (MI)
ff. Luigi Carlea, Massimo Ezio Putano e Marco Sfriso (VE)
ff. Andrea Marchioro e Gianfranco Tinello (VE)
Studenti Università pontificia lateranense - Diritto canonico
a Roma Università pontificia salesiana - Pastorale giov. e catechetica
Istituto superiore di Teologia morale - Accademia alfonsiana
Pontificio ateneo sant’Anselmo - Liturgia
Università pontificia salesiana - Pedagogia vocazionale
Università pontificia Lateranense - Istituto Utriusque Iuris
Università pontificia salesiana - Pedagogia vocazionale
Università pontificia salesiana - Psicologia
fr. Claudio Martinello
fr. Luigi Bertiè
fr. Alex Pozzato
fr. Benedito de Jesus E. Carlos
fr. Pedro Binji
fr. Filipe Tula Quiviangui
fr. Eurico Manuel Francisco
fr. Nsukula Kimbangi Filipe
a Padova Facoltà teologica del Triveneto - Teologia pastorale
Facoltà teologica del Triveneto - Teologia pastorale
Facoltà teologica del Triveneto - Teologia spirituale
fr. Juan Moreno Cuevas
fr. Esterino Biesuz
fr. Luca Zampieri
a Milano Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale -Teologia morale
fr. Francesco Zoccatelli
Pietro (tradimento seguito da pentimento e ricerca
del perdono) e quella più conflittuale e purtroppo
molto attuale di Giuda (che non cerca il Cristo, ma
decide da solo tragicamente del suo futuro).
Alle catechesi si sono aggiunti momenti di riflessione
personale (un giorno anche di deserto, cioè soli, sparsi
per i pascoli circostanti), momenti di condivisione in
gruppi (ottimi per «aprirci» tra noi e con i frati) ed
infine importanti momenti di convivialità.
Avevamo anche due cari frati, fr. Silvano Scolaro e fr.
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Alfredo Feracin, che si preoccupavano non
“morissimo di fame”, presi dal “troppo” meditare. È
bello vedere che bastano pochi giorni assieme, spesi
con semplicità aprendo il nostro cuore al Signore e
confrontandoci tra noi, per portare a casa pace e
serenità e la consapevolezza che “Dio ci ama!”.
Tra tutti, ho portato con me l’importante insegnamento
di “cercare il suo volto” sempre, anche e soprattutto
nei momenti più duri!».
familiare dove c’è tutto quello che serve per fare
fraternità.
- Il suo essere cara a frate Francesco. Anche la
Fraternità di Accoglienza Vocazionale Giovanissimi è
un luogo caro a noi frati che vogliamo custodire e
seguire con particolare attenzione. I ragazzi che
vivono in questo ambiente provengono dal nostro
seminario minore o dai nostri gruppi David e
Takabanda.
- Il suo essere stata ricostruita da san Francesco. San
Francesco e santa Chiara vogliono essere i punti di
riferimento per un discernimento vocazionale.
Conoscere Gesù attraverso questi nostri santi è
certamente un aiuto per la crescita dei ragazzi.
- Il suo essere luogo di preghiera. Anche la Fraternità
di Accoglienza Vocazionale Giovanissimi vuole
mantenere l’importanza della preghiera occasione per
stare con Dio e trovare la giusta carica per vivere da
cristiani.
- Il suo essere all’interno di una basilica. La Fraternità
di Accoglienza Vocazionale Giovanissimi non solo
fisicamente è all’interno del convento e della comunità
vocazionale delle medie, ma è all’interno del percorso
di animazione vocazionale che noi frati cappuccini
offriamo a tutti quei giovani che vogliono crescere
cristianamente.
* E per la scuola? La città di Rovigo offre molti
indirizzi: umanistico, scientifico, tecnico e
professionale. La scuola è quindi esterna offrendo così
la possibilità di relazionarsi con altri giovani e con il
mondo di cui facciamo parte. Al termine della scuola
la vita continua in fraternità assieme ai compagni di
viaggio, nello studio, nel gioco, nel divertimento e
nella preghiera per crescere assieme con il Signore
Gesù. Non mancheranno le feste, i giochi e le uscite.
Insomma la Fraternità di Accoglienza Vocazionale
Giovanissimi è una realtà veramente viva e gioiosa.
Scoprirai che vivere assieme con giovani della tua età
e con i frati è proprio una bella esperienza.
Per altre informazioni visitate il sito della pastorale
vocazionale: www.giovaniefrati.it.
Da Rovigo: oltre i numeri…
* «La situazione della Fraternità Vocazionale Medie –
spiega il direttore del seminario cappuccino di Rovigo,
fr. Marco Putin - a mio modo di vedere è serena. Le
nuove entrate distribuite nelle tre classi delle medie
hanno dato un’ondata di novità e di spinta a tutte le
iniziative del seminario. Tutti i ragazzi si sentono
motivati e con la voglia di mettersi in gioco. Sembra
siano disponibili a una proposta cristiana e
vocazionale. Da non mettere da parte i genitori dei
ragazzi che hanno già vissuto uno o due anni qui con
noi. Sono ben contenti dell’esperienza non solo per i
loro figli che vedono cambiati, ma si sentono loro
stessi cambiati e inseriti in quella che noi chiamiamo
“Famiglia Francescana”. Un buon lavoro è stato fatto
anche durante l’estate dando a tutti i genitori la
possibilità di passare alcuni giorni con noi frati nella
nostra casa di Borca di Cadore.
Quest’anno abbiamo intenzione di coinvolgere il più
possibile i genitori nel delicato cammino di
formazione dei ragazzi. Sentiamo la necessità di una
più stretta collaborazione e condivisione di valori
formativi, che certamente andranno a beneficio di
tutti».
* “Novità delle superiori a Rovigo”. Fraternità di
Accoglienza Vocazionale “La Porziuncola”.
«La Fraternità di Accoglienza Vocazionale
Giovanissimi – spiega sempre fr. Marco Putin - è e
vuole essere un luogo speciale per quei giovani delle
superiori che vogliono fare un esperienza eccezionale
di cammino vocazionale. Tutti i giovani si chiedono
che cosa fare della propria vita. Riconoscono che la
vita è un dono da mettere a disposizione degli altri.
Camminare assieme a dei frati educatori e vivere in un
ambiente di ricerca vocazionale è certamente un aiuto
per trovare risposta alla domanda: “Signore che cosa
vuoi che io faccia?”.
* Perché “Porziuncola”? La scelta di questo nome
non è stata casuale. La piccola chiesetta della
Porziuncola in Assisi racchiude in sé molteplici
significati.
- Il suo essere piccola. È un po’ quello che caratterizza
la Fraternità di Accoglienza Vocazionale Giovanissimi
un piccolo numero di ragazzi che hanno deciso di
mettersi in gioco. Vivendo in un ambiente veramente
I frati cappuccini di Gorizia: una presenza
significativa. “Il piccolo” di Trieste, 5 ottobre 2010,
ha presentato la famiglia dei cappuccini a Gorizia,
dando anche una breve statistica della famiglia
francescana in Italia e nel mondo. «La fraternità dei
cappuccini di Gorizia, composta attualmente di appena
cinque frati, - scrive il giornale - sono attivi nella zona,
ben amati e stimati. I cappuccini a Gorizia hanno
avuto una storia gloriosa, sono sempre stati un punto
di riferimento per la chiesa locale e la popolazione:
una presenza laboriosa. Il loro insediamento a Gorizia
risale al 1596 con il fondatore padre Lorenzo da
Brindisi, santo e dottore della Chiesa. La chiesa che è
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rimasta sempre ubicata allo stesso posto, sorgeva
allora in una zona semiperiferica proprio per i vasti
terreni che la circondavano.
Nell’immediato dopoguerra primeggiava la figura di
padre Stefano che con il suo cavallo e il suo carro si
faceva trainare in tutte le zone periferiche della città e
circondario per reperire generi alimentari o prodotti
della terra da destinare alla mensa dei poveri. Gli
agricoltori si dimostravano oltremodo generosi nelle
donazioni così come lo storico panificio di Stefano
Viatori di via Duca d’Aosta che ha sempre regalato il
pane. Ma primeggiavano altrettante figure di
educatori, di conferenzieri, confessori e padri
spirituali. Indimenticati restano i nomi di padre
Gentile, fratello di padre Stefano, di padre Cesario e di
padre Emanuele attualmente al santuario di
Castelmonte a 99 anni di età. In anni più recenti,
spicca la figura di padre Riccardo che ha
contrassegnato una lunga stagione pastorale
supportando anche l’ufficio e la gestione della
parrocchia di Santa Maria Assunta così intitolata, per
un periodo, la chiesa dei cappuccini. Ad esso è da
affiancare pure la figura di fra Giocondo conosciuto in
tutta la città per la questua. È indimenticabile la
genialità musicale di padre Mariano Miolli
compositore organista che ha contrassegnato i primi
anni anche il mondo musicale cittadino avendo un
ruolo primario nella organizzazione del concorso
corale “Seghizzi” e in quello di violino “Rodolfo
Lipizer”. Altri pastori come padre Vincenzo o
superiori come padre Antonio Dalle Rive e il
compianto padre Giorgio Cavedale, scomparso circa 6
anni fa lasciando un forte rimpianto e affetto in quanti
l’hanno conosciuto e stimato. Oltremodo esaltante
rimane, per diversi anni, la permanenza nella comunità
di Gorizia di padre Umberto De Carli, una figura
dotata di un carisma eccezionale, attualmente
nell’infermeria di Conegliano. E da ultimo, l’attuale
L’archivista provinciale
ci ha lasciato...
Il 15 settembre 2010 è ritornato alla casa del
Padre fr. Celestino Coletti, nostro archivista
provinciale da 17 anni (eccolo, qui a destra).
Lo vedevamo ore e ore tra i documenti e gli
armadi dell’archivio. Tutti abbiamo ammirato la
sua pazienza, la sua diligenza, la sua precisione:
sempre ben disposto con tutti. Ha organizzato
l’archivio provinciale come nessuno aveva fatto
finora.
Il tempo maggiore della sua vita l’ha donato,
però, al Brasile: per 35 anni missionario in Paraná
- S. Catarina. Rientrato in Italia si è dedicato con
amore anche al ministero della riconciliazione.
Aveva 87 anni di età, 69 di vita religiosa e 62 di
sacerdozio.
“È stato bello vivere con te, padre Celestino,
beneficiando dei doni di umanità, sapienza e
serenità da te profusi con gioia e generosità
nel tuo impegno missionario in Brasile
e nel tuo prezioso servizio come illuminato
confessore e come diligente archivista.
Con profonda e affettuosa gratitudine”
I tuoi confratelli
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Pastorale Giovanile-Vocazionale
Percorsi vocazionali 2010-2011
Due proposte per crescere nella fede…
Sono davvero tante – molte di più di quanto si pensi – le persone che desiderano riscoprire la bellezza della fede
cristiana, in un mondo che spesso propone modelli di vita alternativi, anzi, in aperto contrasto con lo stile
del Vangelo. Tra esse, giovani e adulti, genitori e fidanzati, coppie sposate e ragazzi che si stanno aprendo alla
vita. A volte basta un momento di silenzio, un incontro con una persona speciale o l’alba che si rispecchia nel mare per far emergere quell’intimo desiderio che vive nascosto nel profondo del cuore: «Il tuo volto, Signore, io cerco» (Sal 27,8). Per rispondere a questo bisogno impellente di dare una direzione, uno scopo alla vita, noi frati
cappuccini proponiamo due percorsi per crescere nella fede e nella conoscenza del cuore di Dio.
1. «Cosa vuoi che io faccia?». Il percorso è rivolto a tutti i giovani (maschi), dai 19 ai 33 anni, che intendono
verificare la possibilità della chiamata da parte del Signore alla vita francescana-cappuccina. Mediante il confronto
con alcuni personaggi biblici e con l’esperienza di Francesco d’Assisi, il percorso vocazionale offre l’opportunità di
decifrare i segni che il Signore ha posto nella storia personale di ciascuno, per arrivare a comprendere ed accogliere la chiamata divina a donare a Lui tutta la vita, seguendolo sulla strada del Poverello di Assisi. Il percorso è
costituito da 7 weekend che si svolgeranno presso il Centro di Pastorale Giovanile-Vocazionale di Thiene (VI), e
sarà concluso da una settimana di campo vocazionale nell’incantevo le cornice dell’Eremo san Leopoldo, sul
monte Bertiaga.
Le date sono le seguenti: 27-28 novembre 2010; 15-16 gennaio 2011; 19-20 febbraio 2011; 19-20 marzo 2011;
08-10 aprile 2011 (pellegrinaggio vocazionale ad Assisi); 14-15 maggio 2011; 11-12 giugno 2011 (veglia di Pentecoste); 22-28 agosto (settimana vocazionale). Per maggiori informazioni: f. Alessandro Carollo o f. Marco Moretto
- Centro di Pastorale Giovanile-Vocazionale - Thiene (VI) - tel. 0445368545 / 0445361353; www.giovaniefrati.it.
2. «Betania». Questo secondo itinerario prende il nome dalla cittadina dove abitavano gli amici più cari di Gesù,
Marta, Maria e Lazzaro (cfr. Gv 11,1-44; 12,1-11). Esso si rivolge a tutti i giovani, maschi e femmine, a partire dai
18 anni compiuti, ad animatori e catechisti e a chiunque desideri vivere un cammino di spiritualità e di condivisione della fede, nello stile della fraternità francescana. Una particolare attenzione sarà data alla ricerca
e all’approfondimento della chiamata di Dio, per poter scoprire e realizzare il progetto di vita che Egli da sempre
ha sognato e desiderato per ciascuno di noi.
Il percorso – che vede la collaborazione dei frati cappuccini del Veneto-Friuli V.G. e del Trentino e di alcune religiose che operano nelle nostre zone – si svilupperà nei seguenti weekend: 4-6 dicembre 2010: Arco di Trento; 25
-27 febbraio 201: Thiene (Tre giorni biblica); 25-27 marzo 201: Arco di Trento; 7-8 maggio 2011: Cremona (Meeting giovani, organizzato dai frati cappuccini del Veneto, del Trentino e della Lombardia); 3-5 giugno 201:
Caorle (VE).
superiore padre Mario Stocco, persona piena di
equilibrio e di grande disponibilità che vanta una
lunga esperienza pastorale, missionario per 34 anni: 14
anni in Angola e 20 anni in Capo Verde, nell’Atlantico
di fronte alla città di Dakar.
Mestre: festa della Madonna del Don. Il 9-10
ottobre 2010 si sono svolti i tradizionali festeggiamenti in onore della Madonna del Don, un’icona
della Vergine addolorata, donata da una donna ucraina
ai nostri soldati in prima linea nella guerra di Russia,
portata in Italia, durante gli anni dalla seconda guerra
mondiale, dal cappellano degli alpini, padre Policarpo
Narciso Crosara, OFMCap. e ora custodita nella
chiesa dei Cappuccini di Mestre. Una festa, popolare e
religiosa, patrocinata dal Comune e promossa
dell’Associazione nazionale Alpini, si svolge dal 1966
a Mestre ed è giunta quindi alla 44ª edizione. Al
termine della s. Messa di domenica delle ore 11.30,
presieduta dal vicario del convento dei Cappuccini di
Mestre, fr. Amedeo Bordignon, in rappresentanza del
superiore, ha avuto luogo il rito dell’offerta dell’olio
da parte della sezione degli Alpini di Brescia - Salò Valcamonica, per le lampade che ardono sull’altare,
dove è custodita l’icona della Madonna.
Sabato 9 ottobre alle 20.30 nella stessa chiesa si erano
esibiti i cori alpini Marmolada e Alte Cime. Nella
mattinata di domenica i festeggiamenti hanno visto
l’incontro degli alpini con le autorità cittadine al
Municipio di via Palazzo e nel pomeriggio il concerto
delle fanfare di Ala e Brescia, l’alzabandiera in piazza
Ferretto e la deposizione di una corona di alloro alle
lapidi dei caduti.
Nomine e riconoscimenti.
* Il Direttore dell’Istituto Superiore di Scienze
Religiose San Lorenzo Giustiniani in Venezia, prof.
Fabio Tonizzi, con lettera del 1° settembre 2010 ha
nominato fr. Gianluigi Pasquale, OFMCap.,
“Docente Incaricato” per l’Anno Accademico 2010-
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▓▓▓▓▓Cultura▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓
2011 per i corsi: Mistero di Dio e Cristologia.
* In data 18 marzo 2010, il Rettore dell’Università
degli Studi di Sassari, prof. Attilio Mastino, ha
premiato fr. Gabriele Bortolami, OFMCap., studente
nella facoltà di Lettere e Filosofia, a seguito della
valutazione positiva distinta della propria carriera
universitaria, con l’assegnazione di un PC portatile.
* Fr. Luigi Bertiè, OFMCap., ha ricevuto l’encomio
dell’Università Pontificia Salesiana di Roma per gli
ottimi risultati conseguiti durante l’anno accademico
2009-2010, ottenendo anche l’esonero parziale delle
tasse accademiche.
* Fr. Filipe Tula Quiviangui, che ha frequentato un
corso di inglese al LADO - International College
(Washington, USA) dal 19 luglio al 19 settembre
2010, ha completato positivamente i primi due livelli
del Programma intensivo con la nota di 89%.
Segnalazioni editoriali:
GALIMBERTI U., Senza l’amore la profezia è morta. Il
prete oggi, a cura di GIANLUIGI PASQUALE OFM Cap., (La
Stola e il Grembiule), Cittadella Editrice, Assisi (PG) 2010,
134 pp. [Con fascetta rossa in sovraccoperta per la
pubblicizzazione].
PASQUALE GIANLUIGI, ed., 365 días con el Padre
Pío. Traducido del italiano por: Elías Cabodevilla Garde,
Capuchino, con la colaboración para México de Rita
Narcedalia de Hernández, Pío Pioducciones, S.A. de C.V.
Anahuac (México) 2010, 365 pp. [Cartonato con
sovraccoperta plastificata a colori. Ed. orig.: ID., ed., 365
giorni con Padre Pio, Edizioni San Paolo, Cinisello
Balsamo (MI) 2007, 350 pp.].
ID., Se la parola “amore” fa rima con “libertà”, in U.
GALIMBERTI, Senza l’amore la profezia è morta. Il prete
oggi, a cura di Gianluigi Pasquale OFM Cap., (La Stola e il
Grembiule), Cittadella Editrice, Assisi (PG) 2010, pp. 5-13.
[Con fascetta rossa in sovraccoperta per la
pubblicizzazione].
ID., Il principio fondamentale della teologia cristiana
della storia: nulla è profano se tutto va santificato, in H.-I.
MARROU, Teologia della storia, Introduzione, revisione
della traduzione e delle note di Gianluigi Pasquale, (Già e
Non-Ancora), Jaca Book, Milano 2010, pp. 15-45.
MARROU HENRI-IRÉNÉE, Teologia della storia,
Introduzione, revisione della traduzione e delle note di
GIANLUIGI PASQUALE, (Già e Non-Ancora), Jaca Book,
Milano 2010, 200 pp.
MĚŘÍNSKÁ JITKA, Jan Zrzavý e Venezia. Il pittore
ceco e i suoi ritorni nella città di san Marco, Traduzione dal
ceco Giobatta Bucciol, Brno (CZ) 2010, 48 pp.
[Informazioni e testimonianze di ff. Dario Zardo, Antonio
Moro e Celestino Coletti].
TADIELLO ROBERTO, Salvezza e altri corollari nel
Deutero-Isaia, in Annali di Storia dell'Esegesi 27/1 (2010)
291-306.
Arrivi. Dalla Viceprovincia di Angola: fr. Roberto
Donà (30.08.2010), mons. Vicente Carlos Kiaziku
(02.09.2010), fr. Giuseppe Priante (06.09.2010), fr.
Gabriele Bortolami (08.09.2010), fr. Pietro Tosato
(27.09.2010), fr. António Dalton (08.10.2010); dalla
Grecia: fr. Angelo Scalco (03.08.2010), fr. Giulio
Gramegna (31.08.2010), fr. Giorgio Basso
(06.09.2010); da Gerusalemme: fr. Leopoldo Callegaro (02.09.2010), fr. Fabio Miglioranza (29.09.2010),
ff. Roberto Genuin, Leopoldo Callegaro, Luca
Trivellato (30.09.2010); dal Paraná-S. Catarina: fr.
Pasquale Benedetti (01.08.2010), fr. Giacomo Manfrin
(28.09.2010).
Partenze. Per l’Angola: fr. Gabriele Bortolami
(19.09.2010); fr. Mariano Demeneghi (22.09.2010),
mons. Vicente C. Kiaziku (08.10.2010), fr. Giuseppe
Priante (16.10.2010); per la Grecia: fr. Angelo Scalco
(10.09.2010), fr. Giacomo Manfrin (29.09.2010), fr.
Giorgio Basso (02.10.2010); per Gerusalemme: ff.
Roberto Genuin, Leopoldo Callegaro, Luca Trivellato
(26.09.21010); per il Paraná-S. Catarina: fr. Giacomo
Manfrin (19.08.2010), fr. Benedetti (06.10.20).
Lendinara: nuovo numero di fax. Il convento di
Lendinara ha ora il seguente numero di fax: 0425
604828.
Il bollettino medico registra il ricovero ospedaliero
Varie
Nella prestigiosa Rivista “Città di Vita” è stata
recentemente pubblicata la relazione che fr. Lorenzo Tel
tenne a Venezia martedì 30 giugno 2009 durante la Giornata
di Studio sul tema “Vivere assieme. Tradizione induista e
cristiana-francescana”, allora organizzata dallo Studio
Teologico affiliato “Laurentianum” di Venezia, affiliato alla
Pontificia Università «Antonianum» in Roma, in concertazione con l’Università degli Studi “Ca’ Foscari” della Città,
che vide pure la partecipazione di Swami Brahmeshananda,
monaco induista della Congregazione di Ramakrishna
mission (di Chandigarth-India). Con questo articolo si
completa adesso la pubblicazione integrale degli “Atti” di
quella Giornata di Studio: LORENZO TEL, Francesco di
Assisi e il suo mondo fatto di fratelli e di sorelle, in Città di
Vita 65 (2010/3) 129-136”.
Dal 3 al 19 settembre 2010 presso la Parrocchia «St.
Philip Neri» dei Cappuccini in Toronto (Ontario, Canada)
di fr. Adolfo Cleto Barbiero (a Conegliano) e di p.
Flavio Roberto Carraro (a Negrar).
“Sorella morte corporale”. In questo periodo sono
tornati alla casa del Padre: fr. Pietro Cavasin
(Conegliano, 05.09.2010) di anni 80; fr. Gino Tinazzi
(Conegliano, 15.09. 2010) di anni 88; fr. Celestino
Coletti (Conegliano, 15. 09. 2010) di anni 87 (cf.
servizio a pag. 5); fr. Terenzio Zen (Bassano del
Grappa, 02.10. 2010) di anni 85.
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Voci Fraterne ·5/2010
fr. Gianluigi Pasquale ha tenuto una missione per la
Novena di Padre Pio, sia alla comunità di lingua inglese (511) che a quella di lingua spagnola e italiana (13-18). Agli
ultimi tre giorni (15-18) ha partecipato anche S. E. R. Mons.
John Corriveau OFM Cap., vescovo di Nelson (Canada), di
passaggio per Toronto.
Presso il Convento dei Frati Minori di Maiori (SA) si è
svolto, dal 20 al 24 settembre 2010, l’incontro annuale di
formazione per i Docenti degli Studi Teologici affiliati alla
Pontificia Università «Antonianum» in Roma, provenienti
da tutto il mondo. Dalla nostra Provincia era presente fr.
Gianluigi Pasquale e, dal Convento di Venezia, il neoeletto
Prefetto dello Studio Teologico «Laurentianum» fr. Angelo
Borghino.
Invitato dal Consiglio Regionale OFS-GiFra della
Campania, nel Palazzo Arcivescovile di Napoli sabato 25
settembre 2010 fr. Gianluigi Pasquale ha tenuto una
conferenza dal titolo: «L’intuizione del pensiero san
francescano e la sua perenne attualità nel mondo
contemporaneo».
▓▓▓▓Viceprovincia
di Angola
essere in sette) … e siamo partiti, animati e
incoraggiati da fr. Roberto, nonostante le nostre paure
e titubanze: Ivana e Daniela da Gorizia, Simone da
Mira e Paolo da Pordenone. È incredibile come un
viaggio possa restare e resterà nel cuore per sempre,
grazie anche a fr. Giuseppe Priante che ci ha accolti a
Huambo la prima settimana, a fr. Graziano De Angeli
che ci ha inseriti a Damba per due settimane, a fr.
Danilo Grossele e fr. Giampaolo Pegoraro per i tre
giorni meravigliosi vissuti a Mbanza Congo. Ci siamo
trovati benissimo e accolti fraternamente da parte di
tutti i frati! Ciò che a noi più stava a cuore era lo stare
con la gente angolana, entrare nella loro vita
quotidiana, stare nei villaggi, entrare nelle loro case,
stare con i bambini e così è stato fatto e realizzato!
Abbiamo cercato di fare un po’ di animazione nei
villaggi, tra i meninos del Centro “Giorgio Zulianello”,
coinvolgendo i tanti bambini ai quali bastava un
sorriso, una stretta di mano, una lecca-lecca per essere
felici! Abbiamo ascoltato le loro storie, le storie di
tanti frati missionari e delle suore missionarie, che
sono rimasti accanto alla povera gente, soprattutto
negli anni della guerra, dimostrando forza e coraggio.
Era bello alla sera trovarsi in cerchio attorno a qualche
frate missionario che ci raccontava tutte queste cose e
avventure. È vero: pensavamo di andare là per donare
qualcosa e invece abbiamo ricevuto più di quello che
siamo riusciti a dare! Siamo tornati a casa più ricchi
“dentro”. Ora ci auguriamo che altri giovani, magari
sentendo la nostra testimo-nianza positiva decidano di
▓▓▓▓▓▓
Primo campo giovani in Angola (a cura di fr.
Roberto Donà).
Un’esperienza riuscita, vissuta nel mese di agosto con
quattro giovani accompagnati dal segretario delle
missioni, fr. Roberto Donà. Un mese scandito in tre
tappe: Huambo, Damba, Mbanza Congo. Ecco la
testimonianza di uno di loro:
«Alla fine ci siamo trovati in quattro (dovevamo
Ordinazioni sacerdotali a Camabatela
Domenica 29 agosto 2010 alle 9.00 nella chiesa parrocchiale di S. Francesco di Assisi in Camabatela (K. Norte)
sono stati ordinati presbiteri, per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria di mons. Vicente Carlos
Kiaziku, vescovo di Mbanza Kongo, fr. Henrique Monteiro, fr. Justino Pedro Bunga, fr. Tomás Ginga Panzo Suva, fr. Domingos Matondo Gabriel.
Da sinistra: ff. Henrique Monteiro,Tomás Ginga e Domingos Matondo; fr. Justino Pedro è nascosto
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Voci Fraterne ·5/2010
della situazione, mons. Papamanolis ha vergato di suo
pugno una lettera alquanto vivace e “pepata”
indirizzata al ministro dell’Istruzione ricordandogli
che, qualora non si fosse arrivati ad una
chiarificazione ragionevole e ad una rettifica del
decreto, sarebbe stato necessario ricorrere al tribunale
europeo. Il ministro, mostratosi molto disponibile, ha
subito dato una rapida soluzione del problema.
Dal 14 al 20 settembre abbiamo avuto la visita di
due confratelli cappuccini maltesi. Si sono fermati con
noi alcuni giorni, hanno visitato un po’ Atene e
dintorni sempre accompagnati dalla solerte premura di
fr. Jesmond.
A seguire abbiamo ospitato pure per un paio di
giorni quattro monaci ortodossi russi. Nonostante
qualche problema di comunicazione, la loro è stata una
presenza positiva: un piccolo segno di comunione fatto
in modo molto ordinario.
Festa di S. Francesco d’Assisi. Anche qui in
Grecia per ricordare con solennità la santità del
Poverello si mobilitano le forze. Sia a Syros che ad
Atene la celebrazione ha avuto molto concorso di
popolo. Se qualcuno per curiosità volesse “vedere” di
persona com’è andata la festa ad Atene è sufficiente
che si rechi all’indirizzo http://www.youtube.com/
watch?v=UqcuEfeQJgw e troverà un breve filmato
della s. Messa e della processione.
vivere questa esperienza con lo stesso entusiasmo e
disponibilità».
Mons. Vicente Carlos Kiaziku al corso per i
nuovi vescovi:. Il 6-18 settembre 2010 Mons. Vicente
Carlos Kiaziku, vescovo di Mbanza Congo, ha
partecipato in Vaticano al corso promosso dalla
Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli per i
vescovi di recente nomina. Il segretario di Stato,
cardinale Tarcisio Bertone, parlando a loro disse che il
vescovo deve aiutare con l’esempio e il fraterno
sostegno i sacerdoti a seguire la loro vocazione e a
vivere il proprio ministero, essere “segno vivo di
Gesù”, “pastori” e “sentinelle”, efficaci nel mostrare
Cristo al mondo, appassionati nell’annunciare il
Vangelo ed esempi con la propria vita.
▓▓▓▓▓ Delegazione
di Grecia ▓▓▓▓▓▓▓
“Epikoinonia” 5/2010 a cura di fr. Luca Romani
Con l’inizio del mese di settembre la nostra
fraternità di Atene si ricompatta. Fr. Pietro torna dalle
vacanze e quest’anno con le sue gambe! L’anno scorso
una frattura gli aveva rovinato le vacanze e fortemente
condizionato le attività pastorali successive. Ora,
grazie a Dio, sembra solo un brutto ricordo.
Verso la fine del mese di settembre fr. Gabriele e fr.
Jesmond, insieme ad un gruppo di laici, si recano in
pellegrinaggio a Medjugorje. L’itinerario è stato lungo
e stancante ma alla fine tutti i partecipanti hanno
manifestato soddisfazione per questi giorni di
fraternità e preghiera.
Il 5 settembre fra Jesmond si reca a Zante su invito
del vescovo di Corfù per prestare servizio ministeriale
alla chiesa locale.
Nel mese di settembre fr. Giorgio Basso lascia
l’isola di Syros e la Grecia per alcune settimane di
riposo in Italia.
Matrimoni non riconosciuti. È capitato proprio a
fr. Gabriele vedere una coppia appena sposata con il
rito religioso cattolico tornare dall’ufficio statale senza
aver ottenuto il riconoscimento civile. La cosa è
sembrata subito strana dato che fr. Gabriele (e insieme
a lui anche altri preti cattolici) non ha fatto altro che
ripetere le procedure consuete. Insospettito e sorpreso
dall’avvenimento è ricorso al vescovo il quale era al
corrente del fatto in sé ma non della sua genesi. Così
poco dopo si è venuti a sapere che in tutta la Grecia
venivano riconosciute solo cinque chiese (e tra queste
poi due sono anche chiuse!). Non si è potuto capire chi
abbia deciso questo elenco, da quando sia entrato in
vigore e perché sia stato fatto dal momento che
nessuna autorità cattolica è stata avvisata. Preso atto
▓▓▓▓Casa
di Gerusalemme
▓▓▓▓▓▓
a cura di fr. Eugenio Scalco
Traguardo luminoso...
Custodito a lungo nel cuore di fr. Pasquale Rota, ma
poi fatto proprio da tutti i confratelli, il “Centro di
Spiritualità Io sono la Luce del Mondo” ha preso il
via. La presenza del Ministro generale con il suo
Definitorio al completo ne fu un suggello.
Disporre oggi a Gerusalemme di un nostro spazio,
per di più in un quartiere che “si distingue”, si può
ritenere un privilegio... Lo si coglie nettamente da
chiunque ci visita. Lo si è colto apertamente anche da
tutti coloro che sono stati testimoni oculari
dell’inaugurazione del nostro centro martedì 28
settembre 2010: trecento presenze all’incirca.
Un’assemblea composta, segnata da intensa
attenzione, da progressiva scoperta e via via sempre
più affascinata, ha occupato - per ben due ore
consecutive - l’amplissimo vano dell’aula-chiesa, già
opportunamente dotata di opere d’arte uscite dal genio
di artisti bergamaschi. Diversi interventi si sono
succeduti, tra i quali mi sembrano di particolare rilievo
quello di Sua Beatitudine Fouad Twal, Patriarca di
Gerusalemme dei Latini, dell’architetto Cesare Rota
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Voci
VociFraterne
Fraterne·5/2010
·6/2009
Sul lato sinistro domina il simulacro di Maria, la
Donna vestita di sole, nell’atto di presentare Gesù,
Luce del Mondo, all’Umanità. L’opera, ricavata da un
solo albero d’olivo, è fattura di un artista locale di
Betlemme.
Menzione speciale merita anche la Via Crucis in
terracotta colorita, opera dell’architetto stesso e
collocata su due pannelli appesi nei lati estremi della
navata. Proposta in una visione unitaria che prescinde
dalle tradizionali stazioni, i suoi rimandi non si
limitano a rievocare il percorso storico dalla condanna
alla crocifissione di Gesù, ma raggiungono anche la
nostra innegabile responsabilità di contemporanei
nella sua crocifissione: di qui, ad esempio, la
raffigurazione di edifici-simbolo delle più note città
mondiali.
Infine uno sguardo dall’entrata dell’aula-chiesa. La
porta centrale porge in rilievo due eloquenti figure che
segnano il passaggio dall’Antico al Nuovo
Testamento: i santi Giovanni Battista e Giuseppe di
Nazareth. Una volta entrati, sulla destra, un san
Francesco in terracotta che lo riproduce accostato a
Gesù che dall’alto della Croce tende il suo braccio
destro e, con visibile affettuosa predilezione, lo posa
sulla spalla di Francesco. Proseguendo in senso
opposto due grandi tele che fissano la memoria di
altrettanti testimoni dell’Ordine cappuccino. Nella
prima si riconosce padre Pierre-Marie Benoît,
francese, che si prodigò instancabilmente a favore
degli ebrei perseguitati, impedendone la deportazione
nei campi di sterminio per un numero assai elevato,
circa 4.500; nella seconda si riconosce il beato
Giacomo da Ghazir, libanese, firmatario nel 1932
dell’acquisto del terreno dove ora sorge il nostro
Centro “Io sono la Luce del Mondo”. Entrambi
“esempi luminosi di come, in contesti diversi e in
condizioni difficili, è possibile mettere mente e cuore
al servizio di chi è nel bisogno, condannato il più delle
volte all’emarginazione” (Fr. Mauro Jöhri).
In questo stupendo contesto si è dunque svolto il
lieto evento dell’inaugurazione che segna l’inizio di un
traguardo che crediamo luminoso…
Nodari (Genesi del centro e presentazione delle opere
d’arte), e del Ministro generale, che fu rievocazione di
eventi e persone seguita dai dovuti ringraziamenti.
Al Patriarca era stato da noi affidato il compito di
intrattenerci sul motivo ispiratore del Centro: Gesù
Cristo Luce del Mondo. Egli, dopo aver esordito
richiamando le espressioni evangeliche al riguardo,
incentrò il suo intervento sulla testimonianza da dare a
chi ci sta intorno, ai destinatari di questa terra “siano
essi ebrei, cristiani oppure musulmani”. Tenne a
precisare essere questo uno dei temi del Sinodo della
Chiesa cattolica del Medio Oriente in corso a Roma in
queste settimane. Inoltre, in questa stessa ottica, il
Patriarca vede nel nostro Centro una forza e una
ricchezza aggiunte per la Chiesa Latina che “a
Gerusalemme conta un centinaio di congregazioni
religiose, di cui quattordici sono comunità contemplative”. “Ai nostri cari Padri cappuccini... vanno i nostri
auguri, la nostra benedizione e il nostro totale
appoggio. Che la Madonna di Palestina vi protegga”,
fu la sua conclusione.
Ed ora alcuni dettagli sulle opere d’arte che
arricchiscono l’aula-chiesa. Innanzitutto, a ridosso
della mensa eucaristica, sei pannelli, di altrettanti
artisti, che mirano ad illustrare il tema centrale di
Cristo-Luce. Non è arte figurativa: non inducono a
contemplare quanto piuttosto a riflettere. Muovendo
dal primo a sinistra di chi guarda, si va dall’esplosione
della luce generata dal Cristo Risorto e dilatata nei
quattro Evangelisti che ne hanno tramandato la lieta
notizia, all’irrompere della luce nel momento della
creazione quando l’uomo prende forma e vita ad
immagine del suo Creatore, alla luce generata dalla
Croce redentrice raffigurata da un rigagnolo rosso che
attraversa longitudinalmente la Croce stessa, alla luce
rappresentata da una lamina d’oro mentre si erge
impetuosa da materia resistente (ferro) a significare la
vita che nell’emergere vince la materia. Segue un
pannello che presenta una colonna sprigionante luce
che illumina il mondo e che ha alla sua base il pesce
(Ιχθυς), simbolo paleocristiano di Gesù Cristo. Da
ultimo si impone la luce intensa e bianca del “segno”
della Croce con la scritta “Ego sum lux mundi”,
annuncio di Redenzione per tutti gli uomini!
Il medesimo motivo della luce è ripreso nel
Tabernacolo (lato destro dell’aula) che porta impressa
una grande fiamma alla cui base è raffigurato il
crepitio del fuoco sprigionato dall’ardere della legna
che lo alimenta: evocazione della visione mosaica del
roveto che arde e non si consuma (Es 3, 4). Esso
appare come sotto un tendaggio, simbolo della tenda
del convegno.
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Segnalate iniziative, appuntamenti,
anniversari, momenti di festa.
Inviate anche ritagli di stampa …
Grazie!
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