Voci Fraterne - Frati Cappuccini Italiani
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Voci Fraterne - Frati Cappuccini Italiani
Voci Fraterne Curia Provinciale Frati Minori Cappuccini C.P. 3.157 - 30172 Venezia-Mestre tel. 041.950744 • fax 041.951952 email [email protected] N OTIZIARIO DEI CAPPUCCINI DEL VENETO E FRIULI-V ENEZIA GIULIA ANNO XIV - N. 5 SETTEMBRE-OTTOBRE 2010 ▓▓▓▓▓Agenda ▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓ PRIME PROFESSIONI A LOVERE Sabato 16 ottobre 2010. Padova: celebrazione dei giubilei. Sabato 16 ottobre 2010. Chiampo (VI): giornata francescana. Lunedì 18 ottobre 2010. Milano: prolusione anno accademico 2010-2011. Giovedì 21 ottobre 2010. Padova: incontro ex-missionari. 25-26 ottobre 2010. Terzolas TN: incontro interprov. dei religiosi fratelli. Lunedì 15 novembre 2010. Padova: incontro dei guardiani. 17-18 novembre 2010. Villafranca di Verona: incontro interprovinciale di formazione permanente. Sabato 20 novembre 2010. Lendinara: ammissione al postulato di 8 giovani. ▓▓▓▓▓Notizie Sabato 11 settembre 2010, ore 16.00, presso la basilica di S. Maria in Valvendra in Lovere (BG), i quattro giovani: ff. Luca Mantovani (Prov. Milano), Andrea Poerio (Prov. Milano), Lorenzo Scontrino (Prov. Venezia) e Luca Pedrotti (Prov. Trento) hanno emesso i voti temporanei al termine dell’anno di noviziato nelle mani dei rispettivi Ministri provinciali. e cronache▓▓▓▓ Celebrazione del 25.mo di professione religiosa. Martedì 7 settembre 2010 ff. Gianni Bordin, Giovannino Piccolotto, Massimo Saccardo e Fabio Squizzato si sono ritrovati nel convento di Lendinara per ricordare i 25 anni della loro professione religiosa (impossibilitati ad intervenire gli altri due compagni: Massimo Rosina e Michele Foresti). All’incontro ha partecipato anche fr. Pacifico Scardoni, per un periodo in noviziato con loro. Momento clou della festa è stata la celebrazione dell’Eucaristia, presieduta da fr. Gianni, il più anziano del gruppo. È seguita la cena in un locale della zona, dove, consumando una buona pizza, hanno richiamato alla memoria e al cuore gli anni passati nella famiglia francescanocappuccina, grati al Signore e a tutti coloro che hanno trovato sul loro cammino. Trasferimenti: fr. Gianni Bordin: da Lendinara a Rovigo, pastorale locale: fr. Renzo Manfrin: da Rovigo ad Asolo, vicario, confessore, pastorale locale; Da sinistra: fr. Luca Mantovani (Milano) - fr. Lorenzo Scontrino (Venezia) - fr. Luca Pedrotti (Trento) - fr. Andrea Poerio (Milano) La celebrazione è stata presieduta da fr. Alessandro Ferrari, Ministro provinciale di Milano, e concelebrata dai Ministri provinciali di Trento e di Venezia. Numerosi i frati cappuccini presenti, venuti dalle tre Province, e parenti e amici: la basilica era gremita di fedeli. Il Ministro provinciale di Trento, fr. Modesto Sartori, ha proferito l’omelia, nella quale ha ricordato ai giovani l’impegno grande del sì a Dio, mettendo in evidenza il significato della consacrazione al Signore nella famiglia francescano-cappuccina. I quattro neoprofessi proseguiranno la formazione a Milano, nella tappa del postnoviziato. 1 Voci Fraterne ·5/2010 fr. Claudio Favero: da Bassano del Grappa ad Asolo, docente, confessore; fr. Giorgio Semenzato: da Bassano del Grappa ad Asolo, sarto provinciale, servizi fraterni; fr. Michele Munari: da Bassano del Grappa ad Asolo, assistente regionale OFS Veneto; fr. Elio Cella: da Asolo a Bassano del Grappa, pastorale locale; fr. Ivo Facci: da Asolo a Thiene, sacrista, pastorale locale; fr. Massimo Saccardo: vicario della fraternità di Lendinara e maestro dei postulanti; fr. Rino Panizzo: vicario della fraternità di Bassano del Grappa, responsabile dell’infermeria fr. Severino Trentin: da Padova a Gorizia, pastorale locale. Eseguito nella Basilica di S. Pietro in Vaticano un brano musicale di fr. Giosuè Battistin. Al termine della consacrazione episcopale di mons. Valentino Di Cerbo, nominato vescovo di AlifeCaiazzo (Caserta), avvenuta il 1° maggio 2010 nella Basilica di San Pietro in Vaticano, la Schola cantorum diocesana di Alife ha cantato il solenne “Inno alla Madonna di campanile”, per voce o organo, composto nel 2001 dal nostro confratello Giosuè Battistin, in occasione del 3° centenario dell’omonimo santuario mariano di Frasso Telesino (Benevento), paese natale del presule. Festa di S. Francesco a Verona. Nella suggestiva cornice del giardino, attorniato dalle mura merlate medievali, antistante la chiesa di “San Bernardino” dei Frati Minori in Verona, nei vesperi della domenica 3 ottobre 2010 tutti i francescani e le francescane della città scaligera si sono dati appuntamento per celebrare il transito del Serafico Padre San Francesco per la prima volta tutti assieme sotto il segno del Poverello. Erano circa duecento. La celebrazione, presieduta dai tre guardiani della città: Conventuali, Minori e Cappuccini, iniziata con una cena frugale, si è protratta fino a notte con una veglia rallegrata dai canti, da una curata simbologia liturgica e con giochi di luce notturni. La nostra fraternità del “Barana” era presente pressoché al completo. La stessa, il giorno successivo, nella solennità di San Francesco, ha invitato a pranzo tutti i sacerdoti diocesani delle parrocchie vicine al nostro convento. Festa di S. Francesco a Gorizia. Nell’ambito dei festeggiamenti in onore di San Francesco d’Assisi, nei quali si è voluto raccontare come la spiritualità del Serafico Padre vive oggi nei suoi figli, fr. Aurelio Blasotti, la sera del 2 ottobre 2010, ha tenuto una conferenza nella sala patronale “Pastor Angelicus” della parrocchia del duomo dal titolo significativo: «Come trasformare il dolore in amore, una disgrazia in grazia e uno stato di disabilità in una potente energia di salvezza – ovvero – L’esperienza mistica del dolore della francescana secolare venerabile Concetta Bertoli da Mereto di Tomba». Moderatrice della serata la dottoressa Chiara Bregant dell’A.M.C.I. (Associazione Medici Cattolici Italiani) della sezione di Gorizia. È seguito poi un interessante dibattito. Altri significativi momenti, molto partecipati che hanno qualificato la festività, sono stati la benedizione degli animali, la liturgia del Transito di San Francesco con la benedizione e distribuzione degli “struki” (tipici dolci locali) in ricordo dei mostaccioli di Frate Jacopa, l’omaggio floreale al monumento al Santo antistante la chiesa e la solenne celebrazione eucaristica, presieduta dall’arcivescovo metropolita mons. Dino De Antoni, concelebrata dai sacerdoti della città e animata dalla Cappella del Duomo, presenti autorità civili e militari. È seguito poi un assai assortito rinfresco aperto a tutti. Esperienza all’Eremo S. Leopoldo (16-22 agosto 2010). “Chiamati sul monte” (a cura di Lorenzo Pellizzari, ora postulante a Lendinara). «Monte Bertiaga, 1350 metri d’altitudine. Eravamo in 16 giovani quest’anno a concludere l’anno di incontri vocazionali, regalandoci del tempo per stare con il Signore e metterci in ascolto del suo progetto di vita per noi. Giovani tra i 19 e i 38 anni (alcuni che già frequentavano il convento ed altri alla prima esperienza con i frati), chiamati a condividere le nostre esperienze di vita, ma soprattutto le differenti modalità con cui il Signore si fa presente nelle nostre vite e ci invita a seguirlo sulla sua strada. Accompagnati da ff. Luciano Pastorello, Alessandro Carollo e altri frati, abbiamo convissuto per una settimana suddividendoci i compiti per prenderci cura dell’Eremo San Leopoldo, costruito dai frati con l’aiuto di molti volontari, che ci è stato amorevolmente messo a disposizione e che ha rappresentato lo splendido scenario delle nostre riflessioni. La vista dall’Eremo domina su tutta la piana sottostante, ma ci ha permesso di tenerci a distanza dai rumori e dai ritmi di laggiù. Questo mi ha inevitabilmente portato da una parte a pensare ai frequenti “ritiri” di Gesù sul monte per pregare, e dall’altra di fare un parallelismo con la vita cappuccina: ritirati sì a pregare, ma a due passi dal mondo che resta così sempre a portata, pronti a rituffarsi in esso, perché questa è la loro chiamata di “frati tra la gente”. Per la riflessione quotidiana ci hanno accompagnato le catechesi preparate sapientemente da fr. Alessandro. Gli spunti per riflettere sulla nostra chiamata consistevano ogni giorno in una semplice, ma “gustosa” lettura della vocazione dei primi discepoli, della “vocazione” di Paolo e della Vergine Maria, soffermandoci poi sulle due figure: quella di 2 Voci Fraterne ·5/2010 Luoghi e numeri della formazione iniziale LUOGO CLASSE SCOLASTICA FORMANDI Rovigo (tot. 34) I media II media III media I superiore III superiore 7 14 7 5 1 Thiene (tot. 6) Accoglienza vocazionale 6 Postulato (8) Prov. Veneta (2) Prov. Lombarda (5) Del. Ungheria (1) Prov. Lombarda Lendinara (RO) Accoglienza vocazionale (1) Lovere (BG) Milano (tot. 13) Noviziato (3) ff. Alberto Lobba, Piergiacomo Maria Boffelli, Davide Horeschi (MI) I anno (4) ff. Luca Mantovani e Andrea Poerio (MI), Luca Pedrotti (TN), Lorenzo Scontrino (VE) ff. Claudio Pattaro e Moreno Cuccarollo (VE), Daniele Grossule, Massimiliano Laini e Stefano Luca (MI) ff. Paolo Bottinelli, Marco Dellon, Claudio Doriguzzi e Cristian Limonta (MI) II anno (5) VI anno (4) III teologia (3) Venezia (tot. 12) IV teologia (4) V teologia (3) VI teologia (2) ff. Nicola De Pretto (VE); Raffaele Orlando e Samuele Ossola (MI) ff. Davide Campesan e Giovanni Fontolan (VE); Alessandro De Marchi e Fabrizio Feola (MI) ff. Luigi Carlea, Massimo Ezio Putano e Marco Sfriso (VE) ff. Andrea Marchioro e Gianfranco Tinello (VE) Studenti Università pontificia lateranense - Diritto canonico a Roma Università pontificia salesiana - Pastorale giov. e catechetica Istituto superiore di Teologia morale - Accademia alfonsiana Pontificio ateneo sant’Anselmo - Liturgia Università pontificia salesiana - Pedagogia vocazionale Università pontificia Lateranense - Istituto Utriusque Iuris Università pontificia salesiana - Pedagogia vocazionale Università pontificia salesiana - Psicologia fr. Claudio Martinello fr. Luigi Bertiè fr. Alex Pozzato fr. Benedito de Jesus E. Carlos fr. Pedro Binji fr. Filipe Tula Quiviangui fr. Eurico Manuel Francisco fr. Nsukula Kimbangi Filipe a Padova Facoltà teologica del Triveneto - Teologia pastorale Facoltà teologica del Triveneto - Teologia pastorale Facoltà teologica del Triveneto - Teologia spirituale fr. Juan Moreno Cuevas fr. Esterino Biesuz fr. Luca Zampieri a Milano Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale -Teologia morale fr. Francesco Zoccatelli Pietro (tradimento seguito da pentimento e ricerca del perdono) e quella più conflittuale e purtroppo molto attuale di Giuda (che non cerca il Cristo, ma decide da solo tragicamente del suo futuro). Alle catechesi si sono aggiunti momenti di riflessione personale (un giorno anche di deserto, cioè soli, sparsi per i pascoli circostanti), momenti di condivisione in gruppi (ottimi per «aprirci» tra noi e con i frati) ed infine importanti momenti di convivialità. Avevamo anche due cari frati, fr. Silvano Scolaro e fr. 3 Voci Fraterne ·5/2010 Alfredo Feracin, che si preoccupavano non “morissimo di fame”, presi dal “troppo” meditare. È bello vedere che bastano pochi giorni assieme, spesi con semplicità aprendo il nostro cuore al Signore e confrontandoci tra noi, per portare a casa pace e serenità e la consapevolezza che “Dio ci ama!”. Tra tutti, ho portato con me l’importante insegnamento di “cercare il suo volto” sempre, anche e soprattutto nei momenti più duri!». familiare dove c’è tutto quello che serve per fare fraternità. - Il suo essere cara a frate Francesco. Anche la Fraternità di Accoglienza Vocazionale Giovanissimi è un luogo caro a noi frati che vogliamo custodire e seguire con particolare attenzione. I ragazzi che vivono in questo ambiente provengono dal nostro seminario minore o dai nostri gruppi David e Takabanda. - Il suo essere stata ricostruita da san Francesco. San Francesco e santa Chiara vogliono essere i punti di riferimento per un discernimento vocazionale. Conoscere Gesù attraverso questi nostri santi è certamente un aiuto per la crescita dei ragazzi. - Il suo essere luogo di preghiera. Anche la Fraternità di Accoglienza Vocazionale Giovanissimi vuole mantenere l’importanza della preghiera occasione per stare con Dio e trovare la giusta carica per vivere da cristiani. - Il suo essere all’interno di una basilica. La Fraternità di Accoglienza Vocazionale Giovanissimi non solo fisicamente è all’interno del convento e della comunità vocazionale delle medie, ma è all’interno del percorso di animazione vocazionale che noi frati cappuccini offriamo a tutti quei giovani che vogliono crescere cristianamente. * E per la scuola? La città di Rovigo offre molti indirizzi: umanistico, scientifico, tecnico e professionale. La scuola è quindi esterna offrendo così la possibilità di relazionarsi con altri giovani e con il mondo di cui facciamo parte. Al termine della scuola la vita continua in fraternità assieme ai compagni di viaggio, nello studio, nel gioco, nel divertimento e nella preghiera per crescere assieme con il Signore Gesù. Non mancheranno le feste, i giochi e le uscite. Insomma la Fraternità di Accoglienza Vocazionale Giovanissimi è una realtà veramente viva e gioiosa. Scoprirai che vivere assieme con giovani della tua età e con i frati è proprio una bella esperienza. Per altre informazioni visitate il sito della pastorale vocazionale: www.giovaniefrati.it. Da Rovigo: oltre i numeri… * «La situazione della Fraternità Vocazionale Medie – spiega il direttore del seminario cappuccino di Rovigo, fr. Marco Putin - a mio modo di vedere è serena. Le nuove entrate distribuite nelle tre classi delle medie hanno dato un’ondata di novità e di spinta a tutte le iniziative del seminario. Tutti i ragazzi si sentono motivati e con la voglia di mettersi in gioco. Sembra siano disponibili a una proposta cristiana e vocazionale. Da non mettere da parte i genitori dei ragazzi che hanno già vissuto uno o due anni qui con noi. Sono ben contenti dell’esperienza non solo per i loro figli che vedono cambiati, ma si sentono loro stessi cambiati e inseriti in quella che noi chiamiamo “Famiglia Francescana”. Un buon lavoro è stato fatto anche durante l’estate dando a tutti i genitori la possibilità di passare alcuni giorni con noi frati nella nostra casa di Borca di Cadore. Quest’anno abbiamo intenzione di coinvolgere il più possibile i genitori nel delicato cammino di formazione dei ragazzi. Sentiamo la necessità di una più stretta collaborazione e condivisione di valori formativi, che certamente andranno a beneficio di tutti». * “Novità delle superiori a Rovigo”. Fraternità di Accoglienza Vocazionale “La Porziuncola”. «La Fraternità di Accoglienza Vocazionale Giovanissimi – spiega sempre fr. Marco Putin - è e vuole essere un luogo speciale per quei giovani delle superiori che vogliono fare un esperienza eccezionale di cammino vocazionale. Tutti i giovani si chiedono che cosa fare della propria vita. Riconoscono che la vita è un dono da mettere a disposizione degli altri. Camminare assieme a dei frati educatori e vivere in un ambiente di ricerca vocazionale è certamente un aiuto per trovare risposta alla domanda: “Signore che cosa vuoi che io faccia?”. * Perché “Porziuncola”? La scelta di questo nome non è stata casuale. La piccola chiesetta della Porziuncola in Assisi racchiude in sé molteplici significati. - Il suo essere piccola. È un po’ quello che caratterizza la Fraternità di Accoglienza Vocazionale Giovanissimi un piccolo numero di ragazzi che hanno deciso di mettersi in gioco. Vivendo in un ambiente veramente I frati cappuccini di Gorizia: una presenza significativa. “Il piccolo” di Trieste, 5 ottobre 2010, ha presentato la famiglia dei cappuccini a Gorizia, dando anche una breve statistica della famiglia francescana in Italia e nel mondo. «La fraternità dei cappuccini di Gorizia, composta attualmente di appena cinque frati, - scrive il giornale - sono attivi nella zona, ben amati e stimati. I cappuccini a Gorizia hanno avuto una storia gloriosa, sono sempre stati un punto di riferimento per la chiesa locale e la popolazione: una presenza laboriosa. Il loro insediamento a Gorizia risale al 1596 con il fondatore padre Lorenzo da Brindisi, santo e dottore della Chiesa. La chiesa che è 4 Voci Fraterne ·5/2010 rimasta sempre ubicata allo stesso posto, sorgeva allora in una zona semiperiferica proprio per i vasti terreni che la circondavano. Nell’immediato dopoguerra primeggiava la figura di padre Stefano che con il suo cavallo e il suo carro si faceva trainare in tutte le zone periferiche della città e circondario per reperire generi alimentari o prodotti della terra da destinare alla mensa dei poveri. Gli agricoltori si dimostravano oltremodo generosi nelle donazioni così come lo storico panificio di Stefano Viatori di via Duca d’Aosta che ha sempre regalato il pane. Ma primeggiavano altrettante figure di educatori, di conferenzieri, confessori e padri spirituali. Indimenticati restano i nomi di padre Gentile, fratello di padre Stefano, di padre Cesario e di padre Emanuele attualmente al santuario di Castelmonte a 99 anni di età. In anni più recenti, spicca la figura di padre Riccardo che ha contrassegnato una lunga stagione pastorale supportando anche l’ufficio e la gestione della parrocchia di Santa Maria Assunta così intitolata, per un periodo, la chiesa dei cappuccini. Ad esso è da affiancare pure la figura di fra Giocondo conosciuto in tutta la città per la questua. È indimenticabile la genialità musicale di padre Mariano Miolli compositore organista che ha contrassegnato i primi anni anche il mondo musicale cittadino avendo un ruolo primario nella organizzazione del concorso corale “Seghizzi” e in quello di violino “Rodolfo Lipizer”. Altri pastori come padre Vincenzo o superiori come padre Antonio Dalle Rive e il compianto padre Giorgio Cavedale, scomparso circa 6 anni fa lasciando un forte rimpianto e affetto in quanti l’hanno conosciuto e stimato. Oltremodo esaltante rimane, per diversi anni, la permanenza nella comunità di Gorizia di padre Umberto De Carli, una figura dotata di un carisma eccezionale, attualmente nell’infermeria di Conegliano. E da ultimo, l’attuale L’archivista provinciale ci ha lasciato... Il 15 settembre 2010 è ritornato alla casa del Padre fr. Celestino Coletti, nostro archivista provinciale da 17 anni (eccolo, qui a destra). Lo vedevamo ore e ore tra i documenti e gli armadi dell’archivio. Tutti abbiamo ammirato la sua pazienza, la sua diligenza, la sua precisione: sempre ben disposto con tutti. Ha organizzato l’archivio provinciale come nessuno aveva fatto finora. Il tempo maggiore della sua vita l’ha donato, però, al Brasile: per 35 anni missionario in Paraná - S. Catarina. Rientrato in Italia si è dedicato con amore anche al ministero della riconciliazione. Aveva 87 anni di età, 69 di vita religiosa e 62 di sacerdozio. “È stato bello vivere con te, padre Celestino, beneficiando dei doni di umanità, sapienza e serenità da te profusi con gioia e generosità nel tuo impegno missionario in Brasile e nel tuo prezioso servizio come illuminato confessore e come diligente archivista. Con profonda e affettuosa gratitudine” I tuoi confratelli 5 Voci Fraterne ·5/2010 Pastorale Giovanile-Vocazionale Percorsi vocazionali 2010-2011 Due proposte per crescere nella fede… Sono davvero tante – molte di più di quanto si pensi – le persone che desiderano riscoprire la bellezza della fede cristiana, in un mondo che spesso propone modelli di vita alternativi, anzi, in aperto contrasto con lo stile del Vangelo. Tra esse, giovani e adulti, genitori e fidanzati, coppie sposate e ragazzi che si stanno aprendo alla vita. A volte basta un momento di silenzio, un incontro con una persona speciale o l’alba che si rispecchia nel mare per far emergere quell’intimo desiderio che vive nascosto nel profondo del cuore: «Il tuo volto, Signore, io cerco» (Sal 27,8). Per rispondere a questo bisogno impellente di dare una direzione, uno scopo alla vita, noi frati cappuccini proponiamo due percorsi per crescere nella fede e nella conoscenza del cuore di Dio. 1. «Cosa vuoi che io faccia?». Il percorso è rivolto a tutti i giovani (maschi), dai 19 ai 33 anni, che intendono verificare la possibilità della chiamata da parte del Signore alla vita francescana-cappuccina. Mediante il confronto con alcuni personaggi biblici e con l’esperienza di Francesco d’Assisi, il percorso vocazionale offre l’opportunità di decifrare i segni che il Signore ha posto nella storia personale di ciascuno, per arrivare a comprendere ed accogliere la chiamata divina a donare a Lui tutta la vita, seguendolo sulla strada del Poverello di Assisi. Il percorso è costituito da 7 weekend che si svolgeranno presso il Centro di Pastorale Giovanile-Vocazionale di Thiene (VI), e sarà concluso da una settimana di campo vocazionale nell’incantevo le cornice dell’Eremo san Leopoldo, sul monte Bertiaga. Le date sono le seguenti: 27-28 novembre 2010; 15-16 gennaio 2011; 19-20 febbraio 2011; 19-20 marzo 2011; 08-10 aprile 2011 (pellegrinaggio vocazionale ad Assisi); 14-15 maggio 2011; 11-12 giugno 2011 (veglia di Pentecoste); 22-28 agosto (settimana vocazionale). Per maggiori informazioni: f. Alessandro Carollo o f. Marco Moretto - Centro di Pastorale Giovanile-Vocazionale - Thiene (VI) - tel. 0445368545 / 0445361353; www.giovaniefrati.it. 2. «Betania». Questo secondo itinerario prende il nome dalla cittadina dove abitavano gli amici più cari di Gesù, Marta, Maria e Lazzaro (cfr. Gv 11,1-44; 12,1-11). Esso si rivolge a tutti i giovani, maschi e femmine, a partire dai 18 anni compiuti, ad animatori e catechisti e a chiunque desideri vivere un cammino di spiritualità e di condivisione della fede, nello stile della fraternità francescana. Una particolare attenzione sarà data alla ricerca e all’approfondimento della chiamata di Dio, per poter scoprire e realizzare il progetto di vita che Egli da sempre ha sognato e desiderato per ciascuno di noi. Il percorso – che vede la collaborazione dei frati cappuccini del Veneto-Friuli V.G. e del Trentino e di alcune religiose che operano nelle nostre zone – si svilupperà nei seguenti weekend: 4-6 dicembre 2010: Arco di Trento; 25 -27 febbraio 201: Thiene (Tre giorni biblica); 25-27 marzo 201: Arco di Trento; 7-8 maggio 2011: Cremona (Meeting giovani, organizzato dai frati cappuccini del Veneto, del Trentino e della Lombardia); 3-5 giugno 201: Caorle (VE). superiore padre Mario Stocco, persona piena di equilibrio e di grande disponibilità che vanta una lunga esperienza pastorale, missionario per 34 anni: 14 anni in Angola e 20 anni in Capo Verde, nell’Atlantico di fronte alla città di Dakar. Mestre: festa della Madonna del Don. Il 9-10 ottobre 2010 si sono svolti i tradizionali festeggiamenti in onore della Madonna del Don, un’icona della Vergine addolorata, donata da una donna ucraina ai nostri soldati in prima linea nella guerra di Russia, portata in Italia, durante gli anni dalla seconda guerra mondiale, dal cappellano degli alpini, padre Policarpo Narciso Crosara, OFMCap. e ora custodita nella chiesa dei Cappuccini di Mestre. Una festa, popolare e religiosa, patrocinata dal Comune e promossa dell’Associazione nazionale Alpini, si svolge dal 1966 a Mestre ed è giunta quindi alla 44ª edizione. Al termine della s. Messa di domenica delle ore 11.30, presieduta dal vicario del convento dei Cappuccini di Mestre, fr. Amedeo Bordignon, in rappresentanza del superiore, ha avuto luogo il rito dell’offerta dell’olio da parte della sezione degli Alpini di Brescia - Salò Valcamonica, per le lampade che ardono sull’altare, dove è custodita l’icona della Madonna. Sabato 9 ottobre alle 20.30 nella stessa chiesa si erano esibiti i cori alpini Marmolada e Alte Cime. Nella mattinata di domenica i festeggiamenti hanno visto l’incontro degli alpini con le autorità cittadine al Municipio di via Palazzo e nel pomeriggio il concerto delle fanfare di Ala e Brescia, l’alzabandiera in piazza Ferretto e la deposizione di una corona di alloro alle lapidi dei caduti. Nomine e riconoscimenti. * Il Direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Lorenzo Giustiniani in Venezia, prof. Fabio Tonizzi, con lettera del 1° settembre 2010 ha nominato fr. Gianluigi Pasquale, OFMCap., “Docente Incaricato” per l’Anno Accademico 2010- 6 Voci Fraterne ·5/2010 ▓▓▓▓▓Cultura▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓▓ 2011 per i corsi: Mistero di Dio e Cristologia. * In data 18 marzo 2010, il Rettore dell’Università degli Studi di Sassari, prof. Attilio Mastino, ha premiato fr. Gabriele Bortolami, OFMCap., studente nella facoltà di Lettere e Filosofia, a seguito della valutazione positiva distinta della propria carriera universitaria, con l’assegnazione di un PC portatile. * Fr. Luigi Bertiè, OFMCap., ha ricevuto l’encomio dell’Università Pontificia Salesiana di Roma per gli ottimi risultati conseguiti durante l’anno accademico 2009-2010, ottenendo anche l’esonero parziale delle tasse accademiche. * Fr. Filipe Tula Quiviangui, che ha frequentato un corso di inglese al LADO - International College (Washington, USA) dal 19 luglio al 19 settembre 2010, ha completato positivamente i primi due livelli del Programma intensivo con la nota di 89%. Segnalazioni editoriali: GALIMBERTI U., Senza l’amore la profezia è morta. Il prete oggi, a cura di GIANLUIGI PASQUALE OFM Cap., (La Stola e il Grembiule), Cittadella Editrice, Assisi (PG) 2010, 134 pp. [Con fascetta rossa in sovraccoperta per la pubblicizzazione]. PASQUALE GIANLUIGI, ed., 365 días con el Padre Pío. Traducido del italiano por: Elías Cabodevilla Garde, Capuchino, con la colaboración para México de Rita Narcedalia de Hernández, Pío Pioducciones, S.A. de C.V. Anahuac (México) 2010, 365 pp. [Cartonato con sovraccoperta plastificata a colori. Ed. orig.: ID., ed., 365 giorni con Padre Pio, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2007, 350 pp.]. ID., Se la parola “amore” fa rima con “libertà”, in U. GALIMBERTI, Senza l’amore la profezia è morta. Il prete oggi, a cura di Gianluigi Pasquale OFM Cap., (La Stola e il Grembiule), Cittadella Editrice, Assisi (PG) 2010, pp. 5-13. [Con fascetta rossa in sovraccoperta per la pubblicizzazione]. ID., Il principio fondamentale della teologia cristiana della storia: nulla è profano se tutto va santificato, in H.-I. MARROU, Teologia della storia, Introduzione, revisione della traduzione e delle note di Gianluigi Pasquale, (Già e Non-Ancora), Jaca Book, Milano 2010, pp. 15-45. MARROU HENRI-IRÉNÉE, Teologia della storia, Introduzione, revisione della traduzione e delle note di GIANLUIGI PASQUALE, (Già e Non-Ancora), Jaca Book, Milano 2010, 200 pp. MĚŘÍNSKÁ JITKA, Jan Zrzavý e Venezia. Il pittore ceco e i suoi ritorni nella città di san Marco, Traduzione dal ceco Giobatta Bucciol, Brno (CZ) 2010, 48 pp. [Informazioni e testimonianze di ff. Dario Zardo, Antonio Moro e Celestino Coletti]. TADIELLO ROBERTO, Salvezza e altri corollari nel Deutero-Isaia, in Annali di Storia dell'Esegesi 27/1 (2010) 291-306. Arrivi. Dalla Viceprovincia di Angola: fr. Roberto Donà (30.08.2010), mons. Vicente Carlos Kiaziku (02.09.2010), fr. Giuseppe Priante (06.09.2010), fr. Gabriele Bortolami (08.09.2010), fr. Pietro Tosato (27.09.2010), fr. António Dalton (08.10.2010); dalla Grecia: fr. Angelo Scalco (03.08.2010), fr. Giulio Gramegna (31.08.2010), fr. Giorgio Basso (06.09.2010); da Gerusalemme: fr. Leopoldo Callegaro (02.09.2010), fr. Fabio Miglioranza (29.09.2010), ff. Roberto Genuin, Leopoldo Callegaro, Luca Trivellato (30.09.2010); dal Paraná-S. Catarina: fr. Pasquale Benedetti (01.08.2010), fr. Giacomo Manfrin (28.09.2010). Partenze. Per l’Angola: fr. Gabriele Bortolami (19.09.2010); fr. Mariano Demeneghi (22.09.2010), mons. Vicente C. Kiaziku (08.10.2010), fr. Giuseppe Priante (16.10.2010); per la Grecia: fr. Angelo Scalco (10.09.2010), fr. Giacomo Manfrin (29.09.2010), fr. Giorgio Basso (02.10.2010); per Gerusalemme: ff. Roberto Genuin, Leopoldo Callegaro, Luca Trivellato (26.09.21010); per il Paraná-S. Catarina: fr. Giacomo Manfrin (19.08.2010), fr. Benedetti (06.10.20). Lendinara: nuovo numero di fax. Il convento di Lendinara ha ora il seguente numero di fax: 0425 604828. Il bollettino medico registra il ricovero ospedaliero Varie Nella prestigiosa Rivista “Città di Vita” è stata recentemente pubblicata la relazione che fr. Lorenzo Tel tenne a Venezia martedì 30 giugno 2009 durante la Giornata di Studio sul tema “Vivere assieme. Tradizione induista e cristiana-francescana”, allora organizzata dallo Studio Teologico affiliato “Laurentianum” di Venezia, affiliato alla Pontificia Università «Antonianum» in Roma, in concertazione con l’Università degli Studi “Ca’ Foscari” della Città, che vide pure la partecipazione di Swami Brahmeshananda, monaco induista della Congregazione di Ramakrishna mission (di Chandigarth-India). Con questo articolo si completa adesso la pubblicazione integrale degli “Atti” di quella Giornata di Studio: LORENZO TEL, Francesco di Assisi e il suo mondo fatto di fratelli e di sorelle, in Città di Vita 65 (2010/3) 129-136”. Dal 3 al 19 settembre 2010 presso la Parrocchia «St. Philip Neri» dei Cappuccini in Toronto (Ontario, Canada) di fr. Adolfo Cleto Barbiero (a Conegliano) e di p. Flavio Roberto Carraro (a Negrar). “Sorella morte corporale”. In questo periodo sono tornati alla casa del Padre: fr. Pietro Cavasin (Conegliano, 05.09.2010) di anni 80; fr. Gino Tinazzi (Conegliano, 15.09. 2010) di anni 88; fr. Celestino Coletti (Conegliano, 15. 09. 2010) di anni 87 (cf. servizio a pag. 5); fr. Terenzio Zen (Bassano del Grappa, 02.10. 2010) di anni 85. 7 Voci Fraterne ·5/2010 fr. Gianluigi Pasquale ha tenuto una missione per la Novena di Padre Pio, sia alla comunità di lingua inglese (511) che a quella di lingua spagnola e italiana (13-18). Agli ultimi tre giorni (15-18) ha partecipato anche S. E. R. Mons. John Corriveau OFM Cap., vescovo di Nelson (Canada), di passaggio per Toronto. Presso il Convento dei Frati Minori di Maiori (SA) si è svolto, dal 20 al 24 settembre 2010, l’incontro annuale di formazione per i Docenti degli Studi Teologici affiliati alla Pontificia Università «Antonianum» in Roma, provenienti da tutto il mondo. Dalla nostra Provincia era presente fr. Gianluigi Pasquale e, dal Convento di Venezia, il neoeletto Prefetto dello Studio Teologico «Laurentianum» fr. Angelo Borghino. Invitato dal Consiglio Regionale OFS-GiFra della Campania, nel Palazzo Arcivescovile di Napoli sabato 25 settembre 2010 fr. Gianluigi Pasquale ha tenuto una conferenza dal titolo: «L’intuizione del pensiero san francescano e la sua perenne attualità nel mondo contemporaneo». ▓▓▓▓Viceprovincia di Angola essere in sette) … e siamo partiti, animati e incoraggiati da fr. Roberto, nonostante le nostre paure e titubanze: Ivana e Daniela da Gorizia, Simone da Mira e Paolo da Pordenone. È incredibile come un viaggio possa restare e resterà nel cuore per sempre, grazie anche a fr. Giuseppe Priante che ci ha accolti a Huambo la prima settimana, a fr. Graziano De Angeli che ci ha inseriti a Damba per due settimane, a fr. Danilo Grossele e fr. Giampaolo Pegoraro per i tre giorni meravigliosi vissuti a Mbanza Congo. Ci siamo trovati benissimo e accolti fraternamente da parte di tutti i frati! Ciò che a noi più stava a cuore era lo stare con la gente angolana, entrare nella loro vita quotidiana, stare nei villaggi, entrare nelle loro case, stare con i bambini e così è stato fatto e realizzato! Abbiamo cercato di fare un po’ di animazione nei villaggi, tra i meninos del Centro “Giorgio Zulianello”, coinvolgendo i tanti bambini ai quali bastava un sorriso, una stretta di mano, una lecca-lecca per essere felici! Abbiamo ascoltato le loro storie, le storie di tanti frati missionari e delle suore missionarie, che sono rimasti accanto alla povera gente, soprattutto negli anni della guerra, dimostrando forza e coraggio. Era bello alla sera trovarsi in cerchio attorno a qualche frate missionario che ci raccontava tutte queste cose e avventure. È vero: pensavamo di andare là per donare qualcosa e invece abbiamo ricevuto più di quello che siamo riusciti a dare! Siamo tornati a casa più ricchi “dentro”. Ora ci auguriamo che altri giovani, magari sentendo la nostra testimo-nianza positiva decidano di ▓▓▓▓▓▓ Primo campo giovani in Angola (a cura di fr. Roberto Donà). Un’esperienza riuscita, vissuta nel mese di agosto con quattro giovani accompagnati dal segretario delle missioni, fr. Roberto Donà. Un mese scandito in tre tappe: Huambo, Damba, Mbanza Congo. Ecco la testimonianza di uno di loro: «Alla fine ci siamo trovati in quattro (dovevamo Ordinazioni sacerdotali a Camabatela Domenica 29 agosto 2010 alle 9.00 nella chiesa parrocchiale di S. Francesco di Assisi in Camabatela (K. Norte) sono stati ordinati presbiteri, per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria di mons. Vicente Carlos Kiaziku, vescovo di Mbanza Kongo, fr. Henrique Monteiro, fr. Justino Pedro Bunga, fr. Tomás Ginga Panzo Suva, fr. Domingos Matondo Gabriel. Da sinistra: ff. Henrique Monteiro,Tomás Ginga e Domingos Matondo; fr. Justino Pedro è nascosto 8 Voci Fraterne ·5/2010 della situazione, mons. Papamanolis ha vergato di suo pugno una lettera alquanto vivace e “pepata” indirizzata al ministro dell’Istruzione ricordandogli che, qualora non si fosse arrivati ad una chiarificazione ragionevole e ad una rettifica del decreto, sarebbe stato necessario ricorrere al tribunale europeo. Il ministro, mostratosi molto disponibile, ha subito dato una rapida soluzione del problema. Dal 14 al 20 settembre abbiamo avuto la visita di due confratelli cappuccini maltesi. Si sono fermati con noi alcuni giorni, hanno visitato un po’ Atene e dintorni sempre accompagnati dalla solerte premura di fr. Jesmond. A seguire abbiamo ospitato pure per un paio di giorni quattro monaci ortodossi russi. Nonostante qualche problema di comunicazione, la loro è stata una presenza positiva: un piccolo segno di comunione fatto in modo molto ordinario. Festa di S. Francesco d’Assisi. Anche qui in Grecia per ricordare con solennità la santità del Poverello si mobilitano le forze. Sia a Syros che ad Atene la celebrazione ha avuto molto concorso di popolo. Se qualcuno per curiosità volesse “vedere” di persona com’è andata la festa ad Atene è sufficiente che si rechi all’indirizzo http://www.youtube.com/ watch?v=UqcuEfeQJgw e troverà un breve filmato della s. Messa e della processione. vivere questa esperienza con lo stesso entusiasmo e disponibilità». Mons. Vicente Carlos Kiaziku al corso per i nuovi vescovi:. Il 6-18 settembre 2010 Mons. Vicente Carlos Kiaziku, vescovo di Mbanza Congo, ha partecipato in Vaticano al corso promosso dalla Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli per i vescovi di recente nomina. Il segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, parlando a loro disse che il vescovo deve aiutare con l’esempio e il fraterno sostegno i sacerdoti a seguire la loro vocazione e a vivere il proprio ministero, essere “segno vivo di Gesù”, “pastori” e “sentinelle”, efficaci nel mostrare Cristo al mondo, appassionati nell’annunciare il Vangelo ed esempi con la propria vita. ▓▓▓▓▓ Delegazione di Grecia ▓▓▓▓▓▓▓ “Epikoinonia” 5/2010 a cura di fr. Luca Romani Con l’inizio del mese di settembre la nostra fraternità di Atene si ricompatta. Fr. Pietro torna dalle vacanze e quest’anno con le sue gambe! L’anno scorso una frattura gli aveva rovinato le vacanze e fortemente condizionato le attività pastorali successive. Ora, grazie a Dio, sembra solo un brutto ricordo. Verso la fine del mese di settembre fr. Gabriele e fr. Jesmond, insieme ad un gruppo di laici, si recano in pellegrinaggio a Medjugorje. L’itinerario è stato lungo e stancante ma alla fine tutti i partecipanti hanno manifestato soddisfazione per questi giorni di fraternità e preghiera. Il 5 settembre fra Jesmond si reca a Zante su invito del vescovo di Corfù per prestare servizio ministeriale alla chiesa locale. Nel mese di settembre fr. Giorgio Basso lascia l’isola di Syros e la Grecia per alcune settimane di riposo in Italia. Matrimoni non riconosciuti. È capitato proprio a fr. Gabriele vedere una coppia appena sposata con il rito religioso cattolico tornare dall’ufficio statale senza aver ottenuto il riconoscimento civile. La cosa è sembrata subito strana dato che fr. Gabriele (e insieme a lui anche altri preti cattolici) non ha fatto altro che ripetere le procedure consuete. Insospettito e sorpreso dall’avvenimento è ricorso al vescovo il quale era al corrente del fatto in sé ma non della sua genesi. Così poco dopo si è venuti a sapere che in tutta la Grecia venivano riconosciute solo cinque chiese (e tra queste poi due sono anche chiuse!). Non si è potuto capire chi abbia deciso questo elenco, da quando sia entrato in vigore e perché sia stato fatto dal momento che nessuna autorità cattolica è stata avvisata. Preso atto ▓▓▓▓Casa di Gerusalemme ▓▓▓▓▓▓ a cura di fr. Eugenio Scalco Traguardo luminoso... Custodito a lungo nel cuore di fr. Pasquale Rota, ma poi fatto proprio da tutti i confratelli, il “Centro di Spiritualità Io sono la Luce del Mondo” ha preso il via. La presenza del Ministro generale con il suo Definitorio al completo ne fu un suggello. Disporre oggi a Gerusalemme di un nostro spazio, per di più in un quartiere che “si distingue”, si può ritenere un privilegio... Lo si coglie nettamente da chiunque ci visita. Lo si è colto apertamente anche da tutti coloro che sono stati testimoni oculari dell’inaugurazione del nostro centro martedì 28 settembre 2010: trecento presenze all’incirca. Un’assemblea composta, segnata da intensa attenzione, da progressiva scoperta e via via sempre più affascinata, ha occupato - per ben due ore consecutive - l’amplissimo vano dell’aula-chiesa, già opportunamente dotata di opere d’arte uscite dal genio di artisti bergamaschi. Diversi interventi si sono succeduti, tra i quali mi sembrano di particolare rilievo quello di Sua Beatitudine Fouad Twal, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, dell’architetto Cesare Rota 9 Voci VociFraterne Fraterne·5/2010 ·6/2009 Sul lato sinistro domina il simulacro di Maria, la Donna vestita di sole, nell’atto di presentare Gesù, Luce del Mondo, all’Umanità. L’opera, ricavata da un solo albero d’olivo, è fattura di un artista locale di Betlemme. Menzione speciale merita anche la Via Crucis in terracotta colorita, opera dell’architetto stesso e collocata su due pannelli appesi nei lati estremi della navata. Proposta in una visione unitaria che prescinde dalle tradizionali stazioni, i suoi rimandi non si limitano a rievocare il percorso storico dalla condanna alla crocifissione di Gesù, ma raggiungono anche la nostra innegabile responsabilità di contemporanei nella sua crocifissione: di qui, ad esempio, la raffigurazione di edifici-simbolo delle più note città mondiali. Infine uno sguardo dall’entrata dell’aula-chiesa. La porta centrale porge in rilievo due eloquenti figure che segnano il passaggio dall’Antico al Nuovo Testamento: i santi Giovanni Battista e Giuseppe di Nazareth. Una volta entrati, sulla destra, un san Francesco in terracotta che lo riproduce accostato a Gesù che dall’alto della Croce tende il suo braccio destro e, con visibile affettuosa predilezione, lo posa sulla spalla di Francesco. Proseguendo in senso opposto due grandi tele che fissano la memoria di altrettanti testimoni dell’Ordine cappuccino. Nella prima si riconosce padre Pierre-Marie Benoît, francese, che si prodigò instancabilmente a favore degli ebrei perseguitati, impedendone la deportazione nei campi di sterminio per un numero assai elevato, circa 4.500; nella seconda si riconosce il beato Giacomo da Ghazir, libanese, firmatario nel 1932 dell’acquisto del terreno dove ora sorge il nostro Centro “Io sono la Luce del Mondo”. Entrambi “esempi luminosi di come, in contesti diversi e in condizioni difficili, è possibile mettere mente e cuore al servizio di chi è nel bisogno, condannato il più delle volte all’emarginazione” (Fr. Mauro Jöhri). In questo stupendo contesto si è dunque svolto il lieto evento dell’inaugurazione che segna l’inizio di un traguardo che crediamo luminoso… Nodari (Genesi del centro e presentazione delle opere d’arte), e del Ministro generale, che fu rievocazione di eventi e persone seguita dai dovuti ringraziamenti. Al Patriarca era stato da noi affidato il compito di intrattenerci sul motivo ispiratore del Centro: Gesù Cristo Luce del Mondo. Egli, dopo aver esordito richiamando le espressioni evangeliche al riguardo, incentrò il suo intervento sulla testimonianza da dare a chi ci sta intorno, ai destinatari di questa terra “siano essi ebrei, cristiani oppure musulmani”. Tenne a precisare essere questo uno dei temi del Sinodo della Chiesa cattolica del Medio Oriente in corso a Roma in queste settimane. Inoltre, in questa stessa ottica, il Patriarca vede nel nostro Centro una forza e una ricchezza aggiunte per la Chiesa Latina che “a Gerusalemme conta un centinaio di congregazioni religiose, di cui quattordici sono comunità contemplative”. “Ai nostri cari Padri cappuccini... vanno i nostri auguri, la nostra benedizione e il nostro totale appoggio. Che la Madonna di Palestina vi protegga”, fu la sua conclusione. Ed ora alcuni dettagli sulle opere d’arte che arricchiscono l’aula-chiesa. Innanzitutto, a ridosso della mensa eucaristica, sei pannelli, di altrettanti artisti, che mirano ad illustrare il tema centrale di Cristo-Luce. Non è arte figurativa: non inducono a contemplare quanto piuttosto a riflettere. Muovendo dal primo a sinistra di chi guarda, si va dall’esplosione della luce generata dal Cristo Risorto e dilatata nei quattro Evangelisti che ne hanno tramandato la lieta notizia, all’irrompere della luce nel momento della creazione quando l’uomo prende forma e vita ad immagine del suo Creatore, alla luce generata dalla Croce redentrice raffigurata da un rigagnolo rosso che attraversa longitudinalmente la Croce stessa, alla luce rappresentata da una lamina d’oro mentre si erge impetuosa da materia resistente (ferro) a significare la vita che nell’emergere vince la materia. Segue un pannello che presenta una colonna sprigionante luce che illumina il mondo e che ha alla sua base il pesce (Ιχθυς), simbolo paleocristiano di Gesù Cristo. Da ultimo si impone la luce intensa e bianca del “segno” della Croce con la scritta “Ego sum lux mundi”, annuncio di Redenzione per tutti gli uomini! Il medesimo motivo della luce è ripreso nel Tabernacolo (lato destro dell’aula) che porta impressa una grande fiamma alla cui base è raffigurato il crepitio del fuoco sprigionato dall’ardere della legna che lo alimenta: evocazione della visione mosaica del roveto che arde e non si consuma (Es 3, 4). Esso appare come sotto un tendaggio, simbolo della tenda del convegno. Collaborate con “Voci Fraterne”! Segnalate iniziative, appuntamenti, anniversari, momenti di festa. Inviate anche ritagli di stampa … Grazie! 10