Premi letterari 2013 - Accademia dei Concordi
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Premi letterari 2013 - Accademia dei Concordi
accademia dei concordi – biblioteca Ed. 2013 I FINALISTI Magrelli, Valerio - Geologia di un padre, Einaudi Immaginate un mucchio di bigliettini disordinati e sparsi in un cestino, appunti scaturiti dal riaffiorare di vecchi ricordi o da episodi dell’infanzia. Un po’ come gli scontrini o i foglietti di fortuna su cui all’occorrenza Montale andava annotando espressioni o immagini che più tardi sarebbero diventate il nucleo di alcune poesie, allo stesso modo le note sul padre che Valerio Magrelli ha trascritto nel corso degli anni sono rimaste a lungo in sospeso. Tuttavia, pulsanti “come il bandolo canoro di un’infinita matassa di storie”, dopo la scomparsa del padre questi brandelli di storie hanno dato vita ad un libro: ci sono voluti dieci anni - il tempo necessario a farne sedimentare i contenuti - affinché quella “cattiva infinità scrittoria” prendesse la forma di una biografia dedicata al genitore scomparso. Nota sull’autore: Valerio Magrelli è nato a Roma nel 1957. Laureato in Filosofia all’Università di Roma, insegna Lingua e Letteratura Francese all’Università di Pisa. Dopo aver diretto per alcuni anni la Collana di poesia Guanda, dirige attualmente per le edizioni Einaudi, la serie trilingue della Collana “Scrittori tradotti da scrittori”. Collabora alle pagine culturali de Il Messaggero, de L’Unità e di Diario. È autore di note traduzioni di Mallarmé, Valery, Jarry, Char e Ponge. Già la sua prima raccolta di versi Ora serrata retinae, rivela una delle voci più originali e raffinate della poesia italiana contemporanea. Con Nature e venature ha vinto il Premio Viareggio 1987. Cocco, Giovanni - La Caduta, Nurtrimenti L'ira, la cecità, la catastrofe. La violenza dell'uomo e la collera della natura. Dal primo rintocco del terzo millennio fino al dolente epilogo delle colonne di profughi in marcia nella polvere, una tumultuosa trama di eventi un disordine scientifico e incontrollabile - infrange l'illusione di pace dell'Occidente e ne annuncia la dissoluzione. Parigi è stretta nel cerchio di fiamme e rabbia delle banlieue. Londra esplode per quattro volte in un giorno di luglio. New Orleans è un fantasma d'acqua dopo il grande uragano. I vulcani, in silenzio per decenni, resuscitano oscurando il cielo. Un presidente nero annuncia la morte dell'uomo che ha attentato alle torri. Il sangue scorre a Tunisi, al Cairo, a Bengasi. Il ragazzo dai capelli rossi uccide dentro un cinema. L'immensa nave si piega su un fianco per l'ultimo inchino. L'uomo vestito da poliziotto, sull'isola, spara senza pietà. "La Caduta" racconta gli sconvolgimenti che hanno segnato il primo decennio del nuovo secolo attraverso un impianto narrativo poderoso, ispirato alla Torah e al libro dell'Apocalisse e modellato sui cicli pittorici rinascimentali. Un romanzo implacabile e trascinante, in cui il flusso della storia permea il destino degli individui, e ciascun personaggio condanna gli altri a pagare il prezzo delle proprie scelte, a espiare il castigo o a trovare la redenzione. Nota sull’autore: Giovanni Cocco è nato a Como nel 1976.Lavora come consulente editoriale.Prima di dedicarsi all'editoria è stato cameriere, lavapiatti, imbianchino, operaio su 3 turni, addetto alle pulizie, autista-fattorino, barista, litografo, crew Mc Donald's, letturista dei contatori, insegnante a domicilio, venditore di cartelle in Sala Bingo, formatore Office, giornalista free-lance, venditore di enciclopedie, operatore socio assistenziale, agente immobiliare. 1 accademia dei concordi – biblioteca Premio Campiello ed. 2013 Riccarelli, Ugo - L’amore graffia il mondo, Mondadori È come se portasse il destino nel nome, Signorina: suo padre, capostazione in un piccolo paese di provincia, l'ha chiamata così ispirandosi al soprannome di una locomotiva di straordinaria eleganza. E creare eleganza, grazia, bellezza è il suo talento. Un giorno dal treno sbuca un omino con gli occhi a mandorla e, con pochi semplici gesti, crea un vestitino di carta per la sua bambola. L'omino scompare, ma le lascia un dono, un dono che lei scoprirà di possedere solo quando una sarta assisterà a una delle sue creazioni. Potrebbe essere l'atto di nascita di una grande stilista, ma ci sono il fascismo, la povertà e gli scontri in famiglia, le responsabilità, i divieti e poi la guerra... e Signorina poco a poco rinuncia a parti di se stessa, a desideri e aspirazioni, soffocando anche la propria femminilità, con una generosità istintiva e assoluta. E quando infine anche lei, quasi all'improvviso, si scopre donna e conosce l'amore, il sogno dura comunque troppo poco, sopraffatto da nuovi doveri e nuove fatiche, e dalla prova più difficile: un figlio nato troppo presto e nato malato, costretto a "succhiare aria" intorno a sé come un ciclista in salita. Nonostante i binari della ferrovia siano ormai lontani e la giovinezza lasci il posto a una maturità venata di nostalgia, ancora una volta Signorina sfodera il suo coraggio e la sua determinazione al bene e lotta per far nascere suo figlio una seconda volta, forte e capace di respirare da solo. Nota sull’autore: Ugo Riccarelli è nato a Ciriè (Torino) nel 1954 da famiglia toscana. Ha studiato Filosofia presso l'Università di Torino e si è occupato per anni di azioni culturali in campo scolastico, cinematografico e teatrale, diplomandosi come Operatore Culturale nel 1976, lavorando anche presso l’ufficio stampa del comune di Pisa. Nel 1995 è stato tra i vincitori del premio del concorso RAI-Corriere della Sera "Sette per sette" con il racconto breve: Come ti faccio impennare l'audience dal quale è stato realizzato un radiodramma. Con Le scarpe appese al cuore ha vinto il premio Chianti 1996, con Un uomo che forse si chiamava Schulz il Selezione Campiello 1998 e infine lo Strega nel 2004 con Il dolore perfetto. Stassi Fabio - L’ultimo ballo di Charlot, Sellerio In una sera di Natale la Morte va a trovare Charlie Chaplin nella sua casa in Svizzera. Il grande attore e regista ha passato gli ottant'anni ma ha un figlio ancora piccolo e vorrebbe vederlo crescere accanto a sé. In un lampo di coraggio Chaplin propone un patto alla Vecchia Signora: se riuscirà a farla ridere si sarà guadagnato un anno di vita. Inizia così un singolare balletto con la Morte, e quella notte a salvarlo non sarà la tecnica consumata dell'attore ma la comicità involontaria che deriva dagli impacci dell'età. La questione però è solo rinviata: anno dopo anno, a Natale, la Vecchia tornerà a reclamarlo e bisognerà trovare il modo di suscitarle almeno una risata. Nell'attesa dell'incontro fatale Chaplin scrive una lunga e appassionata lettera al figlio. Vuole raccontargli la storia vera del suo passato, quella che nessuno ha mai ascoltato, ed ecco che dalle sue parole scaturisce l'avventura rocambolesca di una vita e il ritratto di un'epoca rivoluzionaria. Nota sull’autore: Fabio Stassi (1962), di origine siciliana, vive a Viterbo e lavora a Roma in una biblioteca universitaria. Scrive sui treni. Nel 2006 ha pubblicato il romanzo Fumisteria (GBM, premio Vittorini opera prima 2007) e nel 2007 E' finito il nostro carnevale (Minimum Fax). Un suo racconto è stato inserito nella raccolta Bonus Tracks, scrittori italiani per Rolling Stones (Oscar Mondadori, 2007). 2 accademia dei concordi – biblioteca Premio Campiello ed. 2013 Masini, Beatrice - Tentativi di botanica degli affetti, Bompiani Primo Ottocento, primavera. Bianca Pietra, giovane donna di buona educazione e scarsi mezzi, lascia la casa natale sul lago di Garda per approdare nella campagna milanese, ospite di un poeta di chiara fama: don Titta ha l'estro dell'agricoltura sperimentale, che pratica nella sua tenuta, e in più coltiva fiori e piante esotiche nel parco della villa di Brusuglio. E Bianca, abile acquerellista, è chiamata a ritrarre il patrimonio botanico del padrone di casa. Graziosa, ardente, irrequieta, si accinge al compito con slancio, entrando a far parte di una famiglia grande quanto complicata. Disegna, dipinge, esplora i giardini e studia con interesse la miriade di personaggi che popolano la grande dimora: tra di loro c'è Pia, una servetta orfana di acuta intelligenza e garbo innato che gode di singolari privilegi. Curiosa fino all'impudenza, sincera all'eccesso, incline alle fantasticherie, Bianca si convince che le origini di Pia nascondano un segreto e che don Titta con tutta la famiglia si stia dando molta pena perché esso resti tale: quanto basta per darle il desiderio di scoprire la verità avviando un'indagine appassionata. Ciò che Bianca, così acuta nell'osservare e illustrare la natura, si ostina a non comprendere è che questa ricerca del vero vede in gioco i suoi stessi sentimenti: ed è un gioco pericoloso, perché la botanica degli affetti non è una scienza esatta, non conosce regole e può rivelarsi profondamente ingannevole. Nota sull’autore: Beatrice Masini è nata a Milano, dove vive e lavora. Ha due figli. Giornalista (Il Giornale, La Voce), editor della narrativa per ragazzi della Fabbri Editori, traduttrice, scrive libri per bambini e ragazzi, dagli album illustrati per i più piccoli a romanzi per adolescenti. Le sue storie sono tradotte in tutto il mondo. Nel 2004 ha vinto il Premio Pippi per Signore e signorine - Corale greca, il Premio Elsa Morante Ragazzi per La spada e il cuore - Donne della Bibbia e il Premio Andersen - Il mondo dell'infanzia come miglior autore. Il vincitore del Premio Campiello - Opera Prima Cellini, Matteo – Cate, io, Fazi Editore "Ci sono guerre che non hanno tregua, eroi senza fanfare. Caterina è una di questi: una veterana di diciassette anni, che comincia la lotta ogni mattina, entrando nella tortura dei vestiti. Perché Caterina è obesa, e l'unica normalità che conosce è tra le mura di casa, in una famiglia di obesi. La sua identità scompare a contatto con il resto del mondo, perché fuori l'unico modo di sopravvivere è diventare Cate, la supereroina ferocemente autoironica il cui potere è quello di "essere il paragone che salva": nessuna è più brutta, più grassa o più sola di lei. Caterina va a testa alta per il mondo ostile: attraversa le selve dei soprannomi, si veste del desiderio di essere invisibile, rifiuta la pietà degli altri. Il suo posto nel mondo è gravato dalla sproporzione, ma la sua scialuppa di salvataggio è l'intelligenza, la sua arma il sarcasmo con cui anticipa su di sé il giudizio degli altri per anestetizzarlo prima che colpisca duro. Matteo Cellini entra a gamba tesa nella vita di Caterina, e senza sconti ci racconta la sua guerra. Lo fa talmente bene che non è la pietà per Cate quella che ci rimane, ma è il rispetto. Rispetto per questa eroina condannata al fuori misura, e rispetto per un autore che la misura - letteraria - invece la conosce bene, con un racconto durissimo e lieve, implosivamente normale e ferocissimamente pieno di tenerezza." (Alessandra Casella) Nota sull’autore: Nato a Urbino nel 1978, vive a Urbania e insegna lettere in una scuola media. Cate, io è il suo primo romanzo. 3 accademia dei concordi – biblioteca Premio Strega ed. 2013 Il vincitore del Premio Strega Siti,Walter - Resistere non serve a niente, Rizzoli Il romanzo si apre con l’agghiacciante scena di un’ esecuzione di stampo mafioso e con un breve intervento-saggio sul divario tra prostituzione reale e prostituzione percepita nella nostra società. Il lettore viene immediatamente trascinato dentro un mondo dominato da logiche alternative a quelle condivise, nel quale “la fluidità di mercato equipara il corpo a una cedola” e il denaro non è altro che un “necessario passaggio intermedio per una transazione psicologica” attraverso la quale l’escort fa sentire l’uomo padrone, mentre lui la fa sentire libera di usare il proprio corpo come vuole. Bastano le prime pagine a coinvolgere e turbare e a dare la consapevolezza di non trovarsi di fronte al solito romanzo rassicurante che rafforza le certezze senza ingenerare dubbi. Siti non guida per mano dolcemente, ma introduce brutalmente nel mondo delle feste patinate, nelle discussioni tra ricchi banchieri, broker, starlette televisive, imprenditori tuttofare. Note sull’autore: Walter Siti è nato a Modena nel 1947, è professore di Letteratura italiana contemporanea all'Università dell'Aquila. Ha pubblicato due volumi di critica letteraria, Il realismo dell'avanguardia (Einaudi 1973) e Il neorealismo nella poesia italiana (Einaudi 1980); ha pubblicato saggi su Montale, Penna, Pasolini, e sulla poesia italiana contemporanea, su varie riviste italiane e straniere. E' curatore delle opere di Pasolin per i Meridiani di Mondadori. Ha scritto due romanzi, Scuola di nudo (Einaudi, 1994) e Un dolore normale (Einaudi, gennaio 1999). I finalisti Petri, Romana - Figli dello stesso padre, Longanesi Figli dello stesso padre, ma di due donne diverse, Germano ed Emilio si rivedono dopo un lungo silenzio. Sono diversissimi, accomunati unicamente dall'amore insoddisfatto per il padre Giovanni, una figura possente, passionale ed egocentrica, che ha abbandonato la madre di Germano perché la sua nuova donna aspettava un figlio, Emilio, per poi abbandonare poco dopo anche lei come tutte le altre donne della sua vita. Germano, pur essendo sempre stato il preferito del padre, non ha mai perdonato al fratello minore di essere la causa del divorzio dei genitori. Emilio, cresciuto sapendo di essere il figlio non voluto, ha sempre cercato, invano, l'affetto del padre e del fratello. Nei pochi giorni che trascorreranno insieme, le antiche rabbie e il richiamo del sangue riemergeranno furiosi. Note sull’autore: Romana Petri vive tra Roma e Lisbona. Insieme al marito Diogo Madre Deus dirige la casa editrice Cavallo di Ferro.Critica letteraria, traduttrice dal francese, dallo spagnolo, dal portoghese,, ha tradotto dall'inglese Il diario di Adamo ed Eva di Mark Twain. Autrice di radiodrammi per la Rai, ha pubblicato diversi contributi per le testate Leggere, Nuovi Argomenti e l'Unità; collabora con Il Messaggero e La Stampa. I suoi libri sono tradotti e pubblicati in Germania, Stati Uniti, Olanda, Inghilterra, Francia e Portogallo 4 accademia dei concordi – biblioteca Premio Strega ed. 2013 Perissinotto ,Alessandro - Le colpe dei padri, Piemme Torino, anni Settanta. La Fiat, i quartieri-dormitorio nati velocemente e senza una vera logica urbanistica, le lotte sindacali, gli scioperi, le manifestazioni, la violenza, le Brigate Rosse, i politici, i dirigenti, i capi del personale o i capireparto gambizzati o uccisi e i figli dei politici che sparano, e poi i licenziamenti, la cassa integrazione, i suicidi. Torino, anni Duemila. Le aziende che non ruotano più solo attorno alla Fiat, i quartieridormitorio sempre più degradati, le lotte sindacali finite, gli scioperi inutili, le rare manifestazioni e gli ancor più rari episodi di violenza nei confronti di dirigenti, politici, capireparto, e poi i licenziamenti, la cassa integrazione, i suicidi. Una città, due epoche storico-sociali e due momenti nella vita di un uomo. Lui - Guido Marchisio - è un alto dirigente di un'azienda multinazionale. La sua infanzia (è nato nel 1966) dovrebbe essere legata alla prima Torino, quella degli anni Settanta. Ma stranamente ricorda poco o nulla di quei momenti. Nota sull’autore: Alessandro Perissinotto è nato a Torino nel 1964 e si laurea in Lettere nel 1992 con un tesi in semiotica. Inizia quindi un’intensa attività di ricerca, occupandosi di semiologia della fiaba, di multimedialità e di didattica della letteratura. È docente all’Università di Torino. Alla narrativa approda nel 1997 con il romanzo poliziesco L’anno che uccisero Rosetta (Sellerio) Di Paolo, Paolo - Mandami tanta vita, Feltrinelli Nel nuovo romanzo di Paolo Di Paolo due giovinezze si intrecciano tra Torino e Parigi all'inizio del 1926: quella di Moraldo e quella di Piero. Moraldo è appena arrivato a Torino per una sessione di esami e giunto alla pensione familiare in cui alloggia si accorge di aver scambiato la valigia con quella di uno sconosciuto. All'interno c'è una macchina fotografica, una copia de l'Illustrazione italiana, una boccetta di profumo. Grazie a un annuncio sul giornale, riesce a ritrovare la valigia smarrita e subito si infatua della proprietaria della valigia scambiata, Carlotta, una fotografa intraprendente che sta per partire per Parigi. Intanto Moraldo segue Piero, un coetaneo che a venticinque anni ha già fondato riviste, una casa editrice e scrive con passione contro il fascismo, espressione di tutti i mali dell'Italia, invocando una rivoluzione liberale che liberi il Paese. Moraldo ammira questo giovane e vorrebbe incontrarlo, ma tutti i tentativi che fa per avvicinarlo falliscono. In realtà Piero non è più a Torino. È già partito alla volta di Parigi, intenzionato a portare avanti il lavoro che in Italia gli è impedito. Ma a Parigi si ammalerà di nuovo e vi morirà a metà febbraio, lasciando in Italia la moglie tanto amata e il figlioletto di pochi mesi. Allo stesso tempo anche Moraldo sta per raggiungere la capitale francese sulle tracce di Carlotta... Nota sull’autore: Laureato in Lettere all'Università degli Studi di Roma I "La Sapienza", ha ottenuto un Dottorato di ricerca in Studi di storia letteraria e linguistica italiana all'Università degli Studi di Roma III. Ha esordito nel 2004 con i racconti Nuovi cieli, nuove carte (Empirìa, 2004, finalista Premio Italo Calvino per l'inedito 2003). Nel 2003 è stato tra i cinque finalisti nazionali del Premio Campiello Giovani. 5 accademia dei concordi – biblioteca Premio Strega ed. 2013 Sparaco, Simona - Nessuno sa di noi, Giunti Editore La storia della letteratura è costellata di romanzi che hanno visto la maternità al centro delle vicende narrate. Maternità felice, tormentata, interrotta. Narrare la maternità è difficile: ogni donna la vive in modo differente. Ogni esperienza è individuale. Di collettivo, di generale c'è solo il sentimento di gioia (e a volte nemmeno quello) che accompagna i mesi della gravidanza, segnati spesso però anche da ansie e preoccupazioni nella maggior parte dei casi infondate. L'attesa di un figlio dovrebbe essere sempre una storia felice e invece può trasformarsi in una tragedia. Quando l'ecografia di controllo evidenzia un'anomalia, quando le analisi non rispondono agli standard previsti, quando i medici cominciano a supporre che qualcosa non vada nel giusto verso. Fare un figlio dovrebbe essere "una cosa naturale", dice la protagonista del romanzo di Simona Sparaco. Come può essere tutto così complicato, difficile, doloroso? Nessuno sa di noi è un viaggio in questo dolore. In molte pagine ci sentiamo affondare nelle sabbie mobili con i protagonisti, quella mamma e quel papà che affrontano una prova durissima, chiedendosi quale possa essere la loro colpa. Ma è anche un libro catartico, uno strumento per elaborare la sventura e andare oltre, un modo per raccontare la difficoltà di una scelta tragica e la fatica di superarla. Nota sull’autore: Scrittrice e sceneggiatrice.Dopo aver preso una laurea inglese in Scienze della Comunicazione e aver vissuto all'estero, spinta dalla passione per la letteratura è tornata in Italia e si è iscritta alla facoltà di Lettere, indirizzo Spettacolo. Ha poi frequentato diversi corsi di scrittura creativa, tra cui il master della scuola Holden di Torino. Vive tra Roma e Singapore. Ha pubblicato un suo racconto nella raccolta The sleepers. racconti tra sogno e veglia edito da Azimut nel 2008. Per Newton Compton ha pubblicato nel 2010 i romanzi Lovebook e Bastardi senza amore, tradotto anche in inglese. Per Giunti ha pubblicato nel 2013 il romanzo Nessuno sa di noi. Amurri, Lorenzo – Apnea, Fandango Libri La faccia immersa nella neve, come ovatta soffice che gli toglie il fiato. È la vertigine dell'apnea. Pochi attimi prima Lorenzo stava sciando insieme a Johanna, la sua fidanzata. Un momento spensierato come tanti, ormai irrimediabilmente ricacciato indietro, in un passato lontano. Poi la corsa in ospedale in elicottero, il coma farmacologico e un'operazione di nove ore alla colonna vertebrale. Dai capezzoli in giù la perdita completa di sensibilità e movimenti. D'ora in avanti Lorenzo e il suo corpo vivranno da separati in casa. Ma l'unica cosa che conta, adesso, sono le mani. Poter riprendere a muoverle, poter ricominciare a suonare la chitarra, perché la musica è tutta la sua vita. Dalla terapia intensiva ai lunghi mesi di riabilitazione in una clinica di Zurigo, fino al momento di lasciare il nuovo grembo materno che lo ha tenuto recluso ma lo ha accudito e protetto durante la convalescenza. E il difficile reinserimento in un mondo dove all'improvviso tutto è irraggiungibile e tutti sono diventati più alti, giganti minacciosi dalle ombre imponenti. Con coraggio e determinazione Lorenzo Amurri racconta il suo ritorno alla vita. La voglia di vedere, di toccare, di sentire. Di riprendere a far tardi la notte insieme agli amici, di abbandonarsi all'amore della sua donna e riconquistare la libertà che gli è stata rubata. Ogni tappa è una lenta risalita verso la superficie, un'apnea profonda che precede un perfetto e interminabile respiro. Nota sull’autore: Lorenzo Amurri è nato nel 1971. Musicista e produttore musicale, ha suonato e collaborato con diversi artisti: Tiromancino, Lola Ponce, Lory D, Asia Argento, Franco Califano. Ha poi deciso di dedicarsi alla scrittura, prima attraverso il blog tetrahi.blogspot.com, poi scrivendo racconti, uno dei quali pubblicato nella raccolta Amore Caro a cura di Clara Sereni, Cairo Editore. Apnea è il suo primo romanzo 6 accademia dei concordi – biblioteca Premio Stresa ed. 2013 Cognetti, Paolo – Sofia si veste sempre di nero, Minimum Fax "Sofia si veste sempre di nero" è la nuova prova narrativa di Paolo Cognetti, autore di "Manuale per ragazze di successo" e "Una cosa piccola che sta per esplodere". Nei suoi racconti, cesellati con la finezza di Carver e Salinger, Cognetti ha saputo rappresentare con sorprendente intensità l'universo femminile. Ed è ancora una donna la protagonista del suo nuovo libro, un romanzo composto da dieci racconti autonomi che la accompagnano lungo trent'anni di storia: dall'infanzia in una famiglia borghese apparentemente normale, ma percorsa da sotterranee tensioni, all'adolescenza tormentata da disturbi psicologici, alla liberatoria scoperta del sesso e della passione per il teatro, al momento della maturità e dei bilanci. Con la sua scrittura precisa e intensa, Cognetti ci regala il ritratto di una donna torbida e inquieta, capace di sopravvivere alle proprie nevrosi e di sfruttare improvvisi attimi di illuminazione fino a trovare, faticosamente, la propria strada. Nota sull’autore: Paolo Cognetti è nato a Milano nel 1978. Nella sua prima vita è stato alpinista e matematico, e a volte pensa di non avere mai smesso di essere nessuno dei due. Nella seconda, lavora nel cinema indipendente milanese come autore di documentari, sceneggiatore e montatore di cortometraggi, cuoco. Insieme a Giorgio Carella è fondatore della casa di produzione cameracar. Ha deciso di fare lo scrittore in un cinema parrocchiale, dopo la proiezione del film L'attimo fuggente, nel 1992. Ha passato gli anni successivi alla ricerca del suo capitano, fino al giorno in cui, nel 1997, ha scoperto Raymond Carver. Da allora ama la letteratura americana e scrive racconti. Marchesini, Matteo – Atti mancati, Voland Nel cuore di Bologna, Marco, intellettuale trentenne diviso tra le incombenze giornalistiche e il tentativo di finire un romanzo, vive in una solitudine cocciuta e il più possibile asettica, fino a quando ricompare Lucia, la ragazza che lo ha lasciato qualche anno prima. Ora Lucia cerca Marco, lo assedia e lo porta in giro per paesi e campagne, a visitare i loro luoghi di un tempo, a ritrovare gli amici vivi e gli amici morti. Tra Bassa e Appennini, tra cliniche e osterie, Lucia - come una fragile ma tenace erinni - costringe Marco a rianalizzare le zone più oscure del loro passato. "Atti mancati" è una storia d'amore e di suspense. È una parabola sul tempo trascorso ostinatamente a occhi chiusi e su quello vissuto a occhi spalancati. È il referto di una malattia, steso con furore analitico e insieme con uno stile semplice, da presa diretta. Nota sull’autore: è nato nel 1979 a Castelfranco Emilia e vive a Bologna. Tra le sue pubblicazioni: le poesie Marcia nuziale (Scheiwiller 2009), le satire di Bologna in corsivo. Una città fatta a pezzi (Pendragon 2010), i saggi letterari di Soli e civili (Edizioni dell’asino 2012). Collabora tra l’altro con la redazione bolognese del “Correire della Sera” con Radio Radica, “Il Foglio” e “Il Sole 24 Ore” 7 accademia dei concordi – biblioteca Premio Stresa ed. 2013 Fiori, Alessandra – Il cielo è dei potenti, Edizioni e/o Claudio Bucci è stato un uomo potente. Un politico della Prima Repubblica. La corsa per il successo ha segnato nel bene e nel male la sua esistenza e quella della sua famiglia. Ora, guardandosi alle spalle, sente il bisogno di raccontare i sogni, le ambizioni e la difficile ascesa verso il potere. Un'"educazione sentimentale" che parte dalla provincia dei primi anni Quaranta e prosegue nella Roma dell'immediato dopoguerra. Claudio conosce la fine del fascismo e la nascita dei Comitati civici. È immerso in fumose sezioni di periferia, conquistato dall'ambiguo fascino dei meccanismi del partito: tessere, correnti, congressi... Protettori e compari dominano l'orizzonte di Claudio, fino alla scoperta del grande amore per un'unica donna. Ma nell'irrinunciabile lotta per rimanere in alto, il compromesso si fa pane quotidiano e ogni cosa è sacrificata sull'altare della battaglia finale. Claudio Bucci è un cinico innamorato della propria vita e del gioco del potere, perché il potere, la vittoria alle elezioni, non è nient'altro che un grande gioco che lo fa sentire vivo. Una storia italiana vista dal basso, dalle sezioni di quartiere alle elezioni comunali, passando per cene elettorali, sotterfugi e trucchi che porteranno il protagonista ai vertici della scena politica. Ma accanto alla storia di Claudio c'è la storia degli italiani, una storia che viene raccontata con ironia e leggerezza, una storia in cui la morale è stata travolta dall'ambizione e dall'avidità. Nota sull’autore: Alessandra Fiori è nata a Roma nel 1977. Laureata in Lettere alla Sapienza, è diventata giornalista. Ama progettare viaggi che non farà mai. Vive a Roma con il marito, la figlia e l’inseparabile cane Berto. Cappelli , Gaetano – Romanzo irresistibile della mia vita vera, Marsilio Ma può una donna amata in una lontanissima estate della giovinezza e mai più rivista, sconvolgere ancora, dopo più di trent'anni, l'esistenza di un uomo? È quanto accade a Giulio Guasso. Per lei, come in un romanzo di Fitzgerald, Giulio è divenuto scrittore, e ci penserà il destino, attraverso le sue imperscrutabili trame, a farli rincontrare come, del resto, era già accaduto la prima volta. Messo al mondo per far da erede al sublime Arturo Benedetti Michelangeli - che lo chiede apparendo in sogno alla mamma - il giovane Guido si ridurrà invece a insegnare pianoforte nei paesi dispersi tra le cupe foreste di un Sud selvaggio e incontaminato. Ma sarà proprio la madre di uno dei suoi allievi a mettere in moto la ruota del fato, procacciandogli l'incarico di pianista in un grande albergo di Ravello. Qui Giulio verrà proiettato a mille anni luce dall'esistenza nella sua grande famiglia meridionale, in quell'ambiente cosmopolita di cui ha avuto qualche fugace visione dai racconti di zio Sgiascì, carabiniere nella Roma della Dolce Vita e sciupafemmine impenitente, uno dei personaggi memorabili del romanzo. Ma tanti altri se ne contano e di ogni risma. Così le zie devote, innamorate perse del fratello Sgiascì, il padre negoziante che si millanta inventore della formula commerciale della "lista di nozze"; i due musicisti cosmici Irmgard e Achim von Kruger; il poeta ruspante Sasà Sassi e il candido Rosario, architetto fallito e terrorista per caso tra quelli veri... Nota sull’autore: Gaetano Cappelli è nato a Potenza nel 1954. Ha pubblicato: Floppy disk (Marsilio 1988), Febbre (Mondadori 1989), Mestieri sentimentali (Frassinelli 1991), In due fratelli (De Agostini 1994), Volare basso (Frassinelli 1994), Errori (Mondadori 1996), e Parenti lontani (Mondadori 2000), giudicato da Bookcrossing uno dei migliori cinque romanzi usciti dal 2000. È tra i curatori dell'antologia Sporco al sole, racconti del sud estremo (Besa 1998), e tra gli autori della raccolta Disertori. Sud: racconti dalla frontiera (Einaudi 2000). 8 accademia dei concordi – biblioteca Premio Stresa ed. 2013 I finalisti Ravera, Lidia - Piangi pure, Bompiani Iris ha 79 anni, una figlia intelligentissima e antipatica, che parla esclusivamente con Dio, e una nipote bellissima e ignorante, che trae vantaggio dalle passioni degli uomini. Vive sola ed è in ottima salute, ma quando, per risolvere una decorosa miseria ormai intollerabile, vende la nuda proprietà della casa in cui abita, incomincia a pensare alla morte. È perché ha scommesso sulla sua aspettativa di vita? Lo chiede a Carlo, lo psicoanalista che lavora al pianterreno e, da tre anni, prende il caffè con lei al bar di fronte. Carlo è una buona conoscenza, una consuetudine, quasi un amico. È lui che le consiglia di tenere un diario per contenere e disinnescare quei sintomi minacciosi, Iris esegue. Prima è cauta, racconta le sue paure per dominarle. Ma poi finisce per raccontare anche altro. E si scopre innamorata di Carlo. Anche questo è un sintomo, ma siamo portati a pensare che sia sintomo di una malattia giovanile. È così? Esiste una scadenza per l'eros, un inverno del nostro desiderio? Oppure è uno dei tanti stereotipi che ci obbligano a rinunciare alla vita? Contro ogni previsione Iris e Carlo vivranno la loro storia d'amore, impareranno a guardarsi l'un l'altra, e a guardare il tratto di strada che devono ancora percorrere, approfittando della luce più suggestiva. Quella del tramonto Note sull’autore: Lidia Ravera è nata a Torino e vive a Roma. Raggiunge una grande notorietà con il romanzo Porci con le ali, scritto a quattro mani con Marco Lombardo. Tra le altre opere pubblicate ricordiamo: Ammazzare il tempo, Bambino mio, Bagna i fiori e aspettami, Per funghi, Se lo dico perdo l’America, Voi grandi, Due volte vent’anni. Scrive per testate nazionali quali l’Unità, Io Donna e Moda. Petri ,Romana - Figli dello stesso padre Figli dello stesso padre, ma di due donne diverse, Germano ed Emilio si rivedono dopo un lungo silenzio. Sono diversissimi, accomunati unicamente dall'amore insoddisfatto per il padre Giovanni, una figura possente, passionale ed egocentrica, che ha abbandonato la madre di Germano perché la sua nuova donna aspettava un figlio, Emilio, per poi abbandonare poco dopo anche lei come tutte le altre donne della sua vita. Germano, pur essendo sempre stato il preferito del padre, non ha mai perdonato al fratello minore di essere la causa del divorzio dei genitori. Emilio, cresciuto sapendo di essere il figlio non voluto, ha sempre cercato, invano, l'affetto del padre e del fratello. Nei pochi giorni che trascorreranno insieme, le antiche rabbie e il richiamo del sangue riemergeranno furiosi. Note sull’autore: Romana Petri vive tra Roma e Lisbona. Insieme al marito Diogo Madre Deus dirige la casa editrice Cavallo di Ferro.Critica letteraria, traduttrice dal francese, dallo spagnolo, dal portoghese,, ha tradotto dall'inglese Il diario di Adamo ed Eva di Mark Twain. Autrice di radiodrammi per la Rai, ha pubblicato diversi contributi per le testate Leggere, Nuovi Argomenti e l'Unità; collabora con Il Messaggero e La Stampa. I suoi libri sono tradotti e pubblicati in Germania, Stati Uniti, Olanda, Inghilterra, Francia e Portogallo 9 accademia dei concordi – biblioteca Premio Stresa ed. 2013 Signorini, Mattia – Ora, Marsilio ."Ora: non c'è passato e neppure futuro che non appaia nel presente e da qui si irradi avanti e indietro, illuminando il senso dell'esperienza e la direzione del cammino. Mattia Signorini, uno dei più originali e felici narratori italiani dell'ultima generazione, a poco più di trent'anni azzarda un bilancio esistenziale, misurandosi con il turbamento della memoria, la violenza dei ricordi, e con lo svaporare di un progetto sostenuto soprattutto dalla rabbia e dal desiderio di rivolta, per giungere a conclusioni che per la loro solidità morale, per la maturità che le sostiene, non possono non sorprendere il lettore, lasciandolo interdetto a interrogarsi sul destino di questa nostra società smarrita tra resistenza e innovazione, appunto. L'occasione gli è offerta dal ritorno al paese d'origine di Ettore, il protagonista, per svendere la casa dei genitori scomparsi un anno prima in un incidente stradale, che lo obbliga a confrontarsi con le ragioni del suo distacco, con la ricchezza delle presenze umane che animano il paesaggio campestre lungo gli argini del fiume, con gli affetti e i sentimenti che vibrano ancora tutt'intorno. In città ha lasciato una sorella più giovane, incinta, che lo aspetta ricordandogli altri doveri e responsabilità, ma anche il valore di una famiglia dispersa e distrutta non senza la loro correità: Ettore assiste alla disgregazione delle sue più radicate certezze, al confondersi di giudizi e pregiudizi, al riproporsi vitale dei valori rifiutati." (Cesare De Michelis) Note sull’autore: Mattia Signorini (1980) è nato a Rovigo e ha studiato Scienze della Comunicazione a Padova. Vincitore dell'ultima edizione del Premio Tondelli per la narrativa con i racconti raccolti sotto il titolo di Portami lontano, pubblicati nel volume Dove comincia la strada (Fernandel, 2002). Ha pubblicato racconti in antologie e riviste, tra cui Panta, Palazzo Sanvitale e Nuovi Argomenti. American Bar è il suo romanzo d'esordio Ziarati, Hamid - Quasi due, Einaudi Per fabbricare una molotov può risultare fondamentale una manciata di sapone, proprio quello che le mamme usano per il bucato. Darioush l'ha imparato durante i giorni concitati della Rivoluzione, e ora vuole confezionarne una con le sue mani per punire in maniera spettacolare il figlio del pollivendolo che ha ucciso uno dei suoi adorati colombi. Per Darioush il "gioco dei colombi", il più popolare sui tetti di Teheran, è una gioia complessa, che ha a che fare con la guerra e con la fantasia: gli permette di volare in cielo secondo le regole della terra, di combattere, fremere, tubare, catturare prede nemiche. Ma la verità è che Darioush non fa che combinare guai, nel tentativo maldestro d'imitare i suoi film preferiti, quelli che ormai circolano quasi clandestinamente. Compagno inseparabile, Zal, che sarebbe disposto a seguire Darioush in qualsiasi impresa, persino sulla prima linea del fronte. È cosi che si ritrovano in mezzo alle bombe vere, quelle irachene, dopo aver tanto giocato alla guerra. Ed è cosi che nella loro testa i martiri bambini di cui parla l'Ayatollah possono prendere il posto degli eroi del cinema. Ma il nemico, alla fine, ha tutta l'aria di uno come loro due, che parla una lingua diversa eppure ha negli occhi la stessa irriducibile vitalità. Nota sull’autore: Hamid Ziarati (Teheran, 26 dicembre 1966) è uno scrittore iraniano. Per motivi di salute, nel 1981 si trasferì in Italia, a Torino dove vivevano il fratello e la sorella, entrambi medici. Quando partì per l’Italia aveva 15 anni, età che lo rendeva appetibile come soldato in Iran, e gli fu possibile lasciare la sua terra solo a condizione di non portare denaro con sé. In Italia frequentò prima il liceo e poi l’università al Politecnico di Torino, dove conseguì la laurea in ingegneria. 10 accademia dei concordi – biblioteca Premio Stresa ed. 2013 Montanari, Raul - Il tempo dell’innocenza, Dalai Editore Milano, maggio 1986. Damiano è un adolescente distratto, come tanti, la cui vita cambia all'improvviso quando Ivan, compagno carismatico e cinico nonostante l'età, lo coinvolge in uno scherzo ai danni di Ermanno, l'amico debole, che vive solo con la madre Regine e due inquietanti servitori. Uno scherzo che avrà un esito terribile. 2011. Damiano è un quarantenne che vive di lezioni private. La sua è un'esistenza che si svolge nella penombra, fuori da ogni socialità. Passare inosservato ed essere dimenticato sembra essere il suo scopo. Ma nascondersi per sempre non è possibile. Ermanno, che non si era più riavuto dall'episodio dell'86, si spara. Per vendicarlo Regine, donna dalle relazioni potenti e pericolose, chiede a Damiano di uccidere Ivan. In cambio gli promette qualcosa che lui non può rifiutare. Lo scambio sarà una vita per una vita. "E adesso dio mi aiuti, se c'è un dio. Perché io sono stanco di essere colpevole ed è arrivato il tempo di essere innocente, se sarà possibile." Nota sull’autore: Raul Montanari Nato a Bergamo, vive attualmente a Milano. Considerato tra i migliori traduttori italiani, ha firmato versioni dall'inglese (Gurganus, Styron, Greene, P. Roth, Brink, Cormac McCarthy fra gli altri) e dalle lingue classiche (Sofocle, Seneca). Ha pubblicato vari romanzi gialli - con La perfezione (1994) ha vinto il premio Linea d'Ombra - e ha curato la raccolta di racconti Il '68 di chi non c'era (ancora) . Da anni lavora anche per il teatro e per il cinema. 11 accademia dei concordi – biblioteca Premio Bancarella ed. 2013 Ed. 2013 De Giovanni, Maurizio – Vipera, Einaudi Una nuova primavera si affaccia, e tenta uomini e donne con i suoi profumi, ma anche il male è nell'aria. Manca una settimana a Pasqua nella Napoli del 1932. Al Paradiso, esclusiva casa di tolleranza nella centralissima via Chiaia, Vipera, la prostituta più famosa, è ritrovata morta, soffocata con un cuscino. L'ultimo cliente sostiene di averla lasciata ancora viva, il successivo di averla trovata già morta. Chi l'ha uccisa, e perché? Ricciardi deve districarsi in un groviglio di sentimenti e motivazioni. Avidità, frustrazione, invidia, bigottismo. Amore. La scoperta di passioni insospettabili si accompagna alla rivelazione di una città molto diversa da come appare. Sotto i nostri occhi prendono forma, vivissimi e veri, illuminati da dettagli sorprendenti, sorretti da una genuina vocazione narrativa, i mercati, i vicoli, le strade, i mestieri, la rete rigogliosa dei commerci vecchi e nuovi, accanto alla vigliaccheria e al coraggio, alle violenze arroganti di chi pensa già di essere impunito per sempre perché indossa una camicia nera. Tanto che uno dei compagni di Ricciardi, il dottor Modo, vecchio estimatore di Vipera, finisce per cacciarsi in un guaio molto serio... Nota sull’autore: Maurizio de Giovanni è nato nel 1958 a Napoli, dove vive e lavora. Nel 2005, con il racconto I vivi e i morti, protagonista il commissario Ricciardi, vince il premio nazionale Tiro Rapido per giallisti esordienti. Il senso del dolore è il suo primo romanzo, pubblicato nel 2006 con il titolo Le lacrime del pagliaccio, ora rivisto e aggiornato per Fandango Libri. È anche il primo di una serie dedicata alle stagioni del commissario Ricciardi, di cui Fandango Libri pubblicherà i prossimi tre titoli. Heron, M.J. – Implosion, De Agostani Libri Non è affatto un giorno come un altro. Il destino ha premuto il tasto on. Quando Katherine incontra Armand per la prima volta non sa che dietro le sembianze del bello e dannato si cela uno dei più potenti generali dell’Antica Stirpe dei Kurann. Non può immaginare che sarà proprio lui la sua salvezza, o la sua rovina. Armand ha un piano crudele, spietato, oscuro come le tenebre. Non è l'unico a nascondere la minaccia di un segreto inconfessabile o gli echi di un passato maledetto. Una verità agghiacciante sta per essere svelata. Nessuno può permettersi di fallire. nessuno è più al sicuro. Una sola certezza: quando supera se stesso, l'amore può uccidere. Se nulla è come sembra, come fai a scegliere la strada giusta? Un paranormal fantasy, dark e romantico al tempo stesso, in cui gli eventi si susseguono al ritmo di un thriller che tiene inchiodati fino all'ultima pagina. Nota sull’autore: M.J. Heron nasce ventotto anni fa sotto il segno dello scorpione, in una terra in cui le nebbie del mistero avvolgono il respiro e le antiche leggende ridisegnano i contorni del paesaggio. Amante delle emozioni forti e di tutto ciò che può essere nuovo e stimolante, trova irrinunciabile la compagnia di un buon romanzo (classico, thriller o d'amore, a seconda del suo stato d'animo). Nella scelta di una carriera universitaria che sembrava già tracciata, alla strada del giornalismo preferisce invece quella dell'interpretariato e traduzione, anche se sogna di continuare a scrivere fino alla fine dei suoi giorni. Vorrebbe viaggiare nel passato, conoscere il futuro e disporre di giornate di almeno 48 ore. Intanto assapora il presente che sa riservare anche belle sorprese e si intrattiene con i personaggi che entrano nella sua mente senza bussare... 12 accademia dei concordi – biblioteca Premio Bancarella ed. 2013 Moriano, Ugo - L’ultimo sogno longobardo, Coedit Il romanzo, epico e cavalieresco, prende avvio nel 773 con la battaglia di Pulchra Silva e si concluderà agli albori del nono secolo. Mentre Carlo Magno consolida il proprio regno, Landari, maggiordomo di corte di Desiderio, consacra la propria vita all'ultimo erede vivente del Regno Longobardo con lo scopo di proteggerlo e assicurargli la possibilità di rivendicare quanto gli spetta per diritto di sangue. Durante la campagna di Spagna, alla caduta di Pamplona, espugnata da Carlo Magno, tre ragazzini arabi riescono a sfuggire alle stragi. Nel 799, l'assalto di una flotta araba alle coste provenzali e liguri, coglierà di sorpresa tutti i protagonisti costringendoli a battersi per la propria vita, pagare debiti d'onore e affrontare scelte di campo che li segneranno per sempre. Nota sull’autore: Ugo Moriano è nato a Imperia nel 1959 e vive con la propria famiglia a Diano Marina in provincia di Imperia. Dopo aver lavorato per 12 anni nelle Ferrovie dello Stato, dal 1993 è un impiegato amministrativo del Comando dei Vigili del Fuoco di Imperia. L’amore per la lettura e l’interesse per la storia lo accompagnano fin dalla più giovane età. Nella prima metà degli anni novanta, prima il computer e successivamente internet si sono conquistati un posto di rilievo nel suo tempo libero. Dopo essersi cimentato per hobby, negli scorsi anni, in racconti pubblicati sul Web, nel 2008 esordisce nel mondo della carta stampata: Il ricordo ti può uccidere edito, nel maggio 2008. De Angelis, Vanna - Il bambino con la fionda, Piemme Marek ha nove anni e sa che la mamma gli nasconde molte cose. A Varsavia ci sono i nazisti, non si va più a scuola, la madre è ebrea, anche se nessuno lo sa. Il padre, medico, diventa anche insegnante per le lezioni clandestine che Marek e altri bambini polacchi continuano a seguire. Tra di loro c'è Lavinia, la bambina che gli piace (e che sarà uccisa a sangue freddo durante una recita clandestina). Quando il padre di Marek viene arrestato, anche l'ultima parvenza di normalità crolla. Durante l'ennesima deportazione dal ghetto ai campi di concentramento, la famiglia viene fatta uscire di casa e incolonnata. Su ordine della mamma, suo malgrado, nel tragitto Marek scappa. Sarà lei, gli dice, a tornare a prenderlo. Nel ghetto, i rimasti organizzano una sorta di disperata resistenza. Tutti partecipano a quelle che diventeranno le famose ventotto giornate di lotta. Marek avrebbe più volte la possibilità di non rientrare nel ghetto, ma non vuole neppure sentirne parlare: sua madre non gli ha forse detto di restare lì? Altrimenti come farà a ritrovarlo? Nota sull’autore: Narratrice, saggista e sceneggiatrice, ha pubblicato con successo saggi narrativi sui processi alle donne accusate di stregoneria e sull’amazzonato e numerosi romanzi storici. Vive a Milano. 13 accademia dei concordi – biblioteca Premio Bancarella ed. 2013 Premoli, Anna - Ti prego lasciati odiare, Newton Compton Jennifer e Ian si conoscono da sette anni e gli ultimi cinque li hanno passati a farsi la guerra. A capo di due team nella stessa banca d’affari londinese, tra di loro è da sempre scontro aperto e dichiarato. Si detestano, non si sopportano, e non fanno altro che mettersi i bastoni fra le ruote. Finché un giorno, per caso, sono costretti a lavorare a uno stesso progetto: gestire i capitali di un nobile e facoltoso cliente. E così si ritrovano a dover passare molto del loro tempo insieme, anche oltre l’orario d’ufficio. Ma Ian è lo scapolo più affascinante, ricco e ambito di Londra e le sue “frequentazioni” non passano mai inosservate: basta un’innocente serata trascorsa in un ristorante, per farli finire sulla pagina gossip di un noto quotidiano inglese. Lei è furiosa: come possono averla associata a un borioso, classista e pallone gonfiato come Ian? Lui è divertito, ma soprattutto sorpreso: le foto con la collega hanno scoraggiato tutte le sue assillanti corteggiatrici. E allora si lancia in una proposta indecente: le darà carta bianca con il facoltoso cliente se lei accetterà di fingersi la sua fidanzata. Sfida accettata e inizio del gioco! Ben presto però, quello che per Jennifer sembrava uno scherzo, si rivela più complicato del previsto e un bacio, che dovrebbe far parte della messa in scena, scatena brividi e reazioni del tutto inattesi… Nota sull’autore: Nata nel 1980 in Croazia, dal 1987 vive a Milano, dove si è laureata in Economia dei mercati finanziari, presso l'Università Bocconi. Ha lavorato alla J.P.Morgan e, dal 2004, al Private Banking di una banca privata, dove si occupa di consulenza finanziaria e ottimizzazione fiscale. La matematica è sempre stata il suo forte, la scrittura invece è arrivata per caso, come “metodo antistress” durante la prima gravidanza. Ti prego lasciati odiare è stato pubblicato in ebook nell’estate 2012, ed è subito salito ai primi posti nella classifica dei libri più scaricati. Morchio ,Bruno - Il profumo delle bugie, Garzanti La famiglia D'Aste è una delle più in vista della città: una ricchezza antica e continuamente accresciuta grazie all'attività immobiliare e a solide relazioni con i "poteri forti" della città, a cominciare dai politici. Su tutti, nell'ampia villa dove risiedono i D'Aste, domina il vecchio patriarca, il nonno Edoardo. Visti i pessimi rapporti con i figli, ha deciso di puntare tutto sul venticinquenne nipote Francesco: sarà il volto nuovo della famiglia, a cui viene affidato il risanamento di un vecchio quartiere. Le tensioni non mancano: tra Edoardo e i figli, il padre di Francesco, che è medico, e zia Lena, che è tornata dopo un lungo soggiorno in India. Perché anche le donne hanno un ruolo centrale, negli equilibri e nelle faide familiari: la moglie di Edoardo, anziana e malata; sua nuora Rosita, che non essendo "nata bene" resta per sempre un corpo estraneo al clan; e soprattutto la giovane Dolores, la fidanzata di Francesco, con la sua leggerezza e la forza seduttiva della sua giovinezza e la sua sensualità. Sarà lei a scardinare l'ipocrisia che ha sempre regolato i rapporti familiari e a far divampare contrasti soffocati troppo a lungo, nell'arco di poche settimane - raccontate attraverso il punto di vista dei tre uomini della dinastia - che conducono a un Natale decisivo per la vita di tutti. Nota sull’autore: Bruno Morchio (Genova, 1954) vive e lavora a Genova come psicologo e psicoterapeuta. Si è laureato in letteratura italiana con una tesi sulla Cognizione del dolore di Gadda. Ha pubblicato vari articoli su riviste di letteratura, psicologia e psicoanalisi. È autore di tre romanzi che hanno per protagonista il detective Bacci Pagano, più volte ristampati (Bacci Pagano. Una storia da carruggi; Maccaia. Una settimana con Bacci Pagano; La crêuza degli ulivi. Le donne di Bacci Pagano). 14