Premi letterari 2013 - Accademia dei Concordi

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Premi letterari 2013 - Accademia dei Concordi
accademia dei concordi – biblioteca
Ed. 2013
I FINALISTI
Magrelli, Valerio -
Geologia di un padre, Einaudi
Immaginate un mucchio di bigliettini disordinati e sparsi in un cestino, appunti
scaturiti dal riaffiorare di vecchi ricordi o da episodi dell’infanzia. Un po’ come gli
scontrini o i foglietti di fortuna su cui all’occorrenza Montale andava annotando
espressioni o immagini che più tardi sarebbero diventate il nucleo di alcune poesie,
allo stesso modo le note sul padre che Valerio Magrelli ha trascritto nel corso degli
anni sono rimaste a lungo in sospeso. Tuttavia, pulsanti “come il bandolo canoro di
un’infinita matassa di storie”, dopo la scomparsa del padre questi brandelli di storie
hanno dato vita ad un libro: ci sono voluti dieci anni - il tempo necessario a farne
sedimentare i contenuti - affinché quella “cattiva infinità scrittoria” prendesse la forma
di una biografia dedicata al genitore scomparso.
Nota sull’autore: Valerio Magrelli è nato a Roma nel 1957. Laureato in Filosofia
all’Università di Roma, insegna Lingua e Letteratura Francese all’Università di Pisa.
Dopo aver diretto per alcuni anni la Collana di poesia Guanda, dirige attualmente per
le edizioni Einaudi, la serie trilingue della Collana “Scrittori tradotti da scrittori”.
Collabora alle pagine culturali de Il Messaggero, de L’Unità e di Diario. È autore di note
traduzioni di Mallarmé, Valery, Jarry, Char e Ponge. Già la sua prima raccolta di versi
Ora serrata retinae, rivela una delle voci più originali e raffinate della poesia italiana
contemporanea. Con Nature e venature ha vinto il Premio Viareggio 1987.
Cocco, Giovanni
- La Caduta, Nurtrimenti
L'ira, la cecità, la catastrofe. La violenza dell'uomo e la collera della natura. Dal primo
rintocco del terzo millennio fino al dolente epilogo delle colonne di profughi in marcia
nella polvere, una tumultuosa trama di eventi un disordine scientifico e incontrollabile
- infrange l'illusione di pace dell'Occidente e ne annuncia la dissoluzione. Parigi è
stretta nel cerchio di fiamme e rabbia delle banlieue. Londra esplode per quattro volte
in un giorno di luglio. New Orleans è un fantasma d'acqua dopo il grande uragano. I
vulcani, in silenzio per decenni, resuscitano oscurando il cielo. Un presidente nero
annuncia la morte dell'uomo che ha attentato alle torri. Il sangue scorre a Tunisi, al
Cairo, a Bengasi. Il ragazzo dai capelli rossi uccide dentro un cinema. L'immensa nave
si piega su un fianco per l'ultimo inchino. L'uomo vestito da poliziotto, sull'isola, spara
senza pietà. "La Caduta" racconta gli sconvolgimenti che hanno segnato il primo
decennio del nuovo secolo attraverso un impianto narrativo poderoso, ispirato alla
Torah e al libro dell'Apocalisse e modellato sui cicli pittorici rinascimentali. Un romanzo implacabile e
trascinante, in cui il flusso della storia permea il destino degli individui, e ciascun personaggio condanna
gli altri a pagare il prezzo delle proprie scelte, a espiare il castigo o a trovare la redenzione.
Nota sull’autore: Giovanni Cocco è nato a Como nel 1976.Lavora come consulente
editoriale.Prima di dedicarsi all'editoria è stato cameriere, lavapiatti, imbianchino,
operaio su 3 turni, addetto alle pulizie, autista-fattorino, barista, litografo, crew Mc
Donald's, letturista dei contatori, insegnante a domicilio, venditore di cartelle in Sala
Bingo, formatore Office, giornalista free-lance, venditore di enciclopedie, operatore
socio assistenziale, agente immobiliare.
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accademia dei concordi – biblioteca
Premio Campiello ed. 2013
Riccarelli, Ugo
- L’amore graffia il mondo, Mondadori
È come se portasse il destino nel nome, Signorina: suo padre, capostazione in un
piccolo paese di provincia, l'ha chiamata così ispirandosi al soprannome di una
locomotiva di straordinaria eleganza. E creare eleganza, grazia, bellezza è il suo
talento. Un giorno dal treno sbuca un omino con gli occhi a mandorla e, con pochi
semplici gesti, crea un vestitino di carta per la sua bambola. L'omino scompare, ma le
lascia un dono, un dono che lei scoprirà di possedere solo quando una sarta assisterà
a una delle sue creazioni. Potrebbe essere l'atto di nascita di una grande stilista, ma ci
sono il fascismo, la povertà e gli scontri in famiglia, le responsabilità, i divieti e poi la
guerra... e Signorina poco a poco rinuncia a parti di se stessa, a desideri e aspirazioni,
soffocando anche la propria femminilità, con una generosità istintiva e assoluta. E
quando infine anche lei, quasi all'improvviso, si scopre donna e conosce l'amore, il
sogno dura comunque troppo poco, sopraffatto da nuovi doveri e nuove fatiche, e dalla prova più difficile:
un figlio nato troppo presto e nato malato, costretto a "succhiare aria" intorno a sé come un ciclista in
salita. Nonostante i binari della ferrovia siano ormai lontani e la giovinezza lasci il posto a una maturità
venata di nostalgia, ancora una volta Signorina sfodera il suo coraggio e la sua determinazione al bene e
lotta per far nascere suo figlio una seconda volta, forte e capace di respirare da solo.
Nota sull’autore: Ugo Riccarelli è nato a Ciriè (Torino) nel 1954 da famiglia
toscana. Ha studiato Filosofia presso l'Università di Torino e si è occupato per anni di
azioni culturali in campo scolastico, cinematografico e teatrale, diplomandosi come
Operatore Culturale nel 1976, lavorando anche presso l’ufficio stampa del comune di
Pisa. Nel 1995 è stato tra i vincitori del premio del concorso RAI-Corriere della Sera
"Sette per sette" con il racconto breve: Come ti faccio impennare l'audience dal quale
è stato realizzato un radiodramma. Con Le scarpe appese al cuore ha vinto il premio
Chianti 1996, con Un uomo che forse si chiamava Schulz il Selezione Campiello 1998 e
infine lo Strega nel 2004 con Il dolore perfetto.
Stassi Fabio - L’ultimo ballo di Charlot, Sellerio
In una sera di Natale la Morte va a trovare Charlie Chaplin nella sua casa in Svizzera.
Il grande attore e regista ha passato gli ottant'anni ma ha un figlio ancora piccolo e
vorrebbe vederlo crescere accanto a sé. In un lampo di coraggio Chaplin propone un
patto alla Vecchia Signora: se riuscirà a farla ridere si sarà guadagnato un anno di
vita. Inizia così un singolare balletto con la Morte, e quella notte a salvarlo non sarà
la tecnica consumata dell'attore ma la comicità involontaria che deriva dagli impacci
dell'età. La questione però è solo rinviata: anno dopo anno, a Natale, la Vecchia
tornerà a reclamarlo e bisognerà trovare il modo di suscitarle almeno una risata.
Nell'attesa dell'incontro fatale Chaplin scrive una lunga e appassionata lettera al figlio.
Vuole raccontargli la storia vera del suo passato, quella che nessuno ha mai ascoltato,
ed ecco che dalle sue parole scaturisce l'avventura rocambolesca di una vita e il
ritratto di un'epoca rivoluzionaria.
Nota sull’autore: Fabio Stassi (1962), di origine siciliana, vive a Viterbo e lavora a
Roma in una biblioteca universitaria. Scrive sui treni. Nel 2006 ha pubblicato il
romanzo Fumisteria (GBM, premio Vittorini opera prima 2007) e nel 2007 E' finito il
nostro carnevale (Minimum Fax). Un suo racconto è stato inserito nella raccolta Bonus
Tracks, scrittori italiani per Rolling Stones (Oscar Mondadori, 2007).
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accademia dei concordi – biblioteca
Premio Campiello ed. 2013
Masini, Beatrice -
Tentativi di botanica degli affetti, Bompiani
Primo Ottocento, primavera. Bianca Pietra, giovane donna di buona educazione e
scarsi mezzi, lascia la casa natale sul lago di Garda per approdare nella campagna
milanese, ospite di un poeta di chiara fama: don Titta ha l'estro dell'agricoltura
sperimentale, che pratica nella sua tenuta, e in più coltiva fiori e piante esotiche nel
parco della villa di Brusuglio. E Bianca, abile acquerellista, è chiamata a ritrarre il
patrimonio botanico del padrone di casa. Graziosa, ardente, irrequieta, si accinge al
compito con slancio, entrando a far parte di una famiglia grande quanto complicata.
Disegna, dipinge, esplora i giardini e studia con interesse la miriade di personaggi
che popolano la grande dimora: tra di loro c'è Pia, una servetta orfana di acuta
intelligenza e garbo innato che gode di singolari privilegi. Curiosa fino all'impudenza,
sincera all'eccesso, incline alle fantasticherie, Bianca si convince che le origini di Pia
nascondano un segreto e che don Titta con tutta la famiglia si stia dando molta pena perché esso resti
tale: quanto basta per darle il desiderio di scoprire la verità avviando un'indagine appassionata. Ciò che
Bianca, così acuta nell'osservare e illustrare la natura, si ostina a non comprendere è che questa ricerca
del vero vede in gioco i suoi stessi sentimenti: ed è un gioco pericoloso, perché la botanica degli affetti
non è una scienza esatta, non conosce regole e può rivelarsi profondamente ingannevole.
Nota sull’autore: Beatrice Masini è nata a Milano, dove vive e lavora. Ha due figli.
Giornalista (Il Giornale, La Voce), editor della narrativa per ragazzi della Fabbri Editori,
traduttrice, scrive libri per bambini e ragazzi, dagli album illustrati per i più piccoli a
romanzi per adolescenti. Le sue storie sono tradotte in tutto il mondo. Nel 2004 ha
vinto il Premio Pippi per Signore e signorine - Corale greca, il Premio Elsa Morante
Ragazzi per La spada e il cuore - Donne della Bibbia e il Premio Andersen - Il mondo
dell'infanzia come miglior autore.
Il vincitore del Premio Campiello - Opera Prima
Cellini, Matteo –
Cate, io, Fazi Editore
"Ci sono guerre che non hanno tregua, eroi senza fanfare. Caterina è una di questi: una
veterana di diciassette anni, che comincia la lotta ogni mattina, entrando nella tortura
dei vestiti. Perché Caterina è obesa, e l'unica normalità che conosce è tra le mura di
casa, in una famiglia di obesi. La sua identità scompare a contatto con il resto del
mondo, perché fuori l'unico modo di sopravvivere è diventare Cate, la supereroina
ferocemente autoironica il cui potere è quello di "essere il paragone che salva": nessuna
è più brutta, più grassa o più sola di lei. Caterina va a testa alta per il mondo ostile:
attraversa le selve dei soprannomi, si veste del desiderio di essere invisibile, rifiuta la
pietà degli altri. Il suo posto nel mondo è gravato dalla sproporzione, ma la sua
scialuppa di salvataggio è l'intelligenza, la sua arma il sarcasmo con cui anticipa su di
sé il giudizio degli altri per anestetizzarlo prima che colpisca duro. Matteo Cellini entra a
gamba tesa nella vita di Caterina, e senza sconti ci racconta la sua guerra. Lo fa talmente bene che non è
la pietà per Cate quella che ci rimane, ma è il rispetto. Rispetto per questa eroina condannata al fuori
misura, e rispetto per un autore che la misura - letteraria - invece la conosce bene, con un racconto
durissimo e lieve, implosivamente normale e ferocissimamente pieno di tenerezza." (Alessandra Casella)
Nota sull’autore: Nato a Urbino nel 1978, vive a Urbania e insegna lettere in una
scuola media. Cate, io è il suo primo romanzo.
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accademia dei concordi – biblioteca
Premio Strega ed. 2013
Il vincitore del Premio Strega
Siti,Walter -
Resistere non serve a niente, Rizzoli
Il romanzo si apre con l’agghiacciante scena di un’ esecuzione di stampo mafioso e con
un breve intervento-saggio sul divario tra prostituzione reale e prostituzione percepita
nella nostra società. Il lettore viene immediatamente trascinato dentro un mondo
dominato da logiche alternative a quelle condivise, nel quale “la fluidità di mercato
equipara il corpo a una cedola” e il denaro non è altro che un “necessario passaggio
intermedio per una transazione psicologica” attraverso la quale l’escort fa sentire
l’uomo padrone, mentre lui la fa sentire libera di usare il proprio corpo come vuole.
Bastano le prime pagine a coinvolgere e turbare e a dare la consapevolezza di non
trovarsi di fronte al solito romanzo rassicurante che rafforza le certezze senza
ingenerare dubbi. Siti non guida per mano dolcemente, ma introduce brutalmente nel
mondo delle feste patinate, nelle discussioni tra ricchi banchieri, broker, starlette
televisive, imprenditori tuttofare.
Note sull’autore: Walter Siti è nato a Modena nel 1947, è professore di Letteratura
italiana contemporanea all'Università dell'Aquila. Ha pubblicato due volumi di critica
letteraria, Il realismo dell'avanguardia (Einaudi 1973) e Il neorealismo nella poesia
italiana (Einaudi 1980); ha pubblicato saggi su Montale, Penna, Pasolini, e sulla poesia
italiana
contemporanea,
su
varie
riviste
italiane
e
straniere.
E'
curatore
delle
opere
di
Pasolin
per
i
Meridiani
di
Mondadori.
Ha scritto due romanzi, Scuola di nudo (Einaudi, 1994) e Un dolore normale (Einaudi,
gennaio 1999).
I finalisti
Petri, Romana -
Figli dello stesso padre, Longanesi
Figli dello stesso padre, ma di due donne diverse, Germano ed Emilio si rivedono dopo
un lungo silenzio. Sono diversissimi, accomunati unicamente dall'amore insoddisfatto per
il padre Giovanni, una figura possente, passionale ed egocentrica, che ha abbandonato la
madre di Germano perché la sua nuova donna aspettava un figlio, Emilio, per poi
abbandonare poco dopo anche lei come tutte le altre donne della sua vita. Germano, pur
essendo sempre stato il preferito del padre, non ha mai perdonato al fratello minore di
essere la causa del divorzio dei genitori. Emilio, cresciuto sapendo di essere il figlio non
voluto, ha sempre cercato, invano, l'affetto del padre e del fratello. Nei pochi giorni che
trascorreranno insieme, le antiche rabbie e il richiamo del sangue riemergeranno furiosi.
Note sull’autore: Romana Petri vive tra Roma e Lisbona. Insieme al marito Diogo Madre
Deus dirige la casa editrice Cavallo di Ferro.Critica letteraria, traduttrice dal francese,
dallo spagnolo, dal portoghese,, ha tradotto dall'inglese Il diario di Adamo ed Eva di
Mark Twain. Autrice di radiodrammi per la Rai, ha pubblicato diversi contributi per le
testate Leggere, Nuovi Argomenti e l'Unità; collabora con Il Messaggero e La Stampa. I
suoi libri sono tradotti e pubblicati in Germania, Stati Uniti, Olanda, Inghilterra, Francia
e Portogallo
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Premio Strega ed. 2013
Perissinotto ,Alessandro
- Le colpe dei padri, Piemme
Torino, anni Settanta. La Fiat, i quartieri-dormitorio nati velocemente e senza una vera
logica urbanistica, le lotte sindacali, gli scioperi, le manifestazioni, la violenza, le Brigate
Rosse, i politici, i dirigenti, i capi del personale o i capireparto gambizzati o uccisi e i figli
dei politici che sparano, e poi i licenziamenti, la cassa integrazione, i suicidi.
Torino, anni Duemila. Le aziende che non ruotano più solo attorno alla Fiat, i quartieridormitorio sempre più degradati, le lotte sindacali finite, gli scioperi inutili, le rare
manifestazioni e gli ancor più rari episodi di violenza nei confronti di dirigenti, politici,
capireparto, e poi i licenziamenti, la cassa integrazione, i suicidi. Una città, due epoche
storico-sociali
e
due
momenti
nella
vita
di
un
uomo.
Lui - Guido Marchisio - è un alto dirigente di un'azienda multinazionale. La sua infanzia
(è nato nel 1966) dovrebbe essere legata alla prima Torino, quella degli anni Settanta. Ma stranamente
ricorda poco o nulla di quei momenti.
Nota sull’autore: Alessandro Perissinotto è nato a Torino nel 1964 e si laurea in
Lettere nel 1992 con un tesi in semiotica. Inizia quindi un’intensa attività di ricerca,
occupandosi di semiologia della fiaba, di multimedialità e di didattica della letteratura.
È docente all’Università di Torino. Alla narrativa approda nel 1997 con il romanzo
poliziesco L’anno che uccisero Rosetta (Sellerio)
Di Paolo, Paolo -
Mandami tanta vita, Feltrinelli
Nel nuovo romanzo di Paolo Di Paolo due giovinezze si intrecciano tra Torino e Parigi
all'inizio del 1926: quella di Moraldo e quella di Piero. Moraldo è appena arrivato a
Torino per una sessione di esami e giunto alla pensione familiare in cui alloggia si
accorge di aver scambiato la valigia con quella di uno sconosciuto. All'interno c'è una
macchina fotografica, una copia de l'Illustrazione italiana, una boccetta di profumo.
Grazie a un annuncio sul giornale, riesce a ritrovare la valigia smarrita e subito si
infatua della proprietaria della valigia scambiata, Carlotta, una fotografa intraprendente
che
sta
per
partire
per
Parigi.
Intanto Moraldo segue Piero, un coetaneo che a venticinque anni ha già fondato riviste,
una casa editrice e scrive con passione contro il fascismo, espressione di tutti i mali
dell'Italia, invocando una rivoluzione liberale che liberi il Paese. Moraldo ammira questo giovane e
vorrebbe incontrarlo, ma tutti i tentativi che fa per avvicinarlo falliscono. In realtà Piero non è più a
Torino. È già partito alla volta di Parigi, intenzionato a portare avanti il lavoro che in Italia gli è impedito.
Ma a Parigi si ammalerà di nuovo e vi morirà a metà febbraio, lasciando in Italia la moglie tanto amata e
il figlioletto di pochi mesi. Allo stesso tempo anche Moraldo sta per raggiungere la capitale francese sulle
tracce di Carlotta...
Nota sull’autore: Laureato in Lettere all'Università degli Studi di Roma I "La
Sapienza", ha ottenuto un Dottorato di ricerca in Studi di storia letteraria e linguistica
italiana all'Università degli Studi di Roma III.
Ha esordito nel 2004 con i racconti Nuovi cieli, nuove carte (Empirìa, 2004, finalista
Premio Italo Calvino per l'inedito 2003). Nel 2003 è stato tra i cinque finalisti nazionali
del Premio Campiello Giovani.
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accademia dei concordi – biblioteca
Premio Strega ed. 2013
Sparaco, Simona -
Nessuno sa di noi, Giunti Editore
La storia della letteratura è costellata di romanzi che hanno visto la maternità al
centro
delle
vicende
narrate.
Maternità
felice,
tormentata,
interrotta.
Narrare la maternità è difficile: ogni donna la vive in modo differente. Ogni esperienza
è individuale. Di collettivo, di generale c'è solo il sentimento di gioia (e a volte
nemmeno quello) che accompagna i mesi della gravidanza, segnati spesso però anche
da
ansie
e
preoccupazioni
nella
maggior
parte
dei
casi
infondate.
L'attesa di un figlio dovrebbe essere sempre una storia felice e invece può trasformarsi
in
una
tragedia.
Quando l'ecografia di controllo evidenzia un'anomalia, quando le analisi non
rispondono agli standard previsti, quando i medici cominciano a supporre che qualcosa
non vada nel giusto verso. Fare un figlio dovrebbe essere "una cosa naturale", dice la
protagonista del romanzo di Simona Sparaco. Come può essere tutto così complicato, difficile, doloroso?
Nessuno sa di noi è un viaggio in questo dolore. In molte pagine ci sentiamo affondare nelle sabbie mobili
con i protagonisti, quella mamma e quel papà che affrontano una prova durissima, chiedendosi quale
possa essere la loro colpa. Ma è anche un libro catartico, uno strumento per elaborare la sventura e
andare oltre, un modo per raccontare la difficoltà di una scelta tragica e la fatica di superarla.
Nota sull’autore: Scrittrice e sceneggiatrice.Dopo aver preso una laurea inglese in
Scienze della Comunicazione e aver vissuto all'estero, spinta dalla passione per la
letteratura è tornata in Italia e si è iscritta alla facoltà di Lettere, indirizzo Spettacolo.
Ha poi frequentato diversi corsi di scrittura creativa, tra cui il master della scuola
Holden di Torino.
Vive tra Roma e Singapore.
Ha pubblicato un suo racconto nella raccolta The sleepers. racconti tra sogno e veglia
edito da Azimut nel 2008.
Per Newton Compton ha pubblicato nel 2010 i romanzi Lovebook e Bastardi senza
amore, tradotto anche in inglese.
Per Giunti ha pubblicato nel 2013 il romanzo Nessuno sa di noi.
Amurri, Lorenzo –
Apnea, Fandango Libri
La faccia immersa nella neve, come ovatta soffice che gli toglie il fiato. È la vertigine
dell'apnea. Pochi attimi prima Lorenzo stava sciando insieme a Johanna, la sua
fidanzata. Un momento spensierato come tanti, ormai irrimediabilmente ricacciato
indietro, in un passato lontano. Poi la corsa in ospedale in elicottero, il coma
farmacologico e un'operazione di nove ore alla colonna vertebrale. Dai capezzoli in giù
la perdita completa di sensibilità e movimenti. D'ora in avanti Lorenzo e il suo corpo
vivranno da separati in casa. Ma l'unica cosa che conta, adesso, sono le mani. Poter
riprendere a muoverle, poter ricominciare a suonare la chitarra, perché la musica è
tutta la sua vita. Dalla terapia intensiva ai lunghi mesi di riabilitazione in una clinica di
Zurigo, fino al momento di lasciare il nuovo grembo materno che lo ha tenuto recluso
ma lo ha accudito e protetto durante la convalescenza. E il difficile reinserimento in
un mondo dove all'improvviso tutto è irraggiungibile e tutti sono diventati più alti, giganti minacciosi dalle
ombre imponenti. Con coraggio e determinazione Lorenzo Amurri racconta il suo ritorno alla vita. La
voglia di vedere, di toccare, di sentire. Di riprendere a far tardi la notte insieme agli amici, di
abbandonarsi all'amore della sua donna e riconquistare la libertà che gli è stata rubata. Ogni tappa è una
lenta risalita verso la superficie, un'apnea profonda che precede un perfetto e interminabile respiro.
Nota sull’autore: Lorenzo Amurri è nato nel 1971. Musicista e produttore musicale,
ha suonato e collaborato con diversi artisti: Tiromancino, Lola Ponce, Lory D, Asia
Argento, Franco Califano. Ha poi deciso di dedicarsi alla scrittura, prima attraverso il
blog tetrahi.blogspot.com, poi scrivendo racconti, uno dei quali pubblicato nella
raccolta Amore Caro a cura di Clara Sereni, Cairo Editore. Apnea è il suo primo
romanzo
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accademia dei concordi – biblioteca
Premio Stresa ed. 2013
Cognetti, Paolo –
Sofia si veste sempre di nero, Minimum Fax
"Sofia si veste sempre di nero" è la nuova prova narrativa di Paolo Cognetti, autore
di "Manuale per ragazze di successo" e "Una cosa piccola che sta per esplodere".
Nei suoi racconti, cesellati con la finezza di Carver e Salinger, Cognetti ha saputo
rappresentare con sorprendente intensità l'universo femminile. Ed è ancora una
donna la protagonista del suo nuovo libro, un romanzo composto da dieci racconti
autonomi che la accompagnano lungo trent'anni di storia: dall'infanzia in una
famiglia borghese apparentemente normale, ma percorsa da sotterranee tensioni,
all'adolescenza tormentata da disturbi psicologici, alla liberatoria scoperta del sesso
e della passione per il teatro, al momento della maturità e dei bilanci. Con la sua
scrittura precisa e intensa, Cognetti ci regala il ritratto di una donna torbida e
inquieta, capace di sopravvivere alle proprie nevrosi e di sfruttare improvvisi attimi
di illuminazione fino a trovare, faticosamente, la propria strada.
Nota sull’autore: Paolo Cognetti è nato a Milano nel 1978. Nella sua prima vita è
stato alpinista e matematico, e a volte pensa di non avere mai smesso di essere
nessuno dei due. Nella seconda, lavora nel cinema indipendente milanese come autore
di documentari, sceneggiatore e montatore di cortometraggi, cuoco. Insieme a Giorgio
Carella è fondatore della casa di produzione cameracar. Ha deciso di fare lo scrittore in
un cinema parrocchiale, dopo la proiezione del film L'attimo fuggente, nel 1992.
Ha passato gli anni successivi alla ricerca del suo capitano, fino al giorno in cui, nel
1997, ha scoperto Raymond Carver. Da allora ama la letteratura americana e scrive
racconti.
Marchesini, Matteo –
Atti mancati, Voland
Nel cuore di Bologna, Marco, intellettuale trentenne diviso tra le
incombenze giornalistiche e il tentativo di finire un romanzo, vive in una
solitudine cocciuta e il più possibile asettica, fino a quando ricompare
Lucia, la ragazza che lo ha lasciato qualche anno prima. Ora Lucia cerca
Marco, lo assedia e lo porta in giro per paesi e campagne, a visitare i loro
luoghi di un tempo, a ritrovare gli amici vivi e gli amici morti. Tra Bassa e
Appennini, tra cliniche e osterie, Lucia - come una fragile ma tenace
erinni - costringe Marco a rianalizzare le zone più oscure del loro passato.
"Atti mancati" è una storia d'amore e di suspense. È una parabola sul
tempo trascorso ostinatamente a occhi chiusi e su quello vissuto a occhi
spalancati. È il referto di una malattia, steso con furore analitico e
insieme con uno stile semplice, da presa diretta.
Nota sull’autore: è nato nel 1979 a Castelfranco Emilia e vive a Bologna. Tra le sue
pubblicazioni: le poesie Marcia nuziale (Scheiwiller 2009), le satire di Bologna in
corsivo. Una città fatta a pezzi (Pendragon 2010), i saggi letterari di Soli e civili
(Edizioni dell’asino 2012). Collabora tra l’altro con la redazione bolognese del “Correire
della Sera” con Radio Radica, “Il Foglio” e “Il Sole 24 Ore”
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accademia dei concordi – biblioteca
Premio Stresa ed. 2013
Fiori, Alessandra –
Il cielo è dei potenti, Edizioni e/o
Claudio Bucci è stato un uomo potente. Un politico della Prima
Repubblica. La corsa per il successo ha segnato nel bene e nel male la
sua esistenza e quella della sua famiglia. Ora, guardandosi alle spalle,
sente il bisogno di raccontare i sogni, le ambizioni e la difficile ascesa
verso il potere. Un'"educazione sentimentale" che parte dalla provincia
dei primi anni Quaranta e prosegue nella Roma dell'immediato
dopoguerra. Claudio conosce la fine del fascismo e la nascita dei
Comitati civici. È immerso in fumose sezioni di periferia, conquistato
dall'ambiguo fascino dei meccanismi del partito: tessere, correnti,
congressi... Protettori e compari dominano l'orizzonte di Claudio, fino
alla scoperta del grande amore per un'unica donna. Ma
nell'irrinunciabile lotta per rimanere in alto, il compromesso si fa pane
quotidiano e ogni cosa è sacrificata sull'altare della battaglia finale.
Claudio Bucci è un cinico innamorato della propria vita e del gioco del
potere, perché il potere, la vittoria alle elezioni, non è nient'altro che un grande gioco che lo fa
sentire vivo. Una storia italiana vista dal basso, dalle sezioni di quartiere alle elezioni comunali,
passando per cene elettorali, sotterfugi e trucchi che porteranno il protagonista ai vertici della
scena politica. Ma accanto alla storia di Claudio c'è la storia degli italiani, una storia che viene
raccontata con ironia e leggerezza, una storia in cui la morale è stata travolta dall'ambizione e
dall'avidità.
Nota sull’autore: Alessandra Fiori è nata a Roma nel 1977. Laureata in Lettere alla
Sapienza, è diventata giornalista. Ama progettare viaggi che non farà mai. Vive a
Roma con il marito, la figlia e l’inseparabile cane Berto.
Cappelli , Gaetano
– Romanzo irresistibile della mia vita vera, Marsilio
Ma può una donna amata in una lontanissima estate della giovinezza e
mai più rivista, sconvolgere ancora, dopo più di trent'anni, l'esistenza
di un uomo? È quanto accade a Giulio Guasso. Per lei, come in un
romanzo di Fitzgerald, Giulio è divenuto scrittore, e ci penserà il
destino, attraverso le sue imperscrutabili trame, a farli rincontrare
come, del resto, era già accaduto la prima volta. Messo al mondo per
far da erede al sublime Arturo Benedetti Michelangeli - che lo chiede
apparendo in sogno alla mamma - il giovane Guido si ridurrà invece a
insegnare pianoforte nei paesi dispersi tra le cupe foreste di un Sud
selvaggio e incontaminato. Ma sarà proprio la madre di uno dei suoi
allievi a mettere in moto la ruota del fato, procacciandogli l'incarico di
pianista in un grande albergo di Ravello. Qui Giulio verrà proiettato a
mille anni luce dall'esistenza nella sua grande famiglia meridionale, in
quell'ambiente cosmopolita di cui ha avuto qualche fugace visione dai
racconti di zio Sgiascì, carabiniere nella Roma della Dolce Vita e
sciupafemmine impenitente, uno dei personaggi memorabili del romanzo. Ma tanti altri se ne
contano e di ogni risma. Così le zie devote, innamorate perse del fratello Sgiascì, il padre
negoziante che si millanta inventore della formula commerciale della "lista di nozze"; i due
musicisti cosmici Irmgard e Achim von Kruger; il poeta ruspante Sasà Sassi e il candido Rosario,
architetto fallito e terrorista per caso tra quelli veri...
Nota sull’autore:
Gaetano Cappelli è nato a Potenza nel 1954. Ha pubblicato:
Floppy disk (Marsilio 1988), Febbre (Mondadori 1989), Mestieri sentimentali
(Frassinelli 1991), In due fratelli (De Agostini 1994), Volare basso (Frassinelli 1994),
Errori (Mondadori 1996), e Parenti lontani (Mondadori 2000), giudicato da
Bookcrossing uno dei migliori cinque romanzi usciti dal 2000. È tra i curatori
dell'antologia Sporco al sole, racconti del sud estremo (Besa 1998), e tra gli autori
della raccolta Disertori. Sud: racconti dalla frontiera (Einaudi 2000).
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accademia dei concordi – biblioteca
Premio Stresa ed. 2013
I finalisti
Ravera, Lidia
- Piangi pure, Bompiani
Iris ha 79 anni, una figlia intelligentissima e antipatica, che parla esclusivamente con
Dio, e una nipote bellissima e ignorante, che trae vantaggio dalle passioni degli
uomini. Vive sola ed è in ottima salute, ma quando, per risolvere una decorosa miseria
ormai intollerabile, vende la nuda proprietà della casa in cui abita, incomincia a
pensare alla morte. È perché ha scommesso sulla sua aspettativa di vita? Lo chiede a
Carlo, lo psicoanalista che lavora al pianterreno e, da tre anni, prende il caffè con lei al
bar di fronte. Carlo è una buona conoscenza, una consuetudine, quasi un amico. È lui
che le consiglia di tenere un diario per contenere e disinnescare quei sintomi
minacciosi, Iris esegue. Prima è cauta, racconta le sue paure per dominarle. Ma poi
finisce per raccontare anche altro. E si scopre innamorata di Carlo. Anche questo è un
sintomo, ma siamo portati a pensare che sia sintomo di una malattia giovanile. È così? Esiste una
scadenza per l'eros, un inverno del nostro desiderio? Oppure è uno dei tanti stereotipi che ci obbligano a
rinunciare alla vita? Contro ogni previsione Iris e Carlo vivranno la loro storia d'amore, impareranno a
guardarsi l'un l'altra, e a guardare il tratto di strada che devono ancora percorrere, approfittando della
luce più suggestiva. Quella del tramonto
Note sull’autore: Lidia Ravera è nata a Torino e vive a Roma. Raggiunge una
grande notorietà con il romanzo Porci con le ali, scritto a quattro mani con Marco
Lombardo. Tra le altre opere pubblicate ricordiamo: Ammazzare il tempo, Bambino
mio, Bagna i fiori e aspettami, Per funghi, Se lo dico perdo l’America, Voi grandi, Due
volte vent’anni. Scrive per testate nazionali quali l’Unità, Io Donna e Moda.
Petri ,Romana - Figli dello stesso padre
Figli dello stesso padre, ma di due donne diverse, Germano ed Emilio si rivedono
dopo un lungo silenzio. Sono diversissimi, accomunati unicamente dall'amore
insoddisfatto per il padre Giovanni, una figura possente, passionale ed egocentrica,
che ha abbandonato la madre di Germano perché la sua nuova donna aspettava un
figlio, Emilio, per poi abbandonare poco dopo anche lei come tutte le altre donne
della sua vita. Germano, pur essendo sempre stato il preferito del padre, non ha mai
perdonato al fratello minore di essere la causa del divorzio dei genitori. Emilio,
cresciuto sapendo di essere il figlio non voluto, ha sempre cercato, invano, l'affetto
del padre e del fratello. Nei pochi giorni che trascorreranno insieme, le antiche rabbie
e il richiamo del sangue riemergeranno furiosi.
Note sull’autore: Romana Petri vive tra Roma e Lisbona. Insieme al marito Diogo
Madre Deus dirige la casa editrice Cavallo di Ferro.Critica letteraria, traduttrice dal
francese, dallo spagnolo, dal portoghese,, ha tradotto dall'inglese Il diario di Adamo ed
Eva di Mark Twain. Autrice di radiodrammi per la Rai, ha pubblicato diversi contributi
per le testate Leggere, Nuovi Argomenti e l'Unità; collabora con Il Messaggero e La
Stampa. I suoi libri sono tradotti e pubblicati in Germania, Stati Uniti, Olanda,
Inghilterra, Francia e Portogallo
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accademia dei concordi – biblioteca
Premio Stresa ed. 2013
Signorini, Mattia –
Ora, Marsilio
."Ora: non c'è passato e neppure futuro che non appaia nel presente e da qui si
irradi avanti e indietro, illuminando il senso dell'esperienza e la direzione del
cammino. Mattia Signorini, uno dei più originali e felici narratori italiani dell'ultima
generazione, a poco più di trent'anni azzarda un bilancio esistenziale, misurandosi
con il turbamento della memoria, la violenza dei ricordi, e con lo svaporare di un
progetto sostenuto soprattutto dalla rabbia e dal desiderio di rivolta, per giungere a
conclusioni che per la loro solidità morale, per la maturità che le sostiene, non
possono non sorprendere il lettore, lasciandolo interdetto a interrogarsi sul destino
di questa nostra società smarrita tra resistenza e innovazione, appunto. L'occasione
gli è offerta dal ritorno al paese d'origine di Ettore, il protagonista, per svendere la
casa dei genitori scomparsi un anno prima in un incidente stradale, che lo obbliga a
confrontarsi con le ragioni del suo distacco, con la ricchezza delle presenze umane
che animano il paesaggio campestre lungo gli argini del fiume, con gli affetti e i
sentimenti che vibrano ancora tutt'intorno. In città ha lasciato una sorella più giovane, incinta, che lo
aspetta ricordandogli altri doveri e responsabilità, ma anche il valore di una famiglia dispersa e distrutta
non senza la loro correità: Ettore assiste alla disgregazione delle sue più radicate certezze, al confondersi
di giudizi e pregiudizi, al riproporsi vitale dei valori rifiutati." (Cesare De Michelis)
Note sull’autore: Mattia Signorini (1980) è nato a Rovigo e ha studiato Scienze
della Comunicazione a Padova. Vincitore dell'ultima edizione del Premio Tondelli per la
narrativa
con
i
racconti
raccolti
sotto
il
titolo
di
Portami
lontano,
pubblicati nel volume Dove comincia la strada (Fernandel, 2002). Ha pubblicato
racconti in antologie e riviste, tra cui Panta, Palazzo Sanvitale e Nuovi Argomenti.
American Bar è il suo romanzo d'esordio
Ziarati, Hamid -
Quasi due, Einaudi
Per fabbricare una molotov può risultare fondamentale una manciata di sapone, proprio
quello che le mamme usano per il bucato. Darioush l'ha imparato durante i giorni
concitati della Rivoluzione, e ora vuole confezionarne una con le sue mani per punire in
maniera spettacolare il figlio del pollivendolo che ha ucciso uno dei suoi adorati colombi.
Per Darioush il "gioco dei colombi", il più popolare sui tetti di Teheran, è una gioia
complessa, che ha a che fare con la guerra e con la fantasia: gli permette di volare in
cielo secondo le regole della terra, di combattere, fremere, tubare, catturare prede
nemiche. Ma la verità è che Darioush non fa che combinare guai, nel tentativo
maldestro d'imitare i suoi film preferiti, quelli che ormai circolano quasi
clandestinamente. Compagno inseparabile, Zal, che sarebbe disposto a seguire
Darioush in qualsiasi impresa, persino sulla prima linea del fronte. È cosi che si
ritrovano in mezzo alle bombe vere, quelle irachene, dopo aver tanto giocato alla guerra. Ed è cosi che
nella loro testa i martiri bambini di cui parla l'Ayatollah possono prendere il posto degli eroi del cinema.
Ma il nemico, alla fine, ha tutta l'aria di uno come loro due, che parla una lingua diversa eppure ha negli
occhi la stessa irriducibile vitalità.
Nota sull’autore: Hamid Ziarati (Teheran, 26 dicembre 1966) è uno scrittore
iraniano. Per motivi di salute, nel 1981 si trasferì in Italia, a Torino dove vivevano il
fratello e la sorella, entrambi medici. Quando partì per l’Italia aveva 15 anni, età che lo
rendeva appetibile come soldato in Iran, e gli fu possibile lasciare la sua terra solo a
condizione di non portare denaro con sé. In Italia frequentò prima il liceo e poi
l’università al Politecnico di Torino, dove conseguì la laurea in ingegneria.
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accademia dei concordi – biblioteca
Premio Stresa ed. 2013
Montanari, Raul -
Il tempo dell’innocenza, Dalai Editore
Milano, maggio 1986. Damiano è un adolescente distratto, come tanti, la cui vita
cambia all'improvviso quando Ivan, compagno carismatico e cinico nonostante
l'età, lo coinvolge in uno scherzo ai danni di Ermanno, l'amico debole, che vive solo
con la madre Regine e due inquietanti servitori. Uno scherzo che avrà un esito
terribile.
2011. Damiano è un quarantenne che vive di lezioni private. La sua è un'esistenza
che si svolge nella penombra, fuori da ogni socialità. Passare inosservato ed essere
dimenticato sembra essere il suo scopo. Ma nascondersi per sempre non è
possibile. Ermanno, che non si era più riavuto dall'episodio dell'86, si spara. Per
vendicarlo Regine, donna dalle relazioni potenti e pericolose, chiede a Damiano di
uccidere Ivan. In cambio gli promette qualcosa che lui non può rifiutare. Lo
scambio
sarà
una
vita
per
una
vita.
"E adesso dio mi aiuti, se c'è un dio. Perché io sono stanco di essere colpevole ed è
arrivato il tempo di essere innocente, se sarà possibile."
Nota sull’autore: Raul Montanari Nato a Bergamo, vive attualmente a Milano.
Considerato tra i migliori traduttori italiani, ha firmato versioni dall'inglese (Gurganus,
Styron, Greene, P. Roth, Brink, Cormac McCarthy fra gli altri) e dalle lingue classiche
(Sofocle, Seneca). Ha pubblicato vari romanzi gialli - con La perfezione (1994) ha vinto
il premio Linea d'Ombra - e ha curato la raccolta di racconti Il '68 di chi non c'era
(ancora) . Da anni lavora anche per il teatro e per il cinema.
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accademia dei concordi – biblioteca
Premio Bancarella ed. 2013
Ed. 2013
De Giovanni, Maurizio
– Vipera, Einaudi
Una nuova primavera si affaccia, e tenta uomini e donne con i suoi profumi, ma anche
il male è nell'aria. Manca una settimana a Pasqua nella Napoli del 1932. Al Paradiso,
esclusiva casa di tolleranza nella centralissima via Chiaia, Vipera, la prostituta più
famosa, è ritrovata morta, soffocata con un cuscino. L'ultimo cliente sostiene di averla
lasciata ancora viva, il successivo di averla trovata già morta. Chi l'ha uccisa, e
perché? Ricciardi deve districarsi in un groviglio di sentimenti e motivazioni. Avidità,
frustrazione, invidia, bigottismo. Amore. La scoperta di passioni insospettabili si
accompagna alla rivelazione di una città molto diversa da come appare. Sotto i nostri
occhi prendono forma, vivissimi e veri, illuminati da dettagli sorprendenti, sorretti da
una genuina vocazione narrativa, i mercati, i vicoli, le strade, i mestieri, la rete
rigogliosa dei commerci vecchi e nuovi, accanto alla vigliaccheria e al coraggio, alle
violenze arroganti di chi pensa già di essere impunito per sempre perché indossa una
camicia nera. Tanto che uno dei compagni di Ricciardi, il dottor Modo, vecchio estimatore di Vipera,
finisce per cacciarsi in un guaio molto serio...
Nota sull’autore: Maurizio de Giovanni è nato nel 1958 a Napoli, dove vive e
lavora. Nel 2005, con il racconto I vivi e i morti, protagonista il commissario Ricciardi,
vince il premio nazionale Tiro Rapido per giallisti esordienti. Il senso del dolore è il suo
primo romanzo, pubblicato nel 2006 con il titolo Le lacrime del pagliaccio, ora rivisto e
aggiornato per Fandango Libri. È anche il primo di una serie dedicata alle stagioni del
commissario Ricciardi, di cui Fandango Libri pubblicherà i prossimi tre titoli.
Heron, M.J. –
Implosion, De Agostani Libri
Non è affatto un giorno come un altro. Il destino ha premuto il tasto on. Quando
Katherine incontra Armand per la prima volta non sa che dietro le sembianze del bello e
dannato si cela uno dei più potenti generali dell’Antica Stirpe dei Kurann. Non può
immaginare che sarà proprio lui la sua salvezza, o la sua rovina. Armand ha un piano
crudele, spietato, oscuro come le tenebre. Non è l'unico a nascondere la minaccia di un
segreto inconfessabile o gli echi di un passato maledetto. Una verità agghiacciante sta
per essere svelata. Nessuno può permettersi di fallire. nessuno è più al sicuro. Una sola
certezza: quando supera se stesso, l'amore può uccidere. Se nulla è come sembra,
come fai a scegliere la strada giusta? Un paranormal fantasy, dark e romantico al
tempo stesso, in cui gli eventi si susseguono al ritmo di un thriller che tiene inchiodati
fino all'ultima pagina.
Nota sull’autore: M.J. Heron nasce ventotto anni fa sotto il segno dello scorpione,
in una terra in cui le nebbie del mistero avvolgono il respiro e le antiche leggende
ridisegnano
i
contorni
del
paesaggio.
Amante delle emozioni forti e di tutto ciò che può essere nuovo e stimolante, trova
irrinunciabile la compagnia di un buon romanzo (classico, thriller o d'amore, a seconda
del
suo
stato
d'animo).
Nella scelta di una carriera universitaria che sembrava già tracciata, alla strada del
giornalismo preferisce invece quella dell'interpretariato e traduzione, anche se sogna di
continuare
a
scrivere
fino
alla
fine
dei
suoi
giorni.
Vorrebbe viaggiare nel passato, conoscere il futuro e disporre di giornate di almeno 48
ore. Intanto assapora il presente che sa riservare anche belle sorprese e si intrattiene
con i personaggi che entrano nella sua mente senza bussare...
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accademia dei concordi – biblioteca
Premio Bancarella ed. 2013
Moriano, Ugo -
L’ultimo sogno longobardo, Coedit
Il romanzo, epico e cavalieresco, prende avvio nel 773 con la battaglia di Pulchra
Silva e si concluderà agli albori del nono secolo. Mentre Carlo Magno consolida il
proprio regno, Landari, maggiordomo di corte di Desiderio, consacra la propria vita
all'ultimo erede vivente del Regno Longobardo con lo scopo di proteggerlo e
assicurargli la possibilità di rivendicare quanto gli spetta per diritto di sangue.
Durante la campagna di Spagna, alla caduta di Pamplona, espugnata da Carlo
Magno, tre ragazzini arabi riescono a sfuggire alle stragi. Nel 799, l'assalto di una
flotta araba alle coste provenzali e liguri, coglierà di sorpresa tutti i protagonisti
costringendoli a battersi per la propria vita, pagare debiti d'onore e affrontare scelte
di campo che li segneranno per sempre.
Nota sull’autore: Ugo Moriano è nato a Imperia nel 1959 e vive con la propria
famiglia
a
Diano
Marina
in
provincia
di
Imperia.
Dopo aver lavorato per 12 anni nelle Ferrovie dello Stato, dal 1993 è un impiegato
amministrativo
del
Comando
dei
Vigili
del
Fuoco
di
Imperia.
L’amore per la lettura e l’interesse per la storia lo accompagnano fin dalla più giovane
età. Nella prima metà degli anni novanta, prima il computer e successivamente
internet si sono conquistati un posto di rilievo nel suo tempo libero.
Dopo essersi cimentato per hobby, negli scorsi anni, in racconti pubblicati sul Web, nel
2008
esordisce
nel
mondo
della
carta
stampata:
Il ricordo ti può uccidere edito, nel maggio 2008.
De Angelis, Vanna -
Il bambino con la fionda, Piemme
Marek ha nove anni e sa che la mamma gli nasconde molte cose. A Varsavia ci sono i
nazisti, non si va più a scuola, la madre è ebrea, anche se nessuno lo sa. Il padre,
medico, diventa anche insegnante per le lezioni clandestine che Marek e altri bambini
polacchi continuano a seguire. Tra di loro c'è Lavinia, la bambina che gli piace (e che
sarà uccisa a sangue freddo durante una recita clandestina). Quando il padre di Marek
viene arrestato, anche l'ultima parvenza di normalità crolla. Durante l'ennesima
deportazione dal ghetto ai campi di concentramento, la famiglia viene fatta uscire di
casa e incolonnata. Su ordine della mamma, suo malgrado, nel tragitto Marek scappa.
Sarà lei, gli dice, a tornare a prenderlo. Nel ghetto, i rimasti organizzano una sorta di
disperata resistenza. Tutti partecipano a quelle che diventeranno le famose ventotto
giornate di lotta. Marek avrebbe più volte la possibilità di non rientrare nel ghetto, ma
non vuole neppure sentirne parlare: sua madre non gli ha forse detto di restare lì? Altrimenti come farà a
ritrovarlo?
Nota sull’autore: Narratrice, saggista e sceneggiatrice, ha pubblicato con successo
saggi narrativi sui processi alle donne accusate di stregoneria e sull’amazzonato e
numerosi romanzi storici. Vive a Milano.
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accademia dei concordi – biblioteca
Premio Bancarella ed. 2013
Premoli, Anna -
Ti prego lasciati odiare, Newton Compton
Jennifer e Ian si conoscono da sette anni e gli ultimi cinque li hanno passati a farsi
la guerra. A capo di due team nella stessa banca d’affari londinese, tra di loro è da
sempre scontro aperto e dichiarato. Si detestano, non si sopportano, e non fanno
altro che mettersi i bastoni fra le ruote. Finché un giorno, per caso, sono costretti
a lavorare a uno stesso progetto: gestire i capitali di un nobile e facoltoso cliente.
E così si ritrovano a dover passare molto del loro tempo insieme, anche oltre
l’orario d’ufficio. Ma Ian è lo scapolo più affascinante, ricco e ambito di Londra e le
sue “frequentazioni” non passano mai inosservate: basta un’innocente serata
trascorsa in un ristorante, per farli finire sulla pagina gossip di un noto quotidiano
inglese. Lei è furiosa: come possono averla associata a un borioso, classista e
pallone gonfiato come Ian? Lui è divertito, ma soprattutto sorpreso: le foto con la
collega hanno scoraggiato tutte le sue assillanti corteggiatrici. E allora si lancia in
una proposta indecente: le darà carta bianca con il facoltoso cliente se lei
accetterà di fingersi la sua fidanzata. Sfida accettata e inizio del gioco! Ben presto
però, quello che per Jennifer sembrava uno scherzo, si rivela più complicato del previsto e un bacio, che
dovrebbe far parte della messa in scena, scatena brividi e reazioni del tutto inattesi…
Nota sull’autore: Nata nel 1980 in Croazia, dal 1987 vive a Milano, dove si è laureata
in Economia dei mercati finanziari, presso l'Università Bocconi. Ha lavorato alla
J.P.Morgan e, dal 2004, al Private Banking di una banca privata, dove si occupa di
consulenza finanziaria e ottimizzazione fiscale. La matematica è sempre stata il suo
forte, la scrittura invece è arrivata per caso, come “metodo antistress” durante la
prima gravidanza. Ti prego lasciati odiare è stato pubblicato in ebook nell’estate 2012,
ed è subito salito ai primi posti nella classifica dei libri più scaricati.
Morchio ,Bruno -
Il profumo delle bugie, Garzanti
La famiglia D'Aste è una delle più in vista della città: una ricchezza antica e
continuamente accresciuta grazie all'attività immobiliare e a solide relazioni con i
"poteri forti" della città, a cominciare dai politici. Su tutti, nell'ampia villa dove
risiedono i D'Aste, domina il vecchio patriarca, il nonno Edoardo. Visti i pessimi
rapporti con i figli, ha deciso di puntare tutto sul venticinquenne nipote Francesco:
sarà il volto nuovo della famiglia, a cui viene affidato il risanamento di un vecchio
quartiere. Le tensioni non mancano: tra Edoardo e i figli, il padre di Francesco, che è
medico, e zia Lena, che è tornata dopo un lungo soggiorno in India. Perché anche le
donne hanno un ruolo centrale, negli equilibri e nelle faide familiari: la moglie di
Edoardo, anziana e malata; sua nuora Rosita, che non essendo "nata bene" resta per
sempre un corpo estraneo al clan; e soprattutto la giovane Dolores, la fidanzata di
Francesco, con la sua leggerezza e la forza seduttiva della sua giovinezza e la sua
sensualità. Sarà lei a scardinare l'ipocrisia che ha sempre regolato i rapporti familiari e a far divampare
contrasti soffocati troppo a lungo, nell'arco di poche settimane - raccontate attraverso il punto di vista dei
tre uomini della dinastia - che conducono a un Natale decisivo per la vita di tutti.
Nota sull’autore: Bruno Morchio (Genova, 1954) vive e lavora a Genova come
psicologo e psicoterapeuta. Si è laureato in letteratura italiana con una tesi sulla
Cognizione del dolore di Gadda. Ha pubblicato vari articoli su riviste di letteratura,
psicologia e psicoanalisi. È autore di tre romanzi che hanno per protagonista il
detective Bacci Pagano, più volte ristampati (Bacci Pagano. Una storia da carruggi;
Maccaia. Una settimana con Bacci Pagano; La crêuza degli ulivi. Le donne di Bacci
Pagano).
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